Douglas MacArthur: differenze tra le versioni

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{{Infobox militare
|Nome = Douglas MacArthur
|Immagine = DouglasMacArthur1945MacArthur(2).jpg
|Didascalia =
|Soprannome = "Dugout Doug"
|Data_di_nascita = 26 gennaio [[1880]]
|Nato_a = [[Little Rock]], [[Arkansas]]
|Data_di_morte = 5 aprile [[1964]] (84)
|Morto_a = [[Washington]]
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura = [[NorfolkMemoriale (Virginia)|Norfolkdi MacArthur]], [[Norfolk (Virginia)]]
|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita = {{Bandiera|USA}} [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]<br />[[File:Flag of the Philippines (navy blue).svg|20px|border]] [[Commonwealth delle Filippine]]
|Nazione_servita = {{USA}}<br /> {{PHL}}
|Forza_armata = {{simbolo|SealFlag of the United States Department of WarArmy.pngsvg|2221}} [[United States Army|Esercito degli Stati Uniti]]<br /> {{simbolo|SealFlag of the Philippine Army.svg|21}} [[EsercitoHukbong Katihan ng filippinoPilipinas]]
|Arma =
|Corpo =
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|Unità =
|Reparto=
|Anni_di_servizio = [[1903]] - [[1964]]
|Grado = [[Generale dell'esercito]]<br />(United States Army)<br />[[Feldmaresciallo]]<br />(Hukbong Katihan ng Pilipinas)
|Grado = [[Generale d'armata]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Guerre della banana]]<br /> [[Prima guerra mondiale]]<br />[[Seconda guerra mondiale]]<br />[[Guerra di Corea]]
|Campagne = [[CoinvolgimentoRivoluzione degli Stati Uniti nella Rivoluzionecostituzionalista messicana]]<br /> [[Fronte occidentale (1914-1918)]]<br />[[Guerra del Pacifico (1941-1945)|Guerra del Pacifico]]
|Battaglie = [[Occupazione statunitense di Veracruz]]<br /> [[Seconda battaglia della Marna]]<br /> [[Battaglia di Saint-Mihiel]]<br /> [[Offensiva della Mosa-Argonne]]<br /> [[Attacco a Clark Field]]<br /> [[Teatro del Pacifico sud-occidentale della seconda guerra mondiale]]<br />[[Attacco alla base aerea di Clark]]<br />[[Campagna delle Filippine (1941-421942)]]<br /> [[Battaglia di Bataan]]<br /> [[Campagna didella Nuova Guinea]]<br /> [[Battaglia del Mar dei Coralli]]<br /> [[Campagna Kokoda Track]]<br /> [[Campagna della pista di Kokoda]]<br /> [[Operazione Cartwheel]]<br />[[Operazione I-Go]]<br />[[Campagna di Salamaua-Lae]]<br /> [[Campagna delle Isoleisole Salomone]]<br /> [[Atterraggio a Nadzab]]<br /> [[Campagna di Bougainville]]<br /> [[Battaglia di Sio]]<br />[[Operazione Destrezza]]<br />[[Campagna delle Isole dell'Ammiragliato]]<br /> [[Campagna delle Isoleisole Marianne e Palau]]<br /> [[Campagna delle Filippine (1944-451945)]]<br /> [[BattagliaCampagna didel LeyteBorneo]]<br /> [[InvasioneOccupazione del Golfo di LingayenGiappone]]<br /> [[Battaglia del perimetro di LuzonPusan]]<br /> [[Battaglia di ManilaTaegu]]<br /> [[Battaglia di DavaoIncheon]]<br /> [[CampagnaSeconda delbattaglia Borneodi Seul]]<br /> [[OccupazioneOffensiva delle Nazioni Unite del Giappone1950]]<br /> [[Battaglia del perimetrofiume di PusanCh'ongch'on]]<br /> [[Battaglia del bacino di TaeguChosin]]<br /> [[BattagliaOffensiva diinvernale Incheoncinese]]<br /> [[SecondaTerza battaglia di Seul]]<br />[[Offensiva delle Nazioni Unite del 1951]]
|Comandante_di = [[Comando delle Nazioni Unite in Corea|United Nations Command]]<br />[[Comandante supremo delle forze alleate]]<br />[[South West Pacific Area]]<br />United States Army Forces in the Far East<br />Philippine Department<br />[[Capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti]]<br />Philippine Division<br />Sovrintendente della [[United States Military Academy]]<br />[[42nd Infantry Division (United States Army)|42nd Infantry Division]]<br />84th Infantry Brigade
[[Offensiva delle Nazioni Unite 1950]]<br /> [[Battaglia del fiume Ch'ongch'on]]<br /> [[Battaglia del bacino di Chosin]]<br /> [[Offensiva invernale cinese]]<br /> [[Terza battaglia di Seul]]<br /> [[Offensiva delle Nazioni Unite 1951]]
|Decorazioni = [[Medal of Honor]]
|Comandante_di = [[42nd Infantry Division (United States Army)|42ª Divisione fanteria]] (''Divisione Rainbow'')<br />Capo di Stato Maggiore U.S.Army<br />Comandante in capo Esercito filippino<br />Comandante in Capo U.S.Army Forces Far East<br />Comandante in Capo Teatro del Pacifico Sud-occidentale<br />Comandante Supremo delle Potenze Alleate in Giappone<br />Comandante in Capo delle forze delle [[Nazioni Unite]] in Corea
|Studi_militari = [[United States Military Academy]]<br />[[United States Army Command and General Staff College]]
|Decorazioni =
|Studi_militari = [[Accademia Militare degli Stati Uniti|Accademia Militare di West Point]]
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
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|nome = Douglas MacArthur
|immagine = MacArthur Manila.jpg
|didascalia = MacArthur a [[Manila]] nel [[1945]]
|carica = 13° [[Capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti]]
|carica = [[Comandante supremo delle forze alleate]] nel [[Oceano Pacifico|Pacifico]]
|mandatoinizio = 21 novembre [[1930]]
|mandatofinemandatoinizio = 15 ottobreagosto [[19351945]]
|mandatofine = 11 aprile [[1951]]
|predecessore = [[Charles P. Summerall]]
|predecessore =
|successore = [[Malin Craig]]
|successore = [[Matthew Ridgway]]
|carica2 = 31° [[Sovrintendente dell'Accademia militare degli Stati Uniti]]
|carica2 = [[Comandante supremo dell'esercito filippino]]
|mandatoinizio2 = [[1919]]
|mandatofine2mandatoinizio2 = [[19221937]]
|mandatofine2 = [[1941]]
|predecessore2 = [[Samuel Escue Tillman]]
|predecessore2 =
|successore2 = [[Fred Winchester Sladen]]
|successore2 =
|carica3 = 13° [[Capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti]]
|mandatoinizio3 = 21 novembre [[1930]]
|mandatofine3 = 1º ottobre [[1935]]
|predecessore3 = [[Charles P. Summerall]]
|successore3 = [[Malin Craig]]
|carica4 = 31° [[Sovrintendente dell'Accademia militare degli Stati Uniti]]
|mandatoinizio4 = [[1919]]
|mandatofine4 = [[1922]]
|predecessore4 = [[Samuel Escue Tillman]]
|successore4 = [[Fred Winchester Sladen]]
|firma = DMacarthur Signature.svg
}}
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|Nazionalità = statunitense
}}
Personalità di grande prestigio delle forze armate americane del ventesimo secolo, il generale MacArthur dimostrò qualità di comando e notevoli capacità strategiche durante le numerose campagne di guerra a cui prese parte, soprattutto durante la [[seconda guerra mondiale]] e la [[Guerra di Corea]].<br />
Non privo di difetti di carattere e dotato di una personalità forte ma a volte eccessivamente egocentrica, rimane un personaggio controverso sia sul piano dell'analisi delle sue qualità di capo militare sia su quello della valutazione delle sue concezioni politiche.
 
