Macerata: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: aggiungo template per citazione fonti online (v. richiesta)
 
(846 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Nota disambigua}}
{{F|centri abitati delle Marche|maggio 2018}}
{{organizzare|La voce, povera di fonti in rapporto alla lunghezza, non risponde agli standard richiesti da [[Wikipedia:Modello di voce/Comuni italiani]] nell'impostazione e nei contenuti.}}
{{organizzare|La voce, povera di fonti in rapporto alla lunghezza, non risponde agli standard richiesti da [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato]] nell'impostazione e nei contenuti.|geografia|settembre 2015}}
{{Divisione amministrativa
| Nome = Macerata
| Nome ufficiale =
| Panorama = 335MacerataPiaggaDellaTorrePanoramaMaceraty2010.JPG
| Didascalia =
| Bandiera = Macerata-GonfaloneBandiera.pngsvg
| Voce bandiera =
|Voce stemma =
| Stemma = Macerata-Stemma.png
| Voce stemmaStato = ITA
|Grado amministrativo = 3
| Stato = ITA
|Divisione amm grado 1 = Marche
| Grado amministrativo = 3
| Divisione amm grado 12 = MarcheMacerata
|Amministratore locale = [[Sandro Parcaroli]]
| Divisione amm grado 2 = Macerata
|Partito = [[Lega per Salvini Premier|Lega]]
| Amministratore locale = [[Romano Carancini]]
|Data elezione = 24-9-2020
| Partito = [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
| Data elezioneistituzione = 12-4-2010 (2º mandato)
|Sottodivisioni = Cimarella, Consalvi, Isola di Macerata, Madonna del Monte, Montanello, Montevinci, Piediripa, San Liberato, Santa Maria del Monte, Santo Stefano, [[Sforzacosta]], Valle, Valteia, [[Villa Potenza]]
| Data istituzione =
|Divisioni confinanti = [[Appignano]], [[Corridonia]], [[Montecassiano]], [[Montelupone]], [[Morrovalle]], [[Pollenza]], [[Recanati]], [[Tolentino]], [[Treia]]
| Altitudine =
|Zona Superficiesismica = 92.532
|Gradi giorno = 2005
| Note superficie =
|Nome abitanti = maceratesi
| Abitanti = 42106
|Patrono = [[Giuliano l'ospitaliere]]
| Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 aprile 2017.
|Festivo = 31 agosto
| Aggiornamento abitanti = 30-4-2017
|PIL =
| Sottodivisioni = Colleverde, Cimarella, [[Sforzacosta]], Santa Maria del Monte, Piediripa, [[Villa Potenza]], Isola di Macerata, Madonna del Monte, Montanello, Montevinci, San Liberata, Santo Stefano, Consalvi, Valle, Valteia
|PIL procapite =
| Divisioni confinanti = [[Appignano]], [[Corridonia]], [[Montecassiano]], [[Montelupone]], [[Morrovalle]], [[Pollenza]], [[Recanati]], [[Tolentino]], [[Treia]]
|Mappa = Map of comune of Macerata (province of Macerata, region Marche, Italy).svg
| Zona sismica = 2
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Macerata nella provincia omonima
| Gradi giorno = 2005
| Nome abitanti = maceratesi
| Patrono = [[san Giuliano l'ospitaliere]]
| Festivo = 31 agosto
| PIL =
| PIL procapite =
| Mappa = Map of comune of Macerata (province of Macerata, region Marche, Italy).svg
| Didascalia mappa = Posizione del comune di Macerata nella provincia omonima
}}
'''Macerata''' ({{audio|It-Macerata.ogg}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, [[capoluogo]] dell'[[provincia di Macerata|omonima provincia]] delle [[Marche]].
 
'''Macerata''' è un [[Comuni d'Italia|comune italiano]] di {{formatnum:42106}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, [[capoluogo]] della [[provincia di Macerata|provincia omonima]] nelle [[Marche]].
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
SorgeLa sucittà disorge su un colle, il monte Albano, a 313315 metri s.l.m. tra la vallata del fiume [[Potenza (fiume)|fiume Potenza]] a nord e quella del fiume [[Chienti]] a sud; è situata a 30&nbsp;km a ovest del [[mare Adriatico]] e a circa 60&nbsp;km dalla ovest dell'[[Appennino umbro-marchigiano]].
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Macerata}}
Il clima di Macerata è tipico dell'area collinare dell'interno delle Marche e presenta sia elementi mediterranei che elementi continentali. L'influenza del mare ha il suo peso, trovandosi Macerata a soli 30&nbsp;km dalla costa, ma unè ruolosignificativa maggiorela nel determinare le condizioni climatiche cittadine va riconosciuto alla seppurpur modesta altitudine (315 m) e allala relativa prossimità dei rilievi appenninici. L'inverno è solitamente piuttosto freddo e abbastanza piovoso. Le nebbie sono tutt'altro che infrequenti e le nevicate, pur non verificandosi molto spesso, sono a volte assai intense e abbondanti (v. quelle eccezionali del gennaio 2005 e febbraio 2012, con accumuli intorno al metro). Le maggiori precipitazioni nevose si hanno con irruzioni fredde dai vicini Balcani, ossia da est-nord-/est. Ma anche perturbazioni da nord o nord-/ovest sono in grado di causare cadute di neve, talvolta cospicue. Pure nel pieno dell'inverno non mancano periodi miti e soleggiati, che associati al [[garbino]] possono portare a massime intorno ai + 15 / + 20&nbsp;°C.<ref>{{Cita web|url=http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/doc/dpr412-93_allA_tabellagradigiorno.pdf|titolo=Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia|accesso=1 marzo 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170101172416/http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/doc/dpr412-93_allA_tabellagradigiorno.pdf|dataarchivio=1º gennaio 2017|urlmorto=sì}}</ref>
 
Proprio il garbino è forse{{citazione necessaria}} il vento in grado di raggiungere le raffiche più violente in città, fin oltre i 100&nbsp;km/h. Le stagioni intermedie sono in genere ricche di precipitazioni e piuttosto variabili. Nevicate e gelate tardive possono verificarsi fin nel mese di aprile, mentre in autunno non mancano né freddi precoci né scampoli d'estate. La stagione estiva va di norma da giugno a settembre ed è calda e piuttosto soleggiata. L'afa è assai meno intensa e frequente che sulla costa, ma non mancano periodi di caldo molto intenso, con massime che possono toccare e superare in qualche caso i + 40° (se spira il garbino). Anche le minime si mantengono elevate, specie in collina e nel centro della città. I temporali pomeridiano-serali, in genere provenienti dalle zone appenniniche, sono frequenti nelle parentesi estive caratterizzate da spiccata instabilità, le quali in genere diventano più intense e prolungate neldurante il mese di agosto.
 
== Storia ==
{{vediVedi anche|HelviaStoria Recinadi Macerata}}
Generalmente l'origine di Macerata viene fatta risalire alla città romana [[Helvia Recina]], evoluzione di una preesistente città italica forse del [[III secolo a.C.]] abitata dai [[Piceni]]. I resti del [[Teatro romano (architettura)|teatro romano]] del [[II secolo d.C.]] sono oggi la testimonianza più importante dell'antica città ed evidenziano la prosperità dell'insediamento; nel [[IV secolo|IV]] o [[V secolo]] le invasioni dei [[Goti]] costrinsero la maggior parte dei ricinesi a spostarsi sulle colline dove furono fondati i centri medievali di Macerata e [[Recanati]]. Il Comune di Macerata nasce il [[29 agosto]] [[1138]].<ref>{{Cita web|url=https://www.larucola.org/2012/04/04/la-storia-di-macerata-a-piccole-dosi-quarta-puntata/|titolo=La storia di Macerata a piccole dosi, quarta puntata|sito=Associazione Culturale La rucola|accesso=27 gennaio 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160119170803/https://www.larucola.org/2012/04/04/la-storia-di-macerata-a-piccole-dosi-quarta-puntata/|dataarchivio=19 gennaio 2016|urlmorto=no}}</ref>
 
Nel 1320 la decisione di [[papa Giovanni XII]] di concedere a Macerata la sede vescovile comportò per la città sia un aumento della popolazione sia un aumento dell’importanza politica grazie alla fedeltà allo [[Stato Pontificio]]. Nella seconda metà del XIII sec. quasi ovunque gli ordinamenti comunali si trasformarono in signorie e questo avvenne anche a Macerata, l'esercizio del potere passò nelle mani di un solo individuo rappresentante delle forze borghesi.
=== Origini e primi secoli ===
Tra il [[III secolo a.C.|III]] e il [[II secolo a.C.|II sec. a.C.]] la zona dove sorge la frazione di Villa Potenza fu colonizzata dai Romani, che la chiamarono ''[[Helvia Recina]]''. I resti del teatro romano del [[II secolo]] d.C. dànno l'idea di una città di medie proporzioni, florida. La prima notizia certa dell'esistenza di ''Ricina'' risale al [[I secolo]] d.C. da parte di [[Plinio il Vecchio]].<ref>[[s:la:Naturalis Historia - Liber III#111|''Naturalis Historia'' III, 111]]</ref> L'antica ''Ricina'' si trovava lungo la [[via Salaria Gallica]]; al tempo dell'alto Impero risalgono i monumenti più importanti, il teatro di 72 metri di diametro era a tre ordini di gradinate e poteva ospitare circa 2.000 spettatori<ref>{{Cita web|url = http://www.archeomarche.beniculturali.it/index.php?it/192/macerata|titolo = Helvia Recina - Macerata|accesso = 29 ottobre 2015|sito = www.archeomarche.beniculturali.it|data = 3 giugno 2015}}</ref>, probabilmente era ricoperto di marmi (reimpiegati durante il Medioevo) con [[Capitello|capitelli]] dorici e corinzi. Ancora bene riconoscibili sono: l'[[Orchestra (architettura)|orchestra]], la [[cavea]] e il [[frontescena]] in laterizio come prevedeva il teatro romano classico.
[[File:Teatro Romano "Helvia Recina".jpg|sinistra|miniatura|287x287px|Teatro romano di Helvia Recina nella frazione di Villa Potenza.]]
Un'antica strada lastricata, il ponte romano sul fiume [[Potenza (fiume)|Potenza]] e i resti di ville decorate con mosaici pavimentali dànno l'idea dell'importanza del [[Municipio (storia romana)|municipio]] di ''Ricina'' che [[Settimio Severo]] nel [[205]] elevò al rango di colonia e ribattezzò col nome di ''Helvia Recina Pertinax'', in onore del suo predecessore l'Imperatore [[Publio Elvio Pertinace]].
Durante il periodo dell'affermazione del cristianesimo, verso il [[III secolo]], vi fu martirizzato il vescovo di Helvia Recina [[San Flaviano di Ricina|Flaviano]]. Nel [[V secolo|V]] o [[VI secolo]] le invasioni dei [[Goti]] costrinsero la maggior parte dei ricinesi a spostarsi sulle colline; nacque così il centro medievale di Macerata. Discussa è l'etimologia del nome: alcuni storici affermano che derivi dalle ''maceriae'' dell'antica ''Helvia Recina''; altri sostengono che derivi da ''macera'', parola [[Lingua latina|latina]] che indica il luogo dove si pone a macerare il [[Linum usitatissimum|lino]] e la [[Cannabis|canapa]] per lavorare poi la fibra tessile. Per molti secoli la città fu divisa in due "poggi", l'uno indipendente, l'altro sotto il controllo dei vescovi di [[Fermo]].
 
Il XVI secolo fu il periodo d'oro della città, la vita cittadina fu caratterizzata da un fiorente livello sia politico che economico, furono conclusi i lavori alla cinta muraria e fu ristrutturata la piazza centrale. Il secolo si conclude con una città completamente trasformata sia a livello edilizio che a livello urbanistico in senso stretto e soprattutto la città è in netta espansione. Da ricordare che nel fervore culturale che vide nascere in Italia in questo secolo tante accademie culturali, il 2 luglio [[1574]] Gerolamo Zoppio - professore di poetica, retorica e filosofia morale nell'[[Università di Macerata]], noto per i suoi studi su Dante e sul Petrarca - fondò l'[[Accademia dei Catenati]].
Nel [[1138]], dopo grandi lotte contro [[Fermo]], Macerata ottiene la franchigia di [[Comune medievale|libero comune]]. Il 29 agosto [[1138]] davanti alla pieve di San Giuliano i due poggi si unificarono ed il castello ''Castrum Maceratae'' dava il nome al nuovo comune, mentre il ''Podium Sancti Juliani'' (la zona della "cocolla" e parte delle "Fosse") portava la tradizione religiosa ed il suo protettore: [[San Giuliano l'ospitaliere|San Giuliano]]. Con la nascita del comune libero di Macerata viene creato uno stemma con una macina su uno scudo rosso con sopra una corona regia. La macina era un simbolo mutuato dall'antica ''Helvia Recina'' e rappresentava l'operosità dei maceratesi ed anche una peculiarità del territorio, ricco di acque che servivano appunto all'alimentazione di molti mulini. Da ricordare che lo stemma cambiò nel [[1570]] quando venne aggiunta una croce greca rossa in campo bianco per concessione di [[papa Pio V]], che era grato alla città per la partecipazione di alcuni suoi figli nella lotta contro i Turchi e per ricordare il concorso dei maceratesi alle [[Crociata|crociate]] a partire dal [[1188]].
 
Nel XVII secolo l'accentramento dei poteri a Roma, provocato dalla bolla papale ''De Bono Regimine'' di [[papa Clemente VIII]] nel 1592, si fece risentire, a distanza di anni, anche a livello di vicinanza allo [[Stato Pontificio]]; all'interno della classe borghese, che negli anni si era rinforzata, stavano attecchendo le prime idee [[Illuminismo|illuministiche]] che venivano dall'estero, combattute con molta foga dal clero. Il secolo si chiuse con l'arrivo dell'esercito [[Napoleone Bonaparte|napoleonico]], che era sceso in Italia ed aveva occupato anche le [[Marche]]; l'evento portò grande entusiasmo tra i borghesi e tra alcuni popolani, perché vedevano concretizzate le loro idee di giustizia e di libertà. Dopo alcuni momenti, vista anche la soppressione degli ordini religiosi e la forte pressione fiscale, l'entusiasmo si trasformò in un forte sentimento di reazione, che nel 1799 sfociò in un duro moto che costrinse le truppe napoleoniche a fuggire dalla città. Queste però tornarono più forti di prima e dopo cinque giorni di battaglia, il 5 luglio, riuscirono a fare una breccia e a entrare dandosi al saccheggio.
Nella lotta tra la Chiesa e l'Impero i maceratesi aderirono al partito [[ghibellino]] perché il re Enzo nel [[1239]] concesse al comune importanti privilegi sui castelli vicini. Successivamente la città passò al partito di parte [[Guelfi e ghibellini|guelfa]] e come ringraziamento il [[papa|pontefice]] diede carta bianca per l'istituzione di una sede universitaria, (attività didattica iniziata il giorno della festa di San Luca del [[1290]], Giulioso da Montegranaro I docente); allo stesso momento questo cambiamento di fronte fece irritare i ghibellini che nel [[1316]] attaccarono la città con un esercito capeggiato da [[Federico da Montefeltro]], che però fu respinto. Dal punto di vista architettonico, si possono ricordare il Palazzo dei Priori ed il Palazzo del Podestà, entrambi costruiti, nel XIII secolo, da [[Bartolomeo di Bonfiglio da Forlì]].
 
