Keith Haring: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
| (204 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Bio
|Nome = Keith Allen
|Cognome = Haring
|Sesso = M
Riga 7:
|GiornoMeseNascita = 4 maggio
|AnnoNascita = 1958
|LuogoMorte = New York
|GiornoMeseMorte = 16 febbraio
|AnnoMorte = 1990
|Attività = pittore
|Attività2 =
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità = e [[graffitista]]
|Immagine = Keith Haring (1986).jpg
|Didascalia2 = [[File:Keith Haring signature.png|200px|Firma di Keith Haring]]
}}
[[File:Keith Haring Fiorucci Milano 1983.jpg|miniatura|Keith Haring nel negozio Fiorucci di Milano da lui allestito, 1983]]
== Biografia ==
=== Giovinezza ===
Keith Haring nacque il [[4 maggio]] [[1958]] a [[Reading (Pennsylvania)|Reading]], in [[Pennsylvania]], da Allen e Joan
{{citazione|Mio padre realizzava per me personaggi dei cartoni animati, e questi erano simili a come disegnavo io - con un'unica linea e un contorno fumettistico.||My dad made cartoon characters for me, and they were very similar to the way I started to draw—with one line and a cartoon outline.|lingua=en}}
Furono proprio i personaggi dei fumetti come quelli di [[Walt Disney]] e di [[Dr. Seuss]] a esercitare su di lui un'influenza duratura. In ogni caso, divenuto adolescente, Haring diede prova di temperamento ardente: era insofferente ai freni
Terminati gli studi secondari nel [[1976]], Haring si iscrisse all'Ivy School of Professional Art di [[Pittsburgh]], dove - persuaso dai genitori - iniziò a frequentare le lezioni di grafica pubblicitaria. Ben presto, però, il giovane Keith capì che non era quella la sua strada
[[File:Dortmund Keith Haring.jpg|thumb|{{citazione|All'inizio la mia firma fu un animale che diventò sempre più simile a un cane|Keith Haring<ref>{{cita web|url=http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_126110832.html|accesso=25 luglio 2016|editore=Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo|titolo=Keith Haring: il murale di Milwaukee}}</ref>}}]]
=== L'astro newyorkese della ''street art'' ===
Intanto da Pittsburgh si trasferì a [[New York]], alla ricerca di nuove sfide e di artisti con idee e interessi affini; fu proprio in questo periodo, inoltre, che iniziò a diventare consapevole del proprio [[orientamento sessuale|orientamento]] [[omosessualità|omosessuale]], che avrebbe poi riconosciuto apertamente in seguito. Nella Grande Mela Haring poté seguire i corsi della School of Visual Art (SVA), dove apprese i rudimenti del disegno, della pittura e della scultura; in questo periodo si legò di molta amicizia con [[Kenny Scharf
Ormai ben inserito nella scena artistica
Nel frattempo, nel giugno 1980 Haring venne invitato a partecipare al Times Square Show, la prima mostra artistica dedicata
Successivamente, forse per caso
{{citazione|Un giorno, viaggiando in metropolitana, ho visto un pannello che doveva contenere un messaggio pubblicitario. Ho capito subito che quello era lo spazio più appropriato per disegnare. Sono risalito in strada fino a una cartoleria e ho comprato una confezione di gessetti bianchi, sono tornato in metropolitana e ho fatto un disegno su quel pannello. Era perfetto, soffice su carta nera; il gesso vi disegnava sopra con estrema facilità.|Keith Haring<ref>{{cita web|accesso=25 luglio 2016|titolo=To New York|url=http://www.haring.com/!/about-haring/to-new-york#.V5aGVvkrK70|editore=The Keith Haring Foundation}}</ref>|One day, riding the subway, I saw this empty black panel where an advertisement was supposed to go. I immediately realized that this was the perfect place to draw. I went back above ground to a card shop and bought a box of white chalk, went back down and did a drawing on it. It was perfect – soft black paper; chalk drew on it really easily.|lingua=en}}
