Duomo di Teramo: differenze tra le versioni

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{{Edificio religioso
|Nome =Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta
|Immagine = Teramo - Duomo 04.jpg
|Larghezza =
|Didascalia = Esterno, veduta sud-est
|SiglaStato = ITA
|Regione = {{IT-ABR}}[[Abruzzo]]
|CittàNomeComune = {{simbolo|Teramo-Stemma.png}} [[Teramo]]
|Religione = [[cattolicesimo|Cristiana cattolica]] di [[rito romano]]
|DedicatoA = [[Assunzione di Maria|Santa Maria Assunta]]
|AnnoConsacr = [[1176]]
|Architetto = Deodato Romano (portale del 1332), Antonio da Lodi (campanile)
|InizioCostr = [[1158]]
|StileArchitett = [[architettura romanica|romanico]], [[architettura gotica|gotico]], [[architettura barocca|barocco]] (cappella di San Berardo)
|FineCostr = [[1493]], restauri nel XVIII sec., 1935 e 1969
|NomeEdificio = Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta
|Latitudine =
|Longitudine =
|WebsiteSito =
}}
{{citazione|La Cattedrale di Teramo è una delle cose più singolari, più composite e insieme più schiette, che possegga l'arte italiana. Così com'è oggi, essa risulta dall'unione di due chiese, delle quali la più recente funge da abside alla più antica, mentre i due bracci del transetto sono ridotti l'uno a cappella, l'altro a sagrestia monumentale …''
La facciata, in pietra e mattoni, è quadrata … ma il ricco portale cosmatesco e l'alta guglia gotica che lo corona slanciandosi al di sopra del cornicione, creano una dimensione nuova e rendono affatto inedita questa singolare facciata. …
L'interno è nudo e sobrio: le colonne provengono da antichi templi pagani, le volte hanno la potenza delle cose migliori del Medioevo, il tabernacolo, di gusto romanico, … protegge l'opera d'arte più preziosa della chiesa: … il celebre paliotto di Nicola da Guardiagrele: … che attraverso trentacinque formelle … narra la storia della vita di Cristo|[[Mario Pomilio]], ''La Cattedrale di Teramo''}}
 
Il '''Duomoduomo di [[Teramo]]''', avente rango di [[basilica cattedraleminore]], aicosì sensielevata con decreto di [[papa Pio XII]] del diritto30 canonicomaggio e1955, intitolato a [[santa Maria Assunta]], sorge nel cuore del [[centro storico]], adiacente a [[Piazza Martiri della libertà (Teramo)|piazza Martiri della Libertà]] e piazza Ercole Vincenzo Orsini, sull'asse viario principale corrispondente all'antico [[Cardine (storia romana)|cardo]] romano definito dall'allineamento deldei corso[[Corso (viabilità)|corsi]] intitolati a San Giorgio, del corsoVincenzo Cerulli e del corsoCarlo De Michetti. DalCon 1902regio èdecreto stato21 inclusonovembre nell'elenco1940 dein.1746 è stato dichiarato [[Monumenti nazionali italiani|monumento nazionale]].<ref>{{cita libro |url=https://archive.org/details/elencodegliedifi00ital |editore=Ministero della Pubblica Istruzione |titolo=Elenco degli edifizi Monumentali in Italia |città=Roma |anno=1902 |accesso=27 maggio 2016}}</ref><ref>[https://archive.org/stream/elencodegliedifi00ital#page/346/mode/2up Elenco degli edifizi monumentali in Italia, Roma, 1902, p. 346]</ref>
[[File:Teramo porta maggiore della cattedrale.jpg|thumbminiatura|Facciata della cattedrale di una incisione di Strafforello Gustavo (18991898)|alt=]]
 
== Storia ==
=== Costruzione ===
La sua costruzione iniziò nel [[1158]], per volere del [[vescovo]] [[Guido II di Teramo|Guido II]], che intendeva dare un nuovo asilo alle reliquie di [[San Berardo da Pagliara|san Berardo]] dopo la distruzione dell'[[Chiesa di Sant'Anna dei Pompetti|anticaAntica cattedrale di Santa Maria Aprutiensis]], e della quasi totalità della città, ad opera del conte [[Roberto III di Loritello]], nel [[11551156]]; l'edificio era stato distrutto a causa di un incendio<ref>{{Cita libro|autore=Francesco Savini|titolo=il duomo di Teramo|editore=Andromeda Editrice|p=10}}</ref>.
 
