Iconografia della Crocifissione: differenze tra le versioni
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{{F|cristianesimo|marzo 2009}}
La [[Crocifissione di Gesù|Crocifissione]] rappresenta il simbolo per antonomasia della [[religione cristiana]]: essa occupa un posto centrale nella produzione dell'arte sacra. L'analisi della '''iconografia della Crocifissione''' mostra la varietà di sistemi di senso attribuiti alla sofferenza ed alla morte di [[Cristo]] ed alla promessa di salvezza per gli uomini.
==Il
Il materiale iconografico che ha per oggetto la Crocifissione va dalle prime incerte incisioni del [[Segno della croce|segno della Croce]] che troviamo nelle catacombe, alle espressioni più alte della raffigurazioni della Crocifissione di Gesù che troviamo nell'arte sacra di tutti i secoli; spazia dalle opere di alto pregio destinate a ricchi e raffinati committenti, alle manifestazioni ingenue di espressività popolare che troviamo nelle cappelle votive, nelle feste religiose che celebrano la [[Passione di Gesù|Passione di Cristo]], ed altro ancora.
Nel primo periodo della cristianità – a giudicare dallo studio delle catacombe – il simbolo della croce, graffiato nel tufo o tracciato con il colore,- si trova abbastanza di rado; esso è certamente meno frequente degli altri simboli della Cristianità (come il pesce, i pani o l'ancora).
Più diffuso si ritiene esser stato l'uso della "''crux dissimulata''", ottenuta, ad esempio, interponendo la lettera "tau" maiuscola ('''T''') al centro del nome del defunto.
Dopo il decreto di [[Costantino I|Costantino]] la diffusione del simbolo della croce si espande ed assume l'aspetto della "''[[crux commissa]]''" ('''T'''), o della "[[croce latina]]" '''(†)''' (detta anche "''[[crux immissa]]''") o della croce greca ('''<math>
La croce diventa allora simbolo di culto che si inizia a trovare nelle chiese primitive: uno degli esempi più significativi è la croce gemmata realizzata a mosaico (fine del IV - inizio del V secolo), posta sopra il Calvario, nella basilica paleocristiana di Santa Pudenziana in [[Roma]]. Altri esempi, poco più tardi, sono quelli che troviamo nei mosaici che ornano l'arco trionfale di [[Basilica di Santa Maria Maggiore|Santa Maria Maggiore]] a Roma ed in quelli del [[Mausoleo di Galla Placidia]] a [[Ravenna]].
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Una rappresentazione della crocifissione risalente alla fine del II secolo o all'inizio del III<ref>Questa datazione è confermata da diversi autori, citati da Kotanski nella nota 5 a p.
632-33 dello studio citato nel seguito.</ref>, compare in un probabile amuleto (non necessariamente pagano) intagliato in [[eliotropio]], oggi conservato al British Museum.<ref>PE 1986,0501.1; dalla collezione di Roger Periere, Parigi</ref> Secondo Kotanski le parole accanto alla crocifissione contengono un'invocazione a Gesù redentore, figlio del Padre, mentre l'iscrizione sul retro, di diversa mano e aggiunta successivamente, contiene alcuni termini di significato sconosciuto, ma presenti in amuleti pagani.<ref>Roy D. Kotanski, [https://www.academia.edu/34056103/The_Magic_Crucifixion_Gem_in_the_British_Museum ''The Magic "Crucifixion Gem" in the British Museum''], ''Greek, Roman, and Byzantine Studies''
57 (2017), pp. 631-659.</ref> Già nel II secolo [[Giustino martire]] affermava che gli esorcismi erano effettuati "nel nome di [[Gesù|Gesù Cristo]], che fu crocefisso sotto Ponzio Pilato"
Fra le più antiche rappresentazioni cristiane della crocifissione ve ne sono altre due incise su pietre dure e utilizzate come sigilli. Una venne ritrovata in Romania nei pressi di Costanza nel 1895 e oggi si trova al [[British Museum]] (PE 1895,1113.1). Una pietra molto simile era stata acquistata dal collezionista [[Inghilterra|inglese]] George Frederick Nott (1767–1841) ma oggi è dispersa, anche se ne resta il calco in gesso. La pietra è citata da [[Raffaele Garrucci]] nella sua monumentale ''Storia dell’ arte cristiana nei primi otto secoli della chiesa'' (6 voll., Prato 1872-1881).<ref>Vol. 6 (1880), 124, pl. 479, no. 15.</ref> Oggi entrambi i sigilli sono datati alla prima metà del IV secolo.