Molti maceratesi presero parte nel [[XIX secolo]] alle campagne per l'indipendenza dell'[[Italia]]. Il 1º gennaio [[1849]] la città fu interessata dalla venuta di [[Giuseppe Garibaldi]] e della sua legione. Nello stesso mese cominciò la campagna elettorale, pubblicizzata dal governo della [[Repubblica]] con l'eliminazione dell'opprimente [[tassa sul macinato]]. I cittadini maceratesi accolsero la pubblicazione dei decreti che sancivano le future elezioni con entusiasmo, votando anche lo stesso Garibaldi che però, con {{formatnum:2069}} voti, arrivò solo tredicesimo. Tra l'estate e l'autunno 1859 il movimento liberale maceratese andò rafforzandosi a seguito del tentativo di Garibaldi di annettere l'Italia centrale. Questi fu poi bloccato da [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]] a causa dell'ostilità dei governi toscano e romagnolo.
=== Il Trecento ===
Nel [[1320]] il [[papa Giovanni XXII]] punì le città di [[Fermo]] e di [[Recanati]], perché avevano partecipato alla lega ghibellina, togliendo alla prima il territorio e alla seconda la sede vescovile, che passò al comune di Macerata. Questo portò sia un aumento della popolazione, allora inferiore a quelle di [[Fermo]] e di [[Ascoli Piceno]], sia un aumento dell'importanza politica, grazie alla sua fedeltà alla [[Chiesa cattolica|Chiesa]] e {{citazione necessaria|grazie al fatto che venne scelta come residenza dei rettori e dei vicari della [[Marca anconitana]]}}. Nel [[XIV secolo|trecento]] si evidenzia la crisi del giovane regime comunale e si apre l'era delle [[Signorie]]. Macerata non fu estranea a tale cambiamento e intorno alla metà degli [[Anni 1320|anni venti del secolo]] la famiglia [[Molucci]], di fede guelfa, divenne signora della città.
 
Comunque durante questo periodo i liberali maceratesi avevano guadagnato molti consensi dai cittadini, a partire dalla nobiltà e dalla borghesia fino alle classi più basse, ai preti e parte dell'arma dei carabinieri. Il 9 ottobre 1860 Vittorio Emanuele II giunse a Macerata accolto da grandi festeggiamenti e dal commissario a capo della città, [[Luigi Tegas]]. Le votazioni, riguardanti l'annessione allo [[Stato liberale]] o la permanenza nello [[Stato Pontificio]], si svolsero tra il 4 e il 5 novembre di quell'anno. Il voto espresse una pressoché totale aderenza agli ideali del [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]]: su 4127 voti totali infatti il 99,44% di essi accolse favorevolmente l'annessione al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]. Essa si realizzò il 17 dicembre 1860, con un decreto firmato a Napoli da Vittorio Emanuele II.
Tale signoria durò fino alla metà del secolo, cioè fino a quando il Papa, dalla sua sede di [[Avignone]], diede mandato al [[cardinale]] [[Egidio Albornoz]] di riprendere con la forza il potere nella Marca anconitana. La città passò poi alla signoria dei [[Da Varano]] di [[Camerino]], la cui spregiudicatezza nelle alleanze portò non pochi guai alla cittadina, che infatti subì l'[[Assedio di Macerata del 1377|assedio del 1377]] da parte delle truppe del conte Lucio di Landau, il quale però dovette ritirarsi. Il conte Lucio, infatti, marciò alla volta di Macerata. Giunse alla Porta di San Salvatore (Porta Romana) e vi si accampò; Rinaldo da Monteverde si collocò, invece, fuori Porta Mercato: alla difesa della città c'erano Antonio di Guadambio e Bertrando Loctario con cavalieri bretoni. Gli uomini di Lucio di Landau sfondarono le mura in tre punti: i tedeschi furono sopraffatti e respinti con molte perdite. Lucio di Landau ripiegò verso [[Fermo]].
 
Con l'avvento del [[fascismo]], anche a Macerata, ci furono gravi problemi di ordine pubblico per motivi politici; infatti dopo la [[marcia su Roma]] i fascisti anche in città presero il potere e diedero la caccia ai socialisti. Negli anni successivi due [[Podestà (fascismo)|podestà]] moderati (Benignetti e Magnalbò) evitarono gravi atti di intolleranza e promossero opere pubbliche. Macerata venne definitivamente liberata il 30 giugno 1944 dai partigiani delle Bande Nicolò del comandante Augusto Pantanetti. L'economia torna a girare soprattutto grazie all'agricoltura, al commercio e al terziario vero motore economico della città nel [[XX secolo]]. Intorno agli [[Anni 1950|anni cinquanta]] il problema principale fu quello di trovare un tetto per i moltissimi sfollati così si ampliarono diverse zone (le Casette, le Fosse, Ficana e le Vergini) e si crearono nuovi quartieri popolari come: la Pace, le Casermette (cioè San Francesco), il rione Marche e nei decenni successivi le Due Fonti, Collevario e Colleverde. Negli [[Anni 1980|anni ottanta]] la città tocca il suo massimo picco demografico grazie anche all'edificazione di case popolari a Piediripa, Sforzacosta e Villa Potenza.
In questi anni furono costruite diverse chiese ed altre opere importanti per la città: Santa Maria della Porta (anche se la parte più antica risale agli anni 990-1000), che la confraternita dei flagellati imbellì con un portale in stile gotico in cotto, San Francesco (1316), Santa Maria alla Pace (1323), edificata per celebrare la pace tra guelfi e ghibellini, e la casa del podestà (1373), costruita in Piazza del Mercato.
[[File:Macerata Casa del Podesta 1373.JPG|miniatura|273x273px|La medievale Casa del Podestà (1373) in Piazza Mazzini]]
 
=== Il QuattrocentoSimboli ===
Lo stemma e il gonfalone sono stati riconosciuti con decreto del capo del governo del 17 giugno 1941.<ref>{{cita web |url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?6890 |titolo= Macerata, decreto 1941-06-17 DCG, riconoscimento di stemma e gonfalone |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso=20 ottobre 2024 |urlmorto= no }}</ref>
[[File:Duomo di Macerata.jpg|miniatura|Il [[Duomo di San Giuliano|Duomo e piazza Strambi]]|sinistra]]
; Stemma
Dopo anni di pace e benessere la città, come tutta la zona circostante, fu occupata da [[Francesco Sforza]] nel [[1433]] che le impose la sua Signoria, che terminò con una serie di battaglie, dal [[1443]] al [[1445]], che videro contrapposti gli [[Sforza]] da una parte e la Lega Santa, (costituita da [[papa Eugenio IV]], dal [[duca di Milano]] e dal [[re di Napoli]]) dall'altra.
{{citazione|Di rosso, [[inquartato]] da due [[Filetto (araldica)|filetti]] di nero: nel 1° e 4° alla croce patente d'argento; nel 2° e 3° alla [[Mola (araldica)|mola]] pure d'argento.<ref>{{cita web|titolo= Macerata |url= http://www.araldicacivica.it/comune/macerata/ }}</ref>}}
Gli amministratori della città abilmente presero la palla al balzo e riuscirono ad ottenere l'istituzione permanente della ''Corte Generale de lo Rectore de Sancta Chiesa''; questo volle dire che Macerata divenne ufficialmente capoluogo della [[Marca Anconitana]] con il suo cambiamento da città agricola a città politico-burocratica con grande incremento della popolazione (grande immigrazione di notai, magistrati, soldati ed ecclesiastici).
; Gonfalone
Il gonfalone è un drappo inquartato di bianco e di rosso.<ref name="Statuto">{{cita testo|url= https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-mc-macerata.pdf |autore=Città di Macerata |titolo= Statuto |posizione = Allegati }}</ref>
; Bandiera
La bandiera comunale è un drappo inquartato di rosso e di bianco caricato al centro dello stemma comunale.<ref name="Statuto"/>
 
=== Onorificenze ===
Questo portò anche a ripensare alle misure difensive; per tale motivo si decise di costruire una cinta muraria a "scarpa" (cioè inclinata verso l'esterno) che includesse all'interno la zona di Porta Mercato (piazza compresa) e la zona di Porta Montana; in più si decise di creare nuovi torrioni. La città cambiò assetto in pochi anni: a spese del vescovo, il [[Forlì|forlivese]] [[Nicolò dall'Aste]]<ref>Amico Ricci, ''Memorie storiche delle arti e degli artisti della Marca di Ancona'', Alessandro Mancini, Macerata 1854, Tomo I, p. 139, n. 27.</ref>, venne ricostruita la Cattedrale (1459-1464) e furono ristrutturati il già ricordato Palazzo dei Priori e quello della Regione per adibirli a sede del Cardinale Legato, il 15 agosto [[1477]] {{Citazione necessaria|si costruì in un solo giorno}} la Chiesa Santa Maria della Misericordia, situata vicino al Duomo, definita dai maceratesi la "''ciucarella''", cioè la piccina.
{{Onorificenze
[[File:Duomo di macerata, interno, 01.jpg|sinistra|miniatura|242x242px|Interno del Duomo]]
| immagine = Corona di Città Italiana.svg
Dopo l'apparizione della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] ad una donna albanese (Macerata è [[Civitas Mariae]]) fu costruita, fuori dalle mura, una chiesa denominata Santa Maria alla Fonte del Sabato; insieme ad essa fu costruito un piccolo ospedale e delle casette (odierno quartiere di Corso Cairoli) che potessero ospitare i malati e quelli che erano sospettati di avere la [[peste]] e che quindi erano espulsi dalla città. Alla fine del secolo si cominciò a costruire la Torre civica ma i lavori si bloccarono.
| nome_onorificenza = Titolo di Città
=== Il Cinquecento ===
| collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
[[File:Macerata, centro storico.png|thumb|La piazza]]
| motivazione = Decreto del Presidente della Repubblica
[[File:Particolare della torre civica di Macerata.jpg|miniatura|Particolare della Torre Civica, la cui costruzione risale alla seconda metà del '400|sinistra]]
| data = 22 dicembre 2021<ref>{{Cita web|url= https://www.notiziarioaraldico.info/2022041918187/macerata-diventa-citta/ |titolo= Macerata diventa città |data=19 aprile 2022 |sito= Notiziario Araldico }}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.comune.macerata.it/macerata-diventa-citta-con-decreto-presidenziale/|titolo=Macerata diventa città con decreto presidenziale|data=21 gennaio 2022|accesso=24 gennaio 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.cronachemaceratesi.it/2022/01/21/ce-la-firma-di-mattarella-macerata-ottiene-il-titolo-di-citta/1604225/|titolo=C'è la firma di Mattarella: Macerata ottiene il titolo di "città"|sito=Cronache Maceratesi|data=21 gennaio 2022|accesso=24 gennaio 2022}}</ref> }}
Questo è sicuramente il secolo d'oro per la città; infatti in tali anni a Macerata c'è una fiorente vita sia a livello politico-burocratico sia a livello economico. Nei primi anni del secolo c'era grande pericolo di invasione da parte dei [[Lanzichenecchi]] e di altre truppe straniere, così si decise di concludere i lavori alla cinta muraria con uno splendido esempio di sistema bastionato sangallese, che cingeva sia il Borgo Novo (in epoca moderna diventato Corso Garibaldi) sia il Borgo Vecchio (cioè Via Mozzi), tra Porta Montana e Porta Romana, con la costruzione di vari fortini penetrativi verso l'esterno, che permettevano una migliore difesa-offesa. Nei primi anni si decise di ristrutturare la piazza centrale; tali lavori furono affidati in parte a [[Cassiano Da Fabriano|Cassiano da Fabriano]], che realizzò la [[Loggia dei Mercanti (Macerata)|Loggia dei Mercanti]], in parte all'architetto della [[Santuario di Loreto|Santa Casa di Loreto]] [[Lattanzio Ventura]].
 
[[File:Cattedrale San Giovanni Aprile 2023.jpg|miniatura|Corso della Repubblica e la cattedrale di San Giovanni]]
Questi ridisegnarono la forma della piazza, che divenne trapezoidale, abbatterono due chiese ed alcune case private, furono edificati il Palazzo Legatizio, il Palazzo allo Studio, quest'ultimo nuova sede universitaria (poi diventata sede del comune), si costruì un nuovo Palazzo comunale e ripresero i lavori per la costruzione della Torre civica, si ricostruì la Strada Grande (poi diventata Via Matteotti) e a fine secolo, vista la mancanza di spazio, si permise la costruzione di abitazioni fuori dalle mura e si ampliò il vecchio Borgo San Giuliano (chiamato anche "Fosse", vista la sua notevole pendenza), si cominciò a costruire fuori porta Romana (poi diventata Corso Cavour) e soprattutto si rivitalizzò la zona creata nel secolo precedente per ospitare i malati di peste, cioè Borgo San Giovanni Battista (poi diventato Corso Cairoli). Gli abitanti di quella zona, chiamata fin da allora "le casette", erano soprattutto contadini locali ed emigrati albanesi.
[[File:S.Giovanni Macerata Interno.jpg|miniatura|left|Interno della Cattedrale San Giovanni Macerata]]
[[File:Chiesa di San Filippo Neri a Macerata.jpg|miniatura|Chiesa di San Filippo Neri.]]
[[File:Duomo di Macerata.jpg|miniatura|left|Facciata dell'ex duomo di Macerata]]
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
L'edilizia privata vive un grande periodo; infatti vengono edificati: Palazzo Floriani (1531-1541), Palazzo Ciccolini (1546-1550), il cosiddetto Palazzo dei Diamanti della famiglia Mozzi (1535), Palazzo Marchetti (1560), Palazzo Mozzi (1570), Palazzo Ciccotto Mozzi (1566). Anche per l'edilizia religiosa furono anni irripetibili con le seguenti costruzioni: la chiesa ed il monastero di Santa Croce (1503), la chiesa di Santa Maria delle Vergini (1550-1577), un'opera di [[Galasso Alghisi]] da Carpi, le chiese di San Liberato e San Rocco.
=== Architetture religiose ===
Praticamente il secolo si conclude con una città completamente trasformata sia a livello edilizio che a livello urbanistico in senso stretto e soprattutto la città è in netta espansione.
 
