Città di Castello: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
| Nome = Città di Castello
|Panorama = Via di Francesco (percorso del nord), Città di Castello,da La Montesca a Città di Castello 02.jpg
| Panorama = Panoramacdc.JPG
| Didascalia =
| Bandiera = Città di Castello-GonfaloneBandiera.pngsvg
| Voce bandiera =
|Voce stemma =
| Stemma = Città di Castello-Stemma.png
| Voce stemmaStato = ITA
|Grado amministrativo = 3
| Stato = ITA
|Divisione amm grado 1 = Umbria
| Grado amministrativo = 3
| Divisione amm grado 12 = UmbriaPerugia
|Amministratore locale = Luca Secondi
| Divisione amm grado 2 = Perugia
|Partito = [[Centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]]
| Amministratore locale = Luciano Bacchetta
|Data elezione = 18-10-2021
| Partito = [[Sinistra Italiana|Sinistra]]-[[Partito Democratico (Italia)|PD]]-[[Partito Socialista Italiano (2007)|Socialisti]]
|Data rielezione =
| Data elezione = 09-06-2016 (Rielezione)<ref>https://www.tuttitalia.it/umbria/73-citta-di-castello/79-amministrazione/</ref>
| Data istituzione =
|Sottodivisioni = Vedi [[#Frazioni|elenco]]
| Altitudine =
|Divisioni confinanti = [[Apecchio]] ([[Provincia di Pesaro e Urbino|PU]]), [[Arezzo]] ([[Provincia di Arezzo|AR]]), [[Citerna]], [[Cortona]] (AR), [[Mercatello sul Metauro]] (PU), [[Monte Santa Maria Tiberina]], [[Monterchi]] (AR), [[Montone (Italia)|Montone]], [[Pietralunga]], [[San Giustino (Italia)|San Giustino]], [[Umbertide]], [[Sansepolcro]] (AR), [[Sant'Angelo in Vado]] (PU)
| Superficie = 387.32
|Codice postale = 06012, 06018
| Note superficie =
|Zona Abitantisismica = 396552
|Gradi giorno = 2347
| Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 giugno 2017.
|Nome abitanti = tifernati o castellani<ref>https://www.treccani.it/enciclopedia/tag/tifernum/</ref><!--NON RIMUOVERE I DUE DEMOTICI, entrambi sono vivi ed utilizzati sia in ambito formale che informale-->
| Aggiornamento abitanti = 30-6-2017
|Patrono = [[san Florido]]
| Sottodivisioni = Vedi [[Città di Castello#Frazioni|elenco]]
|Festivo = 13 novembre
| Divisioni confinanti = [[Apecchio]] (PU), [[Arezzo]] (AR), [[Citerna]], [[Cortona]] (AR), [[Mercatello sul Metauro]] (PU), [[Monte Santa Maria Tiberina]], [[Monterchi]] (AR), [[Montone (Italia)|Montone]], [[Pietralunga]], [[San Giustino (Italia)|San Giustino]], [[Sansepolcro]] (AR), [[Sant'Angelo in Vado]] (PU), [[Umbertide]]
|PIL =
| Codice postale = 06012, 06010, 06018
|PIL Zona sismicaprocapite = 2
|Mappa = Map of comune of Città di Castello (province of Perugia, region Umbria, Italy).svg
| Gradi giorno =
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Città di Castello all'interno della provincia di Perugia
| Nome abitanti = Tifernati
| Patrono = [[San Florido]]
| Festivo = 13 novembre
| PIL =
| PIL procapite =
| Mappa = Map of comune of Città di Castello (province of Perugia, region Umbria, Italy).svg
| Didascalia mappa = Posizione del comune di Città di Castello all'interno della provincia di Perugia
| Diffusività =
}}
'''Città di Castello''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Perugia]] in [[Umbria]]. Principale centro dell'[[Valtiberina|alta valle del Tevere]], nonché una delle principali città umbre, è sede vescovile della [[diocesi di Città di Castello]]. Data la sua posizione, ha forti legami storici e culturali con le zone limitrofe di [[Toscana]], [[Romagna]] e [[Marche]].<ref>[https://books.google.it/books?id=jAQo1LU6ikEC&q=citta%27+di+castello+legami++marche+toscana+romagna&dq=citta%27+di+castello+legami++marche+toscana+romagna&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj-t6e8hO_YAhXHVhQKHf9_AFEQ6AEIKzAB Bollettino della Deputazione di storia patria per l'Umbria - Deputazione di storia patria per l'Umbria - Google Libri]</ref>
 
'''Città di Castello''' (in latino ''Tifernum Tiberinum''; comunemente abbreviato in ''Castello'') è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] della [[provincia di Perugia]], il ventesimo d'[[Italia]] per estensione ed il terzo dell'[[Umbria]]. Principale centro dell'[[Valtiberina|alta valle del Tevere]], è sede vescovile della [[diocesi di Città di Castello]].
Data la sua posizione, ha forti legami storici e culturali con le zone limitrofe di [[Toscana]], [[Romagna]] e [[Marche]].<ref>https://books.google.it/books?id=jAQo1LU6ikEC&q=citta%27+di+castello+legami++marche+toscana+romagna&dq=citta%27+di+castello+legami++marche+toscana+romagna&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj-t6e8hO_YAhXHVhQKHf9_AFEQ6AEIKzAB</ref>
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
 
Situato nella parte umbra dell'[[Valtiberina|Alta Valtiberina]], il comune possiede un'[[Enclave ed exclave|exclave]] compresa tra i comuni di [[Apecchio]] (PU) e [[Sant'Angelo in Vado]] (PU) nelle [[Marche]], corrispondente all'area di [[Monte Ruperto]] dell'estensione di circa 500 ettari con un numero di abitanti pari alloa zero. Con la suauna superficie di 387&nbsp;km², si colloca alper 20ºestensione posto fra ial [[PrimiComuni 100 comuni italianid'Italia per superficie|10020º comuniposto piùfra estesii d'Italiacomuni italiani]]. AltezzaIl centro ha un'altezza sul livello del mare: di 288 metri., Altezzamentre il [[Comune (Italia)|territorio comunale]] presenta un'altezza minima: di 248 metri. Altezzaed un'altezza massima: di 1.006 metri. È il comune più settentrionale della regione Umbria e il suo territorio comunale è incastonato al confine con le regioni [[Marche]] e [[Toscana]]. Ad ovest del centro abitato sorge il [[Monte Arnato]], alto 652 metri.
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Città di Castello}}
* [[Classificazione climatica]]: zona E, 2347 GR/G
Città di Castello è situata nellanell'alta vallata[[valle del [[Tevere]], che è interna agli Appennini centro-settentrionali. Ciò nonostante grazie all'altitudine non elevata, visto che (l'intero abitato si estende fra i 270 e i 310&nbsp;[[m.s.l.m.]] circa), ed agli influssi provenienti dal [[Mar Tirreno]], la città gode di un clima di tipo [[clima temperato|temperato]] sublitoraneo<ref>Cfr. la mappa relativa alle regioni climatiche in: AA. VV. Grande Atlante d'Italia De Agostini, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1987, pag. 235.</ref> con [[inverno|inverni]] moderatamente freddi. (laLa temperatura media di gennaio, mese più freddo, basata sulle medie del periodo 1985-20162022 è di 4,3 2&nbsp;°C). edLe [[estate|estati]] sono contraddistinte da temperature elevate ma non torride, e (la loro media stagionale, anch'essa basata sul periodo 1985-20162022, è di 2122,70 °C). Le precipitazioni, che si aggirano mediamente sui 900 &nbsp;mm annui, sono abbastanza ben ripartite nel corso dell'anno (e nei mesi invernali, con un massimo in novembre) e nei. mesi invernali.Queste possono talvolta assumere carattere nevoso. Il clima della parte alto collinare e montuosa del comune con un'altitudine che raggiungesupera anche i 1000&nbsp;m [[s.l.m.]], è invece generalmente di tipo temperato subcontinentale, con inverni freddi ed estati miti o fresche. Sui rilievi più elevati possono prodursi nevicate consistenti anche fuori stagione e frequenti gelate notturne.
 
