Desulo: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome=Desulo
|Nome ufficiale={{it}}Desulo<br />{{sc}}Désulu
|Panorama=Issiria.jpg
|Didascalia=
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|Divisione amm grado 1=Sardegna
|Divisione amm grado 2=Nuoro
|Amministratore locale=
|Partito=[[lista civica]]
|Data elezione=
|Data istituzione=
|Altitudine=888<ref>{{cita web|url=http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0I040WI0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH90007TU5&v=1UH07B07TT50000|titolo=Tavola: Popolazione residente - Nuoro (dettaglio loc. abitate) - Censimento 2001|sito=[[Istat]].it|accesso=28 novembre 2015|dataarchivio=30 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131030021205/http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0I040WI0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH90007TU5&v=1UH07B07TT50000|urlmorto=sì}}</ref>
|Sottodivisioni=Asuai, Issiria, Ovolaccio
|Divisioni confinanti=[[Aritzo]], [[Arzana]] ([[Provincia dell'Ogliastra|OG]]), [[Belvì]], [[Fonni]], [[Ovodda]], [[Tiana]], [[Tonara]], [[Villagrande Strisaili]] (OG)
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=
▲|Nome abitanti=desulesi, desulesos
|Patrono=[[sant'Antonio abate]]
|Festivo=17 gennaio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Desulo (province of Nuoro, region Sardinia, Italy) - until 2016.svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Desulo
}}
[[File:Desulo - Costume tradizionale (02).JPG|miniatura|destra|Costume tradizionale]]▼
'''Desulo''' (''
[[File:Desulo - Spianata.jpg|miniatura|destra|La spianata di Desulo]]▼
▲'''Desulo''' (''Dèsulu'' in [[lingua sarda|sardo]]<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|p= 249}}</ref>) è un [[Comuni d'Italia|comune italiano]] di {{formatnum:2322}} abitanti della [[provincia di Nuoro]] in [[Sardegna]].
==Geografia fisica==
===Territorio===
[[File:Desulo from above.jpg|thumb|left|Vista dell'abitato]]
È costituito da tre rioni: Issiria, Ovolaccio e Asuai, separati prima della costruzione della strada Desulo-[[Fonni]] e uniti in seguito ad un boom edilizio negli [[anni 1960|anni sessanta]] e [[anni 1970|settanta]].
==
Altre ricerche etimologiche vorrebbero origine del nome da "esulene" (luogo esposto al sole), o dal fenicio "desce" (erba, pascolo, luogo adatto al pascolo). == Storia ==
Desulo nel [[medioevo]] faceva parte del [[Giudicato di Arborea]], collocata nella [[curatoria]] del [[Mandrolisai]].
[[File:Panorama di Desulo (xilografia).jpg|thumb|Panorama di Desulo ([[xilografia]] 1901)]] Alla === Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone del comune di Desulo sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 9 aprile 2008.<ref>{{cita web|url= http://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2008/comuni/desulo.html |titolo= Desulo (Nuoro) D.P.R. 09.04.2008 concessione di stemma e gonfalone |accesso= 30 settembre 2021 }}</ref>
{{citazione|Stemma [[semipartito troncato]]: il primo di rosso, al [[Palo (araldica)|palo]] d'oro caricato di tre [[Stella (araldica)|stelle]] di otto raggi di rosso; il secondo di argento, al ramoscello di [[Agrifoglio (araldica)|agrifoglio]], fogliato di cinque, di verde, fruttato di rosso; il terzo di azzurro, al [[Ovis musimon|muflone]] d'oro, fermo, la testa di fronte, sostenuto dalla pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone è un drappo di giallo.
==Monumenti e luoghi d'interesse==
===Architetture religiose===
* Parrocchia Nuova di [[Sant'Antonio Abate]].La nuova chiesa parrocchiale di [[Sant'Antonio Abate]] è stata inaugurata il 6 luglio 1980. L'edificio sacro, che si affianca alla vecchia chiesa, dà l'impressione certo di grandiosità per la sua mole, ma ben si inserisce, per la sua realizzazione in scisto, nello stile di un paese montano. Per la costruzione sono bastati, grazie allo spirito di dedizione di molti, solo due anni di lavoro, sotto la direzione dell'Architetto Vincenzo Ceccarelli e su progetto dell'Ingegner Pierluigi Monni. La sua costruzione era necessaria poiché la vecchia chiesa, ormai pericolante, era stata chiusa al culto da ben tredici anni.
