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{{conflitto
{{Infobox militare
|Tipo=Battaglia
|Nome = Oswald Eccher ab Eccho
|Nome del conflitto= Battaglia della Gaiana
|Immagine = Oswald Eccher ab Eccho.jpg
|Parte_di=della [[Campagna d'Italia (1943-1945)|campagna d'Italia]] della [[seconda guerra mondiale]]
|Didascalia =
|Immagine=
|Didascalia=
|Luogo=Torrente [[Gaiana]] - [[Emilia-Romagna]]
|Data=17 aprile – 19 aprile [[1945]]
|Casus=
|Mutamenti territoriali=Caduta della linea Anna
|Esito=vittoria degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]]
|Schieramento1={{GBR}}
*{{Bandiera|POL}} [[Governo in esilio della Polonia|Polonia]]
*{{IND 1858-1947}}
*{{NZL}}
{{ITA 1861-1946}}
|Schieramento2={{DEU 1933-1945}}
|Comandante1={{Bandiera|POL}} [[Władysław Anders]]<br />{{Bandiera|India Britannica}} [[Denys Whitehorn Reid]]<br />{{Bandiera|NZL}} [[Bernard Freyberg]]<br />{{simbolo|Flag of Italy (1861–1946).svg}} [[Giorgio Morigi]]
|Comandante2=[[Karl-Lothar Schulz]]<br />[[Heinrich Trettner]]<br />[[Harry Hoppe]]
|Effettivi1=
|Effettivi2=
|Perdite1=
|Perdite2=
}}
{{Campagnabox Campagna d'Italia (Seconda guerra mondiale)}}
 
La '''battaglia della Gaiana''' è stato un sanguinoso combattimento tra [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleati]] e tedeschi che si svolse tra il 17 e il 19 aprile [[1945]] lungo il torrente [[Gaiana]] ad ovest di [[Castel San Pietro Terme]] durante l'[[Offensiva della primavera 1945 sul fronte italiano|offensiva degli Alleati della primavera 1945]].
 
== Antefatti ==
Dopo lo sfondamento degli Alleati nella [[Battaglia dei tre fiumi|battaglia dei tre fiumi]] delle linee ''Irmgard'' sul fiume [[Senio]], ''Laura'' lungo gli argini del [[Santerno]] e ''Paula'' lungo il [[Sillaro]] tra il 9 e il 16 aprile 1945 gli alleati procedettero nella loro offensiva.
 
L'avanzata verso [[Bologna]] si bloccò però di nuovo lungo il torrente Gaiana, dove la [[1. Fallschirmjäger-Division|1ª Divisione paracadutisti]] e la [[4. Fallschirmjäger-Division|4ª Divisione paracadutisti]] tedeschi avevano fortificato anche gli argini del torrente costituendo la ''linea Anna'', come linea intermedia tra la linea ''Paula'' ad est e la linea ''Genghis Khan'' lungo il torrente [[Idice]] a ovest.
 
== Ordine di battaglia ==
Forze tedesche schierate sulla sinistra orografica del torrente Gaiana il 17 aprile 1945:
* I Corpo paracadutisti
** 1ª Divisione paracadutisti (dalla altezza dell'abitato di Liano a [[Villa Fontana]])
*** 3 battaglioni del 1º Reggimento
*** 3 battaglioni del 3º Reggimento
*** 305º Battaglione fucilieri della [[305. Infanterie-Division|305ª Divisione fanteria]]
** 4ª Divisione paracadutisti (da Villa Fontana al torrente [[Quaderna]])
*** 2 battaglioni del 4º Reggimento
*** 2 battaglioni del 12º Reggimento
*** 2 battaglioni del 11º Reggimento
** 278ª Divisione fanteria (a nord del Quaderna)
*** Reggimento granatieri 994
*** Reggimento granatieri 993
 
Forze alleate schierate sulla destra orografica del torrente Gaiana il 17 aprile 1945:
* X Corpo britannico
** [[Gruppo di Combattimento "Folgore"]] (dintorni di Liano)
*** [[1º Reggimento "San Marco"|Reggimento San Marco]]
*** 184º Reggimento fanteria paracadutisti
** Gruppo di combattimento "Friuli" (a nord di Liano fino a Castel San Pietro Terme)
*** 88º Reggimento fanteria
*** 87º Reggimento fanteria
* II Corpo britannico
** [[II Corpo polacco]] (da Castel San Pietro Terme a sud di [[Medicina (Italia)|Medicina]])
*** 3ª Brigata Carpazi
*** 4ª Brigata Wolynska
*** 5ª Brigata Wilenska
*** Battaglione corazzato Lancieri dei Carpazi
* XIII Corpo britannico
** 2ª Divisione di fanteria neozelandese (da sud di Medicina al torrente Quaderno)
*** 2º Battaglione del 6º Reggimento Gurkha
*** 4 battaglioni di fanteria neozelandese (27º, 22º, 21º e 23º)
** 10ª Divisione di fanteria indiana (a nord del torrente Quaderno)
*** [[10th Indian Infantry Brigade|10ª Brigata di fanteria indiana]]<ref>{{Cita|Belogi, Guglielmi 2011|pp. 214-215}}.</ref>
 
== La battaglia ==
=== 17. aprile 1945 ===
Il 17 aprile il I Corpo paracadutisti tedesco si era schierato con la 1ª e 4ª Divisione paracadutisti e la 278ª Divisione fanteria lungo le argini del torrente Gaiana e del canale Quaderna. Nella parte settentrionale del fronte alla confluenza del Gaiana con il Quaderna e anche oltre si trovò la 278ª Divisione rinforzata con una decina di carri [[Panzer VI Tiger I|Tiger I]] che stava di fronte alla 10ª Divisione di fanteria indiana. A sud lungo il Gaiana furono schierati i paracadutisti rinforzati con il battaglione di ricognizione della 305ª Divisione e da 10 carri [[Panzer V Panther|Panther]].<ref>{{Cita|Belogi, Guglielmi 2011|pp. 219-220}}.</ref>
 
