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{{Struttura militare
[[File:Dresden - Art gallery - 1772.jpg|thumb|right|Le sale della collezione italiana della Gemäldegalerie di Dresda]]
|Nome = Castello di Spezzano
La '''vendita di Dresda''' è stata l'alienazione da parte del duca di Modena [[Francesco III d'Este|Francesco III]] di una parte delle opere componenti la [[Galleria Estense|collezione estense]], a favore dell'[[Elettore di Sassonia]] e [[Re di Polonia]] [[Augusto III di Polonia|Augusto il Sassone]]. Viene considerata una delle più importanti vendite di opere dell'arte italiana del XVI e XVII secolo, nonchè uno dei più significativi episodi del [[Collezionismo d'arte|collezionismo europeo]].
|Nome originale = Castro Spezani
|Parte di = [[Signoria di Sassuolo]]
|Posizione geografica = Nord Italia
|Struttura = Castello
|Immagine = Framestorming 01.jpg
|Didascalia = La struttura vista dal fossato</br>
''caricare le foto della cartella''
|Stato = [[Ducato di Modena]]
|Stato attuale = ITA
|Suddivisione = [[Emilia-Romagna]]
|Città = [[Fiorano Modenese]]
|LatGradi = 44
|LatPrimi = 31
|LatSecondi = 17
|LatNS = N
|LongGradi = 10
|LongPrimi = 50
|LongSecondi = 47
|LongEW = E
|Tipologia =
|Utilizzatore =
|Primo proprietario =
|Stile =
|Funzione strategica =
|Termine funzione strategica =
|Inizio costruzione = [[XI secolo]]
|Termine costruzione = [[XVI secolo]]
|Costruttore =
|Materiale =
|Armamento =
|Altezza =
|Demolizione =
|Condizione attuale = Restaurato
|Proprietario attuale = comune di [[Fiorano Modenese]]
|Visitabile = si
|Presidio =
|Comandante attuale =
|Comandanti storici =
|Occupanti =
|Azioni di guerra =
|Eventi =
|Note =
|Sito web = [https://www.fioranoturismo.it/it/arte-e-storia/castello-di-spezzano/ Pagina sul sito Fiorano Turismo]
|Ref = {{Cita libro|titolo= Fiorano Modenese oggi, da settemila anni|autore = Gianna Dotti Messori|autore2 = Alberto Venturi|altri = con le fotografie di Beppe Zagaglia|città = Fiorano Modenese|anno = 2001}}
}}
 
Il '''castello di Spezzano''', detto anche rocca Coccapani, è la struttura militare più importante del territorio di [[Fiorano Modenese]], sede, inoltre, del Museo della ceramica e dell'acetaia comunale.
La quasi totalità dei 100 dipinti costituenti la "vendita", la quasi totalità è tutt'oggi conservata presso la [[Gemäldegalerie Alte Meister|Gemäldegalerie]] di [[Dresda]], considerata una delle più importanti e raffinate collezioni di arte italiana in Europa.
 
==La GalleriaStoria Estense==
[[File:Angolo nordest-castello di spezzano.jpg|miniatura|sinistra|Castello di Spezzano, angolo nord-est]]
{{Vedi anche|Galleria Estense}}
L'edificio esiste, probabilmente, dall'[[XI secolo]] anche se i primi documenti che ufficialmente ne parlano sono più recenti. Il più antico è in ''Sacramentum Extimatoris'', una rubrica degli statuti del comune di Modena del 1225, in cui viene chiamato ''Castro Spezani''<ref name=messoriventuri>{{Cita libro|titolo= Fiorano Modenese oggi, da settemila anni|autore = Gianna Dotti Messori|autore2 = Alberto Venturi|altri = con le fotografie di Beppe Zagaglia|città = Fiorano Modenese|anno = 2001|capitolo=Il Castello di Spezzano|pp=103-114}}</ref><ref name="messoricastello1">{{Cita libro|titolo= Spezzano una comunità, un castello|autore = Gianna Dotti Messori|editore = Comune di Fiorano Modenese |città = Fiorano Modenese |anno = 1990 |capitolo= Il castello |pp=25-30 |ISBN= no}}</ref>. In epoca medioevale il complesso si presentava con un [[Maschio (architettura)|mastio]], le torri, la cinta muraria, qualche casa, il pozzo interno alle mura, granai, fienili, magazzini ed una [[cappella]] dedicata a [[Sant'Agata]]<ref name="messoricastello1" />.
[[File:Francesco I d'Este, Duke of Modena in 1638 by Diego Velázquez.jpg|thumb|upright=0.7|left|Il duca Francesco I d'Este]]
Nel [[Anni 1300|300]] venne scavato il [[fossato]] e l'ingresso era sovrastato da una torre con [[ponte levatoio]]<ref name=messoriventuri/>. Il ponte levatoio fu demolito e ricostruito nel 1795 per via del suo grave stato di degrado<ref name="messoricastello1" />.
Già nel periodo ferrarese, i [[Este|duchi d'Este]] adottarono una politica di collezionismo e mecenatismo particolarmente raffinata, raccogliendo numerosi capolavori figurativi dell'arte italiana, soprattutto di area veneta ed emiliana (ferrarese in particolare). Con lo spostamento della capitale a [[Modena]], dopo la [[Ducato_di_Ferrara#La_devoluzione_del_ducato_di_Ferrara_allo_Stato_della_Chiesa|devoluzione ferrarese]], una parte significativa della collezione estense finì nelle mani del nuovo legato pontificio, il [[Pietro Aldobrandini|Cardinal Aldobradini]], e del cardinale [[Scipione Caffarelli-Borghese]], creatore del primo nucleo di opere darte che divenne poi la [[galleria Borghese]] (presso la quale sono ancora presenti opere del cinquecento veneto ed emiliano provenienti da Ferrara).
 