===I passaggi iconografici nel Medioevo===
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Nel [[V secolo]] è possibile vedere non solo il simbolo della croce, ma anche i primi esempi di rappresentazione della Crocifissione, con la figura del Redentore in mezzo ai ladroni, mostrata alla pietà dei fedeli. Esempio famoso di Crocifissione risalente a tale periodo è quella intagliata, assieme ad altre scene bibliche, nel legno dell'antica porta della [[basilica di Santa Sabina]] sull'[[Aventino]], che mostra Gesù con le braccia distese, tra i due ladroni, con occhi aperti, senza [[nimbo]] e senza croce. C'era una certa prevenzione a rappresentare la crocifissione nel mondo tardo antico, poiché era ancora viva la memoria di come fosse la pena di morte inflitta agli [[schiavo|schiavi]].
Il Crocifisso si affermò in seguito sempre più come icona per antonomasia della fede in Cristo, sia che tale affermazione avvenga nei maestosi crocifissi lignei (che in antico erano dipinti) oppure nei grandi crocifissi in lamina di argento posti nelle cattedrali (come la [[Croce della badessa Raingarda]], a [[Pavia]] ante [[996]], la [[Crocifisso ottoniano di Vercelli
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Nell'Italia centrale del [[XII secolo]] nacque la tradizione delle croci dipinte, destinate ad essere appese nell'arco trionfale delle chiese o al di sopra dell'[[iconostasi]], ovvero la struttura che separava la [[navata]] adibita ai laici dal [[presbiterio]] adibito al clero; le tavole venivano dipinte direttamente su legno, oppure su fogli di pergamena o cuoio, successivamente incollati sul supporto ligneo sagomato a forma di croce. In esse il Cristo è in posizione frontale con la testa eretta e gli occhi aperti, vivo sulla croce e ritratto come trionfatore sulla morte (''
All'apice della croce si trova la cimasa, i due allargamenti laterali dei bracci orizzontali sono denominati terminali, lo scomparto è uno dei due allargamenti laterale del tabellone, infine il piedicroce (o calvario o chiusa) è l'allargamento posto all'estremo inferiore.
[[Immagine:San Domenico39.jpg|thumb|[[Crocifisso della basilica di San Domenico]] a [[Bologna]], [[Giunta Pisano]]]]▼
Agli inizi del [[XIII secolo]] compare una nuova tipologia, quella del Cristo morto, l'iconografia deriva dal '''Christus patiens''' d'ispirazione bizantina, ma anche dalla coeva predicazione francescana. Il Cristo sofferente ha la testa reclinata sulla spalla e gli occhi chiusi e il corpo incurvato in uno spasimo di dolore. Forse uno dei primi a recepire questa novità iconografica fu [[Giunta Pisano]], del quale restano tre crocifissi firmati e uno attribuitogli dalla critica, tra cui il [[Crocifisso della basilica di San Domenico]] a [[Bologna]], dove il corpo del Cristo è inarcato sulla sinistra, invadendo il tabellone laterale, da cui spariscono quindi le scene della Passione. Tra Giunta e Cimabue irrompe [[Coppo di Marcovaldo]], primo innovatore non solo dell'arte definita ancora grottesca da Longhi, ma primo vero pittore espressionista della storia. La recessione stilistica era già alle spalle, al contrario delle affermazioni di Longhi, Coppo non stava a Rouault, Rouault cercava un imbarbarimento del segno nel secolo scorso, Coppo al contrario una classicità, una forma di bellezza da qui l'importanza di Coppo come pittore di "frontiera", forme riprese da [[Cimabue]] nel ''[[Crocifisso di Arezzo]]'' del [[1270]] circa (che venne dipinto per la locale chiesa domenicana, quindi verosimilmente richiesto simile al Crocifisso della chiesa madre a Bologna) e sviluppate ulteriormente nel ''[[Crocifisso di Santa Croce]]'' del [[1280]] circa.▼
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▲Agli inizi del [[XIII secolo]] compare una nuova tipologia, quella del
Nel braccio più alto si diffusero nuove immagini tra cui quella del Padre Eterno, altre volte il simbolo del pellicano, che si sacrifica per nutrire i suoi figli, o altre immagini cristologiche; una analoga varietà di icone può essere posta ai piedi di Cristo, nel soppedaneo (la Maddalena, il teschio di Adamo, un santo protettore, o il committente).