[[File:Neve sul centro storico.jpg|centro|miniatura|550x550px|'''Il centro storico di Città di Castello sotto la [[neve]]''']]
 
== Storia ==
=== Umbri e Romani ===
L'insediamento originario fu fondato dagli [[Umbri]] sulla riva sinistra del [[Tevere]] in prossimità del territorio assoggettato al controllo degli [[Etruschi]]. A partire dal [[III secolo a.C.]] a causa dell'[[Impero romano|espansione romana]] la città divenne federata di [[Roma]] e successivamente fu inserita nella [[Regio VI ''Umbria'']]. Dal [[I secolo a.C.]] divenne municipio romano, di cui patrono più illustre fu Gaio Plinio Cecilio Secondo, detto [[Plinio il Giovane]], il quale, secondo quanto affermato in una sua lettera, fece erigere un tempio, ultimato nel [[103]] o [[104]], di cui non si conosce la collocazione.
 
Certamente la ''[[gens]]'' Plinia possedeva vasti latifondi nelle vicinanze della città ed una villa, che è più volte ricordata dallo stesso Plinio il Giovane nelle sue lettere. Gli scavi, operati dall'[[Università degli Studi di Perugia|Università di Perugia]] in collaborazione con l'[[Università di Alicante]] in località Colle Plinio nel comune di [[San Giustino (Italia)|San Giustino]], hanno permesso di individuare la collocazione della villa di Plinio il Giovane. La città fu chiamata ''Tifernum Tiberinum'' dai Romani, al fine di distinguerla dall'omonimo insediamento posto sul [[Metauro]], ''Tifernum Metaurense'', e sembra che assunse una discreta rilevanza, visto che è citata anche da [[Plinio il Vecchio]].
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=== Medioevo ===
Incerta è la datazione della diffusione del [[Cristianesimo]], attribuita dalla tradizione a [[Crescentino di Città di Castello|san Crescentino]] o Crescenziano. Questo visse tra il [[III secolo|III]] ed il [[IV secolo]], e fu martirizzato a seguito di una condanna emessa proprio a Tifernum. IlEubodio è documentato come primo vescovo di [[Diocesi di Città di Castello|Tifernum Tiberinum]], Eubodio, è documentato nell'anno [[465]].
 
Secondo la tradizione, la città fu distrutta nel [[VI secolo]] ad opera del dell'[[GotiOstrogoti|gotoostrogoto]] [[Totila]] e successivamente ricostruita dal vescovo [[san Florido|Florido]], poi santificato e proclamato patrono della città.
La città venne dunque conquistata dai [[Longobardi]], che la chiamarono ''Castrum Felicitatis'' e la ricompresero nel [[Ducato di Tuscia]]. In seguito passò sotto il dominio dei [[Franchi]] prima e dello [[Stato della Chiesa]] poi.
 
Intorno al [[1100]] si organizzò in [[Comune]] e fu minacciata dalle pretese dell'[[Sacro Romano Impero|Impero]], dello [[Stato Pontificio|Stato della Chiesa]], di [[Repubblica fiorentina|Firenze]] e di [[Perugia]]. Nella prima metà del [[XIII secolo|1200]] fu denominata ''Civitas Castelli'' e, nonostante le rivalità tra [[Guelfiguelfi e Ghibellinighibellini]] che ne mettevano spesso in pericolo la libertà, poté ugualmente godere di prosperità. In questo periodo infatti la diocesi tifernate si estendeva bensu oltreun iterritorio confiniassai attualiampio, comprendendo anche gran parte dell'attualeAltotevere altoteveretoscano. Essa si estendeva anche nell'alta valle del Metauro verso aretinoFano, dellnell'alto pesaresecesenate e nell'alta valle del rimineseMarecchia internoverso Rimini, cioè in quelle che sono diventate Marche e Romagna rispettivamente. Fra i secoli XII e XIII acquista indipendenza come comune autonomo il borgo di [[Sansepolcro]], sorto agli inizi dell'XI secolo attorno all'omonimo monastero nel contado di Città di Castello.
 
Sul piano amministrativo la collocazione della città rimane piuttosto indefinita. Pur inserita nelle terre della Chiesa dall'VIII secolo, ancora nel 1312 viene rivendicata assieme alla vicina e "figlia" [[Sansepolcro]] dall'imperatore [[Enrico VII di Lussemburgo|Enrico VII]], come facente parte dell'impero<ref>A. Zorzi, ''Le Toscane del Duecento'', in, ''Etruria, Tuscia, Toscana'', a cura di G. Garzella, Pisa, Pacini Editore, 1998, p. 94</ref>.
 
=== Nello Stato della Chiesa ===
Nel 1306 si iniziò a costruire la chiesa dei Servi di Maria, che poi verra'verrà chiamata [[Madonna delle Grazie|Santa Maria delle Grazie]] e diventerà anche nel tempo santuario mariano cittadino. Nella seconda metà del [[XIV secolo]] divenne maggiore l'influenza esercitata da Perugia, finché nel [[1367]] la città fu ricondotta sotto lo Stato della Chiesa dal [[cardinale Albornoz]].
Nell'anno [[1368]] Brancaleone Guelfucci sollevò la cittadinanza ed insorse, anche se il popolo tifernate riacquistò la libertà solo nel [[1375]] grazie all'intervento dei fiorentini.
 
Nel [[1422]] [[papa Martino V]] affidò la città al condottiero [[Braccio Fortebraccio]] da [[Montone (Italia)|Montone]], la cui famiglia detenne il dominio fino al [[1440]]. In questo anno iniziarono le lotte per la conquista del potere tra varie famiglie tra le quali sono quelle dei [[Vitelli (famiglia)|Vitelli]], dei Fucci e dei Tartarini.
 
