Ezio Vanoni: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
|nome
|immagine
|carica
|
|mandatoinizio
|mandatofine
|predecessore
|successore
|primoministro2 = [[Antonio Segni]]
|mandatoinizio2 = 30 gennaio 1956
|mandatofine2 = 16 febbraio 1956
|predecessore2 = [[Silvio Gava]]
|
|carica3 = [[Ministri del bilancio della Repubblica Italiana|Ministro del bilancio]]
|primoministro3 = [[Amintore Fanfani]]<br />[[Mario Scelba]]<br />[[Antonio Segni]]
|mandatoinizio3 = 18 gennaio 1954
|
|predecessore3 = [[Giuseppe Pella]]
|
|partito = [[Democrazia Cristiana]]
|titolo di studio = laurea in giurisprudenza
|professione = Avvocato, docente universitario
|carica4 = [[Ministri delle finanze della Repubblica Italiana|Ministro delle finanze]]
|mandatoinizio4 = 24 maggio 1948
|mandatofine4 = 19 gennaio 1954
|primoministro4 = [[Alcide De Gasperi]]<br />[[Giuseppe Pella]]
|predecessore4 = [[Giuseppe Pella]]
|successore4 = [[Adone Zoli]]
|carica5 = [[Ministri del commercio con l'estero della Repubblica Italiana|Ministro del commercio con l'estero]]
|mandatoinizio5 = 2 febbraio 1947
|mandatofine5 = 1º giugno 1947
|primoministro5 = [[Alcide De Gasperi]]
|predecessore5 = [[Pietro Campilli]]
|successore5 = [[Cesare Merzagora]]
|
|mandatoinizio6 = 8 maggio 1948
|mandatofine6 = 16 febbraio 1956
|legislatura6 = {{NumLegRepubblica|S|I|II}}
|gruppo
|circoscrizione6 = [[Circoscrizione Lombardia (Senato della Repubblica)|Lombardia]]
|collegio6 = [[Collegio elettorale di Sondrio (Senato della Repubblica)|Sondrio]]
|carica7 = [[Assemblea Costituente (Italia)|Deputato dell'Assemblea Costituente]]
|mandatoinizio7 = 25 giugno 1946
|mandatofine7 = 31 gennaio 1948
|gruppo parlamentare7 = [[Democrazia Cristiana|Democratico Cristiano]]
|circoscrizione7 = [[Circoscrizione Como-Sondrio-Varese|Como]]
|sito7 = http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=Assemblea%20Costituente\I%20Costituenti&content=altre_sezioni/assemblea_costituente/composizione/costituenti/framedeputato.asp?Deputato=1d28640
|sito6 = http://www.senato.it/leg/02/BGT/Schede/Attsen/00009464.htm
}}
{{Bio
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|Nazionalità = italiano
}}
È stato Ministro delle Finanze ([[1948]]-[[1954]]) e del Bilancio ([[1954]]-[[1956]]) in parecchi
==Biografia==
=== Infanzia e studi ===
Primogenito di quattro figli, nacque in [[Valtellina]], a Morbegno in [[provincia di Sondrio]] il 3 agosto 1903. Cresciuto in una certa agiatezza familiare dovuta ai redditi da lavoro del padre (segretario comunale di [[Val Masino (comune)|Val Masino]]) e della madre (maestra), portò a termine gli studi elementari a Morbegno e quelli liceali a Sondrio. Si laureò in [[Giurisprudenza]] nel [[1925]], a [[Pavia]], come alunno del [[Collegio Ghislieri]], discutendo una tesi dal titolo "Natura ed interpretazione delle leggi tributarie".
=== Attività d'insegnamento ===
Divenne subito assistente volontario di [[Benvenuto Griziotti]] nell'Istituto Giuridico dell'[[Università di Pavia]], lavorando tra il [[1926]] e il [[1927]] ad una ricerca dal titolo “La rivalutazione della lira e l'equilibrio economico” (era una ricerca che rientrava nel dibattito "[[Quota 90|quota novanta]]").
Nel
Nei due anni vissuti in Germania approfondì gli studi in [[scienza delle finanze]] e in [[diritto finanziario]], acquisendo un ampio bagaglio scientifico nel ramo finanziario. In quegli anni maturò anche una concezione dello [[Stato]] come entità [[morale]] prima che [[politica]].
