Pontremoli: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
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|Bandiera = Pontremoli-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Pontremoli-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Toscana
|Divisione amm grado 2 = Massa-Carrara
|Amministratore locale = Jacopo Maria Ferri
|Partito = [[centro-destra]]
|Data elezione = 4-10-2021
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = [[Arzelato (Pontremoli)|Arzelato]], [[Arzengio (Pontremoli)|Arzengio]], [[Barcola (Pontremoli)|Barcola]], [[Baselica]], [[Bassone]], [[Braia]], [[Bratto (Pontremoli)|Bratto]], [[Careola]], [[Cargalla]], [[Casa Corvi]], [[Casalina (Pontremoli)|Casalina]], [[Cavezzana d'Antena]], [[Cavezzana Gordana]], [[Ceretoli]], [[Cervara (Pontremoli)|Cervara]], [[Dozzano]], [[Gravagna (Pontremoli)|Gravagna]], [[Grondola]], [[Groppodalosio]], [[Guinadi]], [[La Piagna]], [[Mignegno]], [[Montelungo]], [[Navola]], [[Oppilo]], [[Pieve di Saliceto]], [[Pracchiola]], [[Previdè]], [[San Cristoforo (Pontremoli)|San Cristoforo]], [[Succisa (Pontremoli)|Succisa]], [[Teglia (Pontremoli)|Teglia]], [[Toplecca]], [[Torrano]], [[Traverde]], [[Versola]], [[Vignola (Pontremoli)|Vignola]]
|Divisioni confinanti = [[Albareto]] (PR), [[Berceto]] (PR), [[Borgo Val di Taro]] (PR), [[Corniglio]] (PR), [[Filattiera]], [[Mulazzo]], [[Zeri]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 2166
|Nome abitanti = pontremolesi
|Patrono = [[san Geminiano]]
|Festivo = 31 gennaio
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Pontremoli (province of Massa and Carrara, region Tuscany, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Pontremoli all'interno della provincia di Massa-Carrara
}}
'''Pontrèmoli''' (''Apua'' in [[lingua latina|Latino]], ''Puntrémal'' {{IPA|[pun'trɛmɐl]}} <ref>AIS, atlante linguistico Italo-svizzero.
carta n. 2 </ref>nel [[dialetto della Lunigiana]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 6952 abitanti della [[provincia di Massa-Carrara]] in [[Toscana]]. Appartiene geograficamente e culturalmente alla [[regione storica]] della [[Lunigiana]].
== Geografia fisica ==
{{vedi anche|Clima della Toscana|Stazione meteorologica di Pontremoli|Stazione meteorologica di Passo della Cisa}}
{|align=right
|[[File:Pontremoli, Porta Parma o di Sommoborgo 01.JPG|miniatura|upright=1.4|Porta Parma]]
|}
Pontremoli è il comune più settentrionale della Regione [[Toscana]], adagiato nell'alta vallata del fiume [[Magra]], alla confluenza con il [[Verde (torrente della Toscana)|torrente Verde]] e la [[Valle del Verde]], all'estremità nord-occidentale della regione storica conosciuta come [[Lunigiana]]. Il centro si trova in una conca circondata da altorilievi collinari, ed è ubicato su uno dei più antichi percorsi che collegano la [[Val Padana]] con la [[Liguria]] e la [[Toscana]], un tempo percorso della [[Via Francigena]], ed ancor oggi tracciato di importanti infrastrutture viarie come l'[[Autostrada A15 (Italia)|Autostrada A15]] e la linea ferroviaria [[Pontremolese]], che collegano direttamente [[Parma]] con [[la Spezia]].
È diviso in centro storico e Verdeno, la zona abitata costruita in tempi successivi al di là del torrente Verde.
* '''[[Classificazione sismica]]''': '''zona 2''' (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
* '''[[Classificazione climatica]]''': '''zona E''', 2166 GR/G
* '''[[Diffusività atmosferica]]''': '''media''', Ibimet CNR 2002
== Origini del nome ==
[[File:Pontremoli, lungomagra 06.JPG|miniatura|upright=1.3|sinistra|vista del Ponte Cesare Battisti detto ponte della Rosa sul [[Magra|fiume Magra]].]]
In merito all'origine del nome, l'ipotesi più accreditata è dal [[lingua latina|latino]] "''pontem ''(o ''pons'') ''[[populus tremula|(populus) tremula]]''", dovuto alla presenza di un antico ponte, oggi inesistente, sul fiume [[Magra]], probabilmente costruito in legno di ''[[Populus tremula]]'' (Pioppo tremolo), che già compare nello stemma prima gentilizio, poi comunale, del paese<ref>https://digilander.libero.it/sottilelinearossa74/Web/Stazioni_html/Pontremoli.htm</ref>. Altra ipotesi, è che l'aggettivo "''tremula''" sia dovuto alla precarietà del suddetto ponte, soggetto alle numerose alluvioni che, da sempre, interessano la zona
<ref>http://www.comune.pontremoli.ms.it/index.php/turismo/</ref>.
