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{{Personaggio
|medium = mitologia
|saga =
|nome italiano = Iante Tirreno
|nome = Ὑάς Τυρρηνός
|immagine =
|didascalia =
|epiteto =
|sesso = Maschio
|prima apparizione =
|luogo di nascita = [[Lidia]]
|prima apparizione =
|professione = [[Arciere]]Principe di Lidia
|razza =
}}
'''Iante Tirreno''' (in [[greco antico]] Ὑάς{{lang-grc|Τυρρηνός|Tyrrhēnós}}; {{latino|Tyrrhenus}}) è un personaggio della [[mitologia greca]]. Figlioed diè [[Atlantel'eroe (mitologia)|Altante]] e dell'[[Oceaninaeponimo]] [[Pleionedei (Oceanina)|Pleione]]<ref>[[OvidioTirreni]], [[Fastinome (Ovidio)|Fasti]]con v.il 181</ref>,quale (secondoerano altreconosciuti fontinel lamondo madregreco fugli [[Etra (Oceanina)|EtraEtruschi]]<ref>[[Igino (astronomo)|Igino]], [[Fabulae]] 192name="StraboneItaliaV2. 248<2"/ref>), fu un [[arciere]] che fu ucciso dalla sua preda.
 
Secondo [[Velleio Patercolo]] è anche l'eponimo del [[Mar Tirreno]]<ref>[[Velleio Patercolo]], ''[[Historiae romanae ad M. Vinicium libri duo]]'' 1,1,4.</ref>.
 
== Genealogia ==
 
Figlio di [[Ati (re di Lidia)|Ati]]<ref name="StraboneItaliaV2.2"/><ref name="Erodoto">[[Erodoto]], ''[[Storie (Erodoto)|Storie]]'', I, 94</ref> o di [[Eracle]]<ref name=" dionigi1.28.1 "/> ed [[Onfale]]<ref name=" dionigi1.28.1 ">{{cita web|url= http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Dionysius_of_Halicarnassus/1B*.html|titolo= Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane I, 28.1 |lingua=en|accesso=11 agosto 2019}}</ref> od anche di [[Telefo]]<ref name=" dionigi1.28.1 "/>.
 
Non sono noti nomi di spose o progenie.
 
[[Pausania il Periegeta|Pausania]] parla di un personaggio di nome [[Tirseno]] nato da Eracle e da una "donna della Lidia" che potrebbe corrispondere ad Onfale<ref name=" Pau2.21.3 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Pausanias2B.html#6|titolo= Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia, II, 21.3|lingua=en|accesso= 13 agosto 2019}}</ref>. Questo personaggio può (anche ecquivocamente) essere ricondotto a Tirreno.
 
== Mitologia ==
Alcune storie lo fanno morire dopo una battuta di caccia in [[Libia]] e fu ucciso da un leone<ref>Igino, De astronomia 2, 21</ref> mentre altre dicono che fu morso da un serpente<ref>[[Scholia]] su [[Iliade]], 18, 486</ref> o da un cinghiale<ref>Igino [[Fabulae]] 192</ref><ref>[[Ovidio]] [[Fasti (Ovidio)|Fasti]] 5. 181</ref>.
 
Dopo una carestia che afflisse le terre del regno del padre fu costretto ad emigrare insieme alla maggior parte della popolazione<ref name="StraboneItaliaV2.2">[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', V, 2.2</ref>. <br />
Con dolore, cinque delle sue sorelle (che furono chiamate [[Iadi (mitologia)|Iadi]]), piansero la sua morte fino a morire di dolore e [[Zeus]], compassionato del loro amore decise di trasformarle nella [[Iadi|costellazione delle Iadi]] mentre le rimenenti sette furono chiamate [[Pleiadi (mitologia)|Pleiadi]] dando il nome alle [[Pleiadi (astronomia)|stelle del cielo stellato settentrionale]]<ref>[[Ovidio]] [[Fasti (Ovidio)|Fasti]] 5. 181</ref><ref>[[Eustazio di Tessalonica]], Commentari all'Iliade ed all'Odissea, 1155</ref>.
Secondo [[Erodoto]]<ref name="Erodoto"/>, che riporta una tradizione lidia, Tirreno condusse la migrazione della sua gente dapprima nella città di [[Smirne]], il porto dove costruì le navi con cui attraversò il Mediterraneo, per poi sbarcare sulle coste dell'[[Italia]] e stabilirsi in [[Umbria]]<ref name="StraboneItaliaV2.2"/>, il luogo dove da quel primo insediamento si formarono gli Etruschi. <br />
Tirreno inoltre, assegnò al suo popolo un [[ecista]] di nome [[Tarconte]], che divenne l'eponimo della città etrusca di [[Tarquinia]]<ref name="StraboneItaliaV2.2"/>.
 
