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La Beata Elisabetta Picenardi (1428 - 19 febbraio 1468) era una cattolica romana italiana appartenente all'Ordine dei Serviti nel suo terzo ordine. [1] Picenardi nacque a Mantova in una famiglia nobile e, nonostante le pressioni per sposare un nobile, insistette invece nel perseguire il cammino religioso accanto alla sorella. [2]
 
La sua beatificazione ha ricevuto la ratifica il 10 novembre 1804 dopo che Papa Pio VII ha rilasciato una conferma ufficiale del suo "culto" locale - o devozione popolare e seguito. [3]
 
== Vita ==
Elisabetta Picenardi nacque a Mantova nel 1428 dal nobile Leonardo Picenardi e Paola Nuvoloni. [2] Suo padre prestò servizio come maggiordomo del marchese Francesco I Gonzaga . Sua sorella era Orsina. [3]
 
Picenardi ricevette un'educazione formale come nobile e ricevette le istruzioni religiose da sua madre mentre suo padre la istruiva in latino . Sua madre morì durante l'infanzia che lasciò suo padre per prendersi cura di lei e sua sorella. [1] Nella sua infanzia visse vicino alla chiesa di San Barnaba che l' Ordine dei Servi gestiva. Suo padre in seguito avrebbe costretto la figlia ad entrare in matrimonio con un nobile. [2]
 
Sia Picenardi che sua sorella divennero membri professi del Terzo Ordine dei Servi nel 1448 e Picenardi si fece notare tra i suoi confratelli religiosi per la sua personale santità e gentilezza di spirito che spinse altre donne a unirsi ai Servi. [1] Si rivestì di una camicia di capelli e allacciò una cintura di ferro con quattro dita di larghezza che rimase fino alla morte. Picenardi recitò l' ufficio divino e avrebbe ricevuto l' Eucaristia spesso da fra Barnaba che avrebbe ascoltato anche la sua confessione. [3] Suo padre morì nel 1465.
 
Sua sorella Orsina era sposata con il nobile Bartolomeo Gorni e Picenardi visse con loro dalla morte del padre per il resto della sua vita.
 
Picenardi morì nel 1468. La sua tomba divenne presto un luogo di miracoli.
 
== Beatificazione ==
 
La sua beatificazione ricevette conferma formale il 10 novembre 1804, quando Papa Pio VII ratificò il suo "culto" locale - o devozione popolare.
 
== Note ==
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://catholicsaints.info/blessed-elizabeth-of-mantua/ Beata Elisabetta di Mantova.]
 
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