La cattedrale fu terminata e consacrata nel [[1176]], in stile [[Architettura romanica|romanico]] aveva tre [[navate]], [[facciata]] a salienti, copertura a [[capriata|capriate]] e [[tiburio]] ottagonale centrale; già all'epoca il [[presbiterio]] era rialzato. Probabilmente esisteva anche un [[nartece]] esterno.
 
La cattedrale fu terminata nel 1174 e consacrata nel [[1176]], in stile [[Architettura romanica|romanico]] aveva tre [[navate]], [[facciata]] a salienti, copertura a [[capriata|capriate]] e [[tiburio]] ottagonale centrale; già all'epoca il [[presbiterio]] era rialzato. Probabilmente esisteva anche un [[nartece]] esterno.
[[File:Teramo - Duomo 03.jpg|thumb|190px|Particolare della facciata, il portale di Deodato Romano del 1308]]
Parte del materiale lapideo fu prelevato dagli adiacenti [[Teatro romano di Teramo|teatro romano]] ed [[Anfiteatro romano di Teramo|anfiteatro romano]], di quest'ultimo fu addirittura demolita la parte nord-occidentale per far posto alla nuova cattedrale. Le pietre lavorate sono inserite e attualmente visibili nelle mura del duomo.
 
<gallery>
File:Duomo di Teramo - pietre 025.jpg|Pietre con rilievi di fregi d'armi, sul muro esterno del fianco destro del duomo
File:Duomo di Teramo - pietra 018.jpg|Elemento erratico di reimpiego, sul muro esterno del fianco destro del duomo
File:Duomo di Teramo - pietra 042.jpg|Rilievo con elmo, murato rovesciato, sul muro esterno del fianco destro del duomo
File:Duomo di Teramo - pietra 015.jpg|Rilievo con fregio d'armi, sul muro esterno del fianco destro del duomo
File:Duomo di Teramo - pietra 028.jpg|Elemento erratico di reimpiego. Muro esterno del fianco sinistro del duomo
File:Duomo di Teramo - pietra 032.jpg|Elemento erratico di reimpiego. Muro esterno del fianco sinistro del duomo
</gallery>
 
=== Trasformazioni tardomedievali ===
 
[[File:Piantina del Duomo di Teramo.gif|leftsinistra|thumbminiatura|Pianta del duomo di Teramo]]
 
Tra il [[1331]] ed il [[1335]] il vescovo [[Niccolò degli Arcioni]] fece trasformare profondamente l'edificio, prolungandolo nella parte settentrionale con un nuovo corpo di fabbrica, leggermente disassato rispetto alla parte anteriore più antica che perse le tre [[abside|absidi]].
 
Il nucleo più recente è in stile [[gotico]] con slanciate [[Arco (architettura)|arcate]] ogivali, si trova allo stesso livello dell'antico presbiterio, ed è dotato di un'altra [[facciata a salienti]] con una falsa porta (mai aperta) dalla parte opposta rispetto a quella originale.
 
Fu inoltre aggiunto lo splendido portale a tutto sesto, con [[strombatura]] a tre sbalzi intercalati da due [[colonna|colonne]] tortili su ogni lato e decorati da fasce a [[mosaico]] in stile [[cosmatesco]], datato [[1332]] e firmato da [[Deodato di Cosma|Deodato Romano]]: <small>MAGISTER DEODATUS DE URBE FECIT HOC OPUS MCCCXXXII</small>.
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L'attuale forma rettangolare della facciata e la corona di [[Merlo (architettura)|merli]] ghibellini sono probabilmente successivi agli interventi arcioniani.
[[File:Duomo di Teramo con neve.jpg|thumb|Facciata secondaria su piazza Martiri della Libertà]]
 
Nella seconda metà del quattrocento sul portale fu posto un grande [[timpano (architettura)|timpano]] gotico triangolare, che racchiude al centro una finestra rotonda sovrastata da un'edicola contenente una statua del Redentore che benedice;
ai lati di tale [[ghimberga]] altre due edicole, anch'esse a forma di guglia, racchiudono le statue del [[Giovanni Battista|Battista]] e di San Berardo.
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Sulla destra si erge l'imponente [[Torre del Duomo di Teramo|campanile]].
 