* Sant'Antonio Abate (antica parrocchiale). La vecchia chiesa di [[Sant'Antonio Abate]] si trova nel rione di Issiria, accanto alla nuova chiesa parrocchiale, è da tempo chiusa al culto perché necessita di un buon intervento di restauro. Risale al XVI sec. ed è un'opera interessante dal punto di vista artistico. Al suo interno, un tempo, custodiva opere di gran pregio, tra cui un pulpito in legno intagliato e policromato del XVII sec.(un pezzo d'importanza eccezionale dell'arte dell'intaglio popolaresco sardo, unico datato e firmato tra quelli sardi), oggi ammirabile nella nuova chiesa parrocchiale.Interessanti sono anche le statue lignee, sempre intagliate e policromate, opera per lo più del XVI sec., ora conservate nella chiesa di Santa Croce. Ricco di pregio era anche il corredo di argenti e paramenti sacri. La vecchia chiesa parrocchiale dedicata a [[sant'Antonio Abate]] (patrono di Desulo), struttura importante dal punto di vista architettonico e storico-artistico.
* Chiesa della [[Vera Croce|Santa Croce]] edificata nel diciassettesimo secolo come oratorio della omonima Confraternita, ma più volte rimaneggiata nel tempo. Conserva diverse pitture su tavola del diciassettesimo secolo, e nell'altare maggiore la cinquecentesca statua in legno policromo di Cristo crocifisso che si trovava nella vecchia Chiesa Parrocchiale, e che viene portata in processione il Venerdì Santo nella processione detta “S'Interru de Deus” ossia il seppellimento di Dio.
* Chiesa della [[Madonna del Carmelo]] o del Carmine si trova nel rione di Ovolaccio. È stata edificata ex novo nel 1858, in sito diverso a quello dove esisteva l'antica chiesetta, ora distrutta di cui altro non restano che le fondamenta e la piazza detta de "Su Cramu". Nella nicchia dell'altare maggiore è collocato il simulacro della Madonna del Carmelo. In cornu epistole si trova una cappella dedicata a San Basilio, altra cappella è infine dedicata a Santa Rita. La festa in onore della Madonna del Carmelo si celebra il 16 luglio, in questa occasione si insediano le Prioresse di questa compagnia. La festa in onore di San Basilio, e l'insediamento delle nuove Prioresse di questa compagnia, si celebra invece la seconda domenica di settembre, la cerimonia di insediamento precede la processione e la messa.
* Chiesa di [[San Sebastiano]] si trova nel rione di Asuai. L'altare, l'abside e il prebisterio, come sono nello stato attuale, sono di recente costruzione e devono la loro sistemazione ai restauri compiuti nel 1932, quando fu sopraelevato il tetto ed allargata di qualche metro tutta la chiesa. La piccola sacrestia è stata edificata nel 1843. Nella chiesa oltre all'altare dedicato a San Sebastiano Martire è presente una cappella dedicata alla Madonna del Rimedio. Di recente è stata allestita una cappella dedicata al Santissimo Crocifisso. La festa in onore del Santo titolare della chiesa si celebra il 20 Gennaio, in questa occasione si accende in piazza un grande falò. La festa popolare si celebra invece la prima domenica di luglio, la messa viene preceduta dalla processione e dalla cerimonia di insediamento del nuovo gruppo delle Prioresse di San Sebastiano. Il 7 settembre invece, in occasione della festa della Vergine del Rimedio, si svolge una messa solenne e l'insediamento delle Prioresse di questa compagnia. Da questa chiesa il 19 maggio parte anche un piccolo pellegrinaggio in onore della Madonna della Guardia per cui è stata allestita una piccola cappella lungo la strada per Monte Corte.
* Chiesa della [[Madonna della Neve]], vicino al passo denominato “S’Arcu de Tascusì, lungo la strada che porta da Fonni a Desulo, considerato il valico automobilistico più alto della Sardegna, che raggiunge i 1.245 metri di altezza. La Chiesa della Madonna della Neve si trova, su un rialzo del terreno, vicino al valico. L'ultimo giorno dell'anno 1913 cinque ambulanti di Desulo stavano facendo ritorno a casa quando, vicino al passo, li sorprese una tormenta di neve, e solo due di essi, abbandonati i cavalli, riuscirono a raggiungere il paese. Nel 1920, i sopravvissuti fecero edificare la Chiesa della Madonna della Neve come voto di riconoscenza verso la Madonna. Ogni anno, il 31 maggio, si svolge un pellegrinaggio a piedi dalla Chiesa Parrocchiale di Sant'Antonio Abate fino alla Chiesa della Madonna della Neve a Tascusì, dove viene celebrata la messa. La prima domenica di agosto, invece, si celebra la Festa grande, ossia la Festa della Madonna della Neve, che prevede nel pomeriggio si svolge la processione dalla Chiesa del Carmine alla Chiesa Parrocchiale di Sant'Antonio Abate, da dove ci si porta in macchina alla Chiesa della Madonna della Neve a Tascusì, dove viene officiata la messa all'aperto.
