Vimodrone: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
LauBot (discussione | contributi)
m Bot: rimuovo Altezza sul mare ridondante (valore uguale a Wikidata)
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
 
(108 versioni intermedie di 79 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{nota disambigua|la stazione della metropolitana di Milano|Vimodrone (metropolitana di Milano)}}
{{Divisione amministrativa
|Nome =Vimodrone Vimodrone
|Panorama =Vimodrone_piazza Piazza Unità d'Italia Vimodrone.JPGjpg
|Didascalia =La piazzaPiazza Unità d'Italia
|Voce bandiera =
|Bandiera=Vimodrone-Gonfalone.png
|Voce bandierastemma =
|Stato = ITA
|Stemma=Vimodrone-Stemma.png
|Grado amministrativo = 3
|Voce stemma=
|Tipo =
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Grado amministrativo= 3
|Divisione amm grado 2 = Milano
|Tipo=
|Amministratore locale = Dario Veneroni
|Divisione amm grado 1=Lombardia
|Partito = [[lista civica]] Vimodrone sei tu
|Divisione amm grado 2=Milano
|Data elezione = 25-6-2017
|Amministratore locale= Veneroni Dario
|Data rielezione = 12-6-2022
|Partito=[[Lista civica]] "Vimodrone sei tu"
|Superficie = 4.78
|Data elezione=25-06-2017
|Note superficie =
|Superficie=
|Sottodivisioni = Cascina Burrona (Vimodrone)|Cascina Burrona, San Giuseppe, Villaggio Nord, Villaggio Sant'Isidoro, Cascina Crivella, Cascina Gaggiolo, Cascina Baiacucco
|Note superficie=
|Divisioni confinanti = [[Cernusco sul Naviglio]], [[Cologno Monzese]], [[Milano]], [[Pioltello]], [[Segrate]]
|Abitanti=17072
|Zona sismica = 3
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2016gen/index.html Dato Istat]
|Gradi giorno = 2404
|Aggiornamento abitanti=29-2-2016
|Nome abitanti = vimodronesi
|Sottodivisioni=[[Cascina Burrona (Vimodrone)|Cascina Burrona]]
|Patrono = [[Remigio di Reims|san Remigio]]
|Divisioni confinanti=[[Cernusco sul Naviglio]], [[Cologno Monzese]], [[Milano]], [[Pioltello]], [[Segrate]]
|Festivo = 13 gennaio
|Zona sismica=4
|Mappa = Map of comune of Vimodrone (province of Milan, region Lombardy, Italy).svg
|Gradi giorno=2404
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Vimodrone nella città metropolitana di Milano
|Nome abitanti=vimodronesi
|Patrono=[[Remigio di Reims|san Remigio]]
|Festivo=
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Vimodrone (province of Milan, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Vimodrone nella città metropolitana di Milano
|Densità = 4357,6
|Chiese = San Remigio
}}
 
'''Vimodrone'''<ref>{{Dipi|Vimodrone}}</ref> (''Vimodrón'' in [[dialetto lombardo occidentale|dialetto locale]], <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[vimuˈdrũː]}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:17072Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> situato nella zona nord est della [[città metropolitana di Milano]], a circa 5 chilometri a nord-est dal comune di [[Milano]].
 
==Geografia fisica ==
Il territorio vimodronese è completamente pianeggiante.
 
Il paese è attraversato dal [[Naviglio Martesana]] e dalla [[Strada statale 11 Padana Superiore]]. Situata invece al confine col comune di Cernusco sul Naviglio e parallela al Naviglio Martesana c'è la Cava Gaggiolo, ormai ricoperta d'acqua per la quale è stato avviato un processo di riqualificazione che la porterà a essere un parco.
 
