Città di Castello: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
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|Panorama = Via di Francesco (percorso del nord), Città di Castello,da La Montesca a Città di Castello 02.jpg
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|Voce stemma =
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|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Umbria
|
|Amministratore locale = Luca Secondi
|Partito = [[Centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]]
|Data elezione = 18-10-2021
|Data rielezione =
|
|Sottodivisioni = Vedi [[#Frazioni|elenco]]
|Divisioni confinanti = [[Apecchio]] ([[Provincia di Pesaro e Urbino|PU]]), [[Arezzo]] ([[Provincia di Arezzo|AR]]), [[Citerna]], [[Cortona]] (AR), [[Mercatello sul Metauro]] (PU), [[Monte Santa Maria Tiberina]], [[Monterchi]] (AR), [[Montone (Italia)|Montone]], [[Pietralunga]], [[San Giustino (Italia)|San Giustino]], [[Umbertide]], [[Sansepolcro]] (AR), [[Sant'Angelo in Vado]] (PU)
|Codice postale = 06012, 06018
|Zona
|Gradi giorno = 2347
|Nome abitanti = tifernati o castellani<ref>https://www.treccani.it/enciclopedia/tag/tifernum/</ref><!--NON RIMUOVERE I DUE DEMOTICI, entrambi sono vivi ed utilizzati sia in ambito formale che informale-->
|Patrono = [[san Florido]]
|Festivo = 13 novembre
|PIL =
|PIL
|Mappa = Map of comune of Città di Castello (province of Perugia, region Umbria, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Città di Castello all'interno della provincia di Perugia
}}
'''Città di Castello''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Perugia]] in [[Umbria]]. Principale centro dell'[[Valtiberina|alta valle del Tevere]], nonché una delle principali città umbre, è sede vescovile della [[diocesi di Città di Castello]]. Data la sua posizione, ha forti legami storici e culturali con le zone limitrofe di [[Toscana]], [[Romagna]] e [[Marche]].<ref>[https://books.google.it/books?id=jAQo1LU6ikEC&q=citta%27+di+castello+legami++marche+toscana+romagna&dq=citta%27+di+castello+legami++marche+toscana+romagna&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj-t6e8hO_YAhXHVhQKHf9_AFEQ6AEIKzAB Bollettino della Deputazione di storia patria per l'Umbria - Deputazione di storia patria per l'Umbria - Google Libri]</ref>
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Situato nella parte umbra dell'[[Valtiberina|Alta Valtiberina]], il comune possiede un'[[Enclave ed exclave|exclave]] compresa tra i comuni di [[Apecchio]] (PU) e [[Sant'Angelo in Vado]] (PU) nelle [[Marche]], corrispondente all'area di [[Monte Ruperto]] dell'estensione di circa 500 ettari con un numero di abitanti pari
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Città di Castello}}
* [[Classificazione climatica]]: zona E, 2347 GR/G
Città di Castello è situata
[[File:Neve sul centro storico.jpg|centro|miniatura|550x550px|'''Il centro storico di Città di Castello sotto la [[neve]]''']]
== Storia ==
=== Umbri e Romani ===
L'insediamento originario fu fondato dagli [[Umbri]] sulla riva sinistra del [[Tevere]] in prossimità del territorio assoggettato al controllo degli [[Etruschi]]. A partire dal [[III secolo a.C.]] a causa dell'[[Impero romano|espansione romana]] la città divenne federata di [[Roma]] e successivamente fu inserita nella [[Regio VI
Certamente la ''[[gens]]'' Plinia possedeva vasti latifondi nelle vicinanze della città ed una villa, che è più volte ricordata dallo stesso Plinio il Giovane nelle sue lettere. Gli scavi, operati dall'[[Università degli Studi di Perugia|Università di Perugia]] in collaborazione con l'[[Università di Alicante]] in località Colle Plinio nel comune di [[San Giustino (Italia)|San Giustino]], hanno permesso di individuare la collocazione della villa di Plinio il Giovane. La città fu chiamata ''Tifernum Tiberinum'' dai Romani, al fine di distinguerla dall'omonimo insediamento posto sul [[Metauro]], ''Tifernum Metaurense'', e sembra che assunse una discreta rilevanza, visto che è citata anche da [[Plinio il Vecchio]].
