Bulimia: differenze tra le versioni

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{{D|Bulimia|Bulimia nervosa|commento=Visto che si tratta di due cose ben distinte, non si capisce perché debbano essere sovrapposte e trattate nella stessa voce.}}
{{Disclaimer|medico}}
{{Malattia
{{Infobox malattia
|Nome=Bulimia nervosa
|Immagine=BulemiaEnamalLoss.JPG
|Didascalia=Perdita di smalto dall'interno dei denti frontali superiori, dovutodovuta alla bulimia
|Sinonimo1=Bulimia nervosa
}}
Il termine '''bulimia''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/buliˈmia/|it}}<ref>{{DOP|id=817271035368|lemma=bulimia}}</ref><ref>{{Dipi|bulimia}}</ref>; dal [[lingua greca antica|greco]] βουλιμία, ''boulimía'', propriamente "fame da bue",
composto di βοῦς, ''bôus'', "[[bue]]", e λιμός, ''limós'', "[[fame]]") indica, nel linguaggio medico, una voracità patologica ed eccessiva associata a malattie di diversa natura ([[diabete]], [[anchilostomiasi]], [[oligofrenia]], eccetera).<ref>{{Treccani|bulimia|Bulimia|accesso=31 gennaio}}</ref><ref>{{Treccani|bulimia|Bulimia|v=sì|accesso=31 gennaio 2016}}</ref>
 
La '''bulimia nervosa''' è, insieme all'[[Anoressiaanoressia nervosa]], uno deiil più importanticomune tra i [[disturbi del comportamento alimentare]], detti anche Disturbi Alimentari Psicogeni (DAP). UnaCaratteristica personapeculiare affettadella spessobulimia sinervosa provocaè illa presenza di vomitoepisodi dopodi averabbuffata seguiti da comportamenti definiti "di compenso" come il vomito mangiatoautoindotto, utilizzal'utilizzo deidi [[lassativo|lassativi]], [[il digiuno|digiuna]] e pratica l'intensa [[attività fisica]].<ref name="Women2012">{{Cita web|titolo=Bulimia nervosa fact sheet|url=http://www.womenshealth.gov/publications/our-publications/fact-sheet/bulimia-nervosa.html?from=AtoZ|sito=Office on Women's Health|accesso=27 giugno 2015|data=16 luglio 2012}}</ref> allo scopo di controllare il peso e le forme del corpo, oltre che di ridurre l'intensità del senso di malessere e vergogna conseguenti all'episodio di abbuffata. La maggior parte delle persone che soffrono di bulimia presentanopresenta un peso corporeo normalesano.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Bulik|nome1=CM|cognome2=Marcus|nome2=MD|cognome3=Zerwas|nome3=S|cognome4=Levine|nome4=MD|cognome5=La Via|nome5=M|titolo=The changing "weightscape" of bulimia nervosa.|rivista=The American Journal of Psychiatry|data=Octoberottobre 2012|volume=169|numero=10|pp=1031–61031-6|pmid=23032383|doi=10.1176/appi.ajp.2012.12010147}}</ref> La forzatura di vomito può provocare [[Segno di Russell|pelle ispessita sulle nocche]] e danni ai [[denti]]. La bulimia è associata ad altri [[malattia mentale|disturbi mentali]] come la [[disturbo depressivo|depressione]], l'[[ansia]] e a problemi come la tossicodipendenza o l'[[alcolismo]].<ref name=Women2012/> Si riscontra anche un elevato rischio di [[suicidio]] e di pratiche [[autolesionismo|autolesionistiche]].<ref name=Sm2012/>
 
La forzatura di vomito può provocare [[Segno di Russell|pelle ispessita sulle nocche]] e danni ai [[denti]]. La bulimia è associata ad altri [[malattia mentale|disturbi mentali]] come la [[disturbo depressivo|depressione]] e l'iperattività, e a problemi come la tossicodipendenza o l'[[alcolismo]].<ref name=Women2012/> Si riscontra anche un elevato rischio di [[suicidio]] e di pratiche [[autolesionismo|autolesionistiche]].<ref name=Sm2012/> Anche nella bulimia nervosa può essere presente un disturbo nel modo di percepire il proprio corpo. Questo sintomo è chiamato [[disturbo dell'immagine corporea]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=P.|cognome=Artoni|nome2=M. L.|cognome2=Chierici|nome3=F.|cognome3=Arnone|data=1º marzo 2021|titolo=Body perception treatment, a possible way to treat body image disturbance in eating disorders: a case–control efficacy study|rivista=Eating and Weight Disorders - Studies on Anorexia, Bulimia and Obesity|volume=26|numero=2|pp=499-514|accesso=23 luglio 2021|doi=10.1007/s40519-020-00875-x|url=https://doi.org/10.1007/s40519-020-00875-x}}</ref>.
La bulimia è più comune tra coloro che hanno un parente stretto che ha sofferto o soffre della condizione.<ref name=Women2012/> La percentuale del rischio stimato attribuibile a [[genetica|fattori genetici]] è compresa tra il 30% e l'80%.<ref name=Hay2010>{{Cita pubblicazione|autore= Hay PJ, Claudino AM |titolo= Bulimia nervosa |rivista= Clinical Evidence |volume= 2010 |pp= 1009 |anno= 2010 | pmid = 21418667 | pmc = 3275326 |cognome2= Claudino }}</ref> Altri fattori di rischio per la malattia includono lo [[stress (medicina)|stress psicologico]], una pressione culturale per un certo tipo di corpo, scarsa autostima e l'[[obesità]].<ref name=Women2012/><ref name=Hay2010/> Vivere in un ambiente familiare in cui i genitori promuovono la [[dieta (alimentazione)|dieta]] e che si preoccupano del peso, è un fattore di rischio.<ref name=Hay2010/> La [[diagnosi]] si basa sulla storia clinica di una persona,<ref name=DSM5/> tuttavia è difficile da scoprire in quanto chi ne è affetto tende ad essere molto riservato su queste abitudini.<ref name=Hay2010/> Inoltre, la diagnosi di [[anoressia nervosa]] ha la precedenza su quella della bulimia.<ref name=Hay2010/> Altri disturbi simili includono il [[disturbo da alimentazione incontrollata]], la [[sindrome di Kleine-Levin]] e il [[disturbo borderline di personalità]].<ref name=DSM5/>
 
