Il padrino - Parte III: differenze tra le versioni

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{{Film
| titolo italiano = Il padrino - Parte III
| immagine = Padrino3.jpg
| didascalia = [[Vincent ManciniCorleone]] ([[Andy García]]) con suo zio don [[Michael Corleone]] ([[Al Pacino]])
| titolo originale = The Godfather: Part III
|lingua paeseoriginale = [[Statilingua Uniti d'Americainglese|inglese]]
|paese = [[Stati Uniti d'America]]
| anno uscita = [[1990]]
|anno duratauscita = 170 min1990
|durata = 162 min <small>(versione cinematografica)</small><br/> 170 min <small>(edizione restaurata)</small><br>159 min <small>(Director's Cut - ''Il padrino, Epilogo: La morte di Michael Corleone'')</small>
| aspect ratio = 1,85:1
|aspect ratio = 1,85:1
| genere = Drammatico
| genere 2 = GangsterDrammatico
|genere 2 = Gangster
|regista = [[Francis Ford Coppola]]
| soggetto = Francis Ford Coppola, [[Mario Puzo]]
| sceneggiatore = Francis Ford Coppola, Mario Puzo
| produttore = Francis Ford Coppola
|produttore esecutivo = [[Fred Fuchs]], [[Nicholas Gage]]
| casa produzione = [[Paramount Pictures]]<br />Zoetrope Studios
|casa produzione = [[Paramount Pictures]], [[American Zoetrope|Zoetrope Studios]]
| attori = *[[Al Pacino]]: Michael Corleone
|casa distribuzione italiana = [[United International Pictures|UIP]]
|attori =
*[[Al Pacino]]: Michael Corleone
*[[Diane Keaton]]: Kay Adams
*[[Talia Shire]]: ConstanziaConnie Corleone
*[[Andy García]]: Vincent Corleone
*[[Eli Wallach]]: Ozzie Altobello
*[[Joe Mantegna]]: Joey Joy Zasa
*[[George Hamilton]]: B.J. Harrison
*[[Bridget Fonda]]: Grace Hamilton
*[[Sofia Coppola]]: Mary Corleone
*[[Raf Vallone]]: cardinale Lamberto
*[[Franc D'Ambrosio]]: Anthony Corleone
*[[Donal Donnelly]]: arcivescovo Gilday
*[[Richard Bright]]: Al Neri
Riga 36 ⟶ 40:
*[[Vittorio Duse]]: don Tommasino
*[[Enzo Robutti]]: Licio Lucchesi
*[[Michele Russo (attore)|Michele Russo]]: Spara
*[[Robert Cicchini]]: Lou Pennino
*Rogerio Miranda: Armand
*[[Carlos Miranda]]: Francesco
*[[Vito Antuofermo]]: Anthony Squigliaro
| doppiatori italiani =
*[[Ferruccio Amendola]]: Michael Corleone
*[[Vittoria Febbi]]: Kay Adams
*[[Anna Rita Pasanisi]]: Constanzia Corleone
Riga 47 ⟶ 52:
*[[Sandro Sardone]]: Ozzie Altobello
*[[Marco Mete]]: Joey Zasa
*[[Cesare Barbetti]]: B.J. Harrison, Lou Pennino
*[[Cristina Boraschi]]: Grace Hamilton
*[[Eleonora De Angelis]]: Mary Corleone
Riga 59 ⟶ 64:
*[[Michele Gammino]]: Calò
*[[Elio Zamuto]]: Mosca
*[[Franco Chillemi]]: don Tommasino
*[[Sergio Di Stefano]]: Licio Lucchesi
| fotografo = [[Gordon Willis]]
| montatore = [[Lisa Fruchtman]]<br, />[[Barry Malkin]]<br, />[[Walter Murch]]
| effetti speciali = [[Industrial LightLawrence &J. MagicCavanaugh]]
| musicista = [[Carmine Coppola (compositore)|Carmine Coppola]], [[Nino Rota]]
| scenografo = [[Dean Tavoularis]], [[Alex Tavoularis]], [[Gary Fettis]]
| ___location soundcostumista = [[LucianoMilena MuratoriCanonero]]
|truccatore = [[Fabrizio Sforza]]
}}
'''''Il padrino - Parte III''''' (''The Godfather: Part III'') è un [[film]] del [[1990]] co-scritto, diretto e prodotto da [[Francis Ford Coppola]], e interpretato da [[Al Pacino]], terza[[Andy edGarcía]], ultima[[Talia parteShire]], della[[Diane trilogiaKeaton]] sulla famiglia Corleone iniziata nele [[1972Sofia Coppola]].
 
Si tratta delle terza e ultima parte della trilogia de ''[[Il padrino (serie di film)|Il padrino]]'', iniziata con ''[[Il padrino (film)|Il padrino]]'' (1972) e ''[[Il padrino - Parte II|Il Padrino - Parte II]]'' (1974).
[[Michael Corleone]], ormai anziano e indebolito dal [[diabete]], inizia un'opera di estromissione della famiglia dal mondo della [[mafia|malavita]] gettandosi in affari legali con la [[Banca Vaticana]], e trova in [[Vincent Mancini]], figlio illegittimo di suo fratello [[Santino Corleone|Sonny]], un degno erede alla guida del suo impero criminale. La pellicola, candidata a 7 [[Premio Oscar|premi Oscar]], ultima la narrazione sulla famiglia Corleone, che vede il suo definitivo tramonto nei primi [[anni novanta]].
 
== Trama ==
In quest'ultimo capitolo ritroviamo tutto il cast dei primi due film, oltre alle new-entry [[Andy Garcia]] ([[Vincent Mancini]]) e [[Sofia Coppola]] ([[Mary Corleone]]), ad eccezione di [[Robert Duvall]] ([[Tom Hagen]]). In sostituzione il regista Coppola inventò apposta il personaggio di [[B.J. Harrison]], interpretato da [[George Hamilton]].
[[New York]], 1979: [[Michael Corleone]], da anni tornato a [[New York]], è ormai miliardario e gode della fama di persona rispettabile. Indebolito dal [[diabete]], la sua attenzione è rivolta in una sincera attività volta a guadagnarsi onorabilità sociale e ad estraniare definitivamente la propria famiglia dal mondo della [[mafia]], mentre nel frattempo cerca di garantire la sicurezza di sua figlia Mary, presidente onoraria della ''Fondazione Andolini Corleone'', impegnata nell'opera di rinascita culturale e sociale della [[Sicilia]]. Cerca invano di convincere il figlio [[Anthony Corleone|Anthony]] a lavorare con lui, ma il figlio, con l'appoggio della madre, sceglie di intraprendere la carriera di cantante lirico. Vincent Mancini, figlio illegittimo di Sonny, irascibile e violento come il padre, entra al servizio dello zio Michael con l'appoggio della zia [[Constanzia Corleone|Connie]], sorella di Michael.
 
Michael, dopo avere ricevuto dall'[[arcivescovo Gilday]] una bolla papale con un titolo onorifico conferitogli dal [[papa Paolo VI]] in virtù delle sue opere benefiche, invia una donazione di duecento milioni di dollari alla chiesa e ne investe altri seicento nella Banca Vaticana, per entrare nella Internazionale Immobiliare e assumerne il controllo. La società è controllata dal [[Vaticano]] insieme ad altri ed è un affare assai lucroso che gli assicurerebbe un enorme patrimonio. Tale investimento serve all'arcivescovo Gilday per evitare il rischio di una bancarotta fraudolenta causata dalle manovre di un gruppo di avidi uomini d'affari cattolici, guidati dal potente Licio Lucchesi, un influente uomo politico italiano, che guida la maggior parte dei clan mafiosi in [[Italia]]. L'uomo è anche alla guida del corrotto banchiere [[Svizzera|svizzero]] [[Frederick Keinszig]].
==Trama==
[[New York]], [[1979]]: [[Michael Corleone]], da anni tornato a [[New York]], è ormai miliardario e gode della fama di una persona rispettabile. Indebolito dal [[diabete]], è impegnato in una sincera attività volta a guadagnarsi onorabilità sociale e ad estraniare definitivamente la propria famiglia dal mondo della [[mafia]]. L'ex-boss è impegnato a garantire la sicurezza di sua figlia [[Mary Corleone|Mary]], presidente onorario della ''Fondazione Vito Andolini Corleone'', impegnata nell'opera di rinascita culturale e sociale della [[Sicilia]], e nella scelta di un successore. Cerca invano di convincere il figlio [[Anthony Corleone|Anthony Vito]] a lavorare con lui, ma il figlio, con l'appoggio della madre, sceglie di intraprendere la carriera di cantante lirico. Appoggiato dalla zia [[Constanzia Corleone|Connie]], sorella di Michael, il bel [[Vincent Corleone|Vincent Mancini]], figlio illegittimo di [[Santino Corleone|Sonny]], irascibile e violento come il padre, entra al servizio dello zio Michael.
 
Michael scopre ben presto di essersi infilato in un brutto impiccio. Forze occulte pongono ostacoli alla sua presa di controllo dell'Internazionale Immobiliare e, mentre partecipa a una riunione ad [[Atlantic City]] con gli altri boss italoamericani per annunciar loro di volersi ritirare dal giro e dedicarsi ai suoi nuovi affari completamente legali, si svolge un attentato compiuto con un elicottero in cui vengono uccisi quasi tutti i presenti, al quale scampano sia il capo della famiglia Tattaglia [[Personaggi de Il padrino#Don Osvaldo "Ozzie" Altobello|Don Osvaldo "Ozzie" Altobello]], amico di vecchia data di Vito e padrino di battesimo di Connie, sia Michael, grazie all'intervento di Vincent e Al Neri. L'attentato è stato apparentemente orchestrato da [[Joey Zasa]], un boss minore molto ambizioso che con questa manovra riesce a sbaragliare ogni concorrenza e si impone come nuovo capo assoluto della malavita di New York.
Ricevuta dall'[[Arcivescovo Gilday]] una bolla [[papa]]le con un titolo onorifico conferitogli da [[Papa Paolo VI]] in virtù delle sue opere benefiche, [[Michael Corleone|Michael]] investe seicento milioni di dollari nella [[Istituto per le Opere di Religione|Banca Vaticana]], per entrare nella Internazionale Immobiliare ed assumerne il controllo. La società è controllata dal [[Vaticano]] insieme ad altri ed è un affare assai lucroso che gli assicurerebbe un enorme patrimonio. Tale investimento serve all'[[Arcivescovo Gilday]] per evitare il rischio di una bancarotta fraudolenta causata dalle manovre di un gruppo di avidi uomini d'affari cattolici, guidati dal potente [[Licio Lucchesi]], un influente uomo politico italiano, che guida la maggior parte dei clan mafiosi in [[Italia]]. L'uomo è anche alla guida del corrotto banchiere [[Svizzera|svizzero]] [[Frederick Keinszig]].
 
