Montieri: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|Montieri,il vescovo di Sora|Giuseppe Montieri}}
{{F|centri abitati della Toscana|gennaio 2017}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Montieri
|Panorama =Montieri01.jpg
|Didascalia =
|Bandiera = Montieri-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Montieri-Stemma.pngsvg
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Toscana
|Divisione amm grado 2 = Grosseto
|Amministratore locale = Nicola Verruzzi
|Partito = [[lista civica]] Ildi futuro è ora[[centro-sinistra]]
|Data elezione =25 26-5-2014 (3° mandato dal 10-6-2024)
|Data istituzionerielezione =
|Data istituzione =
|Altitudine = 750
|Superficie=108.21
|Sottodivisioni = [[Boccheggiano]], [[Gerfalco]], [[Travale]]
|Note superficie=
|Divisioni confinanti = [[Castelnuovo di Val di Cecina]] (PI), [[Chiusdino]] (SI), [[Massa Marittima]], [[Monterotondo Marittimo]], [[Radicondoli]] (SI), [[Roccastrada]]
|Abitanti=1179
|Zona sismica = 3
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2016gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 novembre 2016.
|Gradi giorno = 2500
|Aggiornamento abitanti=30-11-2016
|Nome abitanti =montierino, montierini, montieresi<ref name=etnici>Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, ''Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani'', Bologna, Pàtron Editore, 1981, p.&nbsp;351.</ref>; montierese, montieresi<ref name=etnici/>
|Sottodivisioni=[[Boccheggiano]], [[Gerfalco]], [[Travale]]
|Patrono =Beato beato [[Giacomo Papocchi|Giacomo da Montieri]]
|Divisioni confinanti=[[Castelnuovo di Val di Cecina]] (PI), [[Chiusdino]] (SI), [[Massa Marittima]], [[Monterotondo Marittimo]], [[Radicondoli]] (SI), [[Roccastrada]]
|Festivo = 28 dicembre
|Zona sismica=3
|PIL =
|Gradi giorno=2500
|PIL procapite =
|Diffusività=
|Mappa = Map of comune of Montieri (province of Grosseto, region Tuscany, Italy).svg
|Nome abitanti=montierino, montierini<ref name=etnici>Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, ''Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani'', Bologna, Pàtron Editore, 1981, p.&nbsp;351.</ref>; montierese, montieresi<ref name=etnici/>
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Montieri all'interno della provincia di Grosseto
|Patrono=Beato [[Giacomo Papocchi|Giacomo da Montieri]]
|Festivo=28 dicembre
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Montieri (province of Grosseto, region Tuscany, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Montieri all'interno della provincia di Grosseto
}}
 
'''Montieri''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:1179Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Grosseto]] in [[Toscana]].
LaSi principaletrova ricchezzanel delterritorio delle [[Colline Metallifere grossetane]] comuneed è semprenoto stataper l'attivitài estrattivagrandi giacimenti di ([[pirite]], [[piombo]], e [[argento]]) conclusasisfruttati solosino negliagli [[Anni 1990|anni novanta]] del [[XX secolo]], conquando lafu chiusurachiusa dellala miniera di Campiano presso la frazione di [[Boccheggiano]].
 
La principale ricchezza del comune è sempre stata l'attività estrattiva ([[pirite]], [[piombo]], [[argento]]) conclusasi solo negli anni novanta del XX secolo con la chiusura della miniera di Campiano presso la frazione di [[Boccheggiano]].
 
== Geografia fisica ==
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Il territorio di Montieri è caratterizzato da grandi superfici boschive, che in passato hanno rappresentato la principale fonte di approvvigionamento del combustibile necessario all'attività mineraria e la materia prima indispensabile alla realizzazione di armature per gallerie e costruzioni intorno alle miniere.
 
