Sciacca: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
{{NN|Sicilia|agosto 2009}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Sciacca
|Panorama = Sciacca 0018.JPGjpg
|Didascalia =Panorama Veduta di Sciacca
|Bandiera =Sciacca-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Sciacca-Stemmastemma.pngsvg
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|Divisione amm grado 2 = Agrigento
|Amministratore locale =Francesca ValentiFabio Termine
|Partito = [[centrosinistracentro-sinistra]]
|Data elezione =25 27-066-20172022
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = Bertolino, Castellana, Ragana, Raganella, Maragani, Carboj, San Marco, Baia Renella, Foggia, Carbone, Tonnara, Lido, Stazzone, Piana, Cartabubbo, Scunchipani Valle, Baiata, Tabasi, Bordea, Carcossea, Perriera, Seniazza, Ferraro, Cutrone, Montagna Portolana, Montagna Siracusa, Santa Maria, Galati, San Calogero, San Michele, Santa Caterina, Isabella, Cava di Lauro, Fontana Calda, Marchesa, Muciare, Sovareto, Sant'Antonio, Timpirussi, Lumia, Galenzo Aquilea, San Giorgio, Verdura, Misilifurni, Ciurami Spagnolo, Chiana Scunchipane, Grattauli, Gaddimi, Torredara, Guardabasso, Tranchina, Locogrande, Lazzarino, Stancapadrone, Lago del Carboj, Makauda
|Superficie=191.67
|Divisioni confinanti = [[Caltabellotta]], [[Menfi (Italia)|Menfi]], [[Ribera]], [[Sambuca di Sicilia]]
|Note superficie=
|Zona sismica = 2
|Abitanti=40538
|Gradi giorno = 887
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 settembre 2017.
|Nome abitanti = {{it}} saccensi <br /> {{scn}} sciacchitani
|Aggiornamento abitanti=31-3-2017
|Patrono = Maria SS. del Soccorso
|Sottodivisioni=Tonnara, Lido, Stazzone, Foggia, Carbone, Renella, San Marco, Maragani, Lago del Carboj, Makauda, Raganella, Ferraro, Cutrone, San Calogero, Galati, Montagnola, Baiata, San Michele, Perriera, Bordea, da Bruca,Scunchipani,Carcossea, Isabella, Marina, Cava di Lauro, Fontana Calda , Muciare, Sovareto, Sant'Antonio, Timpirussi , Lumia, Galenzo Aquilea , San Giorgio, Santa Maria, Santa Caterina, Bertolino, Cartabubbo, Verdura, Misilifurni, Ciurami Spagnolo, Grattauli, Gaddimi, Torredara, Guardabasso, Tranchina, Locogrande, Lazzarino, Stancapadrone
|Festivo = 2 febbraio
|Divisioni confinanti=[[Caltabellotta]], [[Menfi]], [[Ribera]], [[Sambuca di Sicilia]]
|TargaPIL =AG
|PIL procapite =
|Zona sismica=2
|Mappa = Map of comune of Sciacca (province of Agrigento, region Sicily, Italy).svg
|Gradi giorno=887
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Sciacca nel libero consorzio comunale di Agrigento
|Nome abitanti=saccensi
|Patrono=[[#Festa della Madonna del Soccorso|Madonna del Soccorso]]
|Festivo=2 febbraio e 15 agosto
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Sciacca (province of Agrigento, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Sciacca nella provincia di Agrigento
|Diffusività=
}}
'''Sciacca''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|/ˈʃakka/|it}})<ref>{{dipi}}</ref> è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:40538Popolazione|ITA}} abitanti<ref dellaname="template divisione amministrativa-abitanti" /> del [[provincialibero consorzio comunale di Agrigento]] in [[Sicilia]].
 
È il comune più popoloso del consorzio dopo il [[Agrigento|capoluogo]]. Città marinara, turistica e termale, ricca di monumenti e chiese,. Sciacca (il comune più popoloso della provincia dopo il capoluogo) èÈ nota fra l'altro per il suo storico [[Carnevale di Sciacca|carnevale]] e per la sua[[Ceramica di Sciacca|ceramica]].
 
== Geografia fisica ==
{{dx|[[File:Lokatie van Sciacca op Sicilië.png|sinistra|miniatura|Posizione di Sciacca]]}}
La cittadina di Sciacca si trova sulla costa del [[Canale di Sicilia]] tra le foci dei fiumi Platani e Belìce, a circa 65 metri s.l.m.
[[File:Lokatie van Sciacca op Sicilië.png|left|thumb|Posizione di Sciacca nella Sicilia; in viola la provincia di Agrigento presso la quale sorge]]
La città si affaccia al mare unicamente dal lato meridionale tramite un lungo sperone (detto Coda di Volpe) della rupe bianca di Cammordino. Ad est s'innalza il [[Monte San Calogero (Sciacca)|monte Kronio]] alto 386 metri, alle cui falde scaturiscono, per un percorso di circa sei chilometri, le famose [[Terme di Sciacca|acque termali]]; a nord la cittadina è protetta pure qui dalla collina calcarea di San Calogero (o Monte Kronio), noto per la sua enorme [[basilica]] sul punto più alto della collina, per le sue stufe dalle proprietà terapeutiche e per le sue grotte; ad ovest il paesaggio si interrompe nel Capo San Marco, capo rinominato per la sua bellissima spiaggia e che dà le spalle alle coste africane.
Attraversano il terreno saccense i fiumi Verdura e Foce di Mezzo (che sfocia in contrada Foggia)
 
La città si affaccia a sud sul mare. La linea di costa si estende per circa 33&nbsp;km<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Comune di Sciacca|titolo=Adozione del piano regolatore generale comunale e delle norme tecniche di attuazione ad esso annesse, del regolamento edilizio comunale, ai sensi dell'Art. 2 della Legge Regionale 27 dicembre 1978, n.71, e ss.mm.ii.
È situata a forma di anfiteatro sul mare a mezzogiorno della Sicilia, di fronte all'isola di [[Pantelleria]] e [[Tunisi]], a metà strada tra le rovine di [[Selinunte]], [[Eraclea Minoa]], ed [[Agrigento]].
Relazione istruttoria.Valutazioni e osservazioni d'ufficio.|rivista=|volume=|numero=}}</ref>. Ad est si innalza il [[Monte San Calogero (Sciacca)|monte Kronio]] alto 386 metri s.l.m., dalle cui falde scaturiscono le [[Terme di Sciacca|acque termali]].
 
Il centro storico ha un’area di {{converti|362271| m²|ha|abbr=on}}, mentre l'intero territorio comunale si estende complessivamente per {{m|191|u= km²}}.
 
=== Idrografia ===
I principali corsi d’acqua presenti nel territorio di Sciacca sono:
* il torrente Femmina Morta, sito in contrada Bertolino e confine naturale con il comune di [[Menfi (Italia)|Menfi]];
* il fiume [[Carboj]];
[[File:Foce Carboj.jpeg|thumb|La foce del fiume Carboj in contrada Maragani|sinistra]]
[[File:Torre Verdura (Sciacca).jpg|thumb|Torre Verdura]]
* il torrente Baiata;
* il torrente Foce di San Marco;
* il torrente Foce di Mezzo;
* il torrente Cansalamone;
* il torrente Cava di Lauro (chiamato anche Bagni), in prossimità del viadotto di Via Enrico Ghezzi;
* il torrente Carabollace;
* il torrente Bellapietra, in zona Timpi Russi<ref>{{Cita web|url=https://www.risoluto.it/cronaca/messa-in-sicurezza-dei-torrenti-di-sciacca-carmela-santangelo-bisogna-intervenire-subito/|titolo=Messa in sicurezza dei torrenti di Sciacca - Articolo}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilgazzettinodisicilia.it/2018/11/16/sciacca-costruzioni-sullalveo-del-fiume-musumeci-manderei-in-galera-chi-quelle-opere-le-ha-progettate-e-realizzate/|titolo=}}</ref>;
* il [[Verdura (fiume)|fiume Verdura]], che segna il confine tra Sciacca, [[Ribera]] e [[Caltabellotta]]<ref>{{Cita web|url=https://www.corrieredisciacca.it/terrazzini-sullex-ponte-per-ammirare-flora-e-fauna-del-verdura/|titolo=TERRAZZINI SULL’EX PONTE PER AMMIRARE FLORA E FAUNA DEL VERDURA|sito=Corriere di Sciacca|lingua=it-IT|accesso=2020-01-23}}</ref>.
 
Sciacca condivide con i comuni di [[Sambuca di Sicilia]] e [[Santa Margherita di Belice]] il [[Lago Arancio]].
 
=== L'isola Ferdinandea ===
[[File:296Sciacca (Ag) spiaggia di Timpi russi- Sicily.jpg|thumbminiatura|La spiaggia di Timpi Russi|250px|left]]
A circa {{converti|26 |miglia marinenautiche}} dalla costa di Sciacca, a pochi metri dalla superficie del mare sul cosiddetto banco di Graham sorge un vulcano attivo che nel [[1831]] eruttò formando una piccola isola che venne chiamata [[Isola Ferdinandea]]. Il primo ad approdare sull'isola dopo alcuni primi tentativi falliti fu l'ammiraglio britannico James Graham che riuscì a piantarcivi soprapiantò la bandiera britannica. Dopo qualche giorno unaun delegazionegruppo di cartografi francesi riuscì ad approdare e tracciare alcune piantinemappe dell'isola. Questa delegazione battezzò l'isola con il nome di Julia. Dopo alcuneAlcune settimane un'altradopo una terza delegazione di geologi e cartografi borbonici riuscì a metteremise piede sull'isola, e tracciarela altre piantine e battezzarono l'isola con il nome dibattezzò Ferdinandea in onore al re delle [[Due Sicilie]] [[Ferdinando II delle Due Sicilie|Ferdinando II]]. LeL’isola tresi nazioniinabissò stavanocinque ancoramesi litigando per il possesso dell'isoladopo, peraltroponendo situatafine inalla mezzodisputa alcirca canaleil disuo Siciliapossesso.<ref>{{Cita eweb|url=https://www.agrigentonotizie.it/cronaca/bassa-marea-isolotto-san-giorgio-parola-esperti-3b-meteo.html|titolo=Bassa quindi in una posizione estremamente strategicamarea, cheriaffiora essa lasciò tuttil'isolotto di stuccoSan inabissandosiGiorgio: tracosa fluttista eavvenendo? vaporiParola cinqueagli mesi dopo.esperti|sito=AgrigentoNotizie|lingua=it|accesso=2022-03-29}}</ref>
 
=== Clima ===
Il clima di Sciacca è temperato con prevalenza delle precipitazioni nella stagione invernale. Di seguito è riportata la tabella con le medie climatiche e i valori massimi e minimi assoluti registrati nel trentennio [[1951]]-[[1981]] e pubblicati nell'Atlante Climatico d'Italia del [[Servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare]] relativo al citato trentennio.
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Sciacca}}
{{ClimaAnnuale
| nome = Sciacca<br><small>([[1951]]-[[1981]])</small>
| tempmax01 = 13.7
| tempmax02 = 13.9
| tempmax03 = 15.6
| tempmax04 = 17.6
| tempmax05 = 22.3
| tempmax06 = 26.6
| tempmax07 = 29.3
| tempmax08 = 29.0
| tempmax09 = 26.3
| tempmax10 = 22.3
| tempmax11 = 18.2
| tempmax12 = 15.1
| tempmin01 = 8.8
| tempmin02 = 8.6
| tempmin03 = 9.6
| tempmin04 = 11.3
| tempmin05 = 14.7
| tempmin06 = 18.5
| tempmin07 = 20.8
| tempmin08 = 21.5
| tempmin09 = 19.7
| tempmin10 = 16.4
| tempmin11 = 12.9
| tempmin12 = 10.2
| pioggia01 = 80
| pioggia02 = 80
| pioggia03 = 60
| pioggia04 = 40
| pioggia05 = 10
| pioggia06 = 0
| pioggia07 = 0
| pioggia08 = 0
| pioggia09 = 30
| pioggia10 = 60
| pioggia11 = 80
| pioggia12 = 100
| giornipioggia01 = 8
| giornipioggia02 = 8
| giornipioggia03 = 6
| giornipioggia04 = 5
| giornipioggia05 = 2
| giornipioggia06 = 0
| giornipioggia07 = 0
| giornipioggia08 = 0
| giornipioggia09 = 4
| giornipioggia10 = 6
| giornipioggia11 = 7
| giornipioggia12 = 10
| umido01 = 74
| umido02 = 72
| umido03 = 69
| umido04 = 67
| umido05 = 65
| umido06 = 58
| umido07 = 56
| umido08 = 62
| umido09 = 69
| umido10 = 72
| umido11 = 73
| umido12 = 74
}}
Facendo un riscontro con dati più recenti, questi sono i valori registrati nell'annata 2019, rilevati dalla [[Stazione meteorologica di Sciacca]]<ref>{{Cita web|url=http://www.meteopalermo.com/DatabaseStazioni/196_SCIACCA-DCP/riepilogo_statistiche_avanzate|titolo=SCIACCA DCP/Riepilogo storico completo stazione meteorologica}}</ref>:
{| class="wikitable"
!SCIACCA
([[2019]])
!Valori medi nell'arco dell'anno
|-
!T. max media (°C)
|37
|-
!T. min. media (°C)
|0
|-
!Precipitazioni (mm)
|0
|-
!Umidità relativa (%)
|73
|}
 
== Origine del nome ==
Il toponimo Sciacca è di probabile origine araba<ref>{{Cita|Tommaso Fazello|p. 380 e seguenti}}.</ref>.
 
Gli studiosi Giuseppe Licata, nel 1881, e Giuseppe Ciaccio, nel 1900, si cimentarono nello studio dell'origine del toponimo.
 
Qui di seguito sono riportate le principali ipotesi:
* secondo l'[[arabista]] saccense mons. Giuseppe Sacco il vocabolo Sciacca deriverebbe dal verbo sordo [[Lingua araba|arabo]] ''<sh-q-q>'' - che significa "separare", "dividere", "fendere" - da cui il sostantivo ''al-shaqq'', "divisione").<br />Lo stesso autore riferisce che Sciacca fu così chiamata perché, sin dall'inizio del dominio musulmano, segnò il confine che separava due province o distretti o contrade. Il fatto che Sciacca si trovasse quasi a metà strada fra l'[[Arabi|araba]] [[Marsala]] e la [[Berberi|berbera]] [[Agrigento|Girgenti]] giustificherebbe, secondo lo studioso, tale designazione da parte dei conquistatori [[Ifriqiya|nordafricani]];
* secondo lo storico Savasta il nome di Sciacca si scriveva con la lettera X, cioè Xacca, derivato a suo dire da ''Xech'', dal nome arabo ''Xech'', che sta per "signore" o "persona illustre"<ref name="moresicily.com">{{Cita news|autore=Sicilianmagpie|url=https://sicilianmagpie.com/cosa-vedere-a-sciacca/|titolo=Cosa vedere a Sciacca|pubblicazione=Sicilianmagpie|data=11 dicembre 2024|accesso=14 Gennaio 2025|urlmorto=no}}</ref>;
* ''Xechi'' - in realtà ''[[sceicco|Shaykh]]'' - erano chiamati dagli [[Arabi]] i governatori delle piazze, come attesta [[Tommaso Fazello]];
* Xacca deriverebbe da ''Xach'' che vorrebbe dire [[Mercurio (divinità) |Mercurio]] (forse per un famoso tempio dedicato a questa divinità), oppure [[Pomona]] (dea dell'abbondanza), in latino ''Sacca'';
* un'improbabile parola araba che significa "bagno"<ref>come affermato dagli studiosi Giovanni Alessi e [[Michele Amari]]</ref>, in riferimento alle [[Terme di Sciacca|terme della città]];
* il nome dell'antica divinità [[siria]]na "Shay' al-Qawm"<ref name="moresicily.com" />.
* [[Saba Malaspina]], vescovo romano vissuto nella seconda metà del XIII secolo, nei capp. II e III del IV libro della sua sincrona ''Rerum sicularum historia'' nomina Sciacca tre volte, sempre chiamandola ''Sciacta''<ref name="DelRe">Giuseppe Del Re, ''Cronisti e scrittori sincroni napoletani etc'', vol. II, Napoli, 1868.</ref>. Il nome si sarebbe quindi dovuto rendere in volgare con ''Sciatta'', ma, forse per una malintesa forma grafica, si affermò ''Sciacca''.
* lo storico messinese [[Bartolomeo di Neocastro]], nella sua ''Historia sicula'' chiama la città ''Sacca''.<ref name="DelRe"/>
 
== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Sciacca}}
=== Preistoria ===
 
Importantissime testimonianze di una presenza preistorica sono state ritrovate nella Grotta Stufa, sulla vetta del [[Monte Cronio]]<ref name="Tsfd">{{cita web|url=https://www.guardiacostiera.gov.it/sciacca/Pages/storia.aspx|titolo=Storia di Sciacca|accesso=26 aprile 2021}}</ref>.
== Toponomastica ==
Riguardo all'origine del nome Sciacca, si pensa che esso derivi dalla dominazione araba. L'opinione pubblica però è tutt'oggi molto frastagliata e assume svariate sfumature.
 
