Castelvenere: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|la località [[Croazia|croata]] nel comune di [[Buie]]|[[Castelvenere (Buie)]]}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Castelvenere
|Panorama = Castelvenere (BN), 2017, Le torri e il castello. (32883897281).jpg
|Didascalia = La torre ricostruita
|Bandiera = Castelvenere-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Castelvenere-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Campania
|Divisione amm grado 2 = Benevento
|Amministratore locale =Mario ScettaAlessandro Di Santo
|Partito = [[lista civica]] Veneri Futura eInsieme SolidaleCastelvenere
|Data elezione =05/06/2016 4-10-2021
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = Petrara, Bagni Vecchi-Olivella, Fedeli, Marraioli, San Tommaso
|Altitudine=119 m
|Divisioni confinanti = [[Guardia Sanframondi]], [[San Lorenzello]], [[San Salvatore Telesino]], [[Solopaca]], [[Telese Terme]]
|Superficie=15.44
|Zona sismica = 1
|Note superficie=
|Gradi giorno = 1287
|Abitanti=2601
|Nome abitanti = castelveneresi
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 giugno 2017.
|Patrono = san [[Barbato di Benevento]]
|Aggiornamento abitanti=30-6-2017
|Festivo = 19 febbraio
|Sottodivisioni=Parito
|PIL =
|Divisioni confinanti=[[Guardia Sanframondi]], [[San Lorenzello]], [[San Salvatore Telesino]], [[Solopaca]], [[Telese Terme]]
|PIL procapite =
|Zona sismica=1
|Mappa = Map of comune of Castelvenere (province of Benevento, region Campania, Italy).svg
|Gradi giorno=1287
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Castelvenere nella provincia di Benevento
|Nome abitanti=castelveneresi, vienneresi
|Patrono=San [[Barbato di Benevento]]
|Festivo=19 febbraio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Castelvenere (province of Benevento, region Campania, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Castelvenere nella provincia di Benevento
|Diffusività=
}}
 
'''Castelvenere''' ("''R' Viennr''" in dialetto castelvenerese) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:2601Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Benevento]] in [[Campania]].
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Castelvenere dista circa 34&nbsp;km da [[Benevento]], 30&nbsp;km da [[Caserta]], 60&nbsp;km da [[Napoli]], 195&nbsp;km da [[Roma]], 80&nbsp;km da Ariano Irpino.
Il territorio comunale confina a nord-est con Guardia Sanframondi; a ovest con Telese Terme e San Salvatore Telesino; a sud con Solopaca; a nord-ovest con San Lorenzello. È attraversato dal [[Calore Irpino|fiume Calore]] e dal torrente Seneta.
 
SiFa trovaparte indella [[Valle Telesina]], sorge a {{M|119 |ul=m sul lmslm}} ed è divisosuddiviso in quattro contrade: Foresta, Marraioli, Tore e Petrara.<ref name=":0" />
# Foresta.
# Marraioli.
# Tore.
# Petrara.
Confina a Nord-Est con Guardia Sanframondi; ad Ovest con Telese Terme e San Salvatore Telesino; a Sud con Solopaca; a Nord-Ovest con San Lorenzello.
 
== Origini del nome ==
E' attraversato dalla SS 87 Sannitica Napoli - Campobasso - Termoli; dalla superstrada Caianello - Telese - BN; dal [[Calore Irpino|fiume Calore]] e dal torrente Seneta; e dalla linea ferroviaria Napoli - Foggia.
[[File:Castelvenere (BN), 2017. (32194438573).jpg|sinistra|miniatura]]
 
Il nome originario del comune era ''Véneri,'' forse perché nella zona vi era un tempio dedicato alla dea [[Venere (divinità)|Venere]].<ref>{{cita|Touring|p. 282}}.</ref> Solo nel [[XIV secolo]] è citato con il nome di ''Castrum Veneris''.<ref>{{cita|Marrocco|p. 39}}.</ref>
==Storia==
Il nome originario del comune era ''Véneri'' forse perché nella zona vi era un tempio dedicato alla dea [[Venere (divinità)|Venere]].<ref>{{cita|Touring|p. 282.}}</ref>
 