Il castello svolse, almeno fino al [[XV secolo]], la funzione di difendere e proteggere la popolazione oltre che costituire un ottimo luogo d'osservazione per l'arrivo dei nemici grazie alla sua collocazione geografica. La sua capacità di difesa militare venne messa sicuramente alla prova il 19 maggio 1355 quando resistette per quindici giorni ad un assedio di duemila cavalli e mille fanti degli [[este]]nsi senza che gli invasori riuscissero ad espugnarlo<ref name=messoriventuri/><ref name="messoricastello1" />.
A Modena gli Este si adoperarono per ricostruire una capitale degna dell'epoca ferrarese, anche attraverso la ricostituzione della loro collezione d'arte. Partendo dall'importante nucleo di opere salvate (tra le quali la famosissima [[Bibbia di Borso d'Este]]) il duca [[Francesco I d'Este|Francesco I]], requisendo le migliori opere presenti nelle chiese del ducato, ma anche commissionando dipinti e sculture (famosi sono i suoi ritratti del [[Diego Velázquez|Velàzquez]] e del [[Busto di Francesco I d'Este|Bernini]]) fu il principale artefice della creazione di una collezione che nel XVIII secolo era divenuta una delle più importanti e raffinate della penisola, seppur non tra le più grandi.<br>
Nel 1737 Francesco III fece sistemare la collezione dei quadri nelle sale dell'ala est del [[Palazzo Ducale (Modena)|palazzo ducale]] ordinandoli con criteri espositivi e di allestimento che ne fecero una "galleria" chiara e definita.<br>
Due anni dopo la collezione d'arte della famiglia d'Este venne visitata durante un [[Grand Tour|Grand tour]] da [[Charles de Brosses]], che la descrisse come "''la più bella galleria che ci sia in Italia (...) la meglio tenuta, la meglio distribuita e la meglio ornata ''"<ref name=Paolucci>{{cita web|url =http://www.treccani.it/enciclopedia/arte-contesa_%28Il-Libro-dell%27Anno%29/|titolo =Arte contesa|autore = [[Antonio Paolucci]]|accesso = 4 dicembre 2017}}</ref>.
 
[[File:Il borgo poggio-castello di spezzano.jpg|miniatura|sinistra|Spezzano: il castello ed il borgo "del Poggio"]]
==La vendita==
Nel [[1393]] il [[Duchi di Ferrara|marchese di Ferrara]] [[Alberto V d'Este]] concesse in [[feudo]] il castello a [[Marco I Pio]], [[Signoria di Carpi|signore di Carpi]]<ref name=messoriventuri/>. Nello stesso anno Alberto venne a mancare e [[Niccolò III d'Este]], succeduto al padre Alberto, riconfermò il feudo a Marco I Pio nel 1405<ref name="messoricastello2">{{Cita libro|titolo= Spezzano una comunità, un castello|autore = Gianna Dotti Messori|editore = Comune di Fiorano Modenese |città = Fiorano Modenese |anno = 1990 |capitolo= Il Palazzo dei Pio e la chiesa di S. Giovanni Evangelista |pp=43-47 |ISBN= no}}</ref>.
Durante la [[guerra di successione austriaca]], Francesco III divenne comandante delle truppe spagnole in Italia, e si trovò a fronteggiare una vasta campagna militare austro-piemontese in [[Val padana]], che portò nell'aprile [[1742]] all'occupazione di [[Modena]].
 
Nei primi anni del [[1500]] [[Alessandro Pio di Savoia]] ereditò dal padre [[Giberto III Pio|Giberto III]] il castello di Spezzano e decise di renderlo una delle cinque sedi podestarili<ref name=messoriventuri/>. Da questo momento in avanti il maniero iniziò il suo percorso che lo porterà ad essere sempre meno utilizzato per scopi militari e sempre più come residenza politico-amministrativa del signore. Marco Pio decise di fare costruire il suo palazzo sulle mura ed i lavori iniziarono nel 1529<ref name="messoricastello2" />.
Le pesanti spese militari, nonchè il mantenimento della corte riparata a Venezia durante la guerra, portarono il [[Ducato di Modena e Reggio|Ducato]] in uno stato di profondo indebitamento.<br>
La Galleria, assieme ai pezzi più importanti del mobilio di corte, vennero trasferiti in differenti luoghi (Ferrara, Venezia...) durante l'occupazione del Ducato, con grossi rischi per la sua integrità. A seguito di ciò venne compilata una meticolosa catalogazione di tutte le opere, a cura dell'abate Pietro Ercole Gherardi. Molto probabilmente tale lavoro fu commissionato da duca come base per le trattative di cessione di una parte più o meno importante della sua collezione.
 
Sul finire del [[XVI secolo]], [[Marco Pio di Savoia (Sassuolo)|Marco Pio di Savoia]] era [[Signoria di Sassuolo|signore di Sassuolo]] e quindi anche di Fiorano e Spezzano, nell'esercizio del suo potere decise di fare demolire la cappella dedicata a Sant'Agata e di utilizzare il materiale così prodotto per la costruzione del palazzo nel castello di Spezzano<ref name="messoricastello1" /><ref name="messoricastello2" />.
Augusto III, nel 1712, aveva già avuto modo di visitare la galleria estense, conservando "''invidiosi ricordi''": amante della caccia e delle arti, a seguito della [[guerra di successione polacca]] Augusto era divenuto uno degli uomini più potenti e ricchi del continente, più interessato al decoro della sua vecchia capitale (Dresda) che al governo del suo nuovo regno.<br>
Con questi presupposti, fra numerosi intrighi di corte, firme falsificate, e numerosi agenti disturbatori<ref>{{cita web|url =http://rivista.fondazionecarife.it/component/k2/item/680-tutti-pazzi-per-la-notte|titolo = Tutti pazzi per La Notte |autore = Jadranka Bentini|accesso = 4 dicembre 2017}}</ref> (uno dei consiglieri dell'Elettore di Sassonia fu [[Francesco Algarotti]]<ref>{{cita web|url =http://www.horti-hesperidum.com/show.php?item=157|titolo =ALGAROTTI, Francesco|accesso = 4 dicembre 2017}}</ref>), venne trovato l'accordo per la vendita di 100 quadri famosi, tra i pezzi più importanti della galleria, che furono acquistati per la notevole cifra di 100.000 [[Zecchino|zecchini]] (pari a circa 350 chili d'oro). Le opere furono caricate su cinque carrozze, ed il 6 luglio 1746 partirono da Modena alla volta della capitale sassone.
 
