Utente:Jk4u59/Sandbox: differenze tra le versioni

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{{Linguaggio di programmazione
---> #REDIRECT [[Network-centric warfare]]
|nome = Solidity
 
|immagine = Solidity logo.svg
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|didascalia = il logo del linguaggio Solidity
 
|autore = [[Gavin Wood]]
Modificare le (poche) pagine che la citano!
|data = Agosto 2014
 
|versione =
{{Infobox conflitto
|utilizzo = [[Criptovaluta|criptovalute]]
| Tipo = Battaglia
|paradigmi = [[Programmazione contract-oriented]]
| Nome del conflitto = Assedio di Malta
|tipizzazione = [[Tipizzazione statica|statica]]
| Parte_di = del [[Teatro del Mediterraneo della seconda guerra mondiale|Fronte del Mediterraneo]]<br/>della [[seconda guerra mondiale]]
|specifiche =
| Immagine = BombDamageMalta.jpg
|estensione =
| Didascalia = Kingsway Street, strada principale de [[La Valletta]], a [[Malta]], pesantemente bombardata (1 maggio 1942).
|influenzato_da = [[Python]], [[C++]], [[Windows PowerShell|PowerShell]]
| Data = 11 giugno [[1940]] - 20 novembre [[1942]]<br/>(2 anni, 5 mesi, 1 settimana e 2 giorni)<ref>Vedere Taylor (1974), p. 182</ref>
|sistema_operativo = [[Ethereum]]
| Luogo = [[Mar Mediterraneo]], [[Malta]]
|lingua =
| Esito = Vittoria decisiva Alleata<ref>Vedere Taylor (1974), p. 182</ref><ref>Vedere Bungay (2002), p. 64</ref>
|licenza =
| Schieramento1 = {{ITA 1861-1946}}<br />{{DEU 1933-1945}}
|sito_web = [http://github.com/ethereum/solidity github.com/ethereum/solidity]
| Schieramento2 = {{GBR}}:<li>{{flagicon|Malta|1923}} [[Malta]]<li>{{flag|Rhodesia del Sud}} Rhodesia<li>{{AUS}}<li>{{flag|CAN_1921-1957}} [[Canada]]<li>{{ZAF 1928-1994}}<li>{{NZL}}<li/><br/>{{USA 1912-1959}}<br/>{{POL}}<br/>{{CSK}}<br/>{{GRC 1822-1978}}<br/>{{FRALib}}<br/>{{Bandiera|FRA}} [[Impero coloniale francese|Africa francese]]
|Comandante1=<br />{{Bandiera|DEU 1933-1945}} [[Hans Geisler]]<br /><br />{{Bandiera|DEU 1933-1945}} [[Albert Kesselring]]<br />{{Bandiera|DEU 1933-1945}} [[Martin Harlinghausen]]<br />
[[File:Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg|border|20px]] [[Francesco Pricolo]]<br />
| Comandante2 = {{Bandiera|GBR}} [[Andrew Cunningham]]<br />{{Bandiera|GBR}} [[William Dobbie]]<br />{{Bandiera|GBR}} [[Keith Park]]<br />{{Bandiera|GBR}} [[Hugh Pughe Lloyd]]
| Effettivi1 = ~2.000 aerei nel corso dell'intera campagna
| Effettivi2 = 716 aerei nel corso dell'intera campagna<ref>Vedere Bungay (2002), p. 64</ref>
| Perdite1 = :<li>357 aerei tedeschi<li>175 aerei italiani<ref>Vedere Bungay (2002), p. 64</ref><li>72% delle navi da trasporto della [[Marina Militare Italiana|Marina italiana]] perse<li>23% delle navi mercantili dell'[[Asse]] perse<ref>Vedere Bungay (2002), p. 66</ref><li>2.304 navi mercantili affondate<ref>Vedere Spooner (1996), p. 343</ref><li>17.240 uomini uccisi in mare<ref>Vedere Spooner (1996), p. 326</ref><li>~50 [[U-Boot|U-Boote]] tedeschi persi (nell'intero Mediterraneo)<ref>Vedere Spooner (1996), p. 5</ref><li> ~16 [[sottomarino|sottomarini]] italiani persi<ref>Vedere Spooner (1996), p. 5</ref>
| Perdite2 = :<li>369 caccia (in volo)<li>64 caccia (al suolo)<ref>Vedere Bungay (2002), p. 64</ref><li>1 [[Nave da Battaglia|nave da battaglia]]<ref>Vedere Spooner (1996), p. 5</ref><li>2 [[portaerei]]<ref>Vedere Spooner (1996), p. 5</ref><li>4 [[incrociatore|incrociatori]]<ref>Vedere Spooner (1996), p. 3</ref><li>19 [[cacciatorpediniere]]}<ref>Vedere Spooner (1996), p. 3</ref><li>38 [[sottomarino|sottomarini]]<ref>Vedere Spooner (1996), p. 5</ref><li>2.301 aviatori feriti o uccisi<ref>Vedere Spooner (1996), p. 8</ref><li>30.000 edifici distrutti o danneggiati<ref>Vedere Spooner (1996), p. 11</ref><li>1.300 civili uccisi<ref>Vedere Spooner (1996), p. 11</ref>
}}
 
'''Solidity''' è un [[linguaggio di programmazione]] di tipo ''contract-oriented'' per la scrittura di [[Smart contract|contratti intelligenti]]. <sup>[1]</sup> Viene utilizzato per l'implementazione di contratti intelligenti <sup>[2]</sup> su varie piattaforme [[blockchain]] <sup>[3]</sup> <sup>[4]</sup> <sup>[5]</sup>. È stato sviluppato da Gavin Wood, Christian Reitwiessner, Alex Beregszaszi, Liana Husikyan, Yoichi Hirai e diversi ex contributori di [[Ethereum]] per consentire di scrivere contratti intelligenti su piattaforme blockchain come appunto Ethereum. <sup>[6]</sup> <sup>[7]</sup>
{{CampagnaBox Seconda guerra mondiale}}
{{Campagnabox Fronte del Mediterraneo (Seconda guerra mondiale)}}
{{Campagnabox Campagna del Nordafrica}}
 
