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La locuzione '''governo d'impresa'''<ref name="ideas.repec.org">Haidar, Jamal Ibrahim, 2009. "[http://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=1112143 Investor protections and economic growth]," Economics Letters, Elsevier, vol. 103(1), pages 1-4, April</ref>
 
<ref>[http://iate.europa.eu/iatediff/SearchByQueryEdit.do IATE:Banca dati terminologica dell'UE. Governo d'impresa: ''corporate governance'']</ref><ref>[http://www.bk.admin.ch/dienstleistungen/db/anglizismen/index.html?lang=it&search=corporate%20governance&action=translate&id=3247 Cancelleria federale svizzera, glossario degli anglicismi. Governo d'impresa: ''corporate governance'']</ref> o '''governo societario'''<ref>[http://iate.europa.eu/iatediff/SearchByQueryEdit.do IATE:Banca dati terminologica dell'UE.]</ref> (in lingua inglese: ''corporate governance'', informalmente e più genericamente: ''governance'') si riferisce all'insieme di [[Regola|regole]], di ogni livello ([[Legge (diritto)|leggi]], [[Regolamento|regolamenti]] etc.) che disciplinano la [[gestione]] e la [[Direzione aziendale|direzione]] di una [[società (diritto)|società]] o di un [[Ente (diritto)|ente]], [[ente pubblico|pubblico]] o privato.
Le [[locuzioni]] '''governo d'impresa'''<ref name="ideas.repec.org">Haidar, Jamal Ibrahim, 2009. "[https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=1112143 Investor protections and economic growth]," Economics Letters, Elsevier, vol. 103(1), pages 1-4, April</ref><ref>{{cita web|url=https://iate.europa.eu/search/result/1709748272284/1 | titolo=governance| sito=[[Terminologia interattiva per l'Europa]] | accesso=6 marzo 2024}}</ref><ref>[https://www.bk.admin.ch/dienstleistungen/db/anglizismen/index.html?lang=it&search=corporate%20governance&action=translate&id=3247 Cancelleria federale svizzera, glossario degli anglicismi. Governo d'impresa: ''corporate governance''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140302154042/http://www.bk.admin.ch/dienstleistungen/db/anglizismen/index.html?lang=it&search=corporate%20governance&action=translate&id=3247 |data=2 marzo 2014 }}</ref> o '''governo societario'''<ref>[http://iate.europa.eu/iatediff/SearchByQueryEdit.do IATE:Banca dati terminologica dell'UE.]</ref> e il lemma meno comune{{efn|Secondo il [[Dipartimento per gli Affari Europei]] dell'Italia, «Il termine "governanza" non si è affermato nella lingua italiana, che continua a preferire l'inglese ''governance''.»<ref name=dip_europei />}} '''governanza'''<ref name=dip_europei>{{cita web|url=https://www.affarieuropei.gov.it/it/comunicazione/europarole/governance/ |titolo=Governance | sito=Dipartimento per gli Affari Europei| accesso= 6 marzo 2024| data=26 settembre 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/sulla-governance/17163| titolo=Sulla governance| accesso=6 marzo 2024| nome=Edoardo |cognome=Lombardi Vallauri |data=8 luglio 2022}}</ref> ({{inglese|corporate governance}}, informalmente e più genericamente: '''''governance'''''<ref>{{treccani|v=sì|governance|Governance}}</ref><ref name=dip_europei />) si riferiscono all'insieme di regole che, ad ogni livello ([[Legge (diritto)|leggi]], [[Regolamento|regolamenti]], procedure interne, ecc.), disciplinano la [[gestione]] e la [[Direzione aziendale|direzione]] di una [[società (diritto)|società]] o di un [[Ente (diritto)|ente]], [[ente pubblico|pubblico]] o privato.
 
L'interesse per i metodi di governo societario è cresciuto, soprattutto a causa del crollo di colossi come la società energetica [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Enron]].
 
== Caratteristiche ==
Il governoconcetto d'impresadi includecorporate anchegovernance lefa riferimento al complesso di relazioni e rapporti intercorrenti tra i vari soggetti e, tra questi, gli ''attoristakeholder'' coinvolti come (i [[Portatore di interesse|portatori di interesse]] (''stakeholder'', ossia chiqualunque detienesoggetto detenga un qualunque interesse nella società) ecome gliad obiettivies. peri cuifornitori, l'impresai è [[amministrazione|amministrata]]creditori/finanziatori,.. Gli ''attori'' principali sono.), gli [[Azionista|azionisti]] (''shareholders''), l'organo di amministrazione e l'organo di controllo (ovvero, nel sistema tradizionale di amministrazione e controllo, il [[consiglio di amministrazione]] (''boarde ofil directors''collegio sindacale), l'[[Amministratore delegato|Amministratore Delegato]] e/o il [[Direttore generale]], i Comitati endoconsiliari, la [[direzione aziendale]] (''management'').
 
Il termine governo d'impresa si riferisce a diversi ambiti della vita aziendale. Esso può descrivere:
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* un campo dell'economia che studia i problemi che derivano dalla separazione della [[proprietà (diritto)|proprietà]] dal [[Controllo (economia aziendale)|controllo]].
 