==Origini del nome==
Due sono le principali interpretazioni sulla derivazione etimologica del nome di Vimodrone.
Secondo una prima interpretazione il nucleo originario era un piccolo villaggio romano ([[Vicus]]) dedicato alle dee [[Matres e Matronae|Matronae]] da qui il nome Vicus Matronis sacer da cui Vicus Modroni infine mutato in Vimodrone.
La seconda interpretazione fa risalire il nome da Vicus Mutronis dove Mutronis pare essere il [[Cognomina romani|cognome]] di una famiglia romana che viveva nel nucleo originario del villaggio.
==Storia==
In [[Civiltà romana|epoca romana]] il territorio di Vimodrone era attraversato da un'importante [[strada romana]], la ''[[via Gallica]]''. Tenuta, nella seconda metà del XII secolo, da [[papa Alessandro III]] sotto l'autorità del capitolo della chiesa di San Giovanni Battista di Monza, sul finire del XIV secolo rientrò, in parte, tra i possedimenti della famiglia Pozzobonelli, passando nel Seicento tra quelli dei Modroni. Nel 1690 Vimodrone fu infeudata a Nicola Maria Visconti che, nominato marchese, aggiunse il predicato feudale di Modrone, dando così inizio alla casata dei [[Visconti|Visconti di Modrone]], alla quale appartennero illustri personaggi; tra questi meritano di essere ricordati, nel Settecento, il conte Nicola, professore di diritto pubblico a Milano, e, nell'Ottocento, il duca [[Uberto Visconti di Modrone|Uberto]] che, insieme ai figli, partecipò attivamente ai moti risorgimentali. Vimodrone anticamente non era comunque solo un agglomerato di case rurali; le cascine in passato costituivano delle vere e proprie comunità quasi autonome, e delimitavano i confini del paese.
 
