Taddeo Orlando: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Marinaio56 (discussione | contributi)
m aggiunto un dettaglio ad una foto e un collegamento ipertestuale
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: numeri di pagina nei template citazione
 
(39 versioni intermedie di 23 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Carica pubblica
|nome = Taddeo Orlando
|immagine =
|didascalia =
|carica = [[Ministri della guerra del Regno d'Italia|Ministro della Guerra del Regno d'Italia]]
|mandatoinizio = 11 febbraio [[1944]]
|mandatofine = 8 giugno [[1944]]
Riga 23:
|suffisso onorifico =
|partito =
|tendenza =
|titolo di studio =
|alma mater =
|professione = [[Militare]]
|firma =
}}
{{Infobox militare
|Nome =Taddeo Orlando
|Immagine =Taddeo Orlando.jpg
|Didascalia =Taddeo Orlando
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 23 giugno [[1885]]
|Nato_a = [[Gaeta]]
|Data_di_morte = 1º settembre [[1950]]
|Morto_a = [[Roma]]
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita ={{bandiera|ITA 1861-1946|dim=21}} [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]
|Forza_armata = [[File:Flag of Italy (1860).svg|21px]] [[Regio Esercito]]
|CorpoArma =[[Arma di Artiglieria|artiglieria]]
|Corpo =
|Specialità =
|Unità =
Riga 54:
|Guerre =[[Guerra italo-turca]]<br />[[Prima guerra mondiale]]<br />[[Guerra d'Etiopia]]<br />[[Seconda guerra mondiale]]
|Campagne =[[Invasione della Jugoslavia]]<br />[[Fronte jugoslavo (1941-1945)|Fronte jugoslavo]]<br />[[Campagna di Tunisia]]
|Battaglie =[[Battaglia di MedenineMédenine]]
|Comandante_di = [[21ªCronotassi Divisionedei fanteriacomandanti "Granatierie divice Sardegna"comandanti generali dell'Arma dei Carabinieri|Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Reali]] <br /> [[XXXIXX Corpo d'armata (Regio Esercito)|XX Corpo d'armata]] <br />[[XX XXXI Corpo d'armata <br/> [[21ª Divisione fanteria "Granatieri di Sardegna"]]
|Decorazioni =vedi [[TaddeoOrdine Orlando#Onorificenzemilitare di Savoia|quiCavaliere dell'Ordine militare di Savoia]]
|Studi_militari =[[Accademia militare di Torino|Accademia Militare di Artiglieria e Genio di Torino.]]
|Pubblicazioni =vedi [[Taddeo Orlando#Pubblicazioni|qui]]
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =Ministro
Riga 64:
|Altro =
|Note =
|Ref =dati tratti da ''Generals''<ref name="aw">{{Cita|Generals||aw}}.</ref>
|Ref =
}}
{{Bio
Riga 80:
|Attività2 = politico
|Nazionalità = italiano
Dopo|PostNazionalità = , che dopo aver partecipato alla [[guerra italo-turca]] e alla [[prima guerra mondiale]], nel corso delle quali fu insignito di una [[Medaglia d'argento al valor militare|Medaglia d'argento]] e due di [[Valor militare|bronzo al valor militare]], durante la seconda guerra mondiale fu comandante della [[21ª Divisione fanteria "Granatieri di Sardegna"]], e poi del [[XXXI Corpo d'armata (Regio Esercito)|XXXI Corpo d'armata]] e del [[XX Corpo d'armata (Regio Esercito)|XX Corpo d'armata]]. Caduto prigioniero di guerra in [[Tunisia]] nel maggio [[1943]], fu rimpatriato dopo la firma dell'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]] dell'8 settembre successivo. Ricoprì l'incarico di [[sottosegretario]] e poi di [[Ministero della guerra del Regno d'Italia|ministro della guerra]] nei governi [[governo Badoglio I|Badoglio I]] e [[governo Badoglio II|II]], e successivamente quello di Comandante Generale dell'[[Arma dei Carabinieri]]
|Immagine =
}}
Dopo aver partecipato alla [[guerra italo-turca]] e alla [[prima guerra mondiale]], nel corso delle quali fu insignito di una [[Medaglia d'argento al valor militare|Medaglia d'argento]] e due di [[Valor militare|bronzo al valor militare]], durante la seconda guerra mondiale fu comandante della [[21ª Divisione fanteria "Granatieri di Sardegna"]], e poi del [[XXXI Corpo d'armata]] e del [[XX Corpo d'armata]]. Caduto prigioniero di guerra in [[Tunisia]] nel maggio [[1943]], fu rimpatriato dopo la firma dell'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]] dell'8 settembre successivo.
 