Il primo insediamento preistorico si estendeva probabilmente tra l'attuale via Figuli e la contrada Muciarè presso la foce del torrente Bagni.
Molti studiosi (fra cui [[Giuseppe Licata]] nel 1881 e Giuseppe Ciaccio nel 1900) si sono cimentati nello studio dell'origine del nome Sciacca. Qui di seguito le teorie ritenute più plausibili:
* l'[[arabista]] saccense mons. Giuseppe Sacco ([[1925]]) afferma che il vocabolo Sciacca deriverebbe dal verbo sordo [[Lingua araba|arabo]] ''<sh-q-q>'' - che significa "separare", "dividere", "fendere" - da cui il sostantivo ''al-shaqq'', "divisione").<br />Lo stesso autore ci riferisce che Sciacca è stata così chiamata perché, sin dall'inizio del dominio musulmano, segnò il confine che separava due province o distretti o contrade. Il fatto che Sciacca si trovasse quasi a metà strada fra l'[[Arabi|araba]] [[Marsala]] e la [[Berberi|berbera]] [[Agrigento|Girgenti]] giustificherebbe, secondo lo studioso, tale designazione da parte dei conquistatori [[Ifriqiya|nordafricani]];
* secondo lo storico Savasta ([[1843]]) il nome di Sciacca si scriveva con la lettera X, cioè Xacca, derivato a suo dire da ''Xech'', dal nome arabo ''Xech'', che sta per "Signore" o "persona illustre"<ref>{{Cita news|url=http://www.moresicily.com/sicilia/agrigento/sciacca/|titolo=Sciacca {{!}} More Sicily|pubblicazione=More Sicily|data=2015-09-04|accesso=2016-11-28}}</ref>;
* ''Xechi'' - in realtà ''[[Shaykh]]'' - erano, inoltre, chiamati dagli [[Arabi]] i governatori delle piazze, come attesta Tommaso Fazello ([[1498]]-[[1570]]) ;
* {{Senza fonte|Secondo altri}}, Xacca deriva da ''Xach'' che vorrebbe dire Mercurio (forse per un famoso tempio dedicato a questa divinità), oppure Pomona (dea dell'abbondanza). Poi in latino si scrisse Sacca ;
* diversi studiosi negli ultimi anni ritengono che il suo nome derivi da una improbabile parola araba che significa "bagno" (come anche affermato dagli studiosi Giovanni Alessi e [[Michele Amari]]) , riferendosi alle [[Terme di Sciacca|terme della città]];
* infine altri pensano che esso risalga al culto per l'antica divinità [[Siria|siriana]] "Shay' al-Qawm"<ref>{{Cita news|url=http://www.moresicily.com/sicilia/agrigento/sciacca/|titolo=Sciacca {{!}} More Sicily|pubblicazione=More Sicily|data=2015-09-04|accesso=2016-11-28}}</ref>.
 
Nella valle che compresa tra il Monte Nadore e il Monte San Calogero, a circa sei chilometri dall'odierna cittadina sono venuti alla luce avanzi di fondamenta di grandi dimensioni. Ciò confermerebbe l'esistenza di un'antica città abitata dai [[Sicani]].
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Urbanistica ===
Sciacca conserva molte opere d'interesse artistico.
 
===Età antica===
La sua attuale e particolare struttura urbana deriva dall'operato degli Arabi, che ricorrevano a quartieri recintati da mura, e dei Normanni, che ampliarono le mura al fine di facilitare la convivenza fra Normanni, Arabi, Greci e Franchi. Dunque le sue mura - risalenti a varie fasi costruttive e che rappresentano un complesso unitario - sono molto spesse e quelle più recenti del [[1550]] si sovrapposero a quelle più antiche del [[1330]]-[[1335]] circa. Si chiamano ancora col nome del viceré [[Juan de Vega|Giovanni De Vega]], che ne diresse i lavori e le fortificò con appositi bastioni armati , che furono chiamati ''Porta'', ''Bagni'', ''Alfiere'', ''S. Agata'', ''S. Margherita'' e dei Vega.<ref>{{Cita web|url=http://www.vivisciacca.com/le-mura-e-i-bastioni-di-sciacca-mare-agrigento-vega.html|titolo=Le Mura e i Bastioni|sito=www.vivisciacca.com|accesso=2016-07-23}}</ref> In un secondo momento, sempre per iniziativa di De Vega , furono fortificate le mura della zona Nord di Sciacca con appositi bastioni che vanno dall'attuale ''porta S. Calogero'' a ''porta Palermo'': dal ''bastione San Calogero'', fino ad arrivare al ''bastione di Vega'', ''Gusman'' e più a sud il ''bastione Verrana''.<ref>{{Cita web|url=http://www.corrieredisciacca.it/?id=39082|titolo=Corriere di Sciacca : ALLA SCOPERTA DEI NOSTRI TESORI. IL ROTARY CLUB OFFRE LE TABELLE INFORMATIVE SULLE MURA DI CINTA DELLA CITTA' E SUI BASTIONI|accesso=2016-07-23}}</ref>
Iscrizioni puniche rinvenute nel territorio saccense confermerebbero il passaggio dei fenici.
 
Nel [[VII secolo a.C.]], secondo [[Tucidide]], gli abitanti di [[Selinunte]] costruirono un castello nel territorio saccense, e vi fondarono una subcolonia, che chiamarono [[Terme Selinuntine]], per la presenza di sorgenti termali.
Verso i secoli XV-XVI le mura però vennero soppiantate dai sontuosi palazzi dell'aristocrazia terriera: ne è un esempio la presunta fortezza di re Carlo V e il palazzo dello Steripinto, costruito sul tardo Quattrocento e ornato con bifore e con una merlatura a coda di rondine.
 
Nel [[409 a.C.]], dopo la caduta di Selinunte in mano cartaginese<ref name="Tsfd" />, Terme Selinuntine accolse parte della popolazione scampata alla distruzione della città.
=== Architetture religiose ===
[[File:Duomo2.jpeg|thumb|Duomo|250px|left]]
[[File:Sandomenico.jpeg|thumb|Chiesa di San Domenico|200px|right]]
[[File:Portale1.jpeg|thumb|Portale S. Margherita|200px|right]]
 
Fu teatro di due importanti battaglie delle [[guerre greco-puniche]].
==== Chiesa di Maria SS. del Soccorso ====
La prima battaglia, avvenuta nel [[383 a.C.]], fu quella della [[battaglia di Cabala|Cabala]] in cui Dionisio di Siracusa ebbe la meglio sui Cartaginesi.
La Chiesa di Maria SS. del Soccorso o Duomo (chiamata anche Chiesa madre o Matrice) si trova in Piazza Don Minzoni e risale al [[XII secolo]]. Fondata nel 1108 da Giulietta (Giuditta) la Normanna, figlia del [[conte Ruggero]] al centro dell'antico quartiere ''Ruccera'', il suo rifacimento è stato eseguito nel [[1656]] su progetto di [[Michele Blasco]] dedicando la chiesa a Santa Maria del Soccorso (prima di allora la basilica era dedicata a Santa Maria Maddalena).
La seconda battaglia, quella di Cronio, nella valle fra il Nadore e San Calogero, fu combattuta nel [[378 a.C.]]; nel conflitto [[Imilcone (generale)|Imilcone]], figlio di Magone, riuscì a conquistare con uno stratagemma il territorio selinuntino e quello agrigentino, fino al fiume Alico.
 
Nel [[III secolo d.C.]] Terme Selinuntine cambiò nome in ''Aquae Labodes'', e nel [[IV secolo d.C.]], divenne una statio.
La chiesa ha tre ampie navate con monumentali archi in stile normanno e colonne ioniche. La facciata non è stata completata e mostra delle colonne e dei portali ad arco curve. Completano la decorazione della facciata tre sculture di [[Giandomenico Gagini|Giandomenico]] e [[Antonino Gaggini|Antonino Gagini]].<ref> {{Cita|Gioacchino di Marzo|pp. 472 e 473}} </ref>
 
===Medioevo===
La volta della navata centrale ospita un affresco sulla vita di ''[[Santa Maria Maddalena]]'', opera di Tommaso Rossi, figlio di [[Mariano Rossi]]. All'interno sono conservati i sarcofagi di Bartolomeo Tagliavia e di [[Gerardo Noceto]]. Si conservano numerose opere del [[1400]]-[[1500]] fra le quali: nell'abside un tabernacolo marmoreo dei fratelli [[Giandomenico Gagini|Giandomenico]] e [[Antonino Gaggini|Antonino Gagini]] raffigurante ''[[San Pietro Apostolo]]'' e ''[[San Paolo Apostolo]]'' e le storie della ''[[Passione di Gesù]]''<ref>{{Cita web|url = http://exploresicily.it/contenuto/Chiese%2520e%2520Monasteri/135/Chiesa_Matrice_o__Basilica_Maria_SS._del_Soccorso_di_Sciacca|titolo = Explore Sicily|accesso = 2016-02-05|sito = exploresicily.it}}</ref>; nella quarta cappella una statua, raffigurante la ''Madonna della Catena'' attribuita a [[Francesco Laurana]] mentre nella nicchia dell'altare superiore è collocata la statua della ''Madonna del Soccorso'' di [[Giuliano Mancino]] e [[Bartolomeo Berrettaro]].<ref> {{Cita|Gioacchino di Marzo|pp. 106}} </ref>
Gli arabi conquistarono la città nell’[[840]]<ref>{{Cita web|url = https://www.guidadisciacca.it/index.php?pag=Storia%20gli%20Arabi|titolo = Storia di Sciacca-periodo arabo|accesso= 26 aprile 2021}}</ref>. Ne influenzarono il tessuto urbanistico e la toponomastica (il quartiere San Nicolò, anticamente chiamato Rabato, Schiunchipani, Cartabubbo, Misilifurmi e Raganella<ref name="Portale">{{Cita web|url = http://www.sciacca.it/|titolo = Sciacca - Portale|accesso = 2015-10-24}}</ref>) e diedero impulso all'industria del cotone.<ref name="Portale"/>
 
Nel [[1087]] Sciacca fu conquistata dai [[Normanni]] e annessa alla [[Contea di Sicilia]]. Al conte [[Ruggero I di Sicilia]] si deve la costruzione delle fosse granarie del caricatore, la riorganizzazione del servizio navale e l'imposizione del dazio sul grano da esportare. Il caricatore, che si trovava a sud del Borgo della Cadda, rimase in funzione sino al [[1336]], quando ne venne costruito un altro fuori Porta del Mare. I normanni ricostruirono le mura e i bastioni della città, restaurono il castello di Cocalo e edificarono il castello Vecchio. Fuori le mura restarono tre sobborghi: quello dei Figuli, quello dei Musulmani detto ''Rabato'', Ruccera e quello degli ebrei chiamato ''Cadda''. Tale nucleo sarà conosciuto fino al XIX secolo col nome di ''Terra Vecchia''<ref>{{Cita web|url = http://www.sciacca.it/lastoria/periodo_aragonese.asp|titolo = Storia Periodo Aragonese|accesso = 2016-02-05}}</ref>.
Nel luglio del [[1991]] [[papa Giovanni Paolo II]] l'ha elevata alla dignità di [[basilica minore]].<ref>{{en}} [http://www.gcatholic.org/churches/data/basITX.htm ''Catholic.org Basilicas in Italy'']</ref>
 
Sotto la dinastia sveva, Sciacca ottenne lo status di città demaniale, godendo di diversi privilegi. La città era retta da un magistrato, con il diritto d'inviare i propri rappresentanti al Parlamento. [[Federico II di Svevia]] e [[Manfredi di Sicilia]] confermarono i privilegi di cui godeva la città.
==== Cappella di San Giorgio dei Genovesi a Sciacca ====
L'antica [[Cappella di San Giorgio dei Genovesi a Sciacca|Cappella di San Giorgio dei Genovesi]] è stata costruita nel [[1520]] dai numerosi mercanti genovesi, residenti a Sciacca per curare i loro affari. Non è più officiata, si trova vicino al porto ed è in parte interrata.
 
Nel 1355 la città passò in mano ai Peralta. A Sciacca fu istituita la carica di Capitano di guerra per la difesa della città. Tale compito fu affidato a [[Guglielmo Peralta]] che, oltre ad essere conte di Caltabellotta, poiché era apparentato col re, possedeva vasti territori avuti in eredità, per occupazione o per concessione regia. Dal re aveva ottenuto la rappresentanza della Magna Curia, cioè l'istituzione di una suprema autorità con funzioni giudiziarie inappellabili.
==== Chiesa di Sant'Antonio Abate ====
Nei pressi della Chiesa Madre si trova la chiesa di Sant'Antonio Abate, risalente al XV secolo.
 
==== Chiesa del Collegio =Simboli===
[[File:Sciacca-stemma.svg|right|130px|Stemma del Comune]]
Appartiene invece al Cinquecento, anche se fu ristrutturata nel 1613, la Chiesa del Collegio, che si trova sulla via Roma. Ha un portale a timpano triangolare e l'interno è ad unica navata con cappelle incassate. Nel presbiterio si trova una tela del [[Domenichino]], mentre in una delle cappelle si trova una Madonna del [[1655]] di Michele Blasco.
Secondo lo statuto comunale di Sciacca<ref>{{cita web|url= http://lnx.comune.sciacca.ag.it/wp-content/uploads/2020/03/STATUTO-COMUNALE.pdf|titolo=Statuto del comune di Sciacca|accesso=26 aprile 2021}}</ref>:
{{citazione|lo stemma del Comune raffigura "un cavaliere armato di lancia, che corre verso il castello dalle tre torri, illuminato dal sole"; sotto lo stemma compare la scritta "S.P.Q.S." acronimo di ''Senatus PopulusQue Saccensis''.}}
 
[[File:Provincia di Agrigento-Stemma.svg|120px|right|Stemma della provincia di Agrigento]]
==== Chiesa di San Domenico ====
Un altro esempio d'architettura è la chiesa di San Domenico e convento dell'[[Ordine dei Predicatori]] di [[San Domenico]], risalenti al [[1176]] la prima e al [[1538]] il secondo (ventinovesima istituzione dell'ordine in terra di Sicilia fondata da [[Tommaso Fazello]]<ref name="ReferenceJL370">Pagina 370, Juan Lopez, "''Quinta parte dell'Istoria di San Domenico, e del suo Ordine de' Predicatori''" [https://books.google.it/books?id=ztt1qsJEHFsC], Stamperia di Iacopo Mattei, Messina, 1652.</ref>). La chiesa, in stile barocco, ha una sola navata con otto cappelle: si trova in Corso Vittorio Emanuele, all'entrata della piazza Scandaliato.
 
