Cardinale: differenze tra le versioni
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[[File:John Paul II funeral long shot.jpg|thumb|I cardinali (in rosso) partecipano alla celebrazione dei funerali di [[papa Giovanni Paolo II]] in [[Città del Vaticano|Vaticano]] l'8 aprile 2005.]]
[[File:Ināra Mūrniece tiekas ar Svētā Krēsla Valsts sekretāru (26363562894)-1(cropped).jpg|miniatura|Cardinale in [[Abito talare|abito piano]] ([[Pietro Parolin]]).]]
Il '''cardinale''' è un ecclesiastico della [[Chiesa cattolica]], insignito dal [[papa]], per i suoi meriti personali, di un [[titolo cardinalizio]] legato a una chiesa presbiterale o diaconale della città di [[Roma]] o a una delle sette [[diocesi suburbicarie]] dell'Urbe.<ref group="N">Eccezione fanno i cardinali [[Patriarca (cristianesimo)|patriarchi]] di [[Chiese cattoliche di rito orientale|rito orientale]] secondo quando stabilito dal [[motu proprio]] ''[[Ad purpuratorum Patrum Collegium]]'' di [[Papa Paolo VI]]: essi sono cardinali ma non sono insigniti di alcun titolo o diaconia, mantenendo solo la loro sede patriarcale.</ref>
Il cardinalato, pur essendo molto antico, non è un ministero [[Ordinazione sacerdotale|ordinato]], in quanto non fa parte dei tre gradi del sacramento del [[Ministero (cristianesimo)|ministero]] apostolico ([[vescovo|episcopato]], [[presbitero|presbiterato]] e [[diacono|diaconato]]) e non è considerato di istituzione divina. Nondimeno i cardinali sono alti membri della [[gerarchia cattolica]], gli unici a godere della prerogativa dell'elezione del [[papa]]; sottostanno unicamente a lui e lo aiutano nel governo della Chiesa universale.
I cardinali nel loro insieme formano il [[collegio cardinalizio]], presieduto dal [[cardinal decano]]<ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/ita/documents/cic_libroII_349-359_it.html#CAPITOLO_III|titolo=Libro II: Il popolo di Dio, Parte II; Sez. I; cap. III: I Cardinali di Santa Romana Chiesa (Can. 352§1), Codice di Diritto Canonico|sito=www.vatican.va|accesso=2025-05-02}}</ref>, e la loro riunione sotto la presidenza del papa è detta [[concistoro]]. Ai cardinali, dopo la morte o la [[Rinuncia all'ufficio di romano pontefice|rinuncia]] del pontefice, compete l'elezione del nuovo vescovo di Roma in un'assemblea detta [[conclave]]. Essi sono inoltre, in accordo col [[codice di diritto canonico]], collaboratori del Papa, sia collegialmente sia individualmente, ricoprendo gli incarichi più importanti nella [[Curia romana]].<ref name=":02">{{Cita web|url=https://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/ita/documents/cic_libroII_349-359_it.html#CAPITOLO_III|titolo=Libro II: Il popolo di Dio, Parte II; Sez. I; cap. III: I Cardinali di Santa Romana Chiesa (Can. 349), Codice di Diritto Canonico|sito=www.vatican.va|accesso=2025-05-02}}</ref>
Il titolo formale completo che spetta ai cardinali è quello di ''Cardinale di Santa Romana Chiesa'' (in [[Lingua latina ecclesiastica|latino]]: ''Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalis''<ref group="N">Esiste tuttavia la consuetudine dei cardinali patriarchi orientali di chiamarsi ''Sanctae Ecclesiae Cardinalis'' (cfr. Klaus Ganzer, Kardinäle als Kirchenfürsten?: Stimmen der Zeit 2011, Nr. 5, S. 313-323), probabilmente basata sul fatto che non fanno parte del [[clero romano]] (Paolo VI, ''[[Ad purpuratorum Patrum Collegium]]'', 11 febbraio 1965) e più in generale della [[Chiesa latina]].</ref>)<ref name=":02" /> e il loro trattamento è quello di ''[[Eminenza]] Reverendissima''<ref>{{Treccani|eminenza|eminènza|v=sì|accesso=11 settembre 2022}}</ref> (anche se l'aggettivo Reverendissima è facoltativo<ref group="N">[https://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-61-1969-ocr.pdf Istruzione ''Ut sive sollicite''] della [[Segreteria di Stato della Santa Sede]]{{Citazione|Ai Padri Cardinali potrà essere rivolto il titolo di «Eminenze», ai Vescovi il titolo di «Eccellenze», a cui sarà lecito anche aggiungere l'aggettivo di «Reverendissimo».|[[Segreteria di Stato della Santa Sede]], ''[[Ut sive sollicite]]'', 31 marzo 1969|Pro Patribus Cardinalibus adhiberi poterit titulus «Eminentiae», pro Episcopis vero titulus «Excellentiae», quibus adiungi etiam fas erit adiectivum nomen «Reverendissimum».|lingua=lt}}
</ref>). Spesso sono cardinali i vescovi delle diocesi cosiddette ''cardinalizie'', considerate importanti dalla Chiesa per preminenza o per tradizione (vedi [[#Cardinali di curia e cardinali residenziali|sotto]]).
== Storia ==
===Storicità del termine===
Il termine deriva dal latino ''cardo,'' cioè "cardine", "perno"<ref name=":023">{{Treccani|cardinale_res-c9ff4df6-8bac-11dc-8e9d-0016357eee51_(Enciclopedia-Italiana)|CARDINALE|autore=Pietro Pisani|anno=1930|accesso=11 settembre 2022}}</ref> inteso come centro di rotazione: i cardinali, infatti, aiutano il pontefice nell'amministrazione della [[Curia romana]] e più in generale nel governo della [[Chiesa universale]].
Il termine ''cardinale'' era già usato dai cristiani al tempo dell'[[Impero romano]] per indicare in generale i [[Clero secolare|sacerdoti diocesani]] addetti (o, appunto, ''incardinati'') a una [[Chiesa particolare]], specialmente se illustre (come erano quelle di [[Milano]], [[Ravenna]], [[Costantinopoli]], ecc. e naturalmente quella di [[Roma]]).<ref name=":023" /><ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_decree_19651028_christus-dominus_it.html|titolo=Christus dominus|accesso=30 luglio 2021}}</ref> Nel Medioevo il titolo di [[cardinale (canonico)|cardinale]] divenne prerogativa di alcuni [[canonico|canonici]] di [[capitolo (canonici)|capitoli]] cattedrali, fra cui quelli di [[diocesi di Aquisgrana|Aquisgrana]], [[Arcidiocesi di Colonia|Colonia]], di altre diocesi in [[Germania]] e in [[Italia]] e in [[Spagna]] nell'[[arcidiocesi di Santiago di Compostela]] e nella [[diocesi di Orense]].<ref name=PPC>{{es}} Paulino Pérez Casado, [https://dialnet.unirioja.es/descarga/articulo/2051735.pdf ''Los canónigos Cardenales de Santiago'']</ref>
[[File:Folio_197r_-_The_Pope_and_His_Cardinals_-_detail.jpg|sinistra|miniatura|Il papa con i suoi cardinali, in una miniatura del ''[[Très riches heures du Duc de Berry]]'']]
=== Origini nella diocesi di Roma ===
La nascita della figura del cardinale è strettamente collegata alla nascita della [[Curia romana]], avvenuta quando il papa, per il governo della Chiesa, cominciò a chiamare presso di sé alcuni collaboratori (che andranno a formare successivamente la [[Curia romana]]), scelti tra i chierici della sua provincia ecclesiastica: i [[Parroco|parroci]] della sua diocesi (che diverranno i [[Cardinale presbitero|cardinali presbiteri]]); i [[Diacono|diaconi]] della città (i futuri [[#Cardinali diaconi|cardinali diaconi]]); i vescovi [[Sede suburbicaria|suburbicari]], cioè i vescovi delle diocesi attorno a Roma (i futuri [[#Cardinali vescovi|cardinali vescovi]]).
L'ufficio dei cardinali inizia a evolversi a [[Roma]] sin dal V secolo: il titolo era riservato ai sacerdoti incardinati alle 25 chiese nelle quali era divisa l'amministrazione ecclesiastica della città (i cosiddetti ''[[Titolo cardinalizio#Storia|tituli cardinales]]''): 25 erano infatti i presbiteri a cui era stato affidato il servizio parrocchiale dell'Urbe da [[papa Cleto]]<ref name=":13">{{Cita web|url=https://www.vatican.va/news_services/liturgy/details/ns_lit_doc_20091125_cardinali-diaconi_it.html|titolo=I Cardinali Diaconi e l'uso della dalmatica|accesso=30 luglio 2021}}</ref>. Da essi nacque il titolo di [[cardinale presbitero]], in quanto titolare di una chiesa della Diocesi di Roma.