La bulimia è più comune tra coloro che hanno un parente stretto che ha sofferto o soffre della condizione.<ref name=Women2012/> La percentuale del rischio stimato attribuibile a [[genetica|fattori genetici]] è compresa tra il 30% e l'80%.<ref name=Hay2010>{{Cita pubblicazione|autore= Hay PJ, Claudino AM |titolo= Bulimia nervosa |rivista= Clinical Evidence |volume= 2010 |ppp= 1009 |anno= 2010 | pmid = 21418667 | pmc = 3275326 |cognome2= Claudino }}</ref> Altri fattori di rischio per la malattia includono lo [[stress (medicina)|stress psicologico]], una pressione culturale per un certo tipo di corpo, scarsa autostima e l'[[obesità]].<ref name=Women2012/><ref name=Hay2010/> Vivere in un ambiente familiare in cui i genitori promuovono la [[dieta (alimentazione)|dieta]] e che si preoccupano del peso, è un fattore di rischio.<ref name=Hay2010/> La [[diagnosi]] si basa sulla storia clinica di una persona,<ref name=DSM5/> tuttavia è difficile da scoprire in quanto chi ne è affetto tende ad essere molto riservato su queste abitudini.<ref name=Hay2010/> Inoltre, la diagnosi di [[anoressia nervosa]] ha la precedenza su quella della bulimia.<ref name=Hay2010/> Altri disturbi simili includono il [[disturbo da alimentazione incontrollata]], la [[sindrome di Kleine-Levin]] e il [[disturbo borderline di personalità]].<ref name=DSM5/>
La [[terapia cognitivo-comportamentale]] è il trattamento primario per la bulimia.<ref name=Women2012/><ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Hay|nome1=P|titolo=A systematic review of evidence for psychological treatments in eating disorders: 2005–2012.|rivista=The International Journal of Eating Disorders|data=July 2013|volume=46|numero=5|pp=462–9|pmid=23658093|doi=10.1002/eat.22103}}</ref> L'assunzione di [[antidepressivi]], come gli [[inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina]] (SSRI) o gli [[antidepressivi triciclici]] può portare un modesto beneficio.<ref name=Hay2010/><ref name=Mc2012>{{Cita pubblicazione|cognome1=McElroy|nome1=SL|cognome2=Guerdjikova|nome2=AI|cognome3=Mori|nome3=N|cognome4=O'Melia|nome4=AM|titolo=Current pharmacotherapy options for bulimia nervosa and binge eating disorder.|rivista=Expert opinion on pharmacotherapy|data=October 2012|volume=13|numero=14|pp=2015–26|pmid=22946772|doi=10.1517/14656566.2012.721781}}</ref> Anche se la [[prognosi]] della bulimia è in genere migliore di quella dell'anoressia, il rischio di morte tra le persone colpite è superiore a quella della popolazione generale.<ref name=Sm2012/> Dopo 10 anni dall'inizio del trattamento, circa il 50% delle persone hanno ottenuto una completa guarigione.<ref name=Hay2010/>
 
La [[terapia cognitivo-comportamentale]] è il trattamento primario per la bulimia.<ref name=Women2012/><ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Hay|nome1=P|titolo=A systematic review of evidence for psychological treatments in eating disorders: 2005–2012.|rivista=The International Journal of Eating Disorders|data=luglio 2013|volume=46|numero=5|pp=462-9|pmid=23658093|doi=10.1002/eat.22103}}</ref> L'assunzione di [[Farmaco|farmaci]], come chemioterapie o gli [[antidepressivi triciclici]], può portare un modesto beneficio.<ref name=Hay2010/><ref name=Mc2012>{{Cita pubblicazione|cognome1=McElroy|nome1=SL|cognome2=Guerdjikova|nome2=AI|cognome3=Mori|nome3=N|cognome4=O'Melia|nome4=AM|titolo=Current pharmacotherapy options for bulimia nervosa and binge eating disorder.|rivista=Expert opinion on pharmacotherapy|data=ottobre 2012|volume=13|numero=14|pp=2015-26|pmid=22946772|doi=10.1517/14656566.2012.721781}}</ref> Anche se la [[prognosi]] della bulimia è in genere migliore di quella dell'anoressia, il rischio di morte tra le persone colpite è superiore a quello della popolazione generale.<ref name=Sm2012/> Dopo 10 anni dall'inizio del trattamento, circa il 50% delle persone ha ottenuto una completa guarigione.<ref name=Hay2010/>

A livello globale, si stima che nel 2013 la bulimia interessasse 6,5 milioni di persone.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Global Burden of Disease Study 2013|nome1=Collaborators|titolo=Global, regional, and national incidence, prevalence, and years lived with disability for 301 acute and chronic diseases and injuries in 188 countries, 1990–2013: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2013.|rivista=Lancet (London, England)|data=5 giugno 2015|pmid=26063472|doi=10.1016/S0140-6736(15)60692-4}}</ref> Circa l'1% delle giovani donne soffronosoffre di bulimia per un certo periodo di tempo e circa il 2% e il -3% delle donne hannoha sperimentato la condizione in un momento della loro vita.<ref name=Sm2012>{{Cita pubblicazione|cognome1=Smink|nome1=FR|cognome2=van Hoeken|nome2=D|cognome3=Hoek|nome3=HW|titolo=Epidemiology of eating disorders: incidence, prevalence and mortality rates.|rivista=Current psychiatry reports|data=Augustagosto 2012|volume=14|numero=4|pp=406–14406-14|pmid=22644309|doi=10.1007/s11920-012-0282-y|pmc=3409365}}</ref> La condizione si presenta meno comunemente nei [[paesi in via di sviluppo]].<ref name=Hay2010/> C'è un rischio di circa nove volte superiore che la bulimia si presenti nelle femmine rispetto ai maschi. Tra le femmine, la maggior parte dei casi si riscontra nelle adolescenti.<ref name=DSM5>{{Cita libro|cognome= American Psychiatric Association |anno= 2013 |titolo=Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders |edizione=Fifth |editore=American Psychiatric Publishing |città=Arlington, VA |pp=345–349345-349 | isbn= 978-0-89042-555-8 }}</ref> La bulimia è stata nominata e descritta per la prima volta, nel 1979, dallo [[psichiatra]] [[Britannici|britannico]] [[Gerald Russell]].<ref name = Russell1979>{{Cita pubblicazione|autore= Russell G |titolo= Bulimia nervosa: An ominous variant of anorexia nervosa |url= https://archive.org/details/sim_psychological-medicine_1979-08_9_3/page/429 |rivista= Psychological Medicine |volume= 9 |numero= 3 |pp= 429–48429-48 |anno= 1979 | pmid = 482466 | doi = 10.1017/S0033291700031974 }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore= Palmer R |titolo= Bulimia nervosa: 25 years on |rivista= The British Journal of Psychiatry : the Journal of Mental Science |volume= 185 |numero= 6 |pp= 447–8447-8 |anno= 2004 | pmid = 15572732 | doi = 10.1192/bjp.185.6.447 }}</ref>
 
