Commenda: differenze tra le versioni
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[[File:The port and fleet of Genoa, early 14th century.jpg|miniatura|Raffigurazione del porto di [[Genova]] all'inizio del [[XIV secolo]], opera di [[Quinto Cenni]]]]
La '''commenda''' era un tipo di [[contratto]] in uso in [[medioevo|epoca medievale]] a scopi [[commercio|commerciali]].
È un termine di [[Lingua agglutinante|agglutinazione]] proveniente dal [[lingua latina|latino]] classico ''commendare'' che coniuga due termini ''com'' ("con", "insieme") e ''mandare'' ("raccomandare", "affidare").
== Descrizione ==
Il contratto di commenda era uno strumento utilizzato per finanziare gli [[investimento|investimenti]] mercantili in modo tale da ridurre i rischi delle spedizioni commerciali. Di fatto era una forma di [[Società (diritto)|società]] temporanea che durava il tempo di un unico viaggio d'affari.<ref name=Cipolla>{{cita|Cipolla|p. 228}}.</ref><ref>{{cita|Franceschi, Taddei|p. 63}}.</ref>
In sostanza, la commenda permetteva a coloro che possedevano denaro liquido di investirlo in attività profittevoli, anticipando le proprie somme a dei mercanti, i quali le utilizzavano per svolgere i propri traffici commerciali. In questo modo i mercanti riuscivano ad incrementare il proprio volume d'affari, mentre gli investitori iniziali venivano ricompensati con la propria quota su questi guadagni.<ref name=Cipolla2>{{cita|Cipolla|pp. 228-229}}.</ref> Di conseguenza, le competenze professionali e imprenditoriali del mercante sommate alla disponibilità finanziaria del prestatore permettevano in questo modo una riproduzione veloce e significativa del capitale iniziale.<ref name=CortoPal56>{{cita|Cortonesi, Palermo|p. 56}}.</ref>
Le forme e le clausole del contratto erano di vario genere e contenuto, ma sostanzialmente la commenda si può suddividere in due categorie:<ref name=FraTad>{{cita|Franceschi, Taddei|pp. 63-64}}.</ref>
* ''Commenda unilaterale'' o "commenda semplice", nella quale il socio prestatore di capitale (l{{'}}''[[Socio accomandante|accomandante]]''), che restava a terra, forniva i finanziamenti necessari ad un [[mercante]] viaggiatore (l{{'}}''[[Socio accomandatario|accomandatario]]'') che operava in autonomia ed eseguiva le transazioni commerciali per mare. Al ritorno, i guadagni venivano ripartiti per 3/4 all'accomandante e 1/4 all'accomandatario, mentre i rischi erano assunti in toto dal finanziatore.
* ''Commenda bilaterale'' (detta ''collegantia'' a [[Repubblica di Venezia|Venezia]]<ref name=Cipolla/> e ''societas maris'' a [[Repubblica di Genova|Genova]]<ref name="Franceschi, Taddei">{{cita|Franceschi, Taddei|p. 64}}.</ref>), nella quale il capitale veniva fornito da entrambi i soci, nelle misure di 2/3 per il socio sedentario e 1/3 per colui che viaggiava. In questa maniera le eventuali perdite erano ripartite proporzionalmente, mentre gli utili venivano divisi a metà.
La commenda "unilaterale", specie nel caso partecipassero diversi finanziatori, funzionava come strumento di raccolta e attivazione del [[risparmio]]; invece la commenda "bilaterale", tagliando fuori i piccoli investitori, era più adatta a quegli uomini d'affari che avevano bisogno di aumentare il proprio capitale di partenza.<ref name=Cipolla/><ref name=FraTad/>
== Storia ==
Il contratto di commenda nacque tra il X e l'XI secolo nelle città portuali del [[Mediterraneo]], come risposta all'esigenza di finanziamento delle imprese commerciali marittime.<ref name=CortoPal55>{{cita|Cortonesi, Palermo|p. 55}}.</ref> Dunque le commende servivano a racimolare i [[Capitale (economia)|capitali]] necessari alle attività mercantili, configurandosi di fatto come un [[Prestito (finanza)|prestito]] marittimo in forma di società.<ref name=Cipolla2/><ref name=FraTad/> Questo prestito era denominato ''[[Foenus nauticum|Fenus nauticum]]'', traducibile come "mutuo marittimo".<ref name=CortoPal55/>
In breve tempo, la commenda divenne la tipologia societaria per il commercio marittimo più diffusa nell'[[Italia medievale]], tanto che sull'insieme dei contratti stipulati a Genova tra il 1154 e il 1300, la commenda e le sue varianti rappresentavano il 93%.<ref name="Franceschi, Taddei" /> Tuttavia, all'inizio del XIV secolo la commenda andò incontro ad un rapido declino, in seguito all'affermazione delle [[Compagnia commerciale medievale|compagnie commerciali]], più stabili e meglio organizzate.<ref>{{cita|Cipolla|pp. 229-230}}.</ref> La vasta diffusione di questa tipologia contrattuale era dovuta all'ampia adattabilità del suo schema generale, che infatti variava a seconda delle particolari necessità degli operatori.<ref name=CortoPal55/> Inoltre, lo sviluppo della commenda, assieme a quello più generale dei traffici commerciali, fu favorito dal clima di fiducia e onestà che vigeva tra i mercanti, garantito dal comune senso di appartenenza e dal rispetto della legislazione in materia di commercio.<ref>{{cita|Cipolla|pp. 233-234}}.</ref>
== Interpretazioni storiografiche ==
Nei modelli contrattuali basati sulla commenda sono state individuate le origini della moderna [[società per azioni]] che si svilupperà nei secoli successivi.<ref name=CortoPal56/>
Lo studioso John H. Prior ha evidenziato come i principi alla base di tale contratto siano simili a quelli dell{{'}}''isqa'' [[ebraico]] e della ''socïetas'' [[diritto romano|romana]].<ref>{{cita|Pryor}}.</ref>
Edward P. Stringham e Nicholas A. Curott, in ''[[The Oxford Handbook of Austrian Economics]]'', ritengono che, con la commenda dell'Italia medievale,<ref>Greif, 2006, p. 286.</ref> diventino popolari, per la prima volta nella storia, le iniziative imprenditoriali con più [[Azionista|azionisti]], pratica che troverebbe le sue origini nelle [[società per azioni]] risalenti già all'[[Civiltà romana|antica Roma]].<ref>Malmendier, 2009.</ref>
==Note==
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==Bibliografia==
* {{cita libro|autore=[[Carlo M. Cipolla]]|titolo= Storia economica dell'Europa pre-industriale|editore=Il Mulino|città=Bologna|anno=1974|ISBN=978-88-15-13125-6|cid=Cipolla}}
* John H. Pryor, ''The Origins of the Commenda Contract'', Speculum, Vol. 52, No. 1, pp. 5-37, (Jan. 1977)▼
* {{cita libro|autore1=Alfio Cortonesi|autore2=Luciano Palermo|titolo=La prima espansione economica europea. Secoli XI-XV|città=Roma|editore=Carocci Editore|anno=2019|ISBN=978-88-430-9664-0|cid=Cortonesi, Palermo}}
* {{cita libro
▲* {{cita pubblicazione|autore=John H. Pryor
==Voci correlate==
* [[Società in accomandita semplice]]
== Collegamenti esterni ==
* {{
{{Controllo di autorità}}
{{portale|diritto|economia|medioevo
[[Categoria:Contratti]]
[[Categoria:Economia medievale]]
[[Categoria:
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