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{{C|Riscrittura di voce già cancellata due volte (vedere link in entrata), è da verificare se la forma attuale è differente dalle motivazioni presentate nelle precedenti richieste|psicologia|febbraio 2017}}
{{Bio
|Nome = Massimo
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|GiornoMeseMorte = 13 febbraio
|AnnoMorte = 2017
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = psichiatra
|Attività2 = psicoterapeuta
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Massimo_Fagioli_14_settembre_2013.jpg
|Didascalia = Massimo Fagioli, festa di Left del 14 settembre 2013
}}
 
È noto per quella che lui stesso ha chiamato [[teoria della nascita]].<ref>Fagioli M, "Teoria della nascita e castrazione umana", L'Asino D'Oro, Roma, 2012.</ref> Anticipata da alcuni articoli<ref>Fagioli M, “Alcune note sulla percezione delirante, paranoicale e schizofrenica”, in “Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria”, anno XXIII, (1962), pp. 377 - 392, ripubblicato in “Il sogno della farfalla”, 3, 2009, pp. 9-22; Fagioli M, "Psicosi epilettiche croniche e sindromi pseudoschizofreniche", in “Annali di freniatria e scienze affini”, ottobre-dicembre 1962; Fagioli M, Novello E, “L’integrazione collettiva del lavoro psicoterapeutico dei medici in ospedale psichiatrico. Insulinoterapia e psicoterapia di gruppo”, in “Minerva Medicopsicologica”, vol. 3, n.4, pp. 165 - 168; Insulinoterapia e psicoterapia di gruppo. Valore psicoterapeutico del “senso della schizofrenicità””, in “Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria”, anno XXIV, (1963), pp. 545 - 556, ripubblicato in “Il sogno della farfalla”, 1, 2010, pp. 11-21.</ref>, la [[teoria della nascita]] è per la prima volta sistematizzata in forma compiuta nei tre volumi "Istinto di morte e conoscenza" (1971)<ref>Fagioli M, "Istinto di morte e conoscenza", L'Asino D'Oro, Roma, 2017.</ref>,Vedi "Lavoce marionettasu e il burattino" (1974)<ref>Fagioli M, "La marionetta e il burattino", L'Asino D'Oro, Roma, 2011.</ref> e "Teoria della nascita e castrazione umana" (1975).<ref>Fagioli M, "Teoria della nascita e castrazione umana", L'Asino D'Oro, Roma, 2012.Treccani</ref> L'obiettivo è quello di individuare, in un quadro teorico che spieghi più generalmente la fisiologia della nascita e l'inizio del pensiero umaniumano, origini e cause delle [[Disturbo_mentaleDisturbo mentale|patologie mentali]], allo scopo di proporre un conseguente impianto di [[diagnosi]] e cura [[psicoterapiaPsicoterapia|psicoterapeutica]] delle stesse.<ref>Calesini I, "Fagioli's human birth theory and the possibility to cure mental illness", in "International Journal of Environment and Health", vol 8, n 3, 2017, https://doi.org/10.1504/IJENVH.2017.086188; Mariopaolo D, Del Missier G, Stocco E, Testa E, "Psichiatria e psicoterapia in Italia dall'Unità ad oggi", L'Asino D'Oro, Roma, 2016.</ref> Il nome di Fagioli è anche legato alla pratica della cosiddetta [[analisi collettiva]], un'originale forma di terapia di gruppo iniziata nel 1975 presso l'Istituto di Psichiatria dell'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]], e proseguita, a partire dal 1980 fino al dicembre 2016, nello studio privato di Fagioli a Via di Roma Libera, nel quartiere romano di [[Trastevere]]. Alla teoria ed alla pratica di Fagioli è legata la rivista ''[[Il sogno della farfalla (rivista)|Il sogno della farfalla]]''.
 
Il nome di Fagioli è anche legato alla pratica della cosiddetta [[analisi collettiva]], un'originale forma di terapia di gruppo iniziata nel 1975 e terminata in concomitanza con la scomparsa dello psichiatra. Alla teoria ed alla pratica di Fagioli è legata la rivista scientifica ''[[Il sogno della farfalla (rivista)|Il sogno della farfalla]]'', nonché la scuola di specializzazione in psicoterapia dinamica ''Bios Psychè''.
 
== Biografia ==
Nato a [[Monte Giberto]], in [[provincia di Fermo]], nel [[1931]], durante la [[seconda guerra mondiale]] partecipa in qualità di staffetta alla [[Resistenza italiana|lotta partigiana]], affiancando il padre, [[medico condotto]] e [[Chirurgia|chirurgo]], sul campo di battaglia.<ref name="Left del 18 febbraio 2017">Left del 18 febbraio 2017.</ref> Laureatosi in [[Medicina]] e [[Chirurgia]] a [[Roma]] nel [[1956]], si specializza poi in [[neuropsichiatria]] a [[Modena]].<ref name="Left del 18 febbraio 2017"/> Si spegne il 13 febbraio 2017.<ref>{{Cita news|autore=Raffaella De Santis|url=http://www.repubblica.it/cultura/2017/02/13/news/morto_massimo_fagioli-158222109/|titolo=È morto Massimo Fagioli, psicanalista controverso|pubblicazione=La Repubblica|data=13 febbraio 2017}} {{Cita news|autore=Davide Turrini|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/13/massimo-fagioli-morto-roma-lo-psicanalista-aveva-85-anni-aveva-definito-freud-un-imbecille/3388833/|titolo=Massimo Fagioli morto a Roma: lo psicanalista aveva 85 anni. Aveva definito Freud “un imbecille”|pubblicazione=Il Fatto Quotidiano|data=13 febbraio 2017}} {{Cita news|autore=Paolo Conti|url=http://www.corriere.it/cultura/17_febbraio_13/morto-massimo-fagioli-ricordo-regista-bellocchio-bc42677c-f20b-11e6-976e-993da0ec45b6.shtml|titolo=Morto Massimo Fagioli, psichiatra dell'analisi collettiva. Il ricordo
di Bellocchio: «Mi ha salvato la vita»|pubblicazione=Il Corriere della Sera|data=13 febbraio 2017}}</ref>
 
=== Gli inizi ===
Nato a [[Monte Giberto]] il 19 Maggio del 1931, durante la [[Seconda Guerra Mondiale]] partecipa come staffetta alla [[Resistenza italiana|lotta partigiana]], affiancando il padre, [[medico condotto]] e [[chirurgia|chirurgo]] sul campo di battaglia.<ref>Left del 18 febbraio 2017.</ref> Si laurea in Medicina e Chirurgia a Roma nel 1956, specializzandosi in Neuropsichiatria a Modena.<ref>Left del 18 febbraio 2017.</ref> Nel 1957 svolge le sue prime attività manicomiali a Venezia, sull'[[San Clemente (isola)|isola di San Clemente]]; deluso dal metodo ivi praticato, fortemente organicista e discendente diretto della vetusta psichiatria ottocentesca, nel 1960 si reca a Padova, per studiare e lavorare con [[Ferdinando Barison]]. Qui, dimostra un approccio radicalmente innovativo nel rapporto con i pazienti, "abbattendo" i muri di reparto e vivendo insieme ai malati.<ref>Left del 18 febbraio 2017; Fagioli M, "Storia di una ricerca (Lezioni 2002)", Nuove Edizioni Romane, Roma, 2007; Martini S, “L’autogoverno li strappa dalla fossa dei serpenti”, in Il Giorno del 24/5/1964, http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=1474.</ref> Nel 1963 è a [[Kreuzlingen]], nel [[Sanatorium Bellevue]] fondato da [[Ludwig Binswanger]], padre dell'[[analisi esistenziale]], ed all'epoca diretto dall'omonimo nipote.<ref>Mariopaolo D, Del Missier G, Stocco E, Testa E, "Psichiatria e psicoterapia in Italia dall'Unità ad oggi", L'Asino D'Oro, Roma, 2016.</ref> Tornato a Roma, comincia la pratica di psicoterapeuta e, nel 1972, pubblica "Istinto di morte e conoscenza", risultato di ricerche iniziate negli anni di Padova, e parzialmente consegnate ad alcuni articoli preparatori, tra i quali principalmente "Alcune note sulla percezione delirante paranoicale e schizofrenica"<ref>Fagioli M, "Alcune note sulla percezione delirante paranoicale e schizofrenica", in “Il sogno della farfalla”, 3, 2009, pp. 9-22.</ref>; il testo comincia a circolare in forma dattiloscritta già fin dalla fine del 1970 e, a causa delle proposizione teoriche in radicale contrapposizione con l’ortodossia psicoanalitica, gli costa l'espulsione dalla [[Società Psicoanalitica Italiana]].<ref>Fagioli M "Teoria della nascita e castrazione umana", L'Asino D'Oro, Roma, 2012; Mariopaolo D, Del Missier G, Stocco E, Testa E, "Psichiatria e psicoterapia in Italia dall'Unità ad oggi", L'Asino D'Oro, Roma, 2016.</ref> "Istinto di morte e conoscenza", insieme ai successivi "La marionetta e il burattino" (1974) e "Teoria della nascita e castrazione umana" (1975) contengono quella che Fagioli chiamerà, poi, teoria della nascita.
Nel [[1957]] svolge le sue prime attività manicomiali a [[Venezia]], sull'[[San Clemente (isola)|isola di San Clemente]]; deluso dal metodo ivi praticato, fortemente organicista e discendente diretto della vetusta psichiatria ottocentesca, nel [[1960]] si reca a [[Padova]] per studiare e lavorare con [[Ferdinando Barison]]; abbattendo i muri di reparto, egli dimostra un approccio innovativo nel rapporto con i pazienti.<ref name="org">{{Cita news|autore=Stelio Martini|url=http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/wp-content/uploads/1964/05/autogovernoorig.pdf|titolo=L'autogoverno li strappa alla fossa dei serpenti|pubblicazione=Il Giorno|data=24 maggio 1964|accesso=13 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180121184423/http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/wp-content/uploads/1964/05/autogovernoorig.pdf|urlmorto=sì}}</ref> Nel 1963 è a [[Kreuzlingen]], nel [[Sanatorium Bellevue]] fondato da Ludwig Binswanger ed all'epoca diretto dall'omonimo [[Ludwig Binswanger|nipote]], padre dell'[[analisi esistenziale]].<ref>Mariopaolo D, Del Missier G, Stocco E, Testa E, "Psichiatria e psicoterapia in Italia dall'Unità ad oggi", L'Asino D'Oro, Roma, 2016</ref> Qui ha modo di esperire in prima persona la prassi terapeutica applicata e perfezionata dallo psichiatra [[Fabrizio Napolitani]], teorico dell'analisi di gruppo. La pratica terapeutica di Napolitani prevedeva la trasformazione dei pazienti da oggetti di cura a soggetti capaci di comunicazione, socializzazione e organizzazione della vita comunitaria.<ref name="org" /> L'esperienza prosegue in Italia, dove Fagioli entra a far parte del gruppo di medici della Comunità Terapeutica creata nel 1963 da Napolitani a Roma.<ref>{{Cita libro|titolo=Storia della psicoanalisi in Italia dal 1971 al 1996|autore=Luigi Antonello Armando|editore=Nuove Edizioni Romane|città=Roma|anno=1997, pp. 165 - 166}}</ref> Nel 1972, grazie all'interessamento dello psicoterapeuta e psicoanalista Luigi Antonello Armando, la casa editrice [[Armando Editore]] pubblica il volume "Istinto di morte e conoscenza: pensieri di psicoanalisi" (poi soltanto "Istinto di morte e conoscenza", come d'ora innanzi verrà citato). Il testo aveva iniziato a circolare in forma dattiloscritta già alla fine del 1970, configurandosi come il risultato di ricerche iniziate negli anni di Padova, e parzialmente consegnate ad alcuni articoli preparatori, tra i quali principalmente "Alcune note sulla percezione delirante paranoicale e schizofrenica".<ref>Fagioli M, "Alcune note sulla percezione delirante paranoicale e schizofrenica", in “Il sogno della farfalla”, 3, 2009, pp. 9-22.</ref> Due anni dopo, nel 1974, insieme al suddetto Armando ed altri autori, contribuisce al volume "Il potere della psicoanalisi: documenti sulla storia della istituzione psicoanalitica in Italia dal 1969 al 1973"; si tratta di una denuncia delle dinamiche di potere insite nel training analitico, perno della formazione degli psicoanalisti italiani secondo le regole della [[Società Psicoanalitica Italiana]].<ref>{{Cita libro|titolo=Il potere della psicoanalisi: documenti sulla storia della istituzione psicoanalitica in Italia dal 1969 al 1973|autore=AA. VV.|editore=Armando Armando|città=Roma|anno=1974}}</ref> Le affermazioni contenute in tale volume, costituenti per la [[Società Psicoanalitica Italiana]] oltraggio all'istituzione, costano nel 1976 a Fagioli ed Armando l'espulsione dalla [[Società Psicoanalitica Italiana|Società]] stessa<ref>{{Cita news|autore=Serena Rossetti|url=http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=76|titolo=Questi due mi danno l’angoscia|pubblicazione=L’Espresso|data=15 febbraio 1976|accesso=16 maggio 2018|formato=pdf|citazione=La settimana scorsa gli iscritti alla Società psicanalitica italiana […] hanno deciso a stragrande maggioranza di espellere due soci […] Massimo Fagioli [e] Luigi Antonello Armando. […] Imputazione per entrambi di essere autori, insieme con altri, del libro “Il potere della psicoanalisi” che mette sotto accusa la struttura gerarchica e di potere della Spi, contesta il metodo di formazione degli analisti e contiene la prima denuncia, corredata di documenti, delle resistenze opposte dalla Società italiana di psicoanalisi a ogni tentativo di riforma|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180517082311/http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=76|urlmorto=sì}}</ref>; all'espulsione contribuirono comunque in gran misura anche le tesi, antitetiche rispetto all'ortodossia freudiana, che Fagioli aveva avanzato in "Istinto di morte e conoscenza".<ref>{{Cita libro|titolo=Storia della psicoanalisi in Italia dal 1971 al 1996|autore=Luigi Antonello Armando|editore=Nuove Edizioni Romane|città=Roma|anno=1997, p. 98, p. 101 n. 9, pp. 95 - 137}}</ref> "Istinto di morte e conoscenza" e i successivi "La marionetta e il burattino" (1974) e "Psicoanalisi della nascita e castrazione umana" (1975) (poi "Teoria della nascita e castrazione umana", come d'ora innanzi verrà citato) contengono quella che Fagioli chiamerà in seguito [[teoria della nascita]].
 