Intanto, Haring iniziò ad acquistare una fama sempre più solida, confermata dal successo riscosso dalla mostra personale che organizzò nell'ottobre 1982 con la collaborazione del gallerista Tony Shafrazi: all'evento, accompagnato per la prima volta da un catalogo, presenziarono [[Roy Lichtenstein]], [[Robert Rauschenberg]], [[Francesco Clemente]], [[Sol LeWitt]] e [[Richard Serra]].<ref>{{cita|Kolossa|p. 30|AK}}.</ref> L'esibizione arricchì notevolmente la fama di Haring, ormai divenuto noto anche in [[Europa]]: in questo periodo l'artista espose in Francia al CAPC [[Musée d'art contemporain de Bordeaux]] e alla Nouvelle Biennale di Parigi nel 1985, nei Paesi Bassi allo [[Stedelijk Museum]] di Amsterdam nel 1986, in Italia alla galleria di [[Lucio Amelio]] a Napoli nel 1983 e alla [[Esposizione internazionale d'arte di Venezia|Biennale di Venezia]] nel 1984, in Belgio, in Germania e in Gran Bretagna, lasciando segni di sé e della propria arte nei paesaggi urbani visitati.<ref>{{Cita libro|autore=A cura di Ester Coen e Livia Velani|titolo=Terrae Motus la collezione Amelio alla Reggia di Caserta |anno=2001|editore=Skira|città=Milano|p=173|ISBN=8884910668}}</ref> Le commissioni e le offerte frattanto piovevano, tanto che Haring dovette assoldare una segretaria personale, Julia Gruen, per essere aiutato nel disbrigo della corrispondenza.<ref>{{cita|Kolossa|p. 32|AK}}.</ref>
Haring consacrò definitivamente il proprio talento nell'aprile del 1986 con l'inaugurazione a [[SoHo (New York)|SoHo]] del Pop Shop;<ref>{{Cita web|url=https://www.haring.com/!/pop-shop|titolo=Pop Shop {{!}} Keith Haring|sito=www.haring.com|accesso=2022-01-14}}</ref> si tratta di un punto vendita di gadget e magliette ritraenti le sue opere, così da mettere il proprio operato a disposizione di tutti.
[[File:Chiesa di sant'antonio, pisa, lato.JPG|thumb|''[[Tuttomondo]]'' (1989), [[Chiesa di Sant'Antonio Abate (Pisa)|convento di Sant'Antonio]], Pisa]]
=== L'AIDS e la morte ===
La metà degli anni 1980 conobbe l'esplosione della [[sindrome da immunodeficienza acquisita]], meglio conosciuta con la sigla di AIDS; il [[Rapporto sessuale|sesso]], senza le adeguate precauzioni, era ormai divenuto un'attività letale. Haring era ben consapevole della pericolosità del virus, che aveva già annientato diversi suoi amici:
{{citazione|Non smisi di fare sesso, ma stavolta lo praticavo in maniera sicura (o, perlomeno, in una maniera considerata sicura in quel tempo). Ciò malgrado, nel 1985 l'AIDS aveva cambiato New York.|Keith Haring<ref>{{cita|Gruen|p. 132|JG}}.</ref>|I didn't stop having sex, but had safe sex or what was considered and understood to be safe sex at that point. But by 1985, AIDS had changed New York.|lingua=en}}
Haring, in effetti, in questo periodo si dimostrò assai sensibile al tema dell'AIDS, trasposto in diverse sue opere animate da un impulso deterrente, così da tentare di salvare vite umane; notevole, in tal senso, il dipinto ''AIDS'', del 1985. Ciò, tuttavia, non bastò per Haring, che alla fine contrasse ugualmente il virus; il pittore aveva comunque già da tempo accolto l'eventualità di risultare positivo, avendo affermato di «camminare sulla linea molto sottile che divide la vita dalla morte» per via della «promiscuità presente in ogni angolo di New York».<ref>{{cita|Kolossa|p. 81|AK}}.</ref>
