Latiano: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
 
(156 versioni intermedie di 89 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Divisione amministrativa
| Nome = Latiano
| Panorama = Latiano palazzo Imperiali.jpg
| Didascalia =
| Bandiera = Latiano-Gonfalone.png
| Voce bandiera =
| Stemma = Latiano-Stemma.png
| Voce stemma =
| Stato = ITA
| Grado amministrativo = 3
| Divisione amm grado 1 = Puglia
| Divisione amm grado 2 = Brindisi
| Amministratore locale = Cosimo Maiorano Cosimo
| Partito = [[Lista civica|liste civiche di [[centro-sinistra]]
| Data elezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2015#Latiano|15-6-2015]]
|Data rielezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2020#Latiano|21-9-2020]]
| Data istituzione =
|Data Altitudineistituzione =
|Altitudine =
| Superficie = 54.78
|Sottodivisioni = Caputi, Mileto, Muro Tenente, Sottodivisione Fieo 1, Sottodivisione Fieo 2, La Specchia, Paradiso, Le Caselle (Abitato Zona Industriale), Cotrino, Madonna Di Gallana (condivisione con Comune di Oria), Moreno, Cazzato, Errico, Martuccio, San Francesco, Camarda, Cupa, Grottole, Asciulo, San Donato, Tussano
| Note superficie =
|Divisioni confinanti = [[Brindisi]], [[Francavilla Fontana]], [[Mesagne]], [[Oria]], [[San Michele Salentino]], [[San Vito dei Normanni]], [[Torre Santa Susanna]]
| Abitanti = 14513
|Zona sismica = 4
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 agosto 2017.
|Gradi giorno = 1277
|Aggiornamento abitanti=31-8-2017
|Nome abitanti = latianesi
| Sottodivisioni = Caputi, Mileto, Muro Tenente, Sottodivisione Fieo 1, Sottodivisione Fieo 2, La Specchia, Paradiso, Le Caselle (Abitato Zona Industriale), Cotrino, Madonna Di Gallana (condivisione con Comune di Oria), Moreno, Cazzato, Errico, Martuccio, San Francesco, Camarda, Cupa, Grottole, Asciulo, San Donato, Tussano
|Patrono = [[Margherita di Antiochia|santa Margherita]]
| Divisioni confinanti = [[Brindisi]], [[Francavilla Fontana]], [[Mesagne]], [[Oria]], [[San Michele Salentino]], [[San Vito dei Normanni]], [[Torre Santa Susanna]]
|Festivo = 20 luglio
| Zona sismica = 4
| Gradi giornoPIL = 35
|PIL procapite =
| Nome abitanti = latianesi
|Mappa = Map of comune of Latiano (province of Brindisi, region Apulia, Italy).svg
| Patrono = [[Margherita di Antiochia|santa Margherita]]
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Latiano nella provincia di Brindisi
| Festivo = 20 luglio
| PIL =
| PIL procapite =
| Mappa = Map of comune of Latiano (province of Brindisi, region Apulia, Italy).svg
| Didascalia mappa = Posizione del comune di Latiano nella provincia di Brindisi
}}
 
'''Latiano''' (''LatianusLatianu'' in [[dialettoDialetto brindisino|salentino settentrionale]]<ref>Vocabolario edei ''Latianea''dialetti insalentini, [[dialettovolume leccese]]secondo N-Z, G.Rohlfs, Congedo Editore</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 14.513{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Brindisi]] in [[Puglia]].
 
L'etimologia del nome potrebbe derivare da ''latex'', ''laticis'' (sorgente) con il suffisso ''iamum e quindi latianum, latigianum'' (luoghi acquitrinosi, riunione di sorgenti).<ref>{{Cita libro|autore=Pepe Vittorio|titolo=Episodi e costumi d'altri tempi in Latiano (Brindisi)|anno=1962|editore=Cressati|città=Taranto}}</ref>
 
== Geografia fisica ==
Riga 48 ⟶ 42:
 
=== Idrografia ===
Scavando ada una profondità tra i 5 e i 12 metri, soprattutto nella parte sud del Paese, è possibile trovare l'acqua. Il paese infatti abbonda in pozzi e in alcuni periodi particolarmente piovosi, l'acqua affiora dalla superficie, donando il carattere paludoso ad alcune zone dell'agro<ref>{{Cita libro|autore=Cosimo de Giorgi|titolo=Descrizione Fisica, Geologica e Idrografica della provincia di Lecce|anno=1960|editore=Arti Grafiche Mariano|città=Galatina|p=340}}</ref>.
 
Nella parte nord dell'abitato cittadino scorre, proveniente da Francavilla verso Mesagne, tra contrada Moreno e contrada Martuccio, il [[Canale Reale]], che arriva a volumi d'acqua importanti soprattutto dopo abbondanti piogge.
 
Un altro canale, ''lu Patru'', scorre sotterraneo sorgendo nei pressi del centro cittadino e riversandosi nel Canale Reale. In realtà il letto del canale è ipogeo dopo l'intervento dell'uomo che, nella seconda metà del '900, per contrastare la diffusione della malaria ha foderato il canale in tutto il suo corso. Pur non essendo visibile in nessun punto è tuttavia possibile sentire l'acqua scorrere sotterranea in alcuni punti di via Francesco De Virgilis, detta appunto strada ''ti lu canali''.
 