==Epidemiologia==
 
Vi sono pochi dati sulla percentuale di persone con bulimia nella popolazione generale. La maggior parte degli studi condotti finora sonoè statistato fatticondotto su campioni di convenienza di pazienti ospedalieri, studenti delle scuole superiori o universitari. Questi studi hanno prodotto una vasta gamma di risultati: tra lo 0,1% e il l'1,4% dei maschi e tra lo 0,3% e il 9,4% delle femmine.<ref name="makino">{{Cita pubblicazione|autore= Makino M, Tsuboi K, Dennerstein L |titolo= Prevalence of eating disorders: a comparison of Western and non-Western countries |rivista= MedGenMed : Medscape General Medicine |volume= 6 |numero= 3 |ppp= 49 |anno= 2004 | pmid = 15520673 | pmc = 1435625 |url= http://www.medscape.com/viewarticle/487413 |cognome2= Tsuboi |cognome3= Dennerstein }}</ref> Gli studi sulle tendenze temporali nella [[prevalenza (epidemiologia)|prevalenza]] di bulimia nervosa hanno prodotto risultati inconsistenti.<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Hay PJ, Mond J, Buttner P, Darby A |titolo= Eating Disorder Behaviors Are Increasing: Findings from Two Sequential Community Surveys in South Australia |rivista= PLOS ONE |volume= 3 |numero= 2 |pp= e1541 |anno= 2008 | pmid = 18253489 | pmc = 2212110 | doi = 10.1371/journal.pone.0001541 |curatore-cognome1= Murthy |curatore-nome1= R. Srinivasa |cognome2= Mond |cognome3= Buttner |cognome4= Darby }}</ref> Secondo Gelder, Mayou e Geddes (2005) la bulimia nervosa è prevalente tra l'1% e il 2% delle donne di età compresa tra i 15 e i 40 anni e si verifica più frequentemente nei paesi sviluppati<ref name="Psychiatry">{{Cita libro|nome1=Michael Graham |cognome1=Gelder |nome2=Richard |cognome2=Mayou |nome3=John |cognome3=Geddes |anno=2005 |titolo=Psychiatry |isbn=978-0-19-852863-0}}</ref> e nelle città, con: uno studio cheha trovandotrovato che la bulimia è cinque volte più prevalente nelle città rispetto che nelle zone rurali.<ref>{{Cita pubblicazione|autore= van Son GE, van Hoeken D, Bartelds AI, van Furth EF, Hoek HW |titolo= Urbanisation and the incidence of eating disorders |rivista= The British Journal of Psychiatry : the Journal of Mental Science |volume= 189 |numero= 6 |pp= 562–3562-3 |anno= 2006 | pmid = 17139044 | doi = 10.1192/bjp.bp.106.021378 |cognome2= Van Hoeken |cognome3= Bartelds |cognome4= Van Furth |cognome5= Hoek }}</ref> Vi è unala percezione che la bulimia sia più diffusa tra le ragazze di famiglia borghese;<ref>{{Cita web|titolo=Bulimia|url=http://finddoctorsonline.com/health-topic.aspx/bulimia|sito=finddoctorsonline.com|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.is/20120709083530/http://finddoctorsonline.com/health-topic.aspx/bulimia|dataarchivio=9 luglio 2012}}</ref> tuttavia, in uno studio del 2009 condotto su ragazze provenienti da famiglie nella fascia di reddito più basso ha dimostrato che esse avevano iluna probabilità del 153% di probabilità maggiore di essere bulimiche rispetto alle ragazze della fascia di reddito più alta.<ref>{{Cita news|cognome=Grohol|nome=John|titolo=Black Girls At Risk for Bulimia|url=httphttps://psychcentral.com/news/2009/03/19/black-girls-at-risk-for-bulimia/4835.html|data=19 marzo 2009|pubblicazione=|accesso=30 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190306111633/https://psychcentral.com/news/2009/03/19/black-girls-at-risk-for-bulimia/4835.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
Vi sono più alti tassi di disturbi alimentari in gruppi coinvolti in attività che idealizzano un fisico sottile, come la [[danza]],<ref name="Tölgyes">{{Cita pubblicazione|autore= Tölgyes T, Nemessury J |titolo= Epidemiological studies on adverse dieting behaviours and eating disorders among young people in Hungary |rivista= Social Psychiatry and Psychiatric Epidemiology |volume= 39 |numero= 8 |pp= 647–54647-54 |anno= 2004 | pmid = 15300375 | doi = 10.1007/s00127-004-0783-z |cognome2= Nemessury }}</ref> la [[ginnastica]], nella recitazione e nella musica, nelle [[modella|modelle]], nelle [[cheerleader]], negli sport come [[nuoto]], [[tuffo|tuffi]], [[canottaggio]] e [[pattinaggio su ghiaccio]]. Si ritiene che la bulimia sia più diffusa tra i caucasici.<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Franko DL, Becker AE, Thomas JJ, Herzog DB |titolo= Cross-ethnic differences in eating disorder symptoms and related distress |url= https://archive.org/details/sim_international-journal-of-eating-disorders_2007-03_40_2/page/156 |rivista= The International Journal of Eating Disorders |volume= 40 |numero= 2 |pp= 156–64156-64 |anno= 2007 | pmid = 17080449 | doi = 10.1002/eat.20341 |cognome2= Becker |cognome3= Thomas |cognome4= Herzog }}</ref> Tuttavia, Unouno studio più recente ha dimostrato che le adolescenti afro-americane avevanohanno il 50% di probabilità in più, rispetto alle coetanee bianche, di assumere un comportamento bulimico.<ref>{{Cita web|cognome=McBride|nome=Hugh|titolo=Study Reveals Stunning Prevalence of Bulimia Among African-American Girls|url=http://www.teen-eating-disorders.net/teen_eating_disorders/study-reveals-stunning-prevalence-of-bulimia-among-african-american-girls.php|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120210165357/http://www.teen-eating-disorders.net/teen_eating_disorders/study-reveals-stunning-prevalence-of-bulimia-among-african-american-girls.php|dataarchivio=10 febbraio 2012}}</ref>
 
In Italia il disturbo colpisce circa l'1% delle giovani donne, secondo le seguenti stime: [[Italia del Nord]] 0,5-1%; [[Italia Centrale]] 1-0,7-1%; [[Italia del Sud]] 1,7%. L'età d'esordio è indicativamente compresa fra i 12 e i 25 anni, anche se il picco di maggior frequenza è a 16-18 anni.
 
==Storia==
===Etimologia del termine===
 
L'[[etimologia]] del termine "bulimia" deriva dalla parola [[lingua greca|greca]] ''βουλιμία'', "fame voraceda bue", un composto di ''βοῦς'' "voracebue" e ''λιμός'', "fame".<ref>{{Cita web|titolo= Online Etymology Dictionary: bulimia|data=Novembernovembre 2001|accesso= 6 aprile 2008|autore= Douglas Harper|sito= [[Online Etymology Dictionary]]|url= http://www.etymonline.com/index.php?search=bulimia&searchmode=none}}</ref> Letteralmente, il nome scientifico del disturbo, bulimia nervosa, si traduce in "fame nervosa vorace".
 
===Prima del XX secolo===
 
[[File:Xenophon - Statue - Alexandria.jpg|thumb|left|upright=0.8|[[Senofonte]], suo è il primo resoconto della bulimia nervosa.]]
 