L'antica Sagrestia, posta fra l'organo e il campanile, fu definitivamente abbandonata nel 1594 con l'erezione della Sagrestia Nuova, la cui costruzione era iniziata nel 1586.<ref>{{Cita libro|autore=Francesco Savini|titolo=Il Duomo di Teramo|editore=Andromeda Editrice|p=50}}</ref>
===Interventi nel Settecento===
 
[[File:Teramo - Duomo interno 02.jpg|thumb|Veduta della navata centrale]]
=== Interventi nel Settecento ===
Una nuova, profonda trasformazione ebbe luogo nel [[XVIII secolo]], quanto il vescovo Tommaso Alessio de' Rossi ([[1731]]-[[1749]]) decise di adeguare la cattedrale al gusto [[barocco]] dell'epoca ed alle mutate esigenze del culto.
[[File:Teramo - Duomo interno 02.jpg|miniatura|Veduta della navata centrale]]
Una nuova, profonda trasformazione ebbe luogo nel [[XVIII secolo]], quando il vescovo [[Tommaso Alessio de' Rossi]] ([[1731]]-[[1749]]) decise di adeguare la cattedrale al gusto [[barocco]] dell'epoca ed alle mutate esigenze del culto.
 
Le colonne e le sei [[campata|campate]] romaniche furono sostituite da due [[cupole]] sostenute da [[pilastri]], la copertura delle navate laterali fu elevata riducendo a due sole falde il [[tetto]]; fu stesa una decorazione a [[stucco]], a sottolineare la maggiore uniformità tra il nucleo più antico e quello arcioniano.<ref>[http://www.delfico.it/Testi%20Rubini%201934%2001.htm La chiesa di San Matteo ed il movimento d’arte barocca a Teramo]</ref>
 
Accanto a quello principale furono aperti i portali minori e fu costruita la grande [[cappella]] di San Berardo, unico luogo ovedove è ancora visibile il risultato di questo rifacimento.
 
=== Interventi nel Novecento ===
Nuove sensibilità culturali si svilupparono nei secoli successivi e portarono alla decisione di riportare la cattedrale al suo aspetto medievale,medioevale: i lavori furono eseguiti tra il [[1932]] ed il [[1935]] dal soprintendente [[Riccoboni]] e comportarono la quasi totale ricostruzione del nucleo romanico guidiano.
 
Delle antiche colonne romane segnalate da [[Niccola Palma]] è rimasta solo la coppia più vicina al transetto, oltre ad un [[capitello]] [[corinzio]] trasformato in [[acquasantiera]].
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La distruzione delle stratificazioni storiche proseguì anche all'esterno con l'abbattimento, tra il [[1935]] ed il [[1948]] degli edifici addossati al duomo: botteghe, abitazioni (in una delle quali nacque la poetessa [[Giannina Milli]]) ed ambienti di servizio dei canonici.
 
[[File:Lapide a ricordo del decreto di Papa Pio XII.jpeg|sinistra|miniatura|«Papa Pio XII elevò questa Chiesa Cattedrale Aprutina alla dignità di Basilica Minore sotto l'episcopato di Stanislao Battistelli, nell'anno del Signore 1955» (lapide a ricordo del decreto di [[papa Pio XII]])]]
Il 29 settembre [[1933]], a pochi anni dal completamento dei lavori, l'allora vescovo Micozzi riaprì al culto la cattedrale e la intitolò a [[santa Maria Assunta]].
Il 29 settembre [[1933]], a pochi anni dal completamento dei lavori, l'allora vescovo [[Antonio Micozzi]] riaprì al culto la cattedrale e la intitolò, con proprio decreto, a [[santa Maria Assunta]]. Tale intitolazione è stata altresì ribadita con decreto del [[papa Giovanni Paolo II]] del 30 settembre 1986, nel quale è stato prescritto che la sede della [[Diocesi di Teramo-Atri]] è individuata nella città di [[Teramo]], la cui Basilica Cattedrale «proprium hunc titulum servat» («conserva il proprio titolo»).
 
Con regio decreto 21 novembre 1940 n. 1746 l'edificio è stato dichiarato [[Monumenti nazionali italiani|monumento nazionale]].
Nel maggio del [[1955]] [[papa Pio XII]] l'ha elevata alla dignità di [[basilica minore]].<ref>{{en}} [http://www.gcatholic.org/churches/data/basITX.htm ''Catholic.org Basilicas in Italy'']</ref>
 
Con decreto di [[papa Pio XII]] del 30 maggio 1955, il Duomo è stato elevato alla dignità di [[basilica minore]].<ref>{{en}} [http://www.gcatholic.org/churches/data/basITX.htm ''Catholic.org Basilicas in Italy'']</ref>
L'isolamento della cattedrale fu completato dal soprintendente Mario Moretti nel [[1969]], con l'abbattimento dell'"arco di Monsigore": il collegamento con il palazzo vescovile realizzato nel [[1738]] dal Vescovo Dé Rossi. Fu anche necessario uno zoccolo di calcestruzzo per consolidare il [[Torre del Duomo di Teramo|campanile del duomo]].
 