== Storia ==
L''''Assedio di Malta''' (in inglese ''Siege of Malta'') nella [[Seconda guerra mondiale|Seconda Guerra Mondiale]] fu una campagna militare nel [[Teatro del Mediterraneo della seconda guerra mondiale|Teatro del Mediterraneo]]. Dal [[1940]] al [[1942]], la lotta per il controllo dell'[[Malta (isola)|isola di Malta]], allora colonia britannica di grande importanza strategica, contrappose le forze aeree e le marine d'[[Regia Marina|Italia]] e [[Kriegsmarine|Germania]] da una parte, e la [[Royal Air Force]] e la [[Royal Navy]] dall’altra.
Solidity è stato proposto per la prima volta nell'agosto 2014 da Gavin Wood; <sup>[8]</sup> <sup>[9]</sup> il  linguaggio è stato successivamente sviluppato dal team Solidity del progetto Ethereum, guidato da Christian Reitwiessner. È uno dei quattro linguaggi (gli altri sono [[Serpent (linguaggio di programmazione)|Serpent]], [[LLL (linguaggio di programmazione)|LLL]], Viper (sperimentale) e Mutan (deprecato)) progettati espressamente per l' ''Ethereum Virtual Machine'' (EVM). <sup>[7]</sup>
L'apertura di un nuovo fronte in [[Nordafrica]] nel giugno 1940 aumentò il già notevole valore di Malta: le forze aeree e marittime britanniche basate sull'isola avrebbero potuto attaccare le navi dell'[[Potenze dell'Asse|Asse]] che trasportavano forniture e rinforzi vitali dall'Europa; [[Winston Churchill|Churchill]] chiamò l'isola “''una portaerei inaffondabile''"<ref>{{cite web |url=https://www.washingtonpost.com/archive/politics/2001/07/13/the-consummate-diplomat-wants-malta-on-the-map/918c9a99-9e0f-48ba-9272-cc05d8a14c1c/ |title=The Consummate Diplomat Wants Malta on the Map|newspaper=The Washington Post|date= July 13, 2001 |author=Nora Boustany |accessdate= 6 July 2017}}</ref>.
 
Al momento, Solidity è il linguaggio principale su Ethereum così come su altri blockchain privati che funzionano su piattaforme in competizione con Ethereum, come Monax ed [[Hyperledger]], la sua blockchain di tipo Burrow, che utilizza Tendermint per consenso. L'organizzazione interbancaria [[Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication|SWIFT]] ha implementato una [[Proof of concept|Proof-of-concep]]<nowiki/>t (dimostrazione prototipale) usando Solidity in esecuzione su Burrow. <sup>[2]</sup> <sup>[10]</sup>
[[Erwin Rommel]], comandante dell'[[Deutsches Afrikakorps|Afrikakorps]] ma, ''de facto'', capo sul campo di tutte le forze dell'Asse nel Nord Africa, riconobbe rapidamente la sua importanza, avvertendo:
{{Citazione|''...senza ''(prendere)'' Malta, l'Asse finirà col perdere il controllo dell'Africa settentrionale''<ref>Vedere Taylor (1974), p. 182</ref>.''|Generale Erwin Rommel, maggio 1941}}
 
Un ricercatore della [[Cornell University]] ha affermato che Solidity è stato parzialmente incolpato del tentativo di [[hacker]]aggio '''''The DAO''''' che ha avuto luogo nel 2016, affermando: "''questo non era in realtà un difetto o un exploit nel contratto DAO stesso: tecnicamente l'EVM funzionava come previsto, ma Solidity stava introducendo falle nella sicurezza in contratti che non solo sono stati ignorati dalla comunità, ma persino dai designer stessi.''" <sup>[11]</sup> <sup>[12]</sup>
L'Asse decise di costringere Malta alla resa, [[Bombardamento|bombardandola]] o prendendola per fame, attaccando i suoi porti, le città, iI capoluogo e le navi alleate che rifornivano l'isola. Malta fu una delle zone più bombardate durante la guerra. In un periodo di due anni, la [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] e la [[Regia Aeronautica]] effettuarono un totale di 3.000 missioni di bombardamento sull’isola, nel tentativo di distruggere le difese della RAF ed i suoi porti<ref>Vedere Holland (2003), p. 417</ref>.
 
== Descrizione ==
Un successo avrebbe reso possibile uno [[sbarco]] anfibio combinato tedesco-italiano ([[Operazione C3]] per gli italiani, ''[[Operazione Herkules]]'' per i tedeschi) sostenuto dalle [[Fallschirmjäger|forze aeroparacadutate tedesche]], ma questo non fu mai messo in pratica. 
Solidity è un linguaggio di programmazione [[Tipizzazione statica|tipizzato staticamente]] progettato per lo sviluppo di contratti intelligenti ([[smart contract]]) eseguiti su EVM. <sup>[13]</sup> <sup>[14]</sup> Solidity è compilato in [[bytecode]] che è eseguibile su EVM. Con Solidity, gli sviluppatori sono in grado di scrivere applicazioni che implementano una logica di business autoconsistente incorporata in contratti intelligenti, lasciando una autorevole registrazione delle transazioni che non è non ripudiabile. <sup>[15]</sup> <sup>[16]</sup> Scrivere contratti intelligenti in linguaggi specifici di questo ambiente, come Solidity, è giudicato “semplice” (ovviamente per coloro che hanno già competenze di programmazione). <sup>[17]</sup>
 
Come specificato da Wood, è progettato attorno alla sintassi [[ECMAScript]] per renderlo familiare agli sviluppatori web esistenti; a differenza di ECMAScript ha tipizzazione statica e tipi di ritorno variabili. Rispetto ad altri contemporeanei linguaggi di targeting EVM, come Serpent e Mutan, Solidity conteneva una serie di importanti differenze. Sono state supportate variabili con membri complessi per contratti che includono mappature arbitrariamente gerarchiche e strutture. I contratti supportano l'ereditarietà, inclusa l'ereditarietà multipla con la linearizzazione C3 . È stata introdotta anche un'interfaccia binaria applicativa (ABI) che facilita più funzioni di sicurezza del tipo all'interno di un singolo contratto (e successivamente supportata da Serpent). Nella proposta è stato incluso anche un sistema di documentazione per specificare una descrizione incentrata sull'utente delle ramificazioni di una chiamata di metodo, nota come "Natural Language Specification". <sup>[18]</sup> <sup>[19]</sup>
Alla fine, i [[Convoglio navale|convogli]] alleati furono in grado di fornire e rafforzare Malta, mentre la RAF riuscì a difendere il suo spazio aereo, sebbene a costo di grandi perdite di vite e materiali.
Nel novembre 1942 l'Asse aveva perso la seconda battaglia di [[El Alamein]] e gli Alleati erano sbarcati in forza nel [[Marocco francese]] di [[Governo di Vichy|Vichy]] ed in [[Algeria]] durante l'[[operazione Torch]]. L'Asse spostò le sue forze per la battaglia della [[Tunisia]] e gli attacchi a Malta si ridussero rapidamente: l'assedio si concluse effettivamente nel novembre 1942<ref>Vedere Taylor (1974), p. 182</ref>.
 
