Taddeo Orlando: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
|nome = Taddeo Orlando
|immagine =
|didascalia =
|carica = [[Ministri della guerra del Regno d'Italia|Ministro della Guerra del Regno d'Italia]]
|mandatoinizio = 11 febbraio [[1944]]
|mandatofine = 8 giugno [[1944]]
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|professione = [[Militare]]
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{{
|Nome =Taddeo Orlando
|Immagine =Taddeo Orlando.jpg
|Didascalia =Taddeo Orlando
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|Data_di_nascita = 23 giugno
|Nato_a
|Data_di_morte = 1º settembre
|Morto_a = [[Roma]]
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|Luogo_di_sepoltura =
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|Nazione_servita ={{bandiera|ITA 1861-1946|dim=21}} [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]
|Forza_armata = [[File:Flag of Italy (1860).svg|21px]] [[Regio Esercito]]
|
|Corpo =
|Specialità =
|Unità =
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|Guerre =[[Guerra italo-turca]]<br />[[Prima guerra mondiale]]<br />[[Guerra d'Etiopia]]<br />[[Seconda guerra mondiale]]
|Campagne =[[Invasione della Jugoslavia]]<br />[[Fronte jugoslavo (1941-1945)|Fronte jugoslavo]]<br />[[Campagna di Tunisia]]
|Battaglie =[[Battaglia di
|Comandante_di = [[
|Decorazioni =
|Studi_militari =[[Accademia militare di Torino|Accademia Militare di Artiglieria e Genio di Torino
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|Altro_lavoro =Ministro
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|Altro =
|Note =
|Ref =dati tratti da ''Generals''<ref name="aw">{{Cita|Generals||aw}}.</ref>
}}
{{Bio
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|Attività2 = politico
|Nazionalità = italiano
}}
▲Dopo aver partecipato alla [[guerra italo-turca]] e alla [[prima guerra mondiale]], nel corso delle quali fu insignito di una [[Medaglia d'argento al valor militare|Medaglia d'argento]] e due di [[Valor militare|bronzo al valor militare]], durante la seconda guerra mondiale fu comandante della [[21ª Divisione fanteria "Granatieri di Sardegna"]], e poi del [[XXXI Corpo d'armata]] e del [[XX Corpo d'armata]]. Caduto prigioniero di guerra in [[Tunisia]] nel maggio [[1943]], fu rimpatriato dopo la firma dell'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]] dell'8 settembre successivo.
== Biografia ==
Nacque a Gaeta il 23 giugno 1885
[[File:Taddeo Orlando and Mario Robotti.jpg|thumb|left|Taddeo Orlando e Mario Robotti]]
Promosso [[colonnello]] il 20 novembre [[1930]],<ref name="aw"/> nel corso del [[1936]] fu destinato ad operare in [[Tripolitania]], dove ricoprì l'incarico di comandante dell'artiglieria della zona. Promosso [[generale di brigata]]<ref name="aw"/> il 1º luglio 1937 prestò servizio presso il [[Ministero dell'Africa Italiana]], assumendo il comandò l'artiglieria del XX [[Corpo d'armata]] di stanza in [[Libia]] nel settembre dello stesso anno.<ref name="aw"/> Tra il giugno [[1938]] e il novembre [[1939]] fu Capo di stato maggiore della [[3ª Armata (Regio Esercito)|3ª Armata]], e poi Sottocapo di stato maggiore per le operazioni presso lo Stato maggiore del Regio Esercito.<ref name="aw"/> Promosso [[generale di divisione]]<ref name="aw"/> il 1º gennaio dell'anno seguente, assunse il 1º aprile l'incarico di comandante della [[21ª Divisione fanteria "Granatieri di Sardegna"]],<ref name=O3p27>{{Cita|Osti Guerrazzi 2013|p. 27}}.</ref>.
