Ferrara: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Ferrara
|Panorama = Castello
|Didascalia =
|Voce stemma = Stemma di Ferrara
|Stato = ITA
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|Divisione amm grado 1 = Emilia-Romagna
|Divisione amm grado 2 = Ferrara
|Amministratore locale = [[
|Partito = [[
|Data elezione =
|Data rielezione = 9-6-2024
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = vedi [[#Frazioni|elenco]]
|Divisioni confinanti = [[Argenta]], [[Baricella]] (BO), [[Bondeno]], [[Canaro]] (RO), [[Copparo]], [[Ficarolo]] (RO)
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 2326
|Nome abitanti = ferraresi, estensi
|Patrono = [[
|Festivo = 23 aprile
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Ferrara (province of Ferrara, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Didascalia mappa =
}}
{{UNESCO
|tipoBene = patrimonio
|nome = Ferrara, città del Rinascimento e il suo Delta del Po
|nomeInglese = Ferrara, City of the Renaissance, and its Po Delta
|nomeFrancese = Ferrare, ville de la Renaissance, et son delta du Pô
|immagine = Castello_Estense.JPG
|anno = 1995
|tipologia = Culturale
|criterio = (ii) (iii) (iv) (v) (vi)
|pericolo = Non in pericolo
|link = 733
|linkMappa =
}}
'''Ferrara''' ({{audio|It-Ferrara.ogg}}, ''Fràra'' {{IPA|[ˈfraːra]}} in [[dialetto ferrarese]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />,<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> capoluogo dell'[[provincia di Ferrara|omonima provincia]] in [[Emilia-Romagna]].
Fu capitale del [[Ducato di Ferrara]] nel periodo degli [[Este]]nsi, quando rappresentò un importante centro politico, artistico e culturale. Lo [[Urbanistica di Ferrara|sviluppo urbanistico]] avvenuto durante il [[Rinascimento]], l'[[Addizione Erculea]], trasformò la città in un modello urbano che le valse il titolo di "prima capitale moderna d'Europa".<ref>{{cita web|url=https://www.cronacacomune.it/notizie/11354/scelta-ferrara-prima-capitale-moderna-deuropa.html|titolo=Scelta Ferrara, prima capitale moderna d'Europa|sito=cronacacomune.it|accesso=13 gennaio 2021}}</ref> Nel 1995 ottenne dall'[[UNESCO]] il riconoscimento di [[patrimonio dell'umanità]] per il centro storico e nel 1999 ne ottenne un secondo per il [[delta del Po]] e le sue [[delizie estensi]].
È sede universitaria ([[Università degli Studi di Ferrara]]) e arcivescovile ([[arcidiocesi di Ferrara-Comacchio]]). L'economia si basa storicamente sulla produzione agricola, ma possiede vari impianti industriali, in particolare nel [[Polo chimico di Ferrara|settore petrolchimico]], e un polo per le [[piccole e medie imprese]].
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Ferrara, 1974) - BEIC 6348889.jpg|thumb|verticale=0.7|Immagine tipica della campagna ferrarese in un servizio fotografico di [[Paolo Monti]] del 1974]]
Secondo i dati confermati dal [[Consorzio di bonifica pianura di Ferrara]], il territorio della provincia è per il 44% sotto il livello del mare, con depressioni che superano i - 4,5 metri in un'area compresa tra il [[Po]], il [[mare Adriatico]], il [[Reno (Italia)|Reno]] e il [[Panaro]]. L'origine alluvionale del territorio e il fatto che per secoli fosse stato soggetto a inondazioni ricorrenti ha indotto alle prime opere di bonifica realizzate dagli [[Este]]nsi (con [[Borso d'Este]] ed [[Ercole I d'Este]]) nelle immediate vicinanze della città (a [[Casaglia (Ferrara)|Casaglia]], Diamantina e La Sammartina) e poi all'intervento nel Polesine di Ferrara, voluto da [[Alfonso II d'Este]] nel 1580, quando la fase storica del ducato estense stava per concludersi.<ref>{{Cita web |url=http://www.bonificaferrara.it/index.php/il-consorzio/la-storia |titolo=La storia delle bonifiche ferraresi, su bonificaferrara.it |accesso=16 agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816210109/http://www.bonificaferrara.it/index.php/il-consorzio/la-storia |urlmorto=sì }}</ref> Tra gli architetti che contribuirono all'opera, figura [[Giovan Battista Aleotti]]. In breve tempo, anche a causa dell'abbassamento del suolo dovuto a fenomeni di [[subsidenza]]<ref>{{Cita web |url=http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/suolo-e-territorio/rischio-ad-evoluzione-lenta/subsidenza |titolo=Subsidenza, da Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, su isprambiente.gov.it |accesso=19 agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180819182241/http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/suolo-e-territorio/rischio-ad-evoluzione-lenta/subsidenza |urlmorto=sì }}</ref>, si perdettero molti dei risultati positivi ottenuti inizialmente e le bonifiche furono necessariamente ripetute (quando ormai Ferrara era tornata sotto dominio papale) con gli interventi voluti dai papi [[Papa Gregorio XIII|Gregorio XIII]], [[Papa Clemente VIII|Clemente VIII]], [[Papa Innocenzo X|Innocenzo X]] e [[Papa Benedetto XIV|Benedetto XIV]]. Le bonifiche che ebbero un effetto più duraturo si attuarono tuttavia in seguito, nel corso del [[XIX secolo]], grazie ai nuovi mezzi meccanici a disposizione.
Il territorio, considerata la sua genesi e le vicende storiche, è contraddistinto da numerosi canali artificiali per l'irrigazione e il drenaggio delle campagne, rese coltivabili e abitabili. Esso risulta totalmente pianeggiante, con un'altitudine compresa tra 2,4 e {{M|9|u=m s.l.m.}}, e una superficie di {{M|405,16|ul=km2}}, il che rende Ferrara il diciassettesimo comune per estensione in Italia. Confina a nord con la regione [[Veneto]], in particolare con la [[provincia di Rovigo]], e a sud con la [[città metropolitana di Bologna]].
Il fiume [[Po]] (che nel corso dei secoli ha più volte cambiato il suo corso) ha influenzato la città sin dalla nascita e ne ha condizionato lo sviluppo. Il territorio comunale e molta parte di quello provinciale costituiscono un paesaggio modificato artificialmente, risultato dell'azione umana concretizzatasi nelle grandi opere di bonifica ricordate. La città si trova a un'altitudine inferiore al livello medio delle acque del Po e il fiume deve essere per questo controllato da argini imponenti. Serve un continuo lavoro delle pompe idrovore per non far sommergere la pianura dall'acqua e permettere così che le acque derivanti dalle precipitazioni vengano avviate verso il mare attraverso i numerosi canali artificiali.<ref>{{cita web|url=http://www.bonificaferrara.it/index.php/il-consorzio/il-territorio|titolo=Consorzio di bonifica Ferrara}}</ref>
=== Clima ===
La situazione climatica di Ferrara, rilevata dalla [[stazione meteorologica di Ferrara San Luca]], evidenzia una [[primavera]] naturalmente variabile nella sua prima parte, con colpi di coda invernali, seguita da giornate piacevoli senza picchi nella temperatura, mentre le precipitazioni risultano frequenti.
L'[[estate]] è calda e afosa, spesso interrotta da temporali anche violenti, con grandinate e un temporaneo abbassamento della temperatura. Con l'[[anticiclone delle Azzorre]], arrivano giornate soleggiate e calde, con temperature nella media del periodo. Con l'[[anticiclone subtropicale africano]], arrivano invece ondate di calore intenso, con un alto tasso di umidità per diverse settimane: nei giorni più caldi si possono superare i 40 gradi, come è successo, per esempio, nell'agosto del 2017.
L'[[autunno]] è molto fresco, umido e piovoso. Nella sua seconda parte inizia ad essere rigido e con caratteristiche pressoché invernali. Solitamente arriva la [[nebbia]] nelle ore mattutine e serali a causa della conformazione del suolo, che porta a ristagno d'aria.
[[File:Walls of Ferrara shrouded in heavy fog.jpg|thumb|Bastione delle mura vicino a Porta Mare in un giorno di nebbia.]]
L'[[inverno]] è decisamente rigido, con piogge e nevicate di media entità e frequente presenza di nebbia. Nel mese di gennaio la temperatura minima si attesta su una media di -0,9 °C e la massima di circa +4 gradi. La temperatura media del mese di gennaio è di +1,6 °C. Con l'alta pressione, l'inversione termica notturna può portare la temperatura sensibilmente sotto allo zero, provocando estese e intense gelate. Di giorno, in presenza di nebbia, la temperatura si mantiene prossima allo zero. Le correnti fredde orientali possono portare il [[Buran (vento)|burian]] dalle steppe russe, che provoca intense nevicate oppure giornate soleggiate, ma gelide.
La [[Classificazione climatica dei comuni italiani|classificazione climatica]] di Ferrara è: zona E (gr-g = 2326)
{{ClimaAnnuale
| nome =
| tempmax = 4.1, 7.4, 12.7, 17.
| tempmin = -0.9, 0.8,
| pioggia = 39, 41, 53, 62, 62, 61, 44, 47, 56, 75, 64, 48
| giornipioggia = 6, 6, 8, 8, 9, 7, 4, 5, 6, 8, 8, 7
| vento = W, NE, NE, NE, NE, NE, NE, NE, NE, NE, W, W
| intensità =
}}
*Dal 2003 Ferrara aderisce alla rete [[Alleanza per il clima]]. La provincia ha programmato investimenti per 15 milioni di euro per l'efficienza energetica.<ref>{{cita libro|titolo=Developing adaptation policy and practice in Europe: multi-level governance of climate change|curatore=E. Carina H. Keskitalo, political science department of social and economic geography, Umeå University, Sweden|editore=Springer |città=Dordrecht|anno=2010|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=H78uqYbtXSoC&pg=PA259&lpg=PA259&dq=Climate+Alliance+ferrara&source=bl&ots=ULJnJ3mNHE&sig=lRoc8ww1OgALh4KT5ow6UhVjZDM&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjTrem8rIDdAhWkKMAKHQEQAHsQ6AEwBHoECAYQAQ#v=onepage&q=Climate%20Alliance%20ferrara&f=false|sbn=PUV1423725}}</ref><ref>{{Cita web|url =http://www.climatealliance.org/newsroom/news/news-detail/province-of-ferrara-develops-eur15million-investment-programme-for-energy-efficiency.html|titolo =Province of Ferrara develops € 15million investment programme for energy efficiency|sito=climatealliance.org |editore =[[Alleanza per il clima|Climate Alliance]]|data =5 settembre 2017|lingua =en |citazione =Investments will focus on deep energy retrofitting measures and the replacement of some 27,000 public lighting points with LED technology|accesso =29 agosto 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url =http://servizi.comune.fe.it/4176/proee|titolo =Gli Acquisti Verdi Promuovono l’Efficienza Energetica |sito =servizi.comune.fe.it|editore =Comune di Ferrara|data =27 novembre 2012|accesso =22 agosto 2018}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.improntaetica.org/2010/11/lacre-local-alliance-for-climate-repsonsibility/ |titolo=LACRe – Local Alliance for Climate repsonsibility, su improntaetica.org |accesso=22 agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180822152618/http://www.improntaetica.org/2010/11/lacre-local-alliance-for-climate-repsonsibility/ |urlmorto=sì }}</ref>
== Sismicità ==
[[File:0 Terremoto 20 maggio 2012 - Ferrara 03.jpg|thumb|Effetti della scossa di terremoto del 20 maggio 2012 in piazza Savonarola.]]
La città in epoca storica ha avuto due eventi sismici importanti e devastanti, il [[terremoto di Ferrara del 1570]] e il più recente [[terremoto dell'Emilia del 2012]]. Quest'ultimo ha raggiunto magnitudo massima 5.9, con epicentro nei comuni confinanti della provincia di Modena. Si sono avute poi molte scosse minori, una di magnitudo 5.1 nel comune di [[Vigarano Mainarda]] e una di magnitudo 4.0 all'interno del territorio comunale. Numerosi edifici pubblici sono stati resi inagibili e seri danni si sono avuti al patrimonio artistico, agli edifici scolastici, all'università, all'ospedale e alle chiese. Molti danni hanno subito anche migliaia di abitazioni civili, con circa 1.135 sfollati.<ref>[http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2012/05/20/news/forte-scossa-di-terremoto-tre-morti-danni-ingenti-nell-alto-ferrarese-1.4815724 Terremoto, ancora scosse nel Ferrarese durante la notte. Bilancio: sette morti]</ref><ref>[https://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/provincia/2012/05/26/718849-terremoto-san-carlo-evacuazione-sfollati-alta-tensione.shtml Pericolo crolli, residenti sfollati: alta tensione a San Carlo]</ref><ref>[https://www.ilpost.it/2016/08/26/terremoto-emilia-ricostruzione-quattro-anni/ La situazione in Emilia, quattro anni dopo]</ref>
La classificazione sismica fa rientrare il territorio di Ferrara nella zona sismica 3 (pericolosità sismica bassa, con possibili scuotimenti modesti).<ref>{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/emilia-romagna/67-ferrara/rischio-sismico/|titolo=Rischio sismico di Ferrara}}</ref><ref>{{cita web|url=http://servizi.comune.fe.it/7531/rischio-sismico|titolo=Rischio Sismico}}</ref>
== Origini del nome ==
[[File:0 Via Porta San Pietro 06.jpg|thumb|left|Edificio in [[via Porta San Pietro]], cuore dell'antico ''Castrum bizantino'' di Ferrara.]]
Non esistono fonti certe sull'etimologia del nome ''Ferrara'' anche se appare molto probabile che non nasca in epoca romana e che quindi sia comparso successivamente, nel Medioevo. Del resto la città è nata relativamente tardi rispetto ad altri insediamenti vicini come [[Ravenna]], [[Spina (città)|Spina]] e [[Voghenza]].<ref>{{Cita|Treccani32}}.</ref> È senza fondamento anche la derivazione [[Bibbia|biblica]]; nessun ''Ferrato'' è mai citato nel testo sacro. Mitico pure il fatto che la città sia stata fondata da un certo Marco che qui sarebbe giunto accompagnato, tra gli altri, da una ragazza [[troia]]na di nome ''Ferrara''. Si vorrebbe che l'immagine di tale fanciulla sia quella che compare scolpita sulla porta minore della [[Cattedrale di San Giorgio (Ferrara)|cattedrale]], a destra, e detta anticamente ''Madonna Frara''. Si è pensato al [[ferro]] che veniva lavorato nel territorio o che il nome sia venuto dal [[farro]], il cereale molto usato dai [[roma]]ni e abbondante nel Ferrarese; ''Farraria'', cioè terra dove si coltiva il [[farro]]. Altra supposizione è legata alle importanti fiere che si tenevano in zona due volte l'anno. Il luogo dove queste si svolgevano veniva chiamato ''Feriarum area''<ref>[https://books.google.it/books?id=7xHJLGq4ZKEC&pg=PA123&dq=Feriarum+area&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj7pKSxxdPcAhVDzYUKHXL0B6AQ6AEIKDAA#v=onepage&q=Feriarum%20area&f=false Le città del sogno: idee per una politica culturale, di Claudio Stroppa]</ref> (piazza delle fiere). Certo è che la prima sede vescovile sorta dopo il trasferimento forzato da Voghenza veniva chiamata ''[[Contrada di Borgo San Giorgio#Storia|Ferrariola]]''<ref>[https://books.google.it/books?id=HbgpAAAAYAAJ&pg=PA78&lpg=PA78&dq=ferrariola&source=bl&ots=_Tc-wN4BcJ&sig=5lQh1-ZzmRPzOTamBap4fOlWza4&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiS_ey0w9PcAhUFQd4KHY4BBnw4ChDoATABegQICRAB#v=onepage&q=ferrariola&f=false Istoria dell'antica città di Comacchio, di Giovanni Francesco Ferro]</ref><ref>[https://books.google.it/books?id=rTI8AAAAcAAJ&pg=PA343-IA1&lpg=PA343-IA1&dq=ferrariola&source=bl&ots=DIB7LxJW8Y&sig=lSYmwaXM2GgD6POhBcMSdNnXNwk&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiS_ey0w9PcAhUFQd4KHY4BBnw4ChDoATAJegQIARAB#v=onepage&q=ferrariola&f=false Descrittione di tutta l'Italia, et isole pertinenti ad essa, di Leandro Alberti]</ref> (''Forum Alieni'') e che poco dopo, nel [[VII secolo]], fu fondato il ''Castrum Ferrariae'',<ref>[https://books.google.it/books?id=TtF_CwAAQBAJ&pg=PA121&dq=Castrum+Ferrariae&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjs4rjfxNPcAhUozYUKHaisDJwQ6AEIKDAA#v=onepage&q=Castrum%20Ferrariae&f=false Carta archeologica medievale del territorio ferrarese. II. Le vie d'acqua in rapporto al nodo idroviario di Ferrara, di Stella Patitucci Uggeri]</ref> più comunemente noto come [[Castello dei Curtensi|Castrum bizantino]].<ref>{{Cita|C.Bassi 2|p. 25}}.</ref>
== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Ferrara}}
{{Citazione|''Ancor oggi non è difficile, frugando in certe bottegucce di Ferrara, mettere le mani su cartoline vecchie di almeno cinquant'anni. Sono vendute ingiallite dal tempo, macchiate di umidità. Una di queste mostra corso Giovecca, la principale arteria cittadina, come era allora, verso la fine del secolo scorso.''|[[Giorgio Bassani]], ''[[Cinque storie ferraresi|La passeggiata prima di cena]]''}}
=== Nascita della città (VII e VIII secolo) ===
[[File:0 Ferrara - Ferrariola - Castrum - Castel Tedaldo - Belvedere - Mura.jpg|thumb|Posizione dell'antica ''Ferrariola'' e della [[basilica di San Giorgio fuori le mura]], prima sede vescovile di Ferrara.]]
La nascita della città di Ferrara si deve alle continue invasioni barbariche che devastarono [[Voghenza]] fra il [[VII secolo|VII]] e l'[[VIII secolo]] mentre [[Stato Pontificio|papato]] ed [[Esarcato d'Italia|esarcato]] continuavano a contendersi il controllo dell'allora sede vescovile (mentre era vescovo [[Maurelio di Voghenza|san Maurelio]], patrono di Ferrara con [[san Giorgio]]). Maurelio, che aveva scelto la fedeltà alla chiesa di Roma, venne ucciso e Voghenza non fu più sede vescovile, spostata al [[Contrada di Borgo San Giorgio|borgo San Giorgio]], (la ''Ferrariola''),<ref>[https://books.google.it/books?id=0R9XAAAAcAAJ&pg=PA9&lpg=PA9&dq=voghenza+barbari+vescovo&source=bl&ots=qSeQH8MWNb&sig=A35FEKHJKXe_jes4KHrfNfJvGQ8&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiN2cP35dPcAhUQyKQKHaZAAtgQ6AEwAHoECAkQAQ#v=onepage&q=voghenza%20barbari%20vescovo&f=false Le chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni, Volume 4, di Giuseppe Cappelletti]</ref> sulla riva destra del fiume [[Po]] in corrispondenza del [[Castello dei Curtensi|castrum]] che si trovava sulla riva opposta e questo primo insediamento corrisponde al sito dell'antica [[basilica di San Giorgio fuori le mura]].<ref>{{Cita|C.Bassi 2|pp.26,27}}.</ref> A metà dell'[[VIII secolo]] Ferrara, citata con questo nome da re [[Astolfo (re)|Astolfo]], uscì dalla sfera di [[Esarcato d'Italia|influenza bizantina]] e venne conquistata dai [[Longobardi]].<ref>[https://books.google.it/books?id=pu0XH63IEb4C&pg=PA13&lpg=PA13&dq=re+longobardo+Astolfo+Ferrara&source=bl&ots=gQmq4ACYYW&sig=_-ohgsnCpjyE1KiI2RmSH6akbzc&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjslZbmpNXcAhVG3RoKHWHMD9I4ChDoATACegQICRAB#v=onepage&q=re%20longobardo%20Astolfo%20Ferrara&f=false Dei diversi dominj a' quali è stata soggetta Ferrara e de' principi che la governarono dalla sua origine sino all'anno 1816. Quadro cronologico-storico del canonico Francesco Leopoldo Bertoldi, di Francesco Leopoldo Bertoldi]</ref>
=== Età romanica (dal IX al XII secolo) ===
[[File:0 Via Ripagrande - Ferrara 13.jpg|thumb|left|verticale=0.7|[[Via Ripagrande]], qui all'angolo con via Del Turco, è una delle prime vie dell'urbanizzazione cittadina.]]
Attorno alla metà dell'[[VIII secolo]] l'intera regione, che comprendeva anche [[Ravenna]], [[Bologna]] ed [[Adria]], venne donata da [[Pipino il Breve]], re dei [[Franchi]], a [[papa Stefano II]]. Tuttavia, l'inclusione del regno longobardo nell'[[Impero carolingio]] rese vane le rivendicazioni pontificie. Nella seconda metà del X secolo [[Ottone I di Sassonia]] conquistò il [[Regno d'Italia (Sacro Romano Impero)|regno d'Italia]], che venne così integrato nel [[Sacro Romano Impero]]. Ferrara rimase tuttavia legata alla Chiesa e [[papa Giovanni XV]], dopo la morte di Ottone e considerando l'emergere di nuove famiglie nobili (tra le quali i [[Canossa (famiglia)|Canossa]]), concesse la città come feudo a [[Tedaldo di Canossa]].<ref>{{Cita|C.Bassi 2|pp.28,29}}.</ref> Il primitivo insediamento difensivo del ''castrum bizantino'' continuò ad espandersi spostando così il centro politico e religioso dal borgo di San Giorgio all'altra sponda del Po. In queste prime fasi la città si sviluppò seguendo il corso del fiume, fu una ''città lineare'',<ref group=nota>città lineare è quel tipo di organizzazione urbana che ha un prevalente andamento longitudinale, lungo una strada, contro la sponda di un fiume... {{Cita|C.Bassi 1|p. 26}}.</ref> e solo in seguito l'abitato iniziò ad occupare nuove aree settentrionali. Nel 1135 la sede vescovile venne spostata nella nuova [[Cattedrale di San Giorgio (Ferrara)|cattedrale di Ferrara]], innalzata a nord del primitivo insediamento del ''castrum''.
L'affermarsi di distinti poteri (religioso e politico) unito alla struttura urbana che si stava delineando concluse questa fase di città nascente. Sorse, oltre alla nuova cattedrale, il [[Palazzo Municipale (Ferrara)|palazzo del municipio]], e vennero realizzate o ampliate nuove strade, a partire da [[via Ripagrande]] e via Capo delle Volte, che costeggiavano sin dai primi tempi la riva sinistra del [[Po]].
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Ferrara, 1969) - BEIC 6330739.jpg|thumb|[[Monastero di Sant'Antonio in Polesine]]. Servizio fotografico di [[Paolo Monti]] del 1969. (Il polesine nel nome del monastero è inteso come un terreno rialzato e circondato dalle acque).<ref>{{Cita|C.Bassi 3|p. 23}}.</ref>)]]
Nel 1173 [[Guglielmo II Adelardi]], esponente della fazione guelfa cittadina, partecipò con [[Aldruda Frangipane]], contessa di [[Bertinoro]], alla lega per la difesa della città di [[Ancona]], assediata dalle forze imperiali di [[Cristiano di Magonza]].<ref>{{Cita libro|titolo=Boncompagni Liber de obsidione Ancone (A. 1173)|autore=[[Boncompagno da Signa|Boncompagnus]]|curatore=Giulio Cesare Zimolo|Zanichelli|città=Bologna|anno=1937|lingua=it|oclc=69226377}}</ref>
=== Presa del potere da parte degli Este ===
Le famiglie di maggior rilevo a Ferrara attorno ai secoli XII e XIII furono [[Torelli (famiglia)|Torelli]], Casotti, Aldigeri e Marchesella. Guglielmo dei Marchesella dispose che, in caso di scomparsa senza eredi del fratello, parte delle sue sostanze andassero a Guglielmo e Linguetta, figli di una sorella. Le nozze di [[Azzo VI d'Este]] con [[Marchesella Adelardi]], anche se secondo alcune fonti il matrimonio non venne mai celebrato, facilitarono l'ascesa degli Este.<ref>{{Cita libro|titolo=Gli estensi. Storia di mille anni|autore=Luciano Chiappini|città=Ferrara|editore=Corbo Editore|anno=2001|isbn=978-88-8269-029-8|pag. 29-30}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/aldighiero-fontana_(Dizionario-Biografico)/|titolo=FONTANA, Aldighiero|editore=[[Istituto dell'Enciclopedia Italiana]]|accesso=29 novembre 2023}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Andrea Castagnetti|titolo=La società ferrarese (secoli XI-XIII)|città=Verona|editore=Libreria Universitaria Editrice|anno=1991|url=http://www.rmoa.unina.it/2615/1/castagnettiVIIvolume_societaferrarese.pdf|pag. 26}}</ref> Nel 1240 Ferrara fu assediata dai veneziani, alleati con i mantovani. Agli inizi del [[XIV secolo]] gli [[Este]] scontrarono con [[Bologna]], [[Mantova]] e [[Verona]] e vennero minacciati nella stessa Ferrara. [[Azzo VIII d'Este]] chiese aiuto alla [[Repubblica di Venezia]] ottenendo rinforzi, ma alla sua morte il trono passò al nipote [[Folco II d'Este]] e non al figlio [[Fresco d'Este]], che venne escluso dalla successione. Fresco, per sostenere il suo diritto e ottenere un'investitura ufficiale come signore della città, offrì il feudo di Ferrara a [[papa Clemente V]].
