Grenoble: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
{{stub}}
|Nome = Grenoble
{{Geobox nomeCitta|Grenoble}}
|Nome ufficiale =
{{Geobox nomeOriginale|Grenoble}}
|Panorama = Grenoble panoramique.jpg
{{Geobox stato|Francia}}
|Didascalia = Grenoble visto dal [[Moucherotte (monte)|monte Moucherotte]]
{{Geobox regione|Rodano-Alpi}}
|Bandiera =
{{Geobox dipartimento|Isère}}
|Stemma = Coat of Arms of Grenoble.svg
{{Geobox_coordinate|latitudine=45° 11' 16" N|longitudine=5° 43' 37" E}}
|Voce stemma = Armoriale dei comuni dell'Isère
{{Geobox_altitudine|212}}
|Stato = FRA
{{Geobox popolazioneCitta|abitanti=153.317|anno= 1999}}
|Grado amministrativo = 5
{{Geobox INSEE|38185}}
|Divisione amm grado 1 = Alvernia-Rodano-Alpi
{{Geobox sito|http://www.ville-grenoble.fr/}}
|Divisione amm grado 2 = Isère
{{Geobox fine}}
|Divisione amm grado 3 = Grenoble
'''Grenoble''' è una città [[Francia|francese]]. Il comune ha ca. 150.000 abitanti, l'agglomerazione (insieme di comuni, i cui abitati confinano) ha oltre 350 mila abitanti. È capoluogo della prefettura dell'[[Isère]] e della regione [[Rodano-Alpi]] (''Rhône-Alpes'').
|Divisione amm grado 4 = Cantoni di Grenoble
|Voce divisione amm grado 4 = Cantoni di Grenoble
|Amministratore locale = Éric Piolle
|Partito = [[Europa Ecologia I Verdi|EELV]]
|Data elezione = 4-4-2014
|Latitudine decimale = 45.1667
|Longitudine decimale = 5.7167
|Superficie =
|Abitanti = 158240
|Note abitanti = {{Cita web|url=https://www.insee.fr/fr/statistiques/2011101?geo=COM-38185|titolo=Dossier complet Commune de Grenoble (38185)|lingua=fr}}
|Aggiornamento abitanti = 2020
|Divisioni confinanti =
|Codice postale = 38000, 38100
|Prefisso =
|Codice catastale =
|Targa =
|Nome abitanti = grenoblois
|Patrono =
|Festivo =
|Mappa =
|Didascalia mappa =
|Sito = http://www.ville-grenoble.fr/
}}
'''Grenoble''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[ɡreˈnɔbl]|it}},<ref>{{Dipi}}</ref> in [[lingua francese|francese]] {{IPA|[ɡʁəˈnɔbl]|fr}} {{Link audio|Fr-Paris--Grenoble.ogg}}; in [[arpitano]] {{lang|frp|''Grenoblo''}}) è un [[comune francese]] di {{formatnum:158240}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[Francia]] sud-orientale, [[capoluogo]] del [[Dipartimenti della Francia|dipartimento]] dell'[[Isère]] e antica capitale del [[Delfinato]].
 
Terzo comune per popolazione della regione [[Alvernia-Rodano-Alpi]], dietro a [[Lione]] e [[Saint-Étienne]], si trova al centro della seconda [[agglomerazione]] urbana della regione dopo [[Metropoli di Lione|quella di Lione]]: la [[metropoli di Grenoble-Alpi]] conta infatti quasi {{formatnum:440000}} abitanti.<ref>{{cita web|url=http://www.lametro.fr/757-la-metropole.htm|titolo=La métropole|editore=[[Communauté d'agglomération Grenoble Alpes Métropole]]|accesso=18 aprile 2014}}</ref> Grenoble è anche il sedicesimo comune francese per popolazione nonché la più grande [[metropoli]] [[alpi]]na, davanti a [[Innsbruck]], primato che le ha valso il nomignolo di "capitale delle Alpi". L'area urbana, invece, con i suoi {{formatnum:675122}} abitanti, è l'undicesima di Francia (dati 2011).
La città è sede di uno dei grandi centri di studi superiori di Francia (oltre 50 mila studenti), soprattutto nell'ambito scientifico.
 