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Nel [[1932]] si vide assegnare l'incarico di [[libera docenza]] in Scienza delle finanze e Diritto finanziario.
Nello stesso anno, il 7 gennaio
Dal 1933 al [[1936]] Vanoni ricevette l'incarico per la cattedra di scienza delle finanze e diritto finanziario alla facoltà di giurisprudenza dell'[[Sapienza - Università di Roma|Università di Roma]]. Gli anni che visse a [[Roma]] {{citazione necessaria|furono molto importanti per la sua maturazione ideologica e politica.}} Conobbe infatti il convalligiano
Fu grazie a Paronetto<ref>"Sergio Paronetto era stato allievo di Donato Menichella, che nel 1948 succederà a Luigi Einaudi al governatorato della Banca d’Italia, assicurando che la ricostruzione del paese avvenisse col supporto di una sostanziale stabilità monetaria. Inoltre era amico di [[Pasquale Saraceno]] e di Ezio Vanoni, tutti e tre nati a [[Morbegno]], in provincia di Sondrio, ed ebbe modo di tenere un dialogo continuo con [[Guido Carli]], da quando questi era stato assunto all’[[IRI]] nel 1938. E fu anche ispiratore di numerosi componenti dell’[[Assemblea Costituente]] e collaboratore del capo della Resistenza a Roma, il colonnello [[Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo]]": Gianfranco Sabattini, ''I teorici della ricostruzione'', [[Mondoperaio]], n. 1/2017, p. 17.</ref> che, a Roma, Vanoni entrò in contatto con esponenti del mondo [[cattolico]] quali [[Alcide De Gasperi|De Gasperi]] e [[Guido Gonella|Gonella]] che contribuirono alla rinascita di una vocazione politica che Vanoni aveva accantonato da tempo. Fu sempre Paronetto l'ispiratore della trasformazione di Vanoni da uomo di studio a uomo di azione e che gli fece riscoprire la [[fede]] religiosa<ref>"Per entrambi «la spiritualità esigeva l'attività» e come tale si risolveva nel lavoro e nella pratica. Nella biografia curata dai suoi amici valtellinesi più cari si sottolinea, inoltre, l'unicità del legame sorto tra i due: «Il contatto con Paronetto sollecitò probabilmente in Vanoni un legame più organico con la spiritualità cattolica propria degli ambienti intellettuali, sintonizzò la Sua vita religiosa su quella delle punte più avanzate e più fervide della gioventù italiana di netta professione cattolica. Il dialogo spirituale con Paronetto non avrebbe quasi certamente potuto svolgersi con altri: fu un'insostituibile esperienza che [...] ha rivelato a Vanoni la coscienza di possedere la verità" in ''Ezio Vanoni - per iniziativa del Comune di [[Morbegno]]'', a cura di Piero Malcovati - [[Pasquale Saraceno]] - Giulio Spini, Torino, Ed. ILTE, 1958, pp. 109-110</ref>.
Conclusasi l'esperienza di insegnamento all'Università di Roma, dal 1937 al 1938 Vanoni insegnò su incarico all'[[Università di Padova]] (sempre scienza delle finanze e diritto finanziario) e fondò, insieme a [[Benvenuto Griziotti]] e [[Mario Pugliese]], la “[[Rivista di scienza delle finanze e diritto finanziario]]”. Nel [[1938]] pubblicò “Il problema della codificazione tributaria”, {{citazione necessaria|in cui traspariva con evidenza l'influenza lasciata dagli incontri romani con Paronetto. }}
Nel luglio del [[1943]] prese parte ai lavori che portarono alla redazione del [[Codice di Camaldoli]], promosso tra gli altri dal suo amico Paronetto: da esso presero spunto tutte le iniziative di politica economica del decennio successivo<ref>"Paronetto, tra il 1943 e il 1945, è stato uno dei protagonisti
dell’opera di ricostruzione dell’Italia devastata dalla guerra, influenzando il pensiero di alcuni importanti “ricostruttori”: da Alcide De Gasperi ad Ezio Vanoni, Donato Menichella e Luigi Einaudi. Ma è stato anche l’interlocutore di altre importanti personalità politiche, come Palmiro Togliatti, presso il quale, dopo essere riuscito ad avvicinarlo per il tramite dell’amico Franco Rodano, si fece interprete della necessità di salvare il complesso impianto pubblico dell’Iri, organizzato e messo a punto nel periodo pre-bellico da Alberto Beneduce": Gianfranco Sabattini, ''I teorici della ricostruzione'', [[Mondoperaio]], n. 1/2017, p. 17.</ref>.