Più in generale, il governo societario abbraccia una serie di regole, relazioni, processi e sistemi aziendali, tramite i quali l'autorità fiduciaria è esercitata e controllata. Tra le regole rientrano le leggi del paesePaese e le regole societarie interne. Le relazioni includono quelle tra tutte le parti coinvolte nella società, come i proprietari, i manager, gli amministratori (qualora esista un Consiglio di amministrazione), le autorità di regolazione, nonché i dipendenti e la società in senso ampio. I processi e sistemi hanno a che fare con i meccanismi di delega dell'autorità, la misurazione delle performance, sicurezza, reporting e contabilità.
 
In questo modo, la struttura del governo societario esprime le regole e i processi con cui si prendono le decisioni in una società. Fornisce anche la struttura con cui vengono decisi gli obiettivi aziendali, nonché i mezzi per il raggiungimento e la misurazione dei risultati raggiunti.
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== Sistemi di governo d'impresa ==
{{L|economia|dicembre 2009}}
 
Le società di capitali possono scegliere fra tre diversi sistemi di governo:
* ''ordinario'', tipico della tradizione italiana, caratterizzato dal fatto che l'assemblea (organo della società rappresentativo della volontà dei soci) nomina sia l'organo amministrativo (consiglio di amministrazione o amministratore unico) chesia quello di controllo sulla gestione (collegio sindacale); tale scelta di governo dell'impresa si applica in assenza di diversa scelta statutaria. Ciò è stabilito dall'articolo 2380 (e conseguenzialmente anche dall'art. 2380bis2380-bis) del Codicecodice Civilecivile;
* ''monistico'', tipico della tradizione anglosassone è così denominato in quanto prevede la presenza di un solo organo, il consiglio di amministrazione, che nomina al suo interno il [[comitato per il controllo]].
* ''[[Governance duale|dualistico]]'', tipico della tradizione tedesca, è così denominato in quanto l'amministrazione della società è ripartita tra due diversi organi: il [[Sistema dualistico#Consiglio di gestione|consiglio di gestione]] e il [[consiglio di sorveglianza.]]
 
=== Il sistema ordinariotradizionale ===
Il sistema tradizionale (o ordinario), che trova applicazione in assenza di diversa scelta statutaria, è basato sulla presenza di due organi di nomina assembleare:
* organo amministrativo (amministratore unico o C.d.A.); e
* collegio sindacale (o sindaco unico), con funzioni ora circoscritte al controllo sull'amministrazione.
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=== Il sistema monistico ===
Il ''sistema monistico'' prevede un organo unitario di gestione, il consiglio di amministrazione, ala cui spetta in via esclusiva la gestione dell'impresa e, all'interno dello stesso, viene designatonominato un comitato diper il controllo sulla gestione.
 
{{Chiarire|Al sistema monistico si applicano le norme previste per il sistema tradizionale dove applicabili, inoltre, l'ordinamento italiano prevede specifiche norme che trovano applicazione solo per il modello monistico, in ragione della peculiarità della struttura di governo de sistema monistico rispetto a quello tradizionale.}}
{{Chiarire|Al consiglio di amministrazione, secondo l'ordinamento (la legge) italiano, (qualora venga utilizzato il sistema monistico in una società con sede in Italia) si applicano parte delle norme previste per il consiglio di amministrazione nel sistema ordinario.}}
 
Per il comitato di controllo valgono le seguenti regole:
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== Parti coinvolte nel governo societario ==
Le parti coinvolte nel governo societario includono [[istituzione|istituzioni]] statali (come la [[Consob|CONSOB]]), l'[[amministratore delegato]] (nel mondo anglosassone, il CEO, ''chief executive officer''), il consiglio di amministrazione, il management e gli azionisti. Altri portatori di interesse sono i dipendenti, fornitori, clienti, banche e altri creditori, controllori, l'ambiente e la società in generale.
 
Nelle società, il principale [[principaleazionista]] (azionista) delega i poteri decisionali a un [[agente (diritto)|agente]] ([[manager]]) per operare negli [[Interesse (diritto)|interessi]] del principale. Questa separazione della proprietà dal controllo implica un'effettiva perdita di controllo degli azionisti sulle decisioni del management. Come risultante di questa separazione, un sistema di controlli di governo societario è utile per allineare le motivazioni del management a quelle degli azionisti, con l'obiettivo di limitare gli obiettivi personali dei manager. Con il progressivo aumento di possesso del [[capitale sociale (economia)|capitale sociale]] da parte di [[Investitore istituzionale|investitori istituzionali]] (es. banche), c'è la possibilità che i problemi del rapporto proprietà-controllo siano rovesciati.
 
Il consiglio di amministrazione gioca spesso un ruolo fondamentale nel governo societario. Ha la responsabilità di approvare le [[strategia|strategie]] organizzative, sviluppare una politica direzionale, assumere, supervisionare e remunerare i ''senior manager'', nonché assicurare la [[responsabilità giuridica]] dell'organizzazione di fronte alle autorità. Singole persone possono essere membri di consigli di amministrazione di più società.
 
Tutte le parti coinvolte nel governo societario hanno un interesse, sia esso diretto o indiretto, nella performance della società. Direttori, dipendenti e manager ricevono salari, benefici e reputazione; gli azionisti ricevono un ritorno monetario. I clienti ricevono beni e servizi; i fornitori ricevono compensi per i loro beni o servizi. In cambio questi singoli individui apportano valore in forma di capitale naturale, umano e sociale.
 