Inizialmente si assistette ad un'[[Oligarchia]] composta da Vitelli, Giustini e Fucci. Si passò poi al dominio dei soli Vitelli, che eliminarono i Fucci e cacciarono i Giustini.
 
Successivamente seguirono periodi di forti rivalità, che videro anche il coinvolgimento di [[papa Sisto IV]] ed un lungo assedio alla città guidata da [[Niccolò Vitelli]]. In seguito ad alterne vicende tuttavia il dominio fu definitivamente preso dai Vitelli che posero a capo della città Paolo Vitelli e [[Vitellozzo Vitelli]].
 
Quest'ultimo fu ucciso da [[Cesare Borgia]], detto ''il Valentino'', nella congiura di Senigallia nel ([[1502]]). Il ''Valentino'' si proclamò duca della città e mantenne il dominio per tutto il pontificato di [[papa Alessandro VI]].
Da questo momento fino alla fine del [[XVIII secolo]] la città fu assoggettata allo [[Stato della Chiesa]], che concedette però la reggenza ad un governatore alle dipendenze della consulta romana. La famiglia Vitelli nelle alterne vicende del XV e [[XVI secolo]] incise notevolmente nello sviluppo economico e nell'importanza politica della città. Famiglia di mecenati e condottieri, molto legati ai [[Medici]] di Firenze, abbellirono Città di Castello con molti palazzi nei quali furono chiamati a lavorare i maggiori artisti del Rinascimento, primi fra tutti [[Raffaello Sanzio]] e [[Luca Signorelli]]. Fu significativo nel XVI secolo l'apparentamento dei Vitelli con la famiglia dei [[Rossi di Parma]]. Prima [[Vitello Vitelli|Vitello]] e poi [[Alessandro Vitelli|Alessandro]], dopo la morte del fratello, sposarono [[Angela de' Rossi|Angela Paola]], sorella di [[Pier Maria III de' Rossi|Pier Maria il Giovane]] conte di San Secondo e di [[Giovan Girolamo de' Rossi|Giovan Girolamo]], prima [[Vescovo]] di [[Diocesi di Pavia|Pavia]] e poi governatore di Roma dal 1551. Angela Paola era anche cugina del granduca di Firenze Cosimo de' Medici e cognata di [[Camilla Gonzaga]].
Da questo momento fino alla fine del [[XVIII secolo]] la città fu assoggettata allo [[Stato della Chiesa]], che concedette però la reggenza ad un governatore alle dipendenze della consulta romana.
La famiglia Vitelli nelle alterne vicende del XV e [[XVI secolo]] incise notevolmente nello sviluppo economico e nell'importanza politica della città. Famiglia di mecenati e condottieri, molto legati ai [[Medici]] di Firenze, abbellirono Città di Castello con molti palazzi nei quali furono chiamati a lavorare i maggiori artisti del Rinascimento, primi fra tutti [[Raffaello Sanzio]] e [[Luca Signorelli]].Fu significativo nel XVI secolo l'apparentamento dei Vitelli con la famiglia dei Rossi di Parma.Prima Vitello e poi Alessandro dopo la morte del fratello, sposarono Angela Paola, sorella di Pier Maria il Giovane conte di San Secondo e di Giovan Girolamo, prima vescovo di Pavia e poi governatore di Roma dal 1551.Angela Paola era anche cugina del granduca di Firenze Cosimo de' Medici e cognata di Camilla Gonzaga.
 
=== Dal Risorgimento in poi ===
Il 12 gennaio [[1798]] fecero il loro ingresso in città i soldati della [[Repubblica Cisalpina]], che proclamarono la repubblica. Solo il 5 maggio successivo le truppe francesi non furono in grado di sedare una rivolta partita dalle campagne e di spiccata tendenza antirepubblicana.
L'ordine fu riportato il 18 giugno [[1799]], quando la città fu occupata dagli [[austriaci]] per volere del Papa.
 
Nel [[1817]] il territorio del comune di Città di Castello fu decurtato nella parte meridionale delle frazioni di Montecastelli, Niccone e Verna, che passarono al comune della Fratta, oggipoi [[Umbertide]]. Nel [[1827]] dal territorio comunale furono staccate anche le aree dei due nuovi comuni di [[San Giustino (Italia)|San Giustino]] e [[Pietralunga]].
 
La città durante i moti insurrezionali ottenne provvisoriamente la libertà dallo Stato Pontificio la sera dell'11 febbraio [[1849]]. L'11 settembre [[1860]] fu definitivamente occupata dall'esercito piemontese e l'anno successivo entrò nello [[Regno d'Italia|Stato Italiano]], seguendone da questo momento le vicende storiche.
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Città di Castello fu liberata il 22 luglio [[1944]].
 
Nella seconda metà del [[XX secolo]] si è verificato un consistente aumento demografico, dovuto anche all'immigrazione dalle vicine [[Marche]] e [[Toscana]], che ha portato il Comune di Città di Castello ad essere il quarto comune dell'Umbria per numero di abitanti. A partire dagli anni sessanta la città ha conosciuto un significativo mutamento del tessuto economico. Lo sviluppo industriale si è avuto specialmente nel settore grafico, meccanico, tessile, del mobile e della ceramica, ed ha cambiato profondamente il volto della città.
Negli ultimi anni si è avuto anche un forte sviluppo di molte aziende di servizi, specialmente nel settore dell'educazione e della [[formazione a distanza]].
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Città di castello, palazzo dei priori 01.JPG|thumbminiatura|Il ''Palazzo dei Priori''.]]
[[File:CittàDuomo di città di castello, duomo 01facciata.JPG|thumbminiatura|Il [[Duomo di Città di Castello|Duomo]].]]
 