[[File:Altare con paliotto in scagliola-castello di spezzano.png|miniatura|Castello di Spezzano, cappella: altare con paliotto in scagliola, opera dell'artista Giammarco Mazzelli nel 1699]]
Negli anni successivi in area tedesca vi fu un fiorire di pubblicazioni e studi legati ai cento quadri provenienti da Modena, il cui impatto fu tale che si ritiene sia stato l'inizio della moderna storia dell'arte. Nel 1753 il grande storico ed archeologo [[Johann Joachim Winckelmann]] dette alle stampe la sua prima opera, dedicata non a caso alla Galleria di Dresda.<br>
Alla morte di Marco Pio di Savoia, nel [[1599]], il castello passò al [[Duchi di Modena e Reggio|duca di Modena e Reggio]] [[Cesare d'Este]], alla cui casata rimase per trent'anni fino a che, nel [[1629]], l'intero feudo e la rocca passarono al marchese Guido Coccapani<ref name=messoriventuri/>. Alfonso Coccapani, figlio di Guido, prese formalmente possesso di Fiorano all'inizio di giugno 1651. Spezzano rimase il capoluogo del marchesato, ed in particolare il Castello di Spezzano fu residenza del governatore o [[podestà (medioevo)|podestà]] o commissario agli ordini del marchese e che lo rappresentava tanto nell'amministrazione civile che in quella giudiziale<ref name="guidobucciardi9">{{Cita libro |titolo = Fiorano nelle vicende storiche del castello e del santuario dalle origini al 1859 |autore = Guido Bucciardi |editore = Tipografia Pontificia ed Arcivescovale dell'"Immacolata Concezione" |anno = 1934 |capitolo = Il feudo Coccapani |pp = 167-204 }}</ref>. Dopo di lui lo ereditò Filippo Antonio Coccapani (1660 - 1723). Coccapani decise di fare costruire una cappella dedicata a Maria Vergine, fece costruire nel 1699 un altare con [[paliotto]] dell'artista [[carpi]]giano Giammarco Mazzelli<ref name="messoricastello1" />.
Per quanto si sia trattato dell'alienazione di alcune opere insostituibili per la storia dell'arte pittorica italiana, numerosi autori legano proprio alla Galleria di Dresda, una delle più importanti collezioni d'arte italiana a nord delle alpi, la grande fortuna e notorietà che la pittura italiana ebbe in Europa e in tutto il mondo<ref name=Paolucci/><ref>{{cita web|url =http://rivista.fondazionecarife.it/it/1996/4/item/402-cento-dipinti-per-dresda|titolo = Cento dipinti per Dresda |autore = Jadranka Bentini|accesso = 4 dicembre 2017}}</ref>.
 
Quando Filippo Antonio Coccapani morì il 5 marzo 1723 il castello passò quindi al figlio Luigi che lo mantenne fino alla sua morte nel 1755<ref name="guidobucciardi9" />. A Luigi succedette il figlio Ludovico Coccapani, ultimo feudatario di Spezzano.
==Opere==
L'elenco dei quadri appartenuti alla Galleria Estense è incerto: al momento della parenza da Modena delle opere, fu l'abate Gherardi a compilare un minuzioso elenco dei 100 dipinti venduti<ref name=Gerardi>{{Cita testo|autore=Pietro Ercole Gherardi, Dottore Modenese, Professore di Lingua Greca e Lingue Orientali nella R. Univ. di Modena|titolo=Descrizione di cento pezzi di Pitture passati nell'anno 1746 dalla Galleria Estense in Modena a quella di Federico Augusto III Re di Polonia ed elettor di Sassonia per valore a prezzo di Zecchini Veneziani Centomila}}</ref>.
Tuttavia, rispetto all'elenco del Gherardi, è abbastanza certo che vi furono alcune discrepanze circa i quadri effettivamente giunti a Dresda. Nel settembre 1746 il pittore veneziano [[Pietro Guarienti]] ricevette l'incarico di procedere alla catalogazione, restauro e sistemazione dei nuovi acquisti, cosa che egli fa in maniera abbastanza minuziosa, salvo non completare mai l'incarico - che si fermò a 73 opere. Ad esempio Guarienti segnalò la mancanza del ''Suonatorie di liuto'' del Carracci, quadro che però è tutt'oggi visibile nella galleria. Non è dato spere se si trattò di una svista, oppure il quadro sia giunto in un secondo tempo<ref>{{Cita libro|titolo = La vendita di Dresda|autore = Johannes Winkler|curatore = Johannes Winkler|editore = Edizioni Panini|città = Modena|anno = 1989|p = 55}}</ref>.<br />
Di fatto, confrontando la descrizione compilata dall'Abate Gerardi con le carte superstiti di Dresda, quest'ultime elencano un numero sempre inferiore di dipinti provenienti da Modena<ref>{{Cita libro|titolo = La vendita di Dresda|autore = Rolando Bussi|curatore = Johannes Winkler|editore = Edizioni Panini|città = Modena|anno = 1989|p = 9}}</ref>.<br />
Ancor più grave, per la ricostruzione storiografica, fu la distruzione degli archivi della città nel [[bombardamento di Dresda]] del Febbraio '45.<br />
Altra gravissima perdita causata dai bombardamenti furono 11 quadri che andarono distrutti, che si aggiunsero ad alcuni altri dispersi nel corso dei secoli.<br />
I numeri riportati sono quelli della catalogazione effettuata nel 1887, e tutt'ora utilizzata dalla Gemäldegalerie.
 
Nel 1797 il castello ottenne il titolo di ''Rocca o palazzo nazionale''<ref name=messoriventuri/>.
===Quadri non rintracciati===
Quadri citati dal Gherardi, ma non presenti negli inventari di Dresda. Di tali opere non esiste alcuna documentazione fotografica o iconografica, e sono considerate disperse. La numerazione, in questo caso, è quella riportata nella descrizione del Gherardi.
{| class="wikitable" style="margin-left:auto; margin-right:auto;" border="1"
!Pittore!!Titolo!!Nota
|-
|[[Carlo Dolci]]||Il Salvatore||n.2, "''Un quadro rappresentante in mezza figura il Salvatore, dipinto da Carlo Dolci fiorentino''"
|-bgcolor="#EFEFEF"
|[[Dosso Dossi]]||Ritratto d'uomo||n.8, "''Un quadro col ritratto d'uomo che di berretta coperto, colla man ritta, nel cui dito tiene un anello, s'appoggia a un libro posto sopra una picciola tavola. Non v'ha chi sappia dire chi sia il personaggio qui effigiato, potendosi solo ravvisarlo per uomo di lettere, coetaneo ed amico del Dosso ferrarese''"
|-
|[[Pietro Faccini]]||Sacra Famiglia||n.7, "''Un quadro, in cui Pietro Facini bolognese figurò la Vergine col Bambino e San Gioseffo''".<br />Nel 1855 viene segnalato come registrato nel catalogo moderno della Galleria
|-bgcolor="#EFEFEF"
|[[Giulio Romano]]||Le nozze mistiche di Santa Caterina||n.57, "''Un picciol quadretto in tavola, rappresentante lo sposalizio celeste di Santa Catterina Vergine e Martire: pensiero spiritosamente eseguito dal valente pennello di Giulio Romano; ma pensiero coniato nella zecca fantastica de' pittori''"
|-
|[[Pieter Paul Rubens]]||Ritratto d'uomo anziano||n.69, "''Un ritratto al naturale su la tela, in mezza figura, lavorato da Pier Paolo Rubens d'Anversa fiammingo... L'aria del volto suo e l'unione delle altre parti ce lo dimostrano per uomo avanzato negli anni, d'indole placida, di rispettabile gravità, di consiglio assennato e di civil condizione''"
|-bgcolor="#EFEFEF"
|[[Bartolomeo Schedoni]]||San Girolamo||n.18, "''Un picciol quadretto in tavola, esprimente San Girolamo in mezza figura. Viene dalla mano di Bartolomeo Schedoni modenese, grande amator e copiatore del sublime dipingere d'Antonio Allegri da Correggio''"<ref name=Gerardi/>
|}
 