La salute di Haring si fece via via sempre più precaria, fino a quando gli fu persino impossibile dipingere. L'ultima opera pubblica che eseguì fu ''[[Tuttomondo]]'', sulla parete esterna del [[Chiesa di Sant'Antonio Abate (Pisa)|convento di Sant'Antonio]] a [[Pisa]]; si tratta dell'ultimo inno alla vita di Haring, e di uno dei «progetti più importanti che abbia mai fatto». Malgrado la salute declinante, inoltre, Haring fondò la Keith Haring Foundation, che si propone di continuare la sua opera di sostegno alle organizzazioni a favore dei bambini e della lotta contro l'AIDS.<ref>{{cita|Kolossa|p. 87|AK}}.</ref>
Keith Haring, infine, morì il 16 febbraio 1990 a New York a causa delle complicanze legate all'AIDS.<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Andrew L.|cognome=Yarrow|url=https://www.nytimes.com/1990/02/17/obituaries/keith-haring-artist-dies-at-31-career-began-in-subway-graffiti.html|titolo=Keith Haring, Artist, Dies at 31; Career Began in Subway Graffiti|pubblicazione=The New York Times|data=1990-02-17|accesso=2022-01-14}}</ref>
== Stile ==
[[File:Mural de Keith Haring (1).JPG|thumb|Molteplici invenzioni iconiche affollano questo
Nonostante la sua morte prematura, l'immaginario di Haring è diventato un linguaggio visuale universalmente riconosciuto del XX secolo<ref>{{RivistaVG|pg|65|68|4|2011|titolo=Kit Keith Haring PSP}}</ref>. Le sue opere fanno ricorso a uno stile immediato e festivo e sono popolate da personaggi stilizzati e bidimensionali, quali bambini, cani, angeli, mostri, televisori, computer, figure di cartoon e piramidi; iconico, in tal senso, è l'utilizzo di colori molto vividi e accattivanti che ricordano quelli usati dalla grafica pubblicitaria,
"Keith Haring: Segno Artistico, Gesto Esistenziale, Impegno Civile"|autore=Giselle Dian|accesso=25 luglio 2016}}</ref>
La versatilità delle opere di Haring trascende i mezzi espressivi tradizionali, tanto che per dare sfogo al proprio inesauribile estro artistico egli non esitò a sfruttare qualsiasi elemento avesse portata di mano: le sue opere sono tracciate su muri, carrozzerie di automobili, teloni in vinile, capi di abbigliamento, carta, plastica recuperata dagli scarti, e tela. Haring, infatti, perseguiva un modello di «arte per tutti», desiderando di mettere le proprie opere a disposizione del più grande pubblico possibile; ciò era possibile soltanto portando l'arte al di fuori dai musei e dalle gallerie, e ignorando le regole imposte dal mondo del mercato.<ref>{{cita web|url=http://www.lascatoladelleidee.it/keith-haring-quando-il-graffito-diventa-arte/|titolo=Keith Haring: Quando il Graffito diventa Arte|data=17 febbraio 2015|accesso=25 luglio 2016}}</ref>
{{citazione|Mi è sempre più chiaro che l'arte non è un'attività elitaria riservata all'apprezzamento di pochi: l'arte è per tutti e questo è il fine a cui voglio lavorare.||Art is not an elitist activity reserved for the appreciation of a few. Art is for everyone and this is the reason to which I strive to work.|lingua=en}}
In tal senso, le opere di Haring sono ascrivibili al [[graffitismo|graffitismo metropolitano]], del quale egli è stato uno dei maggiori interpreti insieme a [[Jean-Michel Basquiat]].<ref>{{cita web|url=http://www.teladoiofirenze.it/arte-cultura/chi-era-keith-haring-e-perch%EF%BF%BD%EF%BF%BD-il-suo-murales-a-pisa-vivr%EF%BF%BD%EF%BF%BD-per-sempre/|accesso=25 luglio 2016|autore=Sara Borchi|titolo=Chi era Keith Haring e perché il suo murales a Pisa vivrà per sempre}}</ref>
== Impegno politico ==
Nel corso della sua vita, Haring veicolò numerosi messaggi politici tramite la sua arte. Mentre si trovava a [[New York]], era sua abitudine ritagliare titoli di giornale e formare dei collage di carattere ironico e dissacrante, riguardanti spesso personaggi pubblici come [[Ronald Reagan]] e
