Padova: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Consolati esteri: Aggiunte informazioni
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
m Annullata la modifica di 5.90.135.113 (discussione), riportata alla versione precedente di 79.21.205.65
Etichetta: Rollback
 
(894 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Nota disambigua}}
{{organizzare|La voce non risponde agli standard richiesti da [[Wikipedia:Modello di voce/ComuniCentro italianiabitato]] nell'impostazione e nei contenuti.|geografia|maggio Molte sezioni sono prive di fonti...2017}}
{{F|centri abitati del Veneto|maggio 2017|commento=Molte sezioni sono prive di fonti}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Padova
|Panorama =Panorama padovaView of Padua from La Specola.jpg
|Didascalia =
|Voce bandiera =
|Bandiera=Padova-Gonfalone.png
|Voce bandierastemma =
|Stato = ITA
|Stemma=CoA_Padova.svg
|Grado amministrativo = 3
|Voce stemma=
|Divisione amm grado 1 = Veneto
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 2 = Padova
|Grado amministrativo=3
|Amministratore locale = [[Sergio Giordani (imprenditore)|Sergio Giordani]]
|Divisione amm grado 1=Veneto
|Partito = [[Indipendente (politica)|indipendente]] di [[centro-sinistra]]
|Divisione amm grado 2=Padova
|Data elezione = 28-6-2017
|Amministratore locale=[[Sergio Giordani (imprenditore)|Sergio Giordani]]
|Data rielezione = 21-6-2022
|Partito=[[centrosinistra]]
|Data elezioneistituzione =28-6-2017
|Altitudine =
|Data istituzione=
|Divisioni confinanti = [[Abano Terme]], [[Albignasego]], [[Cadoneghe]], [[Legnaro]], [[Limena]], [[Noventa Padovana]], [[Ponte San Nicolò]], [[Rubano]], [[Saonara]], [[Selvazzano Dentro]], [[Vigodarzere]], [[Vigonovo]] ([[città metropolitana di Venezia|VE]]), [[Vigonza]], [[Villafranca Padovana]]
|Altitudine=
|Zona sismica = 3
|Superficie=93.03
|Gradi giorno = 2383
|Note superficie=
|Nome abitanti = padovani, patavini
|Abitanti=210465
|Patrono = [[Antonio di Padova]]
|Note abitanti=[http://www.padovanet.it/sites/default/files/attachment/La%20demografia%20del%20mese0517.pdf - Popolazione residente al 31 maggio 2017]
|Festivo = 13 giugno
|Aggiornamento abitanti=31-5-2017
|PIL =
|Sottodivisioni=nessuna<ref>lo [http://www.comune.padova.it/allegati/C_1_Allegati_1224_Allegato.pdf statuto comunale] prevede la suddivisione in [[Padova#Quartieri|quartieri]]</ref>
|PIL procapite =
|Divisioni confinanti=[[Abano Terme]], [[Albignasego]], [[Cadoneghe]], [[Legnaro]], [[Limena]], [[Noventa Padovana]], [[Ponte San Nicolò]], [[Rubano]], [[Saonara]], [[Selvazzano Dentro]], [[Vigodarzere]], [[Vigonovo]] (VE), [[Vigonza]], [[Villafranca Padovana]]
|Mappa = Map of comune of Padua (province of Padua, region Veneto, Italy).svg
|Zona sismica=4
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Padova all'interno dell'omonima provincia
|Gradi giorno=
|Sito = http://comune.padova.it/
|Nome abitanti=padovani, patavini
|Patrono=[[Prosdocimo di Padova|san Prosdocimo]],<br />[[sant'Antonio di Padova]],<br />[[Giustina di Padova|santa Giustina]],<br />[[Daniele di Padova|san Daniele di Padova]]
|Festivo=13 giugno
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Padua (province of Padua, region Veneto, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Padova all'interno dell'omonima provincia
|Sito=http://www.padovanet.it
|Diffusività=
}}
'''Padova''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]:</small>: {{IPA|/ˈpadova/|it}}<ref>{{Dipi|Padova}}</ref>, {{audio|It-Padova.ogg}}; ''Pàdoa'' o ''Pàdova'' in [[Lingua veneta|veneto]]<ref>[http://ricerca.gelocal.it/mattinopadova/archivio/mattinodipadova/2012/03/02/NZ_49_02.html{{cita Lalibro|autore1=Teresa voceCappello|autore2=Carlo diTagliavini|wkautore2=Carlo UmbertoTagliavini|titolo=Dizionario Marcatodegli unetnici innoe alladei «Veciatoponimi Padova»], ''[[Il Mattino di Padova]]''italiani|città=Bologna|editore=Pàtron|anno=1981|p=384|sbn=UMC0979712}}</ref>, ''Pàdoa'' o ''Pàoa'', anticamente anche ''Pàva'' in [[Lingua Veneta|veneto]]; ''Patavium'' in [[lingua latina|latino]]) è unaun [[Comune (Italiaordinamento italiano)|cittàcomune italianaitaliano]] di {{formatnum:210465Popolazione|ITA}} abitanti,<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>, capoluogo della [[provincia di Padova|provincia omonima]] in [[Veneto]]. È il terzo<ref>[http://www.tuttitalia.it/veneto/38-comuni/popolazione/ Comuni veneti per popolazione], tuttitalia.it</ref> comune della regione per popolazione dopo [[Venezia]] e [[Verona]] (quattordicesimo a livello nazionale) e il più densamente popolato.<ref>[http://www.tuttitalia.it/veneto/38-comuni/densita/ Comuni veneti per densità], tuttitalia.it</ref>
Si trova all'estremità orientale della [[Pianura Padana]] e all'interno del bacino idrografico del [[Bacchiglione]].
 
Fondata, secondo la leggenda, dal principe troiano [[Antenore]], la città fu abitata fin dal [[XIII secolo a.C.]] dai [[Veneti]]. Durante la loro permanenza nel [[IV secolo a.C.]] furono costretti a difendersi dai ripetuti attacchi dei [[Galli]] e in questa occasione entrarono in contatto con la [[civiltà romana]] con la quale stabilirono solidi legami. Assunto il titolo di [[Municipio (storia romana)|municipio]], nel [[I secolo]] Padova, in latino ''Patavium'', era la più ricca città d'Italia dopo Roma.<ref>{{Treccani}}</ref> La città fu una delle capitali culturali del Trecento, grazie alla presenza della signoria dei [[Carraresi]] o Da Carrara, che fecero di Padova uno dei principali centri del [[preumanesimo]]. Tra il [[XIV secolo]] e il [[XV secolo]] si sviluppò in concomitanza con [[Firenze]] la corrente culturale nota come [[Rinascimento padovano]], e influenzerà la compagine artistica dell'intera Italia settentrionale del [[Quattrocento]].
Secondo l<nowiki>'</nowiki>''[[Eneide]]'' virgiliana, la città sarebbe nata per mano di [[Antenore]], principe troiano (Virgilio, Eneide, 1, 247 - 249), nell'anno 1185 a.C., una tradizione che fa di Padova una delle più antiche città della penisola, e la più antica del [[Veneto]]. Sebbene la fondazione sia leggendaria<ref>[http://padovaedintorni.blogspot.it/2012/09/padova-e-la-sua-storia-la-fondazione.html Padova E Dintorni: Padova E La Sua Storia: La Fondazione<!-- Titolo generato automaticamente -->],</ref> i dati archeologici hanno confermato l'antichissima origine della città, sviluppatasi tra il XIII e XI secolo a.C. e legata alla civiltà dei [[Veneti|Veneti antichi]].
 
A Padova sono presenti due siti dichiarati [[Patrimoni dell'umanità d'Italia|patrimonio dell'umanità]] dall'[[UNESCO]]: l'[[Orto botanico di Padova|orto botanico]], il più antico al mondo e i [[Cicli di affreschi del XIV secolo di Padova|cicli di affreschi del XIV secolo]], conservati in otto complessi edilizi tra cui la [[cappella degli Scrovegni]].<ref>{{Cita web|url=https://ilbolive.unipd.it/index.php/it/news/urbs-picta-entra-patrimonio-unesco|titolo=Padova Urbs Picta entra nel patrimonio mondiale Unesco|autore=Il Bo Live, Università di Padova|sito=Il Bo Live|accesso=15 agosto 2021}}</ref> Dal 1222 Padova è sede di un'[[Università degli Studi di Padova|università]] tra le più antiche del mondo.<ref>{{Cita web|url=https://www.unipd.it/storia|titolo=Storia dell'Università di Padova|autore=Università di Padova|sito=[[Università di Padova]]|accesso=15 agosto 2021}}</ref>
La [[Città d'Italia|città]] è stata una delle capitali culturali del Trecento: le testimonianze pittoriche del [[XIV secolo]] - tra tutte, il ciclo di [[Giotto]] alla [[Cappella degli Scrovegni]] - la rendono nodo cruciale negli sviluppi dell'arte occidentale. Lo splendore artistico trecentesco fu uno dei frutti del gran fervore culturale favorito dalla signoria dei [[Carraresi]] che resero Padova uno dei principali centri del [[preumanesimo]].
A Padova, tra il [[XIV secolo]] e il [[XV secolo]] si sviluppò in concomitanza con [[Firenze]] una imponente corrente culturale ''votata all'antico'' che tramuterà nel [[Rinascimento padovano]], e influenzerà la compagine artistica dell'intera Italia settentrionale del [[Quattrocento]]. Dal [[1222]] è sede di una prestigiosa [[Università di Padova|università]] che si colloca tra le più antiche del mondo.
 
Padova è conosciuta come "''la città dei tre senza''", da ''il Caffè senza porte'' ([[Caffè Pedrocchi]], aperto 24 ore al giorno in passato), ''il Prato senz'erba'' ([[Prato della Valle]]), il ''Santo senza nome'' ([[Basilica di Sant'Antonio di Padova]] conosciuta dai padovani come "il Santo").
[[Cattedrale di Padova|Sede vescovile]] a capo di una delle [[Diocesi di Padova|diocesi]] più estese ed antiche d'Italia è universalmente conosciuta anche come la ''città del Santo,'' appellativo con cui viene chiamato a Padova [[Sant'Antonio di Padova|sant'Antonio]], il famoso [[ordine francescano|francescano]] [[portoghesi|portoghese]], nato a [[Lisbona]] nel [[1195]], che visse in città per alcuni anni e vi morì il 13 giugno<ref>È la data tuttora celebrata come ''festa del Santo'' dai padovani.</ref> [[1231]]. I resti del Santo sono conservati nella [[Basilica di Sant'Antonio (Padova)|Basilica di Sant'Antonio]], importante meta di pellegrinaggio della cristianità e uno dei monumenti principali cittadini. [[Antonio di Padova|Antonio]] è uno dei quattro santi patroni della città con [[Giustina di Padova|Giustina]], [[Prosdocimo di Padova|Prosdocimo]] e [[San Daniele di Padova|Daniele]]. A Padova si venerano pure le reliquie di [[San Luca evangelista|san Luca]], [[san Mattia]] e [[san Leopoldo Mandić]].
Nel 1829, Padova fu la sede del primo [[rabbino|Convitto Rabbinico]], importante istituzione dell'[[ebraismo]] italiano<ref>[http://www.ucei.it/?cat=8&pag=89 Collegio Rabbinico], Unione delle Comunità Ebraiche Italiane</ref>.
 
Da Padova deriva la celebre forma di danza "[[pavana]]".
 
Nel [[1524]], a Padova fu costruito per la prima volta dopo l'[[età classica]] uno spazio interamente dedicato alle rappresentazioni teatrali, la [[Loggia e Odeo Cornaro|Loggia Cornaro]]; mentre il 25 febbraio 1545 si costituì legalmente, con atto notarile, una compagnia di comici teatranti, la prima testimonianza al mondo di una società di commedianti professionisti, nascita simbolica della [[Commedia dell'Arte]]<ref>http://padovacultura.padovanet.it/it/attivita-culturali/giornata-mondiale-della-commedia-dellarte-2015</ref>.
''[[La bisbetica domata]]'', commedia di [[William Shakespeare]], è ambientata a Padova.
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
[[File:Altimetria del Comune di Padova.jpg|sinistra|miniatura|420x420px|Fasce altimetriche del Comune di Padova]]
[[File:Mappa padova.jpg|right|350px|Mappa di Padova e dei suoi quartieri]]
Padova è collocata all'estremità orientale della [[Pianurapianura Padana]], circa 10&nbsp;km a nordnordest dei [[Colli Euganei]] e circa 20&nbsp;km a ovest della [[Lagunalaguna di Venezia]]. Il territorio comunale si sviluppa su 9293&nbsp;km² interamente pianeggianti e solcati da vari corsi d'acqua, che hanno dato nei secoli la forma e la protezione alla città.
 
La città poggia su un terreno composto di materiali fini e limoso-sabbiosi, mentre i sedimenti ghiaiosi sono rari. La distribuzione dei vari livelli stratigrafici è molto irregolare a causa delle frequenti divagazioni e variazioni che i corsi dei suoi fiumi hanno subito durante l'ultima era geologica (si veda per esempio la [[rotta della Cucca]]). A ovest della città, nelle aree rurali del quartiere Montà sono ben visibili vari [[Paleoalveo|paleoalvei]] del fiume Brenta.
 
Considerando l'elevazione del territorio comunale si può notare che:
 
* il territorio ha un'elevazione media compresa tra 10 e 15 metri sopra il livello del mare;
La città poggia su un terreno composto di materiali fini e limoso-sabbiosi, mentre i sedimenti ghiaiosi sono rari. La distribuzione dei vari livelli stratigrafici è molto irregolare a causa delle frequenti divagazioni e variazioni che i corsi dei suoi fiumi hanno subito durante l'ultima era geologica (si veda per esempio la [[rotta della Cucca]]). A ovest della città, nelle aree rurali del quartiere Montà sono ben visibili vari paleoalvei del fiume Brenta.
* il nucleo storico con al centro [[Palazzo della Ragione (Padova)|Palazzo della Ragione]] si trova leggermente sopraelevato rispetto al territorio circostante, rendendo tale posizione più appetibile per la fondazione del primo nucleo insediativo;
* molti quartieri di Padova si trovano sotto i 10 metri di quota, come Pozzoveggiani e Crocifisso a sud, l'interporto, Granze di Camin.
 
Confina:
Riga 65 ⟶ 58:
* a sud con [[Albignasego]], [[Ponte San Nicolò]]
 
Per quanto riguarda il [[Classificazione sismica dell'Italia|rischio sismico]], Padova è classificata nella zona 43 (sismicità irrilevantebassa) dall'Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003.<ref>[http{{Cita web|url=https://wwwrischi.zonasismicaprotezionecivile.gov.it/classificazionestatic/stat_reg_vecchia2074f6ab2b2a459da2507e43dcb30e37/mappa-classificazione-sismica-aggiornata-al-31-dicembre-2022.asp?regionepdf|titolo=05Mappa Trattodella daclassificazione zonasismica.itsismica del suolo italiano|sito=[[Dipartimento della protezione civile]]|data= {{webarchive31 dicembre 2022|urlformato=pdf|accesso=26 agosto 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/2009032706530020230210085608/httphttps://wwwrischi.protezionecivile.zonasismicagov.it/classificazionestatic/stat_reg_vecchia2074f6ab2b2a459da2507e43dcb30e37/mappa-classificazione-sismica-aggiornata-al-31-dicembre-2022.asp?regione=05 pdf|datadataarchivio=2710 marzo 2009febbraio 2023|urlmorto=sì}} URL consultato il 15-02-2008.</ref>.
 
====Idrografia====
[[File:Canals in Padua - Ponte delle Torricelle.jpg|thumb|left|Veduta dal ''Ponte delle Torreselle'']]
La città è nata e si è sviluppata all'interno dei bacini idrografici dei fiumi [[Brenta (fiume)|Brenta]] e [[Bacchiglione]], che hanno fortemente condizionato il tessuto urbano e presentano scorci suggestivi in molti angoli della città.<ref>[{{Cita web |url=http://www.padovanet.it/allegati/C_1_Allegati_1116_Allegato.pdf |titolo=''Padova città d'acque'', pubblicazione in PDF del comune] |accesso=9 gennaio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120612105822/http://www.padovanet.it/allegati/C_1_Allegati_1116_Allegato.pdf |dataarchivio=12 giugno 2012 |urlmorto=no }}</ref>.
 
In passato, tali corsi d'acqua erano fondamentali per l'economia cittadina, in particolar modo per la presenza di numerosi [[Mulino#Per forza sfruttata|mulini]] e per la loro funzione commerciale, secondariamente per congiungere tramite barche la città con la vicina Venezia e gli altri centri della provincia di Padova. Inoltre, i canali hanno rappresentato a lungo un valido complemento delle opere di fortificazione della città.
Le opere di ingegneria fluviale che si sono susseguite nel corso dei secoli, soprattutto per impulso del [[Magistrato alle Acqueacque]] della [[Repubblica di Venezia]] (all'epoca chiamato "Collegio dei Savi Esecutori"), hanno permesso di ridurre il rischio di esondazioni molto frequenti in passato che interessanointeressavano il tessuto urbano della città; gli ultimi grandi lavori risalgono però all'[[XIX secolo|Ottocento]]. L'attuale complesso sistema di collegamenti e chiuse tra i canali cittadini è in grado di gestire e far defluire onde di piena anche significative, senza gravi pericoli per la città. Le aree ancora a rischio, solo in presenza di piene di dimensioni eccezionali, sono la zona sud-orientale di [[Terranegra]] (il cui nome deriva dalle esondazioni a cui era spesso soggetta nei secoli passati), e quella sud-occidentale di [[Paltana]].<ref>[{{Cita news| url=http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2010/11/02/news/piena-del-bacchiglione-notte-di-paura-a-padovasalta-l-argine-a-ponte-san-nicolo-foto-1.1223659| titolo=Piena del Bacchiglione, notte di paura a Padova. Salta l'argine a Ponte San Nicolò],| pubblicazione=[[Il Mattino di Padova]]| del data=2 novembre 2010| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121114053813/http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2010/11/02/news/piena-del-bacchiglione-notte-di-paura-a-padovasalta-l-argine-a-ponte-san-nicolo-foto-1.1223659| urlmorto=sì}}</ref>.
 
[[File:Riviera san benedetto 1.JPG|thumb|Canale in riviera San Benedetto]]
[[File:I corsi d'acqua della zona di Padova.jpg|destra|senza_cornice|Idrografia di Padova e comuni limitrofi]]
 
I corsi d'acqua cittadini principali sono:
* [[Brenta (fiume)|Brenta]], che ha origine dai laghi di [[Lago di Levico|Levico]] e [[Lago di Caldonazzo|Caldonazzo]], e delimita il quartiere Nord dai comuni limitrofi.
* [[Bacchiglione]], che nasce dalle risorgive tra [[Dueville]] e [[Villaverla]] in [[provincia di Vicenza]]; convoglia anche le acque a carattere torrentizio dell'Astico (che ne determina travolgenti piene improvvise) e dopo aver ricevuto a Tencarola leparte delle acque del [[Brenta (fiume)|Brenta]] tramite il canale Brentella, cambia nome in Tronco Comune ed entra in città da sud al Bassanello da ovest dove si divide in tre tronchirami: canale di Battaglia, Tronco Maestro e canale Scaricatore
* [[Canale di Battaglia]], canale artificiale delfinito [[XIIdi secolo]]scavare nel 1201 che si distacca dal fiume Bacchiglione in località Bassanello (nella periferia meridionale della città) per dirigersi verso i centri a sud della provincia, ricongiungendosi poi attraverso una rete di canali con il tratto finale del fiume.
* [[Bacchiglione#Canale Scaricatore|Canale Scaricatore]], che volge verso est convogliando all'esterno della città la maggior parte delle acque del fiumeBacchiglione sul Piovego e sul Roncajette. Fu costruito dal governo austriaco nel 18301863, su unconsiderazioni e ipotesi iniziate fin dai progettotempi della repubblica Serenissima, per regolamentareimpedire le pieneperiodiche delalluvioni fiumedella città. Venne rimaneggiato a partire dal 1930 e completato nel secondo dopoguerra per ampliarne la portata aggiungendo un ulteriore canale, il San Gregorio, per meglio trasferire le acque di piena sul Piovego e rimaneggiatoquindi nell'annosul 1920Brenta, non essendo il solo Roncajette in grado di ricevere piene eccezionali.<ref>{{Cita libro|autore=Pier Giovanni Zanetti|titolo=Acque di Padova 150 anni del Canale Scaricatore|annooriginale=2013|editore=Cierre Edizioni|ISBN=978-88-8314-726-5}}</ref>
* [[Bacchiglione#Canali interni di Padova|Tronco Maestro]], che scorre verso nord costeggiando ille centroMura storicoVeneziane addel ovest'500 enel aprimo nordtratto lungo via Goito e fino alle Porteporte Contarine;. fungevaEra danavigabile canalefino difensivoal perporto ilfluviale latodi nord-ovestSan delle muraGiovanni duecentesche. Eradelle utilizzatonavi soprattuttonei perpressi ladell'omonima navigazioneporta.
* [[Naviglio Interno]], che si dirama dal Tronco Maestro, attraversa il centro storico a sud e ad est, seguendo quello che era anticamente il percorso del ''Medoacus''Bacchiglione e si ricongiunge con il ramo principale alle Porte Contarine. Era utilizzato soprattutto per alimentarela inavigazione. muliniNegli eanni se'50 nevenne distaccanointerrato/tombinato diversidal canaliponte secondaridelle Torricelle, trada i qualile ilacque ora vanno tutte nel canale di Santa Chiara (lungo riviera Ruzante/Businello) che, unendosi al canale Alicorno all'altezza dell'Orto Botanico forma il canale di San Massimo. Questo esce dalla città verso sud-est perdal ricongiungersiponte pocodelle oltreGradelle condove assume il canalenome di PiovegoRoncajette.
* [[Canale Piovego]], cheartificiale, scavato nel 1209. haHa origine dalla confluenza del Tronco Maestro econ delquello che fu il Naviglio Interno presso le Porte Contarine; etermina prosegue verso ilnel [[Brenta (fiume)|Brenta]] epermettendo la navigazione verso [[Venezia]],. delimitandoLambisce a nord le muraMura Veneziane del cinquecentesche'500.
* [[Canale Brentella]], artificiale, scavato nel 1314 nell'attuale periferia ovest di Padova, che porta al Bacchiglione parte delle acque [[Brenta]].
[[File:Contar-2b.jpg|thumb|Le Porte Contarine]]
* Canale Alicorno, scavato nel XIII secolo dai monaci di Santa Giustina per le loro necessità. Ha l'[[incile]] sul Tronco Maestro, costeggia le Mura del '500 fino a Porta Santa Croce per poi essere tombinato fino a Prato della Valle dove costituisce il canale attorno all'isola Memmia. Prosegue pressoché tombinato fino all'Orto Botanico dove confluisce nel Canale San Massimo assieme al canale Santa Chiara.
* [[Canale Brentella]], scavo del [[XIV secolo]] nell'attuale periferia ovest di Padova, che porta al Bacchiglione le acque del [[Brenta (fiume)|Brenta]].
* Canale di San Massimo, raccoglie le acque dei canali Santa Chiara e Alicorno, transita per il Giardino Treves, attraversa tombinato l'area dell'ospedale per riapparire in via Cornaro per un breve tratto fino al ponte delle Gradelle da dove cambia nome in Roncajette.
* [[Roncajette]] è il nome che assume il canale di San Massimo uscendo dalla città all'altezza del ponte delle Gradelle. Corrisponde all'antico tratto in uscita dalla città del Bacchiglione, si dirige verso sud ricongiungendosi a [[Bovolenta]] con sue stesse le acque provenienti dal [[Canale Battaglia]].
* Altri canali sono stati tombinati o interrati a partire da fine '800: Acquette, Bovetta, Santa Sofia, insieme ad una cospicua parte del Naviglio Interno.
[[File:PadovaPorteContarine1.jpg|thumb|Le Porte Contarine]]
 
La sequenza Tronco Maestro, Tronco Comune, Naviglio Interno, canali Santa Chiara, San Massimo e Roncajette costituiscono l'antico percorso del Bacchiglione sulle cui ansa e controansa si è sviluppata la citta prima veneta e poi romana.
A partire dagli [[anni 1950|anni cinquanta]], le opere di interramento dei canali cittadini, in particolar modo del Naviglio Interno (oggi Riviera Ponti Romani), ne hanno decretato un lungo periodo di abbandono ed hanno alterato irreparabilmente lo stretto connubio tra Padova e le sue acque. È solo negli [[anni 1990|anni novanta]] che si è assistito ad un recupero delle vie d'acqua cittadine, ora percorse nuovamente da imbarcazioni; nei primi anni del terzo millennio sono stati eseguiti lavori volti a promuovere il turismo fluviale.
 
=== Le aree verdi ===
[[File:OrtoBotPadova Porta ovest.jpg|thumb|left|L'orto Botanico patrimonio dell'UNESCO]]
{{vedi anche|Aree verdi di Padova}}
Secondo dati del 2005, la città di Padova può vantare 2.512.945&nbsp;m² di [[verde pubblico]], di cui 1.680.939&nbsp;m² di verde attrezzato (compresi i parchi-giochi per bambini, le piste ciclabili, i campi polivalenti ecc.), che corrispondono a 11,91&nbsp;m² di verde per abitante e al 2,69% della superficie comunale<ref>Dati pubblicati nel libretto ''Naturalmente Padova... Tre percorsi per scoprire una città che allarga i suoi confini verdi'' (maggio 2007, edito dal Comune di Padova).</ref>. Nel [[2006]] Padova ha vinto il primo premio ''La città per il verde'', assegnato in occasione della manifestazione ''[[euroflora|Euroflora 2006]]'' svoltasi a [[Genova]]<ref>Fonte: pubblicazione ''Naturalmente Padova'', distribuita alla cittadinanza dal Comune di Padova.</ref>.
 
A partire dagli [[anni 1950|anni cinquanta]], le opere di interramento dei canali cittadini, in particolar modo del Naviglio Interno (oggi riviere Ponti Romani e Tito Livio), ne hanno decretato un lungo periodo di abbandono ed hanno alterato irreparabilmente lo stretto connubio tra Padova e le sue acque. È solo negli [[anni 1990|anni novanta]] che si è assistito ad un recupero delle vie d'acqua cittadine, ora percorse nuovamente da imbarcazioni che ne promuovono il turismo fluviale.
Tra gli spazi verdi spicca l'[[Orto botanico di Padova|Orto Botanico]], patrimonio [[UNESCO]] ed il [[Parco Treves de Bonfili]] progettato da [[Giuseppe Jappelli]].
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Padova Aeroporto}}
La città presenta un clima tendenzialmente subcontinentalesub-continentale tipico della [[pianura padanaPadana]], mitigato tuttavia dalla vicinanza al [[Mare Adriatico|Mar Adriatico]]. Dal punto di vista legislativo, il comune di Padova ricade nella ''[[Classificazione climatica dei comuni italiani|Fascia Climatica E]]'' con 2383 [[gradi giorno]],<ref>{{collegamentoCita interrottoweb|1url=[http://www.confedilizia.it/clima-VENETO.htm |titolo=Dati Confedilizia] |dateaccesso=ottobre26 2017agosto 2024|boturlarchivio=InternetArchiveBot }}https://web. URL consultato il 15archive.org/web/20110520120004/http://www.confedilizia.it/clima-02-2008VENETO.htm|dataarchivio=20 maggio 2011|urlmorto=sì}}</ref> quindi il limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti è di 14 ore giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile. Tuttora, per i dati climatici si fa riferimento alla stazione meteorologica dell'[[Orto botanico di Padova|Orto Botanico]],<ref>{{Cita web|url=http://www.padovanet.it/allegati/C_1_Allegati_16168_Allegato.pdf|titolo=Annuario Statistico Comunale|autore=Comune di Padova|data=|accesso=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150214163717/http://www.padovanet.it/allegati/C_1_Allegati_16168_Allegato.pdf|dataarchivio=14 febbraio 2015|urlmorto=no}}</ref> una di quelle da cui l'[[Agenzia regionale per la protezione ambientale|ARPAV]] raccoglie le informazioni inerenti al meteo urbano (l'altra si trova a [[Legnaro]], fuori dei confini comunali). Le temperature di seguito riportate fanno riferimento ai dati relativi al periodo che va dal 1951 al 2000.<ref>{{Cita web|autore = Petrarca, Cogliani, Mancini, Spinelli|url = http://clisun.casaccia.enea.it/Pagine/Index.htm|titolo = Archivio Climatico ENEA|accesso = |data = |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140826031116/http://clisun.casaccia.enea.it/Pagine/Index.htm|dataarchivio = 26 agosto 2014|urlmorto = no}}</ref>.
 
{{ClimaAnnuale
| nome = Padova
| nome = Dati meteo<!-- Se non indicato, apparirà "Mese" -->
| tempmax = 5.3, 8.2, 12.7, 17.3, 22.2, 26.3, 28.8, 28.1, 24.1, 17.9, 11.4, 6.6
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01tempmedia = 52.1, 4.3<!--, Se non8.4, vuoi12.7, far17.2, apparire21.1, la23.3, riga22.7, non19.2, mettere13.7, il dato8.0, qui -->3.6
| tempmin = -1.1, 0.4, 4.1, 8.1, 12.3, 15.9, 18.9, 17.3, 14.2, 9.5, 4.5, 0.6
| tempmax02 = 8.2
| pioggia = 48, 49, 68, 79, 82, 82, 60, 59, 67, 83, 82, 61
| tempmax03 = 12.7
| giornipioggia = 6, 5, 7, 9, 9, 8, 7, 6, 7, 8, 8, 7
| tempmax04 = 17.3
| giornigelo = 23, 18, 5, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 3, 20
| tempmax05 = 22.2
| umido = 80, 73, 69, 70, 69, 70, 68, 69, 71, 74, 77, 81
| tempmax06 = 26.3
| elio = 3, 4, 5, 6, 7, 9, 10, 9, 6, 4, 3, 2
| tempmax07 = 28.8
| vento = ENE, ENE, ENE, ESE, ESE, ESE, SSE, ESE, ESE, ENE, ENE, ENE
| tempmax08 = 28.1
| tempmax09intensità = 24.1
| nodi = 2, 2, 2, 5, 5, 5, 2, 2, 2, 2, 2, 2
| tempmax10 = 17.9
| tempmax11 = 11.4
| tempmax12 = 6.6
<!-- Temperature medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmedia01 = 2.1<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| tempmedia02 =4.3
| tempmedia03 =8.4
| tempmedia04 =12.7
| tempmedia05 =17.2
| tempmedia06 =21.1
| tempmedia07 =23.3
| tempmedia08 =22.7
| tempmedia09 =19.2
| tempmedia10 =13.7
| tempmedia11 =8
| tempmedia12 =
3.6<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = -1.1<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| tempmin02 = 0.4
| tempmin03 = 4.1
| tempmin04 = 8.1
| tempmin05 = 12.3
| tempmin06 = 15.9
| tempmin07 = 18.9
| tempmin08 = 17.3
| tempmin09 = 14.2
| tempmin10 = 9.5
| tempmin11 = 4.5
| tempmin12 = 0.6
<!-- Piovosità totali mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in mm), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| pioggia01 = 48<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| pioggia02 = 49
| pioggia03 = 68
| pioggia04 = 79
| pioggia05 = 82
| pioggia06 = 82
| pioggia07 = 60
| pioggia08 = 59
| pioggia09 = 67
| pioggia10 = 83
| pioggia11 = 82
| pioggia12 = 61
<!-- I giorni di pioggia (numero anche con cifre decimali, senza unità di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| giornipioggia01 = 6<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| giornipioggia02 = 5
| giornipioggia03 = 7
| giornipioggia04 = 9
| giornipioggia05 = 9
| giornipioggia06 = 8
| giornipioggia07 = 7
| giornipioggia08 = 6
| giornipioggia09 = 7
| giornipioggia10 = 8
| giornipioggia11 = 8
| giornipioggia12 = 7
<!-- I giorni di gelo (numero anche con cifre decimali, senza unità di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| giornigelo01 = 23<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| giornigelo02 = 18
| giornigelo03 = 5
| giornigelo04 = 0
| giornigelo05 = 0
| giornigelo06 = 0
| giornigelo07 = 0
| giornigelo08 = 0
| giornigelo09 = 0
| giornigelo10 = 0
| giornigelo11 = 3
| giornigelo12 = 20
<!-- Umidità percentuali medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in %), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| umido01 = 80<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| umido02 = 73
| umido03 = 69
| umido04 = 70
| umido05 = 69
| umido06 = 70
| umido07 = 68
| umido08 = 69
| umido09 = 71
| umido10 = 74
| umido11 = 77
| umido12 = 81
<!-- Insolazioni giornaliere medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in h), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| elio01 = 3<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| elio02 = 4
| elio03 = 5
| elio04 = 6
| elio05 = 7
| elio06 = 8
| elio07 = 10
| elio08 = 9
| elio09 = 6
| elio10 = 4
| elio11 = 3
| elio12 = 2
<!-- Ventosità medie mensili, direzione (S-E-N-W-SSW-SSE-NNW-ecc.)
e valore (numero anche con cifre decimali, misurato in nodi), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| dir01 = ENE
| nodi01 = 2<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| dir02 = ENE
| nodi02 = 2
| dir03 = ENE
| nodi03 = 2
| dir04 = ESE
| nodi04 = 5
| dir05 = ESE
| nodi05 = 5
| dir06 = ESE
| nodi06 = 5
| dir07 = SSE
| nodi07 = 2
| dir08 = ESE
| nodi08 = 2
| dir09 = ESE
| nodi09 = 2
| dir10 = ENE
| nodi10 = 2
| dir11 = ENE
| nodi11 = 2
| dir12 = ENE
| nodi12 = 2
}}
 
A Padova si registrano anche temperature abbastanza basse, in particolare nel periodo che va dalla metà di dicembre alla metà di gennaio, dovute per lo più a masse di aria fredda sub-polare provenienti da nord (Scandinavia) o da est (Est europeo e Balcani) che non troppo spesso portano abbondanti precipitazioni nevose. Il triangolo Padova-Vicenza-Rovigo è la zona più nevosa della pianura veneta, con una media nivometrica annua storica per Padova e provincia che oscilla tra 10 e 30 centimetri, 15–20&nbsp;cm in città;<ref>[{{Cita web |url=http://marcopifferetti.altervista.org/carte-2008-2009/carta%2061-09.htm |titolo=Nevosità 1961-2010] |accesso=26 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120121025303/http://marcopifferetti.altervista.org/carte-2008-2009/carta%2061-09.htm |dataarchivio=21 gennaio 2012 |urlmorto=no }}</ref><ref>[{{Cita web |url=http://marcopifferetti.altervista.org/21-60-carta-nuova.gif |titolo=Nevosità 1921-'60] |accesso=26 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111224151809/http://marcopifferetti.altervista.org/21-60-carta-nuova.gif |dataarchivio=24 dicembre 2011 |urlmorto=no }}</ref>; media inferiore a diverse zone del nord-ovest e dell'Emilia, ma maggiore rispetto a Liguria e ad altre zone pianeggianti del nord-est (Venezia, Verona, Udine).
 
La città soffre del problema del surriscaldamento urbano ed il centro annovera valori superiori alla provincia di ben un grado. È presente il fenomeno dell'inversione termica, con temperature diurne non superiori ai 3 gradi ede a volte inferiori agli 0&nbsp#32;°C nelle frequenti giornate nebbiose; negli ultimi anni il perdurare della nebbia anche durante il giorno è meno frequente, a differenza della Bassa Padovana, e del Rodigino e dell'Emilia. Negli anni settanta e soprattutto nei novanta del XX secolo, la media nivometrica di Padova è calata, mentre negli anni sessanta, ottanta e nel decennio dal 2001 al 2010 si sono registrati valori maggiori; i record della seconda metà del XX secolo di accumulo nevoso per la città si verificarono nel 1956 e nel 1985 con 55&nbsp;cm.
 
Nell'inverno padovano vi sono giornate in cui la temperatura nelle ore più calde arriva a 12 gradi, e si ha una repentina caduta con valori leggermente superioriinferiori allo zero al calar della sera, con una notevole escursione termica.
L'esposizione alle correnti di bora e l'innevamento del suolo possono invece portare a temperature più rigide, con qualche grado sotto lo zero di notte. Il record assoluto è rappresentato dai -19.8&nbsp;°C registrati presso l'aeroporto nel gennaio 1985. Molto più rigido e nevoso era il clima invernale tra i secoli XVII e XIX, quando la neve permaneva a lungo al suolo, e le giornate "di ghiaccio" (cioè sempre sotto gli 0&nbsp;°C nelle 24h) erano piuttosto frequenti. Ricordiamo tuttavia che in quei secoli vennero annoverate temperature molto basse in molte zone d'Europa, periodo infatti noto come ''Piccola Età Glaciale'' (vedi [[Inverni freddi in Europa dal XV secolo]]).
 