Alle ore 2 il 27º Battaglione neozelandese iniziò l'attacco contro la linea tenuta dai paracadutisti tedeschi che si erano trincerati sull'argine sinistro del Gaiana. I tedeschi risposero con pesante fuoco di mitragliatrici e mortai e i carri tedeschi ingaggiarono i carri neozelandesi dai fianchi. Verso sera anche i neozelandesi iniziarono a trincerarsi consolidando lo loro posizione sull'argine destro del torrente.<ref name="Belogi222">{{Cita|Belogi, Guglielmi 2011|p. 222}}.</ref>
 
Nel frattempo il 2º Battaglione [[Gurkha]] assegnato per questa missione alla 2ª Divisione neozelandese e montato su carri [[Kangaroo (trasporto truppe)|Kangaroo]] aveva attraversato verso mezzogiorno il Gaiana lungo la strada Medicina-Bologna, ma fu poi costretto a ritirarsi per le forti perdite subite. A questo punto il primo tentativo dei Neozelandesi di sfondare la linea tedesca fu sospeso e programmato un secondo attacco per il giorno seguente.<ref name="Belogi222"/>
 
Nel settore a sud dei Neozelandesi furono mandato avanti i carri del Reggimento corazzato Ulani dei Carpazi che subì la perdita di alcuni carri una volta avvicinatosi al Gaiana. Sulla [[Strada statale 9 Via Emilia|Strada Statale 9]] invece le brigate polacche Wolynska e Carpazi rastrellarono Castel San Pietro.<ref name="Belogi222"/>
 
Sull'estremo lato sinistro del fronte d'attacco gli italiani del 88º e del 184º Reggimento furono bloccati a Casalecchio dei Conti dal forte [[Fuoco di sbarramento|tiro di sbarramento]] dell'artiglieria tedesca.<ref name="Belogi222"/>
 
=== 18 aprile 1945 ===
Sul lato destro la 10ª Brigata di fanteria indiana avanzò verso [[Budrio]] e riuscì ad avvicinarsi al fiume Idice, ma fu costretto a ritirarsi dopo un forte contrattacco della 287ª Divisione. I neozelandesi della 2ª Divisione schierati sulla sinistra della 10ª Brigata indiana erano invece sottoposti al tiro di mitragliatrici e dei [[Nebelwerfer]] della 5ª Brigata lanciarazzi tedesca (5. Nebelwerfer Brigade). Sull'altro lato del torrente Gaiana di fronte ai neozelandesi i paracadutisti tedeschi della 4ª Divisione contavano all'incirca un migliaio di uomini.<ref>{{Cita|Belogi, Guglielmi 2011|pp. 234-235}}.</ref>
 
Verso sera iniziarono i preparativi dell'attacco della 2ª Divisione neozelandese. Alle ore 20 fu ritirato la fanteria alleata dalle posizioni avanzate per poter battere con l'artiglieria le sponde del torrente Gaiana. Alle ore 21:30 190 bocche da fuoco aprirono il fuoco su un fronte largo meno di 4 km preceduto da un attacco aereo. Dopo un ora il tiro fu allungato di 100 metri ogni cinque minuti per una profondità di 3 km. Alle ore 22 una linea di carri lanciafiamme [[Universal Carrier#Versioni|Wasp]] e [[Mk IV Churchill#Varianti|Crocodile]] distanti 50 metri tra di loro avanzò e diede alle fiamme gli argini per una mezz'ora. Quando le truppe neozelandesi iniziarono l'attraversamento del Gaiana trovarono nessuna resistenza e gli argini disseminati di cadaveri carbonizzati. Dopo aver avanzato per 3 km furono però di nuovo bloccati dal tiro di armi automatiche, mortai e [[Panzerfaust]] dei tedeschi.<ref>{{Cita|Belogi, Guglielmi 2011|pp. 235-236}}.</ref>
 
Anche sul fianco destro le truppe neozelandesi riuscirono ad attraversare il Gaiana ed avanzare, ma sul fianco sinistro incontrarono una forte resistenza e furono quasi subito bloccati. L'attacco della 2ª Divisione neozelandese fu l'ultimo massiccio attacco della campagna d'Italia.<ref name="Belogi236">{{Cita|Belogi, Guglielmi 2011|p. 236}}.</ref>
Nel settore polacco le unità polacche riuscirono dopo una intensa preparazione di artiglieria a superare il Gaiana verso le 11 e ad avanzare un po' sulla SS 9 per essere di nuovo bloccati da reparti della 1ª Divisione paracadutisti. I reparti italiani adiacente al settore polacco aiutarono quest'ultimi a sbloccare la situazione sulla SS 9, invece i reparti del Gruppo di combattimento Folgore attaccarono i paracadutisti tedeschi annidati a Casalecchio dei Conti e Case Grinzane.<ref name="Belogi236"/>
 