L'isolamento della cattedrale fu completato dal soprintendente Mario Moretti nel [[1969]], con lo smantellamento dell'"[[Arco di Monsignore]]": il collegamento con il palazzo vescovile realizzato nel [[1738]] dal Vescovo De Rossi. Fu anche necessario uno zoccolo di calcestruzzo per consolidare il [[Torre del Duomo di Teramo|campanile del duomo]].
===Ultimi interventi===
L'8 settembre [[2007]], dopo tre anni di restauri, il duomo è stata riaperto al culto. Nel corso dei lavori sono stati ritrovati sotto il pavimento, e resi visibili al pubblico, la cripta intitolata a [[San Berardo da Pagliara|san Berardo]] e un cunicolo che dalla cripta stessa si dirige verso [[Piazza Martiri della Libertà]]. Il cunicolo è lo stesso osservato nella citata piazza durante i lavori di rifacimento della relativa pavimentazione. Sono stati inoltre osservati resti di costruzioni precedenti sotto il pavimento nella parte prossima all'ingresso principale.
 
Fu demolito anche il cosiddetto "pozzo dei canonici" posto sul lato di piazza Martiri della Libertà, giudicato opera posticcia di una costruzione medioevale. Vennero salvati solo i quattro leoni stilofori del tempietto, successivamente collocati sulla scalinata monumentale della facciata del Duomo.
==La torre==
 
=== Ultimi interventi ===
{{vedi anche|Torre del Duomo di Teramo|Sirena antiaerea comunale di Teramo}}
Sulla finta porta posta sul lato di piazza Martiri della Libertà è stata posta in epoca recente l'opera scultorea dell'artista teramano [[Venanzo Crocetti]], raffigurante l'Annunciazione, autore altresì dell'ulteriore opera, raffigurante la Madonna col Bambino, posta al di sopra, all'interno di una nicchia semicircolare.
[[File:Teramo - Campanile del Duomo.jpg|thumb|[[Torre del Duomo di Teramo|Torre del Duomo]]]]
 
L'8 settembre [[2007]], dopo tre anni di restauri, il duomo è stata riaperto al culto. Nel corso dei lavori sono stati ritrovati sotto il pavimento, e resi visibili al pubblico, la cripta intitolata a [[San Berardo da Pagliara|san Berardo]] e un cunicolo che dalla cripta stessa si dirige verso [[Piazza Martiri della libertà (Teramo)|Piazza Martiri della Libertà]]. Il cunicolo è lo stesso osservato nella citata piazza durante i lavori di rifacimento della relativa pavimentazione. Sono stati inoltre osservati resti di costruzioni precedenti sotto il pavimento nella parte prossima all'ingresso principale.
La [[Torre del Duomo di Teramo|torre]] è alta circa 50 metri. Essa mostra successivi interventi costruttivi: la parte inferiore è stata realizzata tra il [[XII secolo|XII]] e il [[XIII secolo]] o forse dallo stesso Arcioni, poi nel [[XIV secolo]] la parte intermedia ed infine nel [[XV secolo]] l'elaborato coronamento ottagonale dell'architetto lombardo Antonio da Lodi ([[1493]]) che ha realizzato anche i campanili di [[Atri]], [[Campli]] e [[Corropoli]].
 
== La torre ==
{{vedi anche|Torre del Duomo di Teramo}}
 
[[File:Teramo - Campanile del Duomo.jpg|miniatura|[[Torre del Duomo di Teramo|Torre]]]]
 
La [[Torre del Duomo di Teramo]] è alta circa 50 metri. Essa mostra successivi interventi costruttivi: la parte inferiore è stata realizzata tra il [[XII secolo|XII]] e il [[XIII secolo]] da Guido II, poi nel [[XIV secolo]] la parte intermedia da Niccolò degli Arcioni ed infine nel [[XV secolo]] l'elaborato coronamento ottagonale dell'architetto lombardo [[Antonio da Lodi]] ([[1493]]) che ha realizzato anche i campanili di [[Campanile del Duomo di Chieti|Chieti]] (1498), [[Duomo di Atri|Atri]] (1502), [[Campli]] e [[Corropoli]].
 