Mentre Michael ha una grave crisi diabetica, Vincent, con l'approvazione di Connie (ma contro i voleri di Michael), uccide Zasa e la situazione della malavita newyorkese precipita nel caos. Nel frattempo Don Altobello cerca di convincere Michael ad accettare le condizioni di Gilday, ma l'altro rifiuta, conscio che la fortunata sopravvivenza di Altobello potrebbe non essere stata una coincidenza. Giunto a [[Palermo]] per assistere al debutto nell'opera di Anthony, Michael scopre tramite Vincent, il quale ha finto di volerlo tradire, che Don Altobello era complice di Zasa e che tutto è stato in realtà architettato da Lucchesi, il quale vuole impedire a Michael di entrare nella Internazionale Immobiliare per mantenerne il controllo. Il [[papa]] è l'unico che può esprimere il voto decisivo per concludere la trattativa di Internazionale Immobiliare ma è incapacitato da gravi problemi di salute; non potendo agire altrimenti, Michael si reca a raccontare la verità sulla truffa mossa contro di lui a un importante cardinale, Lamberto, noto per la sua saggezza e onestà. L'ecclesiastico crede alle parole del boss e lo convince, inoltre, a fare la prima confessione da più di trent'anni: inizialmente restio, Michael alla fine accetta e, scoppiando in lacrime, confessa i propri peccati, esternando tutto il rimorso per le proprie azioni, soprattutto per l'omicidio di [[Fredo Corleone|Fredo]]. Alla morte di Paolo VI, Michael scopre che Lamberto, eletto con il nome di [[papa Giovanni Paolo I|Giovanni Paolo I]], ha deciso di avviare un'indagine sulla truffa segnalatagli e di ratificare il contratto con la famiglia Corleone: ciò ovviamente è un'ottima notizia per la Famiglia, ma Michael capisce che presto il nuovo papa potrebbe essere assassinato.
Michael scopre ben presto di trovarsi in un brutto impiccio. Forze occulte pongono ostacoli alla sua presa di controllo dell'Internazionale Immobiliare di Lucchesi e, mentre è ad una riunione ad [[Atlantic City]] con altri quattro boss nel [[New Jersey]], la capitale del gioco d'azzardo, annuncia di volersi ritirare dal gioco per dedicarsi ai suoi nuovi affari completamente legali e puliti: ma proprio in quel frangente arriva Zasa che uccide i quattro boss, ma fallisce su Michael.
 
Anche la vita di Michael è in pericolo, poiché Altobello si è nel frattempo recato nel paese di [[Montelepre]], dove ha assoldato un sicario siciliano, Mosca, noto per la sua infallibilità. Nonostante il soggiorno in Sicilia offra a Michael e Kay l'occasione per riconciliarsi, quando [[Personaggi de Il padrino#Don Tommasino|don Tommasino]], eterno amico dei Corleone, viene assassinato da Mosca, Michael comprende che tutto il suo operato per estraniare la famiglia dal crimine è stato vano; realizza così di non poter proseguire oltre e cede il comando al nipote, che per l'occasione assume il nome di Don Vincenzo Corleone, e si ritira a vita privata, giurando a Dio di non avere mai più a che fare con il crimine. La sera del debutto di Anthony al [[Teatro Massimo Vittorio Emanuele|Teatro Massimo]] di Palermo, Vincent manda sicari ad eliminare Frederick Keinszig, che viene soffocato e impiccato a un ponte, l'arcivescovo Gilday, che viene crivellato da [[Personaggi de Il padrino#Albert "Al" Neri|Al Neri]], mentre Connie Corleone avvelena don Altobello con alcuni [[cannolo siciliano|cannoli]] e [[Calò (personaggio)|Calò]], braccio destro di Tommasino, uccide Lucchesi conficcandogli nel collo i suoi stessi occhiali, finendo poi eliminato dalle sue guardie. Purtroppo tutto questo non avviene abbastanza tempestivamente da impedire che l'assassinio ai danni del papa, tramite avvelenamento del suo [[tè]], venga attuato. All'uscita del Teatro Massimo, Mosca spara contro Michael, ma riesce solo a ferirlo e a colpire per errore la figlia di quest'ultimo, Mary, che rimane uccisa. Vincent spara a Mosca, uccidendolo, mentre tutti si disperano per la morte della ragazza.
Mentre quest'ultimo ha una grave crisi diabetica, [[Vincent Corleone|Vincent]], con l'approvazione della zia [[Constanzia Corleone|Connie]], uccide [[Joey Zasa]] e la situazione della malavita newyorkese precipita nel caos.
Giunto a [[Palermo]] per assistere al debutto nell'opera di [[Anthony Corleone|Anthony]], Michael scopre tramite Vincent, che ha finto di volerlo tradire, che [[Ozzie Altobello|Don Altobello]] era complice di Zasa e che tutto era in realtà manipolato da Lucchesi, il quale vuole impedirgli di entrare nella Internazionale Immobiliare per mantenerne il controllo. Il [[Papa]] è l'unico che può esprimere il voto decisivo che permetta a Michael di assumere il controllo della società controllata dal Vaticano e alla morte di [[Papa Paolo VI|Paolo VI]] Michael scopre che il nuovo papa, [[Papa Giovanni Paolo I|Giovanni Paolo I]], ha deciso di ratificare il contratto con la famiglia Corleone, ma che nel contempo è in previsione un suo assassinio a breve termine. Infatti, poco tempo dopo, Lucchesi e l'Arcivescovo Gilday fanno avvelenare il suo [[tè]].
 
[[Bagheria]], 1997: Michael, ormai solo e abbandonato da tutti, è tornato a vivere in [[Sicilia]]. Nella quiete della stessa villa dove cinquant'anni prima era morta [[Personaggi de Il padrino#Apollonia Vitelli-Corleone|Apollonia Vitelli]], Michael spira.
Anche la vita di Michael è in pericolo, poiché Altobello si reca nel paese di [[Montelepre]], dove assolda un sicario siciliano ([[Mosca (Il padrino)|Mosca]]) per ucciderlo. Quando [[Don Tommasino]], suo vecchio amico e protettore, viene assassinato dal sicario, Michael comprende che tutto il suo operato per estraniarsi dal crimine è stato vano. Non potendo proseguire, cede il comando al nipote, che per l'occasione assume il nome di [[Vincent Corleone|Don Vincenzo Corleone]]. La sera del debutto di Anthony al [[Teatro Massimo Vittorio Emanuele|Teatro Massimo]] di Palermo, Vincent manda sicari a eliminare [[Frederick Keinszig]] (che viene soffocato e impiccato ad un ponte) e l'[[Arcivescovo Gilday]] (che viene crivellato), mentre [[Constanzia Corleone|Connie Corleone]] avvelena [[Ozzie Altobello|Don Altobello]] con dei cannoli. La sera stessa il mafioso [[Calò (personaggio)|Calò]] uccide [[Licio Lucchesi|Lucchesi]] conficcandogli i suoi stessi [[occhiali]] nel collo. All'uscita del Teatro Massimo, il sicario di [[Ozzie Altobello|Don Altobello]] quasi riesce a uccidere Michael, colpendo per errore la figlia [[Mary Corleone|Mary]] che rimane uccisa.
 
== Personaggi ==
[[Michael Corleone|Michael]], ormai anziano, molti anni dopo la morte di [[Mary Corleone|Mary]], è tornato a vivere in [[Sicilia]]. Il boss si spegne roso dal rimorso, completamente solo e abbandonato da tutti mentre è nella quiete desolata del giardino della sua villa. Il suo cadavere casca dalla sedia come un fantoccio, a rappresentare la [[Vanitas vanitatum et omnia vanitas|vanitas]] del sangue versato di generazione in generazione.
{{vedi anche|Personaggi de Il padrino}}
 
== Produzione ==
=== OriginiPrimi e castingtentativi ===
Dopo il successo critico e commerciale de ''[[Il padrino (film)|Il padrino]]'' (1972) e ''[[Il padrino - Parte II]]'' (1974), [[Paramount Pictures]] intraprese un lungo e travagliato percorso per produrre un terzo capitolo della [[Il padrino (serie di film)|saga dei Corleone]]. Nonostante l'enorme popolarità dei primi due film, che avevano incassato oltre 700 milioni di dollari e guadagnato un posto di rilievo nella cultura popolare americana, lo sviluppo di "''Il padrino - Parte III''" si rivelò un'impresa ardua e frustrante. Uno dei principali ostacoli fu la difficoltà nel trovare una sceneggiatura soddisfacente. Nel corso di undici anni, furono presi in considerazione numerosi soggetti e trattamenti, scritti da alcuni dei nomi più noti di Hollywood.<ref name="godfatherhappen">{{Cita web|url=https://www.latimes.com/archives/la-xpm-1985-11-24-ca-1536-story.html|titolo=‘GODFATHER III’: THE MOVIE WAITING TO HAPPEN|autore= DAVID T. FRIENDLY|sito=Los Angeles Times|data=24 novembre 1985|lingua=en|accesso=}}</ref>
Dopo il successo de ''[[Il padrino - Parte II]]'' nel [[1974]], [[Francis Ford Coppola]] considerò chiusa la narrazione sulla famiglia [[Corleone]]. L'idea del terzo film prese piede già qualche anno dopo l'uscita del secondo capitolo, per la volontà della [[Paramount]] di voler sfruttare almeno un'altra volta il fresco successo della saga. Già nel [[1978]] lo scrittore [[Mario Puzo]] si mostrò disponibile a realizzare un nuovo script, che vedeva [[Anthony Corleone]], figlio di Michael, come protagonista; tuttavia nel [[1986]] Puzo riscrisse un nuovo copione con protagonista stavolta Vincent Mancini, figlio illegittimo di Sonny Corleone, che doveva essere interpretato da [[Nicholas Cage]].<ref name="DVDcom">''The Godfather Part II'' DVD commentary featuring Francis Ford Coppola, [2005]</ref> Inoltre la Paramount prese in considerazione numerosi registi come [[Martin Scorsese]], [[Michael Cimino]], [[Michael Mann]], e persino [[Sylvester Stallone]], il quale però declinò l'invito. Il motivo principale che spinse Coppola ad accettare la regia del terzo film fu principalmente lo scarso successo del suo ultimo film ''[[Un sogno lungo un giorno]]''.
 