Con lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] prese parte
[[File:Taddeo Orlando, Emilio Grazioli, Mario Robotti durante un corteo.jpg|thumb|
Il gorno 8 febbraio [[1943]] fu inviato in [[Tunisia]] per assumere il comando del [[XX Corpo d'armata (Regio Esercito)|XX Corpo d'armata]], operante in seno alla [[1ª Armata (Regio Esercito)|1ª Armata]] del generale [[Giovanni Messe]], venendo promosso [[generale di corpo d'armata]] per merito di guerra il 13 maggio dello stesso anno.<ref name="aw"/> Dopo la resa delle forze dell'Asse in Africa settentrionale, fu trasferito in [[Inghilterra]] come [[prigioniero di guerra]].<ref name=O3p127>{{Cita|Osti Guerrazzi 2013|p. 127}}.</ref>
Rimpatriato in Italia nel novembre successivo perché
Lasciò tale incarico il 6 marzo [[1945]] in seguito alla polemiche sorte per la fuga del generale [[Mario Roatta]], già suo comandante di armata in Slovenia nel [[1942]], e per la richiesta presentata dal governo jugoslavo per la sua estradizione in relazione a presunti [[crimini di guerra]] da lui compiuti in Slovenia.<ref name=O3p151>{{Cita|Osti Guerrazzi 2013|p. 151}}.</ref>▼
▲[[File:Taddeo Orlando, Emilio Grazioli, Mario Robotti durante un corteo.jpg|thumb|270px|Taddeo Orlando, [[Emilio Grazioli]], [[Mario Robotti]] durante un corteo a [[Lubiana]]]]
Nel febbraio [[1943]] fu inviato in [[Tunisia]] per assumere il comando del [[XX Corpo d'armata (Regio Esercito)|XX Corpo d'armata]], operante in seno alla [[1ª Armata (Regio Esercito)|1ª Armata]] del generale [[Giovanni Messe]], venendo promosso [[generale di corpo d'armata]],<ref>Con la seguente motivazione: ''Ufficiale dotato di alto intelletto, di salda, dinamica e e tenace volontà realizzatrice, di capacità superiore in qualsiasi campo delle attività militari. Quale comandante di divisione in zona di occupazione, tormentata da attività di partigiani ribelli, guidava con istancabile e decisa azione le truppe ai suoi ordini, ottenendo nella lotta senza quartiere contro i ribelli stessi, risultati veramente cospicui. Al comando di un corpo d'armata al fronte tunisino, sempre presente tra le truppe, si prodigava in ogni campo infondendo fede e slancio alle grandi unità dipendenti, le quali in giornate di aspri e duri combattimenti, davano alte prove di grande valore e virtù guerriere. Slovenia, maggio 1941-XIX-novembre 1942-XXI, fronte tunisino, 16-22 maggio 1943-XXI.'' Regio Decreto 15 aprile 1943, registrato alla Corte dei Conti il 29 aprile 1943, registro 15, foglio 100.</ref> l'8 aprile 1943. Catturato dagli [[Gran Bretagna|inglesi]]<ref name=O3p151/> nel maggio dello stesso anno, dopo la resa delle forze dell'Asse in Africa settentrionale, fu trasferito in [[Inghilterra]] come [[prigioniero di guerra]].<ref name=O3p127>{{Cita|Osti Guerrazzi 2013|p. 127}}</ref> ▼
▲Rimpatriato in Italia nel novembre successivo perché aveva aderito al [[Regno del Sud]], il giorno sedici dello stesso mese fu nominato [[Sottosegretario di stato]] al [[Ministero della guerra del Regno d'Italia|Ministero della guerra]] nel [[governo Badoglio I|primo Governo Badoglio]], carica che ricoprì fino al 12 febbraio [[1944]], quando fu nominato [[Ministro]] della guerra,<ref>''Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia'' serie speciale n.7, Salerno, mercoledì 16 febbraio 1944.</ref> incarico che ricoprì senza interruzioni anche nel [[governo Badoglio II|secondo gabinetto Badoglio]], fino al 18 giugno 1944. Caduto l'esecutivo, nel mese di luglio del 1944 assunse la prestigiosa carica di [[Comandante generale dell'Arma dei carabinieri]].
In seguito ricoprì la carica di [[Segretario generale]] del [[Ministero della difesa]]. Nelle sue memorie, pubblicate a Roma nel [[1946]] col titolo di ''Vittoria di un popolo'' dall'editrice Corso, non vi è traccia del suo ruolo nella guerra di repressione
▲Lasciò tale incarico il 6 marzo [[1945]] in seguito alla polemiche sorte per la fuga del generale [[Mario Roatta]], già suo comandante di armata in Slovenia nel [[1942]], e per la richiesta presentata dal governo jugoslavo per la sua estradizione in relazione a presunti crimini di guerra da lui compiuti in Slovenia.<ref name=O3p151>{{Cita|Osti Guerrazzi 2013|p. 151}}</ref>
Il suo nome
▲Nelle sue memorie, pubblicate a Roma nel [[1946]] col titolo di ''Vittoria di un popolo'' dall'editrice Corso, non vi è traccia del suo ruolo nella guerra di repressione alla [[resistenza jugoslava]] (non a caso la narrazione comincia nell'autunno [[1942]] quando, tornato dalla Slovenia, comandava il XXXI Corpo d'armata in [[Calabria]]); dopodiché racconta le sue vicende in [[Tunisia]], in prigionia in [[Gran Bretagna]] e quindi di nuovo in [[Italia]], nella ricostruzione dell'[[esercito italiano]].