Anche se i criteri diagnostici per la bulimia nervosa non sono stati formulati fino al 1979, l'evidenza suggerisce che l'abbuffata e l'epurazione erano comportamenti frequenti in alcune culture antiche. Il primo resoconto documentato di un comportamento simile alla bulimia nervosa è stato registrato nell'[[Anabasi (Senofonte)|Anabasi]] di [[Senofonte]], circa nel 370 a.C. Non è chiaro se l'epurazione fosse preceduta dall'abbuffata.<ref name="Reference 1">Giannini, A. J. (1993). "A history of bulimia". In ''The Eating disorders'' (pp. 18–21). Springer New York.</ref> In [[antico Egitto|Egitto]], i medici consigliavano l'epurazione una volta al mese per tre giorni al fine di preservare la salute.<ref name= "Reference 2">Russell, G. (1997). ''The history of bulimia nervosa''. D. Garner & P. Garfinkel (Eds.), Handbook of Treatment for Eating Disorders (2nd ed., pp. 11–24). New York, NY: The Guilford Press.</ref> Questa pratica derivava dalla convinzione che le malattie umane fossero causate dal cibo stesso. Nell'[[antica Roma]], membri della società d'élite avrebbero [[vomito|vomitato]] al fine di "fare spazio" nei loro stomaci per tutti i banchetti del giorno.<ref name="Reference 2"/> Gli imperatori [[Claudio]] e [[Vitellio]] erano entrambi golosi e [[obesità|obesi]] e spesso facevano ricorso all'epurazione abituale.<ref name="Reference 2"/>
 
I documenti storici indicano anche che alcuni [[santo|santi]] che svilupparono l'[[anoressia]] (come risultato di una vita di [[ascesi]]) hanno inoltre mostrato comportamenti bulimici.<ref name="Reference 2"/> [[Santa Maria Maddalena de' Pazzi]] (1566-1607) e [[Santa Veronica Giuliani]] (1660-1727) sono state bulimiche nonostante credessero di resistere alle tentazioni del [[demonio]].<ref name="Reference 2"/> [[Santa Caterina da Siena]] (1347-1380) è nota per aver completato la sua rigorosa astinenza dal cibo attraverso l'epurazione come riparazione per i suoi peccati. Caterina morì di stenti a trentatré anni.<ref name="Reference 2"/>
 
Mentre il disturbo psicologico "bulimia nervosa" è relativamente nuovo, la parola "bulimia" a significare l'eccesso di cibo, è utilizzata da secoli.<ref name="Reference 2"/> Il [[Talmud]] fa riferimento a pratiche di "bulimia", ma gli studiosi ritengono che in realtà sia semplicemente l'eccesso di cibo, senza l'epurazione o le implicazioni psicologiche della bulimia nervosa.<ref name="Reference 2"/> In effetti, unala ricerca di prove di bulimia nervosa effettuate sul periodo che va dal XVII al XIX secolo hannoha rivelato che solo un quarto dei casi di eccesso di cibo esaminati si concludeva con vomito dopo le abbuffate. Non vi è stata evidenza di vomito intenzionale o undi tentativotentativi di controllare il peso.<ref name="Reference 2"/>
 
=== XX secolo ===
 
Alla fine del XX secolo, la bulimia è stata descrittodescritta come un [[sintomo]] clinico, ma raramente nel contesto del controllo del peso.<ref name="Reference 3"/> LTuttavia l'epurazione, tuttavia, è stata osservata nei pazienti anoressici e attribuita al dolore gastrico, piuttosto che a un altro metodo di controllo del peso.<ref name="Reference 3">{{Cita pubblicazione|cognome1= Casper |nome1= Regina C. |titolo= On the emergence of bulimia nervosa as a syndrome a historical view |rivista= International Journal of Eating Disorders |volume= 2 |numero= 3 |pp= 3–163-16 |anno= 1983 | doi = 10.1002/1098-108X(198321)2:3<3::AID-EAT2260020302>3.0.CO;2-D }}</ref>
 
Nel 1930, sono stati studiati, da parte della [[Mayo Clinic]], i ricoveri di pazienti con anoressia nervosa trattati dal 1917 al 1929. TraLa il 55% e il 65%percentuale di questi pazienti che praticavano il vomito volontario al fine di alleviare l'ansia del peso era tra il 55% e il 65%.<ref name="Reference 3"/> I registri mostrano che l'epurazione per il controllo del peso è una pratica che è continuata per tutta la metà del 1900.<ref name="Reference 3"/> Nel 1932, Wulff trattò il "paziente D", che avrebbe sperimentato periodi di desiderio intenso per il cibo mangiando troppo per settimane, per poi provocarsi frequentemente il vomito.<ref name="Reference 2"/> Ellen West, un paziente descritto nel 1958 da [[Ludwig Binswanger]], fu schernito dagli amici per essere obeso e inizialmente prese pillole per la [[tiroide]] per perdere peso, mae in seguito utilizzò [[lassativi]] e vomito autoindotto.<ref name="Reference 2"/> Egli riferì di consumare decine di arance e parecchi chili di pomodori ogni giorno, mae chedi saltavasaltare i pasti. Dopo essere stato ricoverato in una struttura psichiatrica per la depressione, Ellen mangiò ancora voracemente ma perse peso, presumibilmente a causa di vomito auto-indotto.<ref name="Reference 2"/> Tuttavia, mentre questi pazienti potrebbero soddisfare i moderni criteri per la bulimia nervosa, a quel tempo non potevano essere tecnicamente diagnosticati con il disordine, in quanto non era ancora apparso nel [[Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali]], al momento del loro trattamento.<ref name="Reference 2"/>
 
Una spiegazione per l'aumento dei casi di sintomi bulimici può essere dovuto ai nuovi ideali di magrezza introdotti nel XX secolo.<ref name="Reference 3"/> La vergogna di essere grassi emerse nel 1940, quando osservazioni e scherzi diventarono comuni ai danni delle persone sovrappeso. Fu, tuttavia, dagli [[anni 1950]] ad essere introdottaTuttavia la tendenza di un'aspirazione per la magrezza risale agli [[anni 1950]].<ref name="Reference 3"/>
 
Nel 1979, [[Gerald Russell]] pubblicò una descrizione di bulimia nervosa, in un nell'articolo intitolato ''Bulimia nervosa: an ominous variant of anorexia.'', in cuiQui riportò i casi di pazienti con una "paura morbosa di diventare grassi" che si abbuffavano e si epuravano in seguito.<ref name = Russell1979/> Specificò,Inoltre inoltre,specificò le opzioni di trattamento e indicò la gravità della malattia, che può essere accompagnata da depressione e suicidio.<ref name = Russell1979/> Nel 1980, bulimia nervosa fece la prima apparizione nel [[Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali|DSM-III]].<ref name = Russell1979/>
 
