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{{nd|il genere di pesci|Labrus}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Labro
|Panorama = Labro (Rieti).JPG
|Didascalia =
|Bandiera = Labro-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Labro-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lazio
|Divisione amm grado 2 = Rieti
|Amministratore locale = Gastone Curini
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione =14 09-606-20042024
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = Colle Sorbo, Colle di Mezzo, Colle Rucciolo, Madonna della Luce, Collicelle, Macchie Basse, Macchie Alte, Colle del Lupo, Colle Sterleta, Collelungo, Case Tolla, Valle Avanzana
|Superficie=11.75
|Divisioni confinanti = [[Arrone]] (TR), [[Colli sul Velino]], [[Morro Reatino]], [[Terni]] (TR)
|Note superficie=
|Zona sismica = 2B
|Abitanti=368
|Gradi giorno = 2508
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2016gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 novembre 2016.
|AggiornamentoNome abitanti =30-11-2016 labresi
|Patrono = [[san Pancrazio]]
|Sottodivisioni=
|Festivo = 12 maggio
|Divisioni confinanti=[[Arrone]] (TR), [[Colli sul Velino]], [[Morro Reatino]], [[Terni]] (TR)
|PIL =
|Zona sismica=2B
|PIL procapite =
|Gradi giorno=
|Mappa = Map of comune of Labro (province of Rieti, region Lazio, Italy).svg
|Diffusività=
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Labro nella provincia di Rieti
|Nome abitanti=labresi
|Patrono=[[san Pancrazio]]
|Festivo=12 maggio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Labro (province of Rieti, region Lazio, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Labro nella provincia di Rieti
}}
 
'''Labro''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 368{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Rieti]], innel [[Lazio]]. Borgo dalla vocazione turistica, ospita il [[castello Nobili Vitelleschi]] ed è stato insignito della [[bandiera arancione]].
 
== Geografia fisica ==
[[File:Lago di Piediluco (con sullo sfondo il castelli di Labro).jpg|thumb|Lago di Piediluco (con sullo sfondo il castello di Labro).jpg|thumb|upright|left|Il borgoLabro visto dal [[lago di Piediluco]]]]
 
===Territorio===
Il borgo di Labro si trova in [[Sabina]], nell'alto [[Lazio]], nelle immediate vicinanze del confine con l'[[Umbria]]. Sorge su una prominenza delle colline che delimitano il lato settentrionale della [[Piana di Rieti]] e che segnano il confine con la [[provincia di Terni]]; dalla sua posizione domina il sottostante [[lago di Piediluco]] e la valle del suo immissario, il Rio Fuscello o Fosso di Leonessa.
{{...||centri abitati}}
{{clear|left}}
 
=== Clima ===
 
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}}
 
== Origini del nome ==
==Storia==
Secondo la leggenda, Labro sarebbe stato fondato nel luogo dove il signorotto dell'epoca riuscì ad uccidere il suo primo [[cinghiale]] in una battuta di caccia: così il paese prenderebbe il nome da quest'animale (''aprum'', forma accusativa di ''aper'') e perciò lo stemma del comune raffigura un cinghiale.<ref name="matre terra" />
{{...|3|centri abitati}}
 
Per altri invece il nome deriverebbe dal latino ''lavabrum'' (vasca), che si riferirebbe alla vicinanza con il [[lago di Piediluco]].<ref name="matre terra" />
==Monumenti e luoghi d'interesse==
* [[Castello Nobili Vitelleschi]]
 
== Storia ==
<gallery>
Sembra che il paese abbia avuto origine tra il [[IX secolo|IX]] e il [[X secolo]]: il primo signore di Labro, [[Aldobrandino de Nobili]], fu investito dal [[Sovrani d'Italia#Regnum Italiae|re d'Italia]] [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]] nell'anno [[956]].<ref name="matre terra" /> Secondo l'umanista rinascimentale [[Mariano Vittori]], il paese sarebbe stato fondato da una colonia [[Grecia|greca]].<ref name="palmegiani 387">{{Cita|Palmegiani|p. 387}}.</ref>
File:Labro 6.JPG|La porta d'ingresso al paese
 