Durante gli [[Anni 1920|anni venti]] del [[XX secolo|Novecento]], la provincia di Girgenti ([[Agrigento]]) venne dotata di un proprio stemma: esso raffigurava gli emblemi delle città di Girgenti, Sciacca e Bivona, ovvero le sedi provinciali della prefettura e delle due sottoprefetture<ref>{{Cita|Marrone, 2001}}.</ref>.
==== Chiesa del Carmine ====
 
Blasonatura<ref>R.D. del 15 aprile 1938 con Lettere Patenti del 9 novembre 1939.</ref>:
Al XII secolo appartiene la ''Chiesa del Carmine'', nell'omonima piazza, che incorpora la chiesa del Salvatore col suo rosone.
{{citazione|d'azzurro, con il guerriero in armatura d'argent, con la lancia in resta sul cavallo focoso, rivoltato, poggiante su un declivio al naturale, in atto di espugnare una fortezza sormontata da tre torri merlate alla ghibellina, d'oro, portanti ognuna una bandierina pure d'oro, nel capo destro un sole raggiante d'oro.}}
 
Il gonfalone è un drappo di verde.
==== Chiesa di Santa Margherita ====
In Piazza Carmine si trova anche la Chiesa di Santa Margherita del [[1342]] fatta erigere da Eleonora d'Aragona, moglie del Peralta. L'ultimo restauro si è completato nel [[1994]], dopo che la stessa chiesa venne rifatta nel [[1595]] con delle colonne angolari con architravi, fregi e cornici. È aperta al pubblico ma non al culto, per cui viene utilizzata per mostre, convegni e concerti. L'ingresso principale è catalano, mentre il portale marmoreo che si trova sulla destra fu realizzato nel [[1468]] da [[Pietro de Bonitate]] su disegno di [[Francesco Laurana]]. L'interno, ad unica navata, è barocco e conserva stucchi policromati ed affreschi di Ferraro del XVII secolo. Sull'altare si trova un'icona in marmo del [[1507]]-[[1512]], una statua in legno del [[1544]], opera di Frigia, che raffigura Santa Margherita, ed un organo ligneo del [[1641]]. Nella navata si trovano sei grandi riquadri e tanti medaglioni realizzati dal Portulani tra il [[1529]] e il [[1530]].
 
==== ChiesaOnorificenze dello Spasimo ====
{{Onorificenze
La Chiesa dello Spasimo di Corso Vittorio Emanuele è del [[1632]] e nel vicino Convento si trova il Cortile del Palazzo Fazzello costruito nel Cinquecento.
|immagine= Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza= Titolo di Città
|collegamento_onorificenza= Titolo di città in Italia
|motivazione=Titolo ab antiquo<ref>{{cita web|url=https://www.araldicacivica.it/comune/sciacca/|titolo=Concessione del titolo di città|accesso=17 maggio 2021}}</ref>
}}
 
==== ChiesaMonumenti die Sanluoghi Micheled'interesse ====
=== Architetture religiose ===
La Chiesa di San Michele, che si trova in Piazza Noceto, fu fondata da Guglielmo Peralta nel [[1371]] e poi venne ricostruita nel XVII secolo. Si conserva un portale con architrave ed un portale gotico. L'interno è a tre navate con colonne ed archi al centro. La chiesa conserva anche un crocifisso del Quattrocento, due acquasantiere del Cinquecento, una scultura di [[Domenico Gagini]]<ref>{{Cita|Gioacchino di Marzo|pp. 171}}</ref> ed un polittico del Cinquecento ed una statua seicentesca in legno di San Michele.
[[File:Duomo2.jpeg|miniatura|Duomo|250px|sinistra]]
[[File:Sandomenico.jpeg|miniatura|Chiesa di San Domenico|200px|sinistra]]
[[File:Portale1.jpeg|miniatura|Portale S. Margherita|200px|destra]]
 
==== ;Chiesa di SantaMaria MariaSS. dell'Itriadel ====Soccorso
:La [[Basilica di Maria Santissima del Soccorso|chiesa di Maria SS. del Soccorso]] o Duomo (chiamata anche Chiesa madre o Matrice) si trova in Piazza Don Minzoni e risale al [[XII secolo]]. Fondata nel 1108 da Giulietta (Giuditta) la Normanna, figlia del [[conte Ruggero]] al centro dell'antico quartiere ''Ruccera'', il suo rifacimento è stato eseguito nel [[1656]] su progetto di [[Michele Blasco]] dedicando la chiesa a Santa Maria del Soccorso (prima di allora la basilica era dedicata a Santa Maria Maddalena).
Nella stessa Piazza Noceto si trova la Chiesa di Santa Maria dell'Itria e il suo monastero: sono state volute anch'esse dal Peralta. La chiesa (detta anche di Badia Grande) è del [[1776]], ma la sua fondazione risale al [[1380]].
 
:La chiesa ha tre ampie navate con monumentali archi in stile normanno e colonne ioniche. La facciata, rimasta incompiuta, è decorata da colonne e portali ad arco. Completano la decorazione della facciata tre sculture di [[Giandomenico Gagini|Giandomenico]] e [[Antonino Gaggini|Antonino Gagini]]<ref>{{Cita|Gioacchino di Marzo|pp. 472 e 473}}.</ref>.
==== Chiesa di San Nicolò La Latina ====
La Chiesa di San Nicolò La Latina, che si trova in Piazza San Nicolò, risalente al XII secolo, ha un prospetto decorato, tipico dell'architettura arabo-normanna.
 
:La volta della navata centrale è decorata da un affresco sulla vita di [[Santa Maria Maddalena]], opera di Tommaso Rossi, figlio di [[Mariano Rossi]].
==== Chiesa di Santa Maria delle Giummare ====
Più importante è la [[chiesa di Santa Maria delle Giummare]] in via Valverde, voluta da Giuditta e rifatta nel XVI secolo dopo una prima erezione avvenuta nel [[1103]]. La fiancheggiano due torri merlate. All'interno, ad unica navata, si trova sulla sinistra la cinquecentesca Cappella della Madonna delle Grazie. Da ammirare il rilievo dai San Gerolamo, un'acquasantiera del Quattrocento, un crocifisso cinquecentesco ed una Vergine col Bambino nell'altare maggiore attribuito a Laurana.
 
:All'interno sono conservati i sarcofagi di Bartolomeo Tagliavia e di [[Gerardo Noceto]]; un tabernacolo marmoreo dei fratelli [[Giandomenico Gagini|Giandomenico]] e [[Antonino Gaggini|Antonino Gagini]] raffigurante [[San Pietro Apostolo]] e [[San Paolo Apostolo]] e le storie della [[Passione di Gesù]]<ref>{{Cita web|url = http://exploresicily.it/contenuto/Chiese%2520e%2520Monasteri/135/Chiesa_Matrice_o__Basilica_Maria_SS._del_Soccorso_di_Sciacca|titolo = Explore Sicily|accesso = 5 febbraio 2016|sito = exploresicily.it|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160206080107/http://exploresicily.it/contenuto/Chiese%2520e%2520Monasteri/135/Chiesa_Matrice_o__Basilica_Maria_SS._del_Soccorso_di_Sciacca|dataarchivio = 6 febbraio 2016|urlmorto = sì}}</ref>; nella quarta cappella una statua, raffigurante la Madonna della Catena, attribuita a [[Francesco Laurana]]; nella nicchia dell'altare maggiore la statua della ''Madonna del Soccorso'' di [[Giuliano Mancino]] e [[Bartolomeo Berrettaro]]<ref>{{Cita|Gioacchino di Marzo|p. 106}}.</ref>.
==== Chiesa di Sant'Agostino ====
Datata al [[1753]], la Chiesa di Sant'Agostino – che si trova alla fine di via Valverde – custodisce sull'altare maggiore una statua raffigurante la
''Madonna del Soccorso'', opera di [[Giacomo Gagini]] realizzata nel [[1538]]), proveniente dalla [[#Chiesa di San Francesco|chiesa di San Francesco d'Assisi]],<ref>{{Cita|Gioacchino di Marzo|pp. 422, 502}}</ref> e portali barocchi.
 
:Nel luglio del [[1991]] [[papa Giovanni Paolo II]] elevò la chiesa alla dignità di [[basilica minore]]<ref>{{en}} [http://www.gcatholic.org/churches/data/basITX.htm ''Catholic.org Basilicas in Italy'']</ref>.
==== Chiesa di San Francesco ====
Datata al XV secolo, la Chiesa di San Francesco – che si trova in via Agatocle – conserva pitture del saccense [[Mariano Rossi]].
 
;Cappella di San Giorgio dei Genovesi a Sciacca
==== Chiese minori ====
:L'antica [[cappella di San Giorgio dei Genovesi]] fu costruita nel [[1520]] dai numerosi mercanti genovesi residenti a Sciacca<ref>{{cita web|url=http://www.sciacca.it/Monumenti/Chiese/Chiesa_S_G_Genovesi.htm|titolo=www.sciacca.it - Chiesa di S. Giorgio dei Genovesi|accesso=1º dicembre 2014}}</ref>.
Altre chiese sono dedicate a: San Giuseppe (XVI secolo), San Vito (XVIII secolo), San Francesco di Paola (1627) ed il suo Convento del [[1224]] (adibito ad auditorium, sala congressi e mostre), Santa Caterina ([[1796]]), Santa Maria del Giglio (XVII secolo), [[Chiesa del Purgatorio (Sciacca)|Purgatorio]] ([[1691]]), San Pietro ([[1885]]), San Leonardo ([[1797]]), Santa Maria di Loreto ([[1930]]), Olivella (XIX secolo), Madonnuzza ([[1693]]), [[Chiesa di Santa Maria della Raccomandata|Santa Maria della Raccomandata]] ([[XIII secolo]]) [[Chiesa di San Lorenzo (Sciacca)|Chiesa di San Lorenzo]] ([[XVI secolo]]).
 
;Chiesa di Sant'Antonio Abate
Infine sulla come del Monte Cronio si trovano le Stufe naturali, un ''antiquarium'' che conserva le testimonianze rinvenute all'interno delle grotte di San Calogero risalenti al neolitico,la basilica e il [[Santuario di San Calogero (Sciacca)|Santuario di San Calogero]] del XVIII secolo con una ricca decorazione barocca, la statua "''San Calogero''" opera di [[Antonello Gagini]] del [[1535]] e consegnata dal figlio [[Giacomo Gagini]] nel [[1538]].
:La chiesa, ubicata nei pressi della Chiesa Madre, risale al XV secolo.
 
;Chiesa del Collegio
=== Architetture civili ===
:La chiesa di San Giovanni Battista, o chiesa del Collegio dei Gesuiti, fu costruita nel XVI secolo e restaurata nel 1613. L’edificio, situato in via Roma, ha un portale a timpano triangolare e un impianto a navata unica con cappelle incassate. Nel presbiterio è collocata una tela del [[Domenichino]] raffigurante San Giovanni, mentre in una delle cappelle laterali è collocata una Madonna di Michele Blasco della metà del XVII secolo, autografata ''Michael Blasco pinsit''.
[[File:Palazzo Bertolino-Tommasi.JPG|thumb|Palazzo Bertolino-Tommasi|170px|right]]'''L'incompiuto Grand Hotel San Calogero'''
 
;Chiesa di San Domenico
Posto sulla vetta del monte Kronio, adiacente al Santuario del Santo, "Il Grand Hotel San Calogero" è una delle opere incompiute più longeve d'Italia. Dal 1954, data di inizio dei lavori ad oggi, la struttura ha avuto ben due ristrutturazioni ed altrettante inaugurazioni, ma non è mai stato aperto al pubblico.{{vedi anche|Piazza del Popolo (Sciacca)}}
:La chiesa di San Domenico e l’annesso convento dell'[[Ordine dei frati predicatori|Ordine dei Predicatori]] di [[San Domenico]] risalgono rispettivamente al [[1176]] e al [[1538]]<ref name="ReferenceTF387"/> (ventinovesima istituzione dell'ordine in terra di Sicilia fondata da [[Tommaso Fazello]]<ref name="ReferenceJL370">{{cita libro |p=370 |autore=Juan Lopez |titolo=Quinta parte dell'Istoria di San Domenico, e del suo Ordine de' Predicatori |url=https://books.google.it/books?id=ztt1qsJEHFsC |editore=Stamperia di Iacopo Mattei |città=Messina |anno=1652}}</ref>). La chiesa, in stile barocco, ha una sola navata con otto cappelle. Si trova in Corso Vittorio Emanuele, all'entrata della piazza Scandaliato. Tra le opere custodite spicca un dipinto raffigurante lo ''Spasimo'', di [[Antonello da Palermo]]<ref>{{cita libro|pagina= 159 |autore= Gioacchino Di Marzo !titolo= Delle Belle arti in Sicilia: dal sorgere del secolo XV alla fine del XVI |url= https://books.google.it/books?id=mphZAAAAYAAJ |vol= III |città= Palermo |editore= Salvatore di Marzo editore, Francesco Lao tipografo |anno= 1862 }}</ref>.
In piazza Duomo si trova la Casa Museo Scaglione, che conserva oggetti artigianali, ceramiche, tele ed oggetti vari d'inestimabile valore. Il Bastione di Sant'Agata si trova in Piazza Mariano Rossi.
 
;Chiesa del Carmine
Degno di nota è anche il [[Palazzo Manno]], residenza settecentesca della nobile casata siculo-fiorentina . L'edificio non è più visibile integralmente per come era in passato, a causa delle ristrutturazioni a cui fu sottoposto per essere trasformato in albergo nel [[XX secolo]].
:La chiesa, situata nell’omonima piazza, fu costruita nel XII secolo<ref name="ReferenceTF387"/>.
 
;Chiesa di Santa Margherita
Non poco lontano dalle terme vi è una colonna votiva con in cima una statua bronzea raffigurante [[Notre Dame de Fourviere]]<ref>{{Cita web|url = http://www.sicilie.it/sicilia/Sciacca_-_Colonna_Votiva_Dixmude|titolo = Sciacca - Colonna Votiva Dixmude|accesso = 2016-02-05|sito = www.sicilie.it}}</ref>. Tale colonna fu fatta erigere per volere di Don Michele Arena in seguito alla precipitazione del dirigibile francese [[Dixmude (portaerei)|Dixmude]] nel 1923.<br>
:La chiesa di Santa Margherita si affaccia su piazza Carmine<ref name="ReferenceTF387"/>. Fu fatta erigere nel [[1342]] da Eleonora d'Aragona, moglie del Peralta. La chiesa venne decorata nel [[1595]] con colonne angolari, architravi, fregi e cornici. L'ultimo restauro fu eseguito nel [[1994]]. L'ingresso principale è in stile catalano, mentre il portale marmoreo, posto sulla destra, fu realizzato nel [[1468]] da [[Pietro de Bonitate]] su disegno di [[Francesco Laurana]]. L'interno, a navata unica, è barocco e conserva stucchi policromati ed affreschi di Ferraro del XVII secolo. Sull'altare si trova un'icona in marmo del [[1507]]-[[1512]], una statua in legno del [[1544]], opera di Frigia, raffigurante Santa Margherita, ed un organo ligneo del [[1641]]. Nella navata si trovano sei grandi riquadri e medaglioni realizzati dal Portulani tra il [[1529]] e il [[1530]], oltre a due grandi tele del pittore Gaspare Testone raffiguranti la ''Nascita di Gesù'' e l’''Adorazione dei Magi''.
 
;Chiesa dello Spasimo
Pregevoli sono le costruzioni civili: Palazzo Amato nell'omonima via del XIII secolo; Palazzo S. Giacomo [[Tagliavia]], [[XV secolo]], con le sue facciate in stile impero sul Corso Vittorio Emanuele e in Via Licata e con quella forse più ricca di fascino rivolta a levante sulla Piazza S. Fricia in stile neogotico opera dell'architetto Gravanti; Palazzo [[Barone di Bertolino|Arone di Valentino]] sempre in Corso Vittorio Emanuele del XIX secolo; Palazzo Bertolino-Tommasi dalla candida facciata neoclassica opera dello stesso architetto Gravanti in Corso Vittorio Emanuele; Palazzo Ventimiglia nel Vicolo Gino del XV secolo; Palazzo [[Grifeo di Partanna|Graffeo o Grifeo]] nel Vicolo Orfanotrofio del XVIII secolo; Palazzo Inveges nell'omonima piazza del XVII secolo; Palazzo Maurici in Piazza Scandagliato del XVIII secolo; Palazzo Ragusa in via Licata del [[1770]]; Palazzo Perollo in via Incisa del XV secolo e [[Palazzo Steripinto]] o Sortino in via Gerardi del XVI secolo, esempio d'arte spagnola, Palazzo Venuti.
:La chiesa di Santa Maria dello Spasimo, situata in Corso Vittorio Emanuele, è del [[1632]]<ref name="ReferenceTF387"/>.
Tra le residenze di campagna si ricorda la Villa Venuti Tagliavia, residenza settecentesca in stile barocco e che comprende anche una cappella.
 
