Concilio di Costantinopoli II: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
|||
(53 versioni intermedie di 24 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{F|Concili|marzo 2015}}{{Concilio ecumenico|nome=Secondo Concilio di Costantinopoli|data=[[553]]|accettato=[[Chiesa Cattolica|cattolici]], [[ortodossia|ortodossi]], [[Luteranesimo|luterani]], [[Vetero-cattolicesimo|vetero-cattolici]] (V)|precedente=[[Concilio di Calcedonia]]|successivo=[[Concilio di Costantinopoli III]]|convocato=Imperatore [[Giustiniano I]]|presieduto=[[Eutichio di Costantinopoli]], [[papa Vigilio]] non presente|partecipanti=160, di cui 8 dall'[[Africa]]|argomenti=[[monofisismo]], [[nestorianesimo]] e [[apocatastasi]]|documenti="Sententia Adversus Tria Capitula, Quattordici Anatematismi""}}
{{Concili della Chiesa cattolica}}
Il '''secondo Concilio di Costantinopoli''' fu convocato dall'[[imperatore bizantino]] [[Giustiniano I]] ([[527]]-[[565]]) nel [[553]] con l'obiettivo di raggiungere una posizione comune alle Chiese d'Oriente e d'Occidente sulla condanna del [[monofisismo]]. Tutt'oggi i suoi decreti sono validi sia per la [[chiesa cattolica]] che per la [[chiesa ortodossa]], per i [[Vetero-cattolicesimo|vetero-cattolici]] e per i [[Luteranesimo|luterani]].
È storicamente ricordato, oltre che per i suoi decreti, per aver originato lo [[Scisma tricapitolino]], che divise la Chiesa d'Occidente per circa un secolo e mezzo.
==Cause del concilio==
La [[monofisismo|cristologia monofisita]] (secondo cui Cristo avrebbe solamente la
Giustiniano, nella sua autorità di legislatore ecclesiastico, promulgò nel [[543]]-[[544]] un editto con cui si prefisse di ricucire i rapporti coi monofisiti. Si trattava della «condanna dei Tre Capitoli», testi scritti oltre un secolo prima da tre vescovi, nonché maestri, della [[Scuola di Antiochia|scuola teologica di Antiochia]] ([[Teodoro di Mopsuestia]], [[Teodoreto di Cirro]] e [[Iba di Edessa]]). In questo modo l'imperatore rigettava le idee [[Diofisismo|diofisite]] sospettate di [[nestorianesimo]], senza confutare i decreti dei [[concilio ecumenico|concili ecumenici]] del passato.
Ottenuto l'assenso dei vescovi d'Oriente, l'approvazione dell'editto incontrò un primo ostacolo nella persona del patriarca di Costantinopoli, che si rimise al volere della sede apostolica romana. Giustiniano, volendo chiudere la questione in breve tempo, convocò il pontefice direttamente a Costantinopoli. Nel [[546]] [[Papa Vigilio]] fu prelevato da [[Roma]] e condotto forzosamente nella capitale bizantina
Vigilio invece giudicò l'editto imperiale in contrasto con il [[Concilio di Calcedonia]] e si rifiutò di firmarlo. Il "domicilio coatto" a Costantinopoli si protrasse per diversi mesi. Ma alla fine le pressioni della corte ebbero il loro effetto e l'11 aprile [[548]] (giorno di [[Pasqua]]) il pontefice inviò al patriarca Mena uno scritto (''Iudicatum'') che condannava i tre capitoli. Subito i vescovi d'Occidente e dell'[[Africa]] respinsero il documento pontificio. Dall'Africa arrivò addirittura una scomunica al papa. La chiesa era vicina ad uno scisma. Vigilio ci ripensò: ritirò il suo ''Iudicatum'' e propose all'imperatore la convocazione di un concilio ecumenico.