'''Gli inverni''' sono solitamente piuttosto rigidi, con minime spesso al di sotto dello zero, soprattutto da fine dicembre a metà febbraio; le precipitazioni sono generalmente scarse e solo sporadicamente nevose in questi ultimi anni. Fino a metà anni settanta erano invece abbastanza frequenti e, in qualche caso, anche abbondanti. In questo secolo, dopo una scomparsa quasi totale negli anni novanta del secolo scorso, si sono ripresentate con una certa frequenza, favorite da infiltrazioni fredde provenienti da est. Caratteristici della zona sono infatti i venti da nord-est (la bora dell’alto Adriatico), provocati da basse pressioni che si formano sul Golfo di Genova; questi portano sensibili cali termici e, talvolta, episodi di burrasca con neve (anche questi, del tutto scomparsi per molti anni, evidenziano una certa tendenza al ritorno in questi ultimi anni, soprattutto a fine inverno). Le nebbie sono un fenomeno caratteristico e comune per tutta la val Padana e sono presenti anche a Padova, seppure in misura minore rispetto al passato; la loro diminuzione va riferita più che alla provincia al centro urbano, che costituisce una grossa 'isola di calore'. Le brinate, intense un tempo e durevoli anche per tutto il giorno fino anche a 10 giorni consecutivi, sono molto ridimensionate e solo eccezionalmente insistono in zona urbana per tutto il giorno. Il cuscinetto freddo, fenomeno importante nelle zone più interne della pianura padana, soprattutto nel Piemonte, è a Padova evento ormai piuttosto modesto e raramente produce, come nel lontano passato, precipitazioni nevose durature per scorrimento di aria più calda in quota per l’arrivo di perturbazioni atlantiche. Venti caratteristici su Padova sono quelli da nord/ nord-est (bora e tramontana), lo scirocco (che porta aumenti termici sensibili e talore piogge consistenti), il maestrale in autunno; solo in qualche occasione arriva anche un debole [[fohn]], il vento di caduta caratteristico delle zone alpine, che riscalda le fredde e limpide giornate invernali.
Le estati sono calde, soleggiate e afose ma raramente insopportabili, benché negli ultimi anni si siano avuti picchi di calore che, per intensità e durata, hanno avvicinato o battuto i record storici. La temperatura più alta fu registrata all'Orto Botanico nell'agosto 2003 con +39.8&nbsp;°C.
 
'''Le estati''' sono molto calde ed afose, con un clima che mette a severo disagio il viaggiatore proveniente da climi più secchi. Non sono pochi i giorni di giugno, luglio ed agosto in cui la combinazione tra alte temperature ed elevate umidità relative rende molto disagevole l’ambiente climatico. Le precipitazioni sono in genere scarse, ma talvolta l’irruzione di aria fredda produce episodi temporaleschi anche di forte intensità, soprattutto verso la fine dell’estate; frequenti sono le grandinate, anche con dimensioni pericolose dei chicchi (2 settembre 1982, 28 agosto 2003 le più rovinose), e i colpi di vento talvolta producono danni consistenti. Le temperature massime sono attorno ai 34, 35&nbsp;°C e possono perdurare anche per più giorni; punte da record si sono verificate nel luglio 2006, con anche 37&nbsp;°C, indotte da anticicloni a matrice nord-africana. La temperatura più alta fu registrata all'Orto Botanico nell'agosto 2003 con +39.8&nbsp;°C.
A tal proposito vengono riportati i dati meteorologici principali riferiti al periodo 2000-2016 (stazione di Padova Orto Botanico). I suddetti dati sono stati resi disponibili dall'ARPAV<ref>http://www.arpa.veneto.it/dati-ambientali/open-data/clima/principali-variabili-meteorologiche</ref>.
 
A tal proposito vengono riportati i dati meteorologici principali riferiti al periodo 2000-2016 (stazione di Padova Orto Botanico). I suddetti dati sono stati resi disponibili dall'ARPAV.<ref>{{Cita web |url=http://www.arpa.veneto.it/dati-ambientali/open-data/clima/principali-variabili-meteorologiche |titolo=Principali variabili meteorologiche — ARPA Veneto |accesso=10 luglio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170430222836/http://www.arpa.veneto.it/dati-ambientali/open-data/clima/principali-variabili-meteorologiche|dataarchivio=30 aprile 2017 |urlmorto=no}}</ref>
 
{{ClimaAnnuale
|nome = Dati meteo<!-- Se non indicato, apparirà "Mese" -->
|tempmax = 7.3, 9.6, 14.5, 19.1, 24.0, 27.9, 30.2, 29.9, 24.8, 18.7, 12.8, 8.1
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->|tempmax01 = 7.3<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->|tempmax02 = 9.6|tempmax03 = 14.5|tempmax04 = 19.1|tempmax05 = 24.0|tempmax06 = 27.9|tempmax07 = 30.2|tempmax08 = 29.9|tempmax09 = 24.8|tempmax10 = 18.7|tempmax11 = 12.8|tempmax12 = 8.1
|tempmedia = 3.9, 5.4, 9.7, 14.0, 18.7, 22.7, 24.7, 24.0, 19.4, 14.5, 9.5, 4.8
<!-- Temperature medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->|tempmedia01 = 3.9<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->|tempmedia02 = 5.4|tempmedia03 = 9.7|tempmedia04 = 14.0|tempmedia05 = 18.7|tempmedia06 = 22.7|tempmedia07 = 24.7|tempmedia08 = 24.0|tempmedia09 = 19.4|tempmedia10 = 14.5|tempmedia11 = 9.5|tempmedia12 = 4.8<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->|tempmin01 = 1.5<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->|tempmin02 = 2.3|tempmin03 = 5.8|tempmin04 = 9.7|tempmin05 = 14.1|tempmin06 = 18.0|tempmin07 = 19.9|tempmin08 = 19.4|tempmin09 = 15.5|tempmin10 = 11.4|tempmin11 = 7.0|tempmin12 = 2.2
|tempmin = 1.5, 2.3, 5.8, 9.7, 14.1, 18.0, 19.9, 19.4, 15.5, 11.4, 7.0, 2.2
<!-- Piovosità totali mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in mm), da gennaio (01) a dicembre (12) -->|pioggia01 = 57.7<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->|pioggia02 = 76.6|pioggia03 = 81.6|pioggia04 = 83.8|pioggia05 = 101.9|pioggia06 = 80.0|pioggia07 = 72.6|pioggia08 = 77.5|pioggia09 = 92.1|pioggia10 = 94.3|pioggia11 = 108.1|pioggia12 = 60.6
|pioggia = 57.7, 76.6, 81.6, 83.8, 101.9, 80.0, 72.6, 77.5, 92.1, 94.3, 108.69, 60.6
<!-- I giorni di pioggia (numero anche con cifre decimali, senza unità di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->|giornipioggia01 = 6<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->|giornipioggia02 = 6|giornipioggia03 = 7|giornipioggia04 = 9|giornipioggia05 = 9|giornipioggia06 = 7|giornipioggia07 = 6|giornipioggia08 = 7|giornipioggia09 = 6|giornipioggia10 = 8|giornipioggia11 = 8|giornipioggia12 = 6
|giornipioggia = 6, 6, 7, 9, 9, 7, 6, 7, 6, 8, 8, 6
<!-- I giorni di gelo (numero anche con cifre decimali, senza unità di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->|giornigelo01 = |giornigelo02 = |giornigelo03 = |giornigelo04 = |giornigelo05 = |giornigelo06 = |giornigelo07 = |giornigelo08 = |giornigelo09 = |giornigelo10 = |giornigelo11 = |giornigelo12 = 0
|umido = 82, 76, 72, 71, 69, 67, 65, 69, 73, 81, 84, 82
<!-- Umidità percentuali medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in %), da gennaio (01) a dicembre (12) -->|umido01 = 82<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->|umido02 = 76|umido03 = 72|umido04 = 71|umido05 = 69|umido06 = 67|umido07 = 65|umido08 = 69|umido09 = 73|umido10 = 81|umido11 = 84|umido12 = 82
|vento = NE, NE, NNE, NNE, NNE, NNE, NE, NE, NE, NE, NE, NNE
<!-- Insolazioni giornaliere medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in h), da gennaio (01) a dicembre (12) -->|elio01 = |elio02 = |elio03 = |elio04 = |elio05 = |elio06 = |elio07 = |elio08 = |elio09 = |elio10 = |elio11 = |elio12 = 2
|intensità =
<!-- Ventosità medie mensili, direzione (S-E-N-W-SSW-SSE-NNW-ecc.)
}}
e valore (numero anche con cifre decimali, misurato in nodi), da gennaio (01) a dicembre (12) -->|dir01 = NE|nodi01 = |dir02 = NE|nodi02 = |dir03 = NNE|nodi03 = |dir04 = NNE|nodi04 = |dir05 = NNE|nodi05 = |dir06 = NNE|nodi06 = |dir07 = NE|nodi07 = |dir08 = NE|nodi08 = |dir09 = NE|nodi09 = |dir10 = NE|nodi10 = |dir11 = NE|nodi11 = |dir12 = NNE|nodi12 = |Precipitazioni (mm)=}}
 
Frequentemente la città è soggetta a temporali estivi, che allo scontro di masse d'aria diverse (fronti freddi che interrompono la calura) possono diventare violenti, con grandinate e forti colpi di vento soprattutto nella prima metà di giugno e nell'ultima di agosto. Fra le diverse [[tornado|trombe d'aria]] che si sono verificate, particolari furono quella distruttiva dell'agosto 1756 e quella che sfiorò la città per poi investire [[Venezia]] nel settembre 1970.
 
La [[primavera]] e l'[[autunno]] sono stagioni di passaggio, per loro natura incerte e spesso turbolente. Sono generalmente le stagioni più piovose (la più secca è l'[[inverno]]) e presentano forti differenze termiche da mese a mese. Se marzo e novembre possono presentarsi come mesi invernali, con gelate e nevicate, ad aprile ed ottobre si possono anche godere i primi/ultimi caldi (pur se raramente ede a livelli gradevoli, non fastidiosi come l'afa estiva); mentre maggio e settembre hanno caratteristiche nettamente più vicine all'[[estate]], specialmente per quanto riguarda il primo mese autunnale, mentre l'ultimo mese primaverile è più frequentemente perturbato.
 
'''Le primavere''' negli ultimi anni dimostrano una certa tendenza ad un prolungamento della stagione fredda, con ripetuti afflussi freddi dai Balcani che si susseguono anche fino ad aprile inoltrato, con episodi anche nevosi. Discreti sono gli apporti di pioggia. Maggio è caratterizzato dai primi caldi che possono arrivare anche sui 30&#32;°C. Anni anomali presentano periodi caldi anche in aprile, ma la tendenza degli ultimi anni per i mesi di marzo e di aprile è per un clima fresco, caratterizzato da tempo prevalente da est. In questi mesi compaiono anche i primi temporali caratteristici della pianura padana, solo eccezionalmente di una certa intensità
==== Temperature e precipitazioni annue dal 2002 ====
 
Vengono di seguito riportati alcuni dati climatologici fondamentali per quanto concerne il [[clima]] della città di Padova<ref>{{Cita web|autore = Comune di Padova|url = http://www.padovanet.it/allegati/C_1_Allegati_16168_Allegato.pdf|titolo = Annuario Statistico Comunale|accesso = |data = }}</ref>, suddivisi per anno, dal 2002 al 2016. I dati sono relativi alla stazione meteorologica dell'[[Orto Botanico di Padova]].
'''L’autunno''' negli ultimi decenni dimostra sempre più una tendenza ad essere un prolungamento dell’estate, con temperature abbastanza alte nel primo periodo, in lenta discesa verso il suo finire; sembrano comunque ormai assenti le poderose irruzioni di aria fredda che a partire da metà novembre un tempo segnavano l’arrivo della stagione fredda; solo qualche episodio di maestrale preannuncia in questi ultimi anni il sopraggiungere dell’inverno. La stagione autunnale a Padova è contraddistinta solitamente da un guasto nel tempo verso la fine di settembre, da belle giornate in ottobre, che durano anche per un lungo periodo e infine da un clima umido e nebbioso in novembre. Le precipitazioni possono essere a volte abbastanza intense, con sciroccate pronunciate; più raramente, si hanno autunni secchi.
{| class="wikitable sortable" style= "text-align: center"
! Anno!! Minima assoluta!! Massima assoluta!! Precipitazioni!! Giorni piovosi
|-
| 2002|| -4,9&nbsp;°C|| 35,9&nbsp;°C|| 1109&nbsp;mm|| 96
|-
| 2003|| -4,8&nbsp;°C|| '''39,8&nbsp;°C'''|| 698&nbsp;mm|| 62
|-
| 2004|| -2,8&nbsp;°C|| 36,2&nbsp;°C|| 1101&nbsp;mm|| 93
|-
| 2005|| -4,8&nbsp;°C|| 34,9&nbsp;°C|| 1109&nbsp;mm|| 75
|-
| 2006|| -5,4&nbsp;°C|| 37,0&nbsp;°C|| 872&nbsp;mm|| 69
|-
| 2007|| -2,2&nbsp;°C|| 36,8&nbsp;°C|| 751&nbsp;mm|| 69
|-
| 2008|| -2,9&nbsp;°C|| 34,1&nbsp;°C|| 1264&nbsp;mm|| 99
|-
| 2009|| '''-7,9&nbsp;°C'''|| 35,1&nbsp;°C|| 1023&nbsp;mm|| 88
|-
| 2010|| -5,1&nbsp;°C|| 35,8&nbsp;°C|| 1350&nbsp;mm|| 112
|-
| 2011|| -2,8&nbsp;°C|| 37,5&nbsp;°C|| 672&nbsp;mm|| 63
|-
| 2012|| -6,6&nbsp;°C|| 36,9&nbsp;°C|| 735&nbsp;mm|| 73
|-
| 2013|| -2,0&nbsp;°C|| 36,1&nbsp;°C|| 1196&nbsp;mm|| 107
|-
|2014
| -2,1&nbsp;°C
|34,4&nbsp;°C
|1395&nbsp;mm
|112
|-
|2015
| -2,0&nbsp;°C
|36,6&nbsp;°C
|561&nbsp;mm
|60
|-
|2016
| -2,7&nbsp;°C
|33,9&nbsp;°C
|1134 mm
|91
|}
 
== Origini del nome ==
L'[[etimologia]] del [[toponimo]] è incerta, ma è evidente l'assonanza con l'antico nome del [[Po]] ''(Padus)''. Vi si potrebbe riconoscere la radice [[Lingua protoindoeuropea|indoeuropea]] ''pat-'', in riferimento forse ada un luogo pianeggiante ede aperto, contrapposto alle vicine zone collinari (in latino da questa radice deriva la parola "patera" che sta appunto per "piatto"), a cui si deve aggiungere un ulteriore suffisso "-av" (come nel fiume Timavo), di antica origine venetica, indicante appunto la presenza di un fiume, appunto il Brenta-Medoacus. Inoltre la terminazione "-ium", nel nome romano Patavium, indica la presenza di più villaggi poi unificatisi. (<ref>{{cita|R. Mambella)}}.</ref>
Il nome italiano della città, assonante nella terminazione con Genova (''Genua'') e Mantova (''Mantua''), mostra uno slittamento dall'antico ''Patavium'' a un ''Padua'' tardoantico e altomedievale, rimasto, ad esempio, anche nell'[[Padua|esonimo inglese della città]].
 
== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Padova |Sindaci di Padova}}
 
=== Fondazione ===
[[File:Tomba di Antenore.jpg|thumb|La cosiddetta [[Tomba di Antenore]]]]
[[File:Tomba di Antenore.jpg|miniatura|verticale|La cosiddetta [[Tomba di Antenore]]]]
Insediamenti [[preistoria|preistorici]] sono stati accertati dall'[[archeologia]], già a partire dall'[[XI secolo a.C.]] - [[X secolo a.C.]],<ref>Pertanto, parliamo di emergenze della cosiddetta [[civiltà villanoviana]].</ref> [[topografia|topograficamente]] in corrispondenza dell'odierno centro di Padova.
[[File:Padova antica.jpg|miniatura|sinistra|Foto di Padova con indicato il corso del Medoacus, le vie romane e le mura cittadine]]
La leggenda narra che la fondazione di Padova sia avvenuta nel 1132 a.C. per opera di [[Antenore]], un principe troiano scampato alla distruzione di [[Troia]]; ma è noto come tale leggenda tragga forse origine da un falso storico, opera di [[Tito Livio]], per assimilare la propria città a [[Roma]].
 
Insediamenti [[preistoria|preistorici]] sono stati accertati dall'[[archeologia]], già a partire dall'[[XI secolo a.C.]] - [[X secolo a.C.]],<ref group="N">Pertanto, parliamo di emergenze della cosiddetta [[cultura villanoviana]].</ref> [[topografia|topograficamente]] in corrispondenza dell'odierno centro di Padova.
[[File:Padova antica.jpg|thumb|left|Foto di Padova con indicato il corso del Medoacus, le vie romane e le mura cittadine]]
La leggenda narra che la fondazione di Padova sia avvenuta nel 1132 a.C. per opera di [[Antenore]], un principe troiano scampato alla distruzione di [[Troia]]; leggenda riportata anche dallo storico padovano [[Tito Livio]], nel suo ''Ab urbe condita" (la storia di Roma) per sancire l'antica alleanza che univa la propria città a [[Roma]].
 
Rappresentando uno dei principali centri della cultura [[paleoveneti|paleoveneta]], l'antica Padova sorse all'interno di un'ansa del fiume [[Brenta (fiume)|Brenta]] (durante l'antichità chiamato ''Medoacus Major'') che allora (probabilmente fino al [[Rotta della Cucca|589]]) scorreva nell'alveo dell'odierno [[Bacchiglione]] (al tempo denominato ''Medoacus Minor'' o ''Edrone''), entrando in città nei pressi della attuale Specola.
 
Nel [[302 a.C.]] Patavium dovette sostenere l'attacco portato da una flotta spartana condotta dal principe [[Cleonimo]]. Gli spartani, dopo aver attraccato le loro navi alla foce del Brenta, in un primo tempo riuscirono nel loro intento di saccheggio, cogliendo di sorpresa gli abitanti della città. Ma poi i patavini, riorganizzatisi, ricacciarono in mare gli invasori greci, infliggendo loro gravi perdite; infatti solo un quinto della loro flotta riuscì a mettersi in salvo prendendo il mare.<ref name="TLX2">[[Tito Livio]], ''[[Ab urbe condita libri]]'', X, 2.</ref>
 
=== Storia antica ===
Già a partire dal [[226 a.C.]] gli antichi patavini strinsero un'alleanza con [[Storia di Roma|Roma]] contro i [[Gallia Cisalpina|Galli Cisalpini]], alleanza poi confermata più volte, in particolare al tempo della [[Battaglia di Canne]] ([[216 a.C.]]) e della [[guerra sociale]] ([[91 a.C.]]), quando Padova e altre città transpadane combatterono al fianco dei romani. Dal [[49 a.C.]] divenne un ''municipium'' romano, e in età [[Ottaviano Augusto|augustea]] entrò a far parte della [[Regio X Venetia et Histria|X Regio]], della quale costituiva uno dei centri più importanti.
[[File:PadovaAnfiteatro1.jpg|leftminiatura|thumbsinistra|Resti di una parete del vecchio anfiteatro romano.]]
 
Già a partire dal 226 a.C. gli antichi patavini strinsero un'alleanza con [[Storia di Roma|Roma]] contro i [[Gallia Cisalpina|Galli Cisalpini]], alleanza poi confermata più volte, in particolare al tempo della [[Battaglia di Canne]] (216 a.C.) e della [[guerra sociale]] (91 a.C.), quando Padova e altre città transpadane combatterono al fianco dei romani. Dal 49 a.C. divenne un ''municipium'' romano, e in età [[Augusto|augustea]] entrò a far parte della [[Regio X Venetia et Histria|X Regio]], della quale costituiva uno dei centri più importanti.
Durante l'epoca imperiale la città divenne molto ricca grazie alla lavorazione delle lane provenienti dai pascoli dell'[[altopiano di Asiago]]. Dalla città passavano (o partivano) numerose strade che la congiungevano con i principali centri romani dell'epoca: la [[via Annia]] che la congiungeva con [[Adria]] e [[Aquileia]], la via Medoaci che portava alla [[Valsugana]] e all'[[altopiano di Asiago]], la via Astacus che la congiungeva con [[Vicenza|Vicentia]], la [[via Aurelia (Veneto)|via Aurelia]] che portava ad [[Asolo]], la via Aponense che la collegava ai centri termali dei [[Colli Euganei]]. Sia a nord che a sud della città vi erano estese [[Centuriazione del territorio di Padova|centuriazioni]]. In epoca romana, Padova<ref>Altri personaggi che in qualche modo rendono famosa Padova sono [[Stendhal]] per aver sostenuto che ''il caffè Pedrocchi è (era) il migliore d'Italia'', e [[Oscar Wilde]] per il suo [[dramma]] intitolato ''[[La duchessa di Padova]]'' ([[1883]] circa).</ref> Fu patria di [[Tito Livio]], insigne storico [[Storia di Roma|romano]] (nello stesso periodo, diede i natali ai letterati [[Gaio Valerio Flacco (poeta)|Gaio Valerio Flacco]], [[Quinto Asconio Pediano]], Trasea Peto<ref>Quest'ultimo è anche raffigurato in una [http://www.pratodellavalle.org/prato/html/trasea.htm statua di Prato della Valle].</ref>, di cui vi è ancora ricordo nella [[toponomastica]] cittadina).
 
Durante l'epoca imperiale la città divenne molto ricca grazie alla lavorazione delle lane provenienti dai pascoli dell'[[altopiano di Asiago]]. Dalla città passavano (o partivano) numerose strade che la congiungevano con i principali centri romani dell'epoca: la [[via Annia]] che la congiungeva con [[Adria]] e [[Aquileia]], la via Medoaci che portava alla [[Valsugana]] e all'[[altopiano di Asiago]], la via Astacus che la congiungeva con [[Vicenza|Vicentia]], la [[via Aurelia (Veneto)|via Aurelia]] che portava ad [[Asolo]], la via Aponense che la collegava ai centri termali dei [[Colli Euganei]]. Sia a nord che a sud della città vi erano estese [[Centuriazione del territorio di Padova|centuriazioni]]. In [[Civiltà romana|epoca romana]] il territorio di Padova era attraversato da un'altra importante [[strada romana]], la ''[[via Gallica]]''.
Con la caduta dell'impero Padova riuscì a mantenere un'economia solida, ma nel primo periodo delle [[invasioni barbariche]] fu più volte devastata, prima dagli [[Unni]] nel [[452]]-[[453]] e poi nel [[601]] dai [[Longobardi]] di [[Agilulfo]]. Le invasioni, unite alle periodiche alluvioni, portarono a un crescente spopolamento del comune. Verso la fine dell'[[VIII secolo]], la stabilità portata da [[Carlo Magno]] e le opere di bonifica e canalizzazione eseguite dai [[benedettini]] fecero ripartire l'economia cittadina e posero fine a due secoli di crisi, dando il via alla riurbanizzazione. I danni delle successive alluvioni, mitigati dalle opere dei monaci, furono aggravati dalle devastazioni operate in città dagli [[Magiari|Ungari]] nell'[[899]], nonché dai terremoti del 1004 e [[Terremoto di Verona del 1117|del 1117]].<ref name=comune>{{cita web|url= http://www.padovanet.it/informazione/il-medioevo |titolo= Il Medioevo - Dagli anni bui del declino di Roma, alla rinascita Comunale|sito= padovanet.it |accesso= 30 aprile 2017}}</ref>
[[File:Donatello, Monumento equestre al Gattamelata 03.JPG|thumb|[[Monumento equestre al Gattamelata]]]]
 
In epoca romana, Padova<ref group="N">Altri personaggi che in qualche modo rendono famosa Padova sono [[Stendhal]] per aver sostenuto che ''il caffè Pedrocchi è (era) il migliore d'Italia'', e [[Oscar Wilde]] per il suo [[dramma]] intitolato ''[[La duchessa di Padova]]'' ([[1883]] circa).</ref> fu patria di [[Tito Livio]], insigne storico [[Storia di Roma|romano]] (nello stesso periodo, diede i natali ai letterati [[Gaio Valerio Flacco (poeta)|Gaio Valerio Flacco]], [[Quinto Asconio Pediano]], Trasea Peto,<ref group="N">{{Cita web|url=http://www.pratodellavalle.org/prato/html/trasea.htm|titolo= Trasea Peto raffigurato in una statua di Prato della Valle|accesso=26 agosto 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20070927100644/http://www.pratodellavalle.org/prato/html/trasea.htm|dataarchivio=27 settembre 2007|urlmorto=sì}}</ref> di cui vi è ancora ricordo nella [[toponomastica]] cittadina).
Questi secoli videro la progressiva affermazione del [[potere temporale]] dei vescovi in città e la sempre maggiore influenza nelle campagne di famiglie di origine tedesca e [[franchi|franca]] come i [[Camposampiero (famiglia)|Camposampiero]], gli [[Este]], i [[Da Romano]] e i [[Da Carrara]]. Si delineò di conseguenza la contrapposizione tra [[guelfi e ghibellini]], che appoggiavano rispettivamente il papato e l'impero, una divisione che avrebbe portato alle sanguinose lotte intestine dell'[[Comune medievale|età comunale]].<ref name=comune/>
 
=== Storia medievale ===
Nel [[Basso Medioevo]] Padova si distinse come [[Comune medievale|Libero comune]], partecipando alla Lega Veronese e alla [[Lega Lombarda]] contro l'imperatore [[Federico Barbarossa]].<ref name=comune/> Nel periodo comunale la città si arricchì e al [[1222]] risale la fondazione dell'[[Università di Padova|Università]], una delle più antiche del mondo.<ref name=comune2>{{cita web|url= http://www.padovanet.it/informazione/il-rinascimento | titolo= Il Rinascimento - La crescita della città e l'avvento dei Carraresi | sito= padovanet.it | accesso= 30 aprile 2017}}</ref> Passata tra le file ghibelline durante la dominazione di [[Ezzelino III da Romano]],<ref name=comune/> alla sua morte tornò sotto il controllo dei guelfi e divenne oggetto di continui attacchi dei ghibellini veronesi che portarono, nel [[1318]], alla [[Signoria cittadina|signoria]] dei [[Carraresi]]. Ebbe inizio un periodo di nuovo splendore per Padova, in cui fiorirono l'economia e le arti, ma proseguirono le guerre con Verona, nonché quelle con Venezia e Milano. L'ambizione dei Carraresi segnò la fine degli [[Scaligeri]] veronesi e degli stessi Carraresi, che furono sconfitti dalla [[Repubblica di Venezia]] nel [[1405]] nella [[guerra di Padova]], dopo la quale ebbe inizio il lungo periodo di [[Dedizione (Venezia)|dedizione a Venezia]].<ref name=comune2/>
[[File:Donatello, Monumento equestre al Gattamelata 03.JPG|miniatura|[[Monumento equestre al Gattamelata]]]]
[[File:Porta Altinate (Padova) jm56450.jpg|miniatura|sinistra|verticale|[[Porta Altinate]] vista dalla piazza dei Noli, ora Garibaldi]]
 
Con la caduta dell'impero Padova riuscì a mantenere un'economia solida, ma nel primo periodo delle [[invasioni barbariche]] fu più volte devastata, prima dagli [[Unni]] nel 452-453 e poi nel 601 dai [[Longobardi]] di [[Agilulfo]], che la incendiò e la rase al suolo per impedire il ritorno dei bizantini. Le invasioni, unite alle periodiche alluvioni, portarono a un crescente spopolamento del comune. Verso la fine dell'[[VIII secolo]], la stabilità portata da [[Carlo Magno]] e le opere di bonifica e canalizzazione eseguite dai [[benedettini]] fecero ripartire l'economia cittadina e posero fine a due secoli di crisi, dando il via alla riurbanizzazione. I danni delle successive alluvioni, mitigati dalle opere dei monaci, furono aggravati dalle devastazioni operate in città dagli [[Magiari|Ungari]] nell'899, nonché dai terremoti del 1004 e [[Terremoto di Verona del 1117|del 1117]].<ref name=comune>{{cita web |url= http://www.padovanet.it/informazione/il-medioevo |titolo= Il Medioevo - Dagli anni bui del declino di Roma, alla rinascita Comunale |sito= padovanet.it |accesso= 30 aprile 2017 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20170806022521/http://www.padovanet.it/informazione/il-medioevo |urlmorto= no }}</ref>
Nei successivi quattro secoli Padova, pur perdendo importanza politica, poté godere della pace e della prosperità assicurata dalla signoria veneziana, nonché della libertà garantita alla sua Università, che richiamò studenti ed insegnanti da tutta Europa, divenendo uno dei maggiori centri dell'[[aristotelismo]] e attirando numerosi ed illustri intellettuali, come [[Galileo Galilei]]. Nel [[1509]], durante la [[guerra della Lega di Cambrai]], Padova dovette subire un terribile assedio, che fu però respinto. Dopo lo scampato pericolo, la Serenissima procedette ad opere di fortificazione, costruendo la [[Mura di Padova#Mura cinquecentesche|cinta muraria]] che ancora oggi presenta gran parte dell'aspetto originale.
 
Questi secoli videro la progressiva affermazione del [[potere temporale]] dei vescovi in città e la sempre maggiore influenza nelle campagne di famiglie di origine tedesca e [[franchi|franca]] come i [[Camposampiero (famiglia)|Camposampiero]], gli [[Este]], i [[Da Romano]] e i [[Da Carrara]]. Si delineò di conseguenza la contrapposizione tra [[guelfi e ghibellini]], che appoggiavano rispettivamente il papato e l'impero, una divisione che avrebbe portato alle sanguinose lotte intestine dell'[[età comunale]].<ref name=comune/>
Caduta la Serenissima ([[1797]]), la città fu ceduta da [[Napoleone Bonaparte]] all'[[Impero Austriaco|Austria]]. Dopo una breve parentesi all'interno del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]] napoleonico, entrò a far parte nel [[1815]] del [[Regno Lombardo-Veneto]] [[Asburgo|asburgico]]. L'8 febbraio [[1848]] vide un'insurrezione contro il dominio austriaco, guidata in particolare dagli studenti universitari. Padova entrò a far parte del [[Regno d'Italia]] solo nel [[1866]], in seguito alla [[Terza guerra di indipendenza italiana|terza guerra di indipendenza]].
 
Nel [[Basso Medioevo]] Padova si distinse come [[Età comunale|Libero comune]], partecipando alla Lega Veronese e alla [[Lega Lombarda]] contro l'imperatore [[Federico Barbarossa]].<ref name=comune/> Nel periodo comunale la città si arricchì e al 1222 risale la fondazione dell'[[Università degli Studi di Padova|Università]], una delle più antiche del mondo.<ref name=comune2>{{cita web | url= http://www.padovanet.it/informazione/il-rinascimento | titolo= Il Rinascimento - La crescita della città e l'avvento dei Carraresi | accesso= 30 aprile 2017 | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20180903215301/http://www.padovanet.it/informazione/il-rinascimento | urlmorto= no }}</ref> Passata tra le file ghibelline durante la dominazione di [[Ezzelino III da Romano]],<ref name=comune/> alla sua morte tornò sotto il controllo dei guelfi e divenne oggetto di continui attacchi dei ghibellini veronesi che portarono, nel 1318, alla [[Signoria cittadina|signoria]] dei [[Carraresi]]. Ebbe inizio un periodo di nuovo splendore per Padova, in cui fiorirono l'economia e le arti. Famiglie nobili alleate, come i [[Buzzaccarini]], commissionarono il ciclo di affreschi del Battistero del Duomo ed eressero la Chiesa dei Servi. Nello stesso periodo, tuttavia, proseguirono le guerre con Verona, nonché quelle con Venezia e Milano. L'ambizione dei Carraresi segnò la fine degli [[Scaligeri]] veronesi e degli stessi Carraresi, che dapprima videro l'occupazione di Padova da parte del duca di Milano [[Gian Galeazzo Visconti]] dal 1388 al 1390 dopo la presa di Verona nel 1387, e poi furono definitivamente sconfitti dalla [[Repubblica di Venezia]] nel 1405 nella [[guerra di Padova]], dopo la quale ebbe inizio il lungo periodo di [[Dedizione (Venezia)|dedizione a Venezia]].<ref name=comune2/>
Nel corso della [[prima guerra mondiale]], la città era il quartier generale delle forze militari italiane. Merita un cenno il fatto che l'ardimentosa (e pacifica) impresa del [[Volo su Vienna]], di [[Gabriele D'Annunzio|dannunziana]] memoria, prese le mosse dalle vicinanze di Padova ([[Museo dell'Aria e dello Spazio|Castello di]] [[Due Carrare|San Pelagio]] in comune di [[Due Carrare]], 9 agosto [[1918]]). Nei pressi della città, a [[Battaglia Terme]] il castello di Lispida fu adibito a residenza del re Vittorio Emanuele III. A [[Villa Giusti]] (in località [[Padova#Mandria|Mandria]] di Padova) fu firmato l'[[Armistizio di Villa Giusti|armistizio]] che pose termine al conflitto.
[[File:Altinate-1.jpg|thumb|left|[[Porta Altinate]] vista dall'omonima Contrada]]
 
=== Storia moderna ===
Nella [[seconda guerra mondiale]] Padova fu un importante centro della [[Resistenza italiana|resistenza]] contro il nazifascismo. Numerosi studenti e insegnanti universitari parteciparono alla [[partigiani|lotta partigiana]], a cominciare dallo stesso rettore [[Concetto Marchesi]].
[[File:Clock tower and Lion of St. Mark in Padova - just like the ones in Venice.jpg|miniatura|Il [[leone marciano]], segno di fedeltà alla [[Serenissima]] in [[Piazza dei Signori (Padova)|Piazza dei Signori]]]]
Per questo motivo l'[[Università degli Studi di Padova]] fu premiata (unica università italiana a ricevere tale onorificenza) con la [[Valor Militare|medaglia d'oro al Valor Militare]]. Alla rivolta partigiana iniziata in città nella notte tra il 26 e 27 aprile 1945, fece seguito nella tarda serata del 28 aprile l'ingresso delle truppe di liberazione britanniche e neozelandesi.<ref>{{cita web|http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2017/04/24/news/quel-28-aprile-1945-ecco-come-fu-liberata-padova-1.15244441 |Quel 28 aprile 1945, ecco come fu liberata Padova |30 aprile 2017}}</ref>
 
Nei successivi quattro secoli Padova, pur perdendo importanza politica, poté godere della pace e della prosperità assicurata dalla signoria veneziana, nonché della libertà garantita alla sua Università, che richiamò studenti ed insegnanti da tutta Europa, divenendo uno dei maggiori centri dell'[[aristotelismo]] e attirando numerosi ed illustri intellettuali, come [[Galileo Galilei]]. Nel 1509, durante la [[guerra della Lega di Cambrai]], Padova dovette subire un terribile assedio, che fu però respinto. Dopo lo scampato pericolo, la Serenissima procedette ad opere di fortificazione, costruendo la [[Mura di Padova#Mura cinquecentesche|cinta muraria]] che ancora oggi presenta gran parte dell'aspetto originale. Nel 1571 Padova contribuì alla vittoria di Lepanto inviando cento gentiluomini tra cui si distinsero i condottieri di galera Pataro [[Buzzaccarini]] e Marcantonio Santuliana.
Gli anni del dopoguerra sono stati per Padova di continuo sviluppo urbanistico ed economico grazie anche alla sua collocazione geografica, al centro di importanti vie di comunicazione che hanno favorito industrie e servizi.
La crisi sociale e politica degli [[anni 1970|anni settanta]] vide il polarizzarsi delle tensioni in vicende spesso collegate all'estremismo di frange della comunità studentesca di Padova. Fu una delle città dove organizzazioni come [[Potere Operaio]] e [[Autonomia Operaia]] furono più forti, insieme a [[Roma]] e [[Bologna]]. Questi movimenti a forte componente studentesca nacquero sotto l'egida di insigni professori della facoltà di Scienze politiche quali [[Antonio Negri]]. In città le [[Brigate Rosse]] misero a segno il loro primo delitto rivendicato con l'[[attacco alla sede MSI di Padova|attacco alla sede dell'MSI]] nel 1974.
 