Di altra origine, più incerta, sono le numerose modificazioni dialettali del toponimo: la posizione di confluenza del [[Verde (torrente della Toscana)|torrente Verde]], un affluente di destra del [[Magra]] che nasce poco distante al [[Passo dei Due Santi]], verso la località montana di ''[[Cervara (Pontremoli)|Cervara]]'', diede origine alla cosiddetta [[Valle del Verde]], in antico dialetto tosco-ligure ''vergêma'', nome dialettale a sua volta derivante dai dislivelli montani di pietra [[arenaria]] dovuti alle numerose frane cui è soggetto il luogo<ref>https://www.ilcorriereapuano.it/2016/12/toponimi-della-valle-del-verde-storia-geomorfologia</ref>. Con l'espansione urbana del borgo poi, alcune sorgenti e polle d'acqua del suddetto torrente, dette ''i funtanin'', furono chiuse, ma il nome dialettale rimase per sempre conosciuto come ''funtanin d' vergêma'', poi traslitterato in ''funt'ergêma'', quindi ''funtre-gê-ma'', ''funtrêma-l'' e riadattata in italiano ''puntremal'', ''pont-tremal''. Il toponimo dialettale si andò formandosi nell'[[Alto Medioevo]], tuttavia, ad oggi, non si sa ancora con certezza se alcuni documenti storici, come il diario di [[Sigerico di Canterbury]], confermino la correttezza dell'interpretazione<ref>Il Corriere Apuano, anno CV n.11, Pontremoli 17 marzo 2012</ref>.
== Storia ==
=== Età antica ===
I primi insediamenti umani risalirebbero al [[I millennio a.C.]]; ritrovamenti di antichi reperti [[megalitismo|megalitici antropomorfi]], sparsi più o meno in tutta la [[Lunigiana]] e meglio conosciuti come [[statue stele]], oggi conservate nel [[Museo delle statue stele lunigianesi|museo]] dentro il
sovrastante [[castello del Piagnaro]], testimoniano la presenza di nuclei abitati almeno fino all'arrivo degli [[Etruschi]], intorno al [[VII secolo a.C.]]. I fenomeni di mescolanze tra Etruschi e tribù autoctone, diedero vita a quelle che furono identificate come popolazioni di [[Liguri Apuani]].
==== L'antica Apua ====
L'ipotesi che Pontremoli corrispondesse alla leggendaria ''Apua''<ref name="Pagina interretialis"/>, capitale dei [[Liguri Apuani]], è assai fondata già ai tempi della tradizione umanistica. <br/ >Gli Apuani, dopo secoli di resistenza, furono sconfitti dai [[Civiltà romana|Romani]] nel [[II secolo a.C.]] e deportati nel [[Sannio]] perché con la loro guerriglia impedivano alle [[legione romana|legioni]] l'occupazione del territorio circostante<ref>Caciagli, Giuseppe, "Storia della Lunigiana", Arnera, 1992.</ref>. Una parte di essi però riuscì a ritirarsi verso le montagne, rimanendo nascosta nel folto dei boschi e nelle valli impervie, nei loro primitivi insediamenti.
<br/>I resti dell'antica ''Apua'' sarebbero stati riconosciuti nei pressi di frazione ''Belvedere di Saliceto'', lungo il corso del fiume [[Magra]], a circa 3 chilometri dall'odierno paese<ref>''Guida ai misteri e segreti di Firenze e della Toscana'', Milano: SugarCo edizioni, stampa 1987</ref>.
Il toponimo ''Apua'' fu dato dagli stessi [[Civiltà romana|antichi romani]], ma fu tuttavia ripreso da radici più antiche e di origine incerta. Bisogna inoltre tener presente che gli antichi Liguri indicavano, con un nome, una comunità o un insieme di paesi (vedi ad es. gli odierni [[Zeri]] o [[Zignago]] o altri luoghi della [[Liguria]])<ref name="Pagina interretialis">Dictionnaire geographique universel - Charles Maty, Michel-Antoine Baudrand [http://books.google.it/books?id=HY5BAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q=Apua&f=false Pagina interretialis]</ref>.
Nel [[IV secolo]] dell'[[Civiltà romana|impero romano]], ''Apua'' fu ripopolata dagli stessi Liguri, a volte chiamata col nome di ''Abbia''.
<br/>
Oltre alle suddette tribù liguri, Apua ha dato il nome anche alle vicine [[Alpi Apuane]], che però fanno parte del [[subappennino toscano]], posto più a sud, e alla cosiddetta diocesi ''[[Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli|Apuana]]''.
=== Età medievale ===
[[File:Map Minor settlement 1992 - Potremoli evoluzione - Touring Club Italiano CART-TEM-060 (cropped).jpg|thumb|Evoluzione storica della città]]
[[File:Map Minor settlement 1992 - Pontremoli - Touring Club Italiano CART-TEM-060 (cropped).jpg|thumb|Mappa di Pontremoli]]
Nel [[VII secolo]] il primo nucleo abitato del paese cominciò a chiamarsi ''Pons Tremulus''.