=== La nascita dell'analisi collettiva ===
Nel 1975, l'Istituto di Psichiatria dell'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]] gli affida una supervisione a colleghi psichiatri; a tali sedute, però, inizia in breve a partecipare un consistente numero di persone, non necessariamente operanti nel settore psichiatrico, ed in massima parte provenienti dal mondo della sinistra extraparlamentare, da ambienti operai e dalla scena artistica. Dall'originario seminario singolo, così, Fagioli passa a quattro incontri, su altrettanti giorni della settimana; è l'inizio della cosiddetta [[analisi collettiva]].<ref>Left del 18 febbraio 2017.</ref> Unitamente alle critiche radicali che Fagioli muove a [[Sigmund Freud]], tanto in interventi pubblici<ref>si vedano ad esempio Martella S, “Freud è servito”, in WWN 12/1986; Villoresi L, “Freud? È un imbecille”, in Il Venerdì di Repubblica del 15/4/1992 http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=5248.</ref> quanto, più in dettaglio, nei suoi scritti<ref>principalmente in Fagioli M, "Istinto di morte e conoscenza", L'Asino D'Oro, Roma, 2017.</ref>, l'[[analisi collettiva]] richiama l'attenzione dei giornali.<ref>si veda, ad esempio, Zinconi G, "A Roma è scoppiato l'Anti Freud. Psicoanalisi di assemblea all'Università", in Il Corriere della Sera del 12/5/1978 http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=234.</ref> Essa si caratterizza per un principio di gratuità, nonché di anonimato di quanti vi partecipano; per Fagioli, non conta l'identità sociale del paziente, ma la dinamica umana, e pertanto universale, che nell'ambito del setting analitico di gruppo può manifestarsi. Dopo i primissimi anni, tuttavia, Giancarlo Reda, direttore dell’Istituto di Psichiatria della [[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|"La Sapienza”]], impone a Fagioli di concludere l'esperienza; nel novembre del 1980, Fagioli lascia in risposta l’Università, e continua l'[[analisi collettiva]] in uno studio privato nel quartiere romano di [[Trastevere]], precisamente in Via di Roma Libera 23.<ref>Fagioli M, "Una vita irrazionale (Lezioni 2006)", Nuove Edizioni Romane, Roma, 2008.</ref> Del 1980 è anche il volume-intervista "Bambino, donna e trasformazione dell'uomo".<ref>Fagioli M, "Bambino, donna e trasformazione dell'uomo", L'Asino D'Oro, Roma, 2013.</ref>
Nel frattempo, nel 1975, [[Nicola Lalli]], responsabile dell'Istituto di psichiatria dell'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]], invita Fagioli a svolgere attività di supervisione di psichiatri e specializzandi che operavano in quel centro<ref>{{cita web|url=http://www.nicolalalli.it/pdf/fagioli.pdf|titolo=Tramonto di un'illusione. Dalla "fantasia" al potere|accesso=15 maggio 2018|formato=pdf|p="37"|data="2007"}}</ref>; a tali sedute, però, inizia in breve a partecipare un consistente numero di persone, non necessariamente operanti nel settore psichiatrico, ed in massima parte provenienti dal mondo della sinistra extraparlamentare, da ambienti operai e dalla scena artistica. Dall'originario seminario singolo, così, Fagioli passa a quattro incontri, su altrettanti giorni della settimana; è l'inizio della cosiddetta analisi collettiva.<ref name="Left del 18 febbraio 2017"/> Unitamente alle critiche radicali che Fagioli muove a [[Sigmund Freud]], tanto in interventi pubblici<ref>{{Cita news|autore=Luca Villoresi|url=http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=5248|titolo=Freud? È un imbecille|pubblicazione=Venerdì di Repubblica|data=15 marzo 1991|accesso=18 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171206215635/http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=5248|urlmorto=sì}}</ref> quanto, più in dettaglio, nei suoi scritti<ref>principalmente in Fagioli M, "Istinto di morte e conoscenza", L'Asino D'Oro, Roma, 2017. In ''Psicoanalisi della nascita e castrazione umana'', la critica di Fagioli a Freud sembra più indirizzata al Freud idealizzato, istituzionale, «burattinaio sadico e invidioso», che impedisce tra l'altro l'ascolto del Freud pensatore. Si veda Fagioli M, ''Psicoanalisi della nascita e castrazione umana'', [[Nuove Edizioni Romane]], Roma 1978, p. 22.</ref>, l'analisi collettiva richiama l'attenzione dei giornali.<ref>{{Cita news|autore=Giuliano Zincone|url=http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=234|titolo=A Roma è scoppiato l'Anti-Freud|pubblicazione=Corriere della Sera|data=12 marzo 1978|p=1|accesso=18 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171213210521/http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=234|urlmorto=sì}}</ref> Essa si caratterizza per un principio di gratuità, nonché di anonimato di quanti vi partecipano; per Fagioli, non conta l'identità sociale del paziente, ma la dinamica umana, e pertanto universale, che nell'ambito del setting analitico di gruppo può manifestarsi. Dopo i primissimi anni, tuttavia, Giancarlo Reda, direttore dell’Istituto di Psichiatria de [[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|"La Sapienza”]], impone a Fagioli di concludere i seminari, con la giustificazione che i risultati della ricerca, che avrebbero dovuto giustificare l'esistenza dei seminari stessi, non erano né controllabili né validabili.<ref>{{cita web|autore=Nicola Lalli|url=http://www.nicolalalli.it/pdf/novita/passatoepresente.pdf|titolo=Passato e Presente|accesso=17 maggio 2018|formato=PDF|lingua=it|p=21|citazione=Non si discuteva sulla validità o meno della ricerca e della terapia, ma si sosteneva che essendo questa non controllabile (per mancanza di cartelle cliniche ecc.) non era nemmeno validabile.|anno=2004}}</ref> Nel novembre del 1980, quindi, Fagioli è costretto a lasciare i locali dell'Unità Esterna dell'Istituto di Psichiatria di [[Villa Massimo]] (dove era potuto rimanere fino ad allora grazie all'interessamento dello stesso Lalli<ref>{{cita web|autore=Nicola Lalli|url=http://www.nicolalalli.it/pdf/novita/passatoepresente.pdf|titolo=Passato e Presente|accesso=17 maggio 2018|formato=PDF|lingua=it|p=22|citazione=[...] i gruppi gestiti dal Dr. Fagioli si sono già allontanati da Villa Massimo, e con una libera decisione presa dai partecipanti in data 4 novembre 1980. Infatti nonostante un clima invivibile, l’attività psicoterapeutica ha resistito ed è continuata appunto fino al 4 novembre, quando ogni ulteriore permanenza sarebbe diventata puro masochismo.|anno=2004}}</ref>), e continua l'analisi collettiva nel proprio studio privato nel quartiere romano di [[Trastevere]].<ref>Fagioli M, "Una vita irrazionale (Lezioni 2006)", Nuove Edizioni Romane, Roma, 2008.</ref> Del 1980 è anche il volume-intervista "Bambino, donna e trasformazione dell'uomo".<ref>Fagioli M, "Bambino, donna e trasformazione dell'uomo", L'Asino D'Oro, Roma, 2013.</ref>
 