La città ha oltre 2000 anni di storia. In [[Galli|epoca gallo]]-[[epoca romana|romana]] il borgo gallico era noto con il nome di [[Cularo]], in seguito ribattezzato [[Gratianopolis]]. La sua importanza crebbe durante l'XI secolo, quando i [[Contea d'Albon|conti d'Albon]] scelsero la città come capitale della loro provincia, il [[Delfinato]]. Questo status, consolidatosi in seguito all'annessione alla Francia, le permise di sviluppare la propria economia: Grenoble divenne quindi una città parlamentare e militare, alla frontiera con la [[Savoia (regione storica)|Savoia]]. I suoi abitanti, chiamati ''Grenoblois'' in [[lingua francese]], si sono distinti in svariate vicende che hanno coinvolto la Francia, dalle [[Guerre d'Italia del XVI secolo|Grandi Guerre d'Italia]], alla [[Rivoluzione francese]], fino alla [[seconda guerra mondiale]]. La città è stata anche teatro di svariati progressi in ambito sociale e scientifico.
È attraversata dal [[Isère (fiume)|fiume Isère]].
 
Grazie allo sviluppo industriale, iniziato nel XVIII secolo con la rinomata industria [[Guanto|guantaria]], accentuatosi nella seconda parte del XIX secolo con la "scoperta" dell'[[energia]] [[centrale idroelettrica|idroelettrica]], Grenoble ha visto a poco a poco aumentare la propria importanza, con una crescita particolarmente accentuata durante il [[Crescita economica|boom economico]] francese degli anni 1945-1975, periodo detto comunemente ''i Trenta gloriosi'' (''les Trente Glorieuses''): i [[X Giochi olimpici invernali|giochi olimpici invernali del 1968]] sono diventati il simbolo cittadino di questo periodo di grande trasformazione urbana e sociale. Proseguendo ancora oggi sulla via dello sviluppo, Grenoble si configura come un grande centro scientifico europeo.
Situata nelle [[Alpi]], Grenoble è stata sede dei [[X Olimpiade Invernale|giochi olimpici invernali del 1968]].
 
Nel 2022 Grenoble ha ricevuto il premio di [[Premio Capitale verde europea|Capitale verde europea]].
Nella zona è diffusa e rinomata la produzioni di noci, note come ''Noci di Grenoble''.
 
== Geografia fisica ==
[[Categoria:Città della Francia]]
=== Territorio ===
[[Categoria:Rodano-Alpi]]
[[File:Grenoble - Chartreuse - Belledonne.JPG|min|verticale=1.4|Vista dell'agglomerazione di Grenoble dalle prime pendici del [[Prealpi del Vercors|Vercors]], si notino a sinistra la parte meridionale della [[Prealpi della Chartreuse|Chartreuse]] e a destra la [[catena di Belledonne]].]]
[[File:Moucherotte 23 12 11 092 (2) final.JPG|min|verticale=1.4|Panorama generale dell'agglomerazione dalla cima del [[Moucherotte]] ({{M|1901|u=m s.l.m.}}), con la linea del corso del [[Drac (fiume)|Drac]] in basso, la [[valle dell'Isère]] in alto, il [[Monte Bianco]] in lontananza e a destra la [[catena di Belledonne]].]]
Il comune di Grenoble si sviluppa in una piana al centro di tre [[massiccio|massicci]]: il [[Prealpi del Vercors|massiccio del Vercors]] a sud-ovest, quello della [[Prealpi della Chartreuse|Chartreuse]] a nord e la [[catena di Belledonne]] ad est; approssimativamente si trova al centro della parte francese delle [[Alpi]].
 