Più tardi [[Carlo Magno]], nel [[774]], donerà all'abate di Bobbio anche la selva di [[Montelungo]], assieme ai territori dell'Alpe Adra della [[Val Petronio]] e al borgo marino di [[Moneglia]] che diverrà così il porto del feudo monastico.
Nel [[Medioevo]] il borgo di Pontremoli crebbe notevolmente soprattutto in relazione all'antica ''[[via Francigena]]'' di pellegrinaggio verso [[Roma]] che, procedendo dal [[Passo della Cisa]], attraversava l'intera [[Lunigiana]].
<br>Nell'[[itinerario di Sigerico]] (scritto alla fine del [[X secolo]]), il borgo costituiva la XXXI tappa, ed era definito ''Pontremel'' dalla stessa [[antica arcidiocesi di Canterbury]]. Più tardi, verso la metà del [[XII secolo]], un altro monaco benedettino, ''[[Nikulás Bergsson ]]'', provenendo dall'[[Islanda]] e diretto a [[Gerusalemme]], seguirà lo stesso percorso annotando la sua sosta in ''Pontremoli'' nella sua relazione [[Leiðarvísir]].
Un altro percorso medievale era la ''[[Via dei Monti]]'' (anche detta ''Via de Pontremolo'') che, attraverso la val di Vara, il Bardellone, [[Borghetto Vara]] e [[Brugnato]], collegava Pontremoli all'approdo di [[Levanto]].
Il borgo di Pontremoli, favorito dalla configurazione montuosa del territorio circostante, divenne una repubblica indipendente tra il [[XII secolo|XII]] ed il [[XIII secolo]].
''Per [[Passo della Cisa|Alpem Bardonis]] Tusciam ingressus'', si diceva già nell'[[Alto Medioevo]] di chi passava dalla «Porta di Toscana»: così i [[Longobardi]] avevano definito la regione di Luni.
Così la indicò anche l'imperatore [[Federico II di Svevia|Federico II]], che visitò più volte Pontremoli e, nel febbraio del 1249, proveniente da Cremona, si trascinava appresso in catene [[Pier della Vigna]], il fido consigliere caduto in disgrazia e protagonista del magnifico Canto XIII dell'Inferno.
Proprio in Pontremoli, «''in platea ecclesie Sancti Geminiani''» (Piazzetta S. Gemignano) lo fece crudelmente accecare<ref>[[Livio Galanti]], nel 1980, inquadrò compiutamente questo importante capitolo della storia locale, associando le ricerche compiute nel 1904 dello storico [[Giovanni Sforza]] su alcune cronache piacentine alla successiva scoperta di un'esplicita chiosa trecentesca dell{{'}}''Inferno'' posta su un codice della Biblioteca Mediceo-Laurenziana di Firenze. In forza di ciò nel 2002 Pontremoli viene formalmente inserita dal Centro Lunigianese di Studi Danteschi (CLSD) nel novero dei ''Luoghi Danteschi Lunigianesi'' e nel 2004 viene affissa un'epigrafe commemorativa per iniziativa del medesimo CLSD e del Lions Club "Pontremoli - Lunigiana", auspice l'Amministrazione Comunale</ref>.
La sua collocazione strategica fece di Pontremoli il centro di numerose contese tra varie Signorie italiane e straniere.
All'inizio del XIV secolo la rivalità tra le fazioni di [[guelfi e ghibellini]] culminò con la costruzione del grande campanile per separare i campi dei contendenti.
Il borgo di Pontremoli fu dominio di diverse famiglie aristocratiche, fra cui quella dei [[Malaspina]] (nel [[1319]]) e quella degli [[Antelminelli]] (nel [[1322]]).
Per circa due secoli, tra 1302 e 1502, Pontremoli ospitò la sede della curia della [[diocesi di Brugnato]] essendone di fatto una specie di ''enclave'' all'interno della Lunigiana che dipendeva invece dalla [[diocesi di Luni]].
Nel 1331, Pontremoli fu venduta da [[Giovanni I di Boemia]] a [[Mastino II della Scala]], signore di Verona, e successivamente (nel [[1339]]) passò ai [[Visconti]] di Milano.
Nel 1404 il possesso del borgo passò alla genovese famiglia [[Fieschi]], per ritornare poi nel [[1433]] nuovamente sotto il governo del [[Ducato di Milano|duca di Milano]] [[Filippo Maria Visconti]] che lo donò alla figlia [[Bianca Maria Visconti|Bianca Maria]] come dote in occasione delle sue nozze con [[Francesco Sforza]].
=== Età moderna ===
[[File:Pontremoli, palazzo comunale 00.JPG|miniatura|upright=1.4|Palazzo Comunale]]
[[File:Pontremoli-panorama2.JPG|miniatura|upright=1.4|destra|La cupola della concattedrale e il [[Castello del Piagnaro]]]]
Nel [[1495]] Pontremoli venne saccheggiata dalle truppe in ritirata di [[Carlo VIII]] re di [[Francia]], nonostante il territorio fosse dominio di [[Ludovico il Moro]], nuovo [[Ducato di Milano|Duca di Milano]]. Il saccheggio avvenne in occasione della funesta<ref>Provocata dalle rivalità tra i principati italiani ne rivelò la debolezza militare e costituì l'inizio della perdita d'indipendenza, [[Indro Montanelli]], ''Storia d'Italia''</ref> [[Guerra d'Italia del 1494-1498|discesa in Italia]] del re francese alla conquista del [[Regno di Napoli]]<ref>Al ritorno il re francese subì la disfatta nella [[battaglia di Fornovo]]</ref>.