=== Il rapporto con il cinema, l'architettura, la scultura e la poesia ===
Ai primi anni dell'[[analisi collettiva]], risale la collaborazione con il regista italiano [[Marco Bellocchio]]. Fagioli e Bellocchio, in particolare, lavorano insieme ai film ''[[Diavolo in corpo]]'' (1986), ''[[La condanna (film 1991)|La condanna]]'' (1991) e ''[[Il sogno della farfalla (film)|Il sogno della farfalla]]'' (1994). ''Diavolo in corpo'', spregiudicato e fortemente critico nei confronti di certi ambienti della sinistra dell'epoca, suscita scalpore; in particolare, Fagioli viene accusato di aver plagiato il regista.<ref>si veda, ad esempio, Mori A M, "Bellocchio è stato plagiato", in La Repubblica del 31/1/1986 http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/01/31/bellocchio-stato-plagiato.html.</ref> Bellocchio, ad ogni modo, rifiuterà sempre le accuse, sostenendo ad esempio: “evidentemente ero tentato da questo azzardo e avrei potuto cavarmela benissimo, ma le mie esigenze più profonde, come le mie pretese più coscienti, mi fecero capire, già in corso d’opera, che non ero in grado di realizzare da solo certe immagini, semplicemente perché non le avevo, non ne avevo l’esperienza, ne avevo alcune, ma me ne mancavano altre e fondamentali, perciò chiesi aiuto a Fagioli, alla sua esperienza e alla sua immaginazione. […] “Diavolo in corpo” si concluse magnificamente, girò il mondo ottenendo dappertutto un grande successo. È un film che ha saputo resistere al tempo e alle calunnie che ci furono solo in Italia”.<ref> Pagani M, “Il cinema come rivolta”, in MicroMega 6/2010.</ref> Anche ''La condanna'' è al centro di aspre polemiche, che arrivano fino alla condanna mediatica di apologia di stupro<ref>si veda, ad esempio, Tarantelli C B, “Ma che fantasia. Così si giustifica lo stupro”, in L’Unità del 12/3/1991 http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=2324.</ref>; in difesa intervengono tanto il regista<ref>si veda, ad esempio, D’Onofrio E, “Assolta “La condanna”. “È un film sulla “seduzione””, in Gazzetta di Firenze del 1/3/1991 http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=2114.</ref> quanto lo stesso Fagioli<ref>Fagioli M, “Ma il potere sull’inconscio non è stupro”, in L’Unità del 14/3/1991 http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=5106.</ref>, mentre il film si aggiudica l’Orso d’Argento al [[Festival internazionale del cinema di Berlino]]. C’è da dire che la partecipazione di Bellocchio all’[[analisi collettiva]] è continuata ben oltre il periodo della triade di film appena menzionati, coincidendo con la realizzazione di molti dei suoi film successivi; in occasione della morte dello psichiatra, il regista piacentino ha inoltre dichiarato "Massimo Fagioli mi ha salvato la vita".<ref>http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/marco-bellocchio-massimo-fagioli-mi-ha-salvato-la-vita/267728/268121.</ref> Il rapporto di Fagioli col cinema, comunque, non si limita alle collaborazioni con [[Marco Bellocchio]]; lo psichiatra firma infatti in prima persona, tra gli altri, [[Il cielo della luna]] (1997 - con musiche dello stesso Fagioli ed [[Enrico Pieranunzi]]<ref>””Il cielo della luna”, il film di uno psichiatra alla scuola di Antonioni”, in Il Giornale del 14/5/1999 http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=3792; http://www.imdb.com/title/tt0204204/?ref_=nm_knf_t3.</ref>), presentato al [[Locarno Festival]]<ref> “Il cielo della luna”, in Catalogo del Festival Internazionale del Cinema di Locarno (agosto 1998) http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=4220.</ref>, ed il docufilm [[La psichiatria esiste?]] (2002), presentato nel 2003 al cinema Farnese di [[Roma]]. In campo artistico, Fagioli si è espresso inoltre anche come scultore - si veda, tra le varie, la “Scultura Blu”, esposta nel 2005 alla Facoltà di Studi Orientali dell'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]]<ref>http://video.associazioneamorepsiche.org/2005/11/conferenza-stampa-scultura-blu-universita-la-sapienza-di-roma-22-novembre-2005/.</ref> - e come architetto - Massimo Fagioli e l'architetto Paola Rossi hanno realizzato, con Françoise Bliek, il cosiddetto “Palazzetto Bianco”, sempre a Roma.<ref>https://docs.google.com/viewerng/viewer?url=http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/wp-content/uploads/2013/02/il-palazzetto-bianco.pdf&hl=it, http://www.openhouseroma.org/2017/sito/palazzetto-bianco.html. Altri progetti in ambito architettonico, ispirati da disegni idee di Fagioli, si trovano in AA.VV., “Il coraggio delle immagini. Progetti realizzati da un gruppo di architetti italiani su idee e disegni di Massimo Fagioli 1986 - 1995”, Nuove Edizioni Romane, Roma, 1995.</ref>
Ai primi anni dell'analisi collettiva, risale la collaborazione con il regista italiano [[Marco Bellocchio]]. Fagioli e Bellocchio, in particolare, lavorano insieme ai film ''[[Diavolo in corpo]]'' (1986), ''[[La condanna (film 1991)|La condanna]]'' (1991) e ''[[Il sogno della farfalla (film)|Il sogno della farfalla]]'' (1994). ''Diavolo in corpo'', critico nei confronti di certi ambienti della sinistra dell'epoca, suscita scalpore; in particolare, Fagioli viene accusato dai produttori del film di aver plagiato il regista.<ref>{{Cita news|autore=Anna Maria Mori|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/01/31/bellocchio-stato-plagiato.html|titolo=Bellocchio è stato plagiato|pubblicazione=la Repubblica|data=31 gennaio 1986}}</ref> Bellocchio, ad ogni modo, rifiuterà sempre le accuse.<ref>Sostenne ad esempio: “evidentemente ero tentato da questo azzardo e avrei potuto cavarmela benissimo, ma le mie esigenze più profonde, come le mie pretese più coscienti, mi fecero capire, già in corso d’opera, che non ero in grado di realizzare da solo certe immagini, semplicemente perché non le avevo, non ne avevo l’esperienza, ne avevo alcune, ma me ne mancavano altre e fondamentali, perciò chiesi aiuto a Fagioli, alla sua esperienza e alla sua immaginazione. […] “Diavolo in corpo” si concluse magnificamente, girò il mondo ottenendo dappertutto un grande successo. È un film che ha saputo resistere al tempo e alle calunnie che ci furono solo in Italia” in {{Cita news|autore=Malcom Pagani|url=http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/wp-content/uploads/2013/02/MicroMega62010.pdf|titolo=Il cinema come rivolta|pubblicazione=MicroMega|data=gennaio 2010|accesso=18 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171222105104/http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/wp-content/uploads/2013/02/MicroMega62010.pdf|urlmorto=sì}}</ref> Anche ''La condanna'' è al centro di polemiche, che arrivano fino alla condanna mediatica di apologia di stupro<ref>{{Cita news|autore=Carol Beebe Tarantelli|url=http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=2324|titolo=Macché fantasia così si giustifica lo stupro|pubblicazione=L'Unità|data=12 marzo 1991|accesso=18 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180612142719/http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=2324|urlmorto=sì}}</ref>; in difesa intervengono tanto il regista<ref>{{Cita news|autore=Enrico D’Onofrio|url=http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=2114|titolo=Assolta “la Condanna”. “È un film sulla seduzione”|pubblicazione=Gazzetta di Firenze|data=1º marzo 1991|accesso=18 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171201042324/http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=2114|urlmorto=sì}}</ref> quanto lo stesso Fagioli<ref>{{Cita news|autore=Massimo Fagioli|url=http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=5106|titolo=Ma il potere sull’inconscio non è stupro|pubblicazione=L'Unità|data=14 marzo 1991|accesso=18 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171201040113/http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=5106|urlmorto=sì}}</ref>, mentre il film si aggiudica l’Orso d’Argento, gran premio della giuria al [[Festival di Berlino 1991]]. La partecipazione di Bellocchio all'analisi collettiva è continuata ben oltre il periodo della triade di film appena menzionati, coincidendo con la realizzazione di molti dei suoi film successivi. Il rapporto di Fagioli col cinema, comunque, non si limita alle collaborazioni con [[Marco Bellocchio]]; lo psichiatra firma infatti in prima persona, tra gli altri, [[Il cielo della luna]] (1997 - con musiche dello stesso Fagioli ed [[Enrico Pieranunzi]])<ref>{{Cita news|url=http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=3792|titolo="Il cielo della luna", il film di uno psichiatra alla scuola di Antonioni"|pubblicazione=Il Giornale|data=14 maggio 1999|accesso=18 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171206152859/http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=3792|urlmorto=sì}}</ref>, presentato al [[Locarno Festival]]<ref>{{Cita web|titolo=Il cielo della luna”, in Catalogo del Festival Internazionale del Cinema di Locarno (agosto 1998)|url= http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=4220 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171201042844/http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=4220 }}</ref>, ed il docufilm [[La psichiatria esiste?]] (2002), presentato nel 2003 al cinema Farnese di [[Roma]]. In campo artistico, Fagioli si è espresso inoltre anche come scultore - si veda, tra le varie, la “Scultura Blu”, esposta nel 2005 alla Facoltà di Studi Orientali dell'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]]<ref>{{Cita web|url=http://video.associazioneamorepsiche.org/2005/11/conferenza-stampa-scultura-blu-universita-la-sapienza-di-roma-22-novembre-2005/|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171201031557/http://video.associazioneamorepsiche.org/2005/11/conferenza-stampa-scultura-blu-universita-la-sapienza-di-roma-22-novembre-2005/ |titolo=Conferenza stampa Scultura blu – Università La Sapienza di Roma}}</ref> - e come architetto - Massimo Fagioli e l'architetto Paola Rossi hanno realizzato, con Françoise Bliek, il cosiddetto “Palazzetto Bianco”, sempre a Roma.<ref>{{Cita web|url=http://www.openhouseroma.org/2017/sito/palazzetto-bianco.html |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171201041007/http://www.openhouseroma.org/2017/sito/palazzetto-bianco.html |titolo=PALAZZETTO BIANCO}}</ref> Sebbene in particolare il Palazzetto Bianco abbia incontrato l'apprezzamento dei critici del settore - figurando in diversi volumi di opere scelte, tra i quali ad esempio quello di [[Vittorio Sgarbi]] "Le meraviglie di Roma. Dal Rinascimento ai giorni nostri"<ref>Sgarbi V, "Le meraviglie di Roma. Dal Rinascimento ai giorni nostri", Bompiani, Milano, 2011. Ma si vedano anche Presistenza Puglisi L (a cura di), "Palazzetto Bianco-Roma”, "ItaliArchitettura” - opere selezionate, UTET - scienze tecniche, Vol. nº 2, 2010; Uribe Gonzàlez M (a cura di), testi di M. Locci, F.Pagano, S.Panti, E.Zichella, introduzione di F.Purini, "Roma CITTA’ CAPOLAVORO – Guida Architettonica", Prospettive Edizioni, 2009</ref> - meno fortunata è la fontana di Largo Ettore Rolli a Porta Portese, realizzata ancora su disegno dello psichiatra e volta ad una riqualificazione dello spazio urbano di destinazione. Complice una pressoché totale assenza della manutenzione richiesta per monumenti con acqua, la fontana è stata infatti criticata da alcuni esperti - tra cui lo stesso Sgarbi - e da parte degli abitanti della zona.<ref>{{Cita news|autore=Ginevra Nozzoli|url=http://monteverde.romatoday.it/fontana-largo-ettore-rolli-sgarbi__.html|titolo=Porta Portese, anche Sgarbi stronca la più brutta fontana di Roma: "Ridicola e inqualificabile"|pubblicazione=RomaToday|data=25 maggio 2016}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Giovanni Drogo|url=https://www.nextquotidiano.it/roma-la-breve-storia-fontana-zanzare|titolo=Roma: breve storia di una fontana per zanzare|pubblicazione=NeXtQuotidiano|data=27 maggio 2016}}</ref> In forma più privata, Fagioli si cimenta anche con la poesia, come testimoniato dal volume "Poesia", pubblicato postumo.<ref>Fagioli M, "Poesia", L'Asino D'Oro, Roma, 2018.</ref>
Tra i libri amati da Fagioli, a quanto asserito pubblicamente ai Seminari<ref>Domenica [[Il Sole 24 Ore]], 8 aprile 2007 vedi Associazione Culturale Amore e Psiche Blog http://segnalazioni4.blogspot.com/search?q=la+fonte+meravigliosa</ref> anche in occasione dell'uscita di una edizione del romanzo di [[Ayn Rand]],<ref>Ayn Rand, ''La fonte meravigliosa'', Accademia, Milano 1978</ref> abbiamo [[La fonte meravigliosa (romanzo)|La fonte meravigliosa]], il cui protagonista è ispirato all'architetto [[Frank Lloyd Wright]], che parlava di [[architettura organica]], «cioè credeva che una casa si debba creare secondo le necessità degli abitanti e le caratteristiche ambientali, proprio come un organismo vivente» e che in una casa le stanze erano più importanti della facciata.<ref>''La storia dell'arte raccontata da Ernst H. Gombrich'', Leonardo La Repubblica Roma 1994, p. 558 © Phaidon Press Limited, London 1950</ref>
 
