Lombardia: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
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|Voce bandiera = Bandiera della Lombardia
|Stemma = Flag of Lombardy square.svg
|Voce stemma = Stemma della Lombardia
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 1
|Tipo = [[regione a statuto ordinario]]
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|Data rielezione = 10-3-2023
|Data istituzione = [[1948]]<ref>Operativa dal 1970.</ref>
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|Latitudine NS = N
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|Longitudine EW = E
|Altitudine = 279<ref>{{Cita web |url=https://it.db-city.com/Italia--Lombardia |titolo=Altitudine media |accesso=14 aprile 2022 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200907214847/https://it.db-city.com/Italia--Lombardia |urlmorto=no }}</ref>
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|Sottodivisioni = [[provincia di Bergamo|Bergamo]], [[Provincia di Brescia|Brescia]], [[Provincia di Como|Como]], [[Provincia di Cremona|Cremona]], [[Provincia di Lecco|Lecco]], [[Provincia di Lodi|Lodi]], [[Provincia di Mantova|Mantova]], [[Città metropolitana di Milano|Milano]] (''[[Città metropolitane d'Italia|città metropolitana]]''), [[Provincia di Monza e della Brianza|Monza e Brianza]], [[Provincia di Pavia|Pavia]], [[Provincia di Sondrio|Sondrio]], [[Provincia di Varese|Varese]]
|Sottosottodivisioni = [[:categoria:Comuni della Lombardia|1502]]<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttitalia.it/lombardia/|titolo=Regione Lombardia|sito=tuttitalia.it|accesso=5 settembre 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20250610023159/https://www.tuttitalia.it/lombardia/|dataarchivio=10 giugno 2025|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url = https://www.istat.it/it/archivio/6789|titolo = CODICI STATISTICI DELLE UNITÀ AMMINISTRATIVE TERRITORIALI: COMUNI, CITTÀ METROPOLITANE, PROVINCE E REGIONI|autore =Istituto nazionale di statistica|wkautore = Istituto nazionale di statistica|sito = istat.it|data = 30 giugno 2023|formato = xls|accesso = 23 settembre 2023|urlmorto = no}}</ref>
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|Lingue = [[Lingua italiana|italiano]], [[lingua lombarda|lombardo]],<ref>{{cita web|url=http://www.unesco.org/languages-atlas/en/atlasmap/language-id-382.html|titolo=UNESCO Interactive Atlas of the World's Languages in Danger|lingua=en|citazione=Location(s): the region of Lombardy (except the southernmost border areas) and the Novara province in Piedmont, Italy; Ticino Canton and the Mesolcina District and two districts south of St. Moritz in Graubünden (Grigioni), Switzerland|accesso=30 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180529003739/http://www.unesco.org/languages-atlas/en/atlasmap/language-id-382.html|urlmorto=no}}</ref> [[lingua emiliana|emiliano]]<ref>{{cita web|url=http://www.unesco.org/languages-atlas/en/atlasmap/language-id-349.html|titolo=UNESCO Interactive Atlas of the World's Languages in Danger|lingua=en|citazione=Location(s): Pavia, Voghera, and Mantua, and in Lunigiana district in Tuscany|accesso=30 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201217025532/http://www.unesco.org/languages-atlas/en/atlasmap/language-id-349.html|urlmorto=no}}</ref>
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|Nome abitanti = lombardi
|Festa = [[29 maggio]] (anniversario della [[battaglia di Legnano]])
|Patrono = [[sant'Ambrogio]]<ref>{{cita web|url=http://archivio.diocesidicremona.it/main/file/DOWNLOAD/Mes_12dicembre_07Ambrogio.pdf|titolo=Sant'Ambrogio Patrono della Lombardia.|accesso=30 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170922100542/http://archivio.diocesidicremona.it/main/file/DOWNLOAD/Mes_12dicembre_07Ambrogio.pdf}}</ref>
|PIL = {{M|442690}} [[Milioni|mln]] [[Euro|€]]<ref name=ec.eu>{{cita web|url=https://ec.europa.eu/eurostat/documents/2995521/9618249/1-26022019-AP-EN.pdf/f765d183-c3d2-4e2f-9256-cc6665909c80|titolo=Regional GDP per capita ranged from 31% to 626% of the EU average in 201|lingua=en|accesso=11 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190902020336/https://ec.europa.eu/eurostat/documents/2995521/9618249/1-26022019-AP-EN.pdf/f765d183-c3d2-4e2f-9256-cc6665909c80}}</ref>
|PIL PPA =
|PIL procapite = {{M|44400,50|ul=€}}<ref name=ec.eu/>(2022)
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|Immagine localizzazione = Lombardy in Italy.svg
|Mappa = Map of region of Lombardy, Italy, with provinces-it.svg
|Didascalia mappa = Province della Lombardia
|Parlamentari = 64 [[Camera dei deputati (Italia)|deputati]]<br/>31 [[Senato della Repubblica|senatori]]
}}
La '''Lombardia'''
di {{Formatnum:10054951}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> dell'[[Italia nord-occidentale]], istituita nel 1948 e resa operativa nel 1970. Ha come [[capoluogo]] la città di [[Milano]].
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== Etimologia ==
{{Vedi anche|Lombardia (regione storica)}}
Il nome deriva dal termine medievale ''Longobardia'', in uso nell'Italia bizantina per designare la parte della penisola dominata dalla popolazione germanica dei [[Longobardi]], in opposizione alla rimanente, allora detta ''Romania''. Nello specifico i domini longobardi si distinguevano tra una Langobardia maior, corrispondente ai domini dell'Italia Settentrionale, e una Langobardia minor, corrispondente a quelli dell'Italia Meridionale.
Dopo l'888, durante l'[[epoca carolingia]], il termine ''Longobardia'' venne invece usato a toponimo della [[Marca (circoscrizione)|marca]] del [[Sacro Romano Impero]] fondato da [[Carlo Magno]], comprendente Milano, che aveva confini molto più estesi della moderna Lombardia, durante tutto il Basso Medioevo è infatti un termine ancora usato per indicare tutta l'Italia Settentrionale. Il nome "Lombardia", si ritrova ancora nel saggio del 1553 ''Descrittione di tutta Italia'' di [[Leandro Alberti]] con la suddivisione in "Lombardia di qua dal [[Po]]" e "Lombardia di là dal Po".<ref>Leandro Alberti, ''Descrittione di tutta Italia di F. Leandro Alberti bolognese, nella quale si contiene il sito di essa, l'origine & le signorie delle città & de i castelli ...'', per Giouan Maria Bonelli, Venezia, 1553.</ref>
Con l'espansione padana dei domini veneziani e sabaudi il termine inizierà ad essere utilizzato per indicare i territori compresi tra le nuove identità del "Piemonte" e della "Venezia", comprendendo quindi una Lombardia transpadana e cispadana.
Dopo la [[Guerra di successione spagnola]], l'[[Impero austriaco]], impossessatosi dell'ex ducato di Milano nel 1714, cominciò a indicarla come "[[Lombardia austriaca]]". Da questo punto in poi con il termine "Lombardia" si iniziò a definire un territorio più limitato, corrispondente all'incirca alla moderna regione italiana.<ref>vedi p. 615 in {{cita libro|autore=M. Malte-Brun|titolo=Universal Geography|volume=VII|editore=Adam Black|città=Edinburgh|anno=1829|cid=M.Malte-Brun}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.fondiantichi.unimo.it/FA/732680.html|titolo=Regolamento del processo civile per la Lombardia austriaca|accesso=28 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171201033807/http://www.fondiantichi.unimo.it/FA/732680.html}}</ref> Ma sarà solo dalla costituzione del Regno d'Italia nel 1861 che il toponimo si riferisce all'attuale suddivisione amministrativa, il termine era infatti ancora ampiamente utilizzato anche per indicare i territori al di qua del Po, corrispondenti all'odierna Emilia per la quale si rispolverò il termine antico di "Emilia" per indicare il territorio corrispondente pressoché alla antica regio Aemilia.
== Storia ==
{{vedi anche|Storia della Lombardia}}
[[File:Shepherd Map of Ancient Italy, Northern Part.jpg|thumb|Il Nord Italia in epoca romana, suddiviso nelle [[Regioni dell'Italia augustea|regioni augustee]]. Tra esse c'era ''[[Regio XI Transpadana]]'', che aveva come capitale ''[[Mediolanum]]'', cioè Milano]]
[[File:Alboin's entrance into Pavia.jpg|sinistra|miniatura|''Il re [[Longobardi|longobardo]] [[Alboino]] [[Assedio di Pavia (569-572)|entra a Pavia]]''. Il nome della regione deriva dal latino medievale ''Longobardia'',''Terra dei [[Longobardi]]'', popolazione germanica che invase la penisola italica nel [[568]] d.C. e fece di [[Pavia]] la capitale del proprio [[Regno longobardo|regno]].]]
Nella [[Pianura Padana]] sono stati trovati vari oggetti che testimoniano la diffusione in essa già nel III millennio a.C. dell'uomo,<ref>{{cita web|url=http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_981532187/Cultura_di_Remedello.html|titolo="Cultura di Remedello" su MSN Encarta|6 ottobre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050313183505/http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_981532187/Cultura_di_Remedello.html}}</ref> già presente almeno dal [[pleistocene]] in area prealpina<ref>Si vedano gli esempi del [[Buco del piombo]] ([[uomo di Neanderthal]]) e di [[Canzo]] ([[mesolitico]]), in [[provincia di Como]].</ref>
Le prime civiltà che si svilupparono furono quella [[Camuni|Camuna]] (nel [[Neolitico]]) e la [[cultura di Golasecca]] ([[Età del bronzo]]).
L'area lombarda centro-orientale fu interessata da un'influenza [[etrusca]] attorno al [[V secolo a.C.]] In seguito, nel [[IV secolo a.C.]], la regione fu invasa da varie genti [[Galli]]che, che daranno vita alle confederazioni degli [[Insubri]], nella Lombardia occidentale dove daranno luogo alla [[fondazione di Milano]], e dei [[Cenomani]], nella Lombardia orientale e nell'area del basso [[Lago di Garda|Garda]] e delle rive del [[Po]].
Sul finire del [[III secolo a.C.]] gli antichi Romani incominciarono la [[Conquista romana della Gallia Cisalpina|conquista della Pianura Padana]], scontrandosi con gli Insubri, mentre i Cenomani furono fin dall'inizio loro alleati. La [[Gallia Cisalpina|provincia]] diede in seguito i natali a celebri esponenti della cultura latina, quali [[Plinio il Vecchio|Plinio]] a [[Como]] e [[Virgilio]] a [[Mantova]].
Negli ultimi secoli dell'[[Impero romano d'Occidente]], [[Milano]] (''[[Mediolanum]]'') accrebbe notevolmente la propria importanza di centro politico e religioso (con l'episcopato di [[sant'Ambrogio]]), tanto che divenne una delle sedi dei [[tetrarchi]] al tempo di [[Costantino]], il quale nel 313 d.C. emanò un editto chiamato [[editto di Milano]], tramite cui si concedeva a tutti i sudditi la libertà di professare la propria religione, anche ai cristiani, fino ad allora esclusi da tale diritto.<ref>{{cita|Comolli e Goldstein|p. 116|SFT1}}.</ref>
Alla [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]] (l'[[Assedio di Pavia (476)|assedio di Pavia]] e la conseguente morte di [[Flavio Oreste]] furono gli episodi principali della caduta della ''pars Occidentalis'' <ref>{{Cita web|url=https://www.academia.edu/4311218/Pavia_Vestigia_di_una_Civitas_altomedievale|titolo=Pavia: Vestigia di una Civitas altomedievale}}</ref>) furono i [[barbari]] a dominare la regione: prima arrivarono gli [[Eruli]] di [[Odoacre]] (476-493), poi gli [[Ostrogoti]] di [[Teodorico il Grande]] (493-553), che fecero di [[Pavia]] una delle sedi (insieme a [[Ravenna]] e [[Verona]]) del loro [[Regno ostrogoto|regno]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Piero|cognome=Majocchi|titolo=Piero Majocchi, Pavia capitale del regno longobardo: strutture urbane e identità civica|lingua=en|accesso=16 luglio 2021|url=https://www.academia.edu/8336300/Piero_Majocchi_Pavia_capitale_del_regno_longobardo_strutture_urbane_e_identit%C3%A0_civica}}</ref>. La Lombardia ritornò poi a far parte dell'[[Impero romano]] (questa volta dell'[[Impero bizantino]]) dopo la [[Guerra gotica (535-553)|Guerra gotica]], che durò circa 20 anni e che flagellò l'[[Italia]] intera. Dopo pochi anni di dominio imperiale bizantino, nel 568 i [[Longobardi]] attaccarono e conquistarono gran parte dell'Italia, e posero la loro capitale a Pavia.<ref>{{cita|Comolli e Goldstein|p. 140|SFT1}}.</ref>
È proprio in questo periodo che si iniziò a chiamare con il termine ''Langobardia'' i territori occupati dai Longobardi, ossia gran parte della [[Pianura Padana]] e l'attuale [[Toscana]] (''[[Langobardia Maior]]'') e i [[ducato di Spoleto|ducati di Spoleto]] e [[ducato di Benevento|Benevento]] nell'Italia centrale e meridionale (''[[Langobardia Minor]]'').<ref>{{Treccani|longobardi|Longobardi|accesso=8 novembre 2014}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|nome=Ermanno A.|cognome=Arslan|anno=1996|titolo=Longobardi|rivista=Enciclopedia dell'Arte Medievale|editore=Treccani|accesso=8 novembre 2014|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/longobardi_(Enciclopedia-dell'-Arte-Medievale)/|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141112233439/http://www.treccani.it/enciclopedia/longobardi_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Medievale%29/|urlmorto=no}}</ref> Nel [[VII secolo]] il termine "Lombardia" prese a designare specificamente la marca carolingia comprendente Milano e Pavia, detta in precedenza ''Liguria'' o ''Neustria'', anche se continuò ancora per più di un millennio a designare in senso lato l'intera Italia centro-settentrionale (vedi [[Lombardia (regione storica)]]).<ref>{{Treccani|lombardia|accesso=8 novembre 2014}}</ref>
Nel 774 il re dei Franchi [[Carlo Magno]] - disceso in Italia l'anno precedente, su invito del pontefice [[Adriano I]] minacciato dai Longobardi - [[Assedio di Pavia (773-774)|conquistò Pavia]], portò prigioniero in Gallia re Desiderio e si autoproclamò re dei Franchi e dei Longobardi, mentre fregiava del titolo di [[re d'Italia]] il proprio secondo figlio maschio [[Pipino d'Italia|Pipino]]. Il dominio franco diede inizio alla [[feudalesimo|struttura politica feudale]] che caratterizzò l'[[Alto Medioevo]].
Con i sovrani [[carolingi]] la Lombardia fu parte del [[Regno d'Italia (Sacro Romano Impero)|Regno d’Italia]] (800-1024), che fu subito dotato di una larga autonomia e che tese, senza giungervi del tutto, a un'organizzazione centralizzata delle funzioni amministrative, giudiziarie e finanziarie dello stato, concentrate nella capitale, [[Pavia]]<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/regno-italico_(Enciclopedia-Italiana)|titolo=ITALICO, REGNO in "Enciclopedia Italiana"|sito=www.treccani.it|accesso=14 febbraio 2023}}</ref>.
[[File:Kingdom of Italy (HRE) - 962.png|sinistra|miniatura|La Lombardia e le altre soddivisioni del [[Regno d'Italia (Sacro Romano Impero)|Regno d'Italia]] nel 962.]]
[[File:IMG 3734 - Milano - Stemma visconteo- sull'Arcivescovado - Foto di Giovanni Dall'Orto - 15-jan-2007.jpg|thumb|Stemma dei [[Visconti]], signori di [[Milano]]]]
Nella Pianura Padana del [[Basso Medioevo]] cominciò a diffondersi un modello politico nuovo: il [[comune medievale]], protagonista di un ripopolamento delle città. Nel 1176 la [[Lega Lombarda]] sconfisse le truppe dell'imperatore [[Federico Barbarossa]] nella [[battaglia di Legnano]]. La [[pace di Costanza]] del 1183 sancì nel contempo la formale ubbidienza dei comuni all'imperatore e il sostanziale riconoscimento delle autonomie comunali da parte del sovrano. A partire dal XIII secolo il modello comunale entrò in crisi e venne presto soppiantato dalle nascenti [[Signorie]]: i [[Gonzaga]] a [[Mantova]],<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/cultura/eventi/2010/gonzaga/notizie/dinastia_gonzaga_ea34cfa8-302a-11df-9bdf-00144f02aabe.shtml|titolo=I Gonzaga|accesso=31 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120413122927/http://www.corriere.it/cultura/eventi/2010/gonzaga/notizie/dinastia_gonzaga_ea34cfa8-302a-11df-9bdf-00144f02aabe.shtml}}</ref> i [[Visconti]] e poi gli [[Sforza]] a [[Milano]].<ref>{{cita|Comolli e Goldstein|pp. 359-360|SFT1}}.</ref>
Nella seconda metà del Medioevo, in quella che veniva chiamata Lombardia (ovvero l'Italia del nord) cominciarono a differenziarsi la parte meridionale (Toscana) e quella orientale (Marca trevigiana, Marca veronese): il termine "Lombardia", da allora in poi, cominciò a identificare ormai solo la parte della Pianura padana situata a nordovest del fiume [[Mincio]], soprattutto i territori soggetti al dominio dei [[Visconti]] prima e degli [[Sforza]] poi. Nel XV secolo la Lombardia divenne nuovamente terra di conquista: prima arrivarono i Veneziani da est, poi i [[Francesi]] rivendicarono la restante parte del [[Ducato di Milano]] che poi fu ceduto, dopo lunghi anni di guerra, il cui evento culminante fu la [[Battaglia di Pavia (1525)|battaglia di Pavia del 1525]], agli [[Spagnoli]] che vi rimasero a lungo, formalmente ancora sotto l'egida del [[Sacro Romano Impero]].
Durante questa dominazione la regione conobbe, dopo un primo periodo di prosperità, una progressiva decadenza, aggravata nel XVII secolo da epidemie di [[peste]]. Nel 1714 il Ducato di Milano, in seguito alla [[guerra di successione spagnola]] passò per eredità dagli [[Asburgo di Spagna]] agli [[Asburgo d'Austria]]; infine gli austriaci ottennero anche il [[ducato di Mantova]].
[[File:Italy 1806.jpg|thumb|Il Regno d'Italia napoleonico, avente come capitale Milano, nel 1807, quando includeva anche l'[[Istria]] e la [[Dalmazia]]]]
[[File:Suddivisioni del Regno Lombardo-Veneto.svg|thumb|Carta del [[Regno Lombardo-Veneto]], 1815-1866]]
La parte orientale della regione, annessa alla [[Repubblica di Venezia]] nel corso del XV secolo, comprendeva i territori di [[Bergamo]], [[Crema (Italia)|Crema]], [[Brescia]] e [[Salò]], che seguirono dunque una storia in diversa dal resto della regione fino al 1797, quando la Lombardia conobbe nuovamente, dopo secoli di divisione, l'unità politica e amministrativa sotto l'egida di [[Napoleone Bonaparte]].
Dopo l'esperienza della [[Repubblica Transpadana]], della [[Repubblica Cisalpina]], del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]] (di cui Milano fu formalmente la capitale con [[Napoleone Bonaparte]] re d'Italia), tutti Stati dipendenti dalla Francia napoleonica, la [[Restaurazione]] creò il [[Regno Lombardo-Veneto]] nuovamente sotto gli Asburgo d'Austria.
La Lombardia fu poi un importante centro del [[Risorgimento]], con le [[Cinque giornate di Milano]] del marzo 1848 e il successivo [[Plebiscito delle province lombarde del 1848|plebiscito]], le [[Dieci giornate di Brescia|Dieci Giornate di Brescia]] del 1849, i [[Martiri di Belfiore]] a Mantova negli anni tra il 1851 e il 1853. L'annessione della Lombardia al [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]] avvenne in seguito alla [[Seconda guerra d'indipendenza italiana|seconda guerra di indipendenza]] nel 1859, guerra durante la quale la Lombardia fu il principale teatro di battaglia (battaglie di [[Battaglia di Montebello (1859)|Montebello]], [[Battaglia di Palestro|Palestro]], [[Battaglia di Magenta|Magenta]], [[Battaglia di Solferino e San Martino|Solferino e San Martino]] e [[Battaglia di San Fermo|San Fermo]]). Nel 1861, con la [[proclamazione del Regno d'Italia]], la Lombardia entrò a far parte del moderno Stato italiano, ad eccezione della parte centro-orientale della [[provincia di Mantova]] che verrà annessa nel 1866 dopo la [[terza guerra di indipendenza]]. Per quanto riguarda la battaglia di Solferino, fu durante questo conflitto che [[Henry Dunant]] ha preso l'iniziativa di creare la [[Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Internazionale|Croce Rossa]].
Il fronte alpino della [[prima guerra mondiale]] attraversò il versante alpino lombardo orientale, e nel primo dopoguerra Milano fu il centro dei [[Fasci italiani di combattimento]]. Milano divenne poi [[Medaglia d'oro al valor militare]] per la [[Resistenza italiana|Resistenza]] dopo la sua liberazione dal fascismo durante la [[seconda guerra mondiale]], mentre la resistenza partigiana si spargeva nelle valli e nelle province.
Seguendo i confini storici, nel 1948 viene prefigurata la regione amministrativa della Lombardia facente parte della neonata [[Repubblica Italiana]].
Negli anni del [[Miracolo economico italiano|boom economico]], Milano fu uno dei poli del "[[triangolo industriale]]" dell'Italia del nord. Gli [[anni di piombo]] ebbero ampia rilevanza in Lombardia, con la [[strage di piazza Fontana]] a Milano nel 1969 e la [[strage di Piazza della Loggia]] a [[Brescia]] nel 1974, nonché con i numerosi attentati da parte delle Brigate Rosse e scontri di piazza tra le opposte aree dell'estremismo politico.
Negli anni ottanta del XX secolo Milano divenne simbolo della crescita economica del Paese, e simbolo del rampantismo economico-finanziario della "[[Milano da bere]]", mentre il gruppo socialista milanese di [[Bettino Craxi]] era al governo nazionale. La città di Milano, nei primi anni 1990, fu l'origine della serie di scandali noti come [[Tangentopoli]] emersi dalle indagini giudiziarie della procura milanese note come [[Mani pulite]], che poi si propagheranno nel resto del Paese.
== Geografia fisica ==
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=== Generalità ===
[[File:Valtellina-Panorama.jpg|upright=3.6|center|thumb|Panorama della Valtellina dall'Alpe Piazzola nel comune di [[Castello dell'Acqua]]]]
[[File:PIC 4107 crop1.jpg|thumb|Bernina Punta Perrucchetti 4020 m, la cima più alta della Lombardia]]
La superficie della Lombardia si divide quasi equamente tra pianura (che rappresenta circa il 47% del territorio) e le zone montuose (che ne rappresentano il 41%). Il restante 12% della regione è collinare.<ref>{{cita web|url=http://www.globalgeografia.com/italia/lombardia.htm|titolo=Globalgeografia|accesso=1º agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120629113936/http://www.globalgeografia.com/italia/lombardia.htm}}</ref>
Sotto l'aspetto morfologico la regione viene divisa in cinque aree: alpina ([[Alpi Lepontine]] e [[Alpi Retiche|Retiche]]), prealpina (Prealpi Luganesi, [[Alpi Orobie]] e [[Prealpi Lombarde]], Prealpi Bresciane), alta pianura ([[Varesotto]], [[Brianza]], Monzese, Milanese, [[Cremasco]], [[Bassa Bergamasca]], [[Franciacorta]], [[Bassa Bresciana]], [[Alto Mantovano]]), bassa pianura ([[Lomellina]], [[Pianura Padana]], [[Oltrepò mantovano|Oltrepò Mantovano]]), appenninica ([[Oltrepò Pavese]]).
La regione è attraversata da decine di fiumi (tra cui il [[Po]], fiume più grande e lungo d'Italia) ed è bagnata da centinaia di laghi di origine naturale e artificiale.
I massicci principali sono il [[Massiccio del Bernina|Bernina]] (4049 m), il [[Monte Disgrazia|Disgrazia]] (3678 m), l'[[Ortles]] (3905 m) e l'[[Adamello (monte)|Adamello]] (3555 m), nelle Alpi Retiche; il [[Pizzo Coca]] (3053 m), nelle Alpi Orobie; il [[Pizzo del Diavolo di Tenda]] (2915 m), nelle Prealpi e il [[Monte Lesima]] (1724 m), nell'Oltrepò Pavese. Raggiunge il punto più elevato con la [[Punta Perrucchetti]] (4020 m), appartenente al Bernina.
