Confraternite e Compagnie al Palio di Asti: differenze tra le versioni

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Le '''[[confraternita (Chiesa cattolica)|confraternite]] e le [[Compagnia commerciale medievale|compagnie]] di [[Asti]]''', si affacciarono sulla scena cittadina nel [[XVII secolo]], ed ebbero grande importanza sociale fino alla fine del [[XIX secolo]].
{{quote|La confraternita è un microcosmo in miniatura i cui riti di elezione e di governo riproducono oppure ispirano [...] i riti municipali|Jacques Rossiaud}}
A loro, oltre all'opera di carità e volontariato per la comunità, va anche il merito di aver ampliato e rinnovato le celebrazioni per le feste di [[San Secondo d'Asti|san Secondo]] e della corsa del [[Palio di Asti|Palio]], trasformando quest'ultima, da corsa elitaria per nobili e borghesi a momento di aggregazione collettiva dell'intera popolazione.
Le '''[[Confraternita |Confraternite]] e le [[Compagnia|Compagnie]] di [[Asti]]''', si affacciarono sulla scena cittadina nel [[XVII secolo]], ed ebbero grande importanza sociale fino alla fine del [[XIX secolo]].
[[File:Processione battuti.jpg|thumb|upright=1.4|[[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Asti)|Cattedrale di Asti]]. ''Processione per la traslazione delle reliquie di [[San Secondo d'Asti|san Secondo]]'', di Francesco Fabbrica ([[1711]]). Nel particolare, i battuti di una confraternita astigiana.]]
A loro, oltre all'opera di carità e volontariato per la comunità, va anche il merito di aver ampliato e rinnovato le celebrazioni per le Feste di [[San Secondo d'Asti | San Secondo]] e della corsa del [[Palio di Asti | Palio ]], trasformando quest’ultima, da corsa elitaria per nobili e borghesi a momento di aggregazione collettiva dell'intera popolazione.
 
[[Immagine:Processione battuti.jpg|thumb|300px|[[Cattedrale di Santa Maria Assunta|Cattedrale di Asti]].<br>
''Processione per la traslazione delle reliquie di [[San Secondo d'Asti|San Secondo]]'', affresco di ''Francesco Fabbrica''([[1711]]).<br>
Nel particolare, i battuti di una confraternita astigiana.]]
==Notizie storiche==
Le Confraterniteconfraternite sono associazioni volontarie laiche, che si sono diffuse in periodo medievale.<br/> Sono state utilizzate principalmente dagli ordini predicatori e mendicanti ([[francescani]] e [[domenicani]]), come inquadramento delle popolazioni contadine, attraverso grandi movimenti penitenziali di massa.
 
Sono state utilizzate principalmente dagli ordini predicatori e mendicanti ( [[francescani]] e [[domenicani]]), come inquadramento delle popolazioni contadine, attraverso grandi movimenti penitenziali di massa.<br/>
Le Compagniecompagnie parrocchiali, invece, sorgono principalmente dopo il [[Concilio di Trento]] ([[1545]]/[[1563]]), sollecitate dall'attività predicatrice e missionaria degli ordini religiosi.<br/>
 
In un primo tempo le Confraternite erano miste, ma in seguito le donne costituirono delle loro associazioni, completamente autonome denominate Umiliate.
LeIn Confraterniteun primo tempo le confraternite erano miste, ma in seguito le donne costituirono delle loro associazioni completamente autonome, denominate "umiliate". Le confraternite possiedono solitamente una sede autonoma, mentre la Compagniacompagnia è collocata presso uno degli altari della Chiesachiesa parrocchiale. TuttiLa idivisa confratellidi avevanoogni unaconfraternita divisa,è caratterizzata da un colore distintivo che simboleggiavaindossano tutti i confratelli a simboleggiare l'uguaglianza tra gli iscritti.<br/>
 
Nelle cerimonie religiose, i "penitenti" portano un saio di tela detto "sacco", sormontato da un cappuccio, che in alcuni casi scende fino a coprire completamente il viso, lasciando solo i fori per gli occhi. La divisa di ogni Confraternita è caratterizzata da un colore distintivo.<br/>
Nelle cerimonie religiose, i "penitenti" portano un saio di tela detto "sacco", sormontato da un cappuccio, che in alcuni casi scende fino a coprire completamente il viso, lasciando solo i fori per gli occhi.
Le Confraternite sono governate da funzionari. Le cariche principali sono il '''Priore''' ed il '''vice-Priore''' , coadiuvati dai '''Consiglieri''', che nel caso astigiano variavano da quattro a non più di dodici.
 