Il [[Poggio di Montieri]] (altezza 1050&nbsp;1052 m). ha sempre suscitato molto interesse dal punto di vista geologico e naturalistico; la sua costituzione geologica è simile a quella delle vicine [[Cornate di Gerfalco]]: ricco di varie specie di [[pietra alberese]] (o "''sasso di calcina''") e di [[calcare]]. Da segnalare anche il poggio Ritrovoli (altezza 1014&nbsp;1015 m)., punto più alto delle Carline di Travale. Le Cornate di Gerfalco con 1060&nbsp;m. di altezza costituiscono il rilievo più alto delle colline metallifere. Dal bacino idrografico delle Cornate, delle Carline e del Poggio di Montieri nasce il fiume Cecina. Dal versante meridionale del poggio di Montieri nasce un ramo del fiume [[Merse]], denominato Savioli; sulla cima troneggia una monumentale croce di ferro, eretta nel [[1961]].
 
Nelle quote più basse, data la relativa vicinanza dal mare e la bassa quota, vivono specie mediterranee come i lecci, le sughere e un sottobosco di erica e ginestra; salendo di quota compaiono essenze tipicamente submontane come i cerri, roverelle e ampi castagneti.
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== Origini del nome ==
[[File:Cassero di Montieri.jpg|thumb|upright=1.1|Il vecchio cassero con le carceri]]
Il nome deriva da ''Mons aeris'', che significa "monte del rame", e dunquequindi siè ricollegacollegato allaalle economiarisorse minerariaminerarie della zona., Ille nomeColline diMetallifere. Montieri è citato per la prima volta nel [[973]] in un atto di vendita di Lamberto Aldobrandeschi.
 
[[File:Torre Narducci Montieri.jpg|thumb|upright=0.9|Torre Narducci]]
 
== Storia ==
[[File:Chiesa dei Santi Paolo e Michele a Montieri.jpg|thumb|La pieve dei Santi Paolo e Michele]]
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Montieri, al centro di una ricca vegetazione di boschi di querce, faggi e castagni, è adagiato sul fianco settentrionale del monte che porta lo stesso nome.
 
Di questo paese, che potrebbe esser statoforse preceduto da un insediamento abitativo di origine etrusca, si hanno notizie sicure dall'[[896]], quando il [[marchese di [[Toscana]] Alberto[[Adalberto II di Toscana|Adalberto II il Riccio]] ne donò il territorio, incluse le miniere, al vescovo di Volterra Arboino: i [[Diocesi di Volterra|vescovi di Volterra]] ebberoesercitarono sottoquindi, ilalmeno loroteoricamente, dominioi ildiritti paesegiurisdizionali persu circaMontieri per quattro secoli.
 
PerIn realtà Montieri fu, dall'alto medioevo sino all'inizio del '400, il maggior fornitore europeo<ref>{{Cita libro|titolo=https://books.google.it/books?id=IDVRAAAAYAAJ&pg=PA150&dq=montieri+argento&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjjiqLR0Y_pAhXJw6YKHb9UDZwQ6AEIODAC}}</ref> di una risorsa cruciale per i commerci: l'[[argento]]. Quindi, per la ricchezza dei suoi giacimenti, dila mineraliclasse mercantile senese esercitò su Montieri divenneun'influenza ambitocostante<ref>{{Cita dailibro|titolo=https://books.google.it/books?id=4bRQAAAAcAAJ&pg=RA5-PA391&dq=montieri+argento&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjRlJmE5Y_pAhXHwqYKHQEmBBM4FBC7BQhmMAc#v=onepage&q=montieri%20argento&f=false}}</ref>, Senesicontestata chedai nelpoteri [[1181]]feudali, nellae ricercada diquelli argentoconcorrenti perdelle coniarecittà unacircostanti. propriaI moneta,mercanti senesi nel [[1181]] acquistarono un quarto delle terre e del castello. L'argento era una materia prima richiesta sui mercati in [[Medio Oriente]], ma soprattutto permetteva, attraverso la [[Zecca (moneta)|monetazione]], di dominare i mercati finanziari. Il contratto fu prorogato a causa della critica situazione economica in cui versavano i vescovi di Volterra, che per finanziare i propri debiti, nel corso del Duecento, avevano ipotecato e concesso in appalto aai banchieri senesi le miniere d'argento.
 