== Origini del nome ==
{{cn|L'etimologia, secondo Rohlfs 1976 (''Vocabolario dei dialetti salentini'') deriverebbe da ''latinianum'' (''fondo di un latinus''), secondo Antonucci invece da ''la teana (La terra)''.}}
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia del Salento|Storia della Puglia}}
=== Origini ===
In quella parteporzione di PugliaSalento che i geografi antichi chiamarono Istmo Messapico, a metà strada fra Taranto e Brindisi, si trova Latiano. Il suo territorio è abitato sin dall'età del ferro,<ref>{{Cita web|url=http://www.museoribezzipetrosillo.it/storia/cenni-storici-su-muro-tenente|titolo=Storia|sito=www.museoribezzipetrosillo.it|accesso=9 marzo 2016}}</ref> la città, infatti, sorge nei pressi dell'insediamento messapico di [[Muro Tenente]] che in età ellenistica raggiunge l'estensione di 52 ettari. Il territorio è stato, durante la dominazione romana e nei secoli successivi, zona di passaggio dato che, nella parte sud, attraverso la campagna, si snoda un tratto dell'antica Via Appia che collegava Taranto a Brindisi e che va a sfiorare Muro Tenente.<ref>{{Cita libro|autore=Francesco Maria Pratilli|titolo=Della via Appia riconosciuta e descritta da Roma a Brindisi|anno=1745|editore=|città=|p=489}}</ref> e che, secondo la Tabula Peutingeriana, passava per una ''statio'' identificata con il sito archeologico di Muro Tenente<ref>{{Cita libro|autore=Nicola Corcia|titolo=Storia delle due Sicilie dall'antichità piu remota al 1789 - Vol.3|anno=1847}}</ref>. Proprio qui, infatti, un saggio di scavo nel 2019 ha individuato un tracciato viario di notevoli dimensioni che si innesta dentro l'antico abitato, suggerendo che possa trattarsi proprio della Via Appia. Importante testimonianza del periodo romano fu il fortuito rinvenimento di un sarcofago, datato I sec. a.C., a cui era associata una un'epigrafe latina nella quale si legge il nome Publio Falerio Nigro che nella zona pare abbia costruito, secondo lo stesso epitaffio, un canale ed un ''macellum''.<ref>{{Cita libro|autore=Gagliani V.|titolo=La toponomastica Rurale di Latiano|anno=2015|editore=|città=|p=169}}</ref> Numerose altre epigrafi latine datate I-II sec. d.C. sono state rinvenute nelle campagne circostanti il centro urbano<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Mangiatordi A.|autore2=|autore3=|titolo=Le epigrafe latine del Museo Archeologico Comunale "U. Granafei" di Mesagne|rivista=|volume=|numero=|url=http://emeroteca.provincia.brindisi.it/Archivio%20Storico%20Pugliese/2005/Articoli/LeEpigrafiLatineDelMuseo.pdf}}</ref> oltre ai resti di probabili ville romane.<ref>{{Cita libro|autore=Trinchera A.|titolo=Siti archeologici nei dintorni di Torre S.Susanna|p=61}}</ref>
[[File:Via Appia Latiano.jpg|sinistra|miniatura|Antico tracciato viario presso Muro Tenente]]
 
Nel medioevo, il territorio era parte integrante della Foresta Oritana, una zona di folta vegetazione alternata da ampie praterie e da paludi, che si estendeva da Oria fino a Nardò e che fece da culla per la nascita di molti casali in questo periodo<ref>{{Cita libro|autore=A. Primaldo Coco|titolo=Francavilla Fontana nella luce della storia|anno=1988|editore=Congedo|città=}}</ref>, la Foresta, infatti, poteva meglio nascondere gli abitanti dalle continue scorrerie dei Goti prima e dei Saraceni in seguito. NacqueròNacquero così, intorno aal territorio dell'attuale Latiano, numerosi piccoli casali fra cui quello di San Paolo, di San Donato, di Paretalto (o Parietalto) e di Cotrino.<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Primaldo Coco A.|titolo=La Foresta Oritana e i suoi antichi casali|rivista=Rivista Storica Salentina|volume=a.XII 1919}}</ref> L'attuale confine comunale Latiano-San Vito coincide con i vecchi confini della Foresta Oritana ed a testimonianza di ciò si ritrovano sopravvissute alcune ''finete'' del XV-XVI sec, che segnavano un margine della Foresta.<ref>{{Cita libro|autore=Cfr. Travaglini Eugenio|titolo=I limiti della Foresta Oritana in documenti e carte dal 1432 al 1809|anno=1977|editore=|città=Oria}}</ref>
 
ProbabilmenteNonostante il 1092termine è"Latiniano" dacompaia consideraregià in un passaggio del l'atto'[[Chronicon diVulturnense]]'' risalente al 947, la "fondazione" di Latiano si fa risalire al 1092: il 14 ottobre di quell'anno infatti [[Boemondo I d'Antiochia|Boemondo]], principe di Taranto, concedeva ai benedettini dell'abbazia di Sant'Andrea dell'isola di Brindisi il territorio di ''Malenianum'' allo scopo di fondarvi un casale e di introdurre la coltivazione del vigneto "''Pro vineis faciendis et plantandis"''.<ref>C.D. Br., doc. 7 (ottobre 1092)</ref>
[[File:Fineta foresta oritana2.jpg|alt=Colonna in tufo a pianta quadrata con incisa croce a braccia uguali.|left|thumb|265x265px|''Fineta'' nell'agro di Latiano]]
Rientrato nell'orbita del [[Principato di Taranto]] sotto i Normanni, segue le vicende politiche del principato stesso, nel 1194 il dominio passa agli Svevi e nel 1266 agli Angioini. Verso la fine del XIII sec. il casale di S.Paolo apparteneva ada una certa Isabella, signora di Anfi e Brindisi, che sposa Pietro Ugot (dinastia francese imparentata con il re) già famiglia feudataria di Latiano. In questo periodo nacque il casale di Parietalto che pagava le decime all'arciprete della cattedrale di Oria. All'inizio del XIV secolo S.Paolo e S.Donato erano posseduti in un unico feudo dal barone Adamo Flemblaio e la mensa vescovile di Ostuni fino alla seconda metà del XIV secolo quando il re [[Roberto d'Angiò]] decise di dividere i due piccoli feudi in seguito ad un contenzioso sulla spartizione delle rendite fra i due proprietari. Al vescovo di ostuni rimaneva S.Donato e 1/2 di S.Paolo. Nello stesso periodo, Parietalto si trova infeudato dal Barone Gerardo da Firenze che lo vendette poi a Egidio da Fallosa il quale era il ciambellano del re.<ref name=":0" />
 