Charles Bludhorn, presidente di Gulf & Western Industries (la società madre di Paramount), era un grande ammiratore dei film de "''Il padrino''", tanto da immergersi personalmente nel processo creativo. Come primo tentativo significativo, Bludhorn coinvolse [[Richard Brooks]], regista di "[[A sangue freddo (film 1967)|''A sangue freddo'']]". Bludhorn convocò Brooks nel suo complesso nella Repubblica Dominicana e gli presentò un trattamento di 53 pagine per un nuovo film. Brooks, dopo aver letto il trattamento, si rese conto di "non volerlo fare". Sentiva che "stava premendo per continuare una storia che era già finita".<ref name="godfatherhappen"/>
[[Al Pacino]] venne nuovamente ingaggiato per il ruolo di Michael: tuttavia l'attore chiese 7 milioni di dollari come compenso, mentre Coppola e la produzione non intendevano aumentare la loro offerta di 5 milioni.<ref>[http://www.cineblog.it/post/388379/stasera-in-tv-il-padrino-parte-3-su-rete-4]</ref> Solo quando Coppola minacciò di rimuovere totalmente il personaggio di Michael, Pacino accettò i 5 milioni della Paramount. Oltre a Pacino, [[Diane Keaton]], [[Talia Shire]] e [[Richard Bright]] sono gli unici personaggi della saga a tornare per il terzo capitolo. Lo script originale prevedeva la presenza del personaggio di [[Tom Hagen]], che doveva essere di nuovo interpretato da [[Robert Duvall]]. L'attore però chiese un compenso di 5 milioni di dollari, e dopo il rifiuto della [[Paramount Pictures]], per colmare il vuoto lasciato da Hagen, venne creato il personaggio di [[B.J. Harrison]], il nuovo avvocato della [[Famiglia Corleone]]. Tuttavia secondo Coppola l'assenza di Hagen avrebbe snaturato la trama del film.
 
Nel 1977, [[Michael Eisner]], allora dirigente della Paramount, propose una storia in cui la mafia e la [[CIA]] collaboravano per assassinare un dittatore costaricano. La sceneggiatura non andò oltre lo stadio di bozza. Eisner stesso ammise in seguito: "Se ho scritto un trattamento, sono sicuro che fosse terribile. Lo faccio sempre". Nello stesso anno, lo sceneggiatore Alexander Jacobs immaginò una storia in cui [[Michael Corleone]] moriva di cancro e suo figlio [[Anthony Corleone|Anthony]] ereditava l'impero criminale. Anthony tentava di legittimare l'attività di famiglia, ma suo cugino Tommaso lo ostacolava, portando a una guerra tra famiglie mafiose. La sceneggiatura di Jacobs non ottenne l'approvazione per la produzione e lo sceneggiatore morì nel 1979.<ref name="godfatherhappen"/>
Il nuovo ingresso nel cast è [[Andy Garcia]], nel ruolo di [[Vincent Mancini]], figlio illegittimo di Sonny Corleone. [[Sofia Coppola]] ottenne la parte di Mary Corleone all'ultimo momento, dopo che era stata scelta [[Winona Ryder]]<ref name="DinoAudino">''Francis Ford Coppola'', [[Dino Audino Editore]], 1996 - monografia a cura di Francesco Costa, prefazione di [[Valerio Caprara]]</ref>: la Ryder aveva lasciato il set dopo un giorno di riprese, dicendo di essere stanca dagli impegni cinematografici di un anno che l'aveva vista protagonista di 3 pellicole<ref name="PacinoS&K">Lawrence Grobel, ''Io, Al Pacino'', p. 112, [[Sperling & Kupfer]] 2006</ref>. La decisione del cambio di ruolo ''"era stata contestata da molti sul set e anche alla Paramount"''<ref name="PacinoS&K" />. La figlia del regista appare nei tre film della saga in tre ruoli diversi: nel primo è Michael Francis Rizzi, figlio di Connie Corleone e Carlo Rizzi, nel secondo è un'immigrata presente sulla stessa nave su cui viaggia Vito Andolini alla volta di New York dalla Sicilia, mentre nel terzo film è appunto Mary.
 
L'anno successivo, nel 1978, Bludhorn collaborò con [[Mario Puzo]], l'autore del romanzo originale, per sviluppare un trattamento basato su un'idea dello stesso Bludhorn. Puzo, inizialmente riluttante, accettò l'offerta finanziaria della Paramount. Secondo il suo avvocato, Bert Fields, Puzo fu pagato "250.000 dollari in anticipo per fare un trattamento di 53 pagine e gli fu garantito il 6% del lordo del film fino a 10 milioni di dollari e il 7,5% dopo 10 milioni di dollari". L'ultimo tentativo fu una sceneggiatura scritta, nel 1985, da Nick Marino, un proprietario di cinema newyorkese con presunte conoscenze nel mondo della criminalità organizzata, e Thomas Lee Wright, un ex dirigente della Paramount. Nonostante l'entusiasmo iniziale degli autori, la sceneggiatura fu respinta dai dirigenti dello studio, che decisero di seguire una direzione completamente diversa.<ref name="godfatherhappen"/>
[[Don Tommasino]] doveva essere di nuovo interpretato da [[Corrado Gaipa]], ma l'attore morì prima dell'inizio della produzione. Fu sostituito da [[Vittorio Duse]]. [[Frank Sinatra]] si offrì di interpretare Don Altobello, ma per ragioni di compenso il ruolo venne affidato a [[Eli Wallach]]. In un piccolo ruolo compare anche Catherine Scorsese, madre del regista [[Martin Scorsese]].<ref>{{Cita web|url=http://www.destinationhollywood.com/movies/godfather/feature_coppolafamilycameos.shtml |titolo=Coppola Family Cameos |sito=Destination Hollywood |accesso=22 agosto 2013}}</ref>
 
Oltre alle difficoltà con la sceneggiatura, Paramount considerò diversi attori di spicco per i ruoli principali ne ''Il padrino - Parte 3'', tanto che "chiunque avesse un cognome italiano era in lista per la parte". Tra i nomi considerati figuravano [[Sylvester Stallone]] (come padrino) e [[John Travolta]] (come Anthony Corleone), mentre [[Eddie Murphy]] espresse interesse per un ruolo.<ref name="godfatherhappen"/>
Il personaggio di Willy Cicci già comparso nei precedenti due film doveva apparire tra gli antagonisti principali nella sceneggiatura originale, ma in seguito alla morte prematura dell'attore [[Joe Spinell]], Coppola fu costretto a cambiare la sceneggiatura ed inventò il personaggio di [[Joey Zasa]].
 
=== Regia e sceneggiatura ===
[[File: Francis Ford Coppola(CannesPhotoCall).jpg|sinistra|miniatura|[[Francis Ford Coppola]]]]
Dopo il successo dei primi due film, [[Francis Ford Coppola]] inizialmente considerava conclusa la storia della famiglia Corleone e decise che non avrebbe mai realizzato un terzo film. Anche molti colleghi di Coppola, tra cui [[Al Pacino]], credevano che il regista avesse "chiuso con la saga". Pacino stesso, interprete di Michael Corleone, si sentiva "un po' stanco di fare quel genere di cose. Era logorante".<ref name="godfathernewyorktimes">{{Cita web|url=https://www.nytimes.com/2020/12/02/movies/godfather-coda-francis-ford-coppola.html|titolo=How Francis Ford Coppola Got Pulled Back In to Make ‘The Godfather, Coda’|autore= Dave Itzkoff|sito=The New York Times|data=2 dicembre 2020|lingua=en|accesso=}}</ref> La situazione cambiò drasticamente dopo il flop commerciale di ''[[Un sogno lungo un giorno]]'' (1982), che lasciò Coppola in difficoltà finanziarie. Questo lo portò a riconsiderare la proposta della Paramount e a riprendere in mano il progetto di ''Il padrino - Parte III''. La necessità di risolvere i suoi debiti fu un fattore determinante nel suo ritorno alla saga. Un ulteriore incentivo per Coppola fu la possibilità di collaborare nuovamente con Mario Puzo alla sceneggiatura.<ref name="godfathernewyorktimes"/>
 
Inizialmente, la trama doveva ruotare attorno a [[Tom Hagen]] e [[Michael Corleone]], con il primo che avrebbe dovuto essere un informatore. Quando [[Robert Duvall]] ricevette la sceneggiatura, si rese conto che il suo personaggio era il secondo protagonista, ma lo studio offrì lo stesso compenso ricevuto per il film precedente, circa un nono rispetto agli altri attori principali. Duvall presentò una controfferta tramite Coppola a Paramount Pictures, ma la richiesta fu rifiutata e gli fu chiesto di riscrivere la sceneggiatura senza Hagen. Coppola si rammaricò anche per l'esclusione del personaggio, la cui assenza privò il film di un importante contrappunto per Corleone.<ref name="godfathertrivia">{{Cita web|url=https://www.imdb.com/title/tt0099674/trivia/|titolo=The Godfather Part III (1990) - Trivia|autore= |sito=IMDb|data=|lingua=en|accesso=}}</ref>
 