=== Dissidenze sulla tradizione ===
== Note ==
 
La storia è stata messa in dubbio da [[Xanto Lidio]], che nei suoi scritti asserì di non aver mai sentito parlare di un uomo nominato "Tirreno". Stando alla sua testimonianza, inoltre, i figli di Ati furono solo Lido e Torebo ma nessuno dei due sarebbe mai emigrato<ref>{{Cita libro |titolo = Fragmenta historicorum Graecorum|volume = 1 |città = Parisiis |editore = Ambrosio Firmin Didot, Instituti Regii Franciae Typographo |anno = 1841 |url = https://archive.org/stream/fragmentahistori01mueluoft#page/n137/mode/2up |pagina = 36, fr. 1}}</ref>.<br />
Le stesse opinioni di Xanto Lidio sono riportate da [[Dionigi di Alicarnasso]]<ref name=" dionigi1.28.1 "/>.
 
Secondo l'etruscologo francese [[Dominique Briquel]] la tradizione lidia riportata da Erodoto fu però una deliberata fabbricazione in chiave politica (creata tra la fine del VI secolo a.C. e l'inizio del V secolo a.C.) alla corte ellenizzata di [[Sardi (città)|Sardi]]<ref>{{Cita libro|titolo =The Etruscan World|autore = Dominique Briquel|curatore = Jean Turfa|editore = Routledge Taylor & Francis Grou|città =London and New York |anno =2013|lingua =Inglese |capitolo =Etruscan Origins and the Ancient Authors|pp = 36-56|ISBN = 978-0-415-67308-2|cid = }}</ref><ref>{{Cita libro|titolo =The Oxford Companion to Classical Civilization|autore = |curatore = Simon Hornblower, Antony Spawforth, Esther Eidinow|editore = Oxford University Press|città =Oxford |anno =2014|lingua =Inglese |capitolo =Etruscans|p =638 |ISBN = 978-0-19-101676-9|cid = }}</ref><ref>{{Cita libro|titolo =L'origine lydienne des Étrusques. Histoire de la doctrine dans l'Antiquité|autore = Dominique Briquel|editore = École Française de Rome|città =Rome |anno =1991|lingua =Francese |ISBN = 978-2-7283-0211-6|cid = }}</ref> e che fu, come ogni altra tradizione greca «tramandata sulle origini del popolo etrusco sono soltanto l’espressione dell’immagine che i suoi alleati o avversari volevano divulgare. Per nessun motivo racconti di questo genere vanno considerati documenti storici»<ref>{{Cita libro |titolo =Gli Etruschi |autore =Dominique Briquel |wkautore =Dominique Briquel |curatore =Mario Torelli |traduttore = |illustratore = |altri = |url = |via = |editore =Bompiani |città =Milano |anno =2000 |annooriginale = |volume = |opera = |edizione = |capitolo =Le origini degli Etruschi: una questione dibattuta sin dall’antichità |url_capitolo = |p = |pp = |posizione = |ISBN = |LCCN = |DOI = |OCLC = |id = |cid = |citazione =Le tradizioni tramandate dall’Antichità sulle origini del popolo etrusco sono soltanto l’espressione dell’immagine che i suoi alleati o avversari volevano divulgare. Per nessun motivo racconti di questo genere vanno considerati documenti storici. Certo gli Etruschi sono stati oggetto di un vero e proprio dibattito, nel cui ambito – come denotano le osservazioni di Dionigi di Alicarnasso sull’isolamento della lingua etrusca – hanno avuto modo di emergere elementi di provata scientificità, come anche ricordi storici reali. Tuttavia il discorso mirava a una finalità ben precisa. E poiché i moderni hanno riacceso acriticamente la controversia, ricalcando le orme degli antichi, sull’etruscologia ha così a lungo gravato la famigerata questione delle origini, che alla fine è stata riconosciuta non pertinente nei termini in cui era stata posta. |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}</ref>.
 
Secondo altri studiosi, questa tradizione lidia sulla migrazione di Tirreno sarebbe nata a [[Siracusa]] intorno al VI-V secolo a.C.. Siracusa inoltre fu una città della [[Magna Grecia]] spesso in conflitto contro gli Etruschi<ref>{{Cita libro|titolo =Studi etruschi|autore = Aa.Vv. |editore = Olschki|città =Firenze |anno =2002|volume =65-68 |p =545 |cid = |citazione = L'analisi di alcune fonti letterarie induce a ipotizzare che la tradizione sull'origine lidia degli Etruschi si sarebbe formata a Siracusa.}}</ref>.
 
== Note ==
<references />
 
==Voci correlate==
{{Portale|mitologia greca}}
* [[Ipotesi sull'origine degli Etruschi]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Treccani|tirreno||accesso=12 marzo 2017}}
 
{{Portale|mitologia greca|Etruschi}}
 
<nowiki>[[Categoria:NinfeMitologia etrusca]]</nowiki>
[[Categoria:Personaggi della mitologia greca]]