Alla fine del XIV secolo il casale di Cotrino (con circa 100 abitanti) e 1/2 del casale di S. Paolo appartengono a Guglielmo De Vice Contibus<ref>possedeva anche il casale di Crepacore, 2 parti di Lizzano e 3 parti di Mandarino.</ref> mentre il casale di Paretalto (circa 200 abitanti) apparteneva a Delfina Baldanza<ref>{{Cita libro|autore=Cfr. F. A. Primaldo Coco|titolo=Cedularia Terrae Idronti 1378|anno=1915|editore=Prem. Stab. Tipografico A. Lodeserto|città=Taranto}}</ref>. Nel 1407 il feudo di Latiano e il territorio di ''Cutrino,'' già disabitato, furono acquistati da Antonio De Alamo (proveniente da una nobile famiglia leccese) per 1500 ducati d'oro pagati al re [[Ladislao I di Napoli|Ladislao]].
Riga 71 ⟶ 69:
Il feudo di Latiano e quello di Cotrino nel 1511 passano ai Francone, quando Margherita De Alamo diviene sposa di Giacomo Maria Francone. Comincia così la baronia della dinastia Francone.
 
Claudio Paolo Francone (figlio di Francescantonio) nel 1575 sposa la baronessa di [[Sava (Italia)|Sava]] Ippolita Prato che portò in dote {{formatnum:75000}} ducati. Dal matrimonio nacquero due figli: Andrea e Francesca. Ippolita Prato si distinse per bontà e carità, divenne baronessa di Sava dal 1576 al 1630 poiché unica erede dopo la morte del fratello. Claudio P. nel 1592 compra il feudo di Lizzano e muore nello stesso anno, così alla baronia di Latiano e di Lizzano successe il figlio Andrea. Venne però a trovarsi in ristrettissime condizioni economiche tanto che, oppresso dai debiti, si vide mettere all'asta il feudo di Latiano che fu acquistato da suo zio Paolo Francone per {{formatnum:60000}} ducati.<ref>{{Cita libro|autore=Coco Primaldo A.|titolo=Cenni storici di Sava|anno=1915|editore=Stab Tip. Giurdignano|città=Lecce|pp=101-105}}</ref> La vicenda tuttavia terminerà negativamente, di lì a poco i Francone perderanno sia il feudo di Latiano che di Lizzano.<ref>{{Cita libro|autore=Maria Antonietta Visceglia|titolo=Territorio feudo e potere locale|anno=|editore=Guidi Editore|città=|p=228}}</ref> Nel 1606, infatti, Paolo Francone, oppresso dai debiti, fu costretto a vendere il suo feudo di Latiano a Marcantonio De Santis per {{formatnum:65000}} ducati, ponendo fine alla baronia dei Francone.<ref>{{Cita libro|autore=Salvatore Settembrini|titolo=estratto da "Contributi per la storia di Latiano" p.139|anno=1999|editore=|città=}}</ref>
 
Parietalto viene venduto nel 1615 da Gian Donato Colucci a Giulio Cesare Valentino per 1000 ducati<ref name=":0" />.
 
Nel 1641 Carlo Imperiali acquista la terra di Latiano, con i suffeudi di Cotrino e San Donato, messa in vendita dalla Sacra Regia Camera per coprire i debiti di Fabrizio De Santis, pagando circa {{formatnum:41000}} ducati. Carlo divenne così barone di Latiano. Egli proveniva da un ramo della ricca famiglia [[Imperiale (famiglia)|famiglia Imperiale]], di origini genovesi, che alla fine del '500 era già feudataria del principato di Francavilla e di Oria. Gli Imperiali possedettero la terra di Latiano per quasi due secoli, fino all'abolizione del feudalesimo, a volte vivendo attivamente nella comunità a volte nominando un ''agente generale'', sempre portando nella città prosperità e sviluppo, testimoniato dall'incremento demografico ed urbano in questo periodo. Crebbero parallelamente anche i titoli della famiglia Imperiali, Ultimo barone fu Domenico Imperiali, nipote di Carlo, che comprò il titolo di Marchese sopra la terra di Latiano sino alla meta del '600 iniziando così la storia del Marchesato di Latiano che durò sino alla fine del XVIII secolo.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.latiano.br.it/index.php?option=com_content&view=article&id=10&Itemid=65|titolo=Storia|autore=|data=|accesso=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160314015246/http://www.comune.latiano.br.it/index.php?option=com_content&view=article&id=10&Itemid=65|dataarchivio=14 marzo 2016}}</ref> Nel 1782 Vincenzo Imperiali, marchese di Latiano, eredita tutto il patrimonio e i titoli del cugino di terzo grado [[Michele Imperiali (junior)|Michele Imperiali]], principe di Francavilla, marchese di Oria e Casalnuovo ([[Manduria]]). [[File:Latiano BlaeuJoan.jpg|left|thumb|Una mappa del territorio di latiano e dintorni nel XVII sec.]]
 
