Crotone: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Crotone
|Panorama = Crotone
|Didascalia =
|Bandiera = Crotone-
|Voce bandiera = Stemma di Crotone#Blasonatura del gonfalone
|Voce stemma = Stemma
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Calabria
|Divisione amm grado
|Amministratore locale = [[Vincenzo Voce]]
|Partito = coalizione di [[lista civica|liste civiche]]
|Data elezione = 7-10-2020
|Data
|Superficie =
|Note superficie =
|Sottodivisioni = Vedi [[#Frazioni|elenco]]
|Divisioni confinanti = [[Cutro]], [[Isola di Capo Rizzuto]], [[Rocca di Neto]], [[Scandale]], [[Strongoli]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 899
|
|Patrono = [[Dionigi l'Areopagita|san Dionigi l'Areopagita]]<br />[[Madonna di Capo Colonna]]
|Festivo = 9 ottobre ([[Dionigi l'Areopagita|San Dionigi]])<br/>Terza domenica di Maggio (Madonna di Capo Colonna)
|PIL =
|PIL procapite =
|Motto = ''Sum signum et præsul Dionysius ipse Crotonis''<ref>{{cita web|url=https://www.archiviostoricocrotone.it/crotone/guida-alle-fortificazioni-della-citta-di-crotone|titolo=Guida alle fortificazioni della Città di Crotone|autore=Andrea Pesavento|data=16/03/2015|accesso=11 febbraio 2025}}</ref><ref group="N">In [[Lingua italiana|italiano]]: ''Io sono il segno, il vescovo Dionisio di Crotone in persona'' ([https://www.archiviostoricocrotone.it/crotone/guida-alle-fortificazioni-della-citta-di-crotone Archivio Storico Crotone])</ref>
|Mappa = Map of comune of Crotone (province of Crotone, region Calabria, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Crotone all'interno dell'omonima provincia
}}
'''Crotone''' ({{Link audio|It-Crotone.ogg|<small>ascolta</small>}}, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|
La città fu fondata da [[coloni greci]] provenienti dalla regione dell'[[Acaia (regione storica)|Acaia]] nella seconda metà dell'[[VIII secolo a.C.]] nel luogo di un preesistente insediamento indigeno, e rappresentò grazie alla diffusione del fenomeno italico-pitagorico uno
A Crotone
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
[[File:Panorama di Crotone dalla collina di Santa Lucia.jpg|thumb|left|300px|Panorama di Crotone dalla [[collina di Santa Lucia]].]]
La città è situata sul versante est della [[Calabria]], si affaccia sul [[mar Ionio]] presso la foce del fiume [[Esaro (fiume - KR)|Esaro]], e il territorio comunale fa parte dell{{'}}''Autorità del bacino interregionale del fiume Esaro''. Il comune ha una superficie di {{m|182|ul=km2}} e il capoluogo si trova a {{m|8|ul=m slm}}
Il territorio meridionale è immerso interamente nell'[[Area naturale marina protetta Capo Rizzuto|area marina protetta di Capo Rizzuto]] e inoltre, a fare un ulteriore supplemento a questo scenario, è presente il promontorio di [[Capo Colonna]] dove è rimasta l'unica colonna del [[Tempio di Hera Lacinia]], anticamente detto ''[[Lakinion Akron]]'', che chiude la città in una grande conca che la divide dal [[golfo di Squillace]].
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=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Crotone Centro|Stazione meteorologica di Crotone-Isola di Capo Rizzuto}}
Il [[clima]] si presenta temperato. L'[[inverno]] è generalmente mite, anche se sono possibili temporanee ma repentine diminuzioni di [[temperatura]] con occasionali [[neve|nevicate]]
Le [[precipitazioni]] si concentrano principalmente in [[autunno]], con massimo secondario [[inverno|invernale]]; tra la [[primavera]] e l'[[estate]] può accentuarsi notevolmente la [[siccità]], con qualche raro temporale pomeridiano.
==
La leggenda narra che il nome Crotone derivi dal nome dell'eroe "[[Crotone (mitologia)|Crotone]]", figlio di [[Eaco]], che morì ucciso per errore dal suo amico [[Eracle]]. Questi, per rimediare all'errore compiuto e per onorare l'amico che lo aveva ospitato, lo fece seppellire con solenne cerimonia sulle sponde del torrente [[Esaro (fiume - KR)|Esaro]] e poi vicino alla tomba fece sorgere la città a cui diede il suo nome.
Secondo una [[Elenco degli oracoli di Delfi#La fondazione di Siracusa e Crotone|leggenda]], l'[[Oracolo di Delfi|oracolo di Apollo]] a [[Delfi (città antica)|Delfi]] ordinò a [[Myskellos di Rhype|Miscello di Ripe]] di fondare una nuova città nel territorio compreso fra [[Capo Colonna|Capo Lacinio]] e [[Punta Alice]].
Dopo aver attraversato il mare ed esplorato quelle terre, Myskellos pensò che sarebbe stato meglio fermarsi a ''[[Sybaris]]'', già florida e accogliente anziché affrontare i pericoli e le difficoltà nella fondazione di una nuova città. Il dio adirato gli ordinò di rispettare il responso dell'oracolo.
Secondo [[Ovidio]], nel quindicesimo libro delle ''[[Le metamorfosi (Ovidio)|Metamorfosi]]'', il re Romano [[Numa Pompilio]], noto per la sua saggezza e sete di conoscenza, volle esplorare le terre Italiche e si recò nella città dove un filosofo, esule dalla Grecia, fondò la sua scuola (si trattava di [[Pitagora]]). Lì interrogò un anziano crotoniate sul perché fosse nata quella città greca in Italia e quello gli rispose che [[Eracle]], fu ospitato con grande onore da Crotone, re del posto, al quale predisse che in poche generazioni in quel luogo sarebbe nata una grandissima città. Eracle comandò in seguito ad un certo acheo di nome [[Myskellos di Rhype|Myskellos]] di andar lì e fondare una città che fu chiamata, appunto, Crotone.
Un'altra tradizione fa risalire il nome della città all'eroe [[Crotone (mitologia)|Kroton]], fratello di [[Alcinoo]] re dei [[Feaci]].
Infine, una possibile spiegazione del nome lo lega al verso (''crocidio'') emesso dagli [[Ardeidae|aironi]] o dalle [[Gruidae|gru]] che popolavano le paludi costiere. In effetti un airone compare accanto al tripode su alcune tra le più antiche monete argentee di Kroton.
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Crotone|Kroton}}
=== Antichità ===
{{Citazione|''Attraversate il vasto mare e accanto all'[[Esaro (fiume Crotone)|Esaro]] fonderete [[Kroton]]''|Discorso dell'[[Oracolo di Delfi]] ai [[achei|coloni achei]] nel [[VII secolo a.C.]]<ref>[http://www.tourcalabria.it/dove-andare/crotone/crotone/ Storia della città di Crotone] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110522075501/http://tourcalabria.it/dove-andare/crotone/crotone/ |data=22 maggio 2011 }}</ref>}}
Il promontorio di Κρότων (''Krótōn'') in [[Lingua greca antica|greco antico]], era abitato da popolazioni indigene, forse [[enotri]] e [[japigi]], già nell'[[età del bronzo]] e nella prima [[età del ferro]]<ref>{{Cita web|url=https://briganteggiando.it/2018/04/22/la-leggenda-di-melise/|titolo=La leggenda di Melise|autore=Francesco Placco|sito=Briganteggiando|data=2018-04-22|accesso=2019-10-03}}</ref>. La [[colonia greca|fondazione greca]] di Crotone risale al 708 a.C., come citato da [[Eusebio di Cesarea]] nel suo ''[[Chronicon (Eusebio)|Chronicon]]'', sebbene altre fonti la rimandino al 710 a.C., o, secondo [[Pausania il Periegeta|Pausania]] ed [[Erodoto]], al tempo del re [[Polidoro (re di Sparta)|Polidoro]], nel 743 a.C.
La fondazione storica della città avvenne ad opera degli [[Achei]] provenienti dalla montuosa regione dell'[[Acaia (regione storica)|Acaia]].
Dopo una coesistenza iniziale relativamente pacifica, tra le città [[Magna Grecia|magnogreche]], verso la metà del [[VI secolo a.C.]] iniziarono le discordie, che riproducevano a distanza lo scontro tra [[Atene]] e [[Sparta]]. Nel [[560 a.C.]] ''Kroton'' e [[Locri]] iniziarono una guerra decennale, che si concluse con la [[battaglia della Sagra]], vinta dai Locresi, sostenuti da Sparta.
Una leggenda narra che [[Milone]] partì dalla polis ionica portando un vitello e giunse ad [[Olimpia]] con un toro sulle spalle, destando meraviglia e clamore, e vincendo quindi numerose gare.
La costa presentava un profilo molto diverso da quello attuale. Nel tratto di mare tra l'antica Krimisa (l'odierna Cirò, patria di un vino che - secondo alcuni eruditi - veniva dato in premio ai vincitori dei giochi olimpici ateniesi) e l'attuale Le Castella, a poche miglia dalla riva secondo Plinio il Vecchio (''Naturalis Historia'', Liber III, 10) sarebbero esistite cinque isole visibili dalla costa e ormai inghiottite dal mare: Meloessa, Tyris, Eranusa (situate tra Capo Colonna e Le Castella), Ogigia e Dioscoro (quest'ultima a 10 miglia dalla costa). A Le Castella sono presenti resti archeologici sommersi. In particolare, nel fondale antistante il castello, l'archeosub Luigi Cantafora ha fotografato i resti di cave sommerse, scale, e cisterne per la conservazione dell'acqua.