Il termine "Vieneri" risalirebbe al 1308. Contenuto nelle "Rationes decimarum" del monastero di San Salvatore, il nome del casale comparirebbe regolarmente nelle numerazioni del periodo compreso tra il 1542 e il 1669.
Nel [[XIV secolo]] era citata con il nome di ''Castrum Veneris''.<ref>{{cita|Marrocco|p. 39.}}</ref>
 
Nel 1638 il nome "Castiel Venere" si riscontra nel tavolario Giampiero Gallarano e viene usato per descrivere il castello costruito dalla famiglia Monsorio. Inoltre, varie fonti datate dal 1671 al 1807, attribuiscono al casale i nomi "Veneri", "Castel Veneri" e "Castello Venere".
Dal 1151 al 1460 fu feudo della famiglia Sanframondo, di origine [[normanni|normanna]].
 
Nel 1811 la parola "Castelvenere" è citata, definitivamente, all'interno del "Decreto per la nuova circoscrizione delle quattordici province del Regno di Napoli".<ref>{{Cita web|url=http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=23889|titolo=SIUSA - Comune di Castelvenere}}</ref>
Successivamente fu possedimento dei Monsorio.
 
== Storia ==
Nel 1532 contava trentasei famiglie che divennero settanta alla fine del Cinquecento.<ref>{{cita|Pescitelli|p. 237.}}</ref>
=== Dall'età feudale all'unità d'Italia ===
Dal 1151 al 1460 è feudo della famiglia Sanframondo, di origine [[normanni|normanna]]; successivamente invece è possedimento dei Monsorio.
 
Nel 1532 conta trentasei famiglie che diventano settanta alla fine del Cinquecento.<ref>{{cita|Pescitelli|p. 237}}.</ref>
Nel 1638, dopo un'attenta valutazione del feudo, fu acquistato dal dott. Lelio Carfora, governatore di [[Cerreto Sannita]], per conto della famiglia Carafa.
 
Nel 1638, dopo un'attenta valutazione del feudo, viene acquistato da Lelio Carfora, governatore di [[Cerreto Sannita]], per conto della famiglia [[Carafa]].
Nella valutazione o "apprezzo" del feudo del 1638 si viene a sapere che Castelvenere "''sta edificato su luogo piano, fortissimo di muraglia, con fossi attorno, di maniera che dalla parte di tramontana sta eminente, per esservi un vallone sotto, per dove scorrono le acque del paese; s'entra per una porta con ponte levatoio dalla parte occidentale, dove si trova una bella strada dritta, di conveniente larghezza, spartita in vichi da una parte e dall'altra.''" Il feudo fu valutato 10.520 [[ducato (moneta)|ducati]].<ref>{{cita|Marrocco|p. 40.}}</ref>
 
Nella valutazione o "apprezzo" del feudo del 1638 si viene a sapere che Castelvenere "''sta edificato su luogo piano, fortissimo di muraglia, con fossi attorno, di maniera che dalla parte di tramontana sta eminente, per esservi un vallone sotto, per dove scorrono le acque del paese; s'entra per una porta con ponte levatoio dalla parte occidentale, dove si trova una bella strada dritta, di conveniente larghezza, spartita in vichi da una parte e dall'altra"''. Il feudo fu valutato {{formatnum:10520}} [[ducato (moneta)|ducati]].<ref>{{cita|Marrocco|p. 40}}.</ref>
Il [[terremoto del 5 giugno 1688]] danneggiò il paese.
 
Il [[terremoto del 5 giugno 1688]] danneggia il paese.
 
Dal 1861 fa parte della [[provincia di Benevento]].
 