Nei primi [[anni 1980]], l'incidenza della malattia salì a circa 40 casi ogni 100.000{{formatnum:100000}} persone.<ref name="Reference 2"/> Questo dato scese a circa 27 casi ogni 100.000{{formatnum:100000}} persone verso la fine degli anni 1980 e primi [[anni 1990]].<ref name="Reference 2"/> Tuttavia, la [[prevalenza (epidemiologia)|prevalenza]] della bulimia nervosa era ancora molto superiore a quella della anoressia nervosa, che si verificava in circa 14 persone ogni 100.000{{formatnum:100000}}.<ref name="Reference 2"/>
 
I criteri diagnostici attuali della bulimia nervosa sono essenzialmente rimasti quelli proposti da Russell, seppur essi siano state in parte rivisti ed ampliati attraverso vari contributi nel corso degli anni sino ad arrivare ai nostri giorni. Tuttavia, è sempre più discussa la necessità di rivedere i criteri diagnostici proposti per la bulimia nervosa e per l'anoressia nervosa. Infatti, i criteri diagnostici proposti per entrambi i disturbi spesso falliscono, e una percentuale consistente di pazienti (circa il 30%) dei pazienti affetti da un disturbo alimentare di rilevanza clinica, riceve una diagnosi di ''Disturbo dell'Alimentazione Non Altrimenti Specificato'' (EDNOS).
 
==Descrizione e generalità==
Clinicamente la bulimia è denotata da episodi in cui il soggetto sente un bisogno compulsivo di ingerire spropositate quantità di [[cibo]], correlati da unadalla spiacevole sensazione di non essere capace di controllare il proprio comportamento.
 
L'episodio bulimico è caratterizzato dall'atteggiamento [[compulsione|compulsivo]] con cui il cibo è ingerito e non dal desiderio di mangiare un determinato alimento.
 
È frequente negli adolescenti e nei giovani adulti. Colpisce prevalentemente soggetti di sesso femminile (90%).<ref>[{{cita testo|url=http://portale.fnomceo.it/Jcmsfnomceo/cmsfile/attach_3569.pdf |titolo=AdnKRONOS] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20090220092242/http://portale.fnomceo.it/Jcmsfnomceo/cmsfile/attach_3569.pdf |data=20 febbraio 2009 }}</ref> Generalmente compare attorno ai 12-14 anni (tarda preadolescenza) o nella prima età adulta (18-1920 anni).
 
Si distinguono due tipi di bulimia:
* con ''condotte di eliminazione'', che vede il soggetto ricorrere regolarmente a [[vomito]] autoindotto oppure all'uso inappropriato di [[lassativo|lassativi]], [[dieuretico|diuretici]] o enteroclismi.
* senza ''condotte di eliminazione'', che vede il soggetto bulimico adottare regolarmente comportamenti compensatori inappropriati (digiuni o/e intensa attività fisica), ma non dedicarsi al vomito autoindotto o all'uso di lassativi, diuretici o enteroclismi.
 
Gli episodi bulimici sono scatenati da alterazioni dell'[[umore]], stati d'[[ansia]] o [[Stress (medicina)|stress]]. Gli episodi bulimici sono nella maggior parte dei casi programmati anticipatamente.
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===Biologiche===
 
Come per l'anoressia nervosa, vi è una certa evidenza di predisposizioni genetiche che contribuiscono alla comparsa di questo disturbo alimentare.<ref>{{Cita web|titolo=Biological Causes of Anorexia Nervosa and Bulimia Nervosa|url=http://serendip.brynmawr.edu/bb/neuro/neuro98/202s98-paper3/Hirst3.html|accesso=3 April|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160502145058/http://serendip.brynmawr.edu/bb/neuro/neuro98/202s98-paper3/Hirst3.html|urlmorto=sì}}</ref> Livelli anormali di molti [[ormoni]], in particolare la [[serotonina]], hanno dimostrato di essere responsabili di alcuni comportamenti alimentari disordinati. Il [[fattore neurotrofico cerebrale]] è studiato come un possibile meccanismo.<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Ribasés M, Gratacòs M, Fernández-Aranda F, Bellodi L, Boni C, Anderluh M, Cavallini MC, Cellini E, Di Bella D, Erzegovesi S, Foulon C, Gabrovsek M, Gorwood P, Hebebrand J, Hinney A, Holliday J, Hu X, Karwautz A, Kipman A, Komel R, Nacmias B, Remschmidt H, Ricca V, Sorbi S, Wagner G, Treasure J, Collier DA, Estivill X |titolo= Association of BDNF with anorexia, bulimia and age of onset of weight loss in six European populations |rivista= Human Molecular Genetics |volume= 13 |numero= 12 |pp= 1205–12121205-1212 |anno= 2004 | pmid = 15115760 | doi = 10.1093/hmg/ddh137 }}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Annual Review of Eating Disorders&nbsp;– part 2 |anno=2008 |curatore-cognome1=Wonderlich|curatore-nome1=Stephen|curatore-cognome2=Mitchell|curatore-nome2=James E.|curatore-cognome3=de Zwaan|curatore-nome3=Martina|curatore-cognome4=Steiger|curatore-nome4=Howard|editore=Radcliffe Publishing|pp=14–1514-15|capitolo=1 |isbn=978-1-84619-244-9}}</ref>
 
Vi sono prove che gli [[Ormone sessuale|ormoni sessuali]] possono influenzare l'appetito nelle donne e quindi facilitare l'insorgenza di bulimia nervosa. Gli studi hanno dimostrato che le donne con [[iperandrogenismo]] e la [[sindrome dell'ovaio policistico]] hanno una disregolazione dell'appetito, in particolare per quanto riguarda [[carboidrati]] e [[lipidi|grassi]]. Negli esseri umani, vi sono prove che di una correlazione tra polimorfismi nel recettore dell'estrogeno β e la bulimia, suggerendo che vi è una associazione tra ormoni sessuali e bulimia nervosa.<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Hirschberg AL |titolo= Sex hormones, appetite and eating behaviour in women |rivista= Maturitas |volume= 71 |numero= 3 |pp= 248–56248-56 |anno= 2012 | pmid = 22281161 | doi = 10.1016/j.maturitas.2011.12.016 }}</ref>
 
