Dinastia Han: differenze tra le versioni
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{{F|Cina|ottobre 2012}}
{{Storia della Cina}}
La '''dinastia Han''' ({{cinese|汉朝|''Hàncháo''|漢朝}}) governò la [[Cina]] dal [[206 a.C.]] al [[220
Il periodo della dinastia Han è considerato spesso, a livello divulgativo, l'Età classica cinese<ref>{{en}} John Morris Roberts, Odd Arne Westad, ''The History of the World'', capitolo ''{{cita testo|url=https://books.google.it/books?id=A2cfZkU5aQgC&pg=PA161&dq=%22China%22+%22classical+age%22+%22Han+dynasty%22&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&sa=X&ved=2ahUKEwjrl6K9z8L8AhU3cvEDHYzuCs4QuwV6BAgFEAo#v=onepage&q=%22China%22%20%22classical%20age%22%20%22Han%20dynasty%22&f=false|titolo=The Classical Age|postscript=nessuno}}'', Oxford University Press, 2013.</ref>.
== Descrizione ==
La dinastia fondata dalla famiglia Liu (刘), regnò sulla Cina per quattro secoli diffondendo la sua influenza sul [[Vietnam]], l'[[Asia centrale]], la [[Mongolia]] e la [[Corea]].
Durante la dominazione Han, il [[confucianesimo]] divenne la filosofia ufficiale di stato, l'agricoltura e il commercio prosperarono, tanto che la popolazione raggiunse i 50 milioni di abitanti, di cui tre milioni abitavano la capitale [[Chang'an]] 长安, di fatto la più grande metropoli del suo tempo.
La dinastia Han si divide in due periodi: il primo detto "dinastia degli Han anteriori" (Qian Han 前汉) o anche [[dinastia Han occidentale]] (Xi Han 西汉) fiorì dal [[206 a.C.]] - al [[9|9 d.C.]] ed ebbe come capitale [[Chang'an]]. Il secondo periodo è definita "dinastia degli Han posteriori" (Hou Han 后汉) o anche "dinastia Han orientale" (Dong Han 东汉) dal [[25|25 d.C.]] - al [[220|220 d.C.]] con capitale [[Luoyang]], più a est rispetto a Chang'an, da cui il nome dinastico.
Tra il 9 ed il 24 d.C. regnò per breve tempo la [[dinastia Xin]]. Attualmente si predilige la distinzione tra ''orientali''-''occidentali'' per evitare confusione con la meno nota dinastia degli "Han posteriori" del periodo delle [[Cinque dinastie e dieci regni|Cinque Dinastie e dieci Regni]], sebbene gli storici cinesi, come [[Sima Guang]], abbiano utilizzato l'altra distinzione.
Durante la dinastia Han si ebbero grandi progressi intellettuali, letterari, artistici e scientifici. Fu perfezionata l'invenzione della [[carta di canapa|carta]] tanto da poterla utilizzare quale supporto per la [[scrittura]] e soppiantare così il precedente sistema su [[seta]] o su piccole liste di [[Bambuseae|bambù]]. Durante questa dinastia visse il più famoso storico cinese, [[Sima Qian]]司马迁 ([[145 a.C.]] -[[87]]? a.C.), il cui ''[[Shiji]]''史记 o ''Memorie Storiche'' fornisce tavole genealogiche, biografie e cronache dai tempi dei sovrani leggendari fino ai tempi dell'imperatore Wudi 汉武帝([[141 a.C.]]- [[87 a.C.]]).
[[File:Han map.jpg|thumb|left|L'impero Han nell'87 a.C.]]
La forza militare della dinastia Han permise all'impero di espandersi a occidente nella pianura desertica del [[Bacino del Tarim|Tarim]], dove erano situate le città-stato e i principati dei [[Tocari]], [[Saci]] e [[Sogdiana|Sogdiani]] nella provincia del [[Sinkiang]]-Uigur attualmente di etnia prevalentemente uigura. In questo modo la [[via della seta]] veniva resa sicura fino al [[Pamir]], ai confini con la [[Battria]]na nell'odierno [[Afghanistan]].
Anche il Vietnam settentrionale e la Corea furono invasi dagli eserciti Han. In questo periodo si sviluppa il sistema di tributi in base al quale stati periferici indipendenti o semi-indipendenti pagano una sorta di ''omaggio formale'' di sottomissione alla Cina, inviano doni e stabiliscono sistemi di commercio regolato, in cambio della pace e del riconoscimento alla legittimità al governo locale. Anche l'invio di ''principesse'' cinesi servì a mantenere l'equilibrio diplomatico con i vicini, soprattutto con le tribù e le confederazioni nomadi del nord, in particolare con i [[Xiongnu]] e i [[Wusun]].
== La fondazione della dinastia ==
Dopo appena tre mesi dalla morte di [[Qin Shi Huang]] si diffusero in tutto l'impero rivolte contadine, ribellioni da parte di prigionieri e di militari e congiure da parte dei discendenti delle famiglie nobili del periodo degli [[Periodo dei regni combattenti|Stati Combattenti]]. Questi attacchi portarono alla caduta della [[dinastia Qin]] nel [[206 a.C.]].