Nel 1720 passò un drappello di cavalleria tedesca, il "Regimento di Portugallo", mercenari dell'esercito del Regno Napoli, il cui capitano si stabilì a Mesagne e il tenente a Latiano dal 13 al 20 settembre. Per quest'occasione la città spese ingenti soldi pubblici per alloggiare i soldati e per fornire le strutture necessarie al mantenimento dei cavalli. In più il Tenente tedesco stanziato a Latiano estorse, sotto la minaccia di ''far danni,'' prima un pagamento di 25 scudi e poi maggiorazioni in alimenti e bevande.<ref>{{Cita libro|autore=Salvatore Settembrini|titolo=Sindaci, notai e famiglie feudatarie di Latiano|anno=|editore=|città=|pp=91-92}}</ref>
 
All'inizi dell'800 Latiano conta {{formatnum:3482}} abitanti e produce ''grani, legumi, biada, frutti, vini, oli, ortaggi e bambagia.''<ref name=":1">{{Cita libro|autore=Giuseppe Maria Alfano|titolo=Istorica descrizione del Regno di Napoli|anno=1823|editore=|città=Napoli|p=245}}</ref>
 
Il 6 gennaio del 1886 venne inaugurata la [[stazione di Latiano]] dal ministro [[Bernardino Grimaldi|Grimaldi]], giunto qui il giorno prima, alle ore 17, con il treno inaugurale partito da Taranto.<ref>{{Cita libro|autore=Pepe Vittorio|titolo=Episodi e costumi d'altri tempi in Latiano (Brindisi)|anno=1962|editore=Cressati|città=Taranto|p=53}}</ref> Lo stesso anno, dal 22 giugno al 18 luglio scoppia una terribile epidemia di colera che uccide 502 abitanti. Seguirono una serie di bonifiche: f''ufu costruito un lungo canale incassato e un grande pozzo assorbente''. I lavori di bonifica portarono ad un rapido incremento demografico.<ref>{{Cita libro|autore=Pepe Vittorio|titolo=Episodi e costumi d'altri tempi in Latiano (Brindisi)|anno=1962|editore=Cressati|città=Taranto|pp=45-48}}</ref>
 
Il 16 settembre 1900 avviene la posa della prima pietra della chiesa di San Francesco in contrada Sardella, lungo il confine comunale di [[San Michele Salentino|San Michele]]. Questo territorio faceva parte di un podere più grande che era stato concesso in enfiteusi, fin dal 1871, ad agricoltori provenienti da [[Ceglie Messapica|Ceglie]] e nel momento della costruzione della chiesa, tutta la zona contava circa duemila abitanti. Questi lavoratori vivevano in condizioni poverissime ed abitavano in trulli di pietra, alcuni molto distanti tra loro; la chiesa venne costruita proprio con l'obiettivo di togliere i contadini dall'isolamento. Anni dopo la zona vedràconterà circa {{formatnum:3000}} abitanti e nel frattempo saranno costruite nuove strade e persino una scuola.<ref>{{Cita libro|autore=Pepe Vittorio|titolo=Episodi e costumi d'altri tempi in Latiano (Brindisi)|anno=1962|editore=Cressati|città=Taranto|pp=65-68}}</ref>
 
===Simboli===
[[File:Latiano-Gonfalone.pngsvg|thumb|upright=0.5|Gonfalone di Latiano]]Alcuni documenti si riferiscono allo stemma indicando il toro<ref>Cfr. {{Cita libro|autore=Cfr.|titolo=Contributi per la storia di Latiano|anno=1999|editore=|città=|p=31}}</ref>, altri indicano il bue, simbolo quest'ultimo dell{{'}}''economia rustica che lo feconda e lo prospera''.<ref>{{Cita libro|autore=Giacomo Arditi|titolo=Corografia fisica e storica della provincia di terra d'Otranto|anno=1879|editore=|città=}}</ref>.
[[File:Latiano-Stemma.pngsvg|left|150px|Stemma di Latiano]]
;Stemma
Descrizione araldica dello stemma:
{{Citazione|D''d’argentoargento, al rincontro di [[Toro (araldica)|toro]], di nero, allumato di rosso, cornato d’orod'oro, accompagnato da tre stelle di cinque raggi, di azzurro, poste una in capo, due nei cantoni della punta. Ornamenti esteriori da Comune.''<ref>{{cita web|url= https://www.comune.latiano.br.it/index.php/31-amministrazioni/amministrazione-vigente/consiglio-comunale/22-statuto-comunale#ARTICOLO%203 |sito= Città di Latiano |titolo= Statuto comunale |posizione= art. 3 }}</ref>|D.CP.GR. 11 aprile 1997<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?1788 |titolo= Latiano |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref>}}
; Gonfalone
''
{{Citazione|Drappo di azzurro, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dallo stemma sopra descritto con la iscrizione [[Attributi araldici di posizione#Centrato|centrata]] in argento recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.}}
 
Descrizione araldica del gonfalone della Città:
{{Citazione|''drappo di azzurro, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dallo stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento.''|}}
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine=Corona di cittàCittà Italiana.svg
|nome_onorificenza=Titolo di Città
|collegamento_onorificenza=Titolo di città in Italia
|data=4 maggio 2006
|motivazione =
|luogo=
}}
 
Riga 107 ⟶ 103:
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture Religiosereligiose ===
[[File:Latiano Chiesa madre.jpg|thumb|La chiesa matrice di Latiano|173x173px]]
 
; Chiesa matrice (Santa Maria Della Neve) : Costruitacostruita sui resti di una chiesa del XIII secolo (rinvenuti nel 2012 nel corso di un intervento di restauro assieme a due sepolture coeve), l'esistenza della chiesa matrice è confermata dalle fonti scritte solo a partire dal [[1603]]. Presenta una facciata in stile barocco, in quanto restaurata nel [[1778]]. In questo periodo la chiesa (già parrocchiale) divenne collegiata. La chiesa ha una pianta basilicale a tre navate, divise da colonne in stile ionico che sorreggono archi a tutto sesto; la navata centrale termina in un'abside a pianta quadrata. All'interno sono conservate tre tele del pittore salentino [[Oronzo Tiso]], del ruffanese Saverio Lillo e del mandurese [[Palazzo Imperiali-Filotico|Vincenzo Filotico]].
 