''Kroton'' fu anche celebre per i suoi medici tra cui ricordiamo [[Democede di Crotone|Democède]] (amico di [[Pitagora]]) ed [[Alcmeone di Crotone|Alcmeone]], il quale introdusse la sperimentazione trasformando la medicina, che fino ad allora era contaminata da magia e superstizione, in una scienza.
[[Pitagora]], nato a [[Samo (isola)|Samo]] nel [[572 a.C.]], si trasferì - intorno al 530 a.C. - a ''Kroton'' presso l'amico
Pitagora con i suoi discepoli conquistò il potere politico della città: in pochi anni si consolidarono governi pitagorici in molte pòlis della Magna Grecia costituendo una sorta di confederazione fra città-stato con capitale ''Kroton'', come risulta da numerose monete coniate fra il [[480 a.C.|480]] e il [[460 a.C.]]
Molti anni dopo l'arrivo di Pitagora, ''Kroton'' mosse contro [[Sibari]], importante pòlis situata circa 100 km a Nord di Crotone, che poco aveva a che fare con gli ideali pitagorici. Nel [[512 a.C.]], tre nobili crotoniati vennero uccisi e i loro corpi furono dati in pasto ai lupi che affollavano le paludi intorno a Sibari, perché uno di loro si era innamorato di una bellissima vestale dagli occhi azzurri, che aveva tentato di rapire. Quando Sibari fu capeggiata da Telys molti aristocratici furono costretti a fuggire a Crotone per rifugiarsi. Alla richiesta di Telys di consegnare gli esuli sibariti, i Crotoniati rifiutarono. Questi fatti, aggiunti alla concorrenza dovuta a motivi commerciali, politici e di diversa appartenenza religiosa, convinsero i crotoniati a scendere in guerra contro Sibari. Nel [[510 a.C.]] iniziò una battaglia che si concluse presso l fiume [[Trionto]] (nei pressi di [[Crosia|Mirto Crosia]]). Secondo la leggendaria tradizione, si erano fronteggiati ben 100.000 crotoniati, guidati dall'atleta olimpico [[Milone]], contro i sibariti che li superavano per tre volte. La vittoria arrise a ''Kroton'' nonostante l'inferiorità numerica poiché i sibariti usarono, per la battaglia, un esercito di mercenari e cavalli ammaestrati a eseguire passi di danza negli spettacoli al suono dei flauti. I crotoniati iniziarono a suonare i flauti, eseguendo la stessa melodia con la quale i cavalli erano stati ammaestrati per danzare, col risultato che le avanguardie delle truppe sibarite furono disarcionate immediatamente. E dopo settanta giorni di saccheggi venne deviato il corso del fiume [[Crati]] i cui flutti fecero sparire Sibari per sempre.
Giunta al massimo della sua egemonia politica e culturale, ''Kroton'' fu travolta da una serie di conflitti sociali che sfociarono nella sanguinosa rivolta guidata dall'oligarca [[Cilone di Crotone]] durante la quale molti pitagorici furono trucidati e lo stesso Pitagora dovette fuggire da ''Kroton'' e riparò infine a [[Metaponto]]. Parallelamente caddero anche gli altri governi consimili e vi furono stragi e persecuzioni di pitagorici in tutte le
Nel 480 a.C. [[Faillo di Crotone]] armò a sue spese una nave radunando i crotoniati dimoranti in Grecia e partecipò alla [[battaglia di Salamina]]. Mezzo ceppo d'ancora in pietra riportante il suo nome è stato rinvenuto a Capo Cimiti, e attualmente è conservato presso il [[Museo e Parco archeologico nazionale di Capo Colonna|Museo Archeologico Nazionale di
Caduto il governo pitagorico, ''Kroton'' visse un periodo di decadenza. Costituì, con Metaponto e [[Caulonia]], la [[Lega Italiota]] per difendersi dagli attacchi delle popolazioni [[Lucani|lucane]]. Nel [[383 a.C.]] la federazione fu sconfitta da [[Dionigi I di Siracusa]] in una sanguinosa battaglia.
Lo storico romano [[Tito Livio]] scrisse ne ''[[Ab Urbe condita libri|Ab Urbe Condita]]'' che le mura di Crotone avevano un perimetro di dodicimila piedi prima dell'arrivo di [[Pirro]] ma, dopo la guerra dei [[Civiltà romana|Romani]] contro costui, oltre metà delle case della città erano disabitate. Inoltre la città era nota per il tempio di Lacinia [[Giunone]]. Esso aveva un bosco con una vasta prateria in cui gli animali sacri alla dea pascolavano senza un pastore e non venivano mai feriti, né da animali selvatici, né da umani. I [[Civiltà romana|Romani]] conquistarono ''Kroton'', ''Croto'' in [[Lingua latina|latino]], nel [[277 a.C.]], guidati dal [[console (storia romana)|console]] [[Publio Cornelio Rufino (console 290 a.C.)|Cornelio Rufino]]. Durante la [[seconda guerra punica]], [[Annibale]] vi tenne i suoi accampamenti invernali per tre anni e di qui si imbarcò per l'[[Africa]] nel [[203 a.C.]] Nel [[194 a.C.]] vi fu dedotta una [[colonia romana]].
Resti di elementi architettonici appartenenti ad edifici monumentali di età greca (del V sec. a.C.) sono stati individuati (fine anni novanta del XX sec. - anno 2007) in Piazza Castello, corrispondente al punto più alto dell'acropoli dell'antica ''pòlis''.
Gli scavi del [[2009]]-[[2010]] della [[Soprintendenze#Calabria|Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria - Ufficio territoriale di Crotone]] hanno individuato un grande edificio del [[I secolo|I]]-[[II secolo|II secolo d.C.]] con impianto termale, collocato sul versante nord-orientale dell'attuale centro storico ([[Discesa Fosso (Crotone)|discesa Fosso]]-[[Largo Palazzo Giunti (Crotone)|Largo Palazzo Giunti]]). Tale edificio nasce su una ''domus'' di età repubblicana, attribuibile alla colonia romana del II sec. a.C. A sua volta, tale costruzione poggia le sue fondazioni sui resti delle mura urbiche di età greca (IV sec. a.C.), costruite in grandi blocchi di [[calcarenite]] locale. Il complesso è stato rinterrato e non è attualmente visitabile
=== Medioevo ===
[[File:Earth observations taken from Space Shuttle Columbia during STS-78 mission.jpg|thumb|right|250px|La città di Crotone in una fotografia scattata dallo [[Space Shuttle Columbia]] il 28 giugno [[1996]], durante la missione spaziale [[STS-78]] della [[NASA]].]]
Seppur decaduta durante l'[[impero romano]], la città risorse nuovamente in epoca [[bizantina]], quando fu sede di un presidio ([[548]]). Nel [[596]] fu occupata dai [[Longobardi]] del [[Ducato di Benevento]]<ref>{{Cita libro|autore=A. L. Antinori|titolo=Annali degli Abruzzi |vol= IV|anno=1971|editore=Forni Editore|città=Bologna|posizione=sub a. 596}}</ref>, sotto cui restò però per poco tempo.
Le ricerche archeologiche ([[2009]]-[[2010]]) a [[piazza Villaroja]], nel settore sud-occidentale del centro storico, dirette da Domenico Marino della [[Soprintendenze#Calabria|Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria]] hanno messo in luce una [[Chiesa (architettura)|chiesa]] [[Architettura paleocristiana|paleocristiana]] (intitolata forse a [[
Nel [[1284]] fu concessa dagli [[Aragonesi]] ai [[Ruffo (famiglia)|Ruffo]] di [[Catanzaro]]. Alla morte nel [[1434]] di don Niccolò, figlio di Antonello e ultimo [[marchese]] di Crotone, gli successe la figlia Giovannella, assassinata nella sua dimora un anno dopo. Indi le successe la sorella Enrichetta, che sposò in seconde nozze il nobile spagnolo Don [[Antonio Centelles]], conte di [[Collesano]] e principe di [[Santa Severina]], senza eredi.
=== Età moderna ===
Nel [[XVI secolo]] la città venne chiamata "''Cotrone''". Le ricerche sviluppate dalla [[Soprintendenze#Calabria|Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria]] ([[2010]]-[[2011]]), sotto la direzione dell'archeologo [[Domenico Marino (archeologo)|Domenico Marino]], stanno mettendo in luce notevoli resti di edifici pertinenti ad età [[Borbone|borbonica]] nel cosiddetto ''[[Orto Candela]]'', ai piedi del [[Castello di Carlo V (Crotone)|castello]].