=== Massimo Fagioli e la politica ===
Negli anni, Fagioli si è spesso interessato di politica, collaborando esclusivamente con personaggi, entità politiche e testate giornalistiche o riviste di sinistra (area politica alla quale egli decisamente apparteneva).<ref>una puntuale ricostruzione del rapporto di Fagioli, e dell’analisi collettiva, con la sinistra italiana, si ritrova in Del Missier G, “Massimo Fagioli, l’Analisi Collettiva, e la sinistra italiana. 1979 - 2011” in “Il sogno della farfalla”, 1, 2017, pp. 41 - 69.</ref> L’attività "politica" di Fagioli era comunque precipuamente intellettuale, e volta ad un ripensamento della sinistra su nuove, e spesso eterodosse, basi culturali e antropologiche<ref>si vedano ad esempio le critiche a [[Karl Marx]] in particolare Fagioli M, "Bambino, donna e trasformazione dell'uomo", L'Asino D'Oro, Roma, 2013; tra le molte video-testimonianze disponibili, si veda ad esempio la puntata di Fatti E Misfatti del 14/2/2017, http://www.tgcom24.mediaset.it/2017/video/martedi-14-febbraio_3014057.shtml.</ref>; ciò gli ha spesso provocato conflitti, e necessarie rotture. Nel 1975 tiene, presso l’[[Università degli Studi di Siena]], un seminario sul [[Il Capitale|Capitale]] di [[Karl Marx]]<ref>Del Missier G, “Massimo Fagioli, l’Analisi Collettiva, e la sinistra italiana. 1979 - 2011” in “Il sogno della farfalla”, 1, 2017, pp. 41 - 69.</ref>, mentre agli anni 1979 - 1981 risale una duplice collaborazione, con il [[Partito Comunista Italiano]] da un lato, e con il quotidiano [[Lotta Continua (quotidiano)|Lotta Continua]] dall’altro. Per quanto riguarda il [[Partito Comunista Italiano]], particolarmente rappresentativa è, nel 1980, la partecipazione alla Festa Nazionale dell’Unità di Bologna, dove Fagioli interviene con due relazioni ed un’intervista<ref>Fagioli M, “Realtà umana dell’artista e opera d’arte”, in “Il sogno della farfalla”, 4, 2001, pp. 5 - 11; Fagioli M, “Intervista a Radio Città”, in “Il sogno della farfalla”, 4, 2001, pp. 11 - 24; Fagioli M, “Possibilità e realtà di un lavoro psichico di realizzazione, trasformazione e sviluppo”, in “Il sogno della farfalla”, 4, 2001, pp. 25 - 34.</ref>. Nel secondo caso, più diretto è il coinvolgimento dei partecipanti all’[[analisi collettiva]] che, dopo molte lettere al giornale ed un reciproco interesse di quest’ultimo per il fenomeno trasteverino<ref>Del Missier G, “Massimo Fagioli, l’Analisi Collettiva, e la sinistra italiana. 1979 - 2011” in “Il sogno della farfalla”, 1, 2017, pp. 41 - 69.</ref>, organizzano una festa “di incontro” con alcuni membri di [[Lotta Continua (quotidiano)|Lotta Continua]]<ref>E D, “Il gran ballo dei guariti”, in “Lotta continua”, 17.6.1980.</ref> e, poi, una colletta per salvare il quotidiano stesso, ormai prossimo alla chiusura.<ref>la vicenda è raccontata nel dettaglio ancora in Del Missier G, “Massimo Fagioli, l’Analisi Collettiva, e la sinistra italiana. 1979 - 2011” in “Il sogno della farfalla”, 1, 2017, pp. 41 - 69.</ref> Fagioli è comunque autore di numerosi articoli indirizzati a, e pubblicati su ''[[Lotta Continua (quotidiano)|Lotta Continua]]'', poi raccolti sulla rivista ''[[Il sogno della farfalla (rivista)|Il sogno della farfalla]]''.<ref> Fagioli M, “Venticinque anni dopo. Interviste e scritti di Massimo Fagioli su “Lotta Continua”. 1979 - 1981”, in “Il sogno della farfalla”, 1, 2005, p. 5.</ref> Tra la fine degli anni ’90 ed il primo decennio del 2000, è invece celebre (nonché travagliato) lo scambio con [[Fausto Bertinotti]], allora segretario del [[Partito della Rifondazione Comunista]]<ref>si veda, ad esempio, Perna G, “I Fagioli di Bertinotti: ecco il guru che psicanalizza la sinistra chic”, su Il Giornale del 9/7/2007 http://www.ilgiornale.it/news/i-fagioli-bertinotti-ecco-guru-che-psicanalizza-sinistra.html; Rosso U, ""Parole inaccettabili su Liberazione" E Fausto rompe con l'amico Fagioli", in La Repubblica del 3/1/2009 http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/politica/liberazione-ferrero/bertinotti-fagioli/bertinotti-fagioli.html.</ref>; delle numerose occasioni in cui Fagioli e [[Fausto Bertinotti|Bertinotti]] hanno modo di confrontarsi, di rilievo sono certamente una serie di incontri tenutisi, con la partecipazione di [[Pietro Ingrao]], nel 2004 a Villa Piccolomini a Roma<ref>i cui atti sono raccolti in AA.VV., “Analisi collettiva. Incontri. Roma, Villa Piccolomini, 5 novembre 2004, Nuove Edizioni Romane, Roma 2004.</ref>, l’inaugurazione nella libreria “Amore e Psiche” - legata a Fagioli e all’[[analisi collettiva]] - della campagna elettorale 2005 per le primarie deputate alla scelta del candidato premier del centrosinistra<ref>Trocino A, “Fagioli: con Fausto perché è un passionale libero dalle ideologie”, in “Corriere della Sera” del 28.7.2005.</ref> e infine, nel 2007, un incontro all’Auditorium di Roma dal titolo “La cultura socialista”.<ref>Longo A, “Tre ore di dialogo con i seguaci dello psicoanalista: comunismo in macerie, ma l’oppressione c’è ancora”, in “La Repubblica” del 2.6.2007.</ref> In seguito, Fagioli avrà scambi e contatti anche con i [[Radicali Italiani]], tanto con la rivista [[Quaderni Radicali]]<ref>si veda, per bibliografia, Del Missier G, “Massimo Fagioli, l’Analisi Collettiva, e la sinistra italiana. 1979 - 2011” in “Il sogno della farfalla”, 1, 2017, pp. 41 - 69.</ref>, quanto più specificamente con [[Marco Pannella]] ed [[Emma Bonino]].<ref>anche qui, per le innumerevoli testimonianze, si rimanda a Del Missier G, “Massimo Fagioli, l’Analisi Collettiva, e la sinistra italiana. 1979 - 2011” in “Il sogno della farfalla”, 1, 2017, pp. 41 - 69.</ref>
Negli anni, Fagioli si è spesso interessato di politica, collaborando con personaggi, entità politiche e testate giornalistiche o riviste di sinistra (area politica alla quale egli dichiarava di appartenere).<ref>una puntuale ricostruzione del rapporto di Fagioli, e dell'analisi collettiva, con la sinistra italiana, si ritrova in Del Missier G, "Massimo Fagioli, l'Analisi Collettiva, e la sinistra italiana. 1979 - 2011" in "Il sogno della farfalla", 1, 2017, pp. 41 - 69.</ref> L'attività "politica" di Fagioli era comunque precipuamente intellettuale, e volta ad un ripensamento della sinistra su nuove, e spesso eterodosse, basi culturali e antropologiche<ref>si vedano ad esempio le critiche a [[Karl Marx]] in particolare Fagioli M, "Bambino, donna e trasformazione dell'uomo", L'Asino D'Oro, Roma, 2013; tra le molte video-testimonianze disponibili, si veda ad esempio la puntata di Fatti E Misfatti del 14/2/2017, http://www.tgcom24.mediaset.it/2017/video/martedi-14-febbraio_3014057.shtml.</ref>; ciò gli ha spesso provocato conflitti, e necessarie rotture. Nel 1975 tiene, presso l’[[Università degli Studi di Siena]], un seminario sul [[Il Capitale|Capitale]] di [[Karl Marx]]<ref name="Del Missier G 2017, pp. 41 - 69">Del Missier G., "Massimo Fagioli, l'Analisi Collettiva, e la sinistra italiana. 1979 - 2011" in "Il sogno della farfalla", 1, 2017, pp. 41 - 69. Si veda inoltre, Armando L A, "Un momento poco noto dell'Analisi collettiva: M. Fagioli a Siena nell'a.a. 1974-1975" in "Il sogno della farfalla", 1, 1993, pp. 79-97.</ref>, mentre agli anni 1979 - 1981 risale una duplice collaborazione, con il [[Partito Comunista Italiano]] da un lato, e con il quotidiano [[Lotta Continua (giornale)|Lotta Continua]] dall’altro. A parte tre interventi alla [[Festa dell'Unità]] di [[Bologna]] del 1980, Fagioli è autore di numerosi articoli indirizzati a, e pubblicati su ''[[Lotta Continua (giornale)|Lotta Continua]]''; il tutto è in seguito raccolto sulla rivista ''[[Il sogno della farfalla (rivista)|Il sogno della farfalla]]''.<ref>Fagioli M, “Realtà umana dell’artista e opera d’arte”, in “Il sogno della farfalla”, 4, 2001, pp. 5 - 11; Fagioli M, “Intervista a Radio Città”, in “Il sogno della farfalla”, 4, 2001, pp. 11 - 24; Fagioli M, “Possibilità e realtà di un lavoro psichico di realizzazione, trasformazione e sviluppo”, in “Il sogno della farfalla”, 4, 2001, pp. 25 - 34; Fagioli M, “Venticinque anni dopo. Interviste e scritti di Massimo Fagioli su “Lotta Continua”. 1979 - 1981”, in “Il sogno della farfalla”, 1, 2005, p. 5.</ref>
 
Tra la fine degli anni ’90 ed il primo decennio del 2000, è invece celebre (nonché travagliato) lo scambio con [[Fausto Bertinotti]], allora segretario del [[Partito della Rifondazione Comunista]].<ref>{{Cita news|autore=Giancarlo Perna|url=http://www.ilgiornale.it/news/i-fagioli-bertinotti-ecco-guru-che-psicanalizza-sinistra.html|titolo=I Fagioli di Bertinotti: ecco il guru che psicanalizza la sinistra chic|pubblicazione=Il Giornale|data=9 luglio 2007}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Umberto Rosso|url=http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/politica/liberazione-ferrero/bertinotti-fagioli/bertinotti-fagioli.html|titolo="Parole inaccettabili su Liberazione" E Fausto rompe con l'amico Fagioli|pubblicazione=La Repubblica|data=3 gennaio 2009}}</ref> In un'intervista del 2025 Bertinotti non evidenzia nessuna crepa personale con Fagioli avendo modo di dichiarare che «Con lui ho parlato solo e soltanto di politica».<ref>{{cita pubblicazione |nome=Nicola|cognome=Mirenzi |titolo=E se l'ultima ora non fosse l'ultima? |rivista=[[Il Venerdì di Repubblica]] |numero=1931 |anno=2025 |mese=21 marzo |pp=50–53}}</ref>
Dal 2002 al 2012, tiene corsi all'[[Università degli Studi "Gabriele D'Annunzio"]] di Chieti-Pescara (poi raccolti nei libri di lezioni). Il 14 Ottobre 2007 l’Ordine dei Medici di Roma, in occasione del 50º anno dall’iscrizione, gli consegna una medaglia d’oro "per una vita professionale esemplare, qualificante, inequivocabile".<ref>Left del 12 settembre 2015.</ref> A partire dal 2006, inoltre, ha scritto per il settimanale [[Left]], tenendovi, fino al numero del 24 febbraio 2017 (tale contributo, come quello sul numero del 17 febbraio 2017, sono ovviamente postumi), la rubrica "Trasformazione". Il 30 ottobre ed il 6 novembre 2015, due giornate di convegni all’Aula Magna dell’[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]] celebrano i 40 anni dell’[[analisi collettiva]]; gli atti del convegno sono poi raccolti in un volume edito da L’Asino D’Oro.<ref>AA.VV., “Ricerca sulla verità della nascita umana. 40 anni di Analisi Collettiva”, L’Asino D’Oro, Roma, 2016.</ref>
 
In seguito, Fagioli avrà scambi e contatti anche con il [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]], tanto con la rivista [[Quaderni Radicali]]<ref>si veda, per bibliografia, Del Missier G, "Massimo Fagioli, l'Analisi Collettiva, e la sinistra italiana. 1979 - 2011" in "Il sogno della farfalla", 1, 2017, pp. 41 - 69.</ref>, quanto più specificamente con [[Marco Pannella]] ed [[Emma Bonino]].<ref>anche qui, per le innumerevoli testimonianze, si rimanda a Del Missier G, "Massimo Fagioli, l'Analisi Collettiva, e la sinistra italiana. 1979 - 2011" in "Il sogno della farfalla", 1, 2017, pp. 41 - 69.</ref>
Fagioli si spegne il 13 febbraio 2017. Ne ricordano e ne parlano le principali testate giornalistiche, i principali telegiornali nazionali,<ref>si veda De Santis R, “È morto Massimo Fagioli, psicanalista controverso", in La Repubblica del 13/2/2017; Turrini D, “Massimo Fagioli morto a Roma: lo psicoanalista aveva 85 anni. Aveva definito Freud ‘un imbecille’”, su Il Fatto Quotidiano del 13/2/2017; Conti P, “Morto Massimo Fagioli, psichiatra dell’analisi collettiva. Il ricordo di Bellocchio: ‘Mi ha salvato la vita’”, su Il Corriere della Sera del 13/2/2017; RaiNews http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Addio-a-Massimo-Fagioli-psichiatra-analisi-collettiva-8f6fbba5-7ab3-4d64-9a4a-06bfce400f22.html; SkyTg24 http://tg24.sky.it/cronaca/2017/02/13/morto-psichiatra-massimo-fagioli-autore-teoria-nascita.html.</ref> e, a titolo più personale, [[Maurizio Mannoni]] al TG3 Linea Notte del 14 febbraio 2017<ref>si veda http://www.rai.it/dl/tg3/rubriche/PublishingBlock-ba2591cf-e5e5-44db-a2af-4401c6f00a34.html#</ref> e soprattutto [[Paolo Liguori]] a Fatti E Misfatti dello stesso giorno, e nella puntata del 19 maggio 2016<ref>si veda http://fattiemisfatti.tgcom24.it/2017/02/14/fagioli-leretico/, puntata dal titolo “Fagioli l’eretico” e http://www.video.mediaset.it/video/fatti_e_misfatti/clip/venerdi-19-maggio_722771.html.</ref> (entrambe trasmissioni alle quali Fagioli aveva spesso preso parte come ospite). Il 18 febbraio 2017, una nutrita folla gli rende omaggio a Via di Roma Libera<ref>Brogi P, “Trastevere, in centinaia in coda per l’omaggio a Massimo Fagioli”, su Il Corriere della Sera del 18/2/2017; video de La Repubblica del 18/2/2017 http://video.repubblica.it/edizione/roma/addio-a-massimo-fagioli-il-ricordo-della-figlia-in-centinaia-davanti-al-suo-studio/268184/268596; su RaiNews24 http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Tra-rose-e-lacrime-tutti-in-fila-davanti-a-studio-di-Massimo-Fagioli-ultimo-saluto-allo-psichiatra-0a59d219-3fe5-45aa-a63b-7162548b190e.html.</ref>; nello stesso giorno, [[Left]] gli dedica la copertina, e numerosi articoli<ref>Left del 18 febbraio 2017.</ref> e, la settimana successiva, un intero numero.<ref>Left del 25 febbraio 2017.</ref> Al 30° [[Salone Internazionale del Libro]] di Torino, in occasione della presentazione della nuova edizione di “Istinto di morte e conoscenza”, la Sala 500 ospita un omaggio allo psichiatra romano.<ref>si veda http://www.torinoggi.it/2017/05/19/leggi-notizia/argomenti/eventi-11/articolo/omaggio-a-massimo-fagioli-domenica-al-salone-del-libro.html.</ref>
 
