Castelvenere: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|la località [[Croazia|croata]] nel comune di [[Buie]]|[[Castelvenere (Buie)]]}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Castelvenere
|Panorama = Castelvenere (BN), 2017, Le torri e il castello. (32883897281).jpg
|Didascalia = La torre ricostruita
|Bandiera = Castelvenere-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Castelvenere-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Campania
|Divisione amm grado 2 = Benevento
|Amministratore locale =
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = Petrara, Bagni Vecchi-Olivella, Fedeli, Marraioli, San Tommaso
|Divisioni confinanti = [[Guardia Sanframondi]], [[San Lorenzello]], [[San Salvatore Telesino]], [[Solopaca]], [[Telese Terme]]
|Zona sismica = 1
|Gradi giorno = 1287
|Nome abitanti = castelveneresi
|Patrono = san [[Barbato di Benevento]]
|Festivo = 19 febbraio
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Castelvenere (province of Benevento, region Campania, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Castelvenere nella provincia di Benevento
}}
'''Castelvenere''' ("''R' Viennr''" in dialetto castelvenerese) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il territorio comunale confina a nord-est con Guardia Sanframondi; a ovest con Telese Terme e San Salvatore Telesino; a sud con Solopaca; a nord-ovest con San Lorenzello. È attraversato dal [[Calore Irpino|fiume Calore]] e dal torrente Seneta.
== Origini del nome ==
[[File:Castelvenere (BN), 2017. (32194438573).jpg|sinistra|miniatura]]
Il nome originario del comune era ''Véneri,'' forse perché nella zona vi era un tempio dedicato alla dea [[Venere (divinità)|Venere]].<ref>{{cita|Touring|p. 282}}.</ref> Solo nel [[XIV secolo]] è citato con il nome di ''Castrum Veneris''.<ref>{{cita|Marrocco|p. 39}}.</ref>
Il termine "Vieneri" risalirebbe al 1308. Contenuto nelle "Rationes decimarum" del monastero di San Salvatore, il nome del casale comparirebbe regolarmente nelle numerazioni del periodo compreso tra il 1542 e il 1669.
Nel 1638 il nome "Castiel Venere" si riscontra nel tavolario Giampiero Gallarano e viene usato per descrivere il castello costruito dalla famiglia Monsorio. Inoltre, varie fonti datate dal 1671 al 1807, attribuiscono al casale i nomi "Veneri", "Castel Veneri" e "Castello Venere".
Nel 1811 la parola "Castelvenere" è citata, definitivamente, all'interno del "Decreto per la nuova circoscrizione delle quattordici province del Regno di Napoli".<ref>{{Cita web|url=http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=23889|titolo=SIUSA - Comune di Castelvenere}}</ref>
== Storia ==
=== Dall'età feudale all'unità d'Italia ===
Dal 1151 al 1460 è feudo della famiglia Sanframondo, di origine [[normanni|normanna]]; successivamente invece è possedimento dei Monsorio.
Nel 1532 conta trentasei famiglie che diventano settanta alla fine del Cinquecento.<ref>{{cita|Pescitelli|p. 237}}.</ref>
Nel 1638, dopo un'attenta valutazione del feudo, viene acquistato da Lelio Carfora, governatore di [[Cerreto Sannita]], per conto della famiglia [[Carafa]].
Nella valutazione o "apprezzo" del feudo del 1638 si viene a sapere che Castelvenere "''sta edificato su luogo piano, fortissimo di muraglia, con fossi attorno, di maniera che dalla parte di tramontana sta eminente, per esservi un vallone sotto, per dove scorrono le acque del paese; s'entra per una porta con ponte levatoio dalla parte occidentale, dove si trova una bella strada dritta, di conveniente larghezza, spartita in vichi da una parte e dall'altra"''. Il feudo fu valutato {{formatnum:10520}} [[ducato (moneta)|ducati]].<ref>{{cita|Marrocco|p. 40}}.</ref>
Il [[terremoto del 5 giugno 1688]] danneggia il paese.
Dal 1861 fa parte della [[provincia di Benevento]].