Lavorò anche in ambiti umanitari, dedicando molte sue opere a ospedali, organizzazioni di beneficenza e orfanotrofi.<ref>{{Cita web|url=http://www.haring.com/!/about-haring/bio#.WKbjsvnhDIU|titolo=Biografia}}</ref>
== Mostre ==
{{F|esposizioni artistiche|gennaio 2024}}
* [[2010]]
** "Keith Haring: A New Dimension" Hamilton, [[New Jersey]]
** "Keith Haring 1978-1982" Kunsthalle Wien, [[Vienna]], [[Austria]]
** "The Keith Haring Show", SOMA Museum of Arts, [[Seul]], [[Corea del Sud]]
** "Keith Haring: 20th Anniversary" Tony Shafrazi Gallery, [[New York]]
** "Keith Haring", Van de Weghe Fine Art, [[New York]]
** "Keith Haring Editions on Paper", Caixa Cultural, [[San Paolo (Brasile)|San Paolo]], [[Brasile]]
** "Keith Haring Editions on Paper", Caixa Cultural, [[Rio de Janeiro]], [[Brasile]]
** "Keith Haring: Pop Art Superstar", Lotte Art Center, [[Busan]], [[Corea del Sud]]
** "Keith Haring: Pop Art Superstar", Sangrok Museum Gwangju Museum of Art, Gwangju, [[Corea del Sud]]
** "One Person Show", Institut d'Art Contemporain, [[Villeurbanne]], [[Francia]]
* [[2011]]
** "Keith Haring 1978-1982", [[Contemporary Arts Center]], [[Cincinnati]]
** " The Hieroglyphics of Keith Haring" Musée en Herbe, [[Parigi]]
** "Keith Haring", Gladstone Gallery, [[New York]]
** "Keith Haring"Pace Prints, [[New York]]
** "Keith Haring: Subway Drawings", Arcadia University, [[Glenside]], [[Pennsylvania]]
* [[2012]]
** "Keith Haring", Gladstone Gallery, [[Bruxelles|Brussels]], [[Belgio]]
** "Murale di Milwaukee", Sala dei Porti, Appartamenti settecenteschi di Palazzo Reale, [[Caserta]]
** Murale di Milwaukee" [[Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo]], [[Abruzzo]]
** "Love Pop!" Itami City Museum of Art, Itami City, Hyogo, [[Giappone]]
** "Keith Haring: 1978-1982" [[Brooklyn Museum|The Brooklyn Museum]], [[Brooklyn]], [[New York]]
** "Keith Haring: Posters"Lehigh University Galleries, Rauch Business Center Gallery, Bethlehem, [[Pennsylvania]]
** "Keith Haring" Galeria de Arte del Centro de Extensión de la Pontificia Universidad Católica de Chile, [[Santiago del Cile|Santiago]], [[Cile|Chile]]
** "Keith Haring Blueprints" Pace Prints Chelsea, [[New York]]
** "Keith Haring Extra Large" [[Chiesa di San Francesco (Udine)|Chiesa di San Francesco]], [[Udine]]
** "POP ART 1970's to 1990's", [[Parigi]]
** "Pisa Mural Restoration Commemoration", [[Pisa]]
* [[2013]]
** "Keith Haring: Languages", Fales Library, New York University, [[New York]]
** "Keith Haring and the Pop World: Retrospect" Nakamura Museum, [[Yamanashi]], [[Giappone]]
** "Keith Haring: The Political Line", [[Musée d'art moderne de la Ville de Paris|Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris]], [[Parigi]]
** "Keith Haring: The Political Line/Grands Formats", Le CENTQUATRE, [[Parigi]]
* [[2014]]
** "Keith Haring'''",''' Gladstone Gallery, [[New York]]"
** "Keith Haring: The Political Line", [[San Francisco]], [[California]]
** "Keith Haring", Galerie Laurent Strouk, [[Parigi]]
* [[2015]]
** "Keith Haring: Multiplexism'''", '''National Museum of History, Taipei, [[Taiwan]]
**"Keith Haring: The Political Line", Kunsthal Rotterdam, [[Paesi Bassi]]
** "Keith Haring: Multiplexism", Nakamura Keith Haring Collection, Kobuchizawa, [[Giappone]]
** "Keith Haring: Prints and Other Works from Nakamura Keith Haring Collection", Sagawa Museum, Shiga, [[Giappone]]
** "Keith Haring" Pace Prints, [[New York]]
** "Heaven and Hell", Skarstedt Gallery, [[New York]]<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.skarstedt.com/exhibitions/keith-haring3|titolo=Keith Haring - Heaven and Hell - Exhibitions - Skarstedt Gallery|sito=www.skarstedt.com|accesso=2025-10-08}}</ref>
** "Keith Haring: The Political Line", Kunsthalle der Hypo-Kulturstiftung, Monaco, [[Germania]]
** "Out of the Vaults: Keith Haring", Haggerty Museum of Art, Marquette University, Milwaukee, WI
* [[2016]]