* [[Chiesa di San Giovanni (Macerata)|Cattedrale di San Giovanni]]. Dedicata ai Santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista su progetto di Rosato Rosati, venne eretta nel 1600 per volere dei Gesuiti. La consacrazione avvenne nel 1721. Caratteristica è l'imponente cupola, l'interno è a navata unica con sei cappelle laterali.<ref name=itinerari>''Macerata piccoli itinerari'', Comune di Macerata, 2010.</ref> Riaperta e riconsacrata nel dicembre 2022, è la cattedrale della [[diocesi di Macerata]].
==== Accademia dei Catenati ====
* [[Duomo di Macerata|Duomo di San Giuliano]]. Dedicata al patrono della città, è stata la cattedrale della diocesi fino al 6 febbraio 2023.
{{vedi anche|Accademia dei Catenati}}
* [[Basilica di Santa Maria della Misericordia]]
[[File:University of Macerata Aula Magna.jpg|thumb|Aula Magna dell'Università di Macerata]]
* [[Chiesa di San Filippo Neri (Macerata)|Chiesa di San Filippo Neri]]
Da ricordare che nel fervore culturale che vide nascere in Italia in questo secolo tante accademie culturali, il 2 luglio [[1574]] [[Gerolamo Zoppio]] - professore di poetica, retorica e filosofia morale nell'[[Università di Macerata]], noto per i suoi studi su Dante e sul Petrarca - fonda l'[[Accademia dei Catenati]] che esiste tuttora. Essa prese il nome dalla "''cathena d'oro distesa dal cielo in terra''" che forma il suo stemma. L'Accademia venne istituita per "''lo studio delle belle lettere, delle arti''" e per il "''ragionare delle scientifiche cose''". Di essa hanno fatto parte personalità quali [[Giovanni Mario Crescimbeni]], maceratese, fondatore e custode generale dell'[[Accademia dell'Arcadia]], Torquato Tasso, Terenzio Mamiani, Niccolò Tommaseo, Antonio Rosmini, Massimo D'Azeglio e da ultimo Lino Liviabella, Maria Montessori, Vincenzo Cardarelli, Enrico Medi e Silvio Zavatti. A causa dei rivolgimenti politici e bellici della prima metà del Novecento, l'Accademia cessò per un breve periodo le sue attività, poi riprese negli anni Cinquanta grazie all'impegno di Ferdinando Lori, Mario Moretti e Dante Cecchi.
* [[Chiesa di Santa Maria della Porta (Macerata)|Chiesa di Santa Maria della Porta]]
* [[Chiesa di Santa Maria delle Vergini (Macerata)|Chiesa di Santa Maria delle Vergini]]
* Ex Chiesa di San Paolo<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/65218|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - CHIESA DI S. PAOLO|sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref> ed Ex Convento dei Barnabiti.<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/69971|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - PALAZZO DELL'UNIVERSITÀ|sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>
* [[Chiesa di San Liberato (Macerata)|Chiesa di San Liberato o di Santa Maria Incoronata]], costruita nel Trecento intorno ad un'edicola affrescata con all'immagine di ''San Liberato'' ([[Pietro da Macerata]]) poi sostituita intorno al 1515 - 1520 con una ''Santa Maria Incoronata'' eseguita da [[Lorenzo di Giovanni de Carris]], oggi quasi completamente ridipinta, da cui la chiesa, ricostruita dal 1520, prese il secondo nome.<ref>Alessandro Delpriori, ''Lorenzo di Giovanni de carris, detto il Giuda. Un pittore del cinquecento nelle marche'', in ''Lorenzo de Carris e i pittori eccentrici nelle Marche del primo Cinquecento'', a cura di Alessandro Delpriori, catalogo di mostra, Perugia, 2016, n. 110, pag. 57.</ref> In chiesa sono altri affreschi votivi di Lorenzo di Giovanni, come un San Francesco frammentario in controfacciata, datato 1532 nell'iscrizione, uno con ''San Raffaele, Arcangelo, Tobiolo e San Biagio'', un altro con una ''Crocifissione tra i Santi Nicola di Bari, Giuliano e Maria Maddalena'', probabilmente tutti riferibili allo stesso momento.<ref>Alessandro Delpriori, ''Lorenzo di Giovanni de Carris, detto il Giuda. Un pittore del cinquecento nelle marche'', in ''Lorenzo de Carris e i pittori eccentrici nelle Marche del primo Cinquecento'', a cura di Alessandro Delpriori, catalogo di mostra, Perugia, 2016, pag. 42.</ref> Un'altra ''Crocifissione tra i santi Rocco e Sebastiano'' sulla parete accanto all’affresco con ''Raffaele e Tobiolo'' è stata attribuita a [[Giovenale da Narni]] e, più recentemente, allo stesso [[Lorenzo di Giovanni]] alla metà degli anni trenta del Cinquecento.<ref>Alessandro Delpriori, ''Lorenzo di Giovanni de Carris... Cit.'', in ''Lorenzo de Carris e i pittori eccentrici nelle Marche... Cit.'', Perugia, 2016, pag. 49.</ref>
* [[Chiesa di Santo Stefano (Macerata)|Chiesa di Santo Stefano]], costruita dai Cappuccini nel 1544, poi ricostruita tra il 1665 e il 1682, quando si decise di portare all'interno un'immagine ad affresco molto venerato con la ''Madonna col Bambino tra i santi Giuliano e Rocco'' realizzato da [[Lorenzo di Giovanni de Carris]] come ex voto contro pestilenze, l’invasione dei francesi e, pare, anche delle cavallette in precedenza posto in un’edicola viaria.<ref>Alessandro Delpriori, ''Lorenzo di Giovanni de Carris... Cit.'', in ''Lorenzo de Carris e i pittori eccentrici nelle Marche... Cit.'', Perugia, 2016, pag. 41.</ref> Nella cappella di Santa Maria della Fede sono due tele con ''Angeli con i simboli dell'Immacolata Concezione'', presumibilmente dipinte per affiancare un'immagine mariana, forse lauretana, firmate e datate 1604 da [[Marcello Gobbi]], allievo del [[Andrea Boscoli|Boscoli]] e realizzate per il fiorentino Gino Capponi, allora Tesoriere della Marca.<ref>Silvia Blasio, ''Percorsi della pittura toscana nelle Marche del Cinque e Seicento'', in ''Marche e Toscana. terre di grandi maestri tra Quattro e Seicento'', Pisa, 2007, pagg. 204 - 205.</ref>
* [[Chiesa di San Giorgio (Macerata)|Chiesa di San Giorgio]] - È una delle più antiche della città, documenti fanno risalire l'edificio al 1268. Nel 1542 il Comune ricostruì la chiesa eliminando il portico anteriore, successivi interventi completati nel 1845 portano all'attuale facciata su progetto di [[Agostino Benedettelli]].<ref name=itinerari />
* [[Chiesa di Santa Maria della Pace (Macerata)|Chiesa di Santa Maria della Pace]]
* [[Chiesa di San Michele Arcangelo (Macerata)|Chiesa di San Michele Arcangelo]]
* [[Chiesa di San Francesco(Macerata)|Chiesa di San Francesco]]
* [[Chiesa di Santa Madre di Dio (Macerata)|Chiesa di Santa Madre di Dio]]
* [[Chiesa del Sacro Cuore (Macerata)|Chiesa del Sacro Cuore]]
* [[Chiesa di Santa Croce (Macerata)|Chiesa di Santa Croce]]
* Ex chiesa dei Cappuccini, ora cappella dell'ospedale civile, conserva all'altare maggiore una pala firmata da [[Bernardino Nocchi]] e datata 1804 raffigurante l{{'}}''Immacolata Concezione''.<ref>Silvia Blasio, Percorsi della pittura toscana nelle Marche del Cinque e Seicento, in Marche e Toscana. terre di grandi maestri tra Quattro e Seicento, Pisa, 2007, pagg. 222 - 223.</ref>
* [[Ex Convento di San Vincenzo]]<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/72559|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - CONVENTO DI S. VINCENZO |sito=www.regione.marche.it|accesso=12 maggio 2025}}</ref> con annessa chiesa a pianta centrale<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/65982|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - CHIESA DI S. VINCENZO |sito=www.regione.marche.it|accesso=12 maggio 2025}}</ref>. Ora il complesso, restaurato, è una delle sedi dell'Accademia di Belle Arti di Macerata. La chiesa, sconsacrata, è diventata l'aula magna-auditorium dell'Accademia.<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/72559|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - CONVENTO DI S. VINCENZO |sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>
 
=== IlArchitetture Seicentocivili ===
[[File:Macerata, Palazzo Torri 2020.jpg|miniatura|Palazzo Torri]]
[[File:328MacerataPalazzoDiamanti.JPG|miniatura|left|[[Palazzo Mozzi (Macerata)|Palazzo della Banca d'Itali]]a già Palazzo Mozzi, o Mozzi-Ferri, o Palazzo dei Diamanti]]
[[File:Loggia dei mercanti di Macerata.jpg|miniatura|La Loggia dei Mercanti in Piazza della Libertà]]
[[File:308MacerataPalazzoBuonaccorsi.JPG|miniatura|left|Palazzo Buonaccorsi sede di molte mostre]]
[[File:310MacerataLoggiaDelGrano.JPG|miniatura|Loggia del grano]]
[[File:Sferisterio by night.jpg|miniatura|Arena Sferisterio]]
[[File:Porta Montana Macerata.JPG|miniatura|left|Porta Montana]]
 
==== Palazzi ====
[[File:Chiesa di San Filippo Neri a Macerata.jpg|miniatura|Chiesa di San Filippo Neri]]
Dopo un secolo d'oro venne un secolo buio. Il [[papa Clemente VIII]], con la bolla ''De Bono Regimine'', accentrò tutto il potere politico-amministrativo a [[Roma]]; questo portò alla città una riduzione del territorio da essa controllato, meno peso politico all'interno dello [[Stato della Chiesa]], una regressione a livello economico e demografico.
Sia l'edilizia privata che quella pubblica fecero una brusca frenata con alcune eccezioni come il riassetto della strada nuova (odierno Corso della Repubblica), la costruzione di Porton Pio alla fine del quartiere fuori Porta Romana, l'allargamento della strada che portava al colle di Santa Croce. Nonostante questo si edificarono nuove chiese, quella di San Paolo (1623-1655) e quella di San Giovanni (1600-1655), la chiesa dei [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]].
 