=== Storia contemporanea ===
A Padova agirono anche organizzazioni eversive neofasciste come [[Ordine Nuovo (movimento)|Ordine Nuovo]] e soprattutto la [[Rosa dei venti (storia)|Rosa dei venti]], organizzazione eversiva parallela al [[Servizio informazioni difesa|SID]], servizio segreto delle forze armate italiane, accusata di collaborare anche con strutture della [[NATO]] nella lotta al comunismo.<ref>{{cita libro|url= https://books.google.co.jp/books?id=QZrcDAAAQBAJ&pg=PT189&lpg=PT189 |titolo= Notiziari Eretici | autore= Francesco Preziosi | editore= Antonio Tombolini editore |anno= 2016 |ISBN= 8893370581 |p=189}}</ref> Negli anni novanta molti furono i politici e gli imprenditori padovani coinvolti nei vari scandali di [[Mani pulite]] e [[Tangentopoli]].<ref>{{cita web|http://www.paologiaretta.it/2012/02/anche-a-padova-la-politica-era-partita-per-la-tangente/ |Anche a Padova la politica era partita per la tangente |30 aprile 2017}}</ref>
Caduta la Serenissima (1797), la città fu ceduta da [[Napoleone Bonaparte]] all'[[Impero austriaco|Austria]]. Dopo una breve parentesi all'interno del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]] napoleonico, entrò a far parte nel 1815 del [[Regno Lombardo-Veneto]] [[Casa d'Asburgo|asburgico]]. L'8 febbraio 1848 vide un'insurrezione contro il dominio austriaco, guidata in particolare dagli studenti universitari. Padova entrò a far parte del [[Regno d'Italia]] solo nel 1866, in seguito alla [[Terza guerra d'indipendenza italiana|terza guerra di indipendenza]].
 
Nel corso della [[prima guerra mondiale]], la città era il quartier generale delle forze militari italiane. Merita un cenno il fatto che l'ardimentosa (e pacifica) impresa del [[Volo su Vienna]], di [[Gabriele D'Annunzio|dannunziana]] memoria, prese le mosse dalle vicinanze di Padova ([[Museo dell'aria e dello spazio|Castello di]] [[Due Carrare|San Pelagio]] in comune di [[Due Carrare]], 9 agosto 1918). Nei pressi della città, a [[Battaglia Terme]] il castello di Lispida fu adibito a residenza del re Vittorio Emanuele III. A [[Villa Giusti]] (in località [[#Mandria|Mandria]] di Padova) fu firmato l'[[Armistizio di Villa Giusti|armistizio]] che pose termine al conflitto.
Tra la fine del XX e l'inizio del [[XXI secolo]], la città ha vissuto importanti cambiamenti urbanistici, con la costruzione di nuovi moderni edifici direzionali e residenziali e con un profondo rinnovo della viabilità, articolatosi intorno alla realizzazione della [[tangenziale di Padova|tangenziale cittadina]] e della [[tranvia di Padova]].
 
Nella [[seconda guerra mondiale]] Padova fu un importante centro della [[Resistenza italiana|resistenza]] contro il nazifascismo. Numerosi studenti e insegnanti universitari parteciparono alla [[partigiano|lotta partigiana]], a cominciare dallo stesso rettore [[Concetto Marchesi]].
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Per questo motivo l'[[Università degli Studi di Padova]] fu premiata (unica università italiana a ricevere tale onorificenza) con la [[Ricompense al valor militare|medaglia d'oro al Valor Militare]]. Alla rivolta partigiana iniziata in città nella notte tra il 26 e 27 aprile 1945, fece seguito nella tarda serata del 28 aprile l'ingresso delle truppe di liberazione britanniche e neozelandesi.<ref>{{cita web | url = http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2017/04/24/news/quel-28-aprile-1945-ecco-come-fu-liberata-padova-1.15244441 | titolo = Quel 28 aprile 1945, ecco come fu liberata Padova |data = 30 aprile 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170428221402/http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2017/04/24/news/quel-28-aprile-1945-ecco-come-fu-liberata-padova-1.15244441 | dataarchivio = 28 aprile 2017 | urlmorto = no }}</ref>
[[File:Daniele1357 Libeskind 01.jpg|thumb|left|Monumento di Daniel Libeskind]]
 
Gli anni del dopoguerra sono stati per Padova di continuo sviluppo urbanistico ed economico grazie anche alla sua collocazione geografica, al centro di importanti vie di comunicazione che hanno favorito industrie e servizi.
{{vedi anche|Monumenti di Padova}}
La crisi sociale e politica degli [[anni 1970|anni settanta]] vide il polarizzarsi delle tensioni in vicende spesso collegate all'estremismo di frange della comunità studentesca di Padova. Fu una delle città dove organizzazioni come [[Potere Operaio]] e [[Autonomia Operaia]] furono più forti, insieme a [[Roma]] e [[Bologna]]. Questi movimenti a forte componente studentesca nacquero sotto l'egida di professori della facoltà di Scienze politiche quali [[Antonio Negri]]. In città le [[Brigate Rosse]] misero a segno il loro primo delitto rivendicato con l'[[Assalto alla sede del Movimento Sociale Italiano di Padova|attacco alla sede dell'MSI]] nel 1974.
[[File:Piazza Capitanio PD.jpg|thumb|Una suggestiva veduta notturna da Piazza dei Signori verso il Palazzo del Capitanio]]
L'apparato monumentale (nella più vasta accezione) del contesto urbano, quale oggi si offre all'osservazione del visitatore, testimonia largamente le varie fasi della vicenda storica patavina.
 
A Padova agirono anche organizzazioni eversive neofasciste come [[Ordine Nuovo (movimento)|Ordine Nuovo]] e soprattutto la [[Rosa dei venti (storia)|Rosa dei venti]], organizzazione eversiva parallela al [[Servizio informazioni difesa|SID]], servizio segreto delle forze armate italiane, accusata di collaborare anche con strutture della [[NATO]] nella lotta al comunismo.<ref>{{cita libro |url= https://books.google.co.jp/books?id=QZrcDAAAQBAJ&pg=PT189&lpg=PT189 |titolo= Notiziari Eretici |autore= Francesco Preziosi |editore= Antonio Tombolini editore |anno= 2016 |ISBN= 8893370581 |p= 189 |accesso= 30 aprile 2017 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20180904011258/https://books.google.co.jp/books?id=QZrcDAAAQBAJ&pg=PT189&lpg=PT189 |urlmorto= no }}</ref> Negli anni novanta molti furono i politici e gli imprenditori padovani coinvolti nei vari scandali di [[Mani pulite]] e [[Tangentopoli]].<ref>{{cita web | url = http://www.paologiaretta.it/2012/02/anche-a-padova-la-politica-era-partita-per-la-tangente/ | titolo = Anche a Padova la politica era partita per la tangente | data = 30 aprile 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180904052339/https://www.paologiaretta.it/2012/02/anche-a-padova-la-politica-era-partita-per-la-tangente/ | urlmorto = no }}</ref>
Se, difatti, non è più presente alcuna traccia delle (supposte) origini preistorico-leggendarie, ogni altra fase cronologica ha lasciato tangibili manifestazioni in altrettanti luoghi salienti e caratteristici, a partire dall'Arena romana, passando per le varie cinte murarie, torri medievali, palazzi di età signorile, chiese ed altri luoghi di culto (cristiani e non), edifici simbolici del potere civile, templi della cultura (il ''Bo'', l'Orto botanico), fino ad espressioni di architettura d'avanguardia (quali, ad esempio, il monumento di [[Daniel Libeskind]] ai caduti delle Torri Gemelle di New York, o la [[Torre Net]]): tutti capisaldi urbanistici che verranno analizzati e descritti in prosieguo e/o nella voce specifica testé richiamata, oltre che nella voce [[Storia di Padova]].
 
Tra la fine del XX e l'inizio del [[XXI secolo]], la città ha vissuto importanti cambiamenti urbanistici, con la costruzione di nuovi moderni edifici direzionali e residenziali e con un profondo rinnovo della viabilità, articolatosi intorno alla realizzazione della [[Raccordo Anulare di Padova|tangenziale cittadina]] e della [[tranvia di Padova]].
=== Architetture militari ===
{{Citazione|Urbs ipsa moenia.|[[Isidoro di Siviglia]]}}
{{Citazione|Murus ubique.|[[Donatello di Urbino]]}}
{{Vedi anche|Mura di Padova}}
[[File:Mappagiovannivalle.gif|thumb|upright|Mappa di Padova del 1700]]
 
===Simboli===
La città dal periodo medievale in poi ha avuto tre cerchie di mura che fortificavano la città succedutesi nel tempo.
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del Capo del Governo del 22 agosto 1941.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/8783edda-d669-4f31-ac25-83a5023b1a3b/1194-padova|titolo=Bozzetto dello stemma del Comune di Padova|accesso=5 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
; Stemma
{{Citazione|D'argento, alla croce di rosso. Corona: d'oro gemmata di otto fioroni (cinque visibili).}}
; Gonfalone
{{Citazione|Drappo di bianco alla croce di rosso, ornato di volute alternate di fogliami d'oro, terminante nel basso con cinque liste, di cui la mediana di rosso e le altre quattro laterali di bianco cariche delle volute suddette, bordate e frangiate d'oro. Il drappo sarà appeso ad un'asta orizzontale e sostenuta da cordoni d'oro ad un’altra verticale, ambedue le aste foderate di velluto rosso con bullette dorate poste a spirale. L'asta verticale sarà cimata da una sfera armillare dorata di tre cerchi disposti in forma di croce.}}
 
==== Onorificenze ====
La prima cerchia, costruita tra il 1195 e il 1210, è quella delle mura cosiddette "comunali" perché eretta durante il periodo del libero comune padovano. Essa cingeva la parte più centrale della città, la cosiddetta "insula" poiché interamente circondata da canali (oggi in parte scomparsi). Di questa cerchia restano tre porte: due di esse ancora oggi transitabili ([[porta Molino]], [[porta Altinate]], [[porta della Cittadella Vecchia]]) mentre una terza fu inglobata nel Trecento nelle strutture del [[Castelvecchio (Padova)|Castelvecchio]]. Inoltre rimangono numerosi tratti della cinta muraria lungo l'antico percorso, spesso inglobati tra costruzioni moderne.
{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al merito della sanità pubblica
|immagine = SanitaPubblicaNO.png
|collegamento_onorificenza = Medaglia al merito della sanità pubblica
|data = [[28 marzo]] [[2025]]<ref>{{Cita web|autore=Presidenza della Repubblica Italiana|wkautore=Presidente della Repubblica Italiana|url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/1594969|titolo=Città di Padova|data=28 marzo 2025|accesso=7 aprile 2025}}</ref>
|motivazione = Per i valori espressi nel campo sanitario e didattico durante la “Grande Guerra”, dove Padova si distinse nell’assistenza sanitaria, divenendo una vera e propria “Città ospedale militare”. La città riuscì a sopperire alla carenza di medici impegnati al fronte, si approntarono circa 8000 posti letto in edifici pubblici e privati, organizzando altresì corsi accelerati di medicina e chirurgia per oltre 1000 studenti provenienti da tutte le università italiane.
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Nel corso del Trecento, con l'espandersi delle aree urbanizzate furono realizzate, in vari momenti, le mura cosiddette "carraresi" perché costruite in gran parte durante la signoria dei Da Carrara. Di queste mura restano pochissimi resti visibili in alzato, e sono perlopiù inglobate in altre costruzioni e fortificazioni rinascimentali. Queste mura di stampo ancora medievale resistettero, con opportuni adattamenti, all'assedio che Padova subì nel 1509 ad opera delle truppe della [[lega di Cambrai]].
{{vedi anche|Monumenti di Padova|Costruzioni di Padova per altezza}}
[[File:Piazza dei Signori (4).jpg|thumb|Veduta notturna da [[Piazza dei Signori (Padova)|Piazza dei Signori]] verso il Palazzo del Capitanio]]
L'apparato monumentale (nella più vasta accezione) del contesto urbano, quale oggi si offre all'osservazione del visitatore, testimonia largamente le varie fasi della vicenda storica patavina.
 
Se, difatti, non è più presente alcuna traccia delle (supposte) origini preistorico-leggendarie, ogni altra fase cronologica ha lasciato tangibili manifestazioni in altrettanti luoghi salienti e caratteristici, a partire dall'Arena romana, passando per le varie cinte murarie, torri medievali, palazzi di età signorile, chiese ed altri luoghi di culto (cristiani e non), edifici simbolici del potere civile, templi della cultura (il ''Bo'', l'Orto botanico), fino ad espressioni di architettura d'avanguardia (quali, ad esempio, il monumento di [[Daniel Libeskind]] ai caduti delle Torri Gemelle di New York, o la [[Torre Net]]).
In seguito a questo assedio la [[Serenissima]] decise di dotare la città di una nuova cerchia di mura adatta a resistere all'introduzione dell'artiglieria nelle tecniche di guerra. I lavori iniziarono nel 1513 per andare avanti circa fino alla metà del XVI secolo. Questa cerchia è ancora esistente quasi per intero seppur in diversi stati di conservazione a seconda dei vari tratti. Il suo perimetro è di circa 11 chilometri, con 20 bastioni e 6 porte (sulle 8 originarie). Queste mura sono solitamente denominate "veneziane" o "rinascimentali".
 
=== Architetture religiose ===
{{Vedi anche|Chiese di Padova|Comunità ebraica di Padova}}
[[File:Basilica di Sant'Antonio da Padova.jpg|miniatura|[[Basilica di Sant'Antonio di Padova]]]]
 
Tra i luoghi di culto cattolici, il maggiore è la [[Duomo di Padova|basilica cattedrale di santa Maria Assunta]] sede della [[diocesi di Padova]], ma è altresì importante la [[Basilica di Sant'Antonio (di Padova)|pontificia basilica di sant'Antonio]], santuario internazionale e tra le principali mete del turismo religioso al mondo. In Prato della Valle sorge poi la [[basilica di Santa Giustina]], abbaziale, che ospita insigni reliquie. GliNumerose edificisono romanicii luoghi di culto: le chiese [[arte romanica|romaniche]] [[Chiesa di Santa Sofia (Padova)|santadi Santa Sofia]] di, [[Chiesa di San Nicolò (Padova)|sandi San Nicolò]] ed il [[Battistero di Padova|Battistero]],; le chiese gotiche degli [[Chiesa degli Eremitani|degli Eremitani]], di [[Chiesa di Santa Maria dei Servi (Padova)|santadi Santa Maria dei Servi]], di [[Chiesa di San Francesco Grande (Padova)|di San Francesco Grande]].; Lele chieseopere dello [[Vincenzo Scamozzi|Scamozzi]],: [[Chiesa di San Gaetano (Padova)|di San Gaetano]] e [[Chiesa di Ognissanti (Padova)|di Ognissanti]].; Lainfine la grande [[Basilica del Carmine (Padova)|basilicaBasilica del Carmine]] e, il [[Santuario di San Leopoldo Mandic]] e il [[Cimitero Maggiore (Padova)|santuariocimitero Maggiore di San LeopoldoPadova]], costruito nell'Ottocento.
 
La [[Sinagoga di Padova di rito italiano|Sinagoga di Padova]],<ref>{{Cita web|url=http://www.turismopadova.it/Itinerari/copy10_of_trip/it/view|titolo=Padova ebraica|sito=TurismoPadova (pubblicazione della Provincia PD)|accesso=26 agosto 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20070513202822/http://www.turismopadova.it/Itinerari/copy10_of_trip/it/view|dataarchivio=13 maggio 2007|urlmorto=sì}}</ref> situata nella zona centrale del ghetto (adiacente alle piazze) con gli antichi cimiteri ebraici – situati nella contrada Savonarola – testimoniano la vivace attività della comunità giudaica nella città.
{{Vedi anche|Comunità ebraica di Padova}}
La [[Sinagoga]] di Padova<ref>[http://www.turismopadova.it/Itinerari/copy10_of_trip/it/view Scheda "Padova ebraica" su ''Turismo Padova'' (pubblicazione della Provincia PD)]</ref>, situata nella zona centrale del Ghetto (adiacente alle piazze) con gli antichi cimiteri ebraici - situati nella contrada Savonarola - testimoniano la vivace attività della comunità giudaica nella città.
 
Vicino allo studentato di via Campagnola è stata rinvenuta una [[necropoli]] di 220 tombe risalenti datate tra l'[[età augustea]] fino al II sec. dopo Cristo, unitamente a un nucleo più antico datato tra il quinto e sesto secolo avanti Cristo.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.padovaoggi.it/attualita/necropoli-scavi-via-campagnola-padova-19-maggio-2025.html|titolo=Scoperta una nuova necropoli del VI secolo avanti Cristo durante i lavori per lo studentato|sito=PadovaOggi|accesso=2025-05-26}}</ref>
La comunità di [[Scientology]] ha trovato sede in Villa Lanza. [[File:Sina-pd3.jpg|thumb|Ingresso della Sinagoga di Padova]]
 
=== Architetture civili e monumenti ===
[[File:TorreanzianiPDerbePiazza delle Erbe a Padova, veduta generale.jpg|miniatura|destra|Il[[Palazzo della Ragione (Padova)|Palazzo comunaledella daRagione]] piazzain [[Piazza delle Erbe (Padova)|Piazza delle Erbe]]]]
[[File:IMG 0146 Bar Pedrocchi.jpg|miniatura|[[Caffè Pedrocchi]]]]
* [[Palazzo Comunale (Padova)|Palazzo Comunale]], municipio cittadino, di cui fa parte il [[Palazzo della Ragione (Padova)|Palazzo della Ragione]].
* [[Palazzo del Bo]], sede storica dell'università
* [[Arco VallaressoValaresso]]
* [[Torre dell'Orologio (Padova)|Torre dell'Orologio]]
* [[Caffè Pedrocchi]], il "caffè senza porte"
* [[Loggia del Consiglio (Padova)|Loggia del Consiglio]]
* [[Palazzo Liviano]], sede della facoltà di lettere e filosofia dell'Università
* [[Palazzo del Monte di Pietà (Padova)Nuovo|Palazzo del Monte di Pietà]] in piazza del Duomo, attuale sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
* [[Palazzo del Monte di Pietà Vecchio]]
* [[Centro culturale Altinate/San Gaetano|Centro Culturale Altinate]]
* [[Loggia Amulea]]
* [[Loggia dei Carraresi]]
Riga 404 ⟶ 248:
 
==== Palazzi di Padova ====
[[File:Palazzo Zacco (Padua).jpg|miniatura|[[Palazzo Zacco al Prà]]]]
 
* [[Loggia e Odeo Cornaro]] a Palazzo Cornaro, il primo teatro dell'età post classica
* [[Palazzo ColpiAngeli (Padova)|Palazzo Angeli]]
* [[Palazzo Angeli (Padova)|Palazzo Angeli]] [[File:Palacio Angeli, Padua.jpg|miniatura|Palazzo Angeli]]
* Palazzo Sambonifacio in contrà Scalona
* [[Palazzo Maldura]], altra sede storica della facoltà di lettere e filosofia dell'Università
* [[Palazzo Zuckermann]], sede distaccata dei Musei Civici agli Eremitani
* [[Palazzo Zabarella]], sede di mostre ed eventi culturali
* [[Palazzo Cavalli alle Porte Contarine]], sede della scuola di ingegneria, del dipartimento di geoscienze e di istituti dell'Università
* [[Palazzo Mussato]]
* [[Palazzo Grimani (Padova)|Palazzo Grimani]]
Riga 419 ⟶ 262:
* [[Palazzo Papafava dei Carraresi]], che nel periodo della [[Repubblica di Salò]] divenne sede del Ministero dell'Educazione Nazionale
* [[Palazzo Pisani de Lazzara]]
* [[Villa Molin]]
* [[Palazzo Zacco al Prà]]
* [[Palazzo Sacerdoti]] in [[Prato della Valle]] uno degli edifici più caratteristici della città, fu progettato nel 1922 dall’ingegnere [[Augusto Berlese]] (1884-1941) in uno stile che risente di suggestioni di vario tipo (liberty, romanico, bizantino).
* Palazzo Santo Stefano<ref>{{Cita web|url=https://www.provincia.pd.it/museo-di-palazzo-santo-stefano|titolo=Museo di Palazzo Santo Stefano|autore=mercuriali|sito=www.provincia.pd.it|data=2018-10-26|lingua=it|accesso=2024-11-08}}</ref>
 
==== Portici ====
[[File:Padova juil 09 205 (8379693979).jpg|thumb|Uno scorcio dei portici nel centro cittadino]]
 
I [[portico|portici]] del centro di Padova si sviluppano per circa 25&nbsp;km,<ref name=unescoportici>{{cita web |url= http://whc.unesco.org/en/tentativelists/5010/ |titolo= The Porticoes of Bologna |data= 5 aprile 2019 |lingua= en |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20190405053422/http://whc.unesco.org/en/tentativelists/5010/ |dataarchivio= 5 aprile 2019 |urlmorto= no }}</ref> issando Padova al secondo posto dietro a Bologna, che possiede una [[Portici di Bologna|rete di portici]] estesa e ramificata come nessun'altra in Europa.<ref>{{cita web |url= http://ecopolis.legambientepadova.it/?p=18169 |titolo= Portici di Padova |accesso= 5 aprile 2019 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20190408072330/http://ecopolis.legambientepadova.it/?p=18169 |dataarchivio= 8 aprile 2019 |urlmorto= no }}</ref> La costruzione dei portici in città è un'antica tradizione, se ne trovano in stile romanico, gotico, rinascimentale, neoclassico e moderno.<ref>{{cita web | url = https://www.repubblica.it/viaggi/2017/10/31/news/padova_citta_gioiello_dove_l_arte_e_di_casa-179859018/ | titolo = Padova. Città gioiello dove l'arte è di casa |data = 5 aprile 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190406170351/https://www.repubblica.it/viaggi/2017/10/31/news/padova_citta_gioiello_dove_l_arte_e_di_casa-179859018/ | dataarchivio = 6 aprile 2019 | urlmorto = no }}</ref> Originariamente lo sviluppo totale era maggiore, ma dopo che Padova fu sottomessa dalla [[repubblica di Venezia]] (1405), diverse famiglie nobiliari eliminarono segmenti di porticati per dare risalto alle facciate dei propri palazzi.<ref name=unescoportici/>
{{chiarire|Uno dei motivi di orgoglio dei padovani è costituito dai [[portico|portici]], sono disseminati ovunque nel centro cittadino ed hanno uno sviluppo complessivo di circa 25&nbsp;km,<ref>[http://ecopolis.legambientepadova.it/?p=18169 Portici di Padova] legambientepadova.it</ref> issando Padova al secondo posto nel mondo, dietro a Bologna, che possiede una rete di portici estesa e ramificata come nessun’altra in Europa. La tradizione di costruire in città usufruendo di tale soluzione architettonica è antica, vi sono portici in stile romanico, gotico, rinascimentale, neoclassico e moderno. Rendono possibile l'attraversamento dell'intero centro storico al riparo dalla pioggia e dal sole.|Chiarire...le fonti non sono attendibili}}
 
=== Architetture militari ===
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Padova, 1967) - BEIC 6342681.jpg|thumb|I portici in una foto di [[Paolo Monti]] del 1967. Fondo Paolo Monti, [[BEIC]]]]
{{Vedi anche|Mura di Padova}}
[[File:Padova juil 09 205 (8379693979).jpg|thumb|Uno scorcio dei portici nel centro cittadino]]
La città dal periodo medievale in poi ha avuto tre cerchie di mura che fortificavano la città succedutesi nel tempo.
 
La prima cerchia, costruita tra il 1195 e il 1210, è quella delle mura cosiddette "comunali" perché eretta durante il periodo del libero comune padovano. Essa cingeva la parte più centrale della città, la cosiddetta "insula" poiché interamente circondata da canali (oggi in parte scomparsi). Di questa cerchia restano tre porte: due di esse ancora oggi transitabili ([[porta Molino]], [[porta Altinate]], [[porta della Cittadella Vecchia]]) mentre una terza fu inglobata nel Trecento nelle strutture del [[Castelvecchio (Padova)|Castelvecchio]]. Inoltre rimangono numerosi tratti della cinta muraria lungo l'antico percorso, spesso inglobati tra costruzioni moderne.
Originariamente lo sviluppo totale era di oltre 20&nbsp;km. Dopo che Padova dovette soccombere a Venezia e diventare parte della sua [[repubblica di Venezia|repubblica]] (1405), le famiglie nobili eliminarono segmenti di porticati per dare risalto alle facciate dei loro palazzi.<ref>{{en}}[http://whc.unesco.org/en/tentativelists/5010/ I portici di Bologna] sul sito dell'[[Unesco]]</ref>
 
Nel corso del Trecento, con l'espandersi delle aree urbanizzate furono realizzate, in vari momenti, le mura cosiddette "carraresi" perché costruite in gran parte durante la signoria dei Da Carrara. Di queste mura restano pochissimi resti visibili in alzato, e sono perlopiù inglobate in altre costruzioni e fortificazioni rinascimentali. Queste mura di stampo ancora medievale resistettero, con opportuni adattamenti, all'assedio che Padova subì nel 1509 ad opera delle truppe della [[lega di Cambrai]].
=== Musei ===
[[File:Museo-civ.jpg|thumb|Chiostro dei musei civici]]
* Il [[Musei Civici agli Eremitani]]<ref>[http://www.padovanet.it/padovacultura/musei/ PadovaCultura -Musei Civici]</ref> - il circuito che va sotto questo nome comprende:
** nel complesso degli [[Eremitani]]:
*** Sala multimediale della [[cappella degli Scrovegni]], per una visita virtuale dei celebri affreschi [[Giotto|giotteschi]]
*** Museo archeologico, con reperti di epoca pre-romana, romana, [[egizi]]a, [[greci|greca]], [[etruschi|etrusca]] ed [[italioti|italiota]]
*** Museo d'arte medievale e moderna, con dipinti di [[Giotto]], [[Giorgione]], [[Tiziano Vecellio|Tiziano]], [[Tintoretto]], [[Veronese]], [[Giambattista Tiepolo|Tiepolo]]
** [[Palazzo Zuckermann]], che a sua volta ospita:
*** Museo di arte applicata
*** Museo Bottacin<ref>Tutti gli enti culturali del circuito "Musei civici" sorgono nel comprensorio Scrovegni-Eremitani-Arena romana</ref>
[[File:La Cappella degli Scrovegni.JPG|thumb|left|Cappella degli Scrovegni]]
* Museo archeologico ambientale delle acque del padovano<ref>[http://www.maaap.org Sito ufficiale Museo delle acque] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080224085259/http://www.maaap.org/ |data=24 febbraio 2008 }}; è ospitato nell'ex chiesetta [[settecento|settecentesca]] di [[Sant'Eufemia di Calcedonia|Sant'Eufemia]], antica parrocchiale di Altichiero (Quartiere 6 Ovest)</ref>
* [[Museo del Risorgimento e dell'età contemporanea (Padova)|Museo del Risorgimento e dell'età contemporanea]]
* [[Museo diocesano di Padova|Museo diocesano]] di arte sacra
* Museo dell'internato ignoto (presso l'omonimo tempio)<ref>[http://digilander.libero.it/clapad5/padova/internato Sito del tempio-museo dell'internato ignoto]</ref>
* Museo della terza armata
* Museo delle antiche strumentazioni (istituto tecnico Belzoni-Boaga)
* Museo al Santo
* Oratorio di San Michele ''(vedi alla voce [[Monumenti di Padova#Seconda sezione|Monumenti di Padova, seconda sezione]])''
* [[Ponte di San Lorenzo]]
* Museo delle macchine "Enrico Bernardi"
* [[Museo di storia della medicina in Padova|Museo di storia della medicina]] nell'[[ospedale di San Francesco Grande]].
* Museo del marinaio d'Italia
* Museo di zoologia
* [[Museo di Storia della Fisica dell'Università di Padova|Museo di storia della fisica]]
* Museo di mineralogia e petrografia e paleontologia
* [[Museo del precinema]] (collezione Minici Zotti)
* La [[Specola di Padova|specola]] e l'adiacente [[Castello di Padova|castello di Ezzelino e Torlonga]].
* [[Palazzo Zabarella]]
* Museo di scienze archeologiche e d'arte
* Piano nobile del Caffè Pedrocchi
* [[Esapolis]], [[insetti|insettario]]
 
In seguito a questo assedio la [[Serenissima]] decise di dotare la città di una nuova cerchia di mura adatta a resistere all'introduzione dell'artiglieria nelle tecniche di guerra. I lavori iniziarono nel 1513 per andare avanti circa fino alla metà del XVI secolo. Questa cerchia è ancora esistente quasi per intero seppur in diversi stati di conservazione a seconda dei vari tratti. Il suo perimetro è di circa 11 chilometri, con 20 bastioni e 6 porte (sulle 8 originarie). Queste mura sono solitamente denominate "veneziane" o "rinascimentali".
[[File:Ferrari - Ufficio della Sanità di Padova nella prima meta del sec. 17., 1909 - 1133718.tif|thumb|Ferrari, ''Ufficio della Sanità di Padova'', 1909]]
 
'''Archeologia'''
=== Teatri ===
Nella storia Padova ha sempre avuto il suo posto come città di spettacolo. Attorno al 60-70 d.C. fu edificato il teatro romano detto "il [[Zairo]]", le cui fondamenta riaffiorano in occasione di bonifiche e sistemazioni della canaletta che circonda Prato della Valle<ref>{{cita web|url=http://www.lavecchiapadova.it/02-TESTI/CURIOSITA-01/PDF/148-IL%20TEATRO%20ZAIRO.pdf|titolo=Immagini dei resti dello Zairo nella canaletta di Prato della Valle}}</ref>. {{Citazione necessaria|Fanno riferimento sia agli spalti superiori che contenevano una volta le gradinate originarie, sia la loggia teatrale che ospitava il spettacolo stesso}}.
 
Necropoli IV secolo A.c.<ref>{{Cita web|url=https://www.padovaoggi.it/attualita/necropoli-scavi-via-campagnola-padova-19-maggio-2025.ht|titolo=Scoperta una nuova necropoli del VI secolo avanti Cristo durante i lavori per lo studentato}}</ref>
Le sale teatrali sono numerose e ogni anno vengono messi in scena centinaia di spettacoli. I teatri padovani sono sparsi per tutta la città; quelli principali sono:
 
* [[Teatro Verdi (Padova)|Teatro Verdi]]
Terme romane<ref>{{Cita web|url=https://www.padovaoggi.it/attualita/soprintendenza-progetto-scavi-romani-montgrotto-terme-17-dicembre-2024.|titolo=La Soprintendenza avvia un progetto di valorizzazione delle terme romane di via Scavi}}</ref>
* [[Gran Teatro Geox]]
 
* Teatro del Seminario Vescovile (da poco restaurato)
=== Aree naturali ===
* Teatro Antonianum
{{vedi anche|Aree verdi di Padova}}
* Teatro Don Bosco
[[File:Padua (1).jpg|thumb|L'[[orto botanico di Padova]]]]
* Teatro Ai Colli
 
* [[Teatro Maddalene]]
Secondo dati del 2005, la città di Padova può vantare {{M|2,5|u=km2}} di [[verde pubblico]], di cui {{M|1,7|u=km2}} di verde attrezzato (compresi i parchi-giochi per bambini, le piste ciclabili, i campi polivalenti ecc.), che corrispondono al 2,7% della superficie comunale<ref>Dati pubblicati nel libretto ''Naturalmente Padova... Tre percorsi per scoprire una città che allarga i suoi confini verdi'' (maggio 2007, edito dal Comune di Padova).</ref>. Nel 2006 Padova ha vinto il primo premio ''La città per il verde'', assegnato in occasione della manifestazione ''[[Euroflora]]'' svoltasi a [[Genova]].<ref>Fonte: pubblicazione ''Naturalmente Padova'', distribuita alla cittadinanza dal Comune di Padova.</ref>
* Piccolo Teatro
 
Tra gli spazi verdi spicca l'[[Orto botanico di Padova]], patrimonio [[UNESCO]] ed il [[Parco Treves de' Bonfili]] progettato da [[Giuseppe Jappelli]].
 
== Società ==
Riga 481 ⟶ 300:
{{Demografia/Padova}}
 
Al 31 dicembre 2019 la popolazione residente nel comune di Padova era 210 077 abitanti secondo i dati ISTAT.<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttitalia.it/veneto/64-padova/statistiche/popolazione-andamento-demografico/|titolo=Popolazione Padova (2001-2018) Grafici su dati ISTAT|sito=Tuttitalia.it|accesso=2020-04-22|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150502213539/http://www.tuttitalia.it/veneto/64-padova/statistiche/popolazione-andamento-demografico/|dataarchivio=2 maggio 2015|urlmorto=no}}</ref>
{{Citazione necessaria|La massima popolazione di Padova fu raggiunta alla data del 31/12/1978 con 242.816 abitanti}}
 
Nel 2017 i nati sono stati {{formatnum:1438}} (6,84‰), i morti {{formatnum:2582}} (12,29‰)<ref name=demoistat>{{cita web |url=http://demo.istat.it |sito=ISTAT.it |accesso=14 ottobre 2020 |titolo=Demografia in cifre |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110709154623/http://demo.istat.it/ |dataarchivio=9 luglio 2011 |urlmorto=no }}</ref> con un incremento naturale di -{{formatnum:1144}} unità rispetto al 2015 (-5,44‰). Il 31 agosto 2024, su una popolazione di {{formatnum:210440}} abitanti, si contavano 36 836 stranieri (18,0%). Le famiglie contano in media 2,08 componenti (in costante calo).<ref>{{cita web|url=http://www.padovanet.it/sites/default/files/attachment/La%20demografia%20del%20mese1217.pdf|titolo=Copia archiviata|accesso=12 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180712220740/http://www.padovanet.it/sites/default/files/attachment/La%20demografia%20del%20mese1217.pdf|dataarchivio=12 luglio 2018|urlmorto=no}}</ref> Inoltre Padova è con {{formatnum:2263.64}} ab/km² la città più densamente popolata del Veneto.
 
Al 31 dicembre 2023 Padova risultava tra le città in Italia ad aver ricevuto il numero più alto di immigrati interni ed esterni (ovvero nuovi residenti trasferiti da altre zone d'Italia e dall'estero). Oggi solo il 44% degli abitanti risulta essere nato nel comune, mentre gli immigrati costituiscono la maggioranza della popolazione residente (56% nel 2023), provenienti in minima parte dalla provincia (5%) e in larga parte dalle altre provincie del Veneto, dal meridione e dalle isole (31%, e in costante aumento), in particolare da Puglia, Campania e Sicilia. I residenti a Padova nati all'estero costituiscono il 20% della popolazione residente e sono anch'essi in costante aumento. Il dato non tiene conto delle c.d. "seconde generazioni" ovvero residenti nati a Padova con origini familiari in altre parti d'Italia e del mondo.<ref>{{Cita web|url=https://www.padovanet.it/sites/default/files/attachment/%5BWEB%5D%20Capitolo%202%202023.pdf|titolo=[WEB] Capitolo 2 2023.pdf}}</ref>
Nel 2016 i nati sono stati 1.547 (7,4‰), i morti 2.591 (12,3‰)<ref name=demoistat>{{cita web |url=http://demo.istat.it |sito=ISTAT |accesso=07 giugno 2010 |titolo=Database dell'Istituto Nazionale di Statistica}}</ref> con un incremento naturale di -1.044 unità rispetto al 2015 (-4,9‰). Il 31 dicembre 2015, su una popolazione di 210.401 abitanti, si contavano 33.395 stranieri (15,9%). Le famiglie contano in media 2,09 componenti.<ref>{{cita web|url=http://www.padovanet.it/sites/default/files/attachment/La%20demografia%20del%20mese0317.pdf}}</ref> Inoltre Padova è con 2253,96 ab/km² la città più densamente popolata del Veneto.
 
Il dato sulle provenienze geografiche non tiene conto degli oltre 47mila studenti fuori sede che popolano il capoluogo euganeo<ref>{{Cita web|url=https://www.rainews.it/tgr/veneto/video/2023/08/studenti-universitari-fuori-sede-carenza-alloggi-costo-esu-padova-7ecccc4d-886b-49d4-addb-f0d2f595c033.html#:~:text=Sono%2047%20mila%20436%20gli,gli%20iscritti%20sono%2070%20mila.|titolo=Padova, mancano case per gli studenti: posti letto a peso d'oro}}</ref>, in larga parte provenienti da altre regioni d'Italia, e dei tantissimi domiciliati in città per motivi di lavoro e ricerca (quasi 50mila).<ref>{{Cita web|url=https://www.istat.it/wp-content/uploads/2020/03/Popolazione-insistente.pdf|titolo=POPOLAZIONE INSISTENTE PER STUDIO E LAVORO}}</ref>
A Padova è stata istituita una "Commissione speciale ''Città metropolitana''", con lo scopo di coordinare le politiche del comune di Padova e dei comuni limitrofi su tematiche di importanza sovracomunale<ref>{{cita web |url=http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tassid=1071&id=5368 |titolo=Pagina del sito ufficiale dell'Amministrazione comunale riguardante la comunità metropolitana di Padova |accesso=07 giugno 2010}}</ref>.
 
