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[[File:Vasistas compas.jpg|thumb|Vista interna ed esterna di un'apertura vasistas. La foto in basso mostra uno dei due bracci limitatori di apertura, oltre al fermo di chiusura]]
Un '''vasistas'''
È destinato all'illuminazione, alla ventilazione
▲È destinato all'illuminazione, alla ventilazione ed al tamponamento delle aperture e delle luci di un edificio. Viene usato principalmente per capannoni industriali, cantine, vani scale e similari. Nei fabbricati industriali i vasistas hanno spesso anche la funzione di evacuatori di fumo e calore in caso di incendi.
Con riferimento al vasistas è commercialmente diffuso per [[metonimia]] anche il termine «ribalta», che tuttavia indicherebbe specificamente l'infisso apribile sia a vasistas che [[Infisso (architettura)#A battente|a battente]], destinato in quanto tale principalmente agli ambienti di abitazioni e uffici.
==Descrizione==▼
I profili, le cerniere, le guarnizioni e gli accessori di assemblaggio usati per eseguire un vasistas sono gli stessi di una normale [[Infisso (architettura)#A battente|finestra a battente]] apribile all'interno. Il normale accessorio per la chiusura si chiama cricchetto<ref>[http://catalogo.savio.it/catalogo/L1/Famiglie.htm Ricerca per famiglie], savio.it</ref> mentre l'apertura ha un fermo, solitamente regolabile, comandato dai bracci (detti anche compassi) limitatori d'apertura, che permettono all'anta di rimanere aperta senza ribaltarsi all'ingiù. Sono in commercio diversi tipi di bracci tra i quali quello sganciabile, che consente di aprire completamente l'anta con facilità quando si vuole pulire il vetro esterno dall'interno. Altri tipi di bracci montati sui profili verticali di anta e telaio, oltre a limitare l'apertura provvedono anche alla rotazione dell'anta e sostituiscono le cerniere.▼
== Etimologia del termine ==▼
Nel caso in cui i vasistas siano utilizzati anche come evacuatori di fumo e calore, l'apertura è affidata a cilindri pneumatici che sostituiscono chiusura e bracci e sono collegati ad un [[impiando di rilevamento incendi|impianto di rilevazione incendi]]. Il segnale dell'eventuale incendio viene trasmesso ad una centralina che comanda l'apertura dei vasistas con un sistema ad aria compressa o elettrico.<ref>[http://ucs.ultraflexgroup.com/articoli.asp?sart=2 Evacuazione fumo calore], ultraflexgroup.com</ref> Nel caso in cui la chiusura sia troppo alta dal pavimento, come nei capannoni industriali, è possibile aprire lo sportello tramite comando a distanza manuale a manovella. Versioni più costose ed evolute prevedono il comando a distanza elettrico o pneumatico, con o senza fili.<ref>[http://ucs.ultraflexgroup.com/articoli.asp?sart=7 Finestre a vasistas], ultraflexgroup.com</ref>▼
Il termine ''vasistas'' è un [[forestierismo]] proveniente dal [[lingua francese|francese]]<ref name="Treccani"
Secondo il linguista francese Alain Rey,<ref>''[[Dictionnaire historique de la langue française]]'', Dictionnaires Le Robert, edizione 1992</ref> la prima forma conosciuta di questo [[Prestito linguistico|prestito lessicale]] in [[lingua francese|francese]] risale al 1776, e venne scritta «wass-ist-dass» dal medico Jean François Clément Morand nel suo trattato ''Mémoire sur les feux de houille''. La prima apparizione del termine
Quando il vasistas è inserito in un telaio in cui la parte inferiore è costituita da una porta o da una finestra, viene definito sopraluce a vasistas. Il secondo caso è utilizzato oggi quasi esclusivamente nei serramenti in ferro dopo la diffusione nella seconda metà del [[XX secolo]] dell'[[anta ribalta]], un meccanismo usato nei serramenti in legno, alluminio e PVC che consente l'apertura di finestre e porte-finestre sia a battente che a vasistas.▼
{{Citazione|Vasistas, ''sf'' Piccola porzione di una porta o finestra, la quale parte si apre o si chiude a piacimento.|''[[Dictionnaire de l'Académie française]]'', 1798|Vasistas. substant. masc. Petite partie d'une porte ou d'une fenêtre, la quelle partie s'ouvre ou se ferme à volonté.|lingua=FR}}
▲== Etimologia ==
▲Il termine vasistas è un [[forestierismo]] proveniente dal [[lingua francese|francese]]<ref name="Treccani">«[http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Vocabolario_online/V/VIT_III_V_123929.xml Vasistas]», in ''[[Vocabolario Treccani]] on line'', [[Istituto dell'Enciclopedia italiana]], Roma</ref>, che a sua volta l'ha adottato dal [[lingua tedesca|tedesco]].<ref name="Treccani"/>: Deriva dalla domanda «''Was ist das?''», il cui significato è «Che c'è?» (letteralmente «Che cos'è questo?»<ref name="Treccani"/>), che veniva posta dai [[tedeschi]] ai visitatori [[francesi]] prima di aprire la porta attraverso una sorta di sportello apribile a vasistas.