[[File:Ercole I d'Este.jpg|thumb|left|Ritratto di [[Ercole I d'Este]]]]
==== Le guerre con la Repubblica di Venezia ====
Il papa inizialmente sostenne il marchese [[Francesco d'Este (XIV secolo)|Francesco]] ma nel 1308 iniziò una nuova [[Guerra di Ferrara (1308-1309)|guerra]] per il controllo di ampi territori a nord ed a sud del [[Po]]. La [[Repubblica di Venezia]] dichiarò guerra allo Stato della Chiesa per mantenere il possesso di [[Castel Tedaldo]], importante roccaforte di Ferrara. Come reazione i legati pontifici ottennero la scomunica del doge di Venezia e di tutti coloro che avessero sostenuto l'occupazione della città. Il conflitto ebbe un esito favorevole per gli [[este]]nsi ma questi dovettero attendere il 1332 perché il potere tornasse di nuovo e stabilmente nelle loro mani.
Alla fine del [[XV secolo]] scoppiò una nuova [[Guerra di Ferrara (1482-1484)|guerra]] quando [[Girolamo Riario]], nipote del [[papa Sisto IV]] e [[storia di Forlì|signore di Forlì]] ed [[Imola]] tentò di allargare il proprio dominio stringendo un'alleanza con lo [[stato pontificio]] e la [[repubblica di Venezia]] per impossessarsi di Ferrara. Dopo alterne vicende militari si arrivò alla [[pace di Bagnolo]] che lasciò Ferrara alla casa estense ma costrinse [[Ercole I d'Este]] a cedere [[Rovigo]] ed il [[Polesine]] a Venezia, rinunciando così ai territori a nord del Po. Nel XVI secolo Ferrara ritornò in guerra schierandosi contro la Repubblica di Venezia nella [[Lega di Cambrai]].
[[File:Palazzo schifanoia, salone dei mesi, 04 aprile (f. del cossa), Borso assiste al Palio di San Giorgio e dà moneta al buffone Scoccola 02.JPG|thumb|Palazzo Schifanoia, salone dei mesi, Borso assiste al Palio di San Giorgio e dà una moneta al buffone Scoccola.]]
==== Il Concilio di Basilea, Ferrara e Firenze ====
Ferrara fu sede, tra l'8 gennaio 1438 e l'inizio del 1439, di un importante [[concilio ecumenico]] che aveva tra le sue finalità la ricerca di dialogo con la [[Chiesa ortodossa]], la lotta all'eresia degli [[Hussiti]] e la riforma della Chiesa. Il [[Concilio di Basilea, Ferrara e Firenze|Concilio]] si spostò a Firenze in seguito allo scoppio di una epidemia di peste.<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/concilio-di-ferrara-firenze_%28Enciclopedia-Italiana%29/ FERRARA-FIRENZE, Concilio, di Vincenzo Bellini su treccani.it]</ref>
====
[[File:Ferrara-Stemma - Quattrino del 1381.jpg|thumb|left|Quattrino di Ferrara del 1381.]]
A Ferrara, quando ormai la struttura amministrativa aveva raggiunto una sua solidità malgrado l'insicurezza politica, divenne molto attiva una zecca che coniò varie monete. Tra queste la prima fu il ''Ferrarese'' o ''Ferrarino'', chiamato ''Denaro Ferrarese'', che aveva un valore superiore all'altra moneta coniata in quel periodo dalla stessa zecca, il ''Bagattino''.<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/ferrara/ citazione da Treccani on line: ''Nella zecca di F. del 13° sec., il ferrarino era il denaro equivalente a 1 bagattino e un terzo.'']</ref> Entrambe le monete su una faccia riportavano il nome dell'imperatore, Fredericus, con le lettere F.D.R.C. circondate dalla parola IMPERATOR, e sull'altra faccia una croce circondata dal nome FERRARIA.<ref>[https://books.google.it/books?id=HcZVAAAAcAAJ&pg=PA8&lpg=PA8&dq=zecca+Ferrara++ferrarino+bagattino&source=bl&ots=xsMc33zDTt&sig=CG9hLV0LWAdpSxO2FbI5SA9CPvE&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiiq6DMztvcAhWjzIUKHdmyDjUQ6AEwDXoECAAQAQ#v=onepage&q=zecca%20Ferrara%20%20ferrarino%20bagattino&f=false Delle monete di Ferrara trattato, di Vincenzo Bellini]</ref>
Il secolo successivo vennero coniate diverse altre monete, tra queste il ''[[Quattrino]] di Ferrara'', che su una faccia riportava per la prima volta lo stemma del comune e sull'altra l'effige del vescovo di [[Voghenza]] [[Maurelio di Voghenza|San Maurelio]].
=== Gli Estensi dal XV secolo alla devoluzione ===
Dal loro insediamento gli [[Este]]nsi governarono la città per quasi tre secoli rendendola capitale di uno stato piccolo ma culturalmente attivissimo. Ferrara iniziò ad affermarsi nella seconda metà del [[XV secolo]] con il marchese [[Leonello d'Este]]. L'investitura ducale di [[Borso d'Este]] nel 1471 da parte del papa fu un riconoscimento fondamentale ed [[Ercole I d'Este]] fece raggiungere alla città il massimo splendore realizzando, nel 1492, l'[[Addizione Erculea]], il progetto urbanistico di [[Biagio Rossetti]] che rese Ferrara la ''prima città moderna d'[[Europa]]''<ref>{{Cita|B.Zevi|p. 47}}.</ref> e che ampliò verso nord la superficie cittadina su uno schema razionale, con vie larghe e rettilinee, incroci studiati anche dal punto di vista scenografico, nuove piazze e grandi palazzi rinascimentali. Alla corte convennero alcuni tra gli artisti ed i letterati di maggior rilievo del tempo come [[Piero della Francesca]], [[Pisanello]], [[Leon Battista Alberti]], [[Andrea Mantegna]] e [[Rogier van der Weyden]]. Nacque la [[scuola ferrarese]] in pittura, con [[Cosmè Tura]], [[Ercole de' Roberti]] e [[Francesco del Cossa]]. Arrivarono [[Dosso Dossi]], [[Tiziano Vecellio]], [[Giovanni Bellini]], [[Matteo Maria Boiardo]], [[Ludovico Ariosto]] e [[Torquato Tasso]].
Fu presente il musicista [[Luzzasco Luzzaschi]] e quando Ferrara divenne parte dello Stato della Chiesa il suo allievo [[Girolamo Frescobaldi]] fu accolto a Roma come organista in San Pietro.
[[File:La Regina (colubrina) Ferrara, piazza Castello.jpg|thumb|left|La colubrina detta la ''Regina'', di [[Annibale Borgognoni]]. Copia presente in piazza Castello, a Ferrara]]
La presenza dell'[[Università degli Studi di Ferrara|università]], fondata già nel [[XIV secolo]] su autorizzazione del [[papa Bonifacio IX]] nel [[1391]] e su richiesta di [[Alberto V d'Este]], contribuì, in quei secoli, a far arrivare tra le mura cittadine [[Niccolò Copernico]], [[Giovanni Pico della Mirandola]], [[Paracelso]] e [[Gabriele Falloppio]].
Il ducato di [[Ercole II d'Este]], nel pieno della potenza estense, merita attenzione per due aspetti particolari. L'amore del duca per le artiglierie lo portò a far diventare Ferrara una potenza militare e una delle capitali europee nella produzione di modernissime artiglierie. Arrivò in città il massimo esperto del tempo, [[Annibale Borgognoni]], artefice, tra le altre, di una colubrina capolavoro chiamata la [[Regina (Ferrara)|Regina]]. L'esercito ducale quindi poteva contare su armi all'avanguardia per i tempi.
La moglie di Ercole II poi era [[Renata di Francia]] e ciò rese di fatto la città un centro di diffusione della [[riforma protestante]] in Italia. A Ferrara arrivò, seppure non ufficialmente, anche [[Giovanni Calvino]], e questo non fu certo gradito dalla [[Chiesa cattolica]] romana.
==== Presenza ebraica ====
La comunità ebraica fu determinante sin da prima della presa di potere da parte della famiglia [[este]]nse e del raggiungimento del rango ducale da parte della signoria<ref>{{Cita|Franceschini}}.</ref> ma fu certamente col 1492 che si verificò un mutamento qualitativo importante. [[Ercole I d'Este]], in quell'anno, accolse gli ebrei [[sefarditi]] cacciati dalla [[Spagna]] dai [[Re cattolici di Spagna|re cattolici]].<ref group=nota>Una lapide marmorea posta in via Vittoria ricorda l'avveninento del 1492 con queste parole: Il 20 novembre 1492 il Duca Ercole I d'Este proteso a trasformare mirabilmente il volto della sua capitale onde farne la prima città moderna europea, invitò gli ebrei esuli dalla Spagna a trovare in Ferrara una nuova ospitale Patria e ad apportarvi il contributo del loro ingegno. Da allora e per secoli in questo edificio fiorì la Splendida Sinagoga Spagnola distrutta nel 1944 per mano dei nazifascisti e di qui venne diffuso in Italia e in Europa il prezioso messaggio della cultura sefardita. 20 novembre 1992. COMUNITA' EBRAICA DI FERRARA. DEPUTAZIONE FERRARESE DI STORIA PATRIA. [[Ferrariae Decus|FERRARIAE DECUS]]</ref> Da allora la cultura ebraica si integrò sempre di più con quella della città sino a diventarne parte fondamentale e caratterizzante.<ref>{{Cita web|url =http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-f6f1d11a-5e8c-465f-927a-121abbfd327d.html |titolo =Dalla parte di Eva (Ferrara città capofila Giornata Europea della Cultura Ebraica)|sito =rai.it |editore =[[Rai]] - Radiotelevisione Italiana|data =2014 |cid = Dalla parte di Eva |accesso =27 agosto 2018}}</ref><ref group=nota>Ferrara, città capofila della Giornata Europea della Cultura Ebraica: l'inaugurazione al Castello Estense, le visite guidate nell'antico ghetto, le danze in piazza, lo spettacolo dedicato a Grazia Nasì, marrana fuggita dal Portogallo e accolta dai duchi d'Este in un clima di cultura e di tolleranza. Un personaggio simbolo per una giornata dedicata alla 'Donna Sapiens', la figura femminile nell'ebraismo {{Cita|Dalla parte di Eva}}.</ref>
Anche dopo la [[Devoluzione di Ferrara|devoluzione]] e la creazione del ghetto la presenza ebraica non venne meno né la partecipazione alla vita culturale. [[Isacco Lampronti]]<ref>[http://www.museoferrara.it/view/s/6f58127921474af0a52b086808dc76e0 Isacco Lampronti (Ferrara, 1679-1756), su museoferrara.it]</ref> ne fu la prova, con la sua attività nel corso del [[XVIII secolo]]. Quasi due secoli dopo poi la vicenda di [[Renzo Ravenna]] ed i rapporti di [[Italo Balbo]] con gli ebrei continuarono a testimoniare questo legame indissolubile, e l'opera di [[Giorgio Bassani]] ne fu l'espressione letteraria.
[[File:Ferrara - Fortezza.jpg|thumb|left|La Fortezza di Ferrara eretta nel 1608 da Papa Paolo V e distrutta nel 1859]]
=== La devoluzione allo Stato Pontificio e la lenta decadenza dal XVII al XVIII secolo ===
Ferrara tornò sotto controllo diretto dello [[Stato Pontificio]] nel [[1598]] quando la mancanza di figli legittimi del duca [[Alfonso II d'Este]] permise al [[papa Clemente VIII]] di riappropriarsi del feudo. Con la [[Devoluzione di Ferrara|devoluzione]] perse il suo status di capitale per divenire semplice città di confine e andò incontro ad un inevitabile declino. Un primo segno del reintegrato potere pontificio fu la costruzione della fortezza. Questo avvenne distruggendo [[Castel Tedaldo]], la [[Delizie estensi#Le Delizie scomparse|delizia di Belvedere]] ed interi quartieri. La fortezza sarà poi smantellata durante la [[Campagna d'Italia (1796-1797)|campagna d'Italia]] di [[Napoleone Bonaparte]] del [[1796]], riedificata nell'Ottocento dagli austriaci e definitivamente demolita nel [[1859]], quando Ferrara divenne parte del [[Regno di Sardegna]]. Le cronache del tempo chiarirono il vero motivo della costruzione della cosiddetta ''cittadella del papa''.
[[File:0 Ex Fortezza Pontificia di Ferrara 01.jpg|thumb|Mura della ex Fortezza pontificia]]
Attorno al 1708 l'allora comandante della guarnigione della fortificazione decise l'abbattimento del campanile della [[Chiesa di San Benedetto (Ferrara)|chiesa di San Benedetto]]. La motivazione addotta era che il campanile, anche se lontano, permetteva con la sua altezza di vedere dentro la piazza fortificata e costituiva un potenziale pericolo. L'abate di San Benedetto riuscì a far rientrare la decisione convincendo il legato pontificio, il cardinale [[Lorenzo Casoni|Casoni]].<ref group=nota>Un segnale questo di come fosse vera l'intuizione popolare che vedeva nella fortezza solo una minaccia per la città.{{cita|C.Bassi 1|p. 122}}.</ref> Una seconda grave conseguenza fu la creazione del [[ghetto di Ferrara]] che colpì duramente gli ebrei ferraresi. Intanto gli [[Este]]nsi trasferendosi a [[Modena]] avevano portato con sé parte delle opere d'arte, delle artiglierie e degli archivi ducali e lo stato pontificio, subito dopo, aveva fatto trasferire a [[Roma]] ciò che era rimasto e che si poteva spostare con maggior facilità. In generale le condizioni economiche peggiorarono per tutta la popolazione per molti anni.
=== Periodo napoleonico, restaurazione e Regno d’Italia nel XIX secolo ===
L'entrata di Ferrara nel [[XIX secolo|nuovo secolo]] è simboleggiata dalla sostituzione, sulla colonna in [[piazza Ariostea]], della statua di [[papa Alessandro VII]] con quella di [[Napoleone Bonaparte]].
[[File:Ferrara Piazza e colonna Ariostea.jpg|thumb|Ferrara. Piazza Ariostea con la sua colonna in una xilografia del 1900 di Giuseppe Barberis]]
Tutto il secolo per la città fu denso di capovolgimenti e di prese di potere successive. Vi fu l'espropriazione dei beni ecclesiastici e vennero introdotte diverse novità a livello amministrativo, si promise maggior giustizia e libertà ma intanto si realizzò l'arricchimento a livello locale di alcune famiglie (i Massari ed i Gulinelli). Nel 1809, sostenuti dagli austriaci, circa 6.000 contadini tentarono l'assalto alla città. Vi furono imprigionamenti, alcuni rivoltosi furono fucilati o [[ghigliottina]]ti. Nel 1813 in Ferrara rientrarono gli austriaci, [[Gioacchino Murat]] la riprese per una sola settimana, poi, nel 1815, gli austriaci rientrarono in modo più stabile e ripristinarono, sotto il loro controllo, il potere dello [[Stato Pontificio]].
Una nuova ribellione a Ferrara ebbe la meglio sulle forze pontificie, attorno al 1831, ma fu domata ancora una volta dagli austriaci. Altri moti insurrezionali di portata limitata, uniti a parziali concessioni, si ebbero a partire dal 1846. Seguì un periodo difficile per altre cause (nove mesi di precipitazioni piovose ininterrotte, alluvioni ed esondazioni del Po ed una epidemia di colera) ma, allo stesso tempo, con novità positive. Venne valorizzata la vocazione agricola del territorio e, a sostegno di questa nuova economia emergente, venne fondata, nel 1838, la [[Cassa di Risparmio di Ferrara|Cassa di Risparmio]].
Sul piano politico nel 1849 venne dichiarata la fine del controllo pontificio ma le forze austriache controllarono ancora la situazione e procedettero con arresti e fucilazioni.<ref>{{Cita|C.Bassi 2|pp. 105–112}}.</ref> Un mutamento fondamentale si registrò nel biennio compreso tra il 1859 e il 1861 che, a seguito del [[plebiscito delle provincie dell'Emilia del 1860]], portò all'adesione al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]. In quel periodo passò in città anche [[Giuseppe Garibaldi]], diretto in Italia centrale.<ref>[https://www.ottocentoferrarese.it/component/k2/item/135-1859-1861.html 1859-1861, su ottocentoferrarese.it]</ref>
[[File:Epigrafe a ricordo del discorso di Cesare Battisti a Ferrara, nel 1914.jpg|thumb|left|verticale=0.7|Epigrafe a ricordo del discorso di [[Cesare Battisti]] a Ferrara, nel 1914.]]
All'inizio del [[XX secolo]] pure a Ferrara si visse il clima che precedette lo scoppio della [[prima guerra mondiale]]. L'[[interventismo]] di alcuni esponenti della borghesia cittadina nel [[1914]] fece giungere in città anche [[Cesare Battisti]],<ref>{{cita|I.Pavan|pp.17,18}}.</ref> e in seguito, con lo scoppio della guerra, in diversi partirono volontari anche se Ferrara rimase lontana dal fronte, una città di retrovia, poco coinvolta direttamente nelle operazioni belliche.
Ad [[Aguscello]] (dove poi sarebbe sorta la Città del Ragazzo) fu operativo un ospedale militare specializzato nel trattamento delle malattie nervose. Qui, per un certo periodo, furono in servizio o ricoverati diversi artisti come [[Giorgio de Chirico]], il fratello [[Alberto Savinio]] e [[Carlo Carrà]].<ref>{{cita libro|titolo=L'invisibile ovunque|autore=[[Wu Ming]] |editore=Einaudi|città=Torino|anno=2015|pp. 48-49|sbn=PAR1233731}}</ref><ref>[http://lanuovaferrara.gelocal.it/tempo-libero/2014/11/16/news/quell-ospedale-era-la-villa-della-metafisica-1.10325852 Quell’ospedale era la villa della metafisica, su lanuovaferrara]</ref><ref>[http://www.museoferrara.it/view/s/5181412e09d54bebb06f7bede9145606 Villa del Seminario (Città del Ragazzo), su museoferrara.it]</ref><ref>[http://www.cittadelragazzo.it/villa-del-seminario-durante-la-grande-guerra-su-la-nuova-ferrara/ Villa del Seminario durante la Grande Guerra su “La nuova Ferrara”]</ref> De Chirico a Ferrara incontrò poi [[Filippo de Pisis]] ed anche una giovane ferrarese alla quale fu molto legato e che rimase a lungo sconosciuta, [[Antonia Bolognesi]], scoperta nella sua identità solo attorno al 2014.
Con la fine della guerra vennero anni difficili e crebbero le rivendicazioni sindacali. La grande proprietà terriera provinciale, per contenere le richieste dei braccianti appoggiate dal [[socialismo]], sostenne lo squadrismo del nascente [[fascismo]] e si ebbero diversi episodi di violenza.<ref>{{Cita|Guarnieri.Tromboni.Guarnieri}}.</ref> In questo clima maturò l'assassinio di [[Giovanni Minzoni]] e di questo venne accusato come mandante [[Italo Balbo]] (senza che vi facessero seguito conseguenze penali). Il legame tra fascismo e borghesia locale divenne forte e molti appartenenti alla comunità ebraica condivisero inizialmente queste posizioni. [[Giorgio Bassani]] invece fu sempre critico con i concittadini per questo ed a conferma della sua opposizione, attorno al 1941, entrò in un gruppo antifascista e venne incarcerato.<ref>{{cita|A.Guarnieri|pp. 37–38}}.</ref>
Dopo la presa del potere del regime avvenne un mutamento importante. Furono abbandonati squadrismo e violenza scoperta, non più necessari con l'opposizione ormai ridotta al silenzio, e si riscoprirono gli aspetti culturali, utili anche a fini propagandistici. Venne valorizzato il patrimonio storico e artistico cittadino, fu esaltata la peculiarità della Ferrara [[este]]nse mentre a livello nazionale si celebrava la grandezza di Roma imperiale. Quindi, malgrado le tragedie prodotte dal [[fascismo]] (le numerose vittime dello squadrismo e l'annullamento del movimento operaio), per oltre un decennio Ferrara fu di nuovo al centro dell'attenzione nazionale con grandi iniziative ed una riqualificazione urbanistica seconda solo all'[[Addizione Erculea]].
[[File:Casa di Giorgio Bassani 01.jpg|thumb|La casa che fu di [[Giorgio Bassani]], in via Cisterna del Follo.]]
Ancor prima che fossero promulgate le [[Leggi razziali fasciste]] si dimise dalla sua carica il podestà [[Renzo Ravenna]] perché ebreo, che poi prese le distanze dal regime.
Con lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], la morte di [[Italo Balbo#L'ultimo volo|Italo Balbo]], la successiva caduta del fascismo e l'inizio della guerra di liberazione vi furono attentati e rappresaglie. Il federale [[Igino Ghisellini]] cadde in un'imboscata, ne furono accusati gli antifascisti e undici ferraresi vennero fucilati accanto al [[Castello Estense]] il [[Eccidio del Castello Estense (1943)|15 novembre del 1943]].
Nel 1943-44 Ferrara fu sede, nei locali del tempio israelitico di rito italiano, di uno dei [[campi di concentramento della Repubblica Sociale Italiana]] destinato a ospitare gli ebrei arrestati in città e provincia.<ref>[https://www.cdec.it/formazione/percorsi/per-la-storia-della-shoah/l-picciotto-i-campi-di-concentramento-provinciali-per-ebrei-1943-1945/ Centro di documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC)].</ref> Gli internati furono trasferiti al [[campo di Fossoli]] in tre riprese (12 febbraio 1944, 25 febbraio 1944 e 6 marzo 1944) e di lì deportati ad [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]].
I [[Bombardamenti di Ferrara|bombardamenti alleati]] portarono morte e danni ai palazzi storici, alle infrastrutture ed alle abitazioni private. Per la città la guerra finì con l'arrivo dalle truppe inglesi il 24 aprile 1945.<ref>{{Treccani|ferrara_res-bf78fcc6-87e5-11dc-8e9d-0016357eee51_(Enciclopedia-Italiana)|FERRARA|v =|autore=Lucio Gambi - Emilio Lavagnino|volume=II Appendice|data=1948|accesso=19 gennaio 2021}}</ref><ref>[https://www.ilgazzettino.it/home/era_aprile_1945_quando_le_truppe_alleate_di_liberazione_attraversarono_il-381942.html Era l'aprile del 1945 quando le truppe alleate di liberazione attraversarono il Po]</ref>
[[File:
Figure emblematiche delle contraddizioni vissute dalla città tra le due guerre furono il gerarca [[Italo Balbo]], prima squadrista e violento e poi grande trasvolatore, amico degli ebrei, uomo di stato e di cultura non sempre gradito a [[Benito Mussolini]], il podestà fascista ed ebreo [[Renzo Ravenna]], amico di Balbo, prima amministratore attento della città e poi perseguitato dallo stesso regime perché ebreo, e [[Giorgio Bassani]], scrittore ebreo, antifascista, in grado di indagare la natura profonda dei suoi concittadini e di celebrare con la sua arte la città alla quale era legato.
La seconda metà del [[XX secolo]] iniziò con la ricostruzione e vide un progressivo processo di inurbamento con la costruzione di nuovi quartieri di edilizia popolare ed un lento abbandono delle campagne accelerato dalla modifica delle pratiche agricole che richiedevano minor manodopera. Per il medesimo motivo molti braccianti agricoli emigrarono verso altri paesi. Si ebbe poi la crisi di alcune aziende storiche come la Zenith (calzature) e la Lombardi (conserve). La speculazione edilizia non provocò troppi danni, con l'eccezione di due casi: il grattacielo in zona stazione e l'area di [[porta Paola]], accesso alla città da [[Bologna]].<ref>{{Cita|A.Roveri}}.</ref>
Alla fine del secolo (nel [[1995]]) la città entrò nella lista del [[Patrimonio dell'umanità]] dell'[[UNESCO]].
=== Ferrara nel XXI secolo ===
[[File:0 Via Mazzini - Ferrara 01.jpg|thumb|Via Mazzini a Ferrara è una delle vie più importanti per le varie attività commerciali che vi si affacciano ed appartiene all'antico [[Ghetto di Ferrara|ghetto ebraico]].]]
Il nuovo secolo inizia con varie problematiche, fra cui il progressivo svuotamento del centro cittadino legato ad un piano di decentramento di uffici pubblici<ref>[https://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/2007/09/16/35992-uffici_fuga_cuore_della_citta_mercato.shtml Uffici in fuga, il cuore della città non ha mercato, su ilrestodelcarlino.it]</ref>, l'aumento delle difficoltà nel settore della distribuzione (in particolare dei piccoli negozi<ref>[http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2018/06/22/news/allarme-commercio-in-citta-1.16988857 Allarme commercio in città, su lanuovaferrara.gelocal.it]</ref>) e, sul piano finanziario, la grave crisi della [[Cassa di Risparmio di Ferrara]] che interessa tutta la provincia.