A Padova è stata istituita una "Commissione speciale ''Città metropolitana''", con lo scopo di coordinare le politiche del comune di Padova e dei comuni limitrofi su tematiche di importanza sovracomunale.<ref>{{cita web |url=http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tassid=1071&id=5368 |titolo=Pagina del sito ufficiale dell'Amministrazione comunale riguardante la comunità metropolitana di Padova |accesso=7 giugno 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080409090456/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tassid=1071&id=5368 |dataarchivio=9 aprile 2008 |urlmorto=no }}</ref> Nel 2012 l'[[area metropolitana di Padova]] contava {{formatnum:401269}} abitanti.
* [[Comuni italiani per popolazione]]
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Un tempo terra di emigrazione, anche Padova, come tutto il Veneto, neglia ultimipartire dagli anni 1990 è divenuta meta di immigranti provenienti da tutto il mondoimmigrazione<ref>Daniele{{Cita Mont D'Arpizio, [web|url=http://www.scribd.com/doc/33675609/Il-colore-dei-fratelli-Quarant-anni-di-immigrazione-nelle-pagine-della-Difesa-del-popolo |titolo=Il colore dei fratelli. Quarant'anni di immigrazione], nelle pagine della Difesa del popolo,|autore=Daniele PadovaMont 2009D'Arpizio|sito= [[Scribd]]|accesso=26 agosto 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20131024073146/http://www.scribd.com/doc/33675609/Il-colore-dei-fratelli-Quarant-anni-di-immigrazione-nelle-pagine-della-Difesa-del-popolo|dataarchivio= 24 ottobre 2013|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://statistica.regione.veneto.it/Pubblicazioni/RapportoStatistico2009/Capitolo08.jsp|titolo=Popolazione migrante tra passato e presente}}</ref> con 36 836 residenti stranieri, pari al 18,0% della popolazione residente, al 31 agosto 2024.<ref>{{cita web|url=https://www.padovanet.it/sites/default/files/attachment/Dem_08_24.pdf|titolo=POPOLAZIONE RESIDENTE - aggiornamenti mensili}}</ref>
 
I cittadini stranieri residenti a Padova che hanno acquisito la cittadinanza italiana dal 2007 al 2020, sono 9 110, pari al 3,2% della popolazione residente, e in costante aumento.<ref>{{Cita web|url=https://www.padovanet.it/sites/default/files/attachment/Nuovi%20Italiani%202007-20.pdf|titolo=I “Nuovi Italiani” dal 2007 al 2020}}</ref>
Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune erano 33.395, ovvero il 15,9% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2015/index_e.html|titolo=Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2015 per sesso e cittadinanza|editore=ISTAT|accesso=15 giugno 2015}}</ref>:
 
La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla [[Romania]] con il 27,0% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla [[Moldavia]] (10,9%) e dalla [[Repubblica Popolare Cinese]] (8,4%).
# [[Romania]], 8.776
# [[Moldavia]], 4.704
# [[Nigeria]], 2.630
# [[Cina]], 2.480
# [[Marocco]], 1.970
# [[Filippine]], 1.926
# [[Albania]], 1.542
# [[Bangladesh]], 1.161
# [[Ucraina]], 823
# [[Sri Lanka]], 759
# [[Tunisia]], 506
# [[Camerun]], 455
# [[India]], 412
# [[Pakistan]], 373
# [[Serbia]], 276
 
=== Religione ===
=== Tradizioni, leggende e cultura di massa ===
[[File:Duomo (Padua) - Facade.jpg|miniatura|il [[duomo di Padova]]]]
[[Cattedrale di Padova|Sede vescovile]] a capo di una delle [[Diocesi di Padova|diocesi]] più estese ed antiche d'Italia è universalmente conosciuta anche come la ''città del Santo,'' appellativo con cui viene chiamato a Padova [[Antonio di Padova|sant'Antonio]], il famoso [[Ordine francescano|francescano]] [[Portoghesi|portoghese]], nato a [[Lisbona]] nel 1195, che visse in città per alcuni anni e vi morì il 13 giugno<ref group="N">È la data tuttora celebrata come ''festa del Santo'' dai padovani.</ref> 1231. I resti del Santo sono conservati nella [[Basilica di Sant'Antonio di Padova|Basilica di Sant'Antonio]], importante meta di pellegrinaggio della cristianità e uno dei monumenti principali cittadini. [[Antonio di Padova|Antonio]] è uno dei quattro santi patroni della città con [[Giustina di Padova|Giustina]], [[Prosdocimo di Padova|Prosdocimo]] e [[Daniele di Padova|Daniele]]. A Padova si venerano pure le reliquie di [[Luca (evangelista)|san Luca]], [[Mattia (apostolo)|san Mattia]] (entrambi gli apostoli riposerebbero presso la [[basilica di Santa Giustina]]) e [[Leopoldo da Castelnuovo|san Leopoldo Mandić]]. Nel 1829, Padova fu la sede del primo [[Rabbino|Convitto Rabbinico]], importante istituzione dell'[[ebraismo]] italiano<ref>[http://www.ucei.it/?cat=8&pag=89 Collegio Rabbinico] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140407140503/http://ucei.it/?cat=8&pag=89|data=7 aprile 2014}}, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane</ref>.
 
=== Tradizioni e folclore ===
==== I "senza" ====
Padova è nota per essere la città dei "senza"<ref>[http://www.turismopadova.it/turismo/informazioni/brochures/it/file/brpdf-pedrocchi-it Sito del turismo di Padova - Brochure sul Caffè Pedrocchi] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070425214206/http://www.turismopadova.it/turismo/informazioni/brochures/it/file/brpdf-pedrocchi-it |data=25 aprile 2007 }}</ref><ref group="N">Esistono poi altri "senza" (probabilmente di origine [[goliardiaGoliardia|goliardica]]-universitaria) che però non sono ben conosciuti nella cultura degli abitanti padovani:
 
* "Capitello senza colonna", in riferimento al capitello che si trova sotto l'angolo del ''[[Palazzo della Ragione (Padova)|Salone]]'' verso Via Fiume, attaccato alla volta ma senza la sottostante colonna;
* "Cavallo senza cavaliere", in riferimento al monumento di [[Donatello]] al condottiero Erasmo da Narni, detto il [[Gattamelata]], e che è conservato nel [[Palazzo della Ragione (Padova)|Palazzo della ragione]];
Riga 518 ⟶ 330:
* "Bo senza stalla" o "Bo senza corna": si tratta del Palazzo centrale dell'Università, chiamato il "Bo" (che in dialetto significa "bue") perché sorge sull'area dove anticamente esisteva un'osteria con l'insegna del Bucranio (il [[cranio]] del [[bue]]), frequentata non solo da commercianti di bestiame, ma poi anche dai primi studenti e professori universitari;
* "Gatta senza coda", con riferimento al condottiero Erasmo da Narni, detto il Gattamelata, il cui [[Monumento equestre al Gattamelata|monumento equestre]], opera di Donatello, sorge sulla Piazza del Santo;
* "Cavour senza occhiali": è il monumento [[bronzoBronzo|bronzeo]] a [[Camillo Benso, Conteconte di Cavour]], che sorge sull'omonima piazza centrale, il cui viso (contrariamente alla ben nota iconografia) è privo dei caratteristici [[occhiali]]. Ciò perché il viso stesso è stato ricavato dal calco della [[maschera]] funebre di Cavour, con la sola correzione degli occhi da parte dello scultore (l'informazione è stata fornita dal compianto scultore padovano [[Luigi Strazzabosco]], possessore del calco funebre suddetto);
* "Orologio senza catena": si riferisce all'orologio costruito da Jacopo Dondi nel 1344 che non ha le solite lancette ed una catena con degli ingranaggi ma dei cubi che ruotano a mostrare data e ora.
 
</ref>:
* "Santo senza nome", perché [[Antonio di Padova|Sant'Antonio]], di cui è tradizionalmente popolare la devozione, è comunemente chiamato "il Santo" per [[antonomasia]], con speciale riferimento alla [[Basilica di Sant'Antonio dadi Padova|Basilica omonima]];
* "Caffè senza porte", perché il monumentale [[Caffè Pedrocchi]], storico locale cittadino, sino al [[1916]], era aperto ventiquattro ore al giorno;
* "Prato senza erba", perché il [[Prato della Valle]], spettacolare "piazza", la più grande d'Europa secondo alcuni,<ref>[[Lionello Puppi]], Giuseppe Toffanin jr. ''Guida di Padova. Arte e storia tra vie e piazze''. Trieste, 1983. p. 163.</ref> era in realtà fino alla fine del [[XVIII secolo]], periodo in cui assunse la sistemazione attuale grazie ad Andrea Memmo, una superficie paludosa<ref>[{{Cita web |url=http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=C&tassidpadre=284&tassid=1565&id=9261 |titolo=Prato della Valle - Comune di Padova<!-- Titolo generato automaticamente -->] |accesso=21 aprile 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090817000241/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=C&tassidpadre=284&tassid=1565&id=9261 |dataarchivio=17 agosto 2009 |urlmorto=no }}</ref> dove si svolgeva la famosa "Fiera del Santo", trasformata in Fiera Campionaria nel 1919.
* "Capitello senza colonna", perché presso l'angolo nord-ovest del Palazzo della Ragione, detto il "Salone" dai Padovani, (coordinate: {{coord|45|24|26.5|N|11|52|29.2|E}}) all'incrocio di una volta, c'è un capitello ma manca la colonna sottostante.
 
Riga 532 ⟶ 343:
 
* ''la [[gatta di Sant'Andrea]]'', una statua situata su una [[colonna]] nel piccolo sagrato antistante alla [[Chiesa di Sant'Andrea (Padova)|relativa chiesa]]. Il monumento, composto da una scultura in pietra raffigurante un leone posto su una colonna d'età romana, è stato più volte distrutto, ricostruito e sostituito con copie, l'ultima delle quali è stata abbattuta il 23 settembre 2013 da un mezzo di trasporto in manovra.
* ''il [[Mura di Padova|bastione]] della Gatta''<ref group="N">Passa quasi inosservata un'altra statuetta, sommariamente riproducente una gatta seduta in posa antropomorfica, con un "topo" tra le grinfie. Il piccolo manufatto è posto a pochi metri dalla "gatta principale".</ref>, in corrispondenza dei [[Giardini della rotonda di Padova|Giardini della rotonda]] (alla confluenza delle odierne vie [[Paolo Sarpi]] e Codalunga), ci riporta all'[[assedio]] di Padova da parte degli imperiali di [[Massimiliano I d'Asburgo]], avvenuto nel [[1509]]. Gli attaccanti - che si giovavano di una [[Armi da d'assedio medioevalimedievali|macchina d'assedio]] denominata ''[[Gatto (arma)|gatto]]'', erano quasi riusciti a penetrare in quel punto la seconda [[cinta murariaMura di Padova|cinta delle mura]] tuttora visibili, ma furono arrestati dall'ingegno di [[Citolo da Perugia]], [[capitano di ventura]] che [[Assedio scientifico#La guerra di mina|minò]] il varco appena in tempo. Per dileggio, i difensori issarono una gatta su una [[picca]], sfidando i nemici a venirsela a prendere.<ref>Giuseppe Toffanin jr., ''Le strade di Padova'', cit., voce "Citolo da Perugia", pag. 127, ove è ricordata la lunga canzone dileggiatoria che iniziava così:
{{Citazione|Su, su, su, chi vol la gatta,<br />venga innanti del bastione,<br />dove in cima de un lanzone<br />la vedrete star legata,<br />su, su, su, chi vol la gatta?}} e così via per una buona dozzina di strofe.</ref>
 
<gallery>
File:Gatta-andrea.jpg|La "Gatta" di S. Sant'Andrea.
File:Gatta-bastione.jpg|La Gatta dell'omonimo bastione.
File:Gattina.jpg|La statuetta in prossimità sul B.Bastione della Gatta (v. nota di chiusura).
</gallery>
 
==== ''Universa universis patavina libertas'' ====
{{Vedi anche|Storia di Venezia}}
È il motto dell'[[Università degli studi di Padova]]; in [[lingua latina]] significa "La libertà di Padova [è] totale per tutti".<br />Ci si riferisce alla [[Libertà di manifestazione del pensiero|libertà d'insegnamento]], che oggi riteniamo un [[Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo|valore acquisito]], sia come principio di [[democrazia]] [[liberalismo|liberale]], sia come [[diritto]] [[Costituzione della Repubblica Italiana#Direttrici fondamentali|costituzionalmente]] garantito. Ma non è sempre stato così, e la ''patavina libertas'' in passato era soprattutto dovuta alla [[politica]] della [[storia di Venezia|Repubblica Serenissima]], di cui Padova fece parte dal [[1405]] al [[1797]].
 
[[Venezia]] ha sempre mantenuto una posizione di sostanziale antagonismo nei confronti dello [[Stato della Chiesa]], e ciò, fra l'altro, si rifletteva anche nell'impedire un'eccessiva ingerenza delle [[autorità]] [[chiesa cattolica|ecclesiastiche]] (e dell'[[Inquisizione]]) nel lavoro dei professori.
 
D'altronde, Venezia si avvantaggiò spesso del progresso scientifico che derivava dalla produzione culturale ed accademica patavina: sono documentati [[storiografia|storicamente]] casi in cui gli apparati di [[spionaggio]] della Serenissima si rivolsero ad esperti dell'[[Orto botanico di Padova]] per ottenerne la confezione di [[veleno|veleni]] a scopo di [[omicidio|assassinio politico]] (il che, del resto, era prassi piuttosto diffusa nella [[diplomazia]] clandestina [[Rinascimento|rinascimentale]]).
 
Nel corso dei secoli, l'Università di Padova è diventata una delle principali Università italiane, e conta attualmente 13 Facoltà, oltre 60.000 studenti e 5.000 tra docenti e personale tecnico-amministrativo.
 
==== Il Canton del Gallo ====
Riga 556 ⟶ 357:
È tradizionalmente considerato il punto più centrale della città, e pare si chiami così dal nome di una locanda o osteria che ivi sorgeva. Anche se oggi la circolazione veicolare è praticamente abolita ''in loco,'' fu proprio al Canton del Gallo che venne installata la prima pedana per il "vigile" che doveva disciplinare il traffico<ref>Toffanin, ''Le strade di Padova'' cit., pag. 205</ref>.
 
==== Il toponimo stangaStanga ====
{{Vedi anche|Ordalia}}
L'origine del toponimo viene fatta risalire all'[[Alto Medioevo]], durante il quale in questo luogo pare si tenessero i [[duello|duelli]] di ''campioni'' e ''bravi'' (due categorie di "spadaccini" [[mercenari]] che - in sostituzione degli effettivi portatori degli [[Diritto#Diritto oggettivo e diritti soggettivi|interessi]] controversi - si affrontavano con [[arma|armi]] rudimentali in una sorta di [[ordalia]] o ''giudizio di Dio'', ossia il surrogato, secondo le usanze [[barbari]]che, del [[Processo (diritto)|processo]] come mezzo di appianamento delle liti [[giudice|giudiziarie]]). I sanguinosi scontri attiravano folle di curiosi, che dovevano accomodarsi oltre i paletti (le ''stanghe'', appunto) delimitanti l'agone.
 
Risulta che il [[fenomeno]] fosse disciplinato da una [[legge]] locale, in vigore dal [[1236]] al [[1275]]. Essa, peraltro, oltre a stabilire i compensi dovuti a ''campioni'' o ''bravi'', disponeva che questa "[[professione]]" fosse appannaggio dei soli padovani, o quanto meno di chi risiedesse nelle vicinanze della città.<ref>Alessandro Baldan, "Studio storico ambientale artistico", cit., pagg. 167-169</ref>
 
In realtà diverse città dell'ex Repubblica Veneta (tra cui la vicina [[Vicenza]]) denominano "Stanga" la zona esterna alla loro porta orientale; è possibile che ''stanga'' stia semplicemente per ''zona posta a oriente'' (si confronti ''stangare'', lemma [[laguna venetadi Venezia|lagunare]] per ''girare a sinistra con un'imbarcazione'', ''sanca'' e ''stânga'', ovvero ''sinistra'' rispettivamente in [[lingua veneta|veneto]] e in [[lingua romena|romeno]]).
 
=== Istituzioni enti e associazioni ===
== Enogastronomia ==
==== GastronomiaOspedali e sanità ====
[[File:Théâtre-anatomique-Padoue.JPG|thumb|Il [[teatro anatomico di Padova]], il più antico del mondo.]]
Sebbene sia poco conosciuta, perché troppo spesso trascurata, la tradizione [[Gastronomia|gastronomica]] di Padova è lunghissima e ricca di moltissimi piatti, per lo più prodotti freschi della tradizione contadina<ref name=autogenerato1>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=10665#.UVlfessaySM Gastronomia - Comune di Padova<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Ne citeremo solo alcuni, quelli cioè definiti "tradizionali" del territorio padovano, così come riportato nel D. Lgs. 30 aprile 1998<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/98173dl.htm Dlgs 173/98<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, attenendosi alle definizioni ufficiali del Ministero delle Politiche Agricole.<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=10665#par_0 Gastronomia - Comune di Padova<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
La città di Padova è principalmente servita dal polo universitario-ospedaliero dell'[[Azienda Ospedale-Università di Padova]] (un tempo Ospedale Giustinianeo e poi Ospedale Civile). Altro nosocomio cittadino è l'Ospedale S. Antonio (ex Centro Traumatologico Ortopedico, CTO) appartenente alla stessa Azienda Ospedale-Università di Padova. È inoltre sede dell'[[Istituto Oncologico Veneto]] (IOV), struttura riconosciuta come [[Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico]] (IRCCS) dedicato alla cura dei tumori e alla ricerca in campo oncologico.
 
Sempre in città vi è la sede del Centro Militare di Medicina Legale (CMML), ex-Ospedale Militare, e il Complesso Socio Sanitario dei Colli, ex-Ospedale Psichiatrico ora adibito a centro poliambulatoriale dell'ULSS. Nel 2003 è stato chiuso il centrale Ospedale Geriatrico.
==== I Bigoli ====
I [[Bigoli]], assieme al risotto, sono il primo piatto più noto del padovano. Il sito del Comune di Padova<ref name=autogenerato1 /> definisce in questo modo i "Bìgoi" (come vengono detti in [[Lingua Veneta|veneto]]): «Pasta alimentare tipo spaghetti freschi di grosse dimensioni prodotti con farina, uova, acqua e sale. Nella variante "bigoli mori" o "bigoi neri" si usa farina integrale o nero di seppia. Ottenuti dall'impasto della farina con uova, acqua e sale, passati per uno strumento chiamato bigolaro (torchio realizzato tipicamente in bronzo) che restituisce bigoli (spaghetti) di circa 25–30&nbsp;cm di lunghezza e con un diametro non inferiore ai 2,5&nbsp;mm; vanno tenuti a riposo su di un tavolo cosparso di farina di mais, hanno una durata di 3-4 giorni». I Bigoli sono un prodotto di tradizione contadina in uso fin dai tempi della [[Serenissima Repubblica di Venezia]]; infatti, sono un piatto tipico non solo del Padovano, ma in larga parte di tutto il [[Veneto]]. Pare che nel 1604 un pastaio di Padova “Abbondanza” ottenne dal Consiglio della città il permesso di tenere brevetto per un macchinario di sua invenzione, una sorta di torchio per trafilare la pasta, con cui riuscì a produrre diversi tipi di pasta lunga tra cui dei grossi spaghettoni con cui conquistò un gran numero di clienti. Questa pasta lunga dalla superficie ruvida fu poi battezzata “bigolo”. Ne consegue che l'attrezzo per ottenerli fu chiamato bigolaro<ref>[http://www.cookaround.com/cucina-regionale/cms/veneto/monografie/bigoli Cucina regionale - Veneto - Monografie - Bigoli | Cookaround<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Con oltre {{formatnum:50000}} ricoveri l'anno, il polo dell'Azienda Ospedaliera di Padova è uno dei più grandi ospedali del nord e uno dei poli d'attrazione in Italia.<ref>{{cita web|url=http://www.sanita.padova.it/azienda-ospedaliera/i-16-numeri-dell-azienda/,25|titolo=I 16 numeri dell'Azienda|editore=Sito dell'Azienda Ospedaliera di Padova|accesso=16 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111223002506/http://www.sanita.padova.it/azienda-ospedaliera/i-16-numeri-dell-azienda/,25|dataarchivio=23 dicembre 2011|urlmorto=sì}}</ref><ref name="Giornale">{{cita news|url=http://www.ilgiornale.it/interni/ecco_ospedali_migliori_ditalia/10-03-2009/articolo-id=334777-page=0-comments=1|titolo=Ecco gli ospedali migliori d'Italia|pubblicazione=Il Giornale|accesso=16 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120318062827/http://www.ilgiornale.it/interni/ecco_ospedali_migliori_ditalia/10-03-2009/articolo-id=334777-page=0-comments=1|dataarchivio=18 marzo 2012|urlmorto=no|giorno=10|mese=03|anno=2009}}</ref>
==== La Gallina Padovana e la sua corte ====
Forse più conosciuta come animale, che come piatto edibile, è la [[Padovana (pollo)|Gallina Padovana]], tipica razza di pollo conosciuta in tutto il mondo fin dal 1600<ref>[http://www.gallinapadovana.org/ Home - Consorzio della Gallina Padovana<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. La caratteristica che più la distingue è il famoso ciuffo, che presenta, a volte in modo molto vistoso, sulla fronte. Con la Gallina Padovana tutta la produzione avicola è base per la cucina locale. La cosiddetta "Corte Padovana" riconosciuta dal Ministero comprende dalla "sorella", la [[Polverara (pollo)|Gallina di Polverara]]<ref>[http://www.gallinapolverara.it Gallina Polverara<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, all'Oca Padovana (un tempo di penne grigie e per questo chiamata "Grigia di Padova", ora perlopiù bianca)<ref>[http://www.agraria.org/oche/grigiapadovana.htm Oche: Oca Grigia Padovana<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, all'Anatra (con cui si fa il [[ragù]], utilizzato per i bigoli), alla [[Faraona|Numida Meleagris]], al [[Cappone]], al Galletto Nano(Pepoa<ref>[http://www.percorsigastronomici.it/percorsienogastronomici/Portale/prodotti.aspx?reg=v&tema=Prodotti&l=&tipo=332&scheda=336 I percorsi enogastronomici nelle regioni italiane<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>), alla Gallina Collo Nudo<ref>[http://www.agraria.org/polli/collonudo.htm Razze polli: Collo nudo italiana<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, per allargarsi ai Piccione [[Torresano]] di [[Torreglia]] o all'ancora poco diffuso Tacchino dei [[Colli Euganei]]<ref>[http://www.agraria.org/tacchini/collieuganei.htm Tacchini: Tacchino Bronzato dei Colli Euganei<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Da questa produzione avicola sono nati piatti tipici come l'[[Oca in onto]] e il Falso Parsuto, ovvero il prosciutto di petto d'oca<ref>[http://www.prodottitipici.com/prodotto/3041/falso-parsuto-prosciutto-di-petto-doca.htm Falso parsuto (Prosciutto di petto d'oca) - prodottitipici.com<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Altro animale allevato in tutte le campagne venete e diffusissimo nelle tavole padovane è il [[Coniglio]], che è molto apprezzato per il suo arrosto<ref>[http://www.cucchiaio.it/ricette/ricetta-coniglio-arrosto Ricetta coniglio arrosto - Cucchiaio d'Argento<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>; non dimentichiamo inoltre un altro piatto tipicamente padovano e in generale presente in [[Veneto]] e [[Lombardia]]: [[Polenta e osei]]. In Veneto è presente la versione salata, ovvero [[Polenta]], [[Allodola]] (piccoli uccellini comuni in tutta la penisola italica e presenti di conseguenza anche nei boschi dei [[Colli Euganei]] e dei [[Colli Berici]]) e qualche volta anche [[Pancetta]]; a [[Bergamo]] invece è presente la variante dolce<ref>[http://redirect.turismo.provincia.bergamo.it/site/index.php/it/sapori/266 Polenta e osei<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Il Centro Gallucci presso l'Azienda Ospedaliera di Padova occupa un posto rilevante in Italia per i trapianti e la chirurgia cardiaca. Prende il nome dal cardiochirurgo [[Vincenzo Gallucci]] che a Padova nel 1985 eseguì il primo [[trapianto di cuore]] in Italia. Inoltre presso il centro è stato eseguito il primo impianto di cuore artificiale in Italia il 10 dicembre 2007.<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/scienza_e_tecnologia/cuore-artificiale/cuore-artificiale/cuore-artificiale.html?ref=search.asp|titolo=Padova, batte un cuore artificiale
La cucina padovana si distingue per l'uso delle pregiate carni avicole ma anche cacciagione. Il celebre ''Risotto de figadini'', preparato con fegati e durelli di pollo, con talvolta l'aggiunta dei cuori, specialità consumata alle grandi feste religiose nelle famiglie cittadine ma anche del vasto contado. Sempre alle feste è ancora d'uso preparare pollo o soprattutto la faraona con la '''[[Pevarada]]''', salsa di origine medievale ricavata dalla cottura del pesto di fegati di pollo, spezie e aceto poi tutto ''pevarà'' ovvero pepato abbondantemente.
la prima volta che accade in Italia|pubblicazione=La Repubblica|accesso=16 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090212190906/http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/scienza_e_tecnologia/cuore-artificiale/cuore-artificiale/cuore-artificiale.html?ref=search.asp|dataarchivio=12 febbraio 2009|urlmorto=no|giorno=10|mese=12|anno=2007}}</ref>
 
Le associazioni di pubblica assistenza presenti nel territorio della città sono la sede padovana della [[Croce Rossa Italiana]], la [[Croce Verde Padova|P.O. Croce Verde]], la Croce Bianca, la ZIP Onlus e la Croce Padova.
==== I prodotti equini ====
I [[Veneti]], che dalle origini hanno abitato Padova, sono sempre stati abili allevatori di cavalli e la tradizione del consumo delle carni equine permane come una delle più tipiche del territorio. Oltre ai prodotti meglio conosciuti, come ad esempio gli sfilacci di equino<ref>[http://www.prodottitipici.com/prodotto/3093/sfilacci-di-equino.htm Sfilacci di equino - prodottitipici.com<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, sono presenti alcuni prodotti più tipici come la [[bresaola]] di cavallo, il salame di musso - che in dialetto vuol dire asino -<ref>[http://www.percorsigastronomici.it/percorsienogastronomici/Portale/prodotti.aspx?reg=v&tema=Prodotti&l=&tipo=332&scheda=323 I percorsi enogastronomici nelle regioni italiane<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, lo spezzatino, sia di cavallo che di asino, la Straecca<ref>[http://blog.giallozafferano.it/aspassoincucina/2011/03/02/carne-di-cavallo-la-straecca/ Carne di cavallo: La Straecca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> o le bistecche e le costate di cavallo.
 
==== I salumi ====
Mentre nei piatti di derivazione veneziana viene usato maggiormente il pesce, nei piatti della tradizione più tipicamente padovana sono le carni, non solo equine o della corte, a farla da padrone. I salumi infatti rappresentano una grande tradizione e bontà del padovano; tra di essi spiccano il Prosciutto Veneto Berico-Euganeo DOP<ref>[http://www.prosciuttoveneto.it/CPV-ita.html Consorzio Prosciutto Veneto - Berico Euganeo<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060514070827/http://www.prosciuttoveneto.it/CPV-ita.html |data=14 maggio 2006 }}</ref>, proveniente dalla Bassa Padovana e dalla Bassa Vicentina,
e i prodotti "nostrani padovani" riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole quali "tradizionali" come il [[salame]], la [[sopressa]]<ref>[http://www.prodottitipici.com/prodotto/3101/sopressa-nostrana-padovana.htm Sopressa nostrana padovana - prodottitipici.com<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, la [[luganega]], il [[musetto (gastronomia)|musetto]] e il coeghin - veneto per [[cotechino]]<ref>[http://www.prodottitipici.com/prodotto/3030/coeghin-nostrano-padovano.htm Coeghin nostrano padovano - prodottitipici.com<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
==== I dolci ====
Molti sono i dolci a Padova; alcuni hanno origini padovane, altri sono di origine veneziana, altri sono prettamente di origine contadina - e quindi molto semplici -, molti legati alla festa di [[Antonio di Padova|Sant'Antonio]]. Dalle mani dei pasticcieri padovani sono nate la torta "Pazientina"<ref>[http://www.saporetipico.it/prodottotipico634/veneto/tortapazientina.html Torta Pazientina-Prodotti Tipici-VENETO<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e i "Pazientini"<ref>[http://www.leterredelgusto.it/prodotto.php?prod=Pazientini Pazientini - Le Terre del Gusto<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, biscotti che non a caso ricordano le "Lingue di gatto" veneziane. Invece, dolci di origine totalmente veneziana, ma ampiamente diffusi anche nel padovano sono "Zaéti"(o Zaleti)<ref>[http://www.cookaround.com/cucina-regionale/cms/veneto/monografie/zaletti-o-zaeti Cucina regionale - Veneto - Monografie - Zaletti o zaeti | Cookaround<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e "Crostoli" o "Galani" - nome utilizzato in Veneto per indicare le chiacchiere -. I zaéti sono comuni un po' dovunque, nelle osterie, come nelle pasticcerie, presso fornai e ristoratori. Il crostolo invece si può assaggiare, come in tutta la Penisola, solo durante il [[carnevale]] e si trova, con la [[frittella]] tradizionale, di mele o di riso, un po' in tutte le pasticcerie. Tipico del padovano è invece lo zaléto con le giuggiole<ref>{{Cita libro|titolo=L'Italia dei dolci|url=http://books.google.it/books?id=qeHoUKfogVgC&pg=PA66&lpg=PA66|curatore=Luigi Cremona|p=66|editore=Touring|anno=2004|ISBN=978-88-365-2931-5}}</ref>.
 
'''Pazientina''': è un dolce prelibato e raffinatissimo, probabilmente una delle più complesse preparazioni dolciarie antiche. Si distingue per l'accuratezza della preparazione e per il gusto delicato ma deciso: secondo la tradizione sarebbe nata nel [[XVII secolo]] a Padova, forse all'interno di mura monastiche. La lunga preparazione sembra stare all'origine del nome.<ref>Si dice che un tempo fosse il premio del malato uscito dalla lunga convalescenza. Nel [[2000]] in [[Prato della Valle]] è stata preparata la pazientina più grande del mondo, entrata nel [[Guinness dei primati]]http://www.saporetipico.it/prodottotipico634/veneto/tortapazientina.html</ref>. Il dolce è preparato a strati con pasta bresciana e con la ''polenta di Cittadella'' (una sorta di pan di Spagna padovano) legati da [[zabajone]], granelle e sottili scaglie di cioccolata. È possibile degustarlo presso le pasticcerie padovane presso piazza del Duomo, o piazza della Frutta. Fuori città è facile imbattersi in imitazioni o versioni non rispettose dell'antica preparazione.
 
Molto più semplici e poveri sono i dolci rustici e contadini. Alcuni esempi sono:
 
'''Fugassa padovana (focaccia)'''<ref>[http://www.orsococa.it/ricette_di_cucina/ricetta-focaccia-Veneta.html focaccia veneta (la fugassa)<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Dolce tipico di cucina casalinga prodotto con lievito, farina, latte, uova, zucchero, burro, buccia di limone e sale. Gli ingredienti vengono amalgamati, lasciati a riposo e cotti in forno. Originariamente veniva preparata in ogni occasione di festività, da quelle religiose a quelle private, oggigiorno invece viene consumata quasi esclusivamente a Pasqua.
 
'''Torta [[sgriesolona]] o rosegòta o sbrisolona'''<ref>[http://www.laricettaperfetta.net/fregolotta-rosegota-o-sbrisolona/ Fregolotta, Rosegota o Sbrisolona | La Ricetta Perfetta<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Dolce da forno di forma rotonda, alto circa 1&nbsp;cm, particolarmente duro e nel contempo friabile, prodotto con farina gries, mandorle sgusciate e tritate, burro, rosso di uovo, zucchero, ricoperto con un foglio di pasta di mandorle scottata alla fiamma. Gli ingredienti, vengono amalgamati, posti in contenitori di forma rotonda e cotti al forno. Il dolce viene lasciato a riposo per un giorno e successivamente confezionato; ha durata molto lunga. Si tratta di un dolce di tradizione mantovana, ma presente anche in Veneto, che veniva e viene usato spezzandolo con le mani e mangiandolo senza l'uso di posate.
 
'''Torta figassa - torta di fichi'''<ref>[http://www.prodottitipici.com/prodotto/3324/torta-figassa.htm Torta figassa - prodottitipici.com<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Dolce da forno di forma rotonda, prodotto con farina gialla di mais, rossi di uovo, fichi secchi macerati in grappa, burro, zucchero, farina 00, sale. I rossi d'uovo vengono impastati con lo zucchero e il burro, amalgamati con farina di grano tenero e farina di mais e con l'aggiunta finale di fichi secchi macerati nella grappa e tagliati a pezzetti; il composto viene inserito in apposite forme, cotto, lasciato raffreddare e confezionato, senza bisogno di particolari metodi di conservazione. Si tratta di un dolce di tradizione contadina, elaborato con ingredienti poveri, che si presume risalga al periodo successivo alla prima guerra mondiale.
 
'''Smegiassa'''<ref>[http://veneto-agriturismo.it/index.php?section=scopri_veneto&page=ricette&provincia=Padova&subcat=Dolci&subcat=Dolci&id_num=156 Veneto-Agriturismo.it - Ricette a Padova - SMEGIASSA<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Dolce originario delle campagne di [[Chioggia]] prodotto con farina di mais, farina di grano, acqua di cottura del musetto, zucchero, miele, uva passita, fichi secchi, buccia di arancia, grappa, zucca arrostita in forno; nella pianura padovana sud-orientale in luogo dell'acqua di cottura del musetto vengono utilizzati i [[ciccioli]] di maiale; nella realizzazione attuale l'acqua di cottura del musetto o i ciccioli di maiale vengono sostituiti, in talune zone, con mele. Gli ingredienti vengono amalgamati e cotti in forno. Nella tradizione cittadina al posto dei ciccioli veniva utilizzato lo strutto, mentre le attuali produzioni di pasticceria hanno eliminato anche questo in favore del burro.
 
==== I dolci del Santo ====
Da tempo immemore era, ed è ancora oggi, uso che i frati della Basilica di Sant'Antonio offrissero ai poveri della città ed ai viandanti un pane che nel corso degli anni si è trasformato, a cura di maestri pasticcieri della zona, in dolci particolarmente apprezzati. Qui di seguito le ricette dei dolci più famosi.
 
'''Pan del Santo'''. Dolce da forno prodotto con farina di grano tenero tipo 00, uova, zucchero, mandorle, gocce di cioccolato, granella di amaretto. La forma tradizionale e caratteristica è quella di "ciambella".
 
'''Dolce del Santo, Dolce Santantonio'''. Dolce da forno farcito con marmellata di albicocche, buccia d'arancio candita, pan di Spagna, marzapane di mandorle o granella di amaretti, il tutto avvolto in pastasfoglia; la sua forma particolare ricorda l'aureola posta sul capo di Sant'Antonio; è prodotto in formati da 70 gr (mignon), 400 gr e 700&nbsp;g I prodotti vengono amalgamati, disposti a mano in vari strati con procedure codificate e particolare cura, cotti in forno, lasciati a riposare per un giorno e confezionati; la durata è di tre mesi senza particolari condizioni di conservazione.
 
'''Amarettoni di Sant'Antonio'''. Dolce da forno, tagliato a biscotto, composto da mandorle armelline, mandorle sgusciate e tritate, zucchero, canditi di arancia, albume di uovo. L'albume dell'uovo viene montato a neve, vengono inseriti i canditi e le mandorle sgusciate, quindi lo zucchero, all'impasto viene data la forma di un grosso biscotto, viene cotto e fatto riposare per un giorno su teglie da forno; non necessita di stagionatura e per sua natura si presta alla lunga conservazione. La ricetta è tratta dal "Dolce del Santo", del quale contengono gli stessi ingredienti. Gli amarettoni vengono prodotti a partire dal 1960 circa.
 
'''Merletti Santantonio'''. Pasticcino con uova, farina, burro, mandorle affettate e marsala. Gli ingredienti vengono amalgamati, all'impasto viene data forma di pasticcino, ricoperto con mandorle affettate e cotto al forno.
 