=== Dall'unità ad oggi ===
Nel 1898 vengono fatti degli scavi che portano alla luce un insediamento palafittico<ref>{{Cita web|url=http://incomune.interno.it/sites/incomune/files/contenuti/statuti/statuto-comune-bn-castelvenere.pdf|titolo=Statuto Comune di Castelvenere (2012)}}</ref>.
Nel 1898 vengono fatti degli scavi che portano alla luce un insediamento palafittico.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://incomune.interno.it/sites/incomune/files/contenuti/statuti/statuto-comune-bn-castelvenere.pdf|titolo=Statuto Comune di Castelvenere (2012)}}</ref>
 
Oltre alla palafitta, lunga 25 metri, larga 14 e poggiante su 99 pali conficcati verticalmente nel terreno, vengono ritrovati anche ossa di muflone, nuclei e punte silicee appartenenti all'età del ferro.<ref>{{Cita web|url= https://www.comune.castelvenere.bn.it/attachments/article/299/VAS_Castelvenere_Sintesi_Non_Tecnica.pdf|titolo=VAS_Castelvenere_sintesi non tecnica}}</ref>
 
Il 9 ottobre 1943, nei pressi della chiesa Santa Maria della Foresta, tre contadini vengono barbaramente uccisi da soldati nazisti.<ref>{{Cita news|url=http://www.corrieresannita.it/castelvenere-ottobre-1943-strage-dimenticata/|titolo= Castelvenere, nove ottobre 1943, la strage dimenticata|pubblicazione=Corriere Sannita|data=9 ottobre 2014|accesso=28 novembre 2017}}</ref>
 
Il 18 febbraio [[1999]] [[Cicciano]] si gemella con Castelvenere. Il patto viene firmato con una delegazione di ciccianesi guidata dal sindaco e dal parroco accolta solennemente dai corrispettivi di Castelvenere, i quali ricambiano la visita il 21 febbraio.<ref>{{cita libro | Francesco Michele| Petillo | Atti fatti e notizie su Cicciano e la sua gente}}</ref>
 
Nel 2002, anno di celebrazione del quattordicesimo centenario della nascita di san Barbato, avviene anche il gemellaggio tra Castelvenere e [[Xewkija]] (isola di [[Gozo]], [[Malta]]).<ref>{{Cita web|url=http://xewkija.gov.mt/twinning/231-twinning|titolo=Castelvenere Twinning|autore=Joseph Grima|sito=xewkija.gov.mt|lingua=en|accesso=29 novembre 2017|dataarchivio=1 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171201042701/http://xewkija.gov.mt/twinning/231-twinning|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel 2013 il comune di Castelvenere costituisce l'unione dei comuni "Città Telesina" insieme ai comuni di Amorosi, San Salvatore Telesino, Solopaca e Telese Terme.<ref>{{Cita web|url=http://www.comuneteleseterme.gov.it/images/stories/_CittaTelesina_statuto_.pdf|titolo=Città Telesina, Statuto|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel 2019 Castelvenere è "Città Europea del Vino" grazie al progetto "Sannio Falanghina - Città Europea del vino", condiviso con i comuni di Guardia Sanframondi, Solopaca, Sant'Agata dei Goti e Torrecuso.<ref>{{Cita web|url= https://www.ottopagine.it/bn/attualita/177451/il-sannio-e-capitale-europea-del-vino-2019-foto.shtml|titolo=Il Sannio è Capitale europea del vino 2019 {{!}} FOTO|sito=Ottopagine.it|data=2019-02-16|accesso=2019-03-14}}</ref>
 