File:Labro 26.JPG|Il [[Castello Nobili Vitelleschi]]
A causa della sua posizione, strategica per il controllo del confine tra i domini di [[Rieti]] e di [[Spoleto]], il borgo di Labro ebbe a sostenere numerosi scontri con i territori confinanti.<ref name="palmegiani 387" /> All'inizio del [[XIII secolo]] i signori di Labro (Sinibaldo e Sinibaldone) iniziarono una lunga lotta contro i signori di [[Piediluco|Luco]] (Oddone e Matteo Brancaleoni) per il controllo del Monte Caperno. Al conflitto presero parte anche i reatini, in difesa di Labro, e gli spoletini, in difesa di Luco; nel 1298 [[papa Bonifacio VIII]] (che si trovava in quel momento a Rieti) diede incarico di placare la lotta ai cardinali [[Pedro Rodríguez (cardinale)|Pedro Rodríguez]] e [[Matteo Rubeo Orsini]], i quali ordinarono la demolizione degli edifici costruiti sul monte dai signori di Luco.<ref name="palmegiani 387" /> La tregua tuttavia non durò a lungo e nel 1364 gli abitanti di Labro saccheggiarono il castello di Luco; il pontefice, come punizione, confiscò tutti i beni ai signori di Labro.<ref name="palmegiani 387" />
File:Labro (2580184117).jpg|Un vicolo di Labro
 
</gallery>
Sotto lo [[stato Pontificio]] il governo di Labro dipendeva dalla sola [[Sacra Consulta|Consulta]].<ref name="palmegiani 387" />
 
Nel [[secondo dopoguerra]] Labro subisce un forte spopolamento, che mette in pericolo la sopravvivenza stessa del paese; tuttavia, grazie all'iniziativa degli eredi della famiglia Nobili, nasce l'ambiziosa idea del recupero integrale del borgo, tramite il restauro di tutti gli edifici. Il progetto prende il via nel 1968, curato dall'architetto fiammingo [[Ivan Van Mossevelde]] (specializzato nel recupero di edifici storici) che venne coinvolto nell'iniziativa dalla contessa Ottavia Nobili-Vitelleschi. L'intervento di recupero ha permesso al borgo di ritrovare una maggiore uniformità architettonica e prosegue ancora oggi.<ref>{{Cita web|url=https://www.albergodiffusocrispolti.com/the-village|titolo=La storia - il recupero|accesso=15 gennaio 2018}}</ref>
 
===Simboli===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 22 febbraio 1990.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?5003|titolo=Labro|accesso=20 settembre 2025|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{Citazione|Di azzurro, alla [[Quercia (araldica)|quercia]] di verde, munita di quattro rami, due e due, curvati e decussati, quelli minori, centrali, intersecanti i maggiori, essa quercia fruttata di oro, fustata al naturale, nodrita nella [[Pianura (araldica)|pianura]] di verde, con parte delle radici apparente, attraversante il [[Cinghiale (araldica)|cinghiale]] di nero, armato d'argento, fermo sulla pianura. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone è un drappo partito di verde e di giallo.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{Doppia immagine|sinistra|Labro 6.JPG|150|Labro (2580184117).jpg|133|La porta d'ingresso al paese da piazzale Genzi|Un vicolo di Labro}}
Labro è un [[borgo]] dalla tipica struttura medievale. Il tessuto urbano, sistemato a gradoni sulla collina, è composto da edifici costruiti quasi tutti in pietra locale, e conserva delle mura merlate<ref>{{Cita|Palmegiani|pag. 386}}.</ref> lungo le quali si aprono tre porte:<ref name="palmegiani 388">{{Cita|Palmegiani|pag. 388}}.</ref> Porta Cavour, Porta Reatina e Porta di Piazzale Genzi.<ref name="matre terra">{{Cita web|url=http://www.matreterra.com/labro|titolo=Labro|sito=Matre Terra|accesso=15 gennaio 2018|dataarchivio=15 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180115184521/http://www.matreterra.com/labro|urlmorto=sì}}</ref>
 