=== Enologia ===
A Padova, oltre a mangiare bene si beve anche bene. La produzione di alcolici va dai buon vini dei colli, ai famosi distillati, senza dimenticare l'ormai rinomato [[spritz]], che proprio qui fu inventato nella sua forma diventata internazionalmente popolare. Non a caso la preparazione dello spritz richiede del buon vino bianco secco frizzante, come quello che arriva nelle zone di produzione D.O.C della provincia, un po' d'acqua e una generosa spruzzata di aperitivo alcolico, come quello appositamente inventato dalla Barbieri, nei suoi stabilimenti della Stanga, in occasione della prima Fiera Campionaria del 1919.
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
{{Citazione|Per il grande desiderio che avevo<br />di vedere la Bella Padova, culla delle arti, sono arrivato…<br />ed a Padova sono venuto, come chi lascia uno stagno<br />per tuffarsi nel mare, ede a sazietà cerca di placare la sua sete..|[[William Shakespeare]], ''[[La bisbetica domata]]'', Atto 1, Scena 1|For the great desire I had to see<br />fair Padua, nursery of arts, I am arrived…<br />and am to Padua come, as he that leaves<br />a shallow plash to plunge in the deep, and<br />with satiety seeks to quench his thirst.|lingua=en}}
 
==== Università ====
{{Vedi anche|Università degli Studi di Padova}}[[File:Palazzo Bo (Padua).jpg|thumb|Cortile interno del [[Palazzo del Bo]], storica sede dell'Università di Padova]]L'[[Università degli Studi di Padova]], fondata nel 1222, è una delle [[Università più antiche in attività|più antiche università al mondo]] e la seconda in Italia. Nel 2023 conta circa {{formatnum:71000}} studenti e {{formatnum:2200}} docenti<ref>{{cita web|titolo= Dati Statistici|url= https://www.unipd.it/dati-statistici|accesso= 2 marzo 2020|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20200302131213/https://www.unipd.it/dati-statistici|dataarchivio= 2 marzo 2020|urlmorto= no}}</ref>.
{{Vedi anche|Università degli Studi di Padova}}
[[File:Logo Università Padova.png|100px|right]]
L'[[Università degli Studi di Padova]] è fra le più note [[università in Italia]] e nel mondo, e [[Lista delle università più antiche|fra le più antiche al mondo]] (la seconda in Italia dopo [[Università di Bologna|quella di Bologna]],<ref>[http://www.cisui.unibo.it/rec/147.htm CISUI - Centro Interuniversitario per la storia delle Università italiane<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> la settima al mondo), risalendo al [[1222]]. Nel [[2007]] contava circa 63.000 studenti e 2.350 docenti<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.unipd.it/stdoc/cia/sintesi3.xls Università di Padova: dati statistici] |date=gennaio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
 
L'Universitàuniversità venne fondata, secondo la tradizione, nel [[1222]] quandoda un gruppo di studenti e professori che migrarono dall'[[Università di Bologna]] alla ricerca di una maggiore libertà accademica tanto da assumere il motto "''Universa Universis Patavina Libertas''" ovvero "tutta intera, ancheper setutti, la libertà nell'Università di Padova". èÈ certo che scuole di diritto e medicina esistevano a Padova prima del 1222., Inquesto realtà il 1222infatti è l'anno nel quale per la prima volta in un atto notarile della città si nomina con precisione lo Studio Patavino (quindi già esistente) ed è così convenzionalmente ritenuto essere l'anno di fondazione.
 
Nel corso della sua storia, l'Università di Padova fu luogo d'incontro di alcune tra le più importanti personalità europee ed italiane, tra le cui file si annoverano personaggi del calibro di [[Leon Battista Alberti]], [[Niccolò Copernico]]<ref group="N">In realtà, Copernico era una sorta di "dilettante" di lusso dell'astronomia, poiché traeva i mezzi del proprio sostentamento dalla carica di [[canonico]], affidatagli da un suo zio [[vescovo di Frombork]], nella [[Varmia]].</ref><ref group="N">Copernico studiò medicina (tra il [[1500]] ed il [[1503]]), peraltro senza laurearsi; questo abbandono non gli impedì di essere considerato un medico di successo, oltre che un professionista del [[diritto amministrativo]] in relazione all'incarico di canonico già rammentato.</ref> e [[Melchiorre Cesarotti]]. Dal 1592 per 18 anni consecutivi (definiti dall'interessato [[Galileo Galilei#L'insegnamento a Pisa (1589-1592)|i migliori della sua vita]]), [[Galileo Galilei]]<ref group="N">A Padova Galileo perfezionò il [[cannocchiale]], con cui, dalla sua casa in Padova, avrebbe successivamente scoperto i [[Satelliti naturali di Giove|4 satelliti di Giove]].</ref> resse la cattedra di [[matematica]] presso l'ateneo patavino. Nel medesimo, per la prima volta al mondo ([[1678]]) si laureò una [[donna]]: [[Elena Lucrezia Corner|Elena Lucrezia Cornaro Piscopia]].
[[File:Palazzo Bo (Padua).jpg|250px|miniatura|sinistra|Cortile interno del [[Palazzo del Bo]], storica sede dell'Università di Padova]]
 
[[William Harvey]], l'illustre [[medico]] [[inglesi|inglese]] cui si deve la prima descrizione scientifica del [[sistema circolatorio]] (1628), fu allievo a Padova di [[Girolamo Fabrici]]. Va peraltro ricordato che in questa città sorse il primo [[Teatro anatomico di Padova|teatro anatomico]] (1594), ed il fondatore della ''Scuola Clinica Padovana'', [[Giovanni Battista Monte]], fu il primo medico a tenere le lezioni nelle corsie di un ospedale.
Nel corso della sua lunga storia, l'Università di Padova fu luogo d'incontro di alcune tra le più importanti personalità europee ed italiane, tra le cui fila si annoverano personaggi del calibro di [[Leon Battista Alberti]], [[Niccolò Copernico]]<ref>In realtà, Copernico era una sorta di "dilettante" di lusso dell'astronomia, poiché traeva i mezzi del proprio sostentamento dalla carica di [[canonico]], affidatagli da un suo zio [[vescovo di Frombork]], nella [[Warmia]].</ref><ref>Copernico studiò medicina (tra il [[1500]] ed il [[1503]]), peraltro senza laurearsi; questo abbandono non gli impedì di essere considerato un medico di successo, oltre che un professionista del [[diritto amministrativo]] in relazione all'incarico di canonico già rammentato.</ref> e [[Melchiorre Cesarotti]]. Dal [[1592]] per 18 anni consecutivi (definiti dall'interessato [[Galileo Galilei#L.27insegnamento a Pisa .281589-1592.29|i migliori della sua vita]]), [[Galileo Galilei]]<ref>A Padova Galileo perfezionò il [[cannocchiale]], con cui, dalla sua casa in Padova, avrebbe successivamente scoperto i [[Satelliti naturali di Giove|4 satelliti di Giove]].</ref> resse la cattedra di [[matematica]] presso l'ateneo patavino. Nel medesimo, per la prima volta al mondo ([[1678]]) si laureò una [[donna]]: [[Elena Lucrezia Cornaro|Elena Lucrezia Cornaro Piscopia]].
 
[[William Harvey]], l'illustre [[medico]] [[inglesi|inglese]] cui si deve la prima descrizione scientifica del [[sistema circolatorio]] ([[1628]]), fu allievo a Padova di [[Girolamo Fabrici]]. Va peraltro ricordato che in questa città sorse il primo [[Teatro anatomico di Padova|teatro anatomico]] ([[1594]]), ed il fondatore della ''Scuola Clinica Padovana'', [[Giovanni Battista Monte|Giovanni Battista del Monte]], fu il primo medico a tenere le lezioni nelle corsie di un ospedale.
 
Nell'ambito dell'Università furono fondati anche l'[[Orto botanico di Padova]], il più antico orto botanico del mondo ancora esistente (1545), la [[Biblioteca universitaria di Padova]] (1629) e la [[Specola di Padova]] (1777).
 
Nel [[2004]] è stata istituita la [[Scuola Galileiana|Scuola Galileiana di Studi Superiori]], con la collaborazione e sul modello della [[Scuola Normale Superiore]] di [[Pisa]]. Alla scuola si accede tramite un concorso molto selettivo; gli studenti ammessi si iscrivono ai corsi dell'Università di Padova, ma in più hanno alcuni benefici (ad esempio vitto e alloggio presso un collegio universitario), devono avere una media di esami particolarmente alta (almeno 27), e in più devono frequentare obbligatoriamente alcuni corsi specifici.
 
L'Ateneo gestisce anche nove Musei scientifici, fra cui il [[Museo di Storiastoria della Fisicafisica dell'Università di Padova|Museo di storia della fisica]], ed è tra i membri fondatori del consorzio interuniversitario [[CINECA]].
 
La città ospita inoltre il [[Conservatorio Cesare Pollini]], fondato nel 1878 e dedicato all'[[Cesare Pollini|omonimo pianista]], che ne fu anche il primo direttore. Vi ha sede la [[Scuola Italiana Design]], istituto post-diploma specializzato nel design industriale e nella comunicazione del prodotto, che costituisce il dipartimento formativo del Parco Scientifico e Tecnologico Galileo.
L'Università offre una larga gamma di [[laurea|lauree]] in tredici Facoltà.
 
==== Scuole e istituti ====
Padova ospita numerose [[scuola|scuole]] e tra queste le più degne di nota sono il Liceo ginnasio statale Tito Livio e il [[Liceo scientifico statale Ippolito Nievo]], che rappresentano la storica coppia di licei della città. Entrambi situati in pieno centro storico, il primo fu fondato nel [[1872]] al posto dell'ex [[monastero]] di Santo Stefano, mentre il secondo venne creato nel [[1923]], in seguito alla [[Riforma Gentile]], ed è ospitato nel [[seicentesco]] Palazzo Cumani. Il Liceo Artistico Pietro Selvatico fu invece creato come [[scuola d'arte]] nel [[1866]] per volere dell'[[architetto]] e [[storico dell'arte]] [[Pietro Selvatico]]. Tra le [[Scuola privata|scuole paritarie]] spicca l'[[Istituto Vescovile G. Barbarigo]], fondato nel [[1919]] per decreto ufficiale dell'allora [[Vescovo di Padova]] [[Luigi Pellizzo]]. Da menzionare è inoltre l'Istituto Tecnico Statale [[Giovanni Battista Belzoni]], fondato nel 1869 e dedicato all'[[Giovanni Battista Belzoni|omonimo esploratore]].
 
==== Musei ====
La città ospita inoltre il [[Conservatorio Cesare Pollini]], fondato nel [[1878]] e dedicato all'[[Cesare Pollini|omonimo pianista]], che ne fu anche il primo direttore.
[[File:Museo d´Arte Medioevale e Moderna (Padova) jm56863.jpg|thumb|Chiostro dei [[musei civici di Padova]]]]
 
[[File:La Cappella degli Scrovegni.JPG|thumb|[[Cappella degli Scrovegni]]]]
A Padova ha sede [[Scuola Italiana Design]], istituto post-diploma specializzato nel design industriale e nella comunicazione del prodotto. Costituisce il dipartimento formativo del Parco Scientifico e Tecnologico Galileo.
* [[Musei Civici agli Eremitani]]<ref>[http://www.padovanet.it/padovacultura/musei/ PadovaCultura -Musei Civici] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070403014251/http://www.padovanet.it/padovacultura/musei/|data=3 aprile 2007}}</ref> - il circuito che va sotto questo nome comprende:
** nel complesso degli [[Eremitani]]:
*** Sala multimediale della [[cappella degli Scrovegni]], per una visita virtuale dei celebri affreschi [[Giotto|giotteschi]]
*** Museo archeologico, con reperti di epoca pre-romana, romana, [[egizi]]a, [[greci|greca]], [[etruschi|etrusca]] ed [[italioti|italiota]]
*** Museo d'arte medievale e moderna, con dipinti di [[Giotto]], [[Giorgione]], [[Tiziano Vecellio|Tiziano]], [[Tintoretto]], [[Veronese]], [[Giambattista Tiepolo|Tiepolo]]
** [[Palazzo Zuckermann]], che a sua volta ospita:
*** Museo di arte applicata
*** [[Museo Bottacin]]<ref group="N">Tutti gli enti culturali del circuito "Musei civici" sorgono nel comprensorio Scrovegni-Eremitani-Arena romana</ref>
* [[Musei dell'Università degli Studi di Padova]]
** [[Museo della Natura e dell'Uomo]] e altri 10 musei
* Museo archeologico ambientale delle acque del padovano<ref>[http://www.maaap.org Sito ufficiale Museo delle acque] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080224085259/http://www.maaap.org/|data=24 febbraio 2008}}; è ospitato nell'ex chiesetta [[XVIII secolo|settecentesca]] di [[Eufemia di Calcedonia|Sant'Eufemia]], antica parrocchiale di Altichiero (Quartiere 6 Ovest)</ref>
* [[Museo del Risorgimento e dell'età contemporanea (Padova)|Museo del Risorgimento e dell'età contemporanea]]
* [[Museo diocesano (Padova)|Museo diocesano]] di arte sacra
* Museo dell'internato ignoto (presso l'omonimo tempio)<ref>{{Cita web|url=http://digilander.libero.it/clapad5/padova/internato|titolo=Sito del tempio-museo dell'internato ignoto|accesso=14 aprile 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070427115103/http://digilander.libero.it/clapad5/padova/internato/|dataarchivio=27 aprile 2007|urlmorto=no}}</ref>
* Museo della terza armata
* Museo della Padova Ebraica
* Museo delle antiche strumentazioni (istituto tecnico Belzoni-Boaga)
* Museo al Santo
* Oratorio di San Michele ''(vedi {{Link sezione|Monumenti di Padova|Chiese parrocchiali, oratorii e cappelle}})''
* [[Ponte di San Lorenzo]]
* Museo delle macchine "Enrico Bernardi"
* [[Museo di storia della medicina in Padova|Museo di storia della medicina]] nell'[[ospedale di San Francesco Grande]].
* Museo del marinaio d'Italia
* Museo di zoologia
* [[Museo di storia della fisica dell'Università di Padova|Museo di storia della fisica]]
* Museo di mineralogia e petrografia e paleontologia
* [[Museo del precinema]] (collezione Minici Zotti)
* La [[Specola di Padova|specola]] e l'adiacente [[Castelvecchio (Padova)|castello di Ezzelino e Torlonga]].
* [[Palazzo Zabarella]]
* Museo di scienze archeologiche e d'arte
* Piano nobile del Caffè Pedrocchi
* [[Esapolis]], [[insettario]]
 
=== Accademia Galileiana di Scienze Lettere ed Arti ===
Riga 650 ⟶ 444:
 
=== Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica ===
Il [[Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica#Vincitori|premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica]], è nato nel 2006, ad opera del comune per ricordare le tradizioni cittadine nella ricerca scientifica e promuovere la diffusione della cultura tecnico-scientifica. Si avvale di una doppia giuria: la prima di accademici, scienziati, giornalisti e uomini di cultura (presieduta, nel corso delle otto edizioni, da personalità come [[Umberto Veronesi]], [[Carlo Rubbia]], [[Margherita Hack]], Paolo Rossi, [[Mario Tozzi]], [[Piergiorgio Odifreddi]] e [[Paco Lanciano]]) che segnala una rosa di cinque testi, la seconda di studenti provenienti da varie scuole d'Italia che scelgono il testo da premiare.
 
=== Media ===
==== Stampa ====
Sono due i quotidiani storici che normalmente si occupano attualmente della [[Cronaca (genere letterario)|cronaca]] locale della città: ''[[il Gazzettino]]'' e il ''[[Mattino di Padova]]''. Dal 12 novembre [[2002]] viene venduto in abbinamento al ''[[Corriere della Sera]]'' anche il ''[[Corriere del Veneto]]'', che ha sede a Padova e che dedica alla città due pagine al giorno di cronaca locale, in abbinamento con la cronaca di [[Rovigo]]. Da diverso tempo è presente anche ''[[E Polis|Il Padova]]'', quotidiano che riassume notizie di attualità e politica patavina e dedica diverse pagine anche alla cronaca nazionale ed estera. Sono presenti anche alcuni giornali a distribuzione [[gratis|gratuita]] quali ''[[Leggo]]'', che ha una sua redazione in città e ha pagine di cronaca e sport locali, e ''[[Metro (quotidiano)|Metro]],'' e ''[[City (quotidiano)|City]]''.
 
Nel passato la città ha avuto altre due testate di cronaca locale: ''[[L'Eco di Padova]]'', nato nel [[1977]], edito dalla [[Rizzoli]] e chiuso nel [[1980]] e l'edizione padovana de ''[[il Resto del Carlino]]'' dal 1957 al 1983.
 
Nella città e in tutta la [[diocesi]] viene anche stampato e diffuso il [[settimanale]] [[diocesi|diocesano]] [[La Difesa del popolo]].
 
In città è presente una redazione de ''[[Il Sole 24 Ore]]''.
 
Esisteva anche ''Il Comune'', quotidiano politico con sede in via Spirito Santo.
 
==== Radio ====
A Padova (o nelle immediate vicinanze) hanno sede alcune emittenti radio,<ref>Per un elenco delle emittenti e relative frequenze nella zona di Padova, si consulti [http://www.fm-world.it/frequenze/?city=7213 questa pagina] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170414085715/http://www.fm-world.it/frequenze/?city=7213 |data=14 aprile 2017}}</ref> tra le quali:
{{Colonne}}
* [[Radio Televisione Regionale Veneta]] <small>(1975-2003)</small>
* Blu Radio Veneto
* [[Bum Bum Energy|Bum Bum Network e Energy]] <small>(1980-2012)</small>
* [[Easy Network]]
Riga 686 ⟶ 481:
 
==== Televisione ====
A Padova (o nelle immediate vicinanze) hanno sede alcune emittenti televisive<ref>Per un elenco delle emittenti nella zona di Padova, si consulti [https://www.regione.veneto.it/c/document_library/get_file?uuid=675385ef-ebce-48f6-8e32-01a927430803&groupId=10733] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170626180643/http://www.regione.veneto.it/c/document_library/get_file?uuid=675385ef-ebce-48f6-8e32-01a927430803&groupId=10733|data=26 giugno 2017}}</ref>, tra le quali:
{{Colonne}}
* [[7 Gold Telepadova]]
* [[Radio Televisione Regionale Veneta]] <small>(1976-2003)</small>
* [[CafèTV24]]
* Canale 77
* [[Company TV]]
* [[Canale Italia|Gruppo Canale Italia]] <small>(Padova e [[Rubano]])</small>
* [[TV7|Gruppo TV7]]
* [[Gruppo Editoriale Romi Osti|La 9 e La 8]]
{{Colonne spezza}}
Riga 700 ⟶ 495:
* [[Rete Veneta]] <small>(sede di Padova)</small>
* [[Serenissima Televisione]] <small>(Padova e [[Rubano]])</small>
* [[Telecittà]] <small>([[Peraga (Vigonza)]])</small>
* [[TeleChiara]]
* [[TeleNordest]] <small>(1984-2010)</small>
Riga 710 ⟶ 505:
* [[Mediaset]]
 
=== Teatro ===
== Persone legate a Padova ==
[[File:Teatro Stabile del Veneto -Teatro Verdi - panoramio.jpg|miniatura|[[Teatro Verdi (Padova)|Teatro Verdi]]]]
=== Personaggi storici ===
Nella storia Padova ha sempre avuto il suo posto come città di spettacolo. Attorno al 60-70 d.C. fu edificato il teatro romano detto "il [[Zairo]]", le cui fondamenta riaffiorano in occasione di bonifiche e sistemazioni della canaletta che circonda Prato della Valle.<ref>{{cita web|url=http://www.lavecchiapadova.it/02-TESTI/CURIOSITA-01/PDF/148-IL%20TEATRO%20ZAIRO.pdf|titolo=Immagini dei resti dello Zairo nella canaletta di Prato della Valle|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://scienzaconlapancia-padova.blogautore.repubblica.it/2018/12/26/operazione-zairo-un-anno-dopo/|titolo=Operazione Zairo, un anno dopo| accesso= 25 febbraio 2023|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20190502133123/https://scienzaconlapancia-padova.blogautore.repubblica.it/2018/12/26/operazione-zairo-un-anno-dopo/|dataarchivio= 2 maggio 2019|urlmorto= no}}</ref> {{Senza fonte|Fanno riferimento sia agli spalti superiori che contenevano una volta le gradinate originarie, sia alla loggia teatrale che ospitava lo spettacolo stesso}}.
 
Alla città è legata la danza alla [[pavana]] ossia alla padovana, una delle più celebri forme musicali tra i secoli XVI e XVIII. Nel 1524, a Padova fu costruito per la prima volta dopo l'[[Antichità classica|età classica]] uno spazio interamente dedicato alle rappresentazioni teatrali, la [[Loggia e Odeo Cornaro|Loggia Cornaro]]; mentre il 25 febbraio 1545 si costituì legalmente, con atto notarile, una compagnia di comici teatranti, la prima testimonianza al mondo di una società di commedianti professionisti, nascita simbolica della [[Commedia dell'arte]]<ref>{{Cita web|url=http://padovacultura.padovanet.it/it/attivita-culturali/giornata-mondiale-della-commedia-dellarte-2015|titolo=Giornata Mondiale della Commedia dell'Arte 2015 {{!}} Padova Cultura|accesso=17 dicembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150512071650/http://padovacultura.padovanet.it/it/attivita-culturali/giornata-mondiale-della-commedia-dellarte-2015|dataarchivio=12 maggio 2015|urlmorto=no}}</ref>. I principali teatri padovani sono:
* La poetessa [[Vittoria Aganoor]], di origini [[Armenia|armene]] ma naturalizzata italiana, visse a Padova i suoi anni giovanili e qui ebbe a maestro il poeta [[Giacomo Zanella]], che per breve tempo resse la cattedra di Professore in Letteratura presso l'Università di Padova.
* [[Teatro Verdi (Padova)|Teatro Verdi]]
* [[William Shakespeare]] compose ed ambientò a Padova ''[[La bisbetica domata]]'' (The Taming of the Shrew)'' e definì la città euganea "Culla delle Arti".
* [[Gran Teatro Geox]]
* [[Galileo Galilei]] ebbe a Padova la Cattedra presso l'Università e qui rimase per più di un decennio. A Padova inventò e costruì il primo cannocchiale con cui redasse il primo trattato sulla volta celeste. La sua casa è ancora esistente nella via omonima. Il suo osservatorio non è nella medievale torre dal nome "Specola" come di solito si creda. La specola, all'epoca di Galileo, era ancora una torre del castello dei Carraresi. Galileo osservava il cielo dall'attuale Porta Molino, come ricorda una targa ivi riposta. La Specola è oggi sede del dipartimento di astronomia dell'università. Nel 2009 ricorrono i 400 anni dalla scoperta del Cannocchiale e a Padova si svolgono numerose manifestazione per l'Anno Galileiano.
* Teatro del Seminario Vescovile
* [[Francesco Petrarca]]. Nel giugno del 1359 per sfuggire la peste abbandonò Milano per Padova. Petrarca, dopo alcuni brevi viaggi, accolse l'invito di Francesco da Carrara e si stabilì a Padova fino alla morte nell'antico borgo di [[Arquà Petrarca]]. La [[casa canonicale di Francesco Petrarca]] è situata in Via Dietro Duomo 26/28 a Padova.
* Teatro Antonianum
* [[Ippolito Nievo]] Famoso scrittore italiano, che creò il capolavoro della letteratura italiana prima della unità.
* Teatro Don Bosco
* [[Bruno da Longobucco]], Medico e chirurgo, cofondatore dell'Università e primo ''magister''.
* Teatro Ai Colli
* [[Dante Alighieri]] che soggiornò a Padova per alcuni anni, come è testimoniato da una lapide - ancora oggi visibile - posta sulla facciata della casa in cui passò gli anni sul suolo patavino, ovvero in [[Piazza Antenore]]
* [[Teatro Maddalene]]
* [[Giulia Bigolina]], scrittrice nata probabilmente a Padova
* Piccolo Teatro
* [[Sant'Antonio da Padova]], santo portoghese di Lisbona morto a Padova.
* [[Teatro Ruzante]]
 
=== Compositori e musicistiLetteratura ===
* A Padova è l’ambientazione dell’opera ''[[La bisbetica domata]]'' ([[1594]]?) di [[William Shakespeare]].
* [[Francesco Patavino]] detto Santacroce, compositore, uno dei primi ad usare la tecnica del coro spezzato ([[stile policorale]]). Nacque in contrà Santa Croce, dove prese il nome.
* ''[[Angelo, tiranno di Padova]]'' di [[Victor Hugo]].
* [[Francesco Antonio Vallotti]], compositore, teorico ed organista, maestro di cappella presso la Basilica di Sant'Antonio.
* Nel [[romanzo]] ''[[La Certosa di Parma]]'' di [[Stendhal]] viene citata Padova, soggiorno dello scrittore, nella ''Avvertenza'' iniziale.
* [[Giovanni Benedetto Platti]], compositore, violoncellista, clavicembalista.
* A Padova è ambientata la tragedia ''[[La duchessa di Padova]]'' del 1883, secondo dramma composto da [[Oscar Wilde]].
* [[Barbara Strozzi]], celebre compositrice, cantante del Seicento.
* Un quartiere di Padova, la Guizza, è al centro di gran parte della narrativa, peraltro di impianto internazionale, di [[Piero Sanavio]].
* [[Marchetto da Padova]], compositore e teorico, promotore del movimento dell'Ars Nova, fondatore della cappella musicale della Cattedrale, la prima istituita al mondo.
* A Padova [[Bertolt Brecht]] ambienta la prima parte dell'opera teatrale ''[[Vita di Galileo]]''.
* [[Gaspare de Albertis]], compositore e polifonista, promotore dello [[stile policorale]].
* Nel romanzo ''[[Incontro con Rama]]'' di [[Arthur C. Clarke]], l'11 settembre [[2077]] un [[asteroide]] distrugge Padova e buona parte del [[nord Italia]].
* [[Bartolomeo Cristofori]], cembalista inventore del Pianoforte. Tra il 1698 e il 1700 inventò il Gravicembalo con il piano e il forte (successivamente chiamato fortepiano), strumento precursore del pianoforte, sostituendo, nel clavicembalo, al meccanismo dei salterelli quello dei martelletti con lo scappamento, in modo da variare l'intensità del suono a seconda della pressione del tasto.
* Il [[romanzo]] autobiografico sulla resistenza ''[[I piccoli maestri]]'' di [[Luigi Meneghello]] è in parte ambientato a Padova.
* [[Wolfgang Amadeus Mozart]] compose per la "[[stagione]] [[quaresima]]le" di Padova del [[1771]] la ''[[Betulia Liberata]]'' ([[K 118]]), un [[oratorio (musica)|oratorio]] su [[libretto]] di [[Pietro Metastasio]].
* ''[[Diario a due]]'' di [[Paolo Barbaro]] è ambientato a Padova.
* [[Bertoldo Sperindio]], compositore ed organista presso la Cattedrale.
* Il racconto fantastico ''[[La figlia di Rappaccini]]'' di [[Nathaniel Hawthorne]] è ambientato a Padova.
* [[Antonio Calegari (compositore)|Antonio Calegari]], compositore e maestro di cappella presso la Basilica di Sant'Antonio.
* Il romanzo ''L'animale femmina'' di [[Emanuela Canepa]] è ambientato a Padova.<ref>{{Cita web|url=https://www.einaudi.it/catalogo-libri/narrativa-italiana/narrativa-italiana-contemporanea/lanimale-femmina-emanuela-canepa-9788806237349/|titolo=L’animale femmina, Emanuela Canepa. Giulio Einaudi Editore - Stile libero Big|sito=Einaudi|accesso=7 dicembre 2020}}</ref>
* [[Arrigo Boito]], autore del celebre Mefistofele.
* I romanzi ''Assassino all'Ikea'' e ''Turno di notte'' di [[Giovanna Zucca]] sono entrambi ambientati a Padova.<ref>{{Cita web|url=http://www.lepersonalbookshopper.it/2017/01/13/mani-calde-di-giovanna-zucca-intervista/|titolo="Mani calde" di Giovanna Zucca, intervista all'autrice| sito=Personal Book Shopper|data=13 gennaio 2017|accesso=7 dicembre 2020}}</ref>
* [[Johannes Ciconia]], maestro di cappella e canonico della Cattedrale.
* [[Giacomo Facco]], violinista e compositore, maestro di musica dei reali di Spagna nella prima metà del Settecento.
* [[Annibale Padovano]], celebre compositore ed organista del Cinquecento
* [[Oreste Ravanello]], organista e maestro di cappella presso la Basilica di Sant'Antonio.
* [[Gaetano Valeri]], organista e maestro di cappella presso la Cattedrale.
* [[Costanzo Porta]], celebre compositore del Cinquecento, fu maestro di cappella alla Cattedrale e alla Basilica di Sant'Antonio.
* [[Giuseppe Tartini]], violinista e compositore, maestro di concerto alla Basilica di Sant'Antonio.
* [[Luigi Bottazzo]], organista e compositore, maestro di cappella presso la Cattedrale.
* [[Stefano Landi]], compositore romano fu a servizio del vescovo Marco Cornaro per cui compose la raccolta di madrigali data alle stampe nel 1619.
* [[Baldassarre Donato]], compositore e maestro di cappella della Cattedrale.
* [[Giulio Cesare Martinengo]], compositore e maestro di cappella della Cattedrale.
* [[Giovanni Battista Mosto]], allievo di Claudio Merulo e maestro di cappella presso la Cattedrale.
* [[Giovanni Tebaldini]], compositore e maestro di cappella alla Basilica di Sant'Antonio.
* [[Guillaume Dufay]], compositore autore della messa per l'inaugurazione dell'altare della Basilica di Sant'Antonio.
* [[Agostino Steffani]], vescovo e compositore. Cantore alla Cappella Antoniana. A Padova fu apprezzato da [[Ferdinando Maria di Baviera]].
* [[Giovanni Felice Sances]], compositore mise in musica a Padova le opere di [[Pio Enea II Obizzi|Pio Enea II degli Obizzi]].
 
=== Pittori e scultoriCinema ===
{{C|Elenco da verificare, per ogni film valutare l{{'}}'''effettiva rilevanza dello stesso col luogo''', un paio di riprese non giustificano l'inserimento|Veneto|giugno 2013|arg2=storia del cinema}}
* [[Achille Astolfi]], pittore e incisore.
* ''[[Troppo caldo per giugno]]'' di [[Ralph Thomas]] con [[Dirk Bogarde]] e [[Sylva Koscina]] (1964)
* [[Elisabetta Benato Beltrami]], pittrice
* ''[[Grazie zia]]'' di [[Salvatore Samperi]] con [[Lisa Gastoni]] e [[Lou Castel]] (1968)
* [[Alberto Biasi]], pittore.
* ''[[La moglie del prete]]'' di [[Dino Risi]] con [[Sophia Loren]] e [[Marcello Mastroianni]] (1970)
* [[Umberto Boccioni]], pittore e scultore futurista.
* ''[[Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave]]'' di [[Sergio Martino]] con [[Edwige Fenech]] (1972)
* [[Giovanni Bonazza]], capostipite di un importante famiglia di scultori veneti, nato a Venezia ma trasferitosi con la famiglia a Padova.
* ''[[Gli ordini sono ordini]]'' di [[Franco Giraldi]] con [[Monica Vitti]] e [[Gigi Proietti]] (1972)
* [[Lorenzo Canozi]], pittore, intarsiatore e prototipografo padovano.
* ''[[Libera, amore mio!]]'' di [[Mauro Bolognini]] con [[Claudia Cardinale]] (1975)
* [[Paolo De Poli]], artista, desiger e pittore.
* ''[[Il gatto dagli occhi di giada]]'' di [[Antonio Bido]] (1977)
* [[Donatello]], scultore fiorentino, attivo a Padova a metà Quattrocento.
* ''[[Cugine mie]]'' di [[Marcello Avallone]] con [[Ely Galleani]] e [[Nieves Navarro]] (1978)
* [[Vincenzo Gazzotto]], pittore.
* ''[[Delitti e profumi]]'' di e con [[Jerry Calà]] con [[Umberto Smaila]] e [[Lucrezia Lante della Rovere]] (1988)
* [[Giotto]] operò a Padova per lunghi anni tanto da farne la Capitale dell'Affresco. Nella città sono infatti conservate le sue maggiori opere. La [[Cappella degli Scrovegni]] è considerata il Capolavoro di Giotto per eccellenza.
* ''[[Quattro figli unici]]'' di [[Fulvio Wetzl]] con [[Roberto Citran]], [[Mariella Valentini]], [[Ivano Marescotti]], Valentina Holtkamp (1992)
* [[Andrea Mantegna]], pittore, scultore. Nato a Isola di Carturo a nord di Padova.
* ''[[Viaggi di nozze]]'' di e con [[Carlo Verdone]] (1995)
* [[Giuseppe Miotello]], pittore.
* ''[[I piccoli maestri (film)|I piccoli maestri]]'' di [[Daniele Luchetti]] con [[Stefano Accorsi]] (1998)
* [[Piero Perin]], scultore.
* ''[[La lingua del santo]]'' di [[Carlo Mazzacurati]] con [[Antonio Albanese]] e [[Fabrizio Bentivoglio]] (2000)
*[[Rinaldo Rinaldi (scultore)|Rinaldo Rinaldi]], scultore.
* ''[[Il gioco di Ripley]]'' di [[Liliana Cavani]] con [[John Malkovich]] (2000)
* [[Augusto Sanavio]], scultore.
* ''[[Il fuggiasco (film 2003)|Il fuggiasco]]'' di [[Andrea Manni]] con [[Daniele Liotti]] (2003)
* [[Francesco Squarcione]], pittore.
* ''[[La giusta distanza]]'' di Carlo Mazzacurati (2007)
* [[Stefano da Ferrara]], pittore ferrarese attivo nella seconda metà del Trecento a Padova nella Basilica di Sant'Antonio.
* ''[[Hortus Botanicus Patavinus]]'' di [[Michele Francesco Schiavon]] (1995 - ried. 2008)
* [[Ugo Valeri]], pittore e illustratore, esponente della [[Scapigliatura]].
* ''[[Romanzo di una strage]]'' di [[Marco Tullio Giordana]] (2012)
 
* ''[[Sole a catinelle]]'' di [[Gennaro Nunziante]] (2013)
=== Contemporanei ===
* ''[[La sedia della felicità]]'' di [[Carlo Mazzacurati]] (2013)
* L'ex [[presidente della repubblica]], cittadino onorario di Padova,<ref>[http://www.agi.it/venezia/notizie/200810301635-pol-r012623-art.html ''POLEMICA GALAN-COMUNE PADOVA SU CITTADINANZA A NAPOLITANO'' (Agi.it)]</ref> [[Giorgio Napolitano]]<ref>La notizia è stata riferita dal [http://www.ilpadova.it Quotidiano "Il Padova", gruppo "E polis"], in occasione di una visita presidenziale alla città, ed è stata pure confermata da un successivo articolo su ''Il Mattino di Padova'' in data 24 settembre 2007, con la precisazione che il fatto si sarebbe verificato "durante il periodo bellico".</ref>, è stato allievo del [[liceo classico]] patavino ''Tito Livio''<ref>[http://umberto.hermescuole.it/albumalunni/pages/napolitano_jpg.htm Pagina web da "hermescuole.it"]</ref><ref>[http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/politica/nuovo-presidente-3/nuovo-presidente-3/nuovo-presidente-3.html Articolo de ''La Repubblica'']</ref>.
* Il matematico padovano [[Giuseppe Colombo (matematico)|Giuseppe Colombo]], collaboratore - fra l'altro - della [[NASA]], onorò a sua volta la propria città. L'[[Agenzia Spaziale Europea|ESA]] gli ha dedicato la missione [[BepiColombo]], il cui lancio è previsto nell'ottobre [[2018]], volta all'esplorazione di [[Mercurio (astronomia)|Mercurio]] e considerata di grande rilievo dall'ente spaziale europeo.
* La scultrice Rabarama vive e lavora a Padova dal 1990<ref>[http://www.literary.it/autori/dati/danesin_luccia/rabarama.html ''A casa dell'artista: Rabarama'']</ref>
* L'artista [[Tobia Ravà]].
 