Esempio di un programma Solidity: <sup>[20]</sup> <sup>[21]</sup>
Nel dicembre 1942 le forze aeree e marittime che operavano da Malta passarono all'offensiva. A maggio 1943 avevano affondato 230 navi dell’Asse in 164 giorni, il più alto tasso di affondamento alleato della guerra<ref>Vedere Spooner (1996), p. 337</ref>: la vittoria alleata a Malta svolse un ruolo importante nel successo finale degli Alleati nel Nord Africa.
 
<syntaxhighlight lang="js">
== Premesse ==
[[File:Malta-CIA WFB Map.png|thumb|Mappa di Malta]]
[[Colonia di Malta|Malta]] era una fortezza militare e navale, essendo l'unica base alleata tra [[Gibilterra nella seconda guerra mondiale|Gibilterra]] e [[Alessandria d'Egitto|Alessandria d’Egitto]]. In tempo di pace era una stazione intermedia lungo il percorso commerciale britannico in [[Egitto]] e il [[canale di Suez]] verso l’[[India]] e l’[[Estremo Oriente]]. A causa della sua posizione esposta in prossimità dell'Italia, gli inglesi avevano già trasferito la sede della [[Mediterranean Fleet]] della [[Royal Navy]] da [[La Valletta]] a Malta, a metà degli [[Anni 1930|anni Trenta]], ad Alessandria d’Egitto nell'ottobre [[1939]]<ref>Vedere Jellison (1984), pp. 6, 21, 51–52</ref>. Quando la rotta fu interrotta all’inizio delle ostilità, Malta rimase una importantissima base di partenza per azioni offensive contro gli spostamenti dell'Asse e gli obiettivi di terra nel Mediterraneo centrale.
 
contract GavCoin
Malta è un’isola di 27 x 14 km, con una superficie di appena 250 km<sup>2</sup><ref>Vedere Rix (2015), p. 2</ref>. Nel giugno del [[1940]] aveva una popolazione di circa 250.000 abitanti, di cui solo il tre o quattro per cento era costituito da nativi maltesi<ref>Vedere Holland (2003), pp. 22</ref>. Secondo il censimento del [[1937]], la maggior parte degli abitanti abitava entro 6,4 Km da [[Porto Grande (Malta)|Grand Harbour]] (''Porto Grande''), dove la densità della popolazione era più di sei volte quella della media dell'isola. Tra i punti più congestionati c’era La Valletta, capitale e centro politico, militare e commerciale, dove 23.000 persone vivevano in un'area di circa 0,65 km<sup>2</sup>. Attraverso il Grand Harbour, nelle [[Malta#Città principali|Tre Città]], dove erano situati i cantieri navali e la sede dell'ammiragliato, 28.000 persone erano state concentrate in 1,3 km<sup>2</sup>. Furono queste piccole aree a subire i più pesanti, più sostenuti e concentrati attacchi aerei nella storia<sup><ref>Vedere Jellison (1984), p. 51</ref>.
{
mapping(address=>uint) balances;
uint constant totalCoins = 100000000000;
 
/// (EN) Endows creator of contract with 1m GAV.
All’inizio della guerra, a Malta non c'erano quasi difese, a causa di un rapporto pre-guerra britannico che aveva ritenuto che l'isola fosse indifendibile. Le flotte di superficie italiane e britanniche erano uniformemente equipaggiate nella regione del [[Teatro del Mediterraneo della seconda guerra mondiale|Mediterraneo]], ma gli italiani disponevano di sottomarini e aerei. L'Ammiragliato dovette proteggere il canale di Suez con la Mediterranean Fleet (con a capo l'Ammiraglio [[Andrew Cunningham]]) e Gibilterra con la [[Force H|forza H]] (guidata dal vice-Ammiraglio [[James Somerville]])<ref>Vedere Taylor (1974), p. 181</ref>. Nell'ottobre 1939, la Mediterranean Fleet venne trasferita verso est, in Egitto, spogliando l'isola della sua protezione navale. Soltanto il [[Monitore|monitor]] inglese ''HMS Terror'' ed alcuni sottomarini erano rimasti basati sull'isola. Quando il governo maltese chiese chiarimenti riguardo alle mosse britanniche gli fu risposto che l'isola avrebbe potuto essere difesa altrettanto adeguatamente da Alessandria quanto dal Grand Harbour di Malta, il che naturalmente non era vero. Questo portò i maltesi a dubitare dell'impegno britannico a difendere l'isola<ref>Vedere Jellison (1984), p. 21</ref>.
/// (ITA) Fornisce il creatore del contratto con 1m GAV
function GavCoin(){
balances[msg.sender] = totalCoins;
}
 
/// (EN) Send $((valueInmGAV / 1000).fixed(0,3)) GAV from the account of $(message.caller.address()), to an account accessible only by $(to.address())
Con l’assillante preoccupazione che l'isola, lontana dalla [[Regno Unito|Gran Bretagna]] e vicina all'[[Italia nella seconda guerra mondiale|Italia]], non potesse essere adeguatamente difesa, nel luglio del 1939 gli inglesi decisero di aumentare il numero di [[Arma contraerea|armi]] e aeroplani antiaerei dislocati a Malta<ref>Vedere Holland (2003), pp. 22</ref>. Nel maggio del 1940 la leadership britannica aveva ulteriori dubbi se valesse la pena di tenere l'isola, quando durante la [[Campagna di Francia|Battaglia di Francia]] il primo ministro francese [[Paul Reynaud]] suggerì che il primo ministro italiano e il dittatore [[Benito Mussolini]] avrebbero potuto essere blanditi con alcune concessioni, tra cui quella di Malta. Dopo varie discussioni, [[Winston Churchill]] convinse il [[Ministero della Guerra (Regno Unito)|Ministero della Guerra britannico]] che non avrebbe dovuto essere concesso alcunché<ref>Vedere Holland (2003), pp. 30</ref>. Con le stesse [[Isole Britanniche|isole britanniche]] in pericolo, la difesa di Malta non era una priorità e quindi l’isola fu lasciata solo leggermente protetta. Quando, il 10 giugno 1940, Mussolini dichiarò guerra al Regno Unito ed alla [[Francia]], soltanto sei obsoleti [[Biplano|biplani]] [[Gloster Gladiator|Gloster Sea Gladiator]] erano schierati sull'isola, più altri sei disponibili ma ancora smontati in casse per il trasporto<ref>Vedere Taylor (1974), p. 181</ref>. 
/// (ITA) Invia $ ((valueInmGAV / 1000) .fixed (0,3)) GAV dall'account di $ (message.caller.address ()), ad un account accessibile solo da $ (to.address ()).
 