Questa prossimità con le montagne fece dire allo scrittore francese [[Stendhal]]: «All'estremità di ogni via, una montagna»{{Senza fonte}}.
[[bg:Гренобъл]]
 
[[cs:Grenoble]]
Grenoble si situa nella parte sud-est del [[geografia della Francia|territorio francese]], a una distanza relativamente ridotta dall'[[Italia]] (in linea d'aria {{M|70|u=km}} circa) e dalla [[Svizzera]] (in linea d'aria {{M|110|u=km}}).
[[de:Grenoble]]
 
[[en:Grenoble]]
L'[[agglomerazione di Grenoble]] si trova lungo l'asse del [[Solco alpino]], che si estende da [[Valence (Drôme)|Valence]], nel [[Drôme]], fino a [[Ginevra]], in Svizzera, e che comprende anche le cittadine di [[Chambéry]], [[Annecy]], [[Aix-les-Bains]], [[Voiron]] e [[Romans-sur-Isère]].
[[eo:Grenoble]]
 
[[es:Grenoble]]
Benché si trovi attualmente alla [[confluenza]] dei fiumi [[Isère (fiume)|Isère]] e [[Drac (fiume)|Drac]], la città in origine fu costruita a livello dei [[contrafforte|contrafforti]] della [[Bastiglia (Grenoble)|Bastiglia]], su un leggero [[tumulo]] presente sulla riva sinistra dell'Isère, nel punto più facilmente sormontabile ed edificabile e che allo stesso tempo permettesse di accogliere un ponte prima della confluenza tra i due corsi d'acqua: l'Isère aveva scavato il proprio letto battendo contro lo sperone meridionale del [[Monte Rachais]] per poi proseguire il suo corso verso ovest perdendosi in numerosi [[Meandro|meandri]].
[[et:Grenoble]]
 
[[fr:Grenoble]]
Allo stesso modo, i villaggi dei dintorni cittadini furono costruiti al riparo delle inondazioni, sui pendii dei tre massicci. È solo con la [[Canalizzazione (idrografia)|canalizzazione]] degli alvei fluviali che la città di Grenoble poté espandersi verso il resto della pianura.
[[ja:グルノーブル]]
 
[[nl:Grenoble]]
Dal punto di vista [[topografico]], il [[Chilometro zero (geografia)|chilometro zero]] da cui parte il chilometraggio si trova sul ponte di via Marius Gontard. In linea d'aria, Grenoble si trova a {{M|47|u=km}} da Chambéry, a {{M|71|u=km}} da Valence, a {{M|73|u=km}} da Gap, a {{M|92|u=km}} da [[Vienne (Francia)|Vienne]], a {{M|97|u=km}} da [[Lione]], a {{M|122|u=km}} da Ginevra, a {{M|154|u=km}} da [[Torino]], a {{M|204|u=km}} da [[Nizza]], a {{M|211|u=km}} da [[Marsiglia]] e a {{M|483|u=km}} da [[Parigi]].<ref name="ephemeride.com">{{cita web|url=http://www.ephemeride.com/atlas/distance/27/distance-en-kilometres-entre-deux-villes.html |titolo=Distance orthodromique en kilomètres entre deux villes |editore= Ephemeride.com, sito personale di Thierry Bodin |accesso=21 agosto 2012}}</ref>
[[no:Grenoble]]
 
[[pl:Grenoble]]
Dal punto di vista del trasporto su gomma, invece, Grenoble si trova a {{M|224|u=km}} da Torino, a {{M|320|u=km}} da Nizza e a {{M|547|u=km}} da Parigi<ref>{{cita web |url=http://www.viamichelin.fr/ |titolo=Distanza su strada in chilometri tra due città |sito= viamichelin.fr |accesso=21 agosto 2012}}</ref>.
[[pt:Grenoble]]
 
[[ro:Grenoble]]
=== Geologia e idrologia ===
[[sv:Grenoble]]
[[File:Confluent Drac-Isère (1745) - Grenoble.JPG|min|La confluenza tra il Drac e l'Isère nell{{'}}''Atlante di Trudaine'', del XVIII secolo.]]
[[File:Grenoble - Téléphérique by M. Riegler.jpg|min|sinistra|[[Lungofiume]] dell'Isère ai piedi della Bastiglia.]]
L'agglomerato urbano si espande principalmente nella pianura formata dalla confluenza tra l'Isère e il Drac, ossia nelle valli dell'Isère, del Drac e del Grésivaudan, a formare una Y detta ''[[Y grenoblois]]'', al cui centro si trova la città, coprendo la piana che si insinua tra i massicci della Chartreuse, di Belledonne e del Vercors.
 