Personalità di grande prestigio delle forze armate statunitensi del [[XX secolo]], il generale MacArthur dimostrò qualità di comando e notevoli capacità strategiche durante le numerose campagne di guerra a cui prese parte, soprattutto durante la [[seconda guerra mondiale]] e la [[guerra di Corea]].
== Biografia ==
=== Gli inizi ===
 
Non privo di difetti di carattere e dotato di una personalità forte ma a volte eccessivamente egocentrica, rimane un personaggio controverso sia sul piano dell'analisi delle sue qualità di capo militare sia su quello della valutazione delle sue concezioni politiche.<ref name=":0" />
Frequentò l'[[United States Military Academy|accademia militare di West Point]], dalla quale uscì ufficiale del [[genio militare|genio]] {{citazione necessaria|con voti altissimi}} nel [[1903]]. Nei successivi 10 anni ricoprì incarichi nell'"U.S. Army Corps of Engineers" nelle [[Filippine]] e a [[Panama]], allora protettorati USA, e in madre patria.
 
== Biografia ==
La sua prima grande partecipazione a un evento bellico si ebbe nel [[1914]] quando partecipò all'[[Occupazione statunitense di Veracruz]] in [[Messico]] nel contesto delle [[guerre della banana]] e in particolare del [[Coinvolgimento dagli Stati Uniti nella Rivoluzione messicana]], che aveva parallelamente portato a nord alla [[Guerra di confine (1910-1919)|guerra di confine]].
=== Inizi ===
Figlio di [[Arthur MacArthur Junior]] e nipote di [[Arthur MacArthur Senior]], frequentò l'[[United States Military Academy|accademia militare di West Point]], dalla quale uscì ufficiale del [[genio militare|genio]] con voti altissimi nel 1903.<ref name=":0" /> Fu compagno di [[Hugh S. Johnson]]. Nei successivi dieci anni ricoprì incarichi nell'[[U.S. Army Corps of Engineers]] nelle [[Filippine]] e a [[Panama]], allora protettorati statunitensi, e in madrepatria.
 
La sua prima grande partecipazione a un evento bellico risale al 1914, quando partecipò all'[[occupazione statunitense di Veracruz]] in [[Messico]] nel contesto delle [[guerre della banana]] e in particolare nel coinvolgimento degli Stati Uniti nella [[rivoluzione messicana]], che aveva parallelamente portato a nord alla [[Guerra di confine (1910-1919)|guerra di confine]].
Partecipò con il [[grado militare|grado]] di [[colonnello]] alla [[prima guerra mondiale]], combattendo sul [[Fronte occidentale (1914-1918)|fronte francese]],<ref>Poco dopo il suo arrivo in Francia assistette, come Capo di Stato Maggiore della 42<sup>a</sup> divisione statunitense ''Rainbow'', ad un attacco francese presso [[Réchicourt]] e decise di parteciparvi contribuendo al successo dell'operazione, che ebbe come risultato la cattura di numerosi prigionieri tedeschi. Fu così decorato sul campo con la ''Croix de Guerre''. (Martin Gilbert, ''La Grande Storia della Prima Guerra Mondiale'', Mondadori, 1998, Vol. II, cap. XXI)</ref> dove fu ferito. Nel [[1918]] fu promosso [[generale di brigata]]. Ebbe il comando dell'[[accademia militare]] di [[Accademia Militare degli Stati Uniti|West Point]] dal [[1919]] al [[1922]]. Dal [[1930]] al [[1935]], fu [[Capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti]]. Successivamente, dal [[1935]] al [[1941]], fu consigliere militare presso il [[governo]] delle [[Filippine]].
 
Partecipò con il [[grado militare|grado]] di [[colonnello]] alla [[prima guerra mondiale]], combattendo sul [[Fronte occidentale (1914-1918)|fronte francese]],<ref>Poco dopo il suo arrivo in Francia assistette, come Capo di Stato Maggiore della 42ª divisione statunitense ''Rainbow'', ad un attacco francese presso [[Réchicourt]] e decise di parteciparvi, contribuendo al successo dell'operazione, che ebbe come risultato la cattura di numerosi prigionieri tedeschi. Fu così decorato sul campo con la ''Croix de Guerre''. (Martin Gilbert, ''La Grande Storia della Prima Guerra Mondiale'', Mondadori, 1998, Vol. II, cap. XXI)</ref> dove fu ferito. Nel 1918 fu promosso [[generale di brigata]]. Ebbe il comando dell'[[Accademia Militare degli Stati Uniti|Accademia militare di West Point]] dal 1919 al 1922. Dal 1930 al 1935 fu [[Capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti]]. Successivamente, dal 1935 al 1941, fu consigliere militare presso il governo delle [[Filippine]].
 
=== Seconda guerra mondiale ===
Allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], assunse il comando dell'esercito americano operante in [[Estremo Oriente]] (luglio [[1941]]); nell'impossibilità di respingere l'invasione giapponese delle Filippine, MacArthur il 12 marzo 1942 si ritirò in [[Australia]] con un viaggio in [[motosilurante]] assieme alla famiglia, inseguito dalla flotta giapponese.
 
La sua condotta durante la campagna delle Filippine (pur ufficialmente lodata dal presidente [[Franklin Delano Roosevelt|Roosevelt]] e dalla propaganda americana) in sede storica ha destato critiche legate alla mancata prontezza operativa delle sue forze il 7 dicembre 1941 (che quindi furono sorprese dall'attacco aereo giapponese con la conseguente perdita di numerosi bombardieri [[Boeing B-17 Flying Fortress|B17]] ''Flying Fortress''), alla mancata pronta esecuzione dei predisposti piani di ritirata nella [[Battaglia di Bataan|penisola di Bataan]] (che comportò la perdita immediata di posizioni tattiche essenziali alla difesa e di numerosi depositi di rifornimenti ed equipaggiamenti), alla sottovalutazione delle forze giapponesi, alla sua decisione di accettare compensi in denaro dal presidente filippino prima di abbandonare le isole (su ordine diretto del presidente)<ref>G.L.Weinberg 'Il mondo in armi',UTET 2007.</ref>. Mentre i responsabili degli errori difensivi su Pearl Harbour furono processati o persero il comando, MacArthur era in contatto con il nemico e impegnato nei combattimenti, e quindi fu "tutelato", malgrado avesse avuto, a differenza dei suoi colleghi, diverse ore per prepararsi all'attacco giapponese, sprecandole.
Allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], assunse il comando dell'esercito americano operante in [[Estremo Oriente]] (luglio [[1941]]); nell'impossibilità di respingere l'invasione [[giappone]]se delle Filippine, MacArthur il 12 marzo [[1942]] si ritirò in [[Australia]] con un viaggio in [[motosilurante]] assieme alla famiglia, inseguito dalla flotta giapponese.
 
