Lisippo: differenze tra le versioni
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[[File:Apoxyomenos Pio-Clementino Inv1185.jpg|thumb|L<nowiki>'</nowiki>''[[Apoxyómenos]]'', copia romana, [[Museo Pio-Clementino]]]]▼
[[File:Cupido4b.jpg|thumb|''[[Eros che incorda l'arco]]'', [[Roma]], [[Musei Capitolini]]]]▼
[[File:Socrates Louvre.jpg|thumb|''Socrate'', busto scolpito, copia romana]]▼
[[File:L'atleta di Fano.jpg|thumb|L<nowiki>'</nowiki>''[[Atleta di Fano]]'', [[Getty Villa|Villa Getty]], [[Malibù]] (California)]]▼
{{Bio
|Nome =
|Cognome =
|PreData = {{lang-grc|Λύσιππος|Lýsippos}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Sicione
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|Epoca = -300
|Attività = scultore
|AttivitàAltre =
|Nazionalità = greco antico
|Immagine = Kunsthistorisches Museum,Lisippus-2.jpg
|Didascalia = Statua moderna di Lisippo sull'edificio del [[Kunsthistorisches Museum]] di [[Vienna]], realizzata da [[Alois Düll]]
}}
== Biografia ==
▲====maestri della [[scultura greca classica]], fu attivo dal 372-368 a.C. fino alla fine del IV secolo a.C. Lavorò per [[Alessandro Magno]], che ritrasse numerose volte, e terminò la propria carriera al servizio di un altro re macedone, [[Cassandro I]], tra il 316 e il 311 a.C.
Originario di [[Sicione]], città dell'[[Arcadia]] sul [[golfo di Corinto]], nacque nei primi anni del IV secolo a.C. e si formò verosimilmente sulle opere di [[Policleto]] e sulla scultura peloponnesiaca, nonostante [[Duride di Samo]] lo dicesse formato al di fuori di ogni scuola e maestro, ovvero studioso della natura su consiglio di [[Eupompo]], forse enfatizzando troppo il tema letterario del genio autodidatta.
Fu soprattutto bronzista e lavorò a lungo nella sua città per poi spostarsi in vari centri della Grecia ([[Olimpia]], [[Corinto (città antica)|Corinto]], [[Rodi]], [[Delfi (città antica)|Delfi]], [[Atene]]) e dell'Italia (
Morì in data non precisata, ma sicuramente in età molto avanzata, come testimonia la notizia di un ritratto di [[Seleuco I Nicatore]], quindi visse fino alla fine del secolo.<ref name=T>Treccani on line.</ref>
== Opere ==
▲[[File:Apoxyomenos Pio-Clementino Inv1185.jpg|thumb|L
La prima opera di cui ci giunge notizia grazie a [[Pausania il Periegeta|Pausania]] (Paus., VI, 1.4-5) è la statua eretta a Olimpia per le vittorie atletiche di ''Troilo'' nel 372 a.C. Insieme all'opera di Lisippo Pausania nomina altre opere di bronzisti sicioni configurando l'ambiente entro il quale all'inizio della propria carriera operava colui che ne avrebbe in seguito cambiato le regole. Di questo suo primo lavoro ci resta la base recante l'iscrizione, rinvenuta sul luogo (Atene, Museo epigrafico 6164).▼
▲[[File:Cupido4b.jpg|thumb|''[[Eros che incorda l'arco]]'', [[Roma]], [[Musei Capitolini]]]]
▲[[File:Socrates Louvre.jpg|thumb|''Socrate'', busto scolpito, copia romana]]
▲[[File:L'atleta di Fano.jpg|thumb|L
▲La prima opera di cui
Di uno
La nota tipologia dell
Tra il 343 e il 340 a.C. si data il soggiorno di Lisippo a [[Mieza (Macedonia)|Mieza]], chiamatovi insieme ad altri artisti da [[Filippo II di Macedonia]], per l'educazione del giovane Alessandro. In questa occasione avvenne quell'incontro tra Lisippo e [[Aristotele]] che tanta influenza dovette avere sul concetto di ''mimesi'' quale si sarebbe sviluppato nel pensiero del filosofo
Seguirono, dopo la [[Battaglia di Cheronea (338 a.C.)]], il donario (v. [[Agias]]) commissionato da [[Daoco II]] e, datato intorno al 335 a.C., l
Il ''gruppo del Granico'', destinato al santuario di Zeus a [[Dion (Macedonia centrale)|Dion]] per commemorare i soldati caduti nella omonima battaglia del 334 a.C., era composto da venticinque statue equestri in bronzo ed è descritto da Plinio
Alle ''
== Stile ==