=== Persone native di Padova ===
* [[Tito Livio]], storico e letterato.
* [[Marsilio da Padova]], filosofo e scrittore.
* [[Sabino Acquaviva]], sociologo, giornalista, scrittore.
* [[Massimo Alberini]], giornalista, scrittore.
* [[Francesco Ferdinando Alfieri]], trattatista e scrittore del [[XVII secolo]].
* [[Toni Andreetta]], regista.
* [[Tiziano Aspetti]], ([[scultura|scultore]])<ref>Peraltro pronipote di [[Tiziano Vecellio]]</ref>.
* [[Luca Bastianello]], attore.
* [[Giovanni Battista Bassani]], violinista e compositore.
* [[Giovanni Battista Belzoni]], esploratore e pioniere dell'archeologia.
* [[Arrigo Boito]], compositore, musicista, librettista di [[Giuseppe Verdi]]. (Padova, 24 febbraio [[1842]] - [[Milano]], 10 giugno [[1918]])
* [[Novella Calligaris]], nuotatrice e giornalista (primo italiano/a a vincere per il nuoto una medaglia olimpica).
* [[Massimo Carlotto]], [[scrittore]], [[sceneggiatore]] e [[drammaturgo]].
* [[Maurizio Cattelan]], scultore.
* [[Roberto Citran]], attore.
* [[Jacopo Comin (regista)|Jacopo Comin]], regista (Padova, 5 aprile [[1901]] - 22 maggio [[1972]]).
* [[Umberto Contarello]], [[sceneggiatore]] e [[scrittore]]
* [[Bartolomeo Cristofori]], inventore del [[fortepiano]] ([[1709]]).
* [[Giuseppe Dalla Vedova]], geografo.
* [[Eleonora Daniele]], attrice e conduttrice televisiva ([[RAI]]).
* [[Carlo de' Dottori]], poeta.
* [[Riccardo Drigo]], compositore e direttore d'orchestra del [[Balletto Imperiale]] di [[San Pietroburgo]].
* [[Lucindo Faggin]], militare insignito di [[Medaglia d'oro al valor militare]] alla memoria.
* [[Franco Freda]], avvocato, editore e politico.
* [[Chiara Galiazzo]], cantante e vincitrice della sesta edizione di [[X Factor Italia]].
* [[Elisabetta Gardini]], attrice, showgirl e personaggio politico.
* [[Niccolò Ghedini]], politico e avvocato.
* [[Francesco Giusti Del Giardino]], [[ingegnere]], fondatore della [[Miari & Giusti]] nel [[1894]], prima [[casa automobilistica]] italiana, e primo [[podestà (fascismo)|podestà]] [[fascista]] di Padova nel [[1927]].
* [[Stefano Ianne]], compositore.
* [[Tullio Levi-Civita]], matematico e fisico.
* [[Annamaria Malipiero]], attrice e modella.
* [[Umberto Marcato]], cantante.
* [[Giuseppe Marzolo]], inventore dell'organo stampatore e ripetitore
* [[Carlo Mazzacurati]], [[sceneggiatore]] e [[regista]].
* [[Enzo Monteleone]], [[sceneggiatore]] e [[regista]].
* [[Luigi Nardo]], scrittore.
* [[Toni Negri]], politico, filosofo.
* [[Andrea Palladio]], ([[architettura|architetto]]).
* [[Giorgio Pantano]], pilota automobilistico.
* [[David Parenzo]], giornalista, conduttore radiofonico.
* [[Cristian Pasquato]], calciatore.
* [[Riccardo Patrese]], pilota Formula 1.
* [[Eleonora Pedron]], attrice e showgirl televisiva, vincitrice del concorso [[Miss Italia]] nel [[2002]].
* [[Enoch Peserico]], (1897-1978), Senatore e fisiologo
* [[Ezechiele Ramin]], missionario comboniano e martire.
* [[Mario Recanati]], pioniere del cinema italiano, attivo all'inizio del ventesimo secolo a Napoli
* [[Matteo Righetto]], scrittore.
* [[Ruzante|Angelo Beolco, detto il "Ruzzante"]], drammaturgo.
* [[Ippolito Nievo]], grande letterato italiano.
* [[Mario Saggin]], politico e partigiano.
* [[Salvatore Samperi]], [[sceneggiatore]] e [[regista]].
* [[Walter Santesso]], attore e regista.
* [[Piero Sanavio]], diplomatico, scrittore.
* [[Claudio Scimone]], direttore d'orchestra, fondatore de [[I Solisti Veneti]].
* [[Paolo Spoladore]], prete e compositore.
* [[Matteo Strukul]], scrittore.
* [[Alberto Terrani]], attore, regista e sceneggiatore teatrale.
* [[Giuseppe Toffanin]], professore universitario (Padova, 1891-1980).
* [[Otello Toso]], attore.
* [[Lucia Valentini Terrani]], mezzoprano lirico di fama internazionale.
* [[Gaetano Valeri]], musicista.
* [[Fulvio Wetzl]], [[sceneggiatore]] e [[regista]].
* [[Antonio Zancanaro]], «Tono», pittore.
* [[Napoleone Zanetti]], garibaldino partecipante alla spedizione dei [[I Mille|Mille]].
* [[Angelo Zambeccari]] (Padova, 1834), garibaldino partecipante alla spedizione dei [[I Mille|Mille]].
* [[Angelo Drigo]], fisico.
* [[Mariano D'Ayala Godoy]] - aviatore
* [[Pier Antonio Meneghelli]] - scrittore e drammaturgo
* [[Francesco Scipione Dondi dall'Orologio]] - vescovo
* [[Luigi Zingales]], economista, accademico e blogger italiano
* [[Saveria Chemotti]], scrittrice e docente universitaria
* [[Jacopo Zabarella il Giovane]], accademico
* [[Fiorenzo Zanella]], tiratore, più volte campione italiano e una volta campione mondiale mel bersaglio mobile.
* [[Luca Rossettini]], [[calciatore]] [[italia]]no, [[difensore]] del [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]].
 
=== Persone morte a Padova ===
A Padova sono venuti a mancare alcuni "non-padovani" celebri: [[sant'Antonio da Padova]], san [[Leopoldo da Castelnuovo]], Vittoria Accorombona, [[Bruno da Longobucco]], [[Claudio Villa]], [[Enrico Berlinguer]], [[Leopoldo Marco Antonio Caldani]], [[Giorgio Perlasca]], [[Egidio Meneghetti]], [[Luigi Pierobon]], [[Luigi Pulci]], [[Giuseppe Tartini]], [[Gildo Fattori]], [[Lorenzo Canozi]], [[Michael Gaismair|Michael Geysmair]], [[Alberto Trabucchi]], [[Vittorio Salvetti]], [[Pino Massara]], [[Carl Ludwig Sigmund]].
 
=== SportiviCucina ===
{{Vedi anche|Cucina padovana}}
* [[Nereo Rocco]], «El Paron», giocatore e allenatore di calcio triestino, che raggiunse la popolarità guidando il [[Calcio Padova|Padova Calcio]] al terzo posto in serie A.
La cucina padovana si basa su una lunga tradizione ricca di piatti per lo più prodotti freschi e di origine contadina, tra questi i più noti sono i [[bigoli]], i secondi basati sulla [[Padovana (pollo)|gallina padovana]] e la [[torta pazientina]].<ref>{{Cita web|url=http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=10665|titolo=Gastronomia - Comune di Padova|accesso=1 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131231060646/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=10665|dataarchivio=31 dicembre 2013|urlmorto=no}}</ref>
* [[Francesco Toldo]], calciatore.
* [[Rossano Galtarossa]], canottiere
* [[Sergio Bianchetto]], ciclista, due medaglie d'oro olimpiche
* [[Marco Galiazzo]], arciere
* [[Ruggero Pertile]], maratoneta
* [[Marco Marin]], schermidore
* [[Novella Calligaris]], nuotatrice e giornalista
* [[Riccardo Patrese]], pilota automobilistico
 
=== Eventi ===
Padova è da sempre meta di molti visitatori che si recano nella città del Santo per i numerosi avvenimenti che si susseguono tutto l'[[anno]]. Tra i più rilevanti si annoverano:
* Padova Vintage Festival in settembre presso il centro Culturale San Gaetano
* La ''"Settimana della cultura scientifica e tecnologica"'', che si svolge da marzo ad aprile.
* La ''"[[Maratona Sant'Antonio|Maratona di Sant'Antonio]]"'', in aprile. Essa ripercorre negli ultimi 18 chilometri la strada che sant'Antonio [[morte|morente]], a bordo di un [[Carro (trasporto)|carro]] trainato da [[Bos taurus|buoi]], fece il 13 giugno [[1231]], partendo da [[Camposampiero]] per arrivare all'Arcella.
[[File:Padova - Rievocazione del Transito di Sant'Antonio.jpg|thumb|Rievocazione del Transito di Sant'Antonio]]
[[File:Natale 2012 a Padova.jpeg|thumb|Luminarie per il Natale 2012]]
* ''[[Fiera di Padova|Fiera campionaria]]'', in maggio: è la più grande rassegna intersettoriale del Nord Est, raggiunta da più di duecentocinquantamila visitatori. Sono presenti mille espositori raggruppati in cinque settori: arredamento, enogastronomico, turismo, tempo libero, artigianato.
* ''Rievocazione del Transito di sant'Antonio, sera del 12 giugno''. La rievocazione storica in costume vuole celebrare l'ultimo viaggio di sant'Antonio: egli infatti dimorava a Camposampiero quando percepì che la sua vita terrena volgeva al termine, chiese dunque di essere trasportato verso l'amata Padova per esalare l'ultimo respiro. Steso su un carretto trainato dai buoi, non riuscì però a raggiungere le porte della città e venne ricoverato presso l'allora convento francescano di Santa Maria de' Cella (la leggenda vuole che sia stato fondato da san Francesco in persona), dove morì (il luogo dove spirò il santo si trova oggi all'interno del Santuario di Sant'Antonio d'Arcella). La rievocazione storica del transito parte da Piazza Azzurri d'Italia, prosegue lungo via Tiziano Aspetti, viale Arcella e termina presso il santuario di Sant'Antonio d'Arcella; un concerto di campane di tutte le chiese di Padova precede la messa.
* ''Festa di Sant'Antonio'', 13 giugno. Dopo una solenne messa celebrata nel mattino dal [[vescovo]] nella [[Basilica (architettura cristiana)|basilica]], nel pomeriggio segue una seconda messa solenne, celebrata dal padre provinciale dei [[Ordine dei frati minori conventuali|Frati Minori Conventuali]], dopo la quale la reliquia del mento del Santo, preceduta dalla statua, è portata in processione per le vie del centro della città, seguita da una sfilata delle confraternite con i rispettivi gonfaloni, e dalle autorità. La processione si snoda lungo le principali vie del centro storico secondo il seguente percorso: piazza del Santo, via del Santo, via San Francesco, via Roma, via Umberto I, Prato della Valle, via Beato Luca Belludi, Piazza del Santo. Terminano l'evento il discorso del Sindaco e la Benedizione con la reliquia del Dito del Santo.
* ''"Sherwood Festival"'', in giugno-luglio; [[Radio Sherwood]], una radio indipendente padovana, dà vita allo Sherwood Festival, importante evento cittadino della durata di un mese. Sul palco si avvicendano importanti gruppi musicali della scena alternativa italiana ed internazionale.
* nel 2005 e nel 2006 si è svolta la ''[[Notte bianca]]'' in giugno (all'inizio dell'estate) e dicembre (in occasione del [[Natale]]).
Riga 888 ⟶ 579:
* Rievocazioni storiche, in settembre: rievocazioni storiche in costume nelle [[fortificazione|cittadine murate]] di [[Montagnana]], [[Monselice]], [[Montegrotto Terme]] e [[Cittadella (Italia)|Cittadella]].
 
== Geografia antropica ==
=== Padova nella letteratura ===
=== Quartieri ===
* A Padova è ambientata ''[[La bisbetica domata (Shakespeare)|La bisbetica domata]]'' ([[1594]]?) di [[William Shakespeare]].
* ''[[Angelo, tiranno di Padova]]'' di [[Victor Hugo]].
* Nel [[romanzo]] ''[[La Certosa di Parma]]'' di [[Stendhal]] viene citata Padova, soggiorno dello scrittore, nella ''Avvertenza'' iniziale.
* Un quartiere di Padova, la Guizza, è al centro di gran parte della narrativa, peraltro di impianto internazionale, di Piero Sanavio.
* A Padova [[Bertolt Brecht]] ambienta la prima parte dell'opera teatrale ''[[Vita di Galileo]]''
* Nel [[romanzo]] ''[[Incontro con Rama]]'' di [[Arthur C. Clarke]], l'11 settembre [[2077]] un [[asteroide]] distrugge Padova e buona parte del [[Geografia dell'Italia|nord Italia]].
* Nel [[romanzo]] autobiografico sulla resistenza "[[I piccoli maestri]]" di [[Luigi Meneghello]].
* ''[[Diario a due]]'' di [[Paolo Barbaro]] è ambientato a Padova.
* ''Il racconto fantastico "[[La figlia di Rappaccini]]" di [[Nathaniel Hawthorne]] è ambientato a Padova.
 
=== Padova nei film ===
{{C|Elenco da verificare, per ogni film valutare l''''effettiva rilevanza dello stesso col luogo''', un paio di riprese non giustificano l'inserimento|cinema|giugno 2013|arg2=montagna}}
* ''[[Troppo caldo per giugno]]'' di [[Ralph Thomas]] con [[Dirk Bogarde]] e [[Sylva Koscina]] ([[1964]])
* ''[[Grazie zia]]'' di [[Salvatore Samperi]] con [[Lisa Gastoni]] e [[Lou Castel]] ([[1968]])
* ''[[La moglie del prete]]'' di [[Dino Risi]] con [[Sophia Loren]] e [[Marcello Mastroianni]] ([[1970]])
* ''[[Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave]]'' di [[Sergio Martino]] con [[Edvige Fenech]] ([[1972]])
* ''[[Gli ordini sono ordini]]'' di [[Franco Giraldi]] con [[Monica Vitti]] e [[Gigi Proietti]] ([[1972]])
* ''[[Libera, amore mio...]]'' di [[Mauro Bolognini]] con [[Claudia Cardinale]] ([[1975]])
* ''[[Il gatto dagli occhi di giada]]'' di [[Antonio Bido]] ([[1977]])
* ''[[Cugine mie]]'' di [[Marcello Avallone]] con [[Ely Galleani]] e [[Nieves Navarro]] ([[1978]])
* ''[[Delitti e profumi]]'' di e con [[Jerry Calà]] con [[Umberto Smaila]] e [[Lucrezia Lante Della Rovere]] ([[1988]])
* ''[[Quattro figli unici]]'' di [[Fulvio Wetzl]] con [[Roberto Citran]], [[Mariella Valentini]], [[Ivano Marescotti]], Valentina Holtkamp ([[1992]])
* ''[[Viaggi di nozze]]'' di e con [[Carlo Verdone]] ([[1995]])
* ''[[I piccoli maestri (film)|I piccoli maestri]]'' di [[Daniele Luchetti]] con [[Stefano Accorsi]] ([[1998]])
* ''[[La lingua del Santo]]'' di [[Carlo Mazzacurati]] con [[Antonio Albanese]] e [[Fabrizio Bentivoglio]] ([[2000]])
* ''[[Il gioco di Ripley]]'' di [[Liliana Cavani]] con [[John Malkovich]] ([[2000]])
* ''[[Il fuggiasco (film 2003)|Il fuggiasco]]'' di [[Andrea Manni]] con [[Daniele Liotti]] ([[2003]])
* ''[[La giusta distanza]]'' di Carlo Mazzacurati (2007)
* ''[[Hortus Botanicus Patavinus]]'' di [[Michele Francesco Schiavon]] ([[1995]] - ried. [[2008]])
* ''[[Romanzo di una strage]]'' di [[Marco Tullio Giordana]] ([[2012]])
* ''[[Sole a catinelle]]'' di [[Gennaro Nunziante]] (2013)
 
== Quartieri e unità urbane ==
Lo statuto suddivide il territorio comunale in quartieri. Prima della legge n. 42/2010, che ha soppresso le [[Circoscrizione di decentramento comunale|circoscrizioni]] nei comuni con meno di 250&nbsp;000 abitanti, i sei quartieri erano organi elettivi; a decorrere dal maggio 2014 sono stati sostituiti con i Comitati di quartiere, organismi collegiali composti da residenti nominati dal sindaco, con funzioni consultive e propositive e di supporto all'amministrazione. La delimitazione territoriale è rimasta invariata.
 
'''Quartiere 1 Centro'''<br />Detto anche Centro storico, si estende per 5,2 &nbsp;km²<sup>2</sup>, pressoché totalmente entro le mura cinquecentesche. Il cuore del quartiere Centro è idealmente identificabile con le famose Piazze (dei Signori, delle Erbe e della Frutta) ravvivate quotidianamente dai tradizionali mercati. Il territorio è solcato dal Piovego, navigabile dalle Porte Contarine fino al casello autostradale di Padova Est. L'area si suddivide in cinque zone abitative: zona Portello, zona Ospedali, zona Santo-Prato della Valle, zona Piazza Castello-Riviere, zona Savonarola-Piazza Mazzini-Stazione Ferroviaria. Nel 2015 contava 25.962{{formatnum:25962}} residenti:<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.padovanet.it/informazione/padova-cifre|titolo=Padova in cifre - Comune di Padova|sitoaccesso=11 aprile 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160505172907/http://www.padovanet.it/informazione/padova-cifre|accessodataarchivio=115 aprilemaggio 2016|urlmorto=no}}</ref>, con densità abitativa pari a 4.994{{formatnum:4994}} abitanti per km²<sup>2</sup>. La sede è in [[piazza Capitaniato]].<ref>[http://www.padovanet.it/sindaco-e-amministrazione/quartiere-1-centro Sede del quartiere 1 Centro] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151127034030/http://www.padovanet.it/sindaco-e-amministrazione/quartiere-1-centro |data=27 novembre 2015 }}, sito comunale</ref>
 
Comprende le seguenti unità urbane (dati aggiornati a dicembre 2015):<ref name=":0" />
* 1.1 Piazze - 6.631{{formatnum:6631}} residenti; densità: 8.294{{formatnum:8294}} abitanti/km² <sup>2</sup>
* 1.2 Savonarola - 6.749{{formatnum:6749}} residenti; densità: 5.721{{formatnum:5721}} abitanti/km² <sup>2</sup>
* 1.3 Santo - Portello - 7.037{{formatnum:7037}} residenti; densità: 4.091{{formatnum:4091}} abitanti/km² <sup>2</sup>
* 1.4 Prato della Valle - 3.349{{formatnum:3349}} residenti; densità: 4.422{{formatnum:4422}} abitanti/km² <sup>2</sup>
* 5.2 Stazione Ferroviaria - 2.196{{formatnum:2196}} residenti; densità: 2.959{{formatnum:2959}} abitanti/km² <sup>2</sup>
'''Quartiere 2 Nord'''<br />Chiamato anche Arcella - S. Carlo - Pontevigodarzere, ha una superficie di 6,71&nbsp;km²<sup>2</sup> e racchiude i rioni Arcella, San Bellino, San Carlo e Pontevigodarzere. Il confine settentrionale corrisponde in pratica con il tracciato locale del Brenta, a sud è delimitato dalla ferrovia Milano-Venezia, ad est dall'asse viario Plebiscito-Bigolo-Manca, ad ovest dai binari della Padova-Castelfranco Veneto. Abitanti alNel 2015: 39.145contava {{formatnum:39145}} abitanti<ref name=":0" />, con densità abitativa pari a 5.832{{formatnum:5832}} abitanti per km²<sup>2</sup>. La sede è in viaviale CurzolaArcella, allapresso Ss.l'ex scuola TrinitàMarchesi.<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1577&id=8931#.UPuRmGfK_E4 Sede del quartiere 2 Nord] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130313113835/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1577&id=8931 |data=13 marzo 2013 }}, sito comunale</ref>
 
Comprende le seguenti unità urbane (dati aggiornati a dicembre 2015):<ref name=":0" />
* 23 Pontevigodarzere - 5.316{{formatnum:5316}} residenti; densità: 2.793{{formatnum:2793}} abitanti/km² <sup>2</sup>
* 24 San Carlo - 14.773{{formatnum:14773}} residenti; densità: 6.665{{formatnum:6665}} abitanti/km² <sup>2</sup>
* 25.1 Arcella - 15.565{{formatnum:15565}} residenti; densità: 6.917{{formatnum:6917}} abitanti/km² <sup>2</sup>
* 25.2 San Bellino - 3.491{{formatnum:3491}} residenti; densità: 10.201{{formatnum:10201}} abitanti/km² <sup>2</sup>
'''Quartiere 3 Est'''<br />È chiamato anche Brenta-Venezia, Forcellini-Camin ed ha una superficie di 28,02&nbsp;km²<sup>2</sup>. Comprende i seguenti rioni: Ponte di Brenta, San Lazzaro, Mortise, Torre, Pio X, Stanga, Forcellini, [[Terranegra]], San Gregorio, Camin, Granze. Confini: nord, comune di Cadoneghe; est, comuni di Vigonza e Noventa Padovana; sud, Quartiere 4, comune di Saonara, Legnaro e Ponte San Nicolò; ovest, Quartieri 2, 1 e 4. Vi scorrono tre canali: il Piovego, il San Gregorio, lo Scaricatore. In zona Stanga si trova la nota via Anelli. Popolazione alAl 2015 la popolazione ammontava a {{formatnum:38132}} 38.132abitanti<ref name=":0" />, con densità abitativa pari a 1.361{{formatnum:1361}} abitanti per km²<sup>2</sup>. La sede è in via Boccaccio, a Terranegra.<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1578&id=8932#.UPuR-GfK_E4 Sede del quartiere 3 Est] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130313113830/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1578&id=8932 |data=13 marzo 2013 }}, sito comunale</ref>
 
Comprende le seguenti unità urbane (dati aggiornati a dicembre 2015):<ref name=":0" />
* 5.1 Fiera - 2.196{{formatnum:2196}} residenti; densità: 2.157{{formatnum:2157}} abitanti/km² <sup>2</sup>
* 6 Stanga - 3.804{{formatnum:3804}} residenti; densità: 2.697{{formatnum:2697}} abitanti/km²<sup>2</sup>
* 7 Forcellini - 9.831{{formatnum:9831}} residenti; densità: 3.691{{formatnum:3691}} abitanti/km²<sup>2</sup>
* 26 Mortise - 6.756{{formatnum:6756}} residenti; densità: 3.559{{formatnum:3559}} abitanti/km²<sup>2</sup>
* 27 [[Torre (Padova)|Torre]] - 4.564{{formatnum:4564}} residenti; densità: 1.498{{formatnum:1498}} abitanti/km²<sup>2</sup>
* 28 San Lazzaro - 1.877{{formatnum:1877}} residenti; densità 542 abitanti/km²<sup>2</sup>
* 29 [[Ponte di Brenta]] - 3.460{{formatnum:3460}} residenti; densità: 2.720{{formatnum:2720}} abitanti/km²<sup>2</sup>
* 30.1 Zona Industriale - 523 residenti; densità: 65 abitanti/km²<sup>2</sup>
* 30.2 Isola di Terranegra - 245 residenti; densità: 210 abitanti/km²<sup>2</sup>
* 31 Camin - 3.950{{formatnum:3950}} residenti; densità: 1.744{{formatnum:1744}} abitanti/km²<sup>2</sup>
* 32 Granze - 926 residenti; densità: 530 abitanti/km²<sup>2</sup>
'''Quartiere 4 Sud-Est'''<br />Viene chiamato anche S. Croce-S. Osvaldo, Bassanello-Voltabarozzo ed ha una superficie di 17,58&nbsp;km²<sup>2</sup>. PopolazioneLa popolazione al 2015 ammontava a {{formatnum:47003}} 47.003abitanti<ref name=":0" />, con densità abitativa pari a 2.674{{formatnum:2674}} abitanti per km²<sup>2</sup>. La sede è in via Guasti, alla Guizza.<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1579&id=8933#.UPuUp2fK_E4 Sede del quartiere 4 Sud-Est] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130313113759/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1579&id=8933 |data=13 marzo 2013 }}, sito comunale</ref>
 
Comprende le seguenti unità urbane (dati aggiornati a dicembre 2015):<ref name=":0" />
* 1.5 Città Giardino - 4.139{{formatnum:4139}} residenti; densità: 5.382{{formatnum:5382}} abitanti/km² <sup>2</sup>
* 8 Sant'Osvaldo - 11.106{{formatnum:11106}} residenti; densità: 4.948{{formatnum:4948}} abitanti/km² <sup>2</sup>
* 9 Madonna Pellegrina - 6.646{{formatnum:6646}} residenti; densità: 6.189{{formatnum:6189}} abitanti/km² <sup>2</sup>
* 10 [[Voltabarozzo]] - 5.236{{formatnum:5236}} residenti; densità: 2.518{{formatnum:2518}} abitanti/km² <sup>2</sup>
* 11 SS. Crocifisso - 4.486{{formatnum:4486}} residenti; densità: 1.836{{formatnum:1836}} abitanti/km² <sup>2</sup>
* 12 [[Salboro]] - 2.659{{formatnum:2659}} residenti; densità: 565 abitanti/km² <sup>2</sup>
* 13 [[Guizza]] - 12.731{{formatnum:12731}} residenti; densità: 2.990{{formatnum:2990}} abitanti/km² <sup>2</sup>
'''Quartiere 5 Sud-Ovest'''<br />Viene chiamato anche Armistizio-Savonarola ed ha una superficie di 14,05&nbsp;km²<sup>2</sup>. PopolazioneLa popolazione al 2015 ammontava a {{formatnum:28008}} 28.008abitanti<ref name=":0" />, con densità abitativa pari a 1.996{{formatnum:1996}} abitanti per km²<sup>2</sup>. La sede è in piazza Napoli, alla Sacra Famiglia.<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1580&id=8934#.UPuVj2fK_E4 Sede del quartiere 5 Sud-Ovest] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130313113903/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1580&id=8934 |data=13 marzo 2013 }}, sito comunale</ref>
 
Comprende le seguenti unità urbane (dati aggiornati a dicembre 2015):<ref name=":0" />
* 2 Sacra Famiglia - 7.334{{formatnum:7334}} residenti; densità: 2.638{{formatnum:2638}} abitanti/km² <sup>2</sup>
* 3 San Giuseppe - 7.568{{formatnum:7568}} residenti; densità: 6.121{{formatnum:6121}} abitanti/km² <sup>2</sup>
* 4.1 Porta Trento sud - 2.431{{formatnum:2431}} residenti; densità: 3.906{{formatnum:3906}} abitanti/km² <sup>2</sup>
* 4.2 Porta Trento nord - 609 residenti; densità: 1.312 abitanti/km² <sup>2</sup>
* 14 Mandria - 10.066{{formatnum:10066}} residenti; densità: 1.126{{formatnum:1126}} abitanti/km² <sup>2</sup>
'''Quartiere 6 Ovest'''<br />Il quartiere è chiamato anche Brentella-Valsugana ed ha una superficie di 21,88&nbsp;km²<sup>2</sup>. PopolazioneLa popolazione al 2015 ammontava a {{formatnum:32096}} 32.096abitanti<ref name=":0" />, con densità abitativa pari a 1.467{{formatnum:1467}} abitanti per km²<sup>2</sup>. Data l'estensione, ha due sedi, una in via Dal Piaz alle Cave e una in via Astichello ad Altichiero.<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1581&id=8935#.UPuRbmfK_E5 Sede del quartiere 6 Ovest] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130313113723/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1581&id=8935 |data=13 marzo 2013 }}, sito comunale</ref>
 
Comprende le seguenti unità urbane (dati aggiornati a dicembre 2015):<ref name=":0" />
* 15 [[Brusegana]] - 7.051{{formatnum:7051}} residenti; densità: 1.975{{formatnum:1975}} abitanti/km² <sup>2</sup>
* 16 Cave - 4.292{{formatnum:4292}} residenti; densità: 2.063{{formatnum:2063}} abitanti/km² <sup>2</sup>
* 17 Brentelle - 4.328{{formatnum:4328}} residenti; densità: 1.652{{formatnum:1652}} abitanti/km² <sup>2</sup>
* 18 Sant'Ignazio - 3.920{{formatnum:3920}} residenti; densità: 2.864{{formatnum:2864}} abitanti/km² <sup>2</sup>
* 19 [[Montà (Padova)|Montà]] - 1.156{{formatnum:1156}} residenti; densità: 1.273{{formatnum:1273}} abitanti/km² <sup>2</sup>
* 20 Ponterotto - 2.728{{formatnum:2728}} residenti; densità: 965 abitanti/km² <sup>2</sup>
* 21 Sacro Cuore - 4.759{{formatnum:4759}} residenti; densità: 960 abitanti/km² <sup>2</sup>
* 22 [[Altichiero (Padova)|Altichiero]] - 3.862{{formatnum:3862}} residenti; densità: 1.090{{formatnum:1090}} abitanti/km² <sup>2</sup>
 
=== Centro ===
==== Centro ====
[[File:M-liston.jpg|thumb|upright|Il Listón a Natale 2007; a sinistra, il Bò, a destra il Municipio]]
Il Centro (Quartiere 1 Centro) nell'ottica dei Padovani si estende grosso modo all'interno delle mura cinquecentesche.
Riga 989 ⟶ 649:
Non si identifica con la zona limitata delle Piazze, anche se queste ultime ne costituiscono il cuore economico e culturale.
[[File:San-fermo.jpg|thumb|Via San Fermo, nel tratto pedonalizzato, ospita i negozi per lo ''[[shopping]]'' più lussuoso.]]
Nel quartiere è compreso anche il ''Portello'', corrispondente alla parte orientale del centro, cosiddetto perché nelle vicinanze di [[Porta Ognissanti (Padova)|Porta Ognissanti]] (spesso chiamata anch'essa col nome di Portello) si trovava un porto fluviale sul [[Canale Piovego|Piovego]]. Nella percezione dei Padovani è un sottoquartiere a parte, tanto che i suoi abitanti un tempo avevano diritto ad essere identificati con un nome a sé: ''porteàti,'' ossia abitanti del Portello. Oggi questa distinzione è poco sentita e non ha più molto significato, ma una volta questa zona della città aveva caratteristiche proprie che la distinguevano dalle altre: era in particolare un'area popolare e povera. Oggi ospita buona parte degli [[Università degli Studi di Padova|Istituti Universitari]].
 
==== Arcella ====
{{vedi anche|Arcella (Padova)}}
Arcella (Quartiere 2 Nord) è la zona nord della città di Padova. Il suo confine è ben delineato dalla [[ferrovia]] [[Venezia]]-[[Milano]] a Sud e dal fiume Brenta a Nord (comprendendo il rione di Pontevigodarzere).
Nota per essere il luogo della morte di [[Antonio di Padova|sant'Antonio]] (l'evento è ricordato dal santuario di Sant'Antonino) e per essere stata la periferia agricola di Padova fino alla [[seconda guerra mondiale]], l'Arcella ha conosciuto nel dopoguerra un impetuoso sviluppo urbanistico, fino al raggiungimento degli attuali 38&nbsp;000 abitanti. Il metrotram la collega in maniera migliore con il centro cittadino.
Arcella è anche il nome del vicariato della [[diocesi di Padova]] che comprende le parrocchie di Sant'Antonio ("Sant'Antonino"), [[Chiesa di San Carlo Borromeo (Padova)|San Carlo Borromeo]] (San Carlo), San Gregorio Barbarigo (San Gregorio), San Giovanni Battista ([[Pontevigodarzere]]), San Lorenzo da Brindisi, San Bellino, San Filippo Neri, Santissima Trinità, Gesù Buon Pastore, Sacro Cuore, Maternità B.V. Maria (Altichiero).
 
==== Pontevigodarzere ====
''Pontevigodarzere'' (Quartiere 2 Nord) è situata in corrispondenza dei due ponti che collegano la zona a nord di Padova con la città stessa,. deveDeve il nome al primo comune limitrofo, Vigodarzere appunto.
Inizialmente zona rurale, si è velocemente espansa nel periodo della ricostruzione dopo essere stata quasi rasa al suolo dai bombardamenti degli alleati nel tentativo di fermare la ritirata tedesca.
Dista circa 3&nbsp;km dal centro cittadino, è una zona in fase di riqualificazione grazie al completamento della tangenziale nord che permette al traffico di raggiungere la nuova strada "del Santo" senza passare per via Pontevigodarzere.
Fa parte del quartiere 2-Nord che comprende anche Arcella e San Carlo.
È sede della principale [[moschea]] di Padova, che sorge proprio a fianco della parrocchia di S.San Giovanni Battista.
La [[Chiesa di San Giovanni Battista (Pontevigodarzere)|chiesa parrocchiale di Pontevigodarzere]], dedicata a [[San Giovanni Battista]], fu costruita nel [[1924]] in sostituzione di un antico oratorio. La parrocchia venne eretta nel [[1925]] con territorio dismembrato da quelle di Altichiero, Arcella, Meianiga e Torre<ref>{{cita web|url=http://www.parrocchiemap.it/parrocchiemap/other/atlante.jsp?icsc=7610180|titolo=PONTEVIGODARZERE - SAN GIOVANNI BATTISTA|accesso=28 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181228174835/http://www.parrocchiemap.it/parrocchiemap/other/atlante.jsp?icsc=7610180|dataarchivio=28 dicembre 2018|urlmorto=no}}</ref>.
 
==== Ponte di Brenta ====
{{vedi anche|Ponte di Brenta}}
Ponte di Brenta (Quartiere 3 Est) è un antico borgo sorto in prossimità della confluenza delle vie provenienti rispettivamente da [[Venezia]] (oggi [[Strada statale 11 Padana Superiore|strada regionale 11 Padana Superiore]]) e da [[Mestre]]/[[Treviso]] (quest.

Quest'ultima, oggi classificata come [[Strada statale 515 Noalese|strada regionale 515 Noalese]], a sua volta originata dalla fusione della [[Via Miranese|strada provinciale 32 Miranese]] proveniente da [[Mirano]]/Mestre, une tempoda nota, nel Mestrino, come strada "Padovana"Mestre, con la Viavia Noalese proveniente da [[Noale]]/ e da Treviso).
 
Parte del Comune di Padova prima della [[Primaprima guerra mondiale]], Ponte di Brenta confina con il comune di [[Vigonza]], dal quale è separato dal fiume [[Brenta (fiume)|fiume Brenta]].
 
Nato attorno ai traffici di barcaroli e viaggiatori, il borgo è caratterizzato dalla presenza di alcune notevoli ville patrizie veneziane, tra le quali spicca Villa Breda con il suo parco, oggi di proprietà della Fondazione "[[Vincenzo Stefano Breda]]", voluta dall'omonimo senatore del Regno e a lui intitolata. La villa, oggi sede museale, si affaccia sul fiume, dal quale avveniva l'accesso fino alla costruzione verso la fine del [[XIX secolo]] della ferrovia Padova-Venezia, ad opera sempre del senatore Breda, che con l'occasione creò una fermata esattamente in asse con il viale di accesso alla villa, dal lato del parco. Al senatore Breda sono tra l'altro intitolati l'ospizio per anziani e l'[[Ippodromo Vincenzo Stefano Breda|ippodromo di Padova]], situati anch'essi nella frazione, l'asilo infantile, situato nella piazza principale e la modernissima struttura per persone affette da [[sclerosi multipla]] ''Casa Breda'', di recente costruzione, nel quartiere Brentelle.
Riga 1 016 ⟶ 679:
Nella piazza principale di Ponte di Brenta si affacciano l'antica chiesa parrocchiale di San Marco e San Michele, di aspetto settecentesco. All'interno, opere di Luca Giordano e un pregevole organo dell'epoca.
 
Una piccola località di Ponte di Brenta è ''Torre'', che secondo la storia in [[epoca medievale]] raggruppava le attuali frazioni di Mortise, Ponte di Brenta, Arcella e [[Altichiero (Padova)|Altichiero]]. C'è chi afferma che [[Sant'Antonio di Padova|Sant'Antonio]] sia morto a Torre invece che all'Arcella, in quanto quest'ultima all'epoca non sarebbe neppure esistita.
 
==== Guizza ====
{{vedi anche|Guizza}}
La ''Guizza'' (Quartiere 4 Sud-Est) è uno dei quartieri più meridionali della città, estendendosi dalla zona del Bassanello sino al confine settentrionale del comune di [[Albignasego]].
Quartiere residenziale, con una forte densità abitativa, è stato interessato dalla costruzione del principali asse del Metrotram cittadino, che ha il capolinea in questo quartiere. Rappresenta il principale punto di accesso alla città per il traffico proveniente dalla parte meridionale della provincia. La storia del quartiere, da quando era una stazione di posta alla sua incorporazione nella città, è al centro di gran parte della narrativa dello scrittore padovano [[Piero Sanavio|Piero Sanavìo.]]
 
==== Madonna Pellegrina ====
La Madonna Pellegrina (Quartiere 4 Sud-Est) è una zona anticamente nobile di Padova situata tra il Ponte del Bassanello, il Ponte Quattro Martiri e le mura cittadine. Gode di efficienti servizi di trasporto tra i quali lail [[Tranvia di Padova|il mezzo tramviario]], che passa a sud-est del quartiere, e gli autobus 3, 8, 11, 22 e 24. Il centro della Madonna Pellegrina è Via d'Acquapendente, dove hanno sede il santuario che dà il nome alla zona e la caserma del 2º reparto celere della Polizia di Stato.<ref>[http://www.polizianellastoria.it/index.php?option=com_content&view=article&id=52:il-2d-reparto-celere-di-padova&catid=35:racconti&Itemid=41 Il 2º Reparto Celere di Padova] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140202113131/http://www.polizianellastoria.it/index.php?option=com_content&view=article&id=52:il-2d-reparto-celere-di-padova&catid=35:racconti&Itemid=41 |data=2 febbraio 2014 }}, polizianellastoria.it</ref> Nel territorio vi sono alcuni spazi verdi, fra questi il lungargine Scaricatore, dove nel 1981 furono uccisi i carabinieri Enea Codotto e Luigi Maronese in un conflitto a fuoco con un gruppo di terroristi tra i quali vi erano [[Francesca Mambro]] e [[Valerio Fioravanti]]. I militi hanno ricevuto la [[medaglia d'oro al valor militare]] e la città li ricorda con una statua e una manifestazione ufficiale che si tiene ogni anno il 5 febbraio.
 