=== Le lezioni all'Università e l'editoria ===
==La teoria della nascita==
Dal 2002 al 2012 tiene un modulo di approfondimento come professore a contratto nell'ambito del corso di Psicologia Clinica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'[[Università degli Studi "Gabriele D'Annunzio"]] di Chieti-Pescara (le trascrizioni dei corsi saranno raccolte nei libri di lezioni).<ref>{{Cita web |url=http://www.unich.it/filosofia/didattica/aa20012002/testiprg/psicologia_clinica.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=15 maggio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101222040530/http://www.unich.it/filosofia/didattica/aa20012002/testiprg/psicologia_clinica.htm |urlmorto= }}</ref> A partire dal 2006, inoltre, ha scritto per il settimanale [[Left]], tenendovi, fino al numero del 25 febbraio 2017 (tale contributo, come quello sul numero del 17 febbraio 2017, sono ovviamente postumi), la rubrica "Trasformazione". Il 30 ottobre e il 6 novembre 2015, due giornate di convegni all’Aula Magna dell’[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]] celebrano i 40 anni dell'[[analisi collettiva]]; gli atti del convegno sono poi raccolti in un volume edito da L’Asino D’Oro.<ref>AA.VV., ''Ricerca sulla verità della nascita umana. 40 anni di Analisi Collettiva'', L'Asino D’Oro, Roma, 2016.</ref>
 
== La teoria della nascita ==
===Interazione luce-retina, pulsione di annullamento, fantasia di sparizione===
{{P|a prima vista mi pare che le note siano costituite esclusivamente da articoli dello stesso Fagioli e non da fonti terze. Magari ci sarebbe anche da confrontare con [[Wikipedia:Pagine da cancellare/Teoria della nascita]]|medicina|novembre 2019}}
Anticipata da alcuni articoli<ref>Fagioli M, “Alcune note sulla percezione delirante, paranoicale e schizofrenica”, in “Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria”, anno XXIII, (1962), pp. 377 - 392, ripubblicato in “Il sogno della farfalla”, 3, 2009, pp. 9-22; Fagioli M, "Psicosi epilettiche croniche e sindromi pseudoschizofreniche", in “Annali di freniatria e scienze affini”, ottobre-dicembre 1962; Fagioli M, Novello E, “L’integrazione collettiva del lavoro psicoterapeutico dei medici in ospedale psichiatrico. Insulinoterapia e psicoterapia di gruppo”, in “Minerva Medicopsicologica”, vol. 3, n.4, pp. 165 - 168; Insulinoterapia e psicoterapia di gruppo. Valore psicoterapeutico del “senso della schizofrenicità””, in “Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria”, anno XXIV, (1963), pp. 545 - 556, ripubblicato in “Il sogno della farfalla”, 1, 2010, pp. 11-21. Per la ricostruzione del passaggio dai primi articoli alla teoria della nascita si veda anche Mazzetta A et al, "From delusional perception to annulment drive (1962–1971)", in European Psychiatry, https://doi.org/10.1016/S0924-9338(14)78848-0; Mariopaolo D, Del Missier G, Stocco E, Testa E, "Psichiatria e psicoterapia in Italia dall'Unità ad oggi", L'Asino D'Oro, Roma, 2016; L A Armando, "Storia della psicoanalisi in Italia dal 1971 al 1996", Roma, Nuove Edizioni Romane, 1997.</ref>, la [[teoria della nascita]] è per la prima volta sistematizzata nei tre volumi "Istinto di morte e conoscenza"<ref name="Fagioli M 2017">Fagioli M, "Istinto di morte e conoscenza", L'Asino D'Oro, Roma, 2017.</ref>, "La marionetta e il burattino"<ref>Fagioli M, "La marionetta e il burattino", L'Asino D'Oro, Roma, 2011.</ref> e "Teoria della nascita e castrazione umana".<ref>name="Fagioli M 2012">Fagioli M, "Teoria della nascita e castrazione umana", L'Asino D'Oro, Roma, 2012.</ref>
 
=== Interazione luce-retina, pulsione di annullamento, fantasia di sparizione ===
A grandi linee, la [[teoria della nascita]] di Fagioli è centrata su alcuni punti fondamentali. Innanzitutto, una netta distinzione tra la realtà del feto e quella del neonato; il passaggio dalla condizione intra-uterina di buio assoluto alla luce del mondo esterno indurrebbe, a mezzo di foto-stimolazione retinica<ref>Fagioli M, "L'idea della nascita umana (Lezioni 2010)", L'Asino D'Oro, Roma, 2015; "Materia energia pensiero", L'Asino D'Oro, Roma, 201.</ref>, l'inizio del funzionamento cerebrale.<ref>Fagioli M, "Istinto di morte e conoscenza", L'Asino D'Oro, Roma, 2017.</ref> Più tardi, evidenze sperimentali di natura biologica, neonatologica e fisiologica, di decenni successive alla prima formulazione di tale proposizione in "Istinto di morte e conoscenza", hanno in effetti confermato che il contatto della luce con la retina determina un’importante e particolarissima reazione chimico-cerebrale<ref> Polli D, Altoè P, Weingart O, Spillane K M, Manzoni C, Brida D, Tomasello G, Orlandi G, Kukura P, Mathies R A, Garavelli M, Cerullo G, "Conical intersection dynamics of the primary photoisomerization event in vision", in "Nature", 2010, per il quale si veda, ad esempio, http://video.repubblica.it/tecno-e-scienze/ecco-il-lampo-che-da-la-vista-la-foto/53579/52811.</ref> e, in aggiunta, che il fenomeno ha concreta ed elevata espressione esattamente nei primi secondi di vita.<ref>Gatti M G, Beccucci E, Fargnoli F, Fagioli M, Ådén U, Buonumore G, “Functional maturation of neocortex: a base of viability”, in “The journal of maternal-fetal & neonatal medicine: the official journal of the European Association of Perinatal Medicine, the Federation of Asia and Oceania Perinatal Societies, the International Society of Perinatal Obstetricians” 25/4/2012 Suppl 1:101-3. doi: 10.3109/14767058.2012.664351; Gatti M G, Fagioli M, “Maturazione funzionale della neocorteccia”, in “Il sogno della farfalla”, 1, 2013, pp. 9 - 22; Long M A, Cruikshank S J, Jutras M J, Connors B W, “Abrupt maturation of a spike-synchronizing mechanism in neocortex”, in “Journal of neuroscience”, 25, 2005, pp 7309 - 7316; Hellstrom-Westas L, Rosén I, de Vries L S, Greisen G, “Amplitude integrated EEG classification and interpretation in preterm and term infants”, in “Neoreviews”, 7, 2006, 76 - 87; de Vries J I, Fong B F, “Normal fetal motility: an overview”, in “Ultrasound in obstetrics and gynecology”, 27, 2006, pp 701 - 711.</ref> In quest’ottica, quindi, la teoria della nascita implicherebbe che l’inizio della vita umana propriamente detta sarebbe da ricercarsi nell'interazione luce-sostanza cerebrale e non, come finora sostenuto dalla scienza medica, in quella aria-polmoni.<ref>Fagioli M, "Materia energia pensiero", L'Asino D'Oro, Roma, 2016.</ref> A tal proposito, fondamentale (e poi centrale negli ultimi anni della sua ricerca) è stata per Fagioli l’osservazione della circostanza per cui il neonato, immediatamente dopo la nascita ed in un tempo variabile fino ad un massimo di circa venti secondi, rimane privo di respiro, tono muscolare e, apparentemente, di qualunque reazione nei confronti dell’ambiente circostante; l'unica attività vitale possibile deve allora essere di tipo mentale, cosicché una delle questioni principali che la teoria della nascita intende affrontare e chiarire è quale questa attività sia.<ref>Fagioli M, “Settimo anno (Lezioni 2008)”, L’Asino D’Oro, Roma, 2011; De Simone G, “Lo strano caso del dr. Ich e mr. Selbts: la negazione dell’identità non cosciente”, in “Il fogno della farfalla”, 1, 2017, pp. 9 - 40.</ref>
A grandi linee, la teoria della nascita di Fagioli è centrata su alcuni punti fondamentali. Innanzitutto, una netta distinzione tra la realtà del feto e quella del neonato; il passaggio dalla condizione intra-uterina di buio assoluto alla luce del mondo esterno indurrebbe, a mezzo di foto-stimolazione retinica<ref>Calesini I, "Physiology of Human Birth and Mental Disease", in S G Taukeni, "Psychology of Health - Biopsychosocial Approach", IntechOpen, DOI: 10.5772/intechopen.82216.ra. Per bibliografia primaria, si vedano ad esempio: Fagioli M, "Istinto di morte e conoscenza", L'Asino D'Oro, Roma, 2017, pp. 52 - 59; Fagioli M, "Fantasia di sparizione. Lezioni 2007", L'Asino D'Oro, Roma, 2009, pp. 66 - 74; "Materia energia pensiero", L'Asino D'Oro, Roma, 2016, pp. 111 - 115.</ref>, l'inizio del funzionamento cerebrale propriamente detto.<ref>Calesini I, "Fagioli's human birth theory and the possibility to cure mental illness", in "International Journal of Environment and Health (IJENVH), Vol. 8, No. 3", 2017, DOI:10.1504/IJENVH.2017.086188</ref> Più tardi, evidenze sperimentali di natura biologica, neonatologica e fisiologica, di decenni successive alla prima formulazione di tale proposizione in "Istinto di morte e conoscenza", hanno in effetti confermato che il contatto della luce con la retina determina un’importante e particolarissima reazione chimico-cerebrale<ref>Polli D, Altoè P, Weingart O, Spillane K M, Manzoni C, Brida D, Tomasello G, Orlandi G, Kukura P, Mathies R A, Garavelli M, Cerullo G, "Conical intersection dynamics of the primary photoisomerization event in vision", in "Nature", 2010, per il quale si veda, ad esempio, {{Cita web|url=http://video.repubblica.it/tecno-e-scienze/ecco-il-lampo-che-da-la-vista-la-foto/53579/52811 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171201034602/http://video.repubblica.it/tecno-e-scienze/ecco-il-lampo-che-da-la-vista-la-foto/53579/52811 |titolo=Ecco il 'lampo' che dà la vista: la foto}}</ref> e, in aggiunta, che il fenomeno ha concreta ed elevata espressione esattamente nei primi secondi di vita.<ref>Gatti M G, Beccucci E, Fargnoli F, Fagioli M, Ådén U, Buonumore G, “Functional maturation of neocortex: a base of viability”, in “The journal of maternal-fetal & neonatal medicine: the official journal of the European Association of Perinatal Medicine, the Federation of Asia and Oceania Perinatal Societies, the International Society of Perinatal Obstetricians” 25/4/2012 Suppl 1:101-3. doi: 10.3109/14767058.2012.664351; Gatti M G, Fagioli M, “Maturazione funzionale della neocorteccia”, in “Il sogno della farfalla”, 1, 2013, pp. 9 - 22; Long M A, Cruikshank S J, Jutras M J, Connors B W, “Abrupt maturation of a spike-synchronizing mechanism in neocortex”, in “Journal of neuroscience”, 25, 2005, pp 7309 - 7316; Hellstrom-Westas L, Rosén I, de Vries L S, Greisen G, “Amplitude integrated EEG classification and interpretation in preterm and term infants”, in “Neoreviews”, 7, 2006, 76 - 87; de Vries J I, Fong B F, “Normal fetal motility: an overview”, in “Ultrasound in obstetrics and gynecology”, 27, 2006, pp 701 - 711.</ref> In quest’ottica, quindi, la teoria della nascita implicherebbe che l’inizio della vita umana propriamente detta sarebbe da ricercarsi nell'interazione luce-sostanza cerebrale e non, come finora sostenuto dalla scienza medica, in quella aria-polmoni.<ref>Fagioli M, "Materia energia pensiero", L'Asino D'Oro, Roma, 2016.</ref> A tal proposito, fondamentale (e poi centrale negli ultimi anni della sua ricerca) è stata per Fagioli l’osservazione della circostanza per cui il neonato, immediatamente dopo la nascita ed in un tempo variabile fino ad un massimo di circa venti secondi, rimane privo di respiro, tono muscolare e, apparentemente, di qualunque reazione nei confronti dell’ambiente circostante; l'unica attività vitale possibile deve allora essere di tipo mentale, cosicché una delle questioni principali che la teoria della nascita intende affrontare e chiarire è quale questa attività sia.<ref>De Simone G, “Lo strano caso del dr. Ich e mr. Selbts: la negazione dell’identità non cosciente”, in “Il sogno della farfalla”, 1, 2017, pp. 9 - 40.</ref>
 