A partire dal 1809 cessa l'autonomia di Spezzano che viene accorpata al Comune di Sassuolo e di conseguenza ha fine ogni funzione pubblica ancora in essere del castello che diventa esclusivamente residenza della famiglia Coccapani in affitto dal regio demanio<ref name="messoricastello4">{{Cita libro|titolo= Spezzano una comunità, un castello|autore = Gianna Dotti Messori|editore = Comune di Fiorano Modenese |città = Fiorano Modenese |anno = 1990 |capitolo= Epilogo |pp=107-110 |ISBN= no}}</ref>. Nel 1811 Luigi Maria Coccapani riottenne la proprietà del castello per decreto reale<ref name="messoricastello4" />. Nel periodo che va dal 1862 al 1890, i Coccapani effettuarono consistenti restauri ed ampliamenti della struttura.
===Quadri incerti===
 
{| class="wikitable" style="margin-left:auto; margin-right:auto;" border="1"
Nei primi del [[1900]] la proprietà del castello passò ai conti Pignatti Morano<ref name=messoriventuri/>.
!Pittore!!Gal. nr.!!Foto!!Titolo
 
|-
Nel 1982 il comune di Fiorano Modenese lo acquistò rendendolo di proprietà pubblica.
|[[Pieter Pourbus]] (maniera di)||814||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Ritratto di uomo anziano (quadro non citato dall'abate Gherardi, ma elencato da Guarienti, pur senza l'indicazione della provenienza; e per questo ritenuto parte della collezione modenese)
 
|-bgcolor="#EFEFEF"
=== Cronologia dei proprietari ===
|[[Antoon van Dyck]]||1305||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Ritratto di Gentiluomo in pelliccia (quadro non citato dal Gerardi, ma anch'esso elencato da Guarienti - attribuzione incerta)
[[File:Stemma famiglia coccapani bevilacqua-castello di spezzano.jpg|miniatura|verticale|Castello di Spezzano, interno: fondale in cuoio dipinto illustrante lo stemma della famiglia Coccapani Bevilacqua]]
|}
Di seguito è riportata la cronologia dei proprietari noti.
 