Le principali valli sono la [[Val Camonica]], la [[Val Trompia]], la [[Valle Sabbia|Val Sabbia]], la [[Valtellina]], la Val Chiavenna, la [[Val Seriana]], la [[Val Brembana]], la Val Cavallina, la [[Valsassina]], e la [[Valassina]].<ref>{{cita web|url=https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/scopri-la-lombardia/territorio-e-popolazione/territorio+e+popolazione|titolo=Territorio e popolazione|4 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170921165656/http://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/scopri-la-lombardia/territorio-e-popolazione/territorio+e+popolazione}}</ref>
=== Orografia ===
[[File:Lombardy.satellite.jpg|thumb|Lombardia nord-occidentale vista dal satellite. Partendo da destra si vedono: il [[Lago Maggiore]], il [[Lago di Varese]], il [[Lago di Monate]], il [[Lago di Comabbio]], il [[Ceresio]], il [[Lago di Como]], il [[Lago di Montorfano]], il [[Lago di Alserio]], il [[Lago di Pusiano]], il [[Lago di Annone]], il [[Lago di Garlate]] e il [[Lago d'Iseo]] in alto a sinistra. In alto a destra si nota l'area metropolitana di [[Milano]]]]
In termini geografici la Lombardia non si può considerare un [[territorio]] unitario, nel senso di territorio delimitato da precise conformazioni fisiche, sia per la varietà di paesaggi che l'attraversano senza racchiuderla, sia perché i confini amministrativi, sono molto spesso il frutto di complesse vicende storiche. Tuttavia è possibile delineare a grandi linee il suo territorio amministrativo attraverso rilievi, laghi e fiumi.
A delimitare la Lombardia a nord si può utilizzare lo spartiacque alpino tra la [[Valtellina]] e le valli del [[Reno]] e dell'[[Inn]] anche se, a volte, questo confine oltrepassa il versante valtellinese. A est sono il [[lago di Garda]] e il fiume [[Mincio]] a separare la Lombardia dalle altre regioni italiane; così come a sud il [[Po]] (eccezion fatta per l'[[Oltrepò Pavese]] e l'[[Oltrepò mantovano]] che si estendono più a sud), e a ovest il [[Lago Maggiore]] e il [[Ticino (fiume)|Ticino]] (con l'eccezione della [[Lomellina]] che sconfina verso il [[Piemonte]]) possono servire per distinguere la Lombardia dalle altre regioni. Questi confini racchiudono un territorio di circa {{M|23861|ul=km2}},<ref>{{cita libro|titolo=Atlante Zanichelli 2011|editore=Zanichelli Editore|p=6|isbn=978-88-08-13962-7}}</ref> rendendola la quarta regione italiana per estensione superficiale.
Attraversando la regione, da nord verso sud, s'incontrano lungo il cammino per primi i rilievi delle [[Alpi]] e poi, poco più a sud, le [[Prealpi]] seguite da dolci colline che smussano il passaggio dalla montagna alla [[Pianura Padana]]. Proprio lungo la fascia prealpina si trovano alcuni dei più grandi laghi d'Italia (come il [[Lago di Garda]], il [[Lago Maggiore]] e il [[lago di Como]]), mentre numerosi fiumi (come il [[Po]], l'[[Adda]], l'[[Oglio]], il [[Mincio]] e il [[Ticino (fiume)|Ticino]]) e [[torrenti]] solcano le montagne, formando profonde valli, attraversano la pianura rendendola rigogliosa di vegetazione. In una piccola area a sud dell'Oltrepò Pavese nella zona della [[val Trebbia]], si ergono [[collina|colline]] e montagne dell'[[Appennino ligure]]; qui il fiume [[Trebbia]], per una piccola porzione, segna il confine più meridionale della regione con l'[[Emilia-Romagna]].
[[File:Altimetria Lombardia.svg|thumb|left|La Lombardia per zone altimetriche]]
I nomi delle [[Alpi]] della Lombardia derivano tutti dalle popolazioni che, al tempo degli [[Antichi romani|antichi Romani]], vivevano tra queste montagne. Le [[Alpi Lepontine]] prendono il nome dalla popolazione ligure dei [[Leponzi]] stanziata in questa zona e poi sottomessa dall'imperatore romano [[Augusto]]; le [[Alpi Retiche]] dai [[Reti]], popolazione di origine [[etrusca]] rifugiatasi nelle Alpi Centrali durante l'[[invasione celtica della penisola italiana]]; e le [[Alpi Orobie]] dalla popolazione di origine ligure, o forse celtica, degli [[Orobi]].<ref>{{cita web|url=http://www.montagnadilombardia.com/alpi.html|titolo=Origine del nome delle Alpi lombarde|accesso=30 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130527104241/http://www.montagnadilombardia.com/alpi.html}}</ref>
Le catene montuose corrispondono al 40,5% del territorio regionale<ref>{{cita web|titolo=Peculiarità del territorio lombardo|autore=IReR Lombardia|url=http://www.irer.it/lombardia2010/testi/dossier/ambiente-e-sviluppo/la-valorizzazione-del-territorio/1_Peculiarita-del-territorio-lombardo.pdf|accesso=4 gennaio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120826140353/http://www.irer.it/lombardia2010/testi/dossier/ambiente-e-sviluppo/la-valorizzazione-del-territorio/1_Peculiarita-del-territorio-lombardo.pdf}}</ref> e sono costituite dalle Alpi, dalle Prealpi e dagli Appennini. Appartengono alle Alpi lombarde una piccola porzione delle Alpi Lepontine e gran parte delle Alpi Retiche. Sul territorio montano della Lombardia spiccano quattro massicci orografici di rilievo: il [[Pizzo Badile|Badile]]-[[Monte Disgrazia|Disgrazia]], il [[Massiccio del Bernina|Bernina]], l'[[Ortles-Cevedale]] e l'[[Gruppo dell'Adamello|Adamello]]. I primi tre sorgono sullo spartiacque tra i bacini del Reno e dell'[[Inn]] a nord e dell'[[Adda]] e dell'[[Oglio]] a sud e solo in parte si ergono sul territorio nazionale. L'Adamello, invece, sorge tra i bacini dell'Oglio e dell'[[Adige]] e si trova completamente in territorio italiano; dalle montagne adamelline nasce, fra gli altri, il fiume Chiese. Le Alpi lombarde raggiungono la massima quota alla [[Punta Perrucchetti]] ({{M|4020|ul=m}}), nel massiccio del Bernina, dove a quest'ultimo appartengono sei tra le dieci cime più elevate della regione. Al di fuori di questo, altre importanti vette sono il [[Gran Zebrù]] (3857 m) nel Gruppo Ortles-Cevedale e il [[Monte Cevedale]] (3764 m). Il massiccio dell'Ortles-Cevedale ospita il [[ghiacciaio dei Forni]], che ha un'estensione di circa {{M|11,34|ul=km2}} ed è il secondo ghiacciaio d'Italia dopo quello dell'[[Ghiacciaio dell'Adamello|Adamello]], pure in Lombardia nell'omonimo gruppo montuoso ed esteso per {{M|15,66|ul=km2}}. A sud della Valtellina si stagliano le [[Alpi Orobie]] che superano i 3000 metri, delimitate a est dalla [[Valcamonica]] e a ovest dal bacino del [[lago di Como]].
[[File:Colline moreniche del Lago Garda.JPG|thumb|[[Solferino]], [[Morena|colline moreniche]] del [[lago di Garda]]]]
Confinate a ovest dal [[Lago Maggiore]] e a est dal [[Lago di Garda]] si trovano le [[Prealpi]] lombarde le cui vette superano di poco i 2500 m di quota. Le Prealpi sono in prevalenza costituite da [[sedimento|sedimenti]] calcarei e sono geologicamente più giovani delle Alpi. La loro origine sedimentaria ha permesso la formazione di solchi profondi nelle montagne, principalmente per opera dei [[ghiacciaio|ghiacciai]], che hanno portato alla formazione di strette e profonde valli solcate da fiumi e occupate in parte dai laghi prealpini, sbarrati verso la pianura da rilievi morenici. I rilievi [[morena|morenici]] a sud delle prealpi, assieme alle prime sporgenze orografiche, formano quella fascia collinare (12,4% del territorio) che collega le prealpi alla pianura e che contiene numerosi laghi piccoli e poco profondi.
La pianura lombarda occupa il 47,1% della superficie totale della regione ed è parte della [[Pianura Padana]] che si estende dal Piemonte alla Romagna, dalle Alpi agli Appennini. La pianura lombarda può essere suddivisa geologicamente in due parti: l'alta e la bassa. L'alta pianura è caratterizzata da materiali grossolani, molto permeabili, di origine alluvionale e presenta grossi solchi originati dai fiumi che scendono dalle montagne. La bassa pianura invece è formata da materiale argilloso, poco permeabile e declina dolcemente verso il Po. Il passaggio dall'alta alla bassa pianura lombarda è segnalato dalla presenza di riaffioramenti naturali d'acqua detti [[Risorgiva|risorgive]] o fontanili, causati dall'incontro della falda freatica proveniente dall'alta pianura con i terreni impermeabile della bassa. Questa linea ha un andamento parallelo a quello prealpino e passa per le città di [[Magenta (Italia)|Magenta]], [[Monza]], [[Treviglio]], [[Trenzano]], [[Chiari]] e [[Goito]].
=== Passi alpini ===
{{vedi categoria|Valichi della Lombardia}}
[[File:Splügenpass Nordseite.jpg|thumb|Il versante settentrionale del passo dello Spluga]]
Le vallate alpine lombarde sono più ampie e larghe rispetto a quelle che si trovano, sempre sull'arco alpino, in [[Piemonte]] e in [[Valle d'Aosta]]. La maggior parte di esse sono attraversate da torrenti che scendono verso la [[Pianura Padana]] formando fiumi che poi si immettono alla sinistra idrografica nel [[Po]]. Grazie all'ampiezza delle loro valli i passi alpini lombardi, sebbene si trovino a un'[[altitudine]] elevata, sono facilmente accessibili.
I passi internazionali più importanti che si trovano sulle Alpi lombarde e che mettono in comunicazione la regione con la [[Svizzera]] sono il [[passo dello Spluga]] ({{M|2118|u=m}}), il [[passo del Maloja]] ({{M|1815|ul=m}}) e il [[passo del Bernina]] ({{M|2323|u=m}}), con quest'ultimi due che sono situati in territorio elvetico. I passi nazionali più importanti sono invece il [[passo dello Stelvio]] ({{M|2759|u=m}}) e il [[passo del Tonale]] ({{M|1883|u=m}}), che mettono in comunicazione la Lombardia con il [[Trentino-Alto Adige]]. Questi passi alpini rivestono una grande rilevanza anche da un punto di vista storico, visto che da sempre permettono una facile comunicazione tra la Lombardia e i suoi territori confinanti. Da essa sono poi conseguiti costanti traffici commerciali, che hanno contribuito allo sviluppo della regione.<ref>{{cita web|url=http://www.lebellezzeditalia.it/lombardia/lombardia_it/lombardia.htm|titolo=Lombardia|accesso=27 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170704051804/http://www.lebellezzeditalia.it/lombardia/lombardia_it/lombardia.htm}}</ref>
=== Valichi alpini di frontiera ===
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|[[Confine di Stato di Zenna]]||[[Maccagno con Pino e Veddasca]] (Zenna)||Gambarogno ([[Sant'Abbondio (Gambarogno)|Sant'Abbondio]])||SS 394 - Via Cantonale
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|Valico Fornasette||Luino (Fornasette)||[[Tresa (comune)|Tresa]] (Fornasette)||SP 6 - Via Cantonale
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|Valico di Cremenaga||[[Cremenaga]]||[[Tresa (comune)|Tresa]] (Ponte Cremenaga)||SP 61 - Via Cantonale
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|Uggiate
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|Lanzo
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==== I laghi ====
{{Immagine grande|Lecco e il suo lago.JPG|900px|Vista panoramica del golfo di Lecco dal [[Monte Barro]], da sinistra si vedono: il [[Moregallo]], il
La regione è costellata da molti laghi di grandi e piccole dimensioni, i principali dei quali sono:
* Il [[lago di Garda]] (o Benaco), di origine glaciale, è il più grande d'Italia con una superficie di {{M|370|ul=km2}}. È profondo {{M|346|ul=m}} e ha una lunghezza di {{M|51.6|ul=km}}. La grande quantità d'acqua del lago ha effetti significativi sul clima locale. Lungo le sue sponde si coltivano infatti l'[[Olea europaea|ulivo]], i [[Citrus × limon|limoni]] e i [[Citrus medica|cedri]], tipici del [[clima mediterraneo]].<ref>{{cita web|url=http://www.lagodigarda.it/|titolo=Lago di Garda|accesso=1º agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121009171937/http://www.lagodigarda.it/}}</ref>
* Il [[lago Maggiore]] (o Verbano) ha una superficie di {{M|212|ul=km2}}, un'estensione di {{M|50|ul=km}}, una larghezza che va dai 2 ai {{M|4.5|ul=km}} e una profondità massima di {{M|372|ul=m}}.<ref>{{cita web|url=http://www.illagomaggiore.com/|titolo=Lago Maggiore|accesso=1º agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120814043527/http://www.illagomaggiore.com/}}</ref>
* Il [[lago di Como]] (o Lario) è caratterizzato da una forma a Y rovesciata, con la punta di [[Bellagio]] che segna la separazione in due rami. Completamente scavato nella cerchia prealpina, il lago si snoda per {{M|46|ul=km}}, ha una larghezza massima di {{M|4.3|ul=km}} e una superficie di {{M|146|ul=km2}}. È il primo in Italia come sviluppo perimetrico ({{M|180|ul=km}}) e il quinto in Europa come profondità ({{M|410|ul=m}}).<ref>{{cita web|url=http://www.lagodicomo.com/|titolo=Lago di Como|accesso=1º agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080820030503/http://www.lagodicomo.com/}}</ref>
* Il [[lago d'Iseo]] (o Sebino) ha la forma di una S, con una superficie di {{M|65.3|ul=km2}} e una profondità massima di {{M|361|ul=m}}. Vi è situata l'isola lacustre più grande d'[[Europa]], [[Monte Isola]], che si estende per {{M|4.3|ul=km2}}. Nell'estate del 2016 la sponda bresciana è stata al centro dell'installazione artistica temporanea [[The Floating Piers]] di [[Christo e Jeanne-Claude|Christo]].<ref>{{cita web|url=http://www.lagodiseo.org/|titolo=Lago d'Iseo|accesso=1º agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120817145327/http://www.lagodiseo.org/}}</ref>
* Il [[lago di Lugano]] (o Ceresio), situato in Lombardia, ma anche Svizzera e ha una superficie di {{M|48.7|ul=km2}}. Sulle sue sponde si trovano i comuni italiani di [[Porto Ceresio]], [[Valsolda]] e [[Porlezza]].<ref>{{cita web|url=https://www.lakelugano.ch/it|titolo=Lago di Lugano|accesso=1º agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080225150408/http://www.lakelugano.ch/}}</ref>
* Il [[lago d'Idro]] (o Eridio), anch'esso di origine glaciale è situato nella [[provincia di Brescia]] ai confini con il [[Trentino]], a 368 metri sul livello del mare,ed è formato dalle acque del [[Chiese (fiume)|fiume Chiese]] che ne è anche l'emissario. La sua superficie misura 10,9 km².<ref>{{cita web|url=http://www.lagodidro.it/|titolo=Lago d'Idro|accesso=1º agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061210051056/http://www.lagodidro.it/10}}</ref>
* Il [[lago di Varese]], che ha una superficie di circa {{M|14,9|ul=km2}} e che ha una profondità massima di 26 [[Metro|m]].<ref>{{cita web|url=http://www.lagodivarese.it/Home|titolo=Il Lago di Varese|accesso=24 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131005105925/http://lagodivarese.it/Home}}</ref>
* Lago d'Endine
* I [[laghi di Mantova]] (Lago Superiore, Lago di Mezzo e Lago Inferiore) che, con una superficie complessiva di {{M|6,21|ul=km2}}, sono gli unici interamente ricompresi nella [[Pianura Padana]].
==== I fiumi ====
{| class="wikitable sortable" style="float:right; margin:0.5em; width:35%;"
|+ Principali fiumi che scorrono sul territorio lombardo.
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![[Bacino idrografico|Bacino]] (km²)
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|[[Olona (meridionale)|Olona meridionale]]
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|[[Cherio]]
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[[File:Adda2.JPG|thumb|left|Il fiume Adda tra [[Trezzo sull'Adda|Trezzo]] e [[Capriate San Gervasio]], tra la città metropolitana di Milano e la provincia di Bergamo]]
[[File:
[[File:Palazzolo2781.jpg|thumb|left|Ponte Romano sul fiume Oglio (IV sec.) a [[Palazzolo sull'Oglio|Palazzolo]], in provincia di Brescia]]
[[File:Brembo a San Giovanni Bianco.jpg|thumb|Il fiume Brembo a [[San Giovanni Bianco]], in provincia di Bergamo]]
Per il territorio lombardo passano centinaia di fiumi e torrenti, il più rilevante dei quali è il [[Po]] che con i suoi {{M|652|ul=km}} è il più lungo d'Italia. Per un lungo tratto costituisce il confine meridionale della regione e scorre interamente in Lombardia solo nelle province di Pavia e Mantova.
Gli altri principali fiumi provengono dal versante alpino della Pianura Padana e sono tutti affluenti del Po: infatti il territorio lombardo è quasi interamente compreso nel [[bacino idrografico]] del principale fiume italiano.<ref group=N>Uniche limitate eccezioni sono la [[Val di Lei]] e la [[Val di Livigno]], che appartengono ai bacini del [[Reno]] la prima e del [[Danubio]] la seconda.</ref> Data la scarsa estensione del territorio regionale a sud del Po, la Lombardia è praticamente priva di fiumi appenninici: nell'[[Oltrepò pavese]] non si trovano corsi d'acqua significativi, mentre l'unica eccezione è costituita dal [[Secchia]] che nell'ultimo tratto del suo corso, prima di confluire nel Po, scorre nell'[[Oltrepò mantovano]].
Oltre al Po, i fiumi principali sono:
* L'[[Adda]] (313 km) è il fiume più lungo che scorre interamente in Lombardia. Nasce in [[Val Alpisella]] e dopo aver attraversato l'intera [[Valtellina]] s'immette nel lago di Como, riuscendone dal ramo di [[Lecco]] per affluire nel [[Po]] nei pressi di [[Castelnuovo Bocca d'Adda]] (LO).
* L'[[Oglio]] (280 km) che, dopo aver attraversato la [[Val Camonica]], s'immette nel [[lago d'Iseo]] e ne esce a Sarnico passando per [[Palazzolo sull'Oglio]] e confluendo nel Po a [[Torre d'Oglio]]. L'Oglio segna i confini fra le province di [[provincia di Brescia|Brescia]], [[provincia di Bergamo|Bergamo]], [[provincia di Cremona|Cremona]] e [[provincia di Mantova|Mantova]].
* Il [[Ticino (fiume)|Ticino]] (248 km), che nasce in [[Svizzera]] nel [[Canton Ticino]], è immissario ed emissario del [[Lago Maggiore]] e divide per un tratto la Lombardia dal [[Piemonte]] prima di confluire poco a sud di Pavia nel Po, di cui è il principale affluente per portata d'acqua.
* Il [[Mincio]] (75 km
* Il [[Chiese (fiume)|Chiese]] (160 km), che nasce in Trentino, è immissario ed emissario del [[Lago d'Idro]] e attraversa la parte orientale della [[provincia di Brescia]] affluendo nell'[[Oglio]] in [[provincia di Mantova]], in prossimità di [[Acquanegra sul Chiese]].
* Altri fiumi rilevanti sono il [[Lambro]] (130 km), il [[Serio]] (124 km) e il [[Brembo (fiume)|Brembo]] (74 km), l'[[Olona]] (71 km) e l'[[Olona (meridionale)|Olona meridionale]] (36 km). L'omonimia tra i due fiumi Olona non è di origine imitativa o [[Etimologia|etimologica]], ma è dovuta al fatto che originariamente si trattava di due tronconi dello stesso fiume, deviato dagli [[Civiltà romana|antichi Romani]] nel suo tratto superiore verso Milano
=== Clima ===
[[File:Castello Di San Giorgio Nella Nebbia.jpg|thumb|left|Nebbia al [[Castello Visconteo (Legnano)|castello Visconteo di Legnano]], nella [[città metropolitana di Milano]]]]
[[File:051210-Salò-Italy-Marius.jpg|thumb|Un [[olivo]] sul lungolago del comune bresciano di [[Salò]]. Sul Lago di Garda è presente un microclima "mediterraneo" che consente la coltivazione dell'olivo e la produzione dell'olio di oliva]]
Il [[clima]] della Lombardia, per quanto definibile di tipo [[Clima temperato umido|temperato umido con estate calda]],<ref name=geoatlas>{{cita libro|coautori=Marco Astolfi e Delia Romano|titolo=Geoatlas 1, Italia ed Europa, Uomo e Ambiente|editore=Atlas|città=Bergamo|anno=2007|pp=76-77|isbn=978-88-268-1361-5}}</ref> si presenta molto variegato a causa delle diverse conformazioni naturali presenti sul territorio: montagne, colline, laghi e pianure.
In genere le stagioni estive in pianura sono [[Afa (meteorologia)|afose]] (a causa della molta [[umidità]]) e calde. La continentalità fa sì che la media delle temperature massime nel mese di luglio sia di {{M|29|ul=°C}}.<ref name=meteo>{{cita web|url=https://www.ilmeteo.it/portale/medie-climatiche/Lombardia|titolo=Media delle temperature della Lombardia|accesso=14 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161127162042/http://www.ilmeteo.it/portale/medie-climatiche/Lombardia}}</ref> Ma in questi mesi dell'anno sono anche frequenti forti temporali e improvvisi rovesci accompagnati anche da grandine. In base alle medie degli ultimi 30 anni, le temperature invernali sono generalmente comprese fra un minimo di -2 °C in gennaio e un massimo di 13 °C in marzo<ref>{{Cita web|url=https://www.ilmeteo.it/portale/medie-climatiche/Milano|titolo=Clima Milano - Medie climatiche » ILMETEO.it|lingua=it|accesso=26 aprile 2021}}</ref>, con precipitazioni contenute.<ref name=geoatlas/> L'escursione termica nel corso dell'anno è elevata e la nebbia è intensa, seppur in costante diminuzione da metà anni '90 (circa del 50% rispetto ai decenni precedenti<ref>{{Cita web|url=https://www.cnr.it/it/comunicato-stampa/5936/val-padana-la-nebbia-si-dimezza|titolo=Val Padana, la nebbia si dimezza}}</ref>).
In montagna il clima è tipicamente [[Clima alpino|alpino]] con estati fresche, abbondanti precipitazioni e inverni lunghi, rigidi e poco piovosi.<ref>{{cita libro|coautori=Marco Astolfi e Delia Romano|titolo=Geoatlas 1, Regioni d'Italia|editore=Atlas|città=Bergamo|anno=2007|p=20|isbn=978-88-268-1361-5}}</ref> La [[Pianura Padana]], a causa dello sbarramento alpino a nord e dell'[[Appennino tosco-emiliano|Appennino]] a sud è una delle zone meno ventilate d'Italia;<ref>{{cita web|url=http://atlanteeolico.rse-web.it/viewer.htm|titolo=Atlante Eolico|10 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120526031552/http://atlanteeolico.rse-web.it/viewer.htm}}</ref> ciò è causa del ristagno delle sostanze inquinanti<ref>{{Cita web|url=https://www.arpalombardia.it/Pages/Aria/Aria-Progetti/Progetto-Bacino-Padano.aspx|titolo=Progetto Bacino Padano - Aria / Qualità dell'Aria|sito=ARPA Lombardia|lingua=en|accesso=26 aprile 2021|dataarchivio=26 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210426121302/https://www.arpalombardia.it/Pages/Aria/Aria-Progetti/Progetto-Bacino-Padano.aspx|urlmorto=sì}}</ref> ma anche della percezione più alta delle temperature invernali. La neve, abbondante sui rilievi, cade - ma non sistematicamente - anche in pianura, essendo la temperatura media minima in gennaio di {{M|-1|ul=°C}}.<ref name=meteo/>
Il [[Lago di Garda]] grazie alle sue dimensioni ed alla sua posizione, mitiga notevolmente la costa bresciana<ref>{{Cita web|url=http://www.giovannipagano.eu/ipertesti/geografia/lombardia_2/geografia/clima/climalago.htm|titolo=Il clima dei laghi|accesso=26 aprile 2021}}</ref>, creando un [[microclima]] "[[Clima mediterraneo|mediterraneo]]" che rende possibile la coltivazione dell'[[Olea europaea|olivo]] e la produzione dell'[[olio di oliva]]; anche in altre zone lacustri viene prodotto il cosiddetto "[[olio lombardo]]".<ref>{{cita web|url=http://www.oliofelice.com/il-lago/no.html|titolo=Il lago di Garda e il suo microclima|accesso=9 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131027132134/http://www.oliofelice.com/il-lago/no.html}}</ref>
La fascia prealpina e l'alto [[Oltrepò]] hanno un clima di tipo temperato fresco, la media montagna alpina un clima temperato freddo e le vette un clima di tipo [[Clima glaciale|glaciale]].<ref name=geoatlas/>
Come in tutte le zone urbanizzate del pianeta le città lombarde, a causa delle loro grandi dimensioni e della produzione di calore dovuta all'attività umana, hanno dato origine a un innalzamento medio della temperatura locale rispetto alle campagne circostanti, la cosiddetta "[[isola di calore]]".