Con il continuo espandersi del nucleo centrale, la maggior parte di questi caseggiati sono stati integrati, molti sono stati ricostruiti e non ne rimane che il nome. Molte erano anche le ville appartenenti ai signori milanesi; alcuni vi trascorrevano il loro tempo libero, ne è un esempio appunto Villa Cazzaniga.<ref>{{Cita libro|autore = Ferrario Elisabetta,Tartari Claudio M.|titolo = Le case sul martesana|anno = 2003 }}</ref> Nell'Ottocento fino ai primi del Novecento il territorio vimodronese era così suddiviso: a nord del Naviglio esisteva la piccola proprietà, mentre tra il naviglio e la via Sant'Ambrogio sorgeva il centro abitato. Risalgono al 1909 le prime esigenze di nuove costruzioni per un paese che lentamente stava crescendo. Già dopo la seconda guerra mondiale il paese inizia a svilupparsi attorno al vecchio nucleo con la costruzione di numerose villette.<br/> Negli anni del "boom" economico vennero costruiti enormi casermoni; terminata la fase di espansione privata ha avuto inizio la costruzione industriale: piccole, medie e grandi aziende che portarono maggiori possibilità di impiego e di conseguenza maggior benessere. Tutto questo portò sempre più contadini ad abbandonare le loro terre nelle quali si coltivava foraggio, cereali e verdure.<ref name="ReferenceA">{{Cita libro|autore = Sozzani Angelo|titolo = Raccontare Vimodrone|anno = 2008 }}</ref> L'arrivo della ferrovia metropolitana (dal 1968 alla fermata di Cascina Burrona) portò un cambiamento nella configurazione del territorio con la deviazione del Naviglio Martesana, incanalato più a nord.
Tenuta, nella seconda metà del XII secolo, da [[Papa Alessandro III]] sotto l'autorità del capitolo della chiesa di San Giovanni Battista di Monza, sul finire del XIV secolo rientrò, in parte, tra i possedimenti della famiglia Pozzobonelli, passando nel Seicento tra quelli dei Modroni. Nel 1690 Vimodrone fu infeudata a Nicola Maria Visconti che, nominato marchese, aggiunse il predicato feudale di Modrone, dando così inizio alla casata dei [[Visconti|Visconti di Modrone]], alla quale appartennero illustri personaggi; tra questi meritano di essere ricordati, nel Settecento, il conte Nicola, professore di diritto pubblico a Milano, e, nell'Ottocento, il duca [[Uberto Visconti di Modrone|Uberto]] che, insieme ai figli, partecipò attivamente ai moti risorgimentali.
Vimodrone anticamente non era comunque solo un agglomerato di case rurali; le cascine in passato costituivano delle vere e proprie comunità quasi autonome, e delimitavanoi confini del paese.
Con il continuo espandersi del nucleo centrale, la maggior parte di questi caseggiati sono stati integrati, molti sono stati ricostruiti e non ne rimane che il nome. Molte erano anche le ville appartenenti ai signori milanesi; alcuni vi trascorrevano il loro tempo libero, ne è un esempio appunto Villa Cazzaniga.<ref>{{Cita libro|autore = Ferrario Elisabetta,Tartari Claudio M.|titolo = Le case sul martesana|anno = 2003 |editore = |città =}}</ref>,
Nell'Ottocento fino ai primi del Novecento il territorio vimodronese era così suddiviso: a nord del Naviglio esisteva la piccola proprietà, mentre tra il naviglio e la via Sant'Ambrogio sorgeva il centro abitato. Risalgono al 1909 le prime esigenze di nuove costruzioni per un paese che lentamente stava crescendo. Già dopo la seconda guerra mondiale il paese inizia a svilupparsi attorno al vecchio nucleo con la costruzione di numerose villette. Negli anni del “boom” economico vennero costruiti enormi casermoni; terminata la fase di espansione privata ha avuto inizio la costruzione industriale;
piccole, medie e grandi aziende che portarono maggiori possibilità di impiego e di conseguenza maggior benessere. Tutto questo portò sempre più contadini ad abbandonare le loro terre nelle quali si coltivava foraggio, cereali e verdure.<ref name="ReferenceA">{{Cita libro|autore = Sozzani Angelo|titolo = Raccontare Vimodrone|anno = 2008 |editore = |città = }}</ref>,
L'arrivo della ferrovia metropolitana negli anni ‘60 portò un cambiamento nella configurazione del territoriocon la deviazione del Naviglio Martesana, incanalato più a nord.
L'unico ponte che attraversa oggi la metropolitana, il ponte di via Piave, un tempo era infatti il ponte del Naviglio della Martesana.
Alla fine degli anni ‘70 e all'inizio degli anni ‘80 lo sviluppo edilizio riprese in modo massiccio: complessi pubblici, privati e cooperativistici vennero realizzati sia a ovest che a est del paese.
 
Dal 2015 è stato aperto il nuovo ponte che scavalca il Naviglio e la M2 nella zona est collegando direttamente Vimodrone nord a Cologno e la strada padana senza più passare per il paese. Alla fine degli anni settanta ed all'inizio degli anni ottanta lo sviluppo edilizio riprese in modo massiccio: complessi pubblici, privati e cooperativistici vennero realizzati sia a ovest sia a est del paese.
==Geografia fisica==
 
Il territorio vimodronese è completamente pianeggiante.
Dal 2015 fa parte della Zona omogenea [[Adda Martesana]] della città metropolitana di Milano.<ref>{{Cita web|url=http://www.cittametropolitana.mi.it/export/sites/default/doc/Approvazione_zone_omogenee.pdf|titolo=|data=|accesso=2022-12-05|dataarchivio=24 dicembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151224000156/http://www.cittametropolitana.mi.it/export/sites/default/doc/Approvazione_zone_omogenee.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
 