Dopo aver tagliato il personaggio di Hagen, Coppola e Puzo decisero di sviluppare la trama su due binari: uno incentrato su [[Vincent Mancini]], figlio illegittimo del defunto [[Sonny Corleone]], e il suo tentativo di farsi strada nella famiglia; l'altro incentrato sugli sforzi di Michael per ottenere legittimità e redenzione, scontrandosi con la corruzione interna del [[Città del Vaticano|Vaticano]]. Pacino si disse entusiasta della sceneggiatura, in cui l'astuzia di Michael veniva messa alla prova da "qualcosa di un po' più corrotto del suo mondo criminale".<ref name="godfathernewyorktimes"/> Si decise anche di inserire eventi storici reali, come la morte di [[papa Giovanni Paolo I]] e i legami tra mafia e Chiesa cattolica. L'idea di utilizzare la Chiesa come veicolo di redenzione per Michael Corleone venne ispirata da Charlie Bluhdorn, l'industriale che gestiva Gulf + Western, che aveva acquistato la Paramount. Bluhdorn aveva raccontato a Coppola di affari "quasi illegittimi" con il Vaticano. Coppola e Puzo lavorarono insieme per sviluppare una narrazione che esplorasse temi complessi come la redenzione e la mortalità. Il regista immaginò che Michael volesse essere assolto dai suoi peccati attraverso la Chiesa, "che è più corrotta di lui, e lo è sempre stata".<ref name="coppolainterview">{{Cita web|url=https://deadline.com/2020/12/the-godfather-the-death-of-michael-corleone-francis-coppola-al-pacino-sofia-coppola-1234649808/|titolo=Take A Deep Dive With Francis Coppola & Al Pacino Into ‘Godfather’ Mythology As Paramount Fetes 30th Anniversary With ‘Coda, The Death Of Michael Corleone’ Release|autore= Mike Fleming Jr|sito=Deadline|data=3 dicembre 2020|lingua=en|accesso=}}</ref>
 
Il film fornisce una spiegazione fittizia per diversi eventi legati agli scandali reali della [[Banca Vaticana]], dal 1978 al 1982. In particolare, il film rappresenta l'asserito omicidio di papa Giovanni Paolo I, trovato morto nel suo letto il 29 settembre 1978, solo trentatré giorni dopo aver assunto la carica papale.<ref name="godfathertrivia"/> Il giornalista [[David Yallop]] ipotizzò che Giovanni Paolo I sia morto dopo aver bevuto tè avvelenato (come mostrato nel film), vittima di una cospirazione da parte di arcivescovi e cardinali temuti per le riforme pianificate dal nuovo papa per la Banca Vaticana (il personaggio dell'arcivescovo Gilday è basato su [[Paul Marcinkus]], un arcivescovo nato a Chicago che era a capo della Banca Vaticana all'epoca).<ref name="godfathertrivia"/> Inoltre, nel film, l'omicidio del banchiere svizzero Frederick Keinszig rispecchia la morte reale del banchiere italiano [[Roberto Calvi]], presidente del Banco Ambrosiano. Nel 1982 la banca — che aveva forti legami sia con la Banca Vaticana che con la mafia siciliana — è collassata principalmente a causa delle discutibili transazioni internazionali di Calvi. Il 18 giugno 1982, Calvi (che era fuggito dall'Italia per evitare l'accusa) è stato trovato impiccato al [[Blackfriars Bridge]] di Londra, con 15.000 dollari in varie valute in tasca. La sua morte fu inizialmente classificata come suicidio e poi come omicidio.<ref name="godfathertrivia"/> Nel 2005 cinque persone, tra cui due gangster siciliani, furono accusate dell'omicidio di Calvi, ma furono tutte assolte nel 2007. Inoltre, nel film, il siciliano don Licio Lucchesi è una caricatura dell'ex primo ministro italiano [[Giulio Andreotti]], che aveva legami con la mafia siciliana all'inizio della sua carriera, ma che successivamente si voltò contro di essa.<ref name="godfathertrivia"/> Lucchesi alla fine del film è ucciso e il suo killer pronuncia una celebre frase attribuita all’ex Presidente del Consiglio: «Il potere logora chi non ce l’ha».<ref name="godfathertrivia"/>
 
Per creare il personaggio di [[Joey Zasa]], Coppola e Puzo si basarono su due capi mafia degli anni '60 e '70. Uno era Joe Columbo, che organizzò l'Italian-American Civil Rights League, apparentemente un'organizzazione per i diritti civili, ma in realtà destinata a fermare le indagini dell'FBI sulle attività mafiose. Colombo imbarazzò altri membri della Cosa Nostra mantenendo un alto profilo pubblico e infuriò i boss mafiosi quando scoprirono che stava guadagnando una fortuna dall'organizzazione senza condividere il denaro con loro. Fu colpito a Columbus Circle a New York City (anche se non morì fino a diversi anni dopo) durante un raduno della sua organizzazione. L'assassino, un gangster afroamericano, fu immediatamente ucciso da "persone sconosciute", secondo i rapporti della polizia. L'altro è [[Joe Gallo]], noto (e disprezzato da altri mafiosi) per aver reclutato neri e ispanici nella sua banda e frequentava diverse celebrità di Hollywood e Broadway, tra cui Jerry Orbach.<ref name="godfathertrivia"/>
 
La sceneggiatura originale de ''Il padrino - Parte III'' prevedeva un finale diverso, in cui Michael e [[Kay Adams]] si riconciliavano dopo la sequenza operistica. La narrazione si sarebbe poi spostata su una sequenza di servizio religioso, in cui un sicario avrebbe ucciso Michael prima di essere a sua volta abbattuto. Il film si sarebbe concluso con Michael che mente a Kay per l'ultima volta prima di morire. Coppola decise di scartare questa versione, optando per il finale effettivamente presente nel film, mantenendo tuttavia l'elemento del sicario dall'originale. Il finale filmato si ispirò a un tragico evento reale in cui il sound designer Richard Beggs perse la figlia in circostanze simili.<ref name="godfathertrivia"/>
 
Coppola espresse in diverse occasioni il suo disappunto riguardo al risultato finale de ''Il padrino - Parte III'', attribuendo la sua insoddisfazione alla mancanza di tempo per scrivere la sceneggiatura. Il regista desiderava un compenso di 6 milioni di dollari per il ruolo di scrittore, produttore e regista, insieme a un periodo di sei mesi per completare il copione. Tuttavia, la Paramount Pictures gli offrì solo 1 milione di dollari e sole sei settimane per lavorare alla sceneggiatura, in vista della data di uscita natalizia del 1990.<ref name="godfathertrivia"/>
 
=== Casting ===
[[File:Al Pacino (1999).jpg|upright=0.8|thumb|[[Al Pacino]]]]
[[File:Andy Garcia at the 2009 Deauville American Film Festival-01A.jpg|upright=0.8|thumb|[[Andy García]]]]
[[Al Pacino]], interprete iconico di [[Michael Corleone]], inizialmente chiese 7 milioni di dollari più una percentuale sugli incassi per riprendere il ruolo. Offerto di 5 milioni di dollari, Coppola minacciò di iniziare il film con il funerale di Michael. Pacino alla fine accettò l'offerta di 5 milioni. "Non concordavo con la rappresentazione di Michael nel film", dichiarò Al Pacino. "Non credevo che Michael avrebbe mai provato rimpianto o rimorso per le sue azioni, specialmente l'omicidio di suo fratello."<ref name="godfathertrivia"/>
 
[[Robert Duvall]], interprete di [[Tom Hagen]] nei primi due film, rifiutò l'offerta di 1 milione di dollari. Duvall riteneva che il suo stipendio non fosse commisurato a quello di Al Pacino e Diane Keaton (rispettivamente 5 milioni e 1,5 milioni di dollari). Hagen fu quindi eliminato dalla sceneggiatura e il personaggio fu riscritto per [[George Hamilton]] nel ruolo dell'avvocato B.J. Harrison. Duvall in seguito difese la sua posizione, spiegando che "fare soldi era l'unica ragione per produrre un altro film del padrino dopo così tanti anni".<ref name="godfathertrivia"/>
 
[[Julia Roberts]] e [[Rebecca Schaeffer]] erano inizialmente in lizza per il ruolo di [[Mary Corleone]]. La prima rinunciò per girare ''[[Pretty Woman]]'', mentre la seconda fu tragicamente assassinata proprio nel giorno in cui avrebbe dovuto ricevere il copione.<ref name="godfathertrivia"/> [[Winona Ryder]] fu poi scelta per il ruolo, ma dovette rinunciare poco prima delle riprese.<ref name="DinoAudino">''Francis Ford Coppola'', [[Dino Audino Editore]], 1996 - monografia a cura di Francesco Costa, prefazione di [[Valerio Caprara]]</ref> La sua uscita dal progetto suscitò un notevole scalpore sia sul set che nei media. Secondo [[Vanity Fair (rivista italiana)|Vanity Fair]], la Ryder approdò sul set subito dopo la fine delle riprese di [[Sirene (film 1990)|''Sirene'']], accompagnata dal fidanzato dell'epoca, [[Johnny Depp]]. Venne immediatamente portata all'ufficio della produzione del film per prepararsi alle riprese del giorno successivo. Il giorno dopo, Depp telefonò allo studio spiegando che Winona non stava bene, che non riusciva ad alzarsi dal letto e che non era in grado di recitare le sue scene. Nonostante una visita del medico della produzione, la Ryder non mise mai piede sul set ed abbandonò il film per via di un forte esaurimento nervoso.<ref name="winona">{{Cita web|url=https://movieplayer.it/news/il-padrino-parte-terza-andy-garcia--motivo-abbandono-winona-ryder_90860/|titolo=Il padrino - Parte terza, Andy Garcia svela perché Winona Ryder abbandonò il set
|autore= Valentina D'Amico|sito=Movieplayer.it|data=9 dicembre 2020|lingua=|accesso=}}</ref> [[Laura San Giacomo]] e [[Linda Fiorentino]] furono considerate come possibili sostitute<ref name="godfathertrivia"/> prima che Coppola decidesse di dare il ruolo a [[Sofia Coppola|Sofia]]. Quest'ultima, all'epoca diciannovenne e con limitata esperienza recitativa, accettò la richiesta del padre nonostante le sue apprensioni. [[Madonna (cantante)|Madonna]] tentò di ottenere il ruolo di Mary Corleone incontrando Coppola e [[Robert De Niro]], ma fu giudicata troppo vecchia per il personaggio. Le fu offerto il ruolo di Grace Hamilton, ma chiese un compenso troppo elevato per una parte così ridotta.<ref name="godfathertrivia"/> Sofia Coppola ricordò di aver accettato la parte come un favore al padre, che sembrava "sotto pressione".<ref name="godfathernewyorktimes"/> [[Talia Shire]], sorella di Coppola e interprete di Connie Corleone, affermò che l'ingresso di Sofia aveva rinvigorito il fratello in un momento cruciale.<ref name="godfathernewyorktimes"/> Tuttavia, la scelta della giovane Coppola venne "contestata da molti sul set e anche alla Paramount".<ref name="PacinoS&K">Lawrence Grobel, ''Io, Al Pacino'', p. 112, [[Sperling & Kupfer]] 2006</ref> Dopo una proiezione preliminare disastrosa per la stampa newyorkese, l'attrice dovette doppiare circa il 20% dei suoi dialoghi originali. L'attrice ammise che le maggiori sfide vocali per il ruolo erano evitare il suo accento da "Valley Girl" e pronunciare correttamente il cognome "Corleone".<ref name="godfathertrivia"/>
 