Il generale, nonostante gli errori e le sconfitte tattiche, tuttavia riuscì a consolidare con le sue deboli forze americano-filippine una tenace resistenza nella [[penisola di Bataan]] e prolungò i combattimenti; egli peraltro non si faceva illusioni e riteneva che in assenza di rinforzi sostanziali dagli Stati Uniti sarebbe stata inevitabile una "disastrosa disfatta"<ref>J. Toland, ''L'eclissi del Sol Levante'', pp. 380-382.</ref>. MacArthur era amareggiato dalla mancanza di aiuti e in alcuni momenti sembrò perdere il controllo, arrivando al punto di appoggiare la proposta del presidente [[Manuel L. Quezon]] di dichiarare l'indipendenza totale e la neutralità delle Filippine; il generale e i suoi ufficiali verosimilmente credevano che il capo di stato maggiore dell'esercito, il generale [[George Marshall]], li avesse abbandonati anche per la vecchia rivalità con MacArthur per questioni di carriera militare<ref>J. Toland, ''L'eclissi del Sol Levante'', p. 382.</ref>.
La sua condotta durante la campagna delle Filippine (pur ufficialmente lodata dal Presidente [[Franklin Delano Roosevelt|Roosevelt]] e dalla [[propaganda]] americana) in sede storica ha destato critiche legate alla mancata prontezza operativa delle sue forze il 7 dicembre [[1941]] (che quindi furono sorprese dall'attacco aereo giapponese con la conseguente perdita di numerosi bombardieri [[Boeing B-17 Flying Fortress|B17]] ''Flyng Fortress''), alla mancata pronta esecuzione dei predisposti piani di ritirata nella [[Battaglia di Bataan|penisola di Bataan]] (che comportò la perdita immediata di posizioni tattiche essenziali alla difesa e di numerosi depositi di rifornimenti ed equipaggiamenti), alla sottovalutazione delle forze giapponesi, alla sua decisione di accettare compensi in [[denaro]] dal presidente filippino prima di abbandonare le isole (su ordine diretto del Presidente)<ref>G.L.Weinberg 'Il mondo in armi',UTET 2007.</ref>.
 
I piani di difesa attuati da MacArthur nelle Filippine cambiarono in continuazione e contraddissero in buona parte quanto preparato (tra gli altri da lui stesso) negli anni precedenti al conflitto. Non vi fu, da parte americana, mai una disamina dei problemi della controparte giapponese (che dal punto di vista logistico e sanitario erano molto gravosi), né si colsero le occasioni propizie per delle controffensive; la ritirata verso Bataan, anzi, fu piuttosto precipitosa ed avvenne a discapito dei rapporti con la marina (che non fu avvisata e dovette evacuare a propria volta in tutta fretta diverse basi), della logistica (ampie riserve di scorte dovettero essere distrutte o abbandonate) e della coesione dei reparti (molte unità rimasero isolate e furono sopraffatte dai giapponesi o, se filippine, si diedero alla macchia).<ref>{{Cita libro|titolo=The good Years: MacArthur and Sutherland, Paul P. Rogers, 1990,}}</ref>
Il generale nonostante gli errori e le sconfitte tattiche, tuttavia riuscì a consolidare con le sue deboli forze americano-filippine una tenace resistenza nella penisola di [[Provincia di Bataan|Bataan]] e prolungò i combattimenti; egli peraltro non si faceva illusioni e riteneva che in assenza di rinforzi sostanziali dagli Stati Uniti sarebbe stata inevitabile una "disastrosa disfatta"<ref>J. Toland, ''L'eclissi del Sol Levante'', pp. 380-382.</ref>. MacArthur era amareggiato dalla mancanza di aiuti e in alcuni momenti sembrò perdere il controllo arrivando al punto di appoggiare la proposta del presidente [[Manuel Quezon]] di dichiarare l'indipendenza totale e la neutralità delle Filippine; il generale e i suoi ufficiali verosimilmente credevano che il capo di stato maggiore dell'esercito, il generale [[George Marshall]], li avesse abbandonati anche per la vecchia rivalità con MacArthur per questioni di carriera militare<ref>J. Toland, ''L'eclissi del Sol Levante'', p. 382.</ref>.
 
In Australia McArthur assunse, dopo aver lasciato le Filippine, il ruolo di [[Comandantecomandante delle forze alleate del Pacifico Sudsud-occidentale]], pronunciando la famosa frase "''I came out of Bataan and I shall return''" ("Io sono andato via da Bataan e io tornerò"). Nemmeno quando gli fu ordinato di dire "noi torneremo" cambiò la frase (che era considerata egotistica dagli uffici propaganda delle forze armate).
 
La [[Leapfrogging strategy|strategia]] del "salto della rana"]] attraverso il [[Oceano Pacifico|Pacifico]], di cui MacArthur si attribuisce la paternità nelle sue memorie, in realtà sembra che fosse già stata pianificata dall'[[ammiraglio]] [[Chester Nimitz]], che progettava di occupare una serie di isole per farne campi d'aviazione, da dove far partire i bombardieri per attaccare il [[territorio]] metropolitano del Giappone. MacArthur si concentrò inizialmente sulla difesa dell'Australia, ma il suo obiettivo principale rimase sempre quello di ritornare nelle Filippine e adempiere laalla sua promessa. A partire dal dicembre 1942 MacArthur prese l'iniziativa delle operazioni e progressivamente fino alla fine della guerra riconquistò la [[Nuova Guinea]], le [[Isoleisole Salomone]], le Filippine, e gran parte dell'[[Indonesia|arcipelago]] [[Indonesiaindonesiano]]no, spingendosi fino all'isola di [[Sumatra]].
 