===Simboli===
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 25 febbraio 1936.<ref name="ACS">{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?13877 |titolo= Vimodrone |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 18 agosto 2023 }}</ref>
{{citazione|D'oro, alla [[Torre (araldica)|torre]] di azzurro aperta e finestrata del campo, accostata da due [[Leone (araldica)|leoni]] di rosso affrontati e controrampanti. Ornamenti esteriori di Comune.}}
La torre e i leoni derivano dagli stemmi delle famiglie che sono state titolari del suo feudo: i Modroni, o da Vimodron,<ref>''D'oro, alla torre d'azzurro, merlata alla guelfa, aperta e finestrata del campo, sostenuta da due leoni di rosso''.</ref> feudatari di questa terra dal 1648, e i Visconti di Modrone<ref>I Visconti-Modrone di Milano portavano uno scudo inquartato dove il secondo quarto si blasonava: ''…nel 2. di rosso, alla torre d'oro, accostata due leoni affrontati e controrampanti dello stesso, coronati pur d'oro''. Cfr {{cita libro|autore= G.B. di Crollalanza |titolo= Dizionario storico-blasonico |editore= Arnaldo Forni |città= Bologna |anno= 1886 |volume= 3 |p= [https://archive.org/details/dizionariostoric03crol/page/102/mode/1up 102]}}</ref>, succeduti, per via femminile, ai precedenti nella titolarità del feudo, nel 1690.<ref>{{cita web|url= https://www.cittametropolitana.mi.it/export/sites/default/portale/territorio/comuni/Vimodrone/ |titolo= Vimodrone |sito= Città metropolitana di Milano |accesso= 18 agosto 2023 }}</ref>
 
Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 15 settembre 1980<ref name="ACS"/>, è un drappo di azzurro.
Il paese è attraversato dal [[naviglio Martesana]] e dalla [[Strada statale 11 Padana Superiore]]. Situata invece al confine col comune di Cernusco sul Naviglio e parallela al Naviglio Martesana c'è la Cava Gaggiolo, ormai ricoperta d'acqua per la quale è stato avviato un processo di riqualificazione che la porterà ad essere un parco.
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
===Architetture religiose===
====Chiesa parrocchiale di San Remigio====
{{Vedi anche|Chiesa di San Remigio (Vimodrone)}}
Situata in piazza Unità d'Italia, l'attuale chiesa è stata edificata nel 1781 e ampliata tra il 1938 e il 1941 dall'architetto Giovanni Barboglio. Un luogo di culto a Vimodrone, consistente forse in una semplicissima e povera cappella dedicata a San Remigio, doveva esistere indubbiamente fin dall'Alto Medioevo. Ma la certezza storica della presenza di questo edificio religioso l'abbiamo da un documento del 1169: una bolla di [[papa Alessandro III]], datata 30 marzo, nella quale vengono confermati diritti e possessi della basilica di San Giovanni Battista di Monza e tra questi figurano quelli sulla pieve di San Giuliano di Colonia (Cologno Monzese) con tutte le sue cappelle tra cui la chiesa di San Remigio "in Vicu Modroni".
 
;====Chiesa Parrocchiale di SanSanta Maria RemigioNova====
Situata in piazza Unità d'Italia, l'attuale chiesa è stata edificata nel 1781 e ampliata tra il 1938 e il 1941 dall'architetto Giovanni Barboglio.
Un luogo di culto a Vimodrone, consistente forse in una semplicissima e povera cappella dedicata a S. Remigio, doveva esistere indubbiamente fin dall'Alto Medioevo. Ma la certezza storica della presenza di questo edificio religioso l'abbiamo da un documento del 1169: una bolla di [[papa Alessandro III]], datata 30 marzo, nella quale vengono confermati diritti e possessi della basilica di S. Giovanni Battista di Monza e tra questi figurano quelli sulla pieve di S. Giuliano di Colonia (Cologno Monzese) con tutte le sue cappelle tra cui la chiesa di S. Remigio “in Vicu Modroni”
 