function send(address to, uint256 valueInmGAV) {
Negli anni Trenta l'Italia aveva cercato di espandersi nel Mediterraneo e nell'Africa, regioni dominate dagli inglesi e dai francesi. La sconfitta alleata in Francia dal maggio-giugno 1940 spazzò via la [[Marine nationale|Marina francese]] dall'ordine di battaglia alleato e spostò in favore dell’Italia l'equilibrio del potere navale e dell'aria<ref>Vedere Spooner (1996), pp. 12-13</ref><ref>Vedere Jellison (1984), p. 51</ref>. Dopo la dichiarazione di guerra, Mussolini chiese un'offensiva in tutto il Mediterraneo: dopo poche ore, le prime bombe erano già cadute su Malta. Dopo la resa francese il 25 giugno, Mussolini tentò di sfruttare la situazione, conducendo l'''Operazione E'', (nome in codice per l'invasione italiana dell'Egitto) a settembre, ma la [[10ª Armata (Regio Esercito)|10<sup>a</sup> Armata italiana]] fu schiacciata nell’[[Operazione Compass|''Operazione Compass'']], un controattacco britannico, e [[Adolf Hitler]] fu costretto a salvare il suo alleato: nel febbraio 1941, il ''[[Deutsches Afrikakorps]]'' (DAK, Corpo tedesco africano), ai comandi del ''Generalfeldmarschall'' [[Erwin Rommel]], fu inviato in Nordafrica come corpo distaccato (''Sperrverband'')<ref>Vedere Cooper (1978) p. 354–355</ref>. Le squadriglie antinave della RAF e sottomarini della Royal Navy minacciarono da Malta le linee di approvvigionamento dell'Asse in Nord Africa ed entrambe le parti dovettero riconscere l'importanza di Malta nel controllo del Mediterraneo centrale<ref>Vedere Taylor (1974), p. 181</ref>.
if (balances[msg.sender] >= valueInmGAV) {
balances[to] += valueInmGAV;
balances[msg.sender] -= valueInmGAV;
}
}
 
/// (EN) getter function for the balance
Nel 1940, un assalto italiano a Malta avrebbe avuto una ragionevole possibilità di ottenere il controllo dell'isola, ed era un'azione che avrebbe potuto dare la supremazia navale e aerea degli italiani nel Mediterraneo centrale<ref>Vedere Mallett (1998), p. 194</ref>: il Mediterraneo sarebbe stato diviso in due dall'[[Potenze dell'Asse|Asse]], separando totalmente fra loro le distanti basi britanniche di Gibilterra e Alessandria. Ma la riluttanza degli italiani ad agire direttamente contro Malta nel corso del 1940 fu rafforzata dalla [[Notte di Taranto]], in cui gran parte della [[Regia Marina|flotta di superficie italiana]] fu messa fuori combattimento da parte di [[Aerosilurante|aerosiluranti]] imbarcati dell’[[Fleet Air Arm|aviazione navale inglese]]<ref>Vedere Taylor (1974), p. 181</ref>. Gli italiani adottarono un approccio indiretto e tagliarono i rifornimenti all'isola. Per gli italiani (e più tardi per i tedeschi), l'arma chiave contro Malta era la forza aerea<ref>Vedere Taylor (1974), p. 181</ref>.
/// (ITA) Funzione getter per il saldo
function balance(address who) constant returns (uint256 balanceInmGAV) {
balanceInmGAV = balances[who];
}
}
</syntaxhighlight>
 
== Disponibilità della piattaforma di sviluppo ==
== Assedio italiano (giugno-dicembre 1940) ==
 
* Remix , il Solidity ufficiale IDE
=== Le azioni aeree italiane ===
* Superblocks Lab , Solidity IDE per Ethereum
[[File:Savoia Marchetti SM 79 Sparviero in volo.jpg|thumb|upright=1.1|Un bombardiere italiano [[Savoia-Marchetti S.M.79]] in volo]]
* Microsoft Visual Studio <sup>[22]</sup> <sup>[23]</sup>
* ConsenSys Enterprise <sup>[14]</sup>
* Tendermint su [[Microsoft Azure (piattaforma)|Microsoft Azure]] di [[PricewaterhouseCoopers|PWC]] <sup>[3]</sup>
* ErisDB di AWS <sup>[3]</sup>
* Hedera , la piattaforma hashgraph di Hedera supporta contratti intelligenti scritti in Solidity ™.
 
== Piattaforme Blockchain ==
La superiorità aerea era il metodo scelto per attaccare Malta. La [[Regia Aeronautica]] iniziò il bombardamento aereo dell'isola da basi aeree dislocate in [[Sicilia]]. Il primo giorno, 55 bombardieri italiani e 21 caccia volarono sopra Malta e sganciarono 142 bombe sui tre campi di volo di [[Luqa]], [[Ħal Far|Hal Far]] e [[Ta' Qali]]<ref>Vedere Bungay (2002), pp. 50-51</ref>. Più tardi, 10 [[Savoia-Marchetti SM.79]] e 20 [[Macchi C.200]] italiani volarono sull’isola, senza alcuna opposizione aerea.
Solidity è disponibile su:
All'epoca di questi primi scontri aerei, i caccia che difendevano Malta consistevano di obsoleti [[Gloster Gladiator|Gloster Sea Gladiators]], del gruppo di volo (''Fighter Flight'') di Hal Far. Altri dieci Gladiators, ancora smontati in casse per il trasporto, furono assemblati sul posto; dato che non più di tre aerei riuscivano a volare in una sola volta, furono chiamati "Fede", "Speranza" e "Carità" ("''Faith''", "''Hope''" e "''Charity''"). Alcuni piloti erano addestrati al volo su idrovolanti, altri erano senza alcuna esperienza di operazioni di combattimento su caccia. Un solo Gladiator fu abbattuto, ma i restanti riuscirono ad abbattere diversi aerei italiani<ref>Vedere Bungay (2002), p. 51</ref>.<ref>Vedere Woodman (2003), pp. 32-33</ref>.
 