; Il Santuario di Santa Maria di Cotrino: eretto nel [[1627]] sul luogo dove una contadina rinvenne miracolosamente un'icona della Madonna. Ampliato nel [[1856]] e rifatto successivamente dai monaci [[Cistercensi]] che attualmente ne sono i custodi.[[File:Santuario Idi monaciCotrino.jpg|miniatura|164x164px|Il giunseroSantuario indedicato Terraalla Madonna di Cotrino a Latiano]]
 
; La Chiesachiesa dell'Immacolata: Exex-cappella gentilizia dei Marchesi Imperiali deldi Latiano edificata nel [[XVIII secolo]]. Pregevole esempio di [[barocco napoletano]],. allAll'interno è conservata la tela raffigurante [[San Nicola di Bari]]. Le altre tele raffiguranti il "''Transito di San Giuseppe"'' e "''L'Addolorata"'' sono del pittore [[Diego Oronzo Bianco|Diego Oronzo Bianchi]]. Inoltre vi è anche una tela raffigurata l'Immacolata Concezione attribuita ad un pittore giordanesco<ref>{{Cita libro|titolo=Domenico Ble, L'Immacolata Concezione giordanesca, conservata nella chiesa dell'Immacolata a Latiano in Il delfino e la mezzaluna, periodico della Fondazione Terra d'Otranto - Gennaio 2018, anno V°, nn° 6-7, pp. 263-267.}}</ref>
 
[[File:Latiano - Chiesa del SS Crocifisso.jpg|thumb|left|Chiesa del SS. Crocifisso]]
; La Chiesa del Santissimo Crocifisso: edificio risalente al [[XVII secolo]]. Nella Chiesa è custodito da tempo immemorabile, con grande devozione e venerazione dei fedeli, una antica statua, probabilmente del XVI secolo, scolpita in legno di noce dipinto, di colore scuro, che raffigura Gesù Cristo, già morto, perché ha il costato trafitto dalla lancia e che il popolo latianese festeggia solennemente l'ultima domenica d'agosto.<ref>{{Cita libro|autore=Salvatore Settembrini|titolo=Il culto del SS. Crocifisso a Latiano. Storia e tradizioni|anno=1996|editore=|città=Latiano|p=7|pp=}}</ref>
; La chiesa del Santissimo Crocifisso: edificio risalente al [[XVII secolo]]. Nella chiesa è custodito da tempo immemorabile, con grande devozione e venerazione dei fedeli, un'antica statua, probabilmente del XVI secolo, scolpita in legno di noce dipinto, di colore scuro, che raffigura Gesù Cristo, già morto, perché ha il costato trafitto dalla lancia e che il popolo latianese festeggia solennemente l'ultima domenica d'agosto.<ref>{{Cita libro|autore=Salvatore Settembrini|titolo=Il culto del SS. Crocifisso a Latiano. Storia e tradizioni|anno=1996|editore=|città=Latiano|p=7|pp=}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.fondazioneterradotranto.it/2018/07/08/un-altare-ligneo-barocco-nella-chiesa-del-ss-crocifisso-a-latiano/|titolo=Un altare ligneo barocco nella chiesa del SS. Crocifisso a Latiano|autore=fondazioneterradotranto|sito=Fondazione Terra D'Otranto|data=2018-07-08|accesso=2019-01-27}}</ref>
 
; la Chiesa di Sant'Antonio: già chiesa dedicata all'Annunziata (come ci dimostra la grande pala d'altare raffigurante l'Annunciazione). Risalente al XIII secolo, ma rifatta totalmente nel 1875, al suo interno sono conservate delle tele del pittore salentino Barnaba Zizzi e del Salinaro. Di pregevole fattura sono le statue dei Misteri, portate in processione il Venerdì Santo. Nel 1656 l'Arciconfraternita dei Morti assunse il governo della chiesa, ponendosi sotto la protezione del cardinale [[Fabrizio Ruffo]] e del cardinale [[Giuseppe Renato Imperiali]]. Ancora tutt'oggi all'Arciconfraternita dei Morti spetta la cura dell'edificio sacro.
[[File:Latiano - Chiesa di Sant'Antonio.jpg|thumb|Chiesa di Sant'Antonio]]
; La Chiesa di Sant'Antonio: già chiesa dedicata all'Annunziata (come ci dimostra la grande pala d'altare raffigurante l'Annunciazione). Risalente al XIII secolo, ma rifatta totalmente nel 1875, al suo interno sono conservate delle tele del pittore salentino Barnaba Zizzi e del Salinaro. Di pregevole fattura sono le statue dei Misteri, portate in processione il Venerdì Santo. Nel 1656 l'Arciconfraternita dei Morti assunse il governo della chiesa, ponendosi sotto la protezione del cardinale [[Fabrizio Ruffo]] e del cardinale [[Giuseppe Renato Imperiali]]. Ancora tutt'oggi all'Arciconfraternita dei Morti spetta la cura dell'edificio sacro.
 