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=== Medioevo ===
Incerta è la datazione della diffusione del [[Cristianesimo]], attribuita dalla tradizione a [[Crescentino di Città di Castello|san Crescentino]] o Crescenziano. Questo visse tra il [[III secolo|III]] ed il [[IV secolo]], e fu martirizzato a seguito di una condanna emessa proprio a Tifernum.
Secondo la tradizione, la città fu distrutta nel [[VI secolo]] ad opera
La città venne dunque conquistata dai [[Longobardi]], che la chiamarono ''Castrum Felicitatis'' e la ricompresero nel [[Ducato di Tuscia]]. In seguito passò
Intorno al [[1100]] si organizzò in [[Comune]] e fu minacciata dalle pretese dell'[[Sacro Romano Impero|Impero]], dello [[Stato Pontificio|Stato della Chiesa]], di [[Repubblica fiorentina|Firenze]] e di [[Perugia]]. Nella prima metà del [[XIII secolo|1200]] fu denominata ''Civitas Castelli'' e, nonostante le rivalità tra [[
Sul piano amministrativo la collocazione della città rimane piuttosto indefinita. Pur inserita nelle terre della Chiesa dall'VIII secolo, ancora nel 1312 viene rivendicata assieme alla vicina e "figlia" [[Sansepolcro]]
=== Nello Stato della Chiesa ===
Nel 1306 si iniziò a costruire la chiesa dei Servi di Maria, che poi
Nell'anno [[1368]] Brancaleone Guelfucci sollevò la cittadinanza ed insorse, anche se il popolo tifernate riacquistò la libertà solo nel [[1375]] grazie all'intervento dei fiorentini.
Nel [[1422]] [[papa Martino V]] affidò la città al condottiero [[Braccio Fortebraccio]] da [[Montone (Italia)|Montone]], la cui famiglia detenne il dominio fino al [[1440]]. In questo anno iniziarono le lotte per la conquista del potere tra varie famiglie tra le quali sono quelle dei [[Vitelli (famiglia)|Vitelli]], dei Fucci e dei Tartarini.
Inizialmente si assistette ad un'[[Oligarchia]] composta da Vitelli, Giustini e Fucci. Si passò poi al dominio dei soli Vitelli, che eliminarono i Fucci e cacciarono i Giustini.
Successivamente seguirono periodi di forti rivalità, che videro anche il coinvolgimento di [[papa Sisto IV]] ed un lungo assedio alla città guidata da [[Niccolò Vitelli]]. In seguito ad alterne vicende tuttavia il dominio fu definitivamente preso dai Vitelli che posero a capo della città Paolo Vitelli e [[Vitellozzo Vitelli]].
Quest'ultimo fu ucciso da [[Cesare Borgia]], detto ''il Valentino'', nella congiura di Senigallia nel ([[1502]]). Il ''Valentino'' si proclamò duca della città e mantenne il dominio per tutto il pontificato di [[papa Alessandro VI]].
Da questo momento fino alla fine del [[XVIII secolo]] la città fu assoggettata allo [[Stato della Chiesa]], che concedette però la reggenza ad un governatore alle dipendenze della consulta romana. La famiglia Vitelli nelle alterne vicende del XV e [[XVI secolo]] incise notevolmente nello sviluppo economico e nell'importanza politica della città. Famiglia di mecenati e condottieri, molto legati ai [[Medici]] di Firenze, abbellirono Città di Castello con molti palazzi nei quali furono chiamati a lavorare i maggiori artisti del Rinascimento, primi fra tutti [[Raffaello Sanzio]] e [[Luca Signorelli]]. Fu significativo nel XVI secolo l'apparentamento dei Vitelli con la famiglia dei [[Rossi di Parma]]. Prima [[Vitello Vitelli|Vitello]] e poi [[Alessandro Vitelli|Alessandro]], dopo la morte del fratello, sposarono [[Angela de' Rossi|Angela Paola]], sorella di [[Pier Maria III de' Rossi|Pier Maria il Giovane]] conte di San Secondo e di [[Giovan Girolamo de' Rossi|Giovan Girolamo]], prima [[Vescovo]] di [[Diocesi di Pavia|Pavia]] e poi governatore di Roma dal 1551. Angela Paola era anche cugina del granduca di Firenze Cosimo de' Medici e cognata di [[Camilla Gonzaga]].
