Tarchia: differenze tra le versioni
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{{Tassobox
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*''[[Dyoplosaurus]] giganteus'' <br/><small>Maleev, 1956</small>
*''[[Minotaurasaurus]]''? <small>Miles & Miles, 2009</small>
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* † '''''T. teresae'''''<br /><small>Penkalski & Tumanova, [[2016]]</small>
* † '''''T. tumanovae'''''<br /><small>Park ''et al.'', 2021</small>
}}
'''''Tarchia''''' (il cui nome significa "dotato di cervello") è un [[Genere (tassonomia)|genere]] estinto di [[dinosauro]] [[Ankylosauridae|ankylosauride]] vissuto nel [[Cretaceo superiore]], circa 75-70 milioni di anni fa ([[Campaniano]]-[[Maastrichtiano]]), in [[Mongolia]]. Il genere contiene
== Scoperta e denominazione ==
[[File:10_2_Proti_Kermen_Tsav_(32).JPG|thumb|left|Formazione Barun Goyot in Mongolia]]
Nel 1970 una spedizione polacco-mongola scoprì un cranio di ankylosauro vicino a Khulsan. Nel 1977 Teresa Maryańska nominò e descrisse la [[specie tipo]] ''Tarchia kielanae'', sulla base di suddetto cranio. Il nome generico deriva dal [[Lingua mongola|mongolo]] тархи/''tarkhi'' ossia "cervello", e dal [[Lingua latina|latino]] ~ia, in riferimento alle supposte dimensione del cervello presumibilmente maggiori di quelle del genere correlato ''[[Saichania chulsanensis|Saichania]]''. Il nome specifico, ''kielanae'', rende omaggio alla professoressa [[Zofia Kielan-Jaworowska]], la leader della spedizione.
L'[[olotipo]], ZPal MgD-I/111, venne scoperto nella Formazione Barun Goyot del [[Cretacico superiore|Cretaceo superiore]] (indicativamente risalenti al [[Campaniano]]-[[Maastrichtiano]]), precedentemente noti come "Letti del Nemegt inferiore", del bacino di Nemegt della [[Mongolia]]. L'olotipo consiste in un tetto cranico, scatola cranica ed elementi cranici posteriori.<ref>Maryańska, T. 1977. "Ankylosauridae (Dinosauria) from Mongolia". ''Palaeontologia Polonica'' '''37''': 85-151</ref> In seguito, Maryańska riferì tre ulteriori esemplari al genere: ZPAL MgDI/43, un grande scheletro postcraniale contenente tre vertebre caudali (della coda) "libere", dodici vertebre caudali fuse che formavano il "manico" della mazza caudale dell'animale, e un osteoderma; ZPAL MgDI/49, un [[Omero (anatomia)|omero]] destro; e PIN 3142/251, uno scheletro con cranio, ancora non descritto.
''Tarchia'' rappresenta l'[[Ankylosauridae|ankylosauride]] [[asia]]tico più giovane geologicamente conosciuto. Nel 1977 Tatyana Tumanova nominò una seconda specie: ''Tarchia gigantea''. Questa era una ridenominazione di ''[[Dyoplosaurus acutosquameus|Dyoplosaurus]] giganteus'' <small>Maleev 1956</small>, basato sull'esemplare PIN 551/29.<ref>Tumanova, T. A. 1977. "New data on the ankylosaur ''Tarchia gigantea''", ''Paleontological Journal'' '''11''': 480-486</ref> Nel 1987 Tumanova concluse che le specie erano indistinguibili l'una dall'altra. Ciò renderebbe ''Dyoplosaurus giganteus'' il [[Sinonimo (tassonomia)|sinonimo senior]] di ''Tarchia kielanae''.<ref>T.A. Tumanova, 1987, ''Pantsirnyye dinozavry Mongolii, Trudy Sovmestnaya Sovetsko-Mongol'skaya Paleontologicheskaya Ekspeditsiya 32'', 80 pp</ref> Questo fu generalmente accettato dalla comunità scientifica e ''Tarchia gigantea'' divenne il nuovo [[Nomenclatura binomiale|nome della specie]], come ''combinatio nova'' in sostituzione di ''Tarchia kielanae''. Tuttavia, un recente studio di Victoria Megan Arbor indica che ''D. giganteus'' è indistinguibile da altri anchilosauri del tardo Campaniano-Maastrichtiano della Mongolia, e quindi un ''[[nomen dubium]]''; lo studio ha quindi resuscitato il nome ''Tarchia kielanae''.<ref name="Arbour2014">Arbour, Victoria Megan, 2014. ''Systematics, evolution, and biogeography of the ankylosaurid dinosaurs.'' Ph.D thesis, University of Alberta. https://era.library.ualberta.ca/public/.../Arbour_Victoria_Spring2014.pdf{{Collegamento interrotto|date=June 2018 |bot=InternetArchiveBot |fix-attempted=no }}</ref>