;Chiesa di Santa Maria Nova
[[File:Chiesa santa maria nova - del pilastrello - vimodrone - milano.jpg|left|thumb|Chiesa di Santa Maria Nova o Chiesa del Pilastrello]]
È una piccola chiesa situata all'esterno del cimitero comunale di Vimodrone, lungo la Strada Padana Superiore, la più antica del territorio di Vimodrone. Di origine cinquecentesca, nota anche come “Chiesa"Chiesa del Pilastrello”Pilastrello", perché sorta in prossimità di una pietra miliare romana (al pilastrello). Antico sesto miliario venendo da Milano. Nova perché distinta da Santa Maria Vetera già esistente in Vimodrone e abbattuta per ordine del cardinale [[Carlo Borromeo]]. La chiesetta è sulla via che apre alla [[Martesana]]. Negli atti della visita pastorale del 1572 compiuta dal cardinale [[Carlo Borromeo]], veniva riportato "Fu iniziata nel 1524, grazie alle offerte della popolazione, e perciò è nuova e bella", e nella pala absidale, veniva definita "satis pulchra", stupenda - si dice realizzata dal [[Bernardino Luini|Luini]] stesso. Al suo interno si trovano affreschi attribuibili alla scuola pittorica di [[Bernardino Luini]], in altri alla scuola del [[Bergognone]] e alla scuola lombarda di [[Gaudenzio Ferrari]].<ref>{{Cita libro|autore = G.M. Vazzoler|titolo = Santa Maria Nova o del Pilastrello|anno = |editore = |città = }}</ref> La chiesa ha una sola navata, chiusa da un'abside semicircolare. Le pareti laterali sono suddivise da dieci nicchioni ad arco, sopra i quali gira un cornicione in cotto con altrettante lunette su cui si stende la volta a botte. Nelle lunette si aprono come occhi, alternativamente, sei finestre circolari. Il campanile e la sacrestia quadrata risalgono alla metà del 1700. Sopra la porta d'ingresso vi è una lunetta con tracce di crocefissione seicentesca. Nel 2015 la sovraintendenzasoprintendenza dei Beni culturali ha autorizzato un progetto di riqualificazione con l'obiettivo di porre rimedio alle infiltrazioni dell'umidità.<ref>{{Cita news|autore=mcy|titolo=Sono iniziati i lavori per salvare la porta d'accesso della Martesana|pubblicazione=Gazzetta della Martesana|data=sabato 19 marzo 2016|p=31}}</ref> L'edificio appartiene alla Parrocchiaparrocchia di San Remigio.<ref>{{Cita news|autore=Giovanni Abruzzo|titolo=Santa Maria Nova torna a "vivere"|pubblicazione=L'eco di Milano e Provincia|editore=|data=22 giugno 2016|p=3}}</ref> A settembre 2016 viene resa nota la notizia che la chiesa partecipa al censimento [[Fondo Ambiente Italiano|FAI]] de [[I Luoghi del Cuore]] per porre rimedio all'umidità.<ref>{{Cita news|autore=Giovanni Abruzzo|titolo=Vimodrone / Spiritualità, arte e buona musica a Santa Maria Nova|pubblicazione=L'eco notizie di Milano e provincia|data=21 settembre 2016|p=3}}</ref>
 
;====Chiesa di Dio Trinità d'Amore====
Negli anni '60sessanta del secolo scorso, nella zona nord del paese, venne eretta una chiesa prefabbricata alla quale passò il titolo e le suppellettili di S. Sant'Anna, mentre l'antica chiesetta, ormai sconsacrata, fu demolita. Sotto la guida del parroco don Mario Marangoni, la nuova cappella si avviò così ad assumere la dignità parrocchiale, conferita dal cardinale [[Carlo Maria Martini]] l'11 agosto 1986, comportando lo smembramento di una buona parte del territorio di S.San Remigio in Vimodrone e di S.San Giuliano in Cologno Monzese. La nuova parrocchia assunse il titolo di Dio Trinità d'Amore. Negli anni '90novanta, la struttura prefabbricata che ospitava la chiesa venne abbandonata in favore di un nuovo edificio di architettura moderna realizzato nelle vicinanze, comprendente anche un complesso oratoriale con ampi spazi ricreativi, che costituisce l'attuale ubicazione della parrocchia.
 