{{Doppia immagine|destra|Labro 26.JPG|150|Labro 2.JPG|150|Due torri del [[Castello Nobili Vitelleschi]]}}
;[[Castello Nobili Vitelleschi]]
:L'edificio attualmente visibile fu costruito nella seconda metà del Cinquecento per volontà di Giordano de' Nobili; subì ulteriori interventi nel Settecento e nell'Ottocento. Edificato in pietra grigia, è caratterizzato da giardini pensili attraversati da scalinate, loggette, balconi e merlature. Gli interni conservano l'arredamento d'epoca, le armi utilizzate in battaglia e i ritratti dei membri della famiglia; nel salone principale si trova un grande camino in marmo, risalente al Cinquecento. Il palazzo è tuttora abitato dai discendenti della famiglia Nobili, che tuttavia ne permettono l'utilizzazione per altre attività: infatti nelle cantine si trova un pub, nell'ultimo piano un bed & breakfast, e il piano nobile ospita occasionalmente matrimoni e conferenze. Per visitarlo occorre contattare l'Associazione Culturale Castello Nobili Vitelleschi.<ref>{{Cita web|url=http://www.matreterra.com/labro-palazzo-nobili-vitelleschi|titolo=Palazzo Nobili Vitelleschi|sito=Matre Terra|accesso=15 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180115184420/http://www.matreterra.com/labro-palazzo-nobili-vitelleschi|dataarchivio=15 gennaio 2018|urlmorto=sì}}</ref>
 
[[File:Labro - Chiesa di S. Maria Maggiore 2.JPG|thumb|La chiesa di Santa Maria Maggiore]]
;[[Chiesa di Santa Maria Maggiore (Labro)|Chiesa di Santa Maria Maggiore]]
:La chiesa di Santa Maria Maggiore (divenuta [[collegiata]] nel 1508 ma di origini antecedenti) si presenta all'esterno con un portale che anticamente costituiva la porta d'ingresso al castello e solo successivamente fu portato qui.<ref name="palmegiani 388" /> Al suo interno, la chiesa è a navata unica; ospita una tela dell'Assunta sull'altare maggiore, un [[fonte battesimale]] quattrocentesco, un'edicola cinquecentesca munita di candelieri ad [[altorilievo]] e un'antica acquasantiera con figure di pesce scolpite a rilievo.<ref name="palmegiani 388" /> Nella prima cappella a sinistra, sono notevoli una transenna in legno riccamente decorata (risalente al XV - XVI secolo) e un dipinto dell'Annunciazione di [[scuola umbra]] (probabilmente da attribuire a [[Bartolomeo Torresani]]<ref>{{Cita web|url=http://www.matreterra.com/labro-castello-chiesa|titolo=Castello e Chiesa di Labro|sito=Matre Terra|accesso=15 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180115184452/http://www.matreterra.com/labro-castello-chiesa|dataarchivio=15 gennaio 2018|urlmorto=sì}}</ref>), mentre nell'ultima cappella a destra si trova un interessante [[paliotto]] dipinto, realizzato in [[cuoio]] a sbalzo.<ref name="palmegiani 388" />
 
