Campionato mondiale di calcio 1978: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|campionati mondiali di altri sport nel 1978|[[Mondiali 1978 (disambigua)]]|Mondiali 1978}}
{{Edizione di competizione sportiva
|nome = CampionatoCoppa mondialedel diMondo calcioFIFA 1978
|nome ufficiale = Copa Mundial de Fútbolla deFIFA 1978
|logo = 1978Logo FootballMundial World Cup logo78.pngsvg
|competizione = [[Campionato mondiale di calcio]]
|sport = Calcio
|edizione = 11ª
|organizzatore =
|date = 1º - 25 giugno [[1978]]
|luogo = {{ARG}}<br />(5 città)
|partecipanti = 16
|partecipanti qualifiche = 106
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|direttore =
|sito web =
|vincitore = {{Naz|CA|ARG|M}}
|volta = 1°º
|secondo = {{Naz|CA|NLD|M}}
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|miglior giocatore = {{Bandiera|ARG}} [[Mario Kempes]]
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|incontri disputati = 38
|goalgol = 102
|pubblico = 1610215
|immagine = Argentina1978.jpg
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}}
 
Il '''campionatoCampionato mondiale di calcio FIFA 1978''' o '''Coppa del Mondo FIFA del 1978''' (in [[Lingua spagnola|spagnolo]]: '''Copa Mundial de la FIFA 1978''', in [[Lingua inglese|inglese]]: '''1978 FIFA World Cup'''), noto anche come '''Argentina 1978'78'''), è statastato l'undicesima edizione deldella [[Campionato mondiale di calcio|campionatomassima mondialecompetizione]] per le rappresentative di [[Calcio (sport)|calcio]] per([[Squadra di calcio|squadre]] comunemente chiamate [[Nazionale di calcio|"nazionali"]]) maggiori[[Nazionali maschili di calcio|maschili]] organizzatomaggiori dalladelle [[Federazione sportiva|federazioni sportive]] affiliate alla ''[[FIFA]]''.<ref>{{Cita ogniweb|url=https://www.fifa.com/worldcup/archive/argentina1978/|titolo=1978 quattroFIFA anniWorld Cup Argentina|accesso=28 agosto 2020|dataarchivio=2 dicembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201202030952/https://www.fifa.com/worldcup/archive/argentina1978/|urlmorto=sì}}</ref>
 
Si tenne in [[Argentina]] dal 1º al 25 giugno 1978.
Il torneo venne vinto dai padroni di casa dell'{{NazNB|CA|ARG}} che il 25 giugno 1978 sconfissero per 3-1 i {{NazNB|CA|NLD}} dopo una drammatica partita terminata ai tempi supplementari.
 
Il torneo venne vinto dai padroni di casa dell'{{NazNB|CA|ARG|M}}, i quali il 25 giugno 1978 sconfissero per 3-1 i {{NazNB|CA|NLD|M}} dopo una drammatica partita, terminata ai tempi supplementari.
Il campionato del mondo fu caratterizzato da un buon livello tecnico generale ma si svolse in un ambiente fortemente nazionalistico e in un'atmosfera cupa e tesa a causa della situazione politico-sociale presente in [[Argentina]] dopo l'instaurazione nel 1976 di un [[Processo di riorganizzazione nazionale|oppressivo regime militare]]. La giunta al potere diresse direttamente l'organizzazione della manifestazione, sfruttò propagandisticamente i mondiali di calcio per rafforzare la propria autorità e per dare una dimostrazione di efficienza. La vittoria dell'Argentina, non priva di polemiche e contestazioni, esaltò il nazionalismo della popolazione e diede prestigio indirettamente anche al regime militare.
 
Il campionato del mondo fu caratterizzato da un buon livello tecnico generale, ma si svolse in un ambiente fortemente nazionalistico e in un'atmosfera cupa e tesa a causa della situazione politico-sociale presente in [[Argentina]] dopo l'instaurazione nel 1976 di un [[Processo di riorganizzazione nazionale|oppressivo regime militare]]. La giunta al potere diresse direttamente l'organizzazione della manifestazione, sfruttò propagandisticamente i mondiali di calcio per rafforzare la propria autorità e per dare una dimostrazione di efficienza. La vittoria dell'Argentina, non priva di polemiche e contestazioni, esaltò il nazionalismo della popolazione e diede prestigio indirettamente anche al regime militare.
== Antefatti ==
 
=== Assegnazione ===
== Assegnazione ==
[[File:Estadio Monumental Mundial 78.jpg|thumb|left|Panoramica dell'[[Stadio monumentale Antonio Vespucio Liberti|Estadio Monumental]] di Buenos Aires nel giorno della cerimonia d'inaugurazione]]
 
Nel 1953 la [[FIFA]] aveva preso la decisione, sudi sollecitazionealternare diogni quattro anni l'assegnazione dei campionati mondiali tra [[Antonio RotiliEuropa]], il rappresentantee dell'[[ArgentinaSud America]]. strettamenteQuesto legatosu alsollecitazione presidentedi [[JuanAntonio DomingoRotili, Perónrappresentante dell'[[Argentina]], all'interno dell'organizzazione calcistica mondiale, die alternarestrettamente ognilegato quattroal anni l'assegnazione dei campionati mondiali trapresidente [[Europa]]Juan eDomingo [[Sud AmericaPerón]]. Nel 1954 nellaAlla riunione della FIFA a [[Berna]], del 1954 Rotili richiese ufficialmente l'assegnazione all'Argentina dei mondiali previsti per il 1962, ma l'organizzazione calcistica rinviò la decisione al 1956. eQuesto alla[[Campionato finemondiale ildi torneocalcio 1962|venne poi assegnato a sorpresa al [[Cile]]; fue, forse, fu decisiva la spinta del [[Brasile]], che non vedeva di buon occhio l'assegnazione dell'evento agli storici rivali argentini.<ref>{{cita news|url=http://www.1000cuorirossoblu.it/news/details/3340-i-protagonisti-del-mondiale-7-puntata-cile-1962|titolo= I PROTAGONISTI DEL MONDIALE|pubblicazione= Cuori Rossoblu|autore=Simone Cola|data=2014}}</ref> Nel 1964 la FIFA si riunì a [[Tokyo]] e si accesero vivaci discussioni tra i rappresentanti del [[Messico]] e dell'Argentina riguardo l'assegnazione del mondiale del 1970 che sarebbe spettato nuovamente ad un paese sudamericano<ref>{{cita|Llonto|pp. 28-29}}</ref>.
 
INel dirigenti1964 calcisticila FIFA si riunì a [[Tokyo]] e si accesero vivaci discussioni tra i rappresentanti del [[Messico]] e dell'Argentina infineriguardo raggiunseroall'assegnazione del {{WC|1970}}, che sarebbe spettato nuovamente a un accordopaese inlatinoamericano.<ref>{{cita|Llonto|pp. base28-29}}.</ref> alI qualedirigenti calcistici del Messico e dell'Argentina raggiunsero però un accordo: la nazione sconfitta nell'assegnazione del 1970 sarebbe diventata automaticamente la candidata sudamericana per il 1978. Le votazioni finali decretarono la vittoria del Messico, che quindi ricevette l'organizzazione dei campionati mondiali del 1970; innella questa stessamedesima circostanza il presidente della FIFA, il britannico [[Stanley Rous]], affermò ufficialmente che l'Argentina avrebbe invecequindi organizzato i campionati del 1978.<ref name="PL29">{{cita|Llonto|p. 29}}.</ref>.
 
Le prime richieste dell'Argentina negli [[anni cinquanta'50]] avevano ricevuto il forte supporto politico del presidente Perón, che, pur non essendo un appassionato di calcio, intendeva sfruttare propagandisticamente la manifestazione internazionale. Tuttavia, manel 1964, nel momento cioè dell'assegnazione nel 1964, Perón era già da molti anni in esilio e: in Argentina era infatti al potere un governo formalmente democratico guidato da [[Arturo Illia]].<ref name="PL29"/>. La vita politica dell'Argentina peraltròperaltro si svilupposviluppò in modo estremamente turbolento negli anni seguenti, con un succedersi di governi militari seguiti nel 1973 dal clamoroso ritorno al potere di Perón. L'uomoQuesti politicomorì però morì l'anno seguente, esicché la presidenza venne assunta dalla seconda moglie, [[Isabelita Perón|Isabelita]]. In questiquegli anni l'organizzazione dei mondiali previsti per il 1978 venne portata avanti dalla cosiddetta Commissione Organizzatrice dei Mondiali diretta da [[José López Rega]], influente dirigente peronista, e [[da Pedro Eladio Vásquez]], segretario dello sport nel governo di Isabelita Perón.<ref name="PL29"/>. Il governo peronista previde un costoso programma di costruzioni di strutture sportive e moltiplicò i comitati e le personalità impegnate in qualche modo nell'organizzazione del mondiale; si evidenziarono inefficienze organizzative ede una scarsa considerazione per i costi economici del programma.<ref>{{cita|Llonto|pp. 37-38}}.</ref>.
 
=== L'organizzazione da parte del regime militare ===
{{Doppia immagine|right|Jorge Rafael Videla[[File:Massera.jpg|150thumb|EmilioDa Eduardodestra: Massera.png|151|Ilil generale [[Jorge Rafael Videla|Jorge Videla]], a capo della giunta militare argentina, e l'ammiraglio [[Emilio Eduardo Massera|Emilio]], Masseraprincipale fautore dell'organizzazione del mondiale per motivi politico-propagandistici.]]}}
 
GliIl eventi[[colpo di Stato]] del [[Colpo di Stato in Argentina del 1976|24 marzo 1976]] cambiaronocambiò completamentedrasticamente lai situazionemeccanismi della politica argentina e influironoinfluì in modo decisivoconsiderevole sull'organizzazione e losullo svolgimento dei Mondiali.<ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/agora/pagine/mondiali-in-argentina-1978-desaparecidos-videla|titolo=Desaparecidos. delArgentina 1978: così mondiali di calcio coprirono i massacri di Videla|data=2018-03-23|accesso=2022-06-30}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.fattiperlastoria.it/argentina-1978-mondiale/|titolo=Argentina L1978: il Mondiale della dittatura|accesso=2022-06-30}}</ref> Nello specifico, l'assunzione del potere da parte della giunta militare di [[Jorge Rafael Videla]] e l'[[Processo di riorganizzazione nazionale|instaurazione]] di un terroristico[[Assolutismo (politica)|regime]] [[Terrorismo|terroristico]] basato sulla [[repressione]], la[[tortura]], [[detenzione]] in strutture segrete, la tortura e lsull'eliminazione fisica dei presunti [[Opposizione (politica)|oppositori politici,]] ebbeebbero profondeforti ripercussioni insul tuttivissuto i campiquotidiano della vita socialesocietà argentina;<ref>{{Cita eweb|url=https://sport.sky.it/calcio/2013/05/17/morte_jorge_videla_argentina_mondiali_1978|titolo=Addio provocòVidela, unail rivalutazionedittatore generaleche delvolle programmavincere organizzativoi deiMondiali campionati'78|accesso=2022-06-30|dataarchivio=30 delgiugno mondo2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220630221344/https://sport.sky.it/calcio/2013/05/17/morte_jorge_videla_argentina_mondiali_1978|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita Inweb|url=https://giocopulito.it/argentina-1978-la-dittatura-videla-quella-protesta-attaccata-ad-un-palo/|titolo=La Dittatura di Videla e quella protesta attaccata ad un primopalo|data=2022-06-25|accesso=2022-06-30}}</ref><ref>{{Cita momentoweb|url=https://www.teche.rai.it/2018/06/argentina-78-mondiale-della-vergogna/|titolo=Argentina '78: il presidentemondiale deldella CEAvergogna|data=2018-06-24|accesso=2022-06-30}}</ref> dapprima infatti lo stesso Videla, poco informato di calcio, e (il "Presidente del Consiglio dell'Imprenditoria Argentina" (CEA), [[José Alfredo Martínez de Hoz]], che era stato incaricato di studiare una riforma economica di tipo liberista[[Neoliberismo|neoliberista]], enon losembravano stessodisposti presidentea dellainvestire giuntagrandi militaremezzi finanziari nei Mondiali.<ref>{{Cita web|url=https://atletanews.sport/storie-di-sport/mondiale-argentina-desaparecidos/|titolo=Argentina 1978, il generalemondiale [[Jorgedei desaparecidos e del dittatore Videla]]|autore=Marco Di Cola|data=2020-06-03|accesso=2022-06-30}}</ref> Tuttavia, pocoben informatopresto disi calcio,assistette nonad sembraronouna intenzionatirivalutazione agenerale investiredel grandiprogramma mezziorganizzativo finanziaridella neiCoppa mondiali.del FuMondo, lsoprattutto per volere dell'[[ammiraglio]] [[Emilio Eduardo Massera]], che alil contrarioquale evidenziò l'importanza politico-propagandistica che avrebbe potuto averedare per il regime militare lo svolgimento regolarecorretto e ordinatoregolare dei campionati in Argentina.<ref>{{Cita web|url=http://www.tuttostoria.net/tutto-storia-autori.aspx?code=978|titolo=Dittatura e Mondiali di calcio: il caso di Argentina 1978|accesso=2022-06-30}}</ref><ref>{{cita|Llonto|pp. 30-31}}.</ref>.
 
Il 12 luglio 1976 vennefu creato ufficialmente l'EAM 78 (''Ente Autárquico Mundial '78''), l'organismo incaricato dal regime militare di coordinare e dirigere tutti i lavori e le attività collegate con l'organizzazione dei mondialiMondiali.<ref>{{Cita web|url=https://www.lindiependente.it/argentina-78-sangue-silenzio-e-pallone/|titolo=Argentina ’78 {{!}} Sangue, silenzio e pallone|autore=Ernesto Razzano|data=2021-11-04|accesso=2022-06-30}}</ref> Con Lala legge 21.349, che istituiva l'EAM, si stabilì espressamente che i campionati sarebbero stati considerati evento di primario "«interesse nazionale"».<ref>{{cita|Llonto|p. 39}}.</ref>. L'EAM 78 godeva di ampi poteri, controllava autonomamente i fondi ritenuti necessari e poteva dichiarare ogni spesa "«urgenza legittimata"»; di conseguenza, l'erogazione dei fondi veniva automaticamente autorizzatoautorizzata dalle autorità governative. Con questotale meccanismo, i costi della manifestazione divennero molto elevati; pur non essendo disponibili calcoli precisi, alcune fonti hanno riportato che le spese salirono dai 100 milioni di [[dollari]] inizialmente previsti fino a 520 milioni di dollari;, una cifra oltre cinque volte superiore a quella impiegata [[Campionato mondiale di calcio 1982|dalla Spagna nel 1982]] per organizzare il suoproprio campionato mondiale.<ref>{{cita|Bocchio, Tosco|p. 265}}.</ref>.
[[File:VicealmiranteLacoste.jpg|thumb|upright|left|Il viceammiraglio [[Carlos Lacoste]], principale dirigente dell'organizzazione deidel mondialimondiale.]]
 
Il primo presidente dell'EAM 78 fu il generale [[Omar Actis]], che tuttavia venne ucciso in un attentato di guerriglieri [[montoneros]] il 19 agosto 1976;. ilIl suo successore fu il generale [[Antonio Luis Merlo]], ma in realtà il vero dirigente dell'organizzazione dei mondiali fu fin dall'inizio il capitano di vascello [[Carlos Lacoste]], ufficiale di marina strettamente legato all'ammiraglio Massera. Lacoste, dopo aver assunto il controllo del calcio argentino sostituendo la dirigenza dell'[[Federazione calcistica dell'Argentina|AFA]] e inserendo alla presidenza il fidato Alfredo Cantilo, diresse tutta l'organizzazione ed ebbe larga autonomia nella gestione dei fondi in base al decreto 1820 firmato dal generale Videla, che svincolava l'EAM 78 dai controlli ministeriali previsti per legge.<ref>{{cita|Llonto|pp. 41-42}}.</ref>.
 
I lavori previsti e portati a termine dall'EAM 78 per i campionati mondiali miravano a fornire agli osservatori internazionali un'immagine di efficienza, di ordine e di tranquillità dell'[[Argentina]] sotto il regime militare. e compreseroCompresero la ristrutturazione degli stadi di [[Buenos Aires]] e di [[Rosario (Argentina)|Rosario]], la costruzione dei nuovi stadi di Cordoba[[Córdoba (Argentina)|Córdoba]], di [[Mar del Plata]] e di [[Mendoza (Argentina)|Mendoza]], il rafforzamento delle infrastrutture e delle strutture di accoglienza per tifoserie e turisti stranieri, la distruzione per motivi di immagine del quartiere degradato del ''Bajo Belgrano'', e l'attivazione delle telecomunicazioni via satellite.<ref>{{cita|Cordolcini|pp. 47-48}}.</ref>. Venne anche creata, dalla trasformazione di [[Televisión Pública Argentina|Canal 7]], la nuova emittente televisiva ATC (''Argentina Televisora Color''). Il vicepresidente della FIFA, il potente dirigente del calcio tedesco, [[Hermann Neuberger]], si recò in Argentina e diede il suo pieno sostegno agli organizzatori, affermando che "«il cambio di governo"» non avrebbe affatto influito negativamente e che "«non esistevano premesse migliori"» per lo svolgimento dei campionati.<ref>{{cita|Cordolcini|p. 48}}.</ref>. La giunta militare decise, per motivi di convenienza economica e per evitare penalizzazionepenalizzazioni da parte di società commerciali estere, di mantenere il logo originale della manifestazione, che tuttavia riprendeva il caratteristico gesto con le mani di Perón durante la manifestazioni di piazza,; questo fu creato già nel 1974.<ref>{{cita|Llonto|p. 38}}.</ref>.
{{Box citazione
 
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{{Infobox
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|StileTabella = font-size:85%;
|contenuto = In Argentina, i Mondiali dovevano immortalare l'immagine di un popolo felice e ordinato e di un'organizzazione efficiente. Insomma, erano uno spot per la dittatura militare di Jorge Rafael Videla. [...] Noi [calciatori, ''ndr''] vivevamo in una bolla, in una gabbia dorata ben separata dalla realtà. [...] Poi, un giorno, mentre andavo all'allenamento, ho incrociato lo sguardo di un uomo con un bambino sulle spalle, forse erano padre e figlio: la folla intorno a loro si sbracciava per salutarci, per avere un autografo. Loro, invece, erano fermi, composti. Non ho mai dimenticato la tristezza di quegli occhi. È stata quella l'unica volta che in Argentina ho percepito il dolore della gente.
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}}
 
IlMentre regimedispiegava militare, mentre dispiegavauna notevole efficienza organizzativa e faceva ogni sforzo, sfruttando anche il totale controllo dei mezzi di comunicazione di massa argentini, per diffondere a livello internazionale alla vigilia dei mondiali un'immagine rassicurante del paesePaese, contemporaneamenteil regime militare non aveva però affatto interrotto, e neppure rallentato, il suo terroristico programma di repressione. Al contrario, a maggio e a giugno 1978, quindi poco prima e durante iil campionatitorneo, aumentarono le uccisioni e i sequestri nelle sezioni clandestine di detenzione; le operazioni repressive si svolsero però con la massima attenzione alla segretezza.<ref name="A. Cordolcini, pp. 34-35">{{cita|Cordolcini|pp. 34-35}}.</ref>. Uno dei più micidiali centri di detenzione segreti, l'[[ESMA]] diretto dalla Marina militare, era dislocato a poca distanza dallo stadio ''Monumental'' di Buenos Aires; dalle testimonianze posteriori dei superstiti risulta che i militari sospendevano le torture prima delle partite dell'Argentina e anche i detenuti ascoltavano le gare alla radio; i procedimenti violenti riprendevano dopo la fine degli incontri; sembra che anche i cosiddetti "''[[voli della morte]]"'' si eranofossero interrotti durante le gare della nazionale padrona di casa.<ref>{{cita|Cordolcini|pp. 31-32}}.</ref>.
 
=== Iniziative di boicottaggioControversie ===
{{vedi anche|Desaparecidos|Guerra sporca|Processo di riorganizzazione nazionale}}
Nonostante le lugubri notizie sulla situazione nel paese, l'organizzazione della FIFA, in nome di una presunta autonomia dello sport dalla realtà politica contingente, sostenne totalmente i dirigenti argentini nei loro programmi per i campionati mondiali. Dopo i lusinghieri giudizi di Neuberger, anche il presidente dell'organizzazione calcistica internazionale il brasiliano [[João Havelange]] che era strettamente legato al capitano di vascello Lacoste, il principale capo dell'EAM 78, diede complete assicurazioni sulla conferma dell'assegnazione dei campionati all'Argentina. La liberazione di due giovani brasiliani, figli di influenti politici, arrestati dai militari argentini come sospetti sovversivi, dopo un intervento diretto di Havelange con il generale Videla, favorì la condiscendenza del presidente della FIFA che affermò direttamente al generale: "lei ha la mia parola...la FIFA non metterà in dubbio l'Argentina come organizzatrice e avrete tutto il nostro appoggio"<ref>{{cita|Llonto|pp. 57-58}}</ref>.
==== Iniziative di boicottaggio ====
 
Nonostante le lugubri notizie sulla situazione nel Paese, la [[FIFA]] sostenne totalmente i dirigenti argentini nei loro programmi per il torneo, in nome di una presunta autonomia dello sport dalla realtà politica contingente. Dopo i lusinghieri giudizi di [[Hermann Neuberger]] anche il presidente dell'organizzazione calcistica mondiale, il brasiliano [[João Havelange]], diede complete rassicurazioni sulla conferma dell'assegnazione dei campionati. In [[Argentina]] erano stati arrestati come sospetti sovversivi i due figli di influenti politici brasiliani; Havelange si interessò direttamente con il [[Jorge Videla|generale Videla]] per loro liberazione, che avvenne, in cambio però della certezza di poter ospitare l'evento: «lei ha la mia parola [...] la FIFA non metterà in dubbio l'Argentina come organizzatrice, e avrete tutto il nostro appoggio».<ref>{{cita|Llonto|pp. 57-58}}.</ref>
Nonostante l'efficace campagna propagandistica del regime, a livello internazionale filtravano pur con difficoltà notizie sempre più inquietanti sui crimini della giunta militare argentina suscitando crescenti preoccupazioni soprattutto negli ambienti della sinistra europea e provocando le prime posizioni dubbiose sull'opportunità di giocare i campionati mondiali di calcio in Argentina. In Francia venne costituito da esuli argentini e personalità francesi principalmente di sinistra, il COBA, ''Comité pour l'Organisation para le Boycott de l'Argentine de la Coupe du Monde'', per promuovere una campagna contro la giunta militare e i campionati mondiali; il partito socialista francese appoggiò l'iniziativa che venne supportata da personaggi del mondo artistico e culturale; vennero creati manifesti lugubri e materiale propagandistico per sostenere il boicottaggio<ref>{{cita|Llonto|pp. 59-60}}</ref>. Un altro paese europeo in cui si svilupparono proteste contro la dittatura e proposte di boicottaggio fu l'Olanda dove era attivo lo SKAN, un'organizzazione costituita per sostenere gli esuli argentini e sollecitare il boicottaggio totale. In Svezia era in corso una campagna nell'opinione pubblica contro l'Argentina dei militari dopo la scomparsa a Buenos Aires nel gennaio 1977 della cittadina svedese diciassettenne Dagmar Hagelin<ref>{{cita|Llonto|pp. 65-67}}</ref>.
[[File:João Havelange (1982).jpg|thumb|left|Il presidente della [[FIFA]], il brasiliano [[João Havelange]].]]
 