Durante la campagna della Nuova Guinea ebbe ai suoi ordini un esercito spiccatamente multinazionale, in cui, oltre a britannici, neozelandesi e olandesi, il grosso dei combattenti era australiano, con le truppe americane appena inferiori per numero. I contrasti tra MacArthur e i comandi australiani furono numerosi, anche perché in diverse occasioni le divisioni australiane si sentirono usate come carne da cannone, ma sostanzialmente MacArthur riuscì a entrare in sintonia con parte dei comandi australiani, ed anzi a farsi partecipe di diverse rivalità interne a questi stessi comandi.<ref>{{Cita libro|titolo=Taafe, Stephen R. (2006). MacArthur's Jungle War: The 1944 New Guinea Campaign. Lawrence, Kansas, U.S.A.: University Press Of Kansas. ISBN 0-7006-0870-2.}}</ref>
Il 2 settembre [[1945]], MacArthur ricevette a bordo della [[Nave da battaglia|corazzata]] ''[[USS Missouri (BB-63)|Missouri]]'', ancorata nel [[golfo]] di [[Tokyo]], la delegazione nipponica guidata dal ministro degli esteri [[Mamoru Shigemitsu]] e dal generale [[Yoshijirō Umezu|Yoshijiro Umezu]], i quali firmarono la [[resa incondizionata]] del [[Giappone]].
 
Non necessariamente questa fu una strategia brillante; le Filippine erano strategicamente poco utili per le forze giapponesi (e la loro riconquista fu dolorosissima a livello di perdite, anche per i civili filippini) e proprio la strategia del salto della rana aveva reso sostanzialmente superflua quella campagna. Viceversa fu molto rischiosa, anche da un punto di vista navale, anche se le forze americane erano oramai divenute assolutamente preponderanti e inarrestabili, in grado di eseguire anche errori strategici diversivi molto grandi senza alcun tipo di conseguenze negative sui fronti principali. La campagna delle Filippine assorbì 10 divisioni regolari e diversi reggimenti e battaglioni non indivisionati, occupando quindi più truppe USA della campagna nordafricana, italiana o del sud della Francia.<ref>{{Cita libro|titolo=Breuer, William B. (1986). La riconquista delle Filippine: il ritorno dell'America a Corregidor e Bataan, 1944-1945 . St Martin's Press. ISBN 9780312678029. ASIN B000IN7D3Q.}}</ref>
 
Il 2 settembre 1945 MacArthur ricevette a bordo della [[Nave da battaglia|corazzata]] ''[[USS Missouri (BB-63)|Missouri]]'', ancorata nel golfo di [[Tokyo]], la delegazione nipponica guidata dal ministro degli Esteri [[Mamoru Shigemitsu]] e dal generale [[Yoshijirō Umezu]], i quali firmarono la [[resa incondizionata]] del [[Giappone]].
 
Alla fine della guerra il generale dichiarò:
:''«Siamo qui riuniti, in quanto rappresentanti delle maggiori forze belliche, per firmare uno storico accordo, grazie al quale la [[pace]] verrà ripristinata. È mia grande speranza, e speranza di tutta l'umanità, che con questa solenne occasione, possa emergere un mondo migliore, dal sangue e dalla sofferenza del passato. Un mondo basato su fiducia e comprensione. Un mondo dedito alla dignità dell'uomo e alla realizzazione del suo desiderio più ambito di libertà, tolleranza e giustizia.»''
 
=== Occupazione del Giappone ===
[[File:Macarthur hirohito.jpg|thumb|Il generale Douglas MacArthur insieme conall l'[[Hirohito|imperatore Hirohito]].]]
Prima ancora della firma della resa, MacArthur ricevette l'incarico di [[Comandantecomandante supremo delle forze alleate]] in Giappone, con poteri assoluti di controllo sulle istituzioni giapponesi, compreso lo stesso [[Hirohito|imperatore Hirohito]].
 
Diversi storici criticano l'operato del generale MacArthur e dei suoi collaboratori per esonerare dalle responsabilità del conflitto l'imperatore Hirohito e tutti i membri della [[Famiglia imperiale del Giappone|famiglia imperiale]] coinvolti nella guerra, come i principi [[Yasuhito Chichibu]], [[Tsuneyoshi Takeda]], [[Yasuhiko Asaka]], [[Naruhiko Higashikuni]], [[Kanin Kotohito]] e [[Hiroyasu Fushimi]].<ref>John Dower, ''Embracing Defeat'', 1999</ref><ref>{{cita libro|Herbert|Bix|Hirohito and the making of modern Japan|2001|HarperCollins|New York|}}</ref>
 
Il 26 novembre 1945 MacArthur confermò all'ammiraglio [[Mitsumasa Yonai]] che un'eventuale [[abdicazione]] dell'imperatore non sarebbe stata necessaria.<ref>Dower, ibid. p.323</ref> Prima che il processo per [[Crimine di guerra|crimini di guerra]] fosse aperto, il comando supremo delle forze alleate e i funzionari imperiali lavorarono in segreto non solo per evitare che la famiglia imperiale venisse incriminata, ma anche perché al processo non giungessero testimonianze che avrebbero potuto coinvolgerla. Alti funzionari giapponesi collaborarono con gli Alleati nel compilare le liste dei possibili criminali di guerra, mentre gli imputati per crimini di classe A giurarono solennemente di proteggere il loro sovrano contro ogni possibile tentativo di coinvolgimento nelle responsabilità belliche.<ref>Dower, ibid. p.325</ref>
 
Lo storico statunitense [[Herbert Bix]] ha scritto che il [[brigadier generale]] Bonner Fellers fu inviato in Giappone per "lavorare allo scopo di proteggere Hirohito dal ruolo che ricoprì durante la guerra" e "permise ai maggiori indiziati di coordinare le loro testimonianze affinché l'imperatore non fosse incriminato".<ref>Bix, ibid. p.583</ref> Bix sostiene inoltre che "le misure straordinarie adottate da MacArthur per salvare Hirohito dall'essere processato come criminale di guerra ebbero un duraturo e profondo impatto distorsivo sulla comprensione della guerra da parte dei giapponesi" e che "nei mesi dopo che il processo di Tokyo ebbe inizio, i più elevati sottoposti di MacArthur stavano lavorando per attribuire la sostanziale responsabilità per [[Attacco di Pearl Harbor|Pearl Harbor]] a [[Hideki Tōjō]]".<ref>Bix, ibid. p.585</ref> Shuichi Mizota, l'interprete dell'ammiraglio Yonai, ha dichiarato che Fellers incontrò l'ammiraglio il 6 marzo 1946 e che gli avrebbe detto: «Sarebbe più conveniente se da parte giapponese ci arrivasse la prova che l'imperatore è completamente innocente. Credo che l'incombente processo offra la migliore opportunità di farlo. Su Tojo, in particolare, dovrebbe gravare il peso di tutta la responsabilità in questo processo».<ref>{{cita libro|Kumao|Toyoda|Sensô saiban yoroku|1986|Taiseisha Kabushiki Kaisha|}} p.170-172</ref><ref>Bix, ibid. p.584</ref>
Diversi storici criticano l'operato del generale MacArthur e dei suoi collaboratori per esonerare dalle responsabilità del conflitto l'[[Hirohito|Imperatore Hirohito]] e tutti i membri della [[Famiglia imperiale del Giappone|famiglia imperiale]] coinvolti nella guerra, come i principi [[Yasuhito Chichibu]], [[Tsuneyoshi Takeda]], [[Yasuhiko Asaka]], [[Naruhiko Higashikuni]], [[Kotohito Kan'in]] e [[Hiroyasu Fushimi]].<ref>John Dower, ''Embracing Defeat'', 1999</ref><ref>{{cita libro|Herbert|Bix|Hirohito and the making of modern Japan|2001|HarperCollins|New York|}}</ref>
 