=== Dall'unità ad oggi ===
Nel 1898 vengono fatti degli scavi che portano alla luce un insediamento palafittico.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://incomune.interno.it/sites/incomune/files/contenuti/statuti/statuto-comune-bn-castelvenere.pdf|titolo=Statuto Comune di Castelvenere (2012)}}</ref>
Oltre alla palafitta, lunga 25 metri, larga 14 e poggiante su 99 pali conficcati verticalmente nel terreno, vengono ritrovati anche ossa di muflone, nuclei e punte silicee appartenenti all'età del ferro.<ref>{{Cita web|url= https://www.comune.castelvenere.bn.it/attachments/article/299/VAS_Castelvenere_Sintesi_Non_Tecnica.pdf|titolo=VAS_Castelvenere_sintesi non tecnica}}</ref>
Il 9 ottobre 1943, nei pressi della chiesa Santa Maria della Foresta, tre contadini vengono barbaramente uccisi da soldati nazisti.<ref>{{Cita news|url=http://www.corrieresannita.it/castelvenere-ottobre-1943-strage-dimenticata/|titolo= Castelvenere, nove ottobre 1943, la strage dimenticata|pubblicazione=Corriere Sannita|data=9 ottobre 2014|accesso=28 novembre 2017}}</ref>
Il 18 febbraio [[1999]] [[Cicciano]] si gemella con Castelvenere. Il patto viene firmato con una delegazione di ciccianesi guidata dal sindaco e dal parroco accolta solennemente dai corrispettivi di Castelvenere, i quali ricambiano la visita il 21 febbraio.<ref>{{cita libro | Francesco Michele| Petillo | Atti fatti e notizie su Cicciano e la sua gente}}</ref>
Nel 2002, anno di celebrazione del quattordicesimo centenario della nascita di san Barbato, avviene anche il gemellaggio tra Castelvenere e [[Xewkija]] (isola di [[Gozo]], [[Malta]]).<ref>{{Cita web|url=http://xewkija.gov.mt/twinning/231-twinning|titolo=Castelvenere Twinning|autore=Joseph Grima|sito=xewkija.gov.mt|lingua=en|accesso=29 novembre 2017|dataarchivio=1 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171201042701/http://xewkija.gov.mt/twinning/231-twinning|urlmorto=sì}}</ref>
Nel 2013 il comune di Castelvenere costituisce l'unione dei comuni "Città Telesina" insieme ai comuni di Amorosi, San Salvatore Telesino, Solopaca e Telese Terme.<ref>{{Cita web|url=http://www.comuneteleseterme.gov.it/images/stories/_CittaTelesina_statuto_.pdf|titolo=Città Telesina, Statuto|urlmorto=sì}}</ref>
Nel 2019 Castelvenere è "Città Europea del Vino" grazie al progetto "Sannio Falanghina - Città Europea del vino", condiviso con i comuni di Guardia Sanframondi, Solopaca, Sant'Agata dei Goti e Torrecuso.<ref>{{Cita web|url= https://www.ottopagine.it/bn/attualita/177451/il-sannio-e-capitale-europea-del-vino-2019-foto.shtml|titolo=Il Sannio è Capitale europea del vino 2019 {{!}} FOTO|sito=Ottopagine.it|data=2019-02-16|accesso=2019-03-14}}</ref>
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR n. 648 del 23 gennaio 1984.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?4572|titolo=Castelvenere|accesso=2023-09-26|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{Citazione|D'argento, al castello triturrito, quella centrale più bassa, di rosso, aperto del campo, murato di nero, le torri finestrate ciascuna di uno dello stesso, merlate alla guelfa di tre. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone è un drappo di rosso.