;Cappella del Rosario
:La cappella del Rosario è compresa all'interno della chiesa di Santa Maria Maggiore, rispetto alla quale si trova al piano superiore; vi si accede tramite una scala situata sul lato destro della navata.<ref name="palmegiani 388" /> Di origini sicuramente più antiche rispetto al resto della chiesa,<ref name="palmegiani 388" /> fu eretta dalla famiglia Chiaranti di [[Terni]].<ref name="palmegiani 390" /> La cappella è dotata di un portale esterno risalente al 1494, decorato con figure di lucertole e scorpioni e [[Modanatura|modanato]] con un motivo a forma di corda.<ref name="palmegiani 390" /> Al suo interno, oltre a una finestra romanica [[Strombatura|strombata]] e una monofora triloba,<ref name="palmegiani 390">{{Cita|Palmegiani|pag. 390}}.</ref> si trova sull'altare principale un affresco di fine Quattrocento che rappresenta la Madonna del Rosario; ai suoi lati sono dipinti, in degli ovali, alcune storie della vita di Gesù, dall'annunciazione alla morte.<ref name="palmegiani 390" /> Sulla sinistra si trova un altare dedicato a Santa Caterina, che è protetto da una nicchia sostenuta da una colonna romanica ottagonale riccamente decorata con motivi floreali e con le figure di un angelo e di un serpente.<ref name="palmegiani 390" />
 
{{Doppia immagine|destra|Labro - Convento di S. Antonio 1 (chiesa sconsacrata).JPG|130|Labro - Convento di S. Antonio 3 (chiostro).JPG|230|La chiesa di S. Maria della Neve e l'ex convento francescano}}
;Ex convento dei Francescani Osservanti
:L'ex convento dei Francescani Osservanti, risalente alla fine del Seicento, si trova all'esterno del paese, nei pressi del cimitero, lungo la strada che conduce alla località Madonna della Luce. Il complesso comprende la chiesa di Santa Maria della Neve e il convento, che si sviluppa attorno a un chiostro. Quest'ultimo, oggi sconsacrato, è stato restaurato e convertito in un resort con spazi per convegni e congressi.<ref>{{Cita web|url=http://www.matreterra.com/labro-convento-francescano|titolo=Convento Francescano|sito=Matre Terra|accesso=15 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180115184523/http://www.matreterra.com/labro-convento-francescano|dataarchivio=15 gennaio 2018|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Società ==
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{{Demografia/Labro}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT<ref>[{{Cita web |url=http://demo.istat.it/str2015/index.html |titolo=Statistiche demografiche ISTAT<!-- Titolo generato automaticamente -->] |accesso=18 marzo 2017 |dataarchivio=13 giugno 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160613091718/http://demo.istat.it/str2015/index.html |urlmorto=sì }}</ref> al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di {{formatnum:52}} persone (13,90%). Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
* [[Romania]], 14 (3,74%)
 
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=== Eventi ===
* ''Labro Festival'', dalfestival 15di almusica 26e lugliodanza, 2010che ()si tiene ogni anno nel periodo estivo, nei locali dell'ex convento francescano.
* Sagra tra ottobre e novembre ''"Labro con gusto e con arte"''.
* ''Calici sotto le stelle'' (luglio-agosto).
 
== Economia ==
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Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e rinomate vi sono quelle [[artigianato|artigianali]], come l'arte dell'[[arazzo]].<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=2 | p=19}}</ref>
 
== Infrastrutture e trasporti ==
== Amministrazione ==
=== Strade ===
Nel [[1923]] passa dalla [[provincia di Perugia]] in [[Umbria]], alla [[provincia di Roma]] nel Lazio, e nel [[1927]], a seguito del [[riordino delle circoscrizioni provinciali]] stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio [[1927]], per volontà del governo fascista, quando venne istituita la [[provincia di Rieti]], Labro passa a quella di Rieti.
Labro sorge a breve distanza dalla [[Strade provinciali della provincia di Rieti#1-9|strada provinciale 5 di Leonessa]], che collega il paese alle due principali arterie stradali che attraversano il territorio comunale: ad ovest alla [[Strada statale 79 Ternana|strada regionale 79 Ternana]] (in località Madonna della Luce), ad est alla [[Strada statale 521 di Morro|strada regionale 521 di Morro]]. La prima collega il paese al capoluogo [[Rieti]] e a [[Terni]], nonché ai vicini centri di [[Piediluco]] e [[Marmore (Terni)|Marmore]]; la seconda lo collega a [[Morro Reatino]] e [[Leonessa (Italia)|Leonessa]].
 