Tra i capi delle rivolte si mise in luce [[Xiang Yu]], già comandante militare oltre che discendente della nobiltà dello [[Chu (stato)|stato di Chu]], che si appoggiò alle vecchie strutture nobiliari pre-Qin. Mentre al sud Xiang Yu sconfiggeva l'esercito inviato a contrastarlo, [[Gao Zu (imperatore Han)|Liu Bang]] a capo di una rivolta contadina entrava nella capitale, deponeva l'ultimo sovrano della [[dinastia Qin]] e abrogava tutte le leggi più efferate promulgate contro i contadini.
All'arrivo nella capitale dell'esercito di Xiang Yu la città fu saccheggiata, la biblioteca imperiale bruciata e Xiang Yu si autoproclamò ''Sovrano egemone di Chu Occidentale'' (utilizzando una terminologia che si discostava dal titolo imperiale di "huangdi" e riproponeva una terminologia del tardo periodo Zhou) dando a Liu Bang il titolo di ''Sovrano di Han'', dal nome di uno dei diciotto regni in cui intendeva suddividere l'impero. Liu Bang allora raccolse attorno a sé tutti i capi delle rivolte che non accettavano l'egemonia di Xiang Yu e cominciò una guerra civile che si protrasse fino al [[202 a.C.]] quando Xiang Yu, accerchiato nell'attuale provincia dell'[[Anhui]], dopo la [[battaglia di Gaixia]] si suicidò.
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== Il consolidamento dell'impero ==
Alla morte di Liu Bang, chiamato da allora ''Gao Zu'', l'[[Imperatrice vedova Lü Zhi]] sterminò tutte le altre mogli e concubine, oltre che la quasi totalità dei suoi figli avuti con altre donne e mantenne il dominio a corte durante il regno dei due Han [[Shaodi]] e di [[Han Huidi]].
Durante i regni di Han Huidi e Han [[Jingdi]] si assistette anche a un breve ritorno dell'ideologia [[Legismo|legista]] e ad un rifiorire a corte del [[Taoismo]].
Solo dopo la morte dell'imperatrice vedova, tutti i suoi parenti furono sterminati o sollevati dalle cariche e fu posto sul trono Han Wendi che, come l'imperatore Han [[Jingdi]], si trovò a confrontarsi con sempre crescenti difficoltà causate dagli stati indipendenti in seno all'impero. La situazione esplose nel [[154 a.C.]] quando
=== Wudi ===
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=== L'apparato amministrativo ===
{{Vedi anche|Tre signori e nove ministri}}
Dall'imperatore dipendevano i ''Tre duchi'': il Gran Maresciallo, da cui dipendeva l'esercito, il Gran Consigliere, da cui dipendeva l'amministrazione civile e i ''nove dignitari'', e il Gran Censore, da cui dipendevano gli ispettori e il sistema di controllo dell'amministrazione stessa.
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La tassazione era basata su due principali imposte: quella sulla terra, che prevedeva il versamento di un quindicesimo del raccolto, e del [[testatico]], successivamente portato da Han Wudi ad un trentesimo. I funzionari e gli aristocratici erano esentati dalle tasse.
Ciò provocò un aumento del potere reale da parte delle grandi famiglie latifondiste, che sempre più, per mezzo di matrimoni, erano in grado di controllare funzionari e fazioni a corte, talora appoggiando o lottando contro altre fazioni di eunuchi.
=== La via della seta ===
I traffici lungo la via della seta rappresentarono l'interscambio commerciale tra l'[[Impero romano]] e la Cina. I beni scambiati erano seta e pietre preziose dalla Cina e vetro, avorio, argento e incenso dall'Impero romano. Era nota anche una via marittima che portava dal [[Nilo]] alla costa africana e, di lì sfruttando gli [[aliseo|alisei]], in [[India]]. Dall'India, circumnavigando la penisola malese, si poteva arrivare alla foce del [[Zhu Jiang]]珠江, o [[Fiume delle Perle]]. In quell'area sono state trovate monete romane. Nel ''[[Libro degli Han posteriori|Hou Hanshu]]'' (Storia degli Han Orientali) è registrato l'arrivo di un'ambasciata da ''[[Da Qin]]'' (come era nota [[Roma]] a quel tempo in Cina) da parte del sovrano romano ''An Dun'' (Antonius? il candidato più probabile è [[Marco Aurelio]] che si fece chiamare anche col nome del suo predecessore [[Antonino Pio]], in forma di rispetto).
L'ambasciata raggiunse [[Luoyang]] nel [[166]] e fu ricevuta alla corte dell'imperatore Han [[Huandi]], ma la sua provenienza fu messa in dubbio a causa dei modesti doni offerti, per lo più di origine indiana e africana. Ovviamente la missione potrebbe essere stata realmente proveniente dall'impero romano, del tutto ignaro dell'uso del sistema di tributo in uso presso la corte cinese.