Tra le famiglie più importanti che ressero per diversi secoli fino agli albori della storia unitaria, non solo i destini della città e dei territori di Crotone, ma addirittura di tutta la Calabria ultra, si annoverano di certo i Berlingeri e i Suriano<ref>Come dalle Cronache della Calabria Ultra</ref>, che accrebbero il loro potere a partire dall'inizio del '600. Contrassero matrimoni tra le loro famiglie più volte e successivamente, specie i Suriano, ramo derivante da quello siciliano e prima ancora catalano, con i D'Ayerbis d'Aragona (che valse ai Suriano la trasmissione dei titoli ducali e marchionali, matrimonio contratto tra don Gio. Battista i D'Ayerbis o D'Ayerbe d'Aragona e Dianora Suriano figlia del Marchese Don Detio e di donna Beatrice Della Motta Villegas)<ref>''Lotte per il potere a Crotone nel Seicento'' - scritto da Andrea Pesavento, in ''Cultura Krotonese'', 2 marzo 2015.</ref>, i Montalcino, i della Motta Villegas, i Montespinello, i De Castillo. e tante altre potenti famiglie. In ultimo i Suriano si imparentarono con la nuova famiglia immigrata a Crotone agli inizi del '600: i [[Lucifero (famiglia)|Lucifero]] con cui contrassero molte alleanze matrimoniali, ultima fu quella tra Livia Suriano e don Giuseppe Lucifero; donna Ippolita Suriano, figlia del Marchese don Pietro e di donna Maria del Castillo, sposò il Barone don Fabrizio Lucifero e gli portò in dote un terzo dell'immenso feudo di Aprigliano detto perciò di Apriglianello, feudo su cui era posto il titolo marchionale e che permise poi ai Lucifero di ottenere il suddetto titolo di Marchesi di Apriglianello. [[Muzio Suriano]], arcivescovo di Santa Severina<ref>Storia della diocesi di Santa Severina e Crotone.</ref>, fu uno dei più lungimiranti e saggi arbitri dell'aspra politica attuata fra le sanguinose dispute tra i Montalcino e i Suriano, che furono anche i primi imprenditori a livello industriale per la lavorazione della liquirizia. Una Suriano Ralles si sarebbe poi riunita con matrimonio al ramo siciliano dei Suriano attorno alla seconda metà del 1700. Molti palazzi, monumenti ecclesiastici, cappelle ove sono sepolti i Berlingeri, i Suriano, assieme a strade urbane ecc, armi di famiglia, intitolazioni di piazze, testimoniano la potenza delle famiglie Suriano, Berlingeri, Villegas, Ayerbe e Lucifero, tra loro tutte imparentate, ancor oggi in Crotone e sono la dimostrazione tangibile della potenza di queste famiglie nella Calabria ultra, ma anche in Basilicata, Puglia e fino a Napoli.
Nel [[1799]], seguendo i moti di ribellione contro i [[Borboni]] nati in tutto il meridione, la città proclamò la sua adesione alla [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Napoletana]]. L'arrivo via mare di un bastimento francese fornì l'occasione adatta per costringere alla resa i pochi militari di guardia, ed in poco tempo si elesse il primo governo provvisorio della repubblica<ref>{{Cita web|url=https://www.archiviostoricocrotone.it/crotone/i-moti-giacobini-nella-crotone-del-1799/|titolo=I moti giacobini nella Crotone del 1799|sito=Archivio Storico Crotone|data=2019-02-24|accesso=2020-03-26}}</ref>. Tuttavia, a distanza di poco più di un mese, l'[[Esercito della Santa Fede in Nostro Signore Gesù Cristo]] guidato dal cardinale [[Fabrizio Ruffo]] riuscì a riconquistare la città dopo un assedio di pochi giorni, riportandola così sotto il dominio di [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]]<ref>{{Cita web|url=https://www.archiviostoricocrotone.it/crotone/la-situazione-crotonese-raccontata-da-fabrizio-ruffo-a-ferdinando-i/|titolo=La situazione crotonese raccontata da Fabrizio Ruffo a Ferdinando I|sito=Archivio Storico Crotone|data=2019-03-14|accesso=2020-03-26}}</ref>.
Nel [[1806]] la città venne nuovamente occupata dall'esercito francese a seguito delle tensioni nate in seno alla nascita della [[Terza coalizione]]. Per calmare gli animi della popolazione il nuovo sovrano [[Giuseppe Bonaparte]] fece personalmente visita alla città, ma non fu sufficiente a far desistere le varie bande armate, che in breve tempo costrinsero i militi francesi alla fuga. Per ristabilire l'ordine venne inviato il generale [[Jean Reynier]], che con un assedio di una settimana costrinse la città alla resa<ref>{{Cita web|url=https://www.archiviostoricocrotone.it/crotone/1807-lassedio-di-crotone-durante-il-decennio-francese/|titolo=1807 - L'assedio di Crotone durante il decennio francese|sito=Archivio Storico Crotone|data=2019-12-26|accesso=2020-03-26}}</ref>, annettendola di fatto al neonato [[Regno di Napoli (1806-1815)|Regno di Napoli]].
Nel [[1844]] i [[fratelli Bandiera]], assieme ad altri 19 [[Patriottismo|patrioti]], sbarcavano presso la foce del fiume [[Neto]] per intraprendere la loro spedizione. Fermatisi nei pressi di una masseria però, vennero avvisati della totale assenza di moti rivoluzionari, ma decisero di proseguire comunque con il loro piano, incamminandosi così verso [[Cosenza]]<ref>{{Cita web|url=https://www.archiviostoricocrotone.it/crotone/1844-il-dono-dei-fratelli-bandiera-a-girolamo-calojero/|titolo=1844: il dono dei fratelli Bandiera a Girolamo Calojero|sito=Archivio Storico Crotone|data=2019-06-17|accesso=2020-03-26}}</ref>.
Nel [[1860]] si svolse il [[Plebisciti risorgimentali|plebiscito]], ed i votanti si espresso a favore dell'[[Unità d'Italia]]. Si registrarono comunque diversi scontri e contestazioni in tutto il territorio<ref>{{Cita web|url=https://www.archiviostoricocrotone.it/crotone/crotone-1860-il-plebiscito-e-le-proteste-post-unitarie/|titolo=Crotone, 1860: il plebiscito e le proteste post-unitarie|sito=Archivio Storico Crotone|data=2019-09-07|accesso=2020-03-26}}</ref>.
Nel [[1882]], in occasione di un viaggio per assistere alla celebrazione dei [[Vespri siciliani|Vespri Siciliani]], si fermò in città [[Giuseppe Garibaldi]]<ref>{{Cita web|url=https://www.archiviostoricocrotone.it/crotone/lultimo-viaggio-di-garibaldi-passando-per-cotrone/|titolo=L'ultimo viaggio di Garibaldi, passando per Cotrone|sito=Archivio Storico Crotone|data=2019-04-12|accesso=2020-03-26}}</ref>.
=== Storia contemporanea ===
{{Approfondimento
|allineamento = destra
|larghezza = 250px
|titolo = Crotone e il referendum del 1946
|contenuto = Il 2 giugno [[1946]] i crotonesi votarono così al [[Referendum istituzionale del 1946|referendum istituzionale]] per la scelta tra Repubblica e Monarchia:
''Votanti {{formatnum:11826}} (88,05%)''<br/>''Schede valide {{formatnum:11498}}''<br/>''Schede bianche 217''<br/>''Schede non valide 328''
Esito finale:
* '''Repubblica - {{formatnum:6175}} voti (53,70%)'''
* Monarchia - {{formatnum:5323}} voti (46,30%)
Fonte: [https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=F&dtel=02/06/1946&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=28&levsut1=1&lev2=22&levsut2=2&levsut3=3&ne1=28&ne2=22&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S&ne3=220350&lev3=350 Eligendo]
}}
Nel [[1907]] viene inaugurato il primo [[acquedotto]] di Crotone, voluto da [[Eugenio Filippo Albani]], che porta in città le fresche acque della [[Sila]], captate dalle [[Sorgente (idrologia)|sorgenti]] - di proprietà comunale - poste sul [[monte Gariglione]].
Nel [[1928]] la città cambiò nome da Cotrone a "''Crotone''"<ref>{{Cita legge italiana|tipo = RD|anno = 1928|mese = dicembre|giorno = 13|numero = 3407|titolo = Autorizzazione al comune di Cotrone a modificare la propria denominazione in quella di «Crotone»|articolo = 1|data = 1928/12/13}}.</ref>.
Il suo [[Porto di Crotone|porto]], che strategicamente colma le distanze fra i vicini porti di [[Porto di Taranto|Taranto]] e [[Porto di Messina|Messina]], favorisce ogni attività di scambio e si propone come traino per l'[[Economia agraria|economia agricola]] e le [[industria|attività industriali]]. L'insediamento industriale ha visto la città protagonista nel periodo a cavallo fra le [[Guerre mondiali|due guerre mondiali]], anche grazie alla vicinanza con la [[centrale idroelettrica]] di [[Calusia]], presso [[Cotronei]].
La popolazione crotonese raddoppia durante gli [[anni 1930|anni trenta]], fino a superare i 60.000 abitanti odierni.
[[File:Giuseppe_Cenni.jpg|miniatura|sinistra|upright=0.7|L'asso [[Giuseppe Cenni]] ([[Medaglia d'oro al valor militare|MOVM]]) comandante del [[5º Stormo|5º St. Tuffatori]] sull'aeroporto di Crotone durante il bombardamento del 13.07.1943]]
Durante la seconda guerra mondiale, la città fu centrale grazie, anche, al suo [[aeroporto di Crotone|aeroporto]]: specie durante l'estate del 1943, quando divenne la base del [[5º Stormo|5º Stormo Tuffatori]] (101º e [[102º Gruppo]]) comandato dal giovane "asso" [[Giuseppe Cenni]] ([[Medaglia d'oro al valor militare]]). In questo periodo partirono molte missioni contro l'invasione alleata della Sicilia, fino al pomeriggio del 13 luglio 1943, quando 50 Bombardieri B.24, con un massiccio bombardamento, rasero al suolo l'aeroporto.<ref>{{Cita|Gen.Pesce - Uff.Storico AM, 2002|pp. 97-101}}.</ref><ref>{{Cita|Migliavacca - AAA Parma, 2013|}}.</ref>
Alla fine degli [[anni 1980|anni ottanta]] le industrie principali, [[Pertusola Sud]] e [[Montedison]], soffrono una profonda crisi, della quale risente l'intera città. Al 6 settembre [[1993]] risale la cosiddetta "''notte dei fuochi''": durante una rabbiosa protesta gli operai appiccarono alcuni fuochi sull'asfalto delle strade usando il [[fosforo]] prodotto nello stabilimento chimico già [[Montedison]].