Malgrado l'efficace campagna propagandistica del regime, a livello internazionale filtravano, pur con molte difficoltà, notizie sempre più inquietanti sui crimini della giunta militare argentina. Queste suscitarono crescenti preoccupazioni, soprattutto negli ambienti della sinistra europea, e provocarono le prime posizioni dubbiose sull'opportunità di giocare quel ''mundial''. In [[Francia]] venne costituito, da esuli argentini e da personalità francesi principalmente di sinistra, il COBA, ''Comité pour l'Organisation para le Boycott de l'Argentine de la Coupe du Monde'', che promosse una campagna contro la giunta militare e i campionati mondiali. Il [[Partito Socialista (Francia)|partito socialista francese]] appoggiò l'iniziativa, che venne supportata da personaggi del mondo artistico e culturale; per sostenere il boicottaggio vennero creati anche manifesti e altro materiale propagandistico.<ref>{{cita|Llonto|pp. 59-60}}.</ref> Un altro paese in cui si svilupparono proteste contro la dittatura e nuove proposte di ostruzionismo furono i [[Paesi Bassi]], dove era attivo lo SKAN, un'organizzazione costituita per sostenere gli esuli argentini e per sollecitare il boicottaggio totale. In [[Svezia]] era invece in corso una campagna d'opinione contro l'Argentina dei militari già dopo la scomparsa a [[Buenos Aires]], nel gennaio 1977, della diciassettenne Dagmar Hagelin.<ref>{{cita|Llonto|pp. 65-67}}.</ref>
In realtà queste iniziative non ottennero risultati, la giunta argentina e l'EAM 78 svilupparono un complesso e moderno programma pubblicitario che venne attivato dalla società specializzata statunitense Burson Marsteller che promosse argomenti propagandisticamente efficaci. Gli esuli e i contestatori vennero descritti come "antiargentini"; il giornalismo argentino si prestò quasi totalmente a supportare le parole d'ordine del regime, il paese venne descritto come "tranquillo, ordinato, pulito", finalmente libero dagli eccessi dei "sovversivi"; noti personaggi dello sport argentino furono mobilitati per pubblicizzare i mondiali del regime<ref>{{cita|Llonto|pp. 69-73}}</ref>. A livello internazionale prevalse il disinteresse per le iniziative di boicottaggio, in Olanda la federazione calcistica aveva già deciso di partecipare ai mondiali e l'ambasciatore olandese a Buenos Aires descrisse il generale Videla come "un uomo di buona volontà, un uomo onesto fino al midollo". I giornali conservatori francesi appoggiarono l'Argentina "in guerra con il terrorismo"<ref>{{cita|Llonto|pp. 72-73}}</ref>. I progressisti al contrario promossero il boicottaggio, con una petizione firmata anche da [[Georges Moustaki]], [[Yves Montand]], [[Roland Barthes]], [[Jean-Paul Sartre]] e [[Louis Aragon]].<ref>[http://salvatoreloleggio.blogspot.it/2012/11/argentina-1978-calcio-tango-e-dittatura.html Argentina: calcio, tango e dittatura]</ref>
 
{{Approfondimento
In Italia il problema del regime argentino e della repressione in pratica quasi non esistette; la stampa in grande maggioranza si limitò ad occuparsi del fatto sportivo e non approfondì affatto l'analisi della situazione politico-sociale del paese; solo alcuni giornali cercarono di prestare attenzione a fatti extra-calcistici<ref>{{cita|Cordolcini|pp. 36-37}}</ref>. Le manifestazioni delle cosiddette [[Madri di Plaza de Mayo]], iniziate dal 1977, non vennero pubblicizzate dai mezzi di informazione; fu la televisione olandese che per la prima volta, proprio il giorno dell'inaugurazione dei mondiali, trasmise un servizio sulla coraggiosa protesta<ref>{{cita|Cordolcini|p. 38}}</ref>; fu durante i campionati che la stampa internazionale iniziò a divulgare informazioni e testimonianze riguardo ai cortei dei parenti dei ''desaparecidos''<ref>{{cita|Llonto|pp. 141-146}}</ref>. L'ambasciatore italiano a Buenos Aires aveva appoggiato fin dall'inizio la giunta e anche le autorità della chiesa cattolica si erano dimostrate favorevoli al regime; forti interessi economici delle principali società italiane e oscuri collegamenti tra i militari argentini e influenti personalità italiane possono verosimilmente aver contribuito a minimizzare il problema argentino; anche i comunisti italiani, in linea con la miope politica del partito comunista argentino, considerarono inizialmente i militari il "male minore"<ref>{{cita|Cordolcini|pp. 39-41}}</ref>. Di conseguenza non venne mai messa in discussione la partecipazione della nazionale di calcio ai mondiali.
|allineamento = destra
[[File:Johan Cruyff in trainingspak Nederlands Elftal , kop.jpg|thumb|upright|L'olandese [[Johan Cruijff]] rifiutò di partecipare ai Mondiali 1978 per timori sulla propria sicurezza personale (e non per protesta verso la repressione militare in Argentina).]]
|larghezza = 350px
|titolo = I pali listati a lutto
|dim-testo = 85%
|contenuto =
[[File:Platini gol argentina.jpg|left|220px]]
 
Durante il mondiale, giocato in sei differenti [[Campo da calcio|campi di gioco]], catturò l'attenzione il fatto che, in ogni singola partita, si potevano vedere della bande nere dipinte intorno ai pali delle [[Porta (calcio)|porte]]. La cosa, si scoprì poi, fu una sorta di "messaggio nascosto" onde ricordare il dramma dei ''[[desaparecidos]]'', messo in atto all'insaputa della giunta militare al potere.<ref>{{cita web|lingua=en|autore=David Forrest|url=https://www.theguardian.com/football/in-bed-with-maradona/2017/jul/05/1978-world-cup-argentina-political-protest-goalposts|titolo=The political message hidden on the goalposts at the 1978 World Cup|data=2017-07-05}}</ref><ref>{{cita web|autore=Mauro Berruto|url=https://www.avvenire.it/rubriche/pagine/il-segreto-della-vittoria-in-quei-pali-dipinti-di-nero-alla-base|titolo=Il segreto della vittoria in quei pali dipinti di nero alla base|data=2017-07-12}}</ref>
I giocatori del calcio mondiale non avvertirono affatto la gravità del problema dello svolgimento del massimo torneo calcistico in una nazione sottoposta ad una barbarica repressione; in pratica tutti si limitarono ad affermare l'estraneità dello sport e nessuno si rifiutò di prendere parte al mondiali per motivi connessi alla situazione politica nel paese. I casi di cui si discusse all'epoca sono stati fortemente ridimensionati. L'olandese [[Johan Cruijff]], il miglior calciatore del mondo in quel periodo, rifiutò di partecipare con la squadra olandese per motivi di sicurezza personale e per stanchezza psico-fisica; [[Jorge Carrascosa]], capitano dell'Argentina, si ritirò dal calcio alla vigilia dei mondiali per motivi complessi non strettamente connessi alla politica; il portiere svedese [[Ronnie Hellström]] di cui si parlò per una sua presunta partecipazione alla marcia di Plaza de Mayo, in realtà non ebbe alcun incontro con le donne della protesta<ref>{{cita|Llonto|pp. 13-14}}</ref>. Secondo lo scrittore argentino Pablo Llonto, l'unico calciatore che affermò espressamente di rifiutarsi di giocare nell'Argentina della repressione fu il tedesco [[Paul Breitner]]<ref>{{cita|Cordolcini|p. 110}}</ref>.
 
Uno degli ideatori della cosa fu Ezequiel Valentini, tra i responsabili della preparazione dei campi presso il comitato organizzatore: «nel 1978 tutti sapevano [dei ''desaparecidos'']. Come potevamo fare del nostro meglio sapendo che sarebbe andato a beneficio del generale [Jorge Rafael Videla]?».<ref name="rivistaundici">{{cita web|url=https://www.rivistaundici.com/2017/07/06/argentina-1978-videla-pali/|titolo=La storia dei pali listati di nero al Mondiale del 1978|data=2017-07-06}}</ref> Di fronte all'impossibilità di portare avanti una protesta pubblica, troppo rischiosa nel clima generale dell'Argentina dell'epoca, con la concreta possibilità di finire in carcere, si decise quindi per qualcosa di più allusivo, vestendo i pali "a lutto" non come forma di protesta bensì di cordoglio.<ref name="rivistaundici"/>
=== La guerriglia ''[[montoneros]]'' ===
I guerriglieri [[montoneros]], emanazione dell'ala sinistra del movimento peronista, avevano subito duri colpi a causa della spietata repressione del regime militare ma erano il principale gruppo di lotta armata ancora attivo in Argentina e in grado di opporsi militarmente alla dittatura. I principali dirigenti che erano fuoriusciti all'estero si trovarono quindi di fronte al problema dei campionati del mondo e di quale comportamento assumere durante lo svolgimento della competizione. All'inizio del 1978, durante un incontro a [[L'Avana]], i capi più importanti, [[Mario Firmenich]], ritenuto il dirigente montonero più autorevole, [[Roberto Perdía]], [[Fernando Vaca Narvaja]], [[Raúl Yager]] e [[Horacio Mendizábal]], discussero la strategia del movimento durante l'imminente campionato mondiale<ref>{{cita|Llonto|pp. 165-166}}</ref>.
 
Quando Valentini e i suoi dovettero presentare la cosa alla giunta militare, «ci chiesero a cosa servivano quelle bande nere. Rispondemmo che erano una tradizione. Non sapevano niente di calcio».<ref name="rivistaundici"/>
In contrasto con le richieste, provenienti dagli esiliati e dalla maggioranza dei militanti guerriglieri, di appoggiare il boicottaggio totale dei mondiali, la dirigenza montonera, su impulso principalmente di Firmenich, decise di adottare un comportamento elastico e non molto limpido, che alla prova dei fatti si dimostrò anche scarsamente efficace. Dopo due ore di discussione, si decise di assumere una posizione favorevole allo svolgimento dei campionati del mondo di calcio e contraria al boicottaggio, verosimilmente credendo in questo modo di assecondare le tendenze prevalenti nella popolazione, nettamente favorevole alla disputa del torneo; nello stesso tempo, però, non si proclamò una reale sospensione della guerriglia. Durante il periodo dei mondiali, i montoneros avrebbero invece dovuto continuare la lotta armata contro il regime limitandosi ad azioni propagandistiche architettate per "svelare la verità sul regime", sperando di attrarre l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale e dei mezzi di comunicazione internazionali<ref>{{cita|Llonto|pp. 167-168}}</ref>.
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In realtà, le iniziative non ottennero i risultati sperati, perché la giunta argentina e l'EAM 78 svilupparono un complesso ed efficace programma pubblicitario. Questo venne messo in pratica dalla società specializzata [[Stati Uniti d'America|statunitense]] Burson Marsteller, che descriveva gli esuli e i contestatori come «antiargentini», mentre il giornalismo nazionale si prestò quasi totalmente a supportare le parole d'ordine del regime, descrivendo il Paese come «tranquillo, ordinato, pulito» e finalmente libero dagli eccessi dei «sovversivi»; anche noti personaggi dello sport argentino furono mobilitati per pubblicizzare i mondiali del regime.<ref>{{cita|Llonto|pp. 69-73}}.</ref> A livello internazionale prevalse comunque il disinteresse per le iniziative di boicottaggio: nei Paesi Bassi la [[KNVB|federazione calcistica]] aveva già deciso di partecipare all'evento e l'ambasciatore olandese a Buenos Aires descrisse il generale Videla come «un uomo di buona volontà, un uomo onesto fino al midollo», mentre i giornali conservatori francesi appoggiarono l'Argentina «in guerra con il terrorismo»;<ref>{{cita|Llonto|pp. 72-73}}.</ref> i progressisti, al contrario, promossero il boicottaggio con una petizione firmata, tra gli altri, da [[Georges Moustaki]], [[Yves Montand]], [[Roland Barthes]], [[Jean-Paul Sartre]] e [[Louis Aragon]].<ref>[https://salvatoreloleggio.blogspot.it/2012/11/argentina-1978-calcio-tango-e-dittatura.html Argentina: calcio, tango e dittatura]</ref>
L'attività dei montoneros durante i mondiali quindi si concentrò su una vasta campagna di propaganda basata su materiali divulgativi, sulla creazione di un contro-mondiale, con un ''controgauchito'', la mascotte montonera alternativa a quella ufficiale, canti di lotta rivoluzionaria adattati al campionato del mondo di calcio, e una serie di conferenze stampa con giornalisti stranieri di dirigenti montoneros rientrati in patria. Oltre a questa attività di propaganda, Perdía pianificò la cosiddetta "Campagna Offensiva Tattica": una serie di attacchi guerriglieri durante il periodo dei campionati che poi furono diretti praticamente in Argentina da Horacio Mendizábal<ref>{{cita|Llonto|pp. 171-173}}</ref>. Il piano di azione montonero prevedeva di evitare accuratamente di colpire le strutture calcistiche, le squadre, i turisti, gli spettatori e le autorità internazionali; vennero proibiti attacchi a meno di 600 metri dagli stadi. Nonostante queste limitazioni i gruppi guerriglieri montoneros eseguirono con successo almeno diciotto attacchi con lanciarazzi [[RPG-7]] che colpirono alcune lugubri strutture della repressione come l'ESMA, comandi dell'esercito, scuole superiori militari, strutture di polizia, perfino la ''[[Casa Rosada]]'', residenza del presidente Videla. Questi attacchi tuttavia non ricevettero alcuna pubblicità dai mezzi di comunicazione e in pratica passarono completamente sotto silenzio durante i mondiali<ref>{{cita|Llonto|pp. 174-178}}</ref>.
 
In [[Italia]] il problema del regime argentino e della repressione, in pratica, quasi non esistette: la stampa si limitò perlopiù a occuparsi del solo lato sportivo e non approfondì affatto l'analisi della situazione politico-sociale del Paese, se non con poche e marginali eccezioni.<ref>{{cita|Cordolcini|pp. 36-37}}.</ref> Nell'approssimarsi dell'evento, le manifestazioni delle cosiddette [[Madri di Plaza de Mayo]], cominciate nel 1977, furono inizialmente ignorate dai media di massa; la televisione olandese fu la prima a trasmettere un servizio sulla coraggiosa protesta, proprio il giorno dell'inaugurazione dei mondiali,<ref>{{cita|Cordolcini|p. 38}}.</ref> e solo durante il torneo la stampa internazionale cominciò a divulgare informazioni e testimonianze riguardo ai cortei dei parenti dei ''desaparecidos''.<ref>{{cita|Llonto|pp. 141-146}}.</ref> L'ambasciatore italiano a Buenos Aires aveva appoggiato fin dall'inizio la Giunta e anche le autorità della [[Chiesa cattolica]] si erano dimostrate favorevoli al regime. I forti interessi economici delle principali società italiane e oscuri collegamenti tra i militari argentini e influenti personalità italiane possono, verosimilmente, aver contribuito a minimizzare il problema argentino; anche i [[Partito Comunista Italiano|comunisti italiani]], in linea con la miope politica del [[Partito Comunista dell'Argentina|partito comunista argentino]], considerarono inizialmente i militari come «il male minore»,<ref>{{cita|Cordolcini|pp. 39-41}}.</ref> di conseguenza non venne mai messa in discussione la partecipazione azzurra al ''mundial''.
Il fallimento dell'azione politico-propagandistica provocò accese polemiche all'interno del movimento montoneros; si diffusero anche voci di possibili accordi segreti conclusi con il regime militare per salvaguardare il pacifico svolgimento del mondiale; alcune fonti affermarono anche di incontri segreti all'estero tra l'ammiraglio Massera e Mario Firmenich durante i quali il dirigente montonero avrebbe ricevuto forti somme di denaro. In particolare furono i famigliari di Elena Holmberg, una diplomatica argentina che nel dicembre 1978 venne sequestrata e uccisa, che divulgarono le notizie del presunto accordo segreto tra Firminich e Massera che la Holmberg avrebbe scoperto e a causa del quale sarebbe stata eliminata. Queste voci peraltro non sono mai state confermate e i dirigenti montoneros hanno sempre recisamente negato di avere avuto contatti con l'ammiraglio Massera<ref name="A. Cordolcini, pp. 34-35"/><ref>{{cita|Llonto|pp. 182-186}}</ref>.
[[File:Training Nederlands elftal in Zeist, Johan Cruijff (kop), Bestanddeelnr 929-4071.jpg|thumb|left|L'olandese [[Johan Cruijff]] rifiutò di partecipare al mondiale per timori sulla propria sicurezza personale (e non per protesta verso la repressione militare in Argentina).]]
 
I giocatori non avvertirono la gravità del problema, cioè lo svolgimento del massimo torneo calcistico in una nazione sottoposta a una barbara repressione, e in pratica tutti si limitarono ad affermare l'estraneità dello sport dal contesto politico-sociale; perciò, nessuno si rifiutò di prendere parte ai mondiali per motivi connessi alla situazione nel Paese. I casi di cui si discusse all'epoca, a distanza di anni sono stati fortemente ridimensionati: l'olandese [[Johan Cruijff]], il migliore calciatore al mondo in quel periodo, non prese parte alla manifestazione per motivi di sicurezza personale e per stanchezza psico-fisica; [[Jorge Carrascosa]], capitano dell'Argentina, si ritirò dal calcio alla vigilia dei mondiali per motivi non strettamente connessi alla politica (anni dopo, lo stesso Carrascosa rivelò che la ragione del suo ritiro fu di sentirsi logorato dai media<ref>{{Cita web|url=https://www.elgrafico.com.ar/articulo/1089/34808/lo-que-carrascosa-callo-durante-20-anios|titolo=Lo que Carrascosa calló durante 20 años|sito=El Gráfico|lingua=es|accesso=2024-02-21}}</ref>); infine, il portiere svedese [[Ronnie Hellström]], di cui si parlò a causa di una sua presunta partecipazione alla marcia di Plaza de Mayo, in realtà non ebbe alcun incontro con le donne della protesta.<ref>{{cita|Llonto|pp. 13-14}}.</ref> Secondo lo scrittore argentino Pablo Llonto, l'unico calciatore che affermò espressamente di rifiutarsi di giocare nell'Argentina della repressione fu il tedesco [[Paul Breitner]].<ref>{{cita|Cordolcini|p. 110}}.</ref> Un giocatore, [[Ralf Edström]], fu arrestato per aver parlato con una persona a Buenos Aires; tuttavia, i militari lo liberarono dopo aver riconosciuto l'errore, in quanto non era un cittadino argentino.<ref>{{Cita web|url=https://jacobin.com/2022/11/fifa-world-cup-1978-argentina-human-rights-violations-qatar|titolo=Argentina’s World Cup 1978: When FIFA Backed a Junta|sito=jacobin.com|lingua=en|accesso=2024-02-21}}</ref>
== Qualificazioni ==
{{Vedi anche|Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978}}
 
==== La guerriglia ''montoneros'' ====
Il campionato mondiale di calcio di Argentina 1978 vide l'iscrizione iniziale di 106 squadre nazionali; il torneo finale prevedeva la partecipazione di solo sedici squadre, quindi, essendo già qualificate di diritto l'Argentina, paese organizzatore, e la Germania Ovest, campione in carica, erano disponibili solo quattordici posti che sarebbero stati assegnati alle selezioni nazionali vincitrici dei vari raggruppamenti di qualificazione. Si trattò in assoluto, per rapporto tra squadre iscritte e posti disponibili, del torneo di più difficile qualificazione della storia dei mondiali di calcio<ref>{{cita|Cordolcini|p. 52}}</ref>.
I guerriglieri [[montoneros]], emanazione dell'ala sinistra del movimento peronista, avevano subito duri colpi a causa della spietata repressione del regime militare ma erano il principale gruppo di lotta armata ancora attivo in Argentina e in grado di opporsi militarmente alla dittatura. I principali dirigenti che erano fuoriusciti all'estero si trovarono quindi di fronte al problema dei campionati del mondo e di quale comportamento assumere durante lo svolgimento della competizione. All'inizio del 1978, durante un incontro a [[L'Avana]], i capi più importanti, [[Mario Firmenich]], ritenuto il dirigente montonero più autorevole, [[Roberto Perdía]], [[Fernando Vaca Narvaja]], [[Raúl Yager]] e [[Horacio Mendizábal]], discussero la strategia del movimento durante l'imminente campionato mondiale.<ref>{{cita|Llonto|pp. 165-166}}.</ref>
 
In contrasto con le richieste, provenienti dagli esiliati e dalla maggioranza dei militanti guerriglieri, di appoggiare il boicottaggio totale dei mondiali, la dirigenza montonera, su impulso principalmente di Firmenich, decise di adottare un comportamento elastico e non molto limpido, che alla prova dei fatti si dimostrò anche scarsamente efficace. Dopo due ore di discussione, si decise di assumere una posizione favorevole allo svolgimento dei campionati del mondo di calcio e contraria al boicottaggio, verosimilmente credendo in questo modo di assecondare le tendenze prevalenti nella popolazione, nettamente favorevole alla disputa del torneo; nello stesso tempo, però, non si proclamò una reale sospensione della guerriglia. Durante il periodo dei mondiali, i montoneros avrebbero invece dovuto continuare la lotta armata contro il regime limitandosi ad azioni propagandistiche architettate per «svelare la verità sul regime», sperando di attrarre l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale e dei mezzi di comunicazione internazionali.<ref>{{cita|Llonto|pp. 167-168}}.</ref>
Alla fase finale mancarono a sorpresa i [[Campionato europeo di calcio 1976|campioni d'Europa]] della [[Nazionale di calcio della Cecoslovacchia|Cecoslovacchia]] e ancora una volta l'[[Nazionale di calcio dell'Inghilterra|Inghilterra]], che, inserita nel gruppo 2 con l'[[Nazionale di calcio dell'Italia|Italia]], finì a pari punti ma con una peggior differenza reti. Agevole la qualificazione dei [[Nazionale di calcio dei Paesi Bassi|Paesi Bassi]] e della [[Nazionale di calcio della Svezia|Svezia]], particolarmente combattuti furono invece, oltre al gruppo di Italia e Inghilterra, i gironi che promossero la [[Nazionale di calcio della Francia|Francia]], la [[Nazionale di calcio della Polonia|Polonia]], la [[Nazionale di calcio della Spagna|Spagna]], l'[[Nazionale di calcio dell'Austria|Austria]] e la [[Nazionale di calcio della Scozia|Scozia]]. L'[[Nazionale di calcio dell'Ungheria|Ungheria]] che vinse il proprio girone davanti ai [[Nazionale di calcio dell'Unione Sovietica|sovietici]] dovette invece, come peggior vincente, fare uno spareggio intercontinentale contro la [[Nazionale di calcio della Bolivia|Bolivia]], vincendo nettamente. Per il [[CONMEBOL]] si qualificarono [[Nazionale di calcio del Brasile|Brasile]] e [[Nazionale di calcio del Perù|Perù]], mentre la Bolivia che terminò terza, fu eliminata nello spareggio interzona dagli ungheresi. Per il Nord e Centro America si qualificò il [[Nazionale di calcio del Messico|Messico]], che ebbe il vantaggio di ospitare le partite del girone finale a 6 squadre. In Africa prevalse la [[Nazionale di calcio della Tunisia|Tunisia]] in un combattuto girone finale a 3 su Nigeria ed Egitto, mentre in Asia a prevalere fu l'[[Nazionale di calcio dell'Iran|Iran]].
 