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=== La crisi ===
A partire da Han [[Hedi]] ([[89]]-[[105]]) ci furono ben otto imperatori che salirono al trono adolescenti o bambini: ciò permetteva alle famiglie delle madri di esercitare il potere, mentre, a corte,
Le famiglie che fino ad allora avevano controllato le successioni imperiali si coalizzarono nella ''Pura Corrente'', qingliu, con lo scopo di rimuovere, declassare o uccidere gli eunuchi. Nel [[166]] l'imperatore cominciò a punire gli appartenenti alla Pura Corrente, ma la sua morte e la successione di Han [[Lingdi]] ancora bambino, impedirono una totale vittoria. Con il nuovo imperatore si preparò la sconfitta degli eunuchi, ma un loro colpo di Stato prevenne la mossa e nel [[170]] furono in grado di costringere al suicidio il reggente e ad incarcerare funzionari della Pura Corrente e un centinaio di confuciani dell'università imperiale. Da allora il potere degli eunuchi fu incontrastato.
Mentre alle frontiere i [[Xiongnu]], i [[Xianbei]] e i proto-tibetani [[Qiang]] premevano o insorgevano, nell'impero esplose nel [[184]] la [[rivolta dei
Per domare la rivolta dei Turbanti Gialli, che arrivarono ad avere un esercito di 350.000 uomini, i latifondisti ricorsero alla mobilitazione di eserciti mercenari. Una volta sconfitti i rivoluzionari i nuovi capi militari passarono a massacrare tutti gli eunuchi nella capitale, deporre l'imperatore Han [[Shaodi]] ed a sostituirlo con Han [[Xiandi]]. Nel corso di questi eventi nel [[190]] fu incendiata la biblioteca imperiale.
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La dinastia infine cadde nel [[220]] per dare spazio al periodo dei [[Tre Regni]] in cui le tre aree in cui era stato ripartito l'impero Han si sarebbero costituite come tre stati indipendenti e in lotta per la supremazia.
== Imperatori della dinastia Han occidentale ==
{| border="1" cellpadding="2" cellspacing="0"
|-----
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| ''Jushe'' (居摄 pinyin: jū shè) febbraio d.C. [[6]] - ottobre d.C. [[8]]<br />
''Chushi'' (初始 pinyin: chū shĭ) novembre d.C. [[8]] - gennaio [[9]]<br />
|}
== Arte della dinastia Han ==
Se l'[[arte]] prodotta dalle dinastie [[Shang]] e [[
Questa significativa fertilità culturale ed artistica venne raggiunta grazie alla formazione di un'unità [[politica]], militare ed [[economia|economica]].
L'opera più grandiosa risultò la [[
Nell'antica capitale Chang'an sono stati rinvenuti
Anche la [[pittura]] su tavolette, arrivata ai nostri tempi in pochi esemplari ma descritta accuratamente nei documenti [[
La tecnica [[pittura|pittorica]] utilizzata venne riferita dettagliatamente negli ornamenti del sepolcro ''Wangdu'', rinvenuto nel [[1952]]: la composizione per protocolli prevedeva in alternanza temi astratti presi dal mondo animale e temi realistici derivati dall'ambito rurale.
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File:Han jade dragen.JPG|Dragone in giada, tomba del re di Chu degli Han anteriori a Xuzhou ([[Jiangsu]]), Museo Nazionale di [[Pechino]].
File:Five cardinal directions, a pottery tile of the Han Dynasty, Cernuschi Museum,
File:Silk from Mawangdui 2.jpg|Frammento di stoffa con ricami di seta detti « di longevità (changshou) ». Han dell'Ovest La vedutaci mostra un frammento d'una trentina di centimetri di profondità. Insieme: 38 x 51 cm. Scoperto nel 1972, tomba 1, Mawangdui (Changsha, provincia dello Hunan). Museo provinciale dell'Hunan.
File:Fabric with embroideries. Mawangdui, Changsha, Hunan. Western Han.jpg|''Idem'', veduta ravvicinata.
File:Dinastia han or.li, esorcista fangxiangshi come guardiano di tomba, 25-220 ca..JPG|Esorcista come guardiano di tomba, ceramica funeraria ''[[mingqi]]''. Terracotta dipinta h. 21 cm. [[Museo Cernuschi]].<ref>
File:Dinastia han posteriore, torre d'osservazione, henan, I-III sec. 02.JPG|Modello in terracotta d'una torre di guardia, periodo degli Han posteriori.
File:Bronze Chimera, Eastern Han Dynasty.jpg|Elemento di mobile in bronzo, a forma di creatura mitologica, Han posteriori, Freer and Sackler Galleries (Washington).
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== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Mario Sabattini, Paolo Santangelo, ''Storia della Cina'', Roma-Bari, Laterza, 2005
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Dinastie cinesi|Han]]
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