Migliaia di crotonesi persero il posto di lavoro, e questo accentuerà l'emigrazione di massa verso lidi più prosperi.
Il 6 marzo [[1992]] venne istituita la [[provincia di Crotone]] con i suoi 27 comuni.<ref>{{cita web|url=https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1992-04-01&atto.codiceRedazionale=092G0288|titolo=Decreto Legislativo 6 marzo 1992, n. 249}}</ref>
Il 14 ottobre del [[1996]] è ricordato dai crotonesi come il giorno dell'[[Alluvione di Crotone del 14 ottobre 1996|alluvione di Crotone]], causata da un'esondazione dell'[[Esaro (fiume di Crotone)|Esaro]], nella quale persero la vita 6 persone.<ref>{{cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/10/16/nell-inferno-di-crotone-due-vittime-due.html|titolo=Nell'Inferno di Crotone due vittime e due dispersi|accesso=14 aprile 2021}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.crotone24news.it/politica/9845-alluvione-14-ottobre-1996-le-vittime-nel-cuore-e-nei-ricordi.html|titolo=Alluvione 14 ottobre 1996: le vittime nel cuore e nei ricordi|accesso=14 aprile 2021|dataarchivio=10 ottobre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151010163311/http://www.crotone24news.it/politica/9845-alluvione-14-ottobre-1996-le-vittime-nel-cuore-e-nei-ricordi.html|urlmorto=sì}}</ref>
=== Storia recente (dal 1996 ad oggi) ===
==== L’alluvione del 1996 e la crisi industriale ====
Il 14 ottobre 1996 Crotone fu colpita da una grave alluvione, causata dall’esondazione del torrente Esaro. L’evento provocò sei vittime, migliaia di sfollati e danni stimati in circa 126 miliardi di lire, con la distruzione di infrastrutture, abitazioni e oltre 350 imprese. L’alluvione aggravò una situazione già critica, segnata dalla crisi industriale legata al declino delle fabbriche chimiche (Pertusola Sud, Montedison), che negli anni precedenti avevano causato la perdita di migliaia di posti di lavoro.
Negli anni seguenti la città affrontò un lento processo di ricostruzione, ostacolato da difficoltà burocratiche e dal mancato rilancio del tessuto produttivo. Le aree industriali dismesse furono inserite tra i Siti di interesse nazionale per le bonifiche ambientali, ma gli interventi si svilupparono con lentezza, lasciando irrisolti i problemi di inquinamento e salute pubblica.
==== Trasformazioni culturali e sportive ====
Parallelamente, furono avviati progetti di recupero urbano e culturale: tra questi il Museo di arte contemporanea (MACK), ospitato a Palazzo Barracco, e il Parco Pitagora con museo ipogeo. Anche le infrastrutture sportive furono potenziate: lo stadio Ezio Scida venne più volte ampliato, in particolare nel 2016, per adeguarsi ai requisiti della Serie A, in coincidenza con la storica promozione del Crotone Calcio.
Negli stessi anni la città consolidò la propria identità di “Città della vela”, grazie all’attività del Club Velico che organizzò regate internazionali e manifestazioni giovanili, rafforzando la vocazione turistica legata al mare.
==== Dinamiche demografiche ed economiche ====
La città ha conosciuto un costante calo della popolazione: al 1º gennaio 2024 i residenti erano 59.267, con una diminuzione superiore al 6% rispetto al 2022. L’intera provincia è segnata da spopolamento, denatalità e forte emigrazione giovanile, fattori che hanno inciso sulla struttura sociale e sull’invecchiamento della popolazione.
Dal punto di vista economico, la provincia di Crotone presenta uno dei redditi medi più bassi d’Italia (circa 11.700 euro annui), con oltre il 40% dei contribuenti sotto i 10.000 euro. La struttura produttiva è caratterizzata da un peso ridotto dell’industria, da un settore agricolo residuale e da una prevalenza del commercio e del terziario a basso valore aggiunto.
==== Occupazione e mercato del lavoro ====
La provincia di Crotone è stata a lungo tra le aree con i più alti tassi di disoccupazione d’Italia: nel 2015 raggiunse il 31,5%, valore massimo a livello nazionale. Negli anni successivi i tassi si sono ridotti, attestandosi nel 2023 intorno al 13,4%, pur rimanendo nettamente superiori alla media italiana. La disoccupazione giovanile ha toccato in più rilevazioni valori superiori al 60-70%, collocando il territorio ai livelli più critici in Europa.
=== Progetti di rigenerazione urbana e rilancio (2020-oggi) ===
Negli ultimi anni sono stati avviati numerosi interventi di riqualificazione finanziati con fondi nazionali ed europei, in particolare con il PNRR. Tra i principali:
* la riqualificazione del lungomare e della Villa comunale, con percorsi ciclopedonali e nuove aree verdi;
* la rigenerazione dei quartieri periferici (Vescovatello, 300 Alloggi, area del Parco Pitagora), con illuminazione, spazi pubblici e arredi urbani;
* il progetto “Antica Kroton”, con oltre 60 milioni di euro destinati alla valorizzazione del patrimonio archeologico in relazione al tessuto urbano.
* il Distretto del Cibo Terre di Pitagora, per la promozione delle produzioni agroalimentari locali.
=== Simboli ===
{{Vedi anche|Stemma di Crotone}}
Lo [[stemma]] è stato approvato con [[decreto]] del 30 aprile [[1903]].<ref name=ACSFascCom/> La [[blasonatura]] ufficiale è la seguente:
{{Citazione|D'azzurro, al tripode d'argento, con due serpi uscenti dalla coppa ed addossati, linguati di rosso, colla [[Campagna (araldica)|campagna]] di rosso, carica della sigla "
Il gonfalone, concesso con regio decreto del 3 aprile 1937<ref name=ACSFascCom/>, è costituito da un drappo di rosso.
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
| immagine = Corona di
| nome_onorificenza = Titolo di Città
| collegamento_onorificenza =
| motivazione = Decreto del Capo del Governo
| data = 2 febbraio 1938<ref name=ACSFascCom>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?5498|titolo= Crotone |sito= Archivio Centrale dello Stato, Ufficio araldico, Fascicoli comunali}}</ref><ref>{{cita testo|autore= Comune di Crotone |url= https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-kr-crotone.pdf |titolo= Statuto|posizione= art. 2, c. 5 }}</ref><ref>{{Cita testo|titolo=Decreto del Capo del Governo del 2 febbraio 1938|url=https://www.araldicacivica.it/pdf/decreti-citta/kr/crotone.pdf}}</ref>
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{Approfondimento
|titolo = Architetture religiose
|contenuto =
<gallery>
File:Duomo di Crotone - Italy - 14 Aug. 2007.jpg|
File:Vista dall'alto della Chiesa di Santa Chiara,
</gallery>
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File:Chiesa dell'Immacolata, Crotone.jpg|
File:
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File:Chiesa di San Giuseppe, Crotone.jpg|
File:Santuario della Madonna di Capo Colonna.jpg|
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File:Chiesa
File:Chiesa di Gesù e Maria (Crotone).jpg|[[Chiesa di Gesù e Maria (Crotone)|Chiesa di Gesù e Maria]]<ref name="gesùemaria">{{cita web|url=https://www.crotoneok.it/la-chiesa-di-fondo-gesu-consacrata-a-gesu-e-maria-uno-sguardo-verso-questo-quartiere/|titolo=La Chiesa di Fondo Gesù consacrata a Gesù e Maria: “Uno sguardo verso questo quartiere”|accesso=1º novembre 2021}}</ref>
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File:Chiesa di Santa Rita (Crotone).png|[[Chiesa di Santa Rita (Crotone)|Chiesa di Santa Rita]]
File:Chiesa ortodossa di Sant'Acacio, ex Santissimo Salvatore (Crotone).jpg|[[Chiesa ortodossa di Sant'Acacio martire]]
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File:Chiesa Evangelica Pentecostale, Crotone.jpg|[[Pentecostalismo|Chiesa evangelica pentecostale]] [[Assemblee di Dio in Italia|A.D.I.]]