La percezione pessimistica dei cittadini ferraresi riguardo alle condizioni generali della vita in città è un aspetto critico che li accomuna a molti italiani che risiedono in altre realtà locali e appare più o meno amplificata in funzione della qualità della partecipazione alla vita pubblica e delle opinioni politiche. In questo si osservano analogie con realtà come Torino, Brescia, Ancona, per citarne solo alcune. I temi come disoccupazione giovanile, spaccio, sicurezza, integrazione e, in genere, fiducia nelle istituzioni, condizionano i rapporti nella città estense.<ref>{{Cita web |url=http://espresso.repubblica.it/attualita/2018/02/15/news/il-lato-oscuro-di-ferrara-tra-spaccio-e-mafia-nigeriana-1.318334 |titolo=Il lato oscuro di Ferrara tra spaccio e mafia nigeriana (di Fabrizio Gatti), su espresso.repubblica.it |accesso=18 agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180818182221/http://espresso.repubblica.it/attualita/2018/02/15/news/il-lato-oscuro-di-ferrara-tra-spaccio-e-mafia-nigeriana-1.318334 |urlmorto=sì }}</ref><ref>[http://www.telestense.it/lespresso-20180212.html “L’Espresso”: “Ferrara vetrina della decrescita italiana”. Tagliani risponde, su telestense.it]</ref><ref>[https://www.estense.com/?tag=raffaele-rinaldi Raffaele Rinaldi (Associazione K), su estense.com]</ref><ref>{{Cita web |url=http://espresso.repubblica.it/attualita/2018/01/29/news/viaggio-nella-torino-grillina-che-ha-abbandonato-le-periferie-1.317716 |titolo=Viaggio nella Torino grillina che ha abbandonato le periferie (di Fabrizio Gatti), su espresso.repubblica.it |accesso=25 agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180826005339/http://espresso.repubblica.it/attualita/2018/01/29/news/viaggio-nella-torino-grillina-che-ha-abbandonato-le-periferie-1.317716 |urlmorto=sì }}</ref><ref>[http://espresso.repubblica.it/attualita/2018/02/05/news/brescia-nera-viaggio-nella-citta-dove-cresce-il-razzismo-1.317951 Brescia nera, viaggio nella città dove cresce il razzismo (di Fabrizio Gatti), su espresso.repubblica.it]</ref><ref>[http://espresso.repubblica.it/attualita/2018/03/15/news/ciclone-lega-sulle-periferie-1.319621 La Lega conquista le periferie abbandonate dalla politica (di Fabrizio Gatti), su espresso.repubblica.it]</ref>
Nel maggio 2012 la città è stata colpita dal [[Terremoto dell'Emilia del 2012|terremoto dell'Emilia]] che ha provocato ingenti danni ma nessuna vittima sul territorio comunale.
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone sono stati riconosciuti con decreto del Capo del Governo del 2 giugno 1934.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/5b33243a-9bc7-44f1-940c-7a3677117a9e/728-ferrara|titolo=Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Ferrara|accesso=10 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
* Lo [[stemma di Ferrara]] è costituito da uno [[Scudo ovale|scudo perale]] diviso orizzontalmente a metà, con la parte superiore di color [[nero (araldica)|nero]] e la parte inferiore di color [[Argento (araldica)|argento]]. Lo scudo è [[Timbro (araldica)|timbrato]] da una [[corona (araldica)|corona]] [[duca]]le, ricordo del periodo ducale della città.<ref>{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/038/008/stemma.html|titolo=Stemma Comune di Ferrara}}</ref><ref>{{cita web|url=http://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=67539|titolo=Stemma di Ferrara}}</ref>
<gallery widths="120" heights="100">
File:CoA Città di Ferrara.svg|Stemma ufficiale<ref name=AralCiv>{{Cita web|url=https://www.araldicacivica.it/comune/ferrara/|titolo=Ferrara – Araldicacivica|accesso=16 ottobre 2022}}</ref>
File:Ferrara-Stemma (Sannitico).svg|Stemma nella versione sannitica, non più in uso dal comune<ref name=AralCiv />
File:Ferrara-Stemma (Bozzetto Ufficiale).svg|Stemma come da bozzetto ufficiale<ref name=AralCiv />
</gallery>
* Il drappo del [[gonfalone]] riporta colori identici, ha parti metalliche dorate e asta verticale ricoperta di velluto con bordo d'oro avvolto a spirale. La freccia superiore richiama lo stemma della città.<ref>{{Cita testo |url=http://www.comune.fe.it/attach/politica/docs/regolamenti/reg_gonfalone_30_03_2015.pdf |titolo= Regolamento unico per l'uso dei gonfaloni dei Comuni di Ferrara, Masi Torello, Voghiera, costituiti in associazione intercomunale Terre Estensi (PDF) |accesso=5 agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180805203035/http://www.comune.fe.it/attach/politica/docs/regolamenti/reg_gonfalone_30_03_2015.pdf |urlmorto=sì }}</ref><gallery widths="120" heights="100">
File:Ferrara-Gonfalone.png|Gonfalone comunale<ref name=AralCiv />
</gallery>
=== Onorificenze ===
Ferrara rientra fra le [[Città decorate al valor militare per la guerra di liberazione#Medaglie d'argento al valor militare|città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]], ed è stata insignita della [[Ricompense al valor militare#Tipologie|Medaglia d'Argento al Valor Militare]] per i sacrifici sofferti dalla sua popolazione e per il suo ruolo nella [[Resistenza italiana|lotta partigiana]] per la [[Guerra di liberazione italiana|liberazione]] dall'occupazione [[Nazifascismo|nazifascista]] durante la [[seconda guerra mondiale]].
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'argento al Valor Militare
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'argento al valor militare
|motivazione=Importante nodo strategico, capoluogo di provincia, profondamente legata a solide tradizioni di lotte operaie e popolari, ricca di fermenti democratici, subisce una feroce ed inumana repressione fascista. Benché duramente colpita, forte della propria fede nella libertà, non cede e, mentre i suoi figli migliori numerosissimi cadono nelle piazze e nelle strade, anche oltre i confini della Patria, tenacemente conduce, con slancio sempre più eroico la guerra contro l'occupante e, pur combattendo in svantaggiose condizioni ambientali, non dà tregua ai nazifascisti e, dopo duri e sanguinosi scontri, insorge a fianco delle forze partigiane. Il 22 aprile 1945, Ferrara è libera! Ferrara, 8 settembre 1943-22 aprile 1945.
|luogo=Ferrara}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{Sequenza immagini
|larghezza=250px
|titolo=Monumenti e luoghi d'interesse
|File:0 Quadrivio degli Angeli - Ferrara 01.jpg|Quadrivio degli Angeli
|File:Piazza Trento e Trieste Ferrara 2023.jpg|[[Piazza Trento e Trieste]], sullo sfondo il palazzo municipale
|File:Ferrara Corso Ercole I d'Este1.JPG|[[Corso Ercole I d'Este]]
|File:Vista d'insieme tra Corso Ercole I D'Este e Corso Biagio Rossetti.jpg|[[Palazzo dei Diamanti]], vista d'insieme dal [[Quadrivio degli Angeli]]
|File:Ferrara corso Giovecca.jpg|[[Corso della Giovecca]] è la strada che separa i vecchi quartieri (a sud) dall'[[Addizione Erculea]] che si sviluppa a nord
}}
Ferrara presenta un centro storico ben conservato e ricco di monumenti. La città è uno dei quattro capoluoghi (con [[Bergamo]], [[Grosseto]] e [[Lucca]]) ad avere il centro storico circondato da una [[Mura di Ferrara|grande cerchia muraria]] ancora in larga parte integra e quasi pressoché immutata nel corso dei secoli. Queste mura, che hanno raggiunto in epoca rinascimentale la loro massima estensione, racchiudono un'area di dimensioni molto maggiori rispetto a quella edificata al tempo dell'[[Addizione Erculea]] e diversa rispetto al momento della sua fondazione, quando nacque la Ferrariola, collocata a sud dell'antico corso del Po. Lo spazio interno in parte rimase adibito a campi e venne urbanizzato nei secoli successivi all'addizione di [[Ercole I d'Este]]. Un momento importante fu quello dell'[[Addizione Novecentista]] e poi nuovi interventi furono realizzati nella seconda metà del [[XX secolo]].
L'Addizione Erculea è considerata la più importante e innovativa opera urbanistica del [[Rinascimento]] italiano e il suo valore storico e culturale ha influito in modo determinante nell'assegnazione del titolo di [[patrimonio dell'umanità]] alla città. L'opera urbanistica fu commissionata all'architetto di corte [[Biagio Rossetti]] dal duca [[Ercole I d'Este]], che voleva spazi e dimensioni degni di una capitale. Così venne raddoppiato lo spazio racchiuso dalle mura e si superò il modello urbano romano e medievale, caratterizzato da vie strette e sinuose spesso nate assecondando le disomogeneità del terreno. Rossetti disegnò un nuovo assetto viario ''intra moenia'' molto rigoroso e composto da grandi arterie rettilinee che mettevano in comunicazione i punti focali della città e che, incontrandosi, generavano incroci segnalati da edifici monumentali.<ref>{{Cita|Rai Storia}}.</ref> Il luogo maggiormente identificativo è il [[Quadrivio degli Angeli]], incrocio tra l'asse nord-sud (da [[Porta degli Angeli]] al [[Castello Estense]]) e l'asse est-ovest (da [[Torrione di San Giovanni|Porta Mare]] a [[Porta di San Benedetto|Porta Po]]), su cui affacciano [[Palazzo dei Diamanti]], [[Palazzo Prosperi-Sacrati]] e [[Palazzo Turchi di Bagno]].
L'Addizione Novecentista fu un intervento più frammentato, che interessò solo parte della città. Alcune aree vennero modificate secondo il gusto architettonico del tempo noto come [[razionalismo italiano]]. Tra gli architetti interessati vi fu [[Carlo Savonuzzi]] e le personalità maggiormemte coinvolte in quel periodo furono [[Renzo Ravenna]] e [[Italo Balbo]].
Oltre ai punti più visitati, Ferrara conserva spazi e punti caratteristici come [[Via Coperta]], [[Vicolo dei Duelli]] e [[Via delle Vigne]].
=== Architetture religiose ===
==== Chiese cattoliche ====
[[File:Ferrara - Cattedrale di San Giorgio - 2023-09-05 11-36-33 001.jpg|miniatura|Cattedrale di San Giorgio.]]
* [[Cattedrale di San Giorgio (Ferrara)|Cattedrale di San Giorgio]], sede dell'[[Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio]] e riveste importanza storica ed artistica notevole. Venne edificata sul sito di una delle prime linee difensive delle antiche mura [[medioevo|medievali]] attorno al [[XII secolo]]. La data di inizio lavori per la sua erezione non è certa e un'epigrafe del 1135, sopra l'arco del [[protiro]], recita: ''anno milleno centeno ter quoque deno / quinque superlatis struitur domus haec pietatis''. Il verbo ''struitu'', di difficile traduzione, è stato interpretato sia come ''si costruisce'', sia come ''si continua a costruire''. Il progettista che diede inizio anche alla realizzazione del protiro è [[Niccolò (scultore)|Nicholaus]] (già architetto della [[basilica di San Zeno]] a [[Verona]] e della [[sacra di San Michele]] in [[Val di Susa]]), chiamato al compito con [[Adelardi#Adelardi di Ferrara|Guglielmo degli Adelardi]]. La "firma" di Nicholaus è contenuta in un'iscrizione collocata sopra la cornice della lunetta del portale maggiore. La facciata della [[cattedrale]] è [[Arte romanica|romanica]] e presenta [[Loggia|logge]], [[Arco (architettura)|arcate]], [[Statua|statue]], [[Rosone|rosoni]] e [[Bassorilievo|bassorilievi]]. Alcuni particolari di epoca successiva presentano caratteristiche [[Gotico|gotiche]] (il ''Giudizio universale'' posto sul [[protiro]] sorretto da due [[Ippogrifo|ippogrifi]] o la statua della ''[[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] col Bambino'' nella loggia sopra il portale centrale). Sul lato destro rivolto a [[piazza Trento e Trieste]] esisteva una seconda entrata denominata "porta dei Mesi", completamente demolita durante un restauro [[XVIII secolo|settecentesco]]. Sullo stesso lato meridionale è stata ritrovata un'iscrizione (quasi completamente situata sotto l'attuale livello della piazza) che corre lungo tutta la fiancata, recante un decreto del Consiglio dei sapienti del comune, del 13 maggio 1173, testimonianza delle regole e delle consuetudini locali. Un'altra importante iscrizione si trova nella facciata, accanto alla statua di [[Alberto V d'Este]], e riporta la [[bolla pontificia]] di [[papa Bonifacio I]] che istituiva l'[[università degli Studi di Ferrara|università di Ferrara]], datata 4 marzo 1391. L'interno ha tre [[Navata|navate]] ed è decorato in stile [[barocco]]. Nelle [[cappella|cappelle]] laterali sono presenti numerosi dipinti di [[Guercino]], di [[Benvenuto Tisi da Garofalo|Garofalo]] e di [[Francesco Francia]]. L'[[abside]] è opera di [[Biagio Rossetti]] e nel catino absidale è [[Affresco|affrescato]] il ''Giudizio Universale''. Il [[campanile]] in [[marmo]] rosa e bianco è stato attribuito a [[Leon Battista Alberti]] e nella sua forma attuale risulta incompleto.[[File:Cosmè tura, ante dell'organo del duomo di ferrara, 1469, 10.JPG|sinistra|thumb|upright|[[Cosmè Tura]], ante dell'organo della [[Cattedrale di San Giorgio (Ferrara)|Cattedrale di Ferrara]] (particolare)]][[File:Ferrara, san giorgio, esterno 03.jpg|thumb|left|[[Basilica di San Giorgio fuori le mura]]]][[File:144FerraraCorpusDomini.JPG|thumb|verticale=0.8|Monastero del Corpus Domini. Qui sono conservate alcune tombe degli [[Este]]nsi, tra questi [[Ercole I d'Este]] e [[Lucrezia Borgia]].]]
* [[Basilica di San Giorgio fuori le mura]], fu la prima basilica della città, costruita sulla sponda destra del [[Po di Volano]] dove si era creata e sviluppata la Ferrara antica. Chiamata anche "monastero di San Giorgio degli Olivetani", la chiesa fu costruita nell'[[VIII secolo]] e quasi completamente trascurata quando la sede vescovile venne spostata, nel 1135, nell'attuale cattedrale. Il campanile fu rimaneggiato da [[Biagio Rossetti]] ed oggi ospita la tomba di [[Cosmè Tura]].
* [[Chiesa di San Francesco (Ferrara)|Chiesa di San Francesco]], opera di [[Biagio Rossetti]], costruita nel 1494, presenta una [[Pianta (architettura)|pianta]] a [[croce latina]] e una facciata [[Rinascimento|rinascimentale]]. L'interno, a tre [[Navata|navate]], presenta otto cappelle per ogni lato.
* [[Chiesa di San Paolo (Ferrara)|Chiesa di San Paolo]], che è stata interamente ricostruita dopo il terremoto del 1570. Fungeva da luogo di sepoltura per la nobiltà ferrarese. Vi sono conservati dipinti dello [[Ippolito Scarsella|Scarsellino]] e del [[Sebastiano Filippi|Bastianino]]. A fianco della chiesa si conserva l'antico [[convento]] con due [[Chiostro|chiostri]].
* [[Chiesa di Santa Maria in Vado]], che deve il suo nome ad un guado del [[Po]] detto ''il vado'' presente nei dintorni dell'edificio. Secondo la tradizione nella chiesetta preesistente a quella edificata in seguito, vi avvenne un [[miracolo eucaristico]] nel 1171. Da un'[[Ostia (liturgia)|ostia]] spezzata fuoriuscì un getto di sangue che andò a colpire la volta soprastante e il punto dove si suppone siano ancora presenti le macchioline di sangue può essere raggiunto tramite una piccola scala che parte da una delle cappelle.
* [[Chiesa di San Cristoforo alla Certosa]]. È l'edificio di culto del [[Cimitero monumentale della Certosa di Ferrara|cimitero della Certosa di Ferrara]], anticamente situata in una zona decentrata, come voleva la tradizione dei [[Ordine certosino|certosini]], fu in seguito compresa all'interno delle [[Mura di Ferrara|mura cittadine]] con l'[[Addizione Erculea]]. Quando i certosini vennero espropriati della chiesa con l'arrivo dell'esercito napolelonico l'edificio passò, nel 1813, tra le proprietà del comune di Ferrara che riaprì la chiesa al culto e trasformo l'antico convento nel cimitero monumentale. L'interno è costituito da un'unica [[navata]] dotata di sei cappelle il cui progetto è attribuito a [[Biagio Rossetti]].
* Tombe degli Estensi, ospitate nel [[monastero del Corpus Domini]], sorto tra il 1415 ed il 1431.<ref>{{Cita libro|titolo=Guida del pellegrino in terra ferrarese|curatore=Comitato diocesano per il grande giubileo|editore=Banca Popolare di Milano - Arcidiocesi di FerraraComacchio|città=Milano e Ferrara|anno=2000|p= 83|sbn=FER0180423}}</ref>
==== Altri edifici religiosi cattolici ====
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* [[Chiesa di San Benedetto (Ferrara)|Chiesa di San Benedetto]]
* [[Chiesa di San Carlo (Ferrara)|Chiesa di San Carlo]]
* [[Chiesa di San Domenico (Ferrara)|Chiesa di San Domenico]]
* [[Chiesa
* [[Monastero di Sant'Antonio in Polesine]]
* [[
* [[Oratorio dell'Annunziata]]
* [[
* [[Chiesa di Santa Lucia (Ferrara)|Chiesa di Santa Lucia]]
* [[Chiesa di Santa Maria dei Servi (Ferrara)|Chiesa di Santa Maria dei Servi]]
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* [[Chiesa di Santa Maria della Consolazione (Ferrara)|Chiesa di Santa Maria della Consolazione]]
* [[Chiesa dei Teatini (Ferrara)|Chiesa di Santa Maria della Pietà dei Teatini]]
* [[Chiesa dei
* [[Chiesa di Santa Chiara
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* [[Chiesa di San Gregorio Magno (Ferrara)|Chiesa di San Gregorio Magno]]
* [[Chiesa di Sant'Antonio
* [[Chiesa di Santa Francesca Romana (Ferrara)|Chiesa di Santa Francesca Romana]]
* [[Chiesa di Santa Maria Nuova (Ferrara)|Chiesa di Santa Maria Nuova]]
* [[Chiesa di Santa Maria del Suffragio (Ferrara)|Chiesa di Santa Maria del Suffragio]]
* [[Chiesa di San Giovanni Battista (Ferrara, capoluogo)|Chiesa di San Giovanni Battista]] detta anche dei Cavalieri di Malta.
* [[Chiesa di Santa Maria della Visitazione (Ferrara)|Chiesa di Santa Maria della Visitazione]] detta anche della Madonnina.
* [[Chiesa di San Giuliano (Ferrara)|Chiesa di San Giuliano]]
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* [[Chiesa di Sant'Agnese (Ferrara)|Chiesa di Sant'Agnese]]
* [[Chiesa di Santa Monica (Ferrara)|Chiesa e convento di Santa Monica]]
* [[Chiesa di San Giacomo Apostolo (Ferrara, via Arginone)|Chiesa di San Giacomo Apostolo]]
* [[Santuario del Santissimo Crocifisso di San Luca]]
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==== Chiese non più sede di culto, ancora presenti ma sconsacrate ====
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* [[Chiesa di San Cristoforo dei Bastardini]]
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* [[Chiesa di
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* [[Chiesa dei Santi Simone e Giuda (Ferrara)|Chiesa dei Santi Simone e Giuda]]
* [[Chiesa di San Nicolò (Ferrara)|Chiesa di San Nicolò]]
* [[Chiesa e monastero di Santa Maria delle Grazie]]
* [[Museo lapidario (Ferrara)|Ex chiesa Santa Libera]]
* [[Chiesa di San Pietro (Ferrara)|Ex chiesa di San Pietro]]
* [[Ex chiesa di San Romano (Ferrara)|Ex chiesa di San Romano]]
* [[Chiesa di San Matteo del Soccorso|Ex chiesa di San Matteo del Soccorso]]
* [[Ex oratorio di San Giovanni Battista]]
* [[Oratorio di Santa Barbara (Ferrara)|Oratorio di Santa Barbara]]
* [[Oratorio di San Lodovico]]
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* [[Chiesa
* [[Chiesa di Santa Maria
* [[Chiesa di Sant'Alessio (Ferrara)|Chiesa di Sant'Alessio]]
* [[Chiesa di San Salvatore (Ferrara)|Chiesa di San Salvatore]]
* [[Chiesa di Sant'Agata (Ferrara)|Chiesa di Sant'Agata]]
* [[Chiesa di Sant'Agostino (Ferrara)|Chiesa di Sant'Agostino]]
* [[Chiesa di San Gabriele (Ferrara)|Chiesa di San Gabriele]]
* [[Chiesa di San Giobbe (Ferrara)|Chiesa di San Giobbe]]
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* [[Chiesa di Santa Croce (Ferrara)|Chiesa di Santa Croce]]
* [[Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Ferrara)|Chiesa di Santa Maria degli Angeli]]
* [[Chiesa e monastero di Sant'Andrea]]
* [[Chiesa e monastero di San Guglielmo]]
* [[Chiesa di San Silvestro (Ferrara)|Chiesa e monastero di San Silvestro]]
* [[Chiesa di San Vitale (Ferrara)|Chiesa di San Vitale]]
* [[Chiesa di Santa Maria della Rosa (Ferrara)|Chiesa di Santa Maria della Rosa]]
* [[Monastero di San Bernardino (Ferrara)|Monastero di San Bernardino]]
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[[File:Scola spagnola via Vittoria 41 (Ferrara).jpg|thumb|Ex scola spagnola in [[Via Vittoria (Ferrara)|via Vittoria]].]]
* [[Sinagoghe e museo ebraico di Ferrara|Sinagoghe]], realizzate nell'area del [[ghetto di Ferrara|ghetto]] sono tre: Scola tedesca, Scola Fanese, Scola italiana.
*
* Centri di cultura islamica, tre nel comune e diversi in provincia.<ref>[https://www.estense.com/?p=634485 Centro Islamico, il nuovo direttivo: “Attenzione al terrorismo mediatico”]</ref>
==== Cimiteri monumentali ====
* [[Cimitero monumentale della Certosa di Ferrara]], include anche la [[chiesa di San Cristoforo alla Certosa]] e venne fondato come monastero certosino nel 1452, per volere di [[Borso d'Este]]
* [[Cimitero ebraico di Ferrara-via delle Vigne]], all'interno dalle antiche mura, in un'area un tempo denominata ''Orto degli ebrei''.
=== Architetture civili ===
{{Vedi anche|Palazzi di Ferrara}}
==== Architetture medievali e rinascimentali ====
{{Sequenza immagini
|larghezza=250px
|titolo=Architetture medievali e rinascimentali
|File:Ferrara Piazza Municipale.jpg|Cortile di Palazzo Municipale e scalone d'onore
|File:Palazzo Municipale - Ferrara 3.jpg|Palazzo Municipale a Ferrara, con il volto del Cavallo
|File:Windows palazzo Diamanti Ferrara 01.jpg|Palazzo dei Diamanti
|File:Palazzo Bevilacqua Costabili (Ferrara).JPG|[[Palazzo Bevilacqua Costabili]]
|File:Ferrara, palazzo paradiso, teatro anatomico 01.jpg|Teatro anatomico che si trova in [[Biblioteca comunale Ariostea|palazzo Paradiso]]
|File:Palazzo Roverella, Ferrara.jpg|Palazzo Roverella, su [[corso della Giovecca]]
|File:Giardino anteriore della Palazzina Marfisa d'Este.jpg|Giardino della Palazzina Marfisa d'Este, in Corso della Giovecca
|File:Palazzo Costabili detto di Ludovico il Moro - Particolare interni.JPG|Soffitto affrescato in un salone di [[Palazzo Costabili]]
|File:Palazzo Costabili detto di Ludovico il Moro - La Sala del Tesoro.JPG|Sala affrescata in Palazzo Costabili
|File:Casa romei 1.jpg|Cortile di [[Casa Romei]]
|File:Ferrara, Casa Romei, cortile (5).jpg|Cortile di Casa Romei
|File:Aprile, francesco del cossa, 11.jpg|Il mese di Aprile nel [[Salone dei Mesi]], affresco di [[Francesco del Cossa|Franesco del Cossa]] all'interno di [[Palazzo Schifanoia]]
|File:Palazzo Prosperi Sacrati (Ferrara).jpg|[[Palazzo Prosperi-Sacrati|Palazzo Prosperi Sacrati]] in Corso Ercole I d'Este
|File:Facciata Palazzo Schifanoia 2012 006.jpg|Facciata di [[Palazzo Schifanoia]] con portone d'ingresso principale
}}
* [[Castello Estense]] (1385). Viene considerato il monumento più rappresentativo della città. Fu concepito come fortezza militare, costruito in mattoni, a pianta quadrata e dotato di quattro torri difensive con [[Altana (architettura)|altane]], circondato da un fossato con acqua che lo rende uno degli ultimi castelli europei con tale caratteristica. Già a partire dal 1476 [[Ercole I d'Este]] decise di trasformarlo per fargli assumere la funzione di reggia signorile. La [[Este|famiglia]] abbandonò così la precedente residenza del [[Palazzo Municipale (Ferrara)|Palazzo Municipale]] e, a cominciare dal [[XVI secolo|Cinquecento]], intraprese i primi interventi di abbellimento del castello, in particolare con la sistemazione della [[via Coperta]], un corridoio sopraelevato che unisce il Castello Estense al Palazzo del Municipio, all'interno della quale [[Alfonso I d'Este]] collocò i cosiddetti [[Camerini d'alabastro]], ovvero delle sfarzose stanze contenenti importanti opere appartenute a [[Dosso Dossi]], [[Tiziano Vecellio]] e [[Antonio Lombardo]].