=== Sociali ===
 
I ''[[mass media]]'' che propongono una forma del corpo "ideale" sono ampiamente considerati come un fattore che contribuisce alla bulimia.<ref name=Barker03/> In uno studio del 1991 si è dimostrato che il 19% delle persone bulimiche è sottonutrita, il 37% assume una quantità di cibo normale per un essere umano medio e il 44% mangia troppo.<ref>{{Cita libro|titolo=Psychology: the science of behaviour |edizione=4th Canadian |nome1=Neil R. |cognome1=Carlson |nome2=William |cognome2=Buskist |nome3=C. Donald |cognome3=Heth |nome4=Rod |cognome4=Schmaltz |anno=2010 |editore=Pearson Education Canada |città=Toronto |isbn=978-0-205-70286-2 |p=415 <!-- Updated info from http://catalogue.pearsoned.ca/product?ISBN=9780205702862 -->}}</ref> Un sondaggio effettuato su un gruppo di ragazze tra i 15 e i 18 anni delle scuole superiori in [[Nadroga]], [[Figi]], ha trovato che l'incidenza dell'epurazione auto-riferita è passata dallo 0% nel 1995 (poche settimane dopo l'introduzione della televisione in provincia) all'11,3% nel 1998.<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Becker AE, Burwell RA, Gilman SE, Herzog DB, Hamburg P |titolo= Eating behaviours and attitudes following prolonged exposure to television among ethnic Fijian adolescent girls |rivista= The British Journal of Psychiatry : the Journal of Mental Science |volume= 180 |numero= 6 |pp= 509–14509-14 |anno= 2002 | pmid = 12042229 | doi = 10.1192/bjp.180.6.509 |cognome2= Burwell |cognome3= Gilman |cognome4= Herzog |cognome5= Hamburg }}</ref> Inoltre, il tasso di suicidi tra le persone con bulimia nervosa è apparso di 7,5 volte superiore rispetto alla popolazione generale.<ref>Nolen-Hoeksema, Susan (2014). [http{{cita testo|url=https://connect.mheducation.com/connect/hmEBook.do?setTab=sectionTabs |titolo="Bulimia Nervosa"]}} ''Abnormal Psychology''. 6e. pg 344.</ref>
 
== Segni e sintomi ==
 
[[File:Bulimiafaqdia.jpg|thumb|upright=1.6|Come la bulimia colpisce il corpo]]
[[File:Oral Manifestation of Bulimia..jpg|thumb|upright=1.2|L'erosione sui denti inferiori è stato causato dalla bulimia. Per confronto, i denti superiori sono stati restaurati con faccette in ceramica.<ref>Dorfman J, [{{cita testo|url=http://www.nycdentist.com/dental-photo-detail/2447/88/Diet-Nutrition-teeth-erosion-anorexia-bulimia-acid-fruit-juice-soda |titolo=The Center for Special Dentistry]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150211120011/http://www.nycdentist.com/dental-photo-detail/2447/88/Diet-Nutrition-teeth-erosion-anorexia-bulimia-acid-fruit-juice-soda }}.</ref>]]
 
In genere la bulimia comporta una assunzione di cibo rapida e fuori controllo, che può arrivare a fermarsi solo quando il bulimico viene interrotto da un'altra persona o lo [[stomaco]] inizia a fare male per un'eccessiva estensione, seguita da [[vomito]] autoindotto o altre forme di epurazione. Questo ciclo può essere ripetuto più volte in una settimana o, nei casi più gravi, più volte al giorno<ref>{{Cita pubblicazione|anno= 2005|titolo= Bulimia Nervosa|rivista= Let's Talk Facts|ppp= 1|editore= [[American Psychiatric Association]]|url= http://www.psychiatry.org/File%20Library/Mental%20IIlness/Lets%20Talk%20Facts/Eating-Disorders-B1.pdf|accesso= 13 settembre 2013|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20150319060513/http://www.psychiatry.org/File%20Library/Mental%20IIlness/Lets%20Talk%20Facts/Eating-Disorders-B1.pdf|urlmorto= sì}}</ref> e può essere causa diretta di:
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* Cronico [[Malattia da reflusso gastroesofageo|reflusso gastrico]] dopo aver mangiato
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* [[trauma fisico|Trauma]] orale, in cui l'inserimento ripetitivo di dita o altri oggetti provoca lacerazioni al rivestimento della bocca o della gola
* Grave erosione dentale
* [[Erosione acida]] dello smalto dei denti<ref name="ada">{{Cita web|editore=American Dental Association |url=http://www.ada.org/public/topics/eating_disorders.asp |titolo=Eating Disorders |sito=Oral Health Topics A–Z|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090203133827/http://ada.org/public/topics/eating_disorders.asp|dataarchivio=3 febbraio 2009}}</ref>
* Gonfiore alle [[ghiandole salivari]]<ref name="ada" /><ref name="mcgilley">{{Cita pubblicazione|autore= Mcgilley BM, Pryor TL |titolo= Assessment and Treatment of Bulimia Nervosa |rivista= American Family Physician |volume= 57 |numero= 11 |pp= 2743–502743-50 |data= Junegiugno 1998 | pmid = 9636337 |url= http://www.aafp.org/link_out?pmid=9636337 |cognome2= Pryor }}</ref>
* Il vomito costante può portare al [[Malattia da reflusso gastroesofageo|reflusso gastroesofageo]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Mehler PS |titolo= Bulimia Nervosa |url= https://archive.org/details/sim_new-england-journal-of-medicine_2003-08-28_349_9/page/874 |rivista= The New England Journal of Medicine |volume= 349 |numero= 9 |pp= 875–81875-81 |anno= 2003 | pmid = 12944574 | doi = 10.1056/NEJMcp022813 }}</ref>
* [[Gastroparesi]] o svuotamento ritardato
* [[Stipsi]]
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* [[Infertilità]]
* Ghiandole ingrandite nel collo, sotto la linea della mascella
* Calli e cicatrici ([[segno di Russell]]) sul dorso delle mani a causa di traumi ripetuti dagli incisivi<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Joseph AB, Herr B |titolo= Finger calluses in bulimia |url= https://archive.org/details/sim_american-journal-of-psychiatry_1985-05_142_5/page/655 |rivista= The American Journal of Psychiatry |volume= 142 |numero= 5 |ppp= 655 |anno= 1985 | pmid = 3857013 |cognome2= Herr }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore= Wynn DR, Martin MJ |titolo= A physical sign of bulimia |url= https://archive.org/details/sim_mayo-clinic-proceedings_1984-10_59_10/page/722 |rivista= Mayo Clinic Proceedings |volume= 59 |numero= 10 |ppp= 722 |anno= 1984 | pmid = 6592415 | doi = 10.1016/s0025-6196(12)62063-1 |cognome2= Martin }}</ref>
* Costanti fluttuazioni nel peso corporeo sono comuni
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Di seguito alcuni dei tanti [[segno (medicina)|segni]] che possono indicare se qualcuno ha bulimia nervosa:<ref>{{Cita news |pubblicazione=Illawarra Mercury |titolo=Symptoms Of Bulimia Nervosa |url=http://torontostar.info/bulimia-nervosa-symptoms.php |data=23 febbraio 2001 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160221214651/http://torontostar.info/bulimia-nervosa-symptoms.php }}</ref>
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* Grande attenzione sul numero di calorie consumate
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* Recarsi spesso in bagno
* [[Disturbo depressivo|Depressione]]
* Frequenti situazioni che coinvolgono un consumo di porzioni di cibo anormalmente elevate<ref>{{Cita web|titolo=Bulimia Nervosa|url=https://www.nationaleatingdisorders.org/bulimia-nervosa|sito=https://www.nationaleatingdisorders.org|editore=The National Eating Disorders Association|accesso=5 dicembre 2014}}</ref>
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Come per molte malattie psichiatriche, possono riscontrarsi [[delirio|deliri]] in combinazione con altri segni e sintomi, lasciando al paziente una falsa credenza che non viene normalmente accettata dagli altri.<ref name=Barker03>{{Cita libro|cognome=Barker |nome=P |titolo=Psychiatric and Mental Health Nursing: The Craft of Caring |url=https://archive.org/details/psychiatricmenta0000unse_y6b5 |editore=Arnold |città=Great Britain |anno=2003 |isbn=0-340-81026-2 }}</ref> Le persone con bulimia nervosa possono anche arrivare ad un punto in cui la loro condizione le esclude da altre attività.<ref name=Barker03/>
Le persone con bulimia nervosa possono anche arrivare ad un punto in cui la loro condizione le esclude da altre attività.<ref name=Barker03/>
 