;====Cappella di San Giuseppe====
Lungo la Padana Superiore, nel quartiere confinante con Milano, denominato S.San Giuseppe negli anni '60, qui,sessanta si costruì un prefabbricato per agevolare gli abitanti costretti ada un lungo e pericoloso tragitto lungo lo “stradone”"stradone" per raggiungere la chiesa parrocchiale. Quest'opera si deve all'impegno economico e manuale dei giovani universitari della parrocchia di Santa Maria del Suffragio di Milano. La sua inaugurazione avvenne il 7 dicembre 1969.<ref>{{Cita web|url=http://www.parrocchiasanremigiovimodrone.org/index.php?option=com_content&view=article&id=34:cappella-di-san-giuseppe&catid=16:la-parrocchia&Itemid=101|titolo=Cappella di San Giuseppe|cognome=User|nome=Super|sitoaccesso=2016-09-07|dataarchivio=14 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160914225437/http://www.parrocchiasanremigiovimodrone.org|accesso/index.php?option=2016com_content&view=article&id=34:cappella-09di-07san-giuseppe&catid=16:la-parrocchia&Itemid=101|urlmorto=sì}}</ref>
 
;====Cippo detto "della Crocetta"====
Si tratta di un cippo posto lungo la [[Strada statale 11 Padana Superiore|Strada Statale 11 Padana Superiore]] a ricordo della visita pastorale di [[San Carlo Borromeo]] del 23 gennaio 1572.
 
===Architetture civili===
 
;====Villa Cazzaniga====
Situata in località Gaggiolo si compone di corpi rustici di probabile origine seicentesca e una parte residenziale della metà del XVIII secolo. Nasce come biblioteca per i nobili milanesi che la raggiungevano per lo più in barca. Il fronte principale con il suo portico si affaccia verso il Naviglio, diviso da quest'ultimo da un muretto, con due balaustre laterali e un cancelletto centrale per l'accesso al canale.<ref name="ReferenceA"/> L'iniziale forma a U sopravvive solo nell'ala Est: cosicché l'edificio ha oggi pianta a L, per la demolizione del braccio Ovest. Il braccio Est è connotato dalla presenza della cappella, con decorazioni neoclassiche ancora leggibili. Dalla documentazione nota s'apprende che l'edificio è già edificato nel 1764, quando risulta di proprietà del milanese Carlo Alberto Besozzi, dopo una serie di passaggi di proprietà il complesso perviene alla famiglia Cazzaniga nel 1902.<ref>{{Cita libro|autore = Balestrini R.|titolo = Cinquecento anni di naviglio Martesana, 1497-1997, Architettura d'arte lungo il Naviglio|anno = 1998 |editore = |città = Novate Milanese}}</ref>
L'iniziale forma a U sopravvive solo nell'ala Est: cosicché l'edificio ha oggi pianta a L, per la demolizione del braccio Ovest.
Il braccio Est è connotato dalla presenza della cappella, con decorazioni neoclassiche ancora leggibili.
Dalla documentazione nota s'apprende che l'edificio è già edificato nel 1764, quando risulta di proprietà del milanese Carlo Alberto Besozzi, dopo una serie di passaggi di proprietà il complesso perviene alla famiglia Cazzaniga nel 1902.<ref>{{Cita libro|autore = Balestrini R.|titolo = Cinquecento anni di naviglio Martesana, 1497-1997, Architettura d'arte lungo il Naviglio|anno = 1998 |editore = |città = Novate Milanese}}</ref>,
 