{| class="wikitable" style="text-align:center"
===Dipinti esposti o in deposito===
! A partire dal !! Proprietario
{| class="wikitable" style="margin-left:auto; margin-right:auto;" border="1" class="sortable"
!Pittore!!Gal. nr.!!class="unsortable" | Foto!!class="unsortable" | Titolo
|-bgcolor="#EFEFEF"
|rowspan="2" style="vertical-align:top;" | '''[[Francesco Albani]]'''||339||[[Image:Francesco Albani - Diana and Actaeon - WGA00107.jpg|50 px]]||Diana e Atteone
|-bgcolor="#EFEFEF"
||337||[[Image:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Lücke 015.jpg|50 px]]||Danza di Amorini
|-
| ... || ignoto
|'''[[Sisto Badalocchio]]''' (attrib.)||315||[[Image:Missing image.png|50 px]]||L'estasi di San Francesco
|-bgcolor="#EFEFEF"
|'''[[Pieter van Laer]]''' <br />detto il Bamboccio (attrib.)||1367||[[Image:Missing image.png|50 px]]||La mercede dei vignaiuoli
|-
| XI secolo || signoria dei ''Da Spezzano''<ref name=messoriventuri/><ref name="sitocomune1">[http://www.comune.fiorano-modenese.mo.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?PKENTITY=cf85b081d0424192be60bf11a188dcc7 "Spezzano: le origini e il castello" sul sito comunale] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151226051646/http://www.comune.fiorano-modenese.mo.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?PKENTITY=cf85b081d0424192be60bf11a188dcc7 |data=26 dicembre 2015 }}</ref>
|'''[[Agostino Carracci]]'''||316||[[Image:Agostino Carracci, ritratto di Antonio Carracci.jpg|50 px]]||Ritratto di un fanciullo (probabilmente il figlio [[Antonio Carracci|Antonio]])
|-bgcolor="#EFEFEF"
|rowspan="7" style="vertical-align:top;" | '''[[Annibale Carracci]]'''||302||[[Image:Annibale Carracci - Christ Wearing the Crown of Thorns, Supported by Angels - WGA04427.jpg|50 px]]||Ecce Homo
|-bgcolor="#EFEFEF"
||303||[[Image:Annibale Carracci Assunzione Dresda.jpg|50 px]]||Assunzione della Vergine
|-bgcolor="#EFEFEF"
||304||[[Image:Madonna Enthroned with Saint Matthew, Annibale Carracci, 1588.png|50 px]]||[[Madonna in trono col Bambino e santi (Annibale Carracci)|Madonna in trono col Bambino e santi]]
|-bgcolor="#EFEFEF"
||306||[[Image:Annibale Carracci, Amor di Virtù, Dresda.jpg|50 px]]||Il Genio della Fama
|-bgcolor="#EFEFEF"
||307||[[Image:Carracci Madonna Dresda.jpg|50 px]]||Madonna col Bambino e san Giovannino
|-bgcolor="#EFEFEF"
||308||[[Image:Annibale Carracci 004.jpg|50 px]]||Ritratto di suonatore di liuto
|-bgcolor="#EFEFEF"
||305||[[Image:Elemosina di san Rocco - Annibale Carracci.jpg|50 px]]||[[Elemosina di san Rocco]]
|-
| XIII secolo || signoria dei ''Da Castello''<ref name=messoriventuri/><ref name="sitocomune1" />
|'''Scuola Emiliana'''||317||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Ritratto di un pittore (attribuito ad Annibale Carracci, e poi alla scuola carraccesca)
|-bgcolor="#EFEFEF"
|rowspan="4" style="vertical-align:top;" | '''[[Correggio (pittore)|Correggio]]'''||150||[[Image:Correggio MadonnaSzentFerenccel.jpg|50 px]]||[[Madonna di San Francesco]]
|-bgcolor="#EFEFEF"
||152||[[Image:Correggio - Nativity (Holy Night) - WGA05336.jpg|50 px]]||[[Adorazione dei pastori (Correggio)|Adorazione dei pastori (La Notte)]]
|-bgcolor="#EFEFEF"
||151||[[Image:Correggio, Madonna di San Sebastiano.jpg|50 px]]||[[Madonna di San Sebastiano]]
|-bgcolor="#EFEFEF"
||153||[[Image:Correggio 043.jpg|50 px]]||[[Madonna di San Giorgio]]
|-
| 1393 || [[Marco I Pio]]
|rowspan="4" style="vertical-align:top;" | '''[[Battista Dossi]]'''||127||[[Image:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Braun 0149.jpg|50 px]]||Allegoria della Pace
|-
| ... ||
||126||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Allegoria della Giustizia
|-
| 1499 || [[Giberto III Pio|Giberto III Pio di Savoia]]
||131||[[Image:Battista dossi, la notte,.jpg|50 px]]||La notte
|-
| 1500 || [[Alessandro Pio di Savoia]]
||130||[[Image:Battista Dossi - Allegory of Dawn - WGA06608.jpg|50 px]]||L'aurora
|-bgcolor="#EFEFEF"
|rowspan="2" style="vertical-align:top;" | '''[[Dosso Dossi]]'''||125||[[Image:San Michele sottomette Satana - Dossi.png|50 px]]||San Michele
|-bgcolor="#EFEFEF"
||124||[[Image:San Giorgio e il drago - Dossi.png|50 px]]||San Giorgio
|-
| 1527 || Enea Pio di Savoia
|'''[[Girolamo Forabosco]]'''||540||[[Image:Missing image.png|50 px]]||La donna e la Morte
|-bgcolor="#EFEFEF"
|'''[[Francesco Francia]]'''||48||[[Image:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Lücke 033.jpg|50 px]]||Il battesimo di Cristo
|-
| 1525 || Giberto III Pio di Savoia
|rowspan="8" style="vertical-align:top;" | '''[[Benvenuto Tisi da Garofalo]]'''||132||[[Image:Poseidon and Athena battle for control of Athens - Benvenuto Tisi da Garofalo (1512).jpg|50 px]]||Atena e Poseidone
|-
| 1554 || Ercole Pio di Savoia
||138||[[Image:Garofalo Trionfo di Bacco.jpg|50 px]]||Baccanale
|-
| 1571 || [[Marco Pio di Savoia (Sassuolo)|Marco Pio di Savoia]]<br />(con [[reggenza]] dello zio Enea fino al 1594)
||137||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Maria offre Gesù Bambino a Santa Cecilia
|-
| 1599 || [[Cesare d'Este]]
||136||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Sacra Famiglia con San Gioacchino, Sant'Anna, Sant'Elisabetta e San Giovannino
|-
| 1629 || Guido Coccapani
||135||[[Image:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Braun 0155.jpg|50 px]]||Marte e Venere davanti a Troia
|-
| 1651 || Alfonso Coccapani
||140||[[Image:Missing image.png|50 px]]||La disputa di Gesù nel Tempio
|-
| 1660 || Filippo Antonio Coccapani
||139||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Venere e Adone
|-
| 1723 || Luigi Coccapani
||141||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Le nozze mistiche di Santa Caterina
|-bgcolor="#EFEFEF"
|rowspan="4" style="vertical-align:top;" | '''[[Girolamo da Carpi]]'''||142||[[Image:Girolamo da Carpi 001.jpg|50 px]]||L'occasione e il pentimento
|-bgcolor="#EFEFEF"
||144||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Giuditta con la testa di Oloferne
|-bgcolor="#EFEFEF"
||143||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Venere nella conchiglia tirata dai cigni
|-bgcolor="#EFEFEF"
||145||[[Image:Girolamo da Carpi - The Rape of Ganymede - WGA04392.jpg|50 px]]||Il ratto di Ganimede
|-
| 1755 || Ludovico Coccapani
|rowspan="4" style="vertical-align:top;" | '''[[Guercino]]'''||357||[[Image:Missing image.png|50 px]]||L'evangelista Matteo
|-
| 1796 || regio demanio
||358||[[Image:Missing image.png|50 px]]||L'evangelista Marco
|-
| 1811 || Luigi Maria Coccapani
||359||[[Image:Missing image.png|50 px]]||L'evangelista Luca
|-
| ... ||
||360||[[Image:Missing image.png|50 px]]||L'evangelista Giovanni
|-bgcolor="#EFEFEF"
|'''[[Hans Holbein il Giovane]]'''||1890||[[Image:Hans Holbein the Younger - Charles de Solier, Sieur de Morette (1534-1535) - Google Art Project.jpg|50 px]]||Ritratto di Charles de Solier, Signore di Morette
|-
| inizi 1900 || Pignatti Morano
|'''[[Bartolomeo Manfredi]]'''||413||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Il rinnegamento di Pietro
|-bgcolor="#EFEFEF"
|'''Scuola di Bartolomeo Manfredi'''||414||[[Image:Missing image.png|50 px]]||I giocatori di carte
|-
| ... ||
|'''[[Girolamo Mazzola Bedoli]]'''<br /> attribuzione dubbia||165 A||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Madonna col Bambino e San Giorgio
|-bgcolor="#EFEFEF"
|'''[[Altobello Melone]]'''||221||[[Image:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Braun 0242.jpg|50 px]]||Coppia d'amanti
|-
| 1982 || comune di [[Fiorano Modenese]]
|'''[[Giuseppe Danedi]]'''||647||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Sant'Antonio con Gesù Bambino
|-bgcolor="#EFEFEF"
|'''[[Jacopo Palma il Vecchio]]'''||199||[[Image:Missing image.png|50 px]]||La vocazione dell'apostolo Matteo
|-
|'''[[Parmigianino]]'''||160||[[Image:Parmigianino, pala di casalmaggiore 01.jpg|50 px]]||[[Pala di Casalmaggiore|Madonna con Santo Stefano e San Giovanni Battista]]
|-bgcolor="#EFEFEF"
|'''Scuola di Raffaello'''||98||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Madonna col Bambino e San Giovannino
|-
|'''[[Nicolas Reggnier]]'''||409||[[Image:Missing image.png|50 px]]||San Sebastiano
|-bgcolor="#EFEFEF"
|rowspan="3" style="vertical-align:top;" | '''[[Guido Reni]]'''||327||[[Image:Drinking Bacchus WGAREG001.jpg|50 px]]||Bacco fanciullo
|-bgcolor="#EFEFEF"
||328||[[Image:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Heineken 024.jpg|50 px]]||Madonna in trono con tre Santi
|-bgcolor="#EFEFEF"
||P1||[[Image:Missing image.png|50 px]]||San Francesco
|-
|'''[[Giulio Romano]]]'''||103||[[Image:Romano, Giulio - Madonna with the washbasin.jpg|50 px]]||La Madonna della catina
|-bgcolor="#EFEFEF"
|'''[[Pieter Paul Rubens]]'''||955||[[Image:Peter Paul Rubens 062.jpg|50 px]]||San Gerolamo
|-
|'''[[David Ryckaert III]]'''||1093||[[Image:David Rijckaert (III) - Peasant family.jpg|50 px]]||Famiglia di contadini
|-bgcolor="#EFEFEF"
|'''[[Andrea del Sarto]]'''||77||[[Image:Andrea del Sarto - Il sacrificio di Isacco (Dresden) - WGA00396.jpg|50 px]]||[[Sacrificio di Isacco (Andrea del Sarto)|Il sacrificio di Abramo]]
|-
|'''[[Ippolito Scarsella]]'''||148||[[Image:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Heineken 079.jpg|50 px]]||Sacra Famiglia con Santa Barbare e San Bartolomeo]]
|-bgcolor="#EFEFEF"
|'''[[Rinascimento emiliano|Scuola emiliana]]''' (Correggio?)||155||[[Image:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Braun 0173.jpg|50 px]]||Ritratto di giovane letterato
|-
|'''Scuola italiana''' (prossima a [[Bartolomeo Manfredi|Manfredi]])||690||[[Image:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Heineken 029.jpg|50 px]]||Il martirio di San Bartolomeo
|-bgcolor="#EFEFEF"
|'''Scuola olandese'''||1886||[[Image:Missing image.png|50 px]]||San Gerolamo
|-
|'''Scuola senese'''||92||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Sacra Famiglia con San Giovannino
|-bgcolor="#EFEFEF"
|'''Scuola veneziana'''||194B||[[Image:Missing image.png|50 px]]||San Sebastiano
|-bgcolor="#EFEFEF"
|rowspan="3" style="vertical-align:top;" | '''[[Lionello Spada]]'''||333||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Cristo alla colonna
|-bgcolor="#EFEFEF"
||nnn||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Davide mostra la testa di Golia
|-bgcolor="#EFEFEF"
||nnn||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Amore che ammansisce un leopardo
|-
|'''[[Alessandro Tiarini]]'''||336||[[Image:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Heineken 077.jpg|50 px]]||Angelica e Medoro
|-bgcolor="#EFEFEF"
|'''[[Tintoretto]]'''||265A||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Ritratto di dama in lutto
|-
| rowspan="4" style="vertical-align:top;" | '''[[Tiziano Vecellio]]'''||169||[[Image:Titian - The Tribute Money - Google Art Project (715452).jpg|50 px]]|| [[Cristo della moneta]]
|-
||170||[[Image: Tizian 072.jpg|50 px]]||Ritratto di fanciulla
|-
||171||[[Image: Tizian 116.jpg|50 px]]||Ritratto di Lavinia Vecellio
|-
||176||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Ritratto di dama in rosso
|-bgcolor="#EFEFEF"
|'''Scuola di Tiziano'''||175||[[Image:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Braun 0250.jpg|50 px]]||Sacra famiglia con committenti
|-
|'''[[Flaminio Torri]]'''||376||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Sacra Famiglia con San Giovannino
|-bgcolor="#EFEFEF"
| rowspan="3" style="vertical-align:top;" | '''[[Diego Velázquez]]'''||697||[[Image:Velázquez - Don Juan Mateos (d.1643) - Google Art Project.jpg|50 px]]||Don Juan Mateos
|-bgcolor="#EFEFEF"
||699||[[Image:Velazquez-OlivaresDresden.jpg|50 px]]||Gaspar de Guzman conte duca de Olivares
|-bgcolor="#EFEFEF"
||nnn||[[Image:Retrato de Francisco de Andrade Leitão (c. 1640-50) - Velázquez.png|50 px]]||Cavaliere dell'Ordine di Santiago
|-
| rowspan="6" style="vertical-align:top;" | '''[[Paolo Veronese]]'''||227||[[Image:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Braun 0328.jpg|50 px]]||L'andata al Calvario
|-
||224||[[Image:Paolo Veronese - The Madonna of the Cuccina Family - Google Art Project.jpg|50 px]]||La presentazione della famiglia Cuccina alla Madonna
|-
||225||[[Image:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Braun 0325.jpg|50 px]]||L'adorazione dei Magi
|-
||226||[[Image:Paolo Veronese - Marriage at Cana - WGA24873.jpg|50 px]]||Le nozze di Cana
|-
||233||[[Image:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Braun 0335.jpg|50 px]]||La cena in Emmaus
|-
||230||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Il buon Samaritano
|}
 