Successivamente, con l'affermazione del vescovo di Roma come guida di tutta la [[Chiesa cattolica]], i papi cominciarono a chiamare a sé i vescovi delle diocesi più vicine (le suburbicarie, suffraganee della diocesi romana) per svolgere in sua vece cerimonie religiose, per farsi assistere nel corso di esse e per ricevere aiuto e consiglio nel governo della diocesi e della Chiesa<ref name=":023" />. Da essi nacque il titolo di [[#Cardinali vescovi|cardinale vescovo]].
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[[File:Cardinal_de_Richelieu.jpg|miniatura|301x301px|Il [[Armand-Jean du Plessis de Richelieu|Cardinale Richelieu]], celeberrimo [[Cardinale della corona]] e [[Capi di governo della Francia|Primo ministro di Francia]]]]
La dignità cardinalizia iniziò ad assumere rilevanza solo a partire dal XI secolo. [[Papa Niccolò II]], infatti, riservò il diritto di elezione del papa ai soli cardinali vescovi romani, i quali erano tenuti a raggiungere l'unanimità, nel [[1059]] con la [[costituzione apostolica]] ''[[In nomine Domini]]'', mentre nel [[1179]] [[papa Alessandro III]], con la costituzione apostolica ''[[Licet de evitanda discordia|Licet de vitanda discordia]]'', conferì l'elettorato attivo a tutti i cardinali (cardinali vescovi, cardinali presbiteri e cardinali diaconi)<ref name=":023" /> stabilendo per la validità dell'elezione la maggioranza qualificata dei due terzi.<ref>{{cita libro| nome= Mario| cognome= Prignano| titolo= Antipapi. Una storia della Chiesa| anno= 2024| editore= Laterza| città= Bari-Roma| p= 131| ISBN= 9788858155172}}</ref>
Intanto nel [[1150]] fu effettivamente formato il [[Collegio cardinalizio]] e nacquero le figure del [[Decano del collegio cardinalizio|Decano]] e del [[Camerlengo (Chiesa cattolica)#Camerlengo del Collegio cardinalizio|Camerlengo]].<ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.vatican.va/news_services/press/documentazione/documents/cardinali_documentazione/cardinali_documentazione_generale_it.html#Il%20Collegio%20Cardinalizio|accesso=11 settembre 2021|titolo=Il Collegio Cardinalizio|cid=Vatican.va}}</ref>
Nel [[1274]] [[papa Gregorio X]], con la costituzione apostolica ''[[Ubi Periculum|Ubi periculum]]'', confermò le norme dettate dai suoi predecessori, ma introdusse il dovere del segreto nell'elezione e, successivamente, soprattutto l'obbligo della segregazione dell'assemblea dei cardinali elettori: per questo da allora tale assemblea viene detta ''[[conclave]]''. Queste disposizioni sono sopravvissute nelle successive variazioni delle norme.<ref>{{Cita web|url=http://www.intratext.com/IXT/ITA0136/_P5.HTM|titolo=II Concilio di Lione 1271-1276: testo - IntraText CT|accesso=11 settembre 2021}}</ref>
I papi [[Papa Eugenio IV|Eugenio IV]] e [[papa Leone X|Leone X]], rispettivamente con le bolle<ref group="N">''Non mediocri'' non era una costituzione come riportato in {{Cita|Treccani.it}}, ma una bolla, come riportato dal sito della Santa Sede {{cita|Vatican.va}}</ref> ''[[Non mediocri (1439)|Non mediocri]]'' e ''[[Supernae]]'', stabilirono la preminenza e il diritto di precedenza della dignità dei cardinali su tutte le altre dignità nella gerarchia ecclesiastica (compresi i patriarchi), essendo sottostanti soltanto al papa.<ref name=":023" /><ref name=":2" />
[[Papa Pio V]] il 17 febbraio [[1567]] proibì di dare il titolo di cardinale ai [[canonico|canonici]], riservandolo ai cardinali di Santa Romana Chiesa, tuttavia a Santiago di Compostela il titolo resterà in uso fino al 15 settembre 1847, data in cuì morì l'ultimo [[cardinale (canonico)|canonico cardinale]].<ref name=PPC/>
[[Papa Sisto V|Sisto V]] portò, con la costituzione ''[[Postquam verus]]'' del [[1586]], il numero dei cardinali a 70, cioè 6 vescovi, 50 preti e 14 diaconi.<ref name=":023" /><ref name=":04" /><ref name=":2" />
Durante il Medioevo e fino al [[XIX secolo]] la maggioranza dei cardinali proveniva da famiglie della grande o piccola nobiltà europea, nella maggior parte dei casi [[nobiltà italiana|italiana]], o specificamente [[nobiltà romana|romana]]. Tra questi, un gran numero era costituito da cardinali legati alla gestione e all'amministrazione del territorio pontificio e dai cosiddetti "[[Cardinale della corona|cardinali della corona]]".
[[File:Angelo Bianchi 1864-1868.tif|sinistra|miniatura|Fotografia di un cardinale del [[XIX secolo]] ([[Angelo Bianchi (cardinale)|Angelo Bianchi]])]]
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La composizione e il ruolo del collegio cardinalizio mutarono profondamente a partire dalla fine del [[XIX secolo]], con la perdita di importanza del [[potere temporale]] della Chiesa e la fine dello [[Stato Pontificio]].<ref>{{cita news|autore=Roberto Regoli|url=http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/cultura/2010/091q04a1.html|titolo=Una questione di cappelli e di teste giuste. L'evoluzione del collegio cardinalizio al tempo di Leone XIII|pubblicazione=L'Osservatore Romano|data=21-04-10}}</ref>
Ne è un esempio l'internazionalizzazione del Sacro Collegio, che fu da una parte conseguenza dell'espansione nelle terre di missione, {{Senza fonte|ma che aveva anche come scopo la ricerca da parte della [[Santa Sede]] di un appoggio internazionale dopo la fine dello Stato della Chiesa}}, a cui corrispondeva un'impostazione di Chiesa più pastorale e meno "di corte". Durante il pontificato di [[Pio IX]] furono nominati i primi cardinali extra-europei, il guatemalteco [[Juan de la Cruz Ignacio Moreno y Maisanove]] e lo statunitense [[John McCloskey]].
Mutò anche l'origine sociale dei cardinali: se durante il pontificato di [[Pio VII]] (1800-1823) il {{Senza fonte|92%}} dei cardinali nominati proveniva dalla nobiltà, questa percentuale si riduce notevolmente sotto [[papa Leone XIII]] (1878-1903), lasciando spazio a cardinali provenienti dalla borghesia o di origini modeste.
Diminuì notevolmente anche il numero di cardinali non ordinati preti, che erano legati soprattutto ai numerosi incarichi amministrativi e diplomatici nello Stato della Chiesa.
Nel [[1918]], con la promulgazione del [[Codice Piano Benedettino|nuovo Codice di Diritto Canonico]] da parte di [[papa Benedetto XV]], fu decretato che tutti i cardinali dovessero essere ordinati almeno presbiteri.<ref>''[http://www.cdirittocanonico1917.it/online.htm Can. 232-235] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20220630231243/http://www.cdirittocanonico1917.it/online.htm |data=30 giugno 2022 }}'' del [[Codice Piano Benedettino]]</ref>
Nel [[1929]], a seguito del [[Patti Lateranensi|concordato tra la Santa Sede e lo Stato italiano]], entro i confini del Regno d'Italia a tutti i cardinali furono riconosciuti gli "onori dovuti ai [[Principe del sangue|Principi del sangue]]"''.''<ref>{{Cita legge italiana|tipo=legge|anno=1929|mese=5|giorno=27|numero=810|titolo=Esecuzione del Trattato, dei quattro allegati annessi e del Concordato, sottoscritti in Roma, fra la Santa Sede e l'Italia, l'11 febbraio 1929|cid=810/1929}}, articolo 21 primo comma del [https://www.vatican.va/roman_curia/secretariat_state/archivio/documents/rc_seg-st_19290211_patti-lateranensi_it.html Trattato]</ref>
Nel [[1962]] [[papa Giovanni XXIII]] stabilì che tutti i cardinali dovessero essere insigniti della dignità episcopale<ref name=":2" />. Tale norma tuttavia viene a volte disattesa da parte dei pontefici con delle speciali dispense<ref>{{Cita web|url=https://www.acistampa.com/story/i-cardinali-rimasti-presbiteri-padre-cantalamessa-e-gli-altri-porporati-15605|titolo=I Cardinali rimasti presbiteri, Padre Cantalamessa e gli altri porporati|autore=Marco Mancini|accesso=30 settembre 2021}}</ref>.