* [[Autopalazzo]]: l'Autopalazzo (detto anche ''Palace'' o ''Garage Perogio'') è un edificio in [[stile liberty]] realizzato in aderenza alle mura ovest di Macerata. L'edificio fu terminato nel 1911 su disegno dell’ingegnere Ugo Cantalamessa come officina polifunzionale. Dal 2014, dopo un breve periodo di chiusura, ospita gli uffici della [[Confcommercio]].
=== Il Settecento ===
* Ex Casa del Fascio.<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/69991|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - CASA DEL FASCIO |sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>
[[File:Bibliotecamb.jpg|thumb|Interno della biblioteca Mozzi Borgetti]]
* [[Loggia del grano]]: L'area su cui sorge l'edificio prima ospitava la chiesa di Santa Maria del Suffragio, completamente distrutta da un incendio nel 1832. È opera di un artista locale, Agostino Benedettelli che, nel 1841, la edificò come "Borsa" per il commercio del grano e della seta.<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/65429|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - FORO DEL GRANO |sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>. Attualmente ospita il Dipartimento di Scienze politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali di UNIMC.<ref name="unimc.it">{{Cita web|url=https://www.unimc.it/it/sostenibilita/ateneo-in-cifre/risorse-strutturali|titolo=Università di Macerata - Risorse strutturali|sito=https://www.unimc.it|data=14 gennaio 2020|lingua=it|accesso=13 aprile 2024}}</ref>
[[File:308MacerataPalazzoBuonaccorsi.JPG|thumb|Palazzo Buonaccorsi sede di molte mostre|sinistra]]
* [[Loggia dei Mercanti (Macerata)|Loggia dei Mercanti]]: è un edificio storico situato nella Piazza della libertà. Originariamente era destinata ad ospitare la [[stadera]] comunale per pesare il grano, ma fu anche luogo di contrattazione ed esposizione di merci.
[[File:Palazzo Buonaccorsi .jpg|miniatura|Accesso al Cortile di Palazzo Buonaccorsi|sinistra]]
* [[Palazzo Buonaccorsi]].
[[File:Macerata, palazzo dell'ex-collegio gesuitico, salone 05.jpg|alt=Sala dell'Eneide di Palazzo Buonaccorsi|miniatura|Sala dell'Eneide di Palazzo Buonaccorsi]]
* [[Palazzo Carradori]]<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/65415|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - PALAZZO CARRADORI
[[File:Teatro Lauro Rossi dall'alto.jpg|miniatura|316x316px|Teatro Lauro Rossi|sinistra]]
|sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>.
L'accentramento del potere si fece risentire, a distanza di anni, anche a livello di attaccamento al Governo pontificio. Infatti all'interno del ceto borghese, che negli anni si era formato e rinforzato, c'era chi ammirava le prime idee [[Illuminismo|illuministiche]] che venivano dall'estero, combattute con molta foga dal clero. Tale secolo vide le famiglie nobili, frustrate per l'esclusione dalla vita politica, investire in costruzioni di case e ville lussuose da menzionarne alcune come quella dei conti Bonaccorsi, iniziata nel 1707 e finita nell'arco di 20 anni, Palazzo Asclepi-Salimbeni (1725), quello dei Compagnoni (1736), Palazzo Pellicani (1736) e grazie all'architetto [[Luigi Vanvitelli]] si deve Palazzo Torri (1738-1758), sempre di questi anni è l'atipico<!--perché?--> palazzo Costa (1756) mentre grazie a [[Giuseppe Valadier]] si devono l'originale<!--perché?--> Palazzo De Vico (1793) e il primo esempio di costruzione [[Neoclassicismo|neoclassica]] a Macerata cioè Palazzo Ugolini (1793).
* [[Palazzo Ciccolini]]. Il Palazzo, si trova nel centro storico della città, oggi è sede universitaria. Al suo interno vi è una ricca decorazione pittorica del XVI secolo, in passato era attribuita all’ artista bolognese [[Pellegrino Tibaldi]] ma in parte ricondotta per via documentaria ai pittori [[Giuliano di Camillo da Cingoli]] e [[Leonardo da Borgo Sansepolcro]]. A Palazzo Ciccolini si svolgevano le riunioni dell’Accademia dei Catenati.<ref>{{Cita web|url=https://musei.macerata.it/collezione/costa-ciccolini-irene/|titolo=maceratamusei - Collezioni, Le opere della collezione Costa Ciccolini Irene|sito=https://www.musei.macerata.it|data=|lingua=it|accesso=20 aprile 2024}}</ref>
L'edilizia religiosa registrò la nascita della chiesa di San Filippo, totalmente [[Barocco|barocca]], grazie all'architetto romano [[Giovan Battista Contini]], venne ristrutturato il duomo e costruita San Giorgio (1792-1798). Tra il 1767 e il 1774 viene realizzato all'interno del palazzo comunale, affacciato sulla piazza maggiore, il teatro tardobarocco su pianta a campana, che, nel 1884 verrà intitolato al musicista e compositore maceratese [[Lauro Rossi]] (1810-1885); il progetto inviato allo scopo dal rinomato specialista [[Antonio Galli da Bibbiena]] venne ridotto alle giuste dimensioni del sito disponibile dall'architetto camerale [[Cosimo Morelli]] da [[Imola]].
* [[Palazzo Mozzi (Macerata)|Palazzo della Banca d'Italia]]. L'edificio si è creato dal collegamento degli ambienti interni da parte della banca d'italia di edifici presistenti adiacenti tra loro: [[Palazzo Mozzi (Macerata)|Palazzo Mozzi]], Palazzo Silvestri<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/65408|titolo=Regione Marche Musei.ConsultazioneBeni2023 - PALAZZO SILVESTRI|sito=https://www.regione.marche.it|data=|lingua=it|accesso=2 maggio 2025}}</ref> e Palazzo Rotelli Lazzarini<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/65416|titolo=Regione Marche Musei.ConsultazioneBeni2023 - PALAZZO ROTELLI LAZZARINI|sito=https://www.regione.marche.it|data=|lingua=it|accesso=2 maggio 2025}}</ref>. Nel 2024 l'intero complesso è stato acquisito da UNIMC.<ref>{{Cita web|url=https://www.centropagina.it/macerata/nuova-sede-universita-macerata-acquistata-ex-sede-banca-ditalia/|titolo=Una nuova sede per l’Università di Macerata. Acquistata l’ex sede della Banca d'Italia|sito=https://www.centropagina.it|data=27 marzo 2024|lingua=it|accesso=2 maggio 2025}}</ref>
* [[Palazzo Compagnoni Marefoschi]]
* [[Palazzo del Convitto Nazionale]]<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/69934|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - CONVITTO NAZIONALE 'GIACOMO LEOPARDI|sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>
* [[Palazzo Conventati]]<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/65417|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - PALAZZO CONVENTATI|sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>
* [[Palazzo De Vico Ubaldini]]<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/65208|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - PALAZZO DE VICO UBALDINI|sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>
* [[Palazzo del Governo (Macerata)|Palazzo del Governo]]
* [[Palazzo Galeotti (Macerata)|Palazzo Galeotti]]. Il Palazzo oggi appartiene alla Fondazione Carima, di cui ha ospitato la sede dalle origini al 2005. E'stato poi Concesso in comodato d’uso all’ Accademia di Belle Arti di Macerata.<ref>{{Cita web|url=https://fondazionemacerata.it/fondazione/palazzi-storici/palazzo-galeotti/|titolo=Fondazione Carima - Palazzo Galeotti|sito=www.fondazionemacerata.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref> Al piano terra è stata creata la sede della GABA - Galleria Accademia Belle Arti di Macerata che organizza un ciclo costante di mostre ed eventi con i protagonisti dell’arte visiva contemporanea.<ref>{{Cita web|url=https://www.abamc.it/la-galleria|titolo=LA GALLERIA DELL'ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI MACERATA - GABA.MC|sito=www.abamc.it|accesso=15 maggio 2025}}</ref>
* [[Ex Palazzo di giustizia e carceri (Macerata)|Ex Palazzo di giustizia]]: È un pregevole edificio che nei secoli XVII-XVIII ospitava il Monastero di Santa Chiara, con annessa chiesa omonima oggi adibita a sala di lettura.<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/65410|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - PALAZZO DEI TRIBUNALI
|sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref> Nel 1808 la chiesa e il monastero, in seguito alle soppressioni napoleoniche, venivano trasferiti al demanio e trasformati in Palazzo di Giustizia e carcere giudiziario,<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/73476|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - CARCERE FEMMINILE|sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref> funzione che l’edificio ha conservato fino agli anni Sessanta del secolo scorso, con l’antica cappella seicentesca del monastero utilizzata come aula della Corte d’Assise. Dopo un intervento di ristrutturazione ad opera dell’Università di Macerata, attualmente ospita il Dipartimento di Studi Umanistici e il Dipartimento di Giurisprudenza di UNIMC mentre il piano ammezzato è diventato sede della Biblioteca Statale di Macerata.<ref>{{Cita web|url=https://biblioteche.cultura.gov.it/it/biblioteche-pubbliche-statali/visualizza-le-46-biblioteche/biblioteca/Biblioteca-Statale-Macerata/|titolo=Direzione generale Biblioteche e diritto d'autore - Biblioteca Statale Macerata|sito=https://biblioteche.cultura.gov.it|data=|lingua=it|accesso=13 aprile 2024}}</ref>
* [[Palazzo del mutilato]]<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/65991|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - PALAZZO DEL MUTILATO |sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>
* [[Palazzo degli Studi (Macerata)|Palazzo degli Studi]]
* [[Palazzo della Provincia (Macerata)|Palazzo della Provincia]].<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/65411|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - PALAZZO DELLA PROVINCIA|sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>
* Palazzo Palmucci dei Pellicani e Teatro della Filarmonica<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/65412|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - PALAZZO PALMUCCI DEI PELLICANI |sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>
* [[Palazzo Romani-Adami]]. Il Palazzo è il risultato dell’unione di più immobili come è ancora leggibile sul prospetto principale. A partire dal 1911 l’immobile viene acquistato da istituti bancarie, per poi passare in seguito alla [[Cassa di risparmio della provincia di Macerata]]. Dal 2001 Palazzo Romani-Adami entra a far parte del patrimonio della Fondazione Carima che, dopo un importante progetto di recupero architettonico, vi stabilisce la propria sede.<ref>{{Cita web|url=https://fondazionemacerata.it/fondazione/palazzi-storici/palazzo-romani-adami/|titolo=Fondazione Cassa di risparmio della Provincia di Macerata - Palazzo Romani-Adami|sito=https://fondazionemacerata.it/|data=|lingua=it|accesso=20 aprile 2024}}</ref> Successivamente è stato concesso in comodato d’uso all’ Università di Macerata.<ref>{{Cita web|url=https://picchionews.it/attualita/fondazione-carima-e-unimc-brindano-per-palazzo-romani-adami|titolo=Fondazione Carima e Unimc brindano per Palazzo Romani Adami|sito=https://picchionews.it|data=29 settembre 2016|lingua=it|accesso=20 aprile 2024}}</ref>
* [[Palazzo Ricci (Macerata)|Palazzo Ricci]]<ref>{{Cita web|url=https://fondazionemacerata.it/fondazione/palazzi-storici/palazzo-ricci/|titolo=Fondazione Carima- Palazzo Ricci|sito=www.fondazionemacerata.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>
* [[Palazzo Torri]]<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/65407|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 -PALAZZO TORRI |sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>
* [[Palazzo Ugolini]]: È il primo esempio di architettura neoclassica a macerata. Lo progettò, nel 1793, per i marchesi Ugolini [[Giuseppe Valadier]] autore anche della sistemazione della romana Piazza del Popolo.<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/65423|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - PALAZZO UGOLINI|sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>.Attualmente ospita il Dipartimento di Studi Umanistici - Lingue, Mediazione, Storia, Lettere, Filosofia di UNIMC.<ref name="unimc.it"/>
* [[Ex Seminario di Macerata]]: L'edificio sorge nella zona più antica di Macerata, un tempo occupata dalla chiesa e dal convento di S. Agostino, di cui si ha notizia fin dal XIII secolo. Dopo la soppressione napoleonica l'edificio fu ceduto da [[Pio VII]] al Vescovo San [[Vincenzo Maria Strambi]], che lo trasformò in [[seminario]].<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/65451|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - SEMINARIO DIOCESANO |sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>. Attualmente ospita il Dipartimento di Economia e Diritto di UNIMC.<ref name="unimc.it"/>
 
==== Ville ====
Il secolo si chiuse con l'arrivo dell'esercito [[Napoleone Bonaparte|napoleonico]], che era sceso in Italia ed aveva occupato anche le [[Marche]]; l'evento portò grande entusiasmo tra i borghesi e tra alcuni popolani, perché vedevano concretizzate le loro idee di giustizia e di libertà; la città fu aggregata alla [[Repubblica Romana (1798-1799)|Repubblica Romana]] nel 1798 {{citazione necessaria|con il grado di capoluogo del [[Musone (Marche)|Musone]]}}. Dopo alcuni momenti, vista anche la soppressione degli ordini religiosi e la forte pressione fiscale, l'entusiasmo si trasformò in un forte sentimento di reazione, che nel 1799 sfociò in un duro moto che costrinse le truppe napoleoniche a fuggire dalla città. Queste però tornarono più forti di prima e dopo cinque giorni di battaglia, il 5 luglio, riuscirono a fare una breccia e ad entrare dandosi al saccheggio, alla profanazione di chiese e all'assassinio di {{citazione necessaria|circa 360 persone}}, di cui molte di classi disagiate che abitavano nei quartieri fuori le mura, come le "Fosse" e le "Casette", perché visti come i probabili responsabili dei moti.
* [[Villa Cola]]<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/69918|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - VILLA COLA |sito=www.regione.marche.it|accesso=20 agosto 2025}}</ref>.
* [[Villa Compagnoni delle Lune]] a [[Cimarella]]
* Villa Giorgini<ref>{{Cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/marche/cosa-fare/sch-luoghi-abbandonati-dove-nybudt0g/villa-giorgini-di-macerata|titolo=Il Resto del Carlino
Marche, i luoghi abbandonati - Villa Giorgini di Macerata|sito=ilrestodelcarlino.it|accesso=15 maggio 2025}}</ref>.
* [[Villa Boschetto Ricci]]
 
==== L'OttocentoTeatri ====
[[File:Madonna della Misericordia (Macerata) Interior 1.jpg|miniatura|Interno della piccola cappella dedicata alla Madonna della Misericordia vicino al Duomo.]]
Le cannonate francesi, oltre ai morti, provocarono gravi danni a Porta Romana, per cui nella seconda metà dell'800 si decise di sostituire la porta, prima con i due palazzetti neoclassici laterali e poi con una cancellata in ghisa; da quel giorno la zona fu chiamata "i cancelli".
Costituitosi il [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno Italico]] venne elevata al rango di capoluogo del dipartimento del Musone (1808-1814). Nel maggio del [[1815]] vide lo sbandamento delle truppe di [[Gioacchino Murat]], battute dagli austriaci nella [[battaglia di Tolentino]]. Nel [[1817]] a Macerata c'è la prima insurrezione italiana di stampo carbonaro<ref name="test">C. Rendina - I papi storia e segreti, pag.752, Newton Compton editori, 1987</ref>, infatti grazie all'adesione di alcuni reduci delle armate napoleoniche e murattiane si organizzò a Macerata una "vendita massonica", che aderì come detto alla [[carboneria]]. Nella notte tra il 23 e il 24 giugno 1817, un gruppo di rivoluzionari maceratesi aspettavano rinforzi e armi dai rivoluzionari anconetani, come concordato, ma per qualche motivo non ricevettero né armi, né rinforzi. Decisero comunque di agire in qualche modo sparando due colpi di fucile contro la porta dei "Cappuccini Vecchi" (poi diventata Santo Stefano); nessuno fu ferito e alcuni congiurati, catturati e condannati alla pena capitale, furono infine graziati e la pena commutata in reclusione.
 
* [[Sferisterio di Macerata]]: lo Sferisterio di Macerata è un teatro all'aperto situato nel centro storico di Macerata. Un'arena semicircolare originariamente destinata al gioco del [[pallone col bracciale]], successivamente riadattata a ___location per concerti e teatro d'opera, l'unico all'aperto con i palchi, di acustica definita perfetta da cantanti e direttori d'orchestra, e sede di taluni festival culturali.<ref>{{Cita web|http://www.cronachemaceratesi.it/2013/07/31/le-belle-parole-sullo-sferisterio/359333/|Le belle parole sullo Sferisterio {{!}} Cronache Maceratesi}}</ref> L'edificio è stato progettato nel 1823 dall'architetto [[Architettura neoclassica|neoclassico]] [[Ireneo Aleandri]] (progettista, tra l'altro, del [[viadotto dell'Ariccia]] e del [[Teatro Nuovo "Gian Carlo Menotti"]] di [[Spoleto]]). Ha una capienza massima di circa 2500 posti (fino a 3000, includendo la balconata) e dal 1967 è noto per la stagione lirica estiva, trasformata nello "Sferisterio Opera Festival" nel 2006 dall'allora direttore artistico [[Pier Luigi Pizzi]], e nel 2012 in "Macerata Opera Festival", dal direttore artistico Francesco Micheli, in carica fino al 2017.
Il pur goffo tentativo, subito represso dalle autorità, rappresentò la voglia di libertà e la presa di coscienza dei propri diritti da parte della popolazione. Nell'ottobre del 1820 cominciarono i lavori di costruzione dello [[Sferisterio di Macerata|Sferisterio]], che serviva da stadio per il [[pallone col bracciale|gioco del bracciale]] e altre attività; tale opera, ultimata su progetto dell'architetto [[Ireneo Aleandri]] nell'agosto del 1829, fu incastonata perfettamente tra Piazza Mercato, il quartiere le "casette" e la "cocolla"; per costruirla venne abbattuta la Porta Mercato, poi riedificata. Molti maceratesi presero parte nell'[[XIX secolo|Ottocento]] alle campagne per l'indipendenza dell'[[Italia]]. Nel gennaio del [[1849]] [[Giuseppe Garibaldi]] soggiornò a Macerata per costruire la legione maceratese, che a [[Roma]] provò invano a salvare la [[Repubblica Romana (Risorgimento)|Repubblica Romana]], e che rifulse per valore nella battaglia di Porta San Pancrazio; su una lapide nel palazzo comunale è riprodotta la lettera che Garibaldi diresse ai Maceratesi. Lo stesso Giuseppe Garibaldi fu eletto a Macerata come deputato alla costituente della sopracitata neonata repubblica.<ref>Marco Severini, La Repubblica romana del 1849, p. 138, Marsilio editori, Venezia 2011</ref>
* [[Teatro Lauro Rossi]]
* [[Teatro romano di Helvia Recina]]
 