Posta in corrispondenza dell'innesto tra la parte di Guido II e quella di Niccolò degli Arcioni, la [[Torre del Duomo di Teramo|torre]] è interamente divisa in moduli sovrapposti (realizzati in epoche differenti, come sopra evidenziato), segnati da cornici marcapiano. Sul terzo e sul quarto modulo sono poste finestre a bifora, mentre il quinto e il sesto ospitano le celle campanarie.
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Sulla torre era conservata, sino al 7 ottobre 2011, la vecchia [[Sirena antiaerea comunale di Teramo|sirena antiaerea comunale]] della città.
 
=== Le campane ===
 
La torre possiede diverseben 7 campane, ognunadelle diquali essele caratterizzata5 damaggiori unelettrificate differentea peso,slancio unae differentele datazionerestanti edutilizzate unacome differentecampane nota musicaledell'orologio. La campana maggiore, detta ''Aprutina'', frutto di diverse rifusioni susseguitesi nel corso di secoli, è operastata dellrifusa l'arteficeultima volta nel 1930 ad opera della teramano[[Fonderia AttoneColbachini]] di RuggeroPadova.
 
Il 4 giugno 2022, al termine dei lavori di consolidamento effettuati sul campanile, ''Aprutina'' è finalmente tornata a suonare a distesa dopo anni di silenzio a causa di problemi di staticità della torre.
''Aprutina'' suona in occasione delle maggiori solennità religiose e, in concerto con tutte le altre campane della torre, in occasione della ricorrenza del patrono, [[San Berardo da Pagliara|san Berardo]] che ricade il 19 dicembre.
 
Nella medesima cella campanaria sono poste le due campane dell'orologio, datate 1830.
Allo stato attuale, tuttavia, a causa di alcuni problemi inerenti alla statica della struttura, ''Aprutina'' è tenuta da tempo in silenzio. Il suo ondeggiare, difatti, determina forti sollecitazioni strutturali che potranno essere risolte attraverso interventi di consolidamento e restauro della torre (attualmente in fase di approntamento), i quali porranno freno anche al lieve inclinamento della torre stessa, accentuatosi nel corso dei secoli.
 
Delle restanti 4 campane della cella superiore la prima è opera del fonditore Francesco Franceschi, noto fonditore marchigiano, datata 1622. Le tre minori sono attribuibili alla fonderia Mari di [[Torre de' Passeri|Torre De' Passeri]].
==Tesori d'arte==
 
===Paliotto===
== Tesori d'arte ==
=== Paliotto di Nicola da Guardiagrele===
 
{{vedi anche|Antependium di Teramo}}
 
[[File:Teramo - Duomo interno, Paliotto.jpg|thumbminiatura|upright=1.3|Paliotto del Duomo]]
 
Tra i tesori d'arte custoditi nella cattedrale di [[Teramo]] il primo posto spetta al celebre [[paliotto]] d'argento dorato dell'[[altare maggiore]], capolavoro di [[Nicola da Guardiagrele]] che, con i collaboratori della sua bottega, vi lavorò per 15 anni, dal [[1433]] al [[1448]], come scritto a [[niello]] sull'opera stessa.
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La formella centrale è di doppia grandezza, reca un Cristo [[Redenzione (religione)|Redentore]] ed è affiancata dagli [[evangelisti]] e da quattro [[dottori della Chiesa]], l'ultima scena rappresenta [[san Francesco]] che riceve le [[stimmate]] mentre le altre narrano la vita di [[Gesù]] dall'[[Annunciazione]] alla [[Pentecoste]].
 
=== Polittico di Jacobello del Fiore ===
 
{{vedi anche|Polittico del duomo di Teramo}}
 
[[File:Polittico del duomo di Teramo - cartolina b n.jpg|thumbminiatura|upright=1.3|Polittico del duomo.]]
 
Di grandissimo rilievo anche il [[polittico]] realizzato nel secondo decennio del quattrocento dal veneziano
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Al di sotto è raffigurata la città di [[Teramo]], com'era all'epoca, racchiusa tra i due fiumi che formano una ''Y''; questa immagine, nel tempo, è divenuta uno dei simboli della città ed ancora oggi è richiamata nel logo dell'[[Università di Teramo]].
 