[[File:Tarchia tumanovae holotype skeletal.png|thumb|left|Diagramma dell'olotipo di ''T. tumanovae'' (in varie viste)]]
L'esemplare ZPAL MgD I/113, un dorso completo di coda e mazza caudale, un tempo riferito a ''Dyoplosaurus giganteus'' e successivamente a ''Tarchia gigantea'', fu esaminato da Arbor e descritto come diverso dall'olotipo di ''D. giganteus'' da quest'ultimo.<ref>Victoria M. Arbour, Nicolai L. Lech-Hernes, Tom E. Guldberg, Jørn H. Hurum, and Philip J. Currie, 2013, "An ankylosaurid dinosaur from Mongolia with in situ armour and keratinous scale impressions", ''Acta Palaeontologica Polonica'' '''58'''(1): 55-64</ref> Lo studio di Arbor concluse anche che l'esemplare PIN 3142/250, riferito nel 1977 a ''Tarchia'' da Tumanova, apparteneva probabilmente invece a ''Saichania''. Ciò cambierebbe radicalmente l'immagine comune di ''Tarchia'' in quanto questo esemplare era di gran lunga il meglio conservato e su di esso si erano basate la maggior parte delle illustrazioni, delle ricostruzioni museali e delle ricerche scientifiche. Arbor ha inoltre notato che l'olotipo di ''Tarchia'' condivide dei tratti distintivi con quello di ''[[Minotaurasaurus]]'', concludendo che quest'ultimo fosse un [[Sinonimo (tassonomia)|sinonimo junior]] di ''Tarchia''.<ref>Victoria M. Arbour, Philip J. Currie and Demchig Badamgarav, 2014, "The ankylosaurid dinosaurs of the Upper Cretaceous Baruungoyot and Nemegt formations of Mongolia", Zoological Journal of the Linnean Society 172(3): 631–652</ref>
Successivamente, nel 2016, uno studio condotto da Penkalski & Tumanova ha indicato che PIN 3142/250 non è riconducibile a ''Saichania'' per differenze anatomiche significative, ma rappresenta invece una nuova specie di ''Tarchia'', ''T. teresae''. Lo studio ha anche riconosciuto ''Minotaurasaurus'' come un genere distinto.<ref name="penkalski2016">{{cita pubblicazione |autore1=Paul Penkalski |autore2=Tatiana Tumanova |anno=2016 |titolo=The cranial morphology and taxonomic status of ''Tarchia'' (Dinosauria: Ankylosauridae) from the Upper Cretaceous of Mongolia |rivista=Cretaceous Research |volume=70 |pp=117-127 |doi=10.1016/j.cretres.2016.10.004}}</ref> Nel 2021 Jin-Young Park e il suo team hanno nominato una terza [[Specie (tassonomia)|specie]] di ''Tarchia'', ''T. tumanovae'', nota dall'olotipo MPC-D 100/1353 che consiste in uno scheletro parziale con cranio associato. Questa specie è stata rinvenuta nella [[Formazione Nemegt]] presso la località Hermiin Tsav, rendendola coeva di ''T. teresae''.<ref name=Park21>{{cita pubblicazione |autore=Park JY, Lee YN, Kobayashi Y, Jacobs LL, Barsbold R, Lee HJ, Kim N, Song KY, Polcyn MJ | titolo = A new ankylosaurid from the Upper Cretaceous Nemegt Formation of Mongolia and implications for paleoecology of armoured dinosaurs | rivista = Scientific Reports | volume = 11 | numero = 1 | pp = Article number 22928 | anno = 2021 | doi = 10.1038/s41598-021-02273-4 | pmid = 34824329 | pmc = 8616956 }}</ref>
== Descrizione ==
[[File:Tarchia gigantea skull front 4.JPG|thumb|Cranio di ''T. teresae'']]