==== Vie e Piazze ====
Dopo la [[battaglia di Castelfidardo]], che vide l'esercito del pontefice sconfitto da quello dei [[Casa Savoia|Savoia]], a Macerata venne istituita una [[Giunta provvisoria di governo di Macerata (1860)|giunta provvisoria di governo]] (20 settembre 1860) avente l'obiettivo di guidare la città fino al successivo plebiscito del 4 novembre [[1860]], che portò le Marche ad annettersi al neonato [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]. Macerata, tuttavia, forse perché era stata da molto fedele al potere dei Papi, o forse perché fino ad allora aveva sempre tenuto in mano i poteri politici-amministrativi regionali, venne punita. Infatti l'università perse tre facoltà, passate ad [[Ancona]], il Comando militare, anch'esso passato ai dorici e la Corte d'appello del tribunale. Chiaramente questo creò non pochi disagi alla città, che perse di colpo un prestigio esercitato in un piccolo stato e si ritrovò ad essere una piccola città in un grande Stato.
[[File:Ingresso di palazzo Compagnoni Marefoschi.jpg|miniatura|Veduta dell'ingresso di palazzo Compagnoni Marefoschi da largo donatori del sangue. Si nota, dietro, la mole della chiesa di San Paolo, attualmente adibita ad auditorium.]]
In questo secolo così travagliato occorre ricordare che in città fu costruito il nuovo manicomio in stile neoclassico e in cotto, la Loggia del Grano (1841) e ricostruita la facciata della chiesa di Santa Croce.
[[File:Sferisterio Macerata.jpg|thumb|Lo [[Sferisterio di Macerata]]]]
[[File:Sferisterio by night 1.jpg|miniatura|Sferisterio, il pubblico si dispone prima di uno spettacolo]]
Il nuovo Stato non è un sinonimo solo negativo per i maceratesi, che infatti cominciano ad appassionarsi alla nuova vita sociale e alla politica che gli viene offerta. Molti in città non possono votare, visto che il diritto al voto è legato al reddito, e una buona parte che ne ha diritto non vota seguendo il ''[[non expedit]]'' di [[papa Pio IX]]. Occorre però dire che nonostante tutto questo molti si appassionano alla politica e come a livello nazionale anche a livello comunale nascono le prime associazioni di [[mutuo soccorso]], circoli (come quello garibaldino del Giardinetto) e partiti politici: repubblicano (che aveva poco seguito in città), liberale, seguitissimo da molti abitanti del centro e dai borghesi in genere, infine il socialista con i quartieri più popolani attratti da tali idee. I socialisti erano forti soprattutto negli storici quartieri [[Comunismo|rossi]] delle "casette", che corrisponde come già detto all'odierno Corso Cairoli, e delle "fosse", cioè Borgo San Giuliano. Con il nuovo arriva anche la tecnologia: l'erogazione dell'energia elettrica, che apre la strada dello sviluppo industriale e la ferrovia, che collega la città ad altri centri.
[[File:Sferisterio di Macerata - Vista dalla balconata - Aida 2014.jpg|thumb|Lo sferisterio durante l'[[Aida]] del 2014]]
[[File:Piazza Mazzini di Macerata.jpg|miniatura|Veduta di Piazza Mazzini]]
[[File:Piazzaliberta.jpg|miniatura|Piazza della Libertà in versione notturna]]
[[File:Via Mozzi, Macerata.jpg|miniatura|Via Mozzi, una via tipica del centro storico cittadino]]
[[File:Panorama di macerata da Viale Puccinotti.jpg|miniatura|Veduta di una parte del centro storico dalla passeggiata in Viale Puccinotti]]
[[File:Corso della repubblica.jpg|miniatura|Corso della Repubblica]]
 
[[File:Macerata, piazza della libertà, palazzo del comune 01.jpg|miniatura|Piazza della Libertà.]]
=== Il Novecento ===
* [[Piazza della Libertà (Macerata)|Piazza della Libertà]]. Da sempre centro della vita cittadina, vi si affacciano le principali architetture civili della città.
[[File:Palazzo Ciccolini Macerata Italy XVI.JPG|miniatura|Palazzo Ciccolini]]
* Corso Cairoli.
Il secolo si apre con una lenta crescita demografica e con gli abitanti che pian piano incominciano a costruire case private anche fuori dalle mura. Tre quartieri cominciano a formarsi: il primo, di stampo borghese, è quello della zona della stazione, dove vengono edificate le case dei benestanti, un altro quartiere di benestanti è creato vicino a Piazza Dell'Armi (odierno stadio dei Pini) in due punti, uno dietro via Morbiducci (odierno Corso Cavour) ed un altro punto l'odierno viale Carradori, infine è ampliato il quartiere popolare di "Villa Ficana", che sorge sul colle di Santa Croce. Sempre in questi anni si edificano la chiesa dell'Immacolata (1893-1917), situata in Corso Cavour e la chiesa di Corso Cairoli, nominata Sacro Cuore (1909-1913). La [[Guerra italo-turca]] rinfocolò gli attriti tra i partiti. che si trovarono alle prese con una grave crisi internazionale.
 
==== Fontane e monumenti ====
Anche a Macerata ci furono contrasti tra gli interventisti del partito nazionalista, capeggiato da Mazzantini, e i neutralisti del partito socialista (che in realtà era diviso in due correnti); questa tensione sfociò in un'aggressione da parte dei socialisti ai nazionalisti durante una conferenza pro-intervento di [[Cesare Battisti]]. Molti Maceratesi presero parte alla [[Grande Guerra]] formando la "Brigata Macerata" di cui facevano parte il [[121º Reggimento fanteria "Macerata"]] e il [[122º Reggimento fanteria "Macerata"]], che si fece segnalare per il grande coraggio con cui andava in battaglia. Dopo la guerra, anche a Macerata, ci furono gravi problemi di ordine pubblico per motivi politici; infatti dopo la [[marcia su Roma]] i fascisti anche in città presero il potere e diedero la caccia ai nemici di sempre entrando dentro la sede dei socialisti, bruciando la casa del popolo e devastando alcune osterie del quartiere le "casette". Per fortuna della città due [[podestà (fascismo)|podestà]] moderati (Benignetti e Magnalbò) evitarono gravi atti di intolleranza da parte delle squadracce, e promossero opere pubbliche. Nonostante questo nel 1926 si tenne in città il Congresso nazionale della [[FUCI]] con la partecipazione di monsignor Montini e si verificarono forti contestazioni da parte dei fascisti, preludio alla soppressione dei circoli di [[Azione Cattolica]] (1931).
 
* Fonte maggiore. Risalente al 1326 su disegno di Mastro Marabeo e del fratello Domenico.<ref name=itinerari />
[[File:Macerata Monumento ai Caduti 1932.JPG|thumb|Il monumento dei caduti di Macerata in stile fascista]]
* I Cancelli. Cancellata in ghisa opera di [[Rodolfo Buccolini]] posta tra due edifici gemelli progettati dall'ing Agostino Benedettelli.<ref name=itinerari />
Da menzionare le opere fatte in questi anni: Palazzo delle Poste (1922), Palazzo degli Studi (1931), lo [[Stadio della Vittoria (Macerata)|Stadio della Vittoria]] (1926) dove giocava la [[Maceratese]], l'adiacente Monumento ai Caduti (1928-1932) e con l'abbattimento del Porton Pio si ha la creazione della scenografa Piazza Della Vittoria che servì anche per facilitare la viabilità della zona, Palazzo del Mutilato (1938) infine è da menzionare il Palazzo del fascio (nel ventunesimo secolo vi è il catasto) sito in Piazza Mercato (Piazza Mazzini) appena dietro lo [[Sferisterio di Macerata|Sferisterio]]. Nel 1943 dopo la caduta del fascismo molti cittadini scesero in piazza per festeggiare, ma la felicità durò poco visto che l'occupazione nazista arrivò senza remore anche a Macerata. I bombardamenti degli alleati colpirono il quartiere di Corso Cavour (fu distrutta la Caserma Castelfidardo) e quello di Corso Cairoli (vicino c'era il Distretto militare mentre nel ventunesimo secolo è la sede dell'anagrafe e di altri uffici comunali) e non mancarono morti e feriti soprattutto fra le donne. Macerata venne definitivamente liberata il 30 giugno 1944 dai partigiani delle Bande Nicolò del Comandante Augusto Pantanetti.
* Monumento della Vittoria.<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/69922|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - MONUMENTO DELLA VITTORIA|sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>.
[[File:324MacerataPalazzoStudi.JPG|miniatura|Palazzo degli Studi - Sede della provincia]]
* [[Torre civica di Macerata|Torre civica]] (Torre dei Tempi) con orologio astronomico.
[[File:Orologio Astronomico di Macerata.jpg|miniatura|Orologio Planetario della Torre Civica installato nell'aprile del 2015. Caratteristicoeiln carosello di statue che rendono omaggio alla Madonna.]]
* [[Aula magna dell'Università di Macerata]]
Da segnalare che a guerra finita fu pestato a morte un noto fascista della città, e dopo averlo trascinato per le vie cittadine attaccato ad un carro trainato dai buoi, fu impiccato a testa in giù vicino allo Sferisterio. L'economia torna a girare soprattutto grazie all'agricoltura, al commercio e al terziario vero motore economico della città nel [[XX secolo|Novecento]]. Intorno agli [[Anni 1950|anni cinquanta]] il problema principale fu quello di trovare un tetto per i moltissimi sfollati così si ampliarono diverse zone (le Casette, le Fosse, Ficana e le Vergini) e si crearono nuovi quartieri popolari come: la Pace, le Casermette (cioè San Francesco), il rione Marche e nei decenni successivi le Due Fonti, Collevario e Colleverde. Negli [[Anni 1980|anni ottanta]] la città tocca il suo massimo picco demografico grazie anche all'edificazione di case popolari a Piediripa, Sforzacosta e Villa Potenza. Nei primi anni novanta come in gran parte d'[[Italia]] arriva una ventata d'immigrazione che non porta grande criminalità soprattutto grazie alla buona integrazione.
 
=== NuovoArchitetture millenniomilitari ===
La città è caratterizzata da una certa qualità della vita che la rende una delle città più vivibili grazie anche ai molti punti "verdi" situati in diverse zone: i Giardini Diaz, Villa Lauri, il Sasso d'Italia e vari piccoli spazi verdi che sono presenti in tutti i quartieri cittadini. Nel [[2006]] sono iniziati i lavori per la realizzazione della galleria di collegamento tra la zona di "Due Fonti" e "Fontescodella"; i lavori sono stati ultimati a fine 2007 e l'apertura è avvenuta nel novembre 2008. Tale opera, la più importante degli ultimi decenni, rende più rapida la viabilità tra la valle del Potenza a quella del Chienti, evitando di attraversare l'area più urbana della città.
 
* Cinta muraria di Macerata<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/65430|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - MURA URBICHE |sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>.
Nel 2015 viene riposizionato il prestigioso orologio astronomico sulla facciata della torre civica, accompagnato dal carosello dei Magi che sfilano davanti alla Madonna col Bambino insieme all'angelo.
** Porta del Mercato<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/65428|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - PORTA DEL MERCATO |sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>.
** Porta Montana<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/65413|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - PORTA MONTANA |sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>.
** Porta San Giuliano<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/65414|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - PORTA S. GIULIANO|sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>.
* Ex Caserma Filippo Corridoni<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/66003|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - CASERMA FILIPPO CORRIDONI|sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/72547|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - CASERMA PAPALINA|sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>.
* Ex Caserma Castelfidardo.<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/69928|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - LICEO GINNASIO STATALE 'GIACOMO LEOPARDI'|sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref> Nella parte superstite della ex caserma, nel corpo posteriore, vi è stata spostata nel dopoguerra la sede del [[Liceo classico linguistico Giacomo Leopardi|Liceo classico Giacomo Leopardi di Macerata]].<ref>{{Cita web|url=https://www.classicomacerata.edu.it/it/licei/la-nostra-storia/|titolo=Liceo Classico Statale Giacomo Leopardi - La nostra storia |sito=www.classicomacerata.edu.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>
 
=== Aree archeologiche ===
Nel 2016 viene inaugurato l'Orto dei Pensatori, uno spazio dedicato al festival, teatro e cinema e alla socializzazione, allestito nel cortile delle ex carceri di via Illuminati.
[[File:Teatro Romano "Helvia Recina".jpg|miniatura|Rovine romane del teatro di Helvia Recina.]]
* Area archeologica della città romana di [[Helvia Recina]]
 
=== Aree naturali ===
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
 
* Giardini Diaz<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/58518|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - GIARDINI DIAZ |sito=www.regione.marche.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>
[[File:Macerata Chiesa San Francesco 1.JPG|thumb|Chiesa di San Francesco]]
* Parco di Fontescodella
[[File:Macerata Chiesa di San Giovanni.JPG|thumb|Chiesa di San Giovanni]]
* Parco di Villa Cozza
* [[Cattedrale di Macerata|cattedrale di San Giuliano]]
* [[Villa Lauri]] ed il suo parco.<ref>{{Cita web|url=https://www.macerataturismo.it/curiosita-cms/villa-lauri-di-macerata/|titolo=VILLA LAURI DI MACERATA|sito=https://www.macerataturismo.it|data=|lingua=it|accesso=2 maggio 2025}}</ref>
* [[Basilica di Santa Maria della Misericordia (Macerata)|basilica di Santa Maria della Misericordia]]
* [[Chiesa di San Filippo Neri (Macerata)|chiesa di San Filippo Neri]]
* [[Chiesa di Santa Maria della Porta (Macerata)|chiesa di Santa Maria della Porta]]
* [[Chiesa di Santa Maria delle Vergini (Macerata)|chiesa di Santa Maria delle Vergini]]
* [[Chiesa di San Giovanni (Macerata)|chiesa di San Giovanni]]
* [[Chiesa di Santa Maria della Pace (Macerata)|chiesa di Santa Maria della Pace]]
* [[Chiesa di Santa Maria Immacolata (Macerata)|chiesa di Santa Maria Immacolata]]
* [[Chiesa del Sacro Cuore (Macerata)|chiesa del Sacro Cuore]]
* [[Chiesa di San Giorgio (Macerata)|chiesa di San Giorgio]]
* [[Chiesa di San Michele Arcangelo (Macerata)|chiesa di San Michele Arcangelo]]
* [[Chiesa di San Francesco(Macerata)|chiesa di San Francesco]]
* [[Chiesa di Santa Madre di Dio (Macerata)|chiesa di Santa Madre di Dio]]
* [[Chiesa di Santa Croce (Macerata)|chiesa di Santa Croce]]
 
=== Architetture civili Borghi===
* [[Sferisterio di Macerata|Sferisterio]]
* Torre civica e orologio planetario
* Teatro Lauro Rossi
* [[Loggia dei Mercanti (Macerata)|Loggia dei Mercanti]]
* Fonte maggiore
* I Cancelli
* [[Palazzo Buonaccorsi]]
* [[Palazzo Compagnoni Marefoschi]]
* [[Villa Compagnoni delle Lune]] a [[Cimarella]]
 
*[[Borgo Villa Ficana]]
=== Aree archeologiche ===
* [[Helvia Recina]]
 
== Società ==
 
=== Evoluzione demografica ===
 
{{Demografia/Macerata}}
[[File:Orologio planetario torre civica.jpg|miniatura|Orologio planetario della torre con il suo carosello.]]
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
SecondoAl i31 datidicembre ISTAT2023 algli 31stranieri dicembreresidenti 2015nel lacomune erano 4855, ovvero l'11,18% della popolazione. stranieraDi residenteseguito erasono diriportati {{formatnum:3928}}i persone.gruppi più consistenti:<ref>[http{{Cita web|url=https://demo.istat.it/str2015app/index.html Cittadini stranieri. ?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente eper bilanciocittadinanza demograficoo alpaese 31di dicembrenascita|accesso=19 2015]luglio 2025}}</ref>
 
* [[Romania]] 475
* Perù 376
* [[Nigeria]] 341
* [[Marocco]] 249
* [[Pakistan]] 237
* [[Ucraina]] 219
* [[Macedonia del Nord]] 210
* [[Cina]] 198
* Afghanistan 177
* [[Tunisia]] 150
 
=== Tradizioni e folclore ===
''Pistacóppi'' è il nome con cui vengono chiamati i piccioni di Macerata e, come conseguenza, questo è divenuto un soprannome scherzoso dei maceratesi. Un altro tradizionale appellativo dei maceratesi è quello di ''vrugnulù'' (prugne). Sebbene questi appellativi facciano parte della tradizione orale non mancano pubblicazioni che ne attestano l'uso conclamato.<ref>Mario Affede, ''Macerata de li vrugnulù'' in ''Il cuore della Marca'', Edizioni Bolis, 1979.</ref>
 
''Pistacóppi'' è il nome con cui vengono chiamati i piccioni di Macerata e, come conseguenza, questo è divenuto un soprannome simpatico e scherzoso dei maceratesi. Un altro tradizionale appellativo dei maceratesi è quello di ''vrugnulù'' (prugne). Sebbene questi appellativi facciano parte della tradizione orale non mancano pubblicazioni che ne attestano l'uso conclamato (cfr. Mario Affede, "Macerata de li vrugnulù" in ''Il cuore della Marca'', 1979 Edizioni Bolis).
 
