Fausto Caffarelli: differenze tra le versioni

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{{WIP|YukioSanjo}}
 
{{S|vescovi italiani}}
{{Vescovo
|tipo = arcivescovo
| chiesa = cattolica
| nome = Fausto Caffarelli
| arcivescovo = si
| immagine =
| larghezza =
| stemma = ArchbishopPalliumTemplate-Metropolitan PioMArchbishop.svg
| motto =
| ruoliricoperti = [[VescovoMetropolita|Arcivescovo metropolita]] di [[Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina|Santa Severina]] <small>(1624-1651)</small>
| nato = marzo [[1595]], a [[ Roma]]
| ordinatodiacordinato = 7 gennaio [[1624]]
| nomarcivescovo = 29 gennaio [[1624]] da [[papa Urbano VIII]]
| arcconsacrato = 12 marzo [[1624]] dal [[cardinale]] [[Scipione Caffarelli-Borghese]]
| deceduto = {{Calcola età3|1651|11|17|1595|3|1}} novembre [[1651]],a [[Santa Severina]]
}}
{{Bio
|Nome = Fausto
|Cognome = Caffarelli
|Sesso = M
|LuogoNascita = Roma
|GiornoMeseNascita = marzo
|AnnoNascita = 1595
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|Nazionalità = italiano
}}
 
== Biografia ==
Membro della nobile famiglia romana dei [[Caffarelli (famiglia)|Caffarelli]], era figlio di Alessandro, conservatore di Roma nel [[1608]] e in seguito nell'esercito spagnolo, e di Pantasilea, detta Panta, figlia a sua volta di Tiberio Astalli. Avviato fin da giovinetto alla carriera ecclesiastica, concluse gli studi nel [[1616]] con il dottorato ''[[in utroque iure]]'' ed entrò al servizio della [[Curia romana]], dove poeva godere della potente protezione di [[Scipione Caffarelli-Borghese]], cardinale nipote di [[papa Paolo V]], che era appartenente ad un altro ramo della famiglia Caffarelli. Con tali prospettive di una rapida carriera ecclesiastica, [[1°º gennaio]] [[1617]] con ''motu proprio'' fu nominato advocatus consistorialis, precisamente alla carica che, dopo che [[papa Clemente VIII]] aveva annesso il [[ducato di Ferrara]], avrebbe dovuto essere riservata a un ferrarese.
 
[[File:Urban VIII.jpg|thumb|left| [[Papa Urbano VIII]] ]]
Dopo la salita al soglio di [[papa Urbano VIII]], il [[29 gennaio]] [[1624]] fu nominato [[Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina|arcivescovo di Santa Severina]] e dovette allontanarsi dalla [[Curia romanaroman]]; dato che aveva ottenuto solo nello stesso mese gli ordini maggiori, fu necessaria una prima dispensa ''super eo, quod non est in sacris ordinibus ante sex menses constitutus'' ed una seconda per l'età ''super defectu 14 mensium a 30 annis''. Il 12 marzo [[1624]] fu consacrato vescovo dal cardinale Caffarelli-Borghese e il 18 marzo ricevette il pallio. Sin dal 3 gennaio si era dimesso dalla sua carica di avvocato concistoriale.
 
Preso possesso delladell'arcidiocesi sua diocesi dalil 6 giugno [[1624]], vi rimase per una decina di anni, ma già dopo breve tempo chiese di poter tornare al servizio della [[Curia romana]], sia per la grande distanza che separava la sua sede arcivescovile da qualsiasi centro di attività politica, sia per il forte contrasto con le condizioni di vita cui era abituato ed anche per il desiderio di avanzare ulteriormente nella carriera ecclesiastica. Sono conservate alcune lettere indirizzate al cardinale [[Francesco Barberini (cardinale 1623)|Francesco Barberini]], nipote di [[papa Urbano VIII]], in cui il Caffarelli chiedeva di essere nominato nunzio apostolico; inoltre, durante la grave crisi finanziaria del [[1630]], alla richiesta di donazioni rivolta ai vescovi da [[papa Urbano VIII]], rispose inviando un regalo in danaro, anch'esso però accompagnato dalla richiesta di essere tenuto in considerazione in caso vi fosse da provvedere a un ufficio adatto a lui.
 
Nel [[1634]] fu finalmente accontentato, quando venne nominato nunzio apostolico innel [[Ducato di Savoia]]: il 24 maggio, insieme con [[Malatesta Baglioni]], neo nunzio presso la corte imperiale, fu ricevuto tra gli assistenti pontifici nel corso di una solenne cerimonia religiosa vespertina nella cappella del [[Palazzo del Quirinale]] alla vigilia dell'Ascensione. Il 17 e il 20 giugno furono promulgati i brevi che lo nominavano nunzio, mentre il 30 luglio il breve al duca [[Vittorio Amedeo I di Savoia|Vittorio Amedeo I]], dove veniva ufficializzata la sua nomina per la Savoia. Il 30 ottobre raggiunse [[Torino]], sede della nunziatura, e lì rimase con il suo predecessore [[Alessandro Castracani]] fino al 10 dicembre per il disbrigo degli affari correnti.
 
Al momento i rapporti tra la nunziatura e il ducato erano particolarmente tesi, non solo per numerosi conflitti di politica ecclesiastica, ma anche per incomprensioni personali dovute principalmente alla diffidenza tra il duca stesso e il Castracani.
 
== Genealogia episcopale ==
La [[genealogia episcopale]] è:
* Cardinale [[Guillaume d'Estouteville]], [[Congregazione cluniacense|O.S.B.Clun.]]
* [[Papa Sisto IV]]
* [[Papa Giulio II]]
* Cardinale [[Raffaele Sansone Riario]]
* [[Papa Leone X]]
* [[Papa Paolo III]]
* Cardinale [[Francesco Pisani]]
* Cardinale [[Alfonso Gesualdo di Conza]]
* [[Papa Clemente VIII]]
* [[Papa Paolo V]]
* Cardinale [[Scipione Caffarelli-Borghese]]
* Arcivescovo Fausto Caffarelli
 
==Bibliografia==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Catholic-hierarchyCollegamenti esterni}}
 
{{Box successione
|tipologia = episcopale
|carica = [[Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina|Arcivescovo di Santa Severina]]
|periodo = [[1624]] - [[1651]]
|precedente = [[Alfonso Pisano]]
|successivo = [[Giovanni Antonio Paravicini]]
|immagine = ArchbishopPallium PioM.svg
}}
{{Portale|Biografie|Cattolicesimo}}
 
{{Portale|biografie|cattolicesimo}}
 
[[Categoria:Arcivescovi di Santa Severina]]