Per [[John Dower]], un altro storico statunitense, "la riuscita campagna per assolvere l'imperatore dalle responsabilità di guerra non conobbe limiti. Hirohito non fu solo semplicemente presentato come innocente di ogni atto formale che avrebbe potuto renderlo indiziato come criminale di guerra. Egli fu trasformato in una figura quasi santa senza la minima responsabilità morale per la guerra", "con il pieno supporto del [[quartier generale]] di MacArthur, l'accusa, in effetti era come una squadra di difensori dell'imperatore".<ref>Dower, ibid. p.326</ref>
Il 26 novembre [[1945]] MacArthur confermò all'ammiraglio [[Mitsumasa Yonai]] che un'eventuale [[abdicazione]] dell'imperatore non sarebbe stata necessaria.<ref>Dower, ibid. p.323</ref> Prima che il [[processo (diritto)|processo]] per [[Crimine di guerra|crimini di guerra]] fosse aperto, il [[Comando Supremo delle Forze Alleate]] e i funzionari imperiali lavorarono in segreto non solo per evitare che la famiglia imperiale venisse incriminata, ma anche perché al processo non giungessero [[testimonianza|testimonianze]] che avrebbero potuto coinvolgerla. Alti funzionari giapponesi collaborarono con gli alleati nel compilare le liste dei possibili criminali di guerra, mentre gli imputati per crimini di Classe A [[giuramento|giurarono solennemente]] di proteggere il loro [[sovrano]] contro ogni possibile tentativo di coinvolgimento nelle responsabilità belliche.<ref>Dower, ibid. p.325</ref>
 
Nei cinque anni successivi, particolarmente fino al 1948, quando la sua autonomia fu ridotta da interventi politici, MacArthur provò a incidere sulla tradizionale società giapponese, ritenendo che fosse necessario agli interessi occidentali un forte paese in grado di fare da contrappeso all'avanzata dell'[[ideologia]] [[comunismo|comunista]] in [[Estremo Oriente]]. Ricevendo alternativamente critiche per essere troppo reazionario o troppo progressista, tutelò in ogni modo la famiglia imperiale, evitando che fosse coinvolta nei processi ai criminali di guerra, ma contemporaneamente indusse l'imperatore a rinunciare alla sua asserita origine divina, riducendosi a figura rappresentativa tipica di una [[monarchia costituzionale]].
Lo storico statunitense [[Herbert Bix]] ha scritto che il [[brigadier generale]] [[Bonner Fellers]] fu inviato in Giappone per "lavorare allo scopo di proteggere Hirohito dal ruolo che ricoprì durante la guerra" e "permise ai maggiori indiziati di coordinare le loro testimonianze affinché l'imperatore non fosse incriminato".<ref>Bix, ibid. p.583</ref> Bix sostiene inoltre che "le misure straordinarie adottate da MacArthur per salvare Hirohito dall'essere processato come criminale di guerra ebbero un duraturo e profondo impatto distorsivo sulla comprensione della guerra da parte dei giapponesi", e che "nei mesi dopo che il processo di [[Tokyo]] ebbe inizio, i più elevati sottoposti di MacArthur stavano lavorando per attribuire la sostanziale responsabilità per [[Attacco di Pearl Harbor|Pearl Harbor]] a [[Hideki Tōjō|Hideki Tojo]]".<ref>Bix, ibid. p.585</ref> Shuichi Mizota, l'interprete dell'ammiraglio Yonai, ha dichiarato che Fellers incontrò l'ammiraglio il 6 marzo [[1946]] e gli avrebbe detto: "sarebbe più conveniente se da parte giapponese ci arrivasse la prova che l'Imperatore è completamente innocente. Credo che l'incombente processo offra la migliore opportunità di farlo. Su Tojo, in particolare, dovrebbe gravare il peso di tutta la responsabilità in questo processo".<ref>{{cita libro|Kumao|Toyoda|Sensô saiban yoroku|1986|Taiseisha Kabushiki Kaisha|}} p.170-172</ref><ref>Bix, ibid. p.584</ref>
 
Cercò di favorire la ripresa industriale del paese, pur smembrando gli immensi ''[[zaibatsu]]'' (concentrazioni industriali-finanziarie), che tanto avevano favorito l'ascesa della casta militare responsabile della guerra e introducendo i primi [[sindacato|sindacati]] della storia giapponese.
Per [[John Dower]], un altro storico statunitense, "la riuscita campagna per assolvere l'Imperatore dalle responsabilità di guerra non conobbe limiti. Hirohito non fu solo semplicemente presentato come innocente di ogni atto formale che avrebbe potuto renderlo indiziato come criminale di guerra. Egli fu trasformato in una figura quasi santa senza la minima responsabilità morale per la guerra", "con il pieno supporto del [[quartier generale]] di MacArthur, l'accusa, in effetti era come una squadra di difensori dell'imperatore."<ref>Dower, ibid. p.326</ref>
 
La stessa [[costituzione]] giapponese, tutt'oggi in vigore, fu redatta dal personale politologico e antropologico alle dipendenze di MacArthur e sotto la sua direzione.<ref>{{Cita libro|autore = G. Sabbatucci, V. Vidotto|titolo = Il Mondo Contemporaneo. Dal 1848 a Oggi|anno = 2008|editore = Editori Laterza|città = |p = 469|capitolo = Il Mondo Diviso}}</ref>
Nei cinque anni successivi, e particolarmente fino al [[1948]] quando la sua autonomia fu ridotta da interventi politici, MacArthur provò a incidere sulla tradizionale società giapponese, ritenendo che fosse necessario agli interessi occidentali un forte paese in grado di fare da contrappeso all'avanzata dell'[[ideologia]] [[comunismo|comunista]] in [[Estremo Oriente]]. Ricevendo alternativamente critiche per essere troppo reazionario o troppo progressista, tutelò in ogni modo la famiglia imperiale evitando che fosse coinvolta nei processi ai criminali di guerra, ma contemporaneamente indusse l'imperatore ad abdicare alla sua asserita origine divina, riducendosi a figura rappresentativa tipica di una [[monarchia costituzionale]].
 
Fu membro della [[Massoneria]] e la introdusse in Giappone.<ref>{{Cita web |url=http://www2.gol.com/users/lodge1/history-e/papers/wangelin.html#back3-5 |titolo=Tim Wangelin, Freemasonry and Modern Japanese History |accesso=27 ottobre 2019 |dataarchivio=5 novembre 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201105013903/http://www2.gol.com/users/lodge1/history-e/papers/wangelin.html#back3-5 |urlmorto=sì }}</ref>
Cercò di favorire la ripresa [[industria]]le del paese, pur smembrando gli immensi [[Zaibatsu]] (concentrazioni industriali-finanziarie) che tanto avevano favorito l'ascesa della [[casta]] militare responsabile della guerra e introducendo i primi [[sindacato|sindacati]] della storia giapponese.
 
