Mario Musso: differenze tra le versioni
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{{
|Nome = Mario Musso
|Immagine =
|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 30 gennaio [[1876]]
|Nato_a
|Data_di_morte = 17 settembre [[1915]]
|Morto_a = [[Carinzia|Straniger Alm]]
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura = cimitero di Paluzza
|Etnia = <!-- solo se enciclopedica -->
|Religione = <!-- solo se enciclopedica -->
|Nazione_servita = {{ITA 1861-1946}}
|Forza_armata = [[Regio Esercito]]
|Arma = [[Arma di Fanteria|Fanteria]]
|Corpo = [[Alpini]]
|Specialità =
|Unità =
|Reparto =
|Anni_di_servizio = [[1892]]-[[1915]]
|Grado = [[Capitano]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Prima guerra mondiale]]
|Campagne =
|Battaglie =
|Comandante_di = 21ª [[Compagnia (unità militare)|Compagnia]], [[Battaglione alpini "Saluzzo"]], [[2º Reggimento alpini]]
|Decorazioni = [[Mario Musso#Onorificenze|vedi qui]]
|Studi_militari = [[Accademia Militare di Modena|Regia Accademia Militare]] di [[Modena]]
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
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|Altro =
|Note =
|Ref = dati tratti da ''I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro''<ref name=B1p99>{{Cita|Bianchi, Cattaneo 2011|p. 99}}.</ref>
}}
{{Bio
|Nome = Mario
|Cognome =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Saluzzo
Riga 51:
|Attività = militare
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , decorato di [[
}}
==Biografia==
Nacque a Saluzzo, in [[provincia di Cuneo]], il 30 gennaio 1876, figlio di Sebastiano e Clara Pignari. Arruolatosi nel [[Regio Esercito]], studiò prima (1891) al ''Collegio Militare di Milano'', denominato oggi [[Scuola Militare "Teulié"]] e poi <ref>{{Cita web|url=https://www.teuliex.com/|titolo=Associazione Nazionale Ex Allievi Teulié|sito=www.teuliex.com|accesso=2024-08-28}}</ref>frequentò la [[Accademia Militare di Modena|Regia Accademia Militare]] di [[Modena]], da cui uscì con il grado di [[sottotenente]], assegnato al [[41º Reggimento fanteria "Modena"|41º Reggimento fanteria]] della Brigata "Modena".<ref name="ar">{{Cita|Combattenti Liberazione||ar}}.</ref> Promosso [[tenente]], fu successivamente trasferito al [[3º Reggimento alpini|3º Reggimento]] della specialità [[Alpini]].<ref name=B1p99/> Nel [[1904]], in tempo di pace, gli fu conferita la [[Valor militare|Medaglia di bronzo al valor militare]] per aver salvato uno dei suoi alpini travolto da una [[valanga]] a [[Bardonecchia]].<ref name=B1p100>{{Cita|Bianchi, Cattaneo 2011|p. 100}}.</ref>
Promosso [[capitano]] in forza al [[2º Reggimento alpini]], all'entrata in [[Prima guerra mondiale|guerra]] del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], avvenuta il 24 maggio [[1915]],<ref name=B1p99/> partì per la zona di operazioni alla testa della 21ª [[Compagnia (unità militare)|Compagnia]] del [[battaglione alpini "Saluzzo"]], distinguendosi sul fronte [[Carnia|carnico]]. Partecipò alle operazioni sul [[Pal Piccolo]], Pal Grande, Freikofel
Il 14
Il 28 giugno [[1929]] gli alpini del Gruppo ANA "Alto But" di [[Paluzza]],<ref name=B1p100/> nel corso di una cerimonia di riappacificazione con gli ex nemici austriaci avvenuta al passo di Monte Croce, riconsegnarono la salma del tenente Franz Weilhalter,<ref name=B1p100/> scortata da un reparto in armi, che era anch'egli decorato con la Medaglia d’oro austriaca e seppellito a [[Timau]], scambiandole con quella del capitano Musso, che era stata inumata in quello di Straniger Alp. Da allora la sua salma riposa nell'Ossario del paese carnico.<ref name=B1p100/>
Al capitano Musso è intitolata la
==Onorificenze==
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|collegamento_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|motivazione = ''Attaccato da forze molto superiori, con calma serena e sicura intelligenza, respingeva ripetutamente, per dieci ore, gli attacchi nemici. Gravemente ferito, continuava ad esercitare il suo comando, trascinandosi lungo la linea di fuoco per incuorare i dipendenti alla resistenza. Ritiratosi momentaneamente in un piccolo ricovero della trincea per medicarsi, ne usciva, poi, quando il nemico già minacciava di circondare la compagnia, e dava disposizioni per il ripiegamento del reparto, rifiutando di essere trasportato per non causare ritardi e maggiori perdite, e facendo, così, nobile sacrificio della propria vita. Val di Puartis, 14 settembre 1915''.
|data =Decreto Luogotenenziale 22 luglio 1916.<ref name=B1p99/><ref>Bollettino Ufficiale 1916, pag. 3177.</ref
}}
{{Onorificenze
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==Bibliografia==
*{{cita libro|
* {{cita libro|
* {{cita libro|
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|https://www.combattentiliberazione.it/movm-grande-guerra-1915-1918/musso-mario|titolo=Musso, Mario|accesso=9 gennaio
{{Alpini}}
{{Portale|biografie|grande guerra|guerra}}
[[Categoria:Militari italiani della prima guerra mondiale]]
[[Categoria:Medaglie d'oro al valor militare]]
[[Categoria:Medaglie di bronzo al valor militare]]
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