Nel [[1965]] [[papa Paolo VI]] ha introdotto nel [[collegio cardinalizio]] i [[Chiese sui iuris|patriarchi di rito orientale]] nell'Ordine dei Cardinali Vescovi con il ''[[motu proprio]]'' ''[[Ad purpuratorum Patrum Collegium]]''.<ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/content/paul-vi/it/motu_proprio/documents/hf_p-vi_motu-proprio_19650211_ad-purpuratorum.html|titolo=Ad purpuratorum Patrum Collegium - Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio sul posto dei Patriarchi Orientali nel Collegio dei cardinali (11 febbraio 1965) {{!}} Paolo VI|accesso=30 agosto 2021}}</ref>
Sempre [[Papa Paolo VI|Paolo VI]], il 21 novembre [[1970]], stabilì con il [[motu proprio]] ''[[Ingravescentem Aetatem]]'' che tutti i cardinali, al compimento dell'ottantesimo anno di età, perdessero il diritto di partecipare a un eventuale [[conclave]]. In caso un cardinale abbia compiuto ottant'anni dopo l'inizio della [[sede vacante]], egli può partecipare all'elezione del [[Romano Pontefice]]. I cardinali non elettori possono tuttavia partecipare alla ''Missa Pro Eligendo Romano Pontifice'' e alla processione dei cardinali fino alla [[Cappella Sistina]], senza però partecipare alle votazioni.<ref name=":1">{{Treccani|papa_(Dizionario-di-Storia)|papa|anno=2011|accesso=11 settembre 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/content/paul-vi/it/motu_proprio/documents/hf_p-vi_motu-proprio_19701120_ingravescentem.html|titolo=Ingravescentem Aetatem - Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio con la quale viene definita l'età dei Cardinali in relazione al loro ufficio (20 novembre 1970) {{!}} Paolo VI|accesso=30 agosto 2021}}</ref>
Lo stesso [[Papa Paolo VI|Paolo VI]] nel 1973 portò il numero massimo di cardinali elettori a 120<ref name=":2" /><ref>[[Acta Apostolicae Sedis]], anno 1973, vol. LXV, pag. 163</ref>; nonostante ciò, la regola non è sempre stata seguita in maniera rigida. Ad esempio sia [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]] che [[Papa Francesco|Francesco]] hanno infatti spesso infranto il tetto del numero massimo.<ref name="Il Papa crea 21 nuovi cardinali: i nomi e la nuova geografia del Collegio">{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/papa/pagine/concistoro-i-nuovi-cardinali-2023|titolo=Santa Sede. Il Papa crea 21 nuovi cardinali: i nomi e la nuova "geografia" del Collegio|sito=www.avvenire.it|data=9 luglio 2023|lingua=it|accesso=13 agosto 2023}}</ref>
== Ordini cardinalizi ==
{{Vedi anche|Titolo cardinalizio}}
La dignità cardinalizia non è un ministero [[Ordinazione sacerdotale|ordinato]], non facendo parte dei tre gradi del sacramento del [[Ministero (cristianesimo)|ministero]] apostolico (ossia ''episcopato'', ''presbiterato'' e ''diaconato''<ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c3a6_it.htm|titolo=Catechismo della Chiesa cattolica - Il sacramento dell'Ordine|sito=www.vatican.va|accesso=2025-05-02}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c3a6_it.htm|titolo=La celebrazione del ministero cristiano|accesso=12 luglio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110313034222/http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c3a6_it.htm|dataarchivio=13 marzo 2011|urlmorto=sì}}</ref>), e non rientra nella [[gerarchia cattolica]] "di diritto divino" (ovvero quella che la Chiesa ritiene essere stata istituita direttamente da [[Gesù|Gesù Cristo]]).
Sin dalle origini il cardinalato è suddiviso in tre ordini, corrispondenti ai summenzionati gradi del ministero apostolico:
* '''cardinali vescovi''' (incardinati alle [[Sede suburbicaria|diocesi suburbicarie]], [[Diocesi suffraganea|suffraganee]] di [[Diocesi di Roma|quella di Roma]])
* '''cardinali presbiteri''' (incardinati a [[Titolo cardinalizio|titoli presbiteriali]])
* '''cardinali diaconi''' (incardinati a [[Titolo cardinalizio|diaconie]])
<gallery>
File:Template-Cardinal (Metropolitan Archbishop).svg|Stemma
File:Template-Cardinal.svg|Stemma
File:Template-Cardinal (Bishop).svg|Stemma
File:Template-Cardinal (not a bishop).svg|Stemma
</gallery>
=== Cardinali vescovi ===
{{Approfondimento
|titolo = I titoli dei sette cardinali vescovi suburbicari
|contenuto = {{sp}}
#[[Sede suburbicaria di Ostia|Ostia]]
#[[Sede suburbicaria di Albano|Albano]]
#[[Sede suburbicaria di Frascati|Frascati]]
#[[Sede suburbicaria di Palestrina|Palestrina]]
#[[Sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina|Porto-Santa Rufina]]
#[[Sede suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto|Sabina-Poggio Mirteto]]
#[[Sede suburbicaria di Velletri-Segni|Velletri-Segni]]
|larghezza = 220px
}}
In origine in numero di sette, erano i vescovi delle [[Sede suburbicaria|chiese suburbicarie]] di Roma; prima della riforma liturgica seguita al [[Concilio ecumenico Vaticano II]] assistevano alla messa papale indossando un [[piviale]] chiuso da un [[Razionale (liturgia)|razionale]] con tre pigne di perle allineate. Il decano porgeva al papa il libro liturgico da leggere, come il prete assistente faceva con i vescovi. Anche quando è venuta meno l'effettiva potestà sulle diocesi, ai cardinali vescovi si è continuato ad assegnare la titolarità di una sede suburbicaria.
Al [[decano del collegio cardinalizio]], eletto tra i cardinali vescovi (solo a partire dal ''[[motu proprio]]'' ''[[Sacro Cardinalium Consilio]]''), spetta la titolarità della [[Sede suburbicaria di Ostia|sede di Ostia]] che cumula a quella che aveva precedentemente. Ai
Con rescritti del 26 giugno [[2018]]<ref>{{cita web|url=http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2018/06/26/0487/01059.html|titolo=Rescritto di papa Francesco del 26 giugno 2018}}</ref> e del 1º maggio [[2020]]<ref>{{cita web|url=https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2020/05/01/0258/00563.html|titolo=Rescritto di papa Francesco del 1º maggio 2020}}</ref> [[papa Francesco]] ha ampliato l'ordine dei cardinali vescovi nominando tra essi alcuni porporati che rivestono incarichi di prima responsabilità nella [[Curia romana]], ed elevandoli a cardinali vescovi ''ad personam'' senza che il titolo cardinalizio sia elevato a titolo episcopale.
=== Cardinali presbiteri ===
Erano gli ecclesiastici preposti alla cura delle più antiche chiese di Roma, dette "[[Titolo cardinalizio#Il termine titulus|titoli]]" (dal latino ''tituli''). Tradizionalmente legati alle [[Parrocchie della diocesi di Roma|parrocchie di Roma]], essi costituiscono da sempre l'ordine più numeroso.
Furono istituiti da [[papa Cleto]] in numero di venticinque e così rimasero per 1.500 anni. Nel [[XVI secolo]] raddoppiarono a cinquanta con [[papa Sisto V]] e superarono i cento nel [[XX secolo]]. Prima della riforma liturgica seguita al [[Concilio Vaticano II]], partecipavano alla [[Santa Messa|Messa]] papale indossando la [[pianeta (liturgia)|pianeta]] sul [[rocchetto (paramento liturgico)|rocchetto]].