=== Dal Risorgimento in poi ===
Il 12 gennaio [[1798]] fecero il loro ingresso in città i soldati della [[Repubblica Cisalpina]], che proclamarono la repubblica. Solo il 5 maggio successivo le truppe francesi non furono in grado di sedare una rivolta partita dalle campagne e di spiccata tendenza antirepubblicana.
L'ordine fu riportato il 18 giugno [[1799]], quando la città fu occupata dagli [[austriaci]] per volere del Papa.
Nel [[1817]] il territorio del comune di Città di Castello fu decurtato nella parte meridionale delle frazioni di Montecastelli, Niccone e Verna, che passarono al comune della Fratta,
La città durante i moti insurrezionali ottenne provvisoriamente la libertà dallo Stato Pontificio la sera dell'11 febbraio [[1849]]. L'11 settembre [[1860]] fu definitivamente occupata dall'esercito piemontese e l'anno successivo entrò nello [[Regno d'Italia|Stato Italiano]], seguendone da questo momento le vicende storiche.
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Città di Castello fu liberata il 22 luglio [[1944]].
Nella seconda metà del [[XX secolo]] si è verificato un consistente aumento demografico, dovuto anche all'immigrazione dalle vicine [[Marche]] e [[Toscana]], che ha portato il Comune di Città di Castello ad essere il quarto comune dell'Umbria per numero di abitanti. A partire dagli anni sessanta la città ha conosciuto un significativo mutamento del tessuto economico. Lo sviluppo industriale si è avuto specialmente nel settore grafico, meccanico, tessile, del mobile e della ceramica, ed ha cambiato profondamente il volto della città.
Negli ultimi anni si è avuto anche un forte sviluppo di molte aziende di servizi, specialmente nel settore dell'educazione e della [[formazione a distanza]].
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Città di castello, palazzo dei priori 01.JPG|
[[File:
=== Architetture civili ===
* Il [[Palazzo dei Priori (Città di Castello)|Palazzo dei Priori]] o Palazzo del Comune venne costruito tra 1322 e 1338 ad opera di [[Angelo da Orvieto]], seppur rimasto incompiuto. È stato trasformato nel municipio cittadino
* La Torre Civica, chiamata dai tifernati "Torre del Vescovo", caratterizzata dalla pendenza (a causa della cedevolezza del terreno), aveva una gemella, posizionata a pochi metri di distanza, poi demolita.
*
*
*
* Palazzo Bufalini, eretto nel XVI secolo, nell'ambito della scuola di [[Jacopo Barozzi da Vignola]], per volere dei conti di [[San Giustino (Italia)|San Giustino]] Giulio I [[Bufalini (famiglia)|Bufalini]] e [[Francesca Turini Bufalini|Francesca Turini]], versatile poetessa, che vi risiedette e morì nel 1641.