[[Giotto]] fu il primo a rinnovare questa iconografia in pittura nell'ultimo decennio del XIII secolo, prendendo spunto dai traguardi nel frattempo raggiunti dalla [[scultura gotica]], in particolare da [[Nicola Pisano]], già dal [[1260]]. Egli compose il Cristo come realmente doveva mostrarsi sotto il peso del corpo, abolendo l'inarcatura e piegando le gambe, che venivano fermate da un unico chiodo (come nella lunetta del portale sinistro del [[Duomo di Lucca]] scolpita da [[Nicola Pisano]]).
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===Iconografia successiva===
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Pur restando fisse, dal medioevo in poi, le connotazioni figurative essenziali del Crocifisso (le braccia stirate a forza sulla croce, le gambe che si incrociano sui due piedi trafitti da un solo chiodo, il capo, reclinato e sofferente, coronato da spine, la presenza del ''[[perizonium]]'' più o meno elaborato a seconda degli stili), le interpretazioni stilistiche che ne vengono date differiscono a seconda della tecnica di esecuzione adottata, delle invenzioni artistiche e delle espressioni di devozione legate a specifici territori.▼
▲Pur restando fisse, dal medioevo in poi, le connotazioni figurative essenziali del Crocifisso (le braccia stirate a forza sulla croce, le gambe che si incrociano sui due piedi trafitti da un solo chiodo, il capo, reclinato e sofferente, coronato da spine), le interpretazioni stilistiche che ne vengono date differiscono a seconda della tecnica di esecuzione adottata, delle invenzioni artistiche e delle espressioni di devozione legate a specifici territori.
Va anche aggiunto che la iconografia del Crocifisso può assumere connotazioni specifiche in rapporto alla cultura che accoglie, in tempi storici differenti, la fede in Gesù.
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==Iconografia del Calvario==
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Il discorso sulla iconografia della Crocifissione di Gesù si fa ancora più ampio e diversificato quando essa riguardi la rappresentazione figurativa del racconto evangelico. La straordinaria diversificazione delle raffigurazioni del Calvario che troviamo nella storia dell'arte deve essere spiegata in rapporto alla diversa attribuzione di significato religioso data all'evento a cui possono giungere differenti sensibilità e differenti letture dei testi evangelici. Ma va spiegata anche (e forse soprattutto) in rapporto alla creatività degli artisti ed alla destinazione d'uso delle opere pensata dai committenti.
{{P|Linguaggio colloquiale, pov|cristianesimo|gennaio 2016|arg2=arte}}
Senza
Sul versante opposto troviamo invece i grandiosi affreschi nei quali l'evento è descritto con grande teatralità: Gesù crocifisso tra i due ladroni, gli angeli che piangono l'orrore del crimine o che raccolgono, pietosi, il sangue sgorgato dalle piaghe di Cristo, i soldati a cavallo con le loro terribili lance, la Madonna che vien meno, la pie donne che la soccorrono, la Maddalena che abbraccia la croce, i soldati che si giocano ai dadi la veste di Gesù.
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==La Crocifissione nella scultura==
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File:Santíssimo Cristo 02.jpg|''[[Cristo de La Laguna]]'', 1510–14. [[San Cristóbal de La Laguna]].