; La Chiesa del Santissimo Rosario: già intitolata a Santa Margherita (XIV secolo), con annesso convento dei domenicani. All'interno è conservata la tela raffigurante la ''Presentazione di Gesù al tempio'' del pittore napoletano Paolo De Maio<ref>{{Cita web|url=http://www.fondazioneterradotranto.it/2017/10/30/un-dipinto-paolo-de-maio-latiano/|titolo=Un dipinto di Paolo De Maio a Latiano|autore=fondazioneterradotranto|sito=Fondazione Terra D'Otranto|data=2017-10-30|accesso=2019-01-27}}</ref>, allievo del famoso [[Francesco Solimena]].
 
; La Chiesa del Santissimo Rosario: già intitolata a Santa Margherita (XIV secolo), con annesso convento dei domenicani. All'interno è conservata la tela raffigurante la "''Presentazione di Gesù al tempio''" del pittore napoletano Paolo De Maio, allievo del famoso [[Francesco Solimena]].
; La Chiesa della Madonna della Greca: di antichissima origine, legata al culto di un'icona (oggi in proprietà privata). Il campanile ha un originale stile neo-moresco.
 
[[File:San Donato.jpg|miniatura|199x199px|La chiesetta dedicata a San Donato in Contrada Coltura, a Latiano]]
; Chiese rurali: la chiesetta di San Donato risalente al XIII secolo e la chiesetta di Santa Maria della Selva, entrambe in contrada Coltura.
 
; Chiese rurali: la chiesetta di San Donato attualmente in precarie condizioni statiche e la chiesetta di Santa Maria della Selva totalmente ristrutturata, entrambe in contrada Coltura ed entrambe già esistenti nell'XI secolo. Facevano parte del casale scomparso di S. Donato.
 
=== Architetture Civilicivili ===
[[File:Latiano palazzo Imperiali.jpg|thumb|Il Palazzo Imperiali di Latiano.]]
; Il Castello: Nelnel centro storico, nella piazza [[Umberto I]], si trova il Castello (o Palazzo Imperiali), forse risalente al [[XII secolo]], ma rimaneggiato più volte, sino all'attuale aspetto (1714, come risulta da talune iscrizioni sul frontale); è passato in proprietà del Comune dopo la cessione da parte del marchese [[Guglielmo Imperiali]] nel [[1909]], ultimo discendente della casata francavillese. Al suo interno sono conservate diverse tele, fra cui quelle del pittore napoletano [[Girolamo Cenatiempo]]. Negli [[anni 1980|anni ottanta]]-[[anni 1990|novanta]] il Castello fungeva anche da sede degli uffici comunali. Oggi è sede della Biblioteca comunale. Di fronte ad esso e delal "Museocentro deldella Sottosuolo".Piazza Umberto I c'è una Fontana Monumentale costruita nel 1928, in piena epoca fascista.
 
[[File:Latiano torre Solise.jpg|thumb|La Torre del Solise.]]
; La Torre del Solise: del [[1528]], già sede municipale (Sedile) poi trasformata e adibita a usi diversi. Restaurata recentemente è oggi sede dello IAT, ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica.
 
Riga 145:
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
GliAl 31 dicembre [[2014]], gli abitanti di cittadinanza straniera residenti nel comune sono 8763463, pari al 323,6519% della popolazione totale residente. Le nazionalità più rappresentate sono:<ref>{{Cita web|url=http://demo.istat.it/str2014/index.html|titolo=ISTAT cittadini stranieri|autore=|data=|accesso=}}</ref>
 
* [[Marocco]]: 4715224
* [[Albania]]: 2423123
* [[Romania]]: 108247
* Cina: 543
 
=== Tradizioni e folclore ===
Riga 158 ⟶ 157:
* Festeggiamenti in onore di Santa Margherita vergine e martire patrona di Latiano (19 e 20 luglio) con manifestazioni musicali e luminarie.
* Festa in Masseria (agosto). Canti e balli con musiche tradizionali nelle masserie del territorio.
* ''Fera'' ("fiera") degli animali, presso la strada che porta a [[Muro Tenente]], la prima domenica del mese di ottobre.|Chiarire con fonti autorevoli la rilevanza delle manifestazioni}}
* ''Sagra ti li stacchioddi''<ref>{{Cita web|url=http://www.prolocolatiano.it/index.php/manifestazioni/eventi/manifestazioni-della-pro-loco/sagra-ti-li-stacchioddi|titolo=ProLoco Latiano|autore=|data=|accesso=}}</ref> (sagra delle orecchiette in [[dialetto brindisino]]), la prima domenica del mese di ottobre. La mattina della sagra, si svolge la tradizionale ''Fera'' degli animali, presso la strada che porta a [[Muro Tenente]]. In mattinata, nei pressi della locale zona 167, numerosi ambulanti danno luogo alla fiera del bestiame. A pranzo e a cena in piazza Umberto I, la piazza principale della città, si può degustare il piatto tipico latianese: orecchiette al sugo con "''li brascioli''" (involtini di carne di cavallo).
* ''Pittulata dell'Immaculata'' (8 dicembre) - Degustazione delle tradizionali [[pettole]] per le strade della città.|Chiarire con fonti autorevoli la rilevanza delle manifestazioni}}
 