Riga 20:
==La discussione==
[[File:Meister von San Vitale in Ravenna.jpg|thumb|[[Mosaico]] di [[Basilica di San Vitale (Ravenna)|San Vitale]] a [[Ravenna]] rappresentante l'[[imperatore bizantino]] [[Giustiniano I]], che convocò il Concilio.]]
Il concilio di Costantinopoli II, condannando gli scritti di Teodoro di Mopsuestia (maestro di Nestorio), di [[Teodoreto di Cirro]] e la lettera che Iba scrisse al persiano Mari (vescovo nestoriano di [[Seleucia al Tigri|Seleucia]]-Ctesifonte dopo il 433), conferma la teologia dei precedenti quattro concili, [[concilio di Nicea I|Nicea I]], [[concilio di Costantinopoli I|Costantinopoli I]], [[concilio di Efeso|Efeso]] e [[concilio di Calcedonia|Calcedonia]] ed attesta la canonicità degli insegnamenti di San [[Cirillo d'Alessandria]] che aveva avuto una parte essenziale al concilio di Efeso. Secondo la teologia di Cirillo, Gesù Cristo è
Al Concilio fu condannata come [[eresia]] anche la dottrina detta [[apocatastasi]].<ref>{{la}} [[Enchiridion symbolorum, definitionum et declarationum de rebus fidei et morum|DS]] [http://catho.org/9.php?d=bxp#bfa 411.]</ref>
Riga 27:
Condannando tali scritti, il concilio riconosceva la retta fede di S. Cirillo, accusato da alcuni di tendenze monofisite.
Il concilio confermava, infine, la condanna di Apollinare e di [[Eutiche]] che avevano affermato un
Il secondo Concilio di Costantinopoli proclamava infine la "[[verginità perpetua di Maria]]".<ref>Sessione ottava del 2 giugno [[553]], canone 2 ([[Denzinger-Schönmetzer]] 422), dove viene usata l'espressione ἀειπάρθενος, ''aeipàrthenos'', "sempre vergine".</ref>
==Avvenimenti successivi==
Quantunque il ''Constitutum'' di papa Vigilio (14 maggio [[553]]), sottoscritto da 16 vescovi, rigettasse 60 proposizioni di [[Teodoro di Mopsuestia]], ma non la sua memoria e si rifiutasse di condannare [[Iba di Edessa]] e [[Teodoreto]] dai quali era assente ogni sospetto d'[[eresia]] e reintegrati nelle loro sedi episcopali già dal Concilio di Calcedonia, il sinodo, nella VIII sessione del 27 giugno condannò nuovamente i tre capitoli (Teodoro, Teodoreto ed Iba) nel medesimo modo con cui li aveva condannati Giustiniano, emettendo una sentenza che si concluse con 14 anatematismi.
Papa Vigilio, considerata attentamente la questione per sei mesi, temendo le persecuzioni di Giustiniano verso i suoi presbiteri, approvò il concilio con una lettera inviata ad Eutichio l'8 dicembre, con la quale "avendo seguito il consiglio di Agostino" ritrattò il suo parere precedente e condannò gli errori dei tre maestri della scuola antiochena.
I decreti del concilio non furono recepiti dal [[patriarcato di Aquileia]] e dai vescovi delle diocesi adiacenti, provocando lo [[Scisma tricapitolino]]. Inizialmente anche la Chiesa di Milano si oppose alle conclusioni del Concilio in concordanza con la Chiesa di Aquileia, ma ritornò in tempi abbastanza brevi (573) in comunione con il papa.