Le confraternite sono governate da funzionari. le cariche principali sono il priore ed il vice-priore, coadiuvati dai consiglieri, ,che nel caso astigiano variavano da quattro a non più di dodici.
 
==Le confraternite ed il Palio==
Le prime a partecipare alla corsa del Palio furono le Confraternite della Santissima Annunziata e di San Michele, nel [[1640]] e [[1644]].
 
Le confraternite codificarono una serie di rituali e consuetudini di origine antica per regolamentare i festeggiamenti per il santo patrono e la corsa del Palio. Ci è noto infatti, dai documenti della Confraternita della SS.Trinità, che si assoldavano tamburini e trombettieri per le cerimonie della presentazione dei cavalli ("segnatura") e si acquistavano notevoli quantità di "bindello" (passamaneria) con i colori della Confraternita da distribuire ai confratelli durante la festa. Il giorno della corsa i confratelli, agghindati con le livree ed i colori di appartenenza, scortavano il cavallo ed il "paggio", che indossava la [[gavardina]] con i colori ufficiali della confraternita, alla partenza.
 
In caso di vittoria, la schiera dei confratelli iniziava il "giro della vittoria", un corteo dei vincitori per le vie, che visitava i luoghi del potere cittadino e le sedi dei sodalizi amici. Avveniva poi il ringraziamento a [[San Secondo d'Asti|san Secondo]] e al termine del giro, la consacrazione del palio nella chiesa del sodalizio.
 
Le grandi celebrazioni avvenivano una settimana dopo.
==Le Confraternite ed il Palio==
La chiesa della confraternita, pavesata a festa, accoglieva il corteo con in testa il paggio vincitore. La messa solenne era officiata dalle massime autorità ecclesiastiche e durante l'offertorio, il paggio consegnava il palio al priore, che lo poneva sull'altare maggiore tra le acclamazioni dei confratelli. Alla sera, avveniva una festa conclusiva notturna, con luminarie e fuochi artificiali nel territorio della Confraternita ed i confratelli nobili, aprivano i loro palazzi per balli e rinfreschi.
Le prime a partecipare alla Corsa del Palio furono le Confraternite della Santissima Annunziata e San Michele , nel [[1640]] e [[1644]].<br/>
[[File:San Michele Stemma.jpg|thumb|Stemma della confraternita di San Michele, da un documento del [[XVIII secolo]].]]
Le Confraternite codificarono una serie di rituali e consuetudini di origine antica per regolamentare i Festeggiamenti per il Santo Patrono e la corsa del Palio.<br/>
Ci è noto, infatti, dai documenti della Confraternita della SS.Trinità, che si assoldavano tamburini e trombettieri per le cerimonie della presentazione dei cavalli ( "segnatura"), si acquistavano notevoli quantità di "bindello" (passamaneria) con i i colori della Confraternita da distribuire ai confratelli durante la festa.<br/>
Il giorno della corsa, i confratelli agghindati con le livree ed i colori di appartenenza, scortavano il cavallo ed il "paggio" , che indossava la [[gavardina]] con i colori ufficiali della confraternita, alla partenza. <br/>
Nel caso di vittoria, la schiera dei confratelli iniziava il ''"Giro della Vittoria",'' un corteo dei vincitori per le vie, che visitava i luoghi del potere cittadino e le sedi dei sodalizi amici. <br/>
Poi avveniva il ringraziamento a [[San Secondo d'Asti|San Secondo]]. Quindi, al termine del Giro, avveniva la consacrazione del Palio nella Chiesa del sodalizio.
 