== Camera della Ragione ==
===Quadri dispersi===
La camera ''della Ragione'', situata poco dopo l'ingresso dal ponte levatoio sulla sinistra, venne utilizzata fin dal 1629 per le riunioni del consiglio comunale<ref name="messoricastello3">{{Cita libro|titolo= Spezzano una comunità, un castello|autore = Gianna Dotti Messori|editore = Comune di Fiorano Modenese |città = Fiorano Modenese |anno = 1990 |capitolo= La Comunità di Spezzano |pp=65-72 |ISBN= no}}</ref>. La stanza nei primi anni del 1600 era arredata con due scrivanie di noce e tre sedie più un grande banco per scrivere, all'interno era inoltre custodito, con tanto di lucchetti, un baule contenente i registri dell'Estimo, i verbali delle deliberazioni consiliari, il codice delle leggi ed i registri delle spese e delle entrate<ref name="messoricastello3" />.
{| class="wikitable" style="margin-left:auto; margin-right:auto;" border="1" class="sortable"
 
!Pittore!!Gal. nr.!!class="unsortable" | Foto!!class="unsortable" | Titolo!!class="unsortable" | Titolo
Nella seconda metà del 1800 la camera della Ragione venne destinata a contenere una collezione di armi antiche che venne donata da Paolo Coccapani Imperiali al Museo Civico di Modena nel 1898<ref name="messoricastello3" />.
|-bgcolor="#EFEFEF"
 
|'''[[Niccolò dell'Abate]]'''||165||[[Image:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Heineken 007.jpg|50 px]]||Il martirio degli apostoli Pietro e Paolo||Distrutto nel 1945
== Galleria delle battaglie ==
|-
[[File:Fronte settentrionale-castello di spezzano.jpg|miniatura|left|Castello di Spezzano, fronte settentrionale]]
|'''[[Francesco Albani]]'''||??||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Galatea||Collocazione sconosciuta. Venduto tra il 1806 e il 1817, ricomparve sul mercato nel 1887, ed in una collezione privata a Berlino nel 1920. Da quel momento se ne sono perse le tracce
Al primo piano del castello, nella parte nobile, si trova la "Galleria delle battaglie". Si tratta di un corridoio affrescato restaurato e riportato alla luce nel 1992 poiché in precedenza era stato ricoperto e quindi non visibile. Gli affreschi raffigurano le gesta che [[Alfonso I d'Este]] duca di Ferrara, Modena e Reggio fece realizzare tra il 1527 ed il 1531<ref name=messoriventuri/>. Enea Pio commissionò i dipinti per celebrare le più importanti imprese di Alfonso I d'Este a cui la [[Pio di Savoia|famiglia Pio]] aveva partecipato, come la [[Battaglia di Polesella (1509)|battaglia di Polesella del 1509]] o la [[battaglia di Ravenna (1512)|battaglia di Ravenna del 1512]]<ref name=messoriventuri/>.
|-bgcolor="#EFEFEF"
 