=== Cardinali diaconi ===
A essi era demandata l'amministrazione dei sei uffici del palazzo del [[Laterano]] ("diaconi palatini") e dei sette dipartimenti (''regiones'') di [[Roma]] e la cura dei poveri presenti in essi ("diaconi regionali"); dopo papa Sisto V diventano quattordici, due per ciascuno di questi dipartimenti, ognuno avente in gestione una "diaconia", cioè una chiesa dell'Urbe di cui è responsabile. Prima della riforma liturgica partecipavano alla [[Santa Messa|Messa]] papale in [[dalmatica]] (l'abito proprio dei diaconi); due di essi assistevano il papa sul trono, uno lo coadiuvava come [[ministrante]] e proclamava il Vangelo. Pur essendo sei gli uffici, [[Gaetano Moroni]] cita sette cardinali diaconi palatini: "primicerio dei notari, ossia decano del collegio dei protonotari apostolici, e capo delle dignità palatine, il secondicerio, l'arcario, il sacellario, il protoscrinario, il primicerio dei difensori e l'amminicolatore, o nomenclatore".<ref>
== Corrispondenza tra il grado di ordinazione e il titolo dei cardinali ==
Una volta l'ordine di cardinalato era corrispondente al grado di [[Ordine sacro|ordinazione]] del cardinale ([[diacono]], [[presbitero]] o [[vescovo]]), o comunque a un grado di ordinazione inferiore (pertanto un prete poteva diventare cardinale diacono o presbitero, ma non cardinale vescovo senza essere ordinato vescovo).<ref group="N">Ad esempio, i cardinali diaconi erano spesso solo semplici diaconi. L'ultimo cardinale diacono a essere veramente tale anche quanto all'ordinazione fu il cardinal [[Teodolfo Mertel]], morto nel [[1899]]. Nel [[Rinascimento]], tuttavia, molti prelati che avevano solo gli [[Ordine minore|ordini minori]] rimandavano ''[[sine die]]'' l'ordinazione corrispondente al loro ordine di cardinalato.</ref>
Nel [[1962]] [[papa Giovanni XXIII]] stabilì che chi viene creato cardinale venga anche consacrato [[vescovo]], nel caso non lo sia già, eliminando di fatto ogni distinzione di ordinazione tra i cardinali: i tre ordini vengono mantenuti, ma non sono più legati a un fatto sacramentale, quanto a titoli ([[Sede suburbicaria|diocesi suburbicarie]] o chiese di Roma). Di fatto, però, [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]], [[Papa Benedetto XVI|Benedetto XVI]] e [[Papa Francesco|Francesco]] hanno nominato cardinali alcuni sacerdoti ultraottantenni (e quindi senza diritto di voto in conclave) pur senza elevarli alla dignità episcopale, mediante una speciale dispensa<ref group="N">Per esempio, [[Domenico Bartolucci]], [[Yves Congar]], [[Henri-Marie de Lubac]], [[Albert Vanhoye]], [[Ernest Simoni]], [[Raniero Cantalamessa]], [[Roberto Tucci]] (quest'ultimo in realtà fu nominato cardinale due mesi prima dell'80º compleanno e fu quindi, anche se per poco tempo, elettore pur non essendo vescovo).</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.acistampa.com/story/i-cardinali-rimasti-presbiteri-padre-cantalamessa-e-gli-altri-porporati-15605|titolo=I Cardinali rimasti presbiteri, Padre Cantalamessa e gli altri porporati|autore=Marco Mancini|accesso=19 settembre 2021}}</ref>.
Il titolo cardinalizio può essere congiunto con quello di vescovo di una qualche diocesi nel mondo (esistente o estinta): infatti moltissimi vescovi sono stati elevati al cardinalato (come cardinali presbiteri) e ricevono un "titolo", in virtù del quale fanno parte in modo formale del Clero romano (e, [[Ingravescentem Aetatem|se non hanno compiuto gli ottant'anni]], partecipano all'elezione del [[Papa|pontefice]]).<ref name="vatican.va">{{Cita web|url=https://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/cic_index_it.html|titolo=Codice di Diritto Canonico (can. 357§2)|sito=www.vatican.va|accesso=2025-05-02}}</ref>
A partire dal ''[[motu proprio]]'' ''[[Suburbicariis sedibus]]'' del 1962 di papa Giovanni XXIII, i cardinali non hanno alcuna potestà di governo sulla chiesa o sulla diocesi suburbicaria a cui sono stati assegnati e non possono interferire in nessun modo per ciò che riguarda l'amministrazione dei beni e la disciplina (ogni chiesa infatti ha già il proprio parroco o rettore, e ogni diocesi suburbicaria ha il proprio vescovo diocesano: il ruolo del cardinale è di puro patrocinio).<ref name="vatican.va" />
== Cardinali di curia e cardinali residenziali ==
A seconda dell'incarico ricoperto, i cardinali si dividono in due grandi gruppi: i '''cardinali di curia''' e i '''cardinali residenziali'''.
=== Cardinali di curia ===
Sono detti '''cardinali di curia''' quei cardinali che presiedono un dicastero della [[Curia Romana]] e quindi partecipano attivamente al governo della [[Chiesa cattolica|Chiesa Universale]]. Risiedono solitamente a Roma e partecipano ai [[#Il concistoro|concistori ordinari]] convocati dal papa. I cardinali residenti nella Città del Vaticano o a Roma ottengono la [[cittadinanza]] dello [[Città del Vaticano|Stato della Città del Vaticano]]<ref>[https://www.vaticanstate.va/phocadownload/leggi-decreti/Leggesullacittadinanzalaresidenzaelaccesso.pdf Legge CXXXI] dello Stato della Città del Vaticano, art. 1, primo comma</ref>.
I cardinali di curia decadono dai rispettivi incarichi con la vacanza della Santa Sede (cioè, con la morte del papa o con la sua rinuncia)<ref>[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_constitutions/documents/hf_jp-ii_apc_19880628_pastor-bonus-index_it.html Costituzione Apostolica ''Pastor Bonus''], 1998, [http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_constitutions/documents/hf_jp-ii_apc_19880628_pastor-bonus-general-norms_it.html Cap. I, Art. 6 ] (testo integrale, dal sito Ufficiale della Santa Sede)</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/speeches/2013/february/documents/hf_ben-xvi_spe_20130211_declaratio.html|titolo=Declaratio (11 febbraio 2013) {{!}} Benedetto XVI|sito=www.vatican.va|accesso=2025-05-02}}</ref>.
=== Cardinali residenziali ===
Sono detti '''cardinali residenziali''' (con evidente assonanza ai [[vescovi residenziali]]) quei cardinali che continuano a reggere la loro diocesi; sono spesso cardinali per consuetudine in quanto, pur non esistendo norme specifiche, alcune diocesi particolarmente prestigiose e importanti per dimensioni e/o tradizione (dette appunto diocesi cardinalizie) sono tradizionalmente assegnate a cardinali.
Pur essendo membri del [[Sacro Collegio]] e quindi assistenti a tutti gli effetti del papa, il loro compito principale rimane la guida di una [[Chiesa particolare]], appunto la diocesi di cui sono vescovi.
Solitamente, i [[Primate (ecclesiastico)|primati]] delle [[Chiese nazionali di Roma|chiese nazionali]] sono cardinali residenziali, per esempio [[Chiesa cattolica in Francia|di Francia]], [[Chiesa cattolica nel Regno Unito|di Inghilterra e Galles]], [[Chiesa cattolica in Ungheria|d'Ungheria]], [[Chiesa cattolica in Belgio|del Belgio]], eccetera. {{Senza fonte|In Italia, coerentemente, sono tradizionalmente rette da cardinali residenziali le diocesi principali dei sette [[Stati preunitari]] più importanti: [[Arcidiocesi di Milano|Milano]], [[Arcidiocesi di Torino|Torino]], [[Patriarcato di Venezia|Venezia]], [[Arcidiocesi di Genova|Genova]], [[Arcidiocesi di Firenze|Firenze]], [[Arcidiocesi di Napoli|Napoli]] e [[Arcidiocesi di Palermo|Palermo]]; a queste si aggiunge [[Arcidiocesi di Bologna|Bologna]], seconda città dello [[Stato pontificio]] e capoluogo di quelle che venivano chiamate le [[Legazione di Romagna|Romagne]].}}
== Nomina dei cardinali ==
I nuovi cardinali vengono ''creati'' nel concistoro. Il [[codice di diritto canonico]] prevede che ciò avvenga in presenza del collegio. Le nomine dei nuovi cardinali sono generalmente annunciate in anticipo, ma solo con la pubblicazione formale del decreto papale durante il concistoro l'elevazione al rango cardinalizio acquista effetti. Ciò vale anche per quei cardinali il cui nome non viene rivelato dal papa per particolari ragioni (solitamente, di carattere politico), detti ''[[Cardinale in pectore|cardinali in pectore]]''.
Dal 1962, secondo quanto stabilito da Giovanni XXIII, tutti i cardinali devono essere stati ordinati vescovi prima della loro creazione.