=== Ministro finanziario: Riforma tributaria e ''Piano Vanoni'' ===
Nel [[1951]] fu uno dei principali fautori della riforma tributaria italiana (che porta il suo nome, ''Riforma Vanoni'' o [[Legge Vanoni]]) introducendo anche l'obbligo della [[dichiarazione dei redditi]]<ref>Come ministro delle Finanze, il suo obiettivo era di riuscire a far
sì «che tutti i contribuenti facessero una dichiarazione dei redditi e che ciò fosse strumento di verità e di lealtà fiscale»: [[Francesco Forte]], ''Ezio Vanoni economista pubblico'', a cura di Silvio Beretta e Luigi Bernardi, [[Rubbettino]], Soveria Mannelli, 2009, p. 47-48.</ref>.
economico nazionale» vengono stabiliti in quanto consistono «nel consentire un
massimo di libertà, nel conseguire il massimo di utilità sociale, e nel realizzare il
massimo di giustizia sociale» ([[Francesco Forte]], ''Ezio Vanoni economista pubblico'', a cura di Silvio Beretta e Luigi Bernardi, [[Rubbettino]], Soveria Mannelli, 2009, p. 197).</ref>. La realizzabilità del Piano era vincolata, secondo il ministro, ad un tasso di crescita superiore al 5% all'anno
La salma venne portata nella natia Morbegno per il funerale e la tumulazione nella tomba familiare<ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://www.gazzettadisondrio.it/speciali/17022016/60-anni-fa-spegneva-senato-ezio-vanoni-medaglia-doro-al-valor-civile|titolo=60 anni fa si spegneva in Senato Ezio Vanoni, Medaglia d'oro al Valor Civile|pubblicazione=La Gazzetta di Sondrio|accesso=2018-09-07}}</ref>.
==Opere==
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|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito di Germania
|motivazione=
|
}}
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==Bibliografia==
* {{cita libro|autore=Antonio Magliulo
* {{cita libro|autore=Piero Malcovati|autore2=Pasquale
*
* {{cita libro|autore=Guido Vigna|titolo=Ezio Vanoni. Il sogno della giustizia fiscale|editore= Rusconi Libri|data=1993}}
== Voci correlate ==
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==Altri progetti==
{{interprogetto|q}}
==Collegamenti esterni==
* ''[https://www.sie-asee.it/autore.php?id_autore=175 Vanoni, Ezio]'', su [https://www.sie-asee.it/ sie-asee.it], ''Archivio Storico delle Economiste e degli Economisti.''{{collegamenti esterni}}
*[https://web.archive.org/web/20160411232435/http://www.ssef.it/?id=923 Vita e carriera di E. Vanoni] nel sito della SSEF - Scuola superiore dell'economia e delle finanze "Ezio Vanoni".
*[https://www.youtube.com/watch?v=9RVAOWtYT7Q Convegno “Fiducia nel Futuro – Una Riflessione a 60 anni dal Piano Vanoni“], [[Istituto dell'Enciclopedia Italiana|Treccani]], 06/10/2015.
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{{Portale|biografie|economia|politica}}
[[Categoria:Ministri del
[[Categoria:Ministri delle
[[Categoria:Ministri del
[[Categoria:Ministri del
[[Categoria:Medaglie d'oro al valor civile]]
[[Categoria:Politici della Democrazia Cristiana]]
[[Categoria:Deputati dell'Assemblea Costituente
[[Categoria:Deputati della Consulta
[[Categoria:Senatori della I legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Senatori della II legislatura della Repubblica Italiana]]
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[[Categoria:Governo Scelba]]
[[Categoria:Governo Segni I]]
[[Categoria:Studenti dell'Università degli Studi di Pavia]]
[[Categoria:Studenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore]]
[[Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Cagliari]]
[[Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]]
[[Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Padova]]
[[Categoria:Professori dell'Università Ca' Foscari]]
[[Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Milano]]
[[Categoria:Morti sul lavoro]]
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