''Tarchia'' era un ankylosauro di medie dimensioni, con la specie tipo ''T. kielanae'' che misurava 5,5 metri di lunghezza, per un peso di 2,5 tonnellate.<ref>{{Cita libro|cognome=Paul|nome=Gregory S.|titolo=The Princeton Field Guide to Dinosaurs|url=https://archive.org/details/princetonfieldgu0000paul_o1r9|anno=2016|editore=Princeton University Press|isbn=978-1-78684-190-2|oclc=985402380|pp=[https://archive.org/details/princetonfieldgu0000paul_o1r9/page/261 261]}}</ref> Se l'esemplare ZPAL MgD I/113 appartenesse davvero al genere, sarebbe appartenuto a un individuo lungo 5,8–6,7 metri.<ref>{{cita pubblicazione |nome1=V.M. |cognome1=Arbour |nome2=J.C. |cognome2=Mallon |anno=2017 |titolo=Unusual cranial and postcranial anatomy in the archetypal ankylosaur ''Ankylosaurus magniventris'' |rivista=FACETS |volume=2 |numero=2 |pp=764-794 |doi=10.1139/facets-2017-0063 }}</ref>
In quanto ankylosauride, ''Tarchia'' avrebbe avuto un corpo ampio e basso, supportato da quattro zampe corte e robuste. Il corpo sarebbe stato protetto da una serie di ossificazioni cutanee, chiamate [[Osteoderma|osteodermi]], disposte in file lungo il dorso dell'animale. Come nella maggior parte degli ankylosauridi l'animale possedeva una notevole mazza caudale, composta da osteodermi fusi con le vertebre della coda, fornendo una difesa attiva contro i predatori.
''Tarchia'' era stata precedentemente distinto da ''Saichania'' sulla base del suo basicranio relativamente più grande, un contatto processo-quadrato paroccipitale non fuso e, sulla base dell'esemplare PIN 3142/250, il fatto che il rostro [[premascella]]re è più largo della distanza massima tra le file di denti nel mascellari. Nel 2014 Arbor ha riportato due tratti distintivi oltre a quelli noti esclusivamente dall'olotipo di ''Minotaurasaurus''; la parte posteriore della testa è visibile in vista dorsale; e un profondo solco corre lungo il lato anteriore ed esterno del corno squamoso, e anteriormente circonda un osteoderma accessorio posto sul sopraorbitario posteriore, formando un profondo solco.<ref name="Arbour2014"/>
[[File:Tarchia_gigantea_skull.JPG|thumb|left|Cranio di ''T. teresae'' in vista laterale]]
La ridescrizione del 2016 di ''Tarchia'' ha rivelato nuove caratteristiche che lo separano da ''Saichania'', come una fossa postorbitale, che separa il corno squamosale da quello sopraorbitale, e un osteoderma accessorio; l'[[Osso occipitale|occipite]] è visibile in vista dorsale; la grande e profonda scatola cranica; il [[foro occipitale]] è più alto che largo; e gli osteodermi nucali più alti lateralmente che medialmente. Inoltre, differisce sia da ''Saichania'' che da ''Minotaurasaurus'' in quanto manca di caputegole postoculari, piccole placche ossee poligonali dietro l'orbita, e ha un occipite proporzionalmente alto in vista caudale.<ref name="penkalski2016"/> Lo studio ha inoltre rilevato che l'esemplare PIN 3142/250 (i.e. ''T. teresae'') può essere distinto da ''T. kielanae'' in quanto l'osteoderma accessorio non è fuso al tetto del cranio, il processo quadrato e paroccipitale non sono fusi, la parte posteriore del tetto del cranio è fortemente scolpita e le aperture per il dal quarto al dodicesimo nervo cranico è biforcato.<ref name="penkalski2016"/>
Molte informazioni fornite su ''Tarchia'' in descrizioni più vecchie fanno riferimento all'esemplare PIN 3142/250 (che è stato brevemente riferito a ''Saichania'', fino a quando non è stato nominato ''T. teresae'' nel 2016). Nel 2001 è stato accertato che, in ''Tarchia'', sono presenti faccette di usura indicative di occlusione da dente a dente;<ref>Barrett, P.M. 2001. "Tooth wear and possible jaw action in ''Scelidosaurus harrisonii'' and a review of feeding mechanisms in other thyreophoran dinosaurs", in Carpenter, K. (ed.) ''The Armored Dinosaurs''. Indiana University Press, Bloomington, pp. 25–52</ref> ciò, probabilmente, non si riferisce all'esemplare olotipo, poiché nell'olotipo non sono conservati [[Dente|denti]].