Ma le grandi celebrazioni avvenivano una settimana dopo.<br/>
La chiesa della Confraternita pavesata a festa , accoglieva il corteo con in testa il paggio vincitore.<br/>
La messa solenne era officiata dalle massime autorità ecclesiastiche e durante l'offertorio,il Paggio consegnava il Palio al Priore, che lo poneva sull'altare maggiore tra le acclamazioni dei confratelli.<br/>
Alla sera , avveniva una festa conclusiva notturna, con luminarie e fuochi artificiali nel territorio della Confraternita ed i confratelli nobili, aprivano i loro palazzi per balli e rinfreschi .
[[Immagine:San Michele Stemma.jpg |thumb|200px]]
===Arciconfraternita di San Michele===
{{vedi anche|Chiesa ex Confraternita di San Michele }}
La più antica della città, costituita dai battuti bianchi nel [[1606]], nel [[Rionerione Santa Caterina]], ma trasferitasi nel [[Rione San Martino-Borgo San Rocco |Rionerione San Martino]] per gestire l'importante ospedale di San Giuliano dei Pellegrini. La chiesa, presente tuttora sulla piazza San Martino , venne riedificata nel [[1744 ]].<br />L' [[Stefano Giuseppe Incisa|Incisa]] ci dice che la Confraternita, aveva il diritto di sfilare per ultima nelle processioni e sepolture, segno distintivo della sua vetustità. Vinse la corsa del [[Palio di Asti| Palio]] otto volte. Era celebre la sua rivalità con la Confraternita della Misericordia.
 
=== Confraternita della Piccola Annunziata ===
[[ImmagineFile:Annunziata stemma.jpg |thumb|200px|left|Incisione settecentesca della confraternita dell'Annunziata.]]
Sorta già nel [[XIV secolo]], (dice l' [[Stefano Giuseppe Incisa|Incisa]] nel [[1386]]) nel [[Borgoborgo Santa Maria Nuova]], aveva una prima chiesa all'incrocio tra via Fontana e corso Alfieri, tra la Chiesachiesa di Sant'Agostino e la [[Chiesachiesa di Santa Maria Nuova (Asti)|chiesa di Santa Maria Nuova]].<br> Era costituita dai battuti blu.

In questo periodo, narrano le cronache astesi, che la confraternita annoverava nobili ed intellettuali dell'epoca molto vicini al governo orleanese, tra cui il poeta e commediografo [[Giovan Giorgio Alione]], che scrisse ben due canti per detta confraternita.<br> />Nella prima metà del [[1600 |seicento]]Seicento, in seguito alle continue guerre che portarono quasi alla distruzione del Borgo di Santa Maria Nuova, la Confraternita si trasferì all'interno della cinta muraria , costruendo una nuova chiesa sull'attuale Piazzapiazza Medici, dirimpetto alla [[Torre Troyana|Torretorre dell'orologioOrologio]] nel [[Rione San Secondo]].<br />
La nuova chiesa, denominata ''"Piccola Annunziata''," per la presenza in città di un'altra chiesa con la stessa denominazione, già presente in città, era a pianta ottagonale, checome sidimostrano vede ancora nellealcune fotografie di inizio [[1900|Novecento]] ,e fu abbattuta per costruire al suo posto l'attuale Fontanafontana dell'Acquedotto ([[1908]]).<br />
I redditi e gli arredi furono impiegati per la costruzione della chiesa della parrocchia del [[Borgo Tanaro Trincere Torrazzo|Borgoborgo Tanaro]].<br>
 
Con più di quaranta vittorie, è il sodalizio che vanta più successi al palio.
Con più di quaranta vittorie è il sodalizio che vanta più successi al palio.
 