Le principali stazione meteorologiche che permettono di monitorare il clima della Lombardia e che fanno capo al Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare Italiana sono quelle di [[Stazione meteorologica di Milano Centro|Milano Centro]], di [[Stazione meteorologica di Milano Linate|Milano Linate]], di [[Stazione meteorologica di Brescia Ghedi|Brescia-Ghedi]], di [[Stazione meteorologica di Brescia Montichiari|Brescia-Montichiari]], di [[Stazione meteorologica di Milano Malpensa|Milano Malpensa]] e di [[Stazione meteorologica di Bergamo Orio al Serio|Bergamo-Orio al Serio]].<ref>{{cita web|url=http://www.meteoam.it/?regione=lombardia×pread=prev&ora=6|titolo=Servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare Italiana - Osservazioni meteorologiche in Lombardia|accesso=9 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130501184545/http://www.meteoam.it/?regione=lombardia×pread=prev&ora=6}}</ref>
=== Geologia ===
[[File:
La struttura geologica della Lombardia deriva dall'[[Orogenesi alpina|orogenesi]] delle [[Alpi]] dovuta alla collisione tra la [[placca africana]] e quella [[Placca euroasiatica|europea]] che ha generato la catena alpina a partire dal Cretaceo superiore fino al Miocene.<ref>Cesare R. Perotti, ''Assetto tettonico ed evoluzione strutturale delle Prealpi bresciane dalla fine dell'orogenesi varisica ad oggi'', in AAVV, Atti del "Convegno Una nuova geologia per la Lombardia", Milano, 6-7 novembre 2008, Regione Lombardia</ref>
Dal punto di vista geologico, oltre che geografico, la Lombardia può essere divisa in tre "zone". La Pianura Padana delimitata a sud dall'Oltrepò Pavese e a nord dalle Alpi, a loro volta suddivise in Alpi Centrali e le [[Dominio Sudalpino|Alpi Meridionali]] (anche dette Sudalpine) dalla [[Linea Insubrica]], che attraversa la [[Valtellina]] in direzione est-ovest.
La formazione delle [[Alpi Orobie]] ha avuto inizio nel [[Miocene]] circa 20 milioni di anni fa; le rocce che formano la catena montuosa sono per lo più di origine metamorfica: [[gneiss]], [[micascisti]] e [[filladi]].<ref
[[File:Resegone3.jpg|thumb|left|Particolare cresta seghettata del Resegone visto da [[Lecco]]]]
In [[Val Trompia]] affiora la [[Formazione di Collio]] costituita da termini vulcanoclastici: tufi conglomeratici e [[porfiriti]]. Questi depositi terrigeni derivano dallo smantellamento di edifici vulcanici situati a sud, nell'attuale area padana. Sono stati riconosciuti da studi petrografici termini vulcanici [[dacite|dacitici]] e [[andesite|andesitici]], tipici degli archi magmatici di tipo [[Pacifico]] (come l'attuale [[Indonesia]]), che indicano un contesto geodinamico collisionale.
Il [[Calcare di Domaro]] è presente estesamente in tutta la regione:<ref
Il territorio di [[Lecco]] si è formato nel periodo che va da 250 a 26 milioni di anni fa. Esso è frutto prima dell'azione orogenetica e poi del modellamento da parte dei ghiacciai e dei fiumi che hanno definito l'attuale orografia. La parte settentrionale della [[provincia di Lecco]] appartiene al sistema alpino, il [[Monte Legnone]] (
[[File:Origgio, campi e boschi.JPG|
La [[Pianura Padana]] invece è di origine più recente; formatasi dal deposito di materiale detritico sulla piattaforma continentale, proveniente dall'erosione per opera delle acque superficiali, che ha accompagnato il sollevamento della catena alpina, innalzatasi a ovest e a nord della pianura, e di quella [[Appennino|appenninica]] a sud, che hanno colmato il golfo marino esistente nel pliocene creato dal sollevamento delle due catene montuose.<ref>vedi p. 12 di Regione Emilia-Romagna, "''Raccontare la Terra''", Pendragon, 2006</ref>
Collocata al centro della Pianura Padana centro settentrionale, l'area in cui si trova Milano e la sua provincia è costituita in superficie da terreni alluvionali [[quaternario|quaternari]]. Questi vengono genericamente indicati come "Diluvium recente" sono costituiti da terreni fluvioglaciali del Riss (fiume) e depositi fluvio glaciali del Wurm; si possono trovare anche terreni alluvionali ghiaioso-sabbiosi nel territorio di [[Rho]] terrazzati e classificati come "Alluvium Antico" attribuiti al periodo della glaciazione di Mindel.<ref>Giovanni Comizzoli, Romano Gelati, Lodovico Dario Passeri, di Ardito Desio, ''Note illustrative della carta geologica d'Italia alla scala 1:100.000 foglio 45 e foglio 46 Milano e Treviglio'', Servizio Geologico d'Italia, 1969</ref>
[[File:Campo di riso presso Pavia.jpg|miniatura|Panorama della bassa [[Pianura Padana]] lombarda, un campo di riso nel comune di [[Pavia]].]]
L'area dell'[[Oltrepò Pavese]] appartiene geologicamente alle unità liguri dell'appenino settentrionale, ricoperte dai sedimenti semi alloctoni autoctoni della serie plio-pleistocenica padana.<ref>{{cita web|url=http://www.scintilena.com/speleoit/atlas/lombardia/geologia.html|titolo=Geologia della Lombardia|accesso=4 febbraio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131111113654/http://www.scintilena.com/speleoit/atlas/lombardia/geologia.html}}</ref>
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Vedi anche|Demografia della Lombardia|Area metropolitana di Milano}}
[[File:Milan seen from the ISS in 2015 (iau1510a).jpg|thumb|''Milano di notte'', fotografia dallo spazio]]
Con i suoi dieci milioni di residenti ({{M|10103969}} al 1º gennaio 2020)<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/pop2020/index.html|titolo=Popolazione residente al 1º gennaio 2020 per età, sesso e stato civile (Dati provvisori) Regione: Lombardia|accesso=3 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201108142453/http://demo.istat.it/pop2020/index.html}}</ref> la Lombardia è la regione più popolosa d'Italia, e tra le prime in Europa; superiore alla popolazione dell'[[Austria]] e della [[Svizzera]], doppia rispetto alla [[Norvegia]] e pari a quella del [[Portogallo]], è molto vicina a quella delle grandi regioni europee della [[Baviera]], [[Île de France]] e [[Baden-Württemberg]], che superano di poco i 12 milioni di abitanti.<ref>{{cita web|url=http://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/scopri-la-lombardia/territorio-e-popolazione/territorio+e+popolazione|titolo=Demografia Regione Lombardia|accesso=10 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170921165656/http://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/scopri-la-lombardia/territorio-e-popolazione/territorio+e+popolazione}}</ref>
Al 1º gennaio 2020 i lombardi costituiscono il 16,77% della popolazione nazionale e vivono sul 7,9% del territorio italiano, dando origine a una densità demografica di {{M|423.40|u=[[Densità di popolazione|ab/km²]]}} (rispetto ai {{M|200.71|u=[[Densità di popolazione|ab/km²]]}} della media italiana),<ref name=dens>{{cita web|url=http://www.tuttitalia.it/lombardia/20-province/densita/|titolo=Densità abitativa della Lombardia e delle sue province (Dato ISTAT)|accesso=3 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121016235116/http://www.tuttitalia.it/lombardia/20-province/densita/}}</ref> al 1º posto in Italia. L'ente di area vasta più popolato è la [[Città metropolitana di Milano]] (secondo in assoluto in Italia), seguita dalle province di [[Provincia di Brescia|Brescia]] e [[Provincia di Bergamo|Bergamo]] (rispettivamente al 6º e 9º posto in ambito nazionale), mentre il meno abitato è la [[provincia di Sondrio]].<ref>{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/lombardia/20-province/popolazione/|titolo=Le province lombarde per popolazione|accesso=3 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200813201747/https://www.tuttitalia.it/lombardia/20-province/popolazione/}}</ref> La popolazione maschile ({{M|4949770}} abitanti) costituisce il 48,9% della popolazione regionale mentre quella femminile ({{M|5154199}}) il 51,1%.<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/bil2019/index.html|titolo=Bilancio demografico anno 2019 e popolazione residente al 31 dicembre (dati provvisori)
Regione: Lombardia|accesso=3 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201007171530/http://www.demo.istat.it/bil2019/index.html}}</ref>
Nel 2014 il tasso di crescita naturale in Lombardia è stato dello 0,3% ab.; il tasso migratorio interno dell'1,4‰ e quello estero del 4,4‰.<ref>{{cita web|url=http://noi-italia2016.istat.it/index.php?id=1&no_cache=1&tx_usercento_centofe%5Bcategoria%5D=3&tx_usercento_centofe%5Baction%5D=show&tx_usercento_centofe%5Bcontroller%5D=Categoria&cHash=ac047678dfcd1a32f2e1ae225122c17e|titolo=Noi Italia (Dati Istat)|accesso=15 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160511171249/http://noi-italia2016.istat.it/index.php?id=1&no_cache=1&tx_usercento_centofe%5Bcategoria%5D=3&tx_usercento_centofe%5Baction%5D=show&tx_usercento_centofe%5Bcontroller%5D=Categoria&cHash=ac047678dfcd1a32f2e1ae225122c17e}}</ref> La speranza di vita alla nascita nel 2015 era di 80,5 anni per i maschi e 85,2 per le femmine.<ref>{{cita web|url=http://noi-italia2016.istat.it/index.php?id=1&no_cache=1&tx_usercento_centofe%5Bcategoria%5D=3&tx_usercento_centofe%5Baction%5D=show&tx_usercento_centofe%5Bcontroller%5D=Categoria&cHash=ac047678dfcd1a32f2e1ae225122c17e|titolo=Noi Italia (Dati Istat). Nota: per scaricare i dati utilizzare l'icona in alto a destra.|accesso=15 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160511171249/http://noi-italia2016.istat.it/index.php?id=1&no_cache=1&tx_usercento_centofe%5Bcategoria%5D=3&tx_usercento_centofe%5Baction%5D=show&tx_usercento_centofe%5Bcontroller%5D=Categoria&cHash=ac047678dfcd1a32f2e1ae225122c17e}}</ref>
La popolazione straniera presente in Lombardia è di {{M|1206023}} abitanti (al 1º gennaio 2020) pari all'11,9% della popolazione lombarda, costituendo quasi un quarto (22,9%) di quella presente nell'intera Italia. Verso la fine dello scorso secolo, in Lombardia così come in Italia, è cominciato un flusso migratorio proveniente da paesi extraeuropei e in particolare dall'[[Africa]], dall'[[Asia]], dal [[America meridionale|Sud America]] e dall'[[Europa dell'Est]].<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/strasa2016/index.html|titolo=Popolazione straniera residente al 1º gennaio 2016 - Elaborazioni Éupolis Lombardia su dati ISTAT|accesso=15 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160613091805/http://demo.istat.it/strasa2016/index.html}}</ref> La popolazione della sola città di [[Milano]], tra il 31 dicembre 2003 e il 31 dicembre 2019, è incrementata di {{M|124161}} abitanti.<ref>{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/lombardia/18-milano/statistiche/popolazione-andamento-demografico/|titolo=Popolazione Milano 2001-2019|accesso=4 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200914194647/https://www.tuttitalia.it/lombardia/18-milano/statistiche/popolazione-andamento-demografico/}}</ref> Nello stesso periodo la popolazione straniera a Milano è cresciuta di {{M|135648}} abitanti: ciò significa che gli abitanti con cittadinanza italiana sono diminuiti di {{M|11487}} unità.<ref>{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/lombardia/18-milano/statistiche/cittadini-stranieri-2019/|titolo=Cittadini stranieri Milano 2019|accesso=4 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200914200812/https://www.tuttitalia.it/lombardia/18-milano/statistiche/cittadini-stranieri-2019/}}</ref>
La presenza umana sul territorio è caratterizzata da una grande disomogeneità in quanto è fortemente concentrata nella fascia pedemontana tra le province di [[Provincia di Varese|Varese]], [[Provincia di Como|Como]], [[Provincia di Lecco|Lecco]], [[Provincia di Monza e Brianza|Monza e Brianza]] e soprattutto [[Provincia di Brescia|Brescia]] e [[Provincia di Bergamo|Bergamo]] e nella [[Città metropolitana di Milano]].<ref name=dens/> Questo territorio comprende più di 6,5 milioni di abitanti ed è caratterizzato da una fitta urbanizzazione che viene chiamata in modo metaforico la "[[Area metropolitana di Milano|Città Infinita]]".<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/12/18/la-citta-infinita-da-90-anni-milano.html|titolo=La città infinita: da 90 anni Milano non si allarga eppure è sempre più grande|accesso=2 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171203082907/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/12/18/la-citta-infinita-da-90-anni-milano.html}}</ref> La popolazione, invece, cala lentamente in densità andando verso la bassa pianura e, più bruscamente, verso la montagna ma non nelle maggiori vallate alpine.<gallery widths="180" heights="180">
File:Lombardia-Popolazione.jpg|Popolazione (2020)
File:Lombardia-Densita.jpg|Densità popolazione (2020)
File:Lombardia-variazione.jpg|Variazione della popolazione (2011-2020)
</gallery>
=== Comuni più popolosi ===
{{vedi anche|Modifiche territoriali e amministrative dei comuni della Lombardia}}
Di seguito la tabella riporta la popolazione residente nei comuni della Lombardia con più di {{M|40000}} abitanti:<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2025&lingua=ita|titolo=Dati Istat al 30 giugno 2025|accesso=14 settembre 2025}}</ref> e la foto delle 10 più popolose.
In '''grassetto''' sono segnati i capoluoghi di provincia.
<gallery mode="packed" heights="100">
File:Milan - Cathédrale.jpg|'''Milano'''
File:Monza vista duomo.jpg|'''Monza'''
File:Como Piazza del Duomo 2.jpg|'''Como'''
File:355VaresePzaMonteGrappa.jpg|'''Varese'''
File:20160807-Pavia-002.jpg|'''[[Pavia]]'''
File:Cinisello Balsamo, piazza Gramsci VL01.JPG|Cinisello Balsamo
File:Busto Arsizio Santuario di Santa Maria di Piazza Esterno Lato Sud 1.jpg|Busto arsizio
File:Sesto San Giovanni.jpg|Sesto San Giovanni
File:Duomo vecchio e duomo nuovo notturna Brescia.jpg|'''Brescia'''
File:Sunrise at Bergamo old town, Lombardy, Italy.jpg|'''Bergamo'''
</gallery>
{|class="wikitable sortable" style="font-size:90%; margin-left:0.5em; margin-bottom:0.5em; width:70%"
|+ ''Dati aggiornati al 30 giugno 2025''
! Posizione
! Comune
! Popolazione<br/>(ab.)
! Superficie<br/>(km²)
! Densità<br/>(ab./km²)
! Provincia o Città metropolitana
|-
|align=center|1º
|align=left|'''[[Milano]]'''
|align=right|{{M|1367005}}
|align=right|{{M|181.76}}
|align=right|{{M|7496,43}}
|align=left|[[Città metropolitana di Milano|Milano]]
|-
|align=center|2º
|align=left|'''[[Brescia]]'''
|align=right|{{M|200731}}
|align=right|{{M|90.34}}
|align=right|{{M|2176,58}}
|align=left|[[Provincia di Brescia|Brescia]]
|-
|align=center|3º
|align=left|'''[[Monza]]'''
|align=right|{{M|123297}}
|align=right|33,09
|align=right|{{M|3686,46}}
|align=left|[[Provincia di Monza-Brianza|Monza-Brianza]]
|-
|align=center|4º
|align=left|'''[[Bergamo]]'''
|align=right|{{M|120527}}
|align=right|40,16
|align=right|{{M|2983,14}}
|align=left|[[Provincia di Bergamo|Bergamo]]
|-
|align=center|5º
|align=left|'''[[Como]]'''
|align=right|{{M|84774}}
|align=right|37,12
|align=right|{{M|2235,24}}
|align=left|[[Provincia di Como|Como]]
|-
|align=center|6º
|align=left|[[Busto Arsizio]]
|align=right|{{M|84242}}
|align=right|30,66
|align=right|{{M|2711,84}}
|align=left|[[Provincia di Varese|Varese]]
|-
|align=center|7º
|align=left|[[Sesto San Giovanni]]
|align=right|{{M|79121}}
|align=right|11,70
|align=right|{{M|6718,29}}
|align=left|[[Città metropolitana di Milano|Milano]]
|-
|align=center|8º
|align=left|'''[[Varese]]'''
|align=right|{{M|79027}}
|align=right|54,84
|align=right|{{M|1427,81}}
|align=left|[[Provincia di Varese|Varese]]
|-
|align=center|9º
|align=left|[[Cinisello Balsamo]]
|align=right|{{M|75139}}
|align=right|12,72
|align=right|{{M|5876,30}}
|align=left|[[Città metropolitana di Milano|Milano]]
|-
|align=center|10º
|align=left|'''[[Pavia]]'''
|align=right|{{M|71646}}
|align=right|63,24
|align=right|{{M|1120,81}}
|align=left|[[Provincia di Pavia|Pavia]]
|-
|align=center|11º
|align=left|'''[[Cremona]]'''
|align=right|{{M|71177}}
|align=right|70,49
|align=right|995,67
|align=left|[[Provincia di Cremona|Cremona]]
|-
|align=center|12º
|align=left|[[Vigevano]]
|align=right|{{M|63256}}
|align=right|81,37
|align=right|761,45
|align=left|[[Provincia di Pavia|Pavia]]
|-
|align=center|13º
|align=left|[[Legnano]]
|align=right|{{M|60784}}
|align=right|17,68
|align=right|{{M|3398,02}}
|align=left|[[Città metropolitana di Milano|Milano]]
|-
|align=center|14º
|align=left|[[Gallarate]]
|align=right|{{M|52936}}
|align=right|20,98
|align=right|{{M|2486,84}}
|align=left|[[Provincia di Varese|Varese]]
|-
|align=center|15º
|align=left|[[Rho]]
|align=right|{{M|50939}}
|align=right|22,24
|align=right|{{M|2263,26}}
|align=left|[[Città metropolitana di Milano|Milano]]
|-
|align=center|16º
|align=left|'''[[Mantova]]'''
|align=right|{{M|50013}}
|align=right|63,81
|align=right|763,23
|align=left|[[Provincia di Mantova|Mantova]]
|-
|align=center|17º
|align=left|[[Paderno Dugnano]]
|align=right|{{M|47716}}
|align=right|14,11
|align=right|{{M|3345,43}}
|align=left|[[Città metropolitana di Milano|Milano]]
|-
|align=center|18º
|align=left|'''[[Lecco]]'''
|align=right|{{M|47340}}
|align=right|45,14
|align=right|{{M|1039,50}}
|align=left|[[Provincia di Lecco|Lecco]]
|-
|align=center|19º
|align=left|[[Cologno Monzese]]
|align=right|{{M|47200}}
|align=right|8,40
|align=right|{{M|5582,98}}
|align=left|[[Città metropolitana di Milano|Milano]]
|-
|align=center|20º
|align=left|[[Lissone]]
|align=right|{{M|46902}}
|align=right|9,30
|align=right|{{M|5003,01}}
|align=left|[[Provincia di Monza-Brianza|Monza-Brianza]]
|-
|align=center|21º
|align=left|'''[[Lodi]]'''
|align=right|{{M|45445}}
|align=right|41,38
|align=right|{{M|1085,19}}
|align=left|[[Provincia di Lodi|Lodi]]
|-
|align=center|22º
|align=left|[[Seregno]]
|align=right|{{M|45057}}
|align=right|13,05
|align=right|{{M|3445,75}}
|align=left|[[Provincia di Monza-Brianza|Monza-Brianza]]
|-
|align=center|23º
|align=left|[[Desio]]
|align=right|{{M|41620}}
|align=right|14,76
|align=right|{{M|2810,70}}
|align=left|[[Provincia di Monza-Brianza|Monza-Brianza]]
|-
|align=center|24º
|align=left|[[Rozzano]]
|align=right|{{M|41622}}
|align=right|12,24
|align=right|{{M|3365,60}}
|align=left|[[Città metropolitana di Milano|Milano]]
|-
|align=center|25º
|align=left|[[Cantù]]
|align=right|{{M|40369}}
|align=right|23,25
|align=right|{{M|1721,42}}
|align=left|[[Provincia di Como|Como]]
|-
|align=center|26º
|align=left|[[San Giuliano Milanese]]
|align=right|{{M|40269}}
|align=right|30,87
|align=right|{{M|1297,7}}
|align=left|[[Città metropolitana di Milano|Milano]]
|-
|align=center|27º
|align=left|[[Cesano Maderno]]
|align=right|{{M|40243}}
|align=right|11,51
|align=right|{{M|3496,35}}
|align=left|[[Provincia di Monza-Brianza|Monza-Brianza]]
|}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 1º gennaio 2024, secondo i dati [[Istat]], i cittadini stranieri residenti nella regione sono 1.203.138 (12,01% della popolazione lombarda).