Ebbene, simultaneaSimultanea alla foto-stimolazione, e dunque parimenti legata all’inizio del pensiero, è, secondo Fagioli, una “pulsione di annullamento” del mondo non-umano.<ref>FagioliCalesini MI, "IstintoPhysiology diof morteHuman eBirth and conoscenzaMental Disease", L'Asinoin D'OroS G Taukeni, Roma"Psychology of Health - Biopsychosocial Approach", 2017IntechOpen, DOI: 10.5772/intechopen.82216.ra.</ref> La prole umana, lo psichiatra osserva, nasce inetta, e l’ambiente esterno le sarebbe mortale senza l’intervento dei propri simili; l’inanimato, pericoloso e aggressivo, è pertanto fatto mentalmente “sparire” - annullato, appunto - dal neonato.<ref>Fagioli M, “Istinto di morte e conoscenza”, L’Asino D’Oro, Roma, 2017; ”Fantasia di sparizione", L'Asino D'Oro, Roma, 2009.</ref> Nello stesso tempo, alla nascita, il neonato realizza la “vitalità”; quest’ultimo termine, di accezione comune, è da Fagioli riferito ad una specificità umana da lui individuata, e definita, come caratteristica derivante dalla sensibilità biologica che il feto sviluppa in particolare nelle ultime settimane di gravidanza. La condizione di [[omeostasi]] fetale viene registrata dall’organismo biologico umano attraverso la pelle, e solo in seguito, grazie alla foto-stimolazione, tale sensazione biologica può trasformarsi in “vitalità”.<ref>Calesini I, "Physiology of Human Birth and Mental Disease", in S G Taukeni, "Psychology of Health - Biopsychosocial Approach", IntechOpen, DOI: 10.5772/intechopen.82216.ra., Fagioli M, "Istinto di morte e conoscenza", L'Asino D'Oro, Roma, 2017; Colamedici D, Masini A, Roccioletti G, “La medicina della mente. Storia e metodo della psicoterapia di gruppo”, L’Asino D’Oro, Roma, 2011.</ref> La fusione tra “pulsione di annullamento” e “vitalità” creerebbe allora quella che Fagioli chiama “capacità di immaginare”, condizione necessaria all'insorgenza di una “prima immagine mentale”; per quanto vaga ed indefinita, quest’ultima si configurerebbe come trasformazione della sensazione del contatto della pelle del feto con il liquido amniotico (che in “Istinto di morte e conoscenza” Fagioli chiama spesso “traccia mnesica”<ref>Fargnoli F, Gatti M G, "The birth of the human mind: a new integrative model of functional activation of the cortex in the newborn based on Massimo Fagioli's Human Birth Theory", Il sogno della farfalla 2015; 4: 106–112, Fagioli M, “Istinto di morte e conoscenza”, L’Asino D’Oro, Roma, 2017.</ref>) spingendo il neonato ad una spontanea ricerca di rapporto inter-umano.<ref>Fagioli M, "Istinto di morte e conoscenza", L'Asino D'Oro, Roma, 2017. Si veda anche: “è vivo. Ha il pensiero. E come fa a pensare a questo rapporto interumano, per farlo, per viverlo? Non è solo un robot, un Robotech o come si chiama, no. È un essere umano, e quindi c’è una sensibilità. Che ci sia…un’altrasia…un'altra cosa oltre il ‘vaffa’, oltre il rifiuto, oltre il ‘non esiste’ il mondo non umano? Oltre tutto questo c’è la scoperta che viene da dentro: esiste un altro essere umano”, in Fagioli M, “Conoscenza dell’istinto di morte”, L’Asino D’Oro, Roma, 2017.</ref> In “Istinto“''Istinto di morte e conoscenza”conoscenza''” la complessa dinamica fin qui illustrata è detta "fantasia di sparizione”, sintagma che, come Fagioli tiene a precisarescrive nell’articolo di [[Left]] “Ventuno“''Ventuno parole, che prima non esistevano”esistevano''”<ref delname="Fagioli 30 luglioM 2016<ref">Fagioli M, “Ventuno parole, che prima non esistevano”, in Left del 30 luglio 2016.</ref>, riassume perfettamente (e, si direbbe, poeticamente) anche la ricerca con cui egli ha in seguito approfondito e precisato la sua riflessione sulla nascita umana.<ref>Fagioli M, “Ventuno parole, che prima non esistevano”, in Left del 30 luglio 2016; De Simone G, “Lo strano caso del dr. Ich e mr. Selbst: la negazione dell’identità non cosciente”, in “Il sogno della farfalla”, 1, 2017, pp. 9 - 40.</ref> In questo stesso articolo, come da titolo, Fagioli suggerisce e sviluppa una nuova linea di ricerca; avi mo’propone di “testamento intellettuale”, egli proponeinfatti una “formula” atta a descrivere, racchiudendola coerentemente, la dinamica della nascita (del pensiero umano), e del suo successivo sviluppo.<ref> name="Fagioli M, “Ventuno parole, che prima non esistevano”, in Left del 30 luglio 2016.<"/ref> La successione che ne risulta consta di 21 parole: reazione, pulsione, vitalità, creazione, esistenza, tempo, capacità di immaginare; forza, movimento, suono, memoria, certezza che esiste un seno; percezione cosciente, fantasia, linea, senso, volto.<ref> name="Fagioli M, “Ventuno parole, che prima non esistevano”, in Left del 30 luglio 2016.<"/ref> Pur con alcune differenze, l’articolazione teorica che Fagioli lega alle sue 21 parole non sconfessa la teorizzazione iniziale; è stato ad esempio proposto che, mentre la teoria della nascita elaborata in “Istinto di morte e conoscenza” si proponeva di rispondere alla domanda su quando inizi il pensiero umano, con le 21 parole Fagioli si interroghi piuttosto su come avvenga tale inizio, e sul modo del suo sviluppo nel primo anno di vita.<ref>De Simone G, “Lo strano caso del dr. Ich e mr. Selbst: la negazione dell’identità non cosciente”, in “Il sogno della farfalla”, 1, 2017, pp. 9 - 40.</ref>
 
=== Negazione, patologie mentali e interpretazione dei sogni ===
La "pulsione di annullamento" è, secondo Fagioli, anche fondamentale per la spiegazione dell'insorgenza delle [[Disturbo mentale|patologie mentali]].<ref>Calesini I, "Fagioli's human birth theory and the possibility to cure mental illness", in "International Journal of Environment and Health", vol 8, n 3, 2017, https://doi.org/10.1504/IJENVH.2017.086188; Maccari S et al., "Early-life experiences and the development of adult diseases with a focus on mental illness: The Human Birth Theory", in Neuroscience. 2017 Feb 7;342:232-251. doi: 10.1016/j.neuroscience.2016.05.042; Gebhardt E et al, "Schizophrenic autism as an expression of “annulment drive” related to the loss of the original vitality", in European Psychiatry, https://doi.org/10.1016/S0924-9338(14)78834-0.</ref> Rapporti umani deludenti, e quindi lesivi, in particolare con la madre nei primi mesi e anni di vita fino allo svezzamento, indurrebbero l'individuo ad indirizzare l'originaria "pulsione di annullamento" verso il mondo umano stesso, sfociando in quella che Fagioli chiama “anafettività”.<ref>Fagioli M, "Istinto di morte e conoscenza", L'Asino D'Oro, Roma, 2017; "Teoria della nascita e castrazione umana", L'Asino D'Oro, Roma, 2012.</ref> I primissimi anni di vita, quando ancora non ci sono né coscienza né pensiero verbale, rappresentano per Fagioli il cosiddetto “inconscio”, contro la cui presunta inconoscibilità egli si è sempre scontrato.<ref>Fagioli M, "Das Unbewusste. L'inconoscibile (Lezioni 2003)", Nuove Edizioni Romane, Roma, 2007.</ref> La separazione da questo periodo, in cui il rapporto con la madre è assoluto, costituisce una seconda tappa fondamentale; in essa, si realizza una prima vera autonomia o, al contrario, si determinano le condizioni per la futura patologia.<ref>Fagioli M, “Teoria della nascita e castrazione umana“, L'Asino D'Oro, Roma 2012.</ref> La possibilità di cura della [[Disturbi mentali|patologia mentale]] proverrebbe esattamente dalla conoscenza che rende possibile l’interpretazione ed il superamento delle dinamiche non coscienti coinvolte in, o scaturite da, rapporti umani "patogeni”, attraverso la ricreazione della fisiologica “fantasia di sparizione” e, quindi, della nascita stessa. In questa visione, la fisiologia della mente consiste nella capacità di separarsi dalle proprie dimensioni interiori di rapporto senza agire su di esso, e sulla memoria che di esso si ha, la “pulsione di annullamento”.<ref>Maccari S et al., "Early-life experiences and the development of adult diseases with a focus on mental illness: The Human Birth Theory.", in Neuroscience. 2017 Feb 7;342:232-251. doi: 10.1016/j.neuroscience.2016.05.042; Polese D et al, "Neuropsychophysiology knowledge by Fagioli's human birth theory can achieve the psychosis psychotherapy treatment", in European Psychiatry, https://doi.org/10.1016/S0924-9338(14)78832-7; Atzori E, "Psychopathological Effects of Psychostimulant Substances and Psychotic Onset: the Difficult Process of Differential Diagnosis Between Substance-induced Psychosis and Acute Primary Psychosis", in European Psychiatry, https://doi.org/10.1016/S0924-9338(15)30831-2.</ref>
 