==Monumenti e luoghi d'interesse==
=== Architetture religiose ===
* Chiesa di San Nicola, occupa parte della centralissima Piazza San Barbato. Insieme alle altre due chiese del paese, fa parte della Diocesi Cerreto Sannita - Telese - Sant'Agata de' Goti.<ref>{{Cita web|url=https://necrologie.repubblica.it/chiese/provincia-12-benevento/citta-1807-castelvenere/16882-chiesa-di-san-nicola|titolo=Castelvenere, Chiesa di San Nicola}}</ref>
*
* Chiesa di Santa Maria della Foresta, è situata in contrada Foresta e, secondo gli storici, ha origine da un Tempio Basiliano. Come riporta la tradizione, nel 602 vi nacque San Barbato, vescovo di Benevento e patrono di Castelvenere che la comunità festeggia il 19 febbraio e l'8 maggio (San Barbato di penitenza).<ref name=":0" />
===
* Torre Angioina, si trova nel centro storico di Castelvenere, nella parte più antica del borgo medioevale, a pochi passi dalle cantine tufacee, da Piazza Mercato e dal teatro comunale. Crollata nel maggio 2006, viene ricostruita e riconsegnata ai cittadini e ai turisti nel 2016.<ref>{{Cita news|url=https://www.ottopagine.it/bn/daicomuni/77491/castelvenere-domani-l-apertura-della-torre-angioina.shtml|titolo=Castelvenere, domani l'apertura della Torre Angioina|pubblicazione=Ottopagine.it |data=14 maggio 2016|accesso=28 novembre 2017}}</ref>
* Cantine tufacee, sono scavate nel suolo [[tufo|tufaceo]] sottostante Via Mulino. Le cavità vengono realizzate in età rinascimentale per estrarre il tufo grigio, e poi ampliate e modificate per l'uso come cantine. Attualmente sono parte di un percorso turistico.<ref>{{Cita web|url=http://www.iemest.eu/life-safety-and-security/images/Doc/ARTICOLI/2017/Valletta%2031/MarioValletta05.pdf|titolo=ITINERARI GEOTURISTICI ATTRAVERSO IL PATRIMONIO GEOLOGICO ED ENOLOGICO: STRUMENTO DI CONOSCENZA, VALORIZZAZIONE, SALVAGUARDIA E SICUREZZA DELL’AMBIENTE. UNA PROPOSTA PRELIMINARE. ESEMPI CAMPANI E SICILIANI}}</ref>
:Ancora oggi la leggenda narra che nelle cantine tufacee si riunissero le streghe.<ref>{{Cita news|url=http://www.camministorici.it/it/user/14/punti-di-interesse/cantine-tufacee|titolo=Cantine tufacee|pubblicazione=CAMMINI STORICI|data=7 aprile 2015|accesso=28 novembre 2017}}</ref>
=== Aree naturali ===
* Parco Rascolagatti, esteso per circa 10 ettari, il parco si trova nei pressi del cimitero di Castelvenere, lungo la [[strada statale 87 Sannitica]] che collega Castelvenere con Telese Terme; solitamente accoglie cittadini e turisti il lunedì in Albis di ogni anno, giorno in cui si tiene la tradizionale "scampagnata vennerese". Durante la manifestazione si può degustare anche la "scarpella", piatto tipico sannita riconosciuto ufficialmente tra i [[prodotti agroalimentari tradizionali]] (PAT).<ref>{{Cita news|autore=Anteprima24|titolo=La “Scarpella” di Castelvenere tra i 26 “Prodotti della gastronomia”|pubblicazione=https://www.anteprima24.it/benevento/la-scarpella-castelvenere-26-prodotti-della-gastronomia/|data=}}</ref>
:Il nome "Rascolagatti" deriverebbe da una specie erbacea presente in enorme quantità ([[Smilax aspera]], volgarmente detta ''Stracciabraghe'').<ref>{{Cita news|url=http://www.galtiterno.it/vf/castelvenere/parco-rascolagatti/|titolo=Parco Rascolagatti|pubblicazione=Il cammino dell'anima|data=12 maggio 2015|accesso=28 novembre 2017}}</ref>
==Società==
===Evoluzione demografica===
La popolazione residente<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttitalia.it/campania/98-castelvenere/statistiche/popolazione-andamento-demografico/|titolo=Popolazione Castelvenere}}</ref> è di {{formatnum:2652}} abitanti, pari a 918 famiglie (dati Istat 2017).<ref>{{Cita web|url=http://ottomilacensus.istat.it/fileadmin/report/062/report_062019.pdf|titolo=Castelvenere, Censius Istat}}</ref>
Nel 2016 gli abitanti erano: {{formatnum:2624}}. Nel 2010: {{formatnum:2562}}. Nel 2001: {{formatnum:2621}}.
{{Demografia/Castelvenere}}
== Cultura ==
=== Musei ===
==== Museo delle tradizioni contadine ====
Via Mulino ospita anche il ''Museo delle tradizioni contadine'', una delle cantine più caratteristiche del borgo medievale in quanto si snoda per decine di metri e, scendendo in profondità, è presente una sorgente d'acqua.<ref>{{Cita libro|nome=Anna Maria|cognome=Baratelli|nome2=Sandra|cognome2=Becucci|nome3=Antonietta|cognome3=Caccia|titolo=Il patrimonio museale antropologico: Itinerari nelle regioni italiane. Riflessioni e prospettive|url=https://books.google.it/books?id=9fmCCwAAQBAJ&pg=PA293&dq=castelvenere&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi86OS2xOHXAhVKWhQKHWE7AwoQ6AEITDAH#v=onepage&q=castelvenere&f=false|accesso=28 novembre 2017|data=3 febbraio 2016|editore=Gangemi Editore|ISBN=978-88-492-9175-9}}</ref>
Il museo raccoglie oggetti, utensili, strumenti, attrezzi e vecchie macchine per la lavorazione dell'uva e la conservazione del vino.