=== 19 aprile 1945 ===
 
{{militare
|Nome =Franz von Uchatius
|Immagine =Franz von Uchatius.jpg
|Didascalia =Franz von Uchatius
|Soprannome =
|Data_di_nascita =20 11 agostoottobre [[18671811]]
|Nato_a = [[MezzocoronaTheresienfeld]]
|Data_di_morte = 114 dicembregiugno [[19351881]]
|Morto_a = [[InnsbruckVienna]]
|Cause_della_morte = Suicidio
|Luogo_di_sepoltura = [[Zentralfriedhof|Cimitero centrale di Vienna]]
|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita = {{bandiera|AUT 1804-1918}} [[Impero austriaco]]<br/>{{bandiera|AUT-HUN}} [[Impero austro-ungarico]]
|Nazione_servita = {{AUT-HUN}}<br>[[File:Flag of Austria (state) 1919-1934.svg|20px|border]] [[Repubblica dell'Austria tedesca]]<br>[[File:Flag of Austria (state) 1919-1934.svg|20px|border]] [[Prima Repubblica Austriaca]]
|Forza_armata = {{simbolo|Wappen Kaisertum Österreich 1815 (Klein).jpg}} [[ImperialEsercito regioimperiale Esercitoaustriaco austro(1806-ungarico1867)|Esercito imperiale austriaco]]<br>{{simbolo|Austria[[Imperial Bundesadlerregio 1919-1934.svg}}esercito [[Bundesheeraustro-ungarico]]
|Arma = Artiglieria
|Corpo =
|Specialità =
|Unità =
|Reparto=
|Anni_di_servizio = 18881829 -1921 1878
|Grado = [[Maggior generaleFeldmarschalleutnant]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Prima guerra d'indipendenza italiana]]<br>[[Guerra d'indipendenza ungherese]]
|Decorazioni = [[Oswald Eccher ab Eccho#Onorificenze|vedi sotto]]
|Campagne =
|Guerre = [[Prima guerra mondiale]]
|Campagne = [[Fronte orientale (1914-1918)|Fronte orientale (1914-1917)]]<br>[[Fronte italiano (1915-1918)|Fronte italiano (1917-1918)]]
|Battaglie =
|Comandante_di =
|Comandante_di = 10º Battaglione Feldjäger<br>84º Reggimento fanteria<br>1ª Brigata [[Kaiserjäger]]<br>Comandante militare del Tirolo
|Decorazioni =vedi [[Franz von Uchatius#Onorificenze|qui]]
|Studi_militari = Accademia d'artiglieria di [[Hranice (Olomouc)|Mährisch-Weißkirchen]]
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref = fonti<ref>''Krobatin, Alexander Freiherr von'', in ''Neue Deutsche Biographie vol.13''</ref><ref name=W2p55>{{Cita|Wagner 1982|p. 55}}.</ref>
|Ref = fonti:<ref name=biografia>{{en}} [http://www.austro-hungarian-army.co.uk/biog/eccher.html ''Biografia Oswald Eccher ab Eccho'']</ref>
}}
{{Bio
|Nome = OswaldFranz
|Cognome = EccherFreiherr abvon EcchoUchatius
|Sesso = M
|LuogoNascita = MezzocoronaTheresienfeld
|GiornoMeseNascita = 1120 agostoottobre
|AnnoNascita = 18671811
|LuogoMorte = InnsbruckVienna
|GiornoMeseMorte = 114 giugno dicembre
|AnnoMorte = 19351881
|Epoca = 19001800
|Attività = militaregenerale
|Nazionalità = austro-ungarico
|Categorie = no
|PostNazionalità =
|FineIncipit = è stato un [[generale]] e [[inventore]] [[austro-ungarico]]. Nel 1849 progettò il primo attacco aereo della storia sulla città di [[Venezia]]
}}
 
 
== Biografia ==
=== I primi anni ===
Oswald Eccher ab Eccho nacque a Mezzocorona, allora Mezzotedesco, il 28 agosto 1867 da famiglia nobile trentina. Nel ottobre 1888 entrò come [[Ufficiali di complemento|ufficiale di complemento]] nei [[Kaiserjäger]]. Finì il servizio col 1° gennaio 1890 e fu assegnato come [[sottotenente]] di riserva al 42º Reggimento fanteria. La sua vita da civile durò poco perché alcuni mesi dopo decise di intraprendere la carriera militare e nel novembre rientrò come ufficiale nell'[[Imperiale e regio esercito]]. Fu assegnato al 97º Reggimento fanteria.<ref name=biografia/>
 
Contemporaneamente studiò [[giurisprudenza]] all'[[Università di Innsbruck]] e nel 1893 conseguì il titolo di [[dottorato di ricerca]]. Nello stesso anno fu promosso [[tenente]]. Dal 1896 e al 1898 frequentò la scuola di guerra a [[Vienna]] qualificandosi come ufficiale di [[Stato maggiore]]. In seguito la sua carriera militare proseguì e nel 1900 fu promosso [[capitano]]. Fra il 1908 e il 1909 insegnò tattica, storia militare e ordinamento militare presso la scuola dei cadetti di fanteria a Innsbruck. Dopo varie incarichi come ufficiale di Stato maggiore tra cui presso il porto della [[k.u.k. Kriegsmarine|marina austro-ungarica]] a [[Cattaro]] e la promozione a [[maggiore]] nel 1910, ricevette nel 1913 il primo incarico come comandante presso il 10º Battaglione Feldjäger "Kopal" di stanza a [[Vigo di Fassa]].<ref name=biografia/>
[[File:Vigo di Fassa LSchtzKas.jpg|thumb|left|La caserma dei Kopaljäger a Vigo di Fassa]]
 
=== La Prima guerra mondiale ===
Allo scoppio della [[Prima guerra mondiale]] nell'agosto 1914 il suo battaglione fu assegnato alla 4ª Armata austro-ungarica e mandato sul [[Fronte orientale (1914-1918)|fronte orientale]] in [[Galizia (Europa centrale)|Galizia]]. Con il 10º Battaglione Feldjäger partecipò nell'ambito della [[Battaglia di Galizia]] ad alcune battaglie come la [[Battaglia di Komarów (1914)|Battaglia di Komarów]], [[Battaglia di Rawa]] e a quelle di [[Leopoli]] e Majdan nonché al ripiegamento fino al fiume [[Dunajec]] in seguito alla sconfitta subita dagli [[Imperi centrali]] nella [[Battaglia della Vistola]] nell'ottobre 1914. Nell'inverno 1914/15 il battaglione di Eccher fu impegnato nella [[Battaglia di Limanowa]] e nella primavera del 1915 partecipò alla [[Battaglia di Konary]] presso Opatów.<ref>{{de}} [http://www.kopaljaeger.at/ ''Storia dei Kopaljäger'']</ref>
 
Nel maggio 1915 fu promosso [[colonnello]] e alcune settimane dopo, il 11 giugno 1915, gli fu affidato il comando del 84º Reggimento Fanteria "Freiherr von Bolfras" che operò nella stessa divisione come il battaglione Jäger. Eccher si guadagnò presto la stima dei suoi subalterni anche perché non evitò di farsi vedere in prima linea in momenti critici. Guidò il reggimento durante l'[[Offensiva di Gorlice-Tarnów]], poi il reggimento fu trasferito nella Galizia orientale dove partecipò con grandi perdite nel giugno 1916 durante l'[[Offensiva Brusilov]] alla battaglia di Sapanow.<ref>{{de}} [http://gebirgskrieg.heimat.eu/5113.htm ''Il 84° Reggimento fanteria'']</ref><ref name=biografia/>
 