Ricordo di questo evento è la targa affissa alla base del campanile della vicina frazione di [[Mignegno]].
Sconfitto Ludovico il Moro da [[Luigi XII di Francia|Luigi XII]], come altre aree dell'Italia settentrionale Pontremoli divenne possedimento francese dal [[1508]] al [[1522]].
Dopo la [[Battaglia di Pavia (1525)|sconfitta di Pavia]] su [[Francesco I di Francia|Francesco I]], nel quadro delle conquiste italiane dell'imperatore [[Carlo V]], nel [[1526]] Pontremoli fu concesso in feudo ai [[Fieschi]]. Dopo la loro [[Congiura di Gianluigi Fieschi|congiura]] contro [[Andrea Doria]] ne furono spogliati e il feudo di Pontremoli fu conferito a [[Ferrante I Gonzaga]].
Pontremoli (circa 6.000 abitanti) rimase quindi controllato da un governatore spagnolo, fino a quando non venne acquistata dalla [[Repubblica di Genova]] nel novembre [[1647]] con i [[feudi imperiali]] di [[Giovagallo]] e di [[Castagnetoli]], con la promessa di ratifica reale della Spagna entro sei mesi e la relativa approvazione imperiale al prezzo di 200.000 [[Pezzo da otto|pezzi da otto]]. Tuttavia, alla scadenza dei sei mesi, Genova rescisse il contratto.
Tre anni dopo, [[Filippo IV di Spagna]], nella sua qualità di Duca di Milano, vendette Pontremoli al granduca [[Ferdinando II de' Medici]] per la somma di 500.000 scudi.
Pontremoli entrò quindi a far parte del [[Granducato di Toscana]] e rimase in questa condizione fino al [[1847]], ad eccezione del periodo napoleonico dal [[1805]] al [[1814]].
Con le riforme [[Leopoldo II d'Asburgo-Lorena|leopoldine]] nel [[1777]] Pontremoli divenne una comunità autonoma, sebbene sempre all'interno del Granducato di Toscana, e nel [[1778]] divenne ufficialmente una città. Nel 1797 divenne sede vescovile, rimasta autonoma fino al 1988, quando vi fu la creazione della nuova Diocesi di Massa-Carrara-Pontremoli, con gli stessi confini della provincia civile di Massa Carrara.
<br>L'intera zona venne gravemente danneggiata da un terremoto nel [[1834]].
Nel [[1847]] Pontremoli e il suo territorio vennero annessi al [[Ducato di Parma e Piacenza|ducato di Parma]], in attuazione del [[trattato di Firenze (1844)|trattato di Firenze]] del 28 novembre 1844, e vi rimase fino al 1859 e all'Unità d'Italia<ref>http://www.comune.pontremoli.ms.it/ita/319/1/storia.htm {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121020054646/http://www.comune.pontremoli.ms.it/ita/319/1/storia.htm |date=20 ottobre 2012 }} Storia di Pontremoli dal sito del comune</ref>.
=== Simboli ===
Lo stemma di Pontremoli è stato riconosciuto con decreto del [[Capo del governo primo ministro segretario di Stato|capo del governo]] del 6 marzo 1939<ref name="ACS">{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?2483 |titolo= Pontremoli, decreto 1939-03-06 DCG, riconoscimento di stemma e titolo di città |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref> e concesso, assieme al gonfalone, con decreto del presidente della Repubblica dell'11 maggio 2004<ref>{{cita web|titolo= Pontremoli (Massa Carrara) D.P.R. 11.05.2004 concessione di stemma e gonfalone |url= https://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2004/citta/pontremoli.html }}</ref>.