Ricoprì l'incarico di [[sottosegretario]] e poi di [[Ministero della guerra del Regno d'Italia|ministro della guerra]] nel governi [[governo Badoglio I|Badoglio I]] e [[governo Badoglio II|II]], e successivamente quello di Comandante Generale dell'[[Arma dei Carabinieri]].
 
== Biografia ==
Nacque a Gaeta il 23 giugno 1885,.<ref frequentòname="aw"/> Frequentò il [[Scuola militare Nunziatella|Collegio militare della Nunziatella]] di [[Napoli]]<ref name="Stefani">Filippo Stefani, ''La storia della dottrina e degli ordinamenti dell'Esercito italiano'', Stato maggiore dell'Esercito, Ufficio storico, Roma, 1984.</ref> e quindi l'[[Accademia militare di Torino|Regia Accademia Militare di [[artiglieria]]Artiglieria e [[Genio militare|genio]] di [[Torino]]. Nominato [[sottotenente]] nel [[1906]] e promosso [[tenente]] nel [[1908]], e prende parte alla [[guerra italo-turca]] ([[1911]]-[[1912]]) dove si distingue venendo decorato con una [[Valor militare|Medaglia di bronzo al valor militare]].<ref name=D0p111>{{Cita|Del Boca 2010|p. 111}}.</ref> Frequentò poi la [[Scuola di guerra dell'esercito]] dal 1912 al [[1914]] e in seguito partecipò alla [[prima guerra mondiale]] prestando servizio in una batteria di artiglieria d'armata, e poi servizio di [[Stato maggiore]] presso comandi di alto livello. Promosso [[tenente colonnello]]<ref name="aw"/> nell'ottobre del [[1918]], al termine del conflitto risultava decorato con una [[Medaglia d'argento al valor militare|Medaglia d'argento]] e una seconda Medaglia di bronzo al valor militare. Nel [[1919]] venne trasferito presso lo Stato maggiore del [[Regio Esercito]] dove ricoprì anche le funzioni di direttore capo divisione.
[[File:Taddeo Orlando and Mario Robotti.jpg|thumb|left|Taddeo Orlando e Mario Robotti]]
Promosso [[colonnello]] il 20 novembre [[1930]],<ref name="aw"/> nel corso del [[1936]] fu destinato ad operare in [[Tripolitania]], dove ricoprì l'incarico di comandante dell'artiglieria della zona. Promosso [[generale di brigata]]<ref name="aw"/> il 1º luglio 1937 prestò servizio presso il [[Ministero dell'Africa Italiana]], assumendo il comandò l'artiglieria del XX [[Corpo d'armata]] di stanza in [[Libia]] nel settembre dello stesso anno.<ref name="aw"/> Tra il giugno [[1938]] e il novembre [[1939]] fu Capo di stato maggiore della [[3ª Armata (Regio Esercito)|3ª Armata]], e poi Sottocapo di stato maggiore per le operazioni presso lo Stato maggiore del Regio Esercito.<ref name="aw"/> Promosso [[generale di divisione]]<ref name="aw"/> il 1º gennaio dell'anno seguente, assunse il 1º aprile l'incarico di comandante della [[21ª Divisione fanteria "Granatieri di Sardegna"]],<ref name=O3p27>{{Cita|Osti Guerrazzi 2013|p. 27}}.</ref>.
 