Incalzati da [[Siena]], coinvolti nelle lotte tra i [[Pannocchieschi]], cui erano legati, pressati dal nascente Comune massetano, i vescovi erano insidiati anche dalla organizzazione comunale locale, disciplinatiregolamentata da patti giurati nel [[1216]], nel [[1219]] e nel [[1221]]-[[1222]]. Il giuramento del [[1219]], detto "''breve''", è importante anche dal punto di vista storico-letterario, in quanto si tratta dell'unico "''breve"'' in [[volgare esistente]], forse consistente nella copia destinatadestinato ad essere lettaletto pubblicamente al popolo, prima della traduzione in latino. Questi documenti, conservati nell'Archivio Diocesano di Volterra, pubblicati ed approfonditamente studiati da [[Gioacchino Volpe]], sono documenti preziosi, che permettono di evidenziareper il graduale e progressivo delinearsi del regime comunale.
 
IlLe "Comune"prime forme comunitative, ina questaMontieri, fasesembrano risalire all'inizio del XIII secolo, èe unconsistono semplicein un "patto" tra alcunile cittadinifamiglie gentilizie degli Ugorazi e dei Bruccardi, eddiscendenti èprobabilmente dunquedei lontanofunzionari, dalposti configurarsida come[[Siena]] l'entee pubblicodal territorialevescovo qualedi oggiVolterra siamonel abituati[[1181]], a conoscerloguardia del castello. Il nucleo"Comune", originario diin questa organizzazionefase, è questo semplice patto, che assume varie denominazioni: "compagna",( "compagnia", "''coniuratio''", "''societas''") tra alcuni cittadini, con la funzione di garantire mutuo appoggio e difesa agli aderenti. Dunque lontano dal configurarsi come ente pubblico territoriale quale è oggi. A Montieri le due "compagnie", legate adagli Ugorazi e ai Bruccardi, con la presenza di altre famiglie che costituivano l'aristocrazia del castello, formavano il gruppo dei "Lambardi" (il che indica chiaramente la discendenza [[Longobardi|longobarda)]], una casata ancor oggi esistente. Successivamente le due "compagnie" si fusero in una, acapeggiate capo della quale era postoda un ''"dominus''". I "soci" versavano un tributo annuo d'argento, e non erano presentipalesavano dichiarate opposizioni alle prerogative feudali del vescovo. LeInfatti le "compagnie", avendo conquistato posizioni di potere, conseguirono l'autonomiaemancipazione comunaledel senzacomune ribellarsidai inpoteri modofeudali deciso al potere feudale de1del vescovo, seguendocon dunqueun unapercorso prospettivaanomalo benrispetto, diversaad da quellaesempio, alla vicina, di Massa. A questo periodo risale l'attività della Zeccazecca di Montieri,: già nel [[1214]] il vescovo di Volterra Pagano aveva concesso ad una "compagnia" di fiorentini, (Cambi e Cavalcanti), la facoltà di battere moneta. Notizie più certe si hanno su attività di conio successivesi hanno (intorno alla metà del XIII secolo); la moneta coniata, nota come "grosso di Montieri", avrebbe avuto inciso sul retro il nome di Ranieri vescovo, e sul verso la legenda "''Crux est victoria nostra''" ("La croce è la nostra vittoria"), e nota con il nome di Grosso di Montieri. Le contese tra [[Siena]] e [[Volterra]] per il possesso del territorio di Montieri cessarono con l'intervento dell'Imperatore [[Federico II di Svevia|Federico II]], che nel [[1243]] affittò le miniere, riservandosi la giurisdizione politica e la custodia del castello, ma dopo la sua morte Montieri e le sue miniere tornarono in possesso delal vescovo di Volterra.
Le prime forme comunitative, a Montieri, sembrano risalire all'inizio del XIII secolo, e consistono in un patto giurato tra le famiglie gentilizie degli Ugorazi e dei Bruccardi, discendenti probabilmente dei funzionari che [[Siena]] ed il vescovo di Volterra avevano posto, nel [[1181]], a guardia del castello.
 