== Cultura ==
Macerata aderisce all'Associazione delle Cittàcittà d'Artearte e Culturacultura. La [[Rassegnarassegna di Nuova Musica]], giunta alla XXX edizione, fu fondata da [[Stefano Scodanibbio]] ed è uno degli eventi di [[musica contemporanea]] più importanti d'Italia. È da segnalare la stagione lirica nell'originale e suggestivo [[Sferisterio di Macerata|sferisterio]] che si tiene durante il periodo estivo; il teatro ospita anche la manifestazione musicale [[Musicultura]]. L'[[Università degli studi di Macerata|università]] è tra le più antiche nel mondo fondata nel [[1290]] con la lettura dell'editto in tutta la regione da parte di [[Bartolo da Sassoferrato]] che annunciava la fondazione di una scuola di diritto nella città. Dal 1965 è attivo il Centro di Studi Storici Maceratesi. Il Centro studi "[[Carlo Balelli]]" per la storia della fotografia, fondato nel 2009, ha sede a Macerata e si occupa della valorizzazione dei Fondi [[Balelli]] e del patrimonio storico-fotografico della [[Regioneregione Marche]]. Da Macerata parte l'[[Pellegrinaggio Macerata - Loreto|annuale pellegrinaggio]] votivo verso la [[Santa Casa|basilica della [[Santa Casa]] di [[Loreto]]. A Macerata hanno sede duealcune importanticase editorieditrici nazionali,come Liberilibri e, la [[casa editrice Quodlibet]], Giometti&Antonello, Ephemeria.
[[File:ViaTorre 20civica Settembre- Macerata Italy 201001.JPGjpg|thumbminiatura|Torre vista dal cortile di Palazzo RicciConventati]]
 
[[File:Macerata Loggia del Grano 1841.JPG|thumb|Loggia del grano]]
=== Istruzione ===
 
==== Biblioteche ====
Numerose anche le biblioteche esistenti in città:
* [[Biblioteca comunale Mozzi Borgetti]]
* [[Biblioteca statale di Macerata]]
Riga 207 ⟶ 228:
* [[Biblioteche dell'Università degli Studi di Macerata]]
* [[Istituto storico della Resistenza]]
* [[Archivio di Stato di Macerata]]
 
==== MuseiIstituti scolastici ====
A Macerata si trovano tutti gli istituti di istruzione superiore e tra di essi ricopre notevole importanza l'[[istituto d'istruzione superiore Giuseppe Garibaldi]], per la formazione di tecnici e personale per lo sviluppo dell'agricoltura e l'ambiente rurale.
 
==== Università ====
* Musei Civici di [[Palazzo Buonaccorsi]]
*; MuseoUniversità di storiadegli naturaleStudi di Macerata:
L'[[Università degli Studi di Macerata]] fu fondata nel [[1290]] con la lettura dell'editto in tutta la regione da parte di [[Bartolo da Sassoferrato]] che annunciava la fondazione di una scuola di diritto nella città. Dal 1965 è attivo il Centro di Studi Storici Maceratesi.
* [[Palazzo Ricci (Macerata)|Palazzo Ricci]] (in cui è presente la Collezione del [[XX secolo|Novecento]] italiano)
* Ecomuseo delle case di terra a Borgo Ficana (rappresentazione della vita quotidiana dei contadini)
[[File:Porta Montana Macerata.JPG|miniatura|Porta Montana]]
* Museo tipologico del presepe. Il museo tipologico del presepe è nato nel 1964, ad opera di Domenico Cassese, che nel corso di cinquant'anni ha raccolto nella sua villetta una ricca raccolta di oltre 4.000 pezzi fra personaggi e accessori; è dunque un museo privato, visitabile a richiesta. È esposta al pubblico solo una parte della collezione; l'allestimento occupa quattro sale, nelle due ali dell'edificio<ref>Musei dell'artigianato, Touring Editore, 2003; Qui touring, Touring Club Italiano, 2000 (pagina 80)</ref>. Raccoglie 150 presepi, per un totale di 4000 pezzi circa, prodotti dal Seicento in poi: presepi tipici di varie regioni italiane: presepe calabrese, [[Presepe napoletano|presepe campano]], [[Presepe genovese|presepe ligure]], [[Presepe#Presepe marchigiano|presepe marchigiano]], [[Presepe#Presepe pugliese|presepe pugliese]], presepe sardo, [[Presepe#Presepe siciliano|presepe siciliano]]; presepi tipici europei: della Spagna, della Francia, della Polonia e di altre nazioni; presepi tipici di nazioni extraeuropee: Colombia, Brasile, Messico, Perù, Cina, Indocina, Giappone, Ecuador, Nigeria, Kenia, Palestina, Giappone.
* [[Museo del Risorgimento (Macerata)|Museo del Risorgimento]] (in allestimento)
 
; Accademia di belle arti di Macerata:
=== Media ===
L'[[Accademia di belle arti di Macerata]] fu istituita nel 1972 per affiancare all'università di tradizione plurisecolare anche un'Accademia artistica.
;Quotidiani
* [[Corriere Adriatico]]
* [[Il resto del Carlino]] edizione locale di Macerata
 
==== Musei ====
;TV
[[File:329MacerataMuseoPalazzoRicci.JPG|miniatura|Museo di Palazzo Ricci]]
* Emme tv Macerata
[[File:Macerata, palazzo dell'ex-collegio gesuitico, salone 05.jpg|miniatura|left|Sala dell'Eneide di Palazzo Buonaccorsi]]
* [[Musei civici di Palazzo Buonaccorsi]] composti dalla Pinacoteca comunale<ref>{{Cita web|url=https://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g616177-d3746968-Reviews-Pinacoteca_Comunale_di_Macerata-Macerata_Province_of_Macerata_Marche.html|titolo=Pinacoteca Comunale di Macerata}}</ref> e dal Museo della carrozza<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/marche-musei-monumenti/macerata-musei|titolo=Museo della Carrozza}}</ref>
* [[Museo di storia naturale di Macerata]]<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/marche-musei-monumenti/museo-di-storia-naturale-macerata|titolo=Museo di Storia Naturale di Macerata}}</ref>
* [[Museo Palazzo Ricci]] (in cui è conservata la Collezione del [[XX secolo|Novecento]] italiano)
* Ecomuseo delle case di terra a [[Borgo Villa Ficana]] (rappresentazione della vita quotidiana dei contadini)
* Museo del Risorgimento (in allestimento)
* [[Museo della Scuola Paolo e Ornella Ricca]]
* [[Museo diocesano (Macerata)|Museo diocesano di Macerata]]
* Museo del Cinema
* Meseo della tessitura - La Tela
* Museo Tipologico del Presepe<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/marche-musei-monumenti/museo-tipologico-del-presepe-macerata|titolo=Museo Tipologico del Presepe}}</ref>
 
=== Istituzioni culturali ===
;Radio
* Radio Nuova In Blu
* Radio Studio 7
 
==== Accademia dei Catenati ====
;Portali
{{Vedi anche|Accademia dei Catenati}}
* Cronache Maceratesi
[[File:Stemmacatenati.jpg|thumb|Stemma con motto dell'Accademia dei Catenati. Opera del cavaliere Sforza Compagnoni]]
* Picchio News
[[File:Macerata Monumento ai Caduti 1932.JPG|thumb|Monumento della Vittoria]]
* Vivere Macerata
L'Accademia dei Catenati è un antico sodalizio culturale sorto a Macerata nella seconda metà del [[XVI secolo]] con lo scopo di far rinascere la cultura nell'[[Italia centrale]]. Rappresenta uno dei più antichi cenacoli letterari d'[[Italia]]<ref>{{Cita libro|autore=Michele Maylander|titolo=Storia delle Accademie in Italia|annooriginale=1930|città=Bologna|pp=508–521|volume=3}}</ref>, tuttora attivo.
 
==== Società filarmonica ====
All'inizio dell'Ottocento, Macerata era parte del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno Italico]]. E come praticato nelle più importanti città europee assoggettate all'autorità di [[Napoleone Bonaparte]], anche qui si volle creare un ''circolo per gentiluomini'' anche al fine di dare maggiore lustro alla città. Venne così istituita il 12 dicembre 1808 la "Società filodrammatica". Il circolo ebbe per primaria finalità l'intrattenimento nelle sale da gioco, il ballo, gli incontri conviviali, rappresentazioni teatrali e liriche. Per molti anni il circolo ospitò anche una sala per la scherma. Il circolo, denominato ''Società filarmonica'' è tuttora operante con le finalità originarie. La società dispone anche di una moderna sede estiva.<ref>{{Cita web|url=https://www.sfdmacerata.it/storia.html|titolo=Società Filarmonico Drammatica Circolo privato fondato nel 1808 - Storia |sito=www.sfdmacerata.it|accesso=5 maggio 2025}}</ref>.
 
=== Cucina ===
Il piatto tipico maceratese sono i [[vincisgrassiVincisgrassi alla maceratese]] anche noti anche come "svinci", una sorta di lasagne al forno.<ref>[http://www.comune.macerata.it/Engine/RAServePG.php/P/2645110417 Gastronomia nel territorio maceratese] dal sito del comune</ref>. Il piatto connota Macerata e la sua area, tanto che il suo nome è stato adottato dall'omonimo gruppo maceratese di pop demenziale. Invece gli gnocchi o le tagliatelle con la papera sono piatti tradizionali della festa del patrono, [[Giuliano l'ospitaliere|San Giuliano.]]
 
=== Eventi ===
[[File:Macerata Porta San Giuliano 1459.jpg|miniatura|upright|Porta San Giuliano]]
 
{| class="wikitable"
!Lirica!!Musica!!Cultura
!Fiere
|-
| valign="top" |
* [[Macerata opera festival]]
* Recina Live
| valign="top" |
* [[Musicultura]]
* [[Rassegna di Nuova Musica]]
* Macerata jazz festival
* Sferisterio live
* Notte dell'opera
* Festival del Folklore
| valign="top" |
* Macerata Racconta
* Festa della musica
* Macerata Teatro
* Overtime festival
* Artemigrante (Artisti di strada)
* Aperitivi culturali
* Ratatà
* Giochi in corso
* Palio in corso
* Mura in festa
* Philodiritto
* I concerti di Appassionata
|
* RACI-Rassegna Agricola Centro Italia
* Fiera del Verde
|}
 