=== Simboli ===
Il 18 febbraio 1999 si gemella col paese di Cicciano (Napoli)<ref>{{Cita libro|titolo=Atti fatti e notizie su Cicciano e la sua gente|url=https://books.google.it/books?id=xUQVD9RMiuYC&pg=PA190&dq=castelvenere+benevento&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjB8YXH7JTTAhXkNpoKHR13CPMQ6AEIITAB#v=onepage&q=castelvenere%20benevento&f=false|accesso=2017-04-08|editore=Francesco M Petillo|lingua=it}}</ref>.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR n. 648 del 23 gennaio 1984.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?4572|titolo=Castelvenere|accesso=2023-09-26|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{Citazione|D'argento, al castello triturrito, quella centrale più bassa, di rosso, aperto del campo, murato di nero, le torri finestrate ciascuna di uno dello stesso, merlate alla guelfa di tre. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone è un drappo di rosso.
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
=== Architetture religiose ===
* ''Chiesa di San Nicola'', ricostruita nel XX secolo;
* Chiesa di San Nicola, occupa parte della centralissima Piazza San Barbato. Insieme alle altre due chiese del paese, fa parte della Diocesi Cerreto Sannita - Telese - Sant'Agata de' Goti.<ref>{{Cita web|url=https://necrologie.repubblica.it/chiese/provincia-12-benevento/citta-1807-castelvenere/16882-chiesa-di-san-nicola|titolo=Castelvenere, Chiesa di San Nicola}}</ref>
* ''Chiesa di Santa Maria della Foresta'', di origine bizantina (VI secolo d.C.), è appartenuta ai conti Carafa;
* ''Chiesa di Santa MariaMadonna della Seggiola'', costruitaprogettata nel 1899, la struttura nasce nel luogo in cui, nel 1898, fu ritrovata l'antica palafitta.<ref name=":0" />
* Chiesa di Santa Maria della Foresta, è situata in contrada Foresta e, secondo gli storici, ha origine da un Tempio Basiliano. Come riporta la tradizione, nel 602 vi nacque San Barbato, vescovo di Benevento e patrono di Castelvenere che la comunità festeggia il 19 febbraio e l'8 maggio (San Barbato di penitenza).<ref name=":0" />
* ''Casale Cerza'', databile all'anno 1857.
* ''Casino Brizio'', struttura di fine Settecento, usato come casino di caccia.
* ''Museo delle tradizioni contadine'', ubicato in "Strada del Mulino"<ref>{{Cita libro|nome=Anna Maria|cognome=Baratelli|nome2=Sandra|cognome2=Becucci|nome3=Antonietta|cognome3=Caccia|titolo=Il patrimonio museale antropologico: Itinerari nelle regioni italiane. Riflessioni e prospettive|url=https://books.google.it/books?id=9fmCCwAAQBAJ&pg=PA292&dq=castelvenere+benevento&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiRh_io7ZTTAhXHa5oKHbfJDSEQ6AEIHDAA#v=onepage&q=castelvenere%20benevento&f=false|accesso=2017-04-08|data=2016-02-03|editore=Gangemi Editore|lingua=en|ISBN=9788849291759}}</ref>.
 
=== TorreArchitetture Venerecivili ===
* Torre Angioina, si trova nel centro storico di Castelvenere, nella parte più antica del borgo medioevale, a pochi passi dalle cantine tufacee, da Piazza Mercato e dal teatro comunale. Crollata nel maggio 2006, viene ricostruita e riconsegnata ai cittadini e ai turisti nel 2016.<ref>{{Cita news|url=https://www.ottopagine.it/bn/daicomuni/77491/castelvenere-domani-l-apertura-della-torre-angioina.shtml|titolo=Castelvenere, domani l'apertura della Torre Angioina|pubblicazione=Ottopagine.it |data=14 maggio 2016|accesso=28 novembre 2017}}</ref>
Torre di età normanna (ma c'è chi dice sia angioina) del X-XI secolo, viene considerata monumento di identità del Borgo Medievale, famoso anche per le Cantine Tufacee.
 