{{citazione|Di rosso, alla [[Torre (araldica)|torre]] di argento, murata di nero, merlata alla ghibellina di quattro, munita di barbacani, posta a destra, chiusa di nero, finestrata di tre, dello stesso, poste una, due, essa torre unita al ponte di tre archi, di argento, murato di nero, unito al fianco sinistro, con l'impalcato [[in banda]] abbassata, l'arco [[Destra (araldica)|a destra]], di maggiore ampiezza, quello [[Sinistra (araldica)|a sinistra]] più piccolo, quello di mezzo, di misura intermedia, torre e ponte fondati sulla [[Campagna (araldica)|campagna]] di azzurro, fluttuosa di argento, il ponte sormontato dalla [[corona all'antica]] di sette punte visibili, d'oro, la torre sormontata dalla [[Stella (araldica)|stella]] di cinque raggi, dello stesso. Ornamenti esteriori da Città.}}
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
=== Onorificenze ===
Pontremoli è tra le [[città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]], insignita della medaglia di bronzo al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]]<ref>{{Cita web|url= http://www.istitutonastroazzurro.it/istituzionidecoratemedagliabronzovaloremilitare.html|titolo=Istituzioni decorate di medaglia di bronzo al valor militare}}</ref>:{{Onorificenze
|immagine = Valor militare bronze medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza = valor militare
|motivazione = La Città di Pontremoli, fiera del suo passato antifascista, invitò i suoi figli alla lotta per la difesa della Patria e per la libertà. In venti mesi di sofferenze atroci, di privazioni, di rastrellamenti, di deportazioni, di devastazioni, di lutti e di rovine, temprò lo spirito del suo popolo al sacrificio più alto e più puro, contribuendo così alla resurrezione della Patria. Il sacrificio e il sangue dei suoi caduti resteranno nel tempo a perpetuo ricordo e insegnamento della indomita fierezza delle sue genti
}}{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
|motivazione = Decreto del Capo del Governo
|data = 6 marzo 1939
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Pontremoli-castello del Piagnaro1.JPG|miniatura|Sullo sfondo il castello del Piagnaro]]
[[File:Duomo di pontremoli, interno 01.JPG|miniatura|Duomo di Pontremoli vista interna]]
[[File:Pontremoli, ss. annunziata, chiostri 06.JPG|miniatura|Uno dei chiostri della Santissima Annunziata]]
=== Architetture religiose ===
* [[Duomo di Pontremoli|Concattedrale di Santa Maria del Popolo]]. Fu edificata nel [[XVII secolo]] e dedicata a [[Santa Maria Assunta]], e contiene sculture e dipinti di valore. La cupola della cattedrale, assieme al campanile, domina il profilo del centro abitato.
* [[Chiesa della Santissima Annunziata (Pontremoli)|Chiesa della Santissima Annunziata]], con il monastero [[Ordine di Sant'Agostino|agostiniano]]. Fu costruita sul finire del [[XV secolo|quattrocento]], a seguito di un'[[Apparizioni e altre manifestazioni mariane|apparizione]] della [[Maria (madre di Gesù)|Vergine]], che sarebbe avvenuta presso un'[[Edicola (architettura)|edicola sacra]] entro cui era [[affresco|affrescata]] un{{'}}''[[Annunciazione]]''<ref>Rino Cammilleri, ''Tutti i giorni con Maria, calendario delle apparizioni'', Edizioni Ares, 2020, p.578 (formato Kindle).</ref>.
* [[Chiesa di San Francesco (Pontremoli)|Chiesa di San Francesco]], fondata nel [[1219]], secondo la tradizione dallo stesso [[San Francesco|San Francesco d'Assisi]].
* [[Chiesa di San Geminiano (Pontremoli)|Chiesa di San Geminiano]], barocca, è situata nella piazzetta dove fu accecato [[Pier della Vigna]].
* [[Chiesa di San Giacomo al Campo]], o Chiesa della Misericordia
* [[Chiesa di San Giacomo d'Altopascio]]
* [[Chiesa di San Giorgio (Pontremoli)|Chiesa di San Giorgio]]
* [[Chiesa di Sant'Ilario (Pontremoli)|Chiesa di Sant'Ilario]]
* [[Chiesa di San Martino e San Lazzaro]]
* [[Chiesa di San Nicolò (Pontremoli)|Chiesa di San Nicolò]]; conserva un'antica croce lignea
* [[Chiesa di San Pietro (Pontremoli)|Chiesa di San Pietro]]
* [[Chiesa di Santa Cristina (Pontremoli)|Chiesa di Santa Cristina]]
* Ex [[convento dei Cappuccini (Pontremoli)|convento dei Cappuccini]], oggi chiesa di San Lorenzo
* [[Oratorio di Nostra Donna]], in stile [[rococò]], sorge presso la porta ed il ponte di Castelnuovo.
* [[Via francigena]]
Nel comune di Pontremoli ci sono complessivamente 47 chiese censite dalla [[Conferenza Episcopale Italiana|CEI]], tra oratori e chiese parrocchiali.
=== Architetture militari ===
* {{cn|il [[castello del Piagnaro]], chiamato così per le tipiche tegole, dette ''piagne'', fu eretto nell'[[XI secolo]], ma subì numerosi attacchi con conseguenti ricostruzioni, fino al [[1790]], anno in cui il [[Granduca di Toscana]] [[Leopoldo II d'Asburgo-Lorena|Pietro Leopoldo]] consegna al Comune l'ultimo cannone per fonderne il bronzo e realizzare la campana civica. Attualmente ospita il [[Museo delle statue stele lunigianesi]], che rappresentano il più antico e misterioso patrimonio di questa terra.}}
* [[Campanone]] o ''torre di Cacciaguerra'', situata tra piazza del Duomo e piazza della Repubblica, è la torre campanaria simbolo del paese. Costruita nel [[XIV secolo]] per volontà di [[Castruccio Castracani]] come parte di un sistema fortificato, che prendeva il nome di Cortina di Caggiaguerra (o Cazzaguerra, in dialetto) che divideva in due parti la città, fu riadattata all'uso attuale nel cinquecento.