In seguito al successo dei precedenti film de ''Il padrino'', [[Frank Sinatra]] cambiò idea riguardo al suo rifiuto iniziale di partecipare al progetto e mostrò interesse a interpretare [[Don Altobello]]. Tuttavia, perse interesse a causa dell'entità del compenso previsto per il ruolo, che andò infine a [[Eli Wallach]].<ref name="godfathertrivia"/> Anche l'attore caratterista [[Timothy Carey]] desiderava interpretare il personaggio ma Coppola era scettico riguardo alla sua idoneità; Carey tentò persino un provino elaborato per apparire più anziano ma subì successivamente un ictus che lo escluse dalla corsa al ruolo.<ref name="godfathertrivia"/> Il ruolo di Anthony Corleone andò a Franc D'Ambrosio dopo una lunga ricerca tra oltre duecento attori e tenori.<ref name="godfathertrivia"/> [[Corrado Gaipa]] avrebbe dovuto riprendere il suo ruolo come [[Don Tommasino]] ma morì prima dell'inizio delle riprese; Coppola assunse [[Vittorio Duse]] al suo posto. [[Bridget Fonda]] provò per il ruolo di Mary Corleone prima di essere scelta come [[Grace Hamilton]].<ref name="godfathertrivia"/>
 
Tra gli attori considerati per interpretare Vincent Mancini vi erano nomi noti come [[Alec Baldwin]], [[Tom Cruise]], [[Billy Zane]], [[Matt Dillon]], [[Charlie Sheen]], [[Val Kilmer]] e [[Nicolas Cage]].<ref name="nicolascage">{{Cita web|url=https://cinema.everyeye.it/notizie/padrino-3-nicolas-cage-rivela-cercai-convincere-zio-coppola-darmi-ruolo-562337.html|titolo=Il Padrino 3, Nicolas Cage rivela: "cercai di convincere mio zio Coppola a darmi un ruolo"|autore= Sara Susanna|sito=everyeye.it|data=5 gennaio 2022|lingua=|accesso=}}</ref> Quest'ultimo, nipote di Coppola, supplicò lo zio di includerlo nel progetto, dicendo: "Penso davvero che dovrei essere nel tuo film, zio. Penso davvero che sarebbe una buona idea se mi scegliessi. Penso che potrei interpretare questa parte".<ref name="nicolascage"/> Frank Mancuso, allora presidente della Paramount Pictures e amico di [[Andy García]], lo avvertì che lo studio lo vedeva come il candidato ideale per la parte. Tuttavia, Garcia era consapevole che l'approvazione finale spettava a Francis Ford Coppola. "Ho visto la lista dei nomi che Paramount avrebbe voluto per il primo padrino, e diciamo che non combaciavano," ricordò Garcia, sottolineando la necessità di "convincere Coppola, nonostante fossi il favorito dello Studio". Curiosamente, Garcia non sostenne mai un vero e proprio provino. Invece, venne convocato da Coppola nella [[Napa Valley]]. Garcia descrisse un episodio particolare avvenuto durante la lettura della sua parte nella roulotte: "Inizio a leggere la mia parte nella roulotte, quando improvvisamente c'è un blackout totale, roba da non riuscire neanche a vedere le proprie mani". Armato di una candela, Garcia continuò a leggere le battute fino ad addormentarsi. Il giorno successivo, dopo aver sostenuto l'audizione, gli venne detto di rimanere, in quanto Coppola lo voleva a cena. Tuttavia, poco dopo gli comunicarono che il programma era cambiato e che poteva tornare a casa. Con sua sorpresa, il giorno seguente ricevette una telefonata che lo informava che la parte era sua e gli veniva ordinato di prendere il primo volo per tornare nella Napa Valley.<ref name="garcia">{{Cita web|url=https://www.film.it/film/interviste/dettaglio/art/andy-garcia-se-faccio-lattore-lo-devo-a-il-padrinoo-43524/|titolo=Andy Garcia: “Se faccio l'attore lo devo a Il padrino”|autore= Marco Triolo|sito=film.it|data=8 agosto 2015|lingua=|accesso=}}</ref>
=== Riprese ===
Nel settembre 1989, la produzione prese il via nella tenuta di Coppola nella Napa Valley, in California, dove il cast e la troupe si riunirono per le prove e la preparazione alle riprese. Questo periodo iniziale fu cruciale per definire i personaggi e affinare la sceneggiatura, con la presenza di figure chiave come il direttore della fotografia [[Gordon Willis]] e lo scenografo [[Dean Tavoularis]].<ref name="godfathernewyorktimes"/> La seconda parte della produzione si spostò in [[Italia]], dove si svolgono gran parte degli eventi del film. Le riprese italiane furono descritte come "indescrivibilmente sontuose" da [[Diane Keaton]], che interpretava Kay Corleone.<ref name="godfathernewyorktimes"/> Le riprese in Italia, pur offrendo ambientazioni spettacolari, furono anche caratterizzate da un calendario di produzione serrato, imposto dalla Paramount per rispettare la data di uscita del film nel Natale del 1990. Nonostante le sfide, Coppola si dimostrò un regista meticoloso e comunicativo, dedicando tempo alla creazione del mondo del film e alla definizione degli obiettivi di ogni scena.<ref name="godfathernewyorktimes"/>
[[File:Palermo-Teatro-Massimo-bjs2007-03.jpg|left|thumb|L'ingresso del [[Teatro Massimo Vittorio Emanuele|Teatro Massimo]] di Palermo, con la scalinata dove avviene l'assassinio della figlia di [[Michael Corleone]].]]
[[File:Il padrino parte III (Coppola, 1991) Coppola Teatro Massimo.jpg|left|thumb|Il regista [[Francis Ford Coppola]] nel 1991 accanto ad una riproduzione del [[Teatro Massimo Vittorio Emanuele|Teatro Massimo]] di [[Palermo]], dove si svolge l'ultimo atto della pellicola]]
Quando i protagonisti arrivano in Sicilia, la scena si apre con una visuale dal viale alberato che conduce al Tempio di [[Segesta]], anche se in realtà nel film il luogo viene individuato,con una scritta in sovraimpressione, nella città di [[Bagheria]].
 
La Sicilia è stata una delle ambientazioni principali per il film, offrendo uno sfondo autentico per molte scene cruciali. Ad [[Acireale]], in provincia di [[Catania]], Villa La Limonaia in Via Carico 149 ha fatto da villa a Don Altobello, mentre il [[Castello Scammacca]] in Piazza Agostino Pennisi ha rappresentato il palazzo romano di Licio Lucchesi. A [[Fiumefreddo di Sicilia]], sempre in provincia di Catania, il [[Castello degli Schiavi]] in via Marina è stato utilizzato come la villa di Don Tommasino. La SP78 nei pressi di [[Mascali]] (CT) è stata la strada in cui viene ucciso Don Tommasino.<ref name="___location">{{Cita web|url=https://www.davinotti.com/forum/___location-verificate/il-padrino-parte-iii/50002884|titolo=Dove è stato girato Il padrino - parte III - Film (1990)|autore= |sito=davinotti.com|data=|lingua=|accesso=}}</ref>
Le scene ambientate a [[Corleone]], in verità, furono girate a [[Forza d'Agrò]] a [[Savoca]] e [[Motta Camastra]] in [[provincia di Messina]].<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.forzadagro.org/il_padrino_parte_iii.htm|titolo = The Godfather part III|accesso = |data = }}</ref>
 
In provincia di Messina, il comune di [[Forza d'Agrò]] ha fornito diverse ___location, tra cui la [[Chiesa della Santissima Annunziata (Forza d'Agrò)|Chiesa della Santissima Annunziata]] in piazza omonima, utilizzata come chiesa di Corleone, e Piazza della Santissima Trinità, che ha rappresentato la piazza principale di Corleone. Via Belvedere è la via in cui Kay parcheggia l'auto durante la visita al paese e Via Roma è stata utilizzata per la casa del padre di Michael Corleone. La [[stazione di Taormina-Giardini]] in Via Nazionale a [[Taormina]] (ME) è stata utilizzata come stazione di Bagheria.<ref name="___location"/>
Altre scene molto importanti vennero girate nel Castello degli Schiavi che si trova a [[Fiumefreddo di Sicilia]] in [[provincia di Catania]].
 
A [[Palermo]], [[Villa Malfitano Whitaker]] in Via Dante 167 è stata la villa di Bagheria. Il [[Teatro Massimo Vittorio Emanuele]] in [[Piazza Verdi (Palermo)|Piazza Verdi]] è stato il teatro in cui si è svolta la rappresentazione della "Cavalleria Rusticana", e Via Vittorio Emanuele è la via percorsa in auto da Michael prima di arrivare al teatro. Infine, a [[Calatafimi Segesta]] (Trapani), la strada provinciale 57 è stata utilizzata come strada per entrare a Bagheria, mentre a [[Erice]] (Trapani), la [[Chiesa di Sant'Orsola (Palermo)|Chiesa di Sant'Orsola]] in Via Addolorata ha rappresentato l'esterno del convento di Palermo.<ref name="___location"/>
La Villa più volte ripresa dove i Corleone alloggiano in Sicilia è Villa Whitaker a Palermo.
 
