Necesse est multos timeat quem multi timent: differenze tra le versioni

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La [[locuzioni latine|locuzione]] [[lingua latina|latina]] '''Necesse est multos timeat quem multi timent''', tradotta letteralmente, significa ''chiÈ danecessario moltiche ètema temutomolti devechi perda forzamolti temereè moltitemuto'' ([[Decimo Laberio]], -106 - 43 a.C.)
 
La frase, riportata da [[Ambrogio Teodosio Macrobio|Macrobio]]<ref>Macrobius, Saturnalia, 2, 7, 15</ref> e attribuita a Laberio, cavaliere romano ed autore di satire, si ritiene fosse diretta a [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]], che che in quel periodo stava assumendo a [[Roma]] poteri dittatoriali: “Porro"[[Porro, quirites, libertatem perdimus]]... Necesse est multos timeat quem multi timent”timent" (''Ormai, o quiriti, perdiamo la libertà! Però chi da molti è temuto deve per forza temere molti''). Laberio visse abbastanza per vedere confermata, con l'uccisione di Cesare da parte dei congiurati ([[Idi di marzo]] [[44 AC|44 a.C.]]), la sua profezia!.
==Note==
<references />
== Voci correlate ==
*[[Categoria:frasiLocuzioni latine]]
{{Portale|lingua latina}}
 
[[Categoria:Frasi di Decimo Laberio]]
== Risorse lessicologiche online ==
*[[Locuzioni_latine#Raccolte_lessicologiche_on_line|Vedi scheda]]
 
[[Categoria:frasi latine]]