* ''Porta Parma'', situata nel margine nord del centro abitato pontremolese, fu costruita come fortificazione in epoca [[Alto Medioevo|altomedioevale]].
* ''Porta di Castelnuovo'', situata tra l'oratorio di Nostra Donna e il teatro della Rosa, completava la difesa della città e proteggeva il ponte del Castelnuovo.
* ''Porta dell'Imborgo'', segnava l'accesso meridionale alla città di Pontremoli.
* ''Porta della Cresa'', antico accesso occidentale al borgo, è preceduta dal pedonale ponte [[Architettura preromanica|preromanico]] ([[XI secolo]]) sul [[Verde (torrente della Toscana)|Torrente Verde]], detto, appunto, della ''Cresa'' o anche di [[Chiesa di San Francesco (Pontremoli)|San Francesco]].
=== Architetture civili ===
* Ponte della Cresa, sul torrente Verde, costruito in muratura nel XIV secolo.
* Ponte Stemma o del Casotto, sul Verde poco prima della sua confluenza nel Magra, in muratura, fu costruito sul finire del XIV secolo.
* Ponte del Giubileo o del Castelnuovo, sul fiume Magra, fu costruito anch'esso alla fine del XIV secolo e distrutto dai tedeschi nell'aprile [[1945]]. Fu ricostruito nelle forme originarie nel [[2000]].
* Ponte dei Chiosi, sul Verde, sorge nella campagna a nord del centro abitato.
* [[Villa Dosi Delfini]], eretta nel [[XVII secolo]] dalla ricca famiglia dei Dosi, che vi fecero anche edificare la cosiddetta ''Casa dei Chiosi''.
* [[Villa Pavesi Negri Baldini]]
* [[Palazzo Dosi Magnavacca]]
* [[Teatro della Rosa]], sorge lungo le rive del Magra, presso la porta ed il ponte di Castelnuovo. Fu costruito nel [[XVIII secolo]] su iniziativa del governo granducale, subì importanti modifiche e restauri nel [[1840]] e nel [[1948]]. Al suo interno sono presenti alcune decorazioni del pittore pontremolese Antonio Contestabili.
== Società ==
I Pontremolesi sono molto attaccati alla propria città ed alle proprie tradizioni.
Molto sentita quella secolare della "Disfida dei Falò". Ogni anno, infatti, i rioni di San Nicolò (17 gennaio) e San Geminiano (31 gennaio) si sfidano, accendendo giganteschi falò sul greto del fiume Magra (San Nicolò) e del torrente Verde (San Geminiano).
Molto numerose sono le associazioni di volontariato (oltre 30) che si contano in città e che, a vario titolo, si impegnano per rendere Pontremoli una Città viva e ricca di eventi.
Moltissime le manifestazioni che si susseguono durante tutto l'anno, con maggiore concentrazione in estate.
Questo susseguirsi di eventi fa di Pontremoli la città più viva ed attiva della Lunigiana.
Da qualche anno a questa parte, si registra un forte aumento di turisti, soprattutto stranieri.
A partire dall'anno 2020 e dallo sviluppo su larga scala del [[lavoro agile]], Pontremoli è divenuta una delle mete italiane più importanti per i lavoratori da remoto. Grazie ad un progetto portato avanti da volontari, oggi Pontremoli si colloca tra le mete italiane ed europee di riferimento per lavoratori da remoto e nomadi digitali. Attualmente è presente una nutrita comunità internazionale di remote workers e digital nomads.
== Cultura ==
===
* [[Museo delle statue stele lunigianesi]]
* [[Museo diocesano (Pontremoli)|Museo diocesano]]
=== Tradizioni e folclore ===
* [[Premio Bancarella]], premio letterario nato nel [[1953]]. La premiazione avviene ogni anno la seconda domenica di luglio. In diversi periodi dell'anno vengono effettuati anche il Bancarellino (dedicato ai libri e ai bambini), il bancarella sport (dedicato ai libri sullo sport) e il bancarella cucina.
* '''''Incontri nel Salotto d'Europa''' (fine luglio - inizio agosto di ogni anno) - Dibattiti con personalità della cultura, del giornalismo, della scienza e delle istituzioni.''
*''Medievalis'' (fine agosto): rievocazione storica della visita di Federico II (1226), che si fermò qui alcuni giorni, concedendo alla città i privilegi di libero Comune. La giornata prevede conferenze, la ricostruzione del processo e del rogo di un'eretica, spettacoli e ricostruzioni di antiche botteghe di arti e mestieri, studenti dell'Accademia di Belle Arti di Firenze che mostrano l'antica arte di scolpire la pietra in uno degli scorci più suggestivi della strada che porta al castello (per l'occasione allestito in puro stile medievale). Sono inoltre previste lezioni di tiro con l'arco o di scherma medievale e oltre alle offerte dei ristoranti del centro. Nell'edizione 2011, si è dedicata una giornata ai tumulti spirituali che portarono alla creazione degli Ordini francescano e domenicano e al fiorire dei movimenti ereticali.<ref>[http://www.medievalis.org/index.php/medievalis/madievalis/ medievalis.org] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150417211716/http://www.medievalis.org/index.php/medievalis/madievalis/ |data=17 aprile 2015 }}</ref>
* ''Falò di Sant'Antonio'' detto comunemente di San Nicolò, tradizionale rito augurale (17 gennaio).