L'attività dei montoneros durante i mondiali quindi si concentrò su una vasta campagna di propaganda basata su materiali divulgativi, sulla creazione di un contro-mondiale, con un ''controgauchito'', la mascotte montonera alternativa a quella ufficiale, canti di lotta rivoluzionaria adattati al campionato del mondo di calcio, e una serie di conferenze stampa con giornalisti stranieri di dirigenti montoneros rientrati in patria. Oltre a questa attività di propaganda, Perdía pianificò la cosiddetta ''campagna offensiva tattica'': una serie di attacchi guerriglieri durante il periodo dei campionati che poi furono diretti praticamente in Argentina da Horacio Mendizábal.<ref>{{cita|Llonto|pp. 171-173}}.</ref> Il piano di azione montonero prevedeva di evitare accuratamente di colpire le strutture calcistiche, le squadre, i turisti, gli spettatori e le autorità internazionali; vennero proibiti attacchi a meno di 600 metri dagli stadi. Nonostante queste limitazioni i gruppi guerriglieri montoneros eseguirono con successo almeno diciotto attacchi con lanciarazzi [[RPG-7]] che colpirono alcune lugubri strutture della repressione come l'ESMA, comandi dell'esercito, scuole superiori militari, strutture di polizia, perfino la ''[[Casa Rosada]]'', residenza del presidente Videla. Questi attacchi tuttavia non ricevettero alcuna pubblicità dai mezzi di comunicazione e in pratica passarono completamente sotto silenzio durante i mondiali.<ref>{{cita|Llonto|pp. 174-178}}.</ref>
==Formula del torneo==
La formula del torneo era la stessa dei campionati del 1974; sarebbero stati formati quattro gruppi eliminatori di quattro squadre ciascuno, numerati da 1 a 4. Al termine della prima fase si sarebbero qualificate le prime due di ogni gruppo; per la classifica dei gruppi in caso di parità di punti sarebbe stata presa in considerazione la differenza reti e, in caso di parità di differenza reti, il numero di gol segnati; in ultima istanza di sarebbe proceduto al sorteggio.
 
Il fallimento dell'azione politico-propagandistica provocò accese polemiche all'interno del movimento montoneros; si diffusero anche voci di possibili accordi segreti conclusi con il regime militare per salvaguardare il pacifico svolgimento del mondiale; alcune fonti affermarono anche di incontri segreti all'estero tra l'ammiraglio Massera e Mario Firmenich durante i quali il dirigente montonero avrebbe ricevuto forti somme di denaro. In particolare furono i famigliari di Elena Holmberg, una diplomatica argentina che nel dicembre 1978 venne sequestrata e uccisa, che divulgarono le notizie del presunto accordo segreto tra Firminich e Massera che la Holmberg avrebbe scoperto e a causa del quale sarebbe stata eliminata. Queste voci peraltro non sono mai state confermate e i dirigenti montoneros hanno sempre recisamente negato di avere avuto contatti con l'ammiraglio Massera.<ref name="A. Cordolcini, pp. 34-35"/><ref>{{cita|Llonto|pp. 182-186}}.</ref>
Nella seconda fase sarebbero stati formati due gironi di semifinale di quattro squadre ciascuno, chiamati ''Gruppo A'' e ''Gruppo B''. Nel Gruppo A sarebbero state inserite le prime squadre dei gruppi 1 e 3 e le seconde dei gruppi 2 e 4; nel Gruppo B le prime dei gruppi 2 e 4 e le seconde dei gruppi 1 e 3. I criteri in caso di parità di punti sarebbero stati gli stessi validi per gruppi di qualificazione.
 
== Formula ==
Le prime classificate dei gironi di semifinale avrebbero disputano la finale per il primo posto, mentre le seconde avrebbero giocato la finale per il terzo posto.
La formula del torneo era la stessa dei campionati del 1974; sarebbero stati formati quattro gruppi eliminatori di quattro squadre ciascuno, numerati da 1 a 4. Al termine della prima fase si sarebbero qualificate le prime due di ogni gruppo; per la classifica dei gruppi in caso di parità di punti sarebbe stata presa in considerazione la differenza reti e, in caso di parità di differenza reti, il numero di gol segnati; in ultima istanza si sarebbe proceduto al sorteggio.
 
Nella seconda fase sarebbero stati formati due gironi di semifinale di quattro squadre ciascuno, chiamati ''Gruppo A'' e ''Gruppo B''. Nel Gruppo A sarebbero state inserite le prime squadre dei gruppi 1 e 3 e le seconde dei gruppi 2 e 4; nel Gruppo B le prime dei gruppi 2 e 4 e le seconde dei gruppi 1 e 3. I criteri in caso di parità di punti sarebbero stati gli stessi validi per gruppi di qualificazione.
== Sorteggio dei gironi ==
Il sorteggio dei gruppi eliminatori venne effettuato a Buenos Aires il 14 gennaio 1978 in diretta televisiva; alla presenza del presidente della FIFA, il brasiliano [[João Havelange]], del segretario generale, lo svizzero [[Helmut Käser]], e del vicepresidente, il tedesco [[Hermann Neuberger]], il bambino di tre anni Ricardo Teixera Havelange, nipote del presidente della FIFA, estrasse dall'urna i cilindri dentro cui erano inseriti i biglietti con i nomi della squadre partecipanti<ref>{{cita|Ormezzano, Colombero|p. 12}}</ref>.
 
Le prime classificate dei gironi di semifinale avrebbero disputato la finale per il primo posto, mentre le seconde avrebbero giocato la finale per il terzo posto.
Alla vigilia del sorteggio non mancarono insinuazioni sulla presunta scarsa affidabilità e correttezza della metodica adottata; si evocarono precedenti sorteggi affidati a bambini che, con modalità molto semplici, erano stati verosimilmente alterati per favorire la squadra di casa. Di fatto invece dopo l'estrazione dei cilindri, risultò che l'Argentina, testa di serie nel gruppo 1, non era stata affatto favorita essendo stata sorteggiate nel suo girone tre forti squadre europee, la {{NazNB|CA|FRA}}, in fase di crescita tecnica e tattica, grazie alla presenza di alcuni ottimi giocatori tra cui soprattutto [[Michel Platini]], la temuta {{NazNB|CA|HUN}} e l'Italia; il commissario tecnico Menotti espresse le sue preoccupazioni e si augurò una maggiore "fortuna" in campo durante il torneo<ref>{{cita|Llonto|pp. 77-78}}</ref>.
 
== Squadre favorite alla vigilia ==
[[File:1978 world cup.png|thumb|upright=1.4|left|Le nazioni partecipanti ai campionati mondiali del 1978 con l'indicazione del piazzamento raggiunto al termine del torneo.]]
 
Alla vigilia della competizione le squadre più accreditate dalla critica erano il Brasile, l'Olanda, la Germania Ovest, campione del mondo uscente, l'Argentina padrona di casa<ref>{{cita|Ormezzano, Colombero|p. 54}}</ref>.
 
Il Brasile, reduce dal deludente campionato del mondo del 1974 che sembrava aver decretato un importante indebolimento del calcio sudamericano, dal febbraio 1977 era allenato, dopo la sostituzione di [[Oswaldo Brandão]], dal nuovo commissario tecnico [[Cláudio Coutinho]], personaggio di notevole cultura, tecnicamente molto preparato e profondo conoscitore delle nuove tattiche del football moderno. Pur privo di grandi esperienze calcistiche, Coutinho godeva della piena fiducia del presidente della federazione calcistica brasiliana, l'ammiraglio Heleno Nunes<ref>{{cita|Cordolcini|p. 77}}</ref>. Il nuovo commissario tecnico procedette ad un radicale rinnovamento degli organici della nazionale e degli aspetti tecnico-tattici del gioco della selezione; della formazione del 1974 rimasero in squadra solo il portiere [[Leão]] e il centrocampista [[Roberto Rivelino]], peraltro in precarie condizioni fisiche; mentre Coutinho confidava nell'apporto decisivo di alcuni giovani calciatori di grande qualità come [[José Reinaldo de Lima|Reinaldo]], [[Dirceu]], [[Toninho Cerezo]], [[Roberto Dinamite|Roberto]] e [[Zico]]; il commissario tecnico inoltre preferì rinunciare al centrocampista [[Falcão]] preferendo convocare [[Francisco Jesuíno Avanzi|Chicão]]<ref>{{cita|Cordolcini|pp. 77-78}}</ref>. Una serie di brillanti prestazioni della nuova selezione brasiliana durante una ''tournée'' in Europa sembrarono confermare la forza del Brasile rinnovato di Coutinho.
 
L'Olanda era stata la protagonista della rivoluzione calcistica degli anni settanta e il suo [[calcio totale]] aveva impressionato tecnici e pubblico nello sfortunato mondiale del 1974, ma alla vigilia dei campionati argentini la squadra mostrava segni di involuzione del gioco. La rappresentativa olandese inoltre era priva del fuoriclasse Johann Cruijff che aveva deciso di non partecipare temendo per la propria sicurezza fisica, e dell'ottimo centrocampista [[Willem van Hanegem]] che era entrato in contrasto con i compagni per motivi legati ai premi-partita. Il commissario tecnico era l'austriaco [[Ernst Happel]]; austero e rigido fautore della disciplina, Happel era un grande esperto di tattica e aveva rafforzato la solidità difensiva della squadra che era ancora imperniata sul nucleo storico della formazione del 1974: [[Ruud Krol]], [[Johann Neeskens]], [[Rob Rensenbrink]] e [[Johnny Rep]]<ref>{{cita|Cordolcini|pp. 71-72}}</ref>.
 
La Germania Ovest era campione del mondo uscente ed era ancora allenata dall'esperto commissario tecnico [[Helmut Schön]] ma non era più la squadra quasi imbattibile dei primi anni settanta; dopo aver sfiorato nel 1976 di vincere anche i campionati europei, la squadra nazionale tedesca aveva perso alcuni giocatori fondamentali come [[Gerd Müller]], [[Wolfgang Overath]], Paul Breitner e soprattutto [[Franz Beckenbauer]], giocatore di grande personalità e di notevoli qualità tecniche che aveva preferito trasferirsi negli Stati Uniti. La squadra tedesca che giunse in Argentina tuttavia era ancora una formazione valida e temuta, rafforzata da alcuni giovani di promettenti qualità come [[Karl-Heinz Rummenigge]], [[Hansi Müller]], [[Manfred Kaltz]]<ref>{{cita|Cordolcini|p. 67}}</ref>.
 
L'Argentina era padrone di casa e poteva godere di un entusiastico e caloroso supporto da parte del pubblico, ma la squadra era anche sottoposta ad una logorante pressione da parte dell'ambiente calcistico, dell'organizzazione e dello stesso regime militare<ref name="AC61">{{cita|Cordolcini|p. 61}}</ref>. Dopo le tante delusioni e le ripetute sconfitte dell'Argentina nella storia dei campionati mondiali, c'erano grandi aspettative di vittoria. Alla vigilia dell'inizio del torneo i giocatori argentini furono ricevuti alla ''Casa Rosada'' dal generale Videla in persona che tenne un discorso dalle connotazioni militaresche in cui il dittatore paragonava i calciatori ad una "truppa da combattimento" e ad "ambasciatori", auspicava una vittoria per il "popolo argentino" e per il prestigio internazionale argentino; il generale Videla sollecitava quasi la "vittoria ad ogni costo", incitava i calciatori a "sentirsi ed essere realmente vincitori", anche se invitava a tenere un comportamento corretto basato sul ''juego limpio''<ref name="AC61"/><ref>{{cita|Llonto|p. 78}}</ref>. Dall'autunno 1974 il commissario tecnico dell'Argentina era [[César Luis Menotti]], soprannominato ''El Flaco'' (il "secco"), personalità carismatica e austera che aveva imposto le sue idee e costruito lentamente una nazionale imperniata sulla disciplina, sulla coesione, sul gioco offensivo, sul collettivo<ref>{{cita|Cordolcini|p. 50}}</ref>. Menotti, iscritto al [[Partito Comunista Argentino]] e legato strettamente agli ambienti della sinistra, aveva ugualmente la fiducia dei dirigenti sportivi e godeva di piena autonomia. Egli decise di continuare a svolgere il suo incarico nonostante fosse a conoscenza in parte della situazione del paese e comprendesse come potesse divenire uno strumento del potere, ritenendo di avere un impegno morale nei confronti soprattutto del popolo argentino e dei suoi calciatori<ref>{{cita|Llonto|pp. 50-56}}</ref>.
 
Menotti proseguì il suo programma con tenacia ed energia; decise di costruire una squadra compatta, estremamente combattiva, priva di individualismi, imperniata su calciatori dal grande spirito agonistico, come [[Daniel Passarella]] e [[Américo Gallego]]<ref>{{cita|Cordolcini|p. 115}}</ref>, che giocavano nel campionato argentino; tra i calciatori che militavano all'estero solo [[Mario Kempes]], che giocava in Spagna, venne incluso nella formazione; vennero esclusi [[Enrique Wolff]], [[Rubén Ayala]] e [[Osvaldo Piazza]], che giocavano in Europa, e anche, nonostante alcune polemiche di stampa, il giovane e promettente [[Diego Armando Maradona]]<ref>{{cita|Cordolcini|pp. 50-51}}</ref>. [[Norberto Alonso]], sostenuto dai dirigenti, venne incluso ma Menotti era intenzionato a metterlo da parte. La rinuncia di Carrascosa, molto amico di Menotti, venne accettata dal commissario tecnico che richiedeva ai suoi giocatori di "sacrificare tutto, anche la famiglia"<ref>{{cita|Llonto|pp. 48-49}}</ref>.
 
== Fase finale ==
=== Prima fase a gruppi ===
La fase iniziale a gironi fece registrare molti risultati inattesi e fece emergere le qualità di alcune squadre poco considerate alla vigilia.
 
==== Gruppo 1 ====
[[File:Mondiali 1978 - Italia vs Argentina - Claudio Gentile e Mario Kempes.jpg|thumb|Il terzino italiano [[Claudio Gentile]] e la punta argentina [[Mario Kempes]] in lotta sul pallone]]
 
L'{{NazNB|CA|ITA}}, non essendo testa di serie, era stata inserita nel gruppo 1 che teoricamente era il più difficile ed equilibrato. La nazionale italiana era stata clamorosamente eliminata al primo turno nei campionati mondiali di calcio del 1974 e, dopo quel fallimento, aveva intrapreso con molte difficoltà iniziali un profondo e radicale processo di rinnovamento dei giocatori e soprattutto delle caratteristiche tecnico-tattiche del gioco per adeguarsi alla rivoluzione calcistica emersa dai campionati di Germania ad opera soprattutto del calcio europeo.
 
Il commissario tecnico italiano [[Enzo Bearzot]] presentò quindi in Argentina una squadra nuova e ricca di giovani, capace di eliminare l'Inghilterra nelle qualificazioni, imperniata sull'asse portante del [[Juventus Football Club e Nazionale di calcio dell'Italia#Anni settanta e ottanta: il ''Blocco-Juve''|blocco-Juve]]: [[Dino Zoff]], [[Gaetano Scirea]], [[Claudio Gentile]], [[Antonello Cuccureddu]], [[Franco Causio]], [[Romeo Benetti]], [[Marco Tardelli]] e [[Roberto Bettega]].<ref>{{cita news|autore=Luca Curino|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2009/settembre/02/Una_Ital_Juve_record_ottobre_ga_10_090902033.shtml|titolo=Una Ital-Juve da record. A ottobre in 9 con Amauri|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=2 settembre 2009}}</ref>. Alla vigilia della manifestazione tuttavia non erano mancate le polemiche giornalistiche per un presunto decadimento della forma della squadra che aveva chiuso con un deludente 0-0 tra i fischi del pubblico l'ultima amichevole prima del mondiale giocata contro la Jugoslavia a Roma. Bearzot decise quindi in ''extremis'' di modificare la formazione della squadra inserendo tra i titolari il giovane difensore [[Antonio Cabrini]] e l'attaccante [[Paolo Rossi (calciatore 1956)|Paolo Rossi]], il capocannoniere dell'ultimo campionato italiano.
 
L'Italia mostrò un gioco sorprendentemente brillante e offensivo nelle tre partite del girone che vinse a punteggio pieno battendo la Francia per 2-1 con reti di Paolo Rossi e [[Renato Zaccarelli]], pur avendo subito un gol di [[Bernard Lacombe]] dopo pochi secondi dall'inizio della gara, l'Ungheria per 3-1 con gol di Paolo Rossi, Roberto Bettega e Romeo Benetti, e i padroni di casa per 1-0<ref>{{cita|Cordolcini|p. 64}}</ref>. L'altra qualificata del girone fu l'Argentina che mostrò nelle tre partite grande spirito agonistico; fortemente supportata dal pubblico la squadra di casa godette di arbitraggi favorevoli nelle prime due partite. Con l'Ungheria l'arbitro Garrido consentì il gioco duro argentino e nei minuti finali della gara espulse due giocatori ungheresi. Gli argentini, nervosi e tesi, subirono nei primi minuti il gol dell'ungherese Csapo, pareggiarono quasi subito con il centravanti [[Leopoldo Luque]] ma dovettero attendere la parte finale del secondo tempo per passare in vantaggio 2-1 con [[Daniel Bertoni]]<ref name="AC62">{{cita|Cordolcini|p. 62}}</ref>. Nella seconda gara la squadra allenata dal commissario tecnico [[César Luis Menotti]] fu messa in difficoltà anche dalla Francia; un rigore estremamente dubbio concesso dall'arbitro Dubach per un fallo di mano del tutto involontario di [[Marius Tresor]] consentì agli argentini di passare in vantaggio con il capitano [[Daniel Passarella]]<ref>{{cita|Llonto|pp. 85-86}}</ref>; nel secondo tempo i francesi ebbero molte occasioni e pareggiarono con [[Michel Platini]]; la partita fu decisa a favore dell'Argentina da un altro gol di Leopoldo Luque con un gran tiro di destro dal limite dell'area<ref name="AC62"/>. I francesi si videro negare un rigore per fallo su [[Didier Six]] e gli argentini vinsero ancora per 2-1<ref name="AC62"/>.
 
La squadra di casa venne tuttavia sconfitta nella terza gara dall'Italia per 1-0 con uno splendido gol di Bettega e quindi si classificò seconda nel girone perdendo il diritto di giocare i successivi incontri a Buenos Aires.
 
==== Gruppo 2 ====
[[File:Mondiali 1978 - Polonia - Grzegorz Lato e Adam Nawałka.jpg|thumb|left|I polacchi [[Grzegorz Lato]] e [[Adam Nawałka]] in elevazione]]
 
Nel gruppo 2 i campioni del mondo uscenti della Germania Ovest evidenziarono, dopo l'abbandono della nazionale da parte di giocatori di grande qualità come [[Franz Beckenbauer]] e [[Gerd Müller]], un chiaro indebolimento complessivo; i tedeschi occidentali pareggiarono con un deludente 0-0 la partita inaugurale con la Polonia e vinsero solo la partita con il Messico con un netto 6-0 con una doppietta del promettente [[Karl-Heinz Rummenigge]]. Nel terzo incontro pareggiarono ancora per 0-0 con la modesta Tunisia e quindi si classificarono secondi nel girone.
 
Il gruppo venne vinto dalla Polonia che manteneva ancora l'ossatura di fondo della famosa formazione del mondiale 1974 che si era classificata terza; i polacchi dopo il pareggio inaugurale, sconfissero la Tunisia 1-0 e il Messico per 3-1 con due gol del giovane [[Zbigniew Boniek]]. La Tunisia venne eliminata, ma battendo per 3-1 il {{NazNB|CA|MEX}} ottenne la prima vittoria di una squadra [[africa]]na in un campionato mondiale; il Messico giunse ultimo con tre sconfitte.
 
==== Gruppo 3 ====
Anche le altre squadre teoricamente favorite incontrarono notevoli difficoltà durante i gironi della prima fase. Il Brasile mostrò un'inattesa sterilità realizzativa e mise a segno solo due reti in tre partite giungendo secondo nel gruppo 3 dietro la sorprendente Austria.
 