== Cultura ==
I Latianesi vengono chiamati anche "Capuvierdi". Questa denominazione probabilmente deriva dalledal originifatto diche Latiano, che anticamente era ununa palude ampiamente frequentata da [[Anas platyrhynchos|germani reali]], uccelli in dialetto chiamati appunto Capuvierdi.
Ci sono molti detti e proverbi nel Latianese, che vengono tramandati di generazione in generazione.
Il Dialetto di Latiano, seppurche ilfa paeseparte dei dialetti trovandosidel Salento settentrionale, è molto vicinosimile a quello di [[Oria]] e [[Francavilla Fontana]], e anche facendo parte della cultura storica degli Imperiali (proprio come i vicini di Francavilla), è quasi per tutto identico al Dialetto Brindisino.
=== Istruzione ===
 
==== Scuole ====
A Latiano le scuole dell'obbligo sono raggruppate in un Istituto Comprensivo che comprende leuna duescuola secondariesecondaria di I Grado (Scuola Media, sedi Benedetto Croce esede Gabriele Monasterio), due primarie (plessi, Filippo Errico e Bartolo Longo) e quattro sedi per l'infanzia. Inoltre una scuola primaria parificata e, per la secondaria di II Grado, una sede staccatadistaccata del Liceo dellescientifico ScienzeFrancesco UmaneRibezzo (psicopedagogicoFrancavilla di BrindisiFontana). Infine è presente da alcuni anni la scuola privata per le arti professionali <nowiki>''</nowiki>Giacomo Rosseau<nowiki>''</nowiki>. L'edificio della scuola elementare "Filippo Errico" presenta una conformazione strutturale a forma di "M" perché rispecchia la filosofia stilistica del tempo in cui venne edificata, ovvero nel 1934 in piena epoca fascista. Quando venne costruita, il duce Benito Mussolini decise di creare un monumento a suo ricordo in questo paese. Venne inaugurata da lui stesso con il nome di "ISTITVTO FASCISTA ELEMENTARE".
 
==== Musei ====
Riga 191 ⟶ 189:
Nel territorio di Latiano è possibile produrre [[Aleatico di Puglia riserva|Aleatico di Puglia Doc]], [[Ostuni Ottavianello|Ostuni Doc]], [[Brindisi Rosso|Brindisi DOC]], [[Puglia Igt]].
 
Lungo la Strada [[Appia dei vini]], di cui il comune è membro, esistono varietà indigene di [[vitigno|vitigni]]:
* [[Malvasia nera di Brindisi]];
* [[Sangiovese]];
* [[Negroamaro]];
* [[Ottavianello]];
 
== Persone legate a Latiano ==
[[File:Latiano casa Bartolo Longo.jpg|thumb|upright=0.5|La casa natale di [[Bartolo Longo]] a Latiano]]
* Francesco Carrino (Latiano, 25 aprile 1899 - [[Düsseldorf]], 15 marzo 1985), tenore<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Vincenzo Gagliani - Scuola Media "Croce/Monasterio"|titolo=Latianesi nel mondo|numero=2004/2005}}</ref>
* Carmelo Conte (Latiano, 9 luglio 1946), pittore e scultore
* Filippo Errico (1913 - 1936), combattente, medaglia d'oro al valor militare<ref name=":2">{{Cita libro|autore=Vincenzo Gagliani (a cura)|titolo=Galleria dei personaggi latianesi|anno=1996|editore=Lodo Editore|città=Latiano|p=151|pp=|ISBN=}}</ref>
* [[Agesilao Flora]] (1863 - 1952), pittore. Fu allievo di [[Giuseppe Sacconi]] e [[Gaetano Koch]], viene ricordato come grande esponente della pittura italiana di inizio '900
* [[Antonio Gaglione]] (Latiano, 12 agosto 1953), medico, professore universitario, politico italiano, già sottosegretario al [[Ministero della Salute]] nel [[Governo Prodi II]]
* Vincenzo Maria Teodoro [[Imperiale (famiglia)|Imperiali]] (Latiano, 1738 - Napoli, 1816) sesto signore e quarto Marchese di Latiano dal 1781 al 1806, Principe di [[Francavilla Fontana|Francavilla]], Marchese di [[Oria]] e [[Manduria|Casalnuovo]] dal 1782, Signore di [[Mesagne]] dal 1791.<ref>{{Cita libro|autore=Salvatore Settembrini|titolo=Sindaci, Notai e Famiglie Feudatarie di Latiano. Introduzione di Vittoria Ribezzi.|anno=2002|editore=Neografica|città=Latiano|p=|pp=226 - 234|ISBN=}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Istituto della Enciclopedia Italiana|titolo=Dizionario Biografico Degli Italiani|anno=2004|editore=|città=|p=|pp=315 - 317|ISBN=}}</ref>
* [[Bartolo Longo]] (1841 - 1926), [[beato]] della [[Chiesa cattolica]], fondatore del [[Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei|Santuario di Pompei]]
* Andrea Manzi, [[Ordine dei Frati Minori|O.F.M.]] (Latiano, 1746 - 1832) [[Arcidiocesi di Otranto|Arcivescovo di Otranto]] dal 6 aprile 1818 al 1 marzo 1832.<ref>{{Cita libro|autore=Unione regionale dei centri di ricerche storiche, artistiche, archeologiche e speleologiche di Puglia|titolo=Cronotassi, Iconografia ed Araldica dell'Episcopato Pugliese|anno=1984|editore=|città=Bari|p=263|pp=|ISBN=}}</ref>
* [[Armando Monasterio]] (1909 - 1992), partigiano, politico e sindacalista, sindaco di Latiano
* Salvatore Murra, pittore, ha vissuto e lavorato a Latiano
* Gabriele Monasterio (1903 - 1972), medico, pioniere nell'uso del [[rene artificiale]], trascorse gli anni della sua giovinezza a Latiano<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.latiano.br.it/index.php?option=com_content&view=article&id=25&Itemid=66|titolo=Comune Latiano|autore=|data=|accesso=}}</ref>.
* [[Carlo Pignatelli]] (1944), [[stilista]] e imprenditore della moda
* [[Vanessa Scalera]] (1977), attrice, cresciuta a Latiano.
* Caterina Scazzeri (Mesagne, 1848 - Latiano 1867), benefattrice}}<ref name=":2" />
* Barnaba Zizzi (Cisternino 1762 - Latiano 1828), pittore<ref>{{Cita libro|autore=Semeraro Herrmann M. Luisa|titolo=Barnaba Zizzi. Un pittore riscoperto. Cisternino 1762-Latiano 1828|anno=2005|editore=Schena|città=</ref>
 