Il [[Lazio]], in particolare Roma e la [[provincia di Viterbo]], ha ospitato diverse ___location chiave per il film. A [[Roma]], Piazza del Sant'Uffizio ha rappresentato il posto di frontiera per entrare nella Città del Vaticano, e [[Ponte Sant'Angelo]] è il ponte dove è stato appeso il cadavere del banchiere Keinszig. A [[Caprarola]], in provincia di Viterbo, [[Palazzo Farnese (Roma)|Palazzo Farnese]] ha rappresentato i sacri palazzi del Vaticano, inclusa la Sala del Mappamondo (ufficio dell'arcivescovo Gilday), il torrione angolare (esterno della Cappella Sistina) e la Scala Regia (dove muore l'arcivescovo Gilday). L'Hotel Domus La Quercia in Viale Fiume a Viterbo ha rappresentato il chiostro del convento di Palermo.<ref name="___location"/>
Le scene ambientate alla [[Città del Vaticano]] in realtà furono girate all'interno del [[Palazzo Farnese (Caprarola)|Palazzo Farnese]] sito nel piccolo paese di [[Caprarola]] in [[provincia di Viterbo]], dato che la Santa sede non concesse l'ingresso delle riprese per la produzione del film.
 
Altre scene sono state girate negli Stati Uniti, precisamente a [[New York|New York City]], dove la vecchia cattedrale di San Patrizio in [[Mulberry Street]] ha fatto da chiesa di New York.<ref name="___location"/>
Le riprese si svolsero tra il 27 novembre [[1989]] e il 25 maggio [[1990]], con una pausa durante le feste di [[Natale]].<ref>[http://www.imdb.com/title/tt0099674/releaseinfo?ref_=tt_dt_dt]</ref>
 
Le riprese si svolsero tra il 27 novembre 1989 e il 25 maggio 1990, con una pausa durante le feste di [[Natale]].<ref>{{cita web|url= https://www.imdb.com/title/tt0099674/releaseinfo |titolo= The Godfather: Part III (1990) Release Dates |lingua= en }}</ref>
===La mafia e la Cavalleria rusticana===
L'opera lirica che fa da sottofondo alla parte finale del film è la ''[[Cavalleria rusticana (opera)|Cavalleria rusticana]]'' di [[Pietro Mascagni]]. L'Intermezzo dell'opera fa da colonna sonora anche alla famosa sequenza in cui scorrono al rallentatore i titoli di testa di ''[[Toro scatenato]]'', il film in cui [[Martin Scorsese]] indaga il machismo, l'orgoglio e la gelosia degli italo-americani. La musica dello spettacolo è ben presente nella storia raccontata da Coppola sia nel culmine d'azione finale sia nell'epilogo, dove l'Intermezzo accompagna la morte solitaria del vecchio padrino.
 
== La mafia e la Cavalleria rusticana ==
Ciò che è meno noto riguardo all'opera lirica è che la storia che mette in scena è la forma più pura ed edificante di un mito intorno alla Sicilia e alla mafia: un mito non privo di affinità con quella che è stata per un secolo e mezzo l'ideologia ufficiale della mafia siciliana. Si pensava che la mafia non fosse un'organizzazione, ma un senso spavaldo dell'orgoglio e dell'onore profondamente radicato nell'identità di ogni siciliano. La nozione ''cavalleria rusticana'' si contrapponeva frontalmente all'idea che la mafia potesse avere una storia, una qualunque storia, nel senso proprio del termine.
L'opera lirica che fa da sottofondo alla parte finale del film è la ''[[Cavalleria rusticana (opera)|Cavalleria rusticana]]'' di [[Pietro Mascagni]], tratta dall'[[Cavalleria rusticana (novella)|omonima novella]] di [[Giovanni Verga]]. L'intermezzo dell'opera fa da colonna sonora anche alla famosa sequenza in cui scorrono al rallentatore i titoli di testa di ''[[Toro scatenato]]'', il film in cui [[Martin Scorsese]] indaga il machismo, l'orgoglio e la gelosia degli italo-americani. La musica dello spettacolo è presente nella storia raccontata da Coppola sia nel culmine dell'azione finale sia nell'epilogo, dove l'intermezzo accompagna la morte solitaria del vecchio padrino.
 
Quest'opera lirica nel film è cantata dal [[baritono]] [[Angelo Romero]].
Il semplicissimo intreccio tragico incentrato sul triangolo lui-lei-l'altro, con sottofondo la stereotipata e di moda terra esotica assolata, passionale e abitata da cupi contadini dalla pelle scura, ha alimentato per un secolo l'idea che non esistesse alcuna differenza tra la mafiosità e l'identità siciliana<ref>John Dickie ''Cosa Nostra: storia della mafia siciliana'', edizione mondolibri 2004, pp.XI-XVI</ref>. Non sembra essere proprio un caso che Coppola abbia scelto proprio questo spettacolo come contraltare alla fine del potere della famiglia Corleone. Anche se la scelta è stata indubbiamente dettata anche dalla popolarità internazionale dell'opera e della sua ambientazione in una mitica Sicilia ottocentesca.
 
Questa opera lirica, così come la novella originaria, mette in scena la forma più pura ed edificante di uno dei miti sulla Sicilia: un mito non privo di affinità con quella che è stata per un secolo e mezzo l'ideologia ufficiale della [[Cosa nostra|mafia siciliana]]. Si pensava infatti che la mafia non fosse un'organizzazione, ma un senso spavaldo dell'orgoglio e dell'onore profondamente radicato nell'identità di ogni siciliano. La nozione di ''cavalleria rusticana'' si contrapponeva frontalmente all'idea che la mafia potesse avere una storia, una qualunque storia, nel senso proprio del termine.
=== Riferimenti a vicende reali ===
In questo terzo e ultimo film della saga dei Corleone, la storia di Michael si incrocia anche con gli intrighi vaticani: quelli dell'arcivescovo [[Paul Marcinkus]], di [[Roberto Calvi]], il ''banchiere di Dio'', per arrivare al presunto assassinio di [[papa Giovanni Paolo I]], morto pochi giorni dopo aver aperto i dossier sulle finanze vaticane, sebben nel [[1979]], anno in cui è ambientato il film, erano già morti sia [[papa Paolo VI]] che [[Giovanni Paolo I]], ed era già stato eletto [[papa Giovanni Paolo II]]. Naturalmente queste vicende sono fatte attraverso personaggi di finzione perfettamente sovrapponibili ai loro omologhi, ma con nomi inventati (Gilday/Marcinkus) e mediante la ricostruzione puntuale di alcuni eventi (il finto suicidio di Keinszig/Calvi sul [[Ponte dei Frati Neri]] a [[Londra]]).
 
L'immaginario intorno a questo intreccio tragico incentrato sul triangolo lui-lei-l'altro, con sottofondo la terra esotica assolata, passionale e abitata da cupi contadini dalla pelle scura, ha alimentato per un secolo l'idea che non esistesse alcuna differenza tra la mafiosità e l'identità siciliana<ref>John Dickie ''Cosa Nostra: storia della mafia siciliana'', edizione mondolibri 2004, pp.XI-XVI</ref>. Non sembra essere proprio un caso che Coppola abbia scelto proprio questo spettacolo come contraltare alla fine del potere della famiglia Corleone, anche se la scelta è stata indubbiamente influenzata anche dalla popolarità internazionale dell'opera e della sua ambientazione in una mitica Sicilia ottocentesca.
Secondo quanto afferma il regista Coppola{{Citazione necessaria}}, la figura di Licio Lucchesi si identifica con la figura di [[Giulio Andreotti]] - la frase che Calò sussurra a Lucchesi prima di ucciderlo, "''Il potere logora chi non ce l'ha''", coniata da [[Talleyrand]], venne effettivamente pronunciata da Andreotti,<ref name="Giannuli2014">{{Cita libro|autore=Aldo Giannuli|titolo=Il noto servizio: Le spie di Giulio Andreotti|url=http://books.google.com/books?id=YpEgBQAAQBAJ&pg=PT344|data=30 ottobre 2014|editore=Castelvecchi|isbn=978-88-6826-629-5|p=344}}</ref> in risposta ad un'analoga battuta di [[Enrico Berlinguer|Berlinguer]] sulla sua prolungata permanenza al potere: "''Il potere logora''", disse il leader comunista. Vi sono inoltre altre coincidenze sui nomi scelti per il film che avvalorano queste corrispondenze con fatti e persone: ad esempio il nome di Lucchesi, Licio, è probabilmente ispirato a [[Licio Gelli]], mentre il cognome Keinszig assomiglia a quello di Manuela Kleinszig, compagna del faccendiere [[Flavio Carboni]].
 
Si deve rilevare come nel film non sia stata rispettata la scansione lineare dei numeri musicali, e conseguentemente il corretto sviluppo della vicenda dell'opera. Infatti la scena della preghiera collettiva, "''Inneggiamo il Signor non è morto''", doveva essere posizionata subito dopo l'aria di Alfio "''Il cavallo scalpita''", e non, come invece avviene nel film, dopo la scena in cui quest'ultimo viene sfidato a duello da Turiddu, "''Compare Turiddu avete morso a buono''".
== Doppiaggio ==
* La direzione del doppiaggio è stata eseguita da [[Manlio De Angelis]].
* Si può dire che [[Cesare Barbetti]] sia rimasto "nel personaggio", nonostante l'assenza di [[Robert Duvall]]. Infatti doppia [[B.J. Harrison]], il sostituto di Tom Hagen in qualità di segretario dei Corleone.
 
== AccoglienzaColonna sonora ==
{{vedi anche|Il padrino - Parte III (colonna sonora)}}
La premiere si tenne a [[New York]] il 20 dicembre [[1990]], mentre il film uscì in [[Stati Uniti d'America|USA]] il giorno successivo in circa 1900 sale.<ref>[http://www.imdb.com/title/tt0099674/releaseinfo?ref_=tt_dt_dt IMDB - date di uscita]</ref> In [[Italia]] arrivò il 15 febbraio [[1991]]. Fu il più costoso della saga, con un budget di $54.000.000 di dollari; nel suo primo week-end di programmazione incassò $19.558.558 di dollari.<ref name="IMDB - Box office e incassi">[http://www.imdb.com/title/tt0099674/releaseinfo?ref_=tt_dt_dt IMDB - Box office e incassi]</ref> Al termine della sua programmazione, Il padrino - Parte III a livello mondiale incassò $136.766.062 di dollari<ref name="IMDB - Box office e incassi"/>.
 