Con lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] prese parte all'alla [[Invasione della Jugoslavia|campagna]] di [[Jugoslavia]],<ref name="aw"/> e si distinse successivamente in [[Slovenia]] nella repressione dell'attività partigiana sul [[Fronte jugoslavo (1941-1945)|Fronte jugoslavo]]. Rimase al comando della [[Divisione (unità militare)|divisione]], fino al 13 novembre [[1942]] quando divennerimpatriò per divenire poi comandante del [[XXXI Corpo d'armata (Regio Esercito)|XXXI Corpo d'armata]] a Catanzaro.<ref name="aw"/>
[[File:Taddeo Orlando, Emilio Grazioli, Mario Robotti durante un corteo.jpg|thumb|270pxupright=1.2|Taddeo Orlando, [[Emilio Grazioli]], [[Mario Robotti]] durante un corteo a [[Lubiana]]]]
Il gorno 8 febbraio [[1943]] fu inviato in [[Tunisia]] per assumere il comando del [[XX Corpo d'armata (Regio Esercito)|XX Corpo d'armata]], operante in seno alla [[1ª Armata (Regio Esercito)|1ª Armata]] del generale [[Giovanni Messe]], venendo promosso [[generale di corpo d'armata]] per merito di guerra il 13 maggio dello stesso anno.<ref name="aw"/> Dopo la resa delle forze dell'Asse in Africa settentrionale, fu trasferito in [[Inghilterra]] come [[prigioniero di guerra]].<ref name=O3p127>{{Cita|Osti Guerrazzi 2013|p. 127}}.</ref>
Rimpatriato in Italia nel novembre successivo perché avevarichiesto aderito aldal [[Regno del Sud]], il giorno sedici dello stesso mese fu nominato [[Sottosegretario di stato]] al [[Ministero della guerra del Regno d'Italia|Ministero della guerra]] nel [[governo Badoglio I|primo Governo Badoglio]],<ref name="aw"/> carica che ricoprì fino al 12 febbraio [[1944]], quando fu nominato [[Ministro]] della guerra,<ref>''Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia'' serie speciale n.7, Salerno, mercoledì 16 febbraio 1944.</ref> incarico che ricoprì senza interruzioni anche nel [[governo Badoglio II|secondo gabinetto Badoglio]], fino al 18 giugno 1944. Caduto l'esecutivo, nelil mese20 di luglio del 1944 assunse la prestigiosa carica di [[Comandante generale dell'Arma dei carabinieri]].<ref name="aw"/>
 
Lasciò tale incarico il 6 marzo [[1945]] in seguito alla polemiche sorte per la fuga del generale [[Mario Roatta]], già suo comandante di armata in Slovenia nel [[1942]], e per la richiesta presentata dal governo jugoslavo per la sua estradizione in relazione a presunti [[crimini di guerra]] da lui compiuti in Slovenia.<ref name=O3p151>{{Cita|Osti Guerrazzi 2013|p. 151}}.</ref>
[[File:Taddeo Orlando, Emilio Grazioli, Mario Robotti durante un corteo.jpg|thumb|270px|Taddeo Orlando, [[Emilio Grazioli]], [[Mario Robotti]] durante un corteo a [[Lubiana]]]]
Nel febbraio [[1943]] fu inviato in [[Tunisia]] per assumere il comando del [[XX Corpo d'armata (Regio Esercito)|XX Corpo d'armata]], operante in seno alla [[1ª Armata (Regio Esercito)|1ª Armata]] del generale [[Giovanni Messe]], venendo promosso [[generale di corpo d'armata]],<ref>Con la seguente motivazione: ''Ufficiale dotato di alto intelletto, di salda, dinamica e e tenace volontà realizzatrice, di capacità superiore in qualsiasi campo delle attività militari. Quale comandante di divisione in zona di occupazione, tormentata da attività di partigiani ribelli, guidava con istancabile e decisa azione le truppe ai suoi ordini, ottenendo nella lotta senza quartiere contro i ribelli stessi, risultati veramente cospicui. Al comando di un corpo d'armata al fronte tunisino, sempre presente tra le truppe, si prodigava in ogni campo infondendo fede e slancio alle grandi unità dipendenti, le quali in giornate di aspri e duri combattimenti, davano alte prove di grande valore e virtù guerriere. Slovenia, maggio 1941-XIX-novembre 1942-XXI, fronte tunisino, 16-22 maggio 1943-XXI.'' Regio Decreto 15 aprile 1943, registrato alla Corte dei Conti il 29 aprile 1943, registro 15, foglio 100.</ref> l'8 aprile 1943. Catturato dagli [[Gran Bretagna|inglesi]]<ref name=O3p151/> nel maggio dello stesso anno, dopo la resa delle forze dell'Asse in Africa settentrionale, fu trasferito in [[Inghilterra]] come [[prigioniero di guerra]].<ref name=O3p127>{{Cita|Osti Guerrazzi 2013|p. 127}}</ref>
Rimpatriato in Italia nel novembre successivo perché aveva aderito al [[Regno del Sud]], il giorno sedici dello stesso mese fu nominato [[Sottosegretario di stato]] al [[Ministero della guerra del Regno d'Italia|Ministero della guerra]] nel [[governo Badoglio I|primo Governo Badoglio]], carica che ricoprì fino al 12 febbraio [[1944]], quando fu nominato [[Ministro]] della guerra,<ref>''Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia'' serie speciale n.7, Salerno, mercoledì 16 febbraio 1944.</ref> incarico che ricoprì senza interruzioni anche nel [[governo Badoglio II|secondo gabinetto Badoglio]], fino al 18 giugno 1944. Caduto l'esecutivo, nel mese di luglio del 1944 assunse la prestigiosa carica di [[Comandante generale dell'Arma dei carabinieri]].
 