=== Architetture civili ===
* Il [[Palazzo dei Priori (Città di Castello)|Palazzo dei Priori]] o Palazzo del Comune venne costruito tra 1322 e 1338 ad opera di [[Angelo da Orvieto]], seppur rimasto incompiuto. È stato trasformato nel municipio cittadino
* La ''Torre Civica'', chiamata dai tifernati "Torre del Vescovo", oggi pendente, aveva una gemella, posizionata a pochi metri di distanza, demolita da tempo.
* La Torre Civica, chiamata dai tifernati "Torre del Vescovo", caratterizzata dalla pendenza (a causa della cedevolezza del terreno), aveva una gemella, posizionata a pochi metri di distanza, poi demolita.
* Il ''Palazzo dei Priori'' o ''Palazzo del Comune'' è il municipio cittadino. Venne costruito dal 1322 al 1338 ad opera di Angelo da [[Orvieto]].
* ''[[Pinacoteca comunale di Città di Castello|Palazzo Vitelli alla Cannoniera'']], così chiamato perché sul luogo sorgeva un deposito od una fonderia di cannoni, è uno dei cinque Palazzi che la famiglia Vitelli eresse a Città di Castello tra la fine del Quattrocento e la seconda metà del Cinquecento. ÈIl Palazzo presenta grandi e magnifiche sale affrescate da [[Cristoforo Gherardi]] e da [[Nicola Filotesio|Cola dell'Amatrice]] ed è sede della [[Pinacoteca comunale di Città di Castello|Pinacoteca]] che conservacustodisce una cospicua collezione che ancheannovera lavoriopere di [[Domenico Ghirlandaio]], [[Neri di Bicci]], [[Luca Signorelli]], [[Raffaello]] e [[RaffaelloRaffaellino del Colle]].
* ''Palazzo Vitelli a Sant'Egidio'', testimonianza della grandezza rinascimentale della città e della potenza della dinastia tifernate dei Vitelli all'epoca delle Signorie. L'interoè un complesso organico composto daldallo stesso Palazzo, dal parco con ninfeo e dalla Palazzina Vitelli.
* ''Palazzo Albizzini'', adibito a custodire la collezione Burri.Èè un esempio di architettura rinascimentale di derivazione toscana di fine '400. Dal 1981 il Palazzo Albizzini è sede della prestigiosa collezione di opere che [[Alberto Burri]] ha donato alla città. La Collezione Burri è, la più ricca ed organica raccolta delle opere dell'artista del Novecento. Le opere di grandi dimensioni della raccolta in particolare sono esposte anche nella seconda sede espositiva pressorealizzata glinegli ex Seccatoi Tabacchidei tabacchi.
* Palazzo Bufalini, eretto nel XVI secolo, nell'ambito della scuola di [[Jacopo Barozzi da Vignola]], per volere dei conti di [[San Giustino (Italia)|San Giustino]] Giulio I [[Bufalini (famiglia)|Bufalini]] e [[Francesca Turini Bufalini|Francesca Turini]], versatile poetessa, che vi risiedette e morì nel 1641.
* Castello di Petrella, presso il [[Marchesato di Petrella|borgo omonimo]]
 
=== Architetture religiose ===
* La [[Duomo di Città di Castello|DuomoCattedrale dei SS. Florido e Amanzio]], col caratteristico [[Campanilecampanile rotondo]] (Cittàdi origine ravennate, è il principale edificio religioso della città. È ricco di Castello)|campanileopere rotondo]]d'arte e nella cripta custodisce la tomba del santo.
* La [[Chiesa di San Francesco. Chiesa(Città [[XIVdi secoloCastello)|trecentescaChiesa di San Francesco]], trecentesca, modificata internamente innel [[architetturaSettecento, barocca|stileè barocco]].il Quiluogo vienedove conservataera una copiaconservato dellolo ''Sposalizio della Vergine'', che [[Raffaello Sanzio|Raffaello]] dipinse nel 1504 e che fu portato via dalle truppe napoleoniche nel 1798., Oggi l'operache silo trovadestinarono all'[[Accademia di Brera]] di Milano; una copia ricorda la sua presenza. Da segnalare la Cappella Vitelli, costruita su progetto del [[Giorgio Vasari|Vasari]].
* La [[Chiesa di San Domenico (Città di Castello)|Chiesa di San Domenico]], iniziata nel XIV secolo e terminata nel 1424<ref>{{Cita web|url=https://www.cittadicastelloturismo.it/percorso/chiesa-e-chiostro-di-san-domenico/|titolo=Chiesa e chiostro di San Domenico}}</ref>, conservava il ''Martirio di San Sebastiano'' di [[Luca Signorelli]], del 1498 trasferita nella [[Pinacoteca comunale di Città di Castello|Pinacoteca Comunale]], e la [[Crocifissione Gavari|Crocifissione]] di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]] dipinta intorno al 1503, conservata alla [[National Gallery (Londra)|National Gallery]] di [[Londra]]. All'altare maggiore è custodito il corpo della Beata [[Margherita da Città di Castello|Margherita]].<ref name=":1">{{Cita libro|curatore=Comune di Città di Castello|titolo=Città di Castello. Rinascimento e Contemporaneità.|p=26}}</ref>
* La [[Chiesa di Sant'Agostino (Città di Castello)|Chiesa di Sant'Agostino]], nella quale è stata conservata, dal 1540 circa fino alla fine del Settecento,<ref>Alessandro Nesi, ''Il Doceno all'mperiale e altri appunti sulla bottega di Raffaellino del Colle'', in "Pesaro città e contà", Rivista della Società pesarese di studi storici, n. 23, 2006, pagg. 21 - 22.</ref> nella cappella della famiglia [[Bufalini (famiglia)|Bufalini]] che la aveva commissionata, la ''Visione di San Girolamo'' di [[Parmigianino]], conservata alla [[National Gallery (Londra)|National Gallery]] di [[Londra]].
* Il [[Santuario della Madonna delle Grazie (Città di Castello)|Santuario della Madonna delle Grazie]], costruito nel Trecento come chiesa dei [[Servi di Maria|Serviti]], divenne santuario per la venerazione della ''Madonna col Bambino tra i Santi Florido e Filippo Benizi'' di [[Giovanni da Piamonte]], del 1456.<ref name=":0">{{Cita libro|titolo=Città di Castello... cit.|p=25}}</ref>
* La Chiesa di Santa Maria Maggiore, fatta costruire da [[Niccolò Vitelli]] quale ex voto a seguito della sua conquista della città, fu edificata tra 1483 e 1509.<ref name=":0" />
* La Chiesa di San Michele Arcangelo, forse risalente all'XI secolo, ristrutturata nel Cinquecento dai [[Vitelli (famiglia)|Vitelli]] e dopo il terremoto del 1789, conserva ancora all'altare una pala di [[Raffaellino del Colle]] con la ''Madonna col Bambino e i Santi Sebastiano e Michele'', di solito datata al 1528-1529 circa, ma probabilmente da collocarsi alla fine del decennio seguente.<ref>Alessandro Nesi, ''Alcuni disegni inediti di Raffaellino del Colle e altre note a margine di una monografia su Pierantonio Palmerini'', in "Accademia Raffaello. Atti e studi", n. 1, 2005, pag. 55.</ref>
* Il Monastero delle Clarisse Urbaniste di Santa Cecilia, detto anche di Giuseppe, che ebbe origine dal ritirarsi di pie donne nel 1422, conserva nello spazio di ingresso del monastero pregevoli affreschi tre-quattrocenteschi.<ref name=":1" />
* Il Monastero delle Clarisse Murate fu edificato nel 1535 ed è rimasto pressoché intatto nel suo aspetto originario, compreso un coro intarsiato del secolo XVI.<ref name=":2">{{Cita libro|titolo=Città di Castello..., cit.|p=27}}</ref>
* Il [[Monastero delle Cappuccine di Santa Veronica]], il più importante dei monasteri francescani femminili, è stato realizzato tra 1627 e 1643 e vi è vissuta [[Veronica Giuliani|Suor Veronica Giuliani]], il cui corpo è custodito nella chiesa.<ref name=":2" />
* Pieve dei Santi Cosma e Damiano a [[Canoscio]]
* <nowiki/>[[Santuario della Madonna del Transito]] a [[Canoscio]]
* [[Abbazia di Santa Maria e Sant'Egidio di Petroia|Abbazia di Santa Maria e Sant'Egidio a Badia Petroia]].
* Pieve di Santa Maria a [[Morra (Città di Castello)|Morra]]
* [[Oratorio di San Crescentino (Città di Castello)|Oratorio di San Crescentino]] a [[Morra (Città di Castello)|Morra]]
* Chiesa <nowiki/>di San Pietro a Monte
 