== Persone legate a Macerata ==
* A Macerata è nato [[padre Matteo Ricci]], gesuita che visse per anni nella [[Cina]] dei [[Ming]]. Il gesuita introdusse la geometria euclidea nella corte e preparò cinque edizioni diverse di carte geografiche universali. Sono ancora conservate alcune rarità che portò dai suoi viaggi: il mappamondo in otto rotoli in [[Lingua mandarina]] e [[Lingua mancese|mancese]], l'[[astrolabio]], gli [[orologio|orologi]] e i [[kesi]], arazzi che abbellivano le case dei cinesi.
* A Macerata nacque anche [[Pietro Paolo Floriani]] (1585 - 1638), Cavaliere di Malta, ingegnere militare e teatrale del [[XVII secolo]], fu un importante personaggio storico che diede lustro alla città di Macerata per la sua vita avventurosa di uomo d'armi, letterato e architetto militare. Oltre alle fortificazioni eseguite in Italia e nel nord Europa per [[papa Urbano VIII]], il Re di Spagna e l'Imperatore Ferdinando, progettò le mura a nord della capitale maltese Valletta, all'interno delle quali, tra il Settecento e l'Ottocento si sviluppò un nuovo insediamento che prese il nome di Floriana in onore dell'ingegnere marchigiano.
* Intorno alla metà del Cinquecento, [[Torquato Tasso]] venne a Macerata per far esaminare il suo "La Gerusalemme liberata" all'[[Accademia dei Catenati]], al tempo una delle più eminenti accademie letterarie italiane.
* A Macerata alla fine del [[XVII secolo]] è stata ambientata la ''[[Cicceide]]'', raccolta di sonetti di stampo burlesco ed erotico dell'abate [[Giovanni Francesco Lazzarelli]] (1621-1693), che come [[giureconsulto]] lavorò presso il locale [[tribunale]].
* [[Giovanni Mario Crescimbeni]] - poeta e critico letterario
* A Macerata nacque [[Giuseppe Alaleona]] (1670-1749), giureconsulto e letterato.
* Nel 1772, nel magnifico [[Palazzo Compagnoni Marefoschi]], si unirono in matrimonio [[Carlo Edoardo Stuart|Carlo III Stuart]], il pretendente al trono inglese in esilio in Italia e [[Contessa d'Albany|Luisa Stolberg, la contessa d'Albany]] amata dall'[[Vittorio Alfieri|Alfieri]].
* Carlo d'Azeglio ed Alessandro Manzoni ebbero stretti rapporti con la famiglia Ricci, vennero più volte a far loro visita nel magnifico palazzo settecentesco che ospita una tra le più importanti collezioni di arte italiana del Novecento.
* Nel campo dell'arte si segnala anche la significativa presenza dello scultore garibaldino [[Giovanni Battista Tassara]] e quella dello scultore e insegnante [[Salvatore Giarrizzo]].
* Anche [[Achille Barilatti]], [[medaglia d'oro al valor militare]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=14073 quirinale.it]</ref> è nato in questa città.
* Nel 1815, anno della [[battaglia di Tolentino]], [[Gioacchino Murat]], preso il comando del Governo francese, stabilì il suo quartier generale nel Palazzo Torri, sito in Via Garibaldi.
* A Macerata è legato anche il nome di [[Giuseppe Garibaldi]], che vi soggiornò per alcuni mesi e dove formò la cosiddetta "Legione maceratese" che a Roma, il 30 aprile [[1849]], riportò la storica vittoria di Porta san Pancrazio, in difesa della Repubblica romana. Questo avvenimento fu importante per la causa del Risorgimento italiano, dedicato da Garibaldi stesso ai maceratesi. I reduci di quella impresa fondarono il circolo garibaldino "Il Giardinetto" che vanta ormai una storia ultracentenaria.
* A Macerata nacquero gli scultori [[Carlo Panati]], che presto si trasferì a [[Roma]] e [[Giuseppe De Angelis]], che operò intensamente in città.
* Macerata vanta tra i suoi figli più illustri anche numerosi artisti delle avanguardie del primo Novecento. Uno su tutti fu "[[Scipione (artista)]]", fondatore di un gruppo che verrà poi definito "Scuola di Via Cavour" e che fu il primo nucleo della più famosa Scuola romana. Altro importante artista di questo periodo fu Sante Monachesi allievo del maestro De Angelis. Negli anni trenta aderisce al movimento di Aeropittura Futurista, fondando con Tano ed [[Umberto Peschi]], anch'esso maceratese “il Gruppo Futurista U. Boccioni”.
* A Macerata, nel [[1881]], è nato il grande [[attore]] teatrale [[Uberto Palmarini]] - marito di [[Mercedes Brignone]] - la cui compagnia per prima in [[Italia]] rappresentò nel [[1922]] le opere di [[Anton Cechov]].
* A Macerata è nato nel [[1894]] [[Giuseppe Tucci]], uno dei maggiori [[orientalistica|orientalisti]] occidentali, unanimemente considerato il più grande [[tibetologia|tibetologo]] del mondo.
* [[Maria Assunta Lorenzoni]], partigiana, nacque a Macerata nel [[1918]].
* [[Giovanni Leoni]], partigiano attivo a [[Vigevano]], nacque a Macerata nel [[1903]].
* Maceratesi che hanno legato il loro nome al movimento Futurista sono: [[Ivo Pannaggi]], che nel [[1922]] scrive " Il Manifesto Dell'Arte Meccanica Futurista" , con Vinicio Palladini e con la supervisione di Filippo Tommaso Marinetti e [[Wladimiro Tulli]] che, dopo aver iniziato la sua attività nel [[1938]] con il pittore Bruno Tano, continuò la propria ricerca con Enrico Prampolini e successivamente con Osvaldo Licini. Nel 1939 ebbe il suo primo incontro con F. T. Marinetti, conobbe Giacomo Balla, Fortunato Depero, Gino Severini, Mario Radice e Ivo Pannaggi. Dal 1938 al [[1943]] fece parte del Gruppo Boccioni di Macerata.
* A Macerata riposano le spoglie del pittore futurista [[Tullio Crali]], fondatore dell'Aeropittura e della Sassintesi. Amico anch'egli di F.T. Marinetti e di G. Balla è considerato l'inventore del Borsello da Uomo. Gran parte delle sue opere più celebri fra cui ''[[Incuneandosi nell'abitato]]'' sono ospitate al MART di Rovereto.
* Altro maceratese illustre fu [[Lino Liviabella]] ([[1902]] - [[1964]]), grande musicista della spiritualità.
* A Macerata è nato lo scenografo [[premio Oscar]] [[Dante Ferretti]], [[Oscar alla migliore scenografia|per le scenografie]] di ''[[The Aviator]]'' e ''[[Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street]]''.
* A Macerata nacque l'attore e doppiatore [[Silvio Spaccesi]].
* Maceratese è lo scultore contemporaneo [[Valeriano Trubbiani]], nato nel [[1937]] che, dopo essersi diplomato all'Istituto d'arte di Macerata frequenta la "scuola del nudo" all'Accademia di belle arti di Roma.
* Maceratese era [[Remo Pagnanelli]], poeta e critico letterario.
* Maceratese è [[Loris Campetti]], giornalista italiano.
* A Macerata è cresciuto e ha studiato [[Iginio Straffi]], nativo di Gualdo (MC), fondatore della [[Rainbow (azienda)|Rainbow]] e noto per aver creato e diretto la serie televisiva ''[[Winx Club]]''.
* A Macerata è vissuto e ha operato Luigi Calistri (Loreto [[1921]] - Macerata [[1991]]), organista e fondatore della corale della Cattedrale.
* Nel [[1970]] a Macerata morì Alessandro Serenelli, che nei pressi di Conca uccise [[Maria Goretti]].
* A Macerata vive [[Mike Melillo]], jazzista, nato a Newark, New Jersey, nel [[1939]].
* Sempre in campo musicale è da segnalare il grande attaccamento da parte della "[[Gang (gruppo musicale)|Gang]]" alla città dove ogni anno fanno tappa fissa.
* Sono nati o sono comunque legati alla città alcuni ex calciatori, poi diventati allenatori, come: [[Giuseppe Brizi|Pino Brizi]], [[Dino Pagliari]], [[Giovanni Pagliari]], [[Stefano Colantuono]] e l'ex stella del calcio serbo [[Borislav Cvetkovic]]. Sempre in campo calcistico sembra giusto ricordare un maceratese d.o.c. come l'arbitro [[Cesare Jonni]].
* [[Carlo Azeglio Ciampi]], ex Presidente della Repubblica Italiana ha lavorato per circa dieci anni nella filiale della Banca d'Italia di Macerata.
* Nella Facoltà di [[Giurisprudenza]] dell'[[Università di Macerata]] fu [[professore]] ordinario di storia del [[diritto]] italiano l'[[accademico]] [[Mario Sbriccoli]] che, in questa città, morì il 1º agosto [[2005]].
* [[Costantino Mortati]], annoverato fra i più autorevoli giuristi italiani del Novecento fu professore di Diritto costituzionale a Macerata, dove fu anche rettore.
* Sempre in tale facoltà furono professori ordinari di Istituzioni di diritto privato [[Francesco Gazzoni]] e di Procedura Penale l'Onorevole [[Carlo Taormina]].
* A Macerata sono nate [[Maria Grazia Capulli]], giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva italiana, [[Camila Giorgi]], tennista italiana, nonché [[Laura Boldrini]], Presidente della [[Camera dei deputati]] nel corso della XVII legislatura; la famiglia di [[Gabriela Michetti]], già vice presidente della della Repubblica Argentina, proveniva in parte da Macerata<ref>[http://www.cronachemaceratesi.it/2016/08/06/il-vice-presidente-dellargentina-confessa-amo-macerata/842685/ Il vice presidente dell'Argentina confessa: "Amo Macerata"] cronachemaceratesi.it</ref>.
*A Macerata è nato [[Ivan Bisson]], cestista della [[Pallacanestro Varese|Grande Ignis]].
* A Macerata è legato [[Fabrizio Frizzi]], conduttore storico delle serate finali del festival [[Musicultura]].
[[File:Macerata Chiesa dell'Immacolata.JPG|miniatura|Chiesa dell'immacolata]]
* [[Attilio Matricardi]] - generale e aviatore
* [[Tina Centi]] - cantante ed attrice
 
== Geografia antropica ==
=== Quartieri ===
[[File:Torre2015.jpg|miniatura|upright=0.7|Torre civica - Piazza della Libertà]]
* Il Centro Storico ("''[[Piazza della libertà"Libertà (Macerata)|Piazza della Libertà]]'')
* Borgo San Giuliano ("Le Fosse")
* Corso Cairoli ("Le Casette")
* Corso Cavour - Piazza Pizzarello
* Stadio - Due Fonti - Terria - Fontezucca
* Fontescodella - Tribunale
* Rione Marche
* La Pace
* Santa Croce - Borgo Ficana
* Colleverde - Montalbano
* Montealbano - Colleverde
* Collevario
* San Francesco - Spalato
* Vergini
* Santa Lucia - Corneto
* Montanello - Madonna del Monte
* Corneto
* Villa Potenza
* Sforzacosta
* Piediripa
 
== Economia ==
Sono presenti nel territorio comunale numerose filiali di aziende multinazionali, tra cui [[Eismann]], [[Gi Group]], [[Seat Pagine Gialle]], [[Adecco]], [[El.En.]].
Da segnalare la presenza di fabbriche di eccellenza in diversi settori, tra cui: moda ed abbigliamento, arredamento, sport e benessere.
Significativa è anche la presenza di attività [[artigianato|artigianali]], come quella della produzione di [[strumenti musicali]] a fiato e della [[tessitura]] finalizzata alla realizzazione di [[tappeti]] e di altri prodotti caratterizzati da motivi artistici pregiati;<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=2 | p=10}}</ref> importanti sono anche le lavorazioni [[oreficeria|orafe]], della [[ceramica]] e del [[vimini]].
Sono presenti nel territorio numerose aziende multinazionali, tra cui Valleverde, Dima Cosmetics, Umana, [[Eismann]], [[Gi Group]], [[Gruppo FE.MA]], [[Seat Pagine Gialle]], [[Adecco]], [[Om-Network]], [[El.En.]].
Significativa è anche la presenza di rinomate attività [[artigianato|artigianali]], come quella della produzione di [[strumenti musicali]] a fiato e della [[tessitura]] finalizzata alla realizzazione di [[tappeti]] e di tanti altri prodotti caratterizzati da motivi artistici pregiati;<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=2 | p=10}}</ref> importanti ed apprezzate sono anche le lavorazioni [[oreficeria|orafe]], della [[ceramica]] e del [[vimini]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
MacerataLa città ha due uscite della superstrada [[Strada statale 77 della Val di Chienti|SS 77]], (''Macerata ovest'' per chi proviene da Foligno, e ''Macerata sud'' per chi proviene da Civitanova Marche). Entrambi sono situate a 6&nbsp;km dalla città, ovvero nella frazione di Sforzacosta e nella Zonazona Industrialeindustriale di [[Corridonia]]. Mentre per andare versoVerso nord, ovvero [[Recanati]], [[Loreto]] odha un percorso alternativo per [[Ancona]], ci si serve del vecchio tracciato della [[SS 77]] poi declassato a provinciale. Mentre per andare versoVerso sud invece, ovvero [[Sarnano]] ed [[Ascoli Piceno]] ci si serve della [[Strada provinciale 78]].
 
Da anni si parla di realizzare un "intervalliva", una strada di scorrimento veloce che collega la valle del Chienti, con la valle del Potenza fungendo anche da Tangenziale per l'area urbana di Macerata; è in fase di progetto tramite la "[[Quadrilatero Marche-Umbria]]", mentre nel novembre del [[2008]] è stata aperta una galleria di circa 800 m che collega la parte sud, con la parte nord della città che ha risolto la situazione critica che si creava nel centro della città intasata di veicoli soprattutto quelli pesanti.
Da anni si parla di realizzare un'"intervalliva", una strada di scorrimento veloce che colleghi la valle del Chienti con la valle del Potenza, fungendo anche da Tangenziale per l'area urbana di Macerata; è in fase di progetto tramite la "[[Quadrilatero Marche-Umbria]]", mentre nel novembre del [[2008]] è stata aperta una galleria di circa 800 m che collega la parte sud con la parte nord della città, il che ha risolto la situazione critica che si creava nel centro della città intasata di veicoli soprattutto quelli pesanti.
 
=== Ferrovie ===
Il territorio comunale è attraversato dalla [[ferrovia Civitanova Marche-Fabriano]], servita da soli [[Treno regionale (Italia)|treni regionali]].
 
All'interno del centro abitato sonosi presentitrovano duetre stazioni ferroviarie: oltre alla [[Stazione di Macerata|quellastazione di Macerata]], sita a breve distanza dal centro storico, esi contano la [[Stazionestazione di Macerata Fontescodella|quella]], che serve i quartieri occidentali, e la [[stazione di Macerata FontescodellaUniversità]], chea serveservizio idel polo Luigi Bertelli dell'[[Università degli studi di Macerata]] e dei quartieri occidentaliVallebona e Vergini.
 
Nelle frazioni di [[Piediripa]] e di [[Sforzacosta]] sonoci presentisono due ulteriori stazioni, rispettivamente denominate [[Stazione di Corridonia-Mogliano|Corridonia-Mogliano]] e [[Stazione di Urbisaglia-Sforzacosta|Urbisaglia-Sforzacosta]].
[[File:Macerata-Gonfalone.png|miniatura|451x451px]]
 
== Amministrazione ==
{{Vedi anche|Sindaci di Macerata}}
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
| 1860 | | Tommaso Lauri | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1860 | 1861 | Luigi Tegas | | [[Commissario regio]] |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1861 | 1865 | Lorenzo Lazzarini Compagnoni | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1865 | | Alessandro Tomassini Barbarossa | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1865 | | Giacomo Costa | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1865 | | Tito De Amicis | | [[Commissario regio]] |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1865 | 1866 | Ferdinando Giorgini | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1866 | 1869 | Carlo Chiappini | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1869 | | Piero Giuliani | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1869 | 1870 | Gaetano Graziani | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1870 | 1871 | Piero Giuliani | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1871 | 1873 | Ferdinando Giorgini | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1873 | 1874 | Pierluigi Carlo | | [[Commissario regio]] |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1874 | 1878 | Nazario Pantaleoni | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1878 | 1879 | Giuseppe Germani | | [[Commissario regio]] |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1879 | 1882 | Ferdinando Giorgini | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1882 | | Ghino Valenti | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1882 | 1884 | Ferdinando Giorgini | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1884 | | Alfonso Lazzarini | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1884 | 1885 | Ferdinando Giorgini | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1885 | | Giovan Battista Bisio | | [[Commissario regio]] |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1885 | 1886 | Alessandro Costa | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1886 | 1887 | Alessandro Ridolfi | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1887 | | Alessandro Costa | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1887 | | Claudio Quinto Ciccolini | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1887 | | Alessandro Ridolfi | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1888 | | Alessandro Costa | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1888 | | Claudio Sesto Ciccolini | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1888 | | Alessandro Ridolfi | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1889 | 1897 | Ferdinando Giorgini | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1897 | 1899 | Alfonso Lazzarini | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1899 | 1900 | Aristide Bossi | | [[Commissario regio]] |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1900 | 1901 | Ferdinando Giorgini | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1901 | | Felice Mariottini | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1901 | | Vittorio Ballauri | | [[Commissario regio]] |-
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1901 | 1904 | Carlo Giustozzi | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1904 | 1908 | Milziade Cola | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1908 | 1909 | Felice Cassone | | [[Commissario regio]] |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1909 | 1910 | Ferruccio Micciani | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1910 | 1911 | Giovanni D'Aloe | | [[Commissario regio]] |-
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1911 | 1913 | Gustavo Perozzi | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1913 | 1914 | Nicolò Priarolo | | [[Commissario regio]] |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1914 | 1917 | Diomede Amodei | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1917 | 1918 | Camillo Ferraioli | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1918 | 1919 | Francesco Bourbon Del Monte | | |-
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1921 | 1924 | Ettore Ricci | | |-
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1924 | 1926 | Lauro Costa | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1926 | | Masaniello Roversi | | [[Commissario straordinario]] |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1927 | 1936 | Cesare Benignetti | [[Partito Nazionale Fascista|PNF]] | [[Podestà (fascismo)|Podestà]] |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1936 | 1943 | Carlo Magnalbò | [[Partito Nazionale Fascista|PNF]] | [[Podestà (fascismo)|Podestà]] |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1943 | | Angelo Trombettoni | | [[Commissario straordinario]] |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1943 | | Ferdinando Lori | | [[Commissario straordinario]] |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1943 | 1944 | Carmine Ferrigno | | [[Commissario straordinario]] |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1944 | | Domenico Fares | | [[Commissario straordinario]] |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1944 | | Gennaro Ventriglia | | [[Commissario straordinario]] |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1944 | | Antonio Alfieri | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1944 | | Ferdinando Lori | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1944 | 1956 | Otello Perugini | | |-
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1956 | | Franco Micucci Cecchi | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1956 | 1957 | [[Elio Ballesi]] | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1957 | 1964 | Arnaldo Marconi | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1965 | 1967 | [[Elio Ballesi]] | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1967 | 1975 | [[Giuseppe Sposetti]] | | |-
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1975 | 1980 | Ireneo Vinciguerra | | |-
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1980 | 1981 | [[Giuseppe Sposetti]] | | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1981 | 1987 | Carlo Cingolani | [[Democrazia Cristiana]] | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1987 | 1992 | [[Carlo Ballesi]] | [[Democrazia Cristiana]] | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1992 | 1993 | Carlo Cingolani | [[Democrazia Cristiana]] | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 1993 | | Ermete Verrecchia | | [[Commissario prefettizio]] |-
}}
{{ComuniAmminPrec
| 6 dicembre 1993 | 17 novembre 1997 | Gian Mario Maulo | [[centro-sinistra]] | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 18 novembre 1997 | 13 luglio 1999 | Anna Menghi | [[centro-destra]] | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 14 luglio 1999 | 4 maggio 2000 | Giuseppe Colli | | [[Commissario prefettizio]] |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 5 maggio 2000 | 16 aprile 2010 | Giorgio Meschini | [[centro-sinistra]] | |-
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 17 aprile 2010 | ''in carica'' | [[Romano Carancini]] | [[Partito Democratico (Italia)|PD]] | |-
|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Regno Unito|Sheffield|2013}}
* {{Gemellaggio|Germania|Weiden in der Oberpfalz|1963}}
* {{Gemellaggio|Francia|Issy-les-Moulineaux|1982}}
* {{Gemellaggio|Malta|Floriana|2007}}<ref>{{cita news|url=https://www.independent.com.mt/articles/2007-08-12/news/floriana-twinned-with-macerata-177753/|titolo=Floriana Twinned with Macerata
* {{Gemellaggio|Malta|Floriana|2007}}
|pubblicazione=[[The Malta Independent]]|data=|accesso=17 novembre 2019|lingua=EN}}</ref>
* {{Gemellaggio|Albania|Kamez|2010}}
* {{Gemellaggio|Cina|Taicang|2020}}
* {{Gemellaggio|Italia|Lanciano|3 giugno 2023}}
 