In seguito ricoprì la carica di [[Segretario generale]] del [[Ministero della difesa]]. Nelle sue memorie, pubblicate a Roma nel [[1946]] col titolo di ''Vittoria di un popolo'' dall'editrice Corso, non vi è traccia del suo ruolo nella guerra di repressione alladella [[resistenza jugoslava]]<ref (nongroup=N>Non a caso la narrazione comincia nell'autunno [[1942]] quando, tornato dalla Slovenia, comandava il XXXI Corpo d'armata in [[Calabria]]);.</ref> dopodiché racconta le sue vicende in [[Tunisia]], in prigionia in [[Gran Bretagna]] e quindi di nuovo in [[Italia]], nella ricostruzione dell'[[esercito italiano]].
Lasciò tale incarico il 6 marzo [[1945]] in seguito alla polemiche sorte per la fuga del generale [[Mario Roatta]], già suo comandante di armata in Slovenia nel [[1942]], e per la richiesta presentata dal governo jugoslavo per la sua estradizione in relazione a presunti crimini di guerra da lui compiuti in Slovenia.<ref name=O3p151>{{Cita|Osti Guerrazzi 2013|p. 151}}</ref>
 
Il suo nome di Taddeo Orlando figura nell'elenco CROWCASS (''Central Registry of War Criminals and Security Suspects) (1947''), compilato nel 1947 dagli Alleati anglo-americani, delle persone ricercate dalla Jugoslavia per crimini di guerra.<ref>(Name) ''ORLANDO Taddeo'' - (C.R. File Number) ''148664'' - (Rank Occupation Unit Place and Date of Crime) ''General, "Granatieri di Sardegna" Div., XI Army Corps (Yugo.) 43'' - (Reason Wanted) ''Murder'' - (Wanted by) ''Yugo.''. In: ''The Central Registry of War Criminals and Security Suspects, Consolidated Wanted Lists, Part 2 - Non-Germans only (March 1947)'', Naval & University Press, facsimile edition of the original document, Uckfield 2005, p. 68</ref>
In seguito ricoprì la carica di [[Segretario generale]] del [[Ministero della Difesa]].
 
Nelle sue memorie, pubblicate a Roma nel [[1946]] col titolo di ''Vittoria di un popolo'' dall'editrice Corso, non vi è traccia del suo ruolo nella guerra di repressione alla [[resistenza jugoslava]] (non a caso la narrazione comincia nell'autunno [[1942]] quando, tornato dalla Slovenia, comandava il XXXI Corpo d'armata in [[Calabria]]); dopodiché racconta le sue vicende in [[Tunisia]], in prigionia in [[Gran Bretagna]] e quindi di nuovo in [[Italia]], nella ricostruzione dell'[[esercito italiano]].
 
Il nome di Taddeo Orlando figura nell'elenco CROWCASS (Central Registry of War Criminals and Security Suspects) (1947), compilato dagli Alleati anglo-americani, delle persone ricercate dalla Jugoslavia per crimini di guerra.<ref>(Name) ''ORLANDO Taddeo'' - (C.R. File Number) ''148664'' - (Rank Occupation Unit Place and Date of Crime) ''General, "Granatieri di Sardegna" Div., XI Army Corps (Yugo.) 43'' - (Reason Wanted) ''Murder'' - (Wanted by) ''Yugo.''. In: ''The Central Registry of War Criminals and Security Suspects, Consolidated Wanted Lists, Part 2 - Non-Germans only (March 1947)'', Naval & University Press, facsimile edition of the original document, Uckfield 2005, p. 68</ref>
 