Nel [[1326]], dopo essere stato espugnato e distrutto dai Massetani, il castello cadde sotto il dominio senese, e fu firmato un atto di sottomissione a [[Siena]]. Nel [[1364]] furono abbattute le mura, ricostruite nel [[1371]]. GiàAl alla fineprincipio del XIIIXV secolo è documentata la crisiscoperta deidi importanti giacimenti minerarid'argento in [[Schwaz|Tirolo]] manda in crisi l'industria estrattiva, in via di esaurimento già dalla fine del XIII secolo. Crisi che portò ad un generale decadimento del paese; dal XV secolo le attività economiche furono costituite dall'agricoltura, dall'allevamento e dallo sfruttamento dei boschi.
Il "Comune", in questa fase, è un semplice "patto" tra alcuni cittadini, ed è dunque lontano dal configurarsi come l'ente pubblico territoriale quale oggi siamo abituati a conoscerlo. Il nucleo originario di questa organizzazione assume varie denominazioni: "compagna", "compagnia", ''coniuratio'', ''societas'', con la funzione di garantire mutuo appoggio e difesa agli aderenti. A Montieri le "compagnie", legate ad Ugorazi e Bruccardi, con la presenza di altre famiglie che costituivano l'aristocrazia del castello, formavano il gruppo dei "Lambardi" (il che indica chiaramente la discendenza longobarda), una casata ancor oggi esistente. Successivamente le due "compagnie" si fusero in una, a capo della quale era posto un ''dominus''. I "soci" versavano un tributo annuo d'argento, e non erano presenti dichiarate opposizioni alle prerogative feudali del vescovo. Le "compagnie", avendo conquistato posizioni di potere, conseguirono l'autonomia comunale senza ribellarsi in modo deciso al potere feudale de1 vescovo, seguendo dunque una prospettiva ben diversa da quella, vicina, di Massa. A questo periodo risale l'attività della Zecca di Montieri, già nel [[1214]] il vescovo di Volterra Pagano aveva concesso ad una "compagnia" di fiorentini (Cambi e Cavalcanti) la facoltà di battere moneta. Notizie più certe si hanno su attività di conio successive (intorno alla metà del XIII secolo); la moneta coniata avrebbe avuto inciso sul retro il nome di Ranieri vescovo, e sul verso la legenda ''Crux est victoria nostra'' (La croce è la nostra vittoria), e nota con il nome di Grosso di Montieri. Le contese tra [[Siena]] e [[Volterra]] per il possesso del territorio di Montieri cessarono con l'intervento dell'Imperatore [[Federico II di Svevia|Federico II]], che nel [[1243]] affittò le miniere, riservandosi la giurisdizione politica e la custodia del castello, ma dopo la sua morte Montieri e le sue miniere tornarono in possesso del vescovo di Volterra.
 
Nel [[1326]], dopo essere stato espugnato e distrutto dai Massetani, il castello cadde sotto il dominio senese, e fu firmato un atto di sottomissione a [[Siena]]. Nel [[1364]] furono abbattute le mura, ricostruite nel [[1371]]. Già alla fine del XIII secolo è documentata la crisi dei giacimenti minerari, che portò ad un generale decadimento del paese; dal XV secolo le attività economiche furono costituite dall'agricoltura, dall'allevamento e dallo sfruttamento dei boschi.
 