Cardine della prassi terapeutica fagioliana, l’interpretazione dei sogni discende direttamente dalla “teoria della nascita”, all’interno della quale soltanto il sogno, come linguaggio dell'inconscio, ed in particolare dei primi mesi e anni di vita, assurge alla dignità di “pensiero per immagini” (laddove invece per [[Sigmund Freud|Freud]] il sogno è una sorta di residuo diurno, un “appagamento allucinatorio del desiderio”<ref>Freud S, “Die Traumdeutung”, Franz Deuticke, Lipsia-Vienna, 1939.</ref>).<ref>Fagioli M, "Istinto di morte e conoscenza", L'Asino D'Oro, Roma, 2017; "Das Unbewusste. L'Inconoscibile (Lezioni 2003)", Nuove Edizioni Romane, Roma, 2007.</ref> Fagioli rifiuta l'idea di un inconscio naturalmente malato, o addirittura animale: concezione questa rintracciabile nella formula freudiana dell’[[Es (psicologia)|Es]] come eredità filo-genetica, e che Fagioli descrive come riedizione pseudo-scientifica del peccato originale di matrice giudaico-cristiana.<ref>Fagioli M, "Storia di una ricerca", Nuove Edizioni Romane, Roma, 2007.</ref> Fondamentale ai fini della possibilità di cura attraverso l’interpretazione dei sogni è la scoperta di una dinamica inconscia di [[Negazione (psicologia)|negazione]], come alterazione del rapporto con la realtà; l'individuazione della [[Negazione (psicologia)|negazione]] a livello dell’immagine onirica, e la sua interpretazione da parte dello psicoterapeuta, possono, secondo Fagioli, prevenire lo sfociare dell’alterazione del rapporto con le realtà in disturbo del pensiero cosciente e, quindi, in patologia mentale conclamata.<ref>Giorgini L et al, "I Say “no”. You Say “it Isn't”. About a New Understanding of the Concept of Negation", in European Psychiatry, https://doi.org/10.1016/S0924-9338(15)31262-1.</ref> Quando l’alterazione è già arrivata a livello di pensiero cosciente, essa è curabile laddove - oltre all’ovvio e necessario ricorso a tutti i mezzi che la medicina mette a disposizione - si acceda ad una psicoterapia fondata sui 3 cardini di [[setting]], [[transfert]] e, appunto, interpretazione.<ref>si veda, ad esempio, Fagioli M, “La psichiatria come psicoterapia”, in “Il sogno della farfalla”, 4, 2013, pp. 9 - 80.</ref> Si nota bene come la teorizzazione fagioliana della [[Negazione (psicologia)|negazione]] sia radicalmente altra, ancora una volta, da quella di [[Sigmund Freud|Freud]], per il quale ultimo essa si staglia su un piano principalmente cosciente<ref>Freud S, “La negazione”, in “Inibizione, sintomo e angoscia e altri scritti: 1924 - 1929”, Bollati Boringhieri, Torino, 2000.</ref>; inoltre, essa è totalmente antitetica alla nozione freudiana di [[rimozione]]<ref>Freud S, “Metapsicologia: la rimozione”, in “Opere VIII”, Bollati Boringhieri, Torino, 1976.</ref>, che rende l’interpretazione dei sogni piuttosto un riportare alla coscienza quanto “spostato” in altra zona della mente.<ref>ad esempio, Fagioli M, "Istinto di morte e conoscenza", L'Asino D'Oro, Roma, 2017.</ref> L’interpretazione dei sogni che Fagioli lega alla sua teoria della nascita ha dunque poco a che vedere con la corrispondente proposizione psicoanalitica.
La “pulsione di annullamento" è anche fondamentale per la spiegazione dell'insorgenza delle [[Disturbo mentale|patologie mentali]].<ref>Calesini I, "Fagioli's human birth theory and the possibility to cure mental illness", in "International Journal of Environment and Health", vol 8, n 3, 2017, https://doi.org/10.1504/IJENVH.2017.086188.</ref> Rapporti umani deludenti, e quindi lesivi, in particolare con la madre nei primi mesi e anni di vita fino allo svezzamento, potrebbero indurre l'individuo ad indirizzare l'originaria "pulsione di annullamento" verso il mondo umano stesso, sfociando in quella che Fagioli chiama “anafettività”.<ref>Fagioli M, "Istinto di morte e conoscenza", L'Asino D'Oro, Roma, 2017; "Teoria della nascita e castrazione umana", L'Asino D'Oro, Roma, 2012.</ref> I primissimi anni di vita, quando ancora non ci sono né coscienza né pensiero verbale, rappresentano per Fagioli il cosiddetto “inconscio”, contro la cui presunta inconoscibilità egli si è sempre scontrato.<ref> Fagioli M, "Das Unbewusste. L'inconoscibile (Lezioni 2003)", Nuove Edizioni Romane, Roma, 2007.</ref> La separazione da questo periodo, in cui il rapporto con la madre è assoluto, costituisce una seconda tappa fondamentale; in essa, si realizza una prima vera autonomia o, al contrario, si determinano le condizioni per la futura patologia.<ref> Fagioli M, “Teoria della nascita e castrazione umana“, L'Asino D'Oro, Roma 2012.</ref> La possibilità di cura della [[Disturbi mentali|patologia mentale]] proverrebbe esattamente dalla conoscenza che rende possibile l’interpretazione ed il superamento delle dinamiche non coscienti coinvolte in, o scaturite da, rapporti umani "patogeni”, attraverso la ricreazione della fisiologica “fantasia di sparizione” e, quindi, della nascita stessa. In questa visione, la fisiologia della mente consiste nella capacità di separarsi dalle proprie dimensioni interiori di rapporto senza agire su di esso, e sulla memoria che di esso si ha, la “pulsione di annullamento”.<ref>il principale punto di riferimento per tale tematica è il capitolo 1 di Fagioli M, “Istinto di morte e conoscenza”, L’Asino D’Oro, Roma 2017.</ref>
 
== Opere ==
Cardine della prassi terapeutica fagioliana, l’interpretazione dei sogni discende direttamente dalla “teoria della nascita”, all’interno della quale soltanto il sogno, come linguaggio dell'inconscio, ed in particolare dei primi mesi e anni di vita, assurge alla dignità di “pensiero per immagini” (laddove invece per [[Sigmund Freud|Freud]] il sogno è una sorta di residuo diurno, un “appagamento allucinatorio del desiderio”<ref>Freud S, “Die Traumdeutung”, Franz Deuticke, Lipsia-Vienna, 1939.</ref>).<ref>Fagioli M, "Istinto di morte e conoscenza", L'Asino D'Oro, Roma, 2017; "Das Unbewusste. L'Inconoscibile (Lezioni 2003)", Nuove Edizioni Romane, Roma, 2007.</ref> Fagioli rifiuta l'idea di un inconscio naturalmente malato, o addirittura animale: concezione questa rintracciabile nella formula freudiana dell’[[Es (psicologia)|Es]] come eredità filo-genetica, e che Fagioli descrive come riedizione pseudo-scientifica del peccato originale di matrice giudaico-cristiana.<ref>Fagioli M, "Storia di una ricerca", Nuove Edizioni Romane, Roma, 2007.</ref> Fondamentale ai fini della possibilità di cura attraverso l’interpretazione dei sogni è la scoperta di una dinamica inconscia di [[negazione (psicologia)|negazione]], come alterazione del rapporto con la realtà; l'individuazione della [[negazione_(psicologia)|negazione]] a livello dell’immagine onirica, e la sua interpretazione da parte dello psicoterapeuta, possono, secondo Fagioli, prevenire lo sfociare dell’alterazione del rapporto con le realtà in disturbo del pensiero cosciente e, quindi, in patologia mentale conclamata.<ref>il concetto di [[negazione (psicologia)|negazione]] occorre spesso negli scritti di Fagioli, ma si veda principalmente Fagioli M, "Istinto di morte e conoscenza", L'Asino D'Oro, Roma, 2017.</ref> Quando l’alterazione è già arrivata a livello di pensiero cosciente, essa è curabile laddove - oltre all’ovvio e necessario ricorso a tutti i mezzi che la medicina mette a disposizione - si acceda ad una psicoterapia fondata sui 3 cardini di [[setting]], [[transfert]] e, appunto, interpretazione.<ref>si veda, ad esempio, Fagioli M, “La psichiatria come psicoterapia”, in “Il sogno della farfalla”, 4, 2013, pp. 9 - 80.</ref> Si nota bene come la teorizzazione fagioliana della [[negazione_(psicologia)|negazione]] sia radicalmente altra, ancora una volta, da quella di [[Sigmund Freud|Freud]], per il quale ultimo essa si staglia su un piano principalmente cosciente<ref>Freud S, “La negazione”, in “Inibizione, sintomo e angoscia e altri scritti: 1924 - 1929”, Bollati Boringhieri, Torino, 2000.</ref>; inoltre, essa è totalmente antitetica alla nozione freudiana di [[rimozione]]<ref>Freud S, “Metapsicologia: la rimozione”, in “Opere VIII”, Bollati Boringhieri, Torino, 1976. </ref>, che rende l’interpretazione dei sogni piuttosto un riportare alla coscienza quanto “spostato” in altra zona della mente.<ref>ad esempio, Fagioli M, "Istinto di morte e conoscenza", L'Asino D'Oro, Roma, 2017.</ref> L’interpretazione dei sogni che Fagioli lega alla sua [[teoria della nascita]] ha dunque poco a che vedere con la corrispondente proposizione psicoanalitica.
=== Volumi teorici ===
* ''Istinto di morte e conoscenza: pensieri di psicoanalisi'', Roma, A. Armando, 1972; poi ''Istinto di morte e conoscenza'', L'Asino d'oro edizioni, Roma, 2010, 2017. ISBN 978-88-6443-015-7 (ed. tedesca, ''Todestrieb und Erkenntnis'', Frankfurt, Stroemfeld, 2011. ISBN 978-38-6600-076-6; ed. inglese, ''Death instinct and knowledge'', L'Asino d'oro edizioni, Roma, 2019. ISBN 9788864430188; ed francese, Instinct de mort et connaissance, L'Asino d'oro edizioni, Roma, 2022. ISBN 9788864430195; ed. spagnola, ''Instinto de muerte y conocimiento'', L'Asino d'oro edizioni, Roma, 2023. ISBN 9788864436661)
* ''La marionetta e il burattino'', Roma, A.Armando, 1974; L'Asino d'oro edizioni, Roma 2011. ISBN 978-88-6443-002-7
* ''Psicoanalisi della nascita e castrazione umana'', Roma, A. Armando, 1975; poi ''Teoria della nascita e castrazione umana'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2012. ISBN 978-88-6443-003-4
* ''Bambino, donna e trasformazione dell'uomo'', Roma, Nuove Edizioni Romane, 1980; L'Asino d'oro edizioni, Roma 2013. ISBN 978-88-6443-004-1
 
=== NoteCorsi di lezioni ===
Dal 2002 al 2012, Massimo Fagioli tiene una serie di lezioni nel corso di [[Psicologia Dinamica|psicologia dinamica]], presso l’[[Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio"|Università degli Studi "Gabriele d’Annunzio"]] di [[Chieti]], trascritti in altrettanti volumi:
{{references}}
* ''Storia di una ricerca. Lezioni 2002'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2018. ISBN 978-88-6443-005-8
* ''Das Unbewusste. L'inconoscibile. Lezioni 2003'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2019. ISBN 978-88-6443-007-2
* ''Una vita irrazionale. Lezioni 2006'', Roma, Nuove Edizioni Romane, 2006-2007. ISBN 978-88-7457-042-3
* ''Fantasia di sparizione. Lezioni 2007'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2009. ISBN 978-88-6443-008-9
* ''Il pensiero nuovo. Lezioni 2004'', L'Asino d'oro edizioni, Roma, 2011. ISBN 978-88-6443-009-6
* ''L'uomo nel cortile. Lezioni 2005'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2012. ISBN 978-88-6443-010-2
* ''Settimo anno. Lezioni 2008'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2013. ISBN 978-88-6443-011-9
* ''Religione, Ragione e Libertà. Lezioni 2009'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2014. ISBN 978-88-6443-012-6
* ''L'idea della nascita umana. Lezioni 2010'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2015. ISBN 978-88-6443-013-3
* ''Materia energia pensiero. Lezioni 2011'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2016. ISBN 978-88-6443-014-0
* ''Conoscenza dell’istinto di morte. Lezioni 2012'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2018. ISBN 978-88-6443-016-4
 
=== Raccolte di articoli della rivista ''Left'' ===
==Opere==
Dal 2006 al 2017 la rivista [[Left]] ha ospitato una rubrica dal titolo ''Trasformazione'', ad opera di Massimo Fagioli, i cui articoli sono stati raccolti in edizioni annuali:
 
* ''Left 2006'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2009. ISBN 978-88-6443-025-6
===Articoli e scritti vari ===
* ''Left 2007'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2010. ISBN 978-88-6443-026-3
* ''Left 2008'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2011. ISBN 978-88-6443-027-0
* ''Left 2009'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2012. ISBN 978-88-6443-028-7
* ''Left 2010'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2013. ISBN 978-88-6443-029-4
* ''Left 2011'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2014. ISBN 978-88-6443-030-0
* ''Left 2012'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2015. ISBN 978-88-6443-031-7
* ''Left 2013'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2016. ISBN 978-88-6443-032-4
* ''Left 2014'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2017. ISBN 978-88-6443-033-1
* ''Left 2015'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2018. ISBN 978-88-6443-034-8
* ''Left 2016 - 2017'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2020. ISBN 978-88-6443-521-3
 
=== Articoli e scritti vari ===
* ''Alcune note sulla percezione delirante, paranoicale e schizofrenica'', in “Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria”, anno XXIII, 1962. Ripubblicato in “Il sogno della farfalla”, n.3, 2009.
* ''Psicosi epilettiche croniche e sindromi pseudoschizofreniche'', in “Annali di freniatria e scienze affini”, ottobre-dicembre, 1962.
* ''L’integrazione collettiva del lavoro psicoterapeutico dei medici in ospedale psichiatrico. Insulinoterapia e psicoterapia di gruppo'', con Novello E., in “Minerva Medico-Psicologica”, vol. 3, n.4, 1963.
* ''Insulinoterapia e psicoterapia di gruppo. Valore psicoterapeutico del “senso della schizofrenicità'', in “Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria”, anno XXIV, 1963. Ripubblicato in “Il sogno della farfalla”, n.1, 2010, L'Asino d'oro edizioni, Roma.
* ''Due saggi di psicologia dinamica'', Roma, Romagrafik, 1974.
* ''Introduzione'' a René Arpad Spitz, ''Il no e il sì: saggio sulla genesi della comunicazione umana'', Roma, A.Armando, 1975.
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* ''Intervista a Radio Città'', in “Il sogno della farfalla”, n.4, 2001.
* ''Possibilità e realtà di un lavoro psichico di realizzazione, trasformazione e sviluppo'', in “Il sogno della farfalla”, n.4, 2001.
* ''Una depressione'', in "Il sogno della farfalla", n.2, 2002, L'Asino d'oro edizioni, Roma.
* ''Functional maturation of neocortex: a base of viability,'' con Maria Gabriella Gatti e altri, in “The journal of maternal-fetal & neonatal medicine: the official journal of the European Association of Perinatal Medicine, the Federation of Asia and Oceania Perinatal Societies, the International Society of Perinatal Obstetricians”, Suppl 1:101-3, 2012.
* ''Maturazione funzionale della neocorteccia'', con Maria Gabriella Gatti, in “Il sogno della farfalla”, n.1, 2013, L'Asino d'oro edizioni, Roma.
* ''La psichiatria come psicoterapia'', in "Il sogno della farfalla", n.4, 2013, L'Asino d'oro edizioni, Roma.
* ''Poesia'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2018. ISBN 978-88-6443-017-1
* ''Una depressione'', L'Asino d'oro edizioni, Roma 2020. ISBN 978-88-6443-552-7
 