La colonna sonora, come i primi due capitoli, venne composta da [[Carmine Coppola (compositore)|Carmine Coppola]], senza però la presenza di [[Nino Rota]] (deceduto nel 1979).
Alla sua uscita, il film ottenne recensioni positive dalla critica e dal pubblico ma non eccellenti come i precedenti due capitoli entrati nella [[storia del cinema]].<ref>{{Cita web|url= http://www.metacritic.com/video/titles/godfatherpart3 |titolo= The Godfather: Part III Reviews |sito= [[Metacritic]] |accesso= 10 agosto 2011 }}</ref> Nella classifica [[Rotten Tomatoes]], il 67% dei votanti ha dato al film un parere positivo (i primi due avevano ottenuto entrambi quasi il 100%).<!-- no consensus overview --><ref>{{Cita web|url= http://www.rottentomatoes.com/m/godfather_part_iii/ |titolo= The Godfather, Part III (1990) |sito= [[Rotten Tomatoes]] |editore= [[Flixster]] }}</ref> [[Roger Ebert]], nella sua recensione, disse che: "non è possibile capire questo film senza aver visto i primi due"; tuttavia Ebert valutò positivamente il film, assegnandogli un voto di 3,5 stelle su 4.<ref name="rogerebert.com">{{Cita web|url=http://www.rogerebert.com/reviews/the-godfather-part-iii-1990 |titolo=The Godfather, Part III Movie Review (1990) |nome=Roger |cognome=Ebert |data=25 dicembre 1990 |accesso=22 agosto 2013}}</ref> Inoltre difese la performance di [[Sofia Coppola]] affermando che: "Non si può sapere che tipo di prestazione Coppola avrebbe ottenuto da [[Winona Ryder]]. Credo che Sofia Coppola porti una qualità alla sua Mary Corleone, quella vulnerabilità e semplicità che credo siano appropriati per questo ruolo".<ref name="rogerebert.com"/>
 
== Distribuzione ==
[[Gene Siskel]] lo inserì nella sua lista dei dieci migliori film del [[1990]] (n°10). Tuttavia ammise che il finale "è la parte più debole del film", criticando il trucco di [[Al Pacino]] definendolo "scarso". A differenza di Ebert, Siskel criticò Sofia Coppola dicendo che: "Un altro problema del film è la performance di Sofia Coppola, che è fuori dal suo campionato di recitazione qui".<ref>{{Cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=-uqZegZtTNU |titolo=YouTube |editore=YouTube |data= |accesso=18 febbraio 2015}}</ref> In fase di analisi critica dopo l'uscita del film ''" (...) la performance di Sofia venne unanimemente ritenuta il punto debole della pellicola. Coppola si farà, poi, perdonare da Winona Ryder affidandole il ruolo di Mina nel successivo Dracula''<ref name="DinoAudino" />: la figlia del regista, che ottenne anche un [[Razzie Award alla peggior attrice non protagonista]], nonché un premio speciale come [[Razzie Award al peggior esordiente|peggior esordiente del decennio]],
La première si tenne a [[Beverly Hills]] il 20 dicembre 1990, mentre il film uscì nel resto degli [[Stati Uniti d'America]] cinque giorni dopo, in circa 1900 sale.<ref name="IMDB - date di uscita">{{Cita pubblicazione|titolo=Il padrino - Parte III (1990) - Informazioni sull’uscita|accesso=2024-07-08|url=https://www.imdb.com/title/tt0099674/releaseinfo/}}</ref> In [[Italia]] arrivò l'8 marzo 1991.<ref name="IMDB - date di uscita" />
 
=== Edizione italiana ===
Leonard Martin ha assegnato un voto di tre stelle su quattro al film dicendo che la pellicola è "magistralmente diretta", ma tuttavia criticando anch'egli la prestazione di Sofia Coppola, da lui stesso definita un "fatale autogol".<ref name="Oscars1991">{{Cita web|url=http://www.oscars.org/oscars/ceremonies/1991 |titolo=The 63rd Academy Awards (1991) Nominees and Winners |accesso=2 agosto 2011|sito=oscars.org}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://search.oscars.org/search?q=Godfather+III&btnG=GO&site=Oscars_org&client=oscars_org&output=xml_no_dtd&proxystylesheet=oscars_org |titolo=Academy Awards, Retrieved March 2009 |editore=Search.oscars.org |data= |accesso=4 marzo 2010 |urlmorto=sì }}</ref>
Nell'edizione italiana del terzo capitolo furono cambiati i doppiatori di [[Talia Shire]] e [[Richard Bright]] che passano rispettivamente da [[Rita Savagnone]] ad [[Anna Rita Pasanisi]] e da [[Antonio Guidi (attore)|Antonio Guidi]] a [[Sergio Matteucci]].
 
== Le diverse edizioniAccoglienza ==
=== Incassi ===
'''''The Godfather Saga''''', (in italiano, ''The Godfather: 1901-1959''), è il film montato in ordine cronologico coi primi due film della saga. Un'operazione fatta nel [[1977]] da Coppola per finanziare il suo film ''[[Apocalypse Now]]''. Fu fatta soprattutto per la tv e il mercato [[VHS]]. La durata è di 434 minuti.
Fu il più costoso della saga, con un budget di 54 milioni di dollari; nel suo primo fine settimana di programmazione incassò {{formatnum:19558558}} dollari<ref name="IMDB - Box office e incassi">{{Cita pubblicazione|titolo=Il padrino - Parte III (1990) - Informazioni sull’uscita|accesso=2024-07-08|url=https://www.imdb.com/title/tt0099674/releaseinfo/}}</ref> Al termine della sua programmazione, ''Il padrino - Parte III'' a livello mondiale incassò {{formatnum:136766062}} dollari.<ref name="IMDB - Box office e incassi" />
Nel [[1992]] solo per il mercato VHS (5 cassette) fu fatta un ulteriore versione cronologica, ''Godfather Trilogy 1901-1980'', comprendente anche la ''Parte III'', con scene inedite, per una durata complessiva di 583 minuti. In questa versione, Il padrino - Parte III ha una durata di 170 min., circa sette minuti in più della versione originale.
 
=== Critica ===
Alla sua uscita il film ottenne recensioni positive dalla critica e dal pubblico, ma non eccellenti come i precedenti due capitoli entrati nella [[storia del cinema]].<ref>{{Cita web |url= http://www.metacritic.com/video/titles/godfatherpart3 |titolo= The Godfather: Part III Reviews |sito= [[Metacritic]] |accesso= 10 agosto 2011 |urlmorto= sì }}</ref> Nella classifica [[Rotten Tomatoes]], il 66% dei votanti ha dato al film un parere positivo (i primi due avevano ottenuto entrambi quasi il 100%)<ref>{{Cita web|url= https://www.rottentomatoes.com/m/godfather_part_iii/ |titolo= The Godfather, Part III (1990) |sito= [[Rotten Tomatoes]] |editore= [[Flixster]] }}</ref>. [[Roger Ebert]], nella sua recensione, disse: "Non è possibile capire questo film senza aver visto i primi due"; tuttavia Ebert valutò positivamente il film, assegnandogli un voto di 3,5 stelle su 4.<ref name="rogerebert.com">{{Cita web|url=http://www.rogerebert.com/reviews/the-godfather-part-iii-1990 |titolo=The Godfather, Part III Movie Review (1990) |nome=Roger |cognome=Ebert |data=25 dicembre 1990 |accesso=22 agosto 2013}}</ref> Inoltre difese la performance di [[Sofia Coppola]] affermando: "Non si può sapere che tipo di prestazione Coppola avrebbe ottenuto da [[Winona Ryder]]. Credo che Sofia Coppola porti una qualità alla sua Mary Corleone, quella vulnerabilità e semplicità che credo siano appropriati per questo ruolo".<ref name="rogerebert.com" />
 
[[Gene Siskel]] lo inserì nella sua lista dei dieci migliori film del 1990 (n°10). Tuttavia ammise che il finale "è la parte più debole del film", criticando il trucco di [[Al Pacino]] definendolo "scarso". A differenza di Ebert, Siskel criticò Sofia Coppola dicendo: "Un altro problema del film è la performance di Sofia Coppola, che è fuori dal suo campionato di recitazione qui".<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=-uqZegZtTNU |titolo=YouTube |editore=YouTube |data= |accesso=18 febbraio 2015}}</ref> In fase di analisi critica dopo l'uscita del film ''" (...) la performance di Sofia venne unanimemente ritenuta il punto debole della pellicola. Coppola si farà, poi, perdonare da Winona Ryder affidandole il ruolo di Mina nel successivo Dracula'':<ref name="DinoAudino" /> la figlia del regista, che ottenne anche un [[Razzie Award alla peggior attrice non protagonista]], nonché un premio speciale come [[Razzie Award al peggior esordiente|peggior esordiente del decennio]].
 
[[Leonard Maltin]] ha assegnato un voto di tre stelle su quattro al film dicendo che la pellicola è "magistralmente diretta", tuttavia criticando anch'egli la prestazione di Sofia Coppola, da lui stesso definita un "fatale autogol".<ref name="Oscars1991">{{Cita web|url=http://www.oscars.org/oscars/ceremonies/1991 |titolo=The 63rd Academy Awards (1991) Nominees and Winners |accesso=2 agosto 2011|sito=oscars.org}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://search.oscars.org/search?q=Godfather+III&btnG=GO&site=Oscars_org&client=oscars_org&output=xml_no_dtd&proxystylesheet=oscars_org |titolo=Academy Awards, Retrieved March 2009 |editore=Search.oscars.org |data= |accesso=4 marzo 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://archive.is/20120715220137/http://search.oscars.org/search?q=Godfather+III&btnG=GO&site=Oscars_org&client=oscars_org&output=xml_no_dtd&proxystylesheet=oscars_org |dataarchivio=15 luglio 2012 }}</ref> Secondo altri critici, [[Sofia Coppola]] potrebbe essere definita come l'elemento peggiore del film; pare infatti, che l'attrice e regista sia stata costretta a ridoppiare circa il 20% del suo dialogo originale, a causa dei pessimi riscontri ottenuti da alcuni ''screening test'', prima dell'uscita ufficiale del film. Molti criticarono la performance della Coppola, definendola addirittura un elemento che peggiorava la qualità di una pellicola che ad anni di distanza, viene ancora definita come un'opera incompresa del regista. Sofia Coppola ammise, durante alcune interviste, che la più grande sfida del ruolo per lei, fosse stata rimuovere il suo accento e pronunciare correttamente la parola "''Corleone''".<ref>{{cita web|autore=cinema.everyeye.it|url=https://cinema.everyeye.it/notizie/padrino-3-sofia-coppola-costretta-ridoppiare-film-brutte-recensioni-638212.html|titolo=Il Padrino III, Sofia Coppola fu costretta a ridoppiare il film, dopo alcune brutte recensioni|accesso=21 marzo 2023}}</ref>
 