I chierici elevati alla dignità cardinalizia, come anche i vescovi, sono obbligati personalmente alla [[professione di fede]]<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/ita/documents/cic_libroIII_833_it.html#TITOLO_V|titolo=Canone 833 del Codice di Diritto Canonico|accesso=1º settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150920073044/http://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/ita/documents/cic_libroIII_833_it.html#TITOLO_V|dataarchivio=20 settembre 2015|urlmorto=sì}}</ref>, la cui formula, in vigore dal 1º marzo [[1989]], è composta dal [[simbolo niceno-costantinopolitano]] seguito dalla professione di fede nella [[Logos|Parola di Dio]] ''scritta o trasmessa'' (quali: [[Bibbia|Sacre]] Scritture, [[Concilio ecumenico|Concili]], [[Padri della Chiesa|Padri]]), e nei [[Dogma|dogmi]] proclamati dal [[Magistero della Chiesa cattolica|Magistero]] ordinario e universale<ref name="Professio fidei2">{{cita pubblicazione|titolo=Professione di fede e giuramento di fedeltà nell'assumere un ufficio da esercitare a nome della Chiesa|url=http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19880701_professio-fidei_it.html/}}</ref>. Il rispettivo ministero è esercitato con diligenza e fedeltà in modo conforme al [[Successione apostolica|mandato apostolico]] di [[Cura pastorale|servizio]] e di edificazione pastorale miranti alla [[Comunione dei santi|comunione diacronica dei credenti]] in Gesù Cristo<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20121122_ministero-vescovo-muller_it.html|titolo=Il ministero del vescovo nella comunione dei credenti.|autore=[[Gerhard Ludwig Müller]] (Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede)|accesso=23 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180612140818/http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20121122_ministero-vescovo-muller_it.html|dataarchivio=12 giugno 2018|urlmorto=sì}}</ref>.
Ogni cardinale prende possesso del suo titolo durante una cerimonia dopo l'avvenuta nomina: pertanto sulla facciata delle chiese "titolari" è in genere esposto, oltre allo stemma papale, anche quello del cardinale a cui la chiesa è stata assegnata. Sulla [[controfacciata]], in corrispondenza degli stemmi, era d'uso apporre i ritratti a olio del Papa e del Cardinale titolare.
=== Numero dei cardinali ===
[[File:Calixtus_III_-_Enea_Piccolomini_-_Pituricchio.jpg|miniatura|[[Callisto III]] impone il galero cardinalizio all'arcivescovo [[Papa Pio II|Enea Piccolomini]]]]
Il numero dei cardinali, che era oscillato da 20 a 40 nei primi secoli del secondo millennio, fu fissato in 70 da [[Sisto V]] nel [[1586]]<ref name=":023" /><ref name=":04" />, in memoria dei 70 [[anziani]] d'[[Israele]] scelti da [[Mosè]] durante l'[[Esodo (racconto biblico)|esodo]]. Nel [[1958]] [[Giovanni XXIII]] ne ampliò il numero, mentre nel 1975 [[Paolo VI]] lo fissò a un massimo di 120 con la [[costituzione apostolica]] ''[[Romano Pontifici Eligendo]]''<ref>''[[Romano Pontifici Eligendo]]'', Parte Seconda, Cap. I, art. 33
[https://www.vatican.va/content/paul-vi/it/apost_constitutions/documents/hf_p-vi_apc_19751001_romano-pontifici-eligendo.html Romano Pontifici Eligendo (1 ottobre 1975) | Paolo VI]</ref>. Nel 1996 [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]] con la [[costituzione apostolica]] ''[[Universi Dominici Gregis]]'' riconfermò il limite di cardinali elettori a 120<ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/apost_constitutions/documents/hf_jp-ii_apc_22021996_universi-dominici-gregis.html|titolo=Universi Dominici Gregis (22 febbraio 1996) {{!}} Giovanni Paolo II|accesso=19 settembre 2021}}</ref>. Nonostante ciò, sia lui che [[papa Francesco]] non hanno tenuto conto di questo limite, arrivando ad avere rispettivamente un massimo di 135 cardinali elettori nel [[Concistori di papa Giovanni Paolo II#21 febbraio 2001|concistoro del 21 febbraio 2001]]<ref name="Il Papa crea 21 nuovi cardinali: i nomi e la nuova geografia del Collegio" /> e un massimo di 137 cardinali elettori nel [[Concistori di papa Francesco#30 settembre 2023|concistoro del 30 settembre 2023]].
Sempre Paolo VI, con il ''[[motu proprio]]'' ''[[Ingravescentem Aetatem]]'' decretò che al compimento dell'ottantesimo anno di vita i cardinali perdessero il diritto di voto attivo (e quindi la possibilità di entrare in [[conclave]] ed eleggere il papa) ma non quello di voto passivo (ossia la possibilità di essere eletti)<ref name=":1" />.
[[Papa Giovanni Paolo II]] è il pontefice che ha creato il maggior numero di cardinali nella storia: 231 (provenienti da 69 nazioni) in 9 concistori.<ref>{{Cita web|url=https://cardinals.fiu.edu/consistories-xx.htm#JohnPaulII|titolo=The Cardinals of the Holy Roman Church - Cardinals of the 20th Century|sito=cardinals.fiu.edu|accesso=1º agosto 2021}}</ref>
Con il concistoro del 14 febbraio [[2015]], il Sacro Collegio ha raggiunto il numero di 227 cardinali viventi (compresi i non elettori), provenienti da 73 nazioni, un record storico, mai raggiunto prima nella [[storia della Chiesa cattolica]].
Dal 5 ottobre [[2019]] la maggioranza assoluta dei cardinali elettori è costituita da porporati creati da [[papa Francesco]]<ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/13-nuovi-cardinali-concistoro-5-ottobre|titolo=San Pietro. La Chiesa ha 13 nuovi cardinali. il Papa: siate compassionevoli|data=5 ottobre 2019|lingua=it|accesso=1º agosto 2021}}</ref>.
Al 4 novembre 2025 i membri del collegio sono 245, provenienti da 92 nazioni, dei quali 129 elettori<ref>{{Cita web|url=https://press.vatican.va/content/salastampa/it/documentation/cardinali---statistiche/distribuzione-per-papa.html|titolo=Distribuzione dei Cardinali viventi secondo il Pontificato di creazione|sito=press.vatican.va|accesso=4 novembre 2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://press.vatican.va/content/salastampa/it/documentation/cardinali---statistiche/composizione-per-area.html|titolo=Composizione dei Cardinali per area geografica|sito=press.vatican.va|accesso=4 novembre 2025}}</ref>.
=== Rimozione dei cardinali ===
Il Papa, per gravi motivazioni, può scegliere di togliere la dignità cardinalizia a un porporato: è successo ad esempio nel [[1927]] al cardinale francese [[Louis Billot]], che aveva pubblicamente solidarizzato con una rivista del suo Paese, già oggetto di una censura da parte di [[papa Pio XI]], oppure nel [[2018]] allo statunitense [[Theodore Edgar McCarrick]], coinvolto in uno scandalo di pedofilia<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2019/02/16/mccarrick-dimesso-stato-clericale-papa-francesco/|titolo=L'ex cardinale McCarrick è stato dimesso dallo stato clericale|sito=Il Post|data=16 febbraio 2019|accesso=1º agosto 2021}}</ref>.
Nel [[2015]], per le accuse di molestie su persone maggiorenni, lo scozzese [[Keith O'Brien]]<ref>{{Cita web|url=https://www.today.it/cronaca/o-brien-cardinale-pedofilia-papa-francesco.html|titolo=Pedofilia, Papa Francesco ha deciso: O'Brien non è più cardinale|sito=Today|lingua=it|accesso=1º agosto 2021}}</ref> e nel [[2020]], per scandali finanziari, l'italiano [[Giovanni Angelo Becciu]]<ref>{{cita news|autore=Francesco Antonio Grana|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/09/24/papa-francesco-toglie-il-cardinalato-ad-angelo-becciu-non-e-piu-prefetto-per-le-cause-dei-santi-ai-cronisti-preferisco-il-silenzio/5943080/|titolo=Papa Francesco pensiona Becciu: resterà cardinale ma senza più diritti. Era finito nell’inchiesta sul palazzo di lusso a Londra|pubblicazione=Il Fatto quotidiano|data=24 settembre 2020|accesso=24 settembre 2020}}</ref>, rinunciarono ai diritti e alle prerogative del cardinalato, pur conservando il titolo cardinalizio, ridotto solamente a un simbolo.