* [[Ethereum]]
Gli italiani volavano a circa 6.100 [[Metro|metri]] (20.000 [[Piede (unità di misura)|piedi]]) e il monitor ''HMS Terror'' e le [[Cannoniera|cannoniere]] ''HMS Aphis'' e ''HMS Ladybird'' aprirono il fuoco. Nel pomeriggio, altri 38 bombardieri scortati da 12 caccia assalirono la capitale. Le incursioni erano state pianificate per abbattere il morale della popolazione, piuttosto che per infliggere danni ai magazzini e le installazioni portuali. Un totale di otto incursioni furono condotte in quel primo giorno. Il bombardamento non causò molti danni e la maggior parte delle vittime erano civili. Non fu fatto alcun tentativo di intercettare gli attaccanti perché non c'era una forza della RAF pronta a contrastarli<ref>Vedere Bradford (2003), pp. 3-4</ref>. In In quel momento non era operativo alcun aeroporto della RAF a Malta; solo uno, a [[Luqa]], era vicino al completamento<ref>Vedere Spooner (1996), p. 8</ref>.
* Ethereum Classic
* Tendermint <sup>[3]</sup> e ErisDB (una versione di Tendermint) <sup>[3]</sup>
* Counterparty (che funziona su [[Bitcoin]] ) <sup>[5]</sup>
 
== Note ==
Nonostante l'assenza di aeroporti operativi, almeno un Gladiator RAF volò l'11 giugno contro un attacco condotto da 55 Savoia Marchetti SM.79 ed i loro 20 caccia di scorta. Anche se ciò sorprese gli italiani, le difese, quasi inesistenti sul terreno e nell'aria, non poterono impedire il loro l’attacco<ref>Vedere Spooner (1996), p. 15</ref>. Il 12 giugno fu abbattuto un aereo italiano in un volo di ricognizione su Malta<ref>Vedere Bradford (2003), p. 5</ref>.
 
== Collegamenti esterni ==
Uno strano fatto si svolse il 19 giugno. Dodici aerosiluranti [[Fairey Swordfish]] riuscirono a raggiungere la base della FAA (''Fleet Air Arm'') ad Hal Far, sede del ''767 (Training) NAS'' (767° Gruppo di Addestramento del Naval Air Squadron), dopo essere stati fatti fuggire dalla Francia meridionale a causa della capitolazione francese. Da qui volarono fino alla colonia francese della [[Tunisia]], ma l'insicurezza di quella collocazione li costrinse a cercare un ambiente più amichevole. Gli aeromobili della FAA formavano il nucleo di quello che sarebbe diventato lo ''830° Naval Squadron'', fornendo a Malta i suoi primi aerei da attacco offensivo. Già prima della fine di giugno questi fecero un raid sulla Sicilia ed affondarono un cacciatorpediniere italiano, danneggiarono un incrociatore e distrussero i serbatoi di stoccaggio del carburante nel porto di [[Augusta (Italia)|Augusta]]<ref>Vedere Spooner (1996), p. 15</ref>.
[https://solidity.readthedocs.org/ Sito ufficiale Solidity e documentazione]
[[File:Italian bombing of the Grand Harbor, Malta.jpg|thumb|Bombardamento italiano del Grand Harbor]]
 
{{Criptovalute}}
All'inizio di luglio, i Gladiators erano stati rinforzati da alcuni [[Hawker Hurricane]], ed in agosto le difese furono organizzate nel ''261° Squadron RAF''. Dodici aeromobili furono consegnati dalla [[HMS Argus (I49)|''HMS Argus'']] nel mese di agosto, il primo di diversi lotti trasportati sull'isola da quella portaerei. Un ulteriore tentativo di far arrivare in volo 12 Hurricane a Malta il 17 novembre, guidato da [[Blackburn Skua]] della FAA ([[Operazione White]]) si concluse in un disastro, con la perdita di otto Hurricane; gli aerei finirono troppo lontano dall'isola a causa della presenza della flotta italiana, terminando il combustibile, e furono persi diversi piloti<ref>Vedere Shores (1985), p. 81</ref>. Altri due Hurricane si schiantarono, con uno dei piloti salvati da un idrovolante [[Short S.25 Sunderland|Short Sunderland]]<ref>Vedere Terraine (1985), pp. 365-367</ref>. L'arrivo di ulteriori caccia era ardentemente richiesto. Dopo otto settimane, la forza iniziale delle unità di Hurricane fu bloccata a terra a causa della mancanza di ricambi<ref>Vedere Holmes (1998), p. 112</ref>.
 
{{Framework per applicazioni web}}
Alla fine dell'anno, la RAF affermò che 45 aerei italiani erano stati abbattuti. Gli italiani ammisero la perdita di 23 bombardieri e 12 caccia, con altri 187 bombardieri e sette caccia che subirono danni, soprattutto da parte dell’artiglieria antiaerea<ref>Vedere Shores (1985), p. 81</ref>.
{{Principali linguaggi di programmazione}}
{{FOSS}}
[[:Categoria:Criptovalute]]
 
==ROLLEI Storia rollei==
=== Il Piano di invasione DG 10 / 42===
Il nome "Rolleiflex" è comunemente usato per riferirsi alla linea di [[Fotocamera|fotocamere]] [[Single-lens reflex|reflex]] biottiche TLR ([[Twin-lens reflex|Twin Lens Reflex]]) della [[Rollei]]. Per alcuni decenni fu in commercio anche una linea derivata destinata ai fotografi dilettanti, la Rolleicord.
[[File:Phyrexian - Marina militare 054.jpg|thumb|La [[Nave da battaglia|corazzata]] italiana [[Giulio Cesare (nave da battaglia)|Giulio Cesare]] apre il fuoco durante la [[Battaglia di Punta Stilo]], il 9 Luglio 1940]]
Tuttavia, sono stati prodotti con il marchio Rolleiflex anche una varietà di TLR e SLR ([[Single-lens reflex|Single Lens Reflex]]) in medio formato e messa a fuoco zonale, SLR da [[35 millimetri|35 mm]], nonché apparecchi digitali.
 