Un fattore chiave nella decisione di un singolo di partecipare ada una società (es. apportando capitale o lavoro) è avere fiducia che riceverà una giusta parte del risultato economico. Se alcune parti ricevono più del giusto (es. remunerazione eccessiva alla dirigenza), i partecipanti potrebbero decidere di uscire, con la possibilità di un collasso organizzativo (es. gli azionisti ritirano il loro capitale). Il governo societario è lo strumento per mantenere un alto livello di fiducia tra e portatori di interesse.
 
== Principi teorici e pratiche privilegiate ==
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I più importanti principi di governo societario sono:
 
* ''Diritti e trattamento equo degli azionisti'': le società dovrebbero rispettare i diritti degli azionisti, e aiutarli ada esercitare questi diritti. Aiutare gli azionisti ada esercitare i propri diritti significa comunicare informazioni comprensibili e accessibili, e incoraggiarli a partecipare ai meeting.
* ''Interessi degli altri stakeholders'': le società devono riconoscere che hanno impegni legali o di altro tipo nei confronti di tutti gli ''stakeholders''.
* ''Ruoli e responsabilità del consiglio'': il consiglio di amministrazione ha bisogno di una serie di capacità e conoscenze per essere in grado di fronteggiare le minacce del mercato, oltre all'abilità necessaria per controllare e stimolare le performance del management. Deve inoltre avere una dimensione adeguata, e raggiungere un livello di impegno tale da fronteggiare i propri obblighi e responsabilità. Spesso si discute su quale sia il rapporto adeguato tra consiglieri interni (''executive directors'') ed esterni (''non-executive directors''). In linea di principio, si ritiene inoltre una ''best practice'' la separazione dei ruoli chiave di amministratore delegato e presidente.
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== Meccanismi e controlli ==
I meccanismi e i controlli di governo societario sono sviluppati per ridurre le inefficienze che nascono da situazioni avverse o potenzialmente pericolose. Ad esempio, per monitorare il comportamento dei manager, una terza parte indipendente (l'''auditor'') attesta la precisione delle informazioni fornite dal management agli investitori. Un sistema di controllo ideale dovrebbe monitorare sia le motivazioni chesia le abilità.
 
I meccanismi e i controlli di governo societario sono sviluppati per ridurre le inefficienze che nascono da situazioni avverse o potenzialmente pericolose. Ad esempio, per monitorare il comportamento dei manager, una terza parte indipendente (l'''auditor'') attesta la precisione delle informazioni fornite dal management agli investitori. Un sistema di controllo ideale dovrebbe monitorare sia le motivazioni che le abilità.
 
=== Controlli interni ===
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== Problemi sistemici del governo societario ==
* ''Fornitura di informazioni contabili'': i report finanziari sono un passaggio cruciale, che permette a chi apporta i mezzi finanziari di monitorare il management. Imperfezioni nel processo di ''reporting'' finanziario causeranno quindi imperfezioni nell'efficacia del governo societario. La presenza di tali difetti può essere accertata dal controllo effettuato dai revisori esterni, ma può verificarsi il caso in cui manchino dei revisori indipendenti (v. caso Enron).
* ''Richiesta di informazioni'': un ostacolo per gli azionisti è il costo per accedere a un'informazione completa, soprattutto per gli azionisti minori. La risposta tradizionale a questo problema è l'[[ipotesi del mercato efficiente]], per cui gli azionisti minori beneficeranno delle decisioni degli azionisti maggiori (agiranno cioè come ''[[Problema del free rider|free-riders]]''). Su questa ipotesi gli esperti si dividono; spesso, soprattutto in Italia, è stato dimostrato come certe azioni volte a beneficiare gli azionisti principali si rivelassero un costo per quelli di minoranza (ad esempio in occasione dell'acquisizione di [[Telecom Italia]] da parte del gruppo Pirelli-Benetton). Un ulteriore rischio per gli azionisti è la comprensibilità dell'informativa finanziaria, che talvolta può essere presentata in modo non del tutto chiaro; il [[Sarbanes-Oxley Act]], a tal proposito, ironicamente prescrive che le operazioni finanziarie debbano essere riportate ''in plain[[Plain English]]''.<ref>Vedi ''US federal law [[Sarbanes-Oxley Act]] of 2002'', Section 409(1) ''Real time issuer disclosures''.</ref>
* ''Costi di monitoraggio'': per influenzare i direttori, gli azionisti devono unirsi per formare un gruppo di voto rilevante (spesso chiamato "patto di sindacato" o "comitato di direzione", in inglese ''voting trust''), che possa costituirsi come "minaccia" realmente in grado di condizionare decisioni o assumere consiglieri durante un'assemblea. I costi per unirsi in questa maniera potrebbero però rivelarsi maggiori dei benefici.
* ''[[IT governance]]'', o ''governo dei sistemi informativi'': la parte del governo societario che si occupa della gestione dei sistemi IT (Information Technology: sistemi informativi) in azienda; il punto di vista della ''IT governance'' è rivolto alla gestione dei rischi informatici ede all'allineamento dei sistemi alle finalità di business, ovvero di assicurare che gli investimenti IT generino valore per l'azienda e gestire (e mitigare) i rischi associati con l'IT.
* [[Cambiamento organizzativo]] (o ''[[Change management]]'', o ''governo della transizione''): rappresenta l'insieme degli strumenti e dei processi utilizzati per realizzare e supportare una Transizionetransizione organizzativa o di business legata a scenari di Cambiamentocambiamento significativi.
 