* Cantine tufacee, sono scavate nel suolo [[tufo|tufaceo]] sottostante Via Mulino. Le cavità vengono realizzate in età rinascimentale per estrarre il tufo grigio, e poi ampliate e modificate per l'uso come cantine. Attualmente sono parte di un percorso turistico.<ref>{{Cita web|url=http://www.iemest.eu/life-safety-and-security/images/Doc/ARTICOLI/2017/Valletta%2031/MarioValletta05.pdf|titolo=ITINERARI GEOTURISTICI ATTRAVERSO IL PATRIMONIO GEOLOGICO ED ENOLOGICO: STRUMENTO DI CONOSCENZA, VALORIZZAZIONE, SALVAGUARDIA E SICUREZZA DELL’AMBIENTE. UNA PROPOSTA PRELIMINARE. ESEMPI CAMPANI E SICILIANI}}</ref>
"Torre Venere" rappresenta un luogo di culto dedicato alla dea Venere (in memoria di un antichissimo Fanum di età romana) ed è la più significativa delle tre torri superstiti del sito storico dove vennero costruiti il Castello ed il villaggio medievali (''Castrum Veneris'')<ref>{{Cita web|url=http://iluoghidelcuore.it/luoghi/castelvenere/la-torre-venere-/20022|titolo=LA TORRE VENERE , Castelvenere (BENEVENTO) - I Luoghi del Cuore|sito=iluoghidelcuore.it|accesso=2017-11-28}}</ref>.
:Ancora oggi la leggenda narra che nelle cantine tufacee si riunissero le streghe.<ref>{{Cita news|url=http://www.camministorici.it/it/user/14/punti-di-interesse/cantine-tufacee|titolo=Cantine tufacee|pubblicazione=CAMMINI STORICI|data=7 aprile 2015|accesso=28 novembre 2017}}</ref>
 
=== Aree naturali ===
Crollata nel maggio 2006, la Torre è stata ricostruita e riconsegnata ai cittadini e ai turisti nel 2016<ref>{{Cita news|url=https://www.ottopagine.it/bn/daicomuni/77491/castelvenere-domani-l-apertura-della-torre-angioina.shtml|titolo=Castelvenere, domani l'apertura della Torre Angioina|pubblicazione=Ottopagine.it|data=2016-05-14|accesso=2017-11-28}}</ref>.
* Parco Rascolagatti, esteso per circa 10 ettari, il parco si trova nei pressi del cimitero di Castelvenere, lungo la [[strada statale 87 Sannitica]] che collega Castelvenere con Telese Terme; solitamente accoglie cittadini e turisti il lunedì in Albis di ogni anno, giorno in cui si tiene la tradizionale "scampagnata vennerese". Durante la manifestazione si può degustare anche la "scarpella", piatto tipico sannita riconosciuto ufficialmente tra i [[prodotti agroalimentari tradizionali]] (PAT).<ref>{{Cita news|autore=Anteprima24|titolo=La “Scarpella” di Castelvenere tra i 26 “Prodotti della gastronomia”|pubblicazione=https://www.anteprima24.it/benevento/la-scarpella-castelvenere-26-prodotti-della-gastronomia/|data=}}</ref>
:Il nome "Rascolagatti" deriverebbe da una specie erbacea presente in enorme quantità ([[Smilax aspera]], volgarmente detta ''Stracciabraghe'').<ref>{{Cita news|url=http://www.galtiterno.it/vf/castelvenere/parco-rascolagatti/|titolo=Parco Rascolagatti|pubblicazione=Il cammino dell'anima|data=12 maggio 2015|accesso=28 novembre 2017}}</ref>
 
==Società==
===Evoluzione demografica===
La popolazione residente<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttitalia.it/campania/98-castelvenere/statistiche/popolazione-andamento-demografico/|titolo=Popolazione Castelvenere}}</ref> è di {{formatnum:2652}} abitanti, pari a 918 famiglie (dati Istat 2017).<ref>{{Cita web|url=http://ottomilacensus.istat.it/fileadmin/report/062/report_062019.pdf|titolo=Castelvenere, Censius Istat}}</ref>
 
Nel 2016 gli abitanti erano: {{formatnum:2624}}. Nel 2010: {{formatnum:2562}}. Nel 2001: {{formatnum:2621}}.
 