;Chiesa di San Michele
=== Architetture militari ===
:La chiesa di San Michele<ref name="ReferenceTF387"/>, in Piazza Noceto, fu fondata da Guglielmo Peralta nel [[1371]]. Fu ricostruita nel XVII secolo. Presenta un portale con architrave e un portale gotico. L'interno è a tre navate con colonne ed archi al centro. La chiesa conserva anche un crocifisso quattrocentesco, due acquasantiere del XVI secolo, una scultura di [[Domenico Gagini]]<ref>{{Cita|Gioacchino di Marzo|p. 171}}.</ref>, un polittico cinquecentesco e una statua seicentesca in legno di San Michele. In una teca sono poste le due [[Sacra Spina|sacre Spine]] del martirio di Cristo<ref>{{cita web|url=http://lnx.comune.sciacca.ag.it/le-sacre-spine-della-corona-di-cristo-nella-chiesa-di-san-michele/|titolo=E SACRE SPINE DELLA CORONA DI CRISTO NELLA CHIESA DI SAN MICHELE|editore=Comune di Sciacca|accesso=20 novembre 2020|dataarchivio=20 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210120032929/http://lnx.comune.sciacca.ag.it/le-sacre-spine-della-corona-di-cristo-nella-chiesa-di-san-michele/|urlmorto=sì}}</ref>, donate da [[Eleonora d'Aragona (1346-1405)|Eleonora d'Aragona]], figlia di [[Giovanni d'Aragona (1317-1348)|Giovanni di Sicilia]], e dal marito [[Guglielmo Peralta]], che le aveva ricevute dai [[Angioini|D'Angiò]]. Le due spine furono ritenute autentiche dal [[arcidiocesi di Agrigento|vescovo di Agrigento]] [[Matteo Fugardo]] con la bolla vescovile del 31 maggio [[1386]] in occasione dell'inaugurazione della chiesa e parte del Monastero di Maria Santissima dell'Itria.
[[File:Castello1.jpeg|thumb|Castello Luna|250px|right]]
[[File:Sciacca; Castello incantato - incubo di teste -.jpg|thumb|Castello incantato - incubo di teste -]]
Particolare attenzione meritano le torri: la Torre Campanaria si trova nella salita di San Michele a poca distanza dalla Chiesa di San Michele, risalente al [[1550]]. La Torre medievale si trova all'angolo della via Molinari e risale al XV secolo. La Torre del Pardo si trova in via Incisa (appartenente prima agli Incisa e poi al mercante catalano Antonio Pardo<ref>{{Cita web|url = http://www.sicilie.it/sicilia/Sciacca_-_Torre_del_Pardo|titolo = Sciacca - Torre del Pardo|accesso = 2016-02-05|sito = www.sicilie.it}}</ref>) risale al XV secolo e si compone di tre piano (nel primo abbiamo una finestra la cui cornice è retta da due [[Cariatide|cariatidi]]).
 
;Chiesa di Santa Maria dell'Itria
==== Castello Nuovo ( o dei conti Luna ) ====
:La chiesa di Santa Maria dell'Itria e l’annesso monastero femminile dell'[[Ordine di San Benedetto]] furono fatte costruire dal Peralta<ref name="ReferenceTF387">{{Cita|Tommaso Fazello|p. 387}}.</ref>. Sul primo altare a destra, ''S. Scolastica'', sul secondo, la ''Sacra Famiglia'', sul terzo, ''S. Benedetto che rovescia gli idoli e scaccia i demoni da Montecassino'', tutti dipinti da [[Gaspare Testone]].
Fu eretto nel [[1380]] da [[Guglielmo Peralta]], conte di [[Caltabellotta]] e, dopo la morte di [[Federico III di Sicilia|Federico III]], uno dei quattro vicari della Sicilia. Col matrimonio della figlia ''Margherita'' con ''Arturo di Luna'', poi il castello divenne proprietà dei conti Luna.
Sul primo stare a sinistra, il ''Martirio di S. Eufemia'', anch’esso attribuito al [[Testone (famiglia)|Testone]].
 
;Chiesa di San Nicolò La Latina
Il complesso a pianta poligonale sorge sulla viva roccia nella parte alta e orientale di Sciacca. Anticamente era composto da due piane: il piano terra per la servitù e il piano superiore per l'alloggio del conte e dei suoi familiari. L'ingresso era situato a nord e prevedeva un ponte levatoio; dall'ingresso si accedeva a un cortile che precedeva il castello e cui vi erano inserite le scuderie e un cappella dedicata a San Gregorio.
:La chiesa di San Nicolò La Latina, in Piazza San Nicolò, risale al XII secolo. Ha un prospetto decorato in stile arabo-normanno.
 
;Chiesa di Santa Maria delle Giummare
Oggi l'edificio si compone di quattro parti: la cinta muraria, la torre grande (''mastio'') e quella cilindrica entrambe a nord, e il ''Palazzo del Conte'' a ovest. La cinta è formata da alte mura che servivano alla difesa. Della grande torre a pianta quadrangolare rimane la base, mentre la torre cilindrica che si presenta a due piani con accostati a coltello, si conserva ancora. Rimane ben poco invece del Palazzo del Conte, posizionato fra mastio e torre cilindrica e di cui ci resta solo i tetti e gli alti muri dove si possono notare dipinti dell'epoca e ammirare (tramite le sue finestre) un bel panorama di Sciacca.
:La [[chiesa di Santa Maria delle Giummare]], in via Valverde<ref name="ReferenceTF388">{{Cita|Tommaso Fazello|p. 388}}.</ref>, fu costruita per volere di Giuditta nel [[1103]] e rifatta nel [[XVI secolo]]. La fiancheggiano due torri merlate. L’impianto è ad unica navata. Al suo interno si trova sulla sinistra la cinquecentesca ''Cappella della Madonna delle Grazie'', un rilievo di San Gerolamo, un'acquasantiera quattrocentesca, un crocifisso cinquecentesco e una Vergine col Bambino nell'altare maggiore, attribuita a Laurana. Da ricordare le tele del Testone ''S. Biagio in Gloria'', ''S. Leonardo'' e la ''Presentazione di Maria al Tempio''.
 
;Chiesa di Sant'Agostino
==== Castello Vecchio (o dei Perollo) ====
:Risalente al [[1753]], la chiesa di Sant'Agostino sorge in via Valverde, sull'area della chiesa di San Barnaba Apostolo<ref name="ReferenceTF388"/>. Custodisce una statua raffigurante la ''Madonna del Soccorso'', opera di [[Giacomo Gagini]], proveniente dalla [[#Chiesa di San Francesco|chiesa di San Francesco d'Assisi]],<ref>{{Cita|Gioacchino di Marzo|pp. 422, 502}}.</ref> e portali barocchi.
Tale castello, detto ''Vecchio'' per distinguerlo dal ''Castello Nuovo'' o ''dei Luna'', fu eretto durante l'invasione della Sicilia da parte dei [[Normanni]] (sec. XII circa) dal conte [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero]] insieme alle prime mura che, come una morsa, chiudevano la città.
 
;Chiesa di San Francesco
Successivamente il castello passò alla casata dei [[Perollo (famiglia)|Perollo]], in seguito al matrimonio di ''Giulietta'' (figlia di Ruggero) con ''Gilberto Perollo''. Il castello rimase sotto la custodia dei Perollo fino alla sua distruzione nel [[1529]] per mano dei partigiani di Sigismondo Luna durante il famoso ''Caso di Sciacca''
:Risalente al XV secolo, la chiesa di San Francesco<ref name="ReferenceTF388"/> (con convento dell'[[Frati minori riformati|Ordine dei frati minori riformati]]), in via Agatocle, conserva pitture del saccense [[Mariano Rossi]].
;Santuario di San Calogero
:Il [[Santuario di San Calogero (Sciacca)|santuario di San Calogero]] del XVIII secolo, arricchito da una ricca decorazione barocca, custodisce al suo interno la statua di San Calogero, scolpita [[Antonello Gagini]] nel [[1535]] e consegnata dal figlio [[Giacomo Gagini]] nel [[1538]].
 
==== Chiese minori ====
Il castello era situato nella parte orientale della città, all'incirca tra ''Porta San Pietro'', ''Porta Bagni'' e il ''Monastero di Santa Caterina'' (ossia nella zona compresa fra gli attuali cortili ''Chiodi'', ''Rizza'' e ''Carini''). Il castello era munito di torre rettangolari e aveva dei sotterranei che sboccavano presso il Monastero di Valverde. Infine il complesso aveva tre entrate: una esterna - detta ''di San Pietro in Castro'', nei pressi dell'omonima ex chiesa -, quella principale, detta ''del Cotogno'', nelle vicinanze della Porta Bagni, e un'ultima che si trova al fuori delle mura e che volge verso ovest.
*Chiesa di San Giuseppe (XVI secolo),
*Chiesa di San Vito (XVIII secolo),
*Chiesa di San Francesco di Paola (1627), con il convento del [[1224]],
*Chiesa di Santa Caterina ([[1796]]),
*Chiesa di Santa Maria del Giglio (XVII secolo),
*[[Chiesa del Purgatorio (Sciacca)|Chiesa del Purgatorio]] ([[1691]]). In essa sono attribuibili a Gaspare Testone le tele con la ''Vergine, S. Anna e S. Gioacchino'', e la ''Fuga in Egitto'',
*Chiesa di San Pietro ([[1885]]),
*Chiesa San Leonardo ([[1797]]),
*Chiesa di Santa Maria di Loreto ([[1930]]),
*Chiesa dell'Olivella (XIX secolo),
*Chiesa della Madonnuzza ([[1693]]),
*[[Chiesa di Santa Maria della Raccomandata]] ([[XIII secolo]]),
*[[Chiesa di San Lorenzo (Sciacca)|Chiesa di San Lorenzo]] ([[XVI secolo]]).
 
=== Architetture civili ===
Del Castello Vecchio oggi rimane proprio quest'ultima entrata: la porta d'accesso ad arco, situata nel Cortile Chiodi e in cui vi è scolpito lo stemma dei Perollo.
{{vedi anche|Piazza del Popolo (Sciacca)}}
 
[[File:Palazzo Steripinto, Sciacca, Sicilia.jpg|thumb|[[Palazzo Steripinto]]|sinistra]]
==== Castello Incantato ====
[[File:Palazzo Tagliavia, Sciacca, Sicilia.jpg|thumb|right |Palazzo San Giacomo Tagliavia]]
A poca distanza da Sciacca si trova il cosiddetto Castello Incantato. Trattasi di teste scavate e scalpellate nella roccia ad opera di un artista contadino, [[Filippo Bentivegna]], vissuto tra il [[1888]] e il [[1967]]. Le sue sculture sono tutte diverse e raffigurano personaggi, famosi e non, a cui dava anche un nome e che, nel suo immaginario, rappresentavano i sudditi del regno che egli aveva creato e di cui era il “Signore”; alcune sue opere sono conservate presso il Museo dell'Art Brut di Losanna.
[[File:Palazzo Bertolino-Tommasi.JPG|miniatura|Palazzo Bertolino-Tommasi|170px|destra]]
 
*[[Palazzo Manno]], residenza settecentesca della nobile casata siculo-fiorentina. L'edificio fu trasformato in albergo nel [[XX secolo]]<ref>{{cita web|url= http://www.sciacca.it/dentro_sciacca/monumenti/Palazzi/Manno.html|titolo=Palazzo Manno|accesso=26 aprile 2021}}</ref>;
=== Porte ===
*Palazzo Amato, situato nell'omonima via, risale al XIII secolo.
Le tre porte d'accesso alla città sono tutte rimaneggiate:
*Palazzo San Giacomo [[Tagliavia]], del [[XV secolo]]. La sua facciata in stile impero si affaccia sul corso Vittorio Emanuele, quella in stile neogotico, già appartenuta alla famiglia [[Testone (famiglia)|Testone]], è opera dell'architetto Gravanti, e si affaccia sulla piazza S. Friscia.
* Porta Palermo, che collega ''Piazza [[Don Luigi Sturzo]]'' con ''Piazza [[Guglielmo Marconi (partigiano)|Guglielmo Marconi]]'' e fu riedificata nel [[1753]] durante il Regno di Carlo III di Borbone – ha delle belle colonne in cima adornate da un gruppo scultoreo con una grande aquila, in stile barocco.
*Palazzo [[Arone|Arone di Valentino]], in corso Vittorio Emanuele, fu costruito nel XIX secolo;
* Porta San Salvatore, del XVI secolo, che si trova in Piazza Carmine, è ricca di belle sculture rinascimentali.
*Palazzo Bertolino-Tommasi, in corso Vittorio Emanuele, presenta una candida facciata neoclassica opera dell’architetto Gravanti;
* Porta San Calogero, che dà le spalle all'omonimo monte e funge da ingresso per il quartiere di S. Michele, è del [[1536]].
*Palazzo Ventimiglia, in vicolo Gino, risalente al XV secolo;
A queste si aggiungono 2 porte ormai scomparse ma di altrettanta importanza, che insieme alle 3 precedenti, formano le cosiddette "5 Porte" di Sciacca:
*Palazzo [[Grifeo|Graffeo o Grifeo]], in vicolo Orfanotrofio, del XVIII secolo;
* Porta Bagni,fra Corso Vittorio Emanuele e Parco della Vittoria;
*Palazzo Inveges, del XVII secolo, sito nell'omonima piazza;
* Porta di Mare, che permetteva il collegamento fra Marina e il centro (probabilmente situata fra Campidoglio e Terme).
*Palazzo Maurici in piazza Scandagliato, del XVIII secolo;
Questa cinque sono quelle più importanti soprattutto dal punto di vista politico-storico ma esistono altre porte meno importanti e dislocate sul suolo saccense (fra le più note ricordiamo quella di San Pietro e quella di San Nicolò La Latina)
*Palazzo Ragusa, costruito in via Licata nel [[1770]];
*Palazzo Perollo, costruito in via Incisa nel XV secolo
*[[Palazzo Steripinto]] o Sortino, costruito del XVI secolo;
*Palazzo Venuti;
*Villa Venuti Tagliavia, residenza di campagna settecentesca, in stile barocco, comprendente anche una cappella.
 