*[[Palazzo Municipale (Ferrara)|Palazzo Municipale]]. Fu la prima dimora degli [[Este]]nsi e venne costruito ad iniziare dal 1245. Assunse le dimensioni moderne attorno al 1481. Nel 1927, durante il periodo della [[addizione Novecentista]], la facciata rivolta verso la cattedrale venne interamente ricostruita in stile [[Architettura neogotica|neogotico]] e fu riedificata la nuova [[torre della Vittoria]] al posto di quella crollata secoli prima. L'edificio ha una pianta rettangolare allungata con le facciate libere rivolte a piazza della cattedrale e corso Martiri della Libertà, [[Piazza Savonarola (Ferrara)|piazza Savonarola]], piazza castello, [[Via Giuseppe Garibaldi (Ferrara)|via Garibaldi]] e [[via Cortevecchia]]. L'entrata principale del palazzo (il ''Volto del Cavallo'') è posta di fronte al [[protiro]] del duomo, a confermare l'importanza del potere politico oltre a quello religioso. Il cortile interno presenta altre due entrate, la ''Volta del Cavalletto'' (in via Cortevecchia) e il ''Volto della Colombina'', dove inizia via Garibaldi. Questo cortile un tempo era riservato alla corte, come il [[giardino delle Duchesse]], ed è diventato [[Piazza del Municipio (Ferrara)|piazza del Municipio]] con il monumentale scalone d'onore cinquecentesco che permette l'accesso al piano nobile del palazzo. Altri accessi sono dalla loggia in piazza Savonarola oppure dal [[Castello Estense]] attraverso la [[via Coperta]].
* [[Palazzo dei Diamanti]]. È uno dei palazzi cittadini di maggior rilievo, sede espositiva di numerose mostre temporanee e sede permanente della Pinacoteca Nazionale. La particolarità del monumento risiede negli 8.500 blocchi di marmo a forma di punta di diamante che, oltre a dare il nome al palazzo, rendono la struttura notevolmente articolata grazie alle diverse inclinazioni delle punte dei diamanti che riescono così a creare numerosi effetti di luci ed ombre.
* [[Palazzo Turchi di Bagno]]. Ospita il [[museo di paleontologia e preistoria Piero Leonardi]], il dipartimento di Risorse Naturali e Culturali della facoltà di Scienze dell'[[Università degli Studi di Ferrara]] e, nei suoi giardini, c'è l'[[Orto botanico dell'Università di Ferrara]].
* [[Palazzo Prosperi-Sacrati]]. È il più antico palazzo dell'[[Addizione Erculea]], famoso per il suo imponente portale [[Rinascimento|rinascimentale]] in tipico stile ferrarese, costituito da una piccola scalinata e due alte [[Colonna|colonne]] che sorreggono un balconcino.
* [[Palazzo Bevilacqua Costabili]]. È un'importante dimora storica che ha ospitato la famiglia Bevilacqua trasferita in città da [[Verona]] in occasione delle nozze di famiglia. La facciata è ornata da nicchie ritraenti volti di imperatori romani e decorazioni raffiguranti trofei militari. Il lavoro viene attribuito a [[Giovan Battista Aleotti]] che lavorò, sempre a Ferrara, anche al palazzo Bentivoglio, caratterizzato da un simile apparato decorativo. Dopo lunghi restauri, nel 2006, vi hanno trovato sede le aule e gli uffici della Facoltà di Economia dell'[[Università degli Studi di Ferrara]].
* [[Palazzo Schifanoia]]. È l'unica [[Delizie estensi|delizia estense]] rimasta dentro le mura cittadine ed è sede museale. Fu antica dimora di svago della famiglia [[este]]nse ed il suo nome significa ''schifare la noia''. Fu costruito nel 1385 per poi essere modificato e completato nel 1493 da [[Biagio Rossetti]]. Al piano nobile c'è il [[Salone dei Mesi]], una delle massime espressioni di [[affresco|affreschi]] [[XV secolo|quattrocenteschi]] italiani. Al salone, voluto da [[Borso d'Este]], contribuirono alcuni dei più importanti esponenti della [[scuola ferrarese]]: [[Francesco del Cossa]] ed [[Ercole de' Roberti]].
* [[Palazzo Costabili]]. Viene chiamato anche ''palazzo di Ludovico il Moro'' ed è sede del Museo archeologico nazionale. Si presume che sia stato voluto dell'allora [[Governanti di Milano|duca di Milano]], [[Ludovico il Moro]], che decise di trasferirsi a Ferrara per sfuggire a pericoli che stava correndo in quel periodo. Costruito tra il 1495 e il 1503, fu opera di [[Biagio Rossetti]] che rese particolare il palazzo per il cortile d'onore interno caratterizzato da un portico con un doppio ordine di [[Arco (architettura)|arcate]]. Nel museo archeologico sono contenuti numerosi manufatti appartenuti all'antica città etrusca di [[Spina (città)|Spina]]. La stanza più rappresentativa e più importante è la cosiddetta ''Sala del Tesoro'' la cui volta fu decorata con la tecnica del ''trompe l'oeil'' da [[Benvenuto Tisi da Garofalo]].
* [[Palazzo Bentivoglio (Ferrara)|Palazzo Bentivoglio]]. Venne edificato per volontà di [[Borso d'Este]] nel 1449 e ristrutturato nel 1585 ad opera di [[Cornelio I Bentivoglio]]. L'imponente prospetto, riccamente decorato con bassorilievi marmorei araldici, armature, frecce, lance e bandiere è attribuito ad una collaborazione tra [[Pirro Ligorio]] e [[Giovan Battista Aleotti]]. All'interno si trovano pregevoli soffitti dipinti nel 500 dalla bottega dei Filippi.
* [[Palazzo Roverella (Ferrara)|Palazzo Roverella]]. Fu edificato nel 1508 su commissione di Girolamo Magnanini, cancelliere del Duca [[Alfonso I d'Este]]. È una delle ultime opere realizzate da [[Biagio Rossetti]]. Ebbe numerosi passaggi di proprietà. Nel [[XVIII secolo]] i Magnanini lo vendettero ai conti Roverella, passò poi ai conti Aventi alla fine del [[XIX secolo]] ed infine a Giuseppe Zamorani che lo lasciò in eredità al circolo dei Negozianti, che ne è proprietario dal 1932. Palazzo Roverella, a differenza di altri edifici rossettiani, è stato concepito per una visione frontale e non angolare e la facciata è caratterizzata da un assoluto rigore geometrico determinato dagli elementi architettonici e dagli ornamenti in [[bassorilievo]], tipici del [[rinascimento]] locale. Di particolare originalità sono le finestre addossate come [[bifora|bifore]] alle [[lesena|lesene]] che scandiscono gli spazi verticalmente e la [[trifora]] timpanata che si apre al centro della facciata.[[File:Parva sed apta mihi.jpg|thumb|Casa di [[Ludovico Ariosto]], in via Ariosto, sede della [[Giorgio Bassani#La memoria|fondazione Bassani]].]]
* [[Palazzo Contrari]]. Edificato nel XIII secolo sulla via omonima, all'angolo con via Canonica, in pieno centro cittadino. Aveva una merlatura che crollò durante il [[terremoto di Ferrara del 1570]]. Venne in seguito modificato ma conserva un aspetto monumentale, anche grazie al bel portale bugnato in marmo. Nelle ampie stanze i soffitti sono a cassettoni rifiniti con oro e figure di pregevole fattura. Nell'intero edificio vi sono molti fregi risalenti al momento della sua edificazione.
* [[Casa di Ludovico Ariosto]]. Costruita nel [[1526]] nella parte ''nuova'' della città, quella dall'[[Addizione Erculea]]. Fu la casa dove il poeta visse vi morì nel 1533.
* [[Casa Romei]], di fronte al [[palazzo di Renata di Francia]].
* [[Palazzina di Marfisa d'Este]].
* [[Palazzo Bonacossi]].
* [[Palazzo Massari]], con vicino l'[[Parco Massari|omonimo parco]].
* [[Biblioteca comunale Ariostea]], nel palazzo Paradiso.[[File:Ferrara Piazza Trento Trieste (già del Mercato) palazzo Ragione (1838).jpg|thumb|left|[[Palazzo della Ragione (Ferrara)|Palazzo della Ragione]] in una stampa del 1838.]]
* [[Palazzo della Ragione (Ferrara)|Palazzo della Ragione]], non più esistente, fu abbattuto dopo un incendio avvenuto alla fine della [[seconda guerra mondiale]]<ref>{{cita web|url=https://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2011/02/07/news/le-mille-vite-del-palazzo-della-ragione-1.569182|titolo=Le mille vite del 'Palazzo della Ragione'|pubblicazione=[[la Nuova Ferrara]]|autore=Francesco Scafuri|accesso=29 settembre 2021}}</ref> Un'immagine storica così come appariva nel 1506 è presente in una [[miniatura]] del ''[[Libro de' giustiziati in Ferrara]]'', conservato nella [[Biblioteca comunale Ariostea]]<ref>Bonazza, Mirna (a cura di), ''manuScripti. I codici della Biblioteca Comunale Ariostea'', Comune di Ferrara, 2002, pag. XVII.</ref>. L'edificio recente è stato oggetto di una ricostruzione poco rispettosa del suo aspetto storico su progetto di [[Marcello Piacentini]] e per questo molto criticata, anche se non da tutti gli esperti. [[Bruno Zevi]] lo inserì nel cosiddetto ''stupro di Ferrara'' e [[Carlo Bassi]] nello ''sventramento di San Romano'', che portò ad esempio all'intervento che modificò in modo pesante parte di [[corso Porta Reno]].
==== Architetture novecentesche ====
[[File:Ex Caserma del Littorio (Ferrara) 2.jpg|thumb|Ex caserma del Littorio, all'angolo tra via degli Spadari e via Fausto Beretta, accanto al palazzo delle poste.]]
[[File:Palazzo Conservatorio G. Frescobaldi e Scuola Alda Costa.jpg|sinistra|miniatura|Complesso di edifici progettato da [[Carlo Savonuzzi]], a sx il [[Conservatorio Girolamo Frescobaldi]] e sullo sfondo la [[Scuola elementare Alda Costa]]]]
A Ferrara dagli inizi del [[XX secolo]] e fino a pochi anni dopo la [[seconda guerra mondiale]] vi furono rilevanti interventi urbanistici voluti dal Comune sia per valorizzare un patrimonio urbano quasi in rovina sia per la riqualificazione dell'area prima occupata dalla [[Castel Tedaldo#La distruzione di Castel Tedaldo|Fortezza]].
[[Carlo Savonuzzi]], in particolare, tra gli [[Anni 1920|anni venti]] e gli [[Anni 1930|anni trenta]], realizzò molte opere architettoniche in [[Razionalismo italiano|stile razionalista]], per quella che fu chiamata in seguito [[addizione Novecentista]]. Gli edifici più significativi legati a questo periodo sono la [[torre della Vittoria]], l'[[Acquedotto di Ferrara|Acquedotto]], la [[Ex Caserma del Littorio|ex caserma del Littorio]], il [[complesso Boldini]], il [[conservatorio Girolamo Frescobaldi]], il [[Museo di storia naturale (Ferrara)|museo di storia naturale]], il [[Palazzo dell'Aeronautica (Ferrara)|palazzo dell'Aeronautica]], il [[Palazzo delle Poste (Ferrara)|palazzo delle Poste]] e la [[scuola elementare Alda Costa]].
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[[File:Interno del Teatro Comunale di Ferrara.jpg|thumb|La grande sala del teatro comunale di Ferrara, con la platea ed i cinque ordini di palchi.]]
* [[Teatro comunale (Ferrara)|Teatro comunale]] ([[XVIII secolo]]), è il teatro principale della città. Quando se ne decise la costruzione ne esistevano già altri in città, ma si sentì la necessità di una struttura nuova e maggiormente rappresentativa. Furono scelti gli architetti [[Antonio Foschini]] e [[Cosimo Morelli]] e venne decisa anche la sede ma all'inizio sorsero problemi sul progetto e solo dopo anni di ritardi i lavori ripresero per essere riaffidati ancora a Foschini e Morelli. Nel 2014 il teatro è stato dedicato alla memoria di [[Claudio Abbado]], che ne fu a lungo direttore artistico.
* [[Teatro Nuovo (Ferrara)|Teatro Nuovo]], è il secondo della città per importanza, inaugurato nel 1926. Sino al 2006 la sala veniva usata anche come cinema.
* [[Sala Estense]] è all'interno del [[Palazzo Municipale (Ferrara)|palazzo municipale]]. All'origine fu la chiesa della casata [[este]]nse poi, sconsacrata, venne utilizzata per altri scopi. Attorno al 1925 venne riadattata e divenne sala cinematografica e dopo anche teatro o spazio per conferenze, concerti e manifestazioni. Spesso ospita la compagnia teatrale dialettale ''Straferrara''.
* [[Teatro Giuseppe Verdi (Ferrara)|Teatro Verdi]], è stato attivo sin quasi alla fine del [[XX secolo]], poi venne chiuso definitivamente.<ref>{{cita web|url=http://servizi.comune.fe.it/8101/ex-teatro-verdi|titolo=Ex Teatro Verdi}}</ref>
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[[File:Mura Est Ferrara.jpg|sinistra|miniatura|Le mura di Ferrara ed il sottomura nella zona est, nelle vicinanze di via Pomposa]]
[[File:Ferrara - Porta Mare detta anche Porta S. Giovanni.jpg|thumb|left|Porta Mare (detta anche porta San Giovanni) col [[torrione di San Giovanni]] sulla cinta muraria di Ferrara, come appariva all'inizio del [[XX secolo]].]]
*[[Mura di Ferrara]], sono costituite da una cinta fortificata che è andata espandendosi da quando i [[Impero bizantino|bizantini]], attorno al [[VI secolo]], ne costruirono il primo nucleo. In seguito assunsero una disposizione allungata sulla riva a nord del [[Po]] unendo il [[Castello dei Curtensi]] con [[Castel Tedaldo]]. Le varie addizioni cittadine successive fecero assumere a queste fortificazioni il loro aspetto definitivo, che raggiunsero con l'[[Addizione Erculea]], durante il governo di [[Ercole I d'Este]].
* Bastioni e porte fortificate, posizionate lungo le mura, meritano un'attenzione particolare per le loro caratteristiche architettoniche o l'utilizzo che se ne è fatto nel tempo. [[Porta degli Angeli]] che fu a lungo impiegata come spazio espositivo ne è un esempio, oppure il Torrione di S. Giovanni, usato come ambiente per concerti Jazz.
* [[Castello Estense]] (chiamato anche ''Castello di San Michele'' perché la prima pietra fu posata il 29 settembre, giorno di [[Arcangelo Michele|San Michele]]) venne edificato nel 1385 come fortezza militare su progetto di [[Bartolino da Novara]]. Partendo dalla già esistente ''Torre dei Leoni'' vennero costruite altre tre torri ed una nuova struttura difensiva ad unirle. Nel 1476 [[Ercole I d'Este]] iniziò a trasformare il castello in palazzo adatto alla sua corte facendogli assumere la funzione sino ad allora assolta dal [[Palazzo Municipale (Ferrara)|Palazzo Municipale]]. Divenne così una reggia rinascimentale e, di fatto, l'edificio monumentale più importante di Ferrara.
* Completamente scomparsa la fortificazione di [[Castel Tedaldo]], distrutta per edificare la [[Fortezza di Ferrara|fortezza papale]] che a sua volta è stata quasi completamente demolita.
* Quartiere medievale che ospitava il [[Castello dei Curtensi]]. Conserva ancora tracce della primitiva fortificazione nella disposizione delle vie che sembrano seguire le antiche mura.
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[[File:Manifattura fenicia o rodia, unguentari in paste vitree, 450-250 ac. ca. 03.JPG|miniatura|Portaunguenti in pasta vitrea di manifattura fenicia o rodia, 450-250 a.C. esposti nel Museo Archeologico nazionale di Palazzo Costabili]]
[[File:Ferrara, Museo Archeologico Nazionale, antiche imbarcazioni.jpg|miniatura|Antiche imbarcazioni conservate nel Museo Archeologico Nazionale di Palazzo Costabili]]
Non sono presenti sul territorio del comune siti archeologici, ma ve ne sono alcuni di grande importanza nel territorio provinciale. Il più vicino si trova a [[Voghenza]], e si tratta della necropoli romana con 67 tombe risalenti al periodo compreso tra il [[I secolo|I]] ed il [[III secolo]]. Molti dei reperti del sito sono esposti al [[Museo civico di Belriguardo]].<ref>{{cita web|url=http://www.ferraraterraeacqua.it/it/voghiera/scopri-il-territorio/arte-e-cultura/siti-archeologici/necropoli-romana-di-voghenza|titolo=Necropoli romana di Voghenza}}</ref>
In Valle Pega ([[Comacchio]]) c'è la pieve paleocristiana di Santa Maria in Padovetere ([[VI secolo]]) e nel sito, nel 2015, sono stati trovati i resti lignei di una nave di circa 15 metri e ben conservata.<ref>[http://www.ferraraterraeacqua.it/it/comacchio/scopri-il-territorio/arte-e-cultura/siti-archeologici/pieve-di-santa-maria-in-padovertere Pieve di Santa Maria in Padovetere, su ferraraterraeacqua.it]</ref> Il [[Museo archeologico nazionale di Ferrara]] (noto anche come museo di [[Spina (città)|Spina]]) raccoglie i reperti archeologici venuti alla luce nel 1922 durante gli interventi di bonifica delle valli di Comacchio.<ref>[http://www.archeoferrara.beniculturali.it/la-scoperta-di-spina_pag_pg16_ita.aspx La scoperta di Spina, su archeoferrara.beniculturali.it]</ref><ref>[http://www.3d-virtualmuseum.it/opere/emilia-romagna-ferrara-museo-archeologico-nazionale Ferrara – Museo Archeologico Nazionale]</ref>
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[[File:A Parco Massari 1.jpg|thumb|Entrata principale del Parco Massari in [[corso Porta Mare]].]]
* [[Parco Massari]], che prende il nome dal vicino [[palazzo Massari]] ed è il più ampio parco dentro le mura di Ferrara. Nel [[XIX secolo]] i conti Massari, acquisendo il palazzo, lo modificarono trasformandolo in un tipico giardino all'inglese.<ref>{{cita web|url=http://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=196613|titolo=Parco Massari|accesso=9 maggio 2018}}</ref>
* [[Orto botanico dell'Università di Ferrara]], di fronte al parco Massari, risente della tradizione ottocentesca di dotare ogni grande città universitaria di un orto botanico. L'orto botanico è parte integrante dell'Istituto di botanica che aveva sede nel [[palazzo Turchi di Bagno]], e viene utilizzato per la conservazione, la cura e la ricerca da parte di professori e studenti delle facoltà di Scienze dell'[[Università degli Studi di Ferrara]], oltre ad essere meta di visitatori e turisti.[[File:0 Parco Pareschi - Ferrara 02.jpg|thumb|left|Parco Pareschi]]
* [[Parco Pareschi]], in [[corso della Giovecca]], è aperto al pubblico dal 2002.
* [[Parco urbano Giorgio Bassani]], un tempo riserva di caccia e svago degli [[Este]]nsi e che costituiva anche un'importante area per la difesa territoriale. Era accessibile dal [[Castello Estense]] percorrendo [[corso Ercole I d'Este]] ed attraversando la [[Porta degli Angeli]], inaugurata nel 1492 e chiusa ufficialmente nel 1598, quando gli Estensi trasferirono la loro corte a Modena.[[File:0 Parco urbano Giorgio Bassani 01.jpg|miniatura|Parco urbano Giorgio Bassani]]La porta fu poi aperta in modo irregolare sino al 1700. Recentemente dalla città vi si accede con un varco aperto nella mura, in corrispondenza dei Rampari di Belvedere, attraverso via [[Azzo VII d'Este|Azzo Novello]]. Si estende a nord dalle mura cittadine e nei progetti dovrebbe spingersi sino al [[Po]], occupando di fatto un'area enorme attualmente utilizzata per l'agricoltura e, a [[Pontelagoscuro]], occupata dai resti di uno zuccherificio. È la più grande area verde fuori dalle mura della città dotata di attrezzature, piste ciclabili, un laghetto ed ampie aree a prato. Ospita la manifestazione del [[Ferrara Balloons Festival]] e la ''Vulandra'' (Festival internazionale degli Aquiloni). Rientrano nei suoi confini il Centro Natatorio Comunale di Via [[Riccardo Bacchelli]], con piscina coperta e scoperta, la sede del [[CUS Ferrara]] Golf, gli impianti sportivi della facoltà di Scienze Motorie dell'[[Università degli Studi di Ferrara]] ed il campeggio Comunale Estense, tutti in Via Gramicia.
[[File:0 Via delle Vigne - Ferrara 02.jpg|thumb|left|Via delle Vigne]]
* Il polmone verde delle mura cittadine viene utilizzato da praticanti di sport amatoriali o per semplici passeggiate. In alcune zone si amplia notevolmente, e forma veri e propri parchi, come succede ad esempio alla fine di via XX Settembre, in viale Alfonso d'Este, nel cosiddetto ''Montagnone'' (che spesso in certi periodi dell'anno ospita luna park itineranti), oppure nella zona di viale 4 novembre, un tempo ''Fortezza'', antica area fortificata di cui sono rimasti due bastioni esterni dopo la sua [[Castel Tedaldo#La distruzione di Castel Tedaldo|distruzione]]. A breve distanza si trova la piazza dell'acquedotto, poi ci sono i Giardini della Stazione, i giardini di Viale Cavour e il verde di Piazza Ariostea. A Ferrara è ancora possibile scoprire, entro le mura cittadine, uno scorcio incredibile di campagna, come se non si fosse dentro la città. Partendo da [[piazza Ariostea]] e proseguendo per via Folegno e [[via delle Vigne]] si raggiunge un incredibile spazio aperto con campi. Tipici infine i numerosissimi giardini privati che si trovano nascosti tra le mura degli antichi palazzi medievali e rinascimentali.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Ferrara}}
Dati aggiornati si trovano in [[Comuni d'Italia per popolazione]]. La tendenza sembra essere quella di una progressiva diminuzione di residenti, anche se non costante anno dopo anno.<ref>[https://www.tuttitalia.it/emilia-romagna/67-ferrara/statistiche/popolazione-andamento-demografico/ Popolazione Ferrara 2001-2017]</ref>
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano {{formatnum:15375}} ovvero l'11,88% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=14 luglio 2025}}</ref>
*[[Nigeria]] {{formatnum:1247}}
Secondo le analisi del comune di Ferrara la comunità che ha avuto il maggior incremento a partire dal 2004 è stata quella rumena. Ucraini, moldavi e albanesi sono risultati in crescita rallentata mentre marocchini e soprattutto nigeriani in forte aumento. Dal 1997 al 2007 la percentuale di cittadini stranieri residenti è passata dal 0,9% al 10,3%.<ref>{{cita web|url=http://servizi.comune.fe.it/234/gli-stranieri-nel-comune-di-ferrara|titolo=Gli stranieri nel comune di Ferrara}}</ref>
Questi dati percentuali (10,3%) sono leggermente più contenuti della media fatta registrare a livello regionale (12% tra tutti i residenti)<ref>[https://www.tuttitalia.it/emilia-romagna/statistiche/cittadini-stranieri-2018/ Cittadini stranieri 2018 - Emilia-Romagna]</ref> ma leggermente più elevati della media nazionale (8,5% tra tutti i residenti).<ref>[https://www.tuttitalia.it/statistiche/cittadini-stranieri-2018/ Cittadini stranieri in Italia - 2018]</ref>
=== Lingue e dialetti ===
Nella città ed in provincia, oltre all'italiano, è parlato il [[dialetto ferrarese]] (''frarés''), simile nella grammatica agli altri dialetti emiliani, ma con accento ed inflessioni del tutto proprie ed influenze semantiche dal vicino [[Veneto]]. Il ferrarese è parlato anche in alcune zone limitrofe del basso Polesine e dell'Oltrepò Mantovano. I dialetti di [[Copparo]], [[Bondeno]] o [[Argenta]] differiscono dal ferrarese cittadino ed al contempo sono leggermente diversi tra loro. A [[Comacchio]] e nella zona valliva il dialetto è marcatamente diverso ed è considerato dialetto a sé.<ref>{{cita web|url=http://rivista.fondazionecarife.it/component/k2/item/711-a-proposito-del-dialetto-ferrarese|titolo=A proposito del dialetto ferrarese}}</ref>
Alcuni termini e regole grammaticali del dialetto ferrarese sono simili
=== Religione ===
La maggioranza della popolazione si professa [[Chiesa cattolica|cattolica]] ma non ci sono dati aggiornati sulle percentuali dei fedeli praticanti. Ferrara appartiene all'[[Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio]] che comprende in totale 172 parrocchie<ref>{{Cita web |url=http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/pls/cci_dioc_new/bd_dioc_annuario.organismi_ricerca?id_dioc=72&tipo=PA00&id_pagina=11123 |titolo=Diocesi di Ferrara - Comacchio ed Abbazia di Pomposa - CHIESA CATTOLICA ITALIANA - ANNUARIO DIOCESANO |accesso=13 settembre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130308071259/http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/pls/cci_dioc_new/bd_dioc_annuario.organismi_ricerca?id_dioc=72&tipo=PA00&id_pagina=11123 |urlmorto=sì }}</ref>. Sono presenti cristiani ortodossi in numero consistente<ref>[https://www.estense.com/?p=681836 Religioni. Più cristiani ortodossi che musulmani a Ferrara]</ref> ed [[Evangelicalismo|evangelici]] [[Riforma protestante|riformati]]. Occorre poi ricordare l'[[Unione cristiana evangelica battista d'Italia|UCEBI]]<ref>{{cita web|url=http://www.ucebi.it/le-chiese/97-chiesa-battista-di-ferrara.html|titolo=Chiesa Battista di Ferrara}}</ref>, le [[Chiese evangeliche riformate battiste in Italia]]<ref>[http://www.chiesaevangelicadiferrara.com/ Benvenuto - chiesaevangelicadiferrara.com - chiesaevangelicadiferrara.com]</ref>, le [[Assemblee di Dio in Italia]]<ref>{{Cita web |url =http://www.adiferrara.it/ |titolo =Chiesa Cristiana Evangelica Ferrara |sito =adiferrara.it |accesso =12 aprile 2019 |urlarchivio =https://web.archive.org/web/20190412060617/http://www.adiferrara.it/ |urlmorto =sì }}</ref> e la Chiesa Evangelica Cinese in Italia<ref>{{Cita web |url=http://www.cecn.it/ITA/indirizzi_fe.htm |titolo=Cecn.it - Portale della Chiesa cristiana evangelica cinese in Italia |accesso=13 settembre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130208205324/http://www.cecn.it/ITA/indirizzi_fe.htm |urlmorto=sì }}</ref>.