===Confraternita della Trinità===
{{vedi anche|Chiesa Confraternita della SS.Trinità e Sant'Evasio in Asti }}
[[ImmagineFile:Sonetto Trinità.jpg |thumb|200px |''Sonetto della Trinità per la Corsa del Palio, 1806'']]
La confraternita dei "battuti rossi" è l'unica ancora esistente e funzionante. Alla confraternita, nata prima del [[1570]], appartiene la chiesa, sorta a lato dell'Ospedaleospedale dei Pellegrini di S.Evasio, ed è situata in Viavia Cavour, nel [[ Rionerione San Paolo]], a pochi metri da dove la leggenda narra che sia nato [[Sant'Evasio|Evasio]], il primo vescovo della città.<br />
In origine, la zona era denominata '''Contradacontrada di San Quirico''', ed; il torrente Borbore, era nelle immediate vicinanze, al punto tale che vicino alla chiesa esisteva un ponte. La prima partecipazione documentata al Palio risale al [[1648]].Le vittorie sono otto.
====L'ex voto del 1677====
La Confraternita conserva un dipinto di anonimo pittore [[1600|seicentesco]], ( probabilmente Pietro Laveglia), che lo fece realizzare al termine della corsa del Palio dell’anno [[1677]].Questo quadro è esposto nella chiesa della Confraternita, tutti gli anni nel periodo del Palio. Esso riporta la scritta “ex voto”, per la grazia ottenuta per la vittoria e per le modalità ad essa relative.
Dopo la mossa il cavallo della Trinità disarciona quasi subito il suo fantino, e benché scosso prende il comando della gara mantenendola fino al termine. All’epoca, però gli Statuti del Palio recitano che per aver diritto al drappo il paggio giunto primo al traguardo doveva toccare il drappo stesso con un colpo del suo frustino, cosa che fece il secondo arrivato, il paggio del conte Capra. Ma il messo Giovanni Malone, probabilmente simpatizzante( o addirittura confratello) della Trinità, afferra l'asta del Palio e mentre il cavallo scosso giunge al traguardo, lo tocca sulla groppa.Scoppiano immediatamente le contestazioni, sia i confratelli della Trinità che i sostenitori del conte Capra pretendono la vittoria: la situazione, mette in grave difficoltà i giudici di gara, che assegnano il Palio alla Trinità, il cui cavallo comunque era giunto primo al traguardo. Sentenza che farà giurisprudenza nel regolamento della corsa, perché per la prima volta enuncia la regola, ancora oggi in vigore, di: ''“...Stare del solo Cavallo la Vittoria”.''<br/>
Il quadro a tutt’oggi costituisce la più antica testimonianza iconografica della corsa e del suo percorso, inquadrata nel contesto della città e del territorio circostante. Come in una striscia fumettistica, i cavalli partecipanti alla corsa sono ritratti in quattro sequenze:
*la partenza con la rovinosa caduta del fantino della Trinità
*l’entrata dei cavalli da porta [[Borgo San Pietro|San Pietro]]
*il difficoltoso passaggio dal Portone di [[Borgo Santa Maria Nuova| Santa Maria Nuova]]
*l’arrivo del cavallo scosso con il messo Malone che tende il palio verso di esso.
{{vedi anche|Mura di Asti}}
[[Immagine:Trinita'.jpg |thumb|center|650px|''Quadro ex voto del [[1667]], che ritrae il percorso del Palio alla lunga'']]
 
La prima partecipazione documentata al Palio risale al [[1648]]. Le vittorie sono otto.
===Confraternita della Misericordia===
[[Immagine:Misericordia stemma.jpg|thumb|left|200px]]
I confratelli della Misericordia, o "battuti neri" nacquero nel [[1572]], secondo Maurice Agulhon, i "'''neri'''" sono sorti più tardi rispetto ai "'''bianchi'''", a causa di una scissione dei confratelli dei ceti aristocratici, che mal sopportava l'aprirsi delle iscrizioni alle classi più umili.<br/>
I neri di Asti,utilizzarono in principio la chiesa di San Sisto,ed in seguito la Confraternita costruì la Chiesa di San Giovanni decollato o della Misericordia (1598), nel [[Rione Cattedrale]] tra via U.Rossi e via Carducci. L'edificio dopo il [[1914]],ha subito notevoli trasformazioni diventando locazione abitativa.
Compito della Confraternita era quello di assistere i condannati a morte , i carcerati e le partorienti povere. Infatti amministrava l'Opera pia Milliavacca (ora [[ Palazzo Mazzola(Archivio Storico del Comune di Asti)|Palazzo Mazzola]]) ed il Collegio delle orfane nei pressi della [[Cattedrale di Santa Maria Assunta |Cattedrale]].<br/>
Alla Confraternita maschile, si aggiunse ,quella femminile delle Umiliate con sacco grigio e croce e cordone nero, sotto la protezione di [[Santa Elisabetta]] regina d'[[Ungheria]], contessa di [[Turingia]], figlia del re [[Andrea d'Ungheria]],rimasta vedova, si fece terziaria francescana.<br/>
La confraternita, ha partecipato spesso nel [[1700 |settecento]] alla Corsa del [[Palio di Asti | Palio]], vincendone cinque edizioni.
[[Immagine:Viatosto confr.jpg |thumb|150px]]
 