== Economia ==
Riga 221 ⟶ 201:
 
== Amministrazione ==
I Sindaci di Latiano, dalla Repubblica a oggi
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
 
PARLATI Luigi (1946-1951)
 
MONASTERIO Armando (1951-1952)
 
MURI Crocifisso (1952-1956)
 
MONTANARO Francesco (1956-1965)
 
ERRICO Vinicio (1965-1966)
 
D'APOLITO Antonio (1966-1968)
 
CAFORIO Luciano (1968-1969)
 
SARLI Eugenio (1970-1975)
 
SANTORO Vito (1975-1978)
 
CAFORIO Salvatore (1978-1979)
 
ARGENTIERI Francesco (1979-1980)
 
GAGLIONE Crocifisso (1980-1981)
 
MOLA Tommaso (1981-1984)
 
PAPADIA Antonio (1984-1985)
 
MADAMA Vittorio (1985-1988)
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
Riga 229 ⟶ 239:
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giovanni Papadia |Inizio = 29 gennaio 1992 |Fine = 9 dicembre 1992 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Vittorio Madama |Inizio = 4 febbraio 1993 |Fine = 27 giugno 1994 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Salvatore D'ippolito |Inizio = 11 luglio 1994 |Fine = 8 giugno 1998 |Partito = [[Alleanza Nazionale]], [[Centro Crist.Cristiano Dem.Democratico]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Salvatore D'ippolito |Inizio = 8 giugno 1998 |Fine = 10 giugno 2002 |Partito = [[Alleanza Nazionale]], [[lista civica]] di destra]], [[Lega d'Azione Meridionale]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Damiano Edmondo Caniglia |Inizio = 10 giugno 2002 |Fine = 11 dicembre 2006 |Partito = [[liste centro-sinistraL'Ulivo]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Massimo Mariani |Inizio = 11 dicembre 2006 |Fine = 12 giugno 2007 |Carica = [[Commissario prefettizio|Comm. pref.]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Graziano Zizzi |Inizio = 12 giugno 2007 |Fine = 21 ottobre 2009 |Partito = [[DL-La Margherita]], [[Democrazia Cristiana per le Autonomie|DCA]], [[Federazione dei Verdi|FdV]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Antonio De Giorgi |Inizio = 13 aprile 2010 |Fine = 17 giugno 2015 |Partito = [[Italia dei Valori|IdV]], [[Sinistra Ecologia e Libertà|SEL]], [[Liste Civiche]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Cosimo Maiorano |Inizio = 17 giugno 2015 |Fine = ''in carica'' |Partito = [[liste civiche]]: Noi ci siamo Latiano, Bene in Comune, Ecopacifisti a Sinistra, Insieme con Maiorano |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
*{{Gemellaggio|Italia|Pompei|19801995|stato=Italia|link = Pompei (comune)}}
 
== Sport ==
Le principali compagini sportive del comune sono:
* {{cn|U.S.D. Latiano, per il calcio. Fondata nel 1955 e affiliata alla FIGC dal 1977, ha disputato alcuni campionati di Eccellenza.}}
*A.S.D. Uno di Noi, per il calcio.
* A.S.D. Basket 2005 Latiano, per la pallacanestro
* A.S.D.Volley Latiano, per la pallavolo
* A.S. Atletica Latiano, per l'atletica leggera
* A.S.D. Olimpic Sport Angy, per il nuoto
* Circolo tennisTennis Latiano
* A.S.D. Olimpo Latiano, atletica leggera.
 
Riga 261 ⟶ 272:
* Settembrini Salvatore, ''Sindaci, Notai e famiglie Feudatarie di Latiano,'' Latiano, Neografica 1993.
* Salvatore Settembrini, ''La piazza, il centro storico, l'espansione urbanistica di Latiano nei secoli XVI-XX'', Latiano, s.n., 2012
* Urgese Tommaso 2008, 'Il Dialetto di Latiano, lessico, fraseologia, etimologie', stampa Locopress, Mesagne
*Urgese Tommaso, Santoro Claudio 2020, ''Connessioni linguistiche e territoriali tra Mesagne e Latiano. La commedia Perna e Cola ambientata nel casale di San Donato,'' in 'Studi in onore di Alfredo Calabrese, Società Storica di Terra d'Otranto, Alezio
 
== Voci correlate ==
Riga 273 ⟶ 286:
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.museoribezzipetrosillo.it/|Casa Museo Ribezzi-Petrosillo, Latiano}}
* {{cita web | 1 = http://www.bibliotecalatiano.it/ | 2 = Biblioteca Civica "G. De Nitto" di Latiano | accesso = 17 aprile 2007 | dataarchivio = 13 aprile 2021 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210413143034/http://www.bibliotecalatiano.it/ | urlmorto = sì }}
 
{{Salento}}
{{Comuni della provincia di Brindisi}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|pugliaPuglia}}
 
[[Categoria:Latiano| *]]