{{Demografia/Castelvenere}}
 
== Cultura ==
==Persone legate a Castelvenere==
=== Musei ===
* [[Barbato di Benevento|San Barbato]], vescovo di [[Benevento]], che convertì il duca [[Romualdo I di Benevento|Romualdo]] e la duchessa Teodorata, e abbatté il culto ofitico e il [[Noce di Benevento]].
==== Museo delle tradizioni contadine ====
Secondo alcune fonti, San Barbato è nato più precisamente "in contrada Vadari" e "discende da quel gruppo di famiglie di origine sassone e danubiana che, alla ricerca di terre fertili, occupò il suolo su cui sarebbe sorto Castelvenere"<ref>{{Cita libro|nome=Salvatore M.|cognome=Ruggiero|titolo=Di Streghe e di Janare|url=https://books.google.it/books?id=y38RCgAAQBAJ&pg=PA18&dq=castelvenere&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwio3KmJseHXAhWDOxQKHVBxDC84ChDoAQg6MAQ#v=onepage&q=castelvenere&f=false|accesso=2017-11-28|data=2015-06-28|editore=Lulu.com|lingua=it|ISBN=9781326332549}}</ref>.
Via Mulino ospita anche il ''Museo delle tradizioni contadine'', una delle cantine più caratteristiche del borgo medievale in quanto si snoda per decine di metri e, scendendo in profondità, è presente una sorgente d'acqua.<ref>{{Cita libro|nome=Anna Maria|cognome=Baratelli|nome2=Sandra|cognome2=Becucci|nome3=Antonietta|cognome3=Caccia|titolo=Il patrimonio museale antropologico: Itinerari nelle regioni italiane. Riflessioni e prospettive|url=https://books.google.it/books?id=9fmCCwAAQBAJ&pg=PA293&dq=castelvenere&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi86OS2xOHXAhVKWhQKHWE7AwoQ6AEITDAH#v=onepage&q=castelvenere&f=false|accesso=28 novembre 2017|data=3 febbraio 2016|editore=Gangemi Editore|ISBN=978-88-492-9175-9}}</ref>
* [[Giovanni Salvatore]], compositore, organista e insegnante del Seicento.
 
Il museo raccoglie oggetti, utensili, strumenti, attrezzi e vecchie macchine per la lavorazione dell'uva e la conservazione del vino.
 
== Economia ==
L'economia del paese è quasi tutta incentrata sulla coltivazione delle viti e sulla produzione di vini, anche grazie alle diverse aziende vitivinicole che si occupano principalmente di promuovere il territorio commercializzando soprattutto Barbera, Falanghina ed Aglianico.
La produzione agricola è soprattutto incentrata sulla coltivazione dell'uva da cui si ricava del vino pregiato.
 
Recenti ricerche hanno puntato i riflettori sul locale vitigno Camaiola, il "barbera che barbera non è".<ref>{{Cita web|url=https://www.lucianopignataro.it/a/uva-vino-camaiola/162863/|titolo=La Camaiola, il vino della gioia di Castelvenere|autore=Vincenzo Busiello|sito=Luciano Pignataro Wine&Food Blog|data=2019-03-02|accesso=2019-08-07}}</ref> È dell'aprile 2019, infatti, la notizia secondo cui è stato avviato l'iter per l'iscrizione del Camaiola al Registro nazionale delle varietà di vite e di uve da vino.<ref>{{Cita web|url=http://www.ntr24.tv/2019/03/27/antico-vitigno-sannita-camaiola-al-via-iter-per-iscrizione-al-registro-delle-varieta-di-vite/|titolo=Antico vitigno sannita Camaiola, al via iter per iscrizione al Registro delle varietà di vite {{!}} NTR24.TV - News su cronaca, politica, economia, sport, cultura nel Sannio|autore=redazione|accesso=2019-08-07}}</ref> A maggio 2021 "manca solo la pubblicazione del decreto del ministero delle Politiche Agricole" mentre "sarà sempre compito del Consorzio" Sannio Tutela Vini "procedere con tutte le procedure successive alla registrazione del vitigno, per fare in modo che presto sulle bottiglie si possa vedere scritto Camaiola".<ref>{{Cita web|url=https://napoli.repubblica.it/cronaca/2021/05/15/news/sannio_benvenuta_camaiola_l_uva_beneventano_iscritta_al_registro_nazionale_delle_varieta_di_viti-301094351/|titolo=Sannio, "Benvenuta Camaiola": l'uva beneventana iscritta al Registro nazionale delle varietà di viti|sito=la Repubblica|data=2021-05-15|accesso=2021-05-30}}</ref>
Fa parte insieme ad altri 40 comuni della regione [[Campania]], dell'Associazione Nazionale Città del Vino.
 