File:Sala del Regno - Crotone, Italy.jpg|[[Sala del Regno|Sala del Regno dei Testimoni di Geova]]
</gallery>
}}
=== Architetture religiose ===
* [[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Crotone)|Basilica cattedrale di Santa Maria Assunta]]
* [[Chiesa di Santa Chiara (Crotone)|Chiesa di Santa Chiara]]
* [[Chiesa dell'Immacolata (Crotone)|Chiesa dell'Immacolata]]
* [[Chiesa del Santissimo Rosario (Crotone)|Chiesa del Santissimo Rosario]]
* [[Chiesa dei Santi Cosma e Damiano (Crotone)|Chiesa dei
* [[Chiesa di San Pietro (Crotone)|Chiesa di San Pietro]]
* [[Chiesa di San Paolo (Crotone)|Chiesa di San Paolo]]
* [[Chiesa di San Domenico (Crotone)|Chiesa di San Domenico]]
* [[Chiesa ortodossa di Sant'Acacio martire|Ex chiesa del Santissimo Salvatore]]<ref>{{cita web|url=https://episcopia-italiei.it/index.php/it/parrocchie/389-catanzaro|titolo=Parrocchia di Sant'Acacio martire|accesso=5 ottobre 2021}}</ref><ref>{{cita web|url=http://crotone.itineraritaly.it/p516/santissimo_chiesa_salvatore|titolo=Chiesa SS. Salvatore, Crotone|accesso=5 ottobre 2021}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.crotonenews.com/attualita/rito-ortodosso-si-celebra-crotone/|titolo=Il rito ortodosso si celebra anche a Crotone|data=27/09/2015|accesso=5 ottobre 2021}}</ref><ref>{{cita web|url=https://it.worldorgs.com/Catalogare/crotone/chiesa/chiesa-ortodossa-santacacio-martire|titolo=Chiesa ortodossa Sant'Acacio martire|accesso=5 ottobre 2021|dataarchivio=5 ottobre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211005172330/https://it.worldorgs.com/Catalogare/crotone/chiesa/chiesa-ortodossa-santacacio-martire|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Chiesa di Gesù e Maria (Crotone)|Chiesa di Gesù e Maria]]<ref name="gesùemaria" />
* [[Chiesa del Sacro Cuore (Crotone)|Chiesa del Sacro Cuore]]
* [[Chiesa della Beata Vergine del Carmine (Crotone)|Chiesa della Beata Vergine del Carmine]]<ref>{{Cita web|url=https://www.crotoneok.it/video-crotone-la-chiesa-della-madonna-del-carmine-una-storia-lunga-cinquantanni/|titolo=La chiesa del Carmine, una storia lunga 50 anni}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa (Crotone)|Chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa]]
* [[Chiesa di Santa Maria Prothospataris]]
* [[Chiesa di Santa Rita (Crotone)|Chiesa di Santa Rita]]
* [[Chiesa di San Giuseppe (Crotone)|Chiesa di San Giuseppe]]
* [[Chiesa di Santa Veneranda (Crotone)|Chiesa di Santa Veneranda]] (sconsacrata)
* [[Santuario di Santa Maria di Capo Colonna|Santuario della Madonna di Capocolonna]]
* [[Sala del Regno dei Testimoni di Geova]] Via Scopelliti
=== Architetture civili ===
{{div col}}
* [[Casa della cultura (Crotone)|Casa della Cultura]]
* [[Castello di Carlo V (Crotone)|Castello di Carlo V]]
* [[Colonnato di Piazza Pitagora]]
* [[Hotel Concordia]]
* [[Lazzaretto di Crotone|Ex Lazzaretto]]
* [[Palazzo Albani (Crotone)|Palazzo Albani]]
* [[Palazzo Antinori (Crotone)|Palazzo Antinori]]
Riga 196 ⟶ 263:
* [[Palazzo Baricellis]]
* [[Palazzo Barracco]]
* [[Palazzo Berlingieri (Crotone)|Palazzo Berlingieri]]
* [[Palazzo Cariati]]
* [[Palazzo Castiglia]]
* [[Palazzo Comunale (Crotone)|Palazzo Comunale]]
* [[Palazzo De Mayda]]
* [[Palazzo Galassi]]
* [[Palazzo Galluccio]]<ref>[http://www.comune.crotone.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/760 Comune di Crotone - Aree Tematiche - Aree Tematiche - Turismo - Centro Storico]</ref>
* [[Palazzo Gerace]]
* [[Palazzo Giannuzzi-Savelli]]
* [[Palazzo Giunti]]
* [[Palazzo di Giustizia (Crotone)|Palazzo di Giustizia]]
* [[Palazzo Iuliano]]
* [[Palazzo Labrutis]]
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* [[Palazzo Morelli (Crotone)|Palazzo Morelli]]
* [[Palazzo Pagano]]
* [[Palazzo Suriano]] ([[Giudecca di Crotone|Giudecca]])<ref>A corte chiusa, risale al [[XVIII secolo]], come chiaramente fanno apparire i motivi a doppio ordine di arcate a salienti, in uno dei lati prospicienti la corte e caratteristici del Settecento napoletano. Presenta una facciata di impostazione neoclassica, probabilmente frutto di un successivo rifacimento. Originariamente appartenuto alla nobile famiglia crotonese dei Suriano, la residenza dava anche il nome allo spiazzo (Largo Suriano), passando nel corso dell'Ottocento alla famiglia Albani. L'edificio è molto importante dal punto di vista storico poiché nel 1807, durante l'occupazione francese, vi soggiornò il generale [[Jean Reynier|Reynier]].</ref>
* [[Palazzo Susanna-Pristerà-Oliverio]]<ref>Monumento [[Rinascimento|rinascimentale]] di interesse storico-artistico, il palazzo ha avuto diversi proprietari. Il portale in pietra con rosta in legno è decorato ai lati con sfere in arenaria, mentre i [[capitelli]] sono abbelliti da motivi zoomorfi. La [[trabeazione]] è sorretta da due protomi barbute. Conserva due stemmi uguali ed un'iscrizione mutila di cui rimangono la data di realizzazione dell'edificio e pochi frammenti.</ref>
* [[Palazzo Zurlo]]
* [[Torre di Nao]]
{{div col end}}
<gallery>
File:Colonnato piazza Pitagora (Crotone).jpg|Colonnato di piazza Pitagora<ref>Con 22 colonne neodoriche, realizzati nel [[1867]] con l'abbattimento delle mura medievali.</ref>.
File:Casa della Cultura (Crotone).png|Casa della Cultura.
File:Portale di Palazzo de Mayda, Crotone.png|Palazzo De Mayda.
File:Palazzo Giunti, Crotone.png|Palazzo Giunti.
</gallery>
=== Altro ===
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* [[Piazza Alcide De Gasperi]]
* [[Piazza Pitagora]]
* [[Piazza
* [[Piazza Pescheria]]
* [[Piazza Rino Gaetano]]
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=== Siti archeologici ===
* Parco Archeologico Nazionale del quartiere settentrionale dell'antica Kroton
* [[Castello di Carlo V (Crotone)|Castello di Carlo V]] di [[Demanio|proprietà dello Stato]]
* [[Area archeologica di Capo Colonna|Parco archeologico nazionale di Capo Colonna]]
* Area archeologica statale di Vigna Nova<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Giuseppe|cognome=Celsi|data=2019-10-31|titolo=Il santuario suburbano di “Vigna Nuova” di Kroton|rivista=Gruppo Archeologico Krotoniate|lingua=it|accesso=2021-02-02|url=https://www.gruppoarcheologicokr.it/il-santuario-suburbano-di-vigna-nuova-di-kroton/}}</ref>
* Area archeologica delle mura greche (loc. San Francesco - sponde fiume Esaro)
* Area archeologica di via XXV Aprile
* Area archeologica ex [[Banca Popolare di Crotone]] - poi [[Banca Popolare del Mezzogiorno|BPM]] - di via Napoli
* Area archeologica sede I.N.P.S.