== Economia ==
L'economia del paese è quasi tutta incentrata sulla coltivazione delle viti e sulla produzione di vini, anche grazie alle diverse aziende vitivinicole che si occupano principalmente di promuovere il territorio commercializzando soprattutto Barbera, Falanghina ed Aglianico.
Recenti ricerche hanno puntato i riflettori sul locale vitigno Camaiola, il "barbera che barbera non è".<ref>{{Cita web|url=https://www.lucianopignataro.it/a/uva-vino-camaiola/162863/|titolo=La Camaiola, il vino della gioia di Castelvenere|autore=Vincenzo Busiello|sito=Luciano Pignataro Wine&Food Blog|data=2019-03-02|accesso=2019-08-07}}</ref> È dell'aprile 2019, infatti, la notizia secondo cui è stato avviato l'iter per l'iscrizione del Camaiola al Registro nazionale delle varietà di vite e di uve da vino.<ref>{{Cita web|url=http://www.ntr24.tv/2019/03/27/antico-vitigno-sannita-camaiola-al-via-iter-per-iscrizione-al-registro-delle-varieta-di-vite/|titolo=Antico vitigno sannita Camaiola, al via iter per iscrizione al Registro delle varietà di vite {{!}} NTR24.TV - News su cronaca, politica, economia, sport, cultura nel Sannio|autore=redazione|accesso=2019-08-07}}</ref> A maggio 2021 "manca solo la pubblicazione del decreto del ministero delle Politiche Agricole" mentre "sarà sempre compito del Consorzio" Sannio Tutela Vini "procedere con tutte le procedure successive alla registrazione del vitigno, per fare in modo che presto sulle bottiglie si possa vedere scritto Camaiola".<ref>{{Cita web|url=https://napoli.repubblica.it/cronaca/2021/05/15/news/sannio_benvenuta_camaiola_l_uva_beneventano_iscritta_al_registro_nazionale_delle_varieta_di_viti-301094351/|titolo=Sannio, "Benvenuta Camaiola": l'uva beneventana iscritta al Registro nazionale delle varietà di viti|sito=la Repubblica|data=2021-05-15|accesso=2021-05-30}}</ref>
Considerato il "comune più 'vitato' del Centro Sud (rapporto tra superficie coltivata con vitigni e superficie totale)",<ref>{{Cita news|rivista=Il Denaro|titolo=Castelvenere, il “Comune più vitato del Sud”: la carovana di legambiente fa tappa nel Sannio|url=https://www.ildenaro.it/castelvenere-comune-piu-vitato-del-sud-la-carovana-legambiente-tappa-nel-sannio/}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/campania/notizie/2021/05/09/turismo-casucci-favorire-sviluppo-anche-nei-centri-rurali_74483b34-0c99-4987-bcb4-d15cbd250561.html|titolo=Turismo: Casucci, favorire sviluppo anche nei centri rurali - Campania|sito=Agenzia ANSA|data=2021-05-09|accesso=2021-05-30}}</ref> nel 2013 Castelvenere ha vinto il premio come "miglior piano regolatore delle città del vino".<ref>{{Cita news|url=http://www.ntr24.tv/2013/11/06/a-castelvenere-il-miglior-piano-regolatore-delle-citta-del-vino-2013/|titolo=A Castelvenere il "miglior piano regolatore delle Città del Vino 2013" |pubblicazione=NTR24.TV - News su cronaca, politica, economia, sport, cultura nel Sannio|data=6 novembre 2013|accesso=28 novembre 2017}}</ref>
== Infrastrutture e trasporti ==
Il territorio comunale è attraversato dal vecchio percorso della [[strada statale 87 Sannitica]] [[Napoli]]-[[Campobasso]]-[[Termoli]], dalla [[strada statale 372 Telesina]]
[[Caianello]]-[[Telese Terme]]-[[Benevento]] e dalla [[ferrovia Napoli-Foggia]].