[[File:Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah (MEIS) palazzina ingresso.jpg|thumb|Sede del museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah.]]
Grande importanza ha avuto ed ha la comunità [[ebraismo|ebraica]]. Fino al 1859 nel centro storico esisteva il [[Ghetto di Ferrara|ghetto]] e dai primi anni del [[XXI secolo]] ha aperto il [[Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah]].<ref>{{cita web|url=http://moked.it/ferraraebraica/|titolo=Ferrara ebraica}}</ref>.
Sono presenti i [[Testimoni di Geova]]<ref>{{cita web|url=https://www.estense.com/?tag=testimoni-di-geova|titolo=Testimoni di Geova a Ferrara|accesso=31 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180801003807/https://www.estense.com/?tag=testimoni-di-geova|urlmorto=sì}}</ref> e due diverse comunità di [[cattolici tradizionalisti]] non riconosciute dalla [[Chiesa cattolica]] (quindi indipendenti dall'[[Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio]]):<ref>{{cita web|url=http://www.cesnur.org/religioni_italia/c/cattolicesimo_04.htm|titolo=Tradizionalisti e sedevacantisti}}</ref> la [[Fraternità sacerdotale San Pio X]], fondata da monsignore [[Marcel Lefebvre]]<ref>[https://www.documentazione.info/lefebvre-e-la-fraternita-di-san-piox Lefebvre e la Fraternità di San PioX]</ref> e l'[[Istituto Mater Boni Consilii]], legato alla [[tesi di Cassiciacum]].
=== Tradizioni e folclore ===
* [[Palio di Ferrara]], che si svolge l'ultima domenica di maggio in [[Piazza Ariostea]], è la manifestazione tradizionale più antica della città{{Senza fonte|, nonché il [[palio]] più antico del Mondo}}. Le cronache ferraresi riportano l'esistenza di festeggiamenti e giochi già a partire dal 1259, quando gli [[Este]]nsi vinsero una guerra contro [[Ezzelino III da Romano]], comandante delle truppe imperiali. Venne riproposto nel 1933, quando si tenne una memorabile mostra del Quattrocento ferrarese al [[Palazzo dei Diamanti]] voluta da [[Italo Balbo]] e [[Renzo Ravenna]] e ritornò ininterrottamente dopo la seconda guerra mondiale.
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
* Ferrara ospita la sede del governo provinciale, e la sua sede è nel [[Castello Estense]] <ref>{{cita web|url=http://www.provincia.fe.it/|titolo=Sito della Provincia di Ferrara}}</ref>
* [[Arcispedale Sant'Anna di Ferrara]], il principale ospedale provinciale e cittadino che si trova a Cona.
* [[Arcispedale Sant'Anna di Ferrara#Storia|Ex Sant'Anna]] di [[corso della Giovecca]], diventato Casa della Salute Cittadella San Rocco, conserva attività sanitarie specialistiche ed ambulatoriali ed è il presidio sanitario più importante all'interno delle [[Mura di Ferrara|mura cittadine]].<ref>{{cita web|url=https://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=1877|titolo=Ospedali|sito=servizi.comune.fe.it|accesso=30 giugno 2020}}</ref>
* Ospedale San Giorgio (Centro di Riabilitazione San Giorgio) è un centro di eccellenza dell'intera regione Emilia-Romagna dove, in passato, venne seguito anche [[Federico Fellini]].<ref>{{cita web|url=http://www.ospfe.it/carta-dei-servizi/centro-di-riabilitazione-san-giorgio|titolo=Centro di Riabilitazione San Giorgio|accesso=11 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180811195002/http://www.ospfe.it/carta-dei-servizi/centro-di-riabilitazione-san-giorgio|urlmorto=sì}}</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/09/29/il-miracolo-fellini-allena-legge.html il 'miracolo' Fellini s'allena, legge, scherza, su repubblica.it]</ref>
* [[Ferrariae Decus]], fondata nel 1906, è attiva nella tutela del patrimonio storico e artistico della città e della provincia. Ha reso possibili, ad esempio, restauri alla [[chiesa di Santa Maria in Vado]] ed alla [[Cattedrale di San Giorgio (Ferrara)|cattedrale]].
== Cultura ==
Ferrara è legata a molte personalità che, nel corso dei secoli, hanno lasciato un'eredità importante.
Di [[Ludovico Ariosto]] si può visitare la casa, in via Ariosto.<ref>[http://www.artecultura.fe.it/73/casa-di-ludovico-ariosto Casa di Ludovico Ariosto, su ArteculturaFe]</ref> e il monumento funebre nella [[Biblioteca comunale Ariostea]]. Gli venne dedicata nel 1933 una memorabile mostra per il suo quattrocentesimo<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/renzo-ravenna/ dalla voce: Renzo Ravenna, su Treccani on line]</ref>
[[Dosso Dossi]]<ref>[http://www.ferraraterraeacqua.it/it/scopri-il-territorio/personaggi-storia-tradizioni/personaggi-illustri/dosso-dossi Dosso Dossi su ferraraterraeacqua.it]</ref> fu il pittore più rappresentativo (con [[Benvenuto Tisi da Garofalo]]), tra gli artisti della corte [[este]]nse nella prima metà del [[XVI secolo]]. Lavorò ad esempio ai [[camerini d'alabastro]] e purtroppo molte sue opere vennero poi disperse con la [[devoluzione di Ferrara]], portate in alcuni casi a [[Modena]] (poi conservate alla [[Galleria Estense]]), a [[Roma]] o in altre città.<ref>[http://rivista.fondazionecarife.it/1998/item/349-larte-di-dosso-dossi L'arte di Dosso Dossi, su fondazionecarife.it]</ref>
[[Torquato Tasso]] lavorò alla corte di [[Alfonso II d'Este]] e vi trascorse anni importanti, creativi ma anche problematici. Fuggì da Ferrara, vi tornò, venne imprigionato nel [[Castello Estense]] per sette anni in una [[Cella del Tasso|cella]]<ref>{{cita web|url=https://www.estense.com/?p=605563|titolo=Dentro la Cella del Tasso}}</ref> (poi divenuta famosa per questa circostanza) dell'allora [[Arcispedale Sant'Anna di Ferrara#Storia|ospedale Sant'Anna]].<ref>[http://artemoderna.comune.fe.it/1861/torquato-tasso-in-santanna Torquato Tasso in Sant’Anna, su Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea]</ref>
[[File:Casa Giovanni Boldini 1.jpg|thumb|Casa di [[Giovanni Boldini]] in via Savonarola, a Ferrara]]
[[Giovanni Boldini]] fu il massimo pittore ferrarese degli ultimi secoli. Lasciò la città natale abbastanza presto perché giudicata poco stimolante per la sua ricerca artistica. Era sedotto dalla bellezza femminile che poi trasferiva mirabilmente sulla tela: ''"Boldini sapeva riprodurre la sensazione folgorante che le donne sentivano di suscitare quand’erano viste nei loro momenti migliori"'' disse di lui [[Cecil Beaton]]<ref>[http://www.arte.it/calendario-arte/ferrara/mostra-boldini-e-la-moda-51107 Boldini e la Moda, su arte.it]</ref>. Nel 1935 venne istituito il [[Museo Giovanni Boldini]]<ref>[http://artemoderna.comune.fe.it/1853/museo-giovanni-boldini Museo Giovanni Boldini, su Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea]</ref>, a Ferrara, e da allora si sono susseguite iniziative anche fuori dalla città estense<ref>[https://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cosa%20fare/giovanni-boldini-1.3787074 Giovanni Boldini da Ferrara a Milano, su ilrestodelcarlino.it]</ref> con mostre ed omaggi all'illustre artista morto a [[Parigi]] ma tornato a riposare nella Certosa cittadina.<ref>{{cita web|url=http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2010/09/20/news/ferrariae-decus-1.522477|titolo=Ferrariae Decus sul monumento funebre di Boldini}}</ref>
[[Riccardo Bacchelli]], autore di romanzi storici ed in particolare de [[Il mulino del Po]], narra non solo le vicende dei protagonisti ma anche quelle di molti personaggi di contorno, realmente vissuti e legati alla città ed al suo territorio. Ad esempio nella prima parte del romanzo, in ''Dio ti salvi'', trova spazio il racconto del [[Vicolo del Chiozzino#Il mago Chiozzino|mago Chiozzino]].<ref>[http://www.archeobologna.beniculturali.it/ferrara/chiozzino/chiozzino_97.htm Chiozzino di Ferrara. Scavo di un'area ai margini della città, su archeobologna.beniculturali.it (Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara)]</ref>
Il regista dell'incomunicabilità<ref>[http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2017/07/28/foto/antonioni-170926696/1/#1 Antonioni, il regista dell'incomunicabilità, su laRepubblica.spettacoli]</ref> [[Michelangelo Antonioni]] nacque a Ferrara e in seguito si trasferì a Roma<ref>[http://www.ferraraterraeacqua.it/it/scopri-il-territorio/personaggi-storia-tradizioni/personaggi-illustri/antonioni-michelangelo Michelangelo Antonioni, su ferraraterraeacqua.it]</ref>. Iniziò da giovanissimo ad interessarsi alla recitazione poi girò un documentario sul Po (fiume al quale era legato) e poco a poco raggiunse fama internazionale. Il [[Palazzo dei Diamanti]] nel 2013 gli dedicò una mostra.<ref>{{Cita web |url=http://www.palazzodiamanti.it/1300/lo-sguardo-di-michelangelo-antonioni-e-le-arti |titolo=Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le arti, su palazzodiamanti.it |accesso=9 agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180809215829/http://www.palazzodiamanti.it/1300/lo-sguardo-di-michelangelo-antonioni-e-le-arti |urlmorto=sì }}</ref> È sepolto nel [[cimitero monumentale della Certosa di Ferrara]].
[[Giorgio Bassani]], nato da una famiglia ebraica di origini ferraresi, celebrò con le sue opere la gente di Ferrara, con i suoi vizi e le sue virtù. Dal suo romanzo più famoso, [[Il giardino dei Finzi-Contini]] è stato tratto un [[Il giardino dei Finzi Contini (film)|film]] girato in città da [[Vittorio De Sica]] ed i turisti cercano inutilmente il giardino di Micol.<ref>{{Cita web |url=http://www.raiscuola.rai.it/articoli/giorgio-bassani-il-giardino-di-micol/8446/default.aspx |titolo=Giorgio Bassani: il giardino di Micol, su raiscuola.rai.it |accesso=9 agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180809153415/http://www.raiscuola.rai.it/articoli/giorgio-bassani-il-giardino-di-micol/8446/default.aspx |urlmorto=sì }}</ref> A Ferrara si può vedere, passando in [[via Cisterna del Follo]], la sua magnolia <ref>[https://www.estense.com/?p=640055 Bassani ‘rivive’ nella sua casa della magnolia, su estense.com]</ref>, inoltre, nella città [[este]]nse, la fondazione Giorgio Bassani ha sede nella casa di Ariosto<ref>{{cita web|url=http://www.ferraraterraeacqua.it/it/ferrara/scopri-il-territorio/arte-e-cultura/biblioteche-storiche/fondazione-giorgio-bassani|titolo=Fondazione Giorgio Bassani in Casa Ariosto}}</ref> (una seconda sede si trova a [[Codigoro]]<ref>{{cita web|url=http://www.casediscrittori.it/associazione/fondazione-giorgio-bassani/default.asp|titolo=Fondazione Giorgio Bassani di Codigoro}}</ref>) ed allo scrittore è stata intitolata una biblioteca comunale. Dal 2000 riposa nel [[Cimitero ebraico di Ferrara-via delle Vigne|cimitero ebraico di via delle Vigne]].
[[Florestano Vancini]] ha usato l'arte cinematografica per descrivere Ferrara, spinto dal suo amore per il luogo natale e dall'impegno politico.<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/florestano-vancini/ su Vancini, Florestano da Treccani on line]</ref> Suo è il film [[La lunga notte del '43]], tratto dal racconto di Bassani. Ha ricevuto la cittadinanza onoraria di [[Bronte]]<ref>[https://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/spettacoli/cinema/2011/07/04/537434-bronte_riconosce.shtml Bronte riconosce a Florestano Vancini la cittadinanza onoraria alla 'memoria', su ilrestodelcarlino.it]</ref> ed una laurea honoris causa in filosofia dall'[[Università degli Studi di Ferrara]].<ref>[https://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/2008/05/16/89103-laurea_premio.shtml Una laurea ed un premio per Florestano Vancini, su ilrestodelcarlino.it]</ref> Riposa nella Certosa di Ferrara.
[[Vittore Veneziani]] fu uno dei più importanti direttori di coro italiani nel periodo a cavallo tra le due guerre, direttore del coro della Scala di Milano fu anche apprezzato autore di musica vocale.
[[Adriano Franceschini]], maestro di scuola elementare, ricercatore ed epigrafista, è stato la massima figura di studioso<ref>{{Cita web |url=http://www.fondazionecarife.it/editoria1/31-%22presenza-ebraica-a-ferrara%22-di-adriano-franceschini |titolo="Presenza ebraica a Ferrara" di Adriano Franceschini su fondazionecarife.it |accesso=12 agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180812181354/http://www.fondazionecarife.it/editoria1/31-%22presenza-ebraica-a-ferrara%22-di-adriano-franceschini |urlmorto=sì }}</ref> espressa dalla cultura ferrarese nel [[XX secolo]]. Come [[Paolo Ravenna]] e Luciano Chiappini<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.gelocal.it/lanuovaferrara/archivio/lanuovaferrara/2007/06/11/UTXPO_UTX01.html |titolo=Luciano Chiappini, un patriarca dalla vera coscienza cattolica, su lanuovaferrara |accesso=12 agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180812181738/http://ricerca.gelocal.it/lanuovaferrara/archivio/lanuovaferrara/2007/06/11/UTXPO_UTX01.html |urlmorto=sì }}</ref> ha indagato sulla storia della città a partire dal periodo medievale, ha raccolto il frutto delle ricerche su quaderni che poi gli hanno permesso di pubblicare testi usati da esperti a livello internazionale. Malgrado l'indole riservata ha dovuto accettare riconoscimenti prestigiosi come una laurea honoris causa in lettere<ref>{{cita web|url=http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2012/05/08/news/due-cittadini-illustri-per-borgo-scoline-1.4480580|titolo=Due cittadini illustri per Borgo Scoline }}</ref> dall'[[Università degli Studi di Ferrara]] ed una medaglia d'argento dalla [[Presidenza della Repubblica]] come benemerito della cultura e dell'arte.<ref>[http://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/10209 Adriano Franceschini - Medaglia d'argento ai benemeriti della cultura e dell'arte]</ref>
==== Biblioteche ====
* [[Biblioteca comunale Ariostea]]. La sede è in palazzo Paradiso, che fu costruito nel 1391 come [[delizie estensi|delizia estense]]. È in [[via delle Scienze]] 17, all'angolo con [[via Giuoco del Pallone]]. Conserva la [[tomba di Ludovico Ariosto]].
* Archivio storico comunale e Centro di Documentazione Storica (Centro Etnografico Ferrarese del Comune di Ferrara). Le sedi sono nello stesso edificio in [[via Giuoco del Pallone]], 8.<ref>{{cita web|url=http://siafe.comune.fe.it/index.phtml?id=2|titolo=Archivio Storico Comunale di Ferrara}}</ref><ref>{{cita web|url=http://archibiblio.comune.fe.it/1982/cds-centro-etnografico-ferrarese|titolo=Centro Etnografico Ferrarese}}</ref>
* Biblioteca comunale Dino Tebaldi, [[Contrada di Borgo San Giorgio|San Giorgio]]. Si trova in via Ferrariola, 12, vicino alla [[Basilica di San Giorgio fuori le mura]].<ref>[https://bibliofe.unife.it/SebinaOpac/library/san-giorgio/UFEGR Biblioteca Comunale "Dino Tebaldi" San Giorgio]</ref>
* Biblioteca comunale Gianni Rodari. Si trova in viale Krasnodar, 102.<ref>{{cita web|url=http://archibiblio.comune.fe.it/589/informazioni-e-orari|titolo=Biblioteca Comunale Gianni Rodari}}</ref>
* Biblioteca comunale Giorgio Bassani. La sede è in via Grosoli 42, nel [[Barco (Ferrara)|quartiere Barco]].<ref>{{cita web|url=http://www.ferrarainfo.com/it/ferrara/eventi/manifestazioni-e-iniziative/contatti-ferrara/biblioteca-comunale-giorgio-bassani|titolo=Biblioteca Comunale Giorgio Bassani}}</ref>
* Biblioteca comunale Aldo Luppi. Si trova nella frazione di [[Porotto]].
* Biblioteche del Sistema Bibliotecario di Ateneo dell'[[Università degli Studi di Ferrara]], sedi diverse.<ref>{{cita web|url=http://sba.unife.it/it/biblioteche|titolo=Sistema Bibliotecario di Ateneo}}</ref>
* Centro Inquinamento Ambienti alta Sterilità (CIAS), istituito nel 2015 presso l'[[Università degli Studi di Ferrara]] con la partecipazione di Dipartimento di Architettura e Dipartimento di Scienze Mediche. Si interessa di sanificazione in sicurezza di reparti ospedalieri, di riduzione del rischio di infezioni per l'uomo (all'interno dei nosocomi) e per gli animali nell'allevamento moderno, degli operatori negli ospedali, in particolare nelle sale operatorie, di efficienza energetica e di procedure di sicurezza in casi particolari.<ref>[http://www.unife.it/centri/cias/it Centro ricerche Inquinamento fisico chimico microbiologico Ambienti alta Sterilità, su unife.it]</ref>
* Camera anecoica acustica, laboratorio di ricerca, certificazione e sperimentazione del dipartimento di ingegneria dell'Università degli Studi inaugurata nel 2008. Si presta a esperimenti nel campo del rumore e della potenza sonora, e viene utilizzata per certificazioni industriali.<ref>{{Cita web |url=http://www.unife.it/comunicazione/internazionale/edizione-2017/la-camera-anecoica |titolo=La Camera Anecoica Acustica, su unife.it |accesso=15 agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816061622/http://www.unife.it/comunicazione/internazionale/edizione-2017/la-camera-anecoica |urlmorto=sì }}</ref>
A Ferrara sono presenti scuole di ogni ordine e grado e vari istituti di formazione professionale. Alcune scuole hanno particolari motivi di interesse storico ed artistico, o vi hanno studiato personalità che in seguito hanno raggiunto notorietà o fama anche a livello internazionale. A solo titolo di esempio si ricordano le seguenti:
* [[Scuola elementare Alda Costa]], che fu costruita negli anni trenta del [[XX secolo|Novecento]] dall'ingegnere [[Carlo Savonuzzi]]. L'edificio è in cotto e caratterizzato da un'alta torre con relativo orologio, il tutto decorato da interventi geometrici e dall'uso del cemento a vista.
* [[Scuola elementare Poledrelli]], costruita nel 1928 sempre su disegno di Carlo Savonuzzi.
* Scuola elementare Ercole Mosti. La sua sede è [[villa Revedin]], fatta erigere nel 1738 da [[Francesco III d'Este]]. Successivamente fu acquistata dai conti Revedin ed infine comprata dal Comune nel 1928.[[File:0 Liceo scientifico Antonio Roiti 01.jpg|thumb|left|Il liceo scientifico Antonio Roiti negli anni '70]]
* [[Liceo Ariosto]], fondato nel 1860 in via Borgo dei Leoni e poi trasferito dal 1976 in via Arianuova. Dal 2005 il liceo ospita nei suoi spazi aperti il laboratorio didattico di archeologia ''Nereo Alfieri''. Questo antico istituto ha avuto tra i suoi studenti [[Giorgio Bassani]], [[Michelangelo Antonioni]], [[Vittorio Sgarbi]] e [[Daria Bignardi]].
* [[Liceo scientifico Antonio Roiti]], che prese il nome dal fisico [[Antonio Roiti]] e che tra i suoi studenti ha avuto, tra gli altri, [[Dario Franceschini]].
==== Università ====
[[File:01 Ex Convento Santa Lucia - Ferrara.jpg|thumb|verticale=0.7|Rettorato provvisorio dell'[[università degli Studi di Ferrara]] nell'ex convento di Santa Lucia in via Ariosto.]]
L'[[università degli Studi di Ferrara]], che venne fondata dal marchese [[Alberto V d'Este]] nel 1391 su concessione di [[papa Bonifacio IX]], è una delle quattro università presenti in [[Emilia-Romagna]]. Conta 12 dipartimenti, a cui si aggiungono la scuola di medicina e la scuola di farmacia e prodotti della salute.
[[Conservatorio Girolamo Frescobaldi]], fondato a Ferrara nel 1870 come ''Istituto Musicale'' ed ospitato all'inizio in [[via Savonarola]] venne trasferito nell'edificio eretto su progetto di [[Carlo Savonuzzi]] nel 1937, il palazzo del Conservatorio G. Frescobaldi in via Previati.
[[File:Ferrara, ex-chiesa di san romano.JPG|thumb|left|verticale=0.8|[[Museo della cattedrale (Ferrara)|Museo della cattedrale]]]]
[[File:Museo del Risorgimento e della Resistenza - Accesso in Ercole I d'Este.jpg|thumb|verticale=0.7|Sede del [[Museo del Risorgimento e della Resistenza (Ferrara)|Museo del Risorgimento e della Resistenza]] sino al 2020.]]
[[File:A Palazzo Massari 5.jpg|thumb|verticale=0.7|[[Palazzo Massari]], sede del museo Boldini, del museo d'arte moderna e contemporanea e del museo dell'Ottocento.]]
[[File:Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah (MEIS) sede.jpg|thumb|left|verticale=0.8|[[Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah]].]]
[[File:Ferrara, sinagoga, 01.jpg|thumb|left|verticale=0.8|[[Sinagoghe e museo ebraico di Ferrara]].]]
[[File:Facciata dell'ingresso al Palazzo Schifanoia.JPG|thumb|verticale=0.7|Ingresso del [[Palazzo Schifanoia|Museo Schifanoia]].]]
[[File:Museo di storia Naturale di Ferrara.jpg|thumb|left|verticale=0.8|Museo di storia Naturale.]]
* [[Museo della cattedrale (Ferrara)|Museo della cattedrale]]. Ha sede nella [[Ex chiesa di San Romano (Ferrara)|ex chiesa di San Romano]] a pochi passi dalla Cattedrale. Vi sono esposte opere che coprono l'arco temporale dal [[XIV secolo|Trecento]] all'[[XIX secolo|Ottocento]]<ref>[http://www.artecultura.fe.it/1763/le-collezioni Musei Civici di Arte Antica di Ferrara - Le collezioni]</ref> Accanto al museo è visitabile l'antico [[chiostro]] del monastero di San romano che risale al [[IX secolo]].
* [[Museo Giovanni Boldini]]. Si trova nel [[palazzo Massari]]. Le sale espongono, oltre alle opere artistiche, anche materiale appartenuto al pittore come schizzi, bozzetti e strumenti di lavoro donati dalla moglie di Boldini.
* [[Museo d'arte moderna e contemporanea Filippo de Pisis]] (palazzo Massari). Espone opere del ferrarese [[Filippo de Pisis]] assieme ad altre di importanti esponenti dell'arte del [[XX secolo]], sia ferraresi sia di altre città.
* [[Museo dell'Ottocento (Ferrara)|Museo dell'Ottocento]] (palazzo Massari). Espone opere dei più rappresentativi artisti ferraresi del [[XIX secolo]] e raccoglie oggetti di interesse religioso, letterario e storico.
* [[Spazio Antonioni]] (nel giardino di palazzo Massari). Ospitato in un'antica rimessa per le carrozze, poi sede del [[Padiglione d'arte contemporanea (Ferrara)|Padiglione d'arte contemporanea]] ,ospita cimeli, documenti e opere pittoriche del cineasta ferrarese [[Michelangelo Antonioni]].
* [[Museo del Risorgimento e della Resistenza (Ferrara)|Museo del Risorgimento e della Resistenza]]. Si trovava sino all'estate 2020 in [[corso Ercole I d'Este]], di fianco al [[palazzo dei Diamanti]].
* [[Museo di storia naturale (Ferrara)|Museo di storia naturale]]. Espone reperti di [[zoologia]], [[paleontologia]] ed [[etnografia]].
* [[Sinagoghe e museo ebraico di Ferrara]]. Collocato nell'antico [[ghetto di Ferrara]] contiene le tre sinagoghe e conservava numerosi oggetti sacri e alcuni documenti che ripercorrono la storia della comunità ebraica ferrarese prima che, all'inizio del [[XXI secolo]], aprisse il [[Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah]] e vi fossero spostate temporaneamente le collezioni. Conserva materiale e documentazioni legati alla comunità ebraica nazionale.
* [[Museo di paleontologia e preistoria Piero Leonardi]] ([[Palazzo Turchi di Bagno]]). Viene gestito dall'[[Università degli Studi di Ferrara]] ed è chiuso al pubblico a causa degli eventi sismici di maggio 2012. Le aree destinate alle esposizioni sono quattro, dedicate alla [[geologia]], alla [[paleontologia]] dei vertebrati e degli invertebrati e alla [[preistoria]].