=== Disturbi correlati ===
 
I bulimici, hanno un rischio molto più elevato, rispetto ai non bulimici, di avere un [[disturbo affettivo]], come la depressione o [[disturbo d'ansia generalizzato]]: uno studio del 1985 condotto dalla ''[[Columbia University]]'' su donne bulimiche in cura presso la ''New York State Psychiatric Institute'', ha trovato che il 70% aveva sofferto di depressione in qualche momento della loro vita (rispetto al 25,8% delle donne adulte in un campione di controllo appartenente alla popolazione generale), dato che sale all'88% per tutti i disturbi affettivi combinati.<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Walsh BT, Roose SP, Glassman AH, Gladis M, Sadik C |titolo= Bulimia and depression |rivista= Psychosomatic Medicine |volume= 47 |numero= 2 |pp= 123–31123-31 |anno= 1985 | pmid = 3863157 |url= http://www.psychosomaticmedicine.org/cgi/pmidlookup?view=long&pmid=3863157 | doi=10.1097/00006842-198503000-00003|cognome2= Roose |cognome3= Glassman |cognome4= Gladis |cognome5= Sadik }}</ref> Un altro studio del ''Royal Children's Hospital'' di [[Melbourne]] su una [[studio di coorte|coorte]] di 2.000{{formatnum:2000}} adolescenti ha riscontrato che coloro che assecondavano almeno due dei criteri del DSM-IV per la bulimia nervosa o per l'anoressia nervosa, aveva avuto un aumento di sei volte del rischio di ansia e di un rischio raddoppiato per la [[tossicodipendenza]].<ref name="patton">{{Cita pubblicazione|autore= Patton GC, Coffey C, Carlin JB, Sanci L, Sawyer S |titolo= Prognosis of adolescent partial syndromes of eating disorder |rivista= The British Journal of Psychiatry : the Journal of Mental Science |volume= 192 |numero= 4 |pp= 294–9294-9 |anno= 2008 | pmid = 18378993 | doi = 10.1192/bjp.bp.106.031112 |cognome2= Coffey |cognome3= Carlin |cognome4= Sanci |cognome5= Sawyer }}</ref> Alcuni malati di anoressia nervosa presentano episodi espositivi di tendenze bulimiche attraverso l'epurazione (attraverso il vomito auto indotto o lassativi) come un modo per rimuovere rapidamente il cibo dal loro corpo.<ref>Carlson, N.R., et al. (2007). Psychology: The Science of Behaviour – 4th Canadian ed.. Toronto, ON: Pearson Education Canada.</ref> La bulimia ha anche effetti negativi sulla salute dentale della vittima a causa dell'[[acido]] che passa attraverso la bocca per via il vomito frequente e che ha effetto erosivo sui denti, soprattutto sulla superficie posteriore dei denti.
 
== Diagnosi ==
 
L'insorgenza della bulimia nervosa avviene più frequentemente durante l'adolescenza, tra i 13 ei 20 anni di età,. e inIn molti casi essigli affetti da bulimia nervosa hanno sofferto in precedenza di [[obesità]], con molti malati che hanno sperimentato delle ricadute episodiche in età adulta anche dopo un trattamento iniziale di successo e la remissione dei sintomi.<ref>{{Cita libro|cognome=Shader |nome=Richard I. |titolo=Manual of Psychiatric Therapeutics |editore=Lippincott Williams & Wilkins |città=Hagerstwon, MD |anno=2004 |isbn=0-7817-4459-8}}</ref> Tra la popolazione statunitense viene stimata una [[prevalenza (epidemiologia)|prevalenza]] ''una tantum'' dello 0,5% e dello 0,9% rispettivamente negli adulti e negli adolescenti.<ref>[Nolen-Hoeksema, S. (2013).”(Ab)normal Psychology”(6th edition). McGraw Hill. p.344]</ref> La bulimia nervosa può interessare fino all'1% di giovani donne e, dopo 10 anni dalla diagnosi, la metà si riprenderàriprende completamente, un terzo si riprenderàriprende in parte e il 10%-20% presenteràpresenta ancora sintomi.<ref name=Hay2010/>
 
Gli adolescenti con bulimia nervosa hanno più probabilità di avere problemi di [[perfezionismo]] e [[compulsione|compulsività]] autoimposti nel mangiare rispetto ai loro coetanei. Ciò significa che essi possono fissare alte aspettative e obiettivi irrealistici per se stessi, spesso motivati internamente piuttosto che da modelli proposti dalla società.<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Castro-Fornieles J, Gual P, Lahortiga F, Gila A, Casulà V, Fuhrmann C, Imirizaldu M, Saura B, Martínez E, Toro J |titolo= Self-oriented perfectionism in eating disorders |rivista= The International Journal of Eating Disorders |volume= 40 |numero= 6 |pp= 562–568562-568 |data= Septembersettembre 2007 | pmid = 17510925 | doi = 10.1002/eat.20393 |cognome2= Gual |cognome3= Lahortiga |cognome4= Gila |cognome5= Casulà |cognome6= Fuhrmann |cognome7= Imirizaldu |cognome8= Saura |cognome9= Martínez |cognome10= Toro }}</ref>
 