La serie Rolleiflex con [[Pellicola fotografica|rullino]] in formato "120" è stata commercializzata principalmente per fotografi professionisti. Nel corso della loro storia, comunque, le fotocamere Rolleiflex hanno utilizzato [[Pellicola fotografica#Formati|formati di pellicola]] "117" (Rolleiflex Original), "120" (Standard, Automat, Letter Models, Rollei-Magic e T model), e "127" (Baby Rolleiflex).
Già nel [[1938]] Mussolini aveva considerato un'invasione di Malta nell'ambito del piano [[Piano DG 10 / 42|''DG 10 / 42'']], in cui una forza di 40.000 uomini avrebbe dovuto impadronirsi dell'isola. Ci si aspettava che quasi tutte le 80 [[Motozattera|motozattere]] appositamente costruite che avrebbero sbarcato a terra l'esercito italiano sarebbero state perse, ma gli sbarchi sarebbero stati effettuati nel nord, con un attacco alle fortificazioni della ''Linea Victoria'', al centro dell'isola. Uno sbarco secondario sarebbe stato fatto a [[Gozo]], a nord-ovest di Malta, ed all'isoletta di [[Comino (isola)|Comino]], posta tra le due isole maggiori. Tutte le unità marittime italiane e 500 aerei avrebbero dovuto essere coinvolti, ma la mancanza di forniture portò gli strateghi a credere che l'operazione non potesse essere eseguita. Con il successo tedesco nella battaglia di Francia dal maggio-giugno 1940, il piano fu rivisto, con una forza d'invasione di 20.000 uomini con l'aggiunta di [[Carro armato|carri armati]]. La sconfitta degli Alleati in Francia diede agli italiani l'opportunità di conquistare Malta, ma i servizi segreti italiani sovrastimarono le difese maltesi e Mussolini pensò che un'invasione sarebbe stata inutile una volta che la Gran Bretagna avesse chiesto la pace. Mussolini si aspettava anche che la [[Spagna franchista]] aderisse all'Asse e conquistasse Gibilterra, il che avrebbe chiuso il Mediterraneo da ovest agli inglesi<ref>Vedere Spooner (1996), pp. 16-17</ref>.
 
Ancora oggi le fotocamere biottiche Rolleiflex si distinguono per la loro eccezionale qualità costruttiva, le dimensioni compatte, il peso modesto (rispetto alle ingombranti fotocamere dello stesso periodo), la qualità ottica superiore, la luminosità del mirino, la durata, la semplicità ed una meccanica affidabile. Alcuni fotografi professionisti, dilettanti e artistici continuano tuttora ad usare le fotocamere Rolleiflex biottiche con [[Diapositiva|pellicole invertibili a colori]] e [[Pellicola per negativi|negativi a colori]] o in [[bianco e nero]].
=== Guerra in mare ===
La riluttanza ad agire da parte dell'ammiragliato italiano era dovuta anche ad altre considerazioni. Gli italiani credevano di poter mantenere bloccata ad Alessandria la flotta di vecchie navi da combattimento della Royal Navy. Un altro fattore era la mancanza di petrolio greggio (durante la loro occupazione della [[Libia italiana|Libia]], gli italiani non avevano scoperto le grandi riserve di quel paese). I tedeschi presero gran parte del petrolio dalla [[Romania]] e lasciarono ben poche risorse per l'Italia per perseguire operazioni su larga scala nel Mediterraneo. Ciò lasciò gli italiani senza combustibile sufficiente per l’addestramento al combattimento in mare. All'inizio del 1941, la limitata riserva petrolifera significava che potevano essere garantiti solo 7 mesi di carburante<ref>Vedere Mallett (1998), p. 171</ref>.
Dalla parte opposta, la fiducia britannica fu erosa più tardi, nel 1941 e nel 1942, quando gli aerei iniziarono a dominare le azioni in mare, in quanto la Royal Navy era da tempo considerata il principale difensore dell'isola<ref>Vedere Bradford (2003), p. 15</ref>.
 
Le Rolleiflex erano popolari e ampiamente imitate, anche se gli obiettivi di lunghezza focale di 7,5&nbsp;cm di altissima qualità, prodotti da [[Carl Zeiss (azienda)|Zeiss]] e [[Schneider Kreuznach|Schneider]], permettevano di costruire una fotocamera più piccola, leggera e compatta rispetto ai loro concorrenti.
[[Andrew Cunningham|Cunningham]] mise in luce la riluttanza della [[Regia Marina|Marina italiana]] ad impegnarsi sondando le loro difese. Il 9 luglio 1940, la [[Battaglia di Punta Stilo]] fu la prima volta in cui le principali flotte italiane e britanniche (con il supporto di navi della [[Royal Australian Navy]]) si impegnavano a vicenda. Entrambe le parti reclamarono la vittoria, ma in realtà la battaglia fu inconcludente e tutti tornarono alle loro basi il più presto possibile. Ciò confermò al popolo maltese che i britannici controllavano ancora i mari, anche se non dal Grand Harbor di Malta<ref>Vedere Bradford (2003), pp. 22-26</ref>. Ciò fu confermato nuovamente nel marzo 1941, quando la Royal Navy sconfisse decisamente la Marina italiana nella [[Battaglia di Capo Matapan]]. Gli italiani stavano andando a intercettare i convogli britannici che trasportano rinforzi per aiutare la [[Grecia]] nella [[Campagna italiana di Grecia|guerra greco-italiana]]<ref>Vedere Holland (2003), p. 136</ref>.
 
Gli apprezzati obiettivi ''Zeiss Planar f2.8'' e ''Schneider Xenotar'', entrambi con lunghezza focale di 80&nbsp;mm e luminosi confronto alla concorrenza, sono entrambi ottiche allo stato dell'arte.
Il confronto navale nel Mediterraneo tra le navi britanniche e italiane è generalmente considerato un pareggio<ref>Vedere Sadkovich (1988), pp. 455-466</ref><ref>Vedere Caravaggio (2006), pp. 103-122</ref>.
Il meccanismo meccanico della manovella di caricamento della pellicola,unico per le Rolleiflex Automat e le fotocamere modello Letter, era robusto e intelligente, rendendo semiautomatico e veloce il caricamento della pellicola: questo meccanismo avviava automaticamente il contatore delle esposizioni, auto-spaziava le 12 o (nelle successive fotocamere modello F) 24 esposizioni e caricava l'otturatore; il tutto con meno di un giro completo del rullo di avanzamento della pellicola. Questo rendeva le fotocamere modello Rolleiflex Automat/Letter molto ricercate per le riprese di azioni veloci, come la [[Street photography|fotografia di strada]].
 