* Castello di Petrella, presso il [[Marchesato di Petrella|borgo omonimo]]
=== Architetture religiose ===
* La [[Duomo di Città di Castello|
* La [[Chiesa di San Francesco
* La [[Chiesa di San Domenico (Città di Castello)|Chiesa di San Domenico]], iniziata nel XIV secolo e terminata nel 1424<ref>{{Cita web|url=https://www.cittadicastelloturismo.it/percorso/chiesa-e-chiostro-di-san-domenico/|titolo=Chiesa e chiostro di San Domenico}}</ref>, conservava il ''Martirio di San Sebastiano'' di [[Luca Signorelli]], del 1498 trasferita nella [[Pinacoteca comunale di Città di Castello|Pinacoteca Comunale]], e la [[Crocifissione Gavari|Crocifissione]] di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]] dipinta intorno al 1503, conservata alla [[National Gallery (Londra)|National Gallery]] di [[Londra]]. All'altare maggiore è custodito il corpo della Beata [[Margherita da Città di Castello|Margherita]].<ref name=":1">{{Cita libro|curatore=Comune di Città di Castello|titolo=Città di Castello. Rinascimento e Contemporaneità.|p=26}}</ref>
* La [[Chiesa di Sant'Agostino (Città di Castello)|Chiesa di Sant'Agostino]], nella quale è stata conservata, dal 1540 circa fino alla fine del Settecento,<ref>Alessandro Nesi, ''Il Doceno all'mperiale e altri appunti sulla bottega di Raffaellino del Colle'', in "Pesaro città e contà", Rivista della Società pesarese di studi storici, n. 23, 2006, pagg. 21 - 22.</ref> nella cappella della famiglia [[Bufalini (famiglia)|Bufalini]] che la aveva commissionata, la ''Visione di San Girolamo'' di [[Parmigianino]], conservata alla [[National Gallery (Londra)|National Gallery]] di [[Londra]].
* Il [[Santuario della Madonna delle Grazie (Città di Castello)|Santuario della Madonna delle Grazie]], costruito nel Trecento come chiesa dei [[Servi di Maria|Serviti]], divenne santuario per la venerazione della ''Madonna col Bambino tra i Santi Florido e Filippo Benizi'' di [[Giovanni da Piamonte]], del 1456.<ref name=":0">{{Cita libro|titolo=Città di Castello... cit.|p=25}}</ref>
* La Chiesa di Santa Maria Maggiore, fatta costruire da [[Niccolò Vitelli]] quale ex voto a seguito della sua conquista della città, fu edificata tra 1483 e 1509.<ref name=":0" />
* La Chiesa di San Michele Arcangelo, forse risalente all'XI secolo, ristrutturata nel Cinquecento dai [[Vitelli (famiglia)|Vitelli]] e dopo il terremoto del 1789, conserva ancora all'altare una pala di [[Raffaellino del Colle]] con la ''Madonna col Bambino e i Santi Sebastiano e Michele'', di solito datata al 1528-1529 circa, ma probabilmente da collocarsi alla fine del decennio seguente.<ref>Alessandro Nesi, ''Alcuni disegni inediti di Raffaellino del Colle e altre note a margine di una monografia su Pierantonio Palmerini'', in "Accademia Raffaello. Atti e studi", n. 1, 2005, pag. 55.</ref>
* Il Monastero delle Clarisse Urbaniste di Santa Cecilia, detto anche di Giuseppe, che ebbe origine dal ritirarsi di pie donne nel 1422, conserva nello spazio di ingresso del monastero pregevoli affreschi tre-quattrocenteschi.<ref name=":1" />
* Il Monastero delle Clarisse Murate fu edificato nel 1535 ed è rimasto pressoché intatto nel suo aspetto originario, compreso un coro intarsiato del secolo XVI.<ref name=":2">{{Cita libro|titolo=Città di Castello..., cit.|p=27}}</ref>
* Il [[Monastero delle Cappuccine di Santa Veronica]], il più importante dei monasteri francescani femminili, è stato realizzato tra 1627 e 1643 e vi è vissuta [[Veronica Giuliani|Suor Veronica Giuliani]], il cui corpo è custodito nella chiesa.<ref name=":2" />
* Pieve dei Santi Cosma e Damiano a [[Canoscio]]
* <nowiki/>[[Santuario della Madonna del Transito]] a [[Canoscio]]
* [[Abbazia di Santa Maria e Sant'Egidio di Petroia|Abbazia di Santa Maria e Sant'Egidio a Badia Petroia]].