== Ruolo della contabilità ==
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I metodi di [[contabilità]] attuali permettono un certo grado di libertà nella scelta del metodo di misurazione, i criteri di valutazione, nonché la definizione delle voci contabili. L'esercizio di queste possibilità di aumentare la performance apparente (pratica nota come [[contabilità creativa]]) impone ulteriori costi per le informazioni. Nei casi più estremi in cui venga messa in pratica, capita che certe informazioni vengano occultate.
 
Un'area di discussione riguarda i casi in cui le società di revisione e i consulenti (es.: i commercialisti) agiscono, anche se spesso in maniera indiretta, sia come revisori chesia come consulenti dell'azienda assistita. Ciò può causare un [[conflitto di interessi]] che mette in dubbio l'integrità dei report finanziari. Un grosso limite all'indipendenza dei revisori e sindaci è dovuto al fatto che sono nominati e pagati dalla società stessa oggetto del loro controllo, con oggettivo indebolimento del ruolo dell'organo di controllo.
La crisi dell'azienda energetica statunitense Enron Corporation è un esempio di report finanziari ingannevoli. In particolare, venivano mascherate ingenti perdite, creando l'illusione che ci fosse una terza parte contrattualmente obbligata a pagare l'ammontare di tali perdite. Tuttavia, questa terza parte era un'entità in cui la stessa Enron aveva un sostanziale interesse economico. Spesso si trattava di ''special entities'', società sussidiarie create appositamente per falsificare le transazioni.
 
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== Modelli di governo ==
Ci sono diverse varietà di modelli di governo societario nel mondo. I vari modelli si distinguono in base al grado di capitalismo in cui l'azienda opera. Il ''modello liberale'' tipico degli statiStati anglo-americani dà priorità agli interessi degli azionisti. Il ''modello coordinato'' dell'[[Europa]] continentale e [[Giappone]] riconosce anche gli interessi di lavoratori, manager, fornitori, clienti e società. Entrambi i modelli godono di diversi vantaggi competitivi, ma in maniera diversa. Il modello liberale incoraggia l'innovazione totale e la concorrenza sui costi, mentre il modello coordinato favorisce l'innovazione qualitativa e la concorrenza di qualità.
 
Negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], una società è governata da un Consiglio di amministrazione, che ha il potere di scegliere un amministratore delegato (CEO). Il CEO ha ampi poteri per dirigere quotidianamente l'azienda, ma necessita di approvazione del Consiglio per certe manovre importanti, come assumere i suoi subordinati, raccogliere finanziamenti, acquisire altre aziende, effettuare espansioni di capitale, o altri progetti rilevanti. Altri compiti del Consiglio possono includere la fissazione delle politiche aziendali, prese di decisione, monitoraggio delle performance del management, o un più generale controllo sull'azienda.
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Il governo societario di un'azienda si può modellare su tre schemi:
* [[società ad azionariato diffuso]] (''public company''): il capitale sociale dell'azienda è suddiviso in un numero elevato di azioni, le quali sono quotate su mercati regolamentati. Il capitale finisce quindi in mano ada un innumerevole gruppo di azionisti che costituiscono la proprietà dell'azienda stessa. L'assemblea ordinaria si limita quindi essenzialmente a svolgere le funzioni formali attribuitele dalle varie legislazioni; mentre le decisioni sostanziali sono prese da uno staff di manager professionisti.
* ''[[impresa consociativa]]'': le decisioni prese dal management sono orchestrate tra i vari stakeholders dell'azienda. Tale modello ha avuto particolare applicazione in Germania e Giappone.
* ''[[impresa padronale]]'': vi è solamente un individuo, l'imprenditore, che prende le decisioni importanti per la vita societaria. Il capitale è suddiviso in maniera tale che risulti impossibile effettuare una scalata ai vertici degli organi aziendali. Tale modello ha avuto particolare applicazione in Italia.
 
== Codici e linee guida ==
Principi e codici di governo societario sono stati sviluppati in diverse nazioni, e pubblicati da borse, grandi aziende, investitori istituzionali o associazioni di consiglieri e manager con il supporto di organizzazioni governative ede internazionali. In alcune nazioni l'adempimento a tali norme non è obbligatorio per legge, mentre i codici relativi ai requisiti per la quotazione in borsa hanno spesso un effetto coercitivo.
 
Durante gli [[Anni 1990|anni novanta]] aumenta l'importanza degli investitori istituzionali, che si trovano così incentivati a partecipare alle assemblee degli azionisti per influenzare le decisioni principali della vita aziendale. A supporto degli investitori nascono negli Stati Uniti una serie di società, come l'Institutional Shareholder Service e l'Investor Responsibility Research Centre; anche in Gran Bretagna nascono società simili.
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L'ondata di scandali societari degli ultimi anni ha portato poi il Governo statunitense a emanare, nell'estate del [[2002]], il ''[[Sarbanes-Oxley Act]]''. Poco dopo, anche il NYSE e il NASDAQ si adeguano con codici di "migliori pratiche" per le società quotate.
 