=== Crocifisso ligneo ===
 
All'interno della Cattedrale è conservato anche un importante crocifisso ligneo realizzato a cavallo tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo da un maestro ignoto dell'[[Italia centrale]]. La statua, in legno policromo e dorato, venne restaurata nel 2010 e solo grazie al suo recupero si è potuto leggere, sotto numerosi strati di pittura e gesso aggiunti in epoche successive e quindi rimossi, il forte naturalismo espressivo e fisico che lo caratterizza<ref>{{cita testo
I restauri del 2010 hanno permesso di scoprire, sotto sei strati di pittura e gesso, uno dei capolavori della scultura lignea italiana del trecento, opera eletta di un maestro di primaria importanza dell'[[Italia centrale]].
|autore=
|url= https://www.giulianovanews.it/2010/09/teramo-il-cristo-crocifisso-christus-patiens-torna-nella-cattedrale-di-teramo-3/
|titolo= Il Cristo Crocifisso (Christus Patiens) torna nella Cattedrale di Teramo
|pubblicazione=GiulianovaNews.it
|data= 10 settembre 2010 |accesso= 5 maggio 2019}}</ref>.
 
=== Madonna del Maestro della Santa Caterina Gualino ===
 
La Madonna del [[Maestro della Santa Caterina Gualino]] del duomo di Teramo<ref>[{{Cita web |url=http://www.regione.abruzzo.it/xCultura/index.asp?modello=schedaScLigneate&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=sculLign5496&tom=496 |titolo=Regione Abruzzo - Cultura - Madonna del "Maestro della S. Caterina Gualino"] |accesso=6 ottobre 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924112415/http://www.regione.abruzzo.it/xCultura/index.asp?modello=schedaScLigneate&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=sculLign5496&tom=496 |dataarchivio=24 settembre 2015 |urlmorto=sì }}</ref> è una statua in legno, policroma, risalente agli inizi del trecento, raffigurante una Madonna in trono con Bambino; di grande raffinatezza la figura slanciata, il panneggio fluido, i colori, il volto spirituale dai lineamenti delicati e femminili con il naso affilato e gli occhi dal taglio orientale.
 
Secondo [[Giovanni Previtali]] l'autore è il maestro della Santa Caterina Gualino,<ref>[http://www.museonazionaleabruzzo.beniculturali.it/index.php?it/74/autori/24/maestro-della-santa-caterina-gualino Maestro della Santa Caterina Gualino], dal sito del [[Museo Nazionale d'Abruzzo]]</ref> [[pittore]] e [[intagliatore]], attivo nella prima metà del [[XIV secolo]] nell'area compresa tra l'[[Umbria]] meridionale e l'[[Abruzzo]], dove sono state individuate varie sculture a lui attribuite. Si tratta di un' artista straordinario, di formazione umbra ma dalla personalità originalissima e sofisticata.
 
Quest'opera ha arricchito il duomo di Teramo nel secolo scorso, proveniente da qualche luogo della montagna teramana.
 
=== Cappella monumentale di San Berardo e tabernacolo di Sebastiano Majewski ===
La cappella monumentale dedicata al patrono San Berardo si trova nella navata laterale sinistra, esternamente sporge verso il Seminario Aprutino, sovrastata da un tiburio ottagonale irregolare con merlature. Internamente è ricca di stucchi e pennacchi, realuzzata nel XVII secolo dal pittore Sebastiano Majewski della Polonia, attivo nel teramano e nel chietino.
 
Presso la cappella monumentale si trova il Polittico di Jacobello, del Majewski di conservano:
 
*Tabernacolo con tela dei Miracolo di San Berardo vescovo, la Madonna e il Bambino in trono (1699) sacrestia del Duomo: l'opera mostra le scene con unitarietà rappresenta dei personaggi miracolati, carichi di vigore e religiosità, c'è fusione di espressività e calore delle tonalità del colore, che accentuano il misticismo delle scene: nella pala centrale San Berardo celebra un pontificale, a sinistra i doni delle Candele, il guarito prega con i fedeli, nella tela in basso San Berardo guarisce una storpia, nella tela in alto il Santo libera un condannato, in quella in basso il Santo appare a un ladrone mentre saccheggia un sepolcro, ravvedendosi, sullo sfondo la donna mostra la guarigione della gamba al popolo.
 
*Madonna in trono con Bambino, i Santi e i committenti (1621-1629: sempre nella sagrestia del Duomo: sono in mostra in Sacra conversazione la Madonna con Gesù al centro, poi San Giuseppe, San Leonardo, e i committenti teramani in abito contemporaneo, cioè cinquecentesco.
 