== Sport ==
=== Calcio ===
 
Nel comune sono attive diverse società calcistiche sia maschili che femminili: la più importante nel maschile è la ''[[Società Sportiva Maceratese 1922]]'', sorta nel 1922 dalla fusione di altre squadre cittadine (Robur 1905, poi rifondata, Virtus e Macerata Helvia Recina F.C.) che milita in [[Serie D]]. Il sodalizio ha disputato numerosi campionati di [[Serie C]] ed uno di [[Serie B]].
Nel comune sono presenti diverse società calcistiche: la [[Società Sportiva Maceratese 1922]] milita in [[Lega Pro]]. Ha disputato numerosi campionati di [[Serie C]] ed uno di [[Serie B]]. Altra squadra è inoltre la Robur Macerata 1905 che gioca in [[Seconda Categoria]]. Altre squadre sono l'Helvia Recina, della frazione Villa Potenza, che gioca in [[Promozione (calcio)|Promozione]] e la Cluentina, della frazione Piediripa, che disputa il campionato di [[Prima Categoria]]; il Rione Pace, della contrada omonima, gioca in [[Seconda Categoria]]; il Collevario, lo Sforzacosta 8, squadra dell'omonima frazione e il Just Macerata 1921 militano invece in [[Terza Categoria]]. Per quanto riguarda il calcio a 5 in città sono presenti il CUS Macerata C5, che milita in Serie C1, l'Invicta Futsal in Serie C2 e il Macerata C5 che milita in Serie D.
Poi c'è la Polisportiva Giovanile Salesiana Robur Macerata 1905 (quartiere Corso Cairoli), la più antica società calcistica cittadina, che si occupa solo del settore giovanile e della scuola calcio. Le altre squadre di calcio della città sono: la ''Cluentina'', squadra di calcio della frazione Piediripa, che disputa gli incontri del campionato di [[Promozione (calcio)|Promozione]] allo Stadio "Tonino Seri" di Collevario; l{{'}}''A.S.D. Atletico Macerata'' gioca allo stadio dei Pini e l{{'}}''A.S.D. Vigor Macerata'', fondata anni fa col nome Rione Pace nel quartiere Pace, gioca al Campo Sportivo S. Giuliano, e militano entrambe in [[Seconda Categoria]]; l{{'}}''Helvia Recina'', squadra di calcio della frazione di [[Villa Potenza]] e lo ''Sforzacosta'', squadra di calcio dell'omonima frazione, militano invece in [[Terza Categoria]].
In passato c'erano squadre che poi hanno chiuso l'attività sportiva: la Gruppo Sportivo Cairoli (quartiere Corso Cairoli), la Dinamo Vergini, il Madonna del Monte, la Sportiva Fulgor (Quartiere centro storico zona Duomo), la Giorgiana (Quartiere centro storico chiesa San Giorgio) che per decenni ha giocato allo stadio dei Pini e poi a Collevario, l’Invicta (quartiere corso Cavour) e il Santa Croce che diedero vita al Macerata Calcio e la Vis Macerata, che in anni differenti hanno raggiunto i massimi campionati regionali (Eccellenza/Promozione).
 
Per quanto riguarda il calcio a 11 femminile c'è la YFIT Macerata nata nel 2017, nel 2019 vince la Coppa Italia del campionato di Eccellenza e fino a oggi ha 5 squadre del settore giovanile.
 
Per il calcio a 5 in città si annoverano il CUS Macerata, che milita in Serie B, l'Invicta Futsal ed il Bayer Cappuccini in Serie C2.
 
=== Pallavolo ===
L'[[La "Pallavolo Macerata Medstore Tunit" (già Associazione Sportiva VolleyMontalbano Lube]]Volley) è una società [[Pallavolo|pallavolistica]] maschile con sede a [[Treia]]Macerata che milita nel [[Campionato italiano di pallavolo maschile|campionato]] di [[Serie A1A3 (pallavolo maschile)|Serie A1A3]]. La società legasvolge ilparte suodelle nomeattività allagiovanili cittànell'impianto di MacerataVia F.lli Cervi, nel quartiere di Colleverde Montalbano, mentre la prima squadra disputa gli incontri casalinghi al PalaMacerata Forum lo storico Palas di Fontescodella dove svolgel'[[Associazione Sportiva Volley Lube|ASV Lube]] iniziò negli [[Anni 1990|anni '90]] la maggiorsua parteavventura dellepallavolistica, attivitàprendendo sportiveil titolo in serie C, dalla Azzurra Volley Macerata e hannoportando sedeil diversiprimo ufficiscudetto e la prima coppa dei campioni europea a Macerata. Nel marzo [[2023]] la città ha ospitato le fasi finali della [[Coppa Italia (pallavolo maschile)|Coppa Italia]] di Pallavolo maschile della Serie amministrativiA3.
L'[[Associazione Sportiva Montalbano Volley]]
è una società [[Pallavolo|pallavolistica]] maschile con sede a Macerata che milita nel [[Campionato italiano di pallavolo maschile|campionato]] di [[Serie B (pallavolo maschile)|Serie B]].
L'[[Associazione Sportiva Helvia Recina Volley]]
è una società [[Pallavolo|pallavolistica]] femminile con sede a Macerata che milita nel [[Campionato italiano di pallavolo femminile|campionato]] di [[Serie B1 (pallavolo maschile)|Serie B1]].
 
L'[[Helvia Recina Volley Macerata]] è una società femminile con sede a Macerata che milita nel [[Campionato italiano di pallavolo femminile|campionato]] di [[Serie A1 (pallavolo femminile)|Serie A1]].
=== Ciclismo ===
Macerata è stata sede di tappa del [[Giro d'Italia]] per 4 volte:
 
=== Baseball ===
* [[Giro d'Italia 1920|1920]] 5ª tappa [[Chieti]]-Macerata, vinta da [[Leopoldo Torricelli]];
La [[Macerata Angels Baseball Club]] è la principale società di [[baseball]] di Macerata, militante nel campionato di [[Serie A2 (baseball)|Serie A2]].
* [[Giro d'Italia 1931|1931]] 3ª tappa [[Ravenna]]-Macerata, vinta da [[Alfredo Binda]];
* [[Giro d'Italia 1974|1974]] 8ª tappa [[Chieti]]-Macerata, vinta da [[Franco Bitossi]];
* [[Giro d'Italia 1998|1998]] 10ª tappa [[Vasto]]-Macerata, vinta da [[Mario Cipollini]].
 
=== Ciclismo ===
Macerata è stata negli anni città di arrivo delle seguenti tappe del [[Giro d'Italia]]:
{| class="wikitable"
!Anno
!Tappa
!Partenza
!km
!Vincitore di tappa
!Maglia rosa
|-
|[[Giro d'Italia 1920|1920]]
|5ª
|[[Chieti]]
|231,7
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Leopoldo Torricelli]]<ref>La quinta tappa venne vinta da [[Jean Alavoine]], poi retrocesso in seconda posizione per volata irregolare.</ref>
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Angelo Gremo]]
|-
|[[Giro d'Italia 1931|1931]]
|3ª
|[[Ravenna]]
|288
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alfredo Binda]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alfredo Binda]]
|-
|[[Giro d'Italia 1974|1974]]
|8ª
|[[Chieti]]
|150
|{{bandiera|ITA}} [[Franco Bitossi]]
|{{bandiera|ESP 1945-1977}} [[José Manuel Fuente]]
|-
|[[Giro d'Italia 1998|1998]]
|10ª
|[[Vasto]]
|212
|{{bandiera|ITA}} [[Mario Cipollini]]
|{{bandiera|CHE|dim=15}} [[Alex Zülle]]
|}
È stata inoltre sede di partenza delle seguenti tappe del [[Giro d'Italia]]:
{| class="wikitable"
!Anno
!Tappa
!Arrivo
!km
!Vincitore di tappa
!Maglia rosa
|-
|[[Giro d'Italia 1920|1920]]
|6ª
|[[Bologna]]
|282,3
|{{bandiera|FRA}} [[Jean Alavoine]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Angelo Gremo]]
|-
|[[Giro d'Italia 1931|1931]]
|4ª
|[[Pescara]]
|234
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alfredo Binda]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alfredo Binda]]
|-
|[[Giro d'Italia 1974|1974]]
|9ª
|[[Monte Carpegna]]
|191
|{{bandiera|ESP 1945-1977}} [[José Manuel Fuente]]
|{{bandiera|ESP 1945-1977}} [[José Manuel Fuente]]
|-
|[[Giro d'Italia 1998|1998]]
|11ª
|[[Città di San Marino|San Marino]] ([[San Marino|SMR]])
|214
|{{bandiera|ITA}} [[Andrea Noè]]
|{{bandiera|CHE|dim=15}} [[Alex Zülle]]
|}
Periodicamente Macerata è tappa della [[Tirreno-Adriatico]].
 
=== Altri sport ===
NelPer il rugby è presenteattiva l'Amatori Rugby Macerata, fondato nel 2006 che disputa il campionato nazionale di serie C nel girone Marche.

Nel [[softball]] ha sede in città il Softball Mosca Macerata, fondata nel 1973, che ha al suo attivo diversi risultati importanti, tra i quali citiamo: una Coppa dei Campioni e diversi titoli italiani ed europei.

Riguardo Per quanto riguarda il baseball nel Comune ha sede la società Macerata Angels Baseball Club nata nel 1954, che partecipa al campionato di Serie B federale. A riguardo dellaalla [[pallacanestro]] èsi può presentecitare l'A.B.M. Associazione Basket Maceratese che ha militato nel campionato regionale di [[Serie C regionale|serie C1]] nella stagione 2009/2010.

Per il tennis citiamo l'Associazione tennisTennis dilettantisticaDilettantistica ''"Claudio e Geo Giuseppucci''", che svolge attività in campo regionale e nazionale ed è arrivata, {{CitazioneSenza necessariafonte|alcuni anni fa, al 18º posto della graduatoria nazionale per società; }} è insignita della stellaStella d'argentooro del CONI al merito sportivo<ref>{{Cita web|url=https://picchionews.it/sport/riconoscimento-e-premi-a-tre-societa-sportive-maceratesi|titolo=Riconoscimento e premi a tre società sportive maceratesi - Picchio News - Il giornale tra la gente per la gente|sito=PicchioNews|lingua=it|accesso=6 luglio 2021}} </ref>.

L'[[Hockey su prato]] è nato in città nel 1934, la squadra locale è l'Ass.Ca.Ri.Ma Sez.Hockey.
 
Nella città hanno sede due associazioni sportive dilettantistiche di [[softair]], l'LRRP Softair Macerata e il Phoenix Softair Team Macerata.
 
Per il pugilato si trova l'ASD Macerata Boxing Club affiliata alla FPI.
 
=== Città europea dello Sport ===
===Personalità sportive legate a Macerata===
Per il 2022 Macerata si è aggiudicata il titolo di [[Città europea dello sport]].
* [[Alessandro Andreozzi]], motociclista
* [[Ivan Bisson]], cestista
* [[Giuseppe Brizi]], calciatore
* [[Umberto Coppari]], cestista
* [[Simone Flamini]], cestista
* [[Luigi Giandomenico]], calciatore
* [[Camila Giorgi]], tennista
* [[Alberto Mari]], calciatore
* [[Adolfo Mazzini]], cestista
* [[Moreno Morbiducci]], calciatore
* [[Dino Pagliari]], calciatore
* [[Alessandro Porro (calciatore)|Alessandro Porro]], calciatore
* [[Marco Salvucci]], atleta
* [[Giovanni Severini]], cestista
* [[Giovanni Tombesi]], calciatore
* [[Andreej Zuczkowski]], calciatore
 
== Note ==
Riga 633 ⟶ 443:
 
== Voci correlate ==
* [[Caserma Armando Di Tullio]]
* [[Miracolo eucaristico di Macerata]]
* [[121º Reggimento fanteria "Macerata"]]
Riga 641 ⟶ 452:
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Macerata|wikt}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.unimc.it|Sito Università di Macerata}}
* {{cita web|http://www.centrostudibalelli.it|Sito Centro studi "Carlo Balelli" per la storia della fotografia}}
 
{{Stati italiani dal 1156 al 1454}}
{{Comuni della provincia di Macerata}}
{{Capoluoghi di provincia italiani}}