;====Torre MiNEC ====
La torre MiNEC (Milan North-East Centre), progettata dall'architetto [[Mario Botta]], venne realizzata nel 2008. Il torrione ha una pianta a settore circolare di circa {{formatnum:2000}} metri quadri. Lo sviluppo verticale dell'edificio è caratterizzato da tre corpi “a ventaglio”, connessi ada un nucleo scale, a costituire il volume principale, sede degli uffici, articolato tra superfici trasparenti di acciaio e vetro e setti di pareti opache in [[laterizio]]. Un volume a tamburo posto in sommità, in posizione centrale, destinato agli impianti, è completamenecompletamente rivestito anch'esso in laterizio e rispecchia il linguaggio architettonico utilizzato per l'“Ellisse” del [[Teatro alla Scala]] di Milano. Con l'elemento di sommità, l'edificio raggiunge un'altezza complessiva di circa sessanta metri. Nel progetto originale era prevista la realizzazione di un edificio gemello nelle vicinanze, ma in seguito la costruzione non si è concretizzata.
Con l'elemento di sommità, l'edificio raggiungere un'altezza complessiva di circa sessanta metri. Nel progetto originale era prevista la realizzazione di un edificio gemello nelle vicinanze, ma in seguito la costruzione non si è concretizzata.
 
=== Aree naturali ===
 
;====Parco Est delle Cave====
Il [[Parco Est delle Cave]] si estende su una superficie di 573 ettari, distribuiti tra i comuni di [[Carugate]], [[Cernusco sul Naviglio]], [[Cologno Monzese]], Vimodrone e [[Brugherio]]. Il parco conserva i caratteri tipici dei paesaggi agricoli: piccole aree boschive, siepi e alberature di confine; importante la presenza di cave, alcune ancora in attività, altre in disuso. La cava del Gaggiolo è la più vasta dell'area, e insiste su tre comuni: Vimodrone, Cernusco sul Naviglio e Cologno Monzese. Venne utilizzata fino alla metà degli anni ‘501950 per l'estrazione di sabbia e ghiaia. Un altro [[lago di cava]] di importanza ambientale è quello della cava Gabbana, per il quale però è stato autorizzato l'interramento dall'amministrazione comunale.
 
==Società==
===Evoluzione demografica===
*430 nel [[1751]]
*487 nel [[1771]]
*672 nel [[1805]]
*{{formatnum:1575}} dopo annessione di [[Novegro]], [[Rovagnasco]], [[Segrate]] e [[Tregarezzo]] nel [[1811]]
*{{formatnum:1194}} nel [[1853]]
{{Demografia/Vimodrone|Densità = 4578,5}}
 
===Etnie e minoranze straniere===
Secondo le statistiche [[ISTAT]]<ref name=etnie>[http://demo.istat.it/str2014/index_e.html Popolazione straniera residente per età e sesso al 31 dicembre 2014]</ref> al 1º gennaio 20162022 la popolazione straniera residente nel comune era di 1.700{{formatnum:1690}} persone, pari al 10,5% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:<ref name=etnie />
{{div col}}
* [[Romania]] 294287
* [[AlbaniaFilippine]] 190166
* [[FilippineAlbania]] 141164
* [[PerùEgitto]] 128127
* [[CinaPerù]] 97120
* [[EgittoCina]] 94100
* [[EcuadorUcraina]] 8984
* [[UcrainaSri Lanka]] 8868
* [[MoldaviaEcuador]] 6761
* [[Sri LankaMoldavia]] 6753
* [[MaroccoEl Salvador]] 3748
* [[Marocco]] 44{{div col end}}
 
==Infrastrutture e trasporti==
[[File:Vimodrone staz fabbricato.JPG|thumb|[[Vimodrone (metropolitana di Milano)|Fermata di Vimodrone]] della [[metropolitana di Milano]]]]
Nel territorio comunale sono presenti due stazioni della [[Linea 2 (metropolitana di Milano)|linea 2]] della [[metropolitana di Milano]]: [[Vimodrone (metropolitana di Milano)|Vimodrone]] e [[Cascina Burrona]].
 
Il territorio di Vimodrone è attraversato in direzione est-ovest dal tracciato della [[Strada statale 11 Padana Superiore|SP EXex SS 11 ''Padana Superiore'']] e dalla strada provinciale 120 Cologno-Bornago e in direzione nord-sud dalla strada provinciale 160 Mirazzano-Vimodrone.
 