* Area archeologica di Gravina-[[Parco Pignera|Pignera]]
* Area archeologica di Acquabona
* Area archeologica statale di [[Parco Pignera]]
* Area archeologica padiglione Microcitemia Ospedale Civile
* Area archeologica di via B. Telesio
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=== Aree naturali ===
* [[Area naturale marina protetta Capo Rizzuto|Area marina protetta di Capo Rizzuto]]
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
[[File:Crotone.jpg|miniatura|destra|Popolazione storica (migliaia)<ref>P. Malanima, ''L'economia italiana. Dalla crescita medievale alla crescita contemporanea'', Bologna, Il Mulino, 2002 (Appendix 2)</ref>]]
{{Demografia/Crotone}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano 2948, ovvero il 5,04% della popolazione.<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera|accesso=23 luglio 2025}}</ref> Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=23 luglio 2025}}</ref>
* [[Ucraina]] 317
* [[Bangladesh]] 299
* [[Pakistan]] 264
* [[Afghanistan|Afganistan]] 135
* [[Cina]] 131
* [[Nigeria]] 118
* [[Iraq]] 97
* [[Marocco]] 89
== Cultura ==
=== Università ===
* [[LUMSA]] (polo distaccato presso la [[Palazzo Arcivescovile (Crotone)|curia arcivescovile]] dell'[[arcidiocesi di Crotone-Santa Severina]], inaugurato il 12 novembre [[2012]]<ref>[http://www.cn24.tv/news/61560/universita-a-crotone-barresi-soddisfatti-e-rimborsati.html Università a Crotone, Barresi: soddisfatti e rimborsati - CN24]</ref>)
=== Istruzione ===
{{div col}}
* Istituto di Istruzione Superiore "[[Mario Ciliberto|M. Ciliberto]]-[[Alfonso Lucifero|A. Lucifero]]"
* [[Istituto tecnico industriale Guido Donegani|Istituto Tecnico Industriale Guido Donegani]]
* [[Liceo classico Pitagora|Liceo Classico Statale Pitagora]]
* Liceo Scientifico Paritario "
* Liceo Scientifico [[Filolao]]
*
* Istituto di Istruzione Superiore
* Liceo artistico "[[Arnaldo Mori]]"<ref>{{cita web|url=https://www.crotoneok.it/il-liceo-artistico-intitolato-al-pittore-crotonese-arnaldo-mori/|titolo=Il liceo artistico intitolato al pittore crotonese Arnaldo Mori|autore=Redazione|data=01/06/2024|accesso=9 giugno 2024}}</ref>
* I.P.S.I.A. [[Anna Maria Barlacchi]]
* Istituto Comprensivo
* Istituto Comprensivo
* Istituto Comprensivo
* Istituto Comprensivo [[Corrado Alvaro]]
* Istituto Comprensivo [[Lorenzo Milani|Don Milani]]
* Istituto Comprensivo Statale [[Alcmeone di Crotone|Alcmeone]] (Scuola [[Anna Frank]])
{{div col end}}
==== Biblioteche ====
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==== Musei ====
* [[Museo archeologico nazionale di Crotone]];
* [[Museo e Parco archeologico nazionale di Capo Colonna|Museo archeologico di Capo Colonna]], presso l'[[Area archeologica di Capo Colonna|omonima area archeologica]];
* [[Museo civico (Crotone)|Museo civico di Crotone]], ubicato all'interno del [[Castello di Carlo V (Crotone)|castello di Carlo V]];
* Museo e Giardini di Pitagora, presso [[Parco Pignera]];
* [[Museo di arte contemporanea Krotone|MACK]], situato all'interno del [[palazzo Barracco]];
* [[Bastione Toledo|Galleria d'arte presso Crotone vecchia "Bastione Toledo"]]
* Museo del mare e della terra<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.crotone.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2932|titolo=Il museo del mare: fiore all'occhiello della città}}</ref>
* Museo dell'acqua e dell'energia<ref>{{Cita web|url=https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/museo/regioni/musei/il-museo-dellacqua-e-dellenergia-di-crotone|titolo=Il museo dell'acqua e dell'energia di Crotone}}</ref>
=== Media ===
==== Televisione ====
* [[8 Video Calabria|Video Calabria]] (copertura regionale che si estende a Messina, Palermo, Agrigento e Trapani)
* CalabriaUno (
* [[RTI Calabria]] (copertura regionale)
* Reteazzurra (copertura provinciale)
* Tele Diogene (copertura provinciale)
* [[Èsperia TV]] (copertura regionale e nazionale dvb-t2 in HBBTV.)
==== Stampa ====
* '''Testate provinciali'''
** [[Il Crotonese]]
* '''Redazioni provinciali'''
** [[Gazzetta del Sud]]
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==== Radio ====
* [[Radio Studio 97]]
* Radio Movida Crotone
* Radio Barrio
=== Cinema ===
Sebbene siano numericamente pochi i film girati, vi sono alcune produzioni in cui Crotone compare in parte, sia come luogo prevalente, sia identificata come altro luogo d'Italia o del Mondo:
* ''[[Teresa la ladra]]'', regia di [[Carlo Di Palma]] ([[1973]])
* ''[[Il coraggio di parlare]]'', regia di [[Leandro Castellani]] ([[1987]])
* ''[[Crotone, Italia]]'', regia di [[Daniele Segre]] ([[1993]])
* ''[[Padre Speranza]]'', regia di [[Ruggero Deodato]] ([[2001]])
* ''[[De reditu - Il ritorno]]'', regia di [[Claudio Bondì]] ([[2003]])
* ''[[Ed è subito commedia]]'', regia di [[Brando Improta]] ([[2023]])
* ''[[Il mestiere]]'', regia di [[Beppe Tufarulo]] ([[2025]])
=== Teatro ===
A Crotone sono presenti due teatri: il [[Teatro Apollo (Crotone)|teatro Apollo]], [[cinema-teatro]] inaugurato nel [[1926]] e sede del [[Teatro Stabile di Calabria]]<ref>{{cita web|url=https://www.tuttoteatro.com/numeri/a1/c/a1n36gep.html|titolo=Nasce il Teatro Stabile di Calabria|autore=[[Mariateresa Surianello]]|data=23/12/2000|accesso=11 ottobre 2024}}</ref>, e il [[Teatro Vincenzo Scaramuzza|teatro Scaramuzza]], quest'ultimo inaugurato il 7 ottobre [[2024]]<ref>{{cita web|url=https://www.ilcrotonese.it/2024/10/07/inaugurato-teatro-scaramuzza-dopo-22-anni-di-attesa-i-cittadini-visitano-la-nuova-struttura/1706567/|titolo=Inaugurato teatro Scaramuzza, dopo 22 anni di attesa i cittadini visitano la nuova struttura|autore=Redazione|sito=[[il Crotonese|ilcrotonese.it]]|data=07/10/2024|accesso=11 ottobre 2024}}</ref>.
=== Televisione ===
* ''[[Nessuno deve sapere]]'', regia di [[Mario Landi]] - miniserie TV ([[1972]])
* ''[[La buona stella (miniserie televisiva)|La buona stella]]'', regia di [[Luca Brignone]] – miniserie TV ([[Rai]], [[2025]])
A Crotone è stata girata la fiction televisiva russa ''Margarita Nazarova''<ref>{{Cita web|url=https://www.quicosenza.it/news/calabria/16597-crotone-diventa-il-set-cinematografico-dell-attesa-fiction-russa-ambientata-negli-anni-50|titolo=Crotone diventa il set cinematografico dell'attesa fiction russa ambientata negli anni '50|autore=Redazione|sito=quicosenza|data=2014-11-01|lingua=it-IT|accesso=2023-02-08}}</ref>.
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
La ''città vecchia'' si snoda dalla piazza del [[Castello di Carlo V (Crotone)|Castello di Carlo V]], di [[Demanio|proprietà dello Stato]], su cui si affacciano imponenti palazzi nobiliari come [[Palazzo Morelli (Crotone)|Palazzo Morelli]], sede dell'[[Prefettura italiana|Ufficio territoriale]] di Crotone e della [[Sila]] della [[Soprintendenze#Calabria|Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria]], e il [[XVIII secolo|settecentesco]] [[Palazzo Barracco]]. Da qui un dedalo di vie molto strette (i ''vineddri'' o ''vichi'') e numerose piazze sulle quali affacciano massicci palazzi nobiliari. Su [[via Risorgimento]] è posto il [[Museo archeologico nazionale di Crotone]]. Si arriva così al [[Duomo di Crotone|Duomo]] e nella centralissima [[
La [[Chiesa di Santa Chiara (Crotone)|chiesa di Santa Chiara]] è sorta su un [[monastero]] del [[Quattrocento]]. All'interno troviamo degli affreschi del [[Settecento]] e un pavimento in [[maiolica]] [[Napoli|napoletana]]. La [[Chiesa di San Giuseppe (Crotone)|chiesa barocca di San Giuseppe]], o "''chiesa dei nobili''", dove oltre all'imponente portone di ingresso in legno troviamo due sculture lignee risalenti alla fine del [[Seicento]].
Tra la fine dell'Ottocento ed i primi decenni del [[XX secolo|Novecento]] si sviluppano interessanti architetture lungo [[via Vittorio Veneto (Crotone)|via Vittorio Veneto]], [[via Cutro]], [[via Mario Nicoletta]], [[viale Regina Margherita (Crotone)|viale Regina Margherita]], [[via Reggio]] e [[via Poggioreale]] dove, in particolare, sono conservati esempi di edifici in stile [[Liberty]] realizzati tra il [[1925]] e il [[1935]].
La ''città nuova'' si snoda sull'asse viario di [[via Cutro]] che parte dalla centralissima [[piazza Pitagora]] fino ad arrivare a [[Vescovatello]] e poi sulla [[SS 106|SS 106 Jonica]]. La più recente espansione della città ha inizio alla fine degli [[anni 1980|anni ottanta]] con la creazione del [[quartiere]] [[Tufolo]]. Dalla fine degli [[anni 1990|anni novanta]], con una serie di alti e bassi, Crotone continua ad espandersi. A sud della città si sono sviluppati i quartieri di [[Fondo Farina]] e [[Poggio Pudano]] (in quest'ultimo era presente anche un'[[Stazione di Pudano|omonima stazione]], successivamente convertita in [[posto di movimento]] nel [[2010]]). Molti di questi nuovi quartieri però risultano isolati dal centro della città e l'insieme dei servizi erogati (strade ampie, [[Trasporto pubblico|trasporti pubblici]], allacciamento alla [[rete fognaria]], centri di aggregazione e ritrovo) sono spesso carenti. Il [[Imprenditoria|tessuto imprenditoriale]] è quasi assente in questa zona, che assume una tipologia prevalentemente residenziale. A causa della conformazione territoriale ([[colline]] [[argilla|argillose]] che "dividono" letteralmente in due la città) si è soliti definire la nuova zona che si estende a partire dal vasto [[quartiere]] [[Tufolo]] fino a [[Fondo Farina (Crotone)|Fondo Farina]] e [[Poggio Pudano (Crotone)|Poggio Pudano]] ''Crotone 2''; strutture importanti presenti il [[PalaKrò]] ([[Palazzetto dello sport
Il tratto di [[viale Cristoforo Colombo]] è stato ultimato nel [[2002]] ed è subito divenuto il centro della vita notturna del crotonese, soprattutto nella stagione estiva (dopo le 20 è [[isola pedonale]] chiusa al traffico). Da qui si accede facilmente al porticciolo turistico.