Caduta la Repubblica senese nel [[1555]], Montieri entra a far parte del [[Granducato di Toscana|Granducato mediceo]]: nel [[1608]] venne eretto a Marchesato da Ferdinando I, insieme a Boccheggiano. A Biagio [[Capizucchi]], primo Marchese di Montieri, si deve il restauro della [[chiesa di San Giacomo Apostolo (Montieri)|chiesa di San Giacomo Apostolo]] ([[1614]]), da molti anni abbandonata, e la sistemazione dalla sepoltura del Beato Giacomo nella chiesa stessa. Dopo la morte di Biagio Capizzucchi, il popolo di Montieri chiese al Granduca che venissero mantenuti gli statuti e i privilegi in vigore. Così avvenne, e Montieri per tutto il XVII secolo fu governato dai vecchi atti normativi rielaborati e raccolti nei suoi "statuti" del Cinque-Seicento, che mantennero lo spirito di tradizionale autonomia già presente nei "brevi" del XIII secolo.
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Nel [[1621]] il Marchesato passò ai Duchi Salviati, godendo di un lungo periodo di tranquillità. Riacquistò la titolarità delle funzioni amministrative, svolte nel Palazzo di Giustizia, costruito in quell'epoca. I Salviati si occuparono attivamente del governo di Montieri; a loro si devono molte costruzioni, oltre al Palazzo di Giustizia l'ampliamento del paese oltre le vecchie mura, la sistemazione di numerose strade, la Casa dei Papi, che insieme ai Mattii erano gli amministratori dei Duchi Salviati.
[[File:Palazzo dei Marchesi Montieri.jpg|thumb|Il Palazzo dei Marchesi]]
Nel [[1749]] il Marchesato fu soppresso. Con le riforme di [[Pietro Leopoldo]] e la suddivisione dello Stato di Siena in due province, la Senese Superiore e la Senese Inferiore con capoluogo rispettivamente a [[Siena]] e a [[Grosseto]]. Montieri afferì alla prima. Montieri in questo periodo fu un tranquillo borgo rurale, sorretto soprattutto da una buona organizzazione amministrativa e civica. [[Giovanni Targioni Tozzetti]], a fine [[Settecento]], ("''Relazioni di alcuni viaggi fatti in diverse parti della Toscana"'') pur constatandone la svantaggiosa posizione geografica, ammette che "con tutto ciò è molto abitato, vi sono molte famiglie ricche (...) sono molti Poderi, e Domesticheti; in alto poi sono vasti Castagneti, dai quali i paesani ritraggono ampie raccolte" e adduce il motivo di tanta popolosità all'esistenza dello Statuto Municipale, che "proibisce ai forestieri (...) d'acquistare beni stabili in quel Territorio (...) Quasi ognuno possiede terreni (...) In somma tutti trovano il campamento dentro al paese, e non sonno costretti a cercarcarselocercarselo fuori dalla patria".
 
Successivamente non vengono registrati eventi di rilievo, tranne alcuni dissapori con i paesi vicini. Dal diario di un falegname del paese, Giacomo Fabbri, si ricavano notizie sulla presenza dei Francesi in [[Toscana]] e degli avvenimenti relativi alla "bufera" napoleonica; dopo la Restaurazione, nel [[1833]] furono annesse al territorio di Montieri le frazioni di [[Travale]] e [[Gerfalco]].
 
Da segnalare, in epoca risorgimentale, un indirizzo di adesione al governo di [[Vittorio Emanuele II]], il primo di tutta la [[provincia di Grosseto]] (29 dicembre [[1859]]).
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]], nel periodo dell'occupazione tedesca e della [[Repubblica Sociale Italiana]], i tre figli minori di [[Guido Bedarida]] (Anna, undici anni - Gabriele, nove anni, Davide di sette) trovarono rifugio dalle persecuzioni anti-ebraiche presso le Suore Stimmatine e nell'orfanotrofio da esse diretto .<ref>Il nome di Anna B[enarida] compare nella ricerca di Grazia Loparca sugli ebrei ospitati in case religiose in Italia. Della presenza dei due fratellini Benarida all'orfanotrofio si parla invece in una relazione presentata nel 1975 dal vescovo di Massa Marittima Mons. Lorenzo Vivaldo: «Il defunto Mons. Alessandro Franceschi, allora parroco della Cattedrale di Massa Marittima, con l’appoggio del Vescovo di allora SE Mons. Faustino Baldini, ricoverò due fanciulli ebrei, della famiglia Bedarida, e li salvò affidandoli all’orfanotrofio di Montieri, diretto dalle Suore Stimmatine». Cfr. [https://www.salesian.online/wp-content/uploads/2020/07/5-La-protezione-degli-ebrei-nelle-case-religiose-italiane-1943-1945.-Mappa-reti-di-salvataggio-nomi.pdf Grazia Loparco, "La protezione degli ebrei nelle case religiose italiane (1943-1945). Mappa, reti di salvataggio, nomi"]; Enzo Collotti (a cura di), ''Ebrei in Toscana tra occupazione tedesca e RSI'' (Roma: Carocci, 2007), p.387.</ref>
 