** "Post Pop: Prints of Keith Haring", Middlebury College Museum of Art, Middlebury, VT<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.middlebury.edu/museum/exhibitions/2017/post-pop-prints-keith-haring|titolo=Post Pop: Prints of Keith Haring {{!}} Middlebury College Museum of Art|sito=www.middlebury.edu|data=2016-09-16|accesso=2025-10-08}}</ref>
* [[2017]]
** "Keith Haring: the End of the Line", Cranbrook Art Museum, Bloomfield Hills, MI<ref>{{Cita web|autore=camadm|url=https://cranbrookartmuseum.org/exhibition/keith-haring-end-line/|titolo=Keith Haring: The End of the Line {{!}} Cranbrook Art Museum {{!}} Exhibition|sito=Cranbrook Art Museum|data=2017-06-23|accesso=2025-10-08}}</ref>
** "Keith Haring. Posters", [[Museum fur Kunst und Gewerbe]], [[Amburgo]], [[Germania]]
** "Keith Haring: About Art", [[Palazzo Reale (Milano)|Palazzo Reale]], [[Milano]]
** "Keith Haring and Japan: Pop to Neo-Japonism", [[Nakamura Keith Haring Collection]], Kobuchisawa, [[Giappone]]<ref>{{Cita web|url=https://www.nakamura-haring.com/en/exhibition/2017/|titolo=Nakamura Keith Haring Collection 10th Anniversary Exhibition Keith Haring and Japan: Pop to Neo-Japonism {{!}} NAKAMURA KEITH HARING COLLECTION|sito=www.nakamura-haring.com|accesso=2024-01-01}}</ref>
** "Maquis-art Hall Of Fame", Musée de L'Aérosol, Paris
* [[2018]]
** "Keith Haring: Art is Life, Life is Art", [[Dongdaemun Design Plaza]], [[Seul]], [[Corea del Sud]]
** "Apocalypse", Pace Prints, [[New York]]<ref>{{Cita web|url=https://paceprints.com/2018/keith-haring-apocalypse|titolo=Keith Haring: Apocalypse {{!}} Pace Prints|sito=paceprints.com|data=2018-11-02|lingua=en|accesso=2024-01-01}}</ref>
** "Keith Haring", Gladstone Gallery, [[New York]]"
** "Drawing Social Impact", Nakamura Keith Haring Collection, Kobuchizawa, [[Giappone]]
** "Keith Haring: the Chicago Mural", [[Chicago Cultural Center]], [[Chicago]]
** "Keith Haring. The Alphabet", [[Albertina (Vienna)|Albertina]], [[Vienna]], [[Austria]]
* [[2019]]
** "Keith Haring", [[Tate Liverpool]], [[Liverpool]]
** "Keith Haring", Gladstone Gallery, [[Bruxelles]], [[Belgio]]
*[[2020]]
** "Peintures, sculptures, dessins", Galleria Laurent Strouck, [[Parigi]]
** "Rétrospective sur Keith Haring", Museo d'Arte Contemporanea, [[Mons]], [[Belgio]]
** "Keith Haring", Bentley Gallery, Scottsdale, [[Arizona]]
** "Keith Haring", Galleria Vecchiato, [[Milano]]
** "Keith Haring: Print Retrospective 1982 – 1990", Collins C. Diboll Art Gallery of Loyola University, [[New Orleans]]
** "Keith Haring", [[Palazzo Blu]], [[Pisa]]
*[[2022]]
** "Keith Haring. Radiant Vision", [[Palazzo Tarasconi]], [[Parma]]
== Note ==
Riga 69 ⟶ 153:
== Bibliografia ==
*{{cita libro|titolo=Haring|url=https://archive.org/details/keithharing195810000kolo_l0j4|autore=Alexandra Kolossa|anno=2004|editore=Taschen|ISBN=382283145X|cid=AK}}
*{{cita libro|titolo=Keith Haring: The Authorized Biography|autore=John Gruen|editore=Simon and Schuster|anno=1992|ISBN=0671781502|cid=JG}}
*[[Gregorio Rossi]], ''Keith Haring,'' Cambi, 2011,
== Voci correlate ==
Riga 82 ⟶ 166:
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.haringkids.com/|Haring per i bambini|lingua=en}}
* {{cita web|
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|pittura|writing}}
Riga 90 ⟶ 174:
[[Categoria:Keith Haring| ]]
[[Categoria:Persone che hanno fatto coming out]]
[[Categoria:
| |||