* [[Centro di documentazione del mondo agricolo ferrarese]]. Dedicato alla storia della realtà agricola locale fra [[XIX secolo|Ottocento]] e [[XX secolo|Novecento]].
* Museo Riminaldi ([[Palazzo Bonacossi]]). Espone le collezioni raccolte dal cardinale [[Giovanni Maria Riminaldi]] nella seconda metà del [[XVIII secolo]].<ref>[http://www.artecultura.fe.it/1530/museo-riminaldi Museo Riminaldi, su artecultura.fe]</ref>
* [[Pinacoteca nazionale (Ferrara)|Pinacoteca nazionale]]
* [[Museo lapidario (Ferrara)|Museo lapidario]]
* [[Palazzo Schifanoia|Museo Schifanoia]]
* Museo dell'architettura <ref>{{Cita web|url=https://www.exibart.com/museo-galleria-arte/musarc-museo-nazionale-dellarchitettura/|titolo=MUSARC – MUSEO NAZIONALE DELL’ARCHITETTURA}}</ref>
* Museo del Mondo Agricolo Ferrarese
* Museo Palazzina di Marfisa d'Este
* Museo Penazzi della Caffettiera
* Casa Romei
* Casa Biagio Rossetti, ora sede di uffici comunali<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/emilia-romagna-musei-monumenti/casa-di-biagio-rossetti|titolo=Casa di Biagio Rossetti}}</ref>
* Casa Minerbi<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/emilia-romagna-musei-monumenti/casa-minerbi|titolo=Casa Minerbi}}</ref>
=== Media ===
==== Stampa ====
* [[La Nuova Ferrara]]
* [[il Resto del Carlino]] - Edizione di Ferrara
Quotidiani storici a Ferrara sono stati<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.gelocal.it/lanuovaferrara/archivio/lanuovaferrara/2005/08/23/UT2PO_UT201.html |titolo=I giornali ferraresi nel periodo fascista, su lanuovaferrara/archivio |accesso=13 agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180813174835/http://ricerca.gelocal.it/lanuovaferrara/archivio/lanuovaferrara/2005/08/23/UT2PO_UT201.html |urlmorto=sì }}</ref><ref>[https://www.ottocentoferrarese.it/component/k2/item/104-giornali.html Giornali, su ottocentoferrarese.it]</ref> L’Avviso Patriottico (diffuso con pochi numeri nel 1797), Il Giornale del Basso Po (stampato solo nel 1798), Giornale Ferrarese (il primo giornale pensato con impostazione moderna), Gazzetta Ferrarese (diffusa tra il 1848 e il 1929), La Domenica dell'Operaio (a partire dal 1895), [[Corriere Padano]] (fondato nel 1925 da [[Italo Balbo]] e diretto a lungo da [[Nello Quilici]]. Chiuse nel 1945 e vi scrissero, tra gli altri, [[Giorgio Bassani]], [[Luigi Preti]] e [[Michelangelo Antonioni]]).
==== Radio ====
* Radio Dolce Vita, [[Modulazione di frequenza|FM]] e [[streaming]] con sede in città.<ref>[http://www.ascoltareradio.com/dolce-ferrara/ Sito della radio, su ascoltareradio.com]</ref><ref>[https://www.estense.com/?p=628439 Le forze dell’ordine su Radio Dolce Vita, su estense.com]</ref>
==== Televisione ====
* [[Telestense]],
* Telecentro
* [[Telesanterno]]
* [[Canale Italia]]
===
La [[scuola ferrarese]] nacque presso la corte [[este]]nse durante il [[rinascimento ferrarese]], e copre il periodo compreso tra il [[XIV secolo|XIV]] ed il [[XVII secolo]]. Tra i suoi esponenti più noti: [[Cosmè Tura]], [[Francesco del Cossa]], [[Ercole de' Roberti]], [[Dosso Dossi]], [[Girolamo da Carpi]], [[Benvenuto Tisi da Garofalo]] e [[Sebastiano Filippi]]. Alla scuola ferrarese venne dedicata l'esposizione che nel 1933 ebbe un successo notevole per l'epoca, con oltre settantamila visitatori (tra questi i [[Principe di Piemonte|Principi di Piemonte]] e [[Vittorio Emanuele III di Savoia]]).<ref>{{cita web|url=http://www.bollettinodarte.beniculturali.it/opencms/multimedia/BollettinoArteIt/documents/1437552128194_10_-_Serra_576.pdf|formato= pdf|editore= [[Ministero per i beni e le attività culturali]]|titolo=LA MOSTRA DELLA PITTURA FERRARESE DEL RINASCIMENTO}}</ref><ref>{{YouTube|id=dBl828gxw0I|titolo=Ferrara. Alla presenza di S.M. il Re si è chiusa la celebrazione del IV Centenario Ariostesco|produttore=Istituto Luce|data=ottobre 1933|accesso=31 agosto 2018}}</ref>
=== Teatro ===
La città di Ferrara non ha un suo [[teatro stabile]]. Dal 1931 è attiva la compagnia dialettale ''Straferrara''.<ref>{{cita web|url=http://straferrara.altervista.org/|titolo=Straferrara}}</ref> Sul territorio sono presenti l'associazione culturale ''Ferrara Off''<ref>{{cita web|url=http://www.ferraraoff.it/corsi-di-teatro-e-danza-2017-18/|titolo=Associazione Culturale Ferrara Off|accesso=12 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180812180341/http://www.ferraraoff.it/corsi-di-teatro-e-danza-2017-18|urlmorto=sì}}</ref> e il ''teatro Nucleo''.<ref>{{cita web|url=http://www.teatronucleo.org/|titolo=Teatro Nucleo}}</ref> Dal 1998 era stata in attività la compagnia di teatro ''Instabile Urga'', che si è sciolta nel 2012.<ref>{{Cita web|url=http://www.instabileurga.org/index.phtml?id=2|titolo=Chi siamo: L'Instabile Urga prima era il Teatro Instabile Urga|sito=instabileurga.org|editore=Instabile Urga|data=2012|accesso=20 ottobre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120823072746/http://www.instabileurga.org/index.phtml?id=2|urlmorto=sì}}</ref> Dal 2008 al 2011 questa compagnia aveva organizzato il ''Barcollanti Festival''<ref>{{Cita web|url=http://barcollanti.net/|titolo=17, 18 e 19 giugno 2011 - LA PARATA MIGRANTE|sito=barcollanti.net|editore=Barcollanti Festival|data=2011|accesso =20 ottobre 2012}}</ref>
===
[[File:Michelangelo Antonioni Cropped.jpg|thumb|left|Michelangelo Antonioni]]
A partire dal 1902, Ferrara è stata scelta da numerosi registi per ambientare i propri film. Tra questi, i principali titoli sono:
*''[[Ossessione (film 1943)|Ossessione]]'', regia di [[Luchino Visconti]] (1943)
*''[[Cronaca di un amore]]'', regia di [[Michelangelo Antonioni]] (1950)
*''[[La lunga notte del '43]]'', regia di [[Florestano Vancini]] (1960)
*''[[Il giardino dei Finzi-Contini (film)|Il giardino dei Finzi-Contini]]'', regia di [[Vittorio De Sica]] (1971)
*''[[Giovinezza giovinezza]]'', regia di [[Franco Rossi (regista)|Franco Rossi]] (1969)
*''[[Thomas e gli indemoniati]]'', regia di [[Pupi Avati]] (1969)
*''[[La ragazza fuoristrada]]'', regia di [[Luigi Scattini]] (1973)
[[File:Giorgio Pasotti - Piazza del Municipio - Ferrara 6.jpg|thumb|Giorgio Pasotti durante le riprese della fiction ''[[Lea (serie televisiva)|Lea]]'' in [[Piazza del Municipio (Ferrara)|piazza del Municipio]] a Ferrara il 9 giugno 2021]]
*''[[Amore amaro]]'' regia di Florestano Vancini (1974)
*''[[La vela incantata]]'', regia di [[Gianfranco Mingozzi]] (1983)
*''[[Gli occhiali d'oro (film)|Gli occhiali d'oro]]'', regia di [[Giuliano Montaldo]] (1987)
*''[[Al di là delle nuvole]]'', regia di Michelangelo Antonioni e [[Wim Wenders]] (1995)
*''[[Il mestiere delle armi]]'', regia di [[Ermanno Olmi]] (2001)
*''[[E ridendo l'uccise]]'', regia di Florestano Vancini (2005)
*''[[Lei mi parla ancora]]'', regia di Pupi Avati (2020)
Le vie di Ferrara sono state utilizzate anche per alcune serie televisive:
*''[[Il mulino del Po (miniserie televisiva 1963)|Il mulino del Po]]'', regia di [[Sandro Bolchi]], con [[Raf Vallone]] (1963)
*''[[Donna (miniserie televisiva)|Donna]]'', regia di [[Gianfranco Giagni]], con [[Ottavia Piccolo]] (1996)
*''[[Amanti e segreti]]'', regia di [[Gianni Lepre]], con [[Monica Guerritore]] (2004)
*''[[Nebbie e delitti]]'', regia di [[Riccardo Donna]], con [[Luca Barbareschi]] (2005)
*''[[Lea (serie televisiva)|Lea]]'', regia di [[Isabella Leoni]] e [[Fabrizio Costa]], con [[Anna Valle]] e [[Giorgio Pasotti]] (2022-2023).
L'orchestra a plettro Gino Neri ha una tradizione musicale che inizia nel 1898, ha ricevuto importanti riconoscimenti ed è convenzionata con il [[Conservatorio Cesare Pollini]] di [[Padova]].<ref>{{cita web|url=http://www.orchestraginoneri.it/|titolo=Sito Orchestra a plettro Gino Neri}}</ref><ref>[http://associazioni.comune.fe.it/2/index.php?id=3109 Orchestra a plettro “GINO NERI”, su Comune di Ferrara]</ref><ref>[https://www.youtube.com/watch?v=heRfWNaEbV4 Presentazione Orchestra a plettro Gino Neri, su youtube]</ref> La banda filarmonica comunale Ludovico Ariosto è attiva dal 2014.<ref>[http://associazioni.comune.fe.it/1388/banda-filarmonica-comunale-ludovico-ariosto Banda Filarmonica Comunale Ludovico Ariosto, su Comune di Ferrara]</ref>
=== Cucina ===
La [[cucina ferrarese]] vanta un buon numero di specialità locali che vengono da una tradizione risalente all'epoca [[Medioevo|medioevale]] e dalla cultura contadina. È stata influenzata dalle province vicine, quindi ha piatti in comune con la [[cucina emiliana]] ed anche con quella [[Cucina veneta|veneta]].<ref>[http://www.ferraraterraeacqua.it/it/enogastronomia/ricette-della-tradizione Ricette della tradizione, su ferraraterraeacqua.it]</ref><ref>{{cita web|url=http://www.cittadarte.emilia-romagna.it/storie/ferrara/tra-artigianato-ed-enogastronomia-per-portare-a-casa-il-gusto-di-ferrara|titolo=Tra artigianato ed enogastronomia per portare a casa il gusto di Ferrara}}</ref>
Dal 2015 viene organizzata ''Mangiafexpo'', una grande festa del cibo di Ferrara.<ref>[http://www.cronacacomune.it/notizie/34076/mangiafe.html Piazza Ariostea apre alle serate di "Mangiafexpo 2018", la grande festa del cibo di Ferrara]</ref>
[[File:0 Coppia ferrarese 02.jpg|thumb|[[Coppia ferrarese]]]]
Il pane tipico è la [[coppia ferrarese]], protetto del marchio [[Indicazione geografica protetta (Unione europea)|Indicazione geografica protetta]].<ref>[http://www.ferraraterraeacqua.it/it/enogastronomia/prodotti-tipici/coppia-ferrarese-igp Coppia ferrarese - IGP, su ferraraterraeacqua.it]</ref> Ferrara aderisce all'[[Associazione nazionale città del pane]].
Gli insaccati vengono dalla tradizione contadina, e sono il [[salame all'aglio]] e la [[Salame gentile#Il "Gentile" e la "Zia"|Zia ferrarese]]. I [[ciccioli]] non sono insaccati ma si ottengono da sempre dalla lavorazione della carne di maiale e vengono prodotti e consumati in zona. Molto diffusa era la [[pancetta]] arrotolata, affettata come un salume. Ai salumi spesso si abbinano i ''pinzini'', non tipici e meglio conosciuti come [[gnocco fritto]] ma molto diffusi.<ref>[http://www.ferraraterraeacqua.it/it/enogastronomia/prodotti-tipici/salame-ferrarese Salame ferrarese, su ferraraterraeacqua.it]</ref>
Tipici sono i [[cappellacci di zucca]], simili a quelli mantovani, solitamente serviti con [[ragù]] di carne e solo in tempi più recenti al pomodoro o al burro. Molto consumati sono i [[cappelletti]] e i [[passatelli]] in brodo. Altri primi tradizionali sono il [[pasticcio di maccheroni alla ferrarese]] nelle versioni dolce (ricoperto di pasta frolla) e salata (ricoperto di pasta sfoglia) e le [[tagliatelle]], secondo la tradizione create alla corte [[este]]nse.<ref>[http://www.ferraraterraeacqua.it/it/enogastronomia/prodotti-tipici/cappellacci-di-zucca-ferraresi Cappellacci di Zucca ferraresi IGP, su ferraraterraeacqua.it]</ref><ref>{{cita libro|titolo=Encyclopedia of kitchen history|autore=Mary Ellen Snodgrass|lingua=en|editore=Fitzroy Dearborn|città=Londra|anno=2004|url=https://books.google.it/books?id=IYeOAgAAQBAJ&pg=PT132&lpg=PT132&dq=Ferrara+Lucrezia+Borgia++Alfonso+I++Messisbugo+tagliatelle&source=bl&ots=5DoBuJDs0j&sig=iYLMsUouE4C5-RinNL-FTmwc2TU&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj-pbKQqp3dAhVNaBoKHZeAClI4ChDoATAHegQIBRAB#v=onepage&q=Ferrara%20Lucrezia%20Borgia%20%20Alfonso%20I%20%20Messisbugo%20tagliatelle&f=false|sbn=BVE0266908}}</ref> La [[salama da sugo]] è forse il piatto più rappresentativo della città, un [[salume]] di carni di [[Sus scrofa domesticus|maiale]] tipico della zona, cotta e servita calda con purè di patate in inverno oppure affettata fredda d'estate. Era apprezzata anche da chi non avrebbe dovuto mangiare carne di maiale, come il [[Sindaci di Ferrara#Sindaci di Ferrara sotto il Regno d'Italia|podestà]] [[Ebrei|ebreo]] amico di [[Italo Balbo]] che, anche se una sola volta all'anno, la metteva in [[Renzo Ravenna#Rapporti con ebrei e cattolici|tavola]].<ref>[http://www.ferraraterraeacqua.it/it/enogastronomia/prodotti-tipici/salama-da-sugo-o-salamina-igp Salama da sugo o Salamina - IGP, su ferraraterraeacqua.it]</ref> Da ricordare anche piatti a base di [[Anguilla (zoologia)|anguille]], tradizione che arriva dalla zona di [[Comacchio]].
Il [[Pampepato|pampapato]]<ref>[http://www.ferraraterraeacqua.it/it/enogastronomia/prodotti-tipici/pampepato-o-pampapato-di-ferrara Pampepato o pampapato di Ferrara, su ferraraterraeacqua.it]</ref> è il dolce più noto, consumato nel periodo natalizio, e molto diffusi sono anche la [[zuppa inglese]], la [[tenerina]] e la ciambella<ref>[http://www.ferraraterraeacqua.it/it/enogastronomia/prodotti-tipici/ciambella-ferrarese-o-brazadela Ciambella ferrarese o "brazadela", su ferraraterraeacqua.it]</ref>. Degni di nota sono anche i ''[[tamplun]]'', frittelle di castagne, uvetta e pinoli e le [[Mistocchina|mistocchine]], frittelle di farina di castagne<ref name=saporife>{{cita web|url=https://saporiferraresi.it/ricetta-mistocchine-1203.html|titolo=Ricetta: Le Mistocchine|sito=saporiferraresi.it|accesso=5 maggio 2023}}</ref>
I vini i più noti del territorio sono quelli del bosco Eliceo, che hanno origini legate al periodo di [[Spina (città)|Spina]] e si sono poi ottenuti probabilmente da innesti con vitigni portati da [[Renata di Francia]], consorte del duca [[Ercole II d'Este]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ferraraterraeacqua.it/it/enogastronomia/prodotti-tipici/vini-del-bosco-eliceo-doc|titolo=Vini del Bosco Eliceo - DOC|sito=ferraraterraeacqua|accesso=5 maggio 2020}}</ref>
Altri prodotti tradizionali della provincia sono l'[[aglio di Voghiera]] e il riso di [[Jolanda di Savoia (Italia)|Jolanda di Savoia]].<ref>[http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2014/08/09/news/jolanda-di-savoia-capitale-del-riso-1.9738340 Jolanda di Savoia capitale del riso, su lanuovaferrara]</ref>
=== Eventi ===
[[File:0 Mura di Ferrara - Torrione di San Giovanni 06.jpg|thumb|left|verticale= 0.7|Jazz Club Ferrara nel [[torrione di San Giovanni]].]]
* Il [[Teatro comunale (Ferrara)|Teatro Comunale "Claudio Abbado"]] nella stagione propone danza, concerti e prosa.<ref>{{cita web|url=http://www.teatrocomunaleferrara.it/|titolo=Sito Teatro Comunale}}</ref>
* Il Jazz Club Ferrara (Torrione di San Giovanni Battista) presenta musicisti Jazz di alto livello. Vince il titolo di miglior Jazz Club Italiano del 2010.<ref>{{cita web|url=http://www.jazzitalia.net/viscomunicatoemb.asp?ID=16635|titolo=Jazz.it premia il Torrione come miglior jazz club italiano|data=22 gennaio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131020095457/http://www.jazzitalia.net/viscomunicatoemb.asp?ID=16635|urlmorto=sì}}</ref>).
* [[Ferrara Sotto le Stelle]] fa arrivare in piazza Castello in estate artisti della musica italiana e internazionale.
* Il [[Ferrara Buskers Festival]], dal 1987 nell'ultima settimana di agosto, fa arrivare in città [[artista di strada|artisti di strada]] da ogni parte del mondo.<ref>{{cita web|url=http://www.ferrarabuskers.com/|titolo=Rassegna internazione del Musicista di Strada}}</ref>[[File:Ferrara Balloons Festival 2006 13.jpg|thumb|Ferrara Balloons Festival]]
* [[Rock a Ferrara]] istituito nel 1993 e dedicato alla [[musica indipendente]].
* Nel [[parco urbano Giorgio Bassani]] si svolgono due manifestazioni importanti. In settembre si svolge il ''[[Ferrara Balloons Festival]]'', un festival di [[mongolfiera|mongolfiere]] conosciuto in Italia e in Europa. Tra il 23 (festa patronale) e il 25 aprile ([[anniversario della liberazione d'Italia]]) è il momento della ''Vulandra'', un festival degli aquiloni che attira turisti e residenti.<ref>{{cita web|url=http://www.ferrarafestival.it/it/|titolo=Sito Ferrara Balloons Festival|accesso=3 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180903215145/http://www.ferrarafestival.it/it/|urlmorto=sì}}</ref>
* Nel 2007 si è tenuto il primo festival di giornalismo organizzato dalla rivista [[Internazionale (periodico)|Internazionale]], [[Internazionale a Ferrara]], che in tre giorni ha fatto arrivare oltre {{formatnum:17000}} persone. Rivelatosi un successo, è stato nuovamente riproposto.
* Dall'ultimo decennio del [[XX secolo]] si tiene il Salone Internazionale del Restauro, dei Musei e delle Imprese Culturali.<ref>{{cita web|url=https://dger.beniculturali.it/salone-internazionale-del-restauro-dei-musei-e-delle-imprese-culturali-18-20-settembre-2019-ferrara/|titolo=Salone Internazionale del Restauro, dei Musei e delle Imprese Culturali|sito=dger.beniculturali.it|accesso=4 agosto 2020}}</ref>
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
La storia di Ferrara iniziò quando la sede vescovile di [[Voghenza]], a causa della [[migrazione longobarda]], venne trasferita nell'allora lingua di terra creatasi tra i due rami del fiume [[Po]] (il [[Po di Volano]] e il [[Po di Primaro]]). Qui il borgo di San Giorgio rappresentò la prima area di urbanizzazione, la ''Ferrariola'', e vi si eresse la [[basilica di San Giorgio fuori le mura]]. Quella fu la genesi [[urbanistica di Ferrara]] e non la migrazione dalla città etrusca di Spina (decaduta, sostituita da [[Ravenna]] e interrata per avanzamento della costa). Lentamente poi parti di popolazione sempre più consistenti si spostarono sulla sponda a nord del Po, dove si estendeva un vasto territorio sul quale sorse la città del [[medioevo]].
L'urbanizzazione avvenne per addizioni. Partendo da due nuclei fortificati si formò una prima città lineare che poi, con ampliamenti successivi, crebbe principalmente verso nord. I principali furono<ref>{{Cita|Ravenna.LeMura|pp. 31–35}}.</ref>:
* Addizione di Nicolò II, del 1385.
* Addizione di Borso d'Este, del 1451, con inclusione dell'area di [[Monastero di Sant'Antonio in Polesine|Sant'Antonio in Polesine]].<ref>{{Cita|B.Zevi|p. 99}}.</ref>
* [[Addizione Erculea]], del 1492. Voluta dal duca [[Ercole I d'Este]] ed attuata dall'architetto [[Biagio Rossetti]]) fu storicamente la più importante opera urbanistica che interessò Ferrara facendola diventare la ''prima città moderna d'Europa''. Il disegno si ispirava al modello romano del [[Cardine (storia romana)|cardo]] e del [[decumano]] e prevedeva un asse viario che partiva dal [[Castello Estense]] e raggiungeva la [[porta degli Angeli]] ed un altro che collegava le due porte principali della città, la ''porta a Mare'' e la ''porta a Po''. L'incrocio emblema di questa addizione è il [[Quadrivio degli Angeli]].
[[File:Ferrara - Corso Porta Reno.jpg|thumb|left|Corso Porta Reno presso i fornici di accesso alla piazza del duomo. Ben distinguibile a sinistra il lato originale medievale della via ed a destra la parte ricostruita con criteri moderni nel secondo dopoguerra.]]
* [[Addizione Novecentista]], della prima parte del [[XX secolo]]. A partire dagli [[anni 1920|anni venti]] si ebbe una riqualificazione urbanistica voluta dall'amministrazione comunale per ridare nuova veste a varie aree della città grazie alla costruzione di edifici seguendo lo stile [[razionalismo italiano|razionalista]]. Tra i suoi artefici più importanti vi fu l'architetto [[Carlo Savonuzzi]]. Non fu propriamente un'addizione ma rientrò in quel periodo storico anche l'attività edilizia portata avanti dall'Istituto Autonomo per le Case Popolari della Provincia di Ferrara, che puntò alla costruzione di numerosi alloggi sia in città sia nell'intera provincia. A Ferrara le zone maggiormente interessate furono quelle di corso Isonzo e del quartiere Barco.<ref>[http://www.acerferrara.it/p/134/il-periodo-pre-bellico-e-gli-anni-della-guerra-1923-1945.html Il periodo pre bellico e gli anni della guerra (1923 - 1945), su acerferrara.it]</ref>
Importanti cambiamenti urbanistici, in particolare nel secondo dopoguerra, portarono alla crescita di molti quartieri fuori dalla cinta muraria, alla modifica della viabilità nella zona di [[corso Porta Reno]], alla costruzione del grattacielo (tanto criticato da [[Giorgio Bassani]] e, più tardi, da [[Vittorio Sgarbi]]<ref>[http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2014/12/28/news/il-grattacielo-e-un-insulto-alla-citta-1.10570363 «Il Grattacielo è un insulto alla città» da lanuovaferrara]</ref>)
Il tessuto urbano della città può essere suddiviso in due parti distinte attraverso il confine segnato dall'asse viario di [[corso della Giovecca]] e [[viale Cavour]] che taglia nettamente la città. A sud vi è l'antica zona [[Medioevo|medioevale]] col [[Castello Estense]], la [[Cattedrale di San Giorgio (Ferrara)|cattedrale]] e il borgo San Giorgio, fuori dalla mura. A nord vi è la città [[Rinascimento|rinascimentale]], con parte degli insediamenti più recenti all'interno delle mura, in particolare nell'area in direzione del quartiere Barco.
Il corso della Giovecca è stato per secoli un canale a nord della cinta muraria, uno spazio che distingueva il dentro dal fuori, un ostacolo sia fisico sia psicologico. Lo sviluppo della piazza Nuova (poi piazza Ariostea), nel progetto di Rossetti, avrebbe dovuto essere diverso, e quasi certamente il suo destino era quello di avere attorno, su tre lati, un porticato. Avrebbe dovuto diventare un mercato, centro di traffici urbani. Le previsioni non furono rispettate e le nuove aree comprese dall'addizione di Ercole I non furono subito sfruttate per costruirvi abitazioni da parte della popolazione. Ne approfittarono solo le grandi famiglie, che vi trovarono spazi economici le loro dimore ampie e con giardini, mentre gli altri ferraresi preferirono rimanere nella parte storica della città, dove l'abitudine ed il timore del nuovo li tratteneva.<ref>{{Cita|C.Bassi 3|pp. 83–93}}.</ref>
=== Frazioni ===
[[File:San Marco Evangelista (Francolino, Ferrara).jpg|thumb|La chiesa parrocchiale di [[Francolino]]]]
[[Aguscello]], [[Albarea]], [[Baura]], [[Boara]], [[Bova di Marrara]], [[Casaglia (Ferrara)|Casaglia]], [[Cassana (Ferrara)|Cassana]], [[Chiesuol del Fosso]], [[Cocomaro di Cona]], [[Cocomaro di Focomorto]], [[Codrea]], [[Cona (Ferrara)|Cona]], [[Contrapò]], [[Corlo (Ferrara)|Corlo]], [[Correggio (Ferrara)|Correggio]], [[Denore]], [[Focomorto]], Fondo Reno, [[
Le [[circoscrizioni di Ferrara]], in seguito all'entrata in vigore della legge n. 42/2010, che soppresse le circoscrizioni nei comuni con meno di {{formatnum:250000}} abitanti, non sono più presenti e al loro posto sono venute le delegazioni che, a differenza delle circoscrizioni, non sono composte da rappresentanti eletti.