== Società ==
=== EvoluzioneEvo<nowiki/>luzione demografica ===
{{Demografia/Città di Castello}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano 3994, ovvero il 10,48% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=12 luglio 2023}}</ref>
Secondo i dati ISTAT<ref>[http://demo.istat.it/str2010/index.html Statistiche demografiche ISTAT<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era composta da 3.985 persone. Le nazioni di origine maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
 
* [[Romania]] 1.186 2,92%1151
* [[Marocco]] 656
 
* [[MaroccoCina]] 770 1,90%282
* [[Albania]] 158
* [[Algeria]] 167
* [[Ucraina]] 138
* [[Nigeria]] 92
* [[Tunisia]] 88
* [[Regno Unito]] 77
* [[Macedonia del Nord]] 70
 
=== Lingue e dialetti ===
{{Vedi anche|Dialetti altotiberini}}
Il dialetto tifernate, come le restanti parlate dell'Alta Valle del Tevere, è caratterizzato anche a causa del suo esteso territorio da influssi [[Lingue gallo-italiche|gallo-italici]], [[dialetti umbri|umbri]] ed [[Provincia di Arezzo|aretini]]. Il dialetto tifernate cambia parzialmente anche in base alla zona del comune considerata. In particolar modo gli influssi di matrice gallo-italica romagnola sono penetrati tramite la [[via Flaminia]], che congiungeva [[Rimini]] con [[Roma]], e raccordano il tifernate con i dialetti [[Lingua romagnola|romagnoli]] della [[Provincia di Pesaro-Urbino]]<ref>https://archive.org/details/saggiosuidialet02biongoog</ref>. In virtù di tale ragione, si tratta di un dialetto di difficile classificazione: secondo Pellegrini ed altri, il tifernate<ref>{{Cita web |url=http://www.lettere.uniroma1.it/sites/default/files/686/PELLEGRINI%2C%20Carta%20dei%20dialetti%20d%27Italia_0.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=3 maggio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160507093102/http://www.lettere.uniroma1.it/sites/default/files/686/PELLEGRINI%2C%20Carta%20dei%20dialetti%20d%27Italia_0.pdf |urlmorto=sì }}</ref> sarebbe appartenente ai [[Dialetti italiani mediani|dialetti mediani umbri]], sia pure con elementi di transizione tra parlate settentrionali e centrali, mentre secondo altri studiosi si tratterebbe di un dialetto a sé, insuscettibile di essere inserito in un gruppo ben determinato proprio per via della forte commistione tra influssi romagnoligallo-italici, toscani ed umbri.<ref>[https://books.google.it/books?id=VmQVAAAAYAAJ&pg=PP16&dq=dialetto+citta%27+di+castello&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjKgOOcitrYAhXL6xQKHbLEAoMQ6AEIKDAA Il dialetto e la etnografia di Città di Castello con raffronti e... - Bianco Bianchi - Google Libri]</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Le origini delle lingue neolatine: introduzione alla filologia romanza|cognome=Tagliavini|nome=Carlo|anno=1962|editore=R. Patròn|url=http://www.atlantelinguistico.it/dialetti/DialettiItalia.html|accesso=25 gennaio 2018|dataarchivio=26 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180226222406/http://www.atlantelinguistico.it/dialetti/DialettiItalia.html|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.maldura.unipd.it/romanistica/viale/lezione_diatopia/|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120216121815/http://www.maldura.unipd.it/romanistica/viale/lezione_diatopia/|titolo=La variazione diatopica}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.italica.rai.it/principali/lingua/bruni/mappe/flash/regionalok.htm|titolo=Carta interattiva dei dialetti d'Italia per la sezione linguistica del sito italica.rai.it curata dal professor Francesco Bruni dell'Università Ca' Foscari di Venezia|editore=[[Rai Internazionale#Internet|Italica]]|formato=swf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20001028052408/http://www.italica.rai.it/principali/lingua/bruni/mappe/flash/regionalok.htm}}</ref><ref>AIS, Sprach-und Sachatlas Italiens und der Südschweiz, Zofingen 1928-1940</ref>
|cognome=Tagliavini|nome=Carlo|anno=1962|editore=R. Patròn
|url=http://www.atlantelinguistico.it/dialetti/DialettiItalia.html}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.maldura.unipd.it/romanistica/viale/lezione_diatopia/
|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120216121815/http://www.maldura.unipd.it/romanistica/viale/lezione_diatopia/|dataarchivio=February 2012
|titolo=La variazione diatopica}}</ref><ref>[http://www.italica.rai.it/principali/lingua/bruni/mappe/mappe/f_dialetti.htm ] {{webarchive |url=https://web.archive.org/web/20051107211735/http://www.italica.rai.it/principali/lingua/bruni/mappe/mappe/f_dialetti.htm |date=7 November 2005}}</ref><ref>AIS, Sprach-und Sachatlas Italiens und der Südschweiz, Zofingen 1928-1940</ref>
 
Tra le influenze gallo-italiche romagnole più evidenti che contraddistinguono il dialetto di Città di Castello vi sono:
 
* la resa della vocale "a" tra consonanti con un suono intermedio tra la ''a'' e la ''e'' aperta spesso denotato con ''èe'' (ad esempio ''chèene'' per "cane" e ''chèeša'' per "casa"): è un tratto che dalla [[Romagna]] è finito con lo spingersi molto a sud-ovest, tanto in [[Umbria]] settentrionale che in [[Toscana]] nord-orientale.
* il suono [[cacuminale]] della ''s'' (la cosiddetta "s salata", pronunciata comesimilmente laalla "š" o "sc" ma meno retratta), cui si aggiungono la pronuncia della "z" che come nel romagnolo tende ad assomigliare alla "s" (''fòrsa'' per "forza"), nonché della "g", resa quasi come una "sz" (''sziòrno'' per "giorno"). Tale secondo tratto risulta molto vistoso pure nel parlato italiano dei tifernati e degli abitanti di zone limitrofe, specie tra gli individui di una certa età e di sesso maschile.
 