==Fonti==
Gli atti di questo concilio rimangono solamente in versione [[lingua latina|latina]]; in [[lingua greca|greco]], invece, solamente in pochi passi, tra cui i 14 anatematismi. La ricerca più recente ha dimostrato che gli anatematismi contro [[Origene]] non sono da attribuirsi a questo concilio.<ref>J. Alberigo, Perikle-P.Joannou, C. Leonardi, P. Prodi e H. Jedin, ''Conciliorum Oecumenicorum Decreta'', Centro di Documentazione Istituto per le Scienze Religiose, Bologna 1962.</ref>
== Partecipanti ==
Gli atti conciliari<ref>Le informazioni di questa sezione sono tratte da: Sylvain Destephen, [https://books.google.it/books?id=8rjYAAAAMAAJ&pg=PA42 ''Prosopographie chrétienne du Bas-Empire 3. Prosopographie du diocèse d'Asie (325-641)''], Paris 2008, pp. 42-44.</ref> riportano diverse liste di vescovi che presero parte al concilio. Si tratta per la maggior parte delle liste delle presenze alle varie sedute, redatte dai segretari all'inizio di ogni sessione; tuttavia, solo per le prime quattro sedute e per quella conclusiva del 2 giugno, i segretari hanno messo per iscritto l'elenco completo dei vescovi presenti, copiando sostanzialmente l'elenco della prima seduta.
Nella seduta finale del concilio, gli atti riportano due liste: quella iniziale delle presenze, con 152 nomi di vescovi, e quella finale delle sottoscrizioni, con i nomi di 165 vescovi. Quest'ultimo elenco è anche l'unica lista di sottoscrizioni presente in tutti gli atti conciliari.
La maggior parte dei vescovi proveniva dalle province bizantine, sottomesse al [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|patriarcato di Costantinopoli]], dell'Asia Minore nelle [[Diocesi (impero romano)|diocesi civili]] di [[Ponto (diocesi)|Ponto]] e di [[Asia (diocesi)|Asia]], mentre minori erano i rappresentanti delle diocesi di [[Tracia (diocesi)|Tracia]] e dell'[[Illyricum|Illirico]]. I patriarchi di [[Patriarcato di Antiochia|Antiochia]] e di [[Patriarcato di Alessandria|Alessandria]], Domnino e Apollinare, erano personalmente presenti con un proprio gruppo di vescovi, mentre il [[Patriarchi di Gerusalemme|patriarca di Gerusalemme]] era rappresentato da tre vescovi, Stefano di [[Diocesi di Rafia|Rafia]], Giorgio di [[Diocesi di Tiberiade|Tiberiade]] e Damiano di [[Diocesi di Sozusa di Palestina|Sozusa]]. Al concilio presero parte anche alcuni vescovi dell'[[Africa (provincia romana)|Africa romana]], tra cui Sestiliano di [[Diocesi di Tunes|Tunes]] in rappresentanza di Primoso di [[Arcidiocesi di Cartagine|Cartagine]].
Diversamente da altri concili, la lista delle sottoscrizioni del 2 giugno non rispetta l'ordine gerarchico proprio delle Chiese orientali e non presenta perciò alcuna suddivisione dei firmatari in [[Provincia ecclesiastica|province ecclesiastiche]]. Inoltre, l'assenza degli atti originali in [[Lingua greca|greco]], rende in alcuni casi problematico ricostruire la forma esatta del nome dei vescovi e delle loro sedi di appartenenza.<ref>A titolo di esempio, il nome della sede del patriarca di Antiochia è stata trasmessa nella forma ''«Theopolitanae civitas»''. Chrysos, ''Die Bischofslisten des V. Ökumenischen Konzils'', p. 25, nº 3.</ref>