== Il concistoro ==
{{vedi anche|Concistoro#Cattolicesimo}}
[[File:P6 ratzinger.jpg|thumb|[[Papa Paolo VI]] consegna l'anello cardinalizio a [[Joseph Ratzinger]] (poi [[papa Benedetto XVI]]) durante il [[Concistoro]] straordinario del [[1977]]]]
La riunione del Collegio dei cardinali prende il nome di '''concistoro'''. Esso viene convocato e presieduto dal papa al fine di ricevere aiuto e consiglio dai cardinali nel governo della Chiesa o per annunciare la nomina di nuovi cardinali e per, in seguito, ''crearli''.
Si distinguono due tipi di concistoro: il concistoro ordinario (a cui sono invitati tutti i cardinali, ma a cui solitamente partecipano solo i cardinali residenti a Roma) e il concistoro straordinario (a cui devono partecipare tutti i cardinali).<ref>[https://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/ita/documents/cic_libroII_349-359_it.html Can. 353 §1, §2, §3] [[Codice di diritto canonico|CIC]]</ref>
Il concistoro solitamente è tenuto a porte chiuse, ma in alcune e solenni occasioni quello ordinario può essere aperto al pubblico<ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/ita/documents/cic_libroII_349-359_it.html|titolo=Libro II: Il popolo di Dio, Parte II; Sez. I; cap. III: I Cardinali di Santa Romana Chiesa (Can. 353§4), Codice di Diritto Canonico|sito=www.vatican.va|accesso=2025-05-02}}</ref>.
{{Senza fonte|I concistori straordinari sono tenuti dal Papa, in genere, ogni due o tre anni}}; ma ad esempio, in diciannove anni di regno [[papa Pio XII]] ne [[Concistori di papa Pio XII|indisse solamente due]], mentre il suo predecessore, [[Papa Pio XI|Pio XI]], [[Concistori di papa Pio XI|ne indisse addirittura diciassette]] nei diciassette anni di pontificato (in media uno all'anno).
== Il conclave ==
{{vedi anche|Conclave}}
[[File:Cappella Sistina - 2005.jpg|miniatura|La [[Cappella Sistina]], luogo in cui i cardinali svolgono il [[conclave]] per eleggere il [[papa]]]]
Alla morte o rinuncia del papa i cardinali hanno il compito di eleggere il suo successore<ref name=":02"/> in un'assemblea detta ''[[conclave]]'', svolta rigorosamente a porte chiuse. Il [[maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie]] pronuncia l{{'}}''[[Extra omnes]]'' (in [[Lingua italiana|italiano]]: ''Fuori tutti''), in seguito al quale ogni persona che non prende parte al conclave deve uscire dalla [[Cappella Sistina]], dove i cardinali sceglieranno il nuovo [[Papa|Pontefice]].
Anche se di norma il papa viene scelto tra gli stessi cardinali, ''[[de iure]]'' potrebbe essere selezionato anche un uomo celibe e battezzato, esterno al collegio cardinalizio<ref name=":1" />; tuttavia ciò nella [[Storia del cristianesimo|storia della Chiesa]] è avvenuto molto di rado<ref group="N">L'ultima volta risale al 1271, con l'elezione al soglio pontificio di [[papa Gregorio X]]. Ma questo avvenne in circostanze particolari, dopo oltre mille giorni di sede vacante e con i cardinali elettori chiusi a chiave (cum clave) nel palazzo di Viterbo. Si tratta del primo "conclave" della storia.</ref>.
Vige il limite di età di ottant'anni per avere il diritto di eleggere il papa ("cardinale elettore"): è stato introdotto da [[papa Paolo VI]] nella sua [[Lettera apostolica]] ''[[Ingravescentem Aetatem]]'' (21 novembre [[1970]]), con l'intento di ringiovanire il senato cardinalizio e soprattutto le sue scelte, così come il limite (meno stringente) di settantacinque anni per i vescovi [[diocesi|diocesani]].
== Abiti e insegne cardinalizi ==
L'[[abito corale]] dei cardinali è simile a quello dei vescovi, ma di color rosso porpora (da cui il nome di "porporati"), anziché rosso-violaceo (tecnicamente "paonazzo"), a simboleggiare la disponibilità anche al [[Martirio (cristianesimo)|martirio]]; il [[galero]], rosso anziché verde, fa parte dello stemma, come per i vescovi.
Queste sono le insegne proprie dei cardinali:
* [[zucchetto]]: concesso dal Papa o suo delegato;
* [[Mitra (copricapo)|mitra]]: bianca e damascata da usarsi nelle [[concelebrazione eucaristica|concelebrazioni eucaristiche]];
* [[galero]] o cappello (in disuso): imposto per mano del Papa; è di colore rosso e una volta era dato con queste parole "''ricevi questo galero rosso; esso significa che fino alla effusione del sangue ti devi mostrare intrepido per l'esaltazione della fede, la pace e la prosperità del popolo cristiano, la conservazione e l'accrescimento della Santa Chiesa'' ";
* [[Berretta#La berretta cardinalizia|berretta]] o calotta: di seta, saia o raramente in pelle, come segno di dignità ecclesiastica;
* [[Anello cardinalizio|anello]]: in uso dal [[XII secolo]], è accordato ai cardinali titolari di chiese in segno di giurisdizione e fedeltà al pontefice;
* ombrellino (in disuso): come distinzione è portato da un chierico nelle processioni;
* baldacchino (in disuso): in damasco o broccato, ha la stessa funzione dell'ombrellino;
* [[cappa magna]] (in disuso): per le cerimonie liturgiche più solenni;
* [[blasone|stemma]]: indica la dignità cardinalizia come principe della Chiesa ed esclude ogni altro titolo nobiliare, dando diritto ad avere un proprio stemma personale;
* altare portatile: in uso per le processioni;
* veste rossa;
* [[talare]] e [[pellegrina]] nera (è ammesso l'uso del bianco nei paesi con clima particolarmente caldo), con occhielli, bottoni, bordi, fodera e [[Fascia (cattolicesimo)|fascia]] di colore rosso (nell'abito corale talare e [[mozzetta]] sono rosse);
* [[Ferraiolo (indumento)|ferraiolo]]: di colore rosso, viene indossato unicamente sopra l'abito piano e solo in occasioni solenni.<ref>{{cita libro|autore=AA.VV.|titolo=Il Cerimoniale dei Vescovi|url=https://www.liturgia.it/content/Cerimoniale.pdf|accesso=25 giugno 2021|editore=Congregazione per il Culto Divino|p=261}}</ref>
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File:Hábito piano cardenalicio simple.svg|[[Abito talare]] (o piano) cardinalizio
File:Hábito piano cardenalicio completo.svg|Abito piano cardinalizio completo con [[Ferraiolo (indumento)|ferraiolo]] rosso e [[Saturno (copricapo)|saturno]]
File:Cardinal - choir dress.svg|[[Abito corale]] cardinalizio
File:Vetements cardinal Gamarelli.jpg|Abito corale cardinalizio (è esclusa la [[Mitra (copricapo)|mitra]] bianca)
File:Cardenales de España.jpg|I cardinali (da sinistra) [[Lluís Martínez Sistach|Lluís Martínez i Sistach,]] [[Santos Abril y Castelló]], [[Antonio Cañizares Llovera]] e [[Antonio María Rouco Varela]] vestono l'abito corale durante una celebrazione della [[liturgia delle ore]]
File:Kardinaal III Danneels en Kasper.JPG|Cardinali in [[abito corale]] (da sinistra, [[Walter Kasper]] e [[Godfried Danneels]])
File:Galero cardinalice.jpg|Galero cardinalizio
File:Pio XII com galero cardinalício.jpg|[[Papa Pio XII]] impone il galero ad un cardinale
File:Terence Cardinal Cooke, Archbishop, Diocese of New York.jpg|Il cardinale [[Terence Cooke]] col ferraiolo cardinalizio
File:Cappa Magna détail - trésor, cathédrale de Rouen.jpg|Cappa magna estiva dei cardinali [[Pierre Petit de Julleville]] e [[Joseph-Marie-Eugène Martin]] custodita nella [[Cattedrale di Notre-Dame (Rouen)|cattedrale di Rouen]]; si vede in fondo a destra un abito piano cardinalizio con ferraiolo
File:Siri Cappa.jpg|Il cardinale [[Giuseppe Siri]] in cappa magna. Sopra di essa è visibile la mozzetta di ermellino
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L'abbigliamento e le insegne cardinalizie non sono tuttavia "standardizzate" per tutti i membri del collegio: accade infatti che alcuni di essi (segnatamente coloro che provengono da una ''[[chiesa sui iuris]]'') utilizzino un vestiario, degli attributi e un trattamento onorifico anche radicalmente diversi da quelli sopra descritti. Anche i cardinali che si trovano in ''terra di missione'' o vivono in zone tropicali o dove il clima è particolarmente caldo, indossano un vestiario differente: essi possono indossare l'abito talare di colore bianco, mantenendo, però, occhielli, bottoni, bordi, fodera, fascia, e [[zucchetto]] di color porpora, per differenziarsi dall'abito piano del [[papa]], il quale è l'unico che può interamente vestirsi di bianco.<ref>{{Cita web|url=https://it.churchpop.com/vescovi-cardinali-possono-vestirsi-bianco/#:~:text=Durante%20la%20visita%20di%20Papa,e%20i%20vescovi%20di%20color%20viola).|titolo=Quando i vescovi e i cardinali possono vestirsi di bianco?}}</ref>
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File:Kardinal Thottunkal 4.JPG|Il cardinale [[Baselios Cleemis Thottunkal|Isaac Cleemis Thottunkal]], [[arcivescovo maggiore]] della [[Chiesa cattolica siro-malankarese]], indossa una talare senza pellegrina e un peculiare copricapo proprio del suo rito orientale, la [[Kalansowa (copricapo)|kalansowa]].