===Architetture civili===
Il centro storico, caratterizzato dalle tipiche case realizzate in pietra di [[scisto]], conserva scorci immutati nel tempo.
* Palazzo Comunale o Comune, detto Municipio di Desulo, è un grande edificio, chiamato anche Palazzo Civico che ospita la sede e gli uffici dell'amministrazione comunale. Nel 2015 ha scelto una frase di Charles Bukowski il sindaco Gian Luigi littarru, per dire ai suoi concittadini che la sua amministrazione non discrimina nessuno: La mia porta è aperta alla destra e alla sinistra, ai bianchi e ai neri e ai gialli e ai rossi e ai diversi tipi di uomini e di donne; lesbiche e omosessuali. Non insegno, imparo. La targa con la citazione campeggia sulla porta del primo cittadino.
* Casa natale di [[Montanaru]]. Nel rione Ovolaccio, prendendo la via Montanaru, al civico numero 34, vi è il Museo Etnografico ospitato nella casa natale del poeta Antioco Antiogu Casula, più noto con lo pseudonimo Montanaru con il quale firmava le sue opere. La palazzina, ristrutturata, è del tipo tradizionale desulese, ma con alcuni elementi di ricercatezza nella facciata. Il tema principale del Museo è rappresentato dagli strumenti funzionali al lavoro agricolo, alla pastorizia, all'artigianato, alla panificazione, alla tessitura ed alla lavorazione della cera.
===Siti archeologici===
Da segnalare il [[nuraghe]] più alto della Sardegna in località
=== Luoghi di interesse naturalistico ===
Attrazioni turistiche sono la montagna ricca di boschi e foreste incontaminate come Girgini. Desulo è la base di partenza ideale per le escursioni sulla vetta più alta della Sardegna, [[punta La Marmora]], a 1834 [[m s.l.m.]]. Sempre da Desulo, percorrendo la strada provinciale 7 per [[Fonni]], è possibile raggiungere il [[passo di Tascusì]], considerato il secondo valico automobilistico più alto della Sardegna a circa 1245
==Società==
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===Lingue e dialetti===
La variante del [[lingua sarda|sardo]] parlata a Desulo è riconducibile alla
===
==== Festività e tradizioni popolari ====
{{Citazione| ''Fiera e grezza in mezzo ai castagni<br />secolari, sei posto, oh paese mio;<br />aggrappato agli usi di una volta,<br />generoso, ospitale con gli stranieri.<br />I figli tuoi, pieni di energia,<br />Cercano dappertutto di che vivere<br />con quei cavallini forti, magri,<br />carichi di diversa mercanzia.<br />Così passando una vita triste e misera<br />girano la nostra isola all'avventura;<br />e quando entrano in qualche altro paese<br />esclamano tutti: Ecco i venditori di castagne!<br />ed essi umilini gridano: Eh... castagne!<br />Chi ci compra mestoli e taglieri?''|[[Antioco Casula]] (Montanaru). ''A Desulu''|''Fiera e ruzza, in mesu a sos castanzos<br />seculares, ses posta, o bidda mia;<br />attaccada a sos usos de una ‘ia,<br />generosa, ospitale a sos istranzos.<br />Sos fizos tuos, pienos d'energia,<br />
*La [[Sagra (festa)|sagra]] "La Montagna Produce"
{{chiarire|Attualmente}} si cerca di riportare in uso varie tradizioni come la [[transumanza]], con le pecore portate all'arrivare della primavera dal [[Campidano]] al paese. A Desulo è ancora possibile vedere le donne anziane col costume tradizionale, fatto in [[orbace]] rosso e ricamato con colori vivissimi.
==Geografia antropica==
===Asuai===▼
=== Monumenti ===
Il borgo non presenta particolari costruzioni storiche, tranne il nucleo abitativo di matrice ottocentesca presente nella zona Carrottu e la chiesa di San Sebastiano, patrono, su base secentesca e modificata da successivi rifacimenti. All'interno del suo territorio non sono censiti altri presidi religiosi.
▲===Asuai===
Asuai è uno dei tre borghi montani che compone il centro abitato di Desulo, in [[provincia di Nuoro]]. È localizzato a 820 metri sul livello del mare e ha una popolazione di {{formatnum:1092}} abitanti. Sino all'Ottocento era staccato di oltre un chilometro dal resto di Desulo e aveva una propria cartellonistica. Tanto che in diverse cartine geografiche, veniva sino a poco tempo fa, indicato separatamente. Storicamente conosciuto come Asnay, poi divenuto Asuai, il nome senza dubbio fa emergere una origine sardiana o comunque protosardiana<ref>{{Cita libro|autore=Massimo Pittau|titolo=I Toponimi della Sardegna Meridionale|editore=|p=}}</ref>. Viene citato anche nelle fonti come villaggio che pagava le decime alla curia Romana al posto di Desulo (M. Pittau op.cit). È noto per essere il rione degli ambulanti desulesi (viagiantes o camminantes) che portavano le loro mercanzie in giro per la Sardegna. Agli ambulanti è anche dedicata una piazza antistante la chiesa di San Sebastiano martire. Altro luogo di interesse è la piazzetta Tonino Puddu, dedicata al grande maestro del folklore di Nuoro, prematuramente scomparso. Il sito si trova lungo la strada principale, ovvero la via Cagliari.