In Italia la [[Borsa Italiana]] ha emanato una serie di direttive, e in particolare ha istituito un Comitato per la ''Corporate Governance'', con il compito di redigere un Codice di Autodisciplina.<ref>[http://www.borsaitaliana.it/documenti/ufficiostampa/percorsitematici/corporategovernance/nuovocodiceautodisciplina_pdf.htm Codice di Autodisciplina da www.borsaitaliana.it] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20061018002026/http://www.borsaitaliana.it/documenti/ufficiostampa/percorsitematici/corporategovernance/nuovocodiceautodisciplina_pdf.htm |data=18 ottobre 2006 }}</ref> Anche questo codice, ad adesione volontaria, dà molta importanza al ruolo dei consiglieri indipendenti e ai comitati interni al consiglio.
 
In conclusione, le norme di governo societario si pongono come obiettivi principali l'aumento dell'''[[accountability]]'' del management e dell'autonomia del CdA, tramite azioni come:
* l'aumento dei consiglieri indipendenti o ''non-executive'';
* la creazione di comitati interni, composti perlopiù da consiglieri indipendenti;
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La società di consulenza manageriale [[McKinsey]], nel sondaggio "Global Investor Opinion Survey" (effettuato nel [[2000]] e aggiornato nel [[2002]]) su oltre 200 investitori istituzionali, ha evidenziato che l'80% di chi ha risposto al sondaggio è disposto a pagare un premio<ref>Cioè un ''surplus'' sul valore effettivo dell'impresa.</ref> per le aziende ben governate. La maggior parte di loro delinea l'azienda ideale come una società che abbia in maggioranza consiglieri esterni, con nessun legame precedente col management (indipendenti). Questo deve essere valutato dagli amministratori, nonché assumersi la responsabilità delle richieste di informazioni degli azionisti. L'entità del premio, secondo il sondaggio, va dall'11% per le aziende [[Canada|canadesi]] al 40% per quelle operanti in paesi con una regolamentazione statale meno forte (come [[Marocco]], [[Egitto]] e [[Russia]]).
 
Altri studi hanno rivelato un collegamento tra la percezione di qualità dell'azienda allaalle performanceprestazioni dei titoli azionari. In uno studio sull'utile consolidato delle azioni in cinque anni, condotto dalla rivista statunitense ''[[Fortune]]'' tra le aziende "più ammirate", è stato rilevato che queste società "molto ammirate" avevano un ritorno medio del 125%, contro l'80% di quelle "meno ammirate". La rivista ''[[BusinessWeek]]'', in un altro studio, ha chiesto a un gruppo di investitori istituzionali eed "esperti" del settore di distinguere una serie di CdA con una buona o cattiva ''governance''; è poi risultato che le società con il punteggio più alto avevano anche i ritorni finanziari più elevati.
 
Esiste poi un filone della letteratura scientifica che mira ada indagare la relazione tra l'adozione di "buoni" sistemi di governo societario, misurati attraverso i cosiddetti indici di governanza societaria (corporate governance index), e il [[valore di mercato|valore d'impresa]], misurato da alcune variabili quali la [[Q di Tobin]], la [[volatilità (economia)|volatilità dei prezzi]] azionari oppure il rapporto tra la [[capitalizzazione azionaria|capitalizzazione di borsa]] e il ''[[valore nominale#Valore nominale delle azioni|book value]]'' (P/BV). Molti studi, tra i quali Gompers<ref>[http://fic.wharton.upenn.edu/fic/papers/02/0232.pdf ''Corporate Governance and Equity Prices''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121203031255/http://fic.wharton.upenn.edu/fic/papers/02/0232.pdf |data=3 dicembre 2012 }}</ref> e Giorgino<ref>[http://www.thefinc.eu/index.php/ricerca/corporate-governance-a-risk-management/cg-banche ''Corporate Governance Index''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131103200514/http://www.thefinc.eu/index.php/ricerca/corporate-governance-a-risk-management/cg-banche |data=3 novembre 2013 }}</ref>, trovano una relazione positiva e statisticamente significativa tra il valore dell'indice che misura la qualità della governance e il valore aziendale, e ciò sembra confermare che gli investitori sono disposti a pagare un premio per una buona governancegovernanza.
 
=== Composizione del Consiglio di amministrazione ===
Alcuni ricercatori hanno trovato tesi a favore della relazione tra la frequenza deidelle meetingriunioni e la profittabilità. Altri hanno trovato una relazione negativa tra la presenza di amministratori esterni e la performance, mentre altri non vi hanno trovato nessuna relazione. Un recente studio di Bagahat and Black ha rivelato che le società con CdA indipendenti non hanno performance superiori a quelle di altre società. È improbabile, quindi, che la composizione del Cda abbia un impatto diretto sulla ''performance'' aziendale.
 
=== Remunerazione degli amministratori ===
I risultati delle ricerche sulla possibile relazione tra la performance e i compensi degli amministratori non sempre sono riusciti a trovare correlazioni significative tra le due variabili. Alcuni recenti studi hanno evidenziato come la remunerazione del board possa costituire un’importante leva per migliorare la profittabilità delle banche ([[doi:10.22495/cbv18i3art3|Capuano, 2022]]). Bassi livelli del rapporto paga-prestazione non significano controlli inefficienti. Non tutte le aziende vivono allo stesso modo il conflitto principale-agente, e alcuni controlli interni o esterni possono avere più successo in certi tipi di società piuttosto che in altri.
 
Alcuni ricercatori hanno scoperto che la maggioranza delle retribuzioni degli ''executive'' proviene dal possesso di azioni della società, mentre altri hanno rilevato che la relazione tra il possesso di titoli e la performance dipende dalla quota posseduta. Il risultato suggerisce che incrementi con quote oltre il 20% rende il management meno interessato agli interessi degli azionisti.
 