Considerato il "comune più 'vitato' del Centro Sud (rapporto tra superficie coltivata con vitigni e superficie totale)",<ref>{{Cita news|rivista=Il Denaro|titolo=Castelvenere, il “Comune più vitato del Sud”: la carovana di legambiente fa tappa nel Sannio|url=https://www.ildenaro.it/castelvenere-comune-piu-vitato-del-sud-la-carovana-legambiente-tappa-nel-sannio/}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/campania/notizie/2021/05/09/turismo-casucci-favorire-sviluppo-anche-nei-centri-rurali_74483b34-0c99-4987-bcb4-d15cbd250561.html|titolo=Turismo: Casucci, favorire sviluppo anche nei centri rurali - Campania|sito=Agenzia ANSA|data=2021-05-09|accesso=2021-05-30}}</ref> nel 2013 Castelvenere ha vinto il premio come "miglior piano regolatore delle città del vino".<ref>{{Cita news|url=http://www.ntr24.tv/2013/11/06/a-castelvenere-il-miglior-piano-regolatore-delle-citta-del-vino-2013/|titolo=A Castelvenere il "miglior piano regolatore delle Città del Vino 2013" |pubblicazione=NTR24.TV - News su cronaca, politica, economia, sport, cultura nel Sannio|data=6 novembre 2013|accesso=28 novembre 2017}}</ref>
== Eventi ed altre manifestazioni ==
La "Festa del vino" (anche detta: "Sagra del vino") ha all'attivo 37 edizioni realizzate (la numero 37 si è svolta dal 24 al 27 agosto 2017<ref>{{Cita web|url=http://www.napolike.it/festival-del-vino-2017-castelvenere|titolo=Festa del Vino 2017 a Castelvenere}}</ref>).
 
== Infrastrutture e trasporti ==
==Amministrazione==
Il territorio comunale è attraversato dal vecchio percorso della [[strada statale 87 Sannitica]] [[Napoli]]-[[Campobasso]]-[[Termoli]], dalla [[strada statale 372 Telesina]]
{{...||centri abitati}}
[[Caianello]]-[[Telese Terme]]-[[Benevento]] e dalla [[ferrovia Napoli-Foggia]].
Il 5 giugno 2016 viene rieletto sindaco Mario Scetta.
 