Contrariamente a quello che accade nel resto del comune di Desulo, Asuai celebra san Sebastiano con due ricorrenze votive. Una invernale, con gli eventi del 19 e 20 gennaio e l'altra estiva, la prima domenica di luglio. Prima della festa, gli appartenenti al comitato, eseguono una questua rituale per raccogliere i proventi per la festa in tutte le abitazioni di Asuai prima e poi nel resto del paese.
Nel territorio di Asuai esistono ancora una ventina di vigne attive. Si tratta di alcuni dei vigneti più alti in Sardegna, quasi a ridosso degli ottocento metri. In passato, infatti il territorio di Asuai, a partire dalla fine del paese fino a giungere alla stazione ferroviaria di Montecorte (Desulo-Tonara) era adibito alla coltivazione di vite e frutteto. Nonostante il progressivo abbandono dei vigneti, almeno una decina di famiglie si occupa della loro cura.
===Issiria===
===Ovolaccio===
Ovolaccio è uno dei tre borghi montani che compone il centro abitato di Desulo, ed è posto a 850 metri sul livello del mare. Nel rione si trova la casa natale di [[Montanaru]], poeta in [[lingua sarda]], che ospita il Museo Etnografico; più avanti si trova la chiesa della [[Madonna del Carmelo]].
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Ferrovie ===
Il comune è servito dalla [[stazione di Desulo-Tonara]], posta circa cinque chilometri a sud-ovest del paese nel territorio comunale di [[Tonara]]: la struttura, posta lungo la [[ferrovia Isili-Sorgono]], dal [[1997]] è attiva esclusivamente per finalità turistiche legate al servizio [[Trenino Verde]] dell'[[ARST]]
== Amministrazione ==
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|Inizio = 23 aprile 1995
|Fine = 16 aprile 2000
|Partito = [[lista civica|liste civiche]] di [[centro-sinistra]]
|Note = <ref name="95-00">{{Cita web|titolo=Comunali 23/04/1995|url=
}}
{{ComuniAmminPrec
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|Fine = 8 maggio 2005
|Partito = [[Centrismo|centro]]
|Note = <ref name="00-05">{{Cita web|titolo=Comunali 16/04/2000|url=
}}
{{ComuniAmminPrec
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|Fine = 30 maggio 2010
|Partito = [[lista civica]]
|Note = <ref name="05-10">{{Cita web|titolo=Comunali 08/05/2005|url=
}}
{{ComuniAmminPrec
Riga 124 ⟶ 140:
|Fine = 31 maggio 2015
|Partito = [[lista civica]] "Desulo nel Cuore"
|Note = <ref name="10-15">{{Cita web|titolo=Comunali 30/05/2010|url=
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Gian Luigi Littarru
|Inizio = 31 maggio 2015
|Fine =
|Partito = [[lista civica]] "Desulo nel Cuore"
|Note = <ref name="15-">{{Cita web|titolo=Comunali 31/05/2015|url=
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Giovanni Cristian Melis
|Inizio = 26 ottobre 2020
|Fine = in carica
|Partito = [[lista civica]] "Desulo domani"
|Note = <ref name="20-">{{Cita web|titolo=Comunali 25/10/2020|url=https://elezioni.interno.gov.it/comunali/scrutini/20201025/scrutiniGI200530150|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=2 novembre 2020|urlmorto=sì}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
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==Bibliografia==
* {{cita libro|||Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna|2006|Carlo Delfino editore|Sassari|curatore=[[Manlio Brigaglia]], Salvatore Tola|url=http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&s=17&v=9&c=4463&id=589019|isbn=88-7138-430-X}}
* {{cita libro|1=|2=|3=Grande Enciclopedia della Sardegna|4=2007|5=Newton&ComptonEditori|6=Sassari|curatore=Francesco Floris|url=http://www.sardegnacultura.it/j/v/321?s=7&v=9&c=2475&c1=28430&o=1&na=1&n=10|accesso=4 dicembre 2012|dataarchivio=11 giugno 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120611055129/http://www.sardegnacultura.it/j/v/321?s=7&v=9&c=2475&c1=28430&o=1&na=1&n=10|urlmorto=sì}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
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{{Comuni del Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Sardegna}}
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