Questi ultimi due fenomeni sono più evidenti nel dialetto urbano di Città di Castello e della frazione Selci-Lama di [[San Giustino (Italia)|San Giustino]]. Qui è presente una parlata dialettale più conservativa, anche se ciò, come già accennato, è ormai avvertibile soprattutto tra le persone anziane e di sesso maschile, mentre tende ad essere rimosso dalle donne e dai giovani.
 
Altro aspetto peculiare, che ha avuto probabilmente proprio Città di Castello come centro di irradiazione, e che coinvolge anche le parlate vicine di San Giustino, [[Monte Santa Maria Tiberina]], [[Citerna]] e parzialmente quella degli anziani di [[Monterchi]], è llegato all'[[isocronia (linguistica)|isocronismo sillabico]]. In questodialetto casotifernate le vocali in sillaba complicata, terminante per consonante, vengono pronunciate tutte aperte (''štrèt-to, quèš-to<ref name=sillabe>La divisione in sillabe fonologica differisce da quella grammaticale scolastica.</ref>, ròt-to, còr-šo''), mentre quelle in sillaba libera, terminante per vocale, vengono pronunciate tutte chiuse (''bé-ne, šé-dia, có-sa, štó-ria). È un fenomeno costituente un unicum in tutta l'Italia centro-settentrionale').
 
Pertanto la resa delle vocali si distingue a seconda della sillaba e lo schema sarà il seguente:
* per "A" si avrà in sillaba libera la palatalizzazione in "è" aperta (''chè-sa'' per "casa", ''tornè-to'' per "tornato"), mentre in sillaba complicata essa mantiene la quantità originaria (''àl-to'', ''fàt-to'');
* per "E" si avrà in sill. lib. "é" chiusa (''bé-ne'', ''problé-ma'', ''ripé-te''; in posizione tonica finale si ha che dall''italiano chè"ài">"è" ed "ì">"é" come in ''che fè'', '' me-'', ''me-quèqué'', che diventano ''sa sà feìfèi'', ''ma-lì'', ''me-chèché'' e ''ma-chì'' nelle zone nordorientali del comune), in sill. compl. "è" aperta (''dèt-to'', ''stès-so'', ''lèg-no''<ref name=sillabe />);
* per "O" si avrà in sill. lib. "ó" chiusa (''có-sa'', ''mó-do'', ''só-cio'', ''só-pra''), in sill. compl. "ò" aperta (''giòr-no'', ''mòl-to'', ''sòt-to'');
* per "I" si avrà in sill. lib. la quantità originaria (''vì-te'', ''vì-so''), in sill. compl. si avrà l'innalzamento di un grado ad "é" chiusa (''finés-ce''<ref name=sillabe /> per "finisce", ''scrét-to'' per "scritto", ''fér-ma'' per "firma", cfr. ''fèr-ma'' per "ferma");
* per "U" si avrà in sill. lib. la quantità originaria (''nù-do'', ''mù-to''), in sill. compl. si avrà l'innalzamento di un grado ad "ó" chiusa (''brót-to'' per "brutto", ''póz-zo'' per "puzzo", cfr. ''pòz-zo'' per "pozzo")<ref>{{Cita web|url=https://www.bulgnais.com/castellano-e-lugnanese.pdf|titolo=Fonetica del dialetto tifernate}}</ref>.
 
== Cultura ==
 
==== Istituti culturali ====
* Istituto di storia politica e sociale "Venanzio Gabriotti"
 
==== Musei ====
* Centro delle Tradizioni Popolari a Villa Cappelletti
* Museo di Scienze Naturali "Malakos"
* [[Fondazione Palazzo Albizzini "Collezione Burri"]]
* [[Museo del Capitolo del Duomo di Città di Castello]]
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* Museo delle Arti Grafiche
 
=== Archivi e Biblioteche ===
* Archivio Notarile Mandamentale
* Archivio Storico Comunale
Riga 173 ⟶ 185:
* [[La Nazione]] (redaz. di Città di Castello)
* Il Giornale dell'Umbria (redaz. di Città di Castello)
* [[La Voce (settimanale)|La Voce]] (redaz. di Città di Castello)
* L'Altrapagina
 
Riga 191 ⟶ 203:
 
=== Frazioni ===
Antirata, Astucci, Badiali, [[Badia Petroia]], Barzotti, Bivio Bonsciano, Bivio Canoscio, Bivio Lugnano, Baucca, San Martino d'Upò, Belvedere, Bisacchi, [[Bonsciano]], Caifirenze, Candeggio, [[Canoscio]], Capitana, Celle, Cerbara, Cinquemiglia, Coldipozzo, Cornetto, Croce di Castiglione, Fabbrecce(Tofanelli), Fiume, Fraccalaglio, Fraccano, Galassina, Grumale, Lerchi, Lugnano, Marchigliano, Montemaggiore, [[Monte Ruperto]], [[Morra (Città di Castello)|Morra]], Muccignano, Nuvole, [[Marchesato di Petrella|Petrelle]], Piosina, Promano, Roccagnano, Ronti, Rovigliano, [[San Leo Bastia]], San Biagio del Cornetto, San Lorenzo Bibbiana, San Maiano, San Martin Pereto, San Martino di Castelvecchio, [[San Pietro a Monte]], San Secondo, San Zeno A Poggio, Santa Lucia, Santo Stefano Del Piano, Scalocchio, Seripole, [[Terme di Fontecchio]], [[Titta (Città di Castello)|Titta]], [[Trestina]], Uppiano, Userna, Valdipetrina, Vallurbana, Vingone, Volterrano
 
== Infrastrutture e Trasportitrasporti ==
 
=== Strade ===
 
Città di castelloCastello è servito dalla superstrada[[SS 3 bis]]/E45 Roma-Ravenna.Le due città sono poste rispettivamente ad oltre 230 km a sud ed a 134 km a nord.E'È collegato ad essa con l'omonima uscita (nord - sud), con l'uscita sudPromano e conquella l'uscitadi PromanoCerbara.E' È anche collegato tramite la strada statale 73 ad Arezzo distante circa 38 &nbsp;km. E'È collegato a Fano tramite la strada provinciale 257 in cui al chilometro 17 c'è il valico di Bocca Serriola e la strada statale 3 bis a [[Fano]], distante a circa 97 &nbsp;km. È inoltre in progetto il passaggio sul suo territorio della strada in costruzione [[Strada Europea E78|E78]].
Il comune e le aree limitrofe sono servite su strada da Busitalia Nord<ref name="A">{{Cita web |url=http://www.fsbusitalia.it/fsb/L'offerta/Linee-regionali/Umbria/Punti-Vendita/PVB_Citt%C3%A0diCastello |titolo=Copia archiviata |accesso=28 novembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181208141448/http://www.fsbusitalia.it/fsb/L%27offerta/Linee-regionali/Umbria/Punti-Vendita/PVB_Citt%C3%A0diCastello |urlmorto=sì |dataarchivio=8 dicembre 2018 }}</ref> ed altre compagnie che assicurano collegamenti con varie località dell'[[Emilia-Romagna]], delle [[Marche]], della [[Toscana]] e dell'[[Umbria]].<ref name="A" /><ref>[http://www.adriabus.eu/bo/UserFiles/File/interno%2023.pdf Home - Adriabus]</ref><ref>[http://www.baschetti.it/orari.html Orari - BASCHETTI Autoservizi Sansepolcro (AR)]</ref>
 