==Amministrazione==
Cronologia dei sindaci di Castelvenere:<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index_ricerca.php?tpel=G|sito=Ministero dell'Interno|titolo=Archivio Storico delle Elezioni - Comunali|accesso=28 novembre 2017|dataarchivio=12 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180612162858/http://elezionistorico.interno.gov.it/index_ricerca.php?tpel=G|urlmorto=sì}}</ref>
* Alessandro Di Santo (2021- ''in carica'')
*
*
* Alessandro Di Santo (
* Mario Scetta (2006-2011)
* Mario Scetta (2001-2006)
* Alessandro Di Santo (1997-2001)
* Alessandro Di Santo (1993-1997)
* Leucio Antonio Verrillo (1987-1993)
* Gaetano Boniello (1987-1987)
* Leucio Antonio Verrillo (1980-1987)
* Erino Eugenio Carlo (1970-1980)
* Leucio Antonio Verrillo (1964-1970)
* Erino Eugenio Carlo (1962-1964)
* Vincenzo Venditti (1949-1962)
* Cosimo Moccia (1946-1949)
* Pietro Martone (1944-1946)
* Cosimo Moccia (1944-1944)
* Goffredo Chiavelli (1936-1943)
* Umberto Biondi (1935-1936)
* Nicola Riccardi (1933-1935)
* Pietro Albanello (1932-1933)
* Salvatore Carlo (1932-1932)
* Francesco Salvi (1931-1931)
* Luigi Di Santo (1930-1931)
* Salvatore Di Santo (1929-1930)
* Giuseppe Venditti (1928-1929)
* Salvatore Di Santo (1926-1928)
* Cosimo Moccia (1915-1926).
* Leopoldo Ferrigni (1912-1914)
* Giuseppe Venditti (1909-1912)
* Domenico Verrillo (1908-1909)
* Raffaele Romanelli (1902-1907)
* Leopoldo Ferrigni (1900-1902)
* Angelo Michele Ferri (1898-1900)
* Leopoldo Ferrigni (1889-1898)
* Raffaele Romanelli (1888-1889)
* Eliseo D'Onofrio (1887-1888)
* Francesco Guarnieri (1878-1887)
* Giustino De Simone (1878-1878)
* Donato Ciabrelli (1876-1878)
* Giuseppe D'Orsi (1872-1876)
* Filippo Simone (1867-1871)
* Cosimo Moccia (1864-1867)
* Domenico Ferrigni (1864-1864)
* Salvatore D'Onofrio (1860-1863)
* Vincenzo Romanelli (1856-1860)
* Michele Martone (1850-1856)
* Massimo D'Onofrio (1846-1850)
* Michele Martone (1844-1846)
* Giuseppe Ferrigni (1841-1844)
* Pietro Simone (1838-1841)
* Antonio Riccio (1831-1838)
* Michelangelo Nicola Simone (1830-1831)
* Nicola Verrillo (1830-1830)
* Gaetano Di Santo (1829-1830)
* Pietro Simone (1827-1829)
* Vincenzo Romanelli (1823-1826)
* Salvatore Piazza (1818-1823)
* Barbato Martone (1815-1817)
* Vincenzo Romanelli (1813-1815)
* Gianbattista Riccio (1811-1812)
* Barbato Martone (1810-1811)
* Nunzio Romanelli (1809-1810)
=== Gemellaggi ===
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=== Altre informazioni amministrative ===
Fa parte della [[Comunità montana del Titerno]]
== Sport ==
Nel 2021 Castelvenere è attraversato dal Giro d'Italia come traguardo volante della tappa 8 Foggia-Guardia Sanframondi e tappa traguardo per la Maglia Ciclamino.<ref>{{Cita web|url=https://www.fremondoweb.com/notizie-dalla-valle-telesina/castelvenere-tappa-traguardo-della-maglia-ciclamino/|titolo=Castelvenere tappa traguardo della Maglia Ciclamino|autore= Barbara Serafini |sito=Fremondoweb|data=2021-05-11|accesso=2021-05-15}}</ref>
== Note ==
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* {{cita libro | cognome=AA.VV.| nome=| titolo=L'Italia: Campania| editore=Touring Club Italiano| città=Milano | anno=2005 | cid=Touring}}
* {{cita libro | cognome=Marrocco| nome=Dante B.| titolo=Guida del Medio Volturno | editore=Tipografia Laurenziana| città=Napoli | anno=1986| cid=Marrocco}}
* {{cita libro | cognome=Pescitelli | nome=Renato
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comuni della provincia di Benevento}}
{{portale|Benevento}}
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