===Confraternita di Viatosto===
{{vedi anche|Chiesa parrocchiale di Viatosto}}
Nata nel [[1600| seicento]] , aveva sede nella [[Chiesa parrocchiale di Viatosto |chiesa ]] del [[ Borgo Viatosto]],ad alcuni chilometri dal centro cittadino.
L'abito della Confraternita era un saio bianco con bindello blu
Era di reddito modesto a causa della totale estrazione rurale degli affiliati. Per le processioni ad Asti i confratelli si radunavano presso la Chiesa di Dio nel Borgo di San Marco ( l'attuale [[Rione Santa Caterina]]), e dopo l'abbattimento di questa, presso la Chiesa di San Giovanni, vicino alla [[Cattedrale di Santa Maria Assunta | Cattedrale]]. La Confraternita vinse due edizioni del [[Palio di Asti | Palio]]
 
====L'ex voto del 1677====
La Confraternita conserva un dipinto di anonimo pittore seicentesco, (probabilmente Pietro Laveglia), che lo fece realizzare al termine della corsa del [[Palio alla lunga (Asti)|Palio alla lunga]] dell'anno [[1677]] esposto nella chiesa della Confraternita, tutti gli anni nel periodo del Palio. Esso riporta la scritta “ex voto”, per la grazia ottenuta per la vittoria e per le modalità ad essa relative.<br />
Dopo la mossa il cavallo della Trinità disarciona quasi subito il suo fantino, e benché scosso prende il comando della gara mantenendola fino al termine.<br />All'epoca però, gli Statuti del Palio recitano che per aver diritto al drappo il paggio giunto primo al traguardo doveva toccare il drappo stesso con un colpo del suo frustino, cosa che fece il secondo arrivato, il paggio del conte Capra. Ma il messo Giovanni Malone, probabilmente simpatizzante (o addirittura confratello) della Trinità, afferra l'asta del Palio e mentre il cavallo scosso giunge al traguardo, lo tocca sulla groppa. Scoppiano immediatamente le contestazioni, sia i confratelli della Trinità che i sostenitori del conte Capra pretendono la vittoria: la situazione mette in grave difficoltà i giudici di gara, che assegnano il Palio alla Trinità, il cui cavallo comunque era giunto primo al traguardo. Sentenza che farà giurisprudenza nel regolamento della corsa, perché per la prima volta enuncia la regola, ancora oggi in vigore, di "...stare del solo cavallo la vittoria".
 
Il quadro a tutt'oggi costituisce la più antica testimonianza iconografica della corsa e del suo percorso, inquadrata nel contesto della città e del territorio circostante. Come in una striscia fumettistica, i cavalli partecipanti alla corsa sono ritratti in quattro sequenze:
*la partenza con la rovinosa caduta del fantino della Trinità;
*l'entrata dei cavalli da porta [[Borgo San Pietro (Asti)|San Pietro]];
*il difficoltoso passaggio dal portone di [[Borgo Santa Maria Nuova|Santa Maria Nuova]];
*l'arrivo del cavallo scosso con il messo Malone che tende il palio verso di esso.
{{vedi anche|Mura di Asti|Palio alla lunga (Asti)}}
[[File:Trinita'.jpg|thumb|center|upright=3|Quadro ex voto del [[1677]], che ritrae il percorso del [[Palio alla lunga (Asti)|Palio alla lunga]]]]
 
===Confraternita della Misericordia===
[[File:Misericordia stemma.jpg|thumb|left|Stemma della Confraternita della Misericordia da un'incisione settecentesca]]
I confratelli della Misericordia, o "battuti neri", nacquero nel [[1572]], secondo Maurice Agulhon, i "neri" sono sorti più tardi rispetto ai "bianchi", a causa di una scissione dei confratelli dei ceti aristocratici, che mal sopportava l'aprirsi delle iscrizioni alle classi più umili.<br />
I neri di Asti utilizzarono in principio la chiesa di San Sisto, ed in seguito la Confraternita costruì la chiesa di San Giovanni decollato o della Misericordia (1598), nel [[Rione Cattedrale]] tra via U.Rossi e via Carducci. L'edificio dopo il [[1914]] ha subito notevoli trasformazioni diventando locazione abitativa.
 