=== Ferrovie ===
 
Il comune è servito dalle stazioni [[Stazione di Baucca-Garavelle|Baucca-Garavelle]], [[Stazione di Canoscio|Canoscio]], [[Stazione di Cerbara|Cerbara]], [[Stazione di Città di Castello|Città di Castello]], [[Stazione di Città di Castello-Fornace|Città di Castello-Fornace]], [[Stazione di Città di Castello-Zona Industriale|Città di Castello-Zona Industriale]], [[Stazione di Sansecondo|Sansecondo]] e [[Stazione di Trestina|Trestina]], poste sulla [[ferrovia Centrale Umbra]], gestita da [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]] e servita da [[Trenitalia]].
Il comune è servito dall'[[Stazione di Città di Castello|omonima stazione]] posta sulla [[ferrovia Centrale Umbra]], gestita da [[Umbria Mobilità]].
 
== Amministrazione ==
[[File:Città di Castello-Gonfalone.png|250px|right|Gonfalone civico]]
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|[[1944]]|[[1945]]|Luigi Pillitu|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|[[1945]]|[[1946]]|Luigi Crocioni|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
|[[1944]]
{{ComuniAmminPrec|[[1946]]|[[1947]]|Giovan Battista Venturelli|[[Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
|[[1945]]
{{ComuniAmminPrec|[[1947]]|[[1952]]|Luigi Crocioni|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
| [[Luigi Pillitu]]
{{ComuniAmminPrec|[[1952]]|[[1958]]|[[Francesco Alunni Pierucci]]|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
|[[Democrazia Cristiana]]
{{ComuniAmminPrec|[[1958]]|[[1964]]|[[Gustavo Corba]]|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
|[[Sindaco]]
{{ComuniAmminPrec|[[1964]]|[[1970]]|Luigi Angelini|[[Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1970]]|[[1980]]|[[Venanzio Nocchi]]|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|[[1980]]|[[1988]]|Giuseppe Pannacci|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
|[[1945]]
{{ComuniAmminPrec|[[1988]]|[[1988]]|Angelo Tranfaglia||[[Commissario prefettizio]]|}}
|[[1946]]
{{ComuniAmminPrec|[[1988]]|[[1991]]|Giuseppe Pannacci|[[Partito Comunista Italiano]]<br/>[[Partito Democratico della Sinistra]]|[[Sindaco]]|}}
| Luigi Crocioni
{{ComuniAmminPrec|[[1993]]|[[2001]]|Adolfo Orsini|[[Partito Democratico della Sinistra]]<br/>[[Democratici di Sinistra]]|[[Sindaco]]|}}
|[[Partito Comunista Italiano]]
{{ComuniAmminPrec|[[2001]]|[[2010]]|Fernanda Cecchini|[[Democratici di Sinistra]]<br/>[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|[[Sindaco]]|<ref>Dimessasi in seguito all'elezione in Consiglio Regionale.</ref>|}}
|[[Sindaco]]
{{ComuniAmminPrec|''[[2010]]''|''[[2011]]''|''Luciano Bacchetta''|''[[Partito Socialista Italiano (2007)|Partito Socialista Italiano]]''|''[[Vicesindaco]] f.f.''|}}
|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2011]]|[[2021]]|Luciano Bacchetta|[[Partito Socialista Italiano (2007)|Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}{{ComuniAmminPrec|[[2021]]|in carica|Luca Secondi|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|[[Sindaco]]}}{{ComuniAmminPrecFine}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1946]]
|[[1947]]
|Giovan Battista Venturelli
|
|[[Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1947]]
|[[1952]]
|Luigi Crocioni
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1952]]
|[[1958]]
|[[Francesco Alunni Pierucci]]
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1958]]
|[[1964]]
| [[Gustavo Corba]]
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1964]]
|[[1970]]
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|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1970]]
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|[[Venanzio Nocchi]]
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1980]]
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|[[Giuseppe Pannacci]]
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1988]]
|[[1988]]
|Angelo Tranfaglia
|
|[[Commissario prefettizio]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1988]]
|[[1991]]
|Giuseppe Pannacci
|[[Partito Comunista Italiano]] poi [[Partito Democratico della Sinistra]]
|[[Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1993]]
|[[2001]]
|Adolfo Orsini
|[[Partito Democratico della Sinistra]] poi [[Democratici di Sinistra]]
|[[Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2001]]
|[[2010]]
|[[Fernanda Cecchini]]
|[[Democratici di Sinistra]] poi [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|[[Sindaco]]
|<ref>Dimessasi in seguito all'elezione in Consiglio Regionale.</ref>
|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2010]]
|[[2011]]
|[[Luciano Bacchetta]]
|[[Partito Socialista Italiano]]
|[[Sindaco]] F.F.
|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2011]]
|[[2016]]
|Luciano Bacchetta
|[[Partito Socialista Italiano]]
|[[Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2016]]
|[[in carica]]
|Luciano Bacchetta
|[[Partito Socialista Italiano]]
|[[Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
 
=== Gemellaggi ===
Il primo eed unico gemellaggio ufficiale della città<ref>{{cita web|url=http://www.teveretv.it/news/2017/ottobre/04/primo-gemellaggio-per-citt%C3%A0-di-castello-con-majano-comune-in-provincia-di-udine/|titolo=Primo gemellaggio per Città di Castello con Majano, comune in provincia di Udine|accesso=14 novembre 2017|dataarchivio=14 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171114100106/http://www.teveretv.it/news/2017/ottobre/04/primo-gemellaggio-per-citt%C3%A0-di-castello-con-majano-comune-in-provincia-di-udine/|urlmorto=sì}}</ref> è avvenuto in data 28 ottobre 2017:
 
* {{Gemellaggio|ITA|Majano|2017}}<ref>{{cita web|url=http://www.anaudine.it/wp-content/uploads/2017/10/Angelo-Zampini-locandina.pdf|titolo=Cerimonie in onore del Sergente Angelo Zampini|accesso=14 novembre 2017}}</ref>
Riga 328 ⟶ 242:
In precedenza la città aveva stretto vari rapporti di partnership, nello specifico con:
 