=== Elenco dei vescovi ===
Nell'ultima seduta conciliare si trovano le uniche sottoscrizioni riportate dagli atti del concilio. La lista comprende i nomi di 165 vescovi, a cui bisogna aggiungere il vescovo Diogene di [[Diocesi di Augustopoli di Frigia|Augustopoli]], il quale, pur inserito nella lista delle presenze della seduta del 2 giugno, per motivi sconosciuti non sottoscrisse o non poté sottoscrivere gli atti, che furono firmati al suo posto da Megas di [[Diocesi di Mero|Mero]].<ref>Nella lista riportata da Johannes Straub nell’edizione critica degli Acta Conciliorum Oecumenicorum» vol. IV/1, è presente anche Diogene, portando il numero dei vescovi a 166. Invece in quella di Chrysos nel ''Die Bischofslisten des V. Ökumenischen Konzils'', il suo nome è omesso.</ref>
L'elenco che segue, con le sedi di appartenenza di ciascun vescovo, è quello riportato nell'edizione critica degli ''Acta Conciliorum Oecumenicorum''.<ref>''Concilium universale Constantinopolitanum sub Iustiniano habitum'', 1891, pp. 220-231. Anche: Chrysos, ''Die Bischofslisten des V. Ökumenischen Konzil'', 1966, pp. 25-33.</ref>
{{Colonne}}
# [[Eutichio di Costantinopoli]]
# [[Apollinare di Alessandria (patriarca)|Apollinare di Alessandria]]
# Domnino di [[Patriarcato di Antiochia|Antiochia di Siria]]
# Stefano di [[Diocesi di Rafia|Rafia]]<ref name="gerus">Rappresentante (''vicem agens'') del patriarca di Gerusalemme.</ref>
# Giorgio di [[Diocesi di Tiberiade|Tiberiade]]<ref name="gerus"/>
# Damiano di [[Diocesi di Sozusa di Palestina|Sozusa]]<ref name="gerus"/>
# Benigno di [[Diocesi di Eraclea di Pelagonia|Eraclea]]<ref>Rappresentante (''vicem agens'') del [[metropolita]] Elia di [[Arcidiocesi di Tessalonica|Tessalonica]].</ref>
# Teodoro di [[Metropolia di Cesarea|Cesarea di Cappadocia]]
# Andrea di [[Metropolia di Efeso|Efeso]]
# Sestiliano di [[Diocesi di Tunes|Tunes]]<ref>Rappresentante (''vicem agens'') dell'arcivescovo Primoso di [[Arcidiocesi di Cartagine|Cartagine]].</ref>
# Megezio di [[Metropolia di Eraclea|Eraclea di Tracia]]
# Anastasio di [[Diocesi di Tavio|Tavio]]<ref>Rappresentante (''vicem agens'') del [[metropolita]] Doroteo di [[Metropolia di Ancira|Ancira]].</ref>
# Giovanni di [[Diocesi di Ilio|Ilio]]<ref>Rappresentante (''vicem agens'') del [[metropolita]] Euprepio di [[Metropolia di Cizico|Cizico]].</ref>
# Eusebio di [[Arcidiocesi di Tiro|Tiro]]
# Giovanni di [[Metropolia di Nicomedia|Nicomedia]]
# Stefano di [[Metropolia di Nicea|Nicea]]
# Costantino di [[Metropolia di Calcedonia|Calcedonia]]
# Pietro di [[Arcidiocesi di Tarso|Tarso]]
# Giovanni di [[Diocesi di Cucuso|Cucuso]]<ref>Rappresentante (''vicem agens'') del [[metropolita]] Palladio di [[Arcidiocesi di Melitene|Melitene]].