==== La Mandria ====
[[File:Villa-Molin-3.jpg|thumb|upright|[[Villa Molin]] nel quartiere Mandria]]
''La Mandria'' (Quartiere 5 Sud-Ovest) confina con i comuni di [[Abano Terme]] ed [[Albignasego]], divisa da quest'ultimo dal [[Canale di Battaglia]].
 
Sorta attorno all'antica [[strada romana]] [[Via Annia|Annia]] che conduceva da Padova ad [[Adria]], ospita sul proprio territorio [[Villa Giusti (Padova)|Villa Giusti del Giardino]], in cui venne firmato il 3 novembre del [[1918]] l'[[armistizio]] tra [[Italia]], [[Impero austro-ungarico]] e [[Germania]] che poneva fine alla [[prima guerra mondiale]]; affacciata sul Canale di Battaglia sorge invece [[Villa Molin]], progettata dall'architetto [[Vincenzo Scamozzi]] nel [[1597]] (e che erroneamente viene collocata spesso a [[Albignasego|Mandriola]], che sorge sull'altra sponda del Canale di Battaglia).
 
==== MontàSacra Famiglia ====
Sacra Famiglia (''Quartiere'' 5 Sud-Ovest) si trova a circa 1,5 chilometri dal municipio del capoluogo; tuttavia la parte più a nord est del quartiere è in pratica a ridosso delle mura di Padova. La località confina a sud ovest col comune di [[Albignasego]] precisamente con la frazione di Mandriola-Sant'Agostino divisa da quest'ultima dal fiume [[Bacchiglione]]. Nel novembre 2010, la località è stata la zona di Padova più colpita (dopo [[Salboro]]) dall'[[alluvione del Veneto del 2010]]. Nella località ha sede il consiglio di quartiere n.5; in essa si trova anche uno dei maggiori club tennistici del capoluogo.
Della vecchia ''Montà'' (Quartiere 6 Ovest), situata sulla strada Padova-Ponterotto-Taggì di Sotto a circa 4&nbsp;km dal centro della città, rimane solo l'antica intitolazione della chiesa parrocchiale di [[San Bartolomeo apostolo|San Bartolomeo]], risalente al XVI sec. Dello scorso secolo, invece, è la fondazione della parrocchia di Sant'Ignazio di Loyola. Rimane ancora visibile dietro [[Villa Ottoboni]], ai piedi della zona del cavalcaferrovia costruito negli anni 80, parte dell'antico Arzeron sopraelevato che attraversava il territorio fuori delle mura cittadine. Questa zona della Montà era detta "borgo dea paja".
 
Dai primi anni del 2000 il territorio della frazione è stato soggetto a forti trasformazioni insediative ed è stato di fatto inglobato nel capoluogo. Nel 2004 è stato completato il cavalcavia di Corso Australia che ha nel contempo eliminato l'unico semaforo ancora esistente sulla tangenziale e contribuito a rompere l'isolamento della frazione con il resto della città. Del quartiere Montà, fanno parte anche la zone di Sant'Ignazio e Ponterotto.
La località si sviluppa su un territorio totalmente pianeggiante; a sud-ovest è bagnata dal fiume Bacchiglione che la separa dal comune di [[Albignasego]]. Proprio a ridosso del fiume, si concentra la maggior parte delle coltivazioni della zona. La località è posta a circa 8 chilometri a nord-est dei [[Colli Euganei]] e a 21 chilometri a ovest dalla [[laguna di Venezia]].
 
Fino agli [[Anni 1940|anni quaranta]] era un insieme di casupole circondate dalla campagna, salvo un piccolo sbocco sulle [[Mura (fortificazione)|mura]] (porta San Giovanni), poi la cementificazione (che prosegue fino ai nostri giorni) ha in gran parte neutralizzato le coltivazioni della zona e ampliato di molto la piccola località. In particolare negli [[Anni 1970|anni settanta]] si è costruito il prosieguo del rione, edificando decine di nuovi condomini. Ancora oggi prosegue questo fenomeno.
 
==== Montà ====
Della vecchia ''Montà'' (Quartiere 6 Ovest), situata sulla strada Padova-Ponterotto-Taggì di Sotto a circa 4&nbsp;km dal centro della città, rimane solo l'antica intitolazione della chiesa parrocchiale di [[Bartolomeo (apostolo)|San Bartolomeo]], risalente al XVI sec. Dello scorso secolo, invece, è la fondazione della parrocchia di Sant'Ignazio di Loyola. Rimane ancora visibile dietro [[Villa Ottoboni]], ai piedi della zona del cavalcaferrovia costruito negli anni 80, parte dell'antico Arzeron sopraelevato che attraversava il territorio fuori delle mura cittadine. Questa zona della Montà era detta "borgo dea paja".
Dai primi anni del 2000 il territorio della frazione è stato soggetto a forti trasformazioni insediative ed è stato di fatto inglobato nel capoluogo. Nel 2004 è stato completato il cavalcavia di Corso Australia che ha nel contempo eliminato l'unico semaforo ancora esistente sulla tangenziale e contribuito a rompere l'isolamento della frazione con il resto della città. Nel 2017 è stato inaugurato il sottopasso di via Montà che ha agevolato l'ingresso al centro città.<ref>{{Cita web|url=https://www.padovaoggi.it/cronaca/inaugurazione-sottopasso-padova-via-monta-oggi-16-ottobre-2017.html|titolo=Aperto il sottopasso di via Montà: taglio del nastro alla presenza di centinaia di cittadini|accesso=2024-04-26}}</ref>
 
Del quartiere Montà, fanno parte anche le zone di Sant'Ignazio e Ponterotto.
 
== Economia ==
La [[Consorzio Zip|zona industriale di Padova]] è nata nel 1956 nell'area orientale della città,<ref>{{cita web|url=http://www.zip.padova.it/index.php/il-consorzio-zip/chi-siamo|titolo=ZonaIl Industrialeconsorzio Padova}}</ref>ZIP è- nataLa nelmissione|accesso=20 [[1946]]agosto nell'area2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180820172708/http://www.zip.padova.it/index.php/il-consorzio-zip/chi-siamo|dataarchivio=20 orientaleagosto della città,2018|urlmorto=no}}</ref> e da allora si è continuamente espansa ed articolata. Tra le maggiori aziende presenti vi sono [[Safilo Group]], [[Sector]], [[Michelotto Automobili]] e [[Valsport]].
 
Si tratta di una delle più grandi zone industriali d'Europa, con una superficie di 10 milioni e 500&nbsp;000&nbsp;m². All'interno di essa si trovano oltre 1.300 imprese, con una notevole diversificazione produttiva ed industriale, e vi operano più di 50.000 persone provenienti da tutto il Veneto.
AlSi suotratta di una delle più grandi zone industriali d'Europa, con una superficie di 10 milioni e 500&nbsp;000&nbsp;m<sup>2</sup>. All'interno di essa si trovatrovano oltre {{Citazioneformatnum:1300}} necessaria|imprese, con una notevole diversificazione produttiva ed industriale, e vi operano più di {{formatnum:50000}} persone provenienti da tutto il Veneto. Al suo interno si trova il più grande [[interporto multimodale]] d'Italia e uno dei più importanti in Europa}}, nato il 6 giugno del 1973. Quasi tutte le merci provenienti dall'Europa o da inviare a destinatari europei transitano, infatti, per Padova.
 
L'interporto di Padova dispone, oltre ad altre infrastrutture, di una linea ferroviaria dedicata (Padova Interporto - Padova) che lo collega alla stazione Centrale di Padova. A Padova sono diffuse e rinomate le produzioni [[artigianato|artigianali]] di [[ceramica|ceramiche]], di [[porcellana|porcellane]], di [[tessuto|tessuti d'arte]], di [[strumenti musicali]], oltre ai laboratori di [[oreficeria]].<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=1 | p=18}}</ref>
L'interporto di Padova dispone, oltre ad altre infrastrutture, di una linea ferroviaria dedicata ([[Ferrovia Padova-Padova Interporto|Padova-Padova Interporto]]) che lo collega alla stazione Centrale di Padova. A Padova sono diffuse e rinomate le produzioni [[artigianato|artigianali]] di [[ceramica|ceramiche]], di [[porcellana|porcellane]], di [[Tessuto (materiale)|tessuti d'arte]], di [[strumenti musicali]], oltre ai laboratori di [[oreficeria]].<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=1 | p=18}}</ref>
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
La storica tradizione di crocevia tra alcune delle principali vie di comunicazione nazionali ha favorito lo sviluppo economico cittadino.<ref name=comunestoria1>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=8948#.Uaq_65zkqzE Dalle origini a Roma] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140310123020/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=8948 |data=10 marzo 2014 }}, padovanet.it</ref> Le antiche strade romane che passavano o arrivavano a Padova hanno originato molte delle odierne strade che si diramano dalla città. La [[via Annia]] che collegava [[Adria]] e [[Aquileia]], la Medoaci che portava a nord-ovest, la Astacus per [[Vicenza|Vicentia]], l'[[via Aurelia (Veneto)|Aurelia]] verso [[Asolo]] e l'Aponense per i [[Colli Euganei]] sono state integrate con altre strade costruite in armonia con lo sviluppo del territorio provinciale e del tessuto urbanistico cittadino.
 
La città si è sviluppata secondo il sistema dell'[[urbanistica romana]], con i [[Cardine (storia romana)|cardini]] nelle odierne vie Dante e Barbarigo e i [[Decumano|decumani]] nelle vie S. Francesco e Vescovado. Un altro importante polo fu l'odierna via Altinate, da cui partiva il ramo orientale della Annia. All'incontro di queste strade sono state costruite le piazze che formano il centro cittadino, in particolare [[Piazza delle Erbe (Padova)|Piazza delle Erbe]], [[Piazza della Frutta]], [[Piazza dei Signori (Padova)|Piazza dei Signori]] e [[Piazza del Duomo (Padova)|Piazza del Duomo]], che al tempo dei romani era l<nowiki>{{'</nowiki>}}''Umbelicus Urbis''.<ref name=comunestoria1/> Di grande rilievo è [[Prato della Valle]], la seconda piazza in Europa per estensione dopo la [[Piazza Rossa]] di [[Mosca (Russia)|Mosca]]; costruito nel 1775 nella zona a sud del centro cittadino, è uno dei principali luoghi di ritrovo, ospita il più grande mercato cittadino<ref group="N">Il mercato di Prato della Valle si svolge solo al sabato</ref> ed è sede di importanti eventi sportivi, musicali ecc.<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=C&tassidpadre=284&tassid=1565&id=9261#.UarVTJzkqzE Prato della Valle] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090817000241/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=C&tassidpadre=284&tassid=1565&id=9261 |data=17 agosto 2009 }}, padovanet.it</ref>
<!--SEZIONE COMMENTATA: NON CONFORME ALLE LINEE GUIDA
Molte delle zone del centro sono diventate [[area pedonale|aree pedonali]]; una delle più affollate è il ''[[Liston#Padova|Liston]]'', lungo il quale si trovano diversi edifici storici tra cui il Palazzo Moroni (sede del minucipio), il [[Palazzo del Bo]] (sede dell'università) ed il [[Caffè Pedrocchi]].<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=15818#.Uar9hpzkqzE Aree pedonali in centro storico], padovanet.it</ref> La maggior parte del centro è diventata una [[zona a traffico limitato]].<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=C&tassidpadre=1619&tassid=2139&id=7064#.Uk-PZRCJpc8 Zona a traffico limitato in centro storico], padovanet.it</ref>-->
 
Lungo le [[Mura di Padova#Mura cinquecentesche|mura cinquecentesche]] si trovano la circonvallazione stradale interna e quella esterna, oggi meno congestionate dopo la costruzione delle tangenziali. Tra le opere costruite nel nuovo millennio, significativi sono i due cavalcavia colleganti il popoloso quartiere [[Arcella (Padova)|Arcella]] al centro della città, che hanno alleviato il pesante traffico gravante sul vecchio cavalcavia vicino alla stazione ferroviaria.
 
<!-- SEZIONE COMMENTATA: NON DESCRIVE INFRASTRUTTURE - TONI PROMOZIONALI - LINGUAGGIO NON ENCICLOPEDICO
==== Piste ciclabili ====
L'amministrazione del comune di Padova ha predisposto un ufficio apposito per la mobilità ciclabile con gli obiettivi di migliorare la viabilità, ridurre l'inquinamento e migliorare la salute dei cittadini<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tassid=1630&id=8947 Ufficio mobilità ciclabile]</ref>. A tale scopo, negli ultimi anni sono stati realizzati 40&nbsp;km di nuovi percorsi ciclabili, per arrivare ad una rete di circa 115&nbsp;km,<ref>{{cita web|url=http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=C&tassidpadre=1491&tassid=1632&id=10091|titolo=Rete piste ciclabili}}</ref> che fa di Padova la città con più piste ciclabili in Italia. Lo sviluppo di questa rete<ref>Per una guida dettagliata con mappa vedere [http://www.legambientepadova.it/files/piste_ciclabili.pdf questo sito]</ref> permette ai cittadini di raggiungere punti strategici della città e rende possibile l'utilizzo della bicicletta per percorsi estesi, e dunque anche per recarsi a scuola o al lavoro.
-->
 
Padova è circondata da un anello di tangenziali che formano il [[Grande Raccordo Anulare di Padova]], il cui sviluppo supera i 30&nbsp;km. Per l'80% del percorso è composto da quattro corsie principali più due di emergenza, in prossimità di Padova Est le corsie diventano sei più due. Il progetto già approvato prevede di dare in gestione l'intero sistema cittadino di tangenziali alla società [[Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova S.p.A.|Autostrada Brescia-Padova S.p.A.]].
 
==== Autostrade ====
Padova si trova all'incrocio di due autostrade importanti:
* {{simbolo|Autostrada A4 Italia.svg|25}} [[Autostrada A4 (Italia)|A4'''''Serenissima''''' Torino – Trieste]], ([[Milano-]] – [[Venezia]]), gestita dalla societàda ''[[Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova S.p.A.|Autostrada BresciaBS-VeronaVR-VicenzaVI-PadovaPD]]'' e dalla ''Società[[Concessioni delleAutostradali Autostrade di Venezia e PadovaVenete|CAV]]'';
* {{simbolo|Autostrada A13 Italia.svg|25}} [[Autostrada A13 (Italia)|A13'''''Euganea''''' Bologna-Padova]], per [[Rovigo]] e [[Ferrara]], gestita da ''[[Autostrade per l'Italia]]''.
 
Attorno a Padova sono presenti 4 uscite autostradali: quelle di Padova Est e Padova Ovest sulla A4, la Padova Sud all'imbocco della A13 e la Padova Zona Industriale sul raccordo tra le due autostrade, che lambisce la periferia sud-orientale.
 
==== Strade Statali ====
* {{simbolo|Strada Regionale 11 Italia.svg|45}} Ex statale [[Strada statale 11 Padana Superiore|'''''Padana Superiore''''']]: per [[Venezia]] e [[Torino]], via [[Milano]];
* {{simbolo|Strada Statale 16 Italia.svg|45}} '''''[[Strada statale 16 Adriatica|Adriatica]]''''': per [[Lecce]], via [[Rimini]], [[Ancona]] e [[Bari]];
* {{simbolo|Strada Provinciale 47 Italia.svg|45}} Ex statale [[Strada statale 47 della Valsugana|'''''della Valsugana''''']]: per [[Trento]], via [[Cittadella (Italia)|Cittadella]] e [[Bassano del Grappa]];
* {{simbolo|Strada Regionale 47 Italia.svg|45}} [[Strada statale 47 racc di Altichiero|'''''di Altichiero''''']]: [[Tangenziale Ovest di Padova|'''Tangenziale Ovest''']] e [[Tangenziale Sud di Padova|'''Tangenziale Sud''']];
* {{simbolo|Strada Statale 250 Italia.svg|45}} Ex statale [[Strada statale 250 delle Terme Euganee|'''''delle Terme Euganee''''']]: per [[Montegrotto Terme]], via [[Abano Terme]];
* {{simbolo|Strada Regionale 307 Italia.svg|45}} Ex statale [[Strada statale 307 del Santo|'''''del Santo''''']]: per [[Resana]], via [[Camposampiero]] e [[Campodarsego]];
* {{simbolo|Strada Regionale 308 Italia.svg|45}} '''''Nuova superstrada del Santo''''': per [[Castelfranco Veneto]], ([[Tangenziale Est di Padova|'''Tangenziale Est''']])<sub>;</sub>
* {{simbolo|Strada Regionale 515 Italia.svg|45}} Ex statale [[Strada statale 515 Noalese|'''''Noalese''''']]: per [[Treviso]], via [[Noale]] e [[Scorzè]]; e per [[Mestre]], via [[Mirano]], tramite la [[Via Miranese|strada provinciale 32 Miranese]] ([[Tangenziale Nord di Padova|'''Tangenziale Nord''']]);
* {{simbolo|Strada Statale 516 Italia.svg|45}} '''''[[Strada statale 516 Piovese|Piovese]]''''', per [[Piove di Sacco]] e innesto con la [[Strada statale 309 Romea|Romea]].
 
=== Ferrovie ===
Padova è dotata di varie [[stazione ferroviaria|stazioni ferroviarie]], la principale delle quali è la [[stazione di Padova]]. Altre stazioni interne alla città sono: [[Stazione di Padova Campo Marte|Padova Campo di Marte]] e [[Stazione di Padova Interporto|Padova Interporto]].
Altre stazioni interne alla città sono: [[Stazione di Padova Campo Marte|Padova Campo di Marte]] e [[Stazione di Padova Interporto|Padova Interporto]].
 
ÈLa insola fasealtra distazione costruzionenel laterritorio nuovacomunale fermataaperta Padovaal Santraffico Lazzaro a servizio dell'omonimo quartierepasseggeri, con contestuale chiusura dellala [[stazione di Ponte di Brenta]], cheè verràstata chiusa nel 2015 congiuntamente con l'apertura, spostatapoco più ad est edma assumerànel laterritorio nuova denominazionecomunale di [[StazioneVigonza]], della nuova [[stazione di Busa di Vigonza]].
 
Nel [[1911]] fu attivata la ferrovia [[Ferrovia Padova-Piazzola-Carmignano|Padova-Piazzola]], prolungata a [[Carmignano]] nel 1923; tale arteria, a servizio dei traffici suburbani verso nord, fu soppressa nel [[1958]].
 
=== Porti ===
All'interno della città sono state realizzate banchine per l'ormeggio di piccole imbarcazioni ada uso privato/turistico. Ve ne sono alle porte Contarine, al Bassanello e nei pressi del ponte di Voltabarozzo.
 
Il porto fluviale vero e proprio non è in attività, nonostante siano state realizzate 400 metri di banchine e un terminal container di [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]] per il trasbordo dei container da nave a treno.<ref>{{Cita web |url=http://www.legambientepadova.it/files/PIEG_IDROVIA_4_ANTE.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=15 maggio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091007102410/http://www.legambientepadova.it/files/PIEG_IDROVIA_4_ANTE.pdf |dataarchivio=7 ottobre 2009 |urlmorto=no }}</ref>; lo stesso è inserito nel contesto dell'[[idrovia Padova-Venezia]], progettata all'inizio degli [[anni 1960|anni sessanta]], che parte dall'interporto, attraversa il fiume Brenta e quindi il Novissimo, per arrivare alla conca Gusso, l'unica di tutto il canale; dopo un ulteriore breve tratto in terraferma supera l'argine di conterminazione lagunare e raggiunge il canale di grande navigazione Malamocco Marghera. Il percorso totale è di 27,575&nbsp;km.
 
Da diversi decenni è stata riattivata la navigazione turistica fluviale tra Padova e Venezia a bordo dello storico '[[Burchiello (imbarcazione)|Burchiello]]'. A cavallo tra la fine degli anni novanta e l'inizio degli anni 2000 è stata rimessa in funzione anche la navigazione in altri corsi d'acqua cittadini, che a tale scopo sono stati dragati ede organizzati.
 
=== Aeroporto ===
L'[[aeroporto di Padova]] "Gino Allegri" è principalmente utilizzato dall'[[aviazione militare]] e dai voli sanitari a supporto dell'attività del policlinico cittadino. È anche sede di un aeroclub, che organizza voli privati e scuole guida con piccoli aerei ad ala fissa e alianti.
<!-- Copyviol?- {{link img|posizione=right|link=http://cdn-www.airliners.net/photos/photos/3/0/4/0595403.jpg|titolo=L'Aeroporto di Padova|fonte=airliners.net}} -- oscurata provvisoriamente -->
 
La città di Padova possiede anche un aeroporto: il [[Aeroporto di Padova|Gino Allegri]], non servito da voli di linea regolari. È principalmente utilizzato dall'[[aviazione militare]] e, soprattutto, per i voli sanitari a supporto dell'attività del policlinico cittadino. È anche sede di un aeroclub, che organizza voli privati in piccoli aerei ad ala fissa, voli di alianti e scuole guida sia per tali piccoli aerei che per gli alianti.
La città è servita dall'[[aeroporto di Venezia-Marco Polo]] che dista 45&nbsp;km.
Sono vicini anche gli aeroporti [[Aeroporto di Treviso-Sant'Angelo|di Treviso]] (low cost), [[Aeroporto di Verona-Villafranca|di Verona]] e [[Aeroporto di Bologna|di Bologna]].
 
=== Mobilità urbana ===
{{vedi anche|Tranvia di Padova}}
Il sistema del [[trasporto pubblico]] è gestito da [[APS (Padova)|BusItalia Veneto]] ed è costituito da una [[Tranvia di Padova|linea tranviaria]], che serve il centro storico della città ed i suoi principali monumenti collegandolo con la periferia Nord (Pontevigodarzere) e Sud (Guizza), e da una rete di autolinee urbane e suburbane.
 
Il sistema del [[trasporto pubblico]] è gestito da [[APS (Padova)|BusItalia Veneto]]. Il principale asse è la [[tranvia di Padova|rete tranviaria]], attualmente costituita dalla sola [[Tranvia di Padova|linea SIR1]], che serve il centro storico della città e i suoi principali monumenti collegandolo con la periferia Nord (Pontevigodarzere) e Sud (Guizza), integrato con una rete di autolinee urbane e suburbane. Dal 2023 sono in fase di costruzione i progetti delle nuove linee SIR2<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.padovanet.it/informazione/progetto-nuova-linea-tranviaria-vigonza-rubano-sir2|titolo=Progetto nuova linea tranviaria Vigonza-Rubano (Sir2) - Comune di Padova|sito=www.padovanet.it|accesso=2024-04-23}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.apsholding.it/societa-trasparente/linea-tranviaria-sir2-rubano-vigonza-progetto-finanziato-pnrr/|titolo=LINEA TRANVIARIA SIR2 RUBANO VIGONZA – PROGETTO FINANZIATO PNRR|sito=APS Holding|lingua=it|accesso=2024-04-23}}</ref> e SIR3<ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.padovanet.it/informazione/progetto-nuova-linea-tranviaria-stazione-voltabarozzo-sir3|titolo=Progetto nuova linea tranviaria Stazione-Voltabarozzo (Sir3) - Comune di Padova|sito=www.padovanet.it|accesso=2024-04-23}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.padovanet.it/sites/default/files/attachment/230322%20Presentazione%20Gregorianum%20%281%29.pdf|titolo=Presentazione nuova linea tranviaria Stazione-Voltabarozzo (Sir3)|sito=Padovanet.it|data=18 aprile 2024|formato=PDF}}</ref>. La prima collegherà due comuni della Provincia situati a Est ([[Vigonza]]) e a Ovest ([[Rubano]]) della città,<ref name=":1" /> mentre la seconda partirà dalla Stazione ferroviaria per giungere a Voltabarozzo.<ref name=":2" />
 
Il servizio interurbano su gomma è gestito mediante autocorse della medesima società, ed anche da [[Actv]], [[Mobilità di Marca]] e [[SVT (Vicenza)|SvtSVT Società Vicentina Trasporti]].
 
Fra il [[1883]] e il [[1954]] la città disponeva di un'estesa [[Rete tranviaria di Padova (1883-1954)|rete tranviaria urbana]] e di diverse tranvie extraurbane:
* [[Tranvia Padova-Abano-Torreglia/Villa di Teolo|Padova-Abano-Torreglia/Villa di Teolo]]
* [[Tranvia Padova-Malcontenta-Fusina|Padova-Malcontenta-Fusina/Mestre]]
Riga 1 094 ⟶ 783:
 
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Padova|Elezioni comunali a Padova}}
[[File:Padova-Gonfalone.png|150px|thumb|Gonfalone civico]]
La sede comunale si trova a Palazzo Moroni, in Via del Municipio, 1.
 
Riga 1 100 ⟶ 790:
 
=== Consolati esteri ===
A tutto il maggio del 2013, erano presenti a Padova i consolati dei seguenti Paesi:<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=2789#.UarjwJzkqzE Consolati esteri a Padova] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130405175044/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=2789 |data=5 aprile 2013 }}, padovanet.it</ref>
{{Colonne}}
* {{ALB}}
Riga 1 114 ⟶ 804:
* {{MDA}}
{{Colonne fine}}
Nel 2009 si parlava dell'imminente apertura in città dei consolati di [[Cina]] e [[Romania]]<ref>Daniele Mont D'Arpizio, "[http://www.scribd.com/doc/41074104/Pezzi-di-mondo-in-citta Un pezzo di paese straniero tra noi] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160307160335/https://www.scribd.com/doc/41074104/Pezzi-di-mondo-in-citta |data=7 marzo 2016 }}", [[La Difesa del popolo]], 7 giugno [[2009]], p. 13</ref>, ma a tutto il maggio del 2013 non sono ancora stati realizzati.
 
=== Gemellaggi ===
Padova è [[Gemellaggio|gemellata]] con:<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=2867#.Uarv5JzkqzE Le città gemelle di Padova] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110520154259/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=2867 |data=20 maggio 2011 }}, padovanet.it</ref>
 
{{Colonne}}
Riga 1 130 ⟶ 820:
* {{Gemellaggio|ITA|Cagliari|2002}}
* {{Gemellaggio|HRV|Zara (Croazia){{!}}Zara|2003}}
* {{Gemellaggio|UK|Oxford|2019}}
{{Colonne fine}}
 
== Sport ==
{{Vedi categoria|Sport a Padova}}
===Calcio===
Il [[Calcio Padova]] è la storica compagine calcistica cittadina. La squadra, fondata nel [[1910]], ha militato per 16 stagioni in [[Serie A]] (di cui 14 tra il [[1929]] ed il [[1962]] e le ultime due tra il [[1994]] ed il [[1996]]) annoverando tra le sue file giocatori come [[Kurt Hamrin]] e [[Alessandro Del Piero]] e allenatori come [[Nereo Rocco]] e [[Béla Guttmann]]. Il miglior risultato raggiunto è il terzo posto in [[Serie A]] nella stagione [[Serie A 1957-1958|1957-1958]]. Memorabile fu anche la [[Coppa Italia 1966-1967]], in cui i [[Calcio Padova|biancoscudati]] giunsero alla finale, persa col [[Associazione Calcio Milan|Milan]] (1-0), dopo aver sconfitto l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] in semifinale per 3-2. Negli ultimi anni ha preso importanza il [[Derby di Padova|derby]] tra il Padova e il [[Associazione Sportiva Cittadella|Cittadella]], l'altra squadra della provincia,<ref>Il Cittadella nelle stagioni 1999-2000 e 2000-2001 mentre militava in [[Serie B]], giocò nello [[Stadio Euganeo]] e mutò il nome in Cittadella Padova</ref> con cui ha spesso giocato nella stessa divisione a partire dalla stagione [[Serie C1 1998-1999|1998-1999]]. Attualmente (2016) il Calcio Padova disputa il campionato di [[Lega Pro]] sul terreno dello [[Stadio Euganeo]].
 
=== Calcio ===
Di buon livello calcistico negli [[anni 1910|anni dieci]] e [[anni 1920|anni venti]] fu l'[[Associazione Sportiva Petrarca Calcio]], che nel campionato del [[Prima Categoria 1921-1922|1922]] rubò ai [[Calcio Padova|biancoscudati]] lo scettro di regina cittadina. In quella stagione fu eliminato nel girone a tre squadre di semifinale dalla [[Unione Sportiva Novese|Novese]], che disputò poi la finale sconfiggendo la Sampierdarenese e laureandosi Campione d'Italia. Attualmente il [[Associazione Sportiva Petrarca Calcio|Petrarca]] gioca in categorie dilettantistiche.
[[File:Padova 1957-58.jpg|thumb|La squadra di calcio del {{Calcio Padova|N}} terzo classificato nel campionato italiano 1957-58]]
 
Il {{Calcio Padova|N}} è la storica compagine calcistica cittadina. La squadra, fondata nel 1910, ha militato per 16 stagioni in [[Serie A]] (di cui 14 tra il 1929 ed il 1962 e le ultime due tra il 1994 ed il 1996) annoverando tra le sue file giocatori come [[Kurt Hamrin]] e [[Alessandro Del Piero]] e allenatori come [[Nereo Rocco]] e [[Béla Guttmann]]. Il miglior risultato raggiunto è il terzo posto in [[Serie A]] nella stagione [[Serie A 1957-1958|1957-1958]]. Memorabile fu anche la [[Coppa Italia 1966-1967]], in cui i [[Calcio Padova|biancoscudati]] giunsero alla finale, persa col [[Associazione Calcio Milan|Milan]] (1-0), dopo aver sconfitto l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] in semifinale per 3-2. Negli ultimi anni ha preso importanza il [[Derby di Padova|derby]] tra il Padova e il [[Associazione Sportiva Cittadella|Cittadella]], l'altra squadra della provincia,<ref group="N">Il Cittadella nelle stagioni 1999-2000 e 2000-2001 mentre militava in [[Serie B]], giocò nello [[Stadio Euganeo]] e mutò il nome in Cittadella Padova</ref> con cui ha spesso giocato nella stessa divisione a partire dalla stagione [[Serie C1 1998-1999|1998-1999]]. Attualmente il Calcio Padova disputa il campionato di [[Serie B]] sul terreno dello [[stadio Euganeo]].
Attiva negli [[anni 1970|anni settanta]] e [[anni 1980|anni ottanta]] era la squadra di [[calcio femminile]] del [[Unione Calcio Femminile Padova|Gamma 3 Padova]], che vinse lo [[scudetto (sport)|scudetto]] nel [[1972]] e nel [[1973]] e una [[Coppa Italia]] nel [[1975]]. Ora la migliore squadra padovana di calcio femminile è lo [[Associazione Sportiva Dilettantistica Zensky-Padova Femminile|Zensky-Padova]], che milita nel campionato di [[Serie A2 (calcio femminile)|Serie A2]].
 
Di buon livello calcistico negli [[anni 1910|anni dieci]] e [[anni 1920|anni venti]] fu l'[[Associazione Sportiva Petrarca Calcio]], che nel campionato del [[Prima Categoria 1921-1922|1922]] rubò ai [[Calcio Padova|biancoscudati]] lo scettro di regina cittadina. In quella stagione fu eliminato nel girone a tre squadre di semifinale dalla [[Unione Sportiva Novese|Novese]], che disputò poi la finale sconfiggendo la Sampierdarenese e laureandosi Campione d'Italia. Il [[Associazione Sportiva Petrarca Calcio|Petrarca]] ha cessato l'attività nel 2016.
===Rugby===
Hanno avuto un ruolo importante nella storia dello sport cittadino le locali squadre di [[rugby]]. Il [[Petrarca Rugby|Petrarca]] si è aggiudicato 12 [[Campionato italiano di rugby a 15|Scudetti]] e due [[Coppa Italia (rugby a 15)|Coppe Italia]] fra il [[1970]] ed il [[2011]]. Altri cinque Scudetti e quattro Coppe Italia, fra il [[1958]] ed il [[1968]], furono vinti dalle [[Fiamme Oro Rugby|Fiamme Oro Padova]], che si sciolsero nel [[1978]] dopo la retrocessione in seconda serie.<ref>Le Fiamme Oro Rugby, scioltesi nel 1978, sarebbero state ricostituite a Milano nel 1985, per poi trasferirsi nel 1987 a Roma, dove hanno sede tuttora.</ref> Altre importanti squadre cittadine iscritte alle serie inferiori sono il [[CUS Padova Rugby|CUS Padova]] (con trascorsi nella massima serie), il Valsugana, la seconda squadra del Petrarca ed il [[Roccia Rugby|Roccia Rubano]].
 
Attiva negli [[anni 1970|anni settanta]] e [[anni 1980|anni ottanta]] era la squadra di [[calcio femminile]] del [[Unione Calcio Femminile Padova|Gamma 3 Padova]], che vinse lo [[scudetto (sport)|scudetto]] nel 1972 e nel 1973 e una [[Coppa Italia]] nel 1975. Ora la migliore squadra padovana di calcio femminile è il Padova (già Zensky), che ha disputato diversi campionati in [[Serie A2 (calcio femminile)|serie cadetta]].
Tra i molti rugbisti padovani che hanno vestito la maglia del Petrarca e della nazionale vi sono [[Fulvio Lorigiola]], [[Marco Bortolami]] ed i fratelli [[Mauro Bergamasco|Mauro]] e [[Mirco Bergamasco]]. Il più prestigioso giocatore nella storia del Petrarca è stato l'italo-australiano [[David Campese]], che fu a Padova tra il [[1984]] ed il [[1988]]. Trionfò nella [[Coppa del Mondo di rugby 1991]] con l'Australia, siglando nella manifestazione il maggior numero di mete e venendo eletto miglior giocatore del torneo.<ref>{{en}} [http://www.rfu.com/twickenhamstadium/worldrugbymuseum/walloffame/davidcampese David Campese], sul sito della [[Rugby Football Union]]</ref>
 
===Pallavolo Pallacanestro ===
La principale squadra di pallavolo maschile è la [[Pallavolo Padova]], che milita nel campionato di [[Serie A1 (pallavolo maschile)|Serie A1]]. Nel suo palmarès spicca la conquista della [[Coppa CEV maschile|Coppa CEV]] nel [[1994]]. Tra il [[2004]] e il [[2007]] la principale squadra di pallavolo femminile era rappresentata dal [[Volley Club Padova]], che ha disputato due campionati di [[Serie A1 (pallavolo femminile)|Serie A1]] prima di cedere il titolo sportivo a [[Forlì]]<ref>[http://www.volleyclubpadova.it/scripts/home/index.php?pagesc_az=notizie_show_rec_id&pagesc_az_var=638&form_bkpos=2&pagina_id=2 Comunicato stampa Volley Club Padova, 3 luglio 2007]</ref> e di proseguire l'attività solo a livello giovanile. Nella stagione sportiva 2005-2006 Padova è stata l'unica città a essere rappresentata nei massimi campionati di A1, sia nel volley maschile che in quello femminile, rispettivamente dal [[Sempre Volley]] e dal [[Volley Club Padova]].
 
===Pallacanestro===
Il [[Gruppo Petrarca Basket]] disputò il massimo campionato nazionale maschile tra la fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]] e l'inizio dei settanta, classificandosi terza nella [[Serie A maschile FIP 1965-1966|stagione 1965-1966]]. La [[Virtus Padova]] ha militato in [[Serie A2 (pallacanestro maschile)|Serie A2]] nella stagione [[Serie A2 maschile FIP 1993-1994|1993-1994]]. Attualmente tutte le locali compagini di basket disputano campionati minori. Vi sono in città anche 2 squadre di [[pallacanestro in carrozzina]], il Millennium Basket e il CUS Padova.
 
