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La qualità alimentare è definita come “l’insieme delle proprietà e caratteristiche di un prodotto o servizio che gli conferiscono l’attitudine a soddisfare bisogni espressi o impliciti” (norma UNI EN ISO 8402).
Negli anni il concetto di qualità alimentare ha subito vari processi di maturazione:
Nel tempo
* alimentare, chiedendo sempre più la produzione di alimenti sani e controllati;
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* ambientale, sostenendo l’uso responsabile e la valorizzazione delle risorse naturali.
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==La qualità igienico/sanitaria==
Un alimento è qualitativamente approvato se risponde ai requisiti minimi di igiene, stabiliti dalla legge italiana. L’analisi da condurre è relativa alle
I residui chimici che, probabilmente, sussistono in un determinato alimento possono provenire da:
* contaminazione primaria: ovvero uso di pesticidi nelle prime fasi di lavorazione del prodotto (soprattutto in campo di agricoltura) e, nel caso degli allevamenti,
* contaminazione secondaria: sussiste qualora la qualità del prodotto venga intaccata nelle fasi secondarie di produzione (ad esempio durante il trasporto). Di fatti la presenza di microrganismi all’interno degli alimenti costituisce alterazioni come putrefazione, irrancidimento, fermentazione degli zuccheri, con conseguente variazione delle caratteristiche organolettiche. Inoltre, in alcuni casi, può produrre:
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* tossinfezioni alimentari: si verificano, invece, quando microorganismi e tossine entrano in contatto con l’intestino;
La qualità igienico-sanitario di un alimento viene garantita dagli operatori del settore alimentare, sia esso produttore, che distributore, che venditore:
Tutti gli operatori del settore alimentare, per salvaguardare la salute del cittadino, usufruiscono di uno strumento assai prezioso: il sistema HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point).
I principi del sistema HACCP sono stati introdotti in Europa inizialmente con la direttiva 43/93/CEE (
Tale sistema aiuta a prevenire la contaminazione di un determinato prodotto a partire dalle
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==Qualità chimico/nutrizionale==
La qualità chimico/nutrizionale di un alimento si riferisce alla presenza in questo di ogni singolo nutriente, di conseguenza è
Due sono gli aspetti connotativi di un determinato alimento:
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* l’aspetto qualitativo: rappresenta la combinazione dei nutrienti presenti in esso;
La qualità di un alimento dipende da tutte le fasi di produzione
Alcune operazioni (scorrette), durante la produzione dell’alimento, possono alterare la qualità dei nutrienti: il calore, ad esempio, è responsabile della denaturazione proteica
Le fasi di trasporto rivestono una certa importanza nell’iter produttivo di un prodotto alimentare: è necessario che vengano organizzate in modo da preservarne la composizione e la qualità.
In campo di certificazione di un prodotto, assume importanza rilevante la cosiddetta “certificazione di rintracciabilità di filiera” che si afferma come garanzia di processo e garantisce la tracciabilità del prodotto alimentare in tutti i passaggi del processo produttivo – “from farm to fork” – ed è anch’essa effettuata da competenti organismi. ▼
▲In campo di certificazione di un prodotto, assume importanza rilevante la cosiddetta “certificazione di rintracciabilità di filiera” che
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=Le proprietà organolettiche=
Le proprietà organolettiche afferiscono all’aspetto soggettivo di una percezione sensoriale del consumatore, pertanto sono molto personali.
La vista è, in primis, il senso che maggiormente influenza la selezione di un alimento poiché ne capta velocemente gli aspetti peculiari e superficiali e, di conseguenza, traina tutti gli altri apparati sensoriali:
* con l’olfatto si percepiscono le
* con il tatto si può
* Con il gusto si percepiscono le sfumature più blande o quelle più decise come l’acidità tipica degli agrumi;
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[[File:Fontina DOP.jpg|thumb|Fontina DOP]]
[[File:Limone di Siracusa IGP 8.png|thumb|Limone di Siracusa IGP]]
Per integrare le varie forme di certificazione della qualità dei prodotti agro-alimentari, si sono affermate anche forme indirette di assicurazione, rappresentate dalla certificazione dei sistemi di gestione
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=La qualità tra letteratura economica e marketing=
Nella letteratura economica (Lancaster, 1971) ci si interroga sulla differenza tra le dimensioni della qualità, dette anche oggettive, che afferiscono ai connotati fisici e chimici di un prodotto e le dimensioni soggettive che riguardano la sfera delle percezioni del consumatore. Steenkamp (1989) ha elaborato il concetto di qualità percepita come connessione tra le peculiarità di un determinato prodotto e i gusti, le inclinazioni dell’utente.
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Questo concetto evidenzia che l’analisi qualitativa del consumatore è di per sé molto soggettiva, può dipendere dall’ambiente e dalla situazione ed è spesso basata su informazioni ambigue e poco corrette.
Affinché vengano prodotti alimenti graditi al consumatore è dunque necessario studiare quali siano
▲Infatti, “solo quando i produttori possono tradurre i desideri dei consumatori in caratteristiche fisiche del prodotto e solo quando i consumatori possono inferire la qualità desiderata dal modo in cui il prodotto è stato realizzato, allora la qualità diventa un parametro della competizione per i produttori” (Grunert, 2005).
Nella letteratura di marketing
Il grosso limite
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Reg. CE 510 del 20 marzo 2006, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e di origine dei prodotti agricoli ed alimentari.
[[:Categoria:Alimentazione]]
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