</ref>
# Giovanni di [[Arcidiocesi di Cesarea di Palestina|Cesarea di Palestina]]
# Pompeiano di [[Diocesi di Vittoriana|Vittoriana]]
# Amazonio di [[Arcidiocesi di Edessa di Osroene|Edessa]]
# Alessandro di [[Arcidiocesi di Gangra|Gangra]]
# Tommaso di [[Arcidiocesi di Apamea di Siria|Apamea di Siria]]
# Eufranta di [[Arcidiocesi di Tiana|Tiana]]
# Teodoro di [[Arcidiocesi di Gerapoli di Siria|Gerapoli di Siria]]
# Bosforio di [[Metropolia di Neocesarea|Neocesarea del Ponto]]
# Giovanni di [[Arcidiocesi di Bosra|Bosra]]
# Filippo di [[Arcidiocesi di Mira|Mira]]
# Teodoro di [[Arcidiocesi di Seleucia di Isauria|Seleucia di Isauria]]
# Giuliano di [[Arcidiocesi di Sardi|Sardi]]
# Teodoro di [[Arcidiocesi di Gortina|Gortina]]
# Eustazio di [[Arcidiocesi di Damasco|Damasco]]
# Teodosio di [[Arcidiocesi di Rodi|Rodi]]
# Teodoro di [[Metropolia di Pisidia|Antiochia di Pisidia]]
# Eulogio di [[Arcidiocesi di Perge|Perge]]
# Ciriaco di [[Arcidiocesi di Amida|Amida]]
# Severiano di [[Arcidiocesi di Stauropoli|Afrodisia]]
# Severo di [[Arcidiocesi di Sinnada|Sinnada]]
# Pietro di [[Arcidiocesi di Side|Side]]
# Abramo di [[Arcidiocesi di Sergiopoli|Sergiopoli]]
# Asigno di [[Diocesi di Traianopoli di Frigia|Traianopoli di Frigia]]<ref>Rappresentante (''vicem agens'') del [[metropolita]] Giovanni di [[Arcidiocesi di Laodicea di Frigia|Laodicea di Frigia]].</ref>
# Giovanni di [[Metropolia di Adrianopoli|Adrianopoli]]
# Giovanni di [[Arcidiocesi di Maronea|Maronea]]
# Teodosio di [[Arcidiocesi di Mocisso|Giustinianopoli di Cappadocia]]
# Stefano di [[Arcidiocesi di Laodicea di Siria|Laodicea di Siria]]
# Aussano di [[Arcidiocesi di Gerapoli di Frigia|Gerapoli di Frigia]]
# Eustazio di [[Arcidiocesi di Massimianopoli di Rodope|Massimianopoli]]
# Paolo di [[Metropolia di Eno|Eno]]
# Domezio di [[Arcidiocesi di Calcide di Siria|Calcide]]
# Eterio di [[Arcidiocesi di Anazarbo|Anazarbo]]
# Valeriano di [[Diocesi di Obba|Obba]]
# Dionisio di [[Arcidiocesi di Seleucia Pieria|Seleucia di Siria]]
# Teodoro di [[Arcidiocesi di Drizipara|Drizipara]]
# Severo di [[Arcidiocesi di Pompeopoli di Paflagonia|Pompeopoli]]
# Giorgio di [[Arcidiocesi di Cipsela|Cipsela]]
{{Colonne spezza}}
<ol>
<li value=57>Crescente di [[Diocesi di Cuicul|Cuicul]]
<li> Romano di [[Arcidiocesi di Gabala|Gabala]]
<li> Giorgio di [[Diocesi di Acilisene|Giustinianopoli di Armenia]]
<li> Giovanni di [[Diocesi di Nissa|Nissa]]
<li> Basilio di [[Diocesi di Camuliana|Camuliana]]
<li> Giovanni di [[Diocesi di Barcuso|Barcuso]]
<li> Sergio di [[Diocesi di Cinopoli di Egitto|Cinopoli]]
<li> Cristoforo di [[Diocesi di Arcadiopoli di Asia|Arcadiopoli]]
<li> Stefano di [[Diocesi di Clisma|Clisma]]