Una vasta gamma di accessori ha trasformato questa fotocamera in un sistema fotografico completo: testa panoramica, [[paraluce]], lenti per ripresa ravvicinata ([[Primo piano|close-up]]) con correzione di [[parallasse]], filtri per la correzione del colore, il miglioramento del contrasto ed effetti speciali, montati sull'obiettivo con una baionetta a sgancio rapido, nonché un attacco del [[treppiede]] anch'esso a sgancio rapido.
=== Contrattacchi britannici ===
Quando divenne chiaro agli inglesi che le forze aeree italiane erano limitate e avevano solo un piccolo impatto sulla popolazione, e che questa poteva sopportarlo, arrivò un flusso costante di rinforzi. Il potenziale della base fu compreso ed il Governo Britannico ( Whitehall ) ordinò l’invio di ulteriori aeromobili sull'isola, compresi caccia Hurricane, bombardieri medi [[Martin 167 Maryland|Martin Marylands]] e [[Vickers Wellington|Vickers Wellingtons]], idrovolanti [[Short S.25 Sunderland|Short Sunderland]], altri aerosiluranti Swordfish ed anche sottomarini. Questo fornì un sempre più potente braccio offensivo. <sup>[41]</sup> I Wellingtons sono arrivati ​​in ottobre, dal 148° Squadron RAF . <sup>[42]</sup> <sup>[31]</sup>
 
I successivi modelli Letter f2.8 e f3.5 (con obiettivi Planar o Xenotar) sono molto richiesti nel mercato dell'usato ed hanno il prezzo più alto.[2]
Nel frattempo, l'[[invasione italiana dell'Egitto]] non aveva raggiunto i suoi obiettivi e la contro-offensiva britannica, l'[[Operazione Compass]], distrusse diverse divisioni dell'[[Regio Esercito|esercito italiano]] in [[Cirenaica italiana|Cirenaica]]. La diversione della campagna nordafricana portò via molte unità aeree italiane che furono inviate di corsa dall'Italia e dalla Sicilia per affrontare il disastro e sostenere le forze terrestri italiane bloccate in Egitto ed in Libia. A Malta il sollievo fu significativo, in quanto i britannici ora avrebbero potuto concentrare le loro forze per operazioni offensive, piuttosto che difensive. Nel mese di novembre del 1940, dopo mesi di attacchi aerei italiani poco coordinati, la FAA e la Royal Navy colpirono le forze navali italiane nell’attacco della [[Notte di Taranto]], una vittoria per la forza aeronavale ed una prova definitiva che gli aerei possono causare danni alle unità navali senza copertura aerea. Durante la battaglia, gli aerosiluranti Fairey Swordfish resero inservibili varie unità pesanti italiane. Il ritiro della flotta italiana a [[Napoli]], fuori dalla portata degli aerei britannici, fu una vittoria strategica che fece passare la supremazia navale della parte degli inglesi. <sup>[43]</sup>
 
Storicamente erano disponibili fotocamere con cinque lunghezze focali, che comprendevano la Rollei-Wide grandangolare da 5,5&nbsp;cm, la Baby Rollei da 6,0&nbsp;cm, 7,5&nbsp;cm (f:3,5), 8,0&nbsp;cm (f:2,8) e la Tele-Rolleiflex con un teleobiettivo 13,5&nbsp;cm (uno Zeiss Sonnar f:4).
Anche i sottomarini della Royal Navy iniziarono un periodo di operazioni offensive. I sottomarini britannici della [[Classe U (sommergibile)|Classe U]] cominciarono ad operare già nel giugno 1940. Anche i sottomarini più grandi iniziarono le operazioni, ma dopo aver sofferto perdite del 50% per ogni missione furono ritirati. I sottomarini della Classe U operavano dalla base dell'isola di Manoel conosciuta come ''HMS Talbot'' . Purtroppo non erano disponibili ricoveri a prova di bombe perché il progetto della loro costruzione era stato scartato prima della guerra, a causa delle politiche di taglio dei costi. La nuova forza fu nominata decima flottiglia sottomarina e fu posta sotto il comando del Comandante dei Sommergibili, ammiraglio [[Max Kennedy Horton|Max Horton]], che mise il comandante GWG Simpson al comando dell'unità. Amministrativamente, la decima flottiglia operava sotto la prima flotta sottomarina di Alessandria, essa stessa sotto Cunningham. In realtà, Cunningham diede mano libera a Simpson ed alla sua unità. Fino a che i battelli Classe U non poterono essere messi a disposizione in gran numero, furono utilizzati sottomarini britannici di [[Classe T (sommergibile Regno Unito)|Classe T]]. Questi ebbero alcuni successi, ma subirono gravi perdite quando iniziarono le operazioni il 20 settembre 1940. A causa di una mancanza di scorte di [[Siluro|siluri]], avevano l'ordine che le navi nemiche non fossero attaccate, a meno che l'obiettivo in questione non fosse una nave da guerra, una [[petroliera]] o un’altra "nave significativa".<sup>[44]</sup> <sup>[45]</sup>
Sebbene tutte queste fotocamere possano essere tuttora ottime fotocamere per un effettivo utilizzo da parte dei fotografi, per molti modelli Rolleiflex esiste anche un fiorente mercato come oggetti da collezione, e ciò fa salire (e di molto per alcuni modelli) il prezzo finale pagato, in particolare in [[Giappone]].
 