* Pieve di Santa Maria a [[Morra (Città di Castello)|Morra]]
* [[Oratorio di San Crescentino (Città di Castello)|Oratorio di San Crescentino]] a [[Morra (Città di Castello)|Morra]]
* Chiesa <nowiki/>di San Pietro a Monte
== Società ==
===
{{Demografia/Città di Castello}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano 3994, ovvero il 10,48% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=12 luglio 2023}}</ref>
* [[Romania]]
* [[Marocco]] 656
* [[
* [[Albania]] 158
* [[Algeria]] 167
* [[Ucraina]] 138
* [[Nigeria]] 92
* [[Tunisia]] 88
* [[Regno Unito]] 77
* [[Macedonia del Nord]] 70
=== Lingue e dialetti ===
{{Vedi anche|Dialetti altotiberini}}
Il dialetto tifernate, come le restanti parlate dell'Alta Valle del Tevere, è caratterizzato anche a causa del suo esteso territorio da influssi
Tra le influenze gallo-italiche
* la resa della vocale "a" tra consonanti con un suono intermedio tra la ''a'' e la ''e'' aperta spesso denotato con ''èe'' (ad esempio ''chèene'' per "cane" e ''chèeša'' per "casa")
* il suono [[cacuminale]] della ''s'' (la cosiddetta "s salata", pronunciata
Questi ultimi due fenomeni sono più evidenti nel dialetto urbano di Città di Castello e della frazione Selci-Lama di [[San Giustino (Italia)|San Giustino]]. Qui è presente una parlata dialettale più conservativa
Altro aspetto peculiare, che ha avuto probabilmente proprio Città di Castello come centro di irradiazione, e che coinvolge anche le parlate vicine di San Giustino, [[Monte Santa Maria Tiberina]], [[Citerna]] e parzialmente quella degli anziani di [[Monterchi]], è
Pertanto la resa delle vocali si distingue a seconda della sillaba e lo schema sarà il seguente:
* per "A" si avrà in sillaba libera la palatalizzazione in "è" aperta (''chè-sa'' per "casa", ''tornè-to'' per "tornato"), mentre in sillaba complicata essa mantiene la quantità originaria (''àl-to'', ''fàt-to'');
* per "E" si avrà in sill. lib. "é" chiusa (''bé-ne'', ''problé-ma'', ''ripé-te''; in posizione tonica finale si ha che dall'
* per "O" si avrà in sill. lib. "ó" chiusa (''có-sa'', ''mó-do'', ''só-cio'', ''só-pra''), in sill. compl. "ò" aperta (''giòr-no'', ''mòl-to'', ''sòt-to'');
* per "I" si avrà in sill. lib. la quantità originaria (''vì-te'', ''vì-so''), in sill. compl. si avrà l'innalzamento di un grado ad
* per "U" si avrà in sill. lib. la quantità originaria (''nù-do'', ''mù-to''), in sill. compl. si avrà l'innalzamento di un grado ad
== Cultura ==
* Istituto di storia politica e sociale "Venanzio Gabriotti"
* Centro delle Tradizioni Popolari a Villa Cappelletti
* Museo di Scienze Naturali "Malakos"
* [[Fondazione Palazzo Albizzini "Collezione Burri"]]
* [[Museo del Capitolo del Duomo di Città di Castello]]
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* Museo delle Arti Grafiche
=== Archivi e Biblioteche ===
* Archivio Notarile Mandamentale
* Archivio Storico Comunale
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* [[La Nazione]] (redaz. di Città di Castello)
* Il Giornale dell'Umbria (redaz. di Città di Castello)
*
* L'Altrapagina
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=== Frazioni ===
Antirata, Astucci, Badiali,
== Infrastrutture e
=== Strade ===
Città di
Il comune e le aree limitrofe sono servite su strada da Busitalia Nord<ref name="A">{{Cita web |url=http://www.fsbusitalia.it/fsb/L'offerta/Linee-regionali/Umbria/Punti-Vendita/PVB_Citt%C3%A0diCastello |titolo=Copia archiviata |accesso=28 novembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181208141448/http://www.fsbusitalia.it/fsb/L%27offerta/Linee-regionali/Umbria/Punti-Vendita/PVB_Citt%C3%A0diCastello |urlmorto=sì |dataarchivio=8 dicembre 2018 }}</ref> ed altre compagnie che assicurano collegamenti con varie località dell'[[Emilia-Romagna]], delle [[Marche]], della [[Toscana]] e dell'[[Umbria]].<ref name="A" /><ref>[http://www.adriabus.eu/bo/UserFiles/File/interno%2023.pdf Home - Adriabus]</ref><ref>[http://www.baschetti.it/orari.html Orari - BASCHETTI Autoservizi Sansepolcro (AR)]</ref>
=== Ferrovie ===