==== ArcheologiaArchitetture militari ====
[[File:Castello1.jpeg|miniatura|Castello Luna|250px|sinistra]]
Nelle acque al largo del picco Cammordino (chiamato anche Coda di Volpe e sottostante alle terme), sono state rinvenute alcune parti di 2 imbarcazioni medioevali francesi risalenti al [[XVI secolo]], oggi conservate nella sede del Comune di Sciacca. Fra questi 3 cannoni di bronzo: su uno è riportata la salamandra che estingue il fuoco, simbolo del potere di Francesco I In uno po è disegnata una F (abbreviazione di [[Francesco I di Francia|Francesco I)]],su un altro le incisioni B e D con un'incisione di un fiore a cinque petali mentre sull'ultimo , tortile quasi come fosse una colonna, una B (segno di abbreviazione che sta per Peter Bande ,artigiano francese che oltre per il re di Francia fuse cannoni per il re [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII di Inghilterra]]). L'origine di tali reperti può essere riconducibile al 1553 ,quando le flotta ottomana di [[Mustafa Pascià]] insieme alla flotta francese attaccarono la Sicilia Occidentale al fine di indebolire la cattolicissima Spagna .Molte città siciliane furono saccheggia e rase al suolo (come [[Licata]] che fu data alle fiamme) ma Sciacca ,grazie a uno stratagemma di [[Antonino Amodei]], riuscì a salvarsi e costrinse gli incursori a reimbarcarsi.<ref>{{Cita web|url = https://www.academia.edu/10961448/Cannoni_francesi_nel_mare_di_Sciacca_Archeologia_Viva_luglio-agosto_1997_pp._36-45_Note_preliminari_sul_rinvenimento_di_un_relitto_francese_nelle_acque_di_Sciacca_Atti_XI_Rassegna_di_Arch._Sottom._di_Giardini_Naxos_4_ottobre_1996|titolo = Cannoni francesi nel mare di Sciacca, Archeologia Viva, luglio-agosto 1997, pp. 36-45 = Note preliminari sul rinvenimento di un relitto francese nelle acque di Sciacca, Atti XI Rassegna di Arch. Sottom. di Giardini Naxos, 4 ottobre 1996|accesso = 2015-12-22|sito = www.academia.edu}}</ref>
*Torre Campanaria, in salita San Michele, a breve distanza dalla Chiesa di San Michele, risalente al [[1550]].
*Torre medievale, in via Molinari, costruita nel XV secolo.
*Torre del Pardo, in via Incisa, appartenne dapprima agli Incisa e poi al mercante catalano Antonio Pardo<ref>{{Cita web|url = http://www.sicilie.it/sicilia/Sciacca_-_Torre_del_Pardo|titolo = Sciacca - Torre del Pardo|accesso = 5 febbraio 2016}}</ref>. Risale al XV secolo e si compone di tre piani (nel primo è presente una finestra la cui cornice è retta da due [[Cariatide|cariatidi]]).
;Castrum di Rocca Nadore
:A 7&nbsp;km dalle coste saccensi sorge un imponente sperone roccioso, la Rocca Nadore (forse dall'arabo ''nuzūl'', "discesa"). Il [[castrum]], risalente all'[[Sicilia punica|eparchia cartaginese]], presentava una struttura quadrangolare. Vi sono state ritrovate ceramiche variopinte<ref>{{Cita web|url = https://www.academia.edu/4188143/Il_castrum_di_Rocca_Nadore|titolo = Il castrum di Rocca Nadore|accesso = 24 ottobre 2015}}</ref>.
;Fortino di Mazzallakkar
:Presso il [[lago Arancio]], nel territorio di Sciacca, si trovano i ruderi del [[fortino di Mazzallakkar]], un fortino costruito dagli [[Arabi]].
;Castello Nuovo
:Fu eretto nel [[1380]] da [[Guglielmo Peralta]], conte di [[Caltabellotta]] e, dopo la morte di [[Federico III di Sicilia|Federico III]], uno dei quattro vicari della Sicilia. In seguito al matrimonio della figlia Margherita con Arturo di Luna, il castello divenne proprietà dei conti Luna.
 
:Il complesso, a pianta poligonale, sorge sulla viva roccia nella parte alta a est di Sciacca. Anticamente presentava due piani: il piano terra per la servitù e il piano superiore per l'alloggio del conte e dei suoi familiari. L'ingresso era posto a nord e prevedeva un ponte levatoio; dall'ingresso si accedeva a un cortile che precedeva il castello e cui vi erano inserite le scuderie e una cappella dedicata a San Gregorio.
Tra la contrade Galenzo Aquilea e San Giorgio è presente un [[dolmen]] datato circa tre millenni avanti Cristo ; in contrada Carabollace è stato rinvenuto un insediamento, ceramiche e lucerne africane risalenti al X e XI secolo (probabilmente di origine [[Vandali|vandala]])<ref>{{Cita web|url = http://www.fastionline.org/excavation/micro_view.php?fst_cd=AIAC_2474&curcol=bibliog|titolo = FASTI - Record View Page: AIAC_2474|accesso = 2015-11-01|sito = www.fastionline.org}}</ref>
 
:Il complesso si compone di quattro parti: la cinta muraria, la torre grande (mastio) e quella cilindrica entrambe a nord, e il palazzo del Conte a ovest. Della grande torre a pianta quadrangolare rimane la base, mentre la torre cilindrica di due piani si è conservata per intero.
Presso la piazza Mariano Rossi, la piazza che collega la piazza [[Angelo Scandaliato]] con Via Incisa, sorgeva il Politeama Mariano Rossi, il primo e funzionante teatro di Sciacca che è stato demolito negli anni '50 per cause ignote (le voci dicono per colpa delle pulci, ma ovviamente si tratta di un'ipotesi fantasiosa).
 
;Castello Vecchio
All'Aliai, dove ora sono ormeggiati i pescherecci e le barche, vi era uno stabilimento balneare: il Tritone.
:Il castello, detto ''Vecchio'' per distinguerlo dal ''Castello Nuovo'' o ''dei Luna'', fu eretto durante l'invasione della Sicilia da parte dei [[Normanni]] (sec. XII circa) dal conte [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero]] insieme alle prime mura che, come una morsa, chiudevano la città.
 
:Successivamente il castello passò alla casata dei [[Perollo (famiglia)|Perollo]], in seguito al matrimonio di Giulietta (figlia di Ruggero) con Gilberto Perollo. Il castello rimase sotto la custodia dei Perollo fino alla sua distruzione nel [[1529]] per mano dei partigiani di Sigismondo Luna durante il famoso ''[[Caso di Sciacca]]''
In contrada Locogrande (6&nbsp;km a est da sciacca nei pressi del fiume Carabollace) sono state rinvenute delle ''hexas di Akragas'', antiche monete risalenti al 400 a.C. circa, e quindi durante la dominazione greca.<ref>{{Cita web|url = https://www.academia.edu/2120115/Sciacca|titolo = Sciacca|accesso = 2015-11-01|sito = www.academia.edu}}</ref>
 
:Il castello era situato nella parte orientale della città, all'incirca tra Porta San Pietro, Porta Bagni e il monastero di Santa Caterina (ossia nella zona compresa fra gli attuali cortili Chiodi, Rizza e Carini). Il castello era munito di torri rettangolari e aveva dei sotterranei che conducevano al Monastero di Valverde. Il complesso aveva tre entrate: una esterna, detta "di San Pietro in Castro", nei pressi dell'omonima ex chiesa, quella principale, detta "del Cotogno", nelle vicinanze della Porta Bagni, e una terza, a ovest.
In contrada Tranchina (11&nbsp;km a est da Sciacca) è stata rinvenuta una necropoli in seguito a scavi avvenuti nella seconda metà del Novecento. Sono state trovate varie tombe, vasi, ciottoli e ''dentalium'' (collane fatte con pezzi di conchiglie) risalenti all'[[Eneolitico]]<ref>{{Cita web|url = https://www.academia.edu/4330010/La_necropoli_Tranchina_di_Sciacca|titolo = La necropoli Tranchina di Sciacca|accesso = 2015-10-24|sito = www.academia.edu}}</ref>
 
:Del Castello Vecchio rimane solo la terza entrata, sulla quale è scolpito lo stemma dei Perollo.
A 7&nbsp;km dalle coste saccensi sorge un imponente sperone roccioso: la ''Rocca Nadore'' ("nardone", forse dall'arabo ''nuzūl'', "discesa"). Tale ''[[castrum]]'' risale all'[[Eparchia|eparchia cartaginese]] (il periodo in cui si combatteva contro Dionigi I) contiene una struttura quadrangolare, ceramiche variopinte e [[Oppidum|oppida]] dell'era normanna.<ref>{{Cita web|url = http://www.academia.edu/4188143/Il_castrum_di_Rocca_Nadore|titolo = Il castrum di Rocca Nadore|accesso = 2015-10-24|sito = www.academia.edu}}</ref>
 
=== Porte ===
[[File:Porta S.Calogero.jpeg|thumb|Porta San Calogero|sinistra]]
[[File:Porta S. Salvatore.jpeg|thumb|right|Porta San Salvatore]]
[[File:Porta Palermo.jpeg|thumb|right|Porta Palermo]]
 
* Porta Palermo, collega piazza [[Don Luigi Sturzo]] con piazza [[Guglielmo Marconi (partigiano)|Guglielmo Marconi]] e fu riedificata nel [[1753]], durante il regno di Carlo III di Borbone, in stile barocco.
* Porta San Salvatore, del XVI secolo, si trova in piazza Carmine. È decorata con sculture rinascimentali.
* Porta San Calogero, era la porta d’ingresso al quartiere di San Michele.
 
Due porte ormai scomparse costituivano, insieme alle tre precedenti, le cosiddette cinque porte di Sciacca:
* Porta Bagni, fra Corso Vittorio Emanuele e Viale della Vittoria;
* Porta di Mare, che collegava la Marina e con il centro (probabilmente situata fra Campidoglio e Terme).
 
Esistevano altre porte minori, come quella di San Pietro e quella di San Nicolò La Latina.
 
=== Archeologia ===
Nelle acque al largo del picco Cammordino (chiamato anche Coda di Volpe), sono stati ritrovati i resti di due imbarcazioni francesi del [[XVI secolo]], oggi conservati nella sede del Comune di Sciacca. Fra questi sono degni di nota tre cannoni di bronzo. Su un cannone sono riportate la salamandra che estingue il fuoco, simbolo di [[Francesco I di Francia]], e una F (abbreviazione di Francesco I). Su un altro cannone sono presenti le lettere B e D con l'incisione di un fiore a cinque petali. Il terzo cannone è tortile, e vi è incisa una B (abbreviazione di Peter Bande, artigiano francese che fuse cannoni per il re di Francia e per il re [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII di Inghilterra]]). Tali reperti risalgono al 1553, quando la flotta ottomana di [[Lala Kara Mustafa Pascià|Mustafa Pascià]] e la flotta francese attaccarono la Sicilia Occidentale al fine di indebolire la cattolicissima Spagna. Molte città siciliane furono saccheggiate e rase al suolo (come [[Licata]] che fu data alle fiamme). Sciacca, grazie a uno stratagemma di [[Antonino Amodei]], riuscì a salvarsi e costrinse gli incursori a reimbarcarsi<ref>{{Cita web|url = https://www.academia.edu/10961448/Cannoni_francesi_nel_mare_di_Sciacca_Archeologia_Viva_luglio-agosto_1997_pp._36-45_Note_preliminari_sul_rinvenimento_di_un_relitto_francese_nelle_acque_di_Sciacca_Atti_XI_Rassegna_di_Arch._Sottom._di_Giardini_Naxos_4_ottobre_1996|titolo = Cannoni francesi nel mare di Sciacca, Archeologia Viva, luglio-agosto 1997, pp. 36-45 = Note preliminari sul rinvenimento di un relitto francese nelle acque di Sciacca, Atti XI Rassegna di Arch. Sottom. di Giardini Naxos, 4 ottobre 1996|accesso = 22 dicembre 2015}}</ref>.
 
Tra la contrade Galenzo Aquilea e San Giorgio si erge un [[dolmen]] risalente al III millennio a.C. circa. In contrada Carabollace è stato rinvenuto un insediamento, con ceramiche e [[Lucerna (lampada)|lucerne]] africane risalenti al X e XI secolo<ref>{{Cita web|url = http://www.fastionline.org/excavation/micro_view.php?fst_cd=AIAC_2474&curcol=bibliog|titolo = FASTI - Record View Page: AIAC_2474|accesso = 1º novembre 2015}}</ref>. In contrada Locogrande (6&nbsp;km a est da Sciacca nei pressi del fiume Carabollace) sono state rinvenute delle ''hexas di Akragas'', antiche monete risalenti al 400 a.C. circa<ref>{{Cita web|url = https://www.academia.edu/2120115/Sciacca|titolo = Sciacca|accesso = 1º novembre 2015}}</ref>. In contrada Tranchina (11&nbsp;km a est da Sciacca) è stata, nella seconda metà del Novecento, una necropoli. Sono state trovate varie tombe, vasi, ciottoli e ''dentalium'' (collane fatte con pezzi di conchiglie) risalenti all'[[Eneolitico]]<ref>{{Cita web|url = https://www.academia.edu/4330010/La_necropoli_Tranchina_di_Sciacca|titolo = La necropoli Tranchina di Sciacca|accesso = 24 ottobre 2015}}</ref>.In contrada Grattavoli si estende una grande area archeologica nella quale furono scoperti; una necropoli e delle dimori rupresti (databili al [[III millennio a.C.]]) anche se le ricerche condotte negli ultimi anni hanno riportato degli affreschi databili [[Storia della Sicilia bizantina|all'epoca bizantina]], confermando così la presenza di qualche comunità eremita stabilitosi nell'area.
 
Importante è anche l'area archeologica di [[Monte nadore]],nella quale vi sorse la città di Nadore, centro fortificato fondato nel [[VII secolo a.C.]] e distrutto verso la fine del [[IV secolo a.C.]] e gli inizi del [[III secolo a.C.]]
 
== Società ==
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{{Demografia/Sciacca}}
 
Secondo i dati ISTAT la popolazione straniera residente a Sciacca era di 658 persone (349 femmine e 309 maschi), con un incremento di 63 unità rispetto all'anno precedente.<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2013/index.html|titolo=Dati Istat stranieri Sciacca 2013}}</ref>. Questa rappresenta l'1,6% della popolazione residente, dato inferiore alla media regionale (3,9%) e nazionale (8,1%)<ref>{{cita web|url=http://www.istat.it/it/archivio/125731|titolo=Dati Istat stranieri Italia 2013}}</ref>.
<ref>{{cita web|url=http://www.istat.it/it/archivio/125731|titolo=Dati Istat stranieri Italia 2013}}</ref>
 
=== Tradizioni e folclore ===
 
==== Le leggende saccensi: la dracunara e l'oleastro Inveges ====
LeggendaSecondo caratteristicaun’antica di Sciacca è quella secondoleggenda cuisaccense i marinai, armati di falce, possanopossono scongiurare le trombe d'aria (in dialetto ''dracunara''), sia che si manifestino in mare, sia che si verifichino sulla terraferma, colpendole dallaalla loro coda:, la cosiddetta "coda del drago". Le dracunare però poi si vendicherannovendicherebbero portando piogge di spilli.<ref>{{Cita web|url = http://www.lentinionline.it/sicilia/sicilia_curiosita.htm|titolo = LentiniOnLine - Curiosità siciliane|accesso = 2015-10-25|sito =ottobre www.lentinionline.it2015}}</ref>.
 
In contrada Schiunchipani, a circa 8&nbsp;km dal centro storico, sorge l'oleastro Inveges:, un albero plurisecolare risalente al 1300XIV (alcunisecolo. diconoSi addirittura all'era greca-araba) che, data l'enorme stazza e antica origine, è stata luogo di credenze popolari: si crederacconta che l'albero di notte venga invaso daospiti spiriti e folletti., Inoltree le olive devono essere raccolte quando cadono dall'albero eche chi procuradanneggi danni alll'albero avrà una "''mala annata''", ossia un anno caratterizzato da sciagure. EssoL’albero vieneè chiamato Inveges poiché, fra i suoi antichi proprietari, si annovera lo studioso [[Agostino Inveges]], oppure dai saccensi come ''l'agghiastru di 'mmezzu''.<ref>{{Cita web|url = http://www.lasiciliaweb.it/articolo/19369/|titolo = Notizie di Sicilia {{!}} Catania {{!}} Cronaca, politica, sport {{!}} lasiciliaweb.it|accesso = 2015-10-25 ottobre 2015|sitourlarchivio = https://web.archive.org/web/20160304065054/http://www.lasiciliaweb.it/articolo/19369/|dataarchivio = 4 marzo 2016|urlmorto = sì}}</ref><ref>{{Cita web|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/08/01/oleastro-infestato-dagli-spiriti.html|titolo = L'oleastro infestato dagli spiriti - la Repubblica.it|accesso = 2015-10-25 ottobre 2015|sito = Archivio - la Repubblica.it}}</ref>.
 
==== Carnevale di Sciacca ====
{{Vedi anche|Carnevale di Sciacca}}
==== Festa delladi MadonnaMaria Santissima del Soccorso ====
[[File:Madonna 11 013.JPG|thumbminiatura|Festa della Madonna del Soccorso, 15 agosto 2011|250px]]
Una delle più importanti ricorrenze religiose di Sciacca è la festa della [[Beata Vergine Maria del Soccorso]], patrona del paese, celebrata il [[2 febbraio]] e il [[15 agosto]]. In tale festivitàoccasione, deialcuni marinai scalzi portano per le vie del centro (Corso Vittorio Emanuele, Via Licata) la statua della Madonna ornata di gioielli dai devoti. TuttoLa ciòprocessione è preceduta da fumate di incenso (secondo la tradizione quando ai piedi della statua passò del fumo, i saccensi guarirono dalla peste).
 