Compito della Confraternita era quello di assistere i condannati a morte, i carcerati e le partorienti povere. Infatti amministrava l'opera pia Milliavacca (ora [[palazzo Mazzola]]) ed il collegio delle Orfane nei pressi della [[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Asti)|cattedrale]].<br />
Alla Confraternita maschile, si aggiunse quella femminile delle umiliate con sacco grigio e croce e cordone nero, sotto la protezione di [[Santa Elisabetta d'Ungheria|Santa Elisabetta]] [[regina d'Ungheria]], contessa di [[Turingia]], figlia del re [[Andrea d'Ungheria]], che rimasta vedova, si fece terziaria francescana.<br />
La confraternita ha partecipato spesso nel [[XVIII secolo|Settecento]] alla Corsa del [[Palio di Asti|Palio]], vincendone cinque edizioni.
[[File:Viatosto confr.jpg|thumb|upright=0.7|Asti, la Madonna di Viatosto, incisione fine Settecento tratta da un documento della confraternita]]
 
===Confraternita di Viatosto===
{{vedi anche|Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice (Asti)}}
Nata nel Seicento, aveva sede nella [[Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice (Asti)|chiesa]] del [[borgo Viatosto]], ad alcuni chilometri dal centro cittadino.
L'abito della Confraternita era un saio bianco con bindello blu.
Era di reddito modesto a causa della totale estrazione rurale degli affiliati. Per le processioni ad Asti i confratelli si radunavano presso la chiesa di Dio nel borgo di San Marco (l'attuale [[rione Santa Caterina]]), e dopo l'abbattimento di questa, presso la chiesa di San Giovanni, vicino alla [[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Asti)|cattedrale]]. La Confraternita vinse due edizioni del [[Palio di Asti|Palio]]
 
===Confraternita di San Rocco===
{{vedi anche|Chiesa di San Rocco (Asti)}}
[[ImmagineFile:S.Rocco e chiesa.jpg|thumb|left|150pxupright=0.7|Asti, incisione settecentesca tratta da un documento della confraternita di San Rocco.]]
 
La Confraternita di San Rocco, dei "battuti verdi", aveva la sua primitiva sede nella Collegiatacollegiata di San Secondo, in particolare nella Cappellacappella detta del SS.Rosario e della Madonnina, poi si spostò; nel [[1637]] si spostò costruendo una piccola chiesa nella antica contrada dei filanti ([[Rione San Martino-Borgo San Rocco|Borgoborgo San Rocco]]). Ma essendo cresciuto il numero dei fedeli, i confratelli, acquistarono alcuni stabili adiacenti e costruirono una nuova chiesa su disegno e progetto dell'ingegnere Carlo Giulio Quadri.Intorno L'edificio fu concluso intorno al [[1720]]. l'edificio è concluso.La chiesa è situata a sinistra della vecchia Portaporta di San Martino, all'incrocio fra via Brofferio e via Grassi.

Vinse dodici volte la Corsacorsa del Palio.
 
===Compagnia di San Secondo===
{{vedi anche|Collegiata di San Secondo }}
[[ImmagineFile:Comp. S.SEcondo.jpg|thumb|220pxStemma della compagnia di San Secondo, incisione ottocentesca.]]
La Compagnia di San Secondo aveva sede nella cappella dedicata al Martiremartire astgianoastigiano nella [[Collegiata di San Secondo| Collegiatacollegiata di Asti]]. Si dedicava alla festa ed al culto del Santosanto Patronopatrono, interveniva economicamente nei restauri e nei lavori di manutenzione della chiesa. Infatti , dai documenti dell'archivio della Collegiatacollegiata, leggiamosi legge che la Compagnia fece ridipingere le volte della chiesa nel [[1779]] .<br />All'interno della cappella barocca affrescata dal Golzio, sono conservati i Palii antichi e le bandiere [[1600XVII secolo| Seicentescheseicentesche]] che raffigurano episodi della vita del Santosanto Patronopatrono.