File:KongoCrucifix.jpg|''Crocifisso''. Congo. XVII secolo
File:Cristo de la Misericordia, Juan de Mesa.jpg|''Crocifissione'', [[Juan de Mesa]], 1622 ca. File:Crocifisso di Luce Opere di Filippo Biagioli.tif|[[Chiesa di Santo Stefano (Serravalle Pistoiese)|Chiesa Santo Stefano]] Crocifisso di Luce, opera di [[Filippo Biagioli]]<ref>{{Cita web|url=https://artdaily.cc/news/177768/Crocfisso-di-Luce--Sculpture-by-Filippo-Biagioli|titolo=Crocfisso di Luce: Sculpture by Filippo Biagioli|accesso=9 Maggio 2025}}</ref><ref>{{Cita web|autore=Stefano Di Cecio|url=https://www.reportpistoia.com/un-crocifisso-di-luce-lultima-opera-di-filippo-biagioli/|titolo=Un Crocifisso di Luce, l'ultima opera di Filippo Biagioli|accesso=9 Maggio 2025}}</ref>
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==La Crocifissione nella pittura==
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File:San Domenico39.jpg|[[Giunta Pisano]], [[Crocifisso della basilica di San Domenico]] a [[Bologna]], 1250 circa
▲Image:Croce 432, uffizi.jpg|''Croce'' n.432, 1200 circa, [[Firenze]], [[Galleria degli Uffizi]]
File:Simone Martini 066.jpg|[[Simone Martini]], ''Crocifissione'', 1333, [[Anversa]], Koninklijk Museum voor Schone Kunsten
File:Van Eyck Crucifixion.jpg|[[Jan Van Eyck]], ''Crocifissione'', 1426
▲Image:Fra_Angelico_028.jpg|[[Beato Angelico|Fra Angelico]] c. 1437-1446, [[Firenze]], [[Museo San Marco di Firenze|Museo di San Marco]]
File:Mantegna, Andrea - crucifixion - Louvre from Predella San Zeno Altarpiece Verona.jpg|[[Andrea Mantegna]], ''Crocifissione'' per la [[Basilica di San Zeno]] a [[Verona]], 1459, [[Parigi]], [[Musée du Louvre]]
▲Image:Berswordt-Altar-Mitte.jpg|Anonimo, ''Crocifissione'', XV secolo, [[Dortmund]], Cattedrale
▲Image:Hans Pleydenwurff 001.jpg|Hans Pleydenwurff, ''Crocifissione'', 1470 ca, [[Monaco di Baviera|Monaco]], [[Alte Pinakothek]]
▲Image:Hans_Memling_036.jpg|[[Hans Memling]], c.1470, [[Vicenza]], Museo Civico
File:Jörg Breu d. Ä. 001.jpg|Jorg Breu, ''Crocifissione'', 1501, [[Norimberga]], Germanishes Museum
▲Image:Signorelli-crucifixion.jpg|[[Luca Signorelli]], ''Crocifisso della Maddalena'', 1500 ca, [[Firenze]], [[Galleria degli Uffizi]]
▲Image:Meister von Sigmaringen Kreuzigung Christi.jpg|Maestro von Sigmaringen, ''Crocifissione'', 1515 circa
File:Paolo Veronese 010.jpg|[[Paolo Veronese]], ''Crocifissione'', 1520 ca, [[Parigi]], [[Musée du Louvre]]
▲Image:Albrecht Altdorfer - Christus am Kreuz mit Maria und Johannes (Gemäldegalerie Alte Meister Kassel).jpg|[[Albrecht Altdorfer]], 1515-1516, [[Kassel]], Gemäldegalerie
File:Mathis Gothart Grünewald 058.jpg|[[Mathias Grünewald]], ''Crocifissione'', 1523-1524, [[Karlsruhe]], Kunsthalle
File:Lucas Cranach d.Ä. - Kreuzigung mit dem gläubigen Hauptmann (Sevilla).jpg|[[Lucas Cranach]], ''Crocifissione col centurione'', 1538
File:Varallo Sesia Santa Maria delle Grazie 004.JPG|[[Gaudenzio Ferrari]], ''Crocifissione'', 1513, [[Varallo Sesia]], Chiesa di Santa Maria delle Grazie
▲Image:Lucas Cranach d.Ä. - Kreuzigung mit dem gläubigen Hauptmann (Sevilla).jpg|[[Lucas Cranach]], ''Crocifissione col centurione'', 1538
Image:El_Greco_012.jpg|[[El Greco]], c. 1590, [[Madrid]], [[Museo del Prado]]▼
File:José de Ribera 050.jpg|[[Jusepe de Ribera]], ''Crocifissione'', 1620 ca, [[Osuna]], Collegiata
▲Image:Guido Reni - Crocifissione. Galleria Estense Modena.JPG|[[Guido Reni]], ''Crocifisso'', 1619, [[Modena]], [[Galleria Estense]]
File:Francisco de Zurbarán - Crucifixion - The Art Institute of Chicago.jpg|[[Francisco de Zurbarán]], ''Crocifisso'', 1627, [[Chicago]], [[Art Institute of Chicago|Art Institute]]
File:Rembrandt Harmensz. van Rijn 073.jpg|[[Rembrandt Harmenszoon van Rijn|Rembrandt]], ''Crocifissione'', 1633, [[Monaco di Baviera]], [[Alte Pinakothek]]