Riga 401 ⟶ 451:
==== Quartieri ====
Centro, Cortile, Farina, Fondo Farina, Fondo Gesù, Lampanaro, Lungomare-Cimitero, Poggio Pudano, Poggioverde, San Francesco, San Domenico, San Giorgio, Trafinello, Trecento Alloggi, [[Tufolo]], Vescovatello.
=== Frazioni ===
[[Apriglianello]], Bucchi, Campione, Cannoniere, Cantorato, [[Carpentieri (Crotone)|Carpentieri]], Capocolonna, Cipolla, Farina, Gabella Grande, Gabella, Iannello, Maiorano, Margherita, Migliarello, [[Papanice]], Prestica, Salica, Santo Spirito, Trafinello, Villaggio Bucchi, Zingari.
== Economia ==
{{Doppia immagine|right|Gerado-Sacco.JPG||Confraternita foto (cropped).jpg||Da sinistra: [[Gerardo Sacco]] e [[Michele Affidato]].|larghezza totale=350}}
Crotone deve la sua espansione demografica agli investimenti che portarono qui gli insediamenti dei colossi della [[chimica]] come [[Montedison]], poi [[Enichem]], tanto da diventare il polo industriale [[Calabria|calabrese]].
Tuttavia alla fine degli [[anni 1980|anni ottanta]] la crisi del settore portò alla chiusura degli stabilimenti, e anche se l'area industriale venne riconvertita, tuttora non si raggiungono i livelli dell'epoca. In seguito all'[[Alluvione di Crotone del 14 ottobre 1996|alluvione del 1996]] venne creata la [[Datel S.p.A.|Datel]] su iniziativa del [[Governo Prodi I|governo Prodi]] e dell'imprenditore Abramo che adesso, a distanza di alcuni anni, conta circa 2.000 impiegati
Crotone ha ospitato, oltre alle prime competizioni, quattordici ulteriori regate di rilievo, tra cui i [[Campionati europei di vela#Optimist European Championships|Campionati Europei di Optimist]] nel [[2016]], con atleti da 46 nazioni, e i [[Campionati italiani giovanili di vela|Campionati italiani giovanili]] della [[Federazione Italiana Vela]] per [[Vela (sport)|vela]], [[windsurf]] e [[Kitesurfing|kitesurf]] giovanili nel [[2017]], che hanno visto la partecipazione di circa mille atleti. Sempre nel [[2017]] la città ha accolto la finale del Campionato italiano per Club assoluto e Under-19, mentre nel [[2018]] ha ospitato la prima tappa del Campionato italiano di kitesurf TTRace e tre edizioni della ''[[Banca Popolare di Crotone|BPER Banca Crotone]] International Carnival Race''. Quest'ultimo evento si è affermato come appuntamento fisso, contribuendo alla destagionalizzazione del turismo.
Nel [[2019]] la [[Federazione Italiana Vela]] ha annunciato che il [[Club Velico Crotone]] ospiterà il [[Campionato Italiano Assoluto Vela d'Altura|Campionato italiano assoluto di vela d’altura]]. Questo fenomeno ha suscitato l’interesse dei media, con reportage dedicati alla "''Città della vela''" all'interno di programmi televisivi come ''[[Linea blu (programma televisivo)|Linea Blu]]'' su [[Rai 1]] e sui principali quotidiani nazionali. Nel [[2018]], Crotone ha ospitato una tappa del ''Giro d’Italia'' promosso dalla [[One Ocean Foundation]] e da [[Mauro Pelaschier]], mirata alla sensibilizzazione sulla [[Inquinamento marino causato dalla plastica|riduzione dell’uso della plastica e dell’inquinamento]].
Dal [[2013]] al [[2018]], grazie agli eventi velistici, Crotone ha registrato circa centomila pernottamenti. Questo incremento è stato agevolato anche dalla riapertura dell’[[Aeroporto di Crotone|Aeroporto Sant'Anna]] di Crotone, con voli di linea verso [[Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio|Milano-Bergamo]] e, dal [[2019]], verso [[Aeroporto di Bologna|Bologna]] e [[Aeroporto di Norimberga|Norimberga]]. Contestualmente, numerosi locali e ristoranti sono sorti e attraggono clienti anche per la musica dal vivo e l’offerta gastronomica, dando origine a una vera e propria "''movida crotonese''", soprattutto durante la stagione estiva, la settimana di Carnevale (con la ''[[Banca Popolare di Crotone|BPER Banca Crotone]] International Carnival Race'') e, nel mese di maggio, dedicato ai festeggiamenti della [[Madonna di Capo Colonna]], che culminano in una suggestiva processione notturna.
=== Artigianato ===
A Crotone si conserva un’arte antica legata alla lavorazione dell’[[oro]]. Numerosi sono i maestri orafi, come [[Gerardo Sacco]] e [[Michele Affidato]], che realizzano preziosi manufatti in oro e [[argento]]. Le origini dell'arte orafa crotonese sono anch'esse legate alla [[colonizzazione greca in Occidente|colonizzazione greca]], che ha lasciato un’enorme eredità culturale. L’[[oreficeria|arte orafa]] artigiana è rimasta ancorata alle tradizioni come dimostra la tipica lavorazione della [[Filigrana (oreficeria)|filigrana]] che, tutt'oggi, ricalca lo stile e le forme dei monili del passato, cari alle popolazioni che nei secoli popolarono l'area. Accanto al modello della Magna Grecia, infatti, l'arte orafa crotonese fa tesoro anche degli altri elementi stilistici che hanno caratterizzato la storia artistica della provincia di Crotone e della Calabria in genere, riproponendo spesso, in oggetti di raffinata fattura, l'imprinting dovuto all'influenza orientale, [[arte araba|araba]], [[arte bizantina|bizantina]] e [[Arte barocca|barocca]], e magari impreziosendo ancora di più la lavorazione dell'oro con l'inserimento di coralli, perle e pietre dure<ref>{{Cita web|url=https://www.ilsole24ore.com/art/il-distretto-gioiello-cresce-l-antica-arte-orafa-calabrese-ADQpohz|titolo=Il distretto del gioiello cresce con l’antica arte orafa calabrese|accesso=9 Febbraio 2021}}</ref>.
== Infrastrutture e trasporti ==
{{Vedi anche|Stazione di Crotone|Aeroporto di Crotone|Strada statale 106 Jonica|Porto di Crotone}}
Crotone è servita dall'[[Aeroporto di Crotone|Aeroporto "Sant'Anna"]],
La città dispone di una [[Stazione di Crotone|stazione ferroviaria]] posta sulla [[Ferrovia Jonica|linea jonica]], che permette collegamenti con i principali centri della regione e alcuni collegamenti interregionali. Ha di vantaggio il servizio su ferro di essere più veloce rispetto a quello su gomma per via della tormentata SS 106 che risulta oltretutto piuttosto pericolosa per via dei lavori costanti.
La via di comunicazione più importante è la [[Strada statale 106 Jonica|strada statale 106]]
Infine, il [[Porto di Crotone|porto commerciale di Crotone]] è, dopo quello di [[Porto di Gioia Tauro|Gioia Tauro]] (nell'[[autorità portuale]] del quale rientra), il più grande della [[Calabria]].
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=== Gemellaggi ===
Crotone è gemellata con:
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* {{Gemellaggio|
* {{Gemellaggio|Portogallo|Porto (Portogallo){{!}}Porto|2010}}<ref>[http://www.dnanotizie.it/index.php/archives/3398 Comune di Crotone: gemellaggio con la città di Oporto] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121028120519/http://www.dnanotizie.it/index.php/archives/3398 |data=28 ottobre 2012 }}</ref>;
* {{Gemellaggio|ESP|Tenerife|2011}};
* {{Gemellaggio|Germania|Hamm|2013}}<ref>{{cita web|url=http://www.comune.crotone.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4456|titolo=Voglia di Crotone|accesso=14 novembre 2019}}</ref>;
* {{Gemellaggio|Cina|Yingkou|2013}}<ref>
* {{Gemellaggio|Palestina|Salfit|2014}}<ref>{{cita web|url=http://www.alwatanvoice.com/arabic/content/print/508072.html|titolo=Siglato l'accordo di gemellaggio tra le città di Salfit e Crotone||lingua=ar|accesso=9 novembre 2019}}</ref>;
* {{Gemellaggio|Polonia|Częstochowa|2017}}<ref>[http://www.rticalabria.tv/sindaco-pugliese-gemellaggio-chiesa-crotone-czestochowa/ Sindaco Pugliese su gemellaggio Chiesa Crotone e Czestochowa - rticalabria.tv]</ref>;
* {{Gemellaggio|Grecia|Samo (isola){{!}}Samo|2017}}<ref>[http://www.crotonenews.com/crotone-samo-gemellate-nel-nome-pitagora/ Crotone e Samo gemellate nel nome di Pitagora - CrotoneNews]</ref>;
* {{Gemellaggio|
* {{Gemellaggio|Italia|Matera|2019}}<ref>{{cita web|url=https://www.cn24tv.it/news/186465/avviato-il-gemellaggio-tra-crotone-e-matera.html|titolo=Avviato il gemellaggio tra Crotone e Matera|accesso=11 novembre 2019}}</ref>;
* {{Gemellaggio|Italia|Paola (Italia){{!}}Paola|2019}}<ref>{{cita web|url=http://wesud.it/al-via-il-percorso-di-gemellaggio-tra-crotone-e-paola/|titolo=Al via il percorso di gemellaggio tra Crotone e Paola|accesso=11 novembre 2019}}</ref>;
* {{Gemellaggio|Germania|Norimberga|2019}}<ref>{{cita web|url=https://www.cn24tv.it/news/190478/scuole-e-istituzioni-a-confronto-stretto-nuovo-gemellaggio-tra-crotone-e-norimberga.html|titolo=Scuole e istituzioni a confronto: stretto nuovo gemellaggio tra Crotone e Norimberga|accesso=11 novembre 2019}}</ref>;
* {{Gemellaggio|Grecia|Andravida-Kyllini|2025}}<ref>{{cita web|url=https://www.ilcrotonese.it/2025/10/11/firmato-il-progetto-di-gemellaggio-tra-crotone-e-andravida-kyllini/1719822/|titolo=Firmato il progetto di gemellaggio tra Crotone e Andravida – Kyllini|accesso=12 ottobre 2025}}</ref>.