La Compagnia ha partecipato al Palio con il colore rosso listato di bianco vincendo quattro volte.
 
==I colori==
*il colore bianco è il colore delle prime cappe indossate dai Flagellanti medievali , bianca è anche la divisa dei confratelli dell'Arciconfraternita-Madre del Gonfalone, prima Confraternita, la cui struttura sarà poi adottata da tutte le altre sorte in seguito.;
*il colore azzurro simboleggia la Vergine Maria e la sua ascensione al cielo;
*il colore rosso éè caratteristico dello Spirito Santo ed il fuoco della carità , in più il rosso simboleggia la divinità.;
*il colore nero simboleggia la terra, alla quale si torna con la morte, éè adottato, infatti, dalle Confraterniteconfraternite che danno un 'adeguata assistenza spirituale ai condannati a morte ;
*il colore grigio è quello della tela grezza dei primi frati dell'Ordine Francescanofrancescano.E' È tipico delle Confraternite della Penitenza;
*il colore verde riprende il colore delle vesti di Sansan Rocco , santo pellegrino . È anche il colore della speranza, della rifioritura, del ritorno alla vita (con la riacquisizione della fede) mediante il pellegrinaggio .
 
==Curiosità==
*Nel [[1779]], la Confraternita di San Michele vincevinse con un cavallo inglese di diciassette anni, "scartato" dal conte Peletta[[Pelletta]] perché ritenuto troppo vecchio.
*Al palio di Asti non parteciparono solo le confraternite e compagnie locali, ma anche quelle della provincia ed alcune volte anche di altre province e regioni d'Italia.<br />Per esempio il Palio del [[1730]], venne vinto dalla Compagnia di San Antonio di [[Monza]] e la Compagnia di San Bernardino di [[Ceresole Reale]] nel [[XVIII secolo]] si aggiudicò tre edizioni consecutive ([[1767]], [[1768]], [[1769]]).
 
==Bibliografia==
*G.Bera , Il Platano (XXV, 2000, fascicolo II).
*Asti edifici e palazzi nel medioevo. Bera G., Gribaudo Editore Se Di Co 2004 ISBN 88-8058-886-9
*Asti nelle sue chiese ed iscrizioni, ,S.G. Incisa C.R.A. 1974
*Confraternite, archivi, edifici, arredi nell'astigiano dal XVII al XX secolo, A.Torre 1999 Torino
*Il Borgo San Martino San Rocco nella storia di Asti, comitato Palio Rione S.Martino/ S.Rocco 1995 Asti
*Il Palio di Asti. Niccola Gabiani. seconda ed. 1931 Asti
*Il Palio di Asti. Ludovico Vergano , 1969 Asti
 
== Voci correlate ==
*[[Borgo Santa Maria Nuova]]
*[[Borgo Viatosto]]
*[[Palio di Asti]]
*[[Palio alla lunga (Asti)]]
*[[Rione Cattedrale]]
*[[Rione Santa Caterina]]
*[[Rione San Martino-Borgo San Rocco]]
*[[Rione San Paolo]]
*[[Rione San Secondo]]
*[[Rione San Silvestro]]
*[[Elenco delle vittorieVittorie al Palio di Asti XVIII secolo]]
 
*[[Elenco delle vittorie al Palio di Asti XIX secolo]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
*[{{cita web | 1 = http://www.comune.asti.it/cultura/mostre/corsa-lunga.shtml | 2 = Il "Palio alla lunga" ,mostra del Comune di Asti] | accesso = 26 agosto 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060721202115/http://www.comune.asti.it/cultura/mostre/corsa-lunga.shtml | dataarchivio = 21 luglio 2006 | urlmorto = sì }}
{{Portale|Asti}}
 
[[Categoria:Palio di Asti|Confraternite e Compagnie al Palio di Asti]]
[[Categoria:Palio di Asti]]