===Scherma Pallavolo ===
La principale squadra di pallavolo maschile è la [[Pallavolo Padova]], che milita nel campionato di [[Serie A1 (pallavolo maschile)|Serie A1]]. Nel suo palmarès spicca la conquista della [[Coppa CEV maschile|Coppa CEV]] nel 1994. Tra il 2004 e il 2007 la principale squadra di pallavolo femminile era rappresentata dal [[Volley Club Padova]], che ha disputato due campionati di [[Serie A1 (pallavolo femminile)|Serie A1]] prima di cedere il titolo sportivo a [[Forlì]]<ref>{{Cita web | url = http://www.volleyclubpadova.it/scripts/home/index.php?pagesc_az=notizie_show_rec_id&pagesc_az_var=638&form_bkpos=2&pagina_id=2 | titolo = COMUNICATO STAMPA | sito = Volley Club Padova | data = 3 luglio 2007 | accesso = 6 ottobre 2022 | urlarchivio = https://archive.is/20070811141110/http://www.volleyclubpadova.it/scripts/home/index.php?pagesc_az=notizie_show_rec_id&pagesc_az_var=638&form_bkpos=2&pagina_id=2 | dataarchivio = 11 agosto 2007 }}</ref> e di proseguire l'attività solo a livello giovanile. Nella stagione sportiva 2005-2006 Padova è stata l'unica città a essere rappresentata nei massimi campionati di A1, sia nel volley maschile che in quello femminile, rispettivamente dal [[Sempre Volley]] e dal [[Volley Club Padova]].
Le compagini cittadine più importanti nella [[scherma]] sono state l'antica Accademia Comini, il [[Associazione Sportiva Petrarca Scherma|Petrarca Scherma]] e il Cus Padova, che hanno formato atleti vincitori di [[Giochi olimpici|Olimpiadi]] e Campionati del Mondo. La squadra italiana di sciabola giunta seconda alle [[Scherma ai Giochi della XIV Olimpiade|Olimpiadi di Londra 1948]] era composta da atleti padovani allenati dal grande Maestro Guido Comini. La fiorettista padovana [[Francesca Bortolozzi]] ha conquistato ori olimpici e mondiali ([[Scherma ai Giochi della XXV Olimpiade|Barcellona 1992]] ed [[Campionato mondiale di scherma 1993|Essen 1993]]), gli sciabolatori [[Marco Marin]] e [[Gianfranco Dalla Barba]] hanno conquistato titoli olimpici e mondiali ([[Scherma ai Giochi della XXIII Olimpiade|Los Angeles 1984]], [[Campionato mondiale di scherma 1995|L'Aia 1995]]) e la sciabolatrice [[Anna Ferraro]] è stata campionessa del mondo a squadre ([[Campionato mondiale di scherma 1999|Seoul 1999]]). Il [[Trofeo Luxardo - Coppa del Mondo di Sciabola|Trofeo Luxardo]] di Padova, giunto nel [[2007]] alla 50ª edizione, è l'unica prova di Coppa del Mondo di sciabola che si disputa in Italia.
 
===Sport acquaticiRugby a 15 ===
[[File:Petrarca Rugby 1973-1974.jpg|thumb|La squadra di rugby del {{Rugby Padova|N}} campione d'Italia 1973-74]]
Nella [[pallanuoto]], la città è rappresentata dalla squadra maschile [[CS Plebiscito Padova]] in Serie A2 e dalla squadra femminile [[CS Plebiscito Padova|Beauty Star Plebiscito]], che milita nella massima serie e nel 2014-15 ha vinto il [[Serie A1 2014-2015 (pallanuoto femminile)|campionato italiano]] e la [[Coppa Italia 2014-2015 (pallanuoto femminile)|Coppa Italia]]. Tra i molti nuotatori padovani che hanno vinto titoli italiani spicca [[Novella Calligaris]], prima medaglia d'oro italiana in un campionato mondiale di nuoto, ottenuta a [[campionati mondiali di nuoto 1973|Belgrado 1973]], che arrivò anche tre volte sul podio alle [[Nuoto ai Giochi della XX Olimpiade|Olimpiadi di Monaco del 1972]]. Le maggiori società cittadine di [[canottaggio]] sono la Padovacanottaggio (nata nel 1993 dalle ceneri del CUS Padova) e la [[Canottieri Padova]]; a quest'ultima appartiene l'ex campione olimpico e mondiale [[Rossano Galtarossa]].
 
Importante è il ruolo di Padova nel rugby nazionale; il {{rugby Padova|N}}, sezione dell'omonima polisportiva, vanta la vittoria in 15 campionati nazionali tra il [[serie A 1969-1970 (rugby a 15)|1970]] e il [[TOP10 2021-2022|2024]], oltre a quattro [[coppa Italia (rugby a 15)|coppe Italia]].
===Altri sport===
Le {{Rugby Fiamme Oro|N}} contribuiscono al palmarès cittadino con ulteriori cinque scudetti tra il [[serie A 1957-1958 (rugby a 15)|1958]] e il [[serie A 1967-1968 (rugby a 15)|1968]], prima di scioglieri nel 1978 e rifondarsi a Milano nel 1985 e successivamente trasferirsi a Roma.
A Padova ha sede anche la squadra di [[hockey in-line]] maschile dei [[Ghosts Hockey Team Padova|Ghosts]], iscritta alla serie B del 2012-2013. Fondata nel 1998, nel suo palmares figurano lo scudetto del 2003, la seconda posizione nella prima edizione della Champions League del 2003, la Coppa Italia del 2006 ed i secondi posti in serie A nel 2006 e nella Supercoppa Italiana dello stesso anno. La maggiore squadra cittadina di [[football americano]] sono i [[Saints Padova|Saints]], attualmente in [[Campionato italiano di football americano|Serie A2]], che nel [[1992]] vinsero il [[SilverBowl]], il campionato di seconda divisione.
Altre realtà di rilievo che hanno militato in massima divisione sono il {{Rugby CUS Padova|N}} e, più recentemente, il {{Rugby Valsugana|N}}.
 
Tra le donne, invece, figura la squadra femminile del Petrarca, chiamata ''Perle Nere'', attiva tra fine anni [[anni 1990|novanta]] e primi [[anni 2000|duemila]], pioniera della disciplina in città, e più recentemente quella del citato Valsugana, le cui giocatrici sono chiamate familiarmente ''Valsugirls''.
Un'altra gloria dello sport patavino è il pilota [[Riccardo Patrese]], che ha ceduto a [[Rubens Barrichello]] il primato (il suo era di 256) del maggior numero di gare disputate in [[Formula 1]], dove risultò vincitore di sei [[Gran Premio di Formula 1|Gran Premi]]. Tuttora in attività è il pilota [[Giorgio Pantano]], vincitore del campionato 2008 della [[GP2]] e con qualche Gran Premio disputato in F1.
Quest'ultima compagine ha vinto 4 scudetti tra il [[serie A 2014-2015 (rugby a 15 femminile)|2015]] e il [[serie A 2021-2022 (rugby a 15 femminile)|2022]] e contribuisce a fare di Padova, con 24 campionati nazionali vinti, la città più scudettata del rugby italiano dopo [[Treviso]].
 
Tra i rugbisti padovani messisi in luce a livello internazionale figurano [[Fulvio Lorigiola]] (tra i convocati alla prima Coppa del Mondo nel 1987), [[Marco Bortolami]], i fratelli [[Mauro Bergamasco|Mauro]] e [[Mirco Bergamasco]] e, più recentemente, [[Federico Ruzza]].
Tra i ciclisti più decorati espressi dalla scuola padovana vi sono [[Giuseppe Beghetto]], campione olimpico nel tandem a [[Ciclismo ai Giochi della XVII Olimpiade|Roma 1960]] e tre volte [[Campionati del mondo di ciclismo su pista - Velocità maschile|campione del mondo della velocità]], e [[Leandro Faggin]], campione olimpico a [[Ciclismo ai Giochi della XVI Olimpiade|Melbourne 1956]] nell'inseguimento a squadre e nel chilometro da fermo, e 3 volte [[Campionati del mondo di ciclismo su pista - Inseguimento individuale maschile|campione mondiale di inseguimento individuale]]. Il 23 maggio [[2000]], la 10ª tappa dell'[[Giro d'Italia 2000|83º Giro d'Italia]] si concluse a Padova con la vittoria di [[Ivan Quaranta]].
Pur [[Livorno|livornese]] di nascita, si annovera anche [[Marzio Innocenti]], nella vita di tutti i giorni medico [[Otorinolaringoiatria|otorinolaringoiatra]] a Padova e giocatore per lungo tempo del Petrarca, che fu il capitano della nazionale alla citata coppa del Mondo del 1987 e che al 2022 ricopre l'incarico di presidente della [[Federazione Italiana Rugby]].
In ambito femminile figurano invece [[Valentina Ruzza]] (sorella del citato Federico), [[seconda linea]] internazionale dal 2019 allo {{rugby femminile Stade Français|N}} di [[Parigi]], [[Beatrice Veronese]], terza linea ala, [[Beatrice Rigoni]] (originaria di [[Abano Terme]], mediano d'apertura), [[Vittoria Ostuni Minuzzi]] (di [[Camposampiero]], estremo) ed [[Emma Stevanin]] (di [[Monselice]], mediano d'apertura), tutte formatesi o militanti nel Valsugana.
 
=== Scacchi ===
Tra gli avvenimenti sportivi annuali più rilevanti c'è la [[maratona di Sant'Antonio]], un evento che si tiene solitamente in aprile, con partenza da [[Campodarsego]] [[Provincia di Padova|(PD)]] ed arrivo in Prato della Valle. L'astista ucraino [[Sergey Bubka]] il 30 agosto [[1992]] realizzò al [[stadio Daciano Colbachini|Colbachini]] dell'[[Arcella (Padova)|Arcella]] il suo terzultimo record del mondo (6.12) nel [[meeting Città di Padova]],<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1992/agosto/31/Bubka_ricomincia_volare_co_0_9208319342.shtml ''Bubka ricomincia a volare'', Corriere della Sera, 31 agosto 1992]</ref> la manifestazione di punta dell'atletica cittadina che si tiene dal 1994 allo [[stadio Euganeo]] con scadenza annuale.
La squadra scacchistica a squadre di Padova, legata al ''Club Italiano di Scacchi "Guido Cortuso" di Padova'' e sponsorizzata dall{{'}}''Obiettivo Risarcimento'', società italiana di risarcimento sanitario, è da anni la miglior realtà italiana degli scacchi nazionali a squadre avendo vinto per 13 volte il [[Campionato italiano di scacchi a squadre]] e le ultime sette (al 2024) consecutive e per una volta la [[Coppa europea di scacchi per club]]. In passato a Padova è stato organizzato un importante torneo di scacchi internazionale il [[Festival scacchistico internazionale di Padova]].
 
=== SquadreScherma ===
Le compagini cittadine più importanti nella [[scherma]] sono state l'antica Accademia Comini, il [[Associazione Sportiva Petrarca Scherma|Petrarca Scherma]] e il Cus Padova, che hanno formato atleti vincitori di [[Giochi olimpici|Olimpiadi]] e Campionati del Mondo. La squadra italiana di sciabola giunta seconda alle [[Scherma ai Giochi della XIV Olimpiade|Olimpiadi di Londra 1948]] era composta da atleti padovani allenati dal grande maestro Guido Comini. La fiorettista padovana [[Francesca Bortolozzi]] ha conquistato ori olimpici e mondiali ([[Scherma ai Giochi della XXV Olimpiade|Barcellona 1992]] ed [[Campionato mondiale di scherma 1993|Essen 1993]]), gli sciabolatori [[Marco Marin]] e [[Gianfranco Dalla Barba]] hanno conquistato titoli olimpici e mondiali ([[Scherma ai Giochi della XXIII Olimpiade|Los Angeles 1984]], [[Campionato mondiale di scherma 1995|L'Aia 1995]]) e la sciabolatrice [[Anna Ferraro]] è stata campionessa del mondo a squadre ([[Campionato mondiale di scherma 1999|Seul 1999]]). Il [[Trofeo Luxardo - Coppa del Mondo di Sciabola|Trofeo Luxardo]] di Padova, giunto nel 2007 alla 50ª edizione, è l'unica prova di Coppa del Mondo di sciabola che si disputa in Italia.
{{Colonne}}
 
;Calcio
=== Sport acquatici ===
#[[Calcio Padova]] ([[Serie C 2017-2018|Serie C]])
Nella [[pallanuoto]], i club cittadini più rilevanti sono [[Plebiscito Padova|Plebiscito]], la cui squadra femminile ha vinto 4 [[Serie A1 (pallanuoto femminile)|campionati italiani]] e 3 [[Coppa Italia (pallanuoto femminile)|coppe Italia]] negli [[anni 2010]] e una [[Coppa LEN (pallanuoto femminile)|Coppa Len]], mentre la compagine maschile gioca nel campionato di [[Serie B (pallanuoto maschile)|Serie B.]]
#[[Associazione Sportiva Petrarca Calcio]] (inattivo)
Tra i molti nuotatori padovani che hanno vinto titoli italiani spicca [[Novella Calligaris]], prima medaglia d'oro italiana in un campionato mondiale di nuoto, ottenuta a [[campionati mondiali di nuoto 1973|Belgrado 1973]], che arrivò anche tre volte sul podio alle [[Nuoto ai Giochi della XX Olimpiade|Olimpiadi di Monaco del 1972]]. Le maggiori società cittadine di [[canottaggio]] sono la Padovacanottaggio (nata nel 1993 dalle ceneri del CUS Padova) e la [[Canottieri Padova]], che annoverava tra le sue file l'ex campione olimpico e mondiale [[Rossano Galtarossa]].
#[[Gruppo Sportivo Tita Fumei]] (inattivo)
 
#[[Unione Calcio Femminile Padova]] (inattivo)
=== Altri sport ===
#[[Calcio Padova Femminile]] <small>(ex ''Zensky-Padova Femminile'')</small> ([[Serie B (calcio femminile)|Serie B]])
A Padova ha sede la squadra di [[hockey in-line]] maschile dei [[Ghosts Hockey Team Padova|Ghosts]] fondata nel 1998, nel cui palmares figurano lo scudetto del 2003, la seconda posizione nella prima edizione della Champions League del 2003, la Coppa Italia del 2006 e i secondi posti in serie A nel 2006 e nella Supercoppa Italiana dello stesso anno. La maggiore squadra cittadina di [[football americano]] sono i [[Saints Padova|Saints]], che nel 1992 vinsero il [[SilverBowl]], il campionato di seconda divisione.
#[[Club Ginnastica e Scherma Cesarano Padova]] (inattivo)
 
;Rugby
Un'altra gloria dello sport patavino è il pilota [[Riccardo Patrese]], che ha ceduto a [[Rubens Barrichello]] il primato (il suo era di 256) del maggior numero di gare disputate in [[Formula 1]], dove risultò vincitore di sei [[Gran Premio di Formula 1|Gran Premi]]. Discreta la carriera del pilota [[Giorgio Pantano]], vincitore del campionato 2008 della [[GP2]] e con qualche Gran Premio disputato in F1 nel 2004.
#[[Petrarca Rugby]] ([[Campionato di Eccellenza di rugby a 15|Eccellenza]])
 
#[[Valsugana Rugby Padova]] ([[Serie A (rugby a 15)|Serie A]] <small>Maschile</small> - [[Campionato italiano di rugby a 15 femminile|Serie A]] <small>Femminile</small>)
Tra i ciclisti più decorati espressi dalla scuola padovana vi sono [[Giuseppe Beghetto]], campione olimpico nel tandem a [[Ciclismo ai Giochi della XVII Olimpiade|Roma 1960]] e tre volte [[Campionati del mondo di ciclismo su pista - Velocità maschile|campione del mondo della velocità]], e [[Leandro Faggin]], campione olimpico a [[Ciclismo ai Giochi della XVI Olimpiade|Melbourne 1956]] nell'inseguimento a squadre e nel chilometro da fermo, e 3 volte [[Campionati del mondo di ciclismo su pista - Inseguimento individuale maschile|campione mondiale di inseguimento individuale]]. Il 23 maggio 2000, la 10ª tappa dell'[[Giro d'Italia 2000|83º Giro d'Italia]] si concluse a Padova con la vittoria di [[Ivan Quaranta]].
#[[CUS Padova Rugby]] ([[Serie B (rugby a 15)|Serie B]])
 
#[[Fiamme Oro Rugby]] (<small>1955-1978</small>)
Tra gli avvenimenti sportivi annuali più rilevanti c'è la [[maratona di Sant'Antonio]], un evento che si tiene solitamente in aprile, con partenza da [[Campodarsego]] [[Provincia di Padova|(PD)]] e arrivo in Prato della Valle. L'astista ucraino [[Sergej Bubka]] il 30 agosto 1992 realizzò al [[stadio Daciano Colbachini|Colbachini]] dell'[[Arcella (Padova)|Arcella]] il suo terzultimo record del mondo (6.12) nel [[meeting Città di Padova]],<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1992/agosto/31/Bubka_ricomincia_volare_co_0_9208319342.shtml |titolo=''Bubka ricomincia a volare'', Corriere della Sera, 31 agosto 1992 |accesso=8 novembre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121105020504/http://archiviostorico.corriere.it/1992/agosto/31/Bubka_ricomincia_volare_co_0_9208319342.shtml |dataarchivio=5 novembre 2012 |urlmorto=no }}</ref> la manifestazione di punta dell'atletica cittadina che si tiene dal 1987 con scadenza annuale.
#[[Associazione Fascista Calcio Padova Rugby]] (inattivo)
#[[Leoni di San Marco]] (inattivo)
;Pallavolo
#[[Pallavolo Padova]] ([[Serie A1 (pallavolo maschile)|Serie A1]])
#[[Petrarca Pallavolo]] (inattivo)
#[[Volley Club Padova]] (inattivo)
#[[CUS Padova Pallavolo]] (inattivo)
#[[Thermomec Padova]] (inattivo)
;Pallacanestro
#[[Pallacanestro Petrarca]] ([[Promozione (pallacanestro maschile)|Promozione]])
#[[Virtus Basket Padova]] ([[Serie B (pallacanestro maschile)|Serie B]])
#Unione Basket Padova ([[Serie C regionale|Serie C Gold]])
#[[CUS Padova Basket]] ([[Promozione (pallacanestro maschile)|Promozione]] e [[Campionati Nazionali Universitari|CNU]])
;Pallanuoto
#[[Centro Sportivo del Plebiscito Padova]] ([[Serie A1 (pallanuoto femminile)|Serie A1]] <small>Femminile</small> - [[Serie A2 (pallanuoto maschile)|Serie A2]] <small>Maschile</small>)
{{Colonne spezza}}
;Hockey
#[[Ghosts Hockey Team Padova]] ([[Campionato italiano maschile di hockey in-line|Serie A1]] <small>Maschile</small> - Serie A1 <small>Femminile</small>)
#[[A.S.D. Coco Loco Padova]] ([[Serie A1 (wheelchair hockey)|Serie A1]])
#[[CUS Padova Hockey]] ([[Serie A1 (hockey su prato maschile)|Serie A1]] <small>Maschile</small> - [[Serie A2 (hockey su prato femminile)|Serie A2]] <small>Femminile</small>)
#[[A.S.D. Patavium 2003]] ([[Serie B (hockey su prato maschile)|Serie B]])
;Canottaggio
#[[Rari Nantes Patavium 1905]]
#[[Canottieri Padova]]
;Football americano
#[[Saints Padova]] ([[Lega Nazionale American Football|LeNAF]])
;Atletica
#[[Assindustria Sport Padova]]
;Calcio a 5
#[[Petrarca Calcio a Cinque]] ([[Serie C1 (calcio a 5)|Serie C1]])
;Korfball
#[[Evansalus Club Padova]]
;Scherma
#[[Associazione Sportiva Comini 1885 Padova Scherma]]
#[[Associazione Sportiva Petrarca Scherma]]
;Baseball
#[[Padova Baseball]] ([[Italian Baseball League|IBL]])
;Ginnastica
#[[Ginnastica Ardor Padova 1908]]
{{Colonne fine}}
 
=== Impianti sportivi ===
[[File:Stadio Euganeo.JPG|thumb|Lo Stadiostadio Euganeo]]
 
; Impianti attivi
* [[Stadio Euganeo]], calcio, atletica leggera, rugby
Riga 1 231 ⟶ 884:
* [[Stadio Daciano Colbachini]], atletica leggera, rugby
* [[Palasport San Lazzaro]], pallavolo, pallacanestro, calcio a 5, pallamano
* [[Palazzetto dello Sportsport Arcella]], pallavolo, pallacanestro
* [[Palaindoor di Padova|Palaindoor]], atletica leggera, ginnastica artistica
* [[Ippodromo Vincenzo Stefano Breda]], corse al [[trotto]]
* [[Velodromo Giovanni Monti]], ciclismo
* [[Campo Baseball Plebiscito]], baseball, softball
* [[Centro Sportivo Plebiscito]], pallanuoto, hockey su ghiaccio, [https://skatingdiaries.it/___location/padova-3/ pattinaggio su ghiaccio], tennis, squash, arrampicata, nuoto e baseball
* [[Centro Sportivo Memo Geremia]], rugby, calcio
; Importanti impianti demoliti
* [[Palasport Tre Pini]], pallavolo, pallacanestro
* [[Stadio Tre Pini]], rugby, calcio
 
== Ospedali e sanità ==
La città di Padova è principalmente servita dal polo universitario-ospedaliero dell'Azienda Ospedaliera di Padova (un tempo Ospedale Giustinianeo e poi Ospedale Civile). Altro nosocomio cittadino è l'Ospedale S. Antonio (ex Centro Traumatologico Ortopedico, CTO) della locale azienda sanitaria ULSS 16. Padova è inoltre sede dell'[[Istituto Oncologico Veneto]], struttura riconosciuta come [[Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico]] (IRCCS) dedicato alla cura dei tumori e alla ricerca in campo oncologico.
 
Sempre in città vi è la sede del Centro Militare di Medicina Legale (CMML), ex-Ospedale Militare, e il Complesso Socio Sanitario dei Colli, ex-Ospedale Psichiatrico ora adibito a centro poliambulatoriale dell'ULSS. Nel [[2003]] è stato chiuso il centrale Ospedale Geriatrico.
 
Con oltre 50.000 ricoveri l'anno, il polo dell'Azienda Ospedaliera di Padova è uno dei più grandi ospedali del nord-est e uno dei poli d'attrazione in Italia.<ref>{{cita web|url=http://www.sanita.padova.it/azienda-ospedaliera/i-16-numeri-dell-azienda/,25|titolo=I 16 numeri dell'Azienda|editore=Sito dell'Azienda Ospedaliera di Padova|accesso=16 febbraio 2012}}</ref><ref name="Giornale">{{cita news|url=http://www.ilgiornale.it/interni/ecco_ospedali_migliori_ditalia/10-03-2009/articolo-id=334777-page=0-comments=1|titolo=Ecco gli ospedali migliori d'Italia|pubblicazione=Il Giornale|giorno=10|mese=03|anno=2009|accesso=16 febbraio 2012}}</ref>
 
Il Centro Gallucci presso l'Azienda Ospedaliera di Padova occupa un posto rilevante in Italia per i trapianti e la chirurgia cardiaca. Prende il nome dal cardiochirurgo [[Vincenzo Gallucci]] che a Padova nel [[1985]] eseguì il primo [[trapianto di cuore]] in Italia. Inoltre presso il centro è stato eseguito il primo impianto di cuore artificiale in Italia il 10 dicembre [[2007]].<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/scienza_e_tecnologia/cuore-artificiale/cuore-artificiale/cuore-artificiale.html?ref=search.asp|titolo=Padova, batte un cuore artificiale
la prima volta che accade in Italia|pubblicazione=La Repubblica|giorno=10|mese=12|anno=2007|accesso=16 febbraio 2012}}</ref>
[[File:Théâtre-anatomique-Padoue.JPG|thumb|Il [[teatro anatomico di Padova]], il più antico del mondo.]]
Secondo una ricerca del [[Corriere della Sera]] del [[2007]] alcuni reparti dell'ospedale di Padova sono ai primi posti nella classifica della sanità nazionale:<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/Rubriche/Salute/Speciali/Ospedali_eccellenze/indice.shtml|titolo=Dove ti curano meglio: in Italia ed Europa|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=02|mese=05|anno=2007|accesso=16 febbraio 2012}}</ref>
{| class="wikitable"
! Specialità medica
! Posizione in classifica
|-
|Ipertensione
|2º in Italia
|-
|Asma
|1º in Italia
|-
|Epatiti
|3º in Italia
|-
|Diabete
|1º in Italia
|-
|Malattie reumatiche
|4º in Italia
|-
|Malattie del rene
|7º in Italia
|-
|Cardiologia
|1° in Italia
|}
 
Secondo un'altra ricerca del [[2009]] dell'[[Università Bocconi]] l'Azienda Ospedaliera di Padova è tra i migliori centri italiani per la gastroenterologia e la chirurgia generale.<ref name="Giornale"/>
 
Le [[Pubblica assistenza|associazioni di pubblica assistenza]] presenti nel territorio della città sono la sede padovana della [[Croce Rossa Italiana]], la [[Croce Verde Padova|P.O. Croce Verde]], la Croce Bianca, la ZIP Onlus e la Croce Padova.
 
== Città con nome ispirato a Padova nel mondo ==
Alcune città del mondo sono state "battezzate" con un nome chiaramente ispirato a Padova:
* {{Bandiera|CAN}} Padoue ([[Québec (provincia)|Québec]])<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.mamr.gouv.qc.ca/cgi-bin/repert1.pl?T2=&T3=&D3=&D4=padoue&D5=&btnsubmit=Chercher ''Répertoire des municipalités du Québec''] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
* {{Bandiera|USA}} Padua ([[Minnesota]])<ref>[{{Cita web |url=http://abstusa.com/mn/padua |titolo=''Absolute United States: Padua, Minnesota''] |accesso=8 maggio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090116054755/http://abstusa.com/mn/padua |dataarchivio=16 gennaio 2009 |urlmorto=sì }}</ref>
* {{Bandiera|USA}} Padua ([[Illinois]])<ref>[{{Cita web |url=http://abstusa.com/il/padua |titolo=''Absolute United States: Padua, Illinois''] |accesso=8 maggio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090116054702/http://abstusa.com/il/padua |dataarchivio=16 gennaio 2009 |urlmorto=sì }}</ref>
* {{Bandiera|USA}} Padua ([[Ohio]])<ref>[{{Cita web |url=http://abstusa.com/oh/padua |titolo=''Absolute United States: Padua, Ohio''] |accesso=9 maggio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090116054800/http://abstusa.com/oh/padua |dataarchivio=16 gennaio 2009 |urlmorto=sì }}</ref>
* {{Bandiera|USA}} Padua ([[California]])<ref>[{{Cita web |url=http://abstusa.com/ca/padua |titolo=''Absolute United States: Padua, California''] |accesso=9 maggio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150324164602/http://abstusa.com/ca/padua |dataarchivio=24 marzo 2015 |urlmorto=sì }}</ref>
* {{Bandiera|ARG}} [[San Antonio de Padua]] ([[Buenos Aires]])
* {{Bandiera|ARG}} [[Concordia (Argentina)|Padua]] ([[Provincia di Entre Ríos]])
* {{Bandiera|COL}} Padua ([[Dipartimento di Tolima|Tolima]])
* {{Bandiera|COL}} Padua ([[Dipartimento di Sucre|Sucre]])
* {{Bandiera|IND}} Padua (Orissa)<ref name="geolocalizador.com">{{Cita web |url=http://www.geolocalizador.com/ciudad-padua-X3673401.html |titolo=Copia archiviata |accesso=9 giugno 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081204061805/http://www.geolocalizador.com/ciudad-padua-X3673401.html |dataarchivio=4 dicembre 2008 |urlmorto=no }}</ref>
* {{Bandiera|MOZ}} Padua ([[Sofala]])<ref name="geolocalizador.com"/>
* {{Bandiera|AUS}} Padua ([[Queensland]])<ref name="geolocalizador.com"/>
* {{Bandiera|BGD}} Padua (Settesette città in vari dipartimenti)<ref name="geolocalizador.com"/>
* {{Bandiera|NZL}} Padua (Dipartimento di [[Wellington]])<ref name="geolocalizador.com"/>
* {{Bandiera|PNG}} Padua<ref name="geolocalizador.com"/>
* {{Bandiera|HRV}} Villa Padova ([[Regione Istrianaistriana|Istarska - Istria]])
* {{Bandiera|RUS}} Padova Raka (Carelia)
* {{Bandiera|BRA}} [[Nova Pádua]]
 
==Galleria d'immagini==
<gallery mode="packed">
File:Palazzo della ragione di Padova 6.jpg|<div align="center">Palazzo della Ragione in Piazza delle Erbe</div>
File:PortaSavonarola.jpg|<div align="center">Porta Savonarola</div>
File:I-PD-Padova01.JPG|<div align="center">Complesso "La Cittadella"</div>
File:Retro Cappella Scrovegni.jpg|L'Abside della ''Cappella degli Scrovegni''
File:Basilica di Sant'Antonio da Padova.jpg|<div align="center">Basilica Pontificia di Sant'Antonio</div>
File:Chiesa san gaetano Padova.jpg|<div align="center">[[Chiesa di San Gaetano (Padova)|Chiesa di San Gaetano]]</div>
File:Peronio-2.jpg|<div align="center">Il ''Peronio''</div>
Abbazia di Santa Giustina2.jpg|<div align="center">[[Prato della Valle]] e sullo sfondo la Basilica di Santa Giustina</div>
File:03PadovaArena.JPG|<div align="center">L'Arena di Padova</div>
File:La specola 1.JPG|Torre della "Specola"
 
Duomo (Padua) - Facade.jpg|La Cattedrale e il Battistero
File:Daniele1367_4879_B-1-500.jpg|Sapori d'Autunno in Prato della Valle - Novembre 2009
Padua - Prato della Valle.jpg|Prato della valle
</gallery>
 
== Note ==
=== Esplicative ===
<references group="N"/>
 
=== Bibliografiche ===
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|GiuseppeAttilio | Toffanin jrSimioni | Le stradeStoria di Padova: |dalle 1999origini |alla Newtonfine &del Comptonsecolo 18° | Padova1968 |isbn= 88-8289-024-4Randi | Padova}}
* {{cita libro|Giuseppe | Toffanin jr | Padova fra Ottocento e Novecento | 1981 |Rusconi immagini| Milano}}
* {{cita libro|Elio | Franzin| Padova e le sue mura| 1982| Signum| Padova}}
* {{cita libro|Giuseppe |Toffanin jr | Guida di Padova (con L. Puppi) | 1983 | | Trieste}}
* {{cita libro|Giuseppe |Toffanin jr| Cento chiese padovane scomparse | 1988 | città=Padova| isbn=88-7123-042-6}}
* {{cita libro|Giuseppe | Toffanin jr | Il Santo magico | 1990 | | Verona}}
* {{cita libro|Attilio | Simioni | Storia di Padova: dalle origini alla fine del secolo 18° | 1968 | Randi | Padova}}
* {{cita libro|Maria Beatrice | Rigobello Autizi | Storia di Padova città d'Europa: dalle origini alle soglie del Duemila | 1991 | Atesa | Bologna}}
* {{cita libro|Giuseppe|Toffanin jr|Le strade di Padova|1999|Newton & Compton|Padova|isbn=88-8289-024-4}}
* {{cita libro|Elio | Franzin | Luigi Piccinato e l'antiurbanistica a Padova 1927-1974. Con alcuni scritti padovani di Luigi Piccinato | 2005 | Il prato | Saonara}}
* {{cita libro|Elio | Franzin| Padova e le sue mura| 1982| Signum| Padova}}
* {{cita libro|Maria Beatrice | Rigobello Autizi| Storia di Padova: arte, cultura| 2003| Il prato| Padova}}
* {{cita libro|Leopoldo| Saracini|Padova nord. Storia di un quartiere| 2001| ***. Cult. Amici dell'Arcella| Padova}}
Riga 1 341 ⟶ 939:
* {{cita libro | cognome=Preto | nome= Paolo| titolo= I servizi segreti di Venezia| editore= Il Saggiatore | città=Milano | anno= 1994| isbn=88-428-0833-4}}
* {{cita libro | cognome=Baldan | nome=Alessandro | titolo= studio storico ambientale artistico della Riviera del Brenta (da Fusina al Portello di Padova) | editore= Edizioni Bertato| città=Villa del Conte | anno= 1995}}
* {{cita libro | cognome= Vari| nome=Autori | titolo= L'Italia - Veneto| editore= Touring Club Italiano| città= Milano| anno= 2005}}
* {{cita libro | cognome= Rossi| nome=Paolo | titolo= La nascita della scienza moderna in Europa| editore= Laterza| città= Roma - Bari| anno= 2004| isbn= 88-420-6120-4}}
* {{cita libro | cognome= Fischer| nome= Ernst Peter| titolo= Aristotele, Einstein e gli altri | editore= Raffaello Cortina| città= | anno= 1997 | isbn= 88-7078-455-X}}
* {{cita libro | cognome=Mambella | nome=Raffaele | titolo= Padova e il suo territorio nell'antichità. Guida con itinerari| editore= Zielo Editore| città= Padova| anno= 1991 |cid= R. Mambella }}
* {{cita libro |cognome=[[Guido Beltrame]], Citton Guerrino, Mazzon Daniela | titolo= Statuti del Comune di Padova| editore= Biblos| città= Padova| anno= 2000| isbn= 88-86214-96-0}}
* Claudio Rebeschini, ''Il palazzo del monte di pietà a Padova'', SkiraPadova per- conto dellaMilano, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, [[Ginevra]]-[[Milano]]2011, 2011ISBN 978-88-57212-06-7
* Furio Gallina, ''Gli anni del vulcano.'' ''Le'' ''conseguenze dell'eruzione del Tambora (1815)nella nei distrettiprov''incia di Padova, Camposampiero e Piazzola sul BrentaP''adova'', Alta PadovanaPadova, n. 17/18GoPrint, dicembre 20122021, pp.&nbsp;42&nbsp;–ISBN 619788894401967.
* Pier Giovanni Zanetti, Acque di Padova 150 anni del Canale Scaricatore, Cierre Edizioni, 2013, ISBN 978-88-8314-726-5
 
== Voci correlate ==
<!-- PER FAVORE, manteniamo l'ordine alfabetico. Filippof ringrazia sin d'ora per l'attenzione. MERCI, DANKE, THANKS, MUY OBLIGADO… -->
 
{{Colonne}}
* [[APS (Padova)]]
* [[BasilicaArea delmetropolitana Santodi Padova]]
* [[Basilica di Sant'Antonio di Padova]]
* [[Cappella Antoniana]]
* [[Cangrande I della Scala]]
* [[Cappella degli Scrovegni]]
* [[Cucina padovana]]
* [[Derby di Padova]]
* [[Diocesi di Padova]]
* [[Ente di bacino Padova 2]]
* [[Galileo Galilei]]
* [[Gaspara Stampa]]
* [[Giotto]]
* [[La Difesa del popolo]]
{{Colonne spezza}}
* [[Orto Botanicobotanico di Padova]]
* [[Palazzo della Ragione (Padova)]]
* [[Palazzo del Monte di Pietà Nuovo]]
* [[Paleoveneti]]
* [[Petrarca Padova Foot-Ball Club]]
* [[Prato della Valle]]
* [[Sinagoga di Padova di rito italiano]]
* [[Spritz]]
* [[Storia di Venezia]]
* [[Grande Raccordo Anulare di Padova]]
* [[Tito Livio]]
* [[Università degli Studi di Padova]]
{{Colonne fine}}
 
<!-- PER FAVORE, manteniamo l'ordine alfabetico. Filippof ringrazia sin d'ora per l'attenzione. MERCI, DANKE, THANKS, MUY OBLIGADO… -->
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Padua|n=Categoria:Padova|wikt=Padova|q|voy}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.itinerari-veneti.it/stpd-giallo/stpd-pag-376g.htm|Storia di Padova da: "La Patria" di G. Strafforello, 1903.}}
* {{cita web|http://www.turismopadova.it/|Turismo a Padova}}
* {{cita web|http://www.pd.camcom.it/|Camera di Commercio di Padova}}
* [https://web.archive.org/web/20180421072638/http://www.padovasparita.it/ Padova Sparita] immagini dal 1873 al 1978
* {{cita web|http://digilander.libero.it/clapad5/padova/index.html|Album fotografico di Padova}}
* [http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=5068 Stradario di Padova] scaricabile in [[PDF]]
* [http://cartografia.comune.padova.it/website/tuttopadova/viewer.asp Cartografia del Comune di Padova] consultabile ''on line''
* {{cita web | 1 = http://www.castellocarrarese.it/ | 2 = Sito illustrante il recupero materiale e funzionale del Castello Carrarese | accesso = 10 settembre 2007 | dataarchivio = 9 novembre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20071109212337/http://www.castellocarrarese.it/ | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://www.padovanet.it/allegati/C_1_Allegati_4320_Allegato.pdf | 2 = Mappa turistica generale di Padova (dal sito del comune) | accesso = 2 gennaio 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090521031314/http://www.padovanet.it/allegati/C_1_Allegati_4320_Allegato.pdf | dataarchivio = 21 maggio 2009 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.interportopd.it/|Interporto Padova}}
* {{cita web|http://www.minicizotti.it/|Museo del Precinema: la Collezione Minici Zotti}}
* {{cita web|http://www.accademiagalileiana.it/|Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti}}
* [https://www.padovanet.it/informazione/impianto-da-calcio-sacra-famiglia padovanet.it]
* [https://www.padova-decorata.it/ ''Padova decorata'']
 
{{Comuni della provincia di Padova}}
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
{{Stati italiani dal 1077 al 1156}}
{{Via Annia}}
{{Vie romee}}
{{Via Annia}}
{{Via Gallica}}
 
{{Controllo di autorità}}