Il comune è servito dalle stazioni [[Stazione di Baucca-Garavelle|Baucca-Garavelle]], [[Stazione di Canoscio|Canoscio]], [[Stazione di Cerbara|Cerbara]], [[Stazione di Città di Castello|Città di Castello]], [[Stazione di Città di Castello-Fornace|Città di Castello-Fornace]], [[Stazione di Città di Castello-Zona Industriale|Città di Castello-Zona Industriale]], [[Stazione di Sansecondo|Sansecondo]] e [[Stazione di Trestina|Trestina]], poste sulla [[ferrovia Centrale Umbra]], gestita da [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]] e servita da [[Trenitalia]].
== Amministrazione ==
[[File:Città di Castello-Gonfalone.png|250px|right|Gonfalone civico]]
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|[[1944]]|[[1945]]|Luigi Pillitu|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1945]]|[[1946]]|Luigi Crocioni|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1946]]|[[1947]]|Giovan Battista Venturelli|[[Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1947]]|[[1952]]|Luigi Crocioni|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1952]]|[[1958]]|[[Francesco Alunni Pierucci]]|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1958]]|[[1964]]|[[Gustavo Corba]]|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1964]]|[[1970]]|Luigi Angelini|[[Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1970]]|[[1980]]|[[Venanzio Nocchi]]|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1980]]|[[1988]]|Giuseppe Pannacci|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1988]]|[[1988]]|Angelo Tranfaglia||[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1988]]|[[1991]]|Giuseppe Pannacci|[[Partito Comunista Italiano]]<br/>[[Partito Democratico della Sinistra]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1993]]|[[2001]]|Adolfo Orsini|[[Partito Democratico della Sinistra]]<br/>[[Democratici di Sinistra]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2001]]|[[2010]]|Fernanda Cecchini|[[Democratici di Sinistra]]<br/>[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|[[Sindaco]]|<ref>Dimessasi in seguito all'elezione in Consiglio Regionale.</ref>|}}
{{ComuniAmminPrec|''[[2010]]''|''[[2011]]''|''Luciano Bacchetta''|''[[Partito Socialista Italiano (2007)|Partito Socialista Italiano]]''|''[[Vicesindaco]] f.f.''|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2011]]|[[2021]]|Luciano Bacchetta|[[Partito Socialista Italiano (2007)|Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}{{ComuniAmminPrec|[[2021]]|in carica|Luca Secondi|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|[[Sindaco]]}}{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
Il primo
* {{Gemellaggio|ITA|Majano|2017}}<ref>{{cita web|url=http://www.anaudine.it/wp-content/uploads/2017/10/Angelo-Zampini-locandina.pdf|titolo=Cerimonie in onore del Sergente Angelo Zampini|accesso=14 novembre 2017}}</ref>
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In precedenza la città aveva stretto vari rapporti di partnership, nello specifico con:
* {{Bandiera|FRA}} [[Joué-lès-Tours]], nel [[1991]]<ref>{{cita web|url=
* {{Bandiera|ROU}} [[Sighișoara]], nel [[2000]]<ref>{{cita web|url=http://www.sighisoara.org.ro/portal/portal.nsf/AllByUNID/0000359E?OpenDocument|titolo=Il patto nel sito ufficiale di Sighișoara|lingua=ro|
* {{Bandiera|SWE}} [[Höör]], nel [[2007]]<ref>{{cita web|url=http://www.hoor.se/sv/Kommunen/Vanorter/|titolo=Il patto nel sito ufficiale di Höör|lingua=sv|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161106233727/http://hoor.se/sv/Kommunen/Vanorter/
* {{Bandiera|ITA}} [[Gibellina]], nel [[2011]]<ref>{{cita web|url=http://www.gibellina.gov.it/j2/gemellaggi2/4-protocollo-dintesa-tra-i-comuni-di-gibellina-e-citta-di-castello|titolo=Protocollo d'Intesa tra i Comuni di Gibellina e Città di Castello|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151117033134/http://www.gibellina.gov.it/j2/gemellaggi2/4-protocollo-dintesa-tra-i-comuni-di-gibellina-e-citta-di-castello
== Sport ==
=== Società
[[File:Ingram Città di Castello 1991-92.jpg|thumb|La squadra maschile di pallavolo del {{Volley Città di Castello|N}} nella stagione 1991-92, al debutto in massima serie.]]