== Economia ==
[[File:Palazzo della Camera di Commercio 02.jpg|thumb|[[Palazzo della Camera di commercio (Ferrara)|Palazzo della Camera di Commercio]].]]
L'economia si è sempre basata sull'agricoltura e nella prima parte del [[XX secolo]] la grande proprietà terriera fu una forza importante a livello locale. All'inizio del ventennio fascista sostenne lo squadrismo per contrastare le rivendicazioni sindacali. La nascita delle corporazioni mutò in seguito i rapporti eliminando la lotta di classe e imponendo regole che esaltavano le competenze dei lavoratori con manifestazioni e fiere senza concedere riconoscimenti economici. Si puntò anche sull'industrializzazione senza ottenere il successo sperato e intanto la crisi nel settore della canapa fece lievitare il numero dei disoccupati in agricoltura (oltre 70.000 senza lavoro) mentre la [[grande depressione]] peggiorò la situazione.<ref name=":1"/> Nel secondo dopoguerra si ebbe un periodo di espansione economica che tuttavia si esaurì e con la fine del secolo l'intero territorio provinciale entrò nuovamente in difficoltà.
I motivi di criticità nel [[XXI secolo]] sono la vicenda [[Cassa di Risparmio di Ferrara]], i problemi industriali, la difficoltà crescente del piccolo commercio<ref>[http://www.fe.camcom.it/servizi/osservatorio-dell-economia/notizie/osservatorio-delleconomia Osservatorio dell'economia, su Camera Commercio Ferrara]</ref> e l'invecchiamento della popolazione.<ref>[https://www.estense.com/?p=652047 Ferrara e provincia da record per l’invecchiamento della popolazione, su estense.com]</ref><ref>[https://www.estense.com/?p=627347 Crisi a Ferrara, ecco le terapie d’urto per salvare il territorio, su estense.com]</ref> Già in precedenza tuttavia non erano mancate le difficoltà.
[[File:Fabbrica Eridania2.jpg|thumb|left|verticale=0.6|Ex zuccherificio Eridania a Ferrara.]]
È interessante ricordare come iniziò e poi si concluse la dismissione dell'intero settore saccarifero, con conseguenze sull'agricoltura e sull'industria, con diminuzione delle aree dedicate alla coltivazione della [[barbabietola da zucchero]] e la chiusura di [[Produzione dello zucchero#Impianti di produzione|stabilimenti]] storici nel comune, a [[Pontelagoscuro]]<ref>[http://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=181935 Zuccherificio Schiaffino e Roncallo - Ferrara, su regione.emilia-romagna]</ref>, e in provincia, a [[Codigoro]]<ref>[http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2015/12/11/news/quando-lo-zucchero-di-mezza-italia-partiva-da-codigoro-1.12600834 Quando lo zucchero di mezza Italia partiva da Codigoro, su lanuovaferrara]</ref>.
Il [[consorzio di bonifica pianura di Ferrara]] ha la sua sede in [[Palazzo Naselli Crispi]] che si trova in [[via Borgoleoni]] e raccoglie i quattro consorzi di bonifica ferraresi presenti,<ref>{{cita web|url=http://www.bonificaferrara.it/|titolo=Sito del Consorzio di Bonifica}}</ref> (tra questi le [[Bonifiche Ferraresi]]). Un altro consorzio legato ad iniziative economiche è quello di Ferrara Innovazione,<ref>{{cita web|url=http://cfi-fe.it/|titolo=Sito del Consorzio di Ferrara Innovazione}}</ref> inoltre in città ha sede l'associazione imprenditori (CNA Ferrara), in via Caldirolo.<ref>{{cita web|url=https://www.cnafe.it/|titolo=CNA Ferrara|accesso=15 luglio 2020}}</ref>
=== Agricoltura ===
[[File:Photo Hemp cultivation near Ferrara 1950 - Touring Club Italiano 1.2773.jpg|thumb|Macerazione della canapa nel ferrarese]]
[[File:Biennale ortofrutticola internazionale Ferrara, Eurofrut 69 21-28 settembre 1969 - 01.jpg|thumb|Visita alla biennale ortofrutticola internazionale di Ferrara (Eurofrut 69) che si tenne in città nel settembre 1969.]]
[[File:Porto Garibaldi 0709-3.JPG|thumb|left|Vendita di pesce appena pescato sul porto canale di [[Porto Garibaldi]].]]
Il settore agricolo interessa l'intero territorio provinciale che, storicamente, è un'area a vocazione agricola da secoli, con parti coltivate da molto tempo ed altre di bonifica più recente. Tra le coltivazioni più comuni vi sono i cereali (frumento e mais), i prodotti tipici dell'orto, i frutteti<ref>{{cita libro|titolo=Un secolo e oltre di frutticoltura|autore=Silviero Sansavini|editore=Avenue Media|città=Bologna|anno=2002|url=http://www.itempidellaterra.org/old/ferrara.htm|sbn=UBO3305258|accesso=17 gennaio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190119120919/http://www.itempidellaterra.org/old/ferrara.htm|urlmorto=sì}}</ref> e le viti, mentre un tempo erano numerosi i campi con barbabietola da zucchero e canapa. Per ottenere la fibra dalla canapa, poi utilizzata dall'industria tessile, serviva macerare gli steli della pianta uniti a formare enormi zattere in stagni artificiali, i maceri, che hanno caratterizzato per anni la campagna ferrarese. Dai braccianti addetti alla coltivazione della canapa nacquero i primi movimenti sindacali nel ferrarese.<ref>[https://www.ottocentoferrarese.it/component/k2/item/27-canapa.html Canapa, su ottocentoferrarese.it]</ref><ref>[http://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=160289 estrazione della canapa dal macero, su regione.emilia-romagna.it]</ref> Il settore entrò in difficoltà quando crollò il prezzo della fibra in seguito all'introduzione, fuori dall'Italia, di nuove materie prime per la produzione di filati per i tessuti alla fine degli [[Anni 1920|anni venti]] ma la coltivazione continuò ancora per circa un cinquantennio.<ref name=":1"/>
Per diversi anni nel secondo dopoguerra a Ferrara si tennero fiere biennali ortofrutticole internazionali<ref>{{cita libro|titolo=Eurofrut '69: 21-28 settembre 1969: catalogo ufficiale/4. biennale ortofrutticola internazionale|autore=Biennale ortofrutticola internazionale Ferrara |editore=Ente Manifestazioni Ortofrutticole|città=Ferrara|anno=1969|sbn=FER0190433}}</ref> a riprova dell'importanza avuta dal settore per l'economia territoriale. La base occupazionale della [[Provincia di Ferrara|provincia]] raggiunge l'8,3% ovvero il tasso più elevato di tutto il nord-est d'[[Italia]] con 8.763 industrie attive nel settore e 180 000 ettari di superficie agraria complessiva.
Una particolare parabola ha interessato il Consorzio Agrario Provinciale, fondato nel 1929 e fallito dopo quasi un secolo, confluito nel [[Consorzi agrari d'Italia#Aderenti|Consorzio dell'Emilia]].<ref>[http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2016/05/21/news/sparisce-tra-le-polemiche-il-consorzio-agrario-di-ferrara-1.13514649 Sparisce tra le polemiche il Consorzio agrario di Ferrara, su lanuovaferrara.gelocal.it]</ref><ref>[http://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-12-16&atto.codiceRedazionale=T10ABA11922%20%20%20%20 Atto del TRIBUNALE CIVILE DI FERRARA, su gazzettaufficiale.it]</ref>
Alle problematiche legate all'agricoltura si è dedicata a lungo la rete televisiva locale Telestense con la trasmissione ''Agreste'' che ha concluso il suo ciclo nel 2016.<ref>[http://www.telestense.it/dopo-23-anni-a-fianco-dellagricoltura-chiude-agreste-20160625.html Dopo 23 anni a fianco dell’agricoltura chiude “Agreste”, su telestense.it/]</ref>
Anche la pesca ha un ruolo di rilievo nell'economia locale ed il 55% dei 3.000 addetti nell'[[Emilia-Romagna]] è nella [[Provincia di Ferrara|provincia]], con un totale di 1.135 imprese attive. Il pescato che si ottiene nei comuni di [[Goro]] e [[Comacchio]] raggiunge circa i 100 000 quintali. Il 53% del totale viene venduto ai [[Mercato|mercati]] all'ingrosso della regione.
=== Artigianato ===
{{Citazione|Ci sono momenti nei quali l'arte raggiunge quasi la dignità del lavoro manuale|[[Oscar Wilde]], ''Il gigante egoista e altri racconti''}}<ref>{{Cita libro|titolo =Il gigante egoista e altri racconti |autore =Oscar Wilde |editore =De Agostini |città = |anno = |url=https://books.google.it/books?id=IR86DwAAQBAJ&pg=PT102&lpg=PT102&dq=Ci+sono+momenti+nei+quali+l%27arte+raggiunge+quasi+la+dignit%C3%A0+del+lavoro+manuale&source=bl&ots=nqGsF8yyez&sig=HRLf5O_hzE2X9OwA8wNW0Dhsqno&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjE5LS8-vjcAhUQ_aQKHd_TC2gQ6AEwAnoECAgQAQ#v=onepage&q=Ci%20sono%20momenti%20nei%20quali%20l'arte%20raggiunge%20quasi%20la%20dignit%C3%A0%20del%20lavoro%20manuale&f=false}}</ref>
La tradizione artigiana risale certamente ai secoli della fondazione della città ma è solo con la signoria [[este]]nse prima e con la legazione papale dopo che vennero formalizzate con appositi statuti le [[corporazioni delle arti e mestieri]]. Queste associazioni avevano varie finalità, tra queste la difesa dei mestieri come erano tramandati tradizionalmente ed una prima forma di mutuo soccorso. A Ferrara furono numerosissime, e quelle con un maggior numero di aderenti furono: ''barbitonsori'' (barbieri), ''callegari'' (calzolai), ''carradori'' (costruttori ed addetti alle carrozze), ''drappieri'' (produttori e commercianti di stoffe), e poi ancora ''fornai'', ''fruttaroli'', ''casaroli'', ''mastellari'' e così via. Queste corporazioni vennero in gran parte disciolte nel periodo napoleonico. Qualche anno dopo rimanevano in città solo piccoli artigiani indipendenti e poche attività artigianali di una certa dimensione. Queste ultime si limitavano principalmente al mercato interno a causa, tra l'altro, del pessimo stato delle vie di comunicazione. Attorno alla metà del [[XIX secolo]] erano presenti, con certezza, una conceria di pelli<ref>[http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2014/05/27/news/le-concerie-di-ferrara-1430-1935-1.9311082 Le concerie di Ferrara, 1430-1935, su lanuovaferrara]</ref>, qualche pastificio, una piccola fabbrica di cappelli, un saponificio e poco altro.<ref name=":0">{{Cita|Aguzzoni.Ghinato|pp. 13–24}}.</ref>
Durante il ventennio fascista le corporazioni rinacquero, o meglio, nacquero nuove corporazioni, in contrapposizione al movimento sindacale, che ripresero solo in parte l'antico spirito. Nel 1926 vennero fondati infatti il [[Ministeri del governo italiano soppressi o accorpati#Ministero delle Corporazioni|Ministero delle corporazioni]] e il [[Consiglio nazionale delle corporazioni]].<ref name=":1">{{Cita|Aguzzoni.Ghinato|pp. 57–68}}.</ref>
A Ferrara è presente l'associazione territoriale della [[Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa|CNA]], alla quale sono associate oltre 5.000 imprese, tra le quali molte artigiane,<ref>{{cita web|url=http://www.cnafe.it/cna-ferrara.html|titolo=Sito CNA Ferrara}}</ref> inoltre è sede anche di [[Confartigianato]] Ferrara, al quale aderiscono circa 2.500 imprese.<ref>{{cita web|url=http://www.confartigianato.fe.it/contatti_19c9.html|titolo=Contatti Confartigianato Ferrara|accesso=16 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816230549/http://www.confartigianato.fe.it/contatti_19c9.html|urlmorto=sì}}</ref>
Il settore dell'[[artigianato]] ferrarese appare in progressiva crescita, addirittura più della media nazionale. Le imprese artigiane ferraresi producono il 13,8% del valore provinciale rivestendo un ruolo fondamentale nell'ambito del sistema produttivo locale caratterizzato da piccole aziende: 26.000 addetti operano nel settore e il 35,5% degli imprenditori ferraresi è rappresentato da artigiani.
Ferrara è presente anche nella produzione artigianale artistica col settore della [[ceramica]], della terracotta, degli [[Strumento musicale|strumenti musicali]], dei [[Mobile (arredamento)|mobili artistici]], della lavorazione del [[ferro battuto]], del [[rame]], del [[peltro]] e per i laboratori di [[oreficeria]] e [[gioielleria]].<ref>[http://www.ferraraterraeacqua.it/it/eventi/artigianato-e-shopping/artigianato-prodotti-artistici/shopping-e-mercati Artigianato, prodotti artistici, su ferraraterraeacqua.it]</ref><ref>[http://www.fe.camcom.it/servizi/osservatorio-dell-economia/presentazioni/report/report-2-trimestre-2017 ECONOMIA FERRARESE SI CONSOLIDA LA RIPRESA ANCHE A FERRARA, su fe.camcom.it]</ref><ref>{{cita libro|titolo=Atlante cartografico dell'artigianato tipico italiano|autore=ACI|editore=ACI, Automobile club d'Italia|città=Roma|anno=1998|sbn=CAG1325138|pp= 4–6}}</ref>
=== Industria ===
Notevole importanza ricopre l'area del [[Polo chimico di Ferrara]], creato nel 1936 come [[Società Anonima Italiana Gomma Sintetica|SAIGS]], divenuto poi [[Montecatini (azienda)|Montecatini]], [[Monteshell]], [[Montedison]] sino ad arrivare alla situazione del nuovo millennio con le industrie [[LyondellBasell]], [[Versalis]], [[Syndial]] e [[Yara (azienda)|Yara]]. Qui [[Giulio Natta]], [[Premio Nobel per la chimica]] nel 1963, nel 1957 diede il via alla produzione del [[Moplen]], il [[polipropilene]] da lui inventato.<ref>[https://www.estense.com/?p=636487 Da Montecatini a Basell, i primi sessant’anni del Moplen]</ref>
Ferrara è stata meta di importanti ricollocazioni di attività manifatturiere. Il 26,3% del prodotto provinciale deriva dall'industria con un totale di {{formatnum:54000}} persone occupate in tale settore, delle quali 46 000 operanti nella trasformazione industriale e 8.000 nel settore [[Intervento edilizio|edilizio]]-[[Costruzione edilizia|costruzioni]] che rappresentano il 34,8% dell'intera occupazione provinciale. Il territorio ferrarese rimane tuttavia una delle aree meno industrializzate dell'intera regione.<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/ferrara/ Da Treccani on line: Ferrara]</ref>
==== Teleriscaldamento ====
Parte della città utilizza una rete di [[Centrale geotermica di Ferrara|teleriscaldamento]] alimentata da [[energia geotermica]].
[[File:163FerraraCassaRisparmio.JPG|thumb|Ex sede Carife divenuta sede BPER.]]
====
La [[Cassa di Risparmio di Ferrara]] (Carife), fondata nel 1838, dal 2015 è stata posta in [[liquidazione coatta amministrativa]]. Per quasi due secoli è stata la principale [[banca]] della città e della [[provincia di Ferrara]]. Divenuta Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara, dal 2017 è [[BPER Banca]].
Dal 1834 è presente una sede delle [[Assicurazioni Generali]], aperta solo tre anni dopo la fondazione della compagnia a Trieste. Dal 1926 la sede è nel [[Palazzo delle Assicurazioni Generali (Ferrara)|Palazzo delle Assicurazioni Generali di Ferrara]]
==== Ferrara Fiere Congressi ====
La [[Fiera di Ferrara]] è il principale polo fieristico cittadino e con la [[Fiera di Modena]] e quella di [[Fiera di Bologna|Bologna]] forma il polo fieristico regionale. Ogni anno vengono organizzati circa 15 eventi fieristici.<ref>{{cita web|url=http://servizi.comune.fe.it/4909/ferrara-fiere-congressi-srl|titolo=Ferrara Fiere Congressi srl}}</ref>
=== Turismo ===
[[File:0 Turismo a Ferrara.jpg|thumb|verticale=0.6|Cartoline per turisti, a Ferrara]]
Il [[turismo]] vive grazie alle offerte culturali e ambientali che città e provincia riescono a proporre, ed alla rivalutazione del periodo [[este]]nse. Il livello dei settori museale e artistico della città hanno permesso la crescita dell'interesse da parte di visitatori italiani e stranieri. Nella provincia è forte l'attrattiva esercitata dai [[lidi di Comacchio]] e dal [[parco regionale del Delta del Po dell'Emilia-Romagna]].<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/viaggi/2011/02/18/news/ferrara_citta_ideale_da_500_anni-117045246/|titolo= Ferrara, città ideale. Da 500 anni|autore=Giuseppe Ortolano|sito=repubblica.it|editore=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|accesso=9 ottobre 2018|cid=Giuseppe Ortolano|citazione=Una città insolitamente magica, dove austeri monumenti si alternano a leggiadre "delizie", tranquilli vicoli dal sapore medievale e costruzioni razionaliste}}</ref>
Il terziario legato al turismo tuttavia produce il 66,9% del valore provinciale contro una media nazionale del 70,9% ed il comparto fa registrare una lieve flessione, unico capoluogo di provincia nell'intera regione con questo risultato. Gli arrivi e le presenze sono stazionari ma calano i pernottamenti (-3,2%). Sono positivi i dati che riguardano i turisti stranieri.<ref>{{cita web|url=http://www.ferrarainfo.com/it/ferrara/servizi-e-fiere/servizi-turistici/uffici-informazione/ufficio-informazione-e-accoglienza-turistica-di-ferrara|titolo=Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica di Ferrara}}</ref><ref>[https://www.estense.com/?p=712748 Turismo, calano gli arrivi e i pernottamenti]</ref>
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Ferrara è collegata alla rete autostradale italiana grazie all'[[autostrada A13 (Italia)|autostrada A13]] con due caselli autostradali che servono la città: Ferrara Nord e Ferrara Sud. È importante il [[Raccordo autostradale 8|Raccordo Autostradale Ferrara-Porto Garibaldi]], che porta ai [[Lidi di Comacchio]].
[[File:Ferrara 01.jpg|alt=corso Ercole I d'Este|miniatura|[[corso Ercole I d'Este]].]]
La viabilità storica di Ferrara comprende i viali che seguono l'andamento delle mura cittadine. All'interno della cinta muraria sono fondamentali le vie legate all'[[Addizione Erculea]], [[viale Cavour]] e [[corso della Giovecca]] da un lato e [[corso Porta Mare]], [[corso Biagio Rossetti]] e [[corso Porta Po]] dall'altro, intersecati da [[corso Ercole I d'Este]]. Le vie extraurbane principali sono quelle di collegamento con le altre città della regione e la riviera di [[Comacchio]], tra queste via Bologna, via Ravenna, via Modena, via Padova e la già ricordata superstrada Ferrara-Mare.
La città è attraversata per intero dalla [[Strada statale 16 Adriatica]] che la collega verso nord a Padova e verso sud a Ravenna, è direttamente collegata a [[Pistoia]] dalla [[Strada statale 64 Porrettana]] e a [[San Benedetto Po]], in [[provincia di Mantova]], dalla [[Strada statale 496 Virgiliana]].
==== Odonomastica e storia ====
Diverse vie cittadine ricordano nel loro nome le antiche [[corporazioni delle arti e mestieri]]: via Armari (da [[corso Ercole I d'Este]] a [[viale Cavour]]), via Spadari (da viale Cavour a [[Via Giuseppe Garibaldi (Ferrara)|via Garibaldi]]), via Chiodaioli (che arriva in [[via Carlo Mayr]]), [[via Cisterna del Follo]] (nella zona ad est della città), via Mascheraio (da via Borgo dei Leoni a via Montebello). Altre strade, col tempo, hanno perso l'antico nome, come via degli Orefici (ora parte di [[via Cortevecchia]]), via de' Sellai o via del Bocalaro.<ref name=":0" />
==== Piazze ====
* [[Piazza Trento e Trieste]] è la piazza più importante della città, circondata da edifici storici come la [[Cattedrale di San Giorgio (Ferrara)|Cattedrale]], il [[Palazzo di San Crispino]], il [[Teatro Nuovo (Ferrara)|teatro Nuovo]] e il [[Palazzo Municipale (Ferrara)|palazzo Municipale]]. Il marciapiede centrale viene chiamato ''listone'' ed ospita in parte il mercato settimanale cittadino e numerose manifestazioni culturali, turistiche, economiche e promozionali in diverse occasioni.
* [[Piazza Ariostea]] è la ''piazza nuova'' voluta da [[Biagio Rossetti]] ed [[Ercole I d'Este]] nell'ambito dell'[[Addizione Erculea]]. Ospita le gare del [[palio di Ferrara]] ed altre manifestazioni. Nelle vicinanze si trovano [[palazzo Massari]], Palazzo Rondinelli e Palazzo Strozzi-Bevilacqua.
* [[Piazza del Municipio (Ferrara)|Piazza del Municipio]] era un tempo il cortile interno del [[Palazzo Municipale (Ferrara)|palazzo Municipale]]. È nota per lo scalone d'onore in marmo con [[cupola]] [[XVI secolo|cinquecentesca]]. Ha tre accessi: dalla piazza Duomo attraverso il ''Volto del Cavallo'' (che ai suoi lati conserva le statue in [[bronzo]] di [[Niccolò III d'Este]] e di [[Borso d'Este]]), da [[Via Giuseppe Garibaldi (Ferrara)|via Garibaldi]] e da [[via Cortevecchia]], attraverso il ''Volto del Cavalletto''.[[File:Piazza della Cattedrale. Ferrara, Italy.jpg|thumb|left|Piazza della Cattedrale e corso Martiri della Libertà.]]
* [[Corso Martiri della Libertà (Ferrara)|Corso Martiri della Libertà]], che ha inizio da Piazza Cattedrale e termina nel Largo Castello, in passato era piazza del Commercio e vi si tenevano commerci di derrate e animali. Sulla strada si affaccia il [[Palazzo Municipale (Ferrara)|palazzo Municipale]], dotato nel 1503, per volontà di [[Ercole I d'Este]], di un [[loggia]]to con colonne di marmo, distrutto da un incendio nel 1532. Su questa struttura, vi era una sala in cui si svolgevano le rappresentazioni teatrali, e dove [[Ludovico Ariosto]] faceva recitare le sue Commedie. Nel palazzo risiedevano le principesse estensi, vi si riuniva il Consiglio dei Dodici Sapienti (componenti il Magistrato Ducale); viene utilizzato per gli uffici comunali. Di fronte al municipio sorge il [[Palazzo Arcivescovile (Ferrara)|palazzo arcivescovile]] raccordato all'antica sede vescovile edificata già a partire dal XII secolo, della quale rimane il prospetto su [[via degli Adelardi]]. Sul corso dominano la torre Marchesana e la torre dei Leoni del [[Castello Estense]]. Sul lato opposto al Castello si trova il [[Teatro comunale (Ferrara)|teatro Comunale]], che racchiude la caratteristica rotonda Foschini.[[File:Vicolo dei Duelli 5.jpg|thumb|verticale=0.6|Un punto poco conosciuto della città, il [[vicolo dei Duelli]].]]
* [[Piazza Savonarola (Ferrara)|Piazza Savonarola]] si apre su corso Martiri della Libertà a fianco del Castello Estense, è delimitata dalla ''Loggia dei Camerini'' del [[Palazzo Municipale (Ferrara)|palazzo Municipale]] e dalla [[via Coperta]] che collega il Palazzo al Castello. Al suo centro c'è la statua di [[Girolamo Savonarola]]. Comunica con piazza Castello tramite i fornici della via Coperta.
* [[Piazzetta Sant'Anna]] è nella zona della città riqualificata negli [[Anni 1930|anni trenta]] dopo il trasferimento del vecchio ospedale del quale rimane solo il portale di accesso con annesso [[chiostro]] e porticato, recuperati dopo i lavori di restauro, e la [[cella del Tasso]].
* [[Piazza Cortevecchia]] è situata lungo l'[[Via Cortevecchia|omonima via]], vicina a [[piazza Trento e Trieste]]. È stata oggetto di continui cambiamenti e ricollocamenti di edifici fino a perdere la sua funzione originale e diventare un parcheggio. A breve distanza dalla piazza, dalla vicina [[via Cortevecchia]], è possibile accedere al caratteristico [[vicolo dei Duelli]] di origini medievali.
=== Ferrovie ===
[[File:0 Stazione RFI di Ferrara - Città delle biciclette.jpg|thumb|La stazione RFI di Ferrara. In primo piano un deposito di biciclette pubbliche ad uso gratuito.]]