== Organo a canne ==
[[File:Campanile Duomo di San Berardo, Teramo.jpg|thumbminiatura|Il Campanile di notte]]
Nella cattedrale si trova l'[[organo a canne]] [[Mascioni]] ''opus 788'' <ref>[http://www.mariniroberto.it/Festival%20Teramo/Organi.htm Fonte] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070704183433/http://www.mariniroberto.it/Festival%20Teramo/Organi.htm |data=4 luglio 2007 }}</ref>, costruito tra il [[1955]] e il [[1956]], ed in quest'ultimo anno solennemente dedicato a [[San Gabriele dell'Addolorata]].
 
Tutte le canne sono collocate in due corpi separati nelle due navate laterali del [[presbiterio]]. La consolle, a due tastiere di 61 note ciascuna e [[pedaliera|pedaliera concavo-radiale]] di 32, è anch'essa collocata nel presbiterio. L'organo è a [[sistema di trasmissione (organo)|trasmissione elettrica]].
 
== Personaggi sepolti in duomoDuomo ==
* [[San Berardo da Pagliara|San Berardo]], (vescovo di [[Teramo]] dal [[1116]] al [[1122]]), un tempo sepolto nella cripta, oggi nella cappella a lui dedicata;
* [[Muzio MuziiMuzij]], ([[1535]]-[[1602]]), pubblico amministratore e primo storico della città di Teramo;
* [[Principio Fabricii]], ([[1546]]-[[1618]]), uomo politico ed erudito. La sua tomba fu rimossa durante la ricostruzione barocca del [[1739]];
* [[Melchiorre Delfico]], ([[1744]]-[[1835]]), filosofo e uomo politico. Le sue spoglie furono sepolte nella cappella barocca che la famiglia Delfico aveva innel duomo. Nella cappella in stile barocco, demolita durante ili restaurorestauri degli anni trenta,. Inoltre erano sepolti altri membri della famiglia., Tratra essi quelcui Melchiorre II che era stato, vescovo di Muro;
*numerosi Numerosi vescovi, le cui salme sono poste nel Sepolcreto situato al di sotto dell'abside.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [[Francesco Savini]], ''Il Duomo di Teramo, storia e descrizione corredate di documenti e di 19 tavole fototipiche'', Roma, Forzani e C. tipografi del Senato, 1900, e ristampa anastatica, a cura del Rotary Club di Teramo, 2000;
* [[Francesco Savini]], ''Il restauro del duomo di Teramo'', Teramo, Tip. B. Cioschi, 1926;
* Ignazio Carlo Gavini, ''Storia dell'architettura in Abruzzo'', 2 volumi, Milano, Bestetti e Tumminelli, 1927-1928;
* Alberto Riccoboni, ''Vicende e fasti del Duomo di Teramo'', in “Teramo”, settembre-ottobre 1933, pp.&nbsp;58–62;
* Alberto Riccoboni, ''I grandiosi restauri del Duomo di Teramo'', in “L'illustrazione vaticana”, 12 dic. 1933, pp.&nbsp;33–38;
* Graziella Savorini Salvoni, ''Contributi alla storia della Cattedrale teramana'', in “Teramo”, febbraio 1933, pp.&nbsp;6–15;
* Giovanni Muzj,
** ''Il Duomo di Teramo risorge'', in "Il Solco", 8 ottobre 1938;
** ''Il Duomo di Teramo risorge. Il Ciborio'', in "Il Solco", 15 ottobre 1938;
** ''Il Duomo di Teramo risorge. Il Duomo visto dall'esterno nel 1583'', in "Il Solco", 27 ottobre 1938;
** ''Il Duomo di Teramo risorge. Il muro doppio della torre'', in "Il Solco", 3 novembre 1938;
** ''Il Duomo di Teramo risorge'', in "Il Solco", 19 novembre 1938; con numerose illustrazioni;
* ''Il Paliotto del Duomo di Teramo'', a cura dell'Ente Provinciale per il Turismo di Teramo, testo di Renato Giani, Genova, Sigla Effe, 1964, e successive edizioni del 1969 e del 1978;
* Mark J. Johnson, ''The Cathedral of Teramo and its expressions of secular episcopal power'', in “Studi Medievali”, XXXI, 1990, pp.&nbsp;193–206.
* ''Il Duomo di Teramo e i suoi tesori d'arte'', Pescara, Carsa, 1993;
** Gaetano Miarelli Mariani, Presentazione, p.&nbsp;6;
** capitolo primo: Dora Di Francesco, ''Lo sviluppo del Duomo di Teramo nel XII secolo'', p.&nbsp;8;
** capitolo secondo: Damiano V. Fucinese, ''Il patrimonio artistico'', p.&nbsp;68;
** capitolo terzo: Ezio Mattiocco, ''Il Paliotto di Nicola da Guardiagrele'', p.&nbsp;90;
* [[Mario Pomilio]], ''La Cattedrale di Teramo'', in ''Abruzzo. La Terra dei santi poveri'', a cura di Dora Pomilio e Vittoriano Esposito, Sant'Atto di Teramo, Edigrafital, 1997, vol. I, p.&nbsp;101;
* ''Il Duomo di Teramo nel ‘900, tra forma urbana e società civile'', Teramo, Deltagrafica, 1998;
** Gabriele Orsini, ''La cattedrale simbolo della città'', in ''Il Duomo di Teramo nel ‘900, tra forma urbana e società civile'', Teramo, Deltagrafica, 1998, pp. 17-20;
** Giada Vasanella, ''L'isolamento della Cattedrale di Teramo'', in ''Il Duomo di Teramo nel ‘900, tra forma urbana e società civile'', Teramo, Deltagrafica, 1998, 47-52;
** Francesco Tentarelli, ''Ciò che è vivo e ciò che è morto nell'arte barocca a Teramo. Note sulla cultura del restauro nel Ventennio'', in ''Il Duomo di Teramo nel ‘900, tra forma urbana e società civile'', Teramo, Deltagrafica, 1998, pp. 57-66;
** Paola Di Felice, ''Materiale erratico reimpiegato nella Cattedrale'', in ''Il Duomo di Teramo nel ‘900, tra forma urbana e società civile'', Teramo, Deltagrafica, 1998, pp. 67-76;
** Fausto Eugeni, ''Il Duomo di Teramo: rassegna stampa (1886-1968)'', in ''Il Duomo di Teramo nel ‘900, tra forma urbana e società civile'', Teramo, Deltagrafica, 1998, pp. 85-102;
* Maria Antonietta Adorante, ''Il Duomo di Teramo e i suoi tesori d'arte'', Pescara, Carsa, 2000;
* ''Il restauro della cappella di San Berardo nel duomo di Teramo'', San Gabriele di Isola del Gran Sasso, Editoriale Eco, 2001;
* Maria Grazia Rossi, ''Il duomo di Teramo e le cattedrali medievali abruzzesi'', in ''L'abruzzo nel Medioevo'', Pescara, Ediars, 2003, pp. 391-414;
* Maria Grazia Rossi, ''I restauri del duomo di Teramo. Interventi, uomini e istituzioni'', in “Abruzzo Contemporaneo”, 15/2004, pp.&nbsp;67–85;
* {{Cita testo
| cognome =
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}}
 