=== VolumiNote teorici ===
<references />
* ''Istinto di morte e conoscenza'', Roma, A.Armando, 1972; Roma, L'Asino D'Oro, 2010, 2017. ISBN 978-88-6443-015-7 (ed. tedesca, ''Todestrieb und Erkenntnis'', Frankfurt, Stroemfeld, 2011. ISBN 978-38-6600-076-6)
* ''La marionetta e il burattino'', Roma, A.Armando, 1974; Roma, L'Asino D'Oro, 2011. ISBN 978-88-6443-002-7
* ''Teoria della nascita e castrazione umana'', Roma, A.Armando, 1975; Roma, L'Asino D'Oro, 2012. ISBN 978-88-6443-003-4
* ''Bambino, donna e trasformazione dell'uomo'', Roma, Nuove Edizioni Romane, 1980; Roma, L'Asino D'Oro, 2013. ISBN 978-88-6443-004-1
 
== Bibliografia ==
=== Corsi di lezioni ===
*AA.VV., ''Critica e storia dell’istituzione psicoanalitica'', Roma, Pensiero Scientifico, 1978. ISBN 978-88-7002-013-7
Dal 2002 al 2012, Massimo Fagioli tiene una serie di lezioni nel corso di [[Psicologia Dinamica|psicologia dinamica]], presso l’[[Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio"|Università degli Studi "Gabriele d’Annunzio"]] di [[Chieti]], trascritti in altrettanti volumi:
*Giuseppe Di Chiara, ''StoriaItinerari didella una ricerca. Lezioni 2002psicoanalisi'', RomaTorino, Nuove Edizioni RomaneLoescher, 20071982. ISBN 978-88-74572012-052940-28
*Silvia Vegetti Finzi, ''DasStoria Unbewusstedella psicoanalisi 1895 – 1990. LezioniAutori, opere, 2003teorie'', RomaMilano, Nuove Edizioni RomaneMondadori, 20071996. ISBN 978-88-74570433-051739-53
*David Michel, ''UnaLa vitapsicoanalisi irrazionale.nella Lezionicultura 2006italiana'', RomaTorino, NuoveBollati Edizioni RomaneBoringhieri, 2006-20071999. ISBN 978-88-74573390-042567-39
*Gioia Roccioletti, Marzia Fabi, Silvia Colangelo, Paola Centofanti, ''Psicologia dinamica - Una introduzione'', Milano, McGraw-Hill, 2006. ISBN 978-88-3866-409-0
* ''Fantasia di sparizione. Lezioni 2007'', Roma, L'Asino D'Oro, 2009. ISBN 978-88-6443-008-9
*{{Cita libro|titolo=Il paese degli smeraldi. Testimonianze e riflessioni sulla pratica e sulle ipotesi teoriche dello psichiatra Massimo Fagioli|curatore=Luigi Antonello Armando|curatore2=Albertina Seta|url=|via=|editore=Mimesis|città=Milano - Udine|anno=2009|lingua=it|p=|ISBN=978-88-8483-876-6}}
* ''Il pensiero nuovo. Lezioni 2004'', Roma, L'Asino D'Oro, 2011. ISBN 978-88-6443-009-6
*Daniela Colamedici, Andrea Masini, Gioia Roccioletti, ''L'uomoLa nelmedicina cortiledella mente. LezioniStoria 2005e metodo della psicoterapia di gruppo'', Roma, L'AsinoL’Asino D'OroD’Oro, 20122011. ISBN 978-88-6443-010057-27
*Mariopaolo Dario, Giovanni Del Missier, Ester Stocco, Luana Testa, ''SettimoPsichiatria anno.e psicoterapia in Italia dall'Unità Lezioniad 2008oggi'', Roma, L'Asino D'Oro, 20132016. ISBN 978-88-6443-011341-97
* ''Religione, Ragione e Libertà. Lezioni 2009'', Roma, L'Asino D'Oro, 2014. ISBN 978-88-6443-012-6
* ''L'idea della nascita umana. Lezioni 2010'', Roma, L'Asino D'Oro, 2015. ISBN 978-88-6443-013-3
* ''Materia energia pensiero. Lezioni 2011'', Roma, L'Asino D'Oro, 2016. ISBN 978-88-6443-014-0
* ''Conoscenza dell’istinto di morte. Lezioni 2012'', Roma, L’Asino D’Oro, 2017. ISBN 978-88-6443-016-4
=== Raccolte di articoli della rivista Left ===
Dal 2006 al 2017 la rivista [[Left]] ha ospitato una rubrica dal titolo ''Trasformazione'', ad opera di Massimo Fagioli, i cui articoli sono stati raccolti in edizioni annuali:
* ''Left 2006'', Roma, L'Asino D'Oro, 2009. ISBN 978-88-6443-025-6
* ''Left 2007'', Roma, L'Asino D'Oro, 2010. ISBN 978-88-6443-026-3
* ''Left 2008'', Roma, L'Asino D'Oro, 2011. ISBN 978-88-6443-027-0
* ''Left 2009'', Roma, L'Asino D'Oro, 2012. ISBN 978-88-6443-028-7
* ''Left 2010'', Roma, L'Asino D'Oro, 2013. ISBN 978-88-6443-029-4
* ''Left 2011'', Roma, L'Asino D'Oro, 2014. ISBN 978-88-6443-030-0
* ''Left 2012'', Roma, L'Asino D'Oro, 2015. ISBN 978-88-6443-031-7
* ''Left 2013'', Roma, L'Asino D'Oro, 2016. ISBN 978-88-6443-032-4
* ''Left 2014'', Roma, L'Asino D'Oro, 2017. ISBN 978-88-6443-033-1
 
== BibliografiaVoci correlate ==
* [[Il sogno della farfalla (rivista)]]
*AA.VV., "Critica e storia dell’istituzione psicoanalitica", Pensiero Scientifico Editore, 1978
* [[Left]]
*Di Chiara G, "Itinerari della psicoanalisi", Loescher Editore, 1982
* [[Marco Bellocchio]]
*AA.VV., “Il coraggio delle immagini. Progetti realizzati da un gruppo di architetti italiani su idee e disegni di Massimo Fagioli 1986 - 1995”, Nuove Edizioni Romane, Roma, 1995
* [[Diavolo in corpo]]
*Vegetti Finzi S, "Storia della psicoanalisi 1895 – 1990. Autori, opere, teorie", Mondadori, Milano, 1996
* [[La condanna (film 1991)|La condanna]]
*Michel David, "La psicoanalisi nella cultura italiana", Bollati Boringhieri, Torino 1999
* [[Il sogno della farfalla (film)]]
*Cigala Fulgosi F, Di Sabatino D, "La psicologia", Armando, Roma, 2005
* [[Ferdinando Barison]]
*Roccioletti G, Fabi M, Colangelo S, Centofanti P, "Psicologia dinamica - Una introduzione", McGraw-Hill, Milano, 2006
* [[Ludwig Binswanger]]
*Costantino L, "Anoressia. Storia, psicopatologia e clinica di un'epidemia moderna", Liguori, Napoli, 2008
 
*Colamedici D, Masini A, Roccioletti G, “La medicina della mente. Storia e metodo della psicoterapia di gruppo”, L’Asino D’Oro, Roma, 2011
==Altri progetti==
*Profeti L, "L'identità umana", L'Asino D'Oro, Roma, 2013
{{interprogetto}}
*Cigala Fulgosi F, Di Sabatino D, "Amore senza bugie", L'Asino D'Oro, Roma, 2014
*Ghetti N, "Gramsci nel cieco carcere degli eretici", L'Asino D'Oro, Roma, 2014
*Mariopaolo D, Del Missier G, Stocco E, Testa E, "Psichiatria e psicoterapia in Italia dall'Unità ad oggi", L'Asino D'Oro, Roma, 2016
*AA.VV., "Ricerca sulla verità della nascita umana. 40 anni di analisi collettiva", L'Asino D'Oro, Roma, 2016
*Ghetti N, "La cartolina di Gramsci. A Mosca, tra politica e amori, 1922-1924", Donzelli, Roma, 2016
*Maggiorelli S, "Attacco all'arte. La bellezza negata", L'Asino D'Oro, Roma, 2017
*Gatti M G, Beccucci E, Fargnoli F, Fagioli M, Ådén U, Buonumore G, “Functional maturation of neocortex: a base of viability”, in “The journal of maternal-fetal & neonatal medicine: the official journal of the European Association of Perinatal Medicine, the Federation of Asia and Oceania Perinatal Societies, the International Society of Perinatal Obstetricians” 25/4/2012 Suppl 1:101-3. doi: 10.3109/14767058.2012.664351
*Polese D, Gebhardt E, Mazzetta A, Fagioli M, Cantini A, Giorgini L, Mocci A, Gatti M G, "EPA-1689 – Neuropsychophysiology knowledge by fagioli's human birth theory can achieve the psychosis psychotherapy treatment", in "European Psychiatry", vol 29, suppl 1, 2014, https://doi.org/10.1016/S0924-9338(14)78832-7
*Mazzetta A, Polese D, Gebhardt E, Petrucci M, Santomauro S, Padrevecchi F, Iannaco C, Pompei R, Montanaro D, Ricciardi R, Di Agostino C, Homberg A, Cantini A, Giorgini L, "EPA-1707 – From delusional perception to annulment drive (1962–1971)", in "European Psychiatry", vol 29, suppl 1, 2014, https://doi.org/10.1016/S0924-9338(14)78848-0
*Polese D, Mazzetta A, Consolazione M, De Lisi D, Fagioli M, Masini A, Giorgini L, Gatti M G, Pettini M, Fiori Nastro P, "Using “deductive Method” in Psychotherapy: a Change of Paradigm in Clinical Practice From Quantum Field Theory", in "European Psychiatry", vol 30, supp 1, 2016 http://dx.doi.org/10.1016/S0924-9338(15)31254-2
*Giorgini L, Petrucci M, Gebhardt E, Polese D, Mazzetta A, Fagioli M, Masini A, Fagioli F, Consolazione M, De Lisi D, Gatti M G, Raballo A, Fiori Nastro P, "I Say “no”. You Say “it Isn't”. About a New Understanding of the Concept of Negation", in "European Psychiatry", vol 30, supp 1, 2016 http://dx.doi.org/10.1016/S0924-9338(15)31262-1
*Calesini I, "Fagioli's human birth theory and the possibility to cure mental illness", in "International Journal of Environment and Health", vol 8, n 3, 2017, https://doi.org/10.1504/IJENVH.2017.086188
* la rivista [[Il sogno della farfalla (rivista)|Il sogno della farfalla]] è, per suo statuto, ispirata alla teoria ed alla pratica di Massimo Fagioli, e gli articoli in essa disponibili valgono nell'insieme come ulteriore bibliografia
 
== Collegamenti esterni ==
* {{IMDb|nm0265129Collegamenti esterni}}
*{{Treccani|massimo-fagioli|accesso =}}
* Luca Giorgini e altri, ''I Say “no”. You Say “it Isn't”. About a New Understanding of the Concept of Negation'', in "European Psychiatry", vol 30, supp 1, 2016 https://dx.doi.org/10.1016/S0924-9338(15)31262-1
* Alessandro Poggiali, ''Le malie della strega'', in ''Psicoterapia e scienze umane'', 2, 1979 https://web.archive.org/web/20180427044630/http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/wp-content/uploads/1979/04/Pesu279poggiali.pdf
* Irene Calesini, "Fagioli's Human Birth Theory and the Possibility to Cure Mental Illness", in "International Journal of Environment and Health", https://doi.org/10.1504/IJENVH.2017.086188
 
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