Inoltre, si è notato come la performance sia spesso associata ai piani di ''[[stock option]]''. Questi piani dovrebbero fare in modo che le decisioni dei manager siano prese in una prospettiva di lungo termine, migliorando così la performance aziendale. Tuttavia, alcuni studi hanno evidenziato come tali strumenti rappresentano rendite per gli amministratori, piuttosto che meccanismi di incentivazione,.
 
== Altri aspetti di governo ==
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=== La degenerazione degli incentivi legati alle prestazioni ===
[[Richard B. Freeman]], [[economista]] e professore ada [[Harvard]] e alla [[London School of Economics]], ha sottolineato la recente degenerazione del modello di ''governance'' basato sul ''greed'', in italiano avidità, riferendosi alla ricerca eccessiva di opportunità di guadagno personale del management.
 
Al centro della critica di Freeman si pone l'esplosione, in tempi recenti, del fenomeno della remunerazione tramite ''stock options'' ai managerdirigenti, oltre ai loro salari elevati: si stima che la retribuzione di un alto dirigente delle 500 società di Fortune (il ranking annuale delle 500 società americane più profittevoli) sia pari a 300 volte quella di un dipendente medio.
 
=== La rete sociale dei consigli d'amministrazione ===
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=== Le "scatole cinesi" ===
Alcuni gruppi italiani usufruiscono di sistemi di controllo particolari, ammessi dalla legislazione italiana, ma non nella maggior parte degli altri paesiPaesi. Questi sistemi sono caratterizzati da [[partecipazioni a cascata]] multiple, in cui una [[holding]], spesso una società finanziaria (priva quindi di business industriale o mercantile), controlla un'altra società. La società controllata, a sua volta, controlla un'altra società posta sotto di essa, la quale può controllare altre società, ecc.
 
Generalmente il controllo è mantenuto con il minimo necessario per ottenere la maggioranza assoluta (il 51% del capitale), che qualifica la società controllata come "sussidiaria". Il sistema così strutturato prende il nome di "[[gruppo piramidale]]", o "''stock pyramiding''", o ancora "''financial leverage''"<ref>Zattoni e Airoldi, 2006, pp. 287-91.</ref>; oppure, più semplicemente, "[[Scatole cinesi (finanza)|scatole cinesi]]". Nel modello italiano, spesso e volentieri la società a capo della piramide è una [[società in accomandita per azioni]], o comunque difficile da acquisire dall'esterno. Questo per proteggere la proprietà della holding, che in questi casi fa quasi sempre capo a una famiglia di imprenditori. Tale società prende quindi il soprannome di "società cassaforte" (o "cassaforte di famiglia").
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Esempio aritmetico: se per controllare la SPA ALFA (ad esempio una grande impresa industriale) occorre il 51% delle azioni, l'azionista di controllo, sig. Rossi, può conferire questo 51% in una nuova SPA BETA (la prima "scatola cinese") che ha come unico scopo il controllo della SPA ALFA, mantenendo il possesso del solo 51% delle azioni della nuova SPA BETA e vendendo le altre per incassare liquidità. In questo modo il sig. Rossi controllando direttamente la nuova SPA BETA, controlla anche indirettamente la SPA ALFA, che è ciò che gli interessa veramente, ma in questo modo, cioè detenendo il 51% del 51%, di fatto il solo 26% del capitale della SPA ALFA, gli basta investire, e rischiare, appena poco più della metà del capitale che sarebbe invece necessario se volesse controllare la SPA ALFA direttamente cioè senza la "scatola cinese". Se il sig. Rossi volesse rischiare ancora meno capitale, sempre senza perdere il controllo della SPA ALFA, non deve fare altro che inserire nella catena di controllo una seconda "scatola cinese", la SPA GAMMA e ripetere l'operazione già fatta con la prima "scatola cinese".
Una delle principaleprincipali critiche rivolte a questo sistema di governo societario è che favorisce l'irresponsabilità degli imprenditori, permettendogli di prendere decisioni di rilevante importanza su società nelle quali hanno investito capitali relativamente modesti.
 
Nel panorama italiano, il caso emblematico è senz'altro quello del gruppo [[Telecom Italia]]-[[Pirelli (azienda)|Pirelli]]<ref>In questo caso, a monte della catena vi è la società [[Marco Tronchetti Provera & C. Sapa]]; seguono [[Gruppo Partecipazioni Industriali|GPI]], [[Camfin]], [[Pirelli (azienda)|Pirelli & C.]]; questa controlla diverse divisioni: cavi-energia, cavi telecom, pneumatici, [[Pirelli (azienda)|Pirelli & C. Real Estate]] e [[Olimpia SpA]], poi diventata [[Telco SpA]] dopo la [[Telecom Italia#Il passaggio del controllo da Olimpia a Telco|vendita a Telefónica]]; Telco possiede poi la maggioranza relativa di Telecom Italia, sotto cui si trovano pure [[TIM]] e [[Telecom Italia Media]].</ref>; spesso riportato da manuali e media, è saltato alla ribalta nel [[2006]] con l'iniziativa di [[Beppe Grillo]] denominata ''[[Beppe Grillo#Le iniziative|Share Action]]'', volta a licenziare il management di Telecom Italia. Tra le accuse mosse dal comico, vi è appunto la caratteristica configurazione finanziaria del gruppo, che "annacqua" il capitale sociale limitando i piccoli azionisti e favorendo un gruppo di pochi.
 