* Fabrizio Primoli, ''La Torre del Duomo di Teramo'', Teramo, Verdone Editore, 2009.
 
== Voci correlate ==
* [[Antependium di Teramo]]
* [[Torre del Duomo di Teramo]]
* [[Sirena antiaerea comunale di Teramo]]
* [[Anfiteatro romano di Teramo]]
* [[Chiese di Teramo]]
* [[Berardo da Teramo]]
* [[Ospedale psichiatrico di Teramo]]
* [[Teatro romano di Teramo]]
* [[Teramo]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Duomo (Teramo)|preposizione=sul|b=Disposizioni foniche di organi a canne/Europa/Italia/Abruzzo/Provincia di Teramo/Teramo/Teramo - Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta|b_preposizionepreposizione=sulla|b_etichetta=disposizione fonica dell'organo della cattedrale}}
 
== Collegamenti esterni ==
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*{{CulturaItalia}}
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*{{cita web
|cognome=Orsini
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*{{cita web
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|url=http://duomoteramo.comunite.it/index.htm
|titolo=Il Duomo di Teramo
|accesso=23 agosto 2016
|data=}}
 
*{{cita web
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|url=http://www.regione.abruzzo.it/xCultura/index.asp?modello=chiesaRomTE&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=chiesero5325&tom=325
|titolo=Cattedrale di Santa Maria Assunta
|opera=Patrimonio culturale
|editore=Regione Abruzzo
|accesso=23 agosto 2016
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}}
*[http://www.beweb.chiesacattolica.it/cattedrali/cattedrale/012/Chiesa+di+Santa+Maria+Assunta Chiesa di Santa Maria Assunta (Teramo)] su BeWeB - Beni ecclesiastici in web
 
{{Teramo}}
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