==== Gruppo 4 ====
Nel gruppo 4 l'Olanda, che pur priva del suo miglior giocatore, Johan Cruijff, era vicecampione del mondo e la protagonista della rivoluzione tecnico-tattica del cosiddetto "calcio totale", rischiò addirittura l'eliminazione al primo turno; dopo una vittoria e un pareggio venne sconfitta nel terzo incontro dalla {{NazNB|CA|SCO}} per 3-2 e riuscì a classificarsi seconda nel girone dietro il {{NazNB|CA|PER}} solo grazie ad una migliore differenza reti. Durante la partita persa con la Scozia peraltro l'attaccante olandese [[Rob Rensenbrink]] mise a segno su calcio di rigore il gol numero 1.000 della storia dei mondiali.
 
=== Seconda fase a gruppi ===
==== Gruppo A ====
L'Italia proseguì il proprio cammino in un girone con Germania Ovest, Austria e Olanda: gli Azzurri pareggiarono senza reti contro i tedeschi (colpendo vari legni e sfiorando la rete con un tiro di Bettega respinto sulla linea da [[Berti Vogts]]) per poi battere l'Austria con gol di [[Paolo Rossi (calciatore 1956)|Paolo Rossi]]. L'ultimo incontro con l'Olanda vide l'Italia passare in vantaggio per l'autorete di [[Ernie Brandts]], che segnò poi il pareggio: gli olandesi s'imposero con la rete di [[Arie Haan]] che, così come Brandts, andò a segno con una conclusione da fuori area. Gli ''orange'' accedettero per la seconda volta consecutiva alla finale, mentre agli italiani rimase per finale di consolazione; la gara tra Austria e Germania, finita 3-2, passò alla storia come il [[miracolo di Córdoba]].
 
==== Gruppo B ====
Il Gruppo B fu caratterizzato dagli episodi più controversi del Mondiale. Nei primi turni di gara il Brasile mostrò un netto miglioramento del gioco e della capacità realizzativa; il commissario tecnico Coutinho aveva profondamento modificato la formazione, escludendo veterani come Rivelino e dando fiducia a giocatori giovani come Toninho Cerezo, Batista, Roberto e Zico. I verdeoro sconfissero nettamente 3-0 il Perù con doppietta di Dirceu e rigore di Zico; i peruviani, dopo i brillanti risultati del primo turno, apparvero molto più deboli<ref>{{cita|Bocchio, Tosco|pp. 276-277}}</ref>. Nell'altra partita l'Argentina, nello stadio di Rosario in un clima di grande entusiasmo, batté faticosamente 2-0 la solida Polonia che, dopo essere passata in svantaggio per un gol di testa di Mario Kempes, fallì un calcio di rigore per un vistoso fallo di mano argentino sulla linea di porta. Deyna si face parare il tiro dall'ottimo portiere argentino Fillol; nella ripresa Kempes siglò il raddoppio in contropiede.<ref>{{cita|Bocchio, Tosco|p. 276}}</ref>
 
Nel secondo turno di gare si giocò la sfida diretta tra Argentina e Brasile che tuttavia si concluse con uno 0-0, dopo un incontro equilibrato dominato dalle difese delle due squadre. Divenne quindi decisivo l'ultimo turno di gare con la sfida tra brasiliani e polacchi nello stadio di Mendoza alle ore 16.45 e la successiva partita tra argentini e peruviani a Rosario alle ore 19.15; il Perù, sconfitto anche dalla Polonia per 1-0 nella seconda gara era comunque già eliminato. A Mendoza Brasile e Polonia giocarono una partita spettacolare e combattuta che si concluse alla fine 3-1 per i sudamericani; decisiva fu la doppietta di Roberto nel secondo tempo dopo che nel primo tempo al gol su tiro dalla lunga distanza di Nelinho aveva replicato il pareggio di Lato.<ref name="BT277">{{cita|Bocchio, Tosco|p. 277}}</ref>
 
Per arrivare in finale quindi l'Argentina avrebbe dovuto battere il Perù con almeno quattro reti di scarto e il commissario tecnico Menotti mise in campo una squadra con quattro attaccanti, Kempes, Luque, Ortiz e Bertoni. La partita fu caratterizzata ancor prima del suo inizio da episodi incresciosi e sospetti. In sede di critica successiva ai fatti, alcuni autori hanno rivelato che sarebbero giunte pressioni ai giocatori peruviani sia da parte argentina che brasiliana; inoltre si è scritto di finanziamenti erogati al Perù dall'Argentina e di stretti legami del presidente peruviano con la giunta militare argentina.<ref name="BT277"/>
 
La notte precedente la partita, i peruviani furono disturbati in albergo dal comportamento dei tifosi locali; il giorno della gara l'autobus con i giocatori peruviani impiegò due ore per coprire il tragitto, in teoria di quindici minuti, fino allo stadio e alla fine si sarebbe fermato davanti alla curva argentina.<ref>{{cita|Bocchio, Tosco|p. 278}}</ref> La partita, giocata a Rosario in un clima incandescente, inizialmente non fu sfavorevole al Perù che colpì anche un palo, ma gli argentini già nel primo tempo segnarono due reti; l'Argentina vinse alla fine per 6-0 con doppiette di Kempes e Luque e gol di Tarantini e Housemann. Il portiere Quiroga, argentino di Rosario naturalizzato peruviano, non giocò una grande partita e commise alcuni errori, divenendo il bersaglio di aspre polemiche: entrambe le squadre negarono qualsiasi tentativo di [[combine]] e la partita fu rinominata "mermelada peruana" ("marmellata peruviana").<ref>{{cita|Bocchio, Tosco|pp. 277-278}}</ref>In virtù del risultato, l'Argentina approdò quindi in finale.
 
=== Finali ===
==== Finale per il terzo posto ====
Nella finale per il terzo posto l'Italia si portò in vantaggio con Causio al 38' del primo tempo e poco dopo colpì anche una traversa e un palo. Ma nella ripresa mostrò, come in parte già accaduto nella partita con l'Olanda, segni di deterioramento della condizione fisica e subì le reti di Nelinho al 63' con uno spettacolare tiro a effetto da fuori area, e di Dirceu al 70' con un altro potente tiro dal limite dell'area. Il Brasile quindi raggiunse il terzo posto, tuttavia l'Italia ricevette elogi per i risultati ottenuti e per il gioco offensivo mostrato per gran parte del torneo. Il portiere italiano Dino Zoff venne peraltro fortemente criticato per aver subito nelle ultime due partite quattro reti con tiri dalla grande distanza.
 
==== Finale per il primo posto ====
{{vedi anche|Finale del campionato mondiale di calcio 1978}}
[[File:Passarella world cup.jpg|thumb|Il capitano argentino [[Daniel Passarella]] alza la Coppa del Mondo FIFA al termine della finale di Buenos Aires del 25 giugno 1978]]
 
La finalissima venne giocata il 25 giugno a [[Buenos Aires]] nello stadio ''Monumental'' inondato dai tifosi con coriandoli e rotoli di carta, in un'atmosfera di forte tensione e di fervore nazionalistico argentino.<ref>{{cita|Llonto|p. 192}}</ref> La partita ebbe inizio con alcuni minuti di ritardo per il problema sollevato dai calciatori argentini a causa della vistosa fasciatura al polso e alla mano destra portata da [[René van de Kerkhof]] da loro ritenuta pericolosa; dopo vivaci discussioni, l'insistenza del capitano argentino Passarella e le proteste olandesi per l'atteggimento argentino, la fasciatura venne sommariamente modificata e l'arbitro italiano [[Sergio Gonella]] poté dare inizio alla partita.<ref>{{cita|Cordolcini|p. 85}}</ref>
 
I padroni di casa vinsero per 3-1 dopo una partita drammatica e aspramente combattuta: dopo il vantaggio argentino con la rete alla fine del primo tempo del capocannoniere [[Mario Kempes]] dalla corta distanza dopo un'incursione veloce in area di rigore, durante il secondo tempo gli olandesi cercarono ripetutamente il gol senza successo fino al pareggio all'81' minuto su colpo di testa in area di [[Dick Nanninga]] da poco entrato in campo al posto di Rep. Al novantesimo minuto [[Rob Rensenbrink]] colpì a distanza ravvicinata il palo della porta argentina sfiorando una clamorosa vittoria in ''extremis.''<ref>{{cita|Cordolcini|pp. 85-88}}</ref>
 
Nei tempi supplementari, in un ambiente sempre più surriscaldato, gli argentini ebbero infine la meglio con il secondo gol di Kempes dopo una confusa mischia in area e con il definitivo gol del 3-1 realizzato da [[Daniel Bertoni]] con un tiro in diagonale dalla corta distanza dopo un contropiede veloce, gli ultimi minuti furono giocati in un'atmosfera di straordinaria euforia patriottica del pubblico dello stadio ''Monumental.''<ref>{{cita|Llonto|pp. 193-194}}</ref>
 
La gara fu caratterizzata dall'estremo agonismo, dal gioco frammentario e a tratti violento, dall'acceso tifo del pubblico argentino. L'arbitraggio di Gonella venne ritenuto dalla critica sportiva insufficiente e venne fortemente contestato dalla squadra olandese; in particolare nei tempi supplementari la partita divenne caotica e molto dura; le due squadre praticarono un gioco estremamente falloso; gli argentini assunsero atteggiamenti ostruzionistici per guadagnare tempo.<ref>{{cita|Cordolcini|pp. 86-88}}</ref> Secondo gli olandesi non vennero sanzionati alcuni episodi di violenza da parte argentina, come la gomitata di [[Daniel Passarella]] a [[Johan Neeskens]]. Gli olandesi però risposero colpo su colpo, tant'é che gli argentini Tarantini (gomitata di [[Johan Neeskens]]) e Luque terminarono la partita con le magliette sporche di sangue. Ciò nonostante non vennero comminate espulsioni, seppure la partita fu giocata in maniera violenta da entrambe le parti.<ref name="A. Cordolcini, p. 88">{{cita|Cordolcini|p. 88}}</ref>
 
Molto irritati per l'arbitraggio di Gonella,<ref name="A. Cordolcini, p. 88"/> considerato permissivo e favorevole agli argentini, gli olandesi abbandonarono il campo al termine della partita e rifiutarono di ricevere il premio per il secondo posto;<ref>{{cita|Bocchio, Tosco|pp. 279-280}}</ref> da par loro gli argentini fecero notare come il gol olandese nacque da un tocco di braccio sulla tre quarti ''orange'', giudicato involontario. Il trofeo venne consegnato, in un'atmosfera di straordinario entusiasmo patriottico del pubblico, al capitano argentino Passarella personalmente dal capo della giunta militare, il generale [[Jorge Videla]], presente allo stadio insieme ad altre personalità del regime.
 
== Squadre partecipanti ==
{| class="wikitable sortable"
|-
!Pr.
!width = 21%|Squadra
!Data di qualificazione certa
!Confederazione
!width = 19%|Partecipante in quanto
!Partecipazioni precedenti al torneo
!Ultima presenza
|-
| 1 || {{Naz|CA|ARG}} || 6 luglio 1966 || [[Confederación sudamericana de Fútbol|CONMEBOL]] || Rappresentativa della nazione organizzatrice della fase finale || 6 (1930, 1934, 1958, 1962, 1966, 1974) || [[Campionato mondiale di calcio 1974|Germania Ovest 1974]]
|-
| 2 || {{Naz|CA|FRG}} || 7 luglio 1974 || [[Union of European Football Associations|UEFA]] || Paese detentore del titolo || 8 (1934, 1938, '''1954''', 1958, 1962, 1966, 1970, '''''1974''''') || [[Campionato mondiale di calcio 1974|Germania Ovest 1974]]
|-
| 3 || {{Naz|CA|BRA 1968-1992}} || 14 luglio 1977 || [[Confederación sudamericana de Fútbol|CONMEBOL]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - CONMEBOL#Secondo turno|Vincitrice del Secondo turno (CONMEBOL)]] || 10 (1930, 1934, 1938, ''1950'', 1954, '''1958''', '''1962''', 1966, '''1970''', 1974) || [[Campionato mondiale di calcio 1974|Germania Ovest 1974]]
|-
| 4 || {{Naz|CA|PER}} || 17 luglio 1977 || [[Confederación sudamericana de Fútbol|CONMEBOL]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - CONMEBOL#Secondo turno|Seconda classificata del Secondo turno (CONMEBOL)]] || 2 (1930, 1970) || [[Campionato mondiale di calcio 1970|Messico 1970]]
|-
| 5 || {{Naz|CA|SCO}} || 12 ottobre 1977 || [[Union of European Football Associations|UEFA]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - UEFA#Gruppo 7|Vincitrice del Gruppo 7 (UEFA)]] || 3 (1954, 1958, 1974) || [[Campionato mondiale di calcio 1974|Germania Ovest 1974]]
|-
| 6 || {{Naz|CA|MEX}} || 22 ottobre 1977 || [[Confederation of North, Central America and Caribbean Association Football|CONCACAF]] || [[Campionato CONCACAF 1977|Vincitrice del Campionato CONCACAF 1977]] || 7 (1930, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966, ''1970'') || [[Campionato mondiale di calcio 1970|Messico 1970]]
|-
| 7 || {{Naz|CA|NLD}} || 26 ottobre 1977 || [[Union of European Football Associations|UEFA]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - UEFA#Gruppo 4|Vincitrice del Gruppo 4 (UEFA)]] || 3 (1934, 1938, 1974) || [[Campionato mondiale di calcio 1974|Germania Ovest 1974]]
|-
| 8 || {{Naz|CA|POL}} || 29 ottobre 1977 || [[Union of European Football Associations|UEFA]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - UEFA#Gruppo 1|Vincitrice del Gruppo 1 (UEFA)]] || 2 (1938, 1974) || [[Campionato mondiale di calcio 1974|Germania Ovest 1974]]
|-
| 9 || {{Naz|CA|SWE}} || 30 ottobre 1977 || [[Union of European Football Associations|UEFA]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - UEFA#Gruppo 6|Vincitrice del Gruppo 6 (UEFA)]] || 6 (1934, 1938, 1950, ''1958'', 1970, 1974) || [[Campionato mondiale di calcio 1974|Germania Ovest 1974]]
|-
| 10 || {{Naz|CA|AUT}} || 30 ottobre 1977 || [[Union of European Football Associations|UEFA]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - UEFA#Gruppo 3|Vincitrice del Gruppo 3 (UEFA)]] || 3 (1934, 1954, 1958) || [[Campionato mondiale di calcio 1958|Svezia 1958]]
|-
| 11 || {{Naz|CA|FRA}} || 16 novembre 1977 || [[Union of European Football Associations|UEFA]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - UEFA#Gruppo 5|Vincitrice del Gruppo 5 (UEFA)]] || 6 (1930, 1934, ''1938'', 1954, 1958, 1966) || [[Campionato mondiale di calcio 1966|Inghilterra 1966]]
|-
| 12 || {{Naz|CA|ESP 1977-1981}} || 30 novembre 1977 || [[Union of European Football Associations|UEFA]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - UEFA#Gruppo 8|Vincitrice del Gruppo 8 (UEFA)]] || 4 (1934, 1950, 1962, 1966) || [[Campionato mondiale di calcio 1966|Inghilterra 1966]]
|-
| 13 || {{Naz|CA|HUN 1957-1989}} || 30 novembre 1977 || [[Union of European Football Associations|UEFA]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978#Spareggio CONMEBOL-UEFA|Vincitrice dello Spareggio CONMEBOL-UEFA]] || 6 (1934, 1938, 1954, 1958, 1962, 1966) || [[Campionato mondiale di calcio 1966|Inghilterra 1966]]
|-
| 14 || {{Naz|CA|IRN 1964-1979}} || 3 dicembre 1977 || [[Asian Football Confederation|AFC]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - AFC e OFC#Secondo Turno (AFC-OFC)|Vincitrice del Secondo Turno (AFC-OFC)]] || − || Esordiente
|-
| 15 || {{Naz|CA|ITA}} || 3 dicembre 1977 || [[Union of European Football Associations|UEFA]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - UEFA#Gruppo 2|Vincitrice del Gruppo 2 (UEFA)]] || 8 ('''''1934''''', '''1938''', 1950, 1954, 1962, 1966, 1970, 1974) || [[Campionato mondiale di calcio 1974|Germania Ovest 1974]]
|-
| 16 || {{Naz|CA|TUN}} || 11 dicembre 1977 || [[Confédération Africaine de Football|CAF]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - CAF#Quinto Turno|Vincitrice del Quinto Turno (CAF)]] || − || Esordiente
|-
|}
 
== Convocazioni ==
{{vedi anche|Convocazioni per il campionato mondiale di calcio 1978}}
 
== Stadi ==
Delle 6 sedi utilizzate, lo stadio nazionale argentino, l'Estadio Monumental di Buenos Aires è stato il luogo più grande e più utilizzato, ospitando 9 partite in totale, inclusa la finale. Lo stadio Carreras di Cordoba ha ospitato 8 partite, gli stadi di Mendoza, Rosario e Mar del Plata hanno ospitato 6 partite e lo stadio Jose Amalfitani di Buenos Aires ha ospitato 3 partite. Lo stadio Minella di Mar del Plata è stato pesantemente criticato a causa del suo pessimo tiroterreno di gioco, che è stato giudicato "«quasi ingiocabile"»; mentre lo stadio Amalfitani di Buenos Aires, lo stadio meno utilizzato per questo torneo, è stato elogiato per il suo ottimo piazzamento.
 
Il Brasile è stato costretto dagli organizzatori del torneo a giocare tutte e tre le sue prime partite del girone a Mar del Plata.
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|}
 
== LeSquadre partitepartecipanti ==
{{vedi anche|Convocazioni per il campionato mondiale di calcio 1978}}
=== Prima fase a gruppi ===
{| class="wikitable sortable"
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!Pr.
!width = 21%|Squadra
!Data di qualificazione certa
!Confederazione
!width = 19%|Partecipante in quanto
!Partecipazioni precedenti al torneo
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| 1 || {{Naz|CA|ARG|M}} || 6 luglio [[1966]] || [[Confederación sudamericana de Fútbol|CONMEBOL]] || Rappresentativa della nazione organizzatrice della fase finale || 6 (1930, 1934, 1958, 1962, 1966, 1974)
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| 2 || {{Naz|CA|FRG|M}} || 7 luglio [[1974]] || [[UEFA]] || Paese detentore del titolo || 8 (1934, 1938, '''1954''', 1958, 1962, 1966, 1970, '''''1974''''')
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| 3 || {{Naz|CA|BRA 1968-1992|M}} || 14 luglio [[1977]] || [[Confederación sudamericana de Fútbol|CONMEBOL]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - CONMEBOL#Secondo turno|Vincitrice del Secondo turno (CONMEBOL)]] || 10 (1930, 1934, 1938, ''1950'', 1954, '''1958''', '''1962''', 1966, '''1970''', 1974)
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| 4 || {{Naz|CA|PER|M}} || 17 luglio [[1977]] || [[Confederación sudamericana de Fútbol|CONMEBOL]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - CONMEBOL#Secondo turno|Seconda classificata del Secondo turno (CONMEBOL)]] || 2 (1930, 1970)
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| 5 || {{Naz|CA|SCO|M}} || 12 ottobre [[1977]] || [[UEFA]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - UEFA#Gruppo 7|Vincitrice del Gruppo 7 (UEFA)]] || 3 (1954, 1958, 1974)
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| 6 || {{Naz|CA|MEX|M}} || 22 ottobre [[1977]] || [[Confederation of North, Central America and Caribbean Association Football|CONCACAF]] || [[Campionato CONCACAF 1977|Vincitrice del Campionato CONCACAF 1977]] || 7 (1930, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966, ''1970'')
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| 7 || {{Naz|CA|NLD|M}} || 26 ottobre [[1977]] || [[UEFA]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - UEFA#Gruppo 4|Vincitrice del Gruppo 4 (UEFA)]] || 3 (1934, 1938, 1974)
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| 8 || {{Naz|CA|POL|M}} || 29 ottobre [[1977]] || [[UEFA]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - UEFA#Gruppo 1|Vincitrice del Gruppo 1 (UEFA)]] || 2 (1938, 1974)
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| 9 || {{Naz|CA|SWE|M}} || 30 ottobre [[1977]] || [[UEFA]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - UEFA#Gruppo 6|Vincitrice del Gruppo 6 (UEFA)]] || 6 (1934, 1938, 1950, ''1958'', 1970, 1974)
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| 10 || {{Naz|CA|AUT|M}} || 30 ottobre [[1977]] || [[UEFA]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - UEFA#Gruppo 3|Vincitrice del Gruppo 3 (UEFA)]] || 3 (1934, 1954, 1958)
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| 11 || {{Naz|CA|FRA|M}} || 16 novembre [[1977]] || [[UEFA]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - UEFA#Gruppo 5|Vincitrice del Gruppo 5 (UEFA)]] || 6 (1930, 1934, ''1938'', 1954, 1958, 1966)
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| 12 || {{Naz|CA|ESP 1977-1981|M}} || 30 novembre [[1977]] || [[UEFA]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - UEFA#Gruppo 8|Vincitrice del Gruppo 8 (UEFA)]] || 4 (1934, 1950, 1962, 1966)
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| 13 || {{Naz|CA|HUN 1957-1989|M}} || 30 novembre [[1977]] || [[UEFA]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978#Spareggio CONMEBOL-UEFA|Vincitrice dello Spareggio CONMEBOL-UEFA]] || 6 (1934, 1938, 1954, 1958, 1962, 1966)
|-
| 14 || {{Naz|CA|IRN 1964-1979|M}} || 3 dicembre [[1977]] || [[Asian Football Confederation|AFC]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - AFC e OFC#Secondo Turno (AFC-OFC)|Vincitrice del Secondo Turno (AFC-OFC)]] || −
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| 15 || {{Naz|CA|ITA|M}} || 3 dicembre [[1977]] || [[UEFA]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - UEFA#Gruppo 2|Vincitrice del Gruppo 2 (UEFA)]] || 8 ('''''1934''''', '''1938''', 1950, 1954, 1962, 1966, 1970, 1974)
|-
| 16 || {{Naz|CA|TUN 1959-1999|M}} || 11 dicembre [[1977]] || [[Confédération Africaine de Football|CAF]] || [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - CAF#Quinto Turno|Vincitrice del Quinto Turno (CAF)]] || −
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|}
 
'''''Nota bene:''''' ''nella sezione "partecipazioni precedenti al torneo", le date in grassetto indicano che la nazione ha vinto quella edizione del torneo, mentre le date in corsivo indicano la nazione ospitante.''
 
[[File:1978 world cup.png|thumb|upright=1.8|Le nazioni partecipanti ai campionati mondiali del 1978 con l'indicazione del piazzamento raggiunto al termine del torneo.]]
 
