Cesare Macchiati: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
m Corretto il collegamento Fermo con Fermo (Italia) (DisamAssist) |
||
(4 versioni intermedie di 3 utenti non mostrate) | |||
Riga 4:
|Sesso = M
|LuogoNascita = Carassai
|GiornoMeseNascita = 8 aprile
|AnnoNascita = 1629
|LuogoMorte = Roma
Riga 15:
== Biografia ==
Cesare Macchiati è uno dei personaggi più illustri di [[Carassai]], nelle [[Marche]], dove nacque l'8 aprile 1629 da Vincenzo Macchiati (anche lui medico) e Caterina Sagretti <ref>Vera Nigrisoli Wärnhjelm, Fabiola Zurlini
[https://www.researchgate.net/publication/312219165_Noterella_di_precisazione_biografica_su_Cesare_Macchiati_protomedico_di_Cristina_di_Svezia"Noterella di precisazione biografica su Cesare Macchiati, protomedico di Cristina di Svezia"]</ref>. Laureatosi in Filosofia e Medicina all'[[Fermo
Grande considerazione il dottor Macchiati ebbe anche nell'ambiente scientifico tanto che dal 1664 al 1669 fu lettore ordinario allo Studio romano della [[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|Sapienza]] della cattedra di Filosofia.<ref>Renazzi, ''[[#Bibliografia|op. cit.]]'', p. 181.</ref> Nel 1669-1670 ebbe il delicato incarico di medico di un [[Conclave del 1669-1670|conclave]] che si rivelò lungo e difficile, con oltre quattro mesi di discussioni e ben quarantadue votazioni per l'elezione del nuovo papa ([[Clemente X]]).<ref>Marini, ''[[#Bibliografia|op. cit.]]'' e Novaes, ''[[#Bibliografia|op. cit.]]''</ref> Dal 1670 al 1674<ref>E. Conte, I maestri della Sapienza di Roma dal 1514 al 1787: i rotuli e altre fonti, Istituto storico italiano per il Medio Evo, Roma 1991, 2 voll., passim; C. Carella, L’insegnamento della Filosofia alla “Sapienza” di Roma nel Seicento. Le cattedre e i maestri, Olschki, Firenze 2007, pp. 153-154.</ref> fu docente di ''Medicina practica'', sempre presso l'Università della Sapienza con un onorario di 200 scudi d'oro, e nel 1674 fu chiamato alla carica di protomedico per gli stati ecclesiastici.<ref>Renazzi, ''[[#Bibliografia|op. cit.]]'', pp. 190-191.</ref> Morì l'anno successivo, a 46 anni (carico di gloria e di ricchezze<ref> Giovanni Panelli d'Acquaviva, ''Memorie degli uomini illustri e chiari in medicina del Piceno, o sia della Marca d'Ancona'', Ascoli, Ricci, 1757, vol. I, p. 415, vol. II, pp. 299-301.</ref>), sempre fedele nel suo servizio di medico personale della regina Cristina, che nel frattempo si era stabilita definitivamente a Roma diventando una grande animatrice della vita culturale della società del suo tempo e che lo sostituì con il dottor [[Romolo Spezioli]],<ref>Renazzi, ''[[#Bibliografia|op. cit.]]'', pp. 191-192, che però lo chiama Giacinto e non Romolo.</ref> un altro medico di origini marchigiane protetto dal cardinale Azzolino. Dal 1668 fino alla morte nel 1675 <ref>F. Cancellieri ne Il Mercato, il lago dell’Acqua Vergine e il Palazzo Pan liano, per Francesco Bourlié Roma 1811, p. 70 lo dice morto il 3 giugno. Carlo Cartari, nelle sue carte contenute nel Fondo Cartari-Febei, conservato presso l’ASR (Archivio di Stato di Roma), riporta a busta 63 c. 85r «Li 3 detto [giugno] stava quasi moribondo il Macchiati» e sotto «Lunedì notte, venendo di martedì, 4 giugno 1675 passò all’altra vita il S. Macchiati lettore, di febbre maligna».</ref> Cesare Macchiati prestò la sua opera anche presso l'[[Ospedale di San Giovanni dei Genovesi]].<ref>[http://www.confraternita-sgbg.it/Luogo/luogo_1.html Confraternita di San Giovanni Battista de' Genovesi].</ref> Venne sepolto nella chiesa romana di [[Chiesa di San Salvatore in Onda|San Salvatore in Onda]],<ref>[[Francesco Cancellieri]], ''Il Mercato, il Lago dell'Acqua Vergine ed il Palazzo Panfiliano nel Circo Agonale detto volgarmente piazza Navona'', Roma, Bourliè, 1811, pp. 69-70.</ref> ma la sua pietra sepolcrale fu ricoperta nel 1729 durante i lavori di restauro e innalzamento del pavimento della chiesa.<ref>[[Mariano Armellini]], ''Le chiese di Roma dal sec. IV al XIX'', Roma, RORE, 1942, vol. I, p. 522.</ref>
|