Nell'estate 1916 Eccher comandò per due mesi anche la 49ª Brigata Fanteria. Fu impegnato nella Galizia orientale al comando del suo reggimento fino al 1° ottobre 1917, quando lasciò l'incarico e fu trasferito sul fronte italiano presso lo Stato maggiore della 2ª Armata dislocata lungo l'Isonzo. Nel novembre 1917 sostituì [[Otto Ellison von Nidlef]] al comando della 1ª Brigata Kaiserjäger impegnata nella [[Prima battaglia del Piave|Battaglia d'arresto]] sull'[[Altopiano di Asiago]]. Nel marzo 1918 la Brigata si spostò sul [[Pasubio]] sotto il comando della 8ª Divisione fanteria che da dicembre 1916 riportò inoltre il nome Divisione Kaiserjäger.<ref name=biografia/><ref>{{de}} Ernst Wießhaupt: ''Die Tiroler Kaiserjäger im Weltkriege 1914–1918'' Vol. 2 p. 272</ref>
 
Rimase al comando della 1ª Brigata Kaiserjäger fino quasi alla fine della guerra. Il 4 novembre 1918 fu a capo della commissione militare del [[Consiglio nazionale (Austria)|Nationalrat]], ovvero la camera dei rappresentanti del parlamento austriaco costituitasi a fine ottobre 1918 dagli precedenti istituzioni dell'impero austro-ungarico. In questa carica informò i rappresentanti del ripiegamento caotico dell'esercito austro-ungarico in atto, sollevando il problema del mantenimento dell'ordine pubblico e dell'approvvigionamento della truppa. In seguito al suo rapporto fu proposto di chiedere all'[[Triplice intesa|Intesa]] di fornire i viveri necessari, non solo per i militari ma anche per la popolazione tirolese, e di provvedere alla loro distribuzione. Per evitare il ripiegamento caotico oltre il Brennero fu inoltre chiesto di occupare al più presto il Tirolo.<ref>{{de}} Österreichisches Bundesministerium für Heerwesen, Kriegsarchiv (a.c.): ''Österreich-Ungarns letzter Krieg. Band 7 Das Kriegsjahr 1918'' p. 761</ref><ref>{{de}} Alexander Jordan: ''Krieg um die Alpen. Der Erste Weltkrieg im Alpenraum und der bayerische Grenzschutz in Tirol'' pp.477-479</ref>
 
=== Nel dopoguerra ===
Nel 1918 fu nominato comandante militare del Tirolo e nel 1920 fu promosso [[Maggiore generale]]. Si ritirò dal servizio attivo nel 1921 e morì il 11 dicembre 1935 a Innsbruck.
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine = Ordine imperiale della corona di ferro, austria.png
|immagine =MilitaryMeritAustria.ribbon.gif
|nome_onorificenza = SignumCavaliere Laudisdell'Ordine indella bronzoCorona (medaglia al merito militare)ferrea
|collegamento_onorificenza = MedagliaOrdine aldella meritoCorona militare (Austria)ferrea
|motivazione =
|data = 1908
}}
 
{{Onorificenze
|immagine =MilitaryMeritAustria Ord.ribbonS.gifStef.Ungh. - COM.png
|nome_onorificenza = CroceCommendatore aldell'Ordine meritoreale militaredi Santo Stefano d'Ungheria
|collegamento_onorificenza = CroceOrdine alreale meritodi militareSanto (Austria)Stefano d'Ungheria
|motivazione =
|data = 1910
}}
 
{{Onorificenze
|immagine =Ordine imperialeOrd.CoronaFerrea della- corona di ferro, austriaCOM.png
|nome_onorificenza = Cavaliere di II Classe dell'Ordine della Corona ferrea di terza classe con decorazioni di guerra
|collegamento_onorificenza = Ordine della Corona ferrea
|motivazione =
|data = 1914
}}
 
== Note ==
{{Onorificenze
<references/>
|immagine =MilitaryMeritAustria.ribbon.gif
 
|nome_onorificenza = Croce al merito militare terza classe con decorazioni di guerra e spade
== Bibliografia ==
|collegamento_onorificenza = Croce al merito militare (Austria)
 
|motivazione =
== Altri progetti ==
|data = 1916
{{Interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.austro-hungarian-army.co.uk/biog/ellison.html|''Biografia di Otto Ellison von Nidlef''|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.lexikon-der-wehrmacht.de/Personenregister/E/EllisonvonNidlefOtto-R.htm|''Biografia di Otto Ellison von Nidlef''|lingua=de}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Risorgimento}}
 
== Spinte nazionaliste e diserzioni ==
 
Alfred Krauß nacque a [[Zara]] il 26 aprile [[1862]] e dopo aver frequentato la scuola elementare entrò alla [[scuola militare]] presso [[Hranice (Olomouc)|Hranice]], quindi fu ammesso all'[[accademia militare teresiana]] di [[Wiener Neustadt]]. Terminati gli studi nel [[1883]], Krauß entrò a far parte dell'11º [[Reggimento]] [[fanteria]], e tre anni dopo riprese gli studi, stavolta alla Scuola di Guerra (''[[K.u.k. Kriegsschule]]'') di [[Vienna]], dalla quale uscì nel [[1888]] per diventare [[ufficiale (forze armate)|ufficiale]] di [[Stato Maggiore]] della 20ª [[Brigata]] di fanteria, stanziata a [[Hradec Králové]].<br />
Dopo essere passato nel [[1891]] ad un altro Stato Maggiore a [[Bratislava]], nel [[1897]] Krauß divenne direttamente [[capo di Stato Maggiore]] della 2ª [[Divisione (unità militare)|Divisione]] fanteria a [[Jarosław]] prima e della 33ª Divisione fanteria poi, a [[Komárno]].
 