* ''Festa patronale di San Geminiano'', con accensione dei tradizionali falò (31 gennaio).
* ''Rassegna di antiquariato'' (3ª domenica del mese in gennaio, marzo, giugno, luglio e dicembre).
* ''Festa di San Pietro (29 giugno)'', esistente da oltre 50 anni ed in origine sagra del bestiame. Dal 1994 momento di aggregazione giovanile con artisti di strada e concerti. Tradizionale chiusura con fuochi di artificio.
* ''Festa della Madonna del Popolo'', solenne processione in ricordo del voto che nel 1622 salvò la città dalla peste (2 luglio).
==
Fra le principali specialità del posto si trovano:
* gli [[Amor (gastronomia)|amor]], piccoli dolci consistenti in un ripieno cremoso di vaniglia tra due wafer
* la [[spongata]], un dolce tradizionale contenente cioccolato, miele e nocciole, uva passa e cannella
* la [[torta d'erbi]]
* i [[testaroli]], pasta cotta nei testi
* gli [[sgabei]], a base di pane fritto e salato
* i [[panigaccio|panigacci]], sottili e a base di pastella di farina, tipici del vicino paese di [[Podenzana]]
===
Pontremoli ha dato il natale e l'ospitalità ad alcuni importanti personalità legate alla musica.
* [[Pietro Giovanni Parolini]], compositore del [[XIX secolo]].
* le memorie storiche riportano nelle cronache del [[XIX secolo]] la presenza di musici a processioni e parate militari. La banda musicale di Pontremoli, priva di titolo o concessione legale, fu attivata il 1º giugno [[1832]]. Nel [[1848]] la banda fu impegnata in almeno tre manifestazioni: per i festeggiamenti organizzati dopo l'allontanamento della guarnigione parmense; per accogliere degnamente [[Vincenzo Gioberti]] ed infine per rendere onore al Granduca di Toscana Leopoldo II. In seguito, col nome di “Società Filarmonica Pontremolese”, fu sempre presente alle manifestazioni civili e religiose della città scandendo momenti di gloria, dolore ed allegria.
* nel [[1906]], nacque un'altra banda, la “Società Musicale Giuseppe Verdi”, subito in concorrenza con la Filarmonica, antagonismo trasformatosi ben presto in competizione e scontro a volte anche violento. Durante il fascismo le due bande vennero sciolte dall'autorità, e riunite in seguito in un'unica formazione denominata “Unione Musicale Gioacchino Rossini”. Nell'immediato dopo guerra, la banda si ricostituì grazie anche all'intervento dell'Amministrazione Comunale che provvide alla sua gestione.
* nel [[1977]], per volontà di tutti i musicanti e pur restando ente comunale, la banda assume il nome di “Musica Cittadina Pontremoli”. Dal [[1992]], la direzione è affidata al maestro Riccardo Madoni che, con un repertorio che spazia da brani classici a brani originali per banda e musica da film, dirige con impegno, professionalità e grande sensibilità un gruppo di appassionati musicanti sempre più giovani continuamente alimentato dal prezioso contributo della scuola musicale, attiva dal 1990.<ref>[http://www.musicacittadina.it musicacittadina.it]</ref>.
=== Astronomia ===
* Il 25 agosto 2000 [[Luigi Sannino]], Giulio Scarfì e [[Paolo Pietrapiana]] dall'[[36033 Viseggi|Osservatorio Astronomico di Monte Viseggi]], gestito dall'Associazione Astrofili Spezzini scoprono l'Asteroide [[18928 Pontremoli|2000 QH9]] che verrà nominato dagli stessi successivamente "Pontremoli" in onore della città Lunigianese. Il testo comunicato al Minor Planet Center cita: "Pontremoli è un Comune italiano importante nel medioevo per la sua posizione strategica nel territorio della Lunigiana e sulla via Francigena dei pellegrini da Parigi a Roma. Pontremoli è famosa per il museo delle statue stele preistoriche e per l'evento culturale Premio Bancarella".
* Nel 2001 il sindaco [[Enrico Ferri (politico)|Enrico Ferri]] modifica il Gonfalone della città aggiungendo la stella sopra la torre per omaggiare l'asteroide scoperto.
== Economia ==
{{...|centri abitati d'Italia}}
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Pontremoli}}
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:Pontremoli 05.JPG|miniatura|upright=1.4|La stazione ferroviaria]]
=== Strade ===
Pontremoli è raggiungibile in auto uscendo all'omonimo casello lungo l'[[Autostrada A15 (Italia)|Autostrada A15]] [[Parma]]-[[La Spezia]], oppure percorrendo la [[Strada statale 62 della Cisa]].