I gruppi più numerosi censiti al 1º gennaio 2024 sono quindi:
* [[Romania|Rumeni]]: {{M|171059}}
* [[Egitto|Egiziani]]: {{M|104960}}
* [[Marocco|Marocchini]]: {{M|88319}}
* [[Albania|Albanesi]]: {{M|83845}}
* [[Cina|Cinesi]]: {{M|71659}}
* [[Ucraina|Ucraini]]: {{M|64234}}
* [[Filippine|Filippini]]: {{M|54390}}
* [[India]]ni: {{M|51871}}
* [[Pakistan]]i: {{M|45733}}
* [[Perù|Peruviani]]: {{M|45570}}
=== Lingue locali ===
{{Vedi anche|Lingua lombarda}}
[[File:Italy, Lombardy, linguistical map.svg|thumb|Carta linguistica approssimativa della Lombardia:<br>
{{legenda|#abf158|Lombardo}}
{{legenda|#96c9f0|Piemontese}}
{{legenda|#ffb744|Ligure}}
{{legenda|#fffa75|Emiliano}}
{{legenda|#ff8f8f|Veneto}}
{{legenda|#8e8e8e|Trentino}}
{{legenda|#e3a4f2|Germanico (walser, bavarese)}}]]
In Lombardia è diffuso l'uso della [[lingua lombarda]], in diverse varietà che vivono in [[diglossia]] con l'[[Lingua italiana|italiano]].<ref>{{cita libro|autore=Mary C. Jones|autore2=Claudia Soria|titolo=Policy and Planning for Endangered Languages|url=https://books.google.it/books?id=v-ZBCgAAQBAJ&pg=PA130&dq=lombard+cluster+of+homogeneous&hl=it&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|accesso=31 agosto 2017|anno=2015|editore=Cambridge University Press|città=Cambridge, Regno Unito|lingua=en|p=130|capitolo=Assessing the effect of official recognition on the vitality of endangered languages: a case of study from Italy|citazione=Lombard (Lumbard, ISO 639-9 lmo) is a cluster of essentially homogeneous varieties (Tamburelli 2014: 9) belonging to the Gallo-Italic group. It is spoken in the Italian region of Lombardy, in the Novara province of Piedmont, and in Switzerland. Mutual intelligibility between speakers of Lombard and monolingual Italian speakers has been reported as very low (Tamburelli 2014). Although some Lombard varieties, Milanese in particular, enjoy a rather long and prestigious literary tradition, Lombard is now mostly used in informal domains. According to Ethnologue, Piedmontese and Lombard are spoken by between 1,600,000 and 2,000,000 speakers and around 3,500,000 speakers respectively. These are very high figures for languages that have never been recognised officially nor systematically taught in school|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170420051150/https://books.google.it/books?id=v-ZBCgAAQBAJ&pg=PA130&dq=lombard+cluster+of+homogeneous&hl=it&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false}}</ref> La lingua lombarda appartiene al gruppo linguistico [[gallo-italico]] e viene parlata in gran parte della regione, oltre che nella porzione orientale del [[Piemonte]], nella [[Svizzera italiana]] e in parte del [[Trentino]] occidentale.<ref>{{Cita testo|lingua=en|url=https://www.ethnologue.com/show_language.asp?code=lmo|titolo=Ethnologue report for language ''lmo''|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120717015220/http://www.ethnologue.com/show_language.asp?code=lmo}}</ref>
Le principali varietà della lingua lombarda sono il [[dialetto lombardo occidentale|lombardo occidentale]] (parlato nelle province di Varese, Como, Lecco, Sondrio, Monza e della Brianza, Milano, Lodi e Pavia), il [[dialetto lombardo orientale|lombardo orientale]] (nelle province di Bergamo e Brescia, nel [[Cremasco]], nell'[[alto Mantovano]] e nei comuni [[provincia di Lecco|lecchesi]] della [[Val San Martino]]), il lombardo alpino (nel [[Canton Ticino]] e nel sud del [[Cantone dei Grigioni]], nel nord Lombardia e Piemonte e in alcune zone del Trentino) e il lombardo meridionale, di transizione con l'[[Dialetto emiliano|emiliano]] (nelle province di Cremona e Mantova); nel [[basso Mantovano]], nell'[[oltrepò Pavese]] e nel [[Casalasco]] (zona sud-est della Provincia di Cremona) si parlano [[Lingua emiliana|dialetti emiliani]], mentre in alcuni comuni Mantovani confinanati con la provincia di Verona si parlano dialetti di transizione con il [[Lingua veneta|veneto]].<ref>Per un'analisi dettagliata delle parlate della Lombardia si veda: {{cita web|url=https://www.archive.org/stream/saggiosuidialet02biongoog#page/n8/mode/1up|titolo=Bernardino Biondelli, ''Saggi sui dialetti Gallo-Italici''.|accesso=1º luglio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170101001103/http://www.archive.org/stream/saggiosuidialet02biongoog#page/n8/mode/1up}}</ref>
=== Religione ===
{{Doppia immagine verticale|right|Pope John XXIII, 1958–1963.jpg|Paulus VI, from University of Urbino.jpg|180|Giovanni XXIII|Paolo VI}}
Nel corso dei secoli le [[Diocesi italiane suddivise per province ecclesiastiche|diocesi lombarde]] hanno dato i natali a 10 [[Papa|papi]]:
# [[Papa Giovanni XIV|Giovanni XIV]],
# [[Papa Alessandro II|Alessandro II]],
# [[Papa Urbano III|Urbano III]],
# [[Papa Celestino IV|Celestino IV]],
# [[Papa Pio IV|Pio IV]],
# [[Papa Gregorio XIV|Gregorio XIV]],
# [[Papa Innocenzo XI|Innocenzo XI]],
# [[Papa Pio XI|Pio XI]],
# [[Papa Giovanni XXIII|Giovanni XXIII]],
# [[Papa Paolo VI|Paolo VI]].
Le diocesi sono organizzate in un'unica [[regione ecclesiastica]] [[regione ecclesiastica Lombardia|Lombarda]]. Le parrocchie sono 3.065 e la superficie è di {{M|22898|ul=km2}}.
Le [[diocesi]] sono dieci:
* [[Arcidiocesi di Milano]] ({{M|4208|ul=km2}}, 1104 parrocchie);
* [[Diocesi di Brescia]] ({{M|4538|ul=km2}}, 469 parrocchie);
* [[Diocesi di Bergamo]] ({{M|2450|ul=km2}}, 390 parrocchie);
* [[Diocesi di Como]] ({{M|4244|ul=km2}}, 338 parrocchie);
* [[Diocesi di Cremona]] ({{M|1917|ul=km2}}, 224 parrocchie);
* [[Diocesi di Mantova]] ({{M|2080|ul=km2}}, 168 parrocchie);
* [[Diocesi di Lodi]] ({{M|894|ul=km2}}, 124 parrocchie);
* [[Diocesi di Pavia]] ({{M|782|ul=km2}}, 99 parrocchie);
* [[Diocesi di Vigevano]] ({{M|1509|ul=km2}}, 87 parrocchie);
* [[Diocesi di Crema]] ({{M|276|ul=km2}}, 62 parrocchie).
La [[Circondario di Voghera|zona di Voghera]] dipende dalla [[diocesi di Tortona]] ([[Regione ecclesiastica Liguria]]). Parte del comune di [[Menconico]] ([[Pavia]]) dipende dalla [[diocesi di Piacenza-Bobbio]] ([[Regione ecclesiastica Emilia-Romagna]]), la [[Robbio|zona di Robbio]] ([[Pavia]]) dipende dall'[[arcidiocesi di Vercelli]] ([[Regione ecclesiastica Piemonte]]), la parrocchia di [[Gravellona Lomellina]] ([[Pavia]]) dipende dalla [[diocesi di Novara]] ([[Regione ecclesiastica Piemonte]]). I comuni del basso [[Lago di Garda]] fanno parte della [[diocesi di Verona]] ([[Regione ecclesiastica Triveneto]]).<ref>{{cita web|url=http://www.chiesacattolica.it/chiesa_cattolica_italiana/regioni__diocesi_e_parrocchie/00007907_Diocesi_e_Parrocchie.html|titolo=Parrocchie e Diocesi nella Regione Ecclesiastica Lombardia|accesso=31 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130322031941/http://www.chiesacattolica.it/chiesa_cattolica_italiana/regioni__diocesi_e_parrocchie/00007907_Diocesi_e_Parrocchie.html}}</ref>
La struttura delle diocesi lombarda è estremamente storica. Delle dieci diocesi, otto risalgono all'[[impero romano]], solo Crema e Vigevano furono create nel Cinquecento per riflettere esigenze politiche,<ref>Crema corrispose al territorio ex cremonese conquistato da più di un secolo dalla [[Repubblica di Venezia]], Vigevano riunificò una zona anticamente novarese che nei secoli si era parcellizzata per la potente influenza della vicinante Pavia.</ref> e non risulta che alcuna sede diocesana sia mai stata soppressa. La [[diocesi di Lugano]] fu creata nell'Ottocento per separare le parrocchie svizzere che dall'antichità erano state comasche o milanesi.
In Lombardia sono due i riti liturgici principali: il [[rito ambrosiano]] (utilizzato nell'[[Arcidiocesi di Milano|arcidiocesi meneghina]], ma usato anche nelle parrocchie della [[val Taleggio]] in [[provincia di Bergamo]]) e il [[rito romano]].<ref>{{cita web|url=http://www.chiesadimilano.it/chisiamo/la-scheda/2.675/rito-ambrosiano-la-centralit%C3%A0-dell-opera-br-di-sant-ambrogio-per-la-chiesa-di-milano-1.589|titolo=Rito ambrosiano in Lombardia|accesso=1º agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120217164454/http://www.chiesadimilano.it/chisiamo/la-scheda/2.675/rito-ambrosiano-la-centralit%C3%A0-dell-opera-br-di-sant-ambrogio-per-la-chiesa-di-milano-1.589}}</ref> La diocesi milanese, comprendente all'incirca metà dei fedeli della regione, è la [[provincia ecclesiastica|sede metropolitana]], mentre le altre sono di essa [[Diocesi suffraganea|suffraganee]].
=== Editoria ===
[[File:IMG 4261 - Milano - Sede del Corriere della Sera in via Solferino - Foto Giovanni Dall'Orto 20-jan 2007.jpg|thumb|La storica sede del ''Corriere della Sera'' in via Solferino a Milano]]
[[File:Gazzetta dello Sport N 1.jpg|thumb|Il primo numero della ''Gazzetta dello Sport'', uscito a Milano venerdì 3 aprile 1896]]
In Lombardia, nel 2009, sono stati venduti {{M|945471}} quotidiani (96 copie ogni mille abitanti).<ref>{{cita|Calendario Atlante De Agostini 2012|p. 284|CA2012}}.</ref> Di seguito un elenco dei principali quotidiani e giornali pubblicati nella Regione Lombardia.
{{Colonne}}
; Bergamo
* ''[[L'Eco di Bergamo]]''<ref>{{cita web|url=http://www.ecodibergamo.it/|titolo=L'Eco di Bergamo|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130515112124/http://www.ecodibergamo.it/}}</ref>
* ''[[Il Nuovo Giornale di Bergamo]]''<ref>{{cita web|url=http://www.giornaledibergamo.com/|titolo=Il Nuovo Giornale di Bergamo|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121021031952/http://www.giornaledibergamo.com/}}</ref>
* ''Bergamo&Sport''<ref>{{cita web|url=http://www.bergamoesport.it/|titolo=Bergamo&Sport|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130614014316/http://www.bergamoesport.it/}}</ref>
; Brescia
* ''[[Giornale di Brescia]]''<ref>{{cita web|url=http://www.giornaledibrescia.it/|titolo=Il Giornale di Brescia|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130507134101/http://www.giornaledibrescia.it/}}</ref>
* ''[[Bresciaoggi]]''<ref>{{cita web|url=http://www.bresciaoggi.it/|titolo=Bresciaoggi|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070610032628/http://www.bresciaoggi.it/}}</ref>
* ''[[La Voce del Popolo (settimanale di Brescia)|La Voce del Popolo (settimanale)]]''<ref>{{cita web|url=http://www.lavocedelpopolo.it/|titolo=La Voce del Popolo|accesso=23 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170923194104/http://www.lavocedelpopolo.it/}}</ref>
; Como
* ''[[La Provincia]]''<ref>{{cita web|url=http://www.laprovinciadicomo.it/|titolo=La Provincia di Como|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130511111903/http://laprovinciadicomo.it/}}</ref>
* ''Il Corriere di Como''<ref>{{cita web|url=http://www.corrierecomo.it/|titolo=Il Corriere di Como|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130517104158/http://www.corrierecomo.it/}}</ref>
; Cremona
* ''[[La Provincia (di Cremona)|La Provincia]]''<ref>{{cita web|url=http://www.laprovinciacr.it/|titolo=La Provincia di Cremona|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130512060356/http://www.laprovinciacr.it/}}</ref>
; Lecco
* ''La Provincia''<ref>{{cita web|url=http://www.laprovinciadilecco.it/|titolo=La Provincia di Lecco|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130502035952/http://www.laprovinciadilecco.it/}}</ref>
* ''Gazzetta di Lecco''<ref>{{cita web|url=http://www.gvupielle.it/lagazzettadilecco.html|titolo=La Gazzetta di Lecco|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130920101958/http://gvupielle.it/lagazzettadilecco.html}}</ref>
* ''Giornale di Lecco''<ref>{{cita web|url=http://www.giornaledilecco.it/|titolo=Il Giornale di Lecco|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130518055845/http://www.giornaledilecco.it/}}</ref>
; Lodi
* ''[[Il Cittadino (quotidiano di Lodi)|Il Cittadino]]''<ref>{{cita web|url=http://www.ilcittadino.it/|titolo=Il Cittadino|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130510113924/http://www.ilcittadino.it/}}</ref>
; Mantova
* ''[[La Gazzetta di Mantova]]''<ref>{{cita web|url=http://gazzettadimantova.gelocal.it/|titolo=La Gazzetta di Mantova|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130511165308/http://gazzettadimantova.gelocal.it/}}</ref>
* ''La Voce di Mantova''<ref>{{cita web|url=http://www.vocedimantova.it/|titolo=La Voce di Mantova|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130520114327/http://www.vocedimantova.it/}}</ref>
{{Colonne spezza}}
; Milano
* ''[[Corriere della Sera]]''<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/|titolo=Il Corriere della Sera|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130511142358/http://www.corriere.it/}}</ref>
* ''[[Il Giorno]]''<ref>{{cita web|url=http://www.ilgiorno.it/|titolo=Il Giorno|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130515231643/http://www.ilgiorno.it/}}</ref>
* ''[[Il Giornale]]''<ref>{{cita web|url=http://www.ilgiornale.it/|titolo=Il Giornale|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130512071356/http://www.ilgiornale.it/}}</ref>
* ''[[Libero (quotidiano)|Libero]]''<ref>{{cita web|url=http://www.libero.it/|titolo=Libero|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130511222224/http://www.libero.it/}}</ref>
* ''[[Il Foglio (quotidiano)|Il Foglio]]''<ref>{{cita web|url=http://www.ilfoglio.it/|titolo=Il Foglio|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130512060124/http://www.ilfoglio.it/}}</ref>
* ''[[Avvenire]]''<ref>{{cita web|url=http://www.avvenire.it/Pagine/default.aspx|titolo=L'avvenire|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130524174731/http://www.avvenire.it/Pagine/default.aspx}}</ref>
* ''[[Il Sole 24 ore]]''<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/|titolo=Il Sole 24 ore|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130511142920/http://www.ilsole24ore.com/}}</ref>
* ''[[Milano Finanza]]''<ref>{{cita web|url=http://www.milanofinanza.it/|titolo=Milano Finanza|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130511085418/http://www.milanofinanza.it/}}</ref>
* ''[[La Gazzetta dello Sport]]''<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/|titolo=La Gazzetta dello Sport|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180727082058/https://www.gazzetta.it/}}</ref>
; Monza e Brianza
* ''Giornale di Monza''<ref>{{cita web|url=http://www.giornaledimonza.it/|titolo=Il Giornale di Monza|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130521095139/http://www.giornaledimonza.it/}}</ref>
* ''[[Il Cittadino di Monza e Brianza]]''<ref>{{cita web|url=http://www.ilcittadinomb.it/|titolo=Il Cittadino di Monza e Brianza|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130513124305/http://www.ilcittadinomb.it/}}</ref>
; Pavia
* ''[[La Provincia Pavese]]''<ref>{{cita web|url=http://laprovinciapavese.gelocal.it/|titolo=La Provincia Pavese|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130511165326/http://laprovinciapavese.gelocal.it/}}</ref>
; Sondrio
* ''La Gazzetta di Sondrio''<ref>{{cita web|url=http://www.gazzettadisondrio.it/|titolo=La Gazzetta di Sondrio|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130429160121/http://www.gazzettadisondrio.it/}}</ref>
* ''[[La Provincia]]''<ref>{{cita web|url=http://www.laprovinciadisondrio.it/|titolo=La Provincia di Sondrio|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130513105540/http://laprovinciadisondrio.it/}}</ref>
; Varese
* ''[[La Prealpina]]''<ref>{{cita web|url=http://www.prealpina.it/|titolo=La Prealpina|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130510224236/http://www.prealpina.it/}}</ref>
* ''[[La Provincia]]''<ref>{{cita web|url=http://www.laprovinciadivarese.it/|titolo=La Provincia di Varese|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130502225244/http://www.laprovinciadivarese.it/}}</ref>
{{Colonne fine}}
==== Case editrici ====
[[File:Ricordi Company offices next to La Scala-1844.png|thumb|Antica sede della casa editrice ''G. Ricordi & C.'' nell'edificio adiacente al [[Teatro alla Scala]] di Milano, che si intravede sulla destra]]
La Regione Lombardia vanta sul proprio territorio la presenza di diverse case editrici nelle seguenti città e province:
{{Colonne}}
; Milano
* ''[[Adelphi|Adelphi editore]]''<ref>{{cita web|url=http://www.adelphi.it/contatti|titolo=Adelphi Editore|accesso=31 luglio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120729180643/http://www.adelphi.it/contatti}}</ref>
* ''[[Alpha Test]]''<ref>{{cita web|url=http://www.alphatest.it/Generali/Societa/Chi-siamo|titolo=Alpha Test|accesso=29 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160729125454/http://www.alphatest.it/Generali/Societa/Chi-siamo}}</ref>
* ''[[Arnoldo Mondadori Editore]]''<ref>{{cita web|url=https://www.gruppomondadori.it/come-raggiungerci|titolo=Mondadori Editore|accesso=31 luglio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120530093950/http://www.mondadori.it/Extra/Contatti/Come-raggiungerci}}</ref>
* ''[[Editoriale Domus]]''
* ''[[Edizioni San Paolo]]''<ref>{{cita web|url=http://www.edizionisanpaolo.it/contatti.aspx|titolo=Edizioni San Paolo|accesso=29 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160826191831/http://www.edizionisanpaolo.it/contatti.aspx}}</ref>
* ''[[Feltrinelli]]''
* ''[[FrancoAngeli]]''
* ''[[Garzanti Editore|Garzanti]]''
* ''[[Giuffrè Editore]]''
* ''[[Hoepli (casa editrice)|Hoepli]]''
* ''[[Jaca Book]]''
* ''[[Longanesi]]''
* ''[[Gruppo Editoriale Mauri Spagnol]]''
* ''[[Mursia]]''
* ''[[RCS MediaGroup]]''<ref>{{cita web|url=http://www.rcsmediagroup.it/|titolo=RCS Media Group|accesso=31 luglio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140313111730/http://www.rcsmediagroup.it/}}</ref>
* ''[[Casa Ricordi|Ricordi]]''<ref>{{cita web|url=http://www.ricordi.it/cms/azienda|titolo=Casa Ricordi|accesso=29 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160725044315/http://www.ricordi.it/cms/azienda}}</ref>
* ''[[SugarCo Edizioni]]''<ref>{{cita web|url=http://www.sugarcoedizioni.it/|titolo=SugarCo Edizioni|accesso=29 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160814105006/http://www.sugarcoedizioni.it/}}</ref>
{{Colonne spezza}}
; Brescia
* ''[[Editrice La Scuola]]''<ref>{{cita web|url=http://www.lascuola.it/it/home/informazioni/dove_siamo|titolo=Editrice la Scuola|accesso=29 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160728065721/http://www.lascuola.it/it/home/informazioni/dove_siamo}}</ref>
* ''Edizioni l'Obliquo''<ref>{{cita web|url=http://www.edizionilobliquo.it/chisiamo.html|titolo=Sito internet Edizioni l'Obliquo|accesso=25 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170825035818/http://www.edizionilobliquo.it/chisiamo.html}}</ref>
* ''[[Morcelliana|Editrice Morcelliana]]''<ref>{{cita web|url=http://www.morcelliana.net/|titolo=Editrice Morcelliana|accesso=29 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170519130734/http://www.morcelliana.net/}}</ref>
* ''[[Queriniana (casa editrice)|Editrice Queriniana]]''<ref>{{cita web|url=http://www.queriniana.it/contatti/|titolo=Editrice Queriniana|accesso=29 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160801131001/http://www.queriniana.it/contatti}}</ref>
* ''[[Grafo Edizioni]]''<ref>{{cita web|url=https://www.grafo.it/|titolo=Grafo Edizioni|accesso=25 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180507084757/http://www.grafo.it/}}</ref>
* ''[[Gruppo Editoriale Delfo]]''<ref>{{cita web|url=http://www.editorialedelfo.com|titolo=Sito ufficiale del Gruppo Editoriale Delfo|accesso=17 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180110152913/http://www.editorialedelfo.com/}}</ref>
* ''[[Paideia Editrice]]''<ref>{{cita web|url=http://www.paideiaeditrice.it/site/contatti/|titolo=Paideia Editrice|accesso=29 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160811101317/http://www.paideiaeditrice.it/site/contatti}}</ref>
* ''[[Sardini Editrice]]''<ref>{{cita web|url=http://www.sardini.it/|titolo=Sardini Editrice|accesso=29 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160808214718/http://www.sardini.it/}}</ref>
* ''[[Vannini Editrice]]''<ref>{{cita web|url=http://www.vanninieditrice.com/|titolo=Vannini Editrice|accesso=29 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160801160425/http://www.vanninieditrice.com/}}</ref>
; Bergamo
* ''[[Atlas (casa editrice)|Istituto Italiano Edizioni Atlas]]''<ref>{{cita web|url=http://www.edatlas.it/it/contatti|titolo=Istituto Italiano Edizioni Atlas|accesso=29 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160722182026/http://www.edatlas.it/it/contatti}}</ref>
; Cremona
* ''[[ADEA Edizioni]]''<ref>{{cita web|url=http://www.adeaedizioni.it/contatti/|titolo=ADEA Edizioni|accesso=29 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160809120833/http://www.adeaedizioni.it/contatti/}}</ref>
* ''[[Edizioni dei Soncino]]''<ref>{{cita web|url=http://www.edizionideisoncino.com/index.php?option=com_content&view=article&id=4&Itemid=107&lang=it/|titolo=Edizioni dei Soncino|accesso=29 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201110205135/http://www.edizionideisoncino.com/index.php?option=com_content&view=article&id=4&Itemid=107&lang=it}}</ref>
; Pavia
* ''[[Bonomi Editore]]''<ref>{{cita web|url=https://www.bonomieditore.it/|titolo=Bonomi Editore|accesso=29 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161010225511/http://www.bonomieditore.it/}}</ref>
* ''[[Edizioni OMP]]''
{{Colonne fine}}
== Politica ==
[[File:Piazza Gae Aulenti with Palazzo Lombardia.jpg|thumb|[[Palazzo Lombardia]], sede della regione, visto da [[piazza Gae Aulenti]], a Milano]]
=== Suddivisione amministrativa ===
Appartiene alla regione anche l'[[exclave]] di [[Campione d'Italia]], comune interamente circondato dal territorio [[Svizzera|svizzero]] e facente parte della [[provincia di Como]].
[[File:Map of municipalities of Lombardy - Italy.svg|thumb|I comuni della Lombardia]]
<div align="center" style="overflow: auto">
{|
|+
|-
! Provincia o Città metropolitana
! Popolazione<br/>(ab.)
! Superficie<br/>(km²)
!
!