Nei primi anni del Novecento Alfred Krauß ricoprì altri incarichi, compreso quello di comandante della Scuola di Guerra di Vienna, e allo scoppio della [[prima guerra mondiale]] si trovava al vertice della 29ª Divisione fanteria in [[Serbia]], e nel dicembre [[1914]] fu nominato comandante delle forze austro-ungariche nei [[Penisola balcanica|Balcani]]. Nel [[1917]] fu capo del I Corpo austro-ungarico con cui partecipò alla [[battaglia di Caporetto]], e un anno dopo venne trasferito al [[Fronte orientale (1914-1918)|fronte orientale]] per prendere il comando delle forze austro-ungariche lì dislocate.<br />
Finita la guerra, Krauß si congedò dall'esercito.
 
La sua vita comunque non si distaccò totalmente dall'ambito militare, perché nel [[1920]] egli era il presidente dell'Associazione nazionale ufficiali di Vienna. Dall'aprile [[1938]] Krauß fu anche membro del [[partito Nazista]] e [[deputato]] al [[palazzo del Reichstag]], nonché [[brigadeführer]] delle [[Sturmabteilungen|SA]].
 
Morì a [[Bad Goisern am Hallstättersee]] il 29 settembre 1938.
 
== Note ==
<references/>
 
{{unità militare
| Nome=1ª Armata (Austria-Ungheria)
| Immagine=
| Didascalia=
| Attiva= 31 luglio [[1914]] - 26 luglio [[1916]] (prima formazione)<br />16 agosto 1916 - 4 novembre 1918 (seconda formazione)
| Nazione= {{bandiera|AUT-HUN}} [[Impero austro-ungarico]]
| Servizio= {{simbolo|Wappen Kaisertum Österreich 1815 (Klein).jpg}} [[Imperial regio esercito austro-ungarico]]
| Tipo=
| Ruolo=
| Descrizione_ruolo=
| Dimensione= [[Armata]]
| Struttura_di_comando=
| Guarnigione=
| Descrizione_guarnigione=
|Reparti_dipendenti=
| Descrizione_equipaggiamento=
| Soprannome=
| Patrono=
| Motto=
| Colori=
| Descrizione_colori=
| Marcia=
| Mascotte=
| Battaglie= [[Prima guerra mondiale]]
| Anniversari=
| Decorazioni=
| Onori_di_battaglia=
|Sito_internet =
<!-- Comandanti -->
| Comandante_corrente=
| Descrizione_comandante_corrente=
| Capo_cerimoniale=
| Descrizione_capo_cerimoniale=
| Colonel_in_Chief=
| Descrizione_Colonel_in_Chief=
| Comandanti_degni_di_nota= [[Viktor Dankl von Krasnik]]<br>[[Paul Puhallo von Brlog]]<br>[[Arthur Arz von Straussenburg]]
<!-- Simboli -->
| Simbolo=
| Descrizione_simbolo=
| Simbolo2=
| Descrizione_simbolo2=
<!-- Varie ed eventuali -->
| Titolo_vario=
| Descrizione_vario=
| Testo_vario1=
|Categoria=esercito}}
 
La '''1ª Armata''' (in [[lingua tedesca|tedesco]] 1. [[Kaiserlich und königlich|k.u.k.]] Armee) è stata una [[grande unità]] militare dell'esercito austro-ungarico durante la [[Prima guerra mondiale]].
 
== Storia ==
I piani di [[mobilitazione]] delle [[forze armate dell'Impero austro-ungarico]] non prevedevano la formazione di gruppi o fronti d'armate. Allo scoppio della Prima guerra mondiale le Armate austro-ungariche dipendevano direttamente dal Comando Supremo, l'''Armeeoberkommando'' (AOK).<ref name="AT-OeStA">{{Cita web|url=http://www.archivinformationssystem.at/detail.aspx?ID=3834|titolo=Heeresfront- und Heeresgruppenkommandos (HFK/HGK) (1914-1918)|autore= |sito=archivinformationssystem.at |data=|lingua=de|accesso=12 marzo 2019}}</ref><ref name="dixnut">{{Cita web|url=http://www.austrianphilately.com/dixnut/dn6a.htm|titolo=Superior Headquarters and miscellaneous formations|autore=John Dixon-Nuttall |sito=austrianphilately.com |data=|lingua=en|accesso=12 marzo 2019}}</ref> Durante la Prima guerra mondiale furono costituiti i seguenti ''k.u.k. Heeresgruppen'' e ''k.u.k. Heeresfronten'':
 
sul [[Fronte italiano (1915-1918)|fronte italiano]]:
*'''k.u.k. Heeresgruppe Erzherzog Eugen'''
 
*'''k.u.k. Heeresgruppe Conrad'''
 
*'''k.u.k. Heeresgruppe Tirol'''
 
*'''k.u.k. Heeresgruppe Borojević'''
 
sul [[Fronte orientale (1914-1918)|fronte orientale]]:
* '''k.u.k. Heeresgruppe Böhm-Ermolli'''
: da settembre 1915 a fine luglio 1916 e da ottobre 1916 a gennaio 1918
: comandante [[Eduard von Böhm-Ermolli]]
: costituita dalla 1ª e 2ª Armata
 
*'''k.u.k. Heeresgruppe Erzherzog Karl'''
: da agosto 1916 a ottobre 1916
: comandante l'arciduca ereditario [[Carlo I d'Austria|Carlo]]
 
 
sul [[Campagna dei Balcani (1914-1918)|fronte occidentale dei Balcani]]
 
*'''k.u.k. Heeresgruppe Kövess'''
 