Alla vigilia della competizione le squadre più accreditate dalla critica per la vittoria finale erano il Brasile, i Paesi Bassi, la Germania Ovest, campione del mondo uscente, l'Argentina padrona di casa.<ref>{{cita|Ormezzano, Colombero|p. 54}}.</ref>
 
Il Brasile, reduce dal deludente campionato del mondo del 1974 che sembrava aver decretato un importante indebolimento del calcio sudamericano, dal febbraio 1977 era allenato, dopo la sostituzione di [[Oswaldo Brandão]], dal nuovo commissario tecnico [[Cláudio Coutinho]], personaggio di notevole cultura, tecnicamente molto preparato e profondo conoscitore delle nuove tattiche del football moderno. Pur privo di grandi esperienze calcistiche, Coutinho godeva della piena fiducia del presidente della federazione calcistica brasiliana, l'ammiraglio Heleno Nunes.<ref>{{cita|Cordolcini|p. 77}}.</ref> Il nuovo commissario tecnico procedette a un radicale rinnovamento degli organici della nazionale e degli aspetti tecnico-tattici del gioco della selezione; della formazione del 1974 rimasero in squadra solo il portiere [[Émerson Leão|Leão]] e il centrocampista [[Roberto Rivelino]], peraltro in precarie condizioni fisiche, mentre Coutinho confidava nell'apporto decisivo di alcuni giovani calciatori di grande qualità come [[José Reinaldo de Lima|Reinaldo]], [[Dirceu]], [[Toninho Cerezo]], [[Roberto Dinamite|Roberto]] e [[Zico]]; il commissario tecnico inoltre preferì rinunciare al centrocampista [[Paulo Roberto Falcão|Falcão]], preferendo convocare [[Francisco Jesuíno Avanzi|Chicão]].<ref>{{cita|Cordolcini|pp. 77-78}}.</ref> Una serie di brillanti prestazioni della nuova selezione brasiliana durante una ''tournée'' in Europa sembrarono confermare la forza del Brasile rinnovato di Coutinho.
 
I Paesi Bassi erano stati protagonisti della rivoluzione calcistica degli anni 70 e il loro [[calcio totale]] aveva impressionato tecnici e pubblico nello sfortunato mondiale del 1974, ma alla vigilia dei campionati argentini la squadra mostrava segni di involuzione del gioco. La rappresentativa olandese inoltre era priva del fuoriclasse Johann Cruijff che aveva deciso di non partecipare temendo per la propria sicurezza fisica, e dell'ottimo centrocampista [[Willem van Hanegem]] che era entrato in contrasto con i compagni per motivi legati ai premi-partita. Il commissario tecnico era l'austriaco [[Ernst Happel]]; austero e rigido fautore della disciplina, Happel era un grande esperto di tattica e aveva rafforzato la solidità difensiva della squadra che era ancora imperniata sul nucleo storico della formazione del 1974: [[Ruud Krol]], [[Johann Neeskens]], [[Rob Rensenbrink]] e [[Johnny Rep]].<ref>{{cita|Cordolcini|pp. 71-72}}.</ref>
 
La Germania Ovest, campione del mondo uscente, era ancora allenata dall'esperto commissario tecnico [[Helmut Schön]], ma non era più la squadra imbattibile della prima metà del decennio, quando era riuscita a vincere in sequenza il {{EC|1972}} e il {{WC|1974}}; infatti, dopo aver sfiorato la seconda vittoria continentale al {{EC|1976}}, la nazionale tedesca aveva perso alcuni giocatori fondamentali come [[Gerd Müller]], [[Wolfgang Overath]], [[Paul Breitner]] e soprattutto [[Franz Beckenbauer]], giocatore di grande personalità e di notevoli qualità tecniche che aveva preferito trasferirsi negli Stati Uniti. La squadra tedesca che giunse in Argentina tuttavia era ancora una formazione valida e temuta, rafforzata da alcuni giovani di promettenti qualità come [[Karl-Heinz Rummenigge]], [[Hansi Müller]], [[Manfred Kaltz]].<ref>{{cita|Cordolcini|p. 67}}.</ref>
 
L'Argentina era padrona di casa e poteva godere di un entusiastico e caloroso supporto da parte del pubblico, ma la squadra era anche sottoposta a una logorante pressione da parte dell'ambiente calcistico, dell'organizzazione e dello stesso regime militare.<ref name="AC61">{{cita|Cordolcini|p. 61}}.</ref> Dopo le tante delusioni e le ripetute sconfitte dell'Argentina nella storia dei campionati mondiali, c'erano grandi aspettative di vittoria. Alla vigilia dell'inizio del torneo i giocatori argentini furono ricevuti alla ''Casa Rosada'' dal generale Videla in persona che tenne un discorso dalle connotazioni militaresche in cui il dittatore paragonava i calciatori a una «truppa da combattimento» e ad «ambasciatori», auspicava una vittoria per il «popolo argentino» e per il prestigio internazionale argentino; il generale Videla sollecitava quasi la «vittoria a ogni costo», incitava i calciatori a «sentirsi ed essere realmente vincitori», anche se invitava a tenere un comportamento corretto basato sul ''juego limpio''.<ref name="AC61"/><ref>{{cita|Llonto|p. 78}}.</ref> Dall'autunno 1974 il commissario tecnico dell'Argentina era [[César Luis Menotti]], soprannominato ''El Flaco'' (il "secco"), personalità carismatica e austera che aveva imposto le sue idee e costruito lentamente una nazionale imperniata sulla disciplina, sulla coesione, sul gioco offensivo, sul collettivo.<ref>{{cita|Cordolcini|p. 50}}.</ref> Menotti, iscritto al [[Partito Comunista Argentino]] e legato strettamente agli ambienti della sinistra, aveva ugualmente la fiducia dei dirigenti sportivi e godeva di piena autonomia. Egli decise di continuare a svolgere il suo incarico nonostante fosse a conoscenza in parte della situazione del paese e comprendesse come potesse divenire uno strumento del potere, ritenendo di avere un impegno morale nei confronti soprattutto del popolo argentino e dei suoi calciatori.<ref>{{cita|Llonto|pp. 50-56}}.</ref>
 
Menotti proseguì il suo programma con tenacia ed energia; decise di costruire una squadra compatta, estremamente combattiva, priva di individualismi, imperniata su calciatori dal grande spirito agonistico, come [[Daniel Passarella]] e [[Américo Gallego]],<ref>{{cita|Cordolcini|p. 115}}.</ref> che giocavano nel campionato argentino; tra i calciatori che militavano all'estero solo [[Mario Kempes]], che giocava in Spagna, venne incluso nella formazione; vennero esclusi [[Enrique Wolff]], [[Rubén Ayala]] e [[Osvaldo Piazza]], che giocavano in Europa, e anche, nonostante alcune polemiche di stampa, il giovane e promettente [[Diego Armando Maradona]].<ref>{{cita|Cordolcini|pp. 50-51}}.</ref> [[Norberto Alonso]], sostenuto dai dirigenti, venne incluso ma Menotti era intenzionato a metterlo da parte. La rinuncia di Carrascosa, molto amico di Menotti, venne accettata dal commissario tecnico che richiedeva ai suoi giocatori di «sacrificare tutto, anche la famiglia».<ref>{{cita|Llonto|pp. 48-49}}.</ref>
 
=== Qualificazioni ===
{{Vedi anche|Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978}}
[[File:1978 world cup qualification.png|thumb|left|upright=1.8|Le nazioni qualificate, in blu]]
 
Le qualificazioni al campionato mondiale di calcio di Argentina 1978 videro l'iscrizione di centosei squadre nazionali, mentre il torneo finale ne prevedeva la partecipazione di sedici. Essendo già qualificate di diritto l'{{NazNB|CA|ARG|M}}, paese organizzatore e la {{NazNB|CA|FRG|M}}, campione in carica, erano disponibili solo quattordici posti, che sarebbero stati assegnati alle selezioni nazionali vincitrici dei vari raggruppamenti di qualificazione. Si trattò in assoluto, nel rapporto tra squadre iscritte e posti disponibili, del torneo di più difficile qualificazione della storia dei mondiali di calcio.<ref>{{cita|Cordolcini|p. 52}}.</ref>
 
Furono assegnati [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - UEFA|otto posti alla zona UEFA]], ma a sorpresa mancavano i [[Campionato europeo di calcio 1976|campioni d'Europa]] della {{NazNB|CA|CSK|M}} e, ancora una volta, l'{{NazNB|CA|ENG|M}}; quest'ultima, inserita nel gruppo 2 con l'{{NazNB|CA|ITA|M}}, finì infatti a pari punti con gli ''Azzurri'', ma con una peggior [[differenza reti]]. Agevole fu il compito dei {{NazNB|CA|NLD|M}} e della {{NazNB|CA|SWE|M}}, mentre particolarmente combattuti furono, oltre al gruppo dell'Italia, i gironi che promossero la {{NazNB|CA|FRA|M}}, la {{NazNB|CA|POL|M}}, la {{NazNB|CA|ESP|M}}, l'{{NazNB|CA|AUT|M}} e la {{NazNB|CA|SCO|M}}. L'{{NazNB|CA|HUN|M}}, che vinse il proprio girone davanti all'{{NazNB|CA|SUN|M}}, dovette invece, come peggior vincente, disputare [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978#Spareggio CONMEBOL-UEFA|uno spareggio intercontinentale]] contro la {{NazNB|CA|BOL|M}}, vincendolo nettamente. [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - CONMEBOL|Per il CONMEBOL]] si qualificarono invece {{NazNB|CA|BRA|M}} e {{NazNB|CA|PER|M}}, mentre per il Nord e Centro America si qualificò il {{NazNB|CA|MEX|M}}, che ebbe il vantaggio di ospitare le partite del [[Campionato CONCACAF 1977|girone finale a sei squadre]]. In [[Africa]] la {{NazNB|CA|TUN|M}} prevalse su {{NazNB|CA|NGA|M}} ed {{NazNB|CA|EGY|M}} in un [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - CAF#Quinto Turno|combattuto girone finale a tre]], mentre in [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1978 - AFC e OFC|Asia e Oceania]] a prevalere fu l'{{NazNB|CA|IRN|M}}.
 
Alla luce di queste partecipazioni ci furono due nazioni esordienti, la Tunisia e l'Iran, invece tre, Francia, Spagna e Ungheria, disputarono il loro ultimo mondiale [[Campionato mondiale di calcio 1966|nel 1966]], e l'Austria addirittura [[Campionato mondiale di calcio 1958|nel 1958]]. Per il resto, a parte Perù e Messico assenti [[Campionato mondiale di calcio 1970|dal 1970]], tutte le altre erano presenti nell'[[Campionato mondiale di calcio 1974|ultima edizione]].
 
== Sorteggio ==
Il sorteggio dei gruppi eliminatori venne effettuato a [[Buenos Aires]] il 14 gennaio 1978 in diretta televisiva, alla presenza del presidente della [[FIFA]], il brasiliano [[João Havelange]], del segretario generale, lo svizzero [[Helmut Käser]], e del vicepresidente, il tedesco [[Hermann Neuberger]], il bambino di tre anni Ricardo Teixera Havelange, nipote del presidente della FIFA, estrasse dall'urna i bussolotti dentro cui erano inseriti i biglietti con i nomi della squadre partecipanti.<ref>{{cita|Ormezzano, Colombero|p. 12}}.</ref>
 
Alla vigilia del sorteggio non mancarono insinuazioni sulla presunta scarsa affidabilità e correttezza della metodica adottata: si evocarono precedenti sorteggi affidati a bambini che, con modalità molto semplici, erano stati verosimilmente alterati per favorire la squadra di casa. Di fatto invece, dopo l'estrazione dei cilindri risultò che l'{{NazNB|CA|ARG|M}}, testa di serie nel gruppo 1, non era stata affatto favorita: erano infatti state sorteggiate nel suo girone tre forti squadre europee, la {{NazNB|CA|FRA|M}}, in fase di crescita tecnica e tattica grazie alla presenza di alcuni ottimi giocatori, tra cui soprattutto [[Michel Platini]], la temuta {{NazNB|CA|HUN|M}} e l'{{NazNB|CA|ITA|M}}. Il commissario tecnico [[César Luis Menotti]] espresse le sue preoccupazioni e si augurò una maggiore «fortuna» in campo durante il torneo.<ref>{{cita|Llonto|pp. 77-78}}.</ref>
 
Va detto che l'abbinamento tra Argentina e Italia non fu deciso dal sorteggio:<ref name="sorteggio">{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,16/articleid,1081_01_1978_0010_0017_15600943/|titolo=L'Italia giocherà nel girone con l'Argentina|pubblicazione=La Stampa|data=13 gennaio 1978|p=16}}</ref> le due squadre erano state infatti inserite nello stesso girone, in fase di definizione delle "fasce" di sorteggio.<ref name="sorteggio" /> Non esistendo all'epoca un [[Classifica mondiale della FIFA|''ranking'' ufficiale]], la FIFA alla vigilia del sorteggio doveva decidere le modalità dell'estrazione, e, soprattutto, scegliere le teste di serie; queste godevano del vantaggio di concordarsi tra loro i gironi, e quindi la sede delle proprie tre partite, nonché del ritiro (importante anche in funzione delle enormi distanze tra le città argentine).<ref name="sorteggio" /> Scontata la presenza come testa di serie dei padroni di casa e dei campioni del mondo in carica della {{NazNB|CA|FRG|M}}, secondo Havelange a questi avrebbero dovuto aggiungersi i {{NazNB|CA|NLD|M}} finalisti uscenti, più il {{NazNB|CA|BRA|M}};<ref name="sorteggio" /> dal canto suo [[Artemio Franchi]], presidente [[UEFA]], sosteneva che dovessero invece essere teste di serie le nazionali che avessero vinto almeno un mondiale, e quindi l'Italia al posto degli ''Oranje''.<ref name="sorteggio" />
 
Fu quindi trovato il compromesso di aggiungere la nazionale italiana come «quinta testa di serie», assegnandola in anticipo al girone dell'Argentina:<ref name="sorteggio" /> in questo modo l'Italia avrebbe giocato due sfide a [[Mar del Plata]], relativamente vicina alla sede della terza partita, ed era sicura di evitarsi Brasile, Paesi Bassi e Germania Ovest ma anche alcune nazionali "scomode" come {{NazNB|CA|ESP|M}} e {{NazNB|CA|POL|M}};<ref name="sorteggio" /> il ''big match'' tra Argentina e Italia avrebbe inoltre garantito un buon incasso, così come Buenos Aires e Mar del Plata erano le due città che garantivano la maggior capienza alberghiera, fattore importante per ospitare i tanti argentini di origine italiana che avrebbero seguito la squadra azzurra. Si fece inoltre in modo che non finissero nello stesso girone due squadre latinoamericane, quindi {{NazNB|CA|PER|M}} e {{NazNB|CA|MEX|M}} furono destinate ai gruppi di Germania e Polonia.<ref name="sorteggio" />
 
Ecco la composizione delle fasce destinate al sorteggio:<ref>{{Cita news|titolo=L'Italia nella scia dell'Argentina|pubblicazione=Corriere della Sera|data=13 gennaio 1978|p=18}}</ref>
{| class="wikitable"
!Teste di serie
!Assegnata al gruppo 1
!Sorteggio gruppi 2,3,4
!Sorteggio gruppi 2,4
!Sorteggio gruppi 1,3
!Gruppo misto
|-
|{{Naz|CA|ARG|M}} (gruppo 1)
|{{Naz|CA|ITA|M}}
|{{Naz|CA|POL|M}}
|{{Naz|CA|MEX|M}}
|{{Naz|CA|SWE|M}}
|{{Naz|CA|AUT|M}}
|-
|{{Naz|CA|FRG|M}} (gruppo 2)
|
|{{Naz|CA|SCO|M}}
|{{Naz|CA|PER|M}}
|{{Naz|CA|HUN 1957-1989|M}}
|{{Naz|CA|FRA|M}}
|-
|{{Naz|CA|BRA 1968-1992|M}} (gruppo 3)
|
|{{Naz|CA|ESP 1977-1981|M}}
|
|
|{{Naz|CA|IRN 1964-1979|M}}
|-
|{{Naz|CA|NLD|M}} (gruppo 4)
|
|
|
|
|{{Naz|CA|TUN|M}}
|}
 
== Riassunto del torneo ==
=== Prima fase a gironi ===
==== Gruppo 1 ====
[[File:Mondiali 1978 - Argentina vs Francia - Michele Platini.jpg|thumb|left|Il fantasista francese [[Michel Platini|Platini]] accerchiato dai padroni di casa argentini nella sfida del 6 giugno]]
 
Il gruppo 1 era composto dall'{{NazNB|CA|ARG|M}}, dall'{{NazNB|CA|ITA|M}}, dall'{{NazNB|CA|HUN|M}} e dalla {{NazNB|CA|FRA|M}}.
 
Questo girone era teoricamente il più difficile ed equilibrato. Gli ''Azzurri'' erano stati clamorosamente eliminati al primo turno nell'[[Campionato mondiale di calcio 1974|edizione 1974]], ma dopo quel fallimento avevano intrapreso, con molte difficoltà iniziali, un profondo e radicale processo di rinnovamento dei giocatori e soprattutto delle caratteristiche tecnico-tattiche del gioco, per adeguarsi alla rivoluzione calcistica emersa dall'ultima edizione, a opera soprattutto del calcio europeo.
 
Il commissario tecnico italiano era ora [[Enzo Bearzot]], che si presentò con una Nazionale nuova e ricca di giovani, capace di eliminare l'{{NazNB|CA|ENG|M}} nelle qualificazioni. La squadra era imperniata sull'asse portante del ''[[Juventus Football Club e Nazionali di calcio#Anni 1970 e 1980: il ''Blocco-Juve''|blocco-Juve]]'', squadra che in quel momento aveva vinto cinque dei precedenti sette campionati di [[Serie A]]: tra i punti fermi c'erano [[Dino Zoff]], [[Gaetano Scirea]], [[Claudio Gentile]], [[Antonello Cuccureddu]], [[Franco Causio]], [[Romeo Benetti]], [[Marco Tardelli]] e [[Roberto Bettega]].<ref>{{cita news|autore=Luca Curino|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2009/settembre/02/Una_Ital_Juve_record_ottobre_ga_10_090902033.shtml|titolo=Una Ital-Juve da record. A ottobre in 9 con Amauri|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=2 settembre 2009}}</ref> Alla vigilia della manifestazione non erano tuttavia mancate le polemiche giornalistiche per un presunto decadimento della forma della squadra, che aveva chiuso con un deludente 0-0 tra i fischi del pubblico l'ultima amichevole prima del mondiale giocata contro la {{NazNB|CA|YUG|M}} a [[Roma]]. Bearzot decise quindi ''in extremis'' di modificare la formazione-base, inserendo tra i titolari i giovani [[Antonio Cabrini]] in difesa e [[Paolo Rossi (calciatore 1956)|Paolo Rossi]], capocannoniere uscente del [[Serie A 1977-1978|campionato italiano]], in attacco.
[[File:Mondiali 1978 - Italia vs Argentina - Claudio Gentile e Mario Kempes.jpg|thumb|Il terzino italiano [[Claudio Gentile|Gentile]] alle prese con la punta argentina [[Mario Kempes|Kempes]] nella sfida del 10 giugno]]
 
L'Italia mostrò un gioco sorprendentemente brillante e offensivo nelle tre partite del girone, che vinse a punteggio pieno. Iniziò battendo la Francia per 2-1 con reti di Rossi e di [[Renato Zaccarelli]], pur avendo subito un gol di [[Bernard Lacombe]] dopo una trentina di secondi dall'inizio della gara, l'Ungheria per 3-1 con gol di Rossi, Bettega e Benetti, e i padroni di casa per 1-0<ref>{{cita|Cordolcini|p. 64}}.</ref> con la rete di Bettega. L'altra qualificata del girone fu l'Argentina, che mostrò nelle tre partite grande spirito agonistico e fu anche fortemente sostenuta dal pubblico di casa. Con l'Ungheria gli argentini, nervosi e tesi, subirono nei primi minuti il gol dell'ungherese [[Károly Csapó]], pareggiarono quasi subito con il centravanti [[Leopoldo Luque]] ma dovettero attendere la parte finale del secondo tempo per passare in vantaggio (2-1) con [[Daniel Bertoni]].<ref name="AC62">{{cita|Cordolcini|p. 62}}.</ref> L'arbitro Garrido consentì un gioco duro ma sostanzialmente corretto fino al 2-1 per l'Argentina, quando i magiari capirono di non averne più e cominciarono una caccia all'uomo contro i giocatori di casa. Questa culminò con una violenta gomitata rifilata da [[Tibor Nyilasi]] (durante un contrasto) all'autore del secondo gol argentino, [[Norberto Alonso]], che non reagì e continuò anzi la gara sanguinando dal naso. L'arbitro, pur essendo molto vicino all'azione, assegnò semplicemente un calcio di punizione. Un minuto più tardi, [[András Törőcsik]], già ammonito, intervenne in modo molto duro su [[Américo Gallego]] disinteressandosi completamente della palla e fu espulso. Al 90' [[Sándor Pintér (calciatore)|Sándor Pintér]] rifilò un calcione da dietro a [[Osvaldo Ardiles]] che rimase a terra frastornato, ma l'arbitro richiamò solo verbalmente il numero 10 ungherese, invitandolo alla calma. Durante il recupero, però, ancora [[Tibor Nyilasi]], graziato in precedenza, rifilò una violenta ginocchiata ad [[Alberto Tarantini]] e l'arbitro non poté far altro che mostrargli il [[cartellino rosso]].
 