<li> Teodosio di [[Diocesi di Biblo|Biblo]]
<li> Leonzio di [[Diocesi di Arca di Armenia|Arca]]
<li> Giovanni di [[Diocesi di Mirina|Mirina]]
<li> Alessandro di [[Diocesi di Amfipoli|Amfipoli]]
<li> Tommaso di [[Diocesi di Berissa|Berissa]]
<li> Teodoro di [[Arcidiocesi di Leontopoli di Augustamnica|Leontopoli]]
<li> Emiliano di [[Diocesi di Antipirgo|Antipirgo]]
<li> Aristodemo di [[Diocesi di Filomelio|Filomelio]]
<li> Talelaio di [[Diocesi di Adrianopoli di Pisidia|Adrianopoli di Pisidia]]
<li> Teoctisto di [[Diocesi di Eritre|Eritre]]
<li> Diogeniano di [[Diocesi di Sozopoli di Pisidia|Sozopoli]]
<li> Basso di [[Diocesi di Damiata|Damiata]]
<li> Anatolio di [[Diocesi di Cime|Cime]]
<li> Conone di [[Diocesi di Magido|Magido]]
<li> Diogene di [[Diocesi di Crazia|Crazia]]
<li> Teoctisto di [[Metropolia di Prusa|Prusa]]
<li> Giorgio di [[Diocesi di Tolemaide di Libia|Tolemaide]]
<li> Elia di [[Diocesi di Dioclezianopoli di Tebaide|Dioclezianopoli]]
<li> Teonas di [[Diocesi di Cuse|Cuse]]
<li> Teodoro di [[Diocesi di Limira|Limira]]
<li> Zosimo di [[Diocesi di Antandro|Antandro]]
<li> Asincrezio di [[Diocesi di Arado|Arado]]
<li> Stefano di [[Diocesi di Botri|Botri]]
<li> Filippo di [[Diocesi di Fello|Fello]]
<li> Menas di [[Arcidiocesi di Germia|Myriangelos]]
<li> Cipriano di [[Diocesi di Corico|Corico]]
<li> Restituto di [[Diocesi di Milevi|Milevi]]
<li> Tommaso di [[Diocesi di Costantina (Osroene)|Costantina]]
<li> Teodoro di [[Diocesi di Elenopoli di Bitinia|Elenopoli]]
<li> Severo di [[Diocesi di Tabe|Tabe]]
<li> Teoctisto di [[Diocesi di Alicarnasso|Alicarnasso]]
<li> Tommaso di [[Diocesi di Circesio|Circesio]]
<li> Sotero di [[Diocesi di Valona|Aulona]]
<li> Gennadio di [[Diocesi di Zenopoli di Isauria|Zenonopoli]]
<li> Cosma di [[Diocesi di Mallo|Mallo]]<ref>Sia Straub che Chrysos attribuiscono questo vescovo alla sede di Mallo in [[Cilicia]] e non alla [[diocesi di Malo]] in [[Pisidia]].</ref>
<li> Dionisio di [[Diocesi di Megara|Megara]]
<li> Callinico di [[Diocesi di Opo|Opo]]
<li> Pascasio di ''[[Aigio|Aegium]]''<ref>Sia Straub che Chrysos attribuiscono questo vescovo ad una sede ''Aegium'' in Acaia, Grecia; [[Michel Le Quien|Le Quien]] invece lo inserisce tra i [[Diocesi di Egee|vescovi di Egee]] in [[Cilicia]].</ref>
<li> Erasimo di [[Diocesi di Cibira|Cibira]]
<li> Sergio di [[Diocesi di Emeria|Emeria]]
<li> Giovanni di [[Diocesi di Neocesarea di Siria|Neocesarea di Siria]]
<li> Talleleo di [[Diocesi di Isinda|Isinda]]
<li> Cresconio di [[Diocesi di Zattara|Zattara]]
<li> Anatolio di [[Diocesi di Sebaste di Palestina|Sebaste]]<ref>Straub e Chrysos attribuiscono questo vescovo alla diocesi di Sebaste di Palestina; Le Quien invece inserisce Anatolio sia nella cronotassi dei vescovi di [[Diocesi di Sebaste di Frigia|Sebaste di Frigia]] sia in quella di [[Diocesi di Sebaste di Cilicia|Sebaste di Cilicia]].</ref>