Città di Castello è rappresentata nella [[pallavolo]] dalla [[Pallavolo Città di Castello|Gherardi Svi Città di Castello]], che ha giocato anche in [[Superlega_(pallavolo)|massima serie maschile]].
Nel [[Calcio (sport)|calcio]] esistono il [[Associazione Calcio Città di Castello|Città di Castello]] (già ''Tiferno''), che ha al suo attivo alcune stagioni professionistiche in [[Serie C]], e il {{Calcio Trestina|NB}}, espressione dell'omonima frazione, mai spintosi oltre la [[Serie D]].
La città è rappresentata anche nella [[pallacanestro]] (Tiferno Cesaroni, Basket Città di Castello), nel [[rugby]] (Città di Castello Rugby), nel [[ciclismo]] (Errepielle Cerbara), nel [[calcio a 5]] (Calcio A5 Città di Castello), nella [[Canoa (sport)|canoa]] (Canoa Club Città di Castello), nel [[nuoto]] (Centro Nuoto Alto Tevere '99) e nel tiro con l'arco (Compagnia Arcieri Tifernum); tutte queste realtà sono a carattere dilettantistico e competono nelle divisioni territoriali.
In città si svolgono varie manifestazioni sportive: in maggio il Trofeo Città di Castello di [[rugby]] giovanile, in giugno il Trofeo Tifernum Tiberinum (meeting nazionale di [[nuoto]]), in luglio il Playground Contest di [[basket 3x3]] e in dicembre il torneo di [[pallavolo]] femminile Memorial Francesca Fabbri.
Città di Castello è stata in due occasioni sede di un arrivo di tappa al [[Giro d'Italia]], nel [[1984]], con vittoria di [[Paolo Rosola]], e nel [[1991]], con l'affermazione di [[Mario Cipollini]].
== Note ==
Riga 355 ⟶ 265:
== Voci correlate ==
* [[Monte Ruperto]]
* [[Alberto Burri]] e la sua Fondazione
* [[Francesca Turini Bufalini]]
* [[Leopoldo Franchetti]]
* [[Duomo di Città di Castello]]
* [[Museo del Capitolo del Duomo di Città di Castello]]
* [[Diocesi di Città di Castello]]
* [[Crescentino di Città di Castello]]
Riga 363 ⟶ 276:
* [[Sposalizio della Vergine (Raffaello)]]
* [[Stazione di Città di Castello]]
* [[Via di Francesco]]
*[[Valle del Tevere]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://www.luoghimisteriosi.it/umbria_cittadicastello.html | 2 = La Madonna Nera del Duomo | accesso = 18 maggio 2011 | dataarchivio = 14 agosto 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20220814134747/https://www.luoghimisteriosi.it/umbria_cittadicastello.html | urlmorto = sì }}
{{Stati italiani dal 1156 al 1454}}
{{Comuni della provincia di Perugia}}
{{Città romane della Regio VI Umbria}}
{{Dialetti d'Italia}}
{{Controllo di autorità}}
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