! class="unsortable"| Mappa
|-
|'''[[Provincia di Bergamo|Bergamo]]'''
|
|align=center|{{M|2755}}
|
|
|[[File:Map of comune of Bergamo (province of Bergamo, region Lombardy, Italy).svg|90px]]
|-
|'''[[Provincia di Brescia|Brescia]]'''
|
|align=center|{{M|4786}}
|
|
|[[File:Map of comune of Brescia (province of Brescia, region Lombardy, Italy).svg|90px]]
|-
|
|
|align=center|{{M|1279}}
|
|
|[[File:Map of comune of Como (province of Como, region Lombardy, Italy).svg|90px]]
|-
|'''[[Provincia di Cremona|Cremona]]'''
|
|align=center|{{M|1770}}
|
|
|[[File:Map of comune of Cremona (province of Cremona, region Lombardy, Italy).svg|90px]]
|-
|'''[[Provincia di Lecco|Lecco]]'''
|
|align=center|{{M|806}}
|
|
|[[File:Map of comune of Lecco (province of Lecco, region Lombardy, Italy).svg|90px]]
|-
|
|
|align=center|{{M|783}}
|
|
|[[File:Map of comune of Lodi (province of Lodi, region Lombardy, Italy).svg|90px]]
|-
|'''[[Provincia di Mantova|Mantova]]'''
|
|align=center|{{M|2341}}
|
|
|[[File:Map of comune of Mantua (province of Mantua, region Lombardy, Italy).svg|90px]]
|-
|'''[[Città metropolitana di Milano|Milano]]'''
|
|align=center|{{M|1576}}
|
|
|[[File:Map of comune of Milan (province of Milan, region Lombardy, Italy).svg|90px]]
|-
|'''[[Provincia di Monza e della Brianza|Monza e Brianza]]'''
|
|align=center|{{M|405}}
|
|
|[[File:Map of comune of Monza (province of Monza and Brianza, region Lombardy, Italy).svg|90px]]
|-
|'''[[Provincia di Pavia|Pavia]]'''
|
|align=center|{{M|2969}}
|
|
|[[File:Map of comune of Pavia (province of Pavia, region Lombardy, Italy).svg|90px]]
|-
|'''[[Provincia di Sondrio|Sondrio]]'''
|
|align=center|{{M|3196}}
|
|
|[[File:Map of comune of Sondrio (province of Sondrio, region Lombardy, Italy).svg|90px]]
|-
|'''[[Provincia di Varese|Varese]]'''
|
|align=center|{{M|1198}}
|
|
|[[File:Map of comune of Varese (province of Varese, region Lombardy, Italy).svg|90px]]
|}
</div>
===
{{Vedi anche|
Nell'anno scolastico 2017/2019, i dati diffusi dal [[Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca|MIUR]] relativi alla scuola statale indicano che gli alunni lombardi frequentanti la [[Scuola dell'infanzia]] sono {{M|248537}}, quelli frequentanti la [[Scuola primaria in Italia|Scuola Primaria]] sono {{M|472011}}, quelli frequentanti la [[Scuola secondaria di primo grado in Italia|Scuola Secondaria di I Grado]] sono {{M|287820}} e quelli frequentanti la [[Scuola secondaria di secondo grado in Italia|Scuola Secondaria di II Grado]] sono {{M|393735}}.<ref>{{cita web|url=https://dati.istruzione.it/espscu/index.html?area=anagStu|titolo=Portale Unico dei Dati della Scuola|accesso=26 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201123195705/https://dati.istruzione.it/espscu/index.html?area=anagStu|urlmorto=no}}</ref>
Nel 2013, il 2,4% del PIL regionale è stato utilizzato per la formazione e l'istruzione (-1,2 punti percentuali rispetto all'incidenza di questa spesa sul PIL italiano).<ref>{{cita web|url=http://noi-italia2016.istat.it/index.php?id=1&no_cache=1&tx_usercento_centofe%5Bcategoria%5D=5&tx_usercento_centofe%5Bdove%5D=REGIONI&tx_usercento_centofe%5Baction%5D=show&tx_usercento_centofe%5Bcontroller%5D=Categoria&cHash=f3692fc15bfa6496313ae340ebc36545|titolo=Noi Italia (Dati Istat)|accesso=8 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160915084755/http://noi-italia2016.istat.it/index.php?id=1&no_cache=1&tx_usercento_centofe%5Bcategoria%5D=5&tx_usercento_centofe%5Bdove%5D=REGIONI&tx_usercento_centofe%5Baction%5D=show&tx_usercento_centofe%5Bcontroller%5D=Categoria&cHash=f3692fc15bfa6496313ae340ebc36545}}</ref> Nel 2014, il 12,9% dei giovani in età 18-24 anni ha abbandonato prematuramente gli studi, senza aver concluso almeno due anni di [[Scuola secondaria di secondo grado in Italia|scuola secondaria di II grado]]. La percentuale è inferiore di 2,1 punti percentuali rispetto al dato italiano<ref>.{{cita web|url=http://www.asr-lombardia.it/ASR/|titolo=Annuario Statistico Regionale|accesso=15 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160619034921/http://www.asr-lombardia.it/ASR}}</ref>
In Lombardia, nel 2019, il 33% della popolazione in età 30-34 anni è laureata (5,4 punti percentuali in più rispetto alla percentuale italiana).<ref>{{cita web|url=http://noi-italia.istat.it/pagina.php?id=3&categoria=5&action=show|titolo=Noi Italia (Dati Istat)|accesso=26 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201118122702/http://noi-italia.istat.it/pagina.php?id=3&categoria=5&action=show|urlmorto=no}} Nota: bisogna visualizzare i dati cliccando sul Dashboard che si trova in lato a destra.</ref>
=== Sanità ===
{{Vedi anche|Sistema socio-sanitario della Lombardia}}
[[File:Niguarda dall'alto.jpg|thumb|Vista dall'alto dell'[[Ospedale Niguarda Ca' Granda]] di Milano]]
Nel 2014, la spesa sanitaria pubblica in Lombardia è stata di {{M|18402000000|ul=€}} (1842 euro pro capite).<ref>{{cita web|url=http://noi-italia.istat.it/index.php?id=1&no_cache=1&tx_usercento_centofe%5Bcategoria%5D=6&tx_usercento_centofe%5Bdove%5D=REGIONI&tx_usercento_centofe%5Baction%5D=show&tx_usercento_centofe%5Bcontroller%5D=Categoria&cHash=e5e4dbcb5d6fece35b40541b2523acf1|titolo=Spesa sanitaria pubblica in Italia. Nota: occorre scaricare i dati dall'icona in alto a destra.|accesso=15 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171203224456/http://noi-italia.istat.it/index.php?id=1&no_cache=1&tx_usercento_centofe%5Bcategoria%5D=6&tx_usercento_centofe%5Bdove%5D=REGIONI&tx_usercento_centofe%5Baction%5D=show&tx_usercento_centofe%5Bcontroller%5D=Categoria&cHash=e5e4dbcb5d6fece35b40541b2523acf1}}</ref> Nella regione si contano 206 strutture ospedaliere pubbliche e private e 39.011 posti letto dell'attività ospedaliera.<ref>{{cita web|url=http://www.asr-lombardia.it/ASR/sanita-e-salute|titolo=Annuario Statistico Regionale della Lombardia|accesso=15 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160712041433/http://www.asr-lombardia.it/ASR/sanita-e-salute/}}</ref> Nel 2010 in Lombardia lavoravano {{M|20578}} medici e {{M|51756}} ausiliari.<ref>{{cita libro|titolo=Calendario Atlante De Agostini 2012|anno=2011|editore=De Agostini|città=Novara|p=297|isbn=978-88-511-1599-9}}</ref>
=== Simboli ===
{{vedi anche|Simboli della Lombardia}}
[[File:Lombardia-gonfalone.gif|thumb|left|Il gonfalone della regione]]
[[File:Rosa camuna R24 - Foppe - Nadro (Foto Luca Giarelli).jpg|thumb|Una delle rose camune raffigurate nelle incisioni rupestri della Val Camonica, in provincia di Brescia]]
[[File:Flag of Lombardy (Complete).svg|miniatura|La bandiera regionale]]
[[File:Aistulf's Italy-it.svg|thumb|Il [[Regno longobardo]] (''Regnum Langobardorum'' in [[Lingua latina|latino]]) alla sua massima estensione (in azzurro), dopo le conquiste di [[Astolfo (re)|Astolfo]] (751). In arancione, i territori controllati dall'[[Impero bizantino]]]]
I simboli della Lombardia sono, ai sensi dello [[Statuto d'autonomia della Lombardia|statuto d'autonomia della regione]], la bandiera, lo stemma, il gonfalone e la festa del 29 maggio.<ref>{{cita web|url=http://normelombardia.consiglio.regione.lombardia.it/normelombardia/Accessibile/main.aspx?iddoc=lrst2008051400001&view=showdoc|titolo=Legge Regionale Statutaria nº1 del 30 agosto 2008 - Statuto d'autonomia della Lombardia|accesso=27 novembre 2017}}</ref>
Lo [[stemma]] ufficiale della Lombardia è costituito da una [[rosa camuna]], antico simbolo solare comune ad alcuni popoli [[protocelti]]ci, presente in 94 delle circa {{M|140000}} [[incisioni rupestri della Val Camonica]], in [[provincia di Brescia]]. Queste incisioni sono state realizzate dal [[Mesolitico]] ([[VIII millennio a.C.|VIII]]-[[VI millennio a.C.]] circa) all'[[Età del ferro]] ([[I millennio a.C.]]) da diversi antichi popoli, tra cui i [[Camuni]]. Le incisioni realizzate da questi ultimi, tra cui figura l'omonima rosa, sono state eseguite durante l'Età del ferro.<ref>{{cita web|url=http://www.vallecamonicaunesco.it/museo.php|titolo=Il Museo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica|accesso=27 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171201032518/http://www.vallecamonicaunesco.it/museo.php}}</ref>
La rosa camuna sullo stemma della regione è in [[Argento (araldica)|argento]], a simboleggiare la luce. Sullo sfondo, il colore verde rappresenta la [[Pianura Padana]]. Adottato ufficialmente insieme con il gonfalone con la [[legge regionale]] n. 85 del 12 giugno 1975,<ref name="simboli">{{cita web|url=http://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/istituzione/regione/red-simboli-ricorrenze-rec|titolo=Simboli e ricorrenze istituzionali - Regione Lombardia|accesso=27 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201110205132/https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/istituzione/regione/red-simboli-ricorrenze-rec}}</ref> lo stemma è stato introdotto su proposta dell'allora assessore alla cultura [[Sandro Fontana]]<ref>{{cita news|autore=Giuseppe Spatola|titolo=La Rosa Camuna? In Regione la «impose» Sandro Fontana|pubblicazione=[[Bresciaoggi]]|accesso=30 gennaio 2019|url=http://www.bresciaoggi.it/territori/citt%C3%A0/la-rosa-camuna-in-regione-la-impose-sandro-fontana-1.7083180|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190130221122/http://www.bresciaoggi.it/territori/citt%C3%A0/la-rosa-camuna-in-regione-la-impose-sandro-fontana-1.7083180}}</ref> ed è stato disegnato nello stesso anno da [[Pino Tovaglia]], [[Bob Noorda]], [[Roberto Sambonet]] e [[Bruno Munari]]<ref>Giorgio Fioravanti. ''Il dizionario del grafico''. Bologna, Zanichelli, 1993, p. 468. ISBN 88-08-14116-0.</ref><ref name="simboli2">{{cita web|url=http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=Regione%2FDetail&cid=1213273768697&packedargs=NoSlotForSitePlan%3Dtrue%26menu-to-render%3D1213273365569&pagename=RGNWrapper|titolo=Stemma della Regione Lombardia|accesso=12 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924085807/http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=Regione%2FDetail&cid=1213273768697&packedargs=NoSlotForSitePlan%3Dtrue%26menu-to-render%3D1213273365569&pagename=RGNWrapper}}</ref>
Il [[gonfalone]] è costituito da una riproduzione del [[Carroccio]], grande [[Carro (trasporto)|carro]] a quattro ruote recante le [[Gonfalone|insegne cittadine]] attorno al quale si raccoglievano e combattevano le [[Milizia|milizie]] dei [[Comune medievale|comuni medievali]] dell'[[Italia settentrionale]], di cui rappresentava l'autonomia, e dallo stemma della regione. Le dimensioni della gonfalone della Lombardia sono di 3x2 m e i nastri e la cravatta sono nei [[Tricolore|colori nazionali]].<ref name="simboli2" />
La Regione Lombardia dal 29 gennaio 2019<ref>{{cita news|titolo=Lombardia: c'è legge per la bandiera|[[ANSA]]|accesso=29 gennaio 2019|url=http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2019/01/29/lombardia-ce-legge-per-la-bandiera_e03a224c-d010-4d67-8d44-760a8d142880.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190129164704/http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2019/01/29/lombardia-ce-legge-per-la-bandiera_e03a224c-d010-4d67-8d44-760a8d142880.html}}</ref><ref>{{cita news|titolo=Rosa camuna bianca su fondo verde, la Regione Lombardia adotta la bandiera ufficiale|[[Il Giorno]]|accesso=29 gennaio 2019|url=https://www.ilgiorno.it/politica/bandiera-regione-lombardia-1.4414990|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190129192635/https://www.ilgiorno.it/politica/bandiera-regione-lombardia-1.4414990}}</ref> ha adottato lo stemma con la rosa camuna quale [[bandiera]] ufficiale, attestando in tal modo la prassi invalsa negli uffici pubblici e nelle manifestazioni.
La festa regionale della Lombardia, che è stata istituita con la [[legge regionale]] n. 15 del 26 novembre 2013<ref name="simboli" />, si celebra il [[29 maggio]] in ricordo della vittoria della [[Lega Lombarda]] sulle [[Sacro Romano Impero|truppe imperiali]] di [[Federico Barbarossa]] nella [[battaglia di Legnano]], scontro armato avvenuto il 29 maggio del 1176 nei dintorni della [[Legnano|città omonima]] con cui venne posta la fine al disegno egemonico dell'imperatore germanico sui [[comune medievale|comuni medievali]] del Nord Italia.<ref>{{Treccani|costanza_(Enciclopedia-Italiana)/|COSTANZA|accesso=27 novembre 2017}}</ref> Dopo la decisiva sconfitta di Legnano, l'imperatore accettò un armistizio di sei anni (la cosiddetta "[[tregua di Venezia]]"), fino alla [[pace di Costanza]], in seguito alla quale i comuni medievali dell'Italia settentrionale accettarono di restare fedeli all'Impero in cambio della piena giurisdizione locale sui loro territori.<ref>{{cita|D'Ilario, 1976|p. 155}}.</ref>
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = ProtezioneEcc1.png
|nome_onorificenza = Attestato e medaglia di bronzo dorata di eccellenza di I classe di pubblica benemerenza del Dipartimento della Protezione civile
|collegamento_onorificenza = Attestato di pubblica benemerenza della Protezione civile
|motivazione = Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza
|luogo = Roma, decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 ottobre 2010 <ref>{{Cita web|url=https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2010/11/26/277/sg/pdf|titolo=Decreti presidenziali|sito=Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana|data=26 novembre 2010|formato=pdf|accesso=5 settembre 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20240811073723/https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2010/11/26/277/sg/pdf|dataarchivio=11 agosto 2024|urlmorto=no}}</ref>
}}
== Economia ==
{{vedi anche|Quattro motori dell'Europa|Industria preunitaria lombarda}}
[[File:EU NUTS 2 Four Motors 2016.svg|thumb
La Lombardia è la prima<ref>{{cita web|url=http://www.infodata.ilsole24ore.com/2017/04/14/scopri-nella-mappa-le-regioni-europee-piu-ricche-piu-povere/|titolo=Scopri le regioni europee più ricche (e più povere)|accesso=27 maggio 2017|data=14 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170607215140/http://www.infodata.ilsole24ore.com/2017/04/14/scopri-nella-mappa-le-regioni-europee-piu-ricche-piu-povere/}}</ref> [[Regione (Italia)|regione d'Italia]] per importanza economica,<ref>{{cita web|url=http://www.huffingtonpost.it/2013/03/21/eurostat-la-regione-piu-ricca-deuropa-e-londra-la-piu-in-alto-delle-italiane-e-bolzano_n_2922920.html|titolo=Eurostat: la regione più ricca d'Europa? È Londra. La più in alto delle italiane è Bolzano. La Lombardia non è tra le prime venti|accesso=27 maggio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171203224551/http://www.huffingtonpost.it/2013/03/21/eurostat-la-regione-piu-ricca-deuropa-e-londra-la-piu-in-alto-delle-italiane-e-bolzano_n_2922920.html}}</ref> contribuendo a circa un quinto (21,69% nel 2014) del [[prodotto interno lordo]] nazionale.<ref name=istat/> Inoltre ospita molte delle maggiori attività industriali, commerciali e finanziarie del Paese, e il suo [[reddito pro capite]] supera del 27,9% il corrispondente valore calcolato a parità di [[potere d'acquisto]] standard per l'[[Unione europea]].<ref>{{cita web|url=http://noi-italia.istat.it/index.php?id=1&no_cache=1&tx_usercento_centofe%5Bcategoria%5D=15&tx_usercento_centofe%5Bdove%5D=REGIONI&tx_usercento_centofe%5Baction%5D=show&tx_usercento_centofe%5Bcontroller%5D=Categoria&cHash=187524bc2a6cd83b12bd1df70461d6de|titolo=Dati Istat - Per visualizzare i dati occorre selezionare le menù "economia e finanza pubblica" e poi "macroeconomia". Cliccando su dati si può scaricare la tabella contenente il Pil procapite dell'Ue a 28 calcolato a parità di potere d'acquisto standard. Il dato è di fonte Eurostat.|accesso=15 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160412210811/http://noi-italia.istat.it/index.php?id=1&no_cache=1&tx_usercento_centofe%5Bcategoria%5D=15&tx_usercento_centofe%5Bdove%5D=REGIONI&tx_usercento_centofe%5Baction%5D=show&tx_usercento_centofe%5Bcontroller%5D=Categoria&cHash=187524bc2a6cd83b12bd1df70461d6de}}</ref>
La Lombardia, insieme al [[Baden-Württemberg]] (Germania), alla [[Catalogna]] (Spagna) e all'[[Alvernia-Rodano-Alpi]] (Francia), compone il gruppo definitosi ''[[quattro motori dell'Europa]]''.<ref>{{cita web|url=https://reportingtheworldover.wordpress.com/2009/03/04/quattro-motori-per-leuropa-la-lombardia-presidente/|titolo=Quattro motori per l'Europa: la Lombardia presidente|accesso=9 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111113041738/http://reportingtheworldover.wordpress.com/2009/03/04/quattro-motori-per-leuropa-la-lombardia-presidente/}}</ref> Inoltre è parte del cuore economico d'[[Europa]] e della cosiddetta [[Banana blu]]. [[Milano]] è, unitamente a [[Londra]], [[Amburgo]], [[Francoforte]], [[Monaco di Baviera]] e [[Parigi]], una delle sei capitali economiche europee.<ref>{{cita libro|autore=Marco Astolfi, Delia Romano|titolo=Geoatlas. Volume 2|editore=Atlas|città=Bergamo|anno=2007|pp=56-57|isbn=978-88-268-1362-2}}</ref>
=== Macro-economia ===
[[File:
Il PIL ai prezzi correnti (2014) della Lombardia ammonta a {{formatnum:350024.68}} milioni di euro, circa il 21,7% del PIL italiano che corrisponde a {{M|1613859.1|ul=€}} milioni.<ref name=istat/> È la seconda regione d'Europa per PIL e la 61ª per PIL pro-capite.<ref>{{cita web|url=https://ec.europa.eu/eurostat/tgm/graph.do?tab=graph&plugin=1&pcode=tgs00003&language=en&toolbox=sort|titolo=Dati Eurostat. Gross domestic product (GDP) at current market prices by NUTS 2 regions. Il ranking è frutto di elaborazioni Éupolis Lombardia.|accesso=18 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181124153906/https://ec.europa.eu/eurostat/tgm/graph.do?tab=graph&plugin=1&pcode=tgs00003&language=en&toolbox=sort}}</ref>
Il PIL pro-capite della regione nel [[2014]] è stato di {{M|35044.17|ul=€}} contro i {{M|26548.49}} della media italiana.<ref name=T5>{{cita testo|url=http://www.istat.it|titolo=Dati Istat|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110222081715/http://www.istat.it/|accesso=15 giugno 2016}} Nota: per visualizzare i dati occorre selezionare nella colonna a destra la voce Conti nazionali, Conti e aggregati economici territoriali, Valori procapite (euro) e in tabella selezionare la voce prodotto interno lordo ai prezzi di mercato per abitante (edizione novembre 2015) valutazione a prezzi correnti.</ref> L'andamento del Pil regionale negli ultimi anni ha seguito la dinamica innescata dalla [[grande recessione]], che è incominciata nel [[2007]]: in crescita fino al [[2008]], nel [[2009]] ha registrato una forte caduta, parzialmente recuperata tra [[2010]] e [[2011]] per poi diminuire nuovamente dal [[2012]].<ref name=istat/>
Gli occupati effettivi in Lombardia, nel 2018, sono il 67% della forza lavoro: il 65,8% impiegato nei servizi, il 32,4% nell'industria (comprese le costruzioni) e il rimanente 1,9% nell'agricoltura;<ref>{{cita web|url=http://www.asr-lombardia.it/ASR/lavoro/forze-di-lavoro/lombardia-e-province/tavole/13563/2015/|titolo=Occupati per settore di attività economica in Lombardia|accesso=15 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160919231644/http://www.asr-lombardia.it/ASR/lavoro/forze-di-lavoro/lombardia-e-province/tavole/13563/2015/}}</ref> il [[Tasso di disoccupazione nel mondo|tasso di disoccupazione]], nel 2018, si attesta al 6% ed è uno tra i più bassi d'[[Italia]].
In Lombardia l'entità dei depositi in banca al 31 dicembre [[2016]] è di {{M|308084|ul=€}} milioni e si contano 5881 sportelli bancari.<ref>{{cita web|url=http://www.asr-lombardia.it/ASR/lombardia-e-province/credito-assicurazioni-e-mercato-finanziario/aziende-di-credito/tavole/9969/2015/|titolo=Banche, sportelli bancari, comuni serviti, depositi e impieghi|accesso=15 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160919232050/http://www.asr-lombardia.it/ASR/lombardia-e-province/credito-assicurazioni-e-mercato-finanziario/aziende-di-credito/tavole/9969/2015/}}</ref> Infine, nel [[2013]], sono state autorizzate {{M|109310822}} ore di [[Cassa integrazione guadagni|CIG]] ordinaria, {{formatnum:113102850}} ore di CIG straordinaria e {{M|47620186}} ore di CIG in deroga.<ref>{{cita web|url=http://www.istat.it|titolo=Dati Istat Coesione Sociale.|accesso=15 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110222081715/http://www.istat.it/}} Nota: per visualizzare i dati occorre selezionare nella colonna a destra la voce Spesa e interventi per la coesione sociale, Politiche previdenziali di sostegno al reddito, Cassa integrazione guadagni.</ref>
[[File:Artgate Fondazione Cariplo - Ronzoni Pietro, Filanda nel bergamasco.jpg|thumb|left|[[Pietro Ronzoni]] - Filanda nel bergamasco (1820 ca.)]]
=== Macro-settori economici ===
[[File:Valore aggiunto settori economici Lombardia 2013.jpg|thumb|Suddivisione del PIL regionale della Lombardia in settore primario (agricoltura), secondario (industria) e terziario (servizi)]]
[[File:Molino Meravglia - La Girante.jpg|thumb|Scorcio del mulino Meraviglia di [[San Vittore Olona]], [[Mulini ad acqua sul fiume Olona|mulino ad acqua sul fiume Olona]]]]
L'economia della Lombardia è caratterizzata da una grande varietà di settori in cui essa è sviluppata. Si va dai settori tradizionali, come l'[[agricoltura]] e l'[[allevamento]], all'[[industria]] pesante e leggera, ma anche il [[Settore terziario|terziario]] ha avuto un forte sviluppo negli ultimi decenni.
L'agricoltura lombarda è stata la base dello sviluppo economico della regione. Per prima è stata investita dal processo di meccanizzazione e ristrutturazione. La [[Meccanizzazione agraria|meccanizzazione]], grazie all'utilizzo di macchinari sempre più complessi, ha portato a un incremento della produzione agricola mentre la ristrutturazione del territorio, attraverso la costruzione e ammodernamento di canali e la bonifica delle zone paludose ha permesso di migliorare la qualità della produzione agricola. Tuttavia la produzione agricola copre solo il 60% del fabbisogno della regione.<ref>{{
L'agricoltura della regione verte principalmente sulla produzione di [[cereale|cereali]] ([[mais]], [[Oryza sativa|riso]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ricetteracconti.com/2020/11/14/riso-italiano-dove-si-coltiva/|titolo=Dove si coltiva il riso in Italia - Sommelier del Riso|sito=Blog su Riso e Risotti - Sommelier del Riso|data=14 novembre 2020|lingua=it|accesso=31 luglio 2021}}</ref>, [[frumento]]), [[ortaggio|ortaggi]], [[frutta]] (pere e meloni) e [[vino]].<ref>{{cita web|url=
In Lombardia, come in altre regioni d'Italia, a cavallo della fine del XIX e inizi del XX secolo ebbe impulso la meccanizzazione dell'attività molitoria.