=== I patti parasociali (o patti di sindacato) ===
{{L|economia|dicembre 2009}}
 
I [[patti parasociali]] sono contratti scritti stipulati tra un numero limitato di azionisti, dei quali nessuno da solo ha il controllo sulla società, con lo scopo di raggiungerne insieme il controllo, attraverso accordi preliminari su come votare unitariamente in assemblea degli azionisti. Anche questi patti sono legali, come le "scatole cinesi", ma sono considerati da più parti come un modo poco corretto di governare le società a motivo del fatto che le maggioranze di controllo non si formano pubblicamente in assemblea degli azionisti ma riservatamente e prima dell'assemblea stessa, impedendo così una trasparente dialettica tra tutti gli azionisti.
 
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* i sindacati di voto.
 
Fino ada un recente passato questi patti di sindacato erano completamente segreti (si mitizza sul fatto che [[Enrico Cuccia]], presidente di [[Mediobanca]], promotore dei più importanti patti di sindacato italiani, li battesse a macchina personalmente per evitare possibili fughe di notizie) - si dubitava persino della loro stessa validità, ma ai quali gli aderenti, per consuetudine sociale, si sentivano comunque obbligati "sul loro onore" - mentre ora la legge sulle società quotate del 1998, oltre a riconoscerne l'ammissibilità, ne prevede però un onere di pubblicità attraverso il deposito presso il registro delle imprese (Camera di Commercio) e presso la [[Commissione Nazionale per le Società e la Borsa|Consob]], pena la nullità degli stessi. Se un azionista in assemblea vota in violazione degli accordi assunti nel patto di sindacato, il suo voto è valido ma è tenuto a risarcire i danni eventualmente procurati agli altri aderenti al patto (esattamente come un parlamentare che vota in dissenso sulla linea del suo partito: il suo voto in Parlamento è pienamente valido ma rischierà l'espulsione dal partito).
 
Con la riforma del diritto societario introdotta dal ''decreto legislativo 17 gennaio 2003, n. 6'' pubblicato sulla [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana]] - Serie Generale n. 17 del 22 gennaio [[2003]] (Supplemento Ordinario n. 8) ed entrato in vigore il 1º gennaio [[2004]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.normattiva.it/dispatcher?service=213&fromurn=yes&datagu=2003-01-22&annoatto=2003&numeroatto=6&task=ricercaatti&elementiperpagina=50&redaz=003G0010&newsearch=1&classeprv=1&paginadamostrare=1&tmstp=1297152903816 Decreto Legislativo 17 gennaio 2003, n. 6] |datedata=dicembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> così come modificato e integrato dal ''decreto legislativo 6 febbraio 2004, n. 37'' pubblicato sulla [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana]] - Serie Generale n. 37 del 14 febbraio [[2004]] (Supplemento Ordinario n. 24) ed entrato in vigore il 29 febbraio [[2004]]<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/04037dl.htm Decreto Legislativo 6 febbraio 2004, n. 37] - Dal sito del Parlamento italiano</ref> in attuazione della ''legge 3 ottobre 2001, n 366'' pubblicata sulla [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana]] - Serie Generale n. 234 dell'8 ottobre [[2001]] ed entrata in vigore il 23 ottobre [[2001]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.normattiva.it/dispatcher?service=213&fromurn=yes&datagu=2001-10-08&annoatto=2001&numeroatto=366&task=ricercaatti&elementiperpagina=50&redaz=001G0426&newsearch=1&classeprv=1&paginadamostrare=1&tmstp=1297153525460 Legge 3 ottobre 2001, n. 366] |datedata=dicembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>, la validità dei patti di sindacato è stata ufficialmente riconosciuta dal [[Codice civile italiano|Codicecodice civile]] anche per le società non quotate, ma con obblighi pubblicitari minori. La durata dei patti di sindacato, a tutela della libertà degli azionisti, non può superare un certo limite, però rinnovabile, che per le società quotate è di tre anni e per le non quotate di cinque.
 