Il 9 marzo 1948 MacArthur rilasciò una dichiarazione alla stampa in cui dichiarava il suo interesse ad essere il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti, dicendo che sarebbe stato onorato se il [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]] lo avesse nominato, ma non si sarebbe dimesso dall'esercito per fare campagna per la presidenza. Ma, dopo la sconfitta alle primarie repubblicane del [[Wisconsin]], si ritirò.
La stessa [[costituzione]] giapponese, tutt'oggi in vigore, fu redatta dallo ''staff'' di MacArthur sotto la sua direzione.<ref>{{Cita libro|autore = G. Sabbatucci, V. Vidotto|titolo = Il Mondo Contemporaneo. Dal 1848 a Oggi|anno = 2008|editore = Editori Laterza|città = |p = 469|capitolo = Il Mondo Diviso}}</ref>
 
=== Guerra di Corea ===
Poco dopo l'inizio della [[guerra di Corea]], nel momento in cui i Nordcoreaninordcoreani avevano invaso la [[Corea del Sud]], il generale MacArthur fu nominato comandante delle truppe dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] dello [[Comando delle Nazioni Unite in Corea|UNC]], che dovevano respingere l'attacco nordcoreano, che in breve tempo aveva occupato la capitale [[Seul]] e quasi tutto il territorio sud-coreanosudcoreano, lasciando liberolibera solo una piccola porzione di territorio intorno alla città costiera meridionale di [[Pusan]].
 
Nel settembre del [[1950]] lanciò la [[controffensiva]] con un'audace operazione aeronavale molto più a nord sulla costa occidentale della Corea, non solo recuperando tutti i territori persi, ma occupando gran parte della Corea del Nord, spingendosi fino a occupare [[Pyongyang]], la capitale della [[Corea del NordPyongyang]], e proseguendo poi verso nord fin quasi ad arrivare ai confini con la [[Cina]]. L'avanzata delle truppe statunitensi verso i propri confini spinse la [[Cina|Repubblica Popolare Cinese]] a intervenire in difesa della Corea del Nord a metà ottobre. L'offensiva cinese colse di sorpresa MacArthur, che aveva ripetutamente espresso pubblicamente un grande ottimismo, e le truppe delle [[Nazioni Unite]] vennero inizialmente travolte. Le forze di MacArthur batterono in ritirata in una situazione drammatica e dovettero abbandonare precipitosamente tutto il territorio conquistato nella Corea del Nord. Si trattò della più lunga ritirata della storia dell'Esercitoesercito degli Stati Uniti.
 
Pyongyang fu liberata il 6 dicembre da cinesi e nordcoreani e il 4 gennaio [[1951]] le forze delle Nazioni Unite evacuarono [[Seul]]. Di fronte alla pressione cinese, dagli inizi di dicembre MacArthur incominciò a criticare sempre più apertamente la strategia seguita dalla [[Casa Bianca]]. ConÈ opinione diffusa tra gli storici che MacArthur abbia con crescente insistenza richieserichiesto vanamente l'autorizzazione a impiegare l'[[Arma nucleare|armamento nucleare]], eoltre ad allargare il conflitto al territorio della Repubblica Popolare Cinese (sottovalutando o non credendo possibile un' eventuale coinvolgimento dell'[[Unione Sovietica]] a difesa della Cina comunista e quindi una possibile [[Escalation del conflitto|''escalation]]''), lanciando attacchi aerei contro le basi in [[Manciuria]], imponendo il [[blocco navale]] alle coste della Cina e coinvolgendo nel conflitto le truppe della Cina nazionalista ([[Taiwan]]). In realtà, il generale testimoniò davanti al [[Congresso degli Stati Uniti|Congresso]] nel 1951, sostenendo di non aver mai chiesto l'utilizzo delle armi nucleari. Lo stesso [[Harry Truman|Truman]], anni dopo, ritrattò la sua affermazione precedente di aver rimosso MacArthur anche a causa della sua richiesta di usare l'armamento nucleare, sostenendo di non avere le prove di ciò, ma che era solo la sua opinione personale.<ref>D.Clayton James ''The Years of MacArthur'', pag. 578-581, Vol.3, Boston:Houghton Mifflin 1985</ref>
 
Al limite dell'[[insubordinazione]], a metà marzo MacArthur intimò ai cinesi di ritirarsi immediatamente, altrimenti «sarebbero stati costretti a farlo in ginocchio». In questo modo entrò volutamente in contrapposizione con il [[Harry Truman|presidente Truman]], che aveva cercato di intavolare un [[negoziato]] politico subito dopo la riconquista, il 14 dello stesso mese, adi [[Seul]]. Questo episodio diede modo al presidente ({{citazione necessaria|che mal sopportava l'ego e il protagonismo del generale)<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.ilsussidiario.net/news/storia-macarthur-in-corea-mai-volere-una-vittoria-totale/2121322/|titolo=MacArthur in Corea: mai volere una “vittoria totale”|data=2021-01-25|accesso=2025-01-25}})</ref> e al suo staff di rimuovere dal comando MacArthur,<ref name=":0">{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.secoloditalia.it/2019/01/douglas-mcarthur-lultimo-condottiero-avrebbe-voluto-invadere-la-cina/|titolo=Douglas Mac Arthur, l'ultimo condottiero: avrebbe voluto invadere la Cina|sito=Secolo d'Italia|editore=Fondazione Alleanza Nazionale|data=2019-01-26|accesso=2025-01-25}}</ref> temendo che stesse cercando volontariamente di portare gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] verso uno scontro su larga scala con l'Unione Sovietica.
 
MacArthur fu così rimosso da Truman per "grave insubordinazione" dal comando delle forze in Corea l'11 aprile 1951 e sostituito con il generale [[Matthew Ridgway]], come da relativo comunicato stampa qui di seguito trascritto: {{Citazione|Con profondo rammarico ho concluso che il generale a cinque stelle Douglas MacArthur non è in grado di dare il suo appoggio incondizionato alla politica del governo degli Stati Uniti in questioni riguardanti i suoi compiti ufficiali. Date le specifiche responsabilità impostemi dalla Costituzione degli Stati Uniti, e quelle aggiuntive affidatemi dalle Nazioni Unite, ho deciso di provvedere a una sostituzione al vertice in Estremo Oriente. Ho di conseguenza sollevato dal suo comando il generale MacArthur e ho designato suo successore il generale di corpo d'armata Matthew B. Ridgway. Una discussione aperta e approfondita su problemi di politica nazionale è un elemento vitale nel sistema costituzionale della nostra libera democrazia. È però fondamentale che i comandanti militari siano guidati dalle linee politiche e dalle direttive emanate nel modo previsto dalle nostre leggi e dalla nostra Costituzione. Questa considerazione assume un valore particolare in tempi di crisi. La posizione del generale MacArthur nella storia è pienamente riconosciuta: la nazione ha nei suoi confronti un debito di gratitudine per l'eccezionale servizio prestato al paese in incarichi di grande responsabilità. Per questo motivo devo ribadire il mio dispiacere per il gesto che mi sento costretto a compiere in questo caso che lo riguarda.<ref>{{Cita libro|autore=Max Hastings|titolo=La Guerra di Corea 1950-1953|p=293}}</ref>}}
MacArthur fu così rimosso per "grave insubordinazione" dal comando delle forze in Corea l'11 aprile 1951 e sostituito con il generale [[Matthew Ridgway]].
 