File:Coat of arms of Baselios Cleemis.svg|Stemma di ''[[Beatitudine (trattamento)|Sua Beatitudine]]'' il cardinale Thottunkal, in cui la speciale berretta liturgica siro-malankarese sostituisce il galero
File:Coat of arms of Louis Raphael I Sako.svg|Stemma del cardinale [[Louis Raphaël I Sako]], [[Patriarcato di Baghdad dei Caldei|patriarca di Baghdad dei Caldei]]
File:Bechara Butrosz Rai maronita patriárkával.jpg|Il cardinale [[Béchara Boutros Raï]] (a destra), [[Patriarcato di Antiochia dei Maroniti|patriarca maronita di Antiochia]], indossa una speciale berretta e un abito talare con mantella al posto della pellegrina.
File:Mar George Alencherry.jpg|Il cardinale [[George Alencherry]], [[arcivescovo maggiore]] di [[Arcieparchia di Ernakulam-Angamaly|Ernakulam-Angamaly dei siro-malabaresi]], mentre indossa una [[Mitra (copricapo)|mitra]] orientale durante una funzione liturgica
File:Hábito piano cardenalicio simple blanco.svg|[[Abito talare]] cardinalizio in bianco
File:Pope Francis Arrival Villamor Airbase 3.jpg|Il cardinale [[Luis Antonio Tagle]] (il primo da destra) indossa l'abito piano bianco con [[zucchetto]], [[Fascia (cattolicesimo)|fascia]] e bottoni color porpora.
File:Korea Pope Francis Haemi Martyrdom Holy Ground 04.jpg|Il cardinale [[Pietro Parolin]] (a destra) e il cardinale [[Oswald Gracias]] (a sinistra) indossano l'abito piano bianco con occhielli, bottoni, bordi, fodera, fascia, e zucchetto color porpora. Al centro [[papa Francesco]] e all'estrema sinistra, col microfono in mano, mons. [[Lazarus You Heung-sik]] (oggi cardinale)
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== Uffici particolari ==
=== Il cardinale decano ===
{{vedi anche|Decano del collegio cardinalizio}}
Il titolo di [[decano (chiesa)|decano]]
Nell'ambito dei cardinali indica quel cardinale che presiede, come semplice ''primus inter pares<ref name=":4">{{Cita web|url=https://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/cic_index_it.html|titolo=Codice di Diritto Canonico (can. 352§2)|sito=www.vatican.va|accesso=2025-05-02}}</ref>'', il Collegio dei cardinali e quindi anche il conclave; a lui spetta chiedere al papa neoeletto l'accettazione del mandato e (in seconda battuta) quale nome intenda utilizzare. Qualora il nuovo pontefice non abbia poi la dignità episcopale, è sempre il decano a ordinarlo [[vescovo]]. Se il decano è ultraottantenne, la presidenza del conclave passa al sotto-decano o comunque al cardinale vescovo più anziano per nomina fra gli elettori. In caso di elezione del decano a papa, sarà ancora il sotto-decano o, qualora impossibilitato, il cardinale vescovo di più antica creazione a provvedere alla richiesta del consenso e del nome.
Il [[decano del collegio cardinalizio]] è eletto dai soli cardinali titolari di [[sede suburbicaria]] o di titolo elevato alla medesima dignità (ossia i cardinali vescovi, esclusi i patriarchi di rito orientale) fra uno di essi; l'elezione deve essere approvata dal papa<ref name=":4" /><ref name="Sacro Cardinalium Consilio - Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio riguardante l'elezione del decano e del subdecano del collegio cardinalizio (26 febbraio 1965)">{{Cita web|url=https://www.vatican.va/content/paul-vi/it/motu_proprio/documents/hf_p-vi_motu-proprio_19650226_sacro-cardinalium.html|titolo=Sacro Cardinalium Consilio - Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio riguardante l'elezione del decano e del subdecano del collegio cardinalizio (26 febbraio 1965) {{!}} Paolo VI|accesso=26 agosto 2021}}</ref>. Sin dall'antichità il cardinale decano assume tradizionalmente anche il titolo della [[sede suburbicaria di Ostia]] aggiungendolo a quello posseduto fino a quel momento, essendo il vescovo di Ostia colui che aveva il privilegio di incoronare il papa neoeletto.
La carica di cardinal decano è stata congiunta a quella di [[cardinale protovescovo]] fino al 1965, quando [[Papa Paolo VI|Paolo VI]] tramite il [[motu proprio]] ''[[Sacro Cardinalium Consilio]]'' rese la carica di decano elettiva<ref name="Sacro Cardinalium Consilio - Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio riguardante l'elezione del decano e del subdecano del collegio cardinalizio (26 febbraio 1965)" />.
Dal 2019 la carica ha una scadenza di mandato di cinque anni, rinnovabile.<ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/content/francesco/it/motu_proprio/documents/papa-francesco-motu-proprio-20191221_decano-collegio-cardinalizio.html|titolo=Lettera Apostolica in forma di «Motu Proprio» riguardante l'Ufficio del Decano del Collegio Cardinalizio (21 dicembre 2019) {{!}} Francesco|accesso=26 agosto 2021}}</ref>
Dal 18 gennaio 2020 la carica è ricoperta dal cardinale [[Giovanni Battista Re]].<ref>{{Cita web|url=http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2020/01/25/0052/00120.html|titolo=Rinunce e nomine|sito=press.vatican.va|accesso=10 febbraio 2020}}</ref>
=== Il cardinale camerlengo ===
{{vedi anche|Camerlengo (Chiesa cattolica)}}
[[File:Cardinal Camerlengo certifying a papal death.JPG|thumb|Il cardinale camerlengo certifica la morte del Papa nel [[1903]]]]
Il titolo di camerlengo indica generalmente un amministratore dei beni ecclesiastici di ciascun istituto religioso.
Nell'ambito dei cardinali indica quel cardinale che ha il compito di amministrare le proprietà e i beni della Santa Sede, di reggere la [[Sede vacante]], in caso di morte o rinuncia del Santo Padre, e la responsabilità della convocazione del [[conclave]] per l'elezione del nuovo Pontefice.
Dal 14 febbraio [[2019]] il ruolo di camerlengo è ricoperto dal cardinale statunitense [[Kevin Joseph Farrell]].<ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2019/02/15/news/il-cardinale-statunitense-kevin-farrell-nominato-nuovo-camerlengo-1.33680920|titolo=Il cardinale statunitense Kevin Farrell nominato nuovo Camerlengo|sito=lastampa.it|data=15 febbraio 2019|accesso=1º agosto 2021}}</ref>
=== Il cardinale protodiacono ===
{{vedi anche|Cardinale protodiacono}}
[[File:Habemus Papam 1415.jpg|thumb|L'annuncio dell{{'}}''[[Habemus papam]]'' in seguito all'elezione di [[papa Martino V]]]]
Il primo dei cardinali diaconi si chiama [[cardinale protodiacono]] e ha il compito di annunciare al popolo cristiano l'elezione del nuovo papa dalla [[loggia]] della [[Basilica di San Pietro]], con le parole ''[[Habemus papam]]''.<ref>[http://www.vatican.va/archive/ITA0276/__P19.HTM Can. 355 §2] [[Codice di Diritto Canonico]]</ref> Un tempo era anche colui che affiancava il Pontefice nelle cerimonie più importanti per tenergli il lembo del piviale, oppure per assisterlo durante la celebrazione della Messa, ed era colui che incoronava il nuovo Papa (dal 1978 l'imposizione del [[triregno]] è stata sostituita da quella del [[pallio (cattolicesimo)|pallio]], con la relativa cerimonia che è stata ribattezzata ''Messa di inizio pontificato'').