La [[stazione ferroviaria]] principale è la [[Stazione di Ferrara|stazione RFI]], in piazzale Stazione, 28. È servita da collegamenti nazionali e regionali, compresa la linea ferroviaria Suzzara-Ferrara.<ref>[http://www.rfi.it/rfi/LINEE-STAZIONI-TERRITORIO/Nelle-regioni/Emilia-Romagna#3 La rete oggi in: Emilia-Romagna, su rfi.it]</ref><ref>[https://www.tper.it/sufe Linea ferroviaria Suzzara-Ferrara, su tper.it]</ref>
La [[stazione di Ferrara Via Boschetto]], sulla linea Ferrara-Codigoro, è gestita da [[Ferrovie Emilia-Romagna]].
È presente la [[Stazione di Pontelagoscuro]], presso l'omonima frazione, mentre a sette chilometri dal centro c'è la fermata della [[Stazione di Città del Ragazzo|Città del Ragazzo]] delle [[Ferrovie Emilia-Romagna]], sulla linea per [[Codigoro]].
La [[stazione di Ferrara Porta Reno]] è stata soppressa nel 2011.
Ferrara era servita da altre due linee ferroviarie di interesse regionale, la [[Ferrovia Modena-Ferrara|Modena-Cento-Ferrara]] e la [[Ferrovia Ferrara-Copparo|Ferrara-Copparo]], gestite dalla [[Società Veneta]] e chiuse nel 1956.
Su rotaia esistevano le linee extraurbane [[Tranvia Ferrara-Pontelagoscuro|Ferrara-Pontelagoscuro]] e [[Tranvia Ferrara-Codigoro|Ferrara-Codigoro]], quest'ultima sostituita dalla ferrovia sopra ricordata.
=== Porti ===
[[File:Darsena di San Paolo, Ferrara - 1.jpg|miniatura|Il Po di Volano a Ferrara]]
L'[[idrovia Ferrara-Ravenna]] adegua alle normative europee di navigabilità il tratto del fiume [[Po]] (lungo {{M|70|u=km}}) che collega Ferrara con il [[Mare Adriatico]].<ref>{{cita web|url=http://www.agenziainterregionalepo.it/navigazione-interna/settore-navigazione-interna/sistema-idroviario/ferrara-ravenna.html|titolo=Idrovia ferrarese (ferrara - ravenna)|editore=AIPo}}</ref> Nel progetto la parte navigabile unisce due scali principali, ancora non esistenti: la nuova conca di [[Pontelagoscuro]] e la nuova area dedicata di [[Porto Garibaldi]].<ref>{{cita web|autore=Marcella Zappaterra|url=http://www.provincia.fe.it/sito?nav=40|titolo=Idrovia|editore=Provincia di Ferrara|accesso=28 agosto 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924082813/http://www.provincia.fe.it/sito?nav=40|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2017/11/25/news/idrovia-ferrarese-partono-i-cantieri-del-canale-boicelli-1.16165178|titolo=Idrovia Ferrarese partono i cantieri del canale Boicelli}}</ref>
Malgrado Ferrara con la sua provincia occupi una parte notevole della costa adriatica regionale non possiede strutture portuali marittime confrontabili con quelle della vicina [[Ravenna]] o della più turistica [[Rimini]], in [[Romagna]]. Non esiste neppure una linea ferroviaria che unisca la rete nazionale dalla [[stazione di Ferrara]] alla costa. Il porto canale di [[Porto Garibaldi]]<ref>{{cita web|url=http://www.guardiacostiera.gov.it/organizzazione/Pages/ufficio-circondariale-marittimo-di-porto-garibaldi.aspx|titolo=Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Garibaldi}}</ref> riveste importanza esclusivamente per la pesca e come piccolo scalo per [[nautica da diporto]]. Le linee turistiche che non vanno più a nord della zona del [[delta del Po]] né si spingono oltre un certo limite dalla costa.
=== Aeroporti ===
[[File:Palazzo dell'Aeronautica - Ferrara (29 giugno 2016) 10.jpg|thumb|left|verticale=0.6|Palazzo dell'Aeronautica in [[viale Cavour]] a Ferrara.]]
L'[[Aeroporto di Ferrara-San Luca|aeroporto di Ferrara]] è dedicato a [[Michele Allasia]] (pilota ferrarese durante la [[prima guerra mondiale]]) ed è il principale aeroporto civile della [[provincia di Ferrara]]. Ospita l'aeroclub di Ferrara. Non troppo lontani ci sono la [[base aerea di Poggio Renatico]] e l'[[aeroporto di Prati Vecchi d'Aguscello]].
Durante la [[grande guerra]] fu un aeroscalo per dirigibili.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.fe.it/attach/superuser/docs/unosguardo.pdf|formato=pdf|editore=Comune di Ferrara|titolo=FERRARA 1915–1918, UNO SGUARDO AL CIELO - L’aeroscalo dirigibili di Ferrara nella Grande Guerra|accesso=13 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201022232127/https://www.comune.fe.it/attach/superuser/docs/unosguardo.pdf|urlmorto=sì}}</ref> Nel primo dopoguerra il ferrarese [[Italo Balbo]] venne nominato sottosegretario di Stato all'aviazione e il 12 settembre 1929, a soli trentatré anni, ministro dell'aeronautica. In quel periodo l'aeroporto di Ferrara fu al centro dell'attenzione nazionale. Nel 1931, nel corso di una cerimonia alla presenza dello stesso Balbo e di [[Vittorio Emanuele III di Savoia]], le autorità passarono in rivista i numerosi aerei schierati sulla pista e assistettero anche al decollo di diversi velivoli.<ref>{{YouTube|id=qla21Mz_uzM|titolo=Ferrara. S.M. il re passa in rivista la flotta aerea|produttore=Istituto Luce Cinecittà |data=Giornale Luce B0001 del 1931|accesso=31 agosto 2018}}</ref>
Nel 2013 si è proposto di dedicare l'aeroporto a [[Italo Balbo]], poi questo non ha avuto seguito.<ref>{{cita web|url=http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2013/09/29/news/intitoliamo-l-aeroporto-a-italo-balbo-1.7835432|editore= lanuovaferrara|titolo=«Intitoliamo l’aeroporto a Italo Balbo»}}</ref>
[[File:Collez. Ferraboschi, Filobus di Ferrara 01.jpg|thumb|La [[Rete filoviaria di Ferrara|vecchia filovia]], in servizio dal 1938 al 1975.]]
=== Mobilità urbana ===
Ferrara è servita dal trasporto pubblico locale comprendente 12 linee urbane e più di 20 linee extraurbane. I collegamenti sono garantiti su buona parte del territorio cittadino, mentre nelle frazioni vicine il servizio è svolto dalle linee extraurbane e da linee "Taxibus" a chiamata. Il servizio è gestito da [[Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna|TPER]].
In passato in città esisteva una [[Rete tranviaria di Ferrara|rete tranviaria urbana]] poi sostituita da una [[Rete filoviaria di Ferrara|rete filoviaria]], entrambe soppresse.
=== Ferrara città delle biciclette ===
[[File:0 Ferrara città delle biciclette 01.jpg|thumb|left|Una bicicletta a Ferrara, appoggiata ad un tipico muro in cotto ferrarese.]]
Ferrara è la città italiana al primo posto per l'uso della bicicletta.<ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/viaggi/2019/05/28/news/mete_ciclabili_ferrara_la_n_1_d_italia_emilia_regina-227413165/|titolo=Mete ciclabili. Ferrara la n. 1 d'Italia, Emilia regina|autore=Paolo Ribichini|sito=repubblica.it|citazione=La prima città italiana per densità di piste ciclabili in rapporto alla popolazione è Ferrara. La sua area urbana può contare su più di 150 km di ciclovie, pari a 1,14 metri per abitante|data=28 maggio 2019|accesso=29 maggio 2021}}</ref> La [[bicicletta]] è il mezzo di trasporto più utilizzato dai ferraresi di ogni età per gli spostamenti veloci e per le attività ricreative o sportive.<ref>[http://www.ferrarainbici.it/p/93/citta-delle-biciclette.html Città delle biciclette]</ref> Risulta il mezzo migliore per muoversi nei vicoli del centro storico e nella zona pedonale, e sono presenti anche servizi di noleggio per turisti.<ref>[http://www.cittadarte.emilia-romagna.it/storie/ferrara/ferrara-citta-delle-biciclette-e-capitale-delle-due-ruote Ferrara, città delle biciclette e "capitale" delle due ruote]</ref> Una nota dolente è il problema quasi senza soluzione dei furti di biciclette, anche se si cercano modi per contrastare il fenomeno, che non è certamente recente.<ref>[https://www.estense.com/?p=696939 Città delle biciclette, Ferrara studia un “pacchetto antifurto”]</ref>
=== Impianto geotermico ===
Poiché oltre il 50% dell'energia necessaria al teleriscaldamento è prodotta da fonti rinnovabili o di recupero e gli utenti beneficiano di uno sconto fiscale che ha consentito nel tempo un risparmio sulle tariffe.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.fe.it/attach/superuser/docs/teleriscaldamento_fausto_ferraresi_hera.pdf|titolo=Risparmio generato dal teleriscaldamento|accesso=8 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130928001156/http://www.comune.fe.it/attach/superuser/docs/teleriscaldamento_fausto_ferraresi_hera.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.
== Amministrazione ==
{{Vedi anche|Sindaci di Ferrara}}
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
Riga 737 ⟶ 792:
|[[2004]]
|[[2009]]
|[[Gaetano Sateriale]]
|[[centro-sinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
Riga 744 ⟶ 799:
{{ComuniAmminPrec
|[[2009]]
|[[2014]]
|[[Tiziano Tagliani]]
|[[centro-sinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2014]]
|[[2019]]
|[[Tiziano Tagliani]]
|[[centro-sinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2019]]
|[[2024]]
|[[Alan Fabbri]]
|[[centro-destra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2024]]
|in carica
|[[Alan Fabbri]]
|[[centro-destra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
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* {{Gemellaggio|Gran Bretagna|Swansea|1978}}
* {{Gemellaggio|Russia|Krasnodar|1989}}
* {{Gemellaggio|Stati Uniti d'America|Highland Park (Illinois){{!}}Highland Park|1989}}
* {{Gemellaggio|Germania|Kaufbeuren|1991}}
* {{Gemellaggio|Italia|Formia|1994}}
* {{Gemellaggio|Grecia|Kallithea|1995}}
* {{Gemellaggio|Spagna|Lleida|1996}}
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* {{Gemellaggio|Repubblica Ceca|Praga|2000}}
* {{Gemellaggio|Italia|Broni|2001}}
* {{Gemellaggio|Italia|San Nicola Manfredi{{!}}San Nicola Manfredi e Venticano|2003}}
* {{Gemellaggio|Argentina|Buenos Aires|2004}}
* {{Gemellaggio|Stati Uniti d'America|Toledo (Ohio){{!}}Toledo|2021}} <ref>{{Cita web|url=https://www.cronacacomune.it/notizie/43420/ferrara-toledo-usa-firmato-il-gemellaggio-patto-tra-sindaci-fabbri-e-kapszukiewicz-grandi-opportunita-di-collaborazione.html|titolo=FERRARA-TOLEDO (USA), FIRMATO IL GEMELLAGGIO. PATTO TRA SINDACI FABBRI E KAPSZUKIEWICZ: "GRANDI OPPORTUNITÀ DI COLLABORAZIONE"|accesso=23 dicembre 2021}}</ref>
Nel [[1998]] ha siglato un patto di amicizia con alcune cittadine di paesi in via d'adesione all'[[Unione europea]],
Nel febbraio 2004 ha siglato un patto di amicizia con la [[Daira]] di [[Smara]], in segno di solidarietà con il popolo [[Sahrawi]], "volto all'incontro e allo sviluppo culturale e sociale dei due paesi".<ref>{{cita web|url=https://www.comune.fe.it/5985/daira-di-smara|titolo=Daira di Smara - Comune di Ferrara|editore=Comune di Ferrara|accesso= 27 maggio 2021}}</ref>
Nel maggio 2004 ha siglato un patto di amicizia con [[Lula (Italia)|Lula]].<ref>{{cita web|url=https://www.comune.fe.it/6048/lula|titolo=Lula - Comune di Ferrara|editore=Comune di Ferrara|accesso= 27 maggio 2021}}</ref>
Nel 2016 ha siglato un patto di amicizia e reciprocità con [[Rio nell'Elba]].<ref>{{cita web|url=https://www.comune.fe.it/6050/rio-nell-elba#null|titolo=Rio nell'Elba - Comune di Ferrara|editore=Comune di Ferrara|accesso= 27 maggio 2021}}</ref>
== Sport ==
[[File:0 Stadio Paolo Mazza - Ferrara - SPAL - 2018 - 10.jpg|thumb|
=== Calcio ===
La principale [[squadra di calcio]] della città è la [[S.P.A.L.|SPAL]]. Fondata nel 1907, ha militato in [[Serie A]] per sedici stagioni tra gli [[Anni 1950|anni cinquanta]] e gli [[Anni 1960|anni sessanta]], per poi essere rifondata due volte a seguito di altrettanti fallimenti societari. Vincendo il [[Serie B 2016-2017|campionato 2016-2017]] di [[Serie B]] è tornata in Serie A sino alla [[Serie A 2019-2020|stagione 2019-2020]] per retrocedere poi nuovamente in [[Serie B]] e poi in serie C.
=== Football americano ===
[[Aquile Ferrara]] è una squadra di football americano fondata nel 1979, tra le prime in Italia.
=== Hockey ===
La [[Ferrara Hockey]] è la principale squadra di [[Hockey in-line]] della città, gioca nel campionato di Serie A.
=== Maratona ===
La città ospita la Ferrara Marathon, [[Maratona (atletica leggera)|maratona]] e mezza maratona internazionali, organizzate dall'Atletica Corriferrara in collaborazione con il Comune. La gara è stata disputata per la prima volta nel 1909.
=== Nuoto ===
Sono presenti società che seguono le varie specialità a livello amatoriale, agonistico e master come il Nuoto Club Ferrara<ref>{{cita web|url=https://www.estense.com/?tag=nuoto-club-ferrara|titolo=Nuoto Club Ferrara|accesso=16 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816130059/https://www.estense.com/?tag=nuoto-club-ferrara|urlmorto=sì}}</ref> e la sezione nuoto del Cus Ferrara<ref>[http://www.telestense.it/nuoto-presentata-la-sezione-agonistica-del-cus-ferrara-20171116.html Nuoto: presentata la sezione agonistica del Cus Ferrara]</ref>
[[File:0 Palasport Ferrara 02.jpg|thumb|Interno del [[Giuseppe Bondi Arena|palasport di Ferrara]].]]
=== Pallacanestro ===
La prima società presente in città è stata la Pallacanestro Ferrara, fondata nel 1982. La più importante tuttavia è stato il [[Basket Club Ferrara]] nato nel 1999 che, dopo aver militato in [[Serie A (pallacanestro maschile)|Serie A]] dal 2008 al 2010, ha cessato la sua attività nel 2011, venendo sostituito dal [[Kleb Basket Ferrara]] che disputa il campionato di [[Serie A2 (pallacanestro maschile)|Serie A2]]. La [[Bonfiglioli Ferrara Basket]], squadra femminile, milita anch'essa in [[Serie A2 (pallacanestro femminile)|Serie A2]].
=== Pallavolo ===
La squadra principale è la [[4Torri Ferrara Volley]] fondata nel 1947, che milita in [[Serie B (pallavolo maschile)|Serie B]]. Ha disputato il torneo maschile di [[Serie A1 (pallavolo maschile)|Serie A1]] dal 1997 al 2004.
[[File:0 Palaboschetto Ferrara 03.jpg|thumb|[[Palaboschetto]].]]
;Pallamano: Hanno sede nel Comune le società [[Handball Estense]] e [[G.S. Ariosto Pallamano Ferrara]]. La sede è il [[Palaboschetto]].
=== Rugby ===
Il [[CUS Ferrara Rugby]], fondato nel [[1969]], partecipa alla [[Serie B (rugby a 15)|Serie B]]. La squadra femminile milita in serie A.
[[File:0 Palapalestre Ferrara - 01.jpg|thumb|[[Palapalestre]].]]
=== Scherma ===
Società storica è l'Accademia di [[scherma]] Giancarlo Bernardi, che ha avuto come presidente onorario anche [[Giuseppe Garibaldi]]. Fondata nel 1854 come "accademia di sciabola, spada e bastone", ne fece parte [[Carlo Gandini (schermidore)|Carlo Gandini]], vincitore della medaglia d'argento nella spada ai [[Giochi olimpici intermedi]] di Atene del 1906. In tempi recenti Riccardo Schiavina si è laureato campione europeo under-20 nel 2008 nella spada individuale, e con i compagni di nazionale, campione del mondo nella spada a squadre nel 2009.<ref>{{cita web|url=http://www.schermaferrara.org/frontpage/la-nostra-storia/|titolo=Accademia di scherma G. Bernardi - Ferrara}}</ref>
=== Tchoukball ===
Nel comune sono presenti 3 società di tchoukball: Ferrara Tchoukball, Tchoukball Satellite e Savonarola on fire. Nato nel 2007, i Ferrara Allnuts sono vincitori di un campionato italiano. Nel 2011, la città ha ospitato i campionati mondiali maschili e femminili. Oggi le squadre di tchoukball presenti a ferrara sono: Ferrara Monkeys (serie A), Ferrara Caplaz (serie A), Ferrata Caplit (serie B), Ferrara Pulcinuts (M15; squadra con più titoli italiani dell'omonima categoria), Savonarola on Fire (Serie B) e Titans (Serie B).
=== Impianti sportivi ===
I principali impianti sportivi in funzione sono lo [[stadio Paolo Mazza]], lo stadio Giacomo Matteotti, il palasport [[Giuseppe Bondi Arena]], il [[Palapalestre]], l'ippodromo comunale, il motovelodromo comunale, il campo sportivo scolastico comunale, il del ghiaccio [[PalaSilver]], il [[Palaboschetto]] e la piscina di via Beethoven.
== Note ==
;Annotazioni
<references group=nota/>
;Fonti
<references/>
== Bibliografia ==
{{Vedi anche|Bibliografia su Ferrara}}
* {{cita libro|titolo=Ferrara rara: Perché Ferrara è bella|autore=[[Carlo Bassi]]|editore=Archivio Cattaneo editore in Cernobbio|città=Cernobbio|anno=2015|cid=C.Bassi 1|isbn=978-88-98086-23-8}}
* {{cita libro|titolo=Breve ma veridica storia di Ferrara|autore=[[Carlo Bassi]]|editore=2G Libri|città=Ferrara|anno=2015|cid=C.Bassi 2|isbn=88-89248-06-8}}
* {{cita libro|titolo=Nuova guida di Ferrara. Vita e spazio nell'architettura di una città emblematica|autore=[[Carlo Bassi]]|editore=Italo Bovolenta editore (originario nel 1981) 2G editrice (ristampa anastatica del 2012)|città=Ferrara|anno=2012|cid=C.Bassi 3|isbn= 88-89248-14-9}}
* {{cita libro|titolo=Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara e Ampliamenti|autore=Gerolamo Melchiorri|curatore=[[Carlo Bassi]]|editore= 2G Editrice|città=Ferrara|anno=2009|cid=G.Melchiorri|isbn=978-88-89248-21-8}}
* {{cita libro|titolo=Le mura di Ferrara: immagini e storia|autore=[[Paolo Ravenna]] (curatore)|editore= Panini|città= Modena |anno=1985|cid=Ravenna.LeMura|sbn=VEA0042366}}
* {{cita libro|titolo=Saper vedere la città. Ferrara di Biagio Rossetti, «la prima città moderna europea»|autore=[[Bruno Zevi]]|editore=Biblioteca Einaudi |città=Torino|anno=2006|cid=B.Zevi|isbn=88-06-18259-5}}
* {{Treccani|ferrara_res-5a6b494c-8b74-11dc-8e9d-0016357eee51_(Enciclopedia-Italiana)|FERRARA|v =|accesso= 3 agosto 2018|autore =Yoseph COLOMBO |data = 1938|volume = I appendice|cid =Treccani38}}
* {{Treccani|ferrara_res-c612d476-87e7-11dc-8e9d-0016357eee51_(Enciclopedia-Italiana)|FERRARA|v =|accesso =3 agosto 2018|autore=Mario ORTOLANI|data =1961|volume= III appendice|cid =Treccani61}}
* {{cita libro|titolo=I grandi alberi della Provincia di Ferrara|volume = 2|autore=AAVV|curatore= Servizio protezione flora e fauna oasi e zone protette della Provincia di Ferrara|editore=Provincia di Ferrara|città= Ferrara|anno= 2008 |cid=grandi alberi Ferrara|sbn=UFE0838673}}
* {{cita libro|titolo=Il podestà ebreo. La storia di Renzo Ravenna tra fascismo e leggi razziali|autore=Ilaria Pavan|editore=Laterza|città=Roma-Bari|anno=2006|cid=I.Pavan|isbn=88-420-7899-9}}
* {{cita libro|autore=Antonella Guarnieri|titolo=Il fascismo ferrarese. Dodici articoli per raccontarlo. Con un saggio inedito su Edmondo Rossoni|editore=Casa Editrice Tresogni |città=Ferrara|anno=2011|cid=A.Guarnieri|isbn=978.88-97320-03-6}}
* {{Cita testo|autore=Antonella Guarnieri, Delfina Tromboni, Davide Guarnieri|editore=Comune di Ferrara|titolo=Lo squadrismo: come lo raccontarono i fascisti, come lo vissero gli antifascisti|città=Ferrara|data=2014|url=http://www.comune.fe.it/attach/superuser/docs/lo_squadrismo.pdf|formato=pdf|cid=Guarnieri.Tromboni.Guarnieri|accesso=17 agosto 2018|isbn=978-88-98786-06-0|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201122235440/https://www.comune.fe.it/attach/superuser/docs/lo_squadrismo.pdf|urlmorto=sì}}
* {{Cita testo|titolo=Ferrara città europea: storia politica e civile dalle origini ai giorni nostri|autore=Alessandro Roveri|editore=Este edition|città=Ferrara|data=2000|url=https://books.google.it/books?id=HN5aDwAAQBAJ&pg=PT265&lpg=PT265&dq=ferrara+novecento+ricostruzione+postbellica&source=bl&ots=dqrIjarxvP&sig=hD_1H5_gFCnUUZ4K-FuEslAZlZg&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjX45DlgPbcAhVRvxoKHU7GBtoQ6AEwDnoECAQQAQ#v=onepage&q=ferrara%20novecento%20ricostruzione%20postbellica&f=false|cid=A.Roveri|sbn=FER0181191|accesso=18 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180818115357/https://books.google.it/books?id=HN5aDwAAQBAJ&pg=PT265&lpg=PT265&dq=ferrara+novecento+ricostruzione+postbellica&source=bl&ots=dqrIjarxvP&sig=hD_1H5_gFCnUUZ4K-FuEslAZlZg&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjX45DlgPbcAhVRvxoKHU7GBtoQ6AEwDnoECAQQAQ#v=onepage&q=ferrara%20novecento%20ricostruzione%20postbellica&f=false|urlmorto=sì}}
* {{cita libro|titolo=Arte e bottega|autore=Giulia Aguzzoni e Angela Ghinato|altri =prefazione di Anna Maria Quarzi, introduzione di Giuseppe Vancini|editore=Este edition |città=Ferrara|anno=2013|cid=Aguzzoni.Ghinato|sbn=UFE0979179}}
* {{cita libro|titolo =Presenza ebraica a Ferrara. Testimonianze archivistiche fino al 1492|autore =[[Adriano Franceschini]]|curatore=[[Paolo Ravenna]]|editore=Carife |città=Ferrara|anno=2007|cid=Franceschini|isbn=978-88-222-5741-3}}
== Voci correlate ==
* [[Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio]]
* [[Coppia ferrarese]]
* [[Dialetto ferrarese]]
* [[Eccidio del Castello Estense (1920)]]
* [[Miracolo eucaristico di Ferrara]]
* [[
* [[Palazzi di Ferrara]]
* [[Palio di Ferrara]]
* [[Provincia di Ferrara]]
* [[Storia di Ferrara]]
* [[Terremoto dell'Emilia del 2012]]
* [[Terremoto di Ferrara del 1570]]
* [[Università degli Studi di Ferrara]]
* [[Urbanistica di Ferrara]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{
* {{cita web|url=http://ww3.comune.fe.it/eca/ita/progetto.html|titolo=Catalogo on-line del patrimonio artistico degli Estensi sparso per i musei del mondo}}
*{{cita web|url=http://www.museoferrara.it/|titolo=Museo Ferrara progetto di tutela del patrimonio urbano e di cittadinanza attiva}}
* [http://www.provincia.fe.it/ Provincia di Ferrara]
* {{Cita web|url =http://www.teche.rai.it/1955/03/viaggio-in-italia-ferrara/ |titolo = Viaggio in Italia: Ferrara|autore =Nereo Alfieri|sito =teche.rai.it |editore =[[RAI]] |data = 1955 |cid =Teche Rai|accesso =11 settembre 2018 }}
* {{Cita web|url =http://www.raistoria.rai.it/articoli/signorie-ferrara-gli-estensi/29321/default.aspx|titolo = Signorie - Ferrara. Gli estensi |altri =Ad arricchire la puntata un'intervista a [[Folco Quilici]]|sito =raistoria.rai.it |editore =[[RAI]]|cid = Rai Storia|accesso =11 settembre 2018 }}
{{Patrimoni Unesco|Italia}}
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[[Categoria:Ferrara| ]]
[[Categoria:Patrimoni dell'umanità d'Italia]]
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