== Onorificenze ==
 
{{Onorificenze
|immagine = UfficialeCavaliere BAR.svg
|nome_onorificenza = UfficialeCavaliere dell'Ordine militare di Savoia
|collegamento_onorificenza = Ordine militare di Savoia
|motivazione =
|data=Regio Decreto 1526 maggiomarzo 1943<ref name="Sito ufficiale del Quirinale">[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=3203 Sito ufficiale del Quirinale.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine =Cavaliere Ufficiale OMS BAR.svg
|nome_onorificenza =Cavaliere Ufficiale dell'Ordine militare di Savoia
|collegamento_onorificenza = Ordine militare di Savoia
|motivazione =
|data=Regio Decreto 2615 marzomaggio 1943<ref name="Sito ufficiale del Quirinale"/>
}}
{{Onorificenze
Riga 125 ⟶ 118:
|nome_onorificenza = Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza = Medaglia d'argento al valor militare
|motivazione =''Sottocapo di stato maggiore per l'artiglieria del comando d'armata, trovandosi ricoverato in ospedale per frattura di una gamba e per altre gravi contusioni allorché il nemico pronunziò l'offensiva dell'ottobre 1917, si fece prontamente trasportare presso il comando di cui faceva parte prestandovi attivamente l'opera sua. Successivamente, appena fu in grado di reggersi, compì ardite ricognizioni in linea, per accertarsi personalmente dell'esecuzione delle direttive del comando. Tutto ciò a prezzo di un'abnegazione e di un sentimento del dovere a tutta prova. Cadore-Brenta-Piave, ottobre-dicembre 1917'' .
|luogo = ''Cadore-Brenta-Piave, ottobre-dicembre 1917.''
|data =
}}
Riga 133 ⟶ 125:
|nome_onorificenza = Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza =Valor militare
|motivazione =''Incaricato di occupare con la sua sezione un trinceramento per meglio proteggere i quadrupedi della batteria da campagna, incurante del pericolo si slanciava di corsa fuori dalla trincea alla testa dei suoi dipendenti attraversando una zona battuta dal fuoco nemico. Henni, 26 ottobre 1911''.
|luogo = ''Henni, 26 ottobre 1911.''
|data =
}}
Riga 141 ⟶ 132:
|nome_onorificenza = Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza =Valor militare
|motivazione =''Incaricato dal comando d'armata di seguire le operazioni delle truppe operanti su Trento, vi entrava coi primi reparti e, di propria iniziativa, dava disposizioni alle truppe sopravvenienti per occupare le porte ed arrestare e disarmare le colonne nemiche armate che si dirigevano verso la città. Sprezzando il gravissimo pericolo di proditorie offese, per tutto il pomeriggio del 3 novembre, da solo o guidando reparti infaticabilmente percorse la città provvedendo al disarmo della massa di sbandati austriaci armati e minacciosi, ai quali, solo e quasi inerme, s'impose col proprio coraggio e fermezza. Trento, 3 novembre 1918''.
|luogo = ''Trento, 3 novembre 1918.''
|data =
}}
{{Onorificenze
|immagine=Distintivo avanzamento merito di guerra ufficiali generali e ammiragli (forze armate italiane).svg
|nome_onorificenza= avanzamento per merito di guerra
|collegamento_onorificenza=
Nel febbraio [[1943]] fu inviato in [[Tunisia]] per assumere il comando del [[XX Corpo d'armata (Regio Esercito)|XX Corpo d'armata]], operante in seno alla [[1ª Armata (Regio Esercito)|1ª Armata]] del generale [[Giovanni Messe]], venendo promosso [[generale di corpo d'armata]],<ref>Con la seguente motivazione: =''Ufficiale dotato di alto intelletto, di salda, dinamica e e tenace volontà realizzatrice, di capacità superiore in qualsiasi campo delle attività militari. Quale comandante di divisione in zona di occupazione, tormentata da attività di partigiani ribelli, guidava con istancabile e decisa azione le truppe ai suoi ordini, ottenendo nella lotta senza quartiere contro i ribelli stessi, risultati veramente cospicui. Al comando di un corpo d'armata al fronte tunisino, sempre presente tra le truppe, si prodigava in ogni campo infondendo fede e slancio alle grandi unità dipendenti, le quali in giornate di aspri e duri combattimenti, davano alte prove di grande valore e virtù guerriere. Slovenia, maggio 1941-XIX-novembre 1942-XXI, fronte tunisino, 16-22 maggio 1943-XXI.'' Regio Decreto 15 aprile 1943, registrato alla Corte dei Conti il 29 aprile 1943, registro 15, foglio 100.</ref> l'8 aprile 1943. Catturato dagli [[Gran Bretagna|inglesi]]<ref name=O3p151/> nel maggio dello stesso anno, dopo la resa delle forze dell'Asse in Africa settentrionale, fu trasferito in [[Inghilterra]] come [[prigioniero di guerra]].<ref name=O3p127>{{Cita|Osti Guerrazzi 2013|p. 127}}</ref>
|data=Regio Decreto 15 aprile 1943.<ref>Bollettino Ufficiale 8 maggio 1943, dispensa 41ª, registrato alla Corte dei Conti il 29 aprile 1943, registro 15, foglio 100.</ref>
}}
 