=== Gli ultimi anni ===
Ritornato negli Stati Uniti dopo oltre undici anni di assenza, fu festeggiato il 20 aprile 1951 con un'imponente [[ticker-tape parade]] organizzata dalla città di [[New York]] e, successivamente, il 26 a [[Chicago]].
 
Pronunciò il suo discorso di congedo presso il [[Congresso degli Stati Uniti|Congresso statunitense]], interrotto da trenta ovazioni, affermando:
Ritornato negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] dopo oltre undici anni di assenza, fu festeggiato con {{citazione necessaria|la più imponente [[ticker-tape parade]] organizzata dalla città di [[New York]].}}
{{Citazione|I vecchi soldati non muoiono, semplicemente spariscono. E come il vecchio soldato della ballata, io adesso chiudo la mia carriera militare e semplicemente sparisco - un vecchio soldato che ha provato a svolgere il suo incarico appena Dio gli ha dato la luce per capire qual è l'incarico. Addio||Old soldiers never die; they just fade away. And like the old soldier of that ballad, I now close my military career and just fade away - an old soldier who tried to do his duty as God gave him the light to see that duty. Good-bye.|lingua=en}}
 
Venne osannato dall'opinione pubblica e ben {{formatnum:500000}} persone lo salutarono allorché arrivò a [[San Francisco]] il 16 aprile del 1951.<ref>G.D. Moss ''America in the Twentieth Century'', pag.271, Prentice Hall 1993.</ref>
Pronunciò il suo discorso di congedo presso il [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso Statunitense]], interrotto da trenta ovazioni, affermando:
{{Citazione|I vecchi soldati non muoiono, semplicemente spariscono. E come il vecchio [[soldato]] della ballata, io adesso chiudo la mia carriera militare e semplicemente sparisco - un vecchio soldato che ha provato a svolgere il suo incarico appena [[Dio]] gli ha dato la luce per capire qual è l'incarico. Addio||Old soldiers never die; they just fade away. And like the old soldier of that ballad, I now close my military career and just fade away - an old soldier who tried to do his duty as God gave him the light to see that duty. Good-bye.|lingua=en}}
 
{{citazione necessaria|Osannato dall'opinione pubblica,}} MacArthur provòtornò a dedicarsi alla [[politica]], partecipando, senza successo, alle primarie per la nomina del candidato repubblicano alle elezioni presidenziali del [[1952]]. Nelle sue memorie comunque sostenne che non era così interessato alla politica e che era stato trascinato nel tentativo.
 
{{citazioneSenza necessariafonte|Consultato dal neo elettoneoeletto presidente [[Dwight D. Eisenhower|Dwight Eisenhower]], suggerì la linea guida di minacciare l'impiego di armi nucleari per fermare la guerra di Corea.}}
 
Nel [[1956]] il Senato USA propose di istituire lo speciale grado di "generale a sei stelle", unicamente per onorare MacArthur, anche se poi la cosa decadde. Nel frattempo MacArthur fu a capo della [[RAND Corporation]].
 
Nel [[1961]] tornò nelle Filippine per un viaggio della memoria, {{citazioneSenza necessariafonte|festeggiato dalla popolazione e decorato delle massime onorificenze}}.
 
Fu chiamato dal presidente [[John Fitzgerald Kennedy|Kennedy]], all'indomani dell'affare della [[Baia dei Porci|Baia dei porci]], sempre nella veste di consulente,; {{Senza fonte|tuttavia le sue critiche alla corrente dottrina del [[Il Pentagono|Pentagono]] e il suggerimento a non aumentareincrementare l'intervento americano nella [[Guerraguerra del Vietnam]], concentrandosi piuttosto sui problemi interni, furono inascoltati.}}
 
Per quanto riguarda la guerra del Vietnam, nel gennaio 1964 il generale MacArthur ebbe un incontro nel suo appartamento a Washington-Waldorf col generale William C. Westmoreland,<ref>{{Cita libro|titolo=}}</ref> appena designato comandante in capo delle truppe americane in Vietnam (incarico che mantenne fino al giugno 1968), prima della sua partenza appunto per il Vietnam.
== Critiche ==
[[File:DouglasMacArthur.jpg|thumb|Profilo del generale MacArthur.]]
 
In tale occasione MacArthur, pur essendo fiducioso sulle capacità delle forze armate sudvietnamite di combattere da sole, vide la possibilità che truppe straniere avrebbero potuto ben essere necessarie per fornire aiuto: a tale scopo ne suggerì la scelta tra le nazioni dell'estremo oriente, particolarmente la Corea del Sud, le Filippine e la Cina Nazionalista. Per quanto riguardava le truppe americane, egli espresse l'opinione che dovessero essere escluse da operazioni antiguerriglia perché sarebbero state erroneamente impiegate; bisognava unicamente utilizzarle per "chiudere la terra del Laos" in quanto era l'unica possibilità per salvare il Sud Vietnam, pertanto egli credeva che ciò andasse assolutamente fatto. Le sue sopraccitate considerazioni sull'impiego delle forze armate americane vennero sì condivise dal generale Westmoreland ma respinte dall'autorità politica degli Stati Uniti (l'allora Presidente Lyndon B. Johnson),<ref>{{Cita libro|titolo=A Soldier Reports, General William C. Westmoreland, pagina 139}}</ref> più correttamente bisognerebbe precisare che Johnson (e poi Nixon) furono favorevoli all'uso delle forze americane per la chiusura del confine tra Laos e Vietnam, ma intesero usare le forze americane in combattimento, non fidandosi della capacità del Vietnam del Sud di resistere da solo.
Esaltato dalla propaganda di guerra americana per la sua rude e carismatica figura di soldato, MacArthur fu tuttavia considerato responsabile di due delle più gravi sconfitte militari mai subite dall'[[United States Army|Esercito americano]]: la caduta delle Filippine nel [[1942]] (in parte, secondo i critici, dovuta alla sua imprevidenza ed eccessivo ottimismo<ref>R.Cartier ''La seconda guerra mondiale'', Mondadori 1996, pagg. 454.458; AA.VV. ''Germany and the second world war, volume VI:the global war'', Oxford press 1991, pagg. 264-265.</ref>) e la battaglia dello [[fiume Yalu|Yalu]] in Corea nell'inverno [[1950]]-[[1951]] (la più lunga ritirata della storia dell'Esercito americano<ref>I.Montanelli/M.Cervi ''Due secoli di guerre'', volume 10, Editoriale Nuova 1983, pag. 59</ref>).
 