==Amministrazione==
In precedenza i sindaci di Castelvenere<ref>{{Cita web|url=http://elezionistorico.interno.it/index_ricerca.php?tpel=G|titolo=::: Ministero dell'Interno ::: Archivio Storico delle Elezioni - Comunali|sito=elezionistorico.interno.it|lingua=it|accesso=2017-11-28}}</ref> sono stati:
Cronologia dei sindaci di Castelvenere:<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index_ricerca.php?tpel=G|sito=Ministero dell'Interno|titolo=Archivio Storico delle Elezioni - Comunali|accesso=28 novembre 2017|dataarchivio=12 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180612162858/http://elezionistorico.interno.gov.it/index_ricerca.php?tpel=G|urlmorto=sì}}</ref>
* Alessandro Di Santo (2011-2016).
* Alessandro Di Santo (2021- ''in carica'')
* Mario Scetta (2006-2011).
* MarioFiorentino ScettaBoniello (20012020-20062021).
* AlessandroMario Di SantoScetta (19972016-20012020).
* Alessandro Di Santo (19932011-19972016).
* Mario Scetta (2006-2011)
* Mario Scetta (2001-2006)
* Alessandro Di Santo (1997-2001)
* Alessandro Di Santo (1993-1997)
* Leucio Antonio Verrillo (1987-1993)
* Gaetano Boniello (1987-1987)
* Leucio Antonio Verrillo (1980-1987)
* Erino Eugenio Carlo (1970-1980)
* Leucio Antonio Verrillo (1964-1970)
* Erino Eugenio Carlo (1962-1964)
* Vincenzo Venditti (1949-1962)
* Cosimo Moccia (1946-1949)
* Pietro Martone (1944-1946)
* Cosimo Moccia (1944-1944)
* Goffredo Chiavelli (1936-1943)
* Umberto Biondi (1935-1936)
* Nicola Riccardi (1933-1935)
* Pietro Albanello (1932-1933)
* Salvatore Carlo (1932-1932)
* Francesco Salvi (1931-1931)
* Luigi Di Santo (1930-1931)
* Salvatore Di Santo (1929-1930)
* Giuseppe Venditti (1928-1929)
* Salvatore Di Santo (1926-1928)
* Cosimo Moccia (1915-1926).
* Leopoldo Ferrigni (1912-1914)
* Giuseppe Venditti (1909-1912)
* Domenico Verrillo (1908-1909)
* Raffaele Romanelli (1902-1907)
* Leopoldo Ferrigni (1900-1902)
* Angelo Michele Ferri (1898-1900)
* Leopoldo Ferrigni (1889-1898)
* Raffaele Romanelli (1888-1889)
* Eliseo D'Onofrio (1887-1888)
* Francesco Guarnieri (1878-1887)
* Giustino De Simone (1878-1878)
* Donato Ciabrelli (1876-1878)
* Giuseppe D'Orsi (1872-1876)
* Filippo Simone (1867-1871)
* Cosimo Moccia (1864-1867)
* Domenico Ferrigni (1864-1864)
* Salvatore D'Onofrio (1860-1863)
* Vincenzo Romanelli (1856-1860)
* Michele Martone (1850-1856)
* Massimo D'Onofrio (1846-1850)
* Michele Martone (1844-1846)
* Giuseppe Ferrigni (1841-1844)
* Pietro Simone (1838-1841)
* Antonio Riccio (1831-1838)
* Michelangelo Nicola Simone (1830-1831)
* Nicola Verrillo (1830-1830)
* Gaetano Di Santo (1829-1830)
* Pietro Simone (1827-1829)
* Vincenzo Romanelli (1823-1826)
* Salvatore Piazza (1818-1823)
* Barbato Martone (1815-1817)
* Vincenzo Romanelli (1813-1815)
* Gianbattista Riccio (1811-1812)
* Barbato Martone (1810-1811)
* Nunzio Romanelli (1809-1810)
 
=== Gemellaggi ===
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=== Altre informazioni amministrative ===
Fa parte della [[Comunità montana del Titerno]] e, dell'[[Unione dei comuni Città Telesina]]<ref>[http://regione.campania.it/assets/documents/ell2015-report-unionecomuni-dic15.pdf Le Unioni di Comuni in Regione Campania]</ref> e dell'Associazione Nazionale Città del Vino.
 
== Sport ==
Nel 2021 Castelvenere è attraversato dal Giro d'Italia come traguardo volante della tappa 8 Foggia-Guardia Sanframondi e tappa traguardo per la Maglia Ciclamino.<ref>{{Cita web|url=https://www.fremondoweb.com/notizie-dalla-valle-telesina/castelvenere-tappa-traguardo-della-maglia-ciclamino/|titolo=Castelvenere tappa traguardo della Maglia Ciclamino|autore= Barbara Serafini |sito=Fremondoweb|data=2021-05-11|accesso=2021-05-15}}</ref>
 
== Note ==
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* {{cita libro | cognome=AA.VV.| nome=| titolo=L'Italia: Campania| editore=Touring Club Italiano| città=Milano | anno=2005 | cid=Touring}}
* {{cita libro | cognome=Marrocco| nome=Dante B.| titolo=Guida del Medio Volturno | editore=Tipografia Laurenziana| città=Napoli | anno=1986| cid=Marrocco}}
* {{cita libro | cognome=Pescitelli | nome=Renato | titolo=Chiesa Telesina: luoghi di culto, di educazione e di assistenza nel XVI e XVII secolo | editore=Auxiliatrix | città= | anno=1977 | cid=Pescitelli }}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Comuni della provincia di Benevento}}
{{portale|Benevento}}