Enzo Colacino: differenze tra le versioni
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{{Bio
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|LuogoMorte =
| Attività = regista▼
|GiornoMeseMorte =
| Attività2 = comico▼
|AnnoMorte =
| Attività3 = scrittore▼
|Epoca = 1900
| Nazionalità = italiano▼
|Epoca2 = 2000
| Immagine = Enzo_Colacino.jpg▼
▲{{W|registi|arg2=attori italiani|novembre 2017}}
}}
Attore e cabarettista, è autore di commedie in [[Dialetto catanzarese|vernacolo catanzarese]], tra le quali la più nota è ''Parrandu parrandu''.
== Biografia ==
La carriera artistica di Colacino inizia nel 1985, quando entra nella compagnia ''Laboratorio Teatro Azione'' di Nino Gemelli, impersonando nelle commedie del fondatore diversi personaggi.
Nel 2002 lascia il laboratorio e fonda la compagnia ''Quelli che il teatro,'' portando in scena nei teatri e nelle piazze della Calabria commedie di cui è regista e interprete insieme a diversi attori, tra cui la moglie e il figlio.
Contemporaneamente porta in scena ''Giangurgolo la maschera di Calabria'', di Vittorio Sorrenti.
[[File:Enzo Colacino ed Ettore Capicotto.jpg|miniatura|332x332px|Enzo Colacino insieme ad Ettore Capicotto, nel 2007 durante il Festival del Vernacolo]]
Ha collaborato con una rubrica dal titolo “''Secundu mia''”
▲Nel Giugno del 2002 è stato ospite della Comunità Calabrese di Toronto, in Canada, per un tour di due settimane, terminato con uno spettacolo di beneficienza conclusivo al Verdi Convention Center, alla presenza di 500 partecipanti alla cena di gala per la raccolta fondi.
Nel 2007 cura la Direzione Artistica della prima edizione del "
▲Ha collaborato con una rubrica dal titolo “''Secundu mia''” al mensile “''Il Catanzaro''” quando la squadra ha militato nell’ultimo campionato di serie B. Da settembre 2007 ad agosto 2008 è stato presente sulla prima pagina del “''[[Il Domani della Calabria|Il Domani]]''” ogni domenica con una rubrica di satira politica, ed attualmente scrive settimanalmente per la testata il “[[Quotidiano della Calabria]]” ovviamente in dialetto Catanzarese.
[[File:Giangurgolocolacino.jpg|thumb|Enzo Colacino rappresenta ''Giangurgolo''|307x307px|sinistra]]
▲Nel 2007 cura la Direzione Artistica della prima edizione del "'''''Festival del Vernacolo'''''<ref>{{Cita web|url=http://www.uscatanzaro.net/modules.php?name=News&file=print&sid=10925|titolo=Programma del primo "Festival del Vernacolo" di Catanzaro}}</ref>", la rassegna dedicata alle compagnie catanzaresi organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro.[[File:Giangurgolocolacino.jpg|thumb|Enzo Colacino rappresenta ''Giangurgolo''|299x299px]]
Per tre volte ha rappresentato la Calabria al Festival Nazionale delle Maschere di Parma, portando in scena la maschera di ''[[Giangurgolo]]''.
È autore di due libri, ''E cchi ni manca?'' e ''Parrandu Parrandu''. Una delle sue opere, ''Fama amura e malatia'', è stata tradotta in dialetto napoletano.
== Televisione ==▼
▲== Televisione ==
Le prime apparizioni in tv dell'artista risalgono agli anni ’80 quando interveniva nel programma ''Scopri il Mondo'' sulle reti di [[Telespazio TV|Telespazio Calabria]] e a ''Non solo cabaret'' come cabarettista e poi conduttore. [[File:Enzo Colacino in Unti e Bisunti.jpg|alt=Enzo Colacino in una scena del programma Unti e Bisunti|miniatura|
Viene spesso invitato in trasmissioni di intrattenimento e sportive sulle reti locali catanzaresi.
Ha partecipato ad un episodio del programma televisivo ''[[Unti e bisunti|Unti e Bisunti]]'' andata in onda il 25 Settembre del 2015, sul canale tv digitale ''[[DMAX (Italia)|
=== Attore Teatrale ===
* 1989: ''Turuzzu e Luvicia''
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=== Regista e Attore Teatrale ===
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▲== Libri ==
== Note ==
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== Altri progetti ==
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{{portale|biografie|teatro}}
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