[[Plinio il Vecchio]] espresse su Lisippo un giudizio che racchiude molto dell'opinione di cui esso godeva nel mondo antico ed è ancora oggi in massima parte valido:
{{Citazione |È fama che Lisippo abbia contribuito molto al progresso dell'arte statuaria, dando una particolare espressione alla capigliatura, impicciolendo la testa rispetto agli antichi, e riproducendo il corpo più snello e più asciutto; onde la statua sembra più alta. Non c'è parola latina per rendere il greco ''symmetria'', che egli osservò con grandissima diligenza sostituendo un sistema di proporzioni nuovo e mai usato alle statue "quadrate" degli antichi. E soleva dire comunemente che essi riproducevano gli uomini come erano, ed egli invece come all'occhio appaiono essere. Una sua caratteristica è di aver osservato e figurato i particolari e le minuzie anche nelle cose più piccole |Plinio il Vecchio, ''[[Naturalis Historia]]'', XXXIV, 65 }}
Lisippo andò oltre il [[canone di Policleto]] introducendo in scultura quegli accorgimenti prospettici che già venivano usati in architettura. Per i Greci infatti la visione si materializzava attraverso sfere successive che si propagavano dalla forma dell'occhio e che influenzavano la percezione degli oggetti stessi, deformandoli. In questo senso va motivata la riduzione della testa, rispetto alla misura tradizionale di 1/8 del corpo, e accentuando lo slancio dei corpi snelli e longilinei. Il nuovo canone introdotto da Lisippo ci è stato trasmesso da Vitruvio (III, 1-3).
L
Inoltre, in qualità di ritrattista del sovrano, Lisippo {{Senza fonte|è considerato il fondatore del ritratto individuale}} che, riproducendo l'aspetto esteriore del soggetto, ne suggeriva anche le implicazioni [[psicologia|psicologiche]] ed emotive. Fino ad allora il particolare senso collettivo delle città greche aveva frenato l'interesse verso la rappresentazione dell'individuo e tutti i ritratti dei secoli precedenti (come quelli di [[Pericle]], di [[Socrate]], di [[Eschilo]]...) sono da considerarsi dei puri "tipi" ideali (l'eroe, il filosofo, il letterato). All'interno della bottega tuttavia, chi condurrà alle ultime conseguenze tali premesse sarà Lisistrato, mentre in Lisippo l'allontanamento dalla tradizione significò, per quanto possibile, assoggettamento del vero alla libertà del soggetto creatore.<ref>{{Cita|Moreno 1995|p. 18
== Altre opere attribuite a Lisippo e copie romane dagli originali ==
La produzione di Lisippo è stimata da Plinio
*''Epitrapezios'', un ''Eracle seduto'' in bronzo di piccole dimensioni eseguito per Alessandro, la copia principale è a Vienna;
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*''[[Ares Ludovisi]]'', [[Roma]], [[Museo Nazionale Romano]] [[Palazzo Altemps]];
*''Socrate'', busto;
*''[[Eracle di Lisippo|Eracle di Taranto]]''
*''[[Atleta di Fano]]'', bronzo, [[Getty Museum]], [[Malibù]] ([[California]]);
*''[[Pugilatore in riposo]]'', [[Museo nazionale romano]], [[Roma]].
== La scuola di Lisippo ==
La scuola di Lisippo fiorisce secondo Plinio intorno al 296-293 a.C.; la sua fase tarda, intorno al 280 a.C., è già intrisa di elementi classicistici. Ne fanno parte il fratello [[Lisistrato]] e i tre figli di Lisippo, [[Euticrate (scultore)|Euticrate]], [[Daippo (scultore)|Daippo]] e [[Boida]]; il primo è ricordato come il migliore da Plinio
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|cognome=[[Antonio Giuliano
* {{Cita libro|autore=[[Paolo Moreno]]|
* {{Cita libro|curatore=Paolo Moreno|titolo=
* {{Cita libro|autore=Pierluigi De Vecchi
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|lingua=en|autore=Andrew Stewart|titolo=
* {{Treccani|lisippo_(Enciclopedia-dei-ragazzi)||autore=Manuela Gianandrea|anno=2006|accesso=2025-01-31}}
{{artisti greci antichi}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|antica Grecia|biografie|scultura}}
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