== Note ==
<references/>
 
== Weblinks ==
 
==Bibliografia==
* {{cita libro|cognome=Allmayer-Beck|nome=Johann Christoph|titolo=Die Bewaffnete Macht in Staat und Gesellschaft|collana=Die Habsburgermonarchie 1848-1918 Band 5 - Die bewaffnete Macht|editore=Verlag der österreichischen Akademie der Wissenschaften|città= Wien|anno=1987|isbn= 3 7001 1122 3|lingua=de|cid=Allmayer-Beck 1987}}
* {{de}}{{Cita libro|Bundesministerium für Verteidigung (a.c.)||Österreich-Ungarns letzter Krieg 1914-1918 Vierter Band Das Kriegsjahr 1916 Erster Teil|1933|Verlag der Militärwissenschaftlichen Mitteilungen|Wien|isbn=|cid=ÖULK 1933}} [https://digi.landesbibliothek.at/viewer/resolver?urn=urn:nbn:at:AT-OOeLB-1693689]
* {{Cita libro|Filippo|Cappellano| L'Imperial regio Esercito austro-ungarico al fronte italiano (1915-1918)|2003|[[Museo storico italiano della guerra]] – Edizioni Osiride| Rovereto|isbn=no}}
* {{de}}{{Cita libro|Maximilian|Ehnl|Die österreichisch-ungarische Landmacht nach Aufbau, Gliederung, Friedensgarnison, Einteilung und nationaler Zusammensetzung im Sommer 1914. Ergänzungsheft 9 zum Werke "Österreich-Ungarns letzter Krieg"|1934|Militärwissenschaftliche Mitteilungen|Wien|isbn=|cid=Ehnl 1934}} [http://digi.landesbibliothek.at/viewer/image/AC01221293/1/#topDocAnchor]
* {{de}}{{Cita libro|Fritz|Franek|Die Entwicklung der öst.-ung. Wehrmacht in den ersten zwei Kriegsjahren. Ergänzungsheft 5 zum Werke "Österreich-Ungarns letzter Krieg"|1934|Militärwissenschaftliche Mitteilungen|Wien|isbn=no|cid=Franek 1934}} [https://digi.landesbibliothek.at/viewer/object/AC03568741/1/]
* {{de}}{{Cita libro||Kern| Von der alten österreichischen Armee|s.d|Sonderabdruck der "Rieder Volkszeitung"| Ried im Innkreis| isbn= |cid=Kern}} [https://digi.landesbibliothek.at/viewer/image/AC12284801/1/LOG_0000/]
* {{Cita libro|Alberto|Lembo| Kappenabzeichen: i distintivi militari austro-ungarici 1914-1918|2007|Museo storico italiano della guerra| Rovereto| isbn= no|cid=Lembo 2007}}
* {{Cita libro|Siro|Offelli| Le armi e gli equipaggiamenti dell'esercito austro-ungarico dal 1914 al 1918. Uniformi - Distintivi - Buffetterie|2001|Rossato|Valdagno|isbn=978-88-8130-076-1|cid=Offelli 2001}}
* {{de}}{{Cita libro|||Schematismus für das k.u.k. Heer und für die k.u.k. Kriegsmarine für 1914|1914|k.k. Hof- und Staatsdruckerei|Wien|isbn=|cid=Schematismus 1914}} [https://kramerius.army.cz/search/i.jsp?pid=uuid:84def810-e59f-11df-b407-000d606f5dc6]
* {{cita libro|cognome=Wagner|nome=Walter|titolo=Die k.(u.)k. Armee - Gliederung und Aufgabenstellung|collana=Die Habsburgermonarchie 1848-1918 Band 5 - Die bewaffnete Macht|editore=Verlag der österreichischen Akademie der Wissenschaften|città= Wien|anno=1987|isbn= 3 7001 1122 3|lingua=de|cid=Wagner 1987}}
 
[Categoria:Unità militari di fanteria]]
[Categoria:Esercito austro-ungarico]]
[Categoria:Terza guerra d'indipendenza italiana]]
{{Infobox nave
|Categoria=sommergibile
|Nome=''SM U-5''
|Immagine= SMU-5 Erprobung.jpg
||Didascalia= Collaudo SM U-5
|Bandiera = Austria-Hungary-flag-1869-1914-naval-1786-1869-merchant.svg
|Bandiera2 =
|Tipo = [[sommergibile]] di piccola crociera
|Classe = Holland
|Cantiere = [[Silurificio Whitehead di Fiume|Whitehead]], [[Fiume]]
|Identificazione =
|Ordine =
|Impostazione=1º ottobre 1915
|Varo=2 aprile 1916
|Completamento =
|Entrata_in_servizio=20 ottobre 1916
|Proprietario =
|Radiazione = 2 giugno 1930
|Destino_finale = demolito
|Dislocamento_in_immersione = 319 t
|Dislocamento_in_emersione= 262 t
|Stazza_lorda =
|Lunghezza = 46,5
|Larghezza = 4,22
|Altezza =
|Pescaggio = 3,1
|Profondità_operativa = 40
|Ponte_di_volo =
|Propulsione = 2 motori Diesel [[FIAT]] da 700 [[cavallo vapore|CV]]<br/>2 motori elettrici [[Società Nazionale Officine di Savigliano|Savigliano]] da 500 cv complessivi<br/>2 eliche
|Velocità_in_immersione = 8
|Velocità_in_emersione=12,5
|Autonomia = in emersione 1300 miglia nautiche a 9,3 nodi<br/>o 912 mn a 12,5 nodi<br/>in immersione 139 mn a 1,5 nodi<br/>o 8 mn a 8 nodi
|Capacità_di_carico =
|Equipaggio = 2 ufficiali, 24 sottufficiali e marinai
|Passeggeri =
|Sensori =
|Sistemi_difensivi =
|Armamento = <br />
*2 tubi [[lanciasiluri]] da 450 mm a prua
*4 [[Siluro|siluri]]
*1 [[cannone]] [[armi contraerei|antiaereo]] [[76/30|Armstrong da 76/30 mm]]
*1 [[mitragliatrice]] [[Colt-Browning M1895|Colt da 6,5 mm]]
|Corazzatura =
|Mezzi_aerei =
|Motto =''Strenue descendens victor ascendens''<ref>''I motti delle Navi Italiane'', Roma, Ufficio Storico della Marina Militare, 1998, p. 67</ref> ("Ardimentoso scendo, vittorioso salgo")
|Soprannome =
|Note =
|Ref=dati tratti da [http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=23617&st=0&start=0 www.betasom.it] e [http://www.grupsom.com/Sommergibili/classeF.html www.xmasgrupsom.com]
}}
 
L<nowiki>’</nowiki>'''SM ''U-5''''' è stato un [[sommergibile]] della [[k.u.k. Kriegsmarine]], la marina militare [[Impero austro-ungarico|austro-ungarica]].
Fonte<ref name=biografia/>
 