* {{Bandiera|FRA}} [[Joué-lès-Tours]], nel [[1991]]<ref>{{cita web|url=httphttps://www.ville-jouelestours.fr/rubrique.php3?id_rubrique=406decouvrir-joue/relations-internationales/|titolo=Il patto nel sito ufficiale di Joué-lès-Tours|lingua=fr|accesso=147 novembreagosto 20172018}}</ref>
* {{Bandiera|ROU}} [[Sighișoara]], nel [[2000]]<ref>{{cita web|url=http://www.sighisoara.org.ro/portal/portal.nsf/AllByUNID/0000359E?OpenDocument|titolo=Il patto nel sito ufficiale di Sighișoara|lingua=ro|accessourlmorto=14 novembre 2017sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171114145055/http://www.sighisoara.org.ro/portal/portal.nsf/AllByUNID/0000359E?OpenDocument}}</ref>
* {{Bandiera|SWE}} [[Höör]], nel [[2007]]<ref>{{cita web|url=http://www.hoor.se/sv/Kommunen/Vanorter/|titolo=Il patto nel sito ufficiale di Höör|lingua=sv|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161106233727/http://hoor.se/sv/Kommunen/Vanorter/|dataarchivio=6 novembre 2016}}</ref>
* {{Bandiera|ITA}} [[Gibellina]], nel [[2011]]<ref>{{cita web|url=http://www.gibellina.gov.it/j2/gemellaggi2/4-protocollo-dintesa-tra-i-comuni-di-gibellina-e-citta-di-castello|titolo=Protocollo d'Intesa tra i Comuni di Gibellina e Città di Castello|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151117033134/http://www.gibellina.gov.it/j2/gemellaggi2/4-protocollo-dintesa-tra-i-comuni-di-gibellina-e-citta-di-castello|dataarchivio=17 novembre 2015}}</ref>
 
== Sport ==
=== Società sportivee manifestazioni ===
[[File:Ingram Città di Castello 1991-92.jpg|thumb|La squadra maschile di pallavolo del {{Volley Città di Castello|N}} nella stagione 1991-92, al debutto in massima serie.]]
Le squadre cittadine sono costituite da:
* due società di [[pallavolo]]: ''[[Pallavolo Città di Castello|Gherardi Svi Città di Castello]]'', tornata in [[Serie A1 (pallavolo maschile)]] nel [[2013]], e ''AVT Volley Città di Castello'';
* una società di [[Calcio (sport)|calcio]]: ''[[Società Sportiva Dilettantistica Città di Castello|S.S.D. Città di Castello]]'', militante in Serie D girone G;
* una società di [[pallacanestro]]: ''Basket Città di Castello ASD'', militante nella serie D Regionale;
* una squadra di [[rugby]]: ''Città di Castello Rugby'';
* una società di [[ciclismo]] nella frazione di Cerbara: ''Gruppo sportivo Errepielle Cerbara'';
* una società di [[calcio a 5]]: ''CTS Grafica Calcio A5 Città di Castello, fondata nel 1998, colori sociali Bianco Rossi, ''militante in serie C2;
* una società di [[Canoa (sport)|canoa]]: ''C.C.C.C. (Canoa Club Città di Castello)'';
* una società di [[nuoto]]: ''C.N.A.T. '99 (Centro Nuoto Alto Tevere '99)''.
* una società di tiro con l'arco: Compagnia Arcieri Tifernum dal 1974
 
Città di Castello è rappresentata nella [[pallavolo]] dalla [[Pallavolo Città di Castello|Gherardi Svi Città di Castello]], che ha giocato anche in [[Superlega_(pallavolo)|massima serie maschile]].
In città si svolge in maggio un importante torneo nazionale di [[rugby]] giovanile, il "Trofeo Città di Castello"; in giugno il "Trofeo Tifernum Tiberinum", meeting nazionale di [[nuoto]]; in luglio il "Playground Contest", torneo di [[pallacanestro]] a tre giocatori (in piazza Matteotti), e in dicembre il torneo di [[pallavolo]] femminile "Francesca Fabbri".
 
Nel [[Calcio (sport)|calcio]] esistono il [[Associazione Calcio Città di Castello|Città di Castello]] (già ''Tiferno''), che ha al suo attivo alcune stagioni professionistiche in [[Serie C]], e il {{Calcio Trestina|NB}}, espressione dell'omonima frazione, mai spintosi oltre la [[Serie D]].
=== Ciclismo ===
 
Città di Castello è stata sede di arrivo di due tappe del [[Giro d'Italia]], la prima nel [[1984]], vinta da [[Paolo Rosola]] l'ultima nel [[1991]] vinta da [[Mario Cipollini]].
La città è rappresentata anche nella [[pallacanestro]] (Tiferno Cesaroni, Basket Città di Castello), nel [[rugby]] (Città di Castello Rugby), nel [[ciclismo]] (Errepielle Cerbara), nel [[calcio a 5]] (Calcio A5 Città di Castello), nella [[Canoa (sport)|canoa]] (Canoa Club Città di Castello), nel [[nuoto]] (Centro Nuoto Alto Tevere '99) e nel tiro con l'arco (Compagnia Arcieri Tifernum); tutte queste realtà sono a carattere dilettantistico e competono nelle divisioni territoriali.
 
In città si svolgono varie manifestazioni sportive: in maggio il Trofeo Città di Castello di [[rugby]] giovanile, in giugno il Trofeo Tifernum Tiberinum (meeting nazionale di [[nuoto]]), in luglio il Playground Contest di [[basket 3x3]] e in dicembre il torneo di [[pallavolo]] femminile Memorial Francesca Fabbri.
 
Città di Castello è stata in due occasioni sede di un arrivo di tappa al [[Giro d'Italia]], nel [[1984]], con vittoria di [[Paolo Rosola]], e nel [[1991]], con l'affermazione di [[Mario Cipollini]].
 
== Note ==
Riga 355 ⟶ 265:
 
== Voci correlate ==
* [[Monte Ruperto]]
* [[Alberto Burri]] e la sua Fondazione
* [[Francesca Turini Bufalini]]
* [[Leopoldo Franchetti]]
* [[Duomo di Città di Castello]]
* [[Museo del Capitolo del Duomo di Città di Castello]]
* [[Alberto Burri]] e la sua Fondazione
* [[Diocesi di Città di Castello]]
* [[Crescentino di Città di Castello]]
Riga 363 ⟶ 276:
* [[Sposalizio della Vergine (Raffaello)]]
* [[Stazione di Città di Castello]]
* [[Via di Francesco]]
*[[Valle del Tevere]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Città di Castello}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.cdcnet.net|Sito ufficiale alternativo del comune}}
* {{cita web | 1 = http://www.luoghimisteriosi.it/umbria_cittadicastello.html | 2 = La Madonna Nera del Duomo | accesso = 18 maggio 2011 | dataarchivio = 14 agosto 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20220814134747/https://www.luoghimisteriosi.it/umbria_cittadicastello.html | urlmorto = sì }}
 
{{Stati italiani dal 1156 al 1454}}
{{Comuni della provincia di Perugia}}
{{Città romane della Regio VI Umbria}}
{{Dialetti d'Italia}}
 
{{Controllo di autorità}}