Nella seconda gara la squadra allenata dal commissario tecnico [[César Luis Menotti]] fu messa in difficoltà anche dalla Francia; al 20' fu annullato un gol all'argentino [[René Houseman]] per un fuorigioco dubbio, tuttavia le immagini dell'epoca non chiariscono la situazione. Al 28' invece l'Argentina si vide negare un rigore per fallo di [[Dominique Bathenay]], che fu anticipato da [[Leopoldo Luque]] (lanciato da [[Osvaldo Ardiles|Ardiles]]), ma il guardalinee segnalò un [[fuorigioco]] di [[Mario Kempes]] in realtà totalmente passivo (regola introdotta nel 1924 e rimasta sempre in vigore).<ref name=JulianCarosi>{{cita web|url=http://www.kenaston.org/download/KenAstonRefereeSociety/offside_history-JulianCarosi.pdf|titolo=The History of Offside|formato=PDF|pagina=6|autore=Julian Carosi|lingua=en}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.allfootball.it/news/4-8-2016/fuorigioco-e-tattica-due-storie-parallele|titolo=CALCIO: FUORIGIOCO E SCELTE TATTICHE|pubblicazione=AllFootball|autore=Gianluca Ciofi|data=4 agosto 2016}}</ref> Al 37' ancora Luque fu lanciato sulla sinistra e venne atterrato appena dentro l'area da [[Marius Trésor]], ma l'arbitro Dubach concesse un calcio di punizione dal limite. Al 45' un rigore concesso per un fallo di mano forse involontario ma evidente commesso nuovamente da [[Marius Trésor|Tresor]] consentì agli argentini di passare in vantaggio con il capitano [[Daniel Passarella]]; nel secondo tempo i francesi ebbero alcune occasioni e pareggiarono con [[Michel Platini]], ma la partita fu decisa a favore dell'Argentina da uno spettacolare gol di Leopoldo Luque con un gran tiro di destro al volo (dopo uno stop e un rimbalzo) da circa 20 metri al 73'.<ref name="AC62" /> Al 78' [[Didier Six]] imbeccato da [[Michel Platini]] venne spinto appena fuori area dallo stesso [[Leopoldo Luque|Luque]] (tornato in ripiegamento difensivo) e cadde all'interno di essa ma l'arbitro non fischiò. L'Argentina vinse ancora per 2-1.
 
La squadra di casa venne tuttavia sconfitta nella terza gara (ininfluente ai fini della qualificazione) dall'Italia per 1-0, con un gol di Bettega, e quindi si classificò seconda nel girone perdendo così il diritto di giocare i successivi incontri a [[Buenos Aires]].
 
==== Gruppo 2 ====
[[File:Mondiali 1978 - Polonia - Grzegorz Lato e Adam Nawałka.jpg|thumb|upright|left|I polacchi [[Grzegorz Lato|Lato]] e [[Adam Nawałka|Nawałka]] in elevazione nella sfida del 1º giugno contro i tedeschi campioni uscenti.]]
 
Il gruppo 2 era composto dalla {{NazNB|CA|FRG|M}}, dalla {{NazNB|CA|POL|M}}, dal {{NazNB|CA|MEX|M}} e dalla {{NazNB|CA|TUN|M}}.
 
I tedeschi occidentali [[Campionato mondiale di calcio 1974|campioni del mondo in carica]] evidenziarono un chiaro indebolimento complessivo dopo l'abbandono della nazionale da parte di giocatori di grande qualità quali [[Franz Beckenbauer]] e [[Gerd Müller]]. Il 1º giugno terminarono con un deludente 0-0 la partita inaugurale della manifestazione allo [[Stadio monumentale Antonio Vespucio Liberti|Stadio Monumental]] di [[Buenos Aires]] contro la Polonia, squadra che invece manteneva l'ossatura di fondo della formazione che aveva ben figurato nell'edizione precedente dove si era classificata terza. La prima giornata si chiuse con la prima vittoria di una squadra [[africa]]na in un Mondiale, cioè col 3-1 della Tunisia sul Messico. Quest'ultima squadra venne poi travolta per 6-0 dalla Germania Ovest nella seconda gara, grazie anche a una doppietta del promettente [[Karl-Heinz Rummenigge]], proprio mentre i polacchi battevano per 1-0 i tunisini con un gol del capocannoniere di quattro anni prima, [[Grzegorz Lato]].
[[File:Mondiali 1978 - Germania Ovest vs Tunisia - Amor Jebali e Heinz Flohe.jpg|thumb|upright|Il difensore tunisino [[Amor Jebali|Jebali]] e il centrocampista tedesco [[Heinz Flohe|Flohe]] in lotta per la palla nella sfida del 10 giugno.]]
 
Si giunse infine all'ultima giornata con i [[centroamerica]]ni già eliminati che furono sconfitti anche dalla Polonia, per 3-1, con due gol del giovane [[Zbigniew Boniek]]. I tedeschi pareggiarono, nuovamente per 0-0, ora contro la modesta Tunisia comunque ancora in corsa per il passaggio del turno.
 
Alla luce di questi risultati la Polonia vinse il girone con cinque punti, mentre i tedeschi si classificarono secondi con quattro.
 
==== Gruppo 3 ====
Il gruppo 3 era composto dal {{NazNB|CA|BRA|M}}, dalla {{NazNB|CA|ESP|M}}, dalla {{NazNB|CA|SWE|M}} e dall'{{NazNB|CA|AUT|M}}.
 
Nella prima giornata l'Austria vinse 2-1 contro la Spagna grazie ai gol di [[Walter Schachner]] e di [[Hans Krankl]], mentre le altre due squadre pareggiarono 1-1. Un [[calcio di rigore]] di Krankl consegnò una nuova vittoria agli austriaci ora contro gli [[Scandinavia|scandinavi]], mentre i ''Verdeoro'' ottennero contro gli [[Spagna|iberici]] un altro pareggio, per 0-0.
 
Si arrivò quindi all'ultimo turno con l'Austria ormai certa della qualificazione, e con tutte le altre squadre ancora in corsa. Ad avere la meglio furono però i [[sudamerica]]ni, che sconfissero gli austriaci nello scontro diretto, mentre nell'altra gara, a questo punto inutile per il passaggio del turno, gli spagnoli vinsero 1-0 contro gli svedesi, condannandoli così all'ultimo posto.
 
In base quanto detto si qualificarono quindi l'Austria come prima, e il Brasile come seconda. I ''Verdeoro'' mostrarono però un'inattesa sterilità realizzativa: misero infatti a segno solo due reti in tre incontri.
 
==== Gruppo 4 ====
Il gruppo 4 era composto dai {{NazNB|CA|NLD|M}}, dalla {{NazNB|CA|SCO|M}}, dal {{NazNB|CA|PER|M}} e dall'{{NazNB|CA|IRN|M}}.
 
Questo girone comprendeva i Paesi Bassi, che, pur privi del loro miglior giocatore, [[Johan Cruijff]], erano pur sempre finalisti uscenti, oltre che protagonisti della rivoluzione tecnico-tattica del cosiddetto ''[[calcio totale]]''.
 
Nella prima giornata gli ''Oranje'' vinsero con un netto 3-0 sull'Iran e lo stesso fece il Perù sulla Scozia (3-1), mentre nella seconda si registrarono due pareggi. Si giunse poi all'ultima giornata con il Perù e i Paesi Bassi che godevano quindi di ottime possibilità di passare il turno, tuttavia le cose andarono diversamente per le due squadre: se infatti i [[sudamerica]]ni piegarono per 4-1 gli [[asia]]tici grazie anche alla tripletta di [[Teófilo Cubillas]], già autore di cinque gol nella manifestazione, gli ''Oranje'' rischiarono addirittura una clamorosa eliminazione al primo turno, in quanto furono inaspettatamente battuti dagli scozzesi per 3-2 e vennero agganciati in classifica; in questo incontro l'attaccante olandese [[Rob Rensenbrink]] mise peraltro a segno, su calcio di rigore, il gol numero mille della storia dei mondiali.
 
In base a questi risultati il Perù vinse il gruppo, mentre i Paesi Bassi riuscirono comunque a classificarsi secondi grazie alla migliore [[differenza reti]].
 
=== Seconda fase a gironi ===
==== Gruppo A ====
Nel gruppo A vennero inserite l'{{NazNB|CA|ITA|M}} e l'{{NazNB|CA|AUT|M}}, giunte al primo posto rispettivamente del gruppo 1 e del gruppo 3, più la {{NazNB|CA|FRG|M}} e i {{NazNB|CA|NLD|M}}, giunte seconde nel gruppo 2 e nel gruppo 4.
 
Nella prima giornata gli ''Azzurri'' pareggiarono senza reti contro i tedeschi occidentali, colpendo vari legni e sfiorando la rete con un tiro di [[Roberto Bettega]] respinto sulla linea da [[Berti Vogts]], mentre gli ''Oranje'', che avevano sostituito in porta [[Jan Jongbloed]] con [[Piet Schrijvers]] dopo i tre gol incassati contro la Scozia, vinsero sugli austriaci con un netto 5-1. Nuovo pareggio, ora per 2-2, dei campioni in carica contro i Paesi Bassi, in quella che era una sorta di riedizione dell'[[Finale del campionato mondiale di calcio 1974|ultima finale mondiale]], mentre l'Italia riuscì a prevalere sull'Austria per 1-0 con un gol di [[Paolo Rossi (calciatore 1956)|Paolo Rossi]].
 
Si arrivò così all'ultima giornata con la sola certezza dell'eliminazione degli austriaci, mentre le altre squadre avevano varie possibilità di andare in finale, o almeno di passaggio del turno: buone di vittoria per i Paesi Bassi, primi e con una larga [[differenza reti]], tuttavia questi sarebbero stati scalzati dall'Italia in caso di sconfitta nello scontro diretto. Più complicata invece la situazione dei campioni in carica, che comunque, vincendo contro una nazionale che non aveva ormai più nulla da chiedere al torneo, avrebbero con ogni probabilità disputato almeno la finale per il terzo posto.
 
A [[Buenos Aires]] l'Italia passò in vantaggio grazie a un'[[autorete]] di [[Ernie Brandts]], che si riscattò poco dopo segnando il pareggio, e alla fine gli ''Oranje'' s'imposero con la rete di [[Arie Haan]]. Entrambe le reti arrivarono con conclusioni da fuori area<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/15-05-2014/mondiale-1978-italia-allegria-tango-ma-poi-olanda-ci-beffa-80676381130.shtml|pubblicazione=gazzetta.it|titolo=Mondiale 1978: Italia, allegria del tango ma poi l'Olanda ci beffa|accesso=26 settembre 2018}}</ref> e [[Dino Zoff]] fu criticato dalla stampa per i gol subiti da lontano. In occasione del primo gol olandese vi fu comunque qualche polemica per un pallone non restituito dopo che era stato buttato fuori da Zoff per riprendersi da una botta subita.<ref>{{cita web|url=https://medium.com/argentina-78-il-mondiale-voluto-dal-regime/roberto-bettega-quella-finale-era-nostra-8d95b93b23b9|pubblicazione=medium.com|titolo=Roberto Bettega: “Quella finale era nostra…”|accesso=26 settembre 2018}}</ref> A [[Córdoba (Argentina)|Córdoba]], invece, non ci si stupì quando le due squadre arrivarono all'intervallo con i tedeschi in vantaggio per 1-0, tuttavia nel prosieguo il risultato si portò, grazie ad alcuni capovolgimenti di fronte, sul 2-2. Questo punteggio, che combinato con quello dell'altro incontro mandava la Germania Ovest a giocare la finale per il terzo posto, durò però solo fino all'88': qui [[Hans Krankl]] portò infatti clamorosamente in vantaggio l'Austria, eliminando così entrambe le squadre. La partita, finita 3-2, passò alla storia come "[[miracolo di Córdoba]]".
 
In base a questi risultati i Paesi Bassi ebbero accesso alla finale, la seconda consecutiva, mentre l'Italia si qualificò, nonostante la sconfitta, alla finale per il terzo posto.
 
==== Gruppo B ====
[[File:Mondiale 1978-06-14 Brazile vs Perù - Cerezo - Cubillas.jpg|thumb|left|Un duello a centrocampo fra il brasiliano [[Toninho Cerezo|Cerezo]] e il peruviano [[Teófilo Cubillas|Cubillas]], nella gara del 14 giugno.]]
 
Nel gruppo B vennero inserite la {{NazNB|CA|POL|M}} e il {{NazNB|CA|PER|M}}, giunte al primo posto rispettivamente del gruppo 2 e del gruppo 4, più l'{{NazNB|CA|ARG|M}} e il {{NazNB|CA|BRA|M}}, giunte seconde nel gruppo 1 e nel gruppo 3.
 
Questo gruppo fu caratterizzato dagli episodi più controversi del Mondiale. Nei primi turni di gara il Brasile mostrò un netto miglioramento del gioco e della capacità realizzativa; il commissario tecnico [[Cláudio Coutinho]] aveva profondamente modificato la formazione, escludendo veterani come [[Rivelino]] e dando contemporaneamente fiducia a giovani giocatori come [[Toninho Cerezo]], [[João Batista da Silva (calciatore)|Batista]], [[Roberto Dinamite]] e [[Zico]].
 
Nella prima giornata i ''Verdeoro'' sconfissero nettamente 3-0 il Perù con una doppietta di [[Dirceu]] e un [[calcio di rigore]] di Zico; i peruviani, dopo i brillanti risultati del primo turno, apparvero molto più deboli<ref>{{cita|Bocchio, Tosco|pp. 276-277}}.</ref> e non riuscirono più a segnare. Nell'altra partita l'Argentina, nello [[Stadio Dr. Lisandro de la Torre|stadio di Rosario]] e in un clima di grande entusiasmo, batté faticosamente 2-0 la solida Polonia: la squadra europea, dopo essere passata in svantaggio con un gol di testa di [[Mario Kempes]] fallì un [[calcio di rigore]] per un vistoso fallo di mano argentino sulla linea di porta ([[Kazimierz Deyna]] si fece parare il tiro dall'ottimo [[Ubaldo Fillol]]), mentre nella ripresa Kempes siglò il raddoppio in contropiede.<ref>{{cita|Bocchio, Tosco|p. 276}}.</ref> Nel secondo turno di gare si giocò la sfida diretta tra l'Argentina e il Brasile che, dopo un incontro equilibrato dominato dalle difese delle due squadre, si concluse con uno 0-0, mentre la Polonia sconfisse il Perù per 1-0.
 
Divenne quindi decisivo l'ultimo turno di gare, che però non venne giocato in contemporanea: alle ore 16.45 si sfidarono infatti i brasiliani e i polacchi nello stadio di [[Mendoza (Argentina)|Mendoza]], mentre alle ore 19.15 fu il turno della partita tra gli argentini e i peruviani, che si disputò a [[Rosario (Argentina)|Rosario]]. Nella prima gara le due squadre, entrambe ancora in corsa, giocarono una partita spettacolare e combattuta che si concluse sul 3-1 per i sudamericani: decisiva fu la doppietta di Roberto nel secondo tempo, dopo che nel primo tempo al gol su tiro dalla lunga distanza di [[Nelinho]] aveva replicato il pareggio di [[Grzegorz Lato]].<ref name="BT277">{{cita|Bocchio, Tosco|p. 277}}.</ref>
 
Per arrivare in finale quindi l'Argentina avrebbe dovuto battere il Perù (ormai privo di motivazioni importanti) con almeno quattro reti di scarto: il commissario tecnico [[César Luis Menotti]] mise in campo una squadra con ben quattro attaccanti, Kempes, [[Leopoldo Luque]], [[Oscar Ortiz]] e [[Daniel Bertoni]]. La partita fu caratterizzata ancor prima del suo inizio da episodi incresciosi e sospetti. In sede di critica successiva ai fatti, alcuni autori hanno dichiarato che sarebbero giunte pressioni ai giocatori peruviani, sia da parte argentina che brasiliana; inoltre si è scritto di finanziamenti erogati al Perù dall'Argentina e di stretti legami del presidente peruviano con la giunta militare argentina.<ref name="BT277"/> Come se non bastasse, la notte precedente la partita i peruviani furono disturbati in albergo dal comportamento dei tifosi locali, mentre il giorno della gara l'autobus con i giocatori peruviani impiegò due ore per coprire il tragitto, in teoria di un quarto d'ora, fino allo stadio, e alla fine si fermò davanti alla curva argentina.<ref>{{cita|Bocchio, Tosco|p. 278}}.</ref>
 
A ogni modo la partita, giocata in un clima incandescente, non fu inizialmente sfavorevole al Perù, che colpì anche un palo, tuttavia gli argentini già nel primo tempo segnarono due reti e alla fine vinsero per 6-0; questo grazie alle doppiette di Kempes e Luque e ai gol di [[Alberto Tarantini]] e di [[René Houseman]]. Il portiere [[Ramón Quiroga]], argentino di Rosario naturalizzato peruviano, pur giocando una onesta partita<ref>{{cita news|url=http://www.biancocelesti.org/index.php/action,articles/sa,view/article,66.html|titolo= La Grande Storia del Mondiali: Argentina 1978|pubblicazione= biancocelesti.org|autore=Cesare Gigli|data=23 Giugno 2014}}</ref> diventò il bersaglio di aspre polemiche da parte della schiera che alimentava ostilità verso la dittatura argentina: entrambe le squadre negarono qualsiasi tentativo di [[combine]], ma la partita fu rinominata da alcuni ''marmelada peruana'' ("[[marmellata peruviana]]").<ref>{{cita|Bocchio, Tosco|pp. 277-278}}.</ref> Tuttavia nessun tipo di accusa fu mai provata. Solo a partire dall'[[Campionato mondiale di calcio 1986|edizione del 1986]] la [[FIFA]] stabilirà la contemporaneità delle ultime partite dei gironi, onde evitare polemiche o risultati di comodo; ciò anche dopo il cosiddetto [[patto di non belligeranza di Gijón]] avvenuto nell'incontro fra Germania Ovest e Austria nell'[[Campionato mondiale di calcio 1982|edizione del 1982]].<ref>{{cita news|url=http://www.linkiesta.it/it/article/2014/06/26/perche-si-gioca-in-contemporanea/21924/|titolo=Perché si gioca in contemporanea?|pubblicazione= Linkiesta.it S.p.A.|data=26 giugno 2014}}</ref>
 
In base a questi risultati andarono in finale i padroni di casa, mentre il Brasile giocò la finale per il terzo posto.
 
=== Finale per il terzo posto ===
Alla finale per il terzo posto ebbero accesso le seconde dei due gruppi, l'{{NazNB|CA|ITA|M}} e il {{NazNB|CA|BRA|M}}. Gli ''Azzurri'' si portarono in vantaggio con [[Franco Causio]] al 38' del primo tempo e poco dopo colpirono anche una traversa e un palo. Nella ripresa mostrò però, come in parte già accaduto nella partita con i {{NazNB|CA|NLD|M}}, segni di deterioramento della condizione fisica e subì le reti di [[Nelinho]] al 63', con uno spettacolare tiro a effetto da fuori area, e di [[Dirceu]] al 70' con un altro potente tiro dal limite dell'area.
 
Il Brasile conquistò quindi il terzo posto, ma l'Italia ricevette elogi per i risultati ottenuti e per il gioco offensivo mostrato per gran parte del torneo. Il portiere italiano [[Dino Zoff]] venne però fortemente criticato per aver subito nelle ultime due partite quattro reti con tiri dalla grande distanza.<ref>{{cita web|url=http://www.sportmediaset.mediaset.it/speciale/mondiali-verso-russia-2018/1978-il-mondiale-della-vergogna-e-argentino-il-tango-italiano-incanta_1212445-201802a.shtml|pubblicazione=sportmediaset.mediaset.it|titolo=1978: Il "Mondiale della vergogna" è argentino. Il tango italiano incanta|accesso=26 settembre 2018}}</ref>
 
=== Finale ===
{{vedi anche|Finale del campionato mondiale di calcio 1978}}
[[File:Passarella copa mundo.jpg|thumb|Il capitano argentino [[Daniel Passarella]] con il trofeo al termine della finale di Buenos Aires del 25 giugno]]
 
La finale venne giocata il 25 giugno a [[Buenos Aires]] tra le due squadre che avevano vinto gli ultimi due gruppi, l'{{NazNB|CA|ARG|M}} e i {{NazNB|CA|NLD|M}}, in uno [[Stadio monumentale Antonio Vespucio Liberti|stadio Monumental]] inondato dai tifosi con coriandoli e con rotoli di carta, in un'atmosfera di forte tensione e di fervore nazionalistico.<ref>{{cita|Llonto|p. 192}}.</ref>
 
La partita ebbe inizio con alcuni minuti di ritardo: i padroni di casa ritennero pericolosa la vistosa fasciatura al polso e alla mano destra di [[René van de Kerkhof]], che venne sommariamente modificata, dopo vivaci discussioni, in particolare del capitano argentino Passarella, tra le proteste olandesi per l'atteggiamento argentino, e finalmente l'arbitro italiano [[Sergio Gonella]] poté dare inizio alla partita.<ref>{{cita|Cordolcini|p. 85}}.</ref>
 
La partita fu drammatica e aspramente combattuta: gli argentini passarono in vantaggio alla fine del primo tempo grazie a una rete realizzata dalla corta distanza dal capocannoniere [[Mario Kempes]] alla fine di una veloce incursione in area di rigore, mentre durante il secondo tempo gli ''Oranje'' cercarono ripetutamente il gol senza successo. Questo almeno fino all'81', quando il pareggio arrivò dopo un colpo di testa in area di [[Dick Nanninga]], da poco entrato in campo al posto di Rep. Al 90' [[Rob Rensenbrink]] colpì a distanza ravvicinata il palo della porta argentina, sfiorando una clamorosa vittoria in ''extremis.''<ref>{{cita|Cordolcini|pp. 85-88}}.</ref>
 
Nei tempi supplementari, in un ambiente sempre più surriscaldato, gli argentini ebbero però la meglio, segnando il secondo gol con Kempes dopo una confusa mischia in area, mentre il definitivo 3-1 venne realizzato da [[Daniel Bertoni]] con un tiro in diagonale dalla corta distanza, dopo un contropiede veloce. Gli ultimi minuti furono poi giocati in un'atmosfera di straordinaria euforia patriottica del pubblico dello stadio ''Monumental.''<ref>{{cita|Llonto|pp. 193-194}}.</ref>
 
La gara fu caratterizzata dall'estremo agonismo, dal gioco frammentario e a tratti violento e dall'acceso tifo del pubblico argentino. L'arbitraggio di Gonella fu ritenuto insufficiente dalla critica sportiva e venne fortemente contestato dalla squadra olandese. In particolare nei tempi supplementari la partita divenne caotica e molto dura: entrambe le squadre praticarono un gioco estremamente falloso, mentre gli argentini assunsero atteggiamenti ostruzionistici per guadagnare tempo.<ref>{{cita|Cordolcini|pp. 86-88}}.</ref> Secondo gli ''Oranje'' non vennero sanzionati alcuni episodi di violenza da parte argentina, come la gomitata di [[Daniel Passarella]] a [[Johan Neeskens]]. I Paesi Bassi però risposero colpo su colpo, tant'è che gli argentini Tarantini (gomitata di [[Johan Neeskens]])<ref>{{cita news|url=https://futbolquepasion.com/2015/03/05/storie-maledette-alberto-el-conejo-tarantini/|titolo= STORIE MALEDETTE: Alberto "El conejo" Tarantini|pubblicazione= futbolquepasion.com|autore=Remo Gandolfi|data=5 marzo 2015}}</ref> e Luque terminarono la partita con le magliette sporche di sangue. Ciò nonostante, come era consuetudine all'epoca (salvo casi eccezionali), non vi furono espulsioni, sebbene la partita fosse stata giocata in maniera violenta da entrambe le parti.<ref name="A. Cordolcini, p. 88">{{cita|Cordolcini|p. 88}}.</ref>
 
Molto irritati per l'arbitraggio di Gonella,<ref name="A. Cordolcini, p. 88"/> considerato permissivo e favorevole agli argentini, gli olandesi abbandonarono il campo al termine della partita e rifiutarono di ricevere il premio per il secondo posto;<ref>{{cita|Bocchio, Tosco|pp. 279-280}}.</ref> da par loro gli argentini fecero notare che la contestata azione [[Daniel Passarella|Passarella]]-[[Johan Neeskens|Neeskens]] nacque da un netto fallo di mano volontario sulla tre quarti ''Oranje'' non fischiato, e che lo stesso Neeskens diede una gomitata a [[Alberto Tarantini|Tarantini]] (che perse molto sangue dalla bocca) poco dopo.
 