== Classificazione ==
Vickaryous ''et all.'' (2004) affermarono che ''Tarchia'' era un genere basale a due distinti [[Clado|cladi]] di [[Ankylosauridae|ankylosauridi]] del Cretaceo superiore: uno comprendente taxa nordamericani (''[[Ankylosaurus magniventris|Ankylosaurus]]'', ''[[Euoplocephalus tutus|Euoplocephalus]]'') e l'altro comprendente taxa asiatici (''[[Pinacosaurus]] spp.'', ''[[Saichania chulsanensis|Saichania]]'', ''[[Tianzhenosaurus youngi|Tianzhenosaurus]]'', ''[[Talarurus plicatospineus|Talarurus]]'').<ref>Vickaryous, Maryańska, and Weishampel, 2004, Chapter Seventeen: "Ankylosauria", in: ''The Dinosauria'' (2nd edition), Weishampel, D. B., Dodson, P., and Osmólska, H., editors. University of California Press.</ref> Tuttavia, anche questo studio si basava sull'esemplare PIN 3142/250, le cui caratteristiche solitamente definivano l'unità tassonomica operativa denominata ''Tarchia'' nelle varie [[Cladistica|analisi cladistiche]]. Sorprendentemente, in queste analisi ''Tarchia'' e ''Saichania'' occupavano spesso posizioni molto diverse.
Il seguente [[cladogramma]] si basa su un'analisi filogenetica del 2015 degli [[Ankylosaurinae]] condotta da Arbor e Currie:<ref name="systematics ankylosaurid">{{cita pubblicazione|autore1=Arbour, V. M. |autore2=Currie, P. J. |anno=2015|titolo=Systematics, phylogeny and palaeobiogeography of the ankylosaurid dinosaurs|rivista=Journal of Systematic Palaeontology|volume=14 |numero=5 |pp=1-60|doi=10.1080/14772019.2015.1059985}}</ref>
{{clade| style=font-size:85%; line-height:85%
|label1=[[Ankylosaurinae]]
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|1=''[[Crichtonpelta]]''
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Di seguito è riprodotta un'analisi filogenetica limitata condotta nella ridescrizione di ''Tarchia'' del 2016, incentrata sulle interrelazioni tra ''Tarchia'', ''Saichania'' e ''Minotaurasaurus''.<ref name="penkalski2016"/>
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== Paleobiologia ==
[[File:Dinosauria_-_Saichania_02.jpg|thumb|Vista frontale del cranio di ''T. teresae'']]
Le rocce in cui sono stati rinvenuti i fossili di ''Tarchia'' rappresentano verosimilmente ambienti [[duna]]li eoliani e interdunali, con laghetti intermittenti e corsi d'acqua stagionali.<ref name=Park21/>
=== Alimentazione ===
Come gli altri ankylosauri mongoli, ''Tarchia'' era un [[erbivoro]] che si nutriva di vegetazione bassa a livello del suolo, come implicato dal suo ampio muso subrettangolare.<ref name=Park21/> Invece di masticare il proprio cibo, gli ankylosauridi che vivevano in ambienti asciutti, come ''Tarchia'', potrebbero aver fatto più affidamento sulla fermentazione intestinale per la digestione o, in alternativa, consumassero piante succulente che non richiedevano una masticazione complessa. Le fosse di microusura presenti nell'apparato orale, indicano che questi animali ingerissero anche sabbia insieme alla vegetazione di cui si nutrivano, rispetto agli ankylosauri che vivevano in climi più temperati o tropicali a subtropicali.