== Riconoscimenti ==
* [[Premi Oscar 1991|1991]] - '''[[Premio Oscar]]'''
** ''Nomination''Candidatura ''[[Oscar al miglior film|Miglior film]]'' a [[Francis Ford Coppola]]
** ''Nomination''Candidatura ''[[Oscar al miglior regista|Migliore regia]]'' a [[Francis Ford Coppola]]
** ''Nomination''Candidatura ''[[Oscar al miglior attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]]'' a [[Andy GarciaGarcía]]
** ''Nomination''Candidatura ''[[Oscar alla migliore fotografia|Migliore fotografia]]'' a [[Gordon Willis]]
** ''Nomination''Candidatura ''[[Oscar alla migliore scenografia|Migliore scenografia]]'' a [[Dean Tavoularis]] e Gary Fettis
** ''Nomination''Candidatura ''[[Oscar al miglior montaggio|Miglior montaggio]]'' a Barry Malkin, Lisa Fruchtman]] e [[Walter Murch]]
** ''Nomination''Candidatura ''[[Oscar alla migliore canzone|Miglior canzone]]'' (''Promise Me You'll Remember'') a [[Carmine Coppola (compositore)|Carmine Coppola]] e John Bettis
* [[Golden Globe 1991|1991]] - '''[[Golden Globe]]'''
** ''Nomination''Candidatura ''[[Golden Globe per il miglior film drammatico|Miglior film drammatico]]'' a [[Francis Ford Coppola]]
** ''Nomination''Candidatura ''[[Golden Globe per il miglior regista|Migliore regia]]'' a [[Francis Ford Coppola]]
** ''Nomination''Candidatura ''[[Golden Globe per il miglior attore in un film drammatico|Miglior attore in un film drammatico]]'' a [[Al Pacino]]
** ''Nomination''Candidatura ''[[Golden Globe per il miglior attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]]'' a [[Andy GarciaGarcía]]
** ''Nomination''Candidatura ''[[Golden Globe per la migliore sceneggiatura|Migliore sceneggiatura]]'' a [[Francis Ford Coppola]] e [[Mario Puzo]]
** ''Nomination''Candidatura ''[[Golden Globe per la migliore colonna sonora|Miglior colonna sonora]]'' a [[Carmine Coppola (compositore)|Carmine Coppola]]
** ''Nomination''Candidatura ''[[Golden Globe per la migliore canzone originale|Miglior canzone]]'' (''Promise Me You'll Remember'') a [[Carmine Coppola (compositore)|Carmine Coppola]] e John Bettis
 
== ColonnaVersioni sonoraalternative ==
'''''The Godfather Saga''''', (in italiano, ''The Godfather: 1901-1959''), è il film montato in ordine cronologico con i primi due film della saga. Un'operazione fatta nel 1977 da Coppola per finanziare il suo film ''[[Apocalypse Now]]''. Fu fatta soprattutto per la tv e il mercato [[VHS]]. La durata è di 434 minuti. Nel 1992 solo per il mercato VHS (cinque cassette) fu fatta un'ulteriore versione cronologica, ''Godfather Trilogy 1901-1980'', comprendente anche la ''Parte III'', con scene inedite, per una durata complessiva di 583 minuti. In questa versione Il padrino - Parte III ha una durata di 170 min, circa otto minuti in più della versione originale.
{{vedi anche|Il padrino - Parte III (colonna sonora)}}
La colonna sonora, come i primi due capitoli, venne composta da [[Carmine Coppola (compositore)|Carmine Coppola]], senza però la presenza di [[Nino Rota]] (deceduto nel [[1979]]).
 
=== ''Il padrino, -Epilogo: parteLa IVmorte di Michael Corleone'' ===
Nel 2020, in occasione del 30º anniversario dell'uscita nelle sale del film, il regista Coppola ha annunciato una nuova versione ufficiale del film intitolata '''''Il padrino, Epilogo: La morte di Michael Corleone''''' (in originale, ''The Godfather, Coda: The Death of Michael Corleone''), nuova edizione modificata e restaurata del film. La nuova versione include un inizio e una conclusione diversi, oltre che inquadrature diverse e una nuova partitura musicale. Questa versione, della durata di 159 minuti, è stata definita da Coppola come "una conclusione più appropriata per ''Il padrino'' e ''Il padrino - Parte II''", rendendo così la vecchia versione non più canonica.<ref>{{Cita web|url=https://cinema.everyeye.it/notizie/padrino-parte-iii-arriva-sala-director-s-cut-coppola-avra-nuovo-finale-466509.html|titolo=Il Padrino: Parte III, arriva in sala la director's cut! Coppola: 'Avrà un nuovo finale'|sito=Everyeye Cinema|accesso=2020-11-15}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.badtaste.it/articoli/il-padrino-coda-la-nuova-edizione-di-il-padrino-parte-iii-da-dicembre-in-blu-ray-ecco-tutte-le-informazioni/|titolo=Il Padrino Coda: la nuova edizione di Il Padrino - Parte III da dicembre in Blu-ray, ecco tutte le informazioni|sito=Cinema - BadTaste.it|data=2020-11-15|accesso=2020-11-15}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=gECW0phlkKY|titolo=Link al trailer ufficiale del canale YouTube di Paramount Entertainment Italia.}}</ref>
Dopo l'uscita del terzo film, [[Francis Ford Coppola|Coppola]] ha rivelato che l'idea di un "Padrino - Parte IV" è stata discussa a lungo, ma alla fine non è andata in porto a causa della morte dello scrittore [[Mario Puzo]], prima che si avesse la possibilità di stendere una sceneggiatura definitiva. La quarta parte avrebbe dovuto seguire lo schema de [[Il padrino - Parte II]], con di nuovo [[Robert De Niro]] nel ruolo di [[Don Vito Corleone]] negli anni trenta alla fine del [[Proibizionismo]], e avrebbe narrato la sua faida con i boss [[Al Capone]] e [[Salvatore Maranzano]] e anche con la [[Mafia irlandese]]. Avrebbe inoltre introdotto la storia di un giovane [[Santino Corleone]], pronto ad entrare nei ranghi della famiglia. Mentre la storia parallela sarebbe stata ambientata negli anni ottanta/novanta, con [[Vincent Mancini]] devastato per la morte della cugina Mary, tanto da intraprendere una furiosa guerra lunga dieci anni fino a perdere l'onorabilità e il rispetto della famiglia.<ref name="gq-magazine.co.uk">{{Cita pubblicazione|url=http://www.gq-magazine.co.uk/entertainment/articles/2011-03/15/gq-film-godfather-part-four |titolo=The Godfather Part IV |nome=Andy |cognome=Morris |data=16 marzo 2011 |rivista=[[GQ (periodico)|GQ]] |accesso=27 agosto 2015}}</ref> La morte di Puzo, avvenuta nel [[1999]], ha bloccato definitivamente il progetto, e il materiale dello script del "Padrino - Parte IV" è stato poi inglobato e ampliato dallo scrittore Ed Falco nel romanzo del [[2012]] ''[[La famiglia Corleone]]''.<ref>{{Cita news|cognome=Wilson|nome=Craig|titolo=Prequel lays out life before 'The Godfather'|url=http://usatoday30.usatoday.com/life/books/news/story/2012-05-07/the-family-corleone/54794844/1|editore=USA Today|accesso=12 aprile 2015|data=6 maggio 2012|urlmorto=sì}}</ref>
 
==Note Sequel ==
Dopo l'uscita del terzo film [[Francis Ford Coppola|Coppola]] ha rivelato che l'idea di un ''padrino - Parte IV'' è stata discussa a lungo, ma alla fine non è andata in porto a causa della morte dello scrittore [[Mario Puzo]], prima che si avesse la possibilità di stendere una sceneggiatura definitiva. La quarta parte avrebbe dovuto seguire lo schema di ''[[Il padrino - Parte II]]'', di nuovo con [[Robert De Niro]] nel ruolo di [[Don Vito Corleone|Don Corleone]] negli anni trenta alla fine del [[Proibizionismo]], e avrebbe narrato la sua faida con i boss [[Al Capone]] e [[Salvatore Maranzano]] e anche con la [[mafia irlandese]]. Avrebbe inoltre introdotto la storia di un giovane [[Santino Corleone]], pronto a entrare nei ranghi della famiglia. Mentre la storia parallela sarebbe stata ambientata negli anni ottanta/novanta, con [[Vincent Mancini]] devastato per la morte della cugina Mary, tanto da intraprendere una furiosa guerra lunga dieci anni fino a perdere l'onorabilità e il rispetto della famiglia.<ref name="gq-magazine.co.uk">{{Cita pubblicazione|url=http://www.gq-magazine.co.uk/entertainment/articles/2011-03/15/gq-film-godfather-part-four |titolo=The Godfather Part IV |nome=Andy |cognome=Morris |data=16 marzo 2011 |rivista=[[GQ (periodico)|GQ]] |accesso=27 agosto 2015}}</ref> La morte di Puzo, avvenuta nel 1999, ha bloccato definitivamente il progetto, e il materiale della sceneggiatura del ''padrino - Parte IV'' è stato poi inglobato e ampliato dallo scrittore Ed Falco nel romanzo del 2012 ''[[La famiglia Corleone]]''.<ref>{{Cita news|cognome=Wilson|nome=Craig|titolo=Prequel lays out life before 'The Godfather'|url=https://usatoday30.usatoday.com/life/books/news/story/2012-05-07/the-family-corleone/54794844/1|editore=USA Today|accesso=12 aprile 2015|data=6 maggio 2012|urlmorto=sì|pubblicazione=|urlarchivio=https://archive.is/20130205100729/http://usatoday30.usatoday.com/life/books/news/story/2012-05-07/the-family-corleone/54794844/1|dataarchivio=5 febbraio 2013}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
==Altri progettiVoci correlate==
* [[Catania]]
* [[Fiumefreddo di Sicilia]]
* [[Messina]]
* [[Acireale]]
* [[Castello Scammacca]]
* [[Viterbo]]
 
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