=== Criteri ===
 
La bulimia nervosa può essere più difficile da rilevare, rispetto alldell'anoressia nervosa, poiché i bulimici tendono ad avere un peso corporeo nella media o leggermente superiore o inferiore. Molti bulimici possono anche impegnarsi nel mangiare in modo significativamente disordinato senza però soddisfare completamente i criteri [[diagnosi|diagnostici]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Walsh JM, Wheat ME, Freund K |titolo= Detection, evaluation, and treatment of eating disorders |url= https://archive.org/details/sim_journal-of-general-internal-medicine_2000-08_15_8/page/577 |rivista= Journal of General Internal Medicine |volume= 15 |numero= 8 |pp= 577–90577-90 |anno= 2000 | pmid = 10940151 | pmc = 1495575 | doi = 10.1046/j.1525-1497.2000.02439.x |cognome2= Wheat |cognome3= Freund }}</ref> Recentemente, il [[manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali]] ha subito una revisione che ha portato l'allentamento dei criteri per quanto riguarda le diagnosi di bulimia nervosa e l'anoressia nervosa.<ref>[Nolen-Hoeksema, S. (2013).”(Ab)normal Psychology”(6th edition). McGraw Hill. p.343]</ref> I criteri diagnostici utilizzati dal [[DSM-5]] includono episodi ripetitivi di abbuffate (un episodio di eccesso di cibo durante il quale l'individuo si sente fuori dal controllo del consumo) compensati da misure eccessive o inappropriate adottate per evitare di aumentare di peso.<ref name=BehaveNet>{{Cita libro |titolo=Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders |edizione=4th, text revision ([[DSM-IV-TR]]) |autore=American Psychiatric Association |anno=2000 |isbn=0-89042-025-4 |capitolo=Diagnostic criteria for 307.51 Bulimia Nervosa |urlcapitolourl=http://behavenet.com/capsules/ |editore=<!-- pacify Citation bot --> |città=<!-- pacify Citation bot --> |accesso=5 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210828012201/https://www.behavenet.com/node/27657 |urlmorto=sì }}</ref> La diagnosi richiede anche che gli episodi di comportamenti compensatori e abbuffate accadano da un minimo di una volta alla settimana per un periodo di tempo di almeno 3 mesi.<ref>[Nolen-Hoeksema, S. (2013).”(Ab)normal Psychology” (6th edition). McGraw Hill. p.343]</ref> La diagnosi viene fatta solo quando il comportamento non è una parte del complesso dei sintomi dell'anoressia nervosa e quando il comportamento riflette un'enfasi eccessiva sulla massa fisica o sull'aspetto. L'epurazione spesso è una caratteristica comune di un caso più grave di bulimia nervosa.<ref>Nolan-Hoeksema, Susan (2014). ''Abnormal Psychology'' (6 ed.). McGraw-Hill Education. p. 345. ISBN 978-0-07-803538-8.</ref>
 
==Trattamento==
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Per quanto concerne le terapie consigliate per la bulimia si fa riferimento a quelle impiegate per l'[[anoressia]], tranne ovviamente per il regime alimentare. L'approccio terapeutico pluridisciplinare con l'ausilio dello psicoterapeuta, del neuropsichiatra, del nutrizionista, e spesso di altre figure diverse da caso a caso, è attualmente consigliato per contrastare tale patologia.
 
La [[terapia cognitivo-comportamentale]] (detta anche stabilizzazione) è il trattamento primario per la bulimia. L'assunzione di [[antidepressivi]], come gli [[inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina]](SSRI) o gli [[antidepressivi triciclici]], può portare un modesto beneficio.
 
D'ausilio alle varie forme terapeutiche elencate si evidenzia spesso il ricorso ai gruppi di [[auto- mutuo- aiuto]] presenti attualmente anche all'interno di alcune strutture ospedaliere.
 
Recentemente alcuni ricercatori hanno individuato nella [[Psicoterapia ericksoniana]] una buona forma di cura che può portare a risultati molto promettenti anche a lungo termine.
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==Prognosi==
In caso di trattamento della patologia si registrano migliorie anche nel 50% dei casi, di casi studiati anche a distanza di anni dall'avvenuta "guarigione". Da notare che ilIl disturbo è molto incline a essere recidivo. Il 25% dei casi mostra il fallimento delle terapie in quanto molti soggetti bulimici abusano soventemente anche di alcool o droghe. Inoltre la maggior parte dei soggetti affetti da bulimia dimostra anche disturbi di personalità (ad esempio [[disturbo borderline di personalità]] e [[disturbo bipolare]]) che ne complicano la prognosi.
Inoltre la maggior parte dei soggetti affetti da bulimia dimostrano anche disturbi di personalità (ad es., [[disturbo borderline di personalità]] e [[disturbo bipolare]]) che ne complicano la prognosi.
 
==Note==
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* {{cita libro | cognome= Giberti| nome= Franco | coautori= Rossi Romolo| titolo= Manuale di Psichiatria | editore= Piccin | città= Milano| anno= 2007| ISBN= 978-88-299-1851-5}}
* {{cita libro | cognome= Invernizzi| nome= Giordano | titolo= Manuale di Psichiatria e Psicologia clinica, terza edizione | editore= McGraw-Hill | città= Milano| anno= 2006| ISBN= 88-386-2393-7}}
* {{Cita libro|cognome= American Psychiatric Association |anno= 2013 |titolo=Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders |edizione=Fifth |editore=American Psychiatric Publishing |città=Arlington, VA |pp=345–349345-349 | isbn= 978-0-89042-555-8 }}
* {{cita libro |autore=Gelder Michael Graham, Mayou Richard, Geddes John |anno=2005 |titolo=Psychiatry |isbn=978-0-19-852863-0}}
* {{Cita libro|titolo=Annual Review of Eating Disorders&nbsp;– part 2 |anno=2008 |curatore-cognome1=Wonderlich|curatore-nome1=Stephen|curatore-cognome2=Mitchell|curatore-nome2=James E.|curatore-cognome3=de Zwaan|curatore-nome3=Martina|curatore-cognome4=Steiger|curatore-nome4=Howard|editore=Radcliffe Publishing|isbn=978-1-84619-244-9}}
* {{Cita libro|titolo=Psychology: the science of behaviour |edizione=4th Canadian |nome1=Neil R. |cognome1=Carlson |nome2=William |cognome2=Buskist |nome3=C. Donald |cognome3=Heth |nome4=Rod |cognome4=Schmaltz |anno=2010 |editore=Pearson Education Canada |città=Toronto |isbn=978-0-205-70286-2}}
* {{Cita libro|cognome=Barker |nome=P |titolo=Psychiatric and Mental Health Nursing: The Craft of Caring |url=https://archive.org/details/psychiatricmenta0000unse_y6b5 |editore=Arnold |città=Great Britain |anno=2003 |isbn=0-340-81026-2 }}
* {{Cita libro|cognome=Shader |nome=Richard I. |titolo=Manual of Psychiatric Therapeutics |editore=Lippincott Williams & Wilkins |città=Hagerstwon, MD |anno=2004 |isbn=0-7817-4459-8}}
* Nolan-Hoeksema, Susan (2014). ''Abnormal Psychology'' (6 ed.). McGraw-Hill Education. p.&nbsp;345. ISBN 978-0-07-803538-8.
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== Collegamenti esterni ==
* {{ThesaurusCollegamenti BNCFesterni}}
 
{{Disturbi mentali e del comportamento}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|medicina|psicologia}}