==Pubblicazioni==
* ''Vittoria di un popolo. Dalla Campagna di Tunisia alla guerra di liberazione'', Casa editrice libraria Corso, Roma, 1946.
 
== Note ==
=== Annotazioni ===
<references group=N/>
 
=== Fonti ===
<references/>
 
==Bibliografia==
* {{cita libro|cognomeautore=[[Angelo Del Boca|nome=Angelo]]|titolo=Gli Italiani in Libia. Tripoli bel suol d'amore. 1860-1922|editore=A. Mondadori Editore|città=Milano|anno=2010|isbn=978-88-04-46947-6|cid=Del Boca 2010}}
* {{Cita libro|cognomeautore=Amedeo Osti Guerrazzi|autore=Amedeo|titolo=The Italian Army in Slovenia Strategies of Antipartisan Repression, 1941-1943|editore=PalmgravePalgrave MacMillan|città=New York|anno=2013|lingua=en|ISBN=1-4269-4633-3|cid=Osti Guerrazzi 2013}}
* {{Cita libro|autore=Charles D. Pettibone|titolo=The Organization and Order of Battle of Militaries in World War II Volume VI Italy and France Including the Neutral Countries of San Marino, Vatican City (Holy See), Andorra, and Monaco|editore=Trafford Publishing|anno=2010|lingua=en|ISBN=1-4269-4633-3|cid=Pettibone 2010}}
* {{cita libro|cognomeautore=Filippo Stefani|nome= Filippo|titolo=La storia della dottrina e degli ordinamenti dell'Esercito italiano|editore= Ufficio storico Stato maggiore dell'Esercito|città=Roma|anno=198841984|cid=Stefani 1984}}
 
== Altri progetti ==
Riga 162 ⟶ 163:
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|autore=|url=http://www.generals.dk/general/Orlando/Taddeo/Italy.html|Datititolo=Taddeo biograficiOrlando|accesso=30 suluglio 2019|lingua=en|editore=http://www.generals.dk|sito=Generals|cid=aw}}
 
{{box successione
|precedente = [[SergioGervasio Bitossi]]
|successivo =
|carica = [[XX Corpo d'armata (Regio Esercito)|Comandante del XX Corpo d'Armata (ad interim)]]
|periodo = [[1943]]
|immagine = Flag of Italy (1861-1946).svg
}}
{{box successione
|precedente=[[Felice Gonnella]]
|successivo=[[Camillo Mercalli]]
|carica=[[XXXI Corpo d'armata (Regio Esercito)|Comandante del XXXI Corpo d'Armata]]
|periodo= [[1942]] - [[1943]]
|immagine=Flag of Italy (1861-1946).svg
Riga 194 ⟶ 196:
|immagine=Flag of the commanding general of the Carabinieri.svg
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Biografie|guerrabiografie|politica|Secondaseconda guerra mondiale}}
 
[[Categoria:Ministri della Guerraguerra del Regno d'Italia]]
{{Portale|Biografie|guerra|politica|Seconda guerra mondiale}}
[[Categoria:Allievi della Nunziatella]]
 
[[Categoria:Ministri della Guerra del Regno d'Italia]]
[[Categoria:Nunziatella]]
[[Categoria:Governo Badoglio I]]
[[Categoria:Governo Badoglio II]]
[[Categoria:Comandanti generali dell'armaArma dei Carabinieri]]
[[Categoria:Militari italiani della guerra italo-turca]]
[[Categoria:Militari italiani della prima guerra mondiale]]
[[Categoria:Italiani della seconda guerra mondiale]]
[[Categoria:Ufficiali del Regio Esercito]]
[[Categoria:Medaglie d'argento al valor militare]]
[[Categoria:Medaglie di bronzo al valor militare]]
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine militare di Savoia]]
[[Categoria:Ufficiali dell'Ordine militare di Savoia]]