▲Image:Torun kosciol sw Jakuba Ukrzyzowanie.jpg|Scuola Spagnola, ''Crocifisso e donatori'', XVII secolo, [[Toruń]], Chiesa di San Giacomo
▲Image:Jan Lievens - Christus aan het kruis.jpg|[[Jan Lievens]], ''Cristo crocifisso'', [[Nancy]], [[Musée des Beaux-Arts (Nancy)|Musée des Beaux-Arts]]
▲Image:8693 - Milano - San Marco - Antonio Busca, Crocifissione - Foto Giovanni Dall'Orto 14-Apr-2007 dett2.jpg|Antonio Brusca, ''Crocifissione'', XVII secolo, [[Milano]], Chiesa di San Marco
▲Image:Christ expiant par Hyacinthe Rigaud.JPG|[[Hyacinthe Rigaud]], ''Cristo in croce'', 1695, [[Perpignano|Perpignan]], Musée Rigaud
▲
▲Image:Giovanni Battista Tiepolo 074.jpg|[[Giovanni Battista Tiepolo]], ''Crocifissione'', 1745-1750 ca, [[St. Louis (Missouri)|St. Louis]], [[Saint Louis Art Museum|Art Museum]]
File:The crucifixion thomas eakins.jpg|[[Thomas Eakins]], ''La crocefissione'',
File:Crocifissione di Jan van Eyck,2.JPG|[[Jan van Eyck]] o bottega, ''[[Crocifissione (Jan van Eyck o bottega)|Crocifissione]]'', [[1430]]-[[1450]] circa, [[Ca' d'Oro]], [[Venezia]]
▲Image:Rossakiewicz CrucifixionSJP.jpg|[[Jacek Andrzej Rossakiewicz]], ''Crocifisso'', 2000
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<references/>
== Voci correlate ==
* [[Crocifissione di Gesù]]
* [[Crocifisso]]
* [[Descrizioni
* [[Esposizione del Crocifisso nelle aule scolastiche]]
* [[Iconografia di Gesù]]
* [[Calvario (scultura)]]
* [[Croce di vetta]]
*[[La vita del vero monaco]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web | 1 = http://www.aug.edu/augusta/iconography/crucifixion.html | 2 = Sito contenente un'ampia selezione di immagini della crocifissione | accesso = 12 maggio 2005 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20050204225530/http://www.aug.edu/augusta/iconography/crucifixion.html | dataarchivio = 4 febbraio 2005 | urlmorto = sì }}
*{{cita web|url=http://www.sacrimonti.net/User/index.php?PAGE=Home|titolo=Il portale dei Sacri Monti, Calvari e Complessi devozionali europei|accesso=21 febbraio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070312033327/http://www.sacrimonti.net/User/index.php?PAGE=Home|dataarchivio=12 marzo 2007|urlmorto=sì}}
*{{cita web|url= https://www.iltermopolio.com/archeo-e-arte/dal-christus-triumphans-al-christus-patiens-un-passaggio-capitale-per-levoluzione-dellarte-occidentale/|titolo= Dal Christus Triumphans al Christus Patiens: un passaggio capitale per l'evoluzione dell'arte occidentale|autore= I. Ceragioli|data= 2 agosto 2016|accesso= 1º aprile 2018|sito= termopolio.com|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20170430105930/https://www.iltermopolio.com/archeo-e-arte/dal-christus-triumphans-al-christus-patiens-un-passaggio-capitale-per-levoluzione-dellarte-occidentale|dataarchivio= 30 aprile 2017|urlmorto= ni}}
* {{cita web|url= http://www.oilproject.org/lezione/dal-christus-triumphans-al-christus-patiens-20297.html|citazione= La dottrina della doppia natura – umana e divina – di Cristo, affermata nei grandi concili di Nicea (325), Costantinopoli (381) ed Efeso (431), fornisce il quadro .. . Nell'immagine si condensano concetti importanti già dall'epoca paleocristiana: la vittoria di Cristo crocifisso sulla morte, la sua conseguente apoteosi sulla croce, la croce come segno di trionfo e di [[parusia|parusía]] (il ritorno di Cristo al tempo del Giudizio finale), infine l'analogia fra sacrificio eucaristico e sacrificio sulla croce. |titolo= Dal Christus triumphans al Christus patiens|autore= F. Massaccesi|sito= oilproject.org|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20170602125313/http://www.oilproject.org/lezione/dal-christus-triumphans-al-christus-patiens-20297.html|dataarchivio= 2 giugno 2017|urlmorto= no|accesso= 1º aprile 2018}}
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