Il trofeo venne consegnato, in un'atmosfera di straordinario entusiasmo patriottico del pubblico, al capitano argentino Passarella personalmente dal capo della giunta militare, il generale [[Jorge Videla]], presente allo stadio insieme ad altre personalità del regime.
 
== Risultati ==
=== Prima fase a gironi ===
==== Gruppo 1 ====
===== Classifica =====
{| class="wikitable sortable" style="text-align: center;"
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|Pos.|Posizione}}
!width=30%|Squadra
!width=10%|{{Descrizione comandoAbbr|Pt|Punti}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|G|Giocate}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|V|Vinte}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|N|Nulle}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|P|Perse}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|GF|Gol fatti}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|GS|Gol subiti}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|DR|Differenza reti}}
|- style="background:#ccffcc;"
|1.||style="text-align:left;"|'''{{Naz|CA|ITA|M}}'''
|'''6'''||3||3||0||0||6||2||+4
|- style="background:#ccffcc;"
|2.||style="text-align:left;"|'''{{Naz|CA|ARG|M}}'''
|'''4'''||3||2||0||1||4||3||+1
|-
|3.||style="text-align:left;"|{{Naz|CA|FRA|M}}
|'''2'''||3||1||0||2||5||5||0
|-
|4.||style="text-align:left;"|{{Naz|CA|HUN 1957-1989|M}}
|'''0'''||3||0||0||3||3||8||-5
|}
 
=====Risultati Incontri =====
{{Incontro internazionale
|Codice disciplina = CA
Riga 323 ⟶ 426:
|Anno = 1978
|Ora = 13:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = ITA
|Nazionale 2 = FRA
|Punteggio 1 = 2
|Punteggio 2 = 1
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2347/index.html
|Città = Mar del Plata
|Stadio = [[Estadio José María Minella|Estadio Mar del Plata]]
Riga 343 ⟶ 447:
|Anno = 1978
|Ora = 19:15 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = ARG
|Nazionale 2 = HUN 1957-1989
|Punteggio 1 = 2
|Punteggio 2 = 1
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2199/index.html
|Città = Buenos Aires
|Stadio = [[Stadio monumentale Antonio Vespucio Liberti|Stadio Monumental]]
Riga 353 ⟶ 458:
|Arbitro = [[Antonio Garrido|Garrido]]
|Nazarbitro = PRT
|Marcatori 1 = [[Leopoldo Luque|Luque]] {{goal|1415}}<br />[[Daniel Bertoni|Bertoni]] {{goal|83}}
|Marcatori 2 = {{goal|910}} [[Károly Csapó|Csapó]]
|Sfondo =
}}
Riga 363 ⟶ 468:
|Anno = 1978
|Ora = 13:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = ITA
|Nazionale 2 = HUN 1957-1989
|Punteggio 1 = 3
|Punteggio 2 = 1
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2396/index.html
|Città = Mar del Plata
|Stadio = [[Estadio José María Minella|Estadio Mar del Plata]]
|Spettatori = 26.533
|Arbitro = [[RamonRamón Barreto|Barreto]]
|Nazarbitro = URY
|Marcatori 1 = [[Paolo Rossi (calciatore 1956)|Rossi]] {{goal|34}}<br />[[Roberto Bettega|Bettega]] {{goal|3536}}<br />[[Romeo Benetti|Benetti]] {{goal|6160}}
|Marcatori 2 = {{goal|81|rig.}} [[András Tóth (1949)|A. Tóth]]
|Sfondo = on
Riga 383 ⟶ 489:
|Anno = 1978
|Ora = 19:15 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = ARG
|Nazionale 2 = FRA
|Punteggio 1 = 2
|Punteggio 2 = 1
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2197/index.html
|Città = Buenos Aires
|Stadio = [[Stadio monumentale Antonio Vespucio Liberti|Stadio Monumental]]
Riga 403 ⟶ 510:
|Anno = 1978
|Ora = 14:30<ref>Gara iniziata con 45' di ritardo.</ref> UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = FRA
|Nazionale 2 = HUN 1957-1989
|Punteggio 1 = 3
|Punteggio 2 = 1
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2344/index.html
|Città = Mar del Plata
|Stadio = [[Estadio José María Minella|Estadio Mar del Plata]]
|Arbitro = [[Arnaldo César Coelho|Coelho]]
|Nazarbitro = BRA 1968-1992
|Marcatori 1 = [[Christian Lopez|Lopez]] {{goal|2322}}<br />[[Marc Berdoll|Berdoll]] {{goal|3837}}<br />[[Dominique Rocheteau|Rocheteau]] {{goal|42}}
|Marcatori 2 = {{goal|41}} [[Sándor Zombori|Zombori]]
|Sfondo = on
|Spettatori = 23.127
}}
 
{{Incontro internazionale
Riga 422 ⟶ 531:
|Anno = 1978
|Ora = 19:15 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = ITA
|Nazionale 2 = ARG
|Punteggio 1 = 1
|Punteggio 2 = 0
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2200/index.html
|Città = Buenos Aires
|Stadio = [[Stadio monumentale Antonio Vespucio Liberti|Stadio Monumental]]
Riga 433 ⟶ 543:
|Nazarbitro = ISR
|Marcatori 1 = [[Roberto Bettega|Bettega]] {{goal|67}}
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
 
==== Gruppo 2 ====
===== Classifica =====
{| class="wikitable sortable" style="text-align: center;"
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|Pos.|Posizione}}
!width=30%|Squadra
!width=10%|{{Descrizione comandoAbbr|Pt|Punti}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|G|Giocate}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|V|Vinte}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|N|Nulle}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|P|Perse}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|GF|Gol fatti}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|GS|Gol subiti}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|DR|Differenza reti}}
|- style="background:#ccffcc;"
|1.||style="text-align:left;"|'''{{Naz|CA|POL|M}}'''
|'''5'''||3||2||1||0||4||1||+3
|- style="background:#ccffcc;"
|2.||style="text-align:left;"|'''{{Naz|CA|FRG|M}}'''
|'''4'''||3||1||2||0||6||0||+6
|-
|3.||style="text-align:left;"|{{Naz|CA|TUN|M}}
|'''3'''||3||1||1||1||3||2||+1
|-
|4.||style="text-align:left;"|{{Naz|CA|MEX|M}}
|'''0'''||3||0||0||3||2||12||-10
|}
 
=====Risultati Incontri =====
{{Incontro internazionale
|Codice disciplina = CA
Riga 470 ⟶ 580:
|Anno = 1978
|Ora = 15:00 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = FRG
|Nazionale 2 = POL
|Punteggio 1 = 0
|Punteggio 2 = 0
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2351/index.html
|Città = Buenos Aires
|Stadio = [[Stadio monumentale Antonio Vespucio Liberti|Stadio Monumental]]
Riga 481 ⟶ 592:
|Nazarbitro = ARG
|Marcatori =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
Riga 491 ⟶ 602:
|Anno = 1978
|Ora = 16:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = TUN
|Nazionale 2 = MEX
|Punteggio 1 = 3
|Punteggio 2 = 1
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2433/index.html
|Città = Rosario
|CittàLink = Rosario (Argentina)
Riga 502 ⟶ 614:
|Arbitro = [[John Gordon (arbitro)|Gordon]]
|Nazarbitro = ENG
|Marcatori 1 = [[Ali Kaabi|Kaabi]] {{goal|55}}<br />[[Néjib Ghommidh|Ghommidh]] {{goal|8079}}<br />[[Mokhtar Dhouieb|Dhouieb]] {{goal|8687}}
|Marcatori 2 = {{goal|45|rig.}} [[Arturo Vázquez Ayala|Vázquez Ayala]]
|Sfondo =
Riga 511 ⟶ 623:
|Anno = 1978
|Ora = 16:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = FRG
|Nazionale 2 = MEX
|Punteggio 1 = 6
|Punteggio 2 = 0
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2350/index.html
|Città = Córdoba
|CittàLink = Córdoba (Argentina)
|Stadio = [[Estadio Olímpico Chateau Carreras]]
|Spettatori = 35.258
|Arbitro = [[File:Flag of the United Arab Republic.svg|20px|borderbordo]] [[Farouk Bouzo|Bouzo]]
|Nazarbitro =
|Marcatori 1 = [[Dieter Müller|D. Müller]] {{goal|1415}}<br />[[Hansi Müller|H. Müller]] {{goal|2930}}<br />[[Karl-Heinz Rummenigge|Rummenigge]] {{goal|38|}} {{goal|7173}}<br />[[Heinz Flohe|Flohe]] {{goal|44}} {{goal|89}}
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
Riga 532 ⟶ 645:
|Anno = 1978
|Ora = 16:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = POL
|Nazionale 2 = TUN
|Punteggio 1 = 1
|Punteggio 2 = 0
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2454/index.html
|Città = Rosario
|CittàLink = Rosario (Argentina)
Riga 543 ⟶ 657:
|Arbitro = [[Angel Franco Martínez|Martínez]]
|Nazarbitro = ESP 1977-1981
|Marcatori 1 = [[Grzegorz Lato|Lato]] {{goal|4243}}
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
Riga 553 ⟶ 667:
|Anno = 1978
|Ora = 16:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = FRG
|Nazionale 2 = TUN
|Punteggio 1 = 0
|Punteggio 2 = 0
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2352/index.html
|Città = Córdoba
|CittàLink = Córdoba (Argentina)
Riga 565 ⟶ 680:
|Nazarbitro = PER
|Marcatori =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
Riga 575 ⟶ 690:
|Anno = 1978
|Ora = 16:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = POL
|Nazionale 2 = MEX
|Punteggio 1 = 3
|Punteggio 2 = 1
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2431/index.html
|Città = Rosario
|CittàLink = Rosario (Argentina)
Riga 586 ⟶ 702:
|Arbitro = [[Jafar Namdar|Namdar]]
|Nazarbitro = IRN 1964-1979
|Marcatori 1 = [[Zbigniew Boniek|Boniek]] {{goal|4243}} {{goal|8384}}<br />[[Kazimierz Deyna|Deyna]] {{goal|56}}
|Marcatori 2 = {{goal|5152}} [[Víctor Rangel|Rangel]]
|Sfondo =
}}
 
==== Gruppo 3 ====
===== Classifica =====
{| class="wikitable sortable" style="text-align: center;"
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|Pos.|Posizione}}
!width=30%|Squadra
!width=10%|{{Descrizione comandoAbbr|Pt|Punti}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|G|Giocate}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|V|Vinte}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|N|Nulle}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|P|Perse}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|GF|Gol fatti}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|GS|Gol subiti}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|DR|Differenza reti}}
|- style="background:#ccffcc;"
|1.||style="text-align:left;"|'''{{Naz|CA|AUT|M}}'''
|'''4'''||3||2||0||1||3||2||+1
|- style="background:#ccffcc;"
|2.||style="text-align:left;"|'''{{Naz|CA|BRA 1968-1992|M}}'''
|'''4'''||3||1||2||0||2||1||+1
|-
|3.||style="text-align:left;"|{{Naz|CA|ESP 1977-1981|M}}
|'''3'''||3||1||1||1||2||2||0
|-
|4.||style="text-align:left;"|{{Naz|CA|SWE|M}}
|'''1'''||3||0||1||2||1||3||-2
|}
 
=====Risultati Incontri =====
{{Incontro internazionale
|Codice disciplina = CA
Riga 624 ⟶ 740:
|Anno = 1978
|Ora = 13:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = AUT
|Nazionale 2 = ESP 1977-1981
|Punteggio 1 = 2
|Punteggio 2 = 1
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2216/index.html
|Città = Buenos Aires
|Stadio = [[Stadio José Amalfitani]]
Riga 634 ⟶ 751:
|Arbitro = [[Károly Palotai|Palotai]]
|Nazarbitro = HUN 1957-1989
|Marcatori 1 = [[Walter Schachner|Schachner]] {{goal|109}}<br />[[Hans Krankl|Krankl]] {{goal|7976}}
|Marcatori 2 = {{goal|21}} [[Daniel Ruiz-Bazán|Dani]]
|Sfondo = on
Riga 644 ⟶ 761:
|Anno = 1978
|Ora = 13:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = BRA 1968-1992
|Nazionale 2 = SWE
|Punteggio 1 = 1
|Punteggio 2 = 1
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2253/index.html
|Città = Mar del Plata
|Stadio = [[Estadio José María Minella|Estadio Mar del Plata]]
Riga 664 ⟶ 782:
|Anno = 1978
|Ora = 13:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = AUT
|Nazionale 2 = SWE
|Punteggio 1 = 1
|Punteggio 2 = 0
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2224/index.html
|Città = Buenos Aires
|Stadio = [[Stadio José Amalfitani]]
Riga 674 ⟶ 793:
|Arbitro = [[Charles Corver|Corver]]
|Nazarbitro = NLD
|Marcatori 1 = [[Hans Krankl|Krankl]] {{goal|4442|rig.}}
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
Riga 684 ⟶ 803:
|Anno = 1978
|Ora = 13:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = BRA 1968-1992
|Nazionale 2 = ESP 1977-1981
|Punteggio 1 = 0
|Punteggio 2 = 0
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2246/index.html
|Città = Mar del Plata
|Stadio = [[Estadio José María Minella|Estadio Mar del Plata]]
Riga 694 ⟶ 814:
|Arbitro = [[Sergio Gonella|Gonella]]
|Nazarbitro = ITA
|Marcatori =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
Riga 705 ⟶ 824:
|Anno = 1978
|Ora = 13:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = ESP 1977-1981
|Nazionale 2 = SWE
|Punteggio 1 = 1
|Punteggio 2 = 0
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2337/index.html
|Città = Buenos Aires
|Stadio = [[Stadio José Amalfitani]]
Riga 716 ⟶ 836:
|Nazarbitro = FRG
|Marcatori 1 = [[Juan Manuel Asensi|Asensi]] {{goal|75}}
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
Riga 725 ⟶ 845:
|Anno = 1978
|Ora = 13:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = BRA 1968-1992
|Nazionale 2 = AUT
|Punteggio 1 = 1
|Punteggio 2 = 0
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2215/index.html
|Città = Mar del Plata
|Stadio = [[Estadio José María Minella|Estadio Mar del Plata]]
Riga 736 ⟶ 857:
|Nazarbitro = FRA
|Marcatori 1 = [[Roberto Dinamite|Roberto]] {{goal|40}}
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
 
==== Gruppo 4 ====
===== Classifica =====
{| class="wikitable sortable" style="text-align: center;"
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|Pos.|Posizione}}
!width=30%|Squadra
!width=10%|{{Descrizione comandoAbbr|Pt|Punti}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|G|Giocate}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|V|Vinte}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|N|Nulle}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|P|Perse}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|GF|Gol fatti}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|GS|Gol subiti}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|DR|Differenza reti}}
|- style="background:#ccffcc;"
|1.||style="text-align:left;"|'''{{Naz|CA|PER|M}}'''
|'''5'''||3||2||1||0||7||2||+5
|- style="background:#ccffcc;"
|2.||style="text-align:left;"|'''{{Naz|CA|NLD|M}}'''
|'''3'''||3||1||1||1||5||3||+2
|-
|3.||style="text-align:left;"|{{Naz|CA|SCO|M}}
|'''3'''||3||1||1||1||5||6||-1
|-
|4.||style="text-align:left;"|{{Naz|CA|IRN 1964-1979|M}}
|'''1'''||3||0||1||2||2||8||-6
|}
 
=====Risultati Incontri =====
{{Incontro internazionale
|Codice disciplina = CA
Riga 773 ⟶ 894:
|Anno = 1978
|Ora = 16:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = PER
|Nazionale 2 = SCO
|Punteggio 1 = 3
|Punteggio 2 = 1
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2451/index.html
|Città = Córdoba
|CittàLink = Córdoba (Argentina)
|Stadio = [[Estadio Olímpico Chateau Carreras]]
|Spettatori = 37.927
|Arbitro = [[Ulf Eriksson (arbitro)|Eriksson]]
|Nazarbitro = SWE
|Marcatori 1 = [[César Cueto|Cueto]] {{goal|43}}<br />[[Teófilo Cubillas|Cubillas]] {{goal|7071}} {{goal|7677}}
|Marcatori 2 = {{goal|1914}} [[Joe Jordan|Jordan]]
|Sfondo = on
}}
Riga 794 ⟶ 916:
|Anno = 1978
|Ora = 16:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = NLD
|Nazionale 2 = IRN 1964-1979
|Punteggio 1 = 3
|Punteggio 2 = 0
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2388/index.html
|Città = Mendoza (Argentina){{!}}Mendoza
|Stadio = [[Stadio Malvinas Argentinas|Stadio Ciudad de Mendoza]]
Riga 804 ⟶ 927:
|Arbitro = [[González Archundía|Archundía]]
|Nazarbitro = MEX
|Marcatori 1 = [[Rob Rensenbrink|Rensenbrink]] {{goal|40|rig.}} {{goal|62}} {{goal|7879|rig.}}
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
Riga 814 ⟶ 937:
|Anno = 1978
|Ora = 16:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = SCO
|Nazionale 2 = IRN 1964-1979
|Punteggio 1 = 1
|Punteggio 2 = 1
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2408/index.html
|Città = Córdoba
|CittàLink = Córdoba (Argentina)
Riga 835 ⟶ 959:
|Anno = 1978
|Ora = 16:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = NLD
|Nazionale 2 = PER
|Punteggio 1 = 0
|Punteggio 2 = 0
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2394/index.html
|Città = Mendoza (Argentina){{!}}Mendoza
|Stadio = [[Stadio Malvinas Argentinas|Stadio Ciudad de Mendoza]]
Riga 845 ⟶ 970:
|Arbitro = [[Adolf Prokop|Prokop]]
|Nazarbitro = DDR
|Marcatori =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
Riga 856 ⟶ 981:
|Anno = 1978
|Ora = 16:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = PER
|Nazionale 2 = IRN 1964-1979
|Punteggio 1 = 4
|Punteggio 2 = 1
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2405/index.html
|Città = Córdoba
|CittàLink = Córdoba (Argentina)
Riga 877 ⟶ 1 003:
|Anno = 1978
|Ora = 16:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = SCO
|Nazionale 2 = NLD
Riga 883 ⟶ 1 010:
|Città = Mendoza (Argentina){{!}}Mendoza
|Stadio = [[Stadio Malvinas Argentinas|Stadio Ciudad de Mendoza]]
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2395/index.html
|Spettatori = 35.130
|Arbitro = [[Erich Linemayr|Linemayr]]
|Nazarbitro = AUT
|Marcatori 1 = [[Kenny Dalglish|Dalglish]] {{goal|44}}<br />[[Archie Gemmill|Gemmill]] {{goal|4647|rig.}} {{goal|68}}
|Marcatori 2 = {{goal|34|rig.}} [[Rob Rensenbrink|Rensenbrink]]<br />{{goal|71}} [[Johnny Rep|Rep]]
|Sfondo =
}}
 
=== Seconda fase a gruppigironi ===
==== Gruppo A ====
===== Classifica =====
{| class="wikitable sortable" style="text-align: center;"
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|Pos.|Posizione}}
!width=30%|Squadra
!width=10%|{{Descrizione comandoAbbr|Pt|Punti}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|G|Giocate}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|V|Vinte}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|N|Nulle}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|P|Perse}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|GF|Gol fatti}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|GS|Gol subiti}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|DR|Differenza reti}}
|- style="background:#ccffcc;"
|1.||style="text-align:left;"|'''{{Naz|CA|NLD|M}}'''
|'''5'''||3||2||1||0||9||4||+5
|- style="background:#ffffcc;"
|2.||style="text-align:left;"|'''{{Naz|CA|ITA|M}}'''
|'''3'''||3||1||1||1||2||2||0
|-
|3.|| style="text-align:left;" |{{Naz|CA|FRG|M}}
|'''2'''||3||0||2||1||4||5||-1
|-
|4.|| style="text-align:left;" |{{Naz|CA|AUT|M}}||'''2'''
|3||1||0||2||4||8||-4
|}
 