▲==Descrizione==
▲Secondo il linguista francese Alain Rey,<ref>''[[Dictionnaire historique de la langue française]]'', Dictionnaires Le Robert, edizione 1992</ref> la prima forma conosciuta di questo [[Prestito linguistico|prestito lessicale]] in [[lingua francese|francese]] risale al 1776, e venne scritta «wass-ist-dass» dal medico Jean François Clément Morand nel suo trattato ''Mémoire sur les feux de houille''. La prima apparizione del termine 'vasistas' in un dizionario francese risale al 1798, nella 5<sup>a</sup> edizione del ''[[Dictionnaire de l'Académie française]]'':
▲I profili, le cerniere, le guarnizioni e gli accessori di assemblaggio usati per eseguire un vasistas sono gli stessi di una
▲Nel caso in cui i vasistas siano utilizzati anche come evacuatori di fumo e calore, l'apertura è affidata a cilindri pneumatici che sostituiscono chiusura e bracci e sono collegati ad un
▲Quando il vasistas è inserito in un telaio in cui la parte inferiore è costituita da una porta o da una finestra, viene definito sopraluce a vasistas. Il secondo caso è utilizzato oggi quasi esclusivamente nei serramenti in ferro dopo la diffusione nella seconda metà del [[XX secolo]] dell'
==Utilizzo del termine nell'arte francese==
===Architettura===
L'architetto francese [[Eugène Viollet-le-Duc]] (1814 – 1879), nel suo ''Dictionnaire raisonné de l'architecture française du XI<sup>e</sup> XVI<sup>e</sup> siècle'' - Tome 5, scrisse alla voce ''Fenêtre'': « [...] che queste vetrate chiudono tanto bene quanto le nostre, se non meglio; che esse possono essere sigillate ermeticamente, e che si potrebbe, grazie a degli chassis separati, dare agli interni minore o maggior quantità d'aria e di luce. Oggi si è sostituito tutto quello con
===Letteratura===
Nel [[XIX secolo]], la [[letteratura francese]], o le traduzioni in francese, hanno registrato l'apparire del termine 'vasistas' per designare delle finestre particolari:
* [[Stendhal]], nella ''[[La Certosa di Parma|Certosa di Parma]]'' del 1839, scrisse a proposito di una piccola apertura in un'imposta o in un [[sipario]]:
:« [...] les moments où Fabrice pouvait ouvrir la sorte de
* [[Alexandre Dumas (padre)|Alexandre Dumas]], ne ''[[Il tulipano nero]]'' del 1850, scrisse di un vasistas posizionato a sei metri d'altezza su un muro o sul tetto:
:« Les vitrages du séchoir se soulevaient comme ceux d'une serre.[...] Le tout était de se procurer une échelle assez longue, une échelle de vingt pieds au lieu de douze.[...] L'échelle atteignait juste au
* [[Gustave Flaubert]], in ''[[Madame Bovary]]'', nel 1857:
:« Elle se penchait des deux mains par le
* [[Victor Hugo]], ne ''[[L'uomo che ride]]'' del 1869, lo descrisse come una sorta di [[Persiana (architettura)|gelosia]] fissata su una [[Diligenza (
:« La cahute, sorte de cabane-voiture qui suivait l'itinéraire le plus varié, sans sortir pourtant d'Angleterre et d'Écosse, avait quatre roues, plus un brancard pour le loup, et un palonnier pour l'homme. Ce palonnier était l'en-cas des mauvais chemins. Elle avait à l'avant une porte vitrée avec un petit balcon servant aux harangues, tribune mitigée de chaire, et l'arrière une porte pleine trouée d'un
* Victor Hugo nei [[I Miserabili|Miserabili]] (Parte quarta, Libro quinto, II): Cosette apre un vasistas al primo piano per guardare se c'è un intruso nel giardino
* [[Émile Zola]], ne ''[[L'ammazzatoio]]'' del 1877, scrisse di finestre con sopraluci a vasistas aventi la funzione di ventilare il lavatoio nel quale Gervaise lavava la sua biancheria:
:« La chaleur devenait intolérable; des rais de soleil entraient à gauche, par les hautes fenêtres, allumant les vapeurs fumantes de nappes opalisées, d'un gris rose et d'un gris bleu très tendres. Et, comme des plaintes s'élevaient, le garçon Charles allait d'une fenêtre à l'autre, tirait des stores de grosse toile; ensuite, il passa de l'autre côté, du côté de l'ombre, et ouvrit des
* [[Marcel Proust]], in [[Sodoma e Gomorra|Sodoma et Gomorra]] (1921, Tomo I, cap. I): Se vi fossi salito, avrei potuto aprire il ''vasistas'' e sentire come se fossi stato proprio da Jupien. Ma temevo di far rumore. [...] Alla fine, passata all’incirca mezz’ora (durante la quale ero salito a passi felpati sulla mia scala per guardare – senza per altro aprirlo – attraverso il ''vasistas''), s’avviò una conversazione.<ref>{{Cita web|url=https://blog.libero.it/wp/vanityaffair/tag/jupien/|titolo=Jupien Archivi|sito=ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO|lingua=it-IT|accesso=2023-03-21}}</ref>
:
===Canzone===
*[[Claude Nougaro]], in ''À bout de souffle'' del 1965, canta di un vasistas del tetto, dove sono installate le [[antenne]] della [[televisione]]:
:« Un
:Et me revoilà faisant la malle
:Parmi les antennes de télé »
== Note ==
<references/>
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{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Portale|architettura}}
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