=== Simboli ===
{{Citazione|Di rosso, al leone d'argento, posto sopra un monte di tre cime dello stesso, movente dalla punta dello scudo.}}
Il gonfalone è un drappo di rosso.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Riga 126:
==== Chiese parrocchiali ====
* [[Pieve dei Santi Paolo e Michele]]
* [[Chiesa di San Bartolomeo (BoccheggianoMontieri)|Chiesa di San Bartolomeo]] a [[Boccheggiano]]
* [[Chiesa di San Biagio (GerfalcoMontieri)|Chiesa di San Biagio]] a [[Gerfalco]]
* [[Chiesa dei Santi Michele e Silvestro]] a [[Travale]]
 
Riga 135:
* Chiesa della Madonna dei Castagni, nei dintorni di Montieri
* Pieve di San Paolo a Montieri: ruderi
* [[Chiesa di San Sebastiano (BoccheggianoMontieri)|Chiesa di San Sebastiano]] a [[Boccheggiano]]
* [[Chiesa della Misericordia (GerfalcoMontieri)|Chiesa della Misericordia]] a [[Gerfalco]]
* [[Chiesa di Sant'Agostino (GerfalcoMontieri)|Chiesa di Sant'Agostino]] a Gerfalco
* Chiesa di Sant'Antonio da Padova a Campo Giardino, nei dintorni di [[Travale]]
* Chiesa di San Giovanni Battista a Brezzano, nei dintorni di Travale
Riga 148:
 
===Architetture civili===
[[File:Fonti di Sotto a Montieri.jpg|miniatura|Fonti di Sotto]]
* [[Fonti di Sopra]], fonti risalenti al [[1233]] sotto il loggiato del Palazzo Papi Mattii.
* Fonti di Sotto, probabilmente coeve alle Fonti di sopra, costituivano con esse un sistema idrico integrato per l'approvvigionamento idrico del centro di Montieri. Fino alla metà del [[Novecento]] era presente un abbeveratoio per animali, poi eliminato, al suo posto sono stati collocati due piccoli bacini di pietra. Sono costituite da uno spazio quadrangolare collegato alla via da due archi a sesto acuto. Nel tardo [[Ottocento]], è stata collocata una lapide in memoria di [[Giuseppe Garibaldi]].
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===Distribuzione degli abitanti===
{| class="wikitable sortable"
! Frazioni<ref>{{Cita web|url =http://www.regione.toscana.it/-/censimento-popolazione-2011-dati-per-sezione-di-censimento-e-localita|titolo = Censimento popolazione 2011: dati per sezione di censimento e località/Regione Toscana|accesso = 16 marzo 2018}}</ref> !! Abitanti <small>([[2011]])</small> !! Altitudine
|-
| Montieri <small>(capoluogo)</small>|| <div align="center">360 </div>||<div align="center">704</div>
Riga 196 ⟶ 197:
* [[Albania]], 29 - 2,32%
* [[Romania]], 24 - 1,92%
* [[Polonia]], 17 - 1,36%
 
== Cultura ==
Riga 231:
Le miniere nel IX secolo divennero possesso del [[vescovo di Volterra]], che le amministrò per circa quattro secoli. I cavatori pagavano ai proprietari dei terreni la "decima", cioè un censo annuale in minerale sulla base della quantità estratta. A sua volta il vescovo, che riceveva un corbello ogni quattro di minerale estratto, doveva all'impero un censo annuale. Inoltre vi era da pagare uno ''jus corbelli'', una tassa per l'uso che i cavatori facevano delle misure e dei pesi regolamentari, possesso esclusivo del vescovo. Lo sfruttamento delle miniere fu di grande utilità anche per [[Repubblica di Siena|Siena]], che preso possesso del territorio di Montieri, oltre all'argento, il rame e il piombo traeva dal castello anche il marmo rosso, con cui è stata decorata la facciata del [[Duomo di Siena|Duomo]] ed è stato eseguito il pavimento di [[Chiesa di Santa Maria di Provenzano|Santa Maria in Provenzano]]. Un impoverimento dell'attività mineraria è documentato già alla fine del XIII secolo: l'abbandono definitivo delle miniere coincise con la grande crisi di fine [[Trecento]], preceduta dalla peste del [[1348]] e dalla successiva carestia. Nuove ricerche e tentativi di escavazione si tennero durante il XV secolo ma, limitati e di scarso successo, non fermarono la decadenza di Montieri come centro minerario.
 