=====Risultati Incontri =====
{{Incontro internazionale
|Codice disciplina = CA
|Giornomese = 14 giugno
|Anno = 1978
|Ora = 13:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = NLD
|Nazionale 2 = AUT
Riga 931 ⟶ 1 059:
|Punteggio 2 = 1
|Supplementari =
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2220/index.html
|Città = Córdoba
|CittàLink = Córdoba (Argentina)
|Stadio = [[Estadio Olímpico Chateau Carreras]]
|Spettatori = 25.050
|Arbitro = [[John Gordon|Gordon]]
|Nazarbitro = SCO
|Marcatori 1 = [[Ernie Brandts|Brandts]] {{goal|6}}<br />[[Rob Rensenbrink|Rensenbrink]] {{goal|35|rig.}}<br />[[Johnny Rep|Rep]] {{goal|36}} {{goal|53}}<br />[[Willy van de Kerkhof|W. van de Kerkhof]] {{goal|82}}
|Marcatori 2 = {{goal|8079}} [[Erich Obermayer|Obermayer]]
|Sfondo = on
}}
Riga 945 ⟶ 1 073:
{{Incontro internazionale
|Codice disciplina = CA
|Giornomese = 14 giugno
|Anno = 1978
|Ora = 13:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = FRG
|Nazionale 2 = ITA
Riga 953 ⟶ 1 082:
|Punteggio 2 = 0
|Supplementari =
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2349/index.html
|Città = Buenos Aires
|Stadio = [[Stadio monumentale Antonio Vespucio Liberti|Stadio Monumental]]
|Spettatori = 67.547
|Arbitro = [[Dušan Maksimović|Maksimović]]
|Nazarbitro = YUG 1943-1992
|Marcatori =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
Riga 967 ⟶ 1 096:
{{Incontro internazionale
|Codice disciplina = CA
|Giornomese = 18 giugno
|Anno = 1978
|Ora = 16:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = FRG
|Nazionale 2 = NLD
Riga 975 ⟶ 1 105:
|Punteggio 2 = 2
|Supplementari =
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2348/index.html
|Città = Córdoba
|CittàLink = Córdoba (Argentina)
|Stadio = [[Estadio Olímpico Chateau Carreras]]
|Spettatori = 40.750
|Arbitro = [[RamonRamón Barreto|Barreto]]
|Nazarbitro = URY
|Marcatori 1 = [[Rüdiger Abramczik|Abramczik]] {{goal|3}}<br />[[Dieter Müller|D. Müller]] {{goal|70}}
|Marcatori 2 = {{goal|27}} [[Arie Haan|Haan]]<br />{{goal|8284}} [[René van de Kerkhof|R. van de Kerkhof]]
|Sfondo = on
}}
Riga 989 ⟶ 1 119:
{{Incontro internazionale
|Codice disciplina = CA
|Giornomese = 18 giugno
|Anno = 1978
|Ora = 16:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = ITA
|Nazionale 2 = AUT
|Punteggio 1 = 1
|Punteggio 2 = 0
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2221/index.html
|Città = Buenos Aires
|Stadio = [[Stadio monumentale Antonio Vespucio Liberti|Stadio Monumental]]
|Spettatori = 66.695
|Arbitro = [[Francis Rion|Rion]]
|Nazarbitro = BEL
|Marcatori 1 = [[Paolo Rossi (calciatore 1956)|Rossi]] {{goal|1314}}
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
Riga 1 009 ⟶ 1 140:
{{Incontro internazionale
|Codice disciplina = CA
|Giornomese = 21 giugno
|Anno = 1978
|Ora = 13:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = AUT
|Nazionale 2 = FRG
Riga 1 017 ⟶ 1 149:
|Punteggio 2 = 2
|Supplementari =
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2217/index.html
|Città = Córdoba
|CittàLink = Córdoba (Argentina)
|Stadio = [[Estadio Olímpico Chateau Carreras]]
|Spettatori = 38.318
|Arbitro = [[Abraham Klein|Klein]]
|Nazarbitro = ISR
|Marcatori 1 = [[Berti Vogts|Vogts]] {{goal|59|aut.}}<br />[[Hans Krankl|Krankl]] {{goal|66}} {{goal|88}}
|Marcatori 2 = {{goal|19}} [[Karl-Heinz Rummenigge|Rummenigge]]<br />{{goal|6768}} [[Bernd Hölzenbein|Hölzenbein]]
|Sfondo = on
}}
Riga 1 031 ⟶ 1 163:
{{Incontro internazionale
|Codice disciplina = CA
|Giornomese = 21 giugno
|Anno = 1978
|Ora = 13:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = NLD
|Nazionale 2 = ITA
Riga 1 039 ⟶ 1 172:
|Punteggio 2 = 1
|Supplementari =
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2391/index.html
|Città = Buenos Aires
|Stadio = [[Stadio monumentale Antonio Vespucio Liberti|Stadio Monumental]]
|Spettatori = 67.433
|Arbitro = [[Angel Franco Martínez|Martínez]]
|Nazarbitro = ESP 1977-1981
|Marcatori 1 = [[Ernie Brandts|Brandts]] {{goal|4950}}<br />[[Arie Haan|Haan]] {{goal|7675}}
|Marcatori 2 = {{goal|19|aut.}} [[Ernie Brandts|Brandts]]
|Sfondo =
Riga 1 051 ⟶ 1 184:
 
==== Gruppo B ====
===== Classifica =====
{| class="wikitable sortable" style="text-align: center;"
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|Pos.|Posizione}}
!width=30%|Squadra
!width=10%|{{Descrizione comandoAbbr|Pt|Punti}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|G|Giocate}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|V|Vinte}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|N|Nulle}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|P|Perse}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|GF|Gol fatti}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|GS|Gol subiti}}
! width="7,5%" |{{Descrizione comandoAbbr|DR|Differenza reti}}
|- style="background:#ccffcc;"
|1.||style="text-align:left;"|'''{{Naz|CA|ARG|M}}'''
|'''5'''||3||2||1||0||8||0||+8
|- style="background:#ffffcc;"
|2.||style="text-align:left;"|'''{{Naz|CA|BRA 1968-1992|M}}'''
|'''5'''||3||2||1||0||6||1||+5
|-
|3.||style="text-align:left;"|{{Naz|CA|POL|M}}
|'''2'''||3||1||0||2||2||5||-3
|-
|4.||style="text-align:left;"|{{Naz|CA|PER|M}}
|'''0'''||3||0||0||3||0||10||-10
|}
 
=====Risultati Incontri =====
{{Incontro internazionale
|Codice disciplina = CA
Riga 1 083 ⟶ 1 216:
|Anno = 1978
|Ora = 16:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = BRA 1968-1992
|Nazionale 2 = PER
|Punteggio 1 = 3
|Punteggio 2 = 0
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2251/index.html
|Città = Mendoza (Argentina){{!}}Mendoza
|Stadio = [[Stadio Malvinas Argentinas|Stadio Ciudad de Mendoza]]
Riga 1 093 ⟶ 1 227:
|Arbitro = [[Nicolae Rainea|Rainea]]
|Nazarbitro = ROU 1965-1989
|Marcatori 1 = [[Dirceu]] {{goal|15}} {{goal|2728}}<br />[[Zico]] {{goal|7273|rig.}}
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
Riga 1 103 ⟶ 1 237:
|Anno = 1978
|Ora = 19:15 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = ARG
|Nazionale 2 = POL
|Punteggio 1 = 2
|Punteggio 2 = 0
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2202/index.html
|Città = Rosario
|CittàLink = Rosario (Argentina)
|Stadio = [[Stadio Dr. Lisandro de la Torre|Stadio Gigante de Arroyito]]
|Spettatori = 37.091
|Arbitro = [[Ulf Eriksson (arbitro)|Eriksson]]
|Nazarbitro = SWE
|Marcatori 1 = [[Mario Kempes|Kempes]] {{goal|16}} {{goal|72|71}}
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
 
Riga 1 124 ⟶ 1 259:
|Anno = 1978
|Ora = 13:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = POL
|Nazionale 2 = PER
|Punteggio 1 = 1
|Punteggio 2 = 0
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2450/index.html
|Città = Mendoza (Argentina){{!}}Mendoza
|Stadio = [[Stadio Malvinas Argentinas|Stadio Ciudad de Mendoza]]
Riga 1 134 ⟶ 1 270:
|Arbitro = [[Pat Partridge|Partridge]]
|Nazarbitro = ENG
|Marcatori 1 = [[Andrzej Szarmach|Szarmach]] {{goal|6465}}
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
Riga 1 144 ⟶ 1 280:
|Anno = 1978
|Ora = 19:15 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = ARG
|Nazionale 2 = BRA 1968-1992
|Punteggio 1 = 0
|Punteggio 2 = 0
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2196/index.html
|Città = Rosario
|CittàLink = Rosario (Argentina)
Riga 1 155 ⟶ 1 292:
|Arbitro = [[Károly Palotai|Palotai]]
|Nazarbitro = HUN 1957-1989
|Marcatori 1 =
|Marcatori 12 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
Riga 1 166 ⟶ 1 302:
|Anno = 1978
|Ora = 16:45 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = BRA 1968-1992
|Nazionale 2 = POL
|Punteggio 1 = 3
|Punteggio 2 = 1
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2252/index.html
|Città = Mendoza (Argentina){{!}}Mendoza
|Stadio = [[Stadio Malvinas Argentinas|Stadio Ciudad de Mendoza]]
Riga 1 176 ⟶ 1 313:
|Arbitro = [[Juan Silvagno Cavanna|Cavanna]]
|Nazarbitro = CHL
|Marcatori 1 = [[Nelinho]] {{goal|1312}}<br />[[Roberto Dinamite|Roberto]] {{goal|5857}} {{goal|63}}
 
|Marcatori 2 = {{goal|45}} [[Grzegorz Lato|Lato]]
|Sfondo = on
Riga 1 187 ⟶ 1 323:
|Anno = 1978
|Ora = 19:15 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = ARG
|Nazionale 2 = PER
|Punteggio 1 = 6
|Punteggio 2 = 0
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2201/index.html
|Città = Rosario
|CittàLink = Rosario (Argentina)
Riga 1 198 ⟶ 1 335:
|Arbitro = [[Robert Wurtz|Wurtz]]
|Nazarbitro = FRA
|Marcatori 1 = [[Mario Kempes|Kempes]] {{goal|21}} {{goal|4948}}<br />[[Alberto Tarantini|Tarantini]] {{goal|43}}<br />[[Leopoldo Luque|Luque]] {{goal|50}} {{goal|72}}<br />[[René Houseman|Houseman]] {{goal|67}}
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
 
=== Finale per il terzo posto ===
 
{{Incontro internazionale
|Codice disciplina = CA
Riga 1 210 ⟶ 1 346:
|Anno = 1978
|Ora = 15:00 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = BRA 1968-1992
|Nazionale 2 = ITA
Riga 1 215 ⟶ 1 352:
|Punteggio 2 = 1
|Supplementari =
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2247/index.html
|Città = Buenos Aires
|Stadio = [[Stadio monumentale Antonio Vespucio Liberti|Stadio Monumental]]
Riga 1 222 ⟶ 1 359:
|Nazarbitro = ISR
|Marcatori = {{goal|38}} [[Franco Causio|Causio]] [[Nelinho]] {{goal|64}}<br />[[Dirceu]] {{goal|71}}
|Marcatori 1 = [[Nelinho]] {{goal|64}}<br />[[Dirceu]] {{goal|7172}}
|Marcatori 2 = {{goal|38}} [[Franco Causio|Causio]]
|Sfondo = on
}}
 
Riga 1 234 ⟶ 1 371:
|Anno = 1978
|Ora = 15:00 UTC-4
|Sesso = M
|Nazionale 1 = ARG
|Nazionale 2 = NLD
Riga 1 239 ⟶ 1 377:
|Punteggio 2 = 1
|Supplementari = X
|Referto = httphttps://www.fifa.com/tournaments/archivemens/worldcup/argentina19781978argentina/matchesmatch-center/round=0/match=2198/index.html
|Città = Buenos Aires
|Stadio = [[Stadio monumentale Antonio Vespucio Liberti|Stadio Monumental]]
Riga 1 245 ⟶ 1 383:
|Arbitro = [[Sergio Gonella|Gonella]]
|Nazarbitro = ITA
|Marcatori 1 = [[Mario Kempes|Kempes]] {{goal|38}} {{goal|105}}<br />[[Daniel Bertoni|Bertoni]] {{goal|116115}}
|Marcatori 2 = {{goal|82}} [[Dick Nanninga|Nanninga]]
|Sfondo =
}}
 
== Classifica marcatoriStatistiche ==
=== Classifica marcatori ===
'''6 reti'''
;6 reti
* {{Bandiera|ARG}} [[Mario Kempes]]
''';5 reti'''
* {{Bandiera|PER}} [[Teófilo Cubillas]] (2 rigori)
* {{Bandiera|NLD}} [[Rob Rensenbrink]] (4 rigori)
''';4 reti'''
* {{Bandiera|ARG}} [[Leopoldo Luque]]
* {{Bandiera|AUT}} [[Hans Krankl]] (1 rigore)
''';3 reti'''
* {{Bandiera|BRA 1968-1992}} [[Dirceu]]
* {{Bandiera|BRA 1968-1992}} [[Roberto Dinamite|Roberto]]
Riga 1 265 ⟶ 1 404:
* {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Rossi (calciatore 1956)|Paolo Rossi]]
* {{Bandiera|NLD}} [[Johnny Rep]]
''';2 reti'''
{{Colonne}}
* {{Bandiera|ARG}} [[Daniel Bertoni]]
* {{Bandiera|BRA 1968-1992}} [[Nelinho]]
Riga 1 271 ⟶ 1 411:
* {{Bandiera|FRG}} [[Dieter Müller]]
* {{Bandiera|ITA}} [[Roberto Bettega]]
{{Colonne spezza}}
* {{Bandiera|NLD}} [[Ernie Brandts]]
* {{Bandiera|NLD}} [[Arie Haan]]
* {{Bandiera|POL}} [[Zbigniew Boniek]]
* {{Bandiera|POL}} [[Grzegorz Lato]]
* {{Bandiera|SCO}} [[Archie Gemmill]] (1 rigore)
{{Colonne fine}}
'''1 rete'''
;1 rete
{{Colonne}}
* {{Bandiera|ARG}} [[René Houseman]]
* {{Bandiera|ARG}} [[Daniel Passarella]] (1 rigore)
* {{Bandiera|ARG}} [[Alberto Tarantini]]
* {{Bandiera|AUT}} [[Erich Obermayer]]
* {{Bandiera|AUT}} [[Walter Schachner]]
* {{Bandiera|BRA 1968-1992}} [[Reinaldo]]
* {{Bandiera|BRA 1968-1992}} [[Zico]] (1 rigore)
* {{Bandiera|FRA}} [[Marc Berdoll]]
* {{Bandiera|FRA}} [[Bernard Lacombe]]
Riga 1 292 ⟶ 1 434:
* {{Bandiera|FRG}} [[Rüdiger Abramczik]]
* {{Bandiera|FRG}} [[Bernd Hölzenbein]]
{{Colonne spezza}}
* {{Bandiera|FRG}} [[Hansi Müller]]
* {{Bandiera|IRN 1964-1979}} [[Iraj Danaeifard]]
Riga 1 298 ⟶ 1 441:
* {{Bandiera|ITA}} [[Franco Causio]]
* {{Bandiera|ITA}} [[Renato Zaccarelli]]
{{Colonne spezza}}
* {{Bandiera|MEX}} [[Víctor Rangel]]
* {{Bandiera|MEX}} [[Arturo Vázquez Ayala]] (1 rigore)
* {{Bandiera|NLD}} [[Dick Nanninga]]
* {{Bandiera|NLD}} [[René van de Kerkhof]]
Riga 1 306 ⟶ 1 448:
* {{Bandiera|PER}} [[César Cueto]]
* {{Bandiera|PER}} [[José Velásquez]]
{{Colonne spezza}}
* {{Bandiera|POL}} [[Kazimierz Deyna]]
* {{Bandiera|POL}} [[Andrzej Szarmach]]
Riga 1 314 ⟶ 1 457:
* {{Bandiera|SWE}} [[Thomas Sjöberg]]
* {{Bandiera|HUN 1957-1989}} [[Károly Csapó]]
* {{Bandiera|HUN 1957-1989}} [[András Tóth (1949)|András Tóth]] (1 rigore)
* {{Bandiera|HUN 1957-1989}} [[Sándor Zombori]]
* {{Bandiera|TUN}} [[Mokhtar Dhouieb]]
Riga 1 320 ⟶ 1 463:
* {{Bandiera|TUN}} [[Ali Kaabi]]
{{Colonne fine}}
''';Autoreti'''
* {{Bandiera|FRG}} [[Berti Vogts]] (1, pro {{Naz|CA|AUT|M}})
* {{Bandiera|IRN 1964-1979}} [[Andranik Eskandarian]] (1, pro {{Naz|CA|SCO|M}})
* {{Bandiera|NLD}} [[Ernie Brandts]] (1, pro {{Naz|CA|ITA|M}})
 
== StatistichePremi ==
{| class="wikitable"
=== Capocannoniere del torneo ===
|+
* {{Bandiera|ARG}} [[Mario Kempes]] (6 Gol)
!<ref>{{Cita web|url=https://www.fifa.com/worldcup/archive/argentina1978/awards/|titolo="1978 FIFA World Cup Argentina - Awards"|accesso=28 agosto 2020|dataarchivio=10 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200610175253/https://www.fifa.com/worldcup/archive/argentina1978/awards/|urlmorto=sì}}</ref>
!Miglior marcatore (Scarpa d'oro)
!Miglior giocatore (Pallone d'oro)
!Miglior giovane
!Premio FIFA Fair Play
|-
|'''Oro'''
|{{Bandiera|ARG}} [[Mario Kempes]] (6)
|{{Bandiera|ARG}} [[Mario Kempes]]
|{{Bandiera|ITA}} [[Antonio Cabrini]]
|{{Naz|CA|ARG|M}}
|-
|'''Argento'''
|Non assegnato
|{{Bandiera|ITA}} [[Paolo Rossi (calciatore 1956)|Paolo Rossi]]
|''Non assegnato''
|''Non assegnato''
|-
|'''Bronzo'''
|''Non assegnato''
|{{Bandiera|Brasile 1968-1992}} [[Dirceu]]
|''Non assegnato''
|''Non assegnato''
|}
 
=== All-Star Team<ref name="pre94">{{Cita web|url=http://football.sporting99.com/fifa-world-cup-all-star-team.html|titolo=FIFA World Cup All-Star Team – Football world Cup All Star Team|editore=Football.sporting99.com|accesso=28 giugno 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160630203237/http://football.sporting99.com/fifa-world-cup-all-star-team.html|dataarchivio=30 giugno 2016|urlmorto=s}}</ref> ===
=== Reti segnate ===
{| class="wikitable"
===== Gol più veloce =====
!Portiere
* {{Bandiera|FRA}} [[Bernard Lacombe]] (Italia-Francia; 40 secondi).
!Difensori
==== Gol più lento ====
!Centrocampisti
'''Durante i tempi regolamentari'''
!Attaccanti
* {{Bandiera|FRG}} [[Heinz Flohe]] (Germania Ovest-Messico; 89º)
|-
'''Durante i tempi supplementari'''
*| valign="top" |{{Bandiera|ARG}} [[DanielUbaldo BertoniFillol]] (Argentina-Olanda; 116º).
| valign="top" |{{Bandiera|FRG}} [[Berti Vogts]]<br>{{Bandiera|NED}} [[Ruud Krol]]<br>{{Bandiera|ARG}} [[Daniel Passarella]]<br>{{Bandiera|ARG}} [[Alberto Tarantini]]
 
| valign="top" |{{Bandiera|BRA|1968}} [[Dirceu]]<br>{{Bandiera|PER}} [[Teófilo Cubillas]]<br>{{Bandiera|NED}} [[Rob Rensenbrink]]
==== Triplette ====
| valign="top" |{{Bandiera|ITA|1946}} [[Roberto Bettega]]<br>{{Bandiera|ITA|1946}} [[Paolo Rossi (calciatore 1956)|Paolo Rossi]]<br>{{Bandiera|ARG}} [[Mario Kempes]]
* {{Bandiera|NLD}} [[Rob Rensenbrink]] (Olanda-Iran)
|}
* {{Bandiera|PER}} [[Teófilo Cubillas]] (Perù-Iran)
 
==== Doppiette ====
* {{Bandiera|ARG}} [[Mario Kempes]] (Argentina-Polonia, Argentina-Perù e Argentina-Olanda)
* {{Bandiera|ARG}} [[Leopoldo Luque]] (Argentina-Perù)
* {{Bandiera|AUT}} [[Hans Krankl]] (Austria-Germania Ovest)
* {{Bandiera|BRA 1968-1992}} [[Dirceu]] (Brasile-Perù)
* {{Bandiera|BRA 1968-1992}} [[Roberto Dinamite|Roberto]] (Brasile-Polonia)
* {{Bandiera|FRG}} [[Heinz Flohe]] (Germania Ovest-Messico)
* {{Bandiera|FRG}} [[Karl-Heinz Rummenigge]] (Germania Ovest-Messico)
* {{Bandiera|NLD}} [[Johnny Rep]] (Olanda-Austria)
* {{Bandiera|PER}} [[Teófilo Cubillas]] (Perù-Scozia)
* {{Bandiera|POL}} [[Zbigniew Boniek]] (Polonia-Messico)
* {{Bandiera|SCO}} [[Archie Gemmill]] (Scozia-Olanda)
 
==== Autoreti ====
* {{Bandiera|FRG}} [[Berti Vogts]] (Austria-Germania Ovest)
* {{Bandiera|Iran 1964-1979}} [[Andranik Eskandarian]] (Scozia-Iran)
* {{Bandiera|NLD}} [[Ernie Brandts]] (Olanda-Italia)
 
==== Primo gol ====
* {{Bandiera|FRA}} [[Bernard Lacombe]] (Italia-Francia, 1º giugno, 40 secondi)
 
==== Ultimo gol ====
* {{Bandiera|ARG}} [[Daniel Bertoni]] (Argentina-Olanda, finale 1º e 2º posto, 25 giugno, 116º)
 
=== Miglior attacco ===
* {{Naz|CA|ARG}}; 15 reti segnate.
 
=== Peggior attacco ===
* {{Naz|CA|SWE}}; 1 rete segnata.
 
=== Miglior difesa ===
* {{Naz|CA|ESP 1977-1981}}, {{Naz|CA|TUN}}; 2 reti subite.
 
=== Peggior difesa ===
* {{Naz|CA|MEX}}, {{Naz|CA|PER}}; 12 reti subite.
 
== Note ==
Riga 1 389 ⟶ 1 520:
 
== Voci correlate ==
* [[Campionati del mondo di calcio]]
* [[Desaparecidos]]
* [[Finale del campionato mondiale di calcio 1978]]
* [[Guerra sporca]]
* [[Processo di riorganizzazione nazionale]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:FIFA World Cup 1978|preposizione=sul|etichetta=campionato mondiale di calcio 1978}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.fifa.com/worldcup/archive/argentina1978/index.html|1978 FIFA World Cup Argentina|lingua=en}}
* {{cita web|1=http://www.fifa.com/worldcup/archive/argentina1978/index.html|2=1978 FIFA World Cup Argentina|lingua=en|accesso=3 dicembre 2017|dataarchivio=18 novembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161118234101/http://www.fifa.com/worldcup/archive/argentina1978/index.html|urlmorto=sì}}
* {{cita web|https://www.transfermarkt.it/weltmeisterschaft-1978/startseite/pokalwettbewerb/WM78|Coppa del Mondo 1978}}