La festa, di interesse anche antropologico oltre che religioso,<ref>[http://books.google.it/books?id=hDPTAAAAMAAJ&q=%22Festa+della+Madonna+del+Soccorso%22+sciacca&dq=%22Festa+della+Madonna+del+Soccorso%22+sciacca&hl=it&ei=Agn7TaynJcjGtAba0NXPDw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&ved=0CDgQ6AEwAg Ignazio Scaturro 1951]</ref> nasceebbe nel [[XVII secolo|Seicento]]origine in sèguitoseguito a un'epidemia di peste nel [[1626]],. eVuole la leggenda racconta che la statua della Madonna (costruita dai maestri [[Guliano De Almanchino]] e [[Bartolomeo Birritao]] nel [[1504]]<ref>{{Cita web|url = http://www.vivisciacca.com/madonna-del-soccorso-di-sciacca-maria-santissima.html|titolo = Madonna del Soccorso|accesso = 2 febbraio 2016-02-02|sitodataarchivio = 3 febbraio 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160203025152/http://www.vivisciacca.com/madonna-del-soccorso-di-sciacca-maria-santissima.html|urlmorto = sì}}</ref>) sia stata ritrovata in mare e portata in processione dai pescatori.<ref>[http{{cita web |url=https://www.eventiesagresiciliainfesta.itcom/Eventi_Religiosifeste/239_Festa+festa_della_madonna_del_soccorso_sciacca.htm |titolo=Festa della+ Madonna+ del+ Soccorso.html eventiesagre.it]a Sciacca |accesso=2 agosto 2018}}</ref>. La statua venivafu tenutacustodita nella chiesa di San Sant'Agostino fino al 1796 , quandoanno vennein spostatacui nell'attualefu ubicazionespostata dellanella Matrice.
 
==== Festa di San Calogero ====
Festa celebrata in onore di San Calogero ogni martedì di Pentecoste per ringraziare il santo del miracolo del [[1578]]:, la liberazione daldella città da una terremotopestilenza.
 
=== Eventi ===
Il centro storico di Sciacca è stato luogo in questi ultimi anni di eventi internazionali ed esclusivi, quali il [[Google]] Camp (per 2 anni consecutivi) e il [[Dolce & Gabbana|Dolce&Gabbana]] Party 2019.
 
La sagra del mare ha luogo, sin dal [[1920]], presso il porto, tra la fine di giugno e i primi di luglio. In quest'occasione la statua di San Pietro viene portata in processione in mare, seguita da una lunga fila d'imbarcazioni. Sul piazzale viene posta una grande padella con oltre cinquecento litri d'olio per soffriggere oltre cento cassette di gamberi.
 
== Cultura ==
Sciacca viene citata nel romanzo ''[[Il gioco della mosca]]'' di [[Andrea Camilleri]]. La "buttana" di Sciacca è uno dei personaggi del libro<ref>{{Cita web|url=http://xoomer.virgilio.it/maudisim/Camilleri/Approfondimenti%20Il%20gioco%20della%20mosca.htm|titolo=Camilleri. Il gioco della mosca}}</ref>.
=== Istruzione ===
Sciacca è uno degli scenari del romanzo ''Il regno dei malvagi'' della scrittrice statunitense Kerri Maniscalco, i cui bisnonni erano originari della cittadina siciliana<ref>{{Cita libro|url=https://books.google.it/books?id=_dpKEAAAQBAJ&pg=PT23&lpg=PT23&dq=il+regno+dei+malvagi+kerri+maniscalco+sciacca&source=bl&ots=leiM6nyDGU&sig=ACfU3U3OgHwBr7yFyPliQ_Jwspk2BA_Eyg&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjiyrOcspv2AhWLgP0HHSEUA_QQ6AF6BAgyEAI#v=onepage&q&f=false|titolo=Anteprima di ''Il regno dei malvagi'' di Kerri Maniscalco}}</ref>.
==== Musei ====
* [[Antiquarium di Monte Kronio - Stufe di S. Calogero]]
* Casa-Museo "F. Scaglione"
* Museo del carnevale di Sciacca,sito in c. da Perriera e ospitante documenti, foto, sculture e opere in cartapesta sul carnevale saccense
* Museo del mare <small>''(attualmente chiuso, di prossima riapertura)''</small><ref>[http://www.comune.sciacca.ag.it/pagemaster.asp?idnews=20144113478&addt=Museo%20del%20Mare,%20si%20definisce%20prossima%20fruizione%20in%20conferenza%20di%20servizi Museo del mare]</ref>, situato in c.da Muciare
* Museo del giocattolo , situato in via Fratelli Argento ,ospita vari giocattoli degli anni 1890-1990
* Casa del Sapone, situata in contrada Cartabubbo. La casa-museo è un vecchio fabbricato rurale dell'800, incentrato sugli usi scientifici e cosmetici del sapone
* [[Collezione Veneroso]]
 
==== BibliotecheMusei ====
* Biblioteca comunale "mons. Aurelio Cassar" - contiene una collezione di circa {{formatnum:45000}} volumi<ref>[http://www.opacagrigento.it/biblioteche/sciac.html biblioteca T. Fazello]</ref>
* Biblioteca dell'apicoltore<ref>[http://www.sicilia.federapi.biz/dove-siamo/sedi-provinciali/142-sede-di-sciacca-biblioteca-dell-apicoltore Biblioteca dell'apicoltore]</ref>
 
* Museo del Corallo Nocito - '''MUNC''' - Racconta la storia della pesca del Corallo di Sciacca fra il 1875 ed il 1914<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.nocitogioielli.com/museo-del-corallo/|titolo=Il museo del corallo|sito=Nocito Gioielli|accesso=2025-01-25}}</ref>.
=== Cinema ===
* [[Monte San Calogero (Sciacca)|Antiquarium di Monte Kronio - Stufe di San Calogero]]<ref>[http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/database/page_musei/pagina_musei.asp?ID=155&IdSito=95 Regione Siciliana Assessorato Beni Culturali<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
* Cine Campidoglio, situato nelle vicinanze della piazza Scandaliato. Vi si accede scendendo dalla Matrice (o Duomo) e si compone due sale, chiamate col nome delle due famiglie principali della Sciacca medievale: la sala Perollo nel piano terra, la sala Luna nel piano superiore
* Casa Museo “F. Scaglione”, in piazza Duomo, conserva ceramiche, tele e manufatti vari d'inestimabile valore.
* Badia Grande, ubicata nel quartiere San Michele e nei pressi dell'omonima chiesa, essa si compone di varie stanze al chiuso e una all'aperto.In quest'ultima si tengono le manifestazioni estive di "Sciaccart" e "Sciacca Film Fest", che promuovono tra l'altro i prodotti cinematografici saccensi.
* Museo del carnevale di Sciacca, sito in contrada Perriera, ospita documenti, foto, sculture e opere in cartapesta sul carnevale saccense.
* Museo del mare<ref>{{cita web|url= https://www.museionline.info/musei/museo-del-mare-e-delle-attivita-marinare-di-sciacca |titolo= Museo del Mare e delle Attività Marinare |accesso=24 aprile 2021}}</ref>.
* Museo del giocattolo, situato in via Fratelli Argento, ospita una collezione di giocattoli degli anni 1890-1990.
* Casa del Sapone, situata in contrada Cartabubbo. La casa-museo è un vecchio fabbricato rurale del XIX secolo. L’esposizione è incentrata sugli usi scientifici e cosmetici del sapone.
*[[Collezione Veneroso]]
[[File:Sciacca; Castello incantato - incubo di teste -.jpg|miniatura|Castello incantato - incubo di teste -|sinistra]]
*Castello Incantato, museo all’aperto con esposizione di teste scavate e scalpellate nella roccia ad opera di un artista contadino. Era in origine il podere dell’artista naïf [[Filippo Bentivegna]], vissuto tra il [[1888]] e il [[1967]]. Le sue sculture raffigurano personaggi, famosi e non, a cui dava un nome e che, nella sua mente, rappresentavano i sudditi del regno che egli aveva creato e di cui era il “Signore”. Alcune sue opere sono esposte presso il Museo dell'Art Brut di Losanna.
 
=== Biblioteche ===
* Biblioteca comunale "Aurelio Cassar", custodisce una collezione di circa 45.000 volumi<ref>{{cita web|url=http://lnx.comune.sciacca.ag.it/2020/12/07/biblioteca-cassar-i-giorni-e-gli-orari-di-apertura/|titolo=Biblioteca comunale|accesso=26 aprile 2021|dataarchivio=26 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210426110526/http://lnx.comune.sciacca.ag.it/2020/12/07/biblioteca-cassar-i-giorni-e-gli-orari-di-apertura/|urlmorto=sì}}</ref>
* Biblioteca dell'apicoltore<ref>{{Cita web |url=http://www.sicilia.federapi.biz/dove-siamo/sedi-provinciali/142-sede-di-sciacca-biblioteca-dell-apicoltore |titolo=Biblioteca dell'apicoltore |accesso=2 gennaio 2024 |dataarchivio=17 agosto 2022 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220817185420/http://www.sicilia.federapi.biz/dove-siamo/sedi-provinciali/142-sede-di-sciacca-biblioteca-dell-apicoltore |urlmorto=sì }}</ref>
 
=== Teatro ===
[[File:Teatro Popolare Samonà (interno).jpg|miniatura|destra|Interno del [[Teatro Popolare Samonà]]]]
Il [[Teatro popolare Samonà]], in via Agatocle, è un moderno teatro progettato dall'architetto [[Giuseppe Samonà]].
 
=== Media ===
Hanno sede a Sciacca l'emittente televisiva [[Tele Radio Monte Kronio|RMK TV]]<ref>{{cita web |url=http://www.teleradiosciacca.it/chisiamo.aspx |titolo=Copia archiviata |accesso=27 luglio 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140727182143/http://www.teleradiosciacca.it/chisiamo.aspx |dataarchivio=27 luglio 2014 }}| TRS</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.telemontekronio.it/index.php/l-azienda/la-storia|titolo=Tele Radio Monte Kronio: la Storia.}}</ref> e le
Hanno sede a Sciacca 2 emittenti televisive TRS ed RMK (e i loro rispettivi TRS Sole e RMK 24H) ognuna delle quali gestisce due canali tv sul digitale terrestre<ref>[http://www.teleradiosciacca.it/chisiamo.aspx]| TRS</ref><ref>[http://rmk.italiabit.net/]| RMK</ref>. Sono inoltre presenti diverse emittenti radiofoniche quali RadioStudio5, radio RMK, Tele Radio Sciacca.
emittenti [[Radiofonia|radiofoniche]] [[Modulazione di frequenza|FM]] ''RadioStudio5'' (104.7&nbsp;MHz), ''Radio Torre Macauda'' (97.6&nbsp;MHz) e ''Radio Voce della Speranza Sciacca'' (94.8&nbsp;MHz)<ref>{{Cita web|url=https://www.radiostudio5.it/2019/chi-siamo.html|titolo=RadioStudio 5: Chi Siamo}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://sicilia.onderadio.net/ListeFM/AG/FMAG_Sciacca.html|titolo=Emittenti radio FM ricevibili a Sciacca (AG)}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.radiotorremacauda.it/frequenze/|titolo=Frequenze RTM}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://radiovocedellasperanza.it/stazioni/|titolo=Elenco stazioni RVS|accesso=2 gennaio 2024|dataarchivio=30 settembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200930194708/https://radiovocedellasperanza.it/stazioni/|urlmorto=sì}}</ref>.
 
=== TeatriCinema ===
Sciacca fu set dei film ''[[Sedotta e abbandonata]]'' e ''[[In nome della legge]]'', del regista [[Pietro Germi]]<ref>{{Cita web|url=https://www.italyheritage.com/learn-italian/documentaries/sciacca.htm|titolo=Sciacca, a film set for Pietro Germi}}</ref><ref>{{YouTube|id=9jl3MUEYIyg|titolo=Sciacca, la Sicilia di Germi}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.liboriobutera.com/2008/04/pietro-germi-un-regista-che-ha-amato-la-sicilia/|titolo=Pietro Germi, un regista che ha amato la Sicilia}}</ref>. Fu [[Federico Fellini]] a consigliare al regista genovese la cittadina marinara. A Pietro Germi è dedicata una statua commemorativa, collocata all'interno del Cinema Badia Grande<ref>{{Cita web|url=http://cinit.it/omaggioa-pietro-germi-a-sciacca-dove-fu-girato-il-film-sedotta-e-abbandonata/|titolo=OMAGGIO A PIETRO GERMI A SCIACCA, DOVE FU GIRATO IL FILM “SEDOTTA E ABBANDONATA”}}</ref><ref>{{Cita web|url= https://www.risoluto.it/cultura/luglio-1963-pietro-germi-gira-a-sciacca-sedotta-e-abbandonata-simbolo-di-cultura-popolare-e-discendenza-artistica/|titolo= Luglio 1963: Pietro Germi gira a Sciacca “Sedotta e abbandonata”, simbolo di cultura popolare e discendenza artistica |autore= Massimo D'Antoni |data= 9 luglio 2018}}</ref>.
Teatro popolare di Sciacca "Samonà", progettato dall'architetto [[Giuseppe Samonà]]
 
La città è la destinazione di un fittizio telegramma in uno sketch della coppia comica [[Franco e Ciccio]].
 
Sciacca è stata una delle otto città italiane scelte per promuovere il film di [[Woody Allen]] ''[[Un giorno di pioggia a New York]]''<ref>{{Cita web|url=https://www.lasicilia.it/news/agrigento/307457/il-porto-di-sciacca-nel-film-di-woody-allen.html|titolo=Il porto di Sciacca nel film di Woody Allen}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://agrigento.gds.it/articoli/cultura/2019/11/26/sciacca-tra-le-citta-che-lanceranno-il-film-di-woody-allen-cd46f584-ff95-4d74-8b19-e7a6b5376112/|titolo=Sciacca tra le città che lanceranno il film di Woody Allen}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.risoluto.it/spettacolo/sciacca-tra-le-8-___location-per-promuovere-in-italia-il-nuovo-film-di-woody-allen-un-giorno-di-pioggia-a-new-york/|titolo= Sciacca tra le 8 ___location per promuovere in Italia il nuovo film di Woody Allen "Un giorno di pioggia a New York" |autore= Veronica Gallo |data= 25 novembre 2019}}</ref>.
 
=== Cucina ===
I due dolci tipici di Sciacca sono l'Ova Murina e i ''cucchiteddi''. Entrambi i dolci sarebbero stati ideati dalle suore tra il Medioevo e il Rinascimento<ref>{{Cita web|url=http://www.storienogastronomiche.it/i-dolci-tipici-di-sciacca-ova-murina-e-cucchiteddi/|titolo= I dolci tipici di Sciacca: Ova Murina e Cucchiteddi |data= 3 ottobre 2018}}</ref>.
 
L'Ova Murina consiste in una [[Crespella|crêpe]] di mandorle tostate, ripiena di crema al latte arricchita di scaglie di cioccolato e [[zuccata]]<ref>{{Cita web|url=http://www.aulinoeditore.it/index.php?option=com_content&view=article&id=87:francesca-augello-ovamurina&catid=89&Itemid=138|titolo= Ovamurina. L'origine e la storia, gli ingredienti, la ricetta, il procedimento }}</ref>. La sua origine viene tradizionalmente ricondotta alle monache della Badia Grande di Sciacca. Le monache avrebbero così inteso sostituire il più famoso cannolo siciliano, visto che nel periodo estivo non veniva prodotta la ricotta.
 
I ''cucchiteddi'' sono bocconcini di pasta di mandorle a forma di mezzo cucchiaio farciti con zucca verde (la stessa che viene utilizzata per altri dolci siciliani come la [[Cassata siciliana|cassata]] o la zuccata) e poi glassati con zucchero. Tale dolce fu eseguito per la prima volta nel 1380 dalle suore di clausura del Monastero di Santa Maria dell'Itria di Sciacca<ref>{{Cita web|url=https://www.distrettoturisticoselinuntino.it/p.cfm?id=15|titolo=Cucchitelle - Prodotto Tipico Alimentare}}</ref>.
 