|'''[[Francesco Bassano]]'''||277||[[Image:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Heineken 065.jpg|50 px]]||Cristo caccia i mercanti dal Tempio||Venne consegnato nel 1924 alla [[Federico Augusto III di Sassonia|Casa Wettin]], e da allora la collocazione è ignota
 
|-
|'''[[Vincenzo Catena]]'''||65||[[Image:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Heineken 008.jpg|50 px]]||Madonna col Bambino, Sant'Anna e San Giuseppe||Bruciato nel 1945
|-bgcolor="#EFEFEF"
|'''Copia da Correggio''' (?)||154||[[Image:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Braun 0170.jpg|50 px]]||La Maddalena Penitente||Perduto durante la Seconda guerra mondiale
|-
|'''[[Dosso Dossi]]'''||128||[[Image:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Heineken 059.jpg|50 px]]||La grande disputa dei quattro Padri della Chiesa||Perduto durante la Seconda guerra mondiale
|-bgcolor="#EFEFEF"
|'''[[Guercino]]'''||362||[[Image:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Braun 0579.jpg|50 px]]||Semiramide||Bruciato nel 1945
|-
|'''[[Jacopo Palma il Giovane]]'''||250||[[Image:Missing image.png|50 px]]||La presentazione di Maria al Tempio||Probabilmente distrutto nel bombardamento del 13 febbraio 1945
|-bgcolor="#EFEFEF"
|'''[[Camillo Procaccini]]'''||645||[[Image:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Heineken 070.jpg|50 px]]||San Rocco guarisce gli appestati||Distrutto nel bombardamento del 13 febbraio 1945
|-
|'''[[Giulio Cesare Procaccini]]'''||642||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Il ratto di Elena||Probabilmente distrutto nel bombardamento del 13 febbraio 1945
|-bgcolor="#EFEFEF"
|'''Scuola Fiorentina||90||[[Image:Missing image.png|50 px]]||La visitazione||Bruciato nel 1945
|-
|'''Guido Reni'''||322||[[Image:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Heineken 023.jpg|50 px]]||Cristo al Limbo||Distrutto nel bombardamento del 13 febbraio 1945
|-bgcolor="#EFEFEF"
|'''Maniera di Anton Van Dyck'''||1043||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Ritratto di un uomo con corazza||Distrutto nel 1945
|-
|'''[[Bartolomeo Schedoni]]'''||??||[[Image:Missing image.png|50 px]]||Sacra Famiglia||Venduto all'asta nel 1861, era probabilmente a Berlino all'inizio del XX secolo
|}
 
 
==Note==
 
 
== Sala delle vedute ==
Situata al piano terra, è la sala più grande del castello, denominata "Sala delle vedute". Gli importanti affreschi rappresentanti appunto "vedute" delle località dei dintorni così com'erano nella seconda metà del [[XVI secolo]]. Vennero commissionate dal [[Signoria di Sassuolo|signore di Sassuolo]] [[Marco Pio di Savoia (Sassuolo)|Marco Pio di Savoia]] probabilmente a seguito del suo matrimonio con [[Clelia Farnese]]: nell'ambito delle sue ambizioni politiche, un programma pittorico celebrativo dei domini posseduti era funzionale a dimostrare la grandezza del casato, nonchè ad abbellire la sua residenza estiva preferita.
{{Citazione|Adì detto lire 137.14 pagate a maestro Cesare Baglione pittore per resto di suo pagamento di pitture fatte a Spezzano come per mandato delli 10 luglio|Archivio di Stato di Milano, ''
Estratti dalla contabilità di Marco Pio (Mastro 1595-99)'', b. 142, f. 206: appendice 2 doc. 6e.}}
I dipinti furono realizzati probabilmente tra il 1595 ed il 1596 da un pittore (forse non per caso) che aveva tanto lavorato in ambito farnesiano, [[Cesare Baglione]] che riquadrò nella sala cinquantasette immagini dei possedimenti dei Signori di Sassuolo, ripartiti nelle cinque podesterie di [[Sassuolo]], Spezzano, [[Formigine]], Brandola e [[Soliera]]. Oltre ai domini modenesi, vi compare anche Ginestra Sabina, oggi in [[Provincia di Rieti]], possedimento che Marco Pio ottenne assieme ad altri due castelli, grazie alla sua scaltrezza politica, da papa [[Clemente VIII]], assieme al titolo ducale, e che in qualche modo simboleggia anche la tragica fine del signore di Sassuolo: il papa era alla ricerca di alleati contro gli Este, e Marco venne fatto uccidere - probabilmente - dal [[Duchi di Modena e Reggio|duca di Modena]] [[Cesare d'Este|Cesare]] proprio a causa delle sue smodate ambizioni e dei maneggi politici.
 
''' descrizione sommaria delle vedute'''
 
Gli affreschi furono restaurati per la prima volta nel 1735 dal marchese Luigi Coccapani, poi nell'Ottocento ed anche nel 1990<ref name=messoriventuri/> ('''tutto da approfondire''').
 
<gallery mode="packed">
File:Castello di Sassuolo, 1586.jpg|Una delle vedute della sala raffigurante il [[palazzo ducale (Sassuolo)|palazzo ducale]] di Sassuolo
File:Crystal Clear app gimp.png|Foto dalla cartella di drive
File:Crystal Clear app gimp.png|Foto dalla cartella di drive
File:Crystal Clear app gimp.png|Foto dalla cartella di drive
</gallery>
 
== Prigioni / Acetaia comunale ==
Nella torre pentagonale nell'angolo sud-est vi erano quattro prigioni destinate alla detenzione dei condannati. Le prigioni erano posizionate verticalmente una per piano, quasi tutte senza finestre e prive di servizi igienici<ref name="messoricastello3" />. I prigionieri fecero delle incisioni sule pareti delle celle, alcune delle quali tuttora visibili grazie al rinvenimento durante i restauri di fine 1900.
 