Per il trasporto su strada Pontremoli è servita sia per i trasporti urbani sia per quelli extraurbani dai mezzi dell'azienda CAT, che la collegano alle altre città e paesi della Lunigiana, a Massa e Carrara e alla Spezia.
=== Ferrovie ===
{{vedi anche|Ferrovia Pontremolese}}
La [[Stazione di Pontremoli|stazione ferroviaria di Pontremoli]] si trova lungo la linea Parma-La Spezia, percorsa da numerosi treni regionali tra i due capilinea ed anche da alcuni convogli a media percorrenza. Tale linea è anche conosciuta come [[Pontremolese]], proprio perché Pontremoli è il centro più importante che si affaccia su questa ferrovia e si trova in posizione quasi equidistante tra le due città capolinea. Nel territorio comunale era presente anche un'altra piccola stazione denominata [[Stazione di Grondola-Guinadi|Grondola-Guinadi]], ormai dismessa e relegata ad impianto di servizio in prossimità dell'accesso alla lunga galleria di valico ([[Galleria del Borgallo]]).
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Gianpiero Bertoni|Inizio=22 ottobre 1985|Fine=30 maggio 1990|Partito=[[Democrazia Cristiana]]|Carica=[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|Note=<ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=[[Enrico Ferri (politico)|Enrico Ferri]]|Inizio=30 maggio 1990|Fine=24 aprile 1995|Partito=[[Partito Socialista Democratico Italiano]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=[[Enrico Ferri (politico)|Enrico Ferri]]|Inizio=24 aprile 1995|Fine=14 giugno 1999|Partito=[[Centro Cristiano Democratico]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=[[Enrico Ferri (politico)|Enrico Ferri]]|Inizio=14 giugno 1999|Fine=14 giugno 2004|Partito=[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Marino Bertocchi|Inizio=14 giugno 2004|Fine=8 agosto 2006|Partito=[[lista civica]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Girolamo Bonfissuto|Inizio=8 settembre 2006|Fine=29 maggio 2007|Carica=[[Commissario straordinario|Comm. straordinario]]|Partito=-|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Franco Gussoni|Inizio=29 maggio 2007|Fine=1º febbraio 2011|Partito=[[lista civica]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Valerio Massimo Romeo|Inizio=1º febbraio 2011|Fine=17 maggio 2011|Carica=[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|Partito=-|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Lucia Baracchini|Inizio=17 maggio 2011|Fine=6 giugno 2016|Partito=[[lista civica]] di [[centro-destra]] Cara Puntremal, [[PdL]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Lucia Baracchini|Inizio=6 giugno 2016|Fine=5 ottobre 2021|Partito=[[lista civica]] di [[centro-destra]] Cara Puntremal, [[Forza Italia (2013)|FI]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Jacopo Maria Ferri|Inizio=5 ottobre 2021|Fine=''in carica''|Partito=[[lista civica]] di [[centro-destra]] Cara Puntremal, [[Forza Italia (2013)|FI]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
==
* {{Gemellaggio|Slovacchia|Trenčianske Teplice}}
* {{Gemellaggio|Francia|Morières-lès-Avignon}}
* {{Gemellaggio|Italia|Noto||Noto (Italia)}}
==
;Calcio:
Ha sede nel comune la società G.S. Pontremolese 1919, che ha disputato campionati dilettantistici regionali
;Pallacanestro:
La società Polisportiva Pontremolese milita in promozione.
;Ciclismo:
La 2ª tappa del [[Giro d'Italia 2004]] si è conclusa a Pontremoli.
=== Impianti sportivi ===
* Stadio comunale "Lunezia", capienza 1000 posti.
* Stadio comunale "Nene Romiti", capienza 200 posti
* Palazzetto dello sport "Pala Marcello Borzacca"
== Note ==
<references/>
==
* [[Giovanni Sforza (storico)|Giovanni Sforza]], ''Storia di Pontremoli dalle origini al 1500'', Firenze, Franceschini, 1904.
* {{cita libro| Livio |Galanti| titolo=La Lunigiana nella ‘Divina Commedia’ - III - Pier della Vigna| editore=Il Corriere Apuano| anno=22 marzo 1980}}
== Voci correlate ==
* [[Lunigiana]]
* [[Magra]]
* [[Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli]]
* [[Associazione nazionale città del pane]]
* [[Lunezia]]
* [[Premio Bancarella]]
* [[Storie e leggende della Lunigiana]]
*[https://comune.pontremoli.ms.it/comune/lamministrazione/stemma/ Città della stella]
== Altri progetti ==
{{
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{box successione
|tipologia = oggetto
|carica = Tappa dell'[[itinerario di Sigerico]]
|immagine =
|precedente = ''Mansio XXX – Aguilla'' ([[Aulla]])
|periodo = ''Mansio XXXI – Puntremel''
|successivo = ''Mansio XXXII – Sce Benedicte'' ([[Montelungo]])
}}
{{Via Francigena}}
{{Comuni della provincia di Massa-Carrara}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Toscana}}
[[
|