=== ESG Governo d'impresa ===
Con la riforma del diritto societario introdotta dal ''decreto legislativo 17 gennaio 2003, n. 6'' pubblicato sulla [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana]] - Serie Generale n. 17 del 22 gennaio [[2003]] (Supplemento Ordinario n. 8) ed entrato in vigore il 1º gennaio [[2004]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.normattiva.it/dispatcher?service=213&fromurn=yes&datagu=2003-01-22&annoatto=2003&numeroatto=6&task=ricercaatti&elementiperpagina=50&redaz=003G0010&newsearch=1&classeprv=1&paginadamostrare=1&tmstp=1297152903816 Decreto Legislativo 17 gennaio 2003, n. 6] |date=dicembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> così come modificato e integrato dal ''decreto legislativo 6 febbraio 2004, n. 37'' pubblicato sulla [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana]] - Serie Generale n. 37 del 14 febbraio [[2004]] (Supplemento Ordinario n. 24) ed entrato in vigore il 29 febbraio [[2004]]<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/04037dl.htm Decreto Legislativo 6 febbraio 2004, n. 37] - Dal sito del Parlamento italiano</ref> in attuazione della ''legge 3 ottobre 2001, n 366'' pubblicata sulla [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana]] - Serie Generale n. 234 dell'8 ottobre [[2001]] ed entrata in vigore il 23 ottobre [[2001]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.normattiva.it/dispatcher?service=213&fromurn=yes&datagu=2001-10-08&annoatto=2001&numeroatto=366&task=ricercaatti&elementiperpagina=50&redaz=001G0426&newsearch=1&classeprv=1&paginadamostrare=1&tmstp=1297153525460 Legge 3 ottobre 2001, n. 366] |date=dicembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>, la validità dei patti di sindacato è stata ufficialmente riconosciuta dal [[Codice civile italiano|Codice civile]] anche per le società non quotate, ma con obblighi pubblicitari minori. La durata dei patti di sindacato, a tutela della libertà degli azionisti, non può superare un certo limite, però rinnovabile, che per le società quotate è di tre anni e per le non quotate di cinque.
ESG Corporate Governance dal punto di vista del Consiglio, attraverso la lente della governance, il monitoraggio del comportamento aziendale del CEO, dell'alta dirigenza e dei dipendenti in generale comprende la misurazione dell'etica aziendale, delle pratiche anticoncorrenziali, della corruzione, della fiscalità e la garanzia della trasparenza contabile per gli stakeholder.<ref>{{Cita web|titolo=ESG Governance: Board and Management Roles & Responsibilities|url=https://corpgov.law.harvard.edu/2021/11/10/esg-governance-board-and-management-roles-responsibilities/|accesso=23 settembre 2023|sito=corpgov.law.harvard.edu}}</ref><ref>{{Cita web|titolo=ESG strategy and management: Complete guide for businesses|url=https://www.techtarget.com/sustainability/feature/ESG-strategy-and-management-Complete-guide-for-businesses|accesso=23 settembre 2023|sito=www.techtarget.com}}</ref><ref>{{Cita web|titolo=Practical Principles of Corporate Governance in 2023|url=https://www.esgthereport.com/what-is-esg/the-g-in-esg/what-is-corporate-governance/|accesso=23 settembre 2023|sito=www.esgthereport.com}}</ref>
MSCI evidenzia le pratiche di comportamento aziendale e la gestione della diversità del consiglio di amministrazione, della retribuzione dei dirigenti, della proprietà e del controllo e della contabilità che il consiglio di amministrazione dovrebbe supervisionare per conto degli stakeholder.<ref>{{Cita web|titolo=The Comprehensive Beginner's Guide to Environmental, Social, and Governance (ESG)|url=https://brainiegroup.com/blog/beginners-guide-on-esg/|accesso=23 settembre 2023|sito=brainiegroup.com}}</ref><ref>{{Cita web|titolo=ESG 101: What is Environmental, Social and Governance?|url=https://www.msci.com/esg-101-what-is-esg|accesso=23 settembre 2023|sito=www.msci.com}}</ref> Altre preoccupazioni includono la responsabilità e la trasparenza, l'etica aziendale, la supervisione del consiglio di amministrazione, la separazione dei poteri dell'amministratore delegato e del presidente, il diritto degli azionisti di nominare i candidati al consiglio di amministrazione, il riacquisto delle azioni e il denaro sporco ottenuto per influenzare le elezioni.<ref>{{Cita web|titolo=Corporate Governance Issues & Challenges|url=https://bizfluent.com/info-7863014-corporate-governance-issues-challenges.html|accesso=23 settembre 2023|sito=bizfluent.com}}</ref>
 
== Note ==
;Annotazioni
{{Gruppo di note}}
;Fonti
<references/>
 
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* [[Marcel Senn]] ''Sovereignty – Some critical Remarks on the Genealogy of Governance'' In: [[Journal on European History of Law]], London: STS Science Centre, Vol. 1, No. 2, pp.&nbsp;9 – 13, (ISSN 2042-6402).
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* [[Amministratore delegato]]
* [[Consiglio di amministrazione]]
* [[Holding]]
* [[Impresa]]
* [[Partecipazioni a cascata]]
* [[Sistema monistico]]
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* [[Structuurregime]]
* [[Turnaround management]]
 
* [[Olocrazia]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{ThesaurusCollegamenti BNCFesterni}}
 
* {{cita web|url=http://www.ecgi.org/|titolo=European Corporate Governance Institute (ECGI)|lingua=en|accesso=18 maggio 2018|dataarchivio=15 marzo 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100315063302/http://www.ecgi.org/|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url= https://www.icgn.org/case-governance-best-practice-codes-us-context|titolo= Analisi in diritto comparativo dei codici di autoregolamentazione|accesso= 18 Maggio 2018|sito= International Corporate Governance Network|dataarchivio= 19 maggio 2018|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20180519032338/https://www.icgn.org/case-governance-best-practice-codes-us-context|urlmorto= sì|lingua=en}}
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* {{cita web|url= http://www.ecgi.org/codes/documents/cbp_korea_2003_en.pdf|titolo= Code of Best Practice for Corporate Governance|città= Londra|data= 2003|accesso= 18 Maggio 2018|dataarchivio= 29 marzo 2017|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20170329125416/http://www.ecgi.org/codes/documents/cbp_korea_2003_en.pdf|urlmorto= sì|lingua=en}}
* {{cita web|url= http://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2015clean.pdf|titolo=
Codice di Autodisciplina|città= Milano|data= Luglio 2015|accesso= 18 Maggio 2018|sito= borsaitaliana|lingua=it}}
 
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