MacArthur morì tre mesi dopo per una [[Colangite biliare primitiva]]; oggi riposa nel memoriale a lui dedicato a [[Norfolk (Virginia)|Norfolk]], [[Virginia]].
Suoi maggiori risultati in campo militare gli sono riconosciuti a proposito delle manovre effettuate con pieno successo e lievi perdite durante la campagna di [[Nuova Guinea]] (tattica del ''salto della rana''<ref>E.Bauer ''Storia controversa della seconda guerra mondiale'', volume 5,DeAgostini 1971, pagg.304-306.</ref>) e soprattutto lo [[sbarco]] di [[Incheon]] che ribaltò completamente la situazione in Corea dopo l'invasione nord-coreana. {{citazione necessaria|[[anticomunismo|Anticomunista]], avverso ai [[bizantinismo|bizantinismi]] e alle mediazioni della politica, riteneva che quando si era costretti a imbracciare le armi fosse indispensabile impegnarsi al massimo per annientare il più velocemente possibile il nemico, se non altro per ridurre al massimo la perdita complessiva di vite umane}}; di qui i suoi contrasti durante la campagna di Corea con la politica Truman di una "guerra a bassa intensità".
 
====Critiche====
Inoltre, si ipotizza che fu lui a concedere a Shirō Ishii e ai membri dell'[[unità 731]] l'immunità processuale in cambio delle scoperte sulle armi batteriologiche.
[[File:DouglasMacArthur.jpg|thumb|Profilo del generale MacArthur]]
Esaltato dalla propaganda di guerra americana per la sua rude e carismatica figura di soldato, MacArthur fu tuttavia considerato responsabile di due delle più gravi sconfitte militari mai subite dall'[[United States Army|esercito americano]]: la caduta delle Filippine nel [[1942]] (in parte, secondo i critici, dovuta alla sua imprevidenza ed eccessivo ottimismo<ref>R.Cartier ''La seconda guerra mondiale'', Mondadori 1996, pagg. 454.458; AA.VV. ''Germany and the second world war, volume VI:the global war'', Oxford press 1991, pagg. 264-265.</ref>) e la battaglia dello [[fiume Yalu|Yalu]] in Corea nell'inverno [[1950]]-[[1951]] (la più lunga ritirata della storia dell'esercito americano<ref>I.Montanelli/M.Cervi ''Due secoli di guerre'', volume 10, Editoriale Nuova 1983, pag. 59</ref>).
 
I maggiori risultati in campo militare che gli sono riconosciuti sono le manovre effettuate con pieno successo e lievi perdite durante la campagna di [[Nuova Guinea]] (tattica del ''salto della rana''<ref>E.Bauer ''Storia controversa della seconda guerra mondiale'', volume 5,DeAgostini 1971, pagg.304-306.</ref>) e soprattutto lo [[sbarco]] di [[Incheon]], che ribaltò completamente la situazione in Corea dopo l'invasione nordcoreana. Entrambe però furono elaborate dal suo stato maggiore e furono frutto di uno sforzo strategico collettivo (cui parteciparono anche ufficiali superiori della Marina e dei ''Marine'').
 
{{Senza fonte|Anticomunista, avverso ai [[bizantinismo|bizantinismi]] e alle mediazioni della politica, riteneva che quando si era costretti a imbracciare le armi fosse indispensabile impegnarsi al massimo per annientare il più velocemente possibile il nemico, se non altro per ridurre al massimo la perdita complessiva di vite umane}}; di qui i suoi contrasti durante la campagna di Corea con la politica Truman di una "guerra a bassa intensità".
 
Inoltre si ipotizza che fu lui a concedere a [[Shirō Ishii]] e ai membri dell'[[unità 731]] l'immunità processuale in cambio delle scoperte sulle armi batteriologiche.
 
== Onorificenze ==
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{{Onorificenze
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{{Onorificenze
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}}
 
== Cinema ==
Il personaggio di Douglas MacArthur viene portato al cinema in numerosi film. Di seguito l'elenco dei film più importanti con i rispettivi attori che l'hanno impersonificatoimpersonato:
 
* ''[[Operation Chromite]]'' (2016) - John H. Lee
* ''[[Operation Chromite]]'' (2016) - [[Liam Neeson]]
* ''[[FDR: American Badass!]]'' ([[2012]]) - [[Ray Wise]]
* ''[[Emperor (film)|Emperor]]'' ([[2012]]) - [[Tommy Lee Jones]]
Riga 500 ⟶ 483:
 
== Voci correlate ==
* [[Dimples Cooper]]
* [[Seconda guerra mondiale]]
* [[Guerra del Pacifico (1941-1945)]]
* [[Guerra di Corea]]
* [[South West Pacific Area]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Box successione
|tipologia = militare
|carica = [[Capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti]]
|immagine = Flag of the Chief of Staff of the United States Army.svg
|periodo = 21 novembre 1930 - 1º ottobre 1935
|precedente = [[Charles Pelot Summerall]]
|successivo = [[Malin Craig]]
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|seconda guerra mondiale}}
 
[[Categoria:MilitariStatunitensi statunitensidella prima guerra mondiale|MacArthur, Douglas]]
[[Categoria:Personalità statunitensiStatunitensi della primaseconda guerra mondiale|MacArthur, Douglas]]
[[Categoria:Personalità statunitensi della seconda guerra mondiale|MacArthur, Douglas]]
[[Categoria:Decorati con la Medal of Honor]]
[[Categoria:PersonalitàDecorati dellacon Guerrala diBronze CoreaStar Medal]]
[[Categoria:Decorati con la Silver Star]]
[[Categoria:Persone della guerra di Corea]]
[[Categoria:Anticomunisti statunitensi]]
[[Categoria:Massoni]]
[[Categoria:Decorati con la Distinguished Flying Cross (Stati Uniti d'America)]]
[[Categoria:Decorati con la Air Medal]]
[[Categoria:Decorati con la Purple Heart]]
[[Categoria:Gran croce della Legion d'onore]]
[[Categoria:Decorati con la Médaille militaire]]
[[Categoria:Decorati con la Croce di Guerra 1939-1945 (Francia)]]
[[Categoria:Cavalieri di Gran Croce dell'Ordine dell'Aquila Bianca del Regno di Serbia]]
[[Categoria:Cavalieri di Gran Croce dell'Ordine della Polonia restituta]]
[[Categoria:Croci al merito di guerra]]
[[Categoria:Cavalieri di I classe dell'Ordine del Sol Levante]]
[[Categoria:Cavalieri di Gran Croce dell'Ordine della Corona (Belgio)]]
[[Categoria:Decorati con la Distinguished Service Cross (Stati Uniti d'America)]]
[[Categoria:Generali del United States Army]]