Questa conformazione peculiare ci permette di definire la valle di Grenoble come ''cuvette grenobloise'', ossia una valle particolarmente piatta di [[Circo glaciale|origine glaciale]] la quale, nonostante la posizione [[alpi]]na, fa di Grenoble la città più piatta di Francia<ref name="grenobletourisme.com">{{cita web|url=http://www.grenoble-tourisme.com/75-situation-climat-urbanisme.htm|titolo=Situation, climat, urbanisme|sito=Office du tourisme de Grenoble|accesso=25 agosto 2012|lingua=fr|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121020182426/http://www.grenoble-tourisme.com/75-situation-climat-urbanisme.htm|dataarchivio=20 ottobre 2012}}</ref> e tra le più piatte d'Europa, l'ideale per gli spostamenti in bicicletta.
 
{{formatnum:25000}} anni fa, la fusione del [[ghiacciaio dell'Isère]] porta alla creazione d'un grande lago che perdura per oltre {{formatnum:10000}} anni dando vita a un bacino lacustre [[Glaciazione Würm|wurmiano]]. Questo primitivo [[lago glaciale]], ritirandosi, ha lasciato un notevole numero di corsi d'acqua emersi a seguito della sua progressiva scomparsa.
 
Ancora nel XVII secolo, quando il Drac non era ancora canalizzato, raggiungeva l'Isère in più punti diramandosi in numerosi meandri, verso l'attuale [[ponte della Porta di Francia]]. Il resto della piana, sottomesso ad inondazioni frequenti dell'uno e dell'altro corso d'acqua, si dividevano in paludi, coltivi e pascoli poveri. Nel corso dei secoli, la lotta degli abitanti per governare i due fiumi ha dato vita al simbolo de "[[il serpente e il dragone]]": il Drac, il ''[[drago]]'', ''draco'' in [[lingua latina]], era un torrente dalle inondazioni violente e repentine, prima della costruzione delle [[diga|dighe]] per l'[[energia idroelettrica|idroelettrico]], mentre l'Isère, che forma numerose volute nella piana del Grésivaudan, è il ''[[Serpente (immaginario)|serpente]]'' della [[mitologia]] locale.
 
Ancora oggi, il rapporto con l'acqua è particolare dato che alcune falde fratiche (''nappes phréatiques'') si trovano a meno di due metri dalla superficie<ref>{{cita web
|url=http://www.pacte.cnrs.fr/IMG/pdf_Preambule_contexte_Grenoble_L_GAILLARD.pdf |titolo= Grenoble, ville durable|lingua=fr|autore= L. Gaillard |data = marzo 2008 |editore= Pacte, unità mista di ricerca del [[CNRS]] e dell'[[Università di Grenoble]] |accesso=21 agosto 2012}}</ref>, obbligando le nuove costruzioni a dotarsi di fondazioni speciali e rendendo qualunque progetto di trasporto sotterraneo irrealistico a ragione del costo finanziario che comporterebbe.
 
=== Orografia ===
L'altitudine di Grenoble<ref name=cdf>{{cita web|url=http://www.cartesfrance.fr/carte-france-ville/plan_38185_Grenoble.html|titolo=Géographie et plan de Grenoble|lingua=fr|editore=cartesfrance.fr}}</ref> varia tra i 204 {{m s.l.m.}} e i {{M|600|u=m s.l.m.}}; il comune si trova a {{M|212|u=m}} di quota. La città è dominata dalla Bastiglia, un'antica fortezza difensiva costruita su un rilievo a circa {{M|475|u=m s.l.m.}}, accessibile dal centro cittadino con la [[funivia di Grenoble Bastille]], le cui cabine sono comunemente chiamate "''les bulles''" e sono divenute uno dei simboli cittadini.
 
=== Clima ===
[[File:Kiosque Jardin de ville.jpg|min