==Geografia antropica==
=== Urbanistica ===
Il tessuto urbanistico di Sciacca risente dell’influenza islamica. Le mura furono ricostruite e ampliate più volte nel corso dei secoli. Gli interventi più recenti risalgono al [[1550]]. Il viceré [[Juan de Vega|Giovanni De Vega]] ne diresse i lavori e le rinforzò con appositi bastioni armati, che furono chiamati ''Porta'', ''Bagni'', ''Alfiere'', ''Sant'Agata'', ''Santa Margherita'' e dei Vega<ref>{{Cita web|url=http://www.vivisciacca.com/le-mura-e-i-bastioni-di-sciacca-mare-agrigento-vega.html|titolo=Le Mura e i Bastioni|accesso=23 luglio 2016|dataarchivio=3 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160803223225/http://www.vivisciacca.com/le-mura-e-i-bastioni-di-sciacca-mare-agrigento-vega.html|urlmorto=sì}}</ref>. In un secondo momento, sempre per iniziativa di De Vega, furono rinforzate le mura della zona Nord di Sciacca con appositi bastioni che vanno dall'attuale ''porta San Calogero'' a ''porta Palermo'': il ''bastione San Calogero'', il ''bastione di Vega'', ''Gusman'' e, più a sud, il ''bastione Verrana''<ref>{{Cita web|url=http://www.corrieredisciacca.it/?id=39082|titolo=ALLA SCOPERTA DEI NOSTRI TESORI. IL ROTARY CLUB OFFRE LE TABELLE INFORMATIVE SULLE MURA DI CINTA DELLA CITTÀ E SUI BASTIONI|accesso=23 luglio 2016}}</ref>.
 
Tra il XV e il XVI secolo l'aristocrazia terriera costruì sontuosi palazzi. Ne sono esempio la presunta fortezza di re Carlo V e il palazzo dello Steripinto, costruito sul finire del XIV secolo e ornato con bifore e con una merlatura a coda di rondine.
 
== Economia ==
Le fonti principali di reddito dell'economia di Sciacca sono il turismo, l'artigianato, l'agricoltura, la pesca e la ristorazione.
=== Pesca ===
[[File:318 Sciacca (Ag) - Sicily.jpg|thumbminiatura|248x248px|Il porto di Sciacca]]
 
Il suo porto moderno ospita circa cinquecento<ref>{{Cita web|url = http://www.termedisciacca.it/public/sciacca/il-porto-di-sciacca/|titolo = Il Porto di Sciacca - Sciacca pesca pesce azzurro sicilia pesca turismo terme di sciacca tonno pesca sgombro ittico conservieri sciacca trasformazione pesce azzurro sicilia porto sciacca Sciacca Comune di Sciacca Ceramica di Sciacca Carnevale di Sciacca|accesso = 2016-02-06|sito = www.termedisciacca.it}}</ref> natanti tra pescherecci e piccole imbarcazioni, che quasi ogni anno scaricano {{cn|oltre cinquemila tonnellate}} di pesce. La sua flotta peschereccia comprende circa 140 barche e con 5939 TSL (tonnellate stazza lorda) è la seconda in [[Sicilia]] dopo quella di [[Mazara del Vallo]]<ref>{{cita web|url=http://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/note/join/2010/431596/IPOL-PECH_NT(2010)431596_IT.pdf|titolo=Parlamento Europeo - politiche comunitarie e di coesione - Pesca|accesso=06 luglio 2014}}</ref>. Tale attività impegna, comprese le strutture a terra, quasi duemila persone con un fatturato annuo che supera i trenta milioni di euro. I tipi di pesca più note sono lo strascico, la sottocosta e il palangresi. La pesca più praticata è quella del pesce azzurro "a cianciolo" che, attraverso la lavorazione nelle sue industrie conserviere, viene esportato in tutto il mondo, facendo di Sciacca il primo produttore europeo. Un medio cantiere navale provvede alla realizzazione delle piccole e medie imbarcazioni.
Il porto può ospitare circa cinquecento<ref>{{Cita web|url = http://www.termedisciacca.it/public/sciacca/il-porto-di-sciacca/|titolo = Il Porto di Sciacca - Sciacca pesca pesce azzurro sicilia pesca turismo terme di sciacca tonno pesca sgombro ittico conservieri sciacca trasformazione pesce azzurro sicilia porto sciacca Sciacca Comune di Sciacca Ceramica di Sciacca Carnevale di Sciacca|accesso = 6 febbraio 2016}}</ref> natanti tra pescherecci e piccole imbarcazioni. La flotta peschereccia comprende circa 140 barche e con 5939 TSL (tonnellate stazza lorda) è la seconda in [[Sicilia]] dopo quella di [[Mazara del Vallo]]<ref>{{cita web|url=https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/note/join/2010/431596/IPOL-PECH_NT(2010)431596_IT.pdf|titolo=Parlamento Europeo - politiche comunitarie e di coesione - Pesca|accesso=6 luglio 2014}}</ref>. Tale attività impegna, comprese le strutture a terra, quasi duemila persone con un fatturato annuo che supera i trenta milioni di euro. I tipi di pesca più note sono lo strascico, la sottocosta e il palangresi. La pesca più praticata è quella del pesce azzurro "a cianciolo", esportato in tutto il mondo, facendo di Sciacca il primo produttore europeo. Un cantiere navale di medie dimensioni provvede alla costruzione di piccole e medie imbarcazioni.
 
=== Agricoltura ===
{{vedi anche|Arancia di Ribera}}
Un altro settore portante per l'economia del posto è la produzione ortofrutticola, olearia e vinicola. È presente una cantina sociale e numerosi oleifici, che esportano vini ed olio extravergine d'oliva [[Val di Mazara (DOP)|D.O.P. Val di Mazara]] in tutto il mondo. La [[zootecnica]], dopo anni di crisi, finalmente sta avendo un forte incremento, soprattutto per la valorizzazione che ha avuto la "pecora del Belice". Il territorio del comune di Sciacca fa parte della zona di produzione del formaggio D.O.P. "Vastedda della valle del Belìce".È presente, in contrada Scunchipane, anche un'importante azienda agroalimentare che trasforma prodotti ortofrutticoli del luogo per la produzione di conserve agroalimentari, salse, sughi pronti, caponata, pesto e paté.
Molto importante è la produzione ortofrutticola, olearia e vinicola. Sono presenti una cantina sociale e numerosi oleifici, che producono olio extravergine d'oliva [[Val di Mazara (olio di oliva)|D.O.P. Val di Mazara]].
 
Il territorio saccense è compreso nella zona di produzione dell'[[Arancia di Ribera]] [[Denominazione di origine protetta|D.O.P.]].
 
La [[zootecnica]], dopo anni di crisi, ha conosciuto una forte ripresa, grazie anche alla valorizzazione del formaggio D.O.P. [[Vastedda della Valle del Belice]].
{{vedi anche|Arancia di Ribera}}
 
=== Artigianato ===
[[File:Sciacca - Agrigento.jpg|miniatura|In foto si nota la terrazza di Via Campidoglio che, oltre ad essere un ottimo belvedere per il porto, è costeggiata da vasi dei maestri ceramisti della cittadina.|sinistra]]
Per quanto riguarda l'artigianato, le ceramiche rappresentano pure una fonte di reddito non indifferente per l'economia della città.<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=3 | p=18}}</ref> La [[ceramica]], divenuta D.O.P., rappresenta il fiore all'occhiello della produzione artistica ed artigianale della ridente cittadina; note in Italia e all'estero, le sue [[maiolica|maioliche]] sono in crescita anche agli esperti artigiani saccensi nelle cui botteghe hanno saputo realizzare opere d'elevato valore artistico. Varie produzioni di maioliche (piatti, vasi, anfore, statue, piastrelle,...) tipicamente sfumeggiate dai colori accesi del giallo, verde e blu cobalto fanno bella mostra nelle numerose botteghe dei ceramisti saccense nel centro storico-<br />
I forni antichi, recentemente scoperti, fanno pensare che l'arte della ceramica a Sciacca abbia avuto inizio dal Trecento, se non prima(la maggior parte delle fonti storiche attestano la presenza della ceramica a Sciacca già nel 1282). Tale attività fu continuata ed ampliata nei secoli successivi. Le sue numerose fornaci sono anche la testimonianza che la sua ceramica dominava i mercati della Sicilia occidentale e veniva esportata altrove. Nel XVI secolo molte mattonelle di Sciacca furono destinate ad abbellire tanti monumenti: ne sono esempio il Duomo di Monreale decorato nel 1498 con migliaia di mattoni dal maestro Lombardo e l'ex Chiesa di Santa Margherita, situata nelle vicinanze della Chiesa del Carmine e decorata con mattoni dai maestri Scoma e Francavilla nel 1469.<br />
Molti altri sono i nomi dei maestri (soprattutto operanti tra il XV e il XVII sec.) cui spetta il merito di aver saputo elevare l'arte della ceramica di sciacca.Tra questi spiccano i nomi di Piparo, Di Facio, Lu Xuto, Lo Boj e di Giuseppe Bonachia.[[File:SCIACCA (Sicily) View from Piazza Scandaliato.jpg|thumb|Vista panoramica da piazza Scandaliato, la piazza centrale della città]]
 
Le ceramiche rappresentano una voce importante dell'economia della città<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=3 | p=18}}</ref>. Le [[maiolica|maioliche]] saccensi consistono in piatti, vasi, anfore, statue, piastrelle, dai colori accesi del giallo, verde e blu cobalto.<br />La recente riscoperta di antiche fornaci fa pensare che la produzione della ceramica di Sciacca abbia avuto inizio nel XIV secolo.
=== Turismo ===
Le [[Terme di Sciacca|terme]], il carnevale e il mare sono i settori chiave per lo sviluppo turistico del paese. Grazie soprattutto al suo mare ed ai suoi lidi, la città sta vivendo quello sviluppo tanto sospirato che promette bene per un futuro migliore. Ad est il primo lido che s'incontra è quello dello ''Stazzone'' (''Lido Esperanto'') , un mare pieno di scogli e un'acqua limpida. Poi i lidi del ''Lido Salus'', della ''Tonnara'' e della ''Foggia'' presentano fondali prevalentemente sabbiosi. Si susseguono le località di ''Renella'', ''San Marco'' e ''Maragani'', cui s'alternano insenature ora rocciose ora sabbiose, ma che vengono considerate dai sub e dai bagnanti veri paradisi. A ovest (verso la strada per [[Ribera]]) si trovano la spiaggia della ''Fornace'', prevalentemente rocciosa e in cui si trova un tubo da cui esce l'acqua delle ''piscine Molinelli'', la spiaggia di ''Sovareto'' con sabbia finissima, quella di ''San Giorgio'', San ''Giovanni Rotondo'', ''Timpi Russi,'' ''Lumia'' e ''Macauda''. In ''contrada Raganella'' (verso lo sbocco per [[Menfi]]) abbiamo la spiaggia di ''Bertolino'', famosa per la sua natura rocciosa e per la sua pineta
 
Il Duomo di Monreale fu decorato nel 1498 con mattoni del maestro Lombardo e l'ex Chiesa di Santa Margherita, situata nelle vicinanze della Chiesa del Carmine, decorata con mattoni dei maestri Scoma e Francavilla nel 1469.<br />Molti altri sono i nomi dei maestri (soprattutto operanti tra il XV e il XVII secolo). Tra questi spiccano i nomi di Piparo, Di Facio, Lu Xuto, Lo Boj e di Giuseppe Bonachia.[[File:SCIACCA (Sicily) View from Piazza Scandaliato.jpg|miniatura|Vista panoramica da piazza Scandaliato]]
Le tradizioni popolari fanno tesoro delle feste religiose, delle sagre e del teatro popolare. Anche queste sono divenute un richiamo turistico non da poco. Tra le feste religiose, è particolarmente importante le feste dell'Ascensione e di Pasqua, la festa campestre di San Calogero sul Monte Cronio e la festa di Mezz'agosto.<br />
Fra le sagre va ricordata quella del mare, che sin dal [[1920]] ha avuto svolgimento continuativo al porto, quasi sempre tra la fine di giugno e i primi di luglio. In quest'occasione la statua di San Pietro viene portata in processione in mare, seguita da una lunga fila d'imbarcazioni. Poi sul piazzale viene sistemata una grande padella con oltre cinquecento litri d'olio per soffriggere oltre cento cassette di gamberi. Tutti i presenti sono invitati alla grande frittura che viene consumata con pane e vino locale, a spese della Cooperativa dei pescatori, comprendente un migliaio di soci.
 
=== Turismo ===
Il teatro popolare trova posto nell'Estate Saccense, una rassegna di spettacoli d'operetta, prosa ed arte varia.
Sciacca è la più antica località [[Terme di Sciacca|termale]]<ref>{{Cita|Tommaso Fazello|p. 381}}.</ref> della Sicilia ed uno dei maggiori centri presenti nel tratto di costa sud-occidentale. Il [[Carnevale di Sciacca]] è un importante richiamo turistico.
 
Presso la contrada Verdura che si trova nei pressi dell'omonimo fiume e della strada statale 115 fra Sciacca-Agrigento, si erge il lussuoso resort ''Hotel Rocco Forte'' ''Verdura Resort'' fra i più prestigiosi della regione e ospitante migliaia di turisti l'anno cui non possono mancare personaggi dello spettacolo([[Gianluigi Buffon|Buffon]], [[Lapo Elkann|Lapo]]...)
 
=== Stazzone ===
Antico litorale saccense, un tempo località marittima, balneare e commerciale, oggi si distingue per un'alta concentrazione di residenze estive e di locali di ristorazione e divertimento.<br />
Storicamente, nei locali degli attuali pubs, pizzerie e salegiochi sorgeva l'antico mulino "Cuore" per la produzione di cereali coltivati direttamente nei territori circostanti ed esportati attraverso il mediterraneo. Alla fine degli anni '60 l'antico mulino veniva distrutto da un incendio doloso appiccato da ignoti. L'economia saccense decadde e subì un cambiamento lasciando campo al settore ittico-conserviero. Sorsero e si svilupparono le prime industrie di questo settore, e negli anni '80 al posto del vecchio mulino dato alle fiamme venne edificato un complesso edile destinato a scopi residenziali e commerciali.
 
== Sport ==
Esistono due squadre dilettantistiche che giocano nello [[stadio Luigi Riccardo Gurrera]], sito in Corso Accursio Miraglia (quartiere Perriera): la [[Unitas Sciacca Calcio]] e l’Asd Verdenero.
=== Calcio ===
[[File:Stadio gurrera2.jpg|thumb|Lo stadio "L. R. Gurrera" di Sciacca|300px|right]]
Oltre alle squadre giovanili presenti in città, esiste una squadra dilettantistica che milita in [[Prima Categoria (calcio)|prima categoria]]: l'[[Associazione Sportiva Dilettantistica Sciacca]]. Questa squadra, la cui maglia è di colore verde-nero, gioca nello [[stadio Luigi Riccardo Gurrera]], il più grande stadio della Provincia di Agrigento e il quarto della Sicilia.
 
È presente una squadra dilettantistica di pallavolo, l'Apd “Volley Club Sciacca”. La squadra ha una sezione maschile e una femminile: la prima milita in [[Lega Nazionale Pallavolo|Serie B]], la seconda in [[Serie D (pallavolo femminile)|Serie D]].
=== Pallavolo ===
Oltre alle varie divisioni giovani, esiste una squadra dilettantistica di pallavolo: il ''Volley Club Sciacca''. Tale squadra, che attualmente milita in serie B2, si esibisce al ''Pallone Tenda Nino Roccazzella''. Nino Roccazzella fu l'ex presidente della struttura e non a caso il figlio è il capitano della giovane squadra di pallavolo.
 
Lo stadio Pallone Tenda, oltre alla squadra di pallavolo, ospita anche la squadra dilettantistica di basket Icaro Basket Club, che milita nel campionato di promozione, e una squadra di hockey su carrozzina, che milita in serie A1.
Tale stadio, che come il Gurrera si trova in contrada Perriera, è coperto da una specie di cupola ed ospita anche le esibizioni di vari altri sport (basket, tennis, hockey su carrozzella).
 