<li> Nonno di [[Diocesi di Dausara|Dausara]]
<li> Stefano di [[Diocesi di Balanea|Balanea]]
</ol>
{{Colonne spezza}}
<ol>
<li value=112> Vittore di [[Diocesi di Sinna|Sinna]]
<li> Costantino di [[Diocesi di Mideo|Mideo]]
<li> Macario di [[Diocesi di Primnesso|Primnesso]]
<li> Megas di [[Diocesi di Mero|Mero]]
<li> Genetlio di [[Diocesi di Dorileo|Dorileo]]
<li> Crescituro di [[Diocesi di Bossa|Bossa]]<ref>Gli atti riportano l'indicazione ''episcopus sanctae ecclesiae Bossae''; l'editore tedesco Straub lo assegna alla diocesi di Bossa. Altri autori invece (Mesnage) lo assegnano alla [[diocesi di Boseta]].</ref>
<li> Niceta di [[Diocesi di Epifania di Cilicia|Epifania]]
<li> Alessandro di [[Diocesi di Dionisiopoli|Dionisiopoli]]
<li> Pelagio di [[Diocesi di Ezani|Ezani]]
<li> Gerone di Anastasiopoli<ref>Questa sede si trovava nella Frigia Pacaziana, come riportato dalla sottoscrizione di Gerone: ''Hieron episcopus Anastasiopolitanorum civitatis Phrygiae Pacatianae provinciae''.</ref>
<li> Glauco di [[Diocesi di Alia|Alia]]
<li> Procopio di [[Arcidiocesi di Antinoe|Antinoe]]
<li> Pietro di [[Diocesi di Domeziopoli|Domeziopoli]]
<li> Giovanni di [[Arcidiocesi di Colonia di Armenia|Colonia]]
<li> Fronimo di [[Diocesi di Sinao|Sinao]]
<li> Giovanni di [[Diocesi di Dorostoro|Dorostoro]]
<li> Uranio di [[Diocesi di Tralle di Lidia|Tralle]]
<li> Giovanni di [[Diocesi di Cerasa|Cerasa]]
<li> Macedonio di Giustinianopoli di Bitinia
<li> Ecdizio di [[Tino (Grecia)|Tenos]]
<li> Eulogio di [[Diocesi di Danaba|Danaba]]
<li> Teodoro di [[Diocesi di Corada|Corada]]
<li> Elpidoforo di [[Diocesi di Cidramo|Anastasiopoli di Caria]]
<li> Curione di [[Diocesi di Dadima|Dadima]]
<li> Teodoro di [[Diocesi di Laodicea Combusta|Laodicea di Pisidia]]
<li> Silas di [[Diocesi di Tiberiopoli|Tiberiopoli]]
<li> Diogene di [[Diocesi di Augustopoli di Frigia|Augustopoli]]<ref>Pur inserito nella lista delle presenze della seduta del 2 giugno, per motivi sconosciuti Diogene non poté sottoscrivere gli atti, che furono firmati al suo posto da Megas di [[Diocesi di Mero|Mero]].</ref>
<li> Teodoro di [[Diocesi di Ingila|Ingila]]
<li> Giuliano di [[Diocesi di Zeugma di Siria|Zeugma]]
<li> Dorimene di [[Diocesi di Adraa|Adraa]]
<li> Giovanni di [[Diocesi di Lero|Lero]]
<li> Teodoro di [[Diocesi di Gargara|Gargara]]
<li> Teodoro di [[Diocesi di Comana di Armenia|Comana]]
<li> Rufino di [[Arcidiocesi di Sebastea|Sebastea]]
<li> Conone di [[Diocesi di Semnea|Semnea]]
<li> Ciriaco di [[Diocesi di Case di Pamfilia|Case]]
<li> Sisinnio di [[Diocesi di Preneto|Preneto]]
<li> Giuliano di [[Diocesi di Batne|Batne]]
<li> Anastasio di [[Diocesi di Raclea|Raclea]]
<li> Teodoro di [[Diocesi di Portmo|Portmo]]
<li> Paolo di [[Diocesi di Stettorio|Stettorio]]
<li> Stefano di [[Metropolia di Amasea|Amasea]]