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== Sport ==
* [[Football Club Crotone]]: società di [[Calcio (sport)|calcio]] fondata il 20 settembre [[1910]], ha disputato la [[Serie A]] ed ha vinto la fase regionale del campionato under 15 nazionale femminile, nel 2020 il Football Club Crotone acquista il titolo sportivo del Catanzaro Calcio Femminile partendo dalla [[Serie C]], in passato lo Sporting Crotone disputò il campionato di Promozione, il Real Fondo Gesù ha disputato la Prima Categoria, attualmente l'AEK Crotone milita in Promozione, attualmente sostituito dall'Union Crotone.
* Club Velico Crotone: società di vela fondata nel 2012, attiva nella promozione degli sport velici e l'organizzazione di eventi sportivi internazionali
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* [[Tobia Loriga]] ha vinto il titolo italiano di pesi welter e super-welter di [[pugilato]].
* Soakro Crotone nella stagione 2025-26 partecipa per la prima volta alla serie A di beach soccer essendosi qualificata per la poule promozione.
=== Impianti sportivi ===
Lo [[stadio Ezio Scida|stadio comunale Ezio Scida]] è la più grande arena scoperta della città e sede del [[Football Club Crotone]]. Tra i principali palazzetti sportivi vi sono il [[PalaKrò]] e il [[PalaMilone]]. Il [[Stadio Domenico Gabriele|complesso ''Domenico Gabriele'']] è dotato di una pista di atletica leggera e di un campo da calcio e football americano, sede della [[Achei Crotone]]. Nei pressi del complesso è situata anche la piscina olimpionica comunale la quale, insieme con la piscina [[Rari Nantes Crotone|Rari Nantes "L. Auditore"]] presso l'IIS Pertini-Santoni, costituiscono le strutture per attività natatorie più importanti della città.
=== Eventi sportivi ===
== Galleria d'immagini ==
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File:Crotone (1835).jpg|Crotone in una foto
File:Monumento ai Caduti della Guerra (1915-1918).jpg|Il ''Monumento ai Caduti della Grande Guerra'', inaugurato da [[Vittorio Emanuele III]] tra il [[1915]] e il [[1918]]
File:CastelloCrotone.jpg|Il [[Castello di Carlo V (Crotone)|castello di Carlo V]]
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File:Duomo di Crotone.jpg|Il [[Duomo di Crotone|Duomo]]
File:Piazza Rino Gaetano.jpg|Piazza Rino Gaetano
File:Monumento ai Caduti del Mare.jpg|
File:Capo Colonna.png|Colonna superstite del [[Tempio di Hera Lacinia]]
File:Monumento "Il ceppo d'ancora di Phaillos" di Luigi Basile.jpg|Monumento dedicato al reperto ''Il ceppo d'ancora di [[Faillo di Crotone|Phayllos]]'', realizzato da [[Luigi Basile (scultore)|Luigi Basile]] nel [[2007]].
</gallery>
== Note ==
;Annotazioni
<references group="N"/>
;Fonti
<references/>
== Bibliografia ==
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* Antonio Pagano, ''Dalla fondazione di Crotone alla distruzione di Sibari'', Edizioni Leo R.C., 1956.
* Angelo Vaccaro, ''Kroton'', [[MIT Press|MIT]].
*
* ''Crotone. Storia, cultura, economia'', [[Rubbettino Editore]].
* Rosario Angotti, ''Sulle orme di Pitagora'', Centro Studi "A" sull'Unità della Scienza e della Natura.
*
* {{cita libro|autore=[[Giuseppe Galasso]]
* {{cita libro|autore=Gustavo Valente
* {{cita libro|autore=Claudio Donzelli
* {{cita libro|autore=Francesco Grillo
* {{cita libro|autore=Giuseppe
* {{cita libro|autore=Pietro Giovanni Guzzo
* Edoardo Greco, ''Magna Grecia'', [[Bari]] 1980.
* Domenico Marino, ''Cave d'età greca nella chora meridionale della pòlis di Kroton: note topografiche e tipologiche'', Gerni Editori, 1996, [[San Severo]].
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* Lorenz Baumer, Domenico Marino (éds.), ''Ô Dieux de Crotone! Lieux et témoignages du sacré à l'intérieur d'une ville antique de Calabre'', [[Parigi]] 2010.
* Antonio Russo, ''Antichi granai e nuove ciminiere nella città del latifondo: Urbanizzazione arcaismo agricolo e modernizzazione industriale'', Crotone 1900-1987, Edizioni Brueghel.
* {{cita libro|autore=Andrea Pesavento
* {{cita libro|autore=Andrea Pesavento
* {{cita libro|autore=Andrea Pesavento
* {{cita libro|autore=Andrea Pesavento
* Andrea Pesavento, ''Ricerche, studi, statistiche'', Basso Grafiche, [[Bassano del Grappa]].
* Emilio Raffaele Calendini, ''Storia e momenti della vita sociale a Crotone in relazione ad architettura e urbanistica negli anni 1920-40'', Edizioni C.S.A.
* Giuseppe Rende, ''Il Castello di Crotone'' ([
* Giuseppe Rende, ''La Chiesa Dell'Immacolata'' ([
* Andrea Pesavento, ''La Chiesa di San Giuseppe e la Congregazione dei nobili'' ([
* Carmelo G. Severino, ''Le città nella storia d'Italia: Crotone'', [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]], [[Roma]]-[[Bari]] 1988.
* Carmelo G. Severino, ''Crotone. Da Polis a città di Calabria'', [[Gangemi Editore]], [[Roma]]- 2012.
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* Salvatore Medaglia, ''Carta archeologica della provincia di Crotone. Paesaggi storici e insediamenti nella Calabria centro-orientale dalla Preistoria all'Altomedioevo'', Ricerche IV, [[Rossano (Italia)|Rossano]] 2010.
* Scalora, Monti, ''Città storiche e rischio sismico -Il caso studio Crotone: Analisi della vulnerabilità sismica del complesso edilizio di Santa Chiara (A.F.Amodeo, A.Gugliotta, L.Manfredi)'', [[Siracusa]], letteraVentidue Edizioni, 2013.
* Francesco Placco, ''Crotone sui giornali nazionali. Storia di una città e del suo circondario dalle pagine dei quotidiani nazionali'', YouCanPrint, 2019.
* Giovanbattista Di Nola Molisi, Cronaca dell'antichissima e nobilissima città di Crotone, versione in Italiano moderno, prefazione e note di Ezio Scaramuzzino, editore Forni, Bologna, 1998
* {{Cita libro| autore=Antonio D'Agostino | titolo=Reggio Calabria 3 - 4 settembre 1943 | editore=Jason | città=Reggio Calabria | anno=1996 | cid=D'Agostino - AAA R.Calabria 1996}}
* {{Cita libro| autore=Gen. G. Pesce | titolo="[[Giuseppe Cenni]], pilota in guerra" | editore= Ufficio Storico Aeronautica militare | città=Roma | anno=2002 | cid=Gen.Pesce - Uff.Storico AM, 2002}} [https://web.archive.org/web/20180314174847/http://www.avia-it.com/act/recensioni/SRL_aprile_2010/19_Giuseppe_Cenni.pdf (PDF)]
=== Periodici ===
* {{cita pubblicazione | autore =Carlo Migliavacca| data =2013| titolo = Ricordo di un Eroe: il magg. pil. Giuseppe Cenni| rivista = Aeronautica| editore = Associazione Arma Aeronautica| città =Roma| numero =n. 8-9|cid=Migliavacca - AAA Parma, 2013}} [https://docs.wixstatic.com/ugd/60dfb2_3a9066b093ab43d5b2ac7dfbcd40290c.pdf (PDF)]
== Voci correlate ==
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* [[Giudecca di Crotone]]
* [[Battaglia di Crotone]]
* [[Battaglia di Capo Colonna]]
* [[Sinodo di Crotone]]
* [[Distretto di Cotrone]]
* [[Football Club Crotone]]
* [[Festival dell'Aurora]]
* [[Premio Crotone]]
* [[PalaMilone]]
* [[Stadio Ezio Scida]]
* [[PalaKrò]]
* [[Provincia di Crotone]]
* [[Clinia di Crotone]]
* [[Daippo di Crotone]]
* [[Damea di Crotone]]
* [[Eratostene di Crotone]]
* [[Orfeo di Crotone]]
* [[Egone]]
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Crotone}}
{{Comuni della provincia di Crotone}}
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
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