Tra lo stadio Gurrera e il Pallone Tenda sorge un complesso di campi da tennis e padel gestito dall{{'}}''Asd Passione Tennis Sciacca''<ref>{{Cita web|url=http://www.tpratennis.it/ITA/altro/Scheda_circolo.fit?IdCircolo=3115|titolo=ASD PASSIONE TENNIS SCIACCA}}</ref>.
=== Altri sport ===
Sciacca possiede inoltre una squadra dilettantistica di basket (Icaro Basket Club) e di hockey su carrozzina (i Leoni Sicani).<br />
Sciacca fu seconda tappa del [[Giro d'Italia 1986]] da Sciacca a [[Catania]].<ref>[http://www.museociclismo.it/content/corse/corsa/5119-Giro-d'Italia/edizioni/69/5139-elenco_tappe.html Giro d'Italia - Edizione n.70 Elenco Tappe<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}{{ComuniAmminPrec|26 agosto [[1976]]|2 maggio [[1980]]|Giuseppe La Torre
|5 =
|6 =<ref name="i_sindaci">{{cita web |url=http://www.sciacca.it/uffici_Servizi/sindaci.asp |titolo=I Sindaci di Sciacca dal 1945 |accesso=2 agosto 2018}}</ref>
}}{{ComuniAmminPrec|3 maggio [[1980]]|22 settembre [[1980]]|Giuseppe Molinari
|5 =
|6 =<ref name="i_sindaci"/>
}}{{ComuniAmminPrec|23 settembre [[1980]]|25 agosto [[1982]]|Simone Di Paola
|5 =
|6 =<ref name="i_sindaci"/>
}}{{ComuniAmminPrec|26 agosto [[1982]]|28 ottobre [[1982]]|Baldassare Santangelo
|5 =
|6 =<ref name="i_sindaci"/>
}}{{ComuniAmminPrec|29 ottobre [[1982]]|19 settembre [[1983]]|Calogero Craparo
|5 =
|6 =<ref name="i_sindaci"/>
}}{{ComuniAmminPrec|20 settembre [[1983]]|15 febbraio [[1984]]|Michele Marciante
|5 =
|6 =<ref name="i_sindaci"/>
}}{{ComuniAmminPrec|16 febbraio [[1984]]|31 luglio [[1984]]|Onofrio Allegro
|5 =
|6 =<ref name="i_sindaci"/>
}}{{ComuniAmminPrec|1º agosto [[1984]]|27 luglio [[1986]]|Giuseppe Craparo
|5 =
|6 =<ref name="i_sindaci"/>
}}
{{ComuniAmminPrec
| Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>|828 gennaioluglio [[19901986]]|258 lugliogennaio [[19861990]]|Giuseppe Turco|[[Democrazia Cristiana|DC]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
| Partito = [[Democrazia Cristiana|DC]]
| Note = <ref name=interno />|15 gennaio [[1990]]|5 marzo [[1991]]|Francesco Casandra
| 5 =
}}
{{ComuniAmminPrec
| Partito = [[Democrazia Cristiana|DC]]
| Note = <ref name=interno />|5 marzo [[1991]]|10 ottobre [[1992]]|Vincenzo Catanzaro
| 5 =
}}
{{ComuniAmminPrec
| Partito = [[Partito Socialista Italiano|PSI]]
| Note = <ref name=interno />|12 ottobre [[1992]]|7 dicembre [[1993]]|Michele Marciante
| 5 =
}}
{{ComuniAmminPrec
| Partito = [[MovimentoLa perRete la(partito Democrazia - La Retepolitico)|La Rete]]
| Note = <ref name=interno />|7 dicembre [[1993]]|7 luglio [[1999]]|[[Ignazio Messina (politico)|Ignazio Messina]]
| 5 =
}}
{{ComuniAmminPrec
| Partito =
| Note = <ref name=interno />|7 luglio [[1999]]|13 dicembre [[1999]]|Francesco Marsala
| 5 = ''[[Commissario straordinario]]''
}}
{{ComuniAmminPrec
| Partito = [[Democratici di Sinistra|DS]]
| Note = <ref name=interno />|13 dicembre [[1999]]|28 giugno [[2004]]|Ignazio Cucchiara
| 5 =
}}
{{ComuniAmminPrec
| Partito = [[Forza Italia (1994)|FI]]
| Note = <ref name=interno />|28 giugno [[2004]]|26 giugno [[2009]]|Mario Turturici
| 5 =
}}
{{ComuniAmminPrec
| Partito = [[Indipendente (politica) |Ind.]] di [[Centro-sinistra in Italia|CSX]]
| Note = <ref name=interno />|26 giugno [[2009]]|29 febbraio [[2012]]|Vito Calogero Bono
| 5 =
}}
{{ComuniAmminPrec
| Partito =
| Note = <ref name=interno />|29 febbraio [[2012]]|9 maggio [[2012]]|Paolo Barone
| 5 = ''[[Commissario straordinario]]''
}}
{{ComuniAmminPrec
| Partito = [[Il Popolo della Libertà|PdL]]
| Note = <ref name=interno />|9 maggio [[2012]]|26 giugno [[2017]]|Fabrizio Di Paola
| 5 =
}}
{{ComuniAmminPrec|26 giugno [[2017]]|-27 giugno [[2022]]|Francesca Valenti
| 5 =
| Note = <ref name=interno />
| Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
}}
}}{{ComuniAmminPrecFine}}
{{ComuniAmminPrec|27 giugno [[2022]]|''in carica''|Fabio Termine
|5 =
|Note =<ref name=interno />
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|BRA|Salvador (Brasile){{!}}Salvador de Bahia|2001}}
* {{Gemellaggio|Italia|Aprilia (Italia){{!}}Aprilia|2003}}
* {{Gemellaggio|TUR|Kırşehir|2011}}
* {{Gemellaggio|TUR|Mustafakemalpasa|2011}}
* {{Gemellaggio|Italia|ApriliaPiana (Italia)degli Albanesi{{!}}ApriliaPiana degli Albanesi|20032019}}
* {{Gemellaggio|Spagna|Santoña|2025|}}<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://belicenews.it/cultura/sciacca/sciacca-gemellata-con-santona-arriva-lok-dal-ministero-per-gli-affari-regionali-e-le-autonomie/|titolo=Sciacca gemellata con Santoña, arriva l'ok dal Ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie|sito=belicenews.it|accesso=2025-02-14}}</ref>
 
=== Altre informazioni amministrative ===
Il comune di Sciacca fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: [[regione agraria]] n.7 (Pianura tra il Belice ed il Platani)<ref>{{cita web|url=http://www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/g08-43/g08-43-p7.html|titolo=GURS Parte I n. 43 del 2008|accesso=8 luglio 2011}}</ref>.
 
== Persone legate a Sciacca ==
{{W|Sicilia|luglio 2015}}
* Nel 1731 arrivò in Italia insieme al figlio di Filippo V, Carlo, duca di Parma e Piacenza, con il grado di tenente e in qualità di ingegnere ordinario. Ebbe incarichi di pregio quali: l'ampliamento del Palazzo vicereale nel 1734; progetti per il Palazzo degli Studi nel 1735; nel 1737 fu il momento del Teatro San Carlo.
* Città natale di [[Tommaso Fazello]] (1498-1570), storico e teologo del XVI secolo
* È la città natale di [[Agostino Inveges]], storico italiano del secolo XVII.
* Vi nacque [[Giuseppe Bonachia]] (1562), noto anche come Maxarato, [[ceramista]] e maestro [[maiolica]]ro italiano, del XVI secolo.
* [[Cataldo Vito Amodei]] (Sciacca, 6 maggio 1649 – Napoli, 13 luglio 1693), compositore di talento di musiche religiose come oratori, mottetti e cantate.
* Giovanni Antonio Medrano (Sciacca, 11 dicembre 1703 – Napoli, 1760) è stato un architetto, ingegnere e militare italiano.
* Vi nacque [[Mariano Rossi]], l'8 dicembre 1731, pittore italiano, che operò in alcuni dipinti della Reggia di Caserta.
* Diede i natali a [[Giuseppe Cammarano]] (Sciacca, 4 gennaio 1766 – Napoli, 8 ottobre 1850), che è stato un pittore italiano del Regno delle Due Sicilie. Professore alla Real Accademia di Belle Arti ebbe affidati lavori nella decorazione della Reggia di Caserta: il suo affresco più importante in questo complesso è Minerva premia le arti e le scienze sul soffitto della Sala del Consiglio, realizzato nel 1814
* Il medico e uomo politico [[Saverio Friscia]] (Sciacca, 1813 - ivi 1886) , che fu rappresentante della Sicilia nella [[Prima Internazionale|Prima Internazionale socialista]] del 1864<ref>{{Cita libro|nome = Santi|cognome = Correnti|titolo = Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità della Sicilia|url = https://books.google.com/books?id=OVjnCQAAQBAJ|accesso = 2015-10-25|data = 2015-06-16|editore = Newton Compton Editori|lingua = it|ISBN = 9788854185036}}</ref>.
 
* Giuseppe Riggio (1871-1960), un fotoamatore del Novecento che ha immortalato con la sua macchina fotografica, monumenti, personaggi, eventi di Sciacca del primo periodo del Novecento, tramandandoci un archivio fotografico di grande pregio e valore.
* Silvio Riggio (1911-2001), Maestro di violino, molto noto nella città di Sciacca, suonò anche al [[Teatro Politeama Mariano Rossi]].
* È stata la città natale di [[Filippo Bentivegna]] (Sciacca, 3 maggio 1888 – Sciacca, 1º marzo 1967) , scultore.
* [[Cosimo Aleo]] (Sciacca 29 settembre 1947 - Palermo 22 ottobre 1970) tenente e vittima di mafia. A lui è dedicato la stele e il belvedere in Via S. Allende<ref>{{Cita web|url = http://www.agrigentonotizie.it/cronaca/intitolazione-belvedere-tenente-cosimo-aleo-sciacca-4-aprile-2014.html|titolo = Sciacca, una stele in memoria del tenente della Guardia di finanza Cosimo Aleo|accesso = 2016-02-06|sito = AgrigentoNotizie}}</ref>
* Città natale di [[Vincenzo Licata]] (21 giugno 1906 – 26 gennaio 1996), poeta siciliano. Una statua che lo raffigura è posto nella zona portuale della cittadina ,nei pressi della Rocca Regina
* [[Domenico Segreto]] (1922-2010), politico, ex sindaco della città e senatore della Repubblica.
* È la città natale di [[Accursio Miraglia]], sindacalista ucciso dalla [[Mafia]].
* È la città che ha dato vita alla carriera politica di [[Calogero Mannino]], uomo politico italiano, che, dopo vicissitudini legate all'accusa di concorso in associazione mafiosa nel 1995, nel 2006 è tornato nella scena politica come senatore della Repubblica Italiana nelle file dell'[[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro|UDC]].
* Il padre di [[Joseph Barbera]], autore, assieme a [[William Hanna]], di celebri cartoni animati, era originario di Sciacca.
* Il nonno paterno di [[Jon Bon Jovi]], frontman del famoso gruppo [[hard rock]]-[[heavy metal]] dei [[Bon Jovi]] è nato a Sciacca col nome di Giovanni Bongiovì, poi modificato in John Bongiovi.
* Nacque a Sciacca [[Giuseppe Mario Bellanca]], ingegnere, fondatore della [[Bellanca Aircraft Company]], che progettò e costruì il primo monoplano con cabina degli [[Stati Uniti d'America|U.S.A.]].
* È la città natale di [[Ivan Segreto]], cantante, compositore e pianista italiano.
* [[Pietro Germi]] (Genova, 14 settembre 1914 – Roma, 5 dicembre 1974), sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico italiano ha diretto e girato a Sciacca due film. Il primo nel 1948 ''[[In nome della legge]]'', vincitore di tre Nastri d'argento, fra cui uno speciale al regista, e il secondo nel 1963 ''[[Sedotta e abbandonata]]''. A lui è dedicata una statua nel quartiere di San Michele
* Paese natale del pugile [[Giuseppe Curreri]] meglio noto come [[Johnny Dundee]], Naturalizzato statunitense, riconosciuto dalla [[International Boxing Hall of Fame]] tra i più grandi pugili di tutti i tempi.
* Paese d'origine di [[Mike Piazza]], ex giocatore di baseball statunitense, considerato il miglior battitore di tutti i tempi.
* Il nonno materno di [[Alicia Keys]], pseudonimo di Alicia Augello-Cook, cantautrice, polistrumentista e attrice statunitense, era originario di Sciacca.
* È la città natale di [[Accursio Bentivegna]], calciatore.
* È la città natale di [[Clarissa Marchese]], Miss Italia 2014
* È la città natale di [[Valeria Bilello]], una conduttrice televisiva italiana.
 
==Galleria d'immagini==
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Image:Porta S.Calogero.jpeg|Porta San Calogero
Image:Porta S. Salvatore.jpeg|Porta San Salvatore
Image:Porta Palermo.jpeg|Porta Palermo
Image:Steripinto.jpg|[[Palazzo Steripinto]]
Image:Tagliavia.jpeg|Palazzo San Giacomo Tagliavia
</gallery>
 
== Note ==
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* Giacomazzi, ''Sciacca'', Palermo;
* Leone-Curatolo, ''Radioattività dei calcari dolomitici del monte San Calogero'', Palermo;
* Giuseppe Licata, Sciacca e le Terme Selinuntine, Sciacca, Tipografia I. Barone, 1881. (ISBN non disponibile)
* Luttanzi-Trasselli, ''Mostra storico-bibliografica di Sciacca'', Palermo;
* {{cita libro|Antonino|Marrone| Bivona città feudale voll. I-II| 1987| Salvatore Sciascia Editore| Caltanissetta-Roma|cid=Marrone, 1987|isbn=no}}
* {{cita libro|Antonino| Marrone| Bivona dal 1812 al 1881|2001| Comune di Bivona| Bivona|cid=Marrone, 2001|isbn=no}}
* [[Giuseppe Pitrè]], ''Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane'', Palermo;
* Francesco Savasta, ''Il famoso caso di Sciacca'', 1843 Palermo [http://books.google.com/books?hl=it&id=h4cHAAAAQAAJ&dq=&printsec=frontcover&source=web&ots=4-OTDtoV7S&sig=mAXcVwvhsg2yhj5w-RLS-gShT1A#PPP5,M1]
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* Zinno, ''Analisi qualitativa e quantitativa dell'acqua di Sciacca'', Napoli;
* D.G.M., ''Stazzone ieri e oggi''
* {{Cita libro
|titolo = Della Storia di Sicilia - Deche Due
|autore = [[Tommaso Fazello]]
|url = https://books.google.it/books?hl=it&id=hM2XPuLTSDgC
|editore = Giuseppe Assenzio - Traduzione in lingua toscana
|città= Palermo
|anno = 1817
|volume = 1
|cid= Tommaso Fazello
}}
*Giuseppe Verde, ''Cannalivari. Il Carnevale di Sciacca dalle origini al 2011'', 2013, Aulino Editore, Sciacca, ISBN 978-88-86911-41-2.
*Francesca Augello, ''Ovamurina, L'origine e la storia, gli ingredienti, la ricetta, il procedimento'', 2013, Aulino Editore, Sciacca, ISBN 978-88-86911-42-9.
*Francesco Savasta, ''Il famoso Caso di Sciacca, nuova edizione in caratteri moderni'', 2017, Aulino Editore, Sciacca, ISBN 978-88-86911-69-6.
*Pietro Meli - Costanza Meli - Angela Scandaliato, ''Santa Margherita dei Teutonici'', 2017, Aulino Editore, Sciacca, ISBN 978-88-86911-75-7.
 
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Sciacca|q|voy|preposizione=su}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.comune.sciacca.ag.it/|Comune di Sciacca}}
* {{cita web|http://www.guidadisciacca.it/|Guida di Sciacca}}
* [https://sciacca.app/ A Sciacca - app]
 
{{Comuni del libero consorzio comunale di Agrigento}}
{{Città italiane della ceramica}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Sicilia|Agrigento}}
 
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