[[File:Fieramilano Rho Pero 02.JPG|thumb|Un padiglione della Fiera di Milano]]
L'allevamento è una voce economica rilevante in Lombardia. Nel 2015 si contavano infatti {{M|1430000}} bovini e [[bubalus|bufalini]], {{M|103000}} [[caprini]], {{M|55000}} [[equini]], {{M|4046000}} suini e {{M|113000}} [[ovini]].<ref>{{cita web|url=http://agri.istat.it/|titolo=Per scaricare i dati scegliere la sezione Allevamenti e produzioni animali, Consistenza allevamenti|accesso=15 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160614114319/http://agri.istat.it/}}</ref> Nei laghi e nei bacini artificiali lombardi, infine, sono state pescate, nel 2009, 980,3 [[tonnellate]] di pesce.<ref>{{cita|Calendario Atlante De Agostini 2012|p. 244|CA2012}}.</ref>
L'industria è dominata da imprese di piccole e medie dimensioni, perlopiù a conduzione familiare, ma anche da grandi aziende. È fiorente in molti settori, particolarmente in quelli [[Industria metalmeccanica|meccanico]], [[elettronica|elettronico]], [[Industria metallurgica|metallurgico]], [[Industria tessile|tessile]], [[Industria chimica|chimico]] e [[industria petrolchimica|petrolchimico]], [[farmaco|farmaceutico]], [[Industria alimentare|alimentare]], [[Industria editoriale|editoriale]], [[Industria calzaturiera|calzaturiero]] e del [[Mobile (arredamento)|mobile]].<ref>{{cita web|url=http://www.industria.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Page&childpagename=DG_Industria%2FDGHomeLayout&cid=1213277013814&pagename=DG_INDWrapper|titolo=Sito dell'Industria della Regione Lombardia|accesso=1º agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131213084205/http://www.industria.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Page&childpagename=DG_Industria%2FDGHomeLayout&cid=1213277013814&pagename=DG_INDWrapper}}</ref> A Milano e provincia sono concentrate circa il 26% delle imprese dell'industria lombarda.<ref>{{cita web|url=http://www.asr-lombardia.it/ASR/imprese/imprese-registrate-nelle-cciaa/lombardia-e-province/tavole/316/|titolo=Elaborazioni Éupolis Lombardia su dati Annuario Statistico Regionale della Lombardia|accesso=15 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160919232258/http://www.asr-lombardia.it/ASR/imprese/imprese-registrate-nelle-cciaa/lombardia-e-province/tavole/316/}}</ref> Secondo uno studio del [[2016]] commissionato da [[Fondazione Edison]] e [[Confindustria]], basato sul valore aggiunto del comparto industriale, delle 6 province (NUTS3) più industrializzate in Europa, ben tre sono Lombarde: [[Provincia di Monza e della Brianza|Monza e Brianza]] (6ª), [[Bergamo]] (2ª) e [[Brescia]], prima con un valore aggiunto dal comparto industriale che supera i 10 Miliardi di euro.<ref>{{Cita web|url=https://www.fierabie.com/it/brescia-capitale-dellindustria-in-europa/|titolo=Brescia capitale dell’industria in Europa}}</ref>
Nel terziario, rilevante è il peso del commercio e della [[finanza]]. A Milano hanno sede anche la [[Borsa Italiana]],<ref>{{cita web|url=http://www.borsaitaliana.it/borsa/indici/indici-in-continua/dettaglio.html?indexCode=FTSEMIB&lang=it|titolo=Sito ufficiale della Borsa di Milano|accesso=1º agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121007044556/http://www.borsaitaliana.it/borsa/indici/indici-in-continua/dettaglio.html?indexCode=FTSEMIB&lang=it}}</ref> tra le principali piazze finanziarie europee, e la [[Fiera di Milano]],<ref>{{cita web|url=https://www.fieramilano.it/|titolo=Sito della Fiera di Milano|accesso=1º agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120724161827/http://www.fieramilano.it/}}</ref> che a oggi è il più grande spazio espositivo d'Europa. Importanti sono anche le attività bancarie, dei trasporti, della comunicazione e dei servizi alle imprese. Il [[turismo]] (delle città d'arte, delle montagne e dei laghi) ha un peso significativo.<ref>{{cita web|url=https://www.in-lombardia.it/|titolo=Sito del Turismo della Regione Lombardia|accesso=13 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200514104247/https://www.in-lombardia.it/}}</ref>
Per quanto riguarda il commercio e la distribuzione di beni di consumo alla popolazione, la Lombardia conta 1656 supermercati, più di qualunque altra regione italiana, a cui vanno aggiunti 398 grandi magazzini, 164 ipermercati e 613 minimercati.<ref>{{cita web|url=http://www.asr-lombardia.it/ASR/lombardia-e-province/commercio-interno/commercio-al-dettaglio-in-sede-fissa/tavole/11441/2015/|titolo=Annuario Statistico Regionale della Lombardia. Questi dati si riferiscono all'anno 2015.|accesso=15 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160920065419/http://www.asr-lombardia.it/ASR/lombardia-e-province/commercio-interno/commercio-al-dettaglio-in-sede-fissa/tavole/11441/2015/}}</ref>
=== Dati economici ===
|+ [[PIL]] e [[PIL procapite]] della Lombardia dal 2019 al 2022
|-
!||2019||2020||2021||2022
|-
|
|397,959
|372,986
|414,200
|439,986
|-
| style="text-align:left"| '''PIL ai prezzi di mercato per abitante'''<ref>{{cita testo|url=https://ec.europa.eu/eurostat/databrowser/view/nama_10r_3gdp/default/table?lang=en&category=na10.nama10.nama_10reg.nama_10r_gdp|accesso=10 Ottobre 2024|titolo=Gross domestic product (GDP) at current market prices by NUTS 3 region}} Nota: per visualizzare i dati occorre selezionare "Lombardia" nella sezione "Geopolitical Entity" e successivamente selezionare l'anno e l'unità di misura da visualizzare desiderata.</ref><br/>(Euro)
|39 700
|37 300
|41 600
|44 200
|}
|+ Tasso di disoccupazione delle province lombarde dal 2019 al 2024.<ref>{{Cita web|url=https://esploradati.istat.it/databrowser/#/it/dw/categories/IT1,Z0500LAB,1.0/LAB_OFFER/LAB_OFF_UNEMPLOY/DCCV_TAXDISOCCU1/IT1,151_914_DF_DCCV_TAXDISOCCU1_8,1.0|titolo=Tasso di disoccupazione, dati provinciali|sito=esploradati.istat.it|accesso=14 Marzo 2025}}</ref>
|-
!|| 2019 || 2020 || 2021|| 2022 || 2023 || 2024
|-
|
|-
|'''Varese'''|| 5,5% || 5,3% || 6,6% || 4,8% || 3,7% || 3,7%
|-
|'''Como'''|| 6,7% || 5,7% || 7,6% || 6,6% || 5,4% || 5,6%
|-
|'''Sondrio'''|| 5,5% || 5,7% || 6,6% || 6,6% || 6,4% || 6,8%
|-
|'''Milano '''|| 5,9% || 6,6% || 6% || 5,5% || 4,8% || 4,7%
|-
|'''Bergamo'''|| 3,6% || 3,1% || 3,5% || 3,4% || 2,9% || 1,5%
|-
|'''Brescia'''|| 4,8% || 4,5% || 5% || 4,1% || 3,4% || 2,9%
|-
|'''Pavia'''|| 6,7% || 5,7% || 7,1% || 6,1% || 4,8% || 3,7%
|-
|'''Cremona'''|| 5% || 5,8% || 5,1% || 5,4% || 2,7% || 1,9%
|-
|'''Mantova'''|| 6,4% || 4,8% || 4,7% || 4,4% || 4,8% || 3,6%
|-
|'''Lecco'''|| 5,4% || 5,4% || 5,5% || 2,9% || 3,1% || 3,2%
|-
|'''Lodi'''|| 7,3% || 6,3% || 5,4% || 5,2% || 4,1% || 2,6%
|-
|'''Monza e della Brianza'''|| 7% || 5,1% || 6,7% || 4,3% || 2,9% || 3,4%
|}
{|class="wikitable" style="float:right; width:80%; text-align:center; overflow:auto"
|+ Valore aggiunto della Lombardia ai prezzi correnti nel 2013.<ref name=istat>{{cita web|url=http://www.istat.it/|titolo=Dati Istat|accesso=15 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110222081715/http://www.istat.it/}} Nota: per visualizzare i dati occorre selezionare nella colonna a destra la voce Conti nazionali, Conti e aggregati economici territoriali, Prodotto interno lordo lato produzione (milioni di euro) e in tabella selezionare la voce prodotto interno lordo ai prezzi di mercato (edizione novembre 2015) valutazione a prezzi correnti e la voce Valore aggiunto per branca di attività (milioni di euro). I dati espressi in percentuale sono elaborazioni Éupolis Lombardia.</ref>
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!
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|}
=== Energia ===
[[File:
In Lombardia, nel 2015, il consumo di energia elettrica per abitante è ammontato a {{M|6374|ul=Wh}}. Nello stesso anno, la produzione lorda di energia ha raggiunto i 41 [[GWh]] ogni {{M|10000}} abitanti e il 26% dei consumi di elettricità è stato coperto da energia proveniente da fonti rinnovabili.<ref>{{cita web|url=http://www.asr-lombardia.it/ASR/|titolo=Energia - Annuario Statistico Regionale|accesso=15 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160619034921/http://www.asr-lombardia.it/ASR}}</ref> Gli impianti [[Energia idroelettrica|idroelettrici]] sono 488, quelli [[Energia termica|termoelettrici]] 1056, quelli [[Energia eolica|eolici]] 7 e quelli [[Energia solare|fotovoltaici]] {{M|94202}}.<ref>{{cita web|url=http://www.terna.it/archiviodocumenti.aspx|titolo=Terna – Dati statistici.|accesso=15 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160619154116/http://www.terna.it/archiviodocumenti.aspx}}
=== Turismo ===
{{vedi anche|Turismo in Lombardia|Lista dei patrimoni dell'umanità in Italia}}
[[File:
[[File:Navigli di Milano Naviglio Grande a Gaggiano01.jpg|thumb|left|Il [[Naviglio Grande]] a [[Gaggiano]], comune della [[città metropolitana di Milano]]. Per esso è attivo il [[Servizio di navigazione del Naviglio Grande|servizio di navigazione turistica del Naviglio Grande]]]]
Nella più dinamica e trafficata delle regioni italiane non è possibile, sulla base delle cifre, distinguere il turista in senso stretto da quello che viaggia per affari.<ref name=
Tra le bellezze naturali vanno annoverati al primo posto i laghi prealpini sulle cui sponde ville patrizie, orti, giardini, terrazze e borghi antichi si alternano a fitti nuclei di seconde case<ref name=:A/>. Le località rivierasche sono collegate da rotte di navigazione di linea. [[Villa d'Este (Cernobbio)|Villa d'Este]] a Cernobbio e altre ville del comasco ospitano personaggi di fama mondiale: magnati della finanza, star del cinema, scrittori, capi di Stato, cantanti e stilisti.<ref>{{cita libro|titolo=Traveller, alla scoperta dei luoghi più belli del mondo, Lago di Como, pag 124|autore=Condé Nast|città=Milano|anno=2004|mese=febbraio}}</ref>
Altri importanti flussi turistici interessano le vallate alpine (in particolare la [[Valtellina]])<ref>{{cita web|url=http://www.montagnalombardia.com/|titolo=Turismo montano in Lombardia|accesso=8 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130515020031/http://www.montagnalombardia.com/}}</ref> e le numerose città storico-artistiche, ricche di monumenti e di testimonianze del [[Medioevo]] e del [[Rinascimento]].<ref>{{cita web|url=http://www.italia.it/it/scopri-litalia/lombardia.html#box_2|titolo=Turismo in Lombardia: città d'arte e siti UNESCO|accesso=8 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130513205411/http://www.italia.it/it/scopri-litalia/lombardia.html#box_2}}</ref>
[[File:Leonardo da Vinci - The Last Supper high res.jpg|thumb|L
[[File:Varese, Sacro Monte, Chapel 8, Capella Coronato di spine 003.JPG|thumb|Statue del [[Sacro Monte di Varese]]]]
[[File:
Tra i luoghi maggiormente visitati bisogna ricordare la [[Pinacoteca di Brera]] ({{M|336981}} visitatori), l{{'}}''[[Cenacolo Vinciano|Ultima Cena]]'' di [[Leonardo da Vinci]] (330.071), il [[Sirmione|Museo Archeologico di Sirmione]] con le [[Grotte di Catullo]] ({{M|216612}}), il [[Castello Scaligero (Sirmione)|Castello Scaligero]] ({{M|202066}})<ref>{{cita libro|titolo=Calendario Atlante De Agostini 2012|autore=Istituto Geografico De Agostini|città=Novara|anno=2011|isbn=978-88-511-1599-9}}</ref>, [[Certosa di Pavia]] (200 000 circa<ref>{{Cita web|url=http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_gennaio_23/certosa-pavia-addio-ingresso-gratuito-ticket-biglietto-ingresso-pagamento-2113668369778.shtml|titolo=Capolavoro Certosa:«Pagare il biglietto per conservarne lo splendore»|autore=Enrico Venni|sito=Corriere della Sera Milano|lingua=it|accesso=19 ottobre 2021}}</ref>) e [[Villa Carlotta]] ({{M|170260}}).<ref>{{cita news|autore=Francesco Angelini|url=https://www.laprovinciadicomo.it/stories/Homepage/139716_villa_carlotta_tra_i_dieci_parchi_pi_belli_ditalia/|titolo=Villa Carlotta tra i dieci parchi più belli d'Italia|sito=La Provincia di Como|data=22 giugno 2010|accesso=11 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190819053221/https://www.laprovinciadicomo.it/stories/Homepage/139716_villa_carlotta_tra_i_dieci_parchi_pi_belli_ditalia/}}</ref>
Rilevanti dal punto di vista turistico sono anche i dieci [[patrimoni mondiali dell'umanità]] riconosciuti dall'[[UNESCO]] presenti in Lombardia, che la portano a essere la regione italiana con il maggiore numero di siti di questo tipo:<ref>{{cita web|url=https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/scopri-la-lombardia/cultura-e-tradizione/i-siti-unesco|titolo=Cultura e tradizione – Il Patrimonio UNESCO|accesso=13 maggio 2020|citazione=[...] 10 siti sui 55 presenti in Italia [...]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190601135221/http://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/scopri-la-lombardia/cultura-e-tradizione/i-siti-unesco}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/scopri-la-lombardia/cultura-e-tradizione/patrimonio-unesco/siti-unesco|titolo=Siti Unesco|accesso=13 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201110205132/https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/scopri-la-lombardia/cultura-e-tradizione/patrimonio-unesco/siti-unesco}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.in-lombardia.it/it/visitare-la-lombardia/siti-unesco-in-lombardia|titolo=Siti Unesco in Lombardia|accesso=13 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200509154841/https://www.in-lombardia.it/it/visitare-la-lombardia/siti-unesco-in-lombardia}}</ref>
* [[Incisioni rupestri della Val Camonica]]<ref group="N">Parchi del comprensorio: [[Parco nazionale delle incisioni rupestri di Naquane]] ([[Capo di Ponte]]); [[Parco archeologico comunale di Seradina-Bedolina]] (Capo di Ponte); [[Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo]] (Capo di Ponte); [[Riserva naturale Incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo]] (Capo di Ponte, [[Ceto (Italia)|Ceto]], [[Cimbergo]] e [[Paspardo]]); [[Parco Comunale di Luine di Darfo-Boario Terme]] ([[Darfo Boario Terme]]); [[Parco archeologico di Asinino-Anvòia]] ([[Ossimo]]); [[Parco comunale di Sellero]] ([[Sellero]]); [[Parco Pluritematico "Coren de le Fate"]] ([[Sonico (Italia)|Sonico]]).</ref> - 1979:
* [[Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Milano)|Chiesa di Santa Maria delle Grazie]] ([[Milano]]) - 1980.
* [[Crespi d'Adda]] - 1995.
* [[Mura veneziane di Bergamo]] - 2017
* [[Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia]] - 2003:
** [[Sacro Monte di Varese|Sacro Monte del Rosario]] ([[Varese]]);
** [[Sacro Monte di Ossuccio|Sacro Monte della Beata Vergine del Soccorso]] ([[Ossuccio]]).
* [[Monte San Giorgio (Unesco)|Monte San Giorgio]]<ref>La regione del Monte San Giorgio comprende i seguenti comuni: [[Mendrisio]], [[Riva San Vitale]] e [[Brusino Arsizio]] in territorio svizzero; [[Clivio]], [[Porto Ceresio]], [[Saltrio]], [[Viggiù]] e [[Besano]] in territorio italiano.</ref> - 2003.
* [[Mantova]] e [[Sabbioneta]] - 2008:
** [[Mantova]];
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* [[Ferrovia Retica|Ferrovia retica nel paesaggio dell'Albula e del Bernina]]<ref>Patrimonio condiviso con la [[Svizzera]].</ref> - 2008.
* [[Longobardi in Italia: i luoghi del potere|Longobardi in Italia: i luoghi del potere (568-774)]]<ref group=N>Patrimonio composto da sette diverse località, condiviso tra Friuli-Venezia Giulia ([[Cividale del Friuli]]), Lombardia ([[Brescia]] e [[Castelseprio]]), Umbria ([[Spoleto]] e [[Campello sul Clitunno]]), Campania ([[Benevento]]) e Puglia ([[Monte Sant'Angelo]])</ref> - 2011:
** [[Brescia]]:<ref>Il sito UNESCO comprende anche la Casa Pallaveri e una porzione dell'antico [[decumano massimo]] (l'odierna [[Via dei Musei]]).</ref>
*** [[Foro romano di Brescia]] con il [[Palazzo Maggi Gambara]];
*** [[Monastero di Santa Giulia|Complesso monastico longobardo di San Salvatore-Santa Giulia]] con la [[Chiesa di San Salvatore (Brescia)|Basilica di San Salvatore]], il [[Coro delle monache del monastero di Santa Giulia|Coro delle monache]], le chiese di [[Chiesa di Santa Giulia (Brescia)|Santa Giulia]] e di [[Chiesa di Santa Maria in Solario|Santa Maria in Solario]], le [[Domus dell'Ortaglia]] e il [[Museo di Santa Giulia]].
** [[Castelseprio]] e [[Gornate Olona]]:
*** [[Parco archeologico di Castelseprio]] con la [[Torre di Torba]];
*** [[Chiesa di Santa Maria foris portas]].
* [[Siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi]]<ref group="N">Patrimonio composto da 111 diversi siti, sparsi lungo tutto l'arco alpino negli stati di Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia e Svizzera; per quanto riguarda l'Italia i siti si trovano nelle regioni Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Trentino
== Infrastrutture e trasporti ==
{{Vedi anche|Trasporti in Lombardia}}
=== Aeroporti ===
[[File:Milan malpensa terminal airport.jpg|miniatura|[[Aeroporto di Milano-Malpensa]]]]
Il sistema aeroportuale regionale si sviluppa principalmente lungo la fascia pedemontana e si compone dei quattro aeroporti [[Aeroporto di Milano-Malpensa|Milano-Malpensa]], [[Aeroporto di Milano-Linate|Milano-Linate]], [[Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio|Bergamo-Orio al Serio]] e [[Aeroporto di Brescia-Montichiari|Brescia-Montichiari]]. L'aeroporto intercontinentale di Malpensa ha un ruolo preminente e gestisce la maggior parte del traffico merci e passeggeri della regione. L'aeroporto di Linate svolge invece il compito di aeroporto cittadino del capoluogo, mentre quello di Orio al Serio è la base dei collegamenti ''low-cost'' nazionali e internazionali e di diversi corrieri merci. L'aeroporto di Montichiari ha invece il maggiore movimento di voli cargo e charter ed è posizionato nei pressi dell'[[aeroporto di Brescia-Ghedi]] adibito a uso militare e sede del [[6º Stormo]] dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]].<ref>{{Cita|Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti, 2016|pp. 81-85}}.</ref>
=== Strade ===
La rete autostradale della Lombardia si estende per {{M|700|ul=km}} a cui si aggiungono circa {{M|1000|u=km}} di [[Strade statali in Italia|strade statali]].<ref>{{Cita|Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti, 2016|p. 73}}.</ref> L'[[Autostrada A4 (Italia)|autostrada A4]] attraversa tutto il territorio regionale per {{M|155|u=km}} da est a ovest collegando tra loro le città di [[Brescia]], [[Bergamo]], [[Monza]] e [[Milano]], caratterizzata da un traffico particolarmente intenso durante tutto il corso dell'anno è affiancata dalla [[BreBeMi]], che collega Brescia alla [[tangenziale Est Esterna di Milano]] passando per [[Treviglio]], anziché per Bergamo.<ref>{{Cita web|url=https://lombardia.portale-infrastrutture.it/infrastruttura.php?id=331|titolo=Autostrada A4 Torino - Trieste (tratta lombarda)|sito=lombardia.portale-infrastrutture.it|accesso=15 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210315134727/https://lombardia.portale-infrastrutture.it/infrastruttura.php?id=331|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://lombardia.portale-infrastrutture.it/infrastruttura.php?id=2017|titolo=Autostrada A35 Brescia-Milano BreBeMi|sito=lombardia.portale-infrastrutture.it|accesso=15 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210315134734/https://lombardia.portale-infrastrutture.it/infrastruttura.php?id=2017|urlmorto=no}}</ref> Il sistema [[tangenziale]] di [[Milano]] è il più esteso d'Italia, lungo complessivamente {{M|74,4|u=km}} si compone di tre tangenziali: [[Autostrada A50|Ovest]], [[Autostrada A51|Est]] e [[Autostrada A52 (Italia)|Nord]],<ref>{{Cita web|url=https://lombardia.portale-infrastrutture.it/infrastruttura.php?id=954|titolo=Autostrada A50 - Tangenziale Ovest Milano|sito=lombardia.portale-infrastrutture.it|accesso=15 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210315134726/https://lombardia.portale-infrastrutture.it/infrastruttura.php?id=954|urlmorto=no}}</ref> da Milano inoltre si diramano la [[Autostrada A1 (Italia)|A1]], la [[Autostrada A7 (Italia)|A7]], la [[Autostrada A35 (Italia)|A35]] e l'[[autostrada dei Laghi]] ([[Autostrada A8 (Italia)|A8]] e [[Autostrada A9 (Italia)|A9]]) che collega la Lombardia con la [[Svizzera]]. Nella regione sono anche presenti le autostrade [[Autostrada A21 (Italia)|A21]], [[Autostrada A21 racc|A21 racc]], [[Autostrada A22 (Italia)|A22]], [[Autostrada A36 (Italia)|A36]], le tangenziali di Pavia [[Autostrada A53 (Italia)|A53]] e [[Autostrada A54 (Italia)|A54]], il [[Tangenziale Sud di Bergamo|sistema tangenziale di Bergamo]], la [[tangenziale Sud di Brescia]], la [[Tangenziale Ovest di Brescia|tangenziale ovest di Brescia]], il [[sistema tangenziale di Varese]] e la [[Autostrada A59|tangenziale di Como]].<ref>{{Cita web|url=https://lombardia.portale-infrastrutture.it/infrastrutture.php|titolo=Infrastrutture Lombardia|sito=lombardia.portale-infrastrutture.it|accesso=15 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210315134732/https://lombardia.portale-infrastrutture.it/infrastrutture.php|urlmorto=no}}</ref>
=== Ferrovie ===
[[File:
La rete ferroviaria lombarda dispone di 428 stazioni e si estende per circa {{M|2000|ul=km}}. La rete è gestita prevalentemente da [[RFI]]; {{M|320|u=km}} di linee ferroviarie sono in concessione a [[Ferrovienord]]<ref>{{Cita|Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti, 2016|p. 50}}.</ref>, mentre le linee [[ferrovia Parma-Suzzara|Parma-Suzzara]] e [[ferrovia Suzzara-Ferrara|Suzzara-Ferrara]], pur ricadendo parzialmente in territorio lombardo ({{M|55|u=km}} e 11 stazioni), sono in concessione a [[Ferrovie Emilia-Romagna]]<ref>[http://www.fer.it/?page_id=85 Suzzara Ferrara | FER – Ferrovie Emilia-Romagna]</ref>.
Il servizio ferroviario di carattere nazionale e internazionale è assicurato prevalentemente da [[Trenitalia]] e in misura minore da [[Italo-Nuovo Trasporto Viaggiatori|Italo]], [[TGV]] e [[Deutsche Bahn]]. Il territorio regionale dispone di tre [[Alta velocità ferroviaria|linee ad alta velocità]]: la [[Ferrovia Torino-Milano (alta velocità)|Torino-Milano]], la [[Ferrovia Milano-Bologna (alta velocità)|Milano-Bologna]] e la [[Ferrovia Milano-Verona (alta velocità)|Milano-Brescia]].<ref>{{Cita|Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti, 2016|p. 53}}.</ref>
Il servizio regionale è di competenza di [[Trenord]], una società nata il 3 maggio 2011 e partecipata pariteticamente dal [[Gruppo FNM]] e da [[Trenitalia]], che opera sia sulla rete RFI sia su quella [[Ferrovienord]], che hanno come principale nodo di interconnessione il [[passante ferroviario di Milano]].<ref>{{Cita|Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti, 2016|p. 54}}.</ref> Sulla rete FER opera la società [[Trenitalia Tper]].
=== Trasporto pubblico locale ===
==== Area milanese ====
La società che gestisce il trasporto pubblico a Milano e nei comuni vicini è l'[[ATM (Milano)|ATM]].<ref>{{cita web|url=http://www.atm-mi.it/it/IlGruppo/ChiSiamo/Pagine/Attivita.aspx|titolo=Azienda Trasporti Milanesi|accesso=23 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121023074255/http://www.atm-mi.it/it/IlGruppo/ChiSiamo/Pagine/Attivita.aspx}}</ref>
All'interno dell'[[Area metropolitana di Milano|area metropolitana milanese]] è presente una rete di trasporti su ferro basata su due sistemi interconnessi tra loro:<ref>{{cita web|url=http://www.turismo.milano.it/wps/portal/tur/it/organizzailviaggio/guideemappe/mappa_metropolitana_milano|titolo=Rete metropolitana e tratte ferroviarie suburbane|accesso=23 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160416145854/http://www.turismo.milano.it/wps/portal/tur/it/organizzailviaggio/guideemappe/mappa_metropolitana_milano}}</ref>
* la rete della [[metropolitana di Milano]] (5 linee: [[Linea M1 (metropolitana di Milano)|M1]], [[Linea M2 (metropolitana di Milano)|M2]], [[Linea M3 (metropolitana di Milano)|M3]], [[Linea M4 (metropolitana di Milano)|M4,]] [[Linea M5 (metropolitana di Milano)|M5]])
* la rete suburbana delle "[[Servizio ferroviario suburbano di Milano|linee S]]" (12 linee: S1, S2, S3, S4, S5, S6, S7, S8, S9, S11, S12, S13).