▲Il nome di Taddeo Orlando figura nell'elenco CROWCASS (Central Registry of War Criminals and Security Suspects) (1947), compilato dagli Alleati anglo-americani, delle persone ricercate dalla Jugoslavia per crimini di guerra.<ref>(Name) ''ORLANDO Taddeo'' - (C.R. File Number) ''148664'' - (Rank Occupation Unit Place and Date of Crime) ''General, "Granatieri di Sardegna" Div., XI Army Corps (Yugo.) 43'' - (Reason Wanted) ''Murder'' - (Wanted by) ''Yugo.''. In: ''The Central Registry of War Criminals and Security Suspects, Consolidated Wanted Lists, Part 2 - Non-Germans only (March 1947)'', Naval & University Press, facsimile edition of the original document, Uckfield 2005, p. 68</ref>
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
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|collegamento_onorificenza = Ordine militare di Savoia
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}}
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{{Onorificenze
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|nome_onorificenza = Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza = Medaglia d'argento al valor militare
|motivazione =''Sottocapo di stato maggiore per l'artiglieria del comando d'armata, trovandosi ricoverato in ospedale per frattura di una gamba e per altre gravi contusioni allorché il nemico pronunziò l'offensiva dell'ottobre 1917, si fece prontamente trasportare presso il comando di cui faceva parte prestandovi attivamente l'opera sua. Successivamente, appena fu in grado di reggersi, compì ardite ricognizioni in linea, per accertarsi personalmente dell'esecuzione delle direttive del comando. Tutto ciò a prezzo di un'abnegazione e di un sentimento del dovere a tutta prova. Cadore-Brenta-Piave, ottobre-dicembre 1917''
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}}
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|nome_onorificenza = Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza =Valor militare
|motivazione =''Incaricato di occupare con la sua sezione un trinceramento per meglio proteggere i quadrupedi della batteria da campagna, incurante del pericolo si slanciava di corsa fuori dalla trincea alla testa dei suoi dipendenti attraversando una zona battuta dal fuoco nemico. Henni, 26 ottobre 1911''.
|data =
}}
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|nome_onorificenza = Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza =Valor militare
|motivazione =''Incaricato dal comando d'armata di seguire le operazioni delle truppe operanti su Trento, vi entrava coi primi reparti e, di propria iniziativa, dava disposizioni alle truppe sopravvenienti per occupare le porte ed arrestare e disarmare le colonne nemiche armate che si dirigevano verso la città. Sprezzando il gravissimo pericolo di proditorie offese, per tutto il pomeriggio del 3 novembre, da solo o guidando reparti infaticabilmente percorse la città provvedendo al disarmo della massa di sbandati austriaci armati e minacciosi, ai quali, solo e quasi inerme, s'impose col proprio coraggio e fermezza. Trento, 3 novembre 1918''.
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}}
{{Onorificenze
|immagine=Distintivo avanzamento merito di guerra ufficiali generali e ammiragli (forze armate italiane).svg
|nome_onorificenza= avanzamento per merito di guerra
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▲
|data=Regio Decreto 15 aprile 1943.<ref>Bollettino Ufficiale 8 maggio 1943, dispensa 41ª, registrato alla Corte dei Conti il 29 aprile 1943, registro 15, foglio 100.</ref>
}}
==Pubblicazioni==
*
==
=== Annotazioni ===
<references group=N/>
=== Fonti ===
<references/>
==Bibliografia==
* {{cita libro|
* {{Cita libro|
* {{Cita libro|autore=Charles D. Pettibone|titolo=The Organization and Order of Battle of Militaries in World War II Volume VI Italy and France Including the Neutral Countries of San Marino, Vatican City (Holy See), Andorra, and Monaco|editore=Trafford Publishing|anno=2010|lingua=en|ISBN=1-4269-4633-3|cid=Pettibone 2010}}
* {{cita libro|
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
*
{{box successione
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|carica = [[XX Corpo d'armata (Regio Esercito)|Comandante del XX Corpo d'Armata (ad interim)]]
|periodo = [[1943]]
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{{box successione
|precedente=[[Felice Gonnella]]
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|carica=[[XXXI Corpo d'armata (Regio Esercito)|Comandante del XXXI Corpo d'Armata]]
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|immagine=Flag of the commanding general of the Carabinieri.svg
}}
{{Controllo di autorità}}
▲{{Portale|Biografie|guerra|politica|Seconda guerra mondiale}}
[[Categoria:Allievi della Nunziatella]]▼
▲[[Categoria:Ministri della Guerra del Regno d'Italia]]
▲[[Categoria:Nunziatella]]
[[Categoria:Governo Badoglio I]]
[[Categoria:Governo Badoglio II]]
[[Categoria:Comandanti generali dell'
[[Categoria:Militari italiani della guerra italo-turca]]
[[Categoria:Militari italiani della prima guerra mondiale]]
[[Categoria:Italiani della seconda guerra mondiale]]
[[Categoria:Ufficiali del Regio Esercito]]
[[Categoria:Medaglie d'argento al valor militare]]
[[Categoria:Medaglie di bronzo al valor militare]]
[[Categoria:Ufficiali dell'Ordine militare di Savoia]]
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