== Storia ==
 
 
 
L''''imperiale e regio esercito''' comprende tutte le forze terrestri dell'[[Impero austro-ungarico]], l'[[Gemeinsame Armee|esercito comune]] (in [[lingua tedesca|tedesco]] ''Gemeinsame Armee'') dal 1889 ufficialmente chiamato k.u.k. Armee (in [[lingua ungherese|ungherese]] ''Császári és királyi hadsereg'') e i due eserciti nazionali, la [[k.k. Landwehr]] austriaca e quello ungherese la [[Magyar királyi honvédség (1867-1918)|Magyar királyi honvédség]] comunemente conosciuta come Honvéd. All'inizio della Prima guerra mondiale furono inoltre mobilitati la leva di massa austriaca, il k.k. Landsturm e quella ungherese il Magyar királyi népfölkelés, anch'essi parte integrante dell'imperiale e regio esercito. Quest'ultimo costituiva insieme con la [[k.u.k. Kriegsmarine]] le [[forze armate dell'Impero austro-ungarico]].
 
L'imperiale e regio esercito nacque a seguito del compromesso del 15 marzo [[1867]] (''[[Ausgleich]]''), che suddivise in due realtà statali autonome i territori della corona d'[[Austria]] ([[Cisleitania]]) e quelli del [[Regno d'Ungheria]] ([[Transleitania]]). I due stati erano riuniti sotto la figura del monarca, l'imperatore d'Austria e [[Sovrani d'Ungheria|re d'Ungheria]], [[Francesco Giuseppe I d'Austria|Francesco Giuseppe]] (1830-1916). Quest'ultimo fu anche comandante supremo di tutte le forze armate dell'impero austro-ungarico. Lo sviluppo numerico dell'imperiale e regio esercito e il suo armamento rimasse in seguito alla suddivisione in due stati sovrani indietro in confronto le altre grandi potenze militari del continente e fu spesso punto di baratto per le concessioni nazionali soprattutto degli Ungheresi. pp. 28-32
 
{{U|Imperiale e regio esercito|Guerra|Febbraio 2019}
 
Il primo progetto offensivo era stato abbozzato ancora prima dell'entrata in guerra dell'Italia. È stato l'ufficiale [[Karl Schneller]], capo della sezione Italia dell'ufficio operazioni del comando supremo austro-ungarico, a proporlo nel maggio 1915. Il piano prevedeva di colpire lo schieramento italiano, concentrato lungo il fiume [[Isonzo]] alle spalle. Partendo dal [[Tirolo]] le forze austro-tedesche, era previsto l'impegno anche dell'alleato tedesco, dovevano sfondare le linee italiane e giungere la [[pianura veneto-friulana]] tra [[Schio]] e [[Bassano del Grappa]].
 
{{struttura militare
|Nome = Aeroporto di Gardolo
|Nome originale = Flughafen Gardolo
|Parte di =
|Posizione geografica =[[Alta Valsugana]]
|Struttura = Aeroporto
|Stato = {{bandiera|AUT-HUN}} [[Impero austro-ungarico]]
|Stato attuale = {{ITA}}
|Città = [[Gardolo]]
|Tipologia = Aeroporto
|Utilizzatore = {{bandiera|AUT-HUN}} [[Impero austro-ungarico]]
|Primo proprietario =
|Stile =
|Funzione strategica = Difesa del fronte bellico durante la [[Prima guerra mondiale]]
|Termine funzione strategica = [[1918]]
|Inizio costruzione = [[1913]]
|Altezza = 440 m s.l.m.
|Demolizione = Bruciato nel 1918
|Condizione attuale = In rovina
|Proprietario attuale = Demanio
|Visitabile = No
|Presidio =
|Comandante attuale =
|Comandanti storici = sottotenente [[Konrad Schwarz]]
|Occupanti =
|Azioni di guerra = [[Battaglia degli Altipiani]]
|Eventi = Fu utilizzato prettamente per ricognizioni o bombardamenti lungo le linee italiane poco distanti. Incendiato nel 1918.
|Note =
|Sito web =
|Ref =
}}
 
L<nowiki>'</nowiki>'''aeroporto di Gardolo''' (in [[lingua tedesca|tedesco]]: ''Flughafen Gardolo'') era un aeroporto militare strategico, oggi non più esistente, posto a quota 440 m [[s.l.m.]] nei pressi dell'omonimo paese.
[[File:Aeroporto di Gardolo 1918 1.jpg|thumb|left|L'aeroporto di Gardolo durante la Prima guerra mondiale]]
 
 
 
 
Lista dei campi di prigionieri di guerra in Austria-Ungheria
 
Durante la [[Prima guerra mondiale]] furono istituiti nell'Impero austro-ungarico vari campi per i prigionieri di guerra. Solo il numero di quelli principali si aggira tra i 40 e 50 campi. Oltre questi campi ci furono anche diversi campi per la popolazione civile come i campi per i profughi di guerra o i campi di internamento per i civili sospettati di collaborazionismo.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
 
* {{de}} ''Genealogisches Taschenbuch der Ritter- u. Adelsgeschlechter'', Buschak und Irrgang, Brünn 1870–1881 e 1891–1893.
== Altri progetti ==
* {{de}} Alexander Jordan: ''Krieg um die Alpen. Der Erste Weltkrieg im Alpenraum und der bayerische Grenzschutz in Tirol'', Duncker & Humblot, Berlino 2008 ISBN 978-3-428-12843-3.
 
* {{de}} Kameradschaftsverband ehemaliger 84er (a.c.): ''Das Vierundachtzigerbuch. Verfaßt von Major Robert Michel und Oberleutnant i. d.R. Viktor Wohl'', Vienna 1919.
 
* {{de}} Alfred Rost (a.c.): ''Geschichte des k.u.k. Feldjägerbataillons Kopal Nr. 10 1914-1918'', Vienna 1938.
== Collegamenti esterni ==
* {{de}} Jörg C. Steiner: ''Schematismus der Generale und Obersten der k.u.k Armee, Stand 31. Dezember 1918'', Edition S & H, Vienna 1992 ISBN 3-901215-01-8.
 