==== Area bresciana ====
[[File:Bs due scura 2.jpg|thumb|Stazione della [[metropolitana di Brescia]]]]
La società che gestisce il trasporto pubblico nella città e nell'Hinterland di Brescia è Brescia Trasporti;<ref>{{cita web|url=http://www.trasportibrescia.it/|titolo=Trasporti Brescia|accesso=1º agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120725062420/http://www.trasportibrescia.it/}}</ref> la medesima società si occupa anche del trasposto pubblico urbano nel comune di [[Desenzano del Garda]].
È attiva la [[metropolitana di Brescia]], che attraversa la città da sud-est a nord.
==== Area bergamasca ====
[[File:842BergamoFunicolare.jpg|miniatura|Vettura in transito sulla [[funicolare di Bergamo Alta]]]]
La società che gestisce il trasporto pubblico locale su gomma è l'[[Azienda Trasporti Bergamo|ATB]],<ref>{{cita web|url=http://www.atb.bergamo.it/ITA/Default.aspx?SEZ=8|titolo=Azienda Trasporti Bergamo|accesso=29 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130601015408/http://www.atb.bergamo.it/ita/Default.aspx?SEZ=8}}</ref> mentre quello su ferro, relativo alla [[tranvia Bergamo-Albino|metrotranvia Bergamo – Albino]], è esercitato da [[Tramvie Elettriche Bergamasche]].<ref>{{cita web|url=http://www.teb.bergamo.it/ITA/Default.aspx?SEZ=7&PAG=48|titolo=Linea T1 Bergamo-Albino|accesso=29 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140815072818/http://www.teb.bergamo.it/ITA/Default.aspx?SEZ=7&PAG=48}}</ref>
==== Area varesina ====
La società che gestisce il trasporto pubblico locale su gomma è CTPI (Consorzio Trasporti Pubblici Insubria), mentre la [[funicolare Vellone-Sacro Monte]] è gestita da AVT.
==== Area comasca ====
La società che gestisce il trasporto pubblico locale su gomma si chiama ASF. La [[funicolare Como-Brunate]] è gestita da [[ATM (Milano)|ATM]].
=== Metropolitane ===
[[File:Linea 5 lilla - metropolitana di Milano - Stazione Garibaldi.JPG|thumb|[[Garibaldi FS (metropolitana di Milano)|Stazione Garibaldi]] della [[Metropolitana di Milano]]]]
[[File:Motonavi a Como.JPG|thumb|Motonavi di linea sul [[lago di Como]]]]
Le città di [[Milano]] e [[Brescia]] dispongono di una [[metropolitana]]. A Milano è presente la più estesa rete di metropolitane in Italia, con 5 linee in esercizio ([[Linea M1 (metropolitana di Milano)|M1]], [[Linea M2 (metropolitana di Milano)|M2]], [[Linea M3 (metropolitana di Milano)|M3]], [[Linea M4 (metropolitana di Milano)|M4]] e [[Linea M5 (metropolitana di Milano)|M5]]).
{|class="wikitable sortable"
|-
! Comune
! Linee
! Stazioni
! Lunghezza ([[Kilometro|km]])
! class="unsortable"| Note
|-
|
|5
|
|111,8
|<ref>{{cita web|url=http://www.metropolitanamilanese.it/pub/page/it/MM/metropolitane_milano?contentId=613|titolo=Metropolitana di Milano|accesso=4 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181013235930/http://www.metropolitanamilanese.it/pub/page/it/MM/metropolitane_milano}}</ref>
|-
|
|1
|
|13,7
|<ref>{{cita web|url=http://www.bresciainfrastrutture.it/?page_id=20|titolo=Lunghezza della Metropolitana di Brescia|accesso=31 gennaio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121126225440/http://www.bresciainfrastrutture.it/?page_id=20}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.bresciainfrastrutture.it/?page_id=37|titolo=Stazioni della Metropolitana di Brescia|accesso=31 gennaio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121127101322/http://www.bresciainfrastrutture.it/?page_id=37}}</ref>
|}
=== Navigazione ===
La regione possiede un sistema navale che si sviluppa sui laghi, lungo i fiumi e i [[Navigli (Milano)|navigli]]. Il sistema idroviario più importante della Lombardia si inserisce in quello padano-veneto che permette la navigazione da [[Casale Monferrato]] fino a [[Venezia]] lungo il fiume [[Po]].<ref>{{cita web|url=http://www.navigaresulpo.it/|titolo=Navigare sul Po|accesso=1º agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120715081412/http://www.navigaresulpo.it/}}</ref> In questo sistema idroviario i porti più importanti della Lombardia sono quelli [[Porto di Cremona|di Cremona]]<ref>{{cita web|url=http://www.alot.it/nina-net/index.php/it/network/i-principali-porti/70-porto-di-cremona|titolo=Porto di Cremona|accesso=1º agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130307223107/http://www.alot.it/nina-net/index.php/it/network/i-principali-porti/70-porto-di-cremona}}</ref> e Mantova.<ref>{{cita web|url=http://www.alot.it/nina-net/index.php/it/network/i-principali-porti/71-porto-di-mantova-valdaro|titolo=Porto di Mantova|accesso=1º agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130307223116/http://www.alot.it/nina-net/index.php/it/network/i-principali-porti/71-porto-di-mantova-valdaro}}</ref>
La navigazione sui laghi ha funzione prevalentemente turistica, e si svolge regolarmente su rotte di linea. Le rotte di navigazione di linea contano {{M|460|ul=km}} e vengono frequentate da oltre 10 milioni di viaggiatori annui.<ref>{{cita web|url=http://nauticadadiporto.netfirms.com/assonautica/article_114.shtml|titolo=Assonautica, dati sulla navigazione interna in Lombardia|accesso=2 giugno 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091001201052/http://nauticadadiporto.netfirms.com/assonautica/article_114.shtml}}</ref> I collegamenti sono gestiti dalla [[Gestione governativa navigazione laghi]].
== Ambiente ==
{{Vedi anche|Aree naturali protette della Lombardia}}
[[File:Aree protette della Lombardia.svg|thumb|Le aree protette della Lombardia]]
La Lombardia è stata la prima regione italiana a legiferare sulle aree protette di livello regionale (1983) introducendo concetti innovativi nella [[tutela del territorio]], istituendo parchi fluviali (il primo in Europa fu il [[Parco naturale lombardo della Valle del Ticino]] nel 1974<ref>{{cita web|url=http://www.parcoticino.it/|titolo=Sito ufficiale del Parco Lombardo del Ticino|accesso=1º agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120805001325/http://www.parcoticino.it/5}}</ref>, nel 2022 incluso dall'[[UNESCO]] nella [[Rete mondiale di riserve della biosfera]]<ref>{{Cita web|url=https://www.unesco.org/en/mab/ticino-val-grande-verbano|titolo=Ticino, Val Grande Verbano}}</ref>) parchi agricoli e parchi locali; tutte idee e approcci usati anche nella legislazione nazionale (legge n. 394 del 6 dicembre 1991).<ref>{{cita web|url=http://www.earmi.it/caccia/Legge%20aeree%20protette%20394-l991.html|titolo=Legge 6 dicembre 1991, n. 394 - Legge quadro sulle aree protette|accesso=28 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201206194242/http://www.earmi.it/caccia/Legge%20aeree%20protette%20394-l991.html|urlmorto=no}}</ref> Il sistema delle aree protette lombardo consta di 24 parchi regionali (su 26 parchi individuati dalla legge n. 86/83), 65 riserve<ref>{{cita web|url=http://www.parks.it/indice/RR/index.php?reg=3|titolo=Parchi Naturali Regione Lombardia|accesso=8 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160916174204/http://www.parks.it/indice/RR/index.php?reg=3}}</ref> e 30 monumenti naturali,<ref>{{cita web|url=http://www.parks.it/indice/PR/index.php?reg=3|titolo=Parchi Naturali Regione Lombardia|accesso=8 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160916175843/http://www.parks.it/indice/PR/index.php?reg=3}}</ref> oltre alla presenza del [[Parco nazionale dello Stelvio]]. In totale le aree protette ricoprono più del 29% del territorio regionale.
La flora e la fauna vivono principalmente nelle zone di montagna dove, a differenza della pianura, la presenza dell'uomo è meno evidente. Basta una passeggiata lungo i sentieri delle montagne della Lombardia per vedere liberi [[Canis lupus|lupi]], [[Capra ibex|stambecchi]], [[Cervus|cervi]], [[Capriolo|caprioli]], [[Camoscio|camosci]], [[lepre|lepri]], [[Vulpes vulpes|volpi]], [[Meles meles|tassi]], [[gallo forcello|galli forcelli]], [[Francolino di monte|francolini di monte]], [[ermellino|ermellini]] e [[marmotta|marmotte]].
Inoltre la Lombardia condivide con la Svizzera il sito del [[Monte San Giorgio (Unesco)|Monte San Giorgio]], inserito nel [[patrimonio mondiale dell'umanità]]<ref>{{cita web|url=http://whc.unesco.org/en/list/1090|titolo=Monte San Giorgio - UNESCO World Heritage Centre|accesso=1º agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170711135657/http://whc.unesco.org/en/list/1090}}</ref> per l'eccezionale valore [[Paleontologia|paleontologico]] dei depositi [[Fossile|fossiliferi]] che si trovano nelle rocce della montagna.
{{citazione|[[s:I promessi sposi (1840)/Capitolo XVII|Quel cielo di Lombardia, così bello quand'è bello, così splendido, così in pace.]]|[[Alessandro Manzoni]], ''[[I promessi sposi]]''}}
=== Letteratura ===
{{Vedi anche|Letteratura lombarda}}
[[File:Carlo_Porta.png|thumb|left|upright=0.6|Carlo Porta]]
I primi testi scritti in lingua lombarda [[Lingua volgare|volgare]] risalgono al XIII secolo. Si tratta principalmente di opere di tipo [[Poesia didascalica|didascalico]]-religioso; un esempio è il ''[[Sermon Divin]]'' di [[Pietro da Barsegapè]], che narra la [[passione di Cristo]]. Molto importante è il contributo alla [[letteratura lombarda]] di [[Bonvesin de la Riva]], che scrisse, tra le altre opere, il ''[[Libro delle Tre Scritture]]'', il ''[[De magnalibus urbis Mediolani]]'' ("Le meraviglie di Milano"), e un [[Galateo (costume)|galateo]], il ''[[De quinquaginta curialitatibus ad mensam]]'' ("Cinquanta cortesie da tavola").<ref>{{cita web|url=http://www.classicitaliani.it/index139.htm|titolo=Opere di Bonvesin de la Riva|accesso=21 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171206012104/http://www.classicitaliani.it/index139.htm}}</ref>
Dal XV secolo il prestigio del [[dialetto toscano|toscano]] letterario incominciò a soppiantare l'uso dei volgari settentrionali che erano stati usati, pur influenzati dal volgare fiorentino, anche in ambito cancelleresco e amministrativo.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Testimonianze Di Una Precoce Toscanizzazione Nelle Lettere Commerciali del Mercante Milanese Francesco Tanso (?-1398), Archivio Datini, Prato|autore=Brown Josh|rivista=HighBeam Research|data=1º novembre 2015|url= https://www.highbeam.com/doc/1G1-437059133.html|accesso=5 settembre 2025|abstract=x|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20180818052204/https://www.highbeam.com/doc/1G1-437059133.html|dataarchivio=18 agosto 2018|urlmorto=sì}}</ref> Nonostante ciò, a partire da questo secolo, cominciarono a esserci le prime avvisaglie di una letteratura lombarda vera e propria, con componimenti letterari in lingua lombarda sia nella parte occidentale della regione sia in quella orientale.<ref>{{Cita web|lingua=en|cognome=Haller|nome=Hermann|url=https://books.google.it/books?id=_F4C4AXtLFIC&pg=PA106&lpg=PA106&dq=Giovanni+Bressani+Galeazzo+dagli+Orzi&source=bl&ots=PEWbX1K3mm&sig=pNIGL0J4rVFxKpkhjS5PBiHWdMU&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjP28zV-bXWAhXBVhoKHSB-DeAQ6AEIOzAI#v=onepage&q=Giovanni%20Bressani%20Galeazzo%20dagli%20Orzi&f=false|titolo=The Other Italy: The Literary Canon in Dialect|accesso=21 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170921144641/https://books.google.it/books?id=_F4C4AXtLFIC&pg=PA106&lpg=PA106&dq=Giovanni+Bressani+Galeazzo+dagli+Orzi&source=bl&ots=PEWbX1K3mm&sig=pNIGL0J4rVFxKpkhjS5PBiHWdMU&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjP28zV-bXWAhXBVhoKHSB-DeAQ6AEIOzAI#v=onepage&q=Giovanni%20Bressani%20Galeazzo%20dagli%20Orzi&f=false}}</ref><ref>{{Treccani|giovanni-paolo-lomazzo_(Dizionario-Biografico)/|LOMAZZO, Giovanni Paolo}}</ref>
Il XVII secolo vide affermarsi anche la figura del [[drammaturgo]] [[Carlo Maria Maggi]], che creò, tra l'altro, la maschera milanese di [[Meneghino]].<ref>Atlante del Sapere: ''Maschere italiane'', Edizioni Demetra, 2002, p. 116</ref> Sempre nel XVII secolo nacquero le prime [[bosinada|bosinade]], poesie popolari d'occasione scritte su fogli volanti e affisse nelle piazze oppure lette (o anche cantate) in pubblico; ebbero un gran successo e una diffusione capillare fino ai primi decenni del XX secolo.<ref>Sapere.it: ''{{cita testo|url=http://www.sapere.it/enciclopedia/bosinada.html|titolo=Bosinada|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170731025042/http://www.sapere.it/enciclopedia/bosinada.html}}''</ref> La [[letteratura milanese]] nel XVIII secolo ebbe un forte sviluppo: emersero alcuni nomi di rilievo, tra cui il celebre poeta [[Giuseppe Parini]], che scrisse alcuni componimenti in lingua lombarda.<ref>{{cita web|url=http://www.anticacredenzasantambrogiomilano.org/linguastoria/7001.html|titolo=Letteratura milanese - Il '700|accesso=21 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160506201135/http://www.anticacredenzasantambrogiomilano.org/linguastoria/7001.html}}</ref><ref>{{cita web|url=http://opac.unicatt.it/search~S13*ita?/cFONDO+Silvio+Cipriani-E-75/cfondo+silvio+cipriani+e+++++++75/-3,-1,,E/browse|titolo=Sistema bibliotecario e documentale|accesso=21 settembre 2017}}</ref>
L'inizio del XIX secolo fu dominato dalla figura di [[Carlo Porta]], riconosciuto da molti come il più importante autore della letteratura lombarda, anche inserito tra i più grandi poeti della letteratura nazionale italiana. Con lui si raggiunsero alcune delle più alte vette dell'espressività letteraria in lingua lombarda, che emersero chiaramente in opere come ''[[La Ninetta del Verzee]]'', ''Desgrazzi de Giovannin Bongee'', ''La guerra di pret'' e ''Lament del Marchionn de gamb avert''.<ref>{{Treccani|carlo-porta/|Pòrta, Carlo}}</ref> La produzione poetica milanese assunse dimensioni così importanti che nel 1815 lo studioso [[Francesco Cherubini]] diede alle stampe un'[[antologia]] della letteratura lombarda in quattro volumi, che comprendeva testi scritti dal XVII secolo ai suoi giorni.<ref>{{Treccani|francesco-cherubini/|Cherubini, Francesco}}</ref>
=== Arte ===
==== Dalla Preistoria all'epoca classica ====
[[File:Scena di caccia al cervo - Seradina R 12 - Capo di Ponte (Foto Luca Giarelli).jpg|thumb|Incisioni rupestri della Val Camonica, in provincia di Brescia: scena di caccia al cervo]]
Le prime testimonianze artistiche in Lombardia risalgono al periodo [[Mesolitico]] quando, alla conclusione della [[glaciazione Würm]]iana, ha inizio il ciclo istoriativo delle [[incisioni rupestri della Val Camonica]], che proseguì e si ampliò successivamente nel [[Neolitico]] e nell'[[Età del rame]] per concludersi solo in epoca romana e medievale.<ref>{{cita web|url=http://www.archeocamuni.it/ciclo_camuno.html|titolo=Il ciclo istoriativo camuno: una tradizione millenaria|accesso=1º agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120226155142/http://www.archeocamuni.it/ciclo_camuno.html}}</ref> Il ciclo camuno è considerato una delle più importanti testimonianze della preistoria a livello mondiale<ref>Come evidenziato dalle motivazioni di inserimento nel Patrimonio mondiale dell'umanità dell'UNESCO: {{cita web|url=http://whc.unesco.org/en/list/94|titolo=Pagina dedicata sul Sito dell'Unesco|accesso=1º agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170711132326/http://whc.unesco.org/en/list/94}}</ref> ed è per questo inserito nella lista dei [[Patrimonio mondiale dell'umanità|patrimoni mondiali dell'umanità]].
Sono inoltre stati ritrovati ulteriori reperti della presenza di popolazioni preistoriche sul territorio lombardo, anch'essi inseriti nel patrimonio mondiale dell'umanità con il sito seriale degli "[[Antichi insediamenti sulle Alpi]]", con diverse località che si trovano in Lombardia.<ref>La lista è stata ricavata dal sito dell'UNESCO: {{cita web|url=http://whc.unesco.org/fr/list/1363|titolo=vai alla pagina|accesso=1º agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120126000351/http://whc.unesco.org/fr/list/1363/}}</ref>
I [[Celti]] hanno lasciato testimonianze sparse per i musei archeologici della regione, mentre la presenza [[Etruschi|Etrusca]] è attestata nella zona di [[Mantova]].<ref>{{cita web|url=http://www.parcoarcheologicoforcello.it|titolo=Parco Archeologico Forcello|accesso=1º agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200308175157/http://www.parcoarcheologicoforcello.it/}}</ref> In seguito alla conquista romana l'evoluzione artistica della regione virò verso gli stilemi dei conquistatori dal periodo tardo repubblicano all'epoca imperiale romana: resti monumentali di quest'epoca storica si possono vedere a [[Brescia]] (''[[Brixia (archeologia)|Brixia]]'') e [[Milano]] (''[[Mediolanum]]'').
==== Dalla tarda antichità all'epoca moderna ====
[[File:Iron Crown.JPG|thumb|left|La [[Corona ferrea]], custodita nel [[Duomo di Monza]]]]
Nel periodo [[Tarda antichità|tardo antico]] il territorio lombardo acquisì importanza, con Milano capitale dell'[[Impero romano d'Occidente|Impero d'Occidente]], e di conseguenza aumentò anche la produzione artistica di cui restano testimonianze soprattutto nell'architettura sacra con la costruzione di chiese [[architettura paleocristiana|paleocristiane]], in particolare [[basiliche paleocristiane di Milano|a Milano]].
Il successivo periodo altomedievale, coevo e successivo alle [[invasioni barbariche]], sarà di capitale importanza per lo sviluppo dell'arte regionale: gli stilemi dell'arte barbarica introdotti dalle nuove popolazioni portarono infatti un apporto decisivo, fondendosi con modelli tardo antichi (che vengono mantenuti con continuità) nonché grazie a influenze [[Arte bizantina|bizantine]],<ref>Il flusso di idee (e presumibilmente di artisti) provenienti dall'oriente è testimoniata ad esempio dagli affreschi della [[Chiesa di Santa Maria foris portas]] a [[Castelseprio]]. {{cita|Rossi M. (2005), pp. 11-12||disegno arte lombarda}}</ref> per la creazione di un'arte propriamente lombarda. All'uscita dal periodo altomedievale si inizierà infatti a parlare di stili artistici propri della Lombardia<ref group=N>Bisogna comunque sottolineare come in origine il toponimo "''Langobardia''" indicasse un territorio decisamente più ampio dell'attuale regione: alla fine del periodo longobardo la [[Langobardia Maior]] era costituita da gran parte dell'Italia del Nord, escluse la [[Romagna]], Venezia, il Trentino e parte del Piemonte occidentale. Ancora nell'XI secolo il territorio in cui si sviluppò il Romanico Lombardo era costituito dall'attuale Lombardia, dall'Emilia e da porzioni del Veneto e del Piemonte.</ref> come ad esempio per il [[Romanico lombardo]].
[[File:Basilica di San Michele Maggiore (Pavia).jpg|miniatura|La [[basilica di San Michele Maggiore]] a [[Pavia]].]]
Notevoli esempi dello stile romanico lombardo sono opera dei [[Maestri comacini]], in particolare nelle [[Basilica di Sant'Ambrogio|basiliche di Sant'Ambrogio]] e di [[Basilica di San Michele Maggiore|San Michele Maggiore]] e nelle [[Basilica di Sant'Abbondio|chiese di Sant'Abbondio]] e di [[Chiesa di Santa Maria del Tiglio|Santa Maria del Tiglio]], nel comasco. L'apporto più importante tra il VI e l'VIII secolo venne dai [[Longobardi]] che, occupando buona parte dell'Italia, stabilirono la loro capitale a [[Pavia]] e fecero della Lombardia il fulcro del loro regno<ref>Con la capitale Pavia e altre sedi di ducato quali Bergamo e Brescia.</ref> portando con loro la [[Arte longobarda|propria arte]], di cui restano sia testimonianze significative (in particolare a [[Brescia]], a [[Monza]], a [[Pavia]] e a [[Castelseprio]]) sia una sostanziale influenza per gli sviluppi artistici successivi.
Nell'area lombarda il periodo [[Arte carolingia|carolingio]] vede una sostanziale continuità artistica con il precedente periodo longobardo. Alla minore produzione di edifici monumentali propria di questi secoli fanno da contraltare numerosi manufatti minori di grande valore, quali la [[Croce di Agilulfo]], la [[Croce di Desiderio]] e l'[[Evangeliario di Teodolinda]]. Sempre in Lombardia si conservano anche alcune delle massime espressioni della [[scultura longobarda]], come la [[Lastra con pavone di San Salvatore|Lastra con pavone]] nel [[Museo di Santa Giulia]] a [[Brescia]]<ref>{{cita web|url=http://www.santagiulia.info/museo_di_santa_giulia/periodo_longobardo/index.htm|titolo=Il periodo longobardo al Museo di Santa Giulia|accesso=31 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121107031946/http://www.santagiulia.info/museo_di_santa_giulia/periodo_longobardo/index.htm}}</ref> o il [[Plutei di Teodote|Pluteo di Teodote]] nei [[Musei civici di Pavia|Musei Civici di Pavia]]. I secoli successivi, come già accennato, furono caratterizzati da stili artistici propri della Lombardia come il [[Romanico lombardo]], il [[Gotico lombardo]], il [[Rinascimento lombardo]] e il [[Seicento lombardo]]. Non vanno infine dimenticati, soprattutto durante il [[rinascimento]], gli apporti e gli stimoli lasciati nell'arte locale da alcuni grandi maestri del rinascimento che operarono a [[Milano]] presso la corte [[Sforza|sfrozesca]], come il [[Filarete]], [[Bramante|Donato Bramante]] e [[Leonardo da Vinci]] e a [[Mantova]] presso i [[Gonzaga]], come [[Andrea Mantegna]] e [[Giulio Romano]].