Dal
=== Prima creatura ===
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=== Cardinali ''in pectore'' e cardinali segreti ===
{{vedi anche|Cardinale in pectore}}
[[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]] ha utilizzato la nomina ''in pectore'' nei concistori del 1979 (pubblicata nel 1991) e del 1998 (pubblicata nel 2001). Nel suo ultimo [[concistoro]] (2003) [[papa Wojtyla]] ha nominato ''in pectore'' un cardinale, che è decaduto al momento della morte del [[papa|pontefice]] il 2 aprile [[2005]], non essendo mai stato pubblicato.<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/news_services/press/documentazione/documents/cardinali_statistiche/cardinali_statistiche_concistori_it.html|titolo=Concistori di Giovanni Paolo II per la creazione di nuovi Cardinali|data=11 novembre 2008|accesso=17 febbraio 2010}}</ref>
Si chiamano invece [[cardinali segreti]] coloro che sono noti agli altri cardinali ma non vengono resi pubblici: questa pratica fu inaugurata da [[papa Martino V]].
== Cardinali per età ==
Nella tabella
{|class="wikitable sortable"
|-
|Nome
|Data di nascita
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|Diocesi
|-
|[[Angelo Acerbi]]
|
|{{età e giorni|
|{{formatnum:{{
|{{
| -
|-
|[[
|
|{{età e giorni|
|{{formatnum:{{
|{{
|[[Eparchia dei Santi Pietro e Paolo di Melbourne degli Ucraini]]
|-
|}
{|class="wikitable sortable"
|-
|Nome
|Data di nascita
|Anni e giorni
|Giorni
|Diocesi
|-
|[[
|23 settembre [[1925]]
|{{età e giorni|
|{{formatnum:{{
| -
|-
|[[
|7 giugno [[1974]]
|{{età e giorni|
|{{formatnum:{{
| [[Prefettura apostolica di Ulaanbaatar|Ulaanbaatar]]
|-
|}
== Cardinali santi e beati ==
{{F|cattolicesimo|marzo 2022}}
Al 2023 soltanto 16 cardinali sono venerati come santi:
*[[Pier Damiani]]<ref>{{Cita web|url=https://www.chiesadimilano.it/almanacco/santo-del-giorno/sa-anno-a-2021-2022/san-pier-damiani-vescovo-e-dottore-della-chiesa-3-483437.html|titolo=San Pier Damiani, vescovo e dottore della Chiesa|sito=Chiesa di Milano|data=21 Febbraio 2022}}</ref>
*[[Oderisio di Montecassino]]<ref>{{Cita web|url=https://www.santiebeati.it/dettaglio/90918|titolo=Sant' Odorisio I (Oderisio) di Montecassino Abate|sito=Santi Beati}}</ref>
*[[Anselmo di Lucca]]
*[[Pietro Igneo]]
*[[Bernardo degli Uberti]]
*[[Berardo dei Marsi]]
*[[Guarino Foscari]]
*[[San Galdino|Galdino della Sala]]
*[[Alberto di Lovanio]]
*[[Bonaventura da Bagnoregio]]
*[[John Fisher]]
*[[Carlo Borromeo]]
*[[Roberto Bellarmino]]
*[[Gregorio Barbarigo]]
*[[Giuseppe Maria Tomasi]]
*[[John Henry Newman]]
{{Senza fonte|Tradizionalmente vengono considerati cardinali anche [[san Girolamo]], san [[Bruno di Segni]], san [[Raimondo Nonnato]] e san [[Tesauro Beccaria]]}} sebbene non vi siano dati certi della loro avvenuta creazione cardinalizia.
Inoltre sono 19 i cardinali venerati come beati:
*[[Ugo di San Vittore]]
*[[Balduino da Pisa]]
*[[Enrico di Marcy]]
*[[Corrado di Urach]]
*[[Giovanni Dominici]]
*[[Niccolò Albergati]]
*[[Dominique Serra]]
*[[Louis Aleman]]
*[[Paolo Burali d'Arezzo]]
*[[Giuseppe Benedetto Dusmet]]
*[[Ciriaco María Sancha y Hervás]]
*[[Marcelo Spínola y Maestre]]
*[[Andrea Carlo Ferrari]]
*[[Alfredo Ildefonso Schuster]]
*[[Clemens August von Galen]]
*[[Alojzije Viktor Stepinac]]
*[[Iuliu Hossu]]
*[[Stefan Wyszyński]]
*[[Eduardo Francisco Pironio]]
Infine, per altri 30 è in corso il processo di beatificazione:
*[[Stanislao Osio]]
*[[Pier Marcellino Corradini]]
*[[Giovanni Antonio Guadagni]]
*[[Carlo Odescalchi]]
*[[Lodovico Altieri]]
*[[Sisto Riario Sforza]]
*[[Guglielmo Massaia]]
*[[Giuseppe Guarino (cardinale)|Giuseppe Guarino]]
*[[François-Marie-Benjamin Richard]]
*[[Rafael Merry del Val]]
*[[Pietro La Fontaine]]
*[[Raffaele Carlo Rossi]]
*[[August Hlond]]
*[[Celso Costantini]]
*[[Elia Dalla Costa]]
*[[Joseph-Léon Cardijn]]
*[[Ángel Herrera Oria]]
*[[Josef Beran]]
*[[Krikor Bedros XV Aghagianian]]
*[[Charles Journet]]
*[[József Mindszenty]]
*[[Emile Biayenda]]
*[[Terence Cooke]]
*[[Thomas Benjamin Cooray]]<ref>{{Cita web|url=https://www.omiworld.org/our-charism/our-saints/other-oblate-causes/oblate-causes-in-diocesan-level/servant-of-god-thomas-cooray-1901-1988/biography/|titolo=Biography of the Servant of God Thomas Cooray}}</ref>
*[[Pablo Muñoz Vega]]
*[[Anastasio Alberto Ballestrero]]
*[[Franjo Kuharić]]
*[[François-Xavier Nguyên Van Thuán]]
*[[Maurice Michael Otunga]]
*[[Peter Poreku Dery]]
*[[Stefano II Ghattas]]
*[[Gilberto Agustoni]]<ref>{{Cita web|url=https://www.agensir.it/quotidiano/2022/11/17/diocesi-ugento-al-via-linchiesta-della-causa-di-beatificazione-e-canonizzazione-del-card-gilberto-agustoni/|titolo=Diocesi: Ugento, al via l'inchiesta della causa di beatificazione e canonizzazione del card. Gilberto Agustoni}}</ref>
== Note ==
=== Note generali ===
<references/>
=== Annotazioni ===
<references group="N" />
== Bibliografia ==
* {{Cita web|https://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/ita/documents/cic_libroII_349-359_it.html#CAPITOLO_III|Canoni del Codice di diritto canonico relativi ai cardinali}}
* {{Cita web|url=https://www.vatican.va/content/paul-vi/it/apost_constitutions/documents/hf_p-vi_apc_19751001_romano-pontifici-eligendo.html|titolo=Costituzione apostolica Romano Pontifici Eligendo}}
* {{Cita web|https://www.vatican.va/content/paul-vi/it/motu_proprio/documents/hf_p-vi_motu-proprio_19701120_ingravescentem.html|Lettera apostolica ''Ingravescentem Aetatem''}}
== Voci correlate ==
* [[Papa]]
* [[Cardinale (canonico)]]
* [[Cardinale della corona]]
* [[Cardinal nipote]]
* [[Collegio cardinalizio]]
* [[Concistoro]]
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* [[Lista dei titoli cardinalizi]]
* [[Titolo cardinalizio]]
* [[Organizzazione della Chiesa cattolica]]
* [[Pseudocardinale]]
* [[Sede suburbicaria]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|etichetta=cardinale|wikt=cardinale
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|http://www.santiebeati.it/cardinali.htm|Il Collegio dei Cardinali}}
* {{Cita web|https://press.vatican.va/content/salastampa/it/documentation/cardinali---statistiche/elenco_per_eta.html|Elenco dei Cardinali in ordine d'età - con grafico}}
* {{
* {{Miranda|id=cardinals.htm|titolo=The Cardinals of the Holy Roman Church}}
* {{Cita web|http://www.araldicavaticana.com/|Stemmi dei cardinali con note biografiche}}
* {{Cita web|url=http://requiem-projekt.de/|titolo=Die römischen Papst- und Kardinalsgrabmäler der Frühen Neuzeit|lingua=tedesco}}
{{Clero cattolico}}
{{Controllo di autorità}}
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