Le fotocamere Rolleiflex di medio formato hanno continuato a essere prodotte fino al 2014 da [[DHW Fototechnik]], una società fondata da ex dipendenti di Franke & Heidecke. [3] DHW Fototechnik ha annunciato due nuove fotocamere Rolleiflex e un nuovo otturatore elettronico per la fiera di settore [[Photokina]] 2012. [4] La società ha presentato istanza di insolvenza nel 2014 ed è stata sciolta nell'aprile 2015, ponendo fine a qualsiasi ulteriore produzione: l'attrezzatura per la produzione in fabbrica e le rimanenti scorte di parti sono state messe all'asta a fine aprile 2015.
Inizialmente i risultati delle azioni della flotta furono altalenanti. Essa affondò 37.000 [[Long ton|long tons]] (38.000 tonnellate) di naviglio italiano, metà dei quali rivendicata da una sola nave, l’ [[HMS Truant (N68)|HMS ''Truant'']] . Le sue vittime consistevano di un sottomarino italiano, nove navi mercantili ed una [[Motosilurante]] (MTB). La perdita di nove sottomarini e dei loro ben addestrati equipaggi e comandanti era grave. La maggior parte delle perdite era dovuta a [[Mina navale|mine]]. <sup>[46]</sup> Il 14 gennaio 1941, i sottomarini di Classe U arrivarono e l'offensiva subacquea cominciò seriamente. <sup>[47]</sup>
 
Una piccola azienda è stata creata di nuovo con gli ex dipendenti di DHW Fototechnik nella stessa locazione, sotto il nome di DW Photo. [5] DW Photo si concentra sulla produzione di reflex medio formato Rolleiflex Hy6 mod2 (digitali ed a pellicola) e l’assistenza per le fotocamere esistenti, compresa la fornitura di aggiornamenti firmware e hardware. [6]
  
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita testo|url=http://www.link22.org/uploads/7/9/3/2/7932022/guidebook_slides-6jul2016.pdf |titolo=Link 22 Guidebook|editore= NILE PMO|lingua=en|data=6 Luglio 2016|cid=GuideBook}}
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* {{en}}{{cite book |title=A History Of World War Two |last=Taylor |first=A. J. P. |publisher=Octopus Books |year=1974 |isbn=0-7064-0399-1|___location=London |ref={{harvid|Taylor|1974}}
|editor1-first=S. L. |editor1-last=Mayer}}
* {{en}}{{cite book |title=Fortress Malta: An Island Under Siege, 1940–1943 |last=Holland |first=James |publisher=Miramax Books |year=2003 |isbn=1-4013-5186-7|___location=London |ref={{harvid|Holland|2003}}}}
* {{en}}{{cite book |title=Supreme Gallantry: Malta's Role in the Allied Victory, 1939–1945 |last=Spooner |first=Tony |year=1996 |isbn=978-0719557064 |___location=London |ref=harv}}
* {{en}}{{cite book |title=Besieged: The World War II Ordeal of Malta, 1940–1942 |last=Jellision |first=Charles Albert |publisher=for University of New Hampshire by University Press of New England |year=1984 |isbn=978-0-87451-313-4|___location=Hanover, NH |ref={{harvid|Jellison|1984}}}}
* {{en}}{{cite book|title=Malta and Gozo|last=Rix|first=Juliet|publisher=Bradt Travel Guides|year=2015|isbn=1784770256|ref=harv}}
* {{en}}{{cite book|title=The Italian Navy and Fascist Expansionism, 1935–1940 |last=Mallett|first=Robert|publisher=Frank Cass |year=2008 |isbn=978-0714644325|___location=London}}
* {{en}}{{cite book |title=The German Army 1933–1945: Its Political and Military Failure |last=Cooper |first=Matthew |publisher=Stein and Day |year=1978 |isbn=0-8128-2468-7|___location=Briarcliff Manor, NY |ref={{harvid|Cooper|1978}}}}
* {{en}}{{cite book |title=Malta Convoys 1940–1943 |last=Woodman |first=R. |publisher=John Murray |year=2003 |isbn=978-0-7195-6408-6|edition=pbk. |___location=London |ref={{harvid|Woodman|2003}}}}
* {{en}}{{cite book |title=Siege: Malta 1940–1943 |last=Bradford |first=Ernle |publisher=Pen & Sword |year=2003 |isbn=978-0-85052-930-2|ref={{harvid|Bradford|2003}}
|orig-year=1986}}
* {{en}}{{cite book |title=The Right of the Line: The Royal Air Force in the European War, 1939–1945 |last=Terraine |first=John |publisher=Sceptre |year=1985 |isbn=0-340-41919-9|___location=London |ref={{harvid|Terraine|1985}}}}
* {{en}}{{cite book |title=Duel for the Sky: Ten Crucial Battles of World War II |last=Shores |first=Christopher |publisher=Grub Street |year=1985 |isbn=978-0-7137-1601-6|___location=London |ref={{harvid|Shores|1985}}}}
* {{en}}{{cite book |title=Hurricane Aces 1939–40 |last=Holmes |first=Tony |publisher=Osprey |year=1998 |isbn=1-85532-597-7 |edition=|series=Aircraft of the Aces |volume=18 |___location=Oxford |ref=harv}}
* {{en}}{{cite journal |last=Sadkovich |first=James J. |year=1988 |title=Re-evaluating Who Won the Italo-British Naval Conflict, 1940–42 |journal=European History Quarterly |volume=18 |pages=455–471 |issn=0265-6914|ref={{harvid|Sadkovich|1988}}|number=4 }}
* {{en}}{{cite journal |last=Caravaggio |first=Angelo N. |date=Summer 2006 |title=The Attack at Taranto: Tactical Success, Operational Failure |journal=Naval War College Review |___location=Newport, RI |volume=59 |issn=0028-1484|ref={{harvid|Caravaggio|2006}}|number=3 }}
{{Refend}}
 
== Voci correlate ==
* [[Comunicazioni (forze armate)|Comunicazioni militari]]
* [[Attenzione]]
* [[CognizioneNetwork-centric warfare]]
* [[PsicologiaInformation cognitivawarfare]]
* [[PercezioneGlobal Information Grid]]
* [[IntuizioneTactical Data Link]]
* [[SensazioneLink 11]]
* [[Link 16]]
* [[Controllo automatico|Teoria del controllo]]
* [[Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord|NATO]]
* [[Apprendimento esperienziale]]
* [[Problem solving]]
* [[Situational awareness]]
* [[Analisi SWOT]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{en}} [https://web.archive.org/web/20071006205659/http://assist.daps.dla.mil/quicksearch/ Ricerca veloce di standard militari del US Department of Defense]
* {{en}} [http://danford.net/boyd/ Archivio di documenti di John Boyd]
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* {{fr}} [http://otan.w3sites.net//Serveur2.html Motore di ricerca degli STANAG NATO]
* {{en}} [https://www.academia.edu/attachments/34552740/download_file?st=MTQxNzczOTU2MSwxMDguMjYuMTIzLjE2MQ%3D%3D&s=popover Bazin, A. (2005). Boyd's OODA Loop and the Infantry Company Commander. Infantry Magazine.]
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