==== Età contemporanea ====
[[File:Umberto Boccioni Forme uniche nella continuità dello spazio 1913.jpg|thumb|Umberto Boccioni, ''[[Forme uniche della continuità nello spazio]]'', esemplare del 1949 esposto al Museo del Novecento di Milano|216x216px]]
Nel febbraio 1910 i pittori [[Umberto Boccioni]], [[Carlo Carrà]], [[Giacomo Balla]], [[Gino Severini]] e [[Luigi Russolo]] firmarono a [[Milano]] il ''Manifesto dei pittori futuristi'' e nell'aprile dello stesso anno il ''Manifesto tecnico della pittura futurista,''<ref>In'' Archivi del futurismo'' regesti raccolti e ordinati da {{cita|Maria Drudi Gambillo e Teresa Fiori, Roma 1958|p. 63}}.</ref> che contribuirono, insieme con altri ''manifesti'' firmati in altre città italiane, a fondare il movimento artistico del [[Futurismo]]. Alla morte di Umberto Boccioni nel 1916, Carrà e Severini si ritrovarono in una fase di evoluzione verso la [[Cubismo|pittura cubista]], di conseguenza il gruppo milanese si sciolse spostando la sede del movimento da Milano a [[Roma]], con la conseguente nascita del "secondo Futurismo".
La Lombardia ha dato i natali a un altro importante movimento artistico del XX secolo, il [[Novecento (movimento artistico)|Novecento]], che nacque a Milano alla fine del 1922. Venne incominciato da un gruppo di artisti composto da [[Mario Sironi]], [[Achille Funi]], [[Leonardo Dudreville]], [[Anselmo Bucci]], [[Gian Emilio Malerba|Emilio Malerba]], [[Pietro Marussig]] e [[Ubaldo Oppi]] che, alla [[Galleria Pesaro]] di Milano, si unirono nel nuovo movimento battezzato ''Novecento'' dal Bucci.<ref>{{Treccani|novecento_res-109c24a0-8bb2-11dc-8e9d-0016357eee51_(Enciclopedia-Italiana)/|NOVECENTO|autore=Bucarelli, Palma|data=1934}}</ref> Questi artisti, che si sentivano traduttori dello ''spirito del Novecento'', provenivano da esperienze e correnti artistiche differenti, ma legate da un senso comune di "[[ritorno all'ordine]]" nell'arte dopo le sperimentazioni avanguardistiche soprattutto del [[Futurismo]]: in tale senso questo movimento artistico adottò anche la denominazione di ''[[Monumentalismo|Neoclassicismo semplificato]]''. Il movimento Novecento si manifestò anche in letteratura con [[Massimo Bontempelli]] e soprattutto in architettura con i celebri architetti [[Giovanni Muzio]], [[Giò Ponti]], [[Paolo Mezzanotte]] e altri. Alcune delle opere dei maggiori artisti lombardi del XX secolo sono esposte al [[Museo del Novecento]] a Milano.<ref>{{cita web|url=http://www.museodelnovecento.org/it/collezione|titolo=In Collezione|accesso=28 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171201032928/http://www.museodelnovecento.org/it/collezione}}</ref>
== Tradizioni ==
=== Tradizioni e folclore ===
[[File:Il Carroccio durante la sfilata del Palio di Legnano 2015.jpg|thumb|upright|Il [[Carroccio]] durante la sfilata storica del [[Palio di Legnano]] 2015, nella città metropolitana di Milano]]
[[File:Carnevale di Bagolino 1.JPG|thumb|left|Tipiche maschere del [[Carnevale di Bagolino]], in provincia di Brescia]]
Le feste e gli incontri tradizionali in Lombardia sono molto numerosi: città e paesi propongono infatti calendari ricchi di manifestazioni, alcune delle quali di origine antichissima.
La fiera degli ''[[Oh Bej! Oh Bej!]]'' si tiene a [[Milano]] il 7 e l'8 dicembre di ogni anno e ricorda la nomina di [[Sant'Ambrogio]] a vescovo della città.
Il [[Carnevale Ambrosiano]] si celebra nell'[[arcidiocesi di Milano]] e nei territori di alcune delle [[diocesi]] vicine. Dura fino al primo sabato di quaresima.<ref name="AA.VV">{{cita libro|titolo=Per conoscere la Lombardia (storia,geografia,usi e costumi)|autore=AA.VV.|p=23|editore=Ericart|anno=2002|isbn=978-88-512-0111-1}}</ref>
Il [[carnevale di Bagolino]], di antichissima tradizione, si celebra a [[Bagolino]], antico borgo che conserva le caratteristiche architettoniche [[Medioevo|medievali]] e situato nella [[Valle del Caffaro]], in [[provincia di Brescia]].<ref>{{cita web|url=http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=TempoLibero%2FDetail&cid=1213345155655&pagename=TMPLBRWrapper|titolo=Il Carnevale di Bagolino|accesso=30 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924085840/http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=TempoLibero%2FDetail&cid=1213345155655&pagename=TMPLBRWrapper}}</ref>
Il [[palio di Legnano]] si tiene nell'[[Legnano|omonima città]] e nella [[città metropolitana di Milano]], l'ultima [[domenica]] di maggio. Esso è la rievocazione storica con cui si celebra la vittoria del [[Lega Lombarda]] sull'imperatore [[Federico Barbarossa]] nella [[battaglia di Legnano]] del 29 maggio 1176. L'evento prevede un corteo storico tra le vie della città e infine una corsa ippica tra le [[Contrade di Legnano|otto contrade]] in cui è divisa Legnano.
La rievocazione storica del [[giuramento di Pontida]] si tiene a [[Pontida]], in [[provincia di Bergamo]], il 7 marzo e si ricorda il leggendario giuramento della Lega Lombarda che avrebbe dovuto essere il preludio della vittoriosa guerra dei comuni lombardi contro il Barbarossa.<ref name="AA.VV" />
=== Cucina ===
{{vedi anche|Cucina lombarda|Vini della Lombardia|Prodotti agroalimentari tradizionali lombardi}}
[[File:Cassoeula.jpg|thumb|Una pentola di ''[[Cassœula]]''. È una pietanza tipica della tradizione popolare, piatto forte di numerose [[Sagra (festa)|sagre]] lombarde, sia invernali sia estive]]
[[File:Polenta con sopressa e funghi.jpg|thumb|La [[polenta]], uno dei piatti tipici della Lombardia]]
Per via delle diverse vicende storiche delle sue [[Provincia (Italia)|province]] e della varietà del suo territorio, la [[cucina lombarda]] presenta una tradizione culinaria molto variegata: se per i [[primi piatti]] la cucina lombarda spazia da [[risotti]], a [[Zuppa|zuppe]] e [[pasta ripiena]], in [[brodo]] o meno, a una variegata scelta di [[Secondo piatto|secondi piatti]] di [[carne]] si aggiungono piatti di [[pesce]] della tradizione dei numerosi [[Lago|laghi]] e [[Fiume|fiumi]] lombardi.<ref>{{cita|Guaiti|p. 10}}.</ref>
In linea generale, la cucina delle varie provincie lombarde può essere accomunata dai seguenti tratti: prevalenza del riso e della pasta ripiena sulla [[pasta secca]], del [[burro]] a posto dell'[[olio di oliva]] per la cottura,<ref>Nonostante ciò, celebre è la produzione di olio d'oliva storicamente praticata in Lombardia tra il [[lago di Como]] e il [[lago di Garda]]</ref> pietanze a cottura prolungata, così come il diffuso utilizzo di carne di [[maiale]], [[latte]] e derivati, e di preparazioni a base di [[uovo (alimento)|uova]]; a cui viene aggiunto il consumo di [[polenta]], comune però a tutto il [[Nord Italia]].<ref>{{cita|Regione Lombardia|p. 1}}.</ref>
I prodotti enogastronomici dell'area lombarda spaziano dai salumi come la [[bresaola della Valtellina]], il [[salame Milano]], il [[salame di Varzi]], i formaggi [[Grana Padano]], [[gorgonzola]] e la [[Stracchino|crescenza]], e i vini [[Franciacorta (vino)|Franciacorta]], quelli dell'[[Oltrepò Pavese (vino)|Oltrepò Pavese]] e i [[vino rosso|rossi]] della [[Valtellina]]. Legate all'antica tradizione contadina lombarda sono la ''[[Cassœula]]'' (uno stufato di maiale e verze) e la ''[[busecca]]'' (trippa alla milanese).
Piatto simbolo della Lombardia è il [[risotto]], annoverato fra i simboli della [[cucina italiana]]. Altri piatti tradizionali sono la [[cotoletta alla milanese]], le varie versioni della [[polenta]], la selvaggina, i brodi e le zuppe, così come il [[panettone]], la [[mostarda]], la [[colomba pasquale]] e il [[torrone]]. La grande diffusione di molti di questi prodotti li ha resi tipici della cultura enogastronomica italiana oltre che di quella lombarda.
Ogni paese lombardo ha sviluppato, nel corso del tempo, piatti tradizionali, legati soprattutto alla vita contadina e al frutto dei campi. Prodotti tipici e ricette tradizionali vengono oggi riscoperti e valorizzati sia dai singoli paesi sia dai più noti cuochi contemporanei.<ref>Per conoscere la Lombardia — La cucina Lombarda — pp. 24-25</ref>
; Milano
{{vedi anche|Cucina milanese}}
[[File:Cotoletta e patate al forno.jpg|thumb|La [[cotoletta alla milanese]]]]
Le [[Cucina milanese|specialità più note della città]] sono il [[risotto alla milanese]] (che spesso funge da accompagnamento all'[[ossobuco alla milanese]]), la [[cotoletta alla milanese]] e il [[salame Milano]]. Dolce tipici di Milano sono il [[panettone]] e la [[colomba pasquale|colomba]].
; Bergamo
{{Vedi anche|Cucina bergamasca}}
Tra i primi piatti bergamaschi ricordiamo i [[casoncelli]], gli [[scarpinocc]] di [[Parre]] e le [[foiade]], pasta simile a lasagnette condite in vari modi. I secondi piatti sono spesso associati alla [[polenta]], di volta in volta accompagnata da altri prodotti come la [[salsiccia]], gli [[Uccello|uccelli]], il [[formaggio]] e le [[Verdura|verdure]]. Ottimi i vini prodotti tra [[Almenno San Salvatore]] e [[Sarnico]].
; Brescia
Tipiche della provincia di Brescia sono i casoncelli, la [[polenta e osei]] (polenta con uccelli), lo [[spiedo bresciano]], il Manzo all'Olio di Rovato, la Tinca al forno e le minestre, come la zuppa di mariconde, preparate con [[farina]] e mollica di pane, la zuppa con i brofadei, cubetti di farina e granoturco e la minestra con i casoncelli. Per quanto riguarda i vini, sono noti soprattutto quelli della Franciacorta e della zona del [[lago di Garda]] (in primis [[Lugana]] e Chiaretto della Valtenesi), il cocktail pirlo e il tipico dolce natalizio, il Bossolà.
; Como e Lecco
{{vedi anche|Cucina comasca}}
La gastronomia delle zone lacustri è basata essenzialmente sui pesci d'acqua dolce come gli agoni essiccati ("[[missoltini]]"), anche se non mancano piatti di origine montanara preparati utilizzando selvaggina e polenta. Tipica del comasco è la [[polenta concia]] (polenta con formaggio fuso e burro). In queste zone sono prodotti i vini IGT delle Terre Lariane.
; Cremona
Luogo caratterizzato dalla produzione del [[torrone]] e della [[mostarda]], ma nella sua tradizione gastronomica compare anche della pasta ripiena, i [[marubini]], che possono essere serviti in brodo o asciutti.
; Lodi
{{vedi anche|Cucina lodigiana}}
Nel lodigiano si produce il vino [[San Colombano al Lambro|San Colombano]]. [[frittata|Frittate]], zuppe, risotti e [[Salume#Salumi di suino|insaccati di maiale]] rappresentano le specialità della [[gastronomia]] lodigiana, che è caratterizzata da numerose ricette tipiche che si basano sull'impiego dei [[formaggio|formaggi]] locali e soprattutto del [[burro]].
; Mantova
{{vedi anche|Cucina mantovana}}
La cucina mantovana è nota per i [[tortelli di zucca]], il [[riso alla pilota]] (con la [[salamella]] di maiale), la [[torta sbrisolona]] e il vino [[Lambrusco Mantovano]].
; Monza
La cucina monzese-brianzola è legata alla tradizione contadina della [[Brianza]]. La [[luganega]] (salsiccia monzese) viene utilizzata soprattutto nel risotto alla monzese (risotto allo zafferano con salsiccia e vino rosso), e la [[torta paesana]] o torta di latte (al cioccolato con uvette e pinoli).
; Pavia
Il piatto più famoso di questa città è la [[zuppa alla pavese]], che è preparata con [[brodo]], [[uovo (alimento)|uova]], [[carne]] e [[formaggio]]. Sono molto apprezzate anche le [[rane]], che vengono preparate nel [[risotto]] (la [[provincia di Pavia]] con i suoi oltre 85.000 ettari di [[risaia]] è la prima in [[Italia]] e in [[Europa]] per la produzione di [[Riso (alimento)|riso]]<ref>{{Cita web|url=https://www.visitpavia.com/it/la-provincia-di-pavia-capitale-italiana-del-riso|titolo=La provincia di Pavia, Capitale Italiana del Riso}}</ref>), in umido o fritte. Tipico della zona è anche il [[Risotto alla certosina|risotto alla Certosina,]] legato ai monaci della [[Certosa di Pavia]], e il risotto con pasta di salame e [[Bonarda dell'Oltrepò Pavese|bonarda]]<ref>{{Cita web|url=https://www.quatarobpavia.it/risotto-pasta-di-salame-e-bonarda-tipico-pavese/|titolo=Ricetta tradizionale del risotto con pasta di salame e Bonarda|autore=Valentina Abbiati|sito=Quatarob Pavia|data=20 gennaio 2021|lingua=it|accesso=11 maggio 2024}}</ref>. La provincia è nota anche per gli insaccati, ricordiamo il [[salame di Varzi]] e per i vini dell'[[Oltrepò Pavese (vino)|Oltrepò Pavese.]] Altri piatti tipici sono lo [[stufato alla pavese]] e gli [[agnolotti pavesi]]. Un dolce tipico di [[Pavia]] è la [[Torta paradiso|torta Paradiso]].
[[File:Tortelli.jpg|thumb|[[Tortelli di zucca]]]]
; Sondrio
La cucina di Sondrio è nota per i [[Pizzoccheri della Valtellina|pizzoccheri]], spesse, larghe e corte tagliatelle di [[grano saraceno]] e grano duro servite con [[burro]] sferzato all'[[aglio]], casera, bitto, patate e per quanto riguarda le verdure influisce molto la zona di residenza e la stagionalità dei prodotti (la scelta resta principalmente tra verze, bietole o fagiolini).
La [[bresaola della Valtellina]], insieme alla [[brisaola chiavennasca]] è tra i salumi più noti a livello nazionale. Tipica della Valtellina è la salsiccia "cacciatore", che si distingue per una forma rigonfia e per una stagionatura molto breve.
Ricorre con frequenza l'uso della [[polenta]], con la particolare variante della ''polenta in fiur'', una polenta a base di grano saraceno cotta con la panna e insaporita con formaggio magro.
Tra i vini prodotti lo [[Sforzato di Valtellina|sforzato della Valtellina]] e il [[Valtellina superiore|Valtellina Superiore]] (nelle sottozone Inferno, Sassella, Grumello, Margella e Valgella), entrambi ottenuti da uva [[Nebbiolo]].
Tra i piatti tipici vi sono i [[taroz]], gli [[sciatt]], i [[Chisciöi|chiscioi]] e i [[pizzocheri bianchi della Val Chiavenna]].
; Varese
In questa zona, grazie alla vicinanza dei laghi, sono diffusi soprattutto piatti a base di pesce, come il risotto con il [[pesce persico]] o con l'[[Anguilla anguilla|anguilla]] di lago. Un altro piatto tipico sono i ''[[bruscitti]]'', a base di carne di manzo, con semi di finocchio e [[vino rosso]], che sono diffusi anche nell'[[Altomilanese]] e nel [[Piemonte]] orientale ([[Verbano Cusio Ossola|Verbano-Cusio-Ossola]]).
== Sport ==
{{Vedi anche|Sport in Lombardia|Derby calcistici in Lombardia}}
[[File:Stadio Meazza 2021.jpg|thumb|left|Lo [[stadio Giuseppe Meazza]] di Milano, che ospita le partite casalinghe dell'[[F.C. Internazionale|Inter]] e del [[Associazione Calcio Milan|Milan]]]]
La Lombardia è una regione molto attiva dal punto di vista sportivo. Alla capillare presenza di impianti sportivi sul suo territorio, si accompagna anche la rilevanza a livello nazionale e internazionale di molte società sportive.
Alcune squadre lombarde sono tra le più titolate al mondo nel calcio e nella pallacanestro ([[Football Club Internazionale Milano|Inter]], [[Associazione Calcio Milan|Milan]]<ref>{{cita web|url=http://www.acmilan.com|titolo=Premi del Milan|accesso=31 luglio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160625163121/http://www.acmilan.com/}} e {{cita web|url=http://www.inter.it|titolo=Premi dell'Inter|accesso=31 luglio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131005160858/http://www.inter.it/}}</ref>, [[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]], [[Olimpia Milano]], [[Pallacanestro Varese]], [[Pallacanestro Brescia]], [[Pallacanestro Cantù]]). Le società sportive professionistiche sono 22: diciassette nel [[Calcio (sport)|calcio]] e cinque nella [[pallacanestro]].<ref>Milan, Inter, Atalanta, Como e Cremonese in [[Serie A]]; Monza e Mantova in [[Serie B]]; Pro Patria, Renate, Alcione, Giana Erminio, Lecco, Albinoleffe, Pergolettese, Brescia, Lumezzane e Ospitaletto in [[Serie C]]; Olimpia, Varese, Cantù, Brescia e Cremona nel [[Serie A (pallacanestro)|basket]].</ref>
[[File:Mediolanumforumassago.jpg|thumb|right|Il [[Forum di Milano]], che ospita le partite casalinghe dell'[[Pallacanestro Olimpia Milano|Olimpia Milano]]]]
Numerose discipline sportive sono praticate a livello nazionale e internazionale, come il ciclismo (la regione ha ospitato i [[campionati del mondo di ciclismo su strada 2008]] a Varese), il [[Campionato mondiale di Formula 1]] (il [[Gran Premio d'Italia]], che si disputa all'[[autodromo nazionale di Monza]] dal 1950, eccetto il 1980, quando [[Autodromo Enzo e Dino Ferrari|si è corso a Imola]]), il rugby, l'hockey su ghiaccio, la pallavolo e la pallanuoto. Inoltre in Lombardia viene anche disputato il [[Torneo di Milano]] di tennis. Anche la ginnastica artistica è molto praticata (in Lombardia è presente una palestra federale, che ha partecipato alle Olimpiadi). Nel 2007 la regione ha ospitato i [[Handbike|campionati mondiali di handbike]] a [[Parabiago]] (MI).
[[File:Autodromo Nazionale Monza, April 22, 2018 SkySat (cropped).jpg|thumb|left|Vista satellitare dell'[[autodromo nazionale di Monza]]]]
Diffuso e praticato è lo [[sci alpino]] nelle numerose [[stazione sciistica|stazioni sciistiche]] della regione, quali [[Bormio]], [[Livigno]], [[Foppolo]], [[Madesimo]], [[Ponte di Legno]], [[Aprica]], [[Colere]], [[Selvino]], [[Chiesa Valmalenco]], [[Santa Caterina Valfurva]].
Ogni anno a [[Bormio]] si tiene la [[discesa libera]] sulla pista [[Stelvio (pista sciistica)|Stelvio]] valida come prova di [[Coppa del Mondo di Sci alpino]].
Da punto di vista ciclistico vi si tiene annualmente il [[Giro di Lombardia]] e il [[Trittico Lombardo]] e vengono ospitate spesso tappe del [[Giro d'Italia]] che tradizionalmente (salvo eccezioni) si chiude con una passerella milanese.
== Grattacieli
[[File:Full Milan skyline from Duomo roof.jpg|miniatura|Skyline del distretto di Porta Nuova a [[Milano]]]]
[[File:
Le città di [[Milano]] e [[Brescia]] sono luoghi che storicamente più si sono sviluppati in verticale. Il primo grattacielo d'Italia, il [[Torrione INA]], è stato inaugurato a [[Brescia]] nel 1932 e all'epoca della sua costruzione era il grattacielo in cemento armato più alto d'Europa.<ref>{{cita news|autore=Maria Paola Pasini|titolo=Dal Torrione Ina allo Skyline 18: la storia dei grattacieli bresciani|sito=brescia.corriere.it|data=13 agosto 2015|accesso=8 agosto 2016|url=http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/15_agosto_13/grattacieli-brescia-crystal-palace-skyline-18-torrione-ina-torri-san-polo-160ff4de-41c0-11e5-b414-c15278464aa4.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160407154129/http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/15_agosto_13/grattacieli-brescia-crystal-palace-skyline-18-torrione-ina-torri-san-polo-160ff4de-41c0-11e5-b414-c15278464aa4.shtml}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1150_01_1931_0211_0004_24390292/anews,true/|titolo=Il più alto edificio d'Europa sarà elevato a Brescia|sito=La Stampa|data=5 settembre 1931|accesso=8 agosto 2016|p=4|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160404103142/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1150_01_1931_0211_0004_24390292/anews,true/}}</ref> Nel 1960 fu completato a [[Milano]] il [[Grattacielo Pirelli]], divenuto ben presto uno dei simboli dell'architettura italiana del XX secolo e detentore per 35 anni del primato di grattacielo più alto d'Italia fino al 1995 dopo che è stato superato di circa 2 metri dalla [[Torre Telecom Italia (Napoli)|Torre Telecom]] a [[Napoli]].
Ad oggi, la [[Torre Unicredit]] con i suoi 231 metri di altezza alla guglia è il [[Grattacieli più alti d'Italia|grattacielo più alto d'Italia]].
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|[[Torre UnipolSai]]||125 m||Milano
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|[[Torre Gioia 22]]||121 m||Milano
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|[[Crystal Palace (Brescia)|Crystal Palace]]||110 m||Brescia
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|[[Torri Garibaldi|Torre Garibaldi B]]||100 m||Milano
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|[[Torre Unicredit|Torre Unicredit B]]||100 m||Milano
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|[[Torre Solaria|Torre Aria]]||100 m||Milano
|}
== Note ==
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=== Bibliografiche ===
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro|anno=2008|titolo=Lombardia. Le guide rosse del Touring Club|editore=[[Touring Editore]]|
* {{cita libro|anno=2003|titolo=Lombardia, Dalle Alpi al grande fiume, Milano, le città, i centri minori, i laghi, i parchi naturali. Guide d'Italia|
* {{cita libro|titolo=Calendario Atlante De Agostini 2012|editore=Istituto Geografico De Agostini|anno=2011|città=Novara|cid=CA2012|isbn=978-88-511-1599-9}}
* {{cita libro|anno=2005|titolo=Milano. Le guide rosse del Touring Club|editore=[[Touring Editore]]|isbn=978-88-365-2766-3
* {{cita web|url=http://www.buonalombardia.regione.lombardia.it/shared/ccurl/433/68/Nuovo%20Codice%20Cucina%20Lombarda.pdf|
* {{
* {{
* {{cita libro|coautori=Enrico Comolli; Alessandro Goldstein|titolo=Volume 1 di Dalla storia fino a te.|anno=2009|editore=Archimede edizioni|città=Bergamo|isbn=978-88-7952-231-1|cid=SFT1}}
* {{cita libro|coautori=Matteo Di Tullio; Luca Fois|titolo=Stati di guerra. I bilanci della Lombardia francese dal primo Cinquecento .|anno=2014|editore=École française de Rome|città=Roma|isbn=978-2-7283-0989-4}}
* {{cita libro|autore=Daniela Guaiti|
*{{Cita testo|autore=Regione Lombardia|titolo=Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti|data=20 settembre 2016|url=https://www.regione.lombardia.it/wps/wcm/connect/9bca40cd-dd7f-4c32-af86-30681e8267a4/PRMT+CON+SEGNALIBRI+dicembre+2016.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=ROOTWORKSPACE-9bca40cd-dd7f-4c32-af86-30681e8267a4-meMqa02|formato=PDF|cid=Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti, 2016|accesso=13 marzo 2021}}
== Voci correlate ==
{{div col}}
* [[Lombardia (regione storica)]]
* [[Aree naturali protette della Lombardia]]
* [[Consiglio regionale della Lombardia]]
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* [[Trasporti in Lombardia]]
* [[Turismo in Lombardia]]
* [[
{{div col end}}
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|q_preposizione=sulla|s=:Categoria:Canti_della_Lombardia|s_oggetto=alcuni canti|s_preposizione=della|n=Portale:Lombardia|n_preposizione=riguardanti la|wikt=Lombardia|commons_preposizione=sulla|voy_preposizione=sulla|v=Geologia della Lombardia|v_preposizione=sulla|v_etichetta=Geologia della Lombardia}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.
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[[Categoria:Lombardia| ]]
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