<ref name="Ősi2016">{{Cita pubblicazione |cognome1=Ősi |nome1=Attila |cognome2=Prondvai |nome2=Edina |cognome3=Mallon |nome3=Jordan |cognome4=Bodor |nome4=Emese Réka |data=20 luglio 2016 |titolo=Diversity and convergences in the evolution of feeding adaptations in ankylosaurs (Dinosauria: Ornithischia) |url=http://www.tandfonline.com/action/showCitFormats?doi=10.1080/08912963.2016.1208194 |rivista=Historical Biology |lingua=en |volume=29 |numero=4 |pp=539-570 |doi=10.1080/08912963.2016.1208194 |issn=0891-2963}}</ref> Uno studio di Parck ''et al.'' (2021) suggerisce che ci sia stato un considerevole passaggio da un'alimentazione generica ad un'alimentazione selettiva negli ankylosaurini mongoli durante gli stadi [[Campaniano]] e [[Maastrichtiano]], che potrebbe essere stato causato da cambiamenti nell'habitat, quando il clima passò da semi-arido/arido a umido, oppure dalla competizione interspecifica con gli [[Hadrosauridae|hadrosauridi]] [[Saurolophinae|saurolofini]] arrivati dal [[America del Nord|Nord America]] nell'[[Asia centrale]] durante il Campaniano.<ref name=Park21/>
=== Paleopatologie ===
Uno dei crani di ''Tarchia'' mostra segni lasciati da denti identificati come appartenenti al [[Tyrannosauridae|tirannosauride]] ''[[Tarbosaurus bataar|Tarbosaurus]]'', indicando che questo teropode attaccasse anche gli ankylosauridi.<ref name=Holtz07>{{cita libro|cognome=Holtz, Jr.|nome=Thomas|titolo=Dinosaurs: the most complete, up-to-date encyclopedia for dinosaur lovers of all ages|data=2007|editore=Random House, Inc.|città=New York, New York|isbn=9780375824197|p=[https://archive.org/details/dinosaursmostcom00holt/page/241 241]|url=https://archive.org/details/dinosaursmostcom00holt/page/241}}</ref><ref>Gallagher W.B., Tumanova T.A., Dodson P., Axel L., 1998, "CT scanning Asian ankylosaurs: paleopathology in a ''Tarchia'' skull", ''Journal of Vertebrate Paleontology'' '''18''': 44A-45A</ref>
== Nella cultura di massa ==
Questa specie seppur del tutto sconosciuta, appare come sfondo nella seconda puntata del documentario ''[[Il pianeta preistorico|Il Pianeta Preistorico]]'' quando numerosi dinosauri di differenti specie si riuniscono a una pozza d'acqua per dissetarsi dopo un lungo periodo di siccità, quando venne annunciata la seconda stagione del documentario, è stata mostrata anche la foto di una coppia di questi animali.<ref>{{Cita web|url=https://www.instagram.com/p/CpRmJl2utgz/?igshid=YmMyMTA2M2Y=|titolo=Profilo Instagram di AppleTV+}}</ref> All'interno di essa, due fratelli arrivano in un'[[oasi]] dopo un lungo viaggio nel [[deserto]]; uno di essi intimidisce un gruppetto di ''[[Prenocephale]]'', mentre entrambi riescono ad allontanare un vecchio maschio della loro specie, presentatosi sul posto per reclamare il suo territorio.
== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Portale|dinosauri}}
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