Nel comune metropolitano sono presenti due stazioni della [[Linea M2 (metropolitana di Milano)|linea M2]] della [[metropolitana di Milano]]: [[Vimodrone (metropolitana di Milano)|Vimodrone]] e [[Cascina Burrona]], poste sulla diramazione per [[Gessate (metropolitana di Milano)|Gessate]]. Il comune è servito anche dalla stazione di [[Cologno Sud]], sempre sulla M2 ma sulla diramazione per [[Cologno Nord]], situata nella confinante [[Cologno Monzese]].
 
In passato, Vimodrone era attraversato dalla [[tranvia Milano-Gorgonzola-Vaprio]], soppressa e sostituita dalle [[linee celeri dell'Adda]], soppresse e sostituite, a loro volta, dalla metropolitana.
 
==Amministrazione==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|1985|1990|Giovanni Edoard Plantone|[[Partito Comunista Italiano]] con PSI e PSDI|Sindaco|<ref name=interno>{{cita web|url= https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/index.html|titolo=Anagrafe degli amministratori locali e regionali|accesso=13 maggio 2023}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|1990|1993|Lorenzo Rota|[[Democrazia Cristiana]] con PSI e PSDI|Sindaco|<ref name=interno/>}}
|[[2002]]
{{ComuniAmminPrec|1993|1997|Domenico Galluzzo|[[Lega Nord]]|Sindaco|<ref name=interno/>}}
|[[2007]]
{{ComuniAmminPrec|1997|2002|Domenico Galluzzo|[[Lega Nord]]|Sindaco|<ref name=interno/>}}
|Dario Veneroni
{{ComuniAmminPrec|2002|2012|Dario Veneroni|[[lista civica]] di [[centrosinistra]] ''Vimodrone sei tu'' con L'Ulivo e PRC|Sindaco|<ref name=interno/>}}
|
{{ComuniAmminPrec|2012|2012|Cristiana Cirelli||[[Commissario Prefettizio]]|<ref name=interno/>}}
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
{{ComuniAmminPrec|2012|2017|Antonio Brescianini|[[lista civica]] di [[centrosinistra]] ''Vimodrone sei tu'' con PD e PRC|Sindaco|<ref name=interno/>}}
|
{{ComuniAmminPrec|2017|2022|Dario Veneroni|[[lista civica]] di [[centrosinistra]] ''Vimodrone sei tu'' con PD e PRC|Sindaco|<ref name=interno/>}}
}}
{{ComuniAmminPrec|2022|in carica|Dario Veneroni|[[lista civica]] di [[centrosinistra]] ''Vimodrone sei tu''|Sindaco|<ref name=interno/>}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2007]]
|[[2012]]
|Dario Veneroni
|[[lista civica]] di [[centrosinistra]] ''Vimodrone sei tu''
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2012]]
|[[2012]]
|Cristiana Cirelli
|
|[[Commissario Prefettizio|Comm. Pref.]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2012]]
|[[2017]]
|Antonio Brescianini
|[[lista civica]] di [[centrosinistra]] "Vimodrone sei tu"
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2017]]
|in carica
|Dario Veneroni
|[[lista civica]] di [[centrosinistra]]
"Vimodrone sei tu"
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
 
{{ComuniAmminPrecFine}}
Riga 175 ⟶ 135:
 
== Sport ==
Ha sede nel comune la società di calcio A.S.D. Real Milano, attualmente (2025/26) militante nel gironeGirone EP del campionato dilettantistico di [[PromozioneSeconda (calcio)|PromozioneCategoria Lombardia]]lombarda.
 
Nell'anno 2015-2016 la società ha militato nel campionato di [[Eccellenza Lombardia 2015-2016|Eccellenza]] posizionandosi in penultima posizione e retrocedendo in promozione.
 
==Note==
Riga 183 ⟶ 141:
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Interprogetto|commons=Category:Vimodrone}}
 
{{Comuni della città metropolitana di Milano}}
{{Corte di Monza}}
{{Via Gallica}}
{{Portale|Lombardia|Milano}}