Inaugurata nel 2008 l'ex prigione collocata più in alto è stata adibita dall'amministrazione di Fiorano Modenese ad acetaia comunale<ref name="sitocomuneaceto">[http://www.fiorano.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?PKENTITY=fc6662a48fb14b98b9c1b41f7b447b3c&acts=selnode&sezobs=498f65072b09411897df814b339629e6 Acetaia comunale nel castello di Spezzano] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151117020700/http://www.fiorano.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?PKENTITY=fc6662a48fb14b98b9c1b41f7b447b3c&acts=selnode&sezobs=498f65072b09411897df814b339629e6 |data=17 novembre 2015 }}</ref>. In questa sala sono presenti tre batterie di botti comunali per la produzione dell'[[Aceto Balsamico Tradizionale]]<ref name="sitocomuneaceto" />. Nel castello di Spezzano, dal 2005, vengono organizzati dei corsi annuali di degustazione ed avvicinamento all'aceto balsamico nel mese di ottobre<ref name="sitocomuneaceto" />.
 
== Museo della ceramica ==
[[File:Ala meridionale-castello di spezzano.jpg|miniatura|sinistra|Castello di Spezzano, ala meridionale]]
[[File:Castello di Spezzano, Mostra della ceramica.jpg|miniatura|Mostra della ceramica situata all'interno del castello]]
Il museo della ceramica raccoglie reperti originali, ricostruzioni e laboratori per raccontare l'evoluzione della tecnologia produttiva della maiolica. Il museo è stato aperto al pubblico per la prima volta nel luglio del 1998<ref name=messoriventuri/> inizialmente con un'unica sezione dedicata al periodo storico più antico.
 
=== Sezione storica ===
La sezione storica si apre con una sala dedicata alla ''cultura di Fiorano'' ovvero alla fase più antica del [[neolitico in Italia]] con reperti provenienti dagli scavi effettuati negli [[anni 1940|anni quaranta]] da [[Fernando Malavolti]] in località Fornaci Carani<ref name=messoriventuriarcheo>{{Cita libro|titolo= Fiorano Modenese oggi, da settemila anni|autore = Gianna Dotti Messori|autore2 = Alberto Venturi|altri = con le fotografie di Beppe Zagaglia|città = Fiorano Modenese|anno = 2001|capitolo=Archeologia|pp=43-48}}</ref>. I resti dell'insediamento neolitico si trovarono ad oltre 4 metri di profondità ed erano composti da fondi di [[Capanna|capanne]], [[pozzetti]], [[Focolare|focolari]], strumenti in [[selce]], manufatti in pietra verde levigata oltre a reperti ceramici<ref name=messoriventuriarcheo/>.
 
Nel maggio 1999<ref name=messoriventuri/> nella sezione storica furono aggiunti anche i rinvenimenti datati a partire dal neolitico fino all'epoca romana.
 
=== Sezione attuale ===
La sezione attuale contiene materiale inerente al periodo storico tra l'anteguerra e gli anni 2000.
 
=== Sezione contemporanea ===
Dal settembre 2004<ref>{{cita web|url=http://www.comune.fiorano-modenese.mo.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?pkentity=2ac679cc5180458fbda4d027e7cdd490|titolo=Raccolta contemporanea del museo della ceramica sul sito del comune di Fiorano Modenese|accesso=4 luglio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150706095436/http://www.comune.fiorano-modenese.mo.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?pkentity=2ac679cc5180458fbda4d027e7cdd490}}</ref> la sezione contemporanea viene costantemente aggiornata ed abbraccia gli anni a partire dal 2000 in poi.
 
=== Sezione manodopera ===
Il 13 aprile 2014<ref name=museo1>{{cita web|url=http://www.comune.fiorano-modenese.mo.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?PKENTITY=6ad9425aff4c4853bfd2f2b0e02e3b0c|titolo=Museo della ceramica sul sito del comune di Fiorano Modenese|accesso=4 luglio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150706114936/http://www.comune.fiorano-modenese.mo.it/kcms/kweb/Viewer.aspx?PKENTITY=6ad9425aff4c4853bfd2f2b0e02e3b0c}}</ref> è stata inaugurata la sezione manodopera che oltre alla raccolta di materiale e reperti storici è dotata di un allestimento multimediale interattivo con il visitatore che può quindi interagire con il museo per accedere a filmati ed audio oltre che visionare oggetti e macchinari. La sezione occupa 300 m² ed è situata nei sotterranei del castello di spezzano<ref name=museo1/>.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|titolo = LaSpezzano venditauna dicomunità, Dresdaun castello|curatoreautore = JohannesGianna WinklerDotti Messori|cittàeditore = ModenaComune di Fiorano Modenese |annocittà = 1989Fiorano Modenese |editoreanno = Edizioni1990 |ISBN= Paninino}}
* {{Cita libro|titolo = DescrizioneFiorano delleModenese Pittureoggi, Esistentida insettemila Modenaanni|autore nell'Estense= DucalGianna GalleriaDotti (1744)Messori|curatoreautore2 = GiorgioAlberto BonsantiVenturi|cittàaltri = Modenacon le fotografie di Beppe Zagaglia|annocittà = 1986Fiorano Modenese|editoreanno = Edizioni Panini2001}}
* Francesco Ceccarelli-Maria Teresa Sambin De Norcen, ''Lo Stato dipinto. La Sala delle Vedute nel castello di Spezzano'', Marsilio, Venezia 2011.
*{{Cita libro|titolo = La vendita di Dresda: notizie storiche|autore = Orianna Baracchi Giovanardi|città = Modena|anno = 1982|editore = Aedes muratoriana}}
 
*{{Cita libro|titolo = La Regia Galleria Estense in Modena|autore = Adolfo Venturi|città = Modena|anno = 1882|editore = Aedes muratoriana}}
== Voci correlate ==
*{{Cita libro|autore=Pietro Ercole Gherardi, Dottore Modenese, Professore di Lingua Greca e Lingue Orientali nella R. Univ. di Modena|titolo=Descrizione di cento pezzi di Pitture passati nell'anno 1746 dalla Galleria Estense in Modena a quella di Federico Augusto III Re di Polonia ed elettor di Sassonia per valore a prezzo di Zecchini Veneziani Centomila|città = Reggio Emilia|anno = 1752}}
* [[Marco Pio di Savoia (Sassuolo)]]
* [[Neolitico in Italia]]
* [[Signoria di Sassuolo]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|url=https://www.fioranoturismo.it/it/ceramica/museo-della-ceramica|titolo=Museo della ceramica sul sito del comune di Fiorano Modenese|urlarchivio=|dataarchivio=|urlmorto=}}
* {{cita web|https://www.youtube.com/channel/UC9dOezFlcxikSeZfbcVxiBA/videos|Canale youtube ufficiale del castello di spezzano}}
 
<nowiki>[[Categoria:Castelli della provincia di Modena|Spezzano]]
[[Categoria:Residenze dei Pio di Savoia]]
[[Categoria:Residenze degli Este]]
[[Categoria:Architetture di Fiorano Modenese]]
[[Categoria:Signoria di Sassuolo]]</nowiki>