Inoltre, proseguendo dalla Madonna della Luce sulla [[Strade provinciali della provincia di Rieti#1-9|strada provinciale 4 di Colli sul Velino]], è possibile raggiungere il confinante comune di [[Colli sul Velino]] e la [[superstrada Rieti-Terni]] (presso il costruendo svincolo di Colli sul Velino). Quest'ultima è una [[strada a scorrimento veloce]] che, sebbene non ancora completata, permette di raggiungere Rieti e Terni con un percorso più rapido e meno tortuoso rispetto alla SR 79.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
 
{{ComuniAmminPrec
=== Ferrovie ===
|[[2004]]
[[File:Stazione di Labro-Moggio - esterno lato binari 04.jpg|thumb|La piccola [[Stazione di Labro-Moggio|fermata ferroviaria di Labro-Moggio]]]]
|[[2009]]
 
La [[Ferrovia Terni-Sulmona|ferrovia Terni-Rieti-L'Aquila]], che scorre nella valle del [[Velino (fiume)|Velino]] nei pressi della superstrada, ha una piccola [[fermata ferroviaria]] intitolata a Labro: la [[stazione di Labro-Moggio]]. Tuttavia la stazione è molto lontana dal paese (dista ben 8,6&nbsp;km) e si trova addirittura fuori dal territorio comunale; per tale ragione è frequentata da pochi passeggeri e vi fermano solo pochi treni al giorno.
 
== Amministrazione ==
Nel [[1923]] Labro passa dalla [[provincia di Perugia]] in [[Umbria]], alla [[provincia di Roma]] nel Lazio, e nel [[1927]], a seguito del [[riordino delle circoscrizioni provinciali]] stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la [[provincia di Rieti]], Labro passa a quella di Rieti. Nel [[1957]] da Labro viene distaccato ed elevato a comune autonomo il territorio di [[Colli sul Velino]] (che precedentemente costituiva la frazione ''Colli di Labro'').
{| class="wikitable"
|+
! colspan="2" |Periodo
!Primo Cittadino
!Partito
!Carica
!Note
|-
|1995
|1999
|Gianfranco Blasi
|lista civica
|Sindaco
|Dimesso
|-
|1999
|2004
|Aleandro Alessandrini
|lista civica
|Sindaco
|
|-
|2004
|2009
|Gastone Curini
|[[lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
|-
}}
|2009
{{ComuniAmminPrec
|2014
|[[2009]]
|in carica
|Gastone Curini
|[[lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|2º mandato
|-
|2014
|2019
|Gastone curini
|lista civica Tutti per Labro
|Sindaco
|3º mandato
|-
|2019
|2024
|Irene Liberali
|lista civica Tutti per Labro
|Sindaco
|
|-
}}
|2024
{{ComuniAmminPrecFine}}
|in corso
|Gastone Curini
|lista civica Tutti per Labro
|Sindaco
|
|}
 
=== Altre informazioni amministrative ===
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<references/>
 
== Voci correlateBibliografia ==
* {{Cita libro|autore=[[Francesco Palmegiani]]|titolo=Rieti e la Regione Sabina. Storia, arte, vita, usi e costumi del secolare popolo Sabino: la ricostituita Provincia nelle sue attività|città=Roma|editore=edizioni della rivista Latina Gens|anno=1932|cid=Palmegiani}}
* [[Stazione di Labro-Moggio]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Comuni della provincia di Rieti}}
Riga 263 ⟶ 336:
 
[[Categoria:Labro| ]]
[[Categoria:BandieraCittà arancionemurate del Lazio]]