<li> Paolo di [[Diocesi di Adraso|Adraso]]
<li> Evandro di [[Diocesi di Cnido|Cnido]]
<li> Menas di [[Arcidiocesi di Scarpanto|Scarpanto]]
<li> Eleusio di [[Arcidiocesi di Traianopoli di Rodope|Traianopoli di Rodope]]
<li> Sabazio di [[Arcidiocesi di Arcadiopoli di Europa|Arcadiopoli]]
<li> Stefano di [[Arcidiocesi di Dara|Dara]]
<li> Stefano di [[Arcidiocesi di Chersoneso di Zechia|Chersoneso]]
<li> Cipriano di [[Diocesi di Achirao|Adrianothera]]
<li> Giovanni di [[Diocesi di Apamea Ciboto|Apamea di Pisidia]]
<li> Leonzio di [[Diocesi di Amadassa|Amadassa]]
<li> Teodoro di [[Arcidiocesi di Bizia|Bizia]]
<li> Paolo di [[Metropolia di Anchialo|Anchialo]]
<li> Conone di [[Diocesi di Adriani|Adriani]]
</ol>
{{Colonne fine}}
Per completare l'elenco dei vescovi che presero parte al concilio, a questi 166 vescovi si devono aggiungere due vescovi che non risultano tra i firmatari delle decisioni dell'ultima sessione, ma che sono inseriti nelle liste di presenza delle diverse sedute conciliari, e cioè Foca di [[Diocesi di Stobi|Stobi]] e Fermo di [[Diocesi di Tipasa di Numidia|Tipasa]].
==Note==
Riga 45 ⟶ 236:
==Bibliografia==
* [[Giuseppe Alberigo|J. Alberigo]], Perikle-P.Joannou, C. Leonardi, [[Paolo Prodi|P. Prodi]] e H. Jedin, ''Conciliorum Oecumenicorum Decreta'', Centro di documentazione [[Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII|Istituto per le scienze religiose]], Bologna 1962.
* H. Denzinger et A. Schoenmetzer ''Enchiridion Symbolorum'', Herder, 1965.
* A. Amato, ''Gesù il Signore'', EDB, Bologna, 1991.
* {{de}} Evangelos Chrysos, [https://www.academia.edu/31894458/_1969_-_Die_Bischofslisten_des_V._%C3%96kumenischen_Konzils_553_ ''Die Bischofslisten des V. Ökumenischen Konzils (553)''], Bonn 1966
* {{lingue|gr|la|de}} ''Concilium universale Constantinopolitanum sub Iustiniano habitum'', edidit Johannes Straub, volumen primum, «Acta Conciliorum Oecumenicorum» vol. IV/1, Berolini 1971
== Voci correlate ==
Riga 54 ⟶ 247:
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.latheotokos.it/programmi/concili/anatemismi_contro_i_tre_capitoli.html|I quattordici anatemismi del Concilio}}
* {{cita web|1=http://www.ccel.org/fathers2/NPNF2-14/Npnf2-14-109.htm#TopOfPage|2=Second Council of Constantinople in the Nicene and Post-Nicene Fathers|lingua=en|accesso=14 aprile 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060613124932/http://ccel.org/fathers2/NPNF2-14/Npnf2-14-109.htm#TopOfPage|dataarchivio=13 giugno 2006|urlmorto=sì}}
{{Concili ecumenici ante 1054}}
{{Concili ecumenici}}
{{Storia del cristianesimo}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Bisanzio|cristianesimo|medioevo}}
[[Categoria:Concili
[[Categoria:Concili ecumenici riconosciuti dalla Chiesa cattolica]]
[[Categoria:Concili ecumenici riconosciuti dalla Chiesa Ortodossa]]
[[Categoria:Eventi del 553]]
[[Categoria:Giustiniano I]]
|