* {{de}} Hans Stratowa: ''Wiener Genealogisches Taschenbuch'', Selbstverlag, Vienna 1926–1937.
 
* {{de}} Ernst Wießhaupt: ''Die Tiroler Kaiserjäger im Weltkriege 1914–1918'', Volume 2, Göth, Vienna 1936.
Alfred von Waldstätten
* {{de}} Österreichisches Bundesministerium für Heerwesen, Kriegsarchiv (a.c.): ''Österreich-Ungarns letzter Krieg. Band 7 Das Kriegsjahr 1918'', Verlag der Militärwissenschaftlichen Mitteilungen, Vienna 1938.
 
Mitterndorf
http://agso.uni-graz.at/mitterndorf/chronik/00.htm
http://www.unterirdisch.de/index.php?threads/%C3%96sterreichische-kriegsgefangenenlager-im-1-weltkrieg.11245/page-2
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.austro-hungarian-armymoesslang.co.uknet/biog/eccherlebenslauf_von_franz_edler_von_steinhart.htmlhtm|''Biografia di Oswald Eccher abFranz EcchoSteinhart''|lingua=ende}}
 
* {{cita web|http://www.kopaljaeger.at/|''I Kopaljäger''|lingua=de}}
 
 
Lungo il confine tra il Regno d'Italia e l'Impero Austro-Ungarico furono costruititi tra la metà dell'ottocento e l'inizio del novecento una serie di fortificazione e appostamenti a difesa di una eventuale invasione da nord. Lo stesso fece l'Austria-Ungheria dall'altra parte del confine nonostante l'alleanza di entrambi nella Triplice Alleanza.
 
==Struttura==
===Regione Lombardia===
===Regione Veneto===
===Regione Friuli===
 
==Regione Lombardia==
=== Sbarramento Bormio ===
Giurisdizione [[Valtellina]] con le opere:
* Forte Dossaccio
:località: sopra il paese di Oga
:anno di costruzione:
:armamento: 4 pezzi da 120 mm A
 
* Batteria Le Motte
:località:
* Batteria Monte delle Scale
:anno di costruzione
:armamento:
 
* Batteria di Monte Scale
===Sbarramento Poschiavo===
:località: Monte Scale
:anno di costruzione
:armamento: 4 pezzi da 75 mm A
 
=== Sbarramento Poschiavo ===
Giurisdizione [[Val Poschiavo]] con le opere:
* Forte Canalì
:località:
:anno di costruzione
:armamento: 4 cannoni da 149 mm S
 
* Batteria Croce dei Monti
:località:
:anno di costruzione
:armamento: 4 cannoni da 149 mm G
 
* Batteria Corradini
:località:
:anno di costruzione
:armamento: 4 pezzi da 75 mm A
 
* Batteria Ronco
:località:
:anno di costruzione
:armamento: 4 pezzi da 75 mm A
 
=== Sbarramento Tonale-Mortirolo ===
Giurisdizione Tonale-Mortirolo con le opere:
 
===Sbarramento Tonale-Mortirolo===
*[[Forte Corno d'Aola]]
:località:
* Dosso Prepazzone
:anno di costruzione
:armamento: 6 cannoni da 149 mm A
 
* Batteria Dosso Prepazzone
:località:
:anno di costruzione
:armamento: 4 cannoni da 149 mm A
 
* Batteria Cima Bleis occidentale
:località:
:anno di costruzione
:armamento: 4 cannoni da 149 mm G e 4 pezzi da 75 mm A in riserva
 
=== Sbarramento Giudicarie ===
Settore orientale con le opere:
 
* Batteria Monte Manos quota 1404
:località:
:anno di costruzione
:armamento: 4 cannoni da 149 mm G
 
* Batteria Monte Manos quota 1402
:località:
:anno di costruzione
:armamento: 4 pezzi da 75 mm A
 
===Sbarramento Giudicarie===
====Settore orientale====
* Monte Manos
* Forte Valedrana
:località:
* Appostamento Antegolo
:anno di costruzione
====Settore occidentale====
:armamento: 4 cannoni da 149 mm A
 
* Batteria Antegolo
:località:
:anno di costruzione
:armamento: 6 cannoni da 75 mm A
 
Settore occidentale con le opere:
 
* [[Rocca d'Anfo|Forte Rocca d'Anfo]]
:località:
:anno di costruzione
:armamento: 6 cannoni da 75 mm A
 
* [[Forte di Cima Ora]]
:località:
:anno di costruzione
:armamento: 6 cannoni da 75 mm A
 
* Appostamento di Monte Brele
:località:
:anno di costruzione
:armamento: 6 cannoni da 75 mm A
 
* Tagliata Statuto
:località:
:anno di costruzione
:armamento: 6 cannoni da 75 mm A
 
== Fortezza Verona ==
==Regione Veneto==
=== Settore Peschiera ===
*Forte Isola Trimelone
:località:
:anno di costruzione
:armamento: 6 cannoni da 75 mm A
 
===Settore Val d'Adige===
====Gruppo Bocchetta====
* Forte Bocchetta di Naole
:località:
* Forte M. Cima Grande
:anno di costruzione
:armamento: 6 cannoni da 75 mm A
 
* Forte M. Cimo Grande
:località:
:anno di costruzione
:armamento: 6 cannoni da 75 mm A
 
====Gruppo Chiusa-Rivoli====
* [[Forte Chiusa]]
:località:
:anno di costruzione
:armamento: 6 cannoni da 75 mm A
 
* [[Forte San Marco]]
:località:
:anno di costruzione
:armamento: 6 cannoni da 75 mm A
 
===Settore Sinistra Adige===
====Gruppo Masua====
* [[Forte Masua]]
:località:
:anno di costruzione
:armamento: 6 cannoni da 75 mm A
* Batteria Masua
:località:
* Forte M. Tesoro
:anno di costruzione
:armamento: 6 cannoni da 75 mm A
* [[Forte Monte Tesoro]]
:località: Monte Tesoro,
:anno di costruzione: 1906-1911
:armamento: 6 cannoni da 75 mm A
 
====Gruppo S. Viola====