Intorno alla metà del [[Settecento]], sulla base di ricerche di [[Giovanni Targioni Tozzetti]], un imprenditore livornese affidò nel [[1753]] a [[Giovanni Arduino]], noto mineristadirettore di miniere veneto, la direzione della miniera Le Carbonaie. Furono costruiti una fonderia e alcuni edifici destinati ad abitazioni e uffici per il direttore, ma la miniera chiuse per la scarsa produttività; l'Arduino scoprì anche altri giacimenti, ma non raggiunse mai i risultati sperati. Comunque la planimetria della zona, che lui stesso elaborò costituì la base conoscitiva per i successivi interventi messi in opera. Nel [[1836]] l'imprenditore francese Luigi Porte cercò di riattivare, senza successo, le antiche cave intorno al paese; altri tentativi seguirono nel [[1840]].
 
Le ricerche furono riprese nel 1899 da parte della [[Montecatini (azienda)|Società Montecatini]], che indagò prevalentemente sui lavori più antichi: furono riaperte tre gallerie (Santa Maria, San Giacomo, Madonna dei Castagni), ma i filoni furono trovati completamente privi di minerale. La principale ricchezza del comune è sempre stata legata all'attività estrattiva della frazione di [[Boccheggiano]], conclusasi solo nel 1994 con la chiusura della miniera di Campiano.
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{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|23 aprile [[1995]]
|9 agosto [[1995]]
|Ilio Giorgio Russo
|[[centrosinistracentro-sinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|9 agosto [[1995]]
|19 novembre [[20001995]]
|Renzo Vatti
|[[centro-sinistra]]
|Assessore in carica
|}}
{{ComuniAmminPrec
|19 novembre [[1995]]
|16 aprile [[2000]]
|Giancarlo Bastianini
|[[centrosinistracentro-sinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|16 aprile [[2000]]
|3 aprile [[2005]]
|Ilio Giorgio Russo
|[[lista civica]] di [[Centrismo|centro]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|4 aprile [[2005]]
|28 marzo [[2010]]
|Marcello Giuntini
|[[lista civica]] di [[centro-sinistra]]
|[[centrosinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|29 marzo [[2010]]
|21 febbraio [[2014]]
|Marcello Giuntini
|[[lista civica]] di [[centro-sinistra]]
|[[centrosinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|secondo mandato
}}
{{ComuniAmminPrec
|21 febbraio [[2014]]
|26 maggio [[2014]]
|in carica
|Maria Paola Corritore
|-
|[[commissario straordinario]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|26 maggio [[2014]]
|[[2019]]
|Nicola Verruzzi
|Lista[[lista civica]] di [[centro-sinistra]] Il futuroFuturo è oraOra
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|27 maggio [[2019]]
|[[2024]]
|Nicola Verruzzi
|[[lista civica]] di [[centro-sinistra]] Non Fermiamo La Corsa
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|secondo mandato
|}}
{{ComuniAmminPrec
 
 
| [[2024]]
|''in carica''
|Nicola Verruzzi
|[[lista civica]] di [[centro-sinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|terzo mandato
|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
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=== Calcio ===
 
La principale squadra di calcio della città è l{{'}}''A.C. Montieri A.S.D.'' che milita nel girone F [[Toscana|toscano]] di [[Seconda Categoria|2ª Categoria]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
{{vedi anche|Bibliografia sulla provincia di Grosseto}}
 
== Voci correlate ==
Riga 299 ⟶ 329:
* [[Poggio di Montieri]]
* [[Cornate di Gerfalco]]
* [[Parco Tecnologicotecnologico Archeologicoe archeologico delle Colline Metallifere Grossetanegrossetane]]
 
== Altri progetti ==
Riga 305 ⟶ 335:
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.parcocollinemetallifere.it|Parco Tecnologico Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane}}
 
{{Comuni della provincia di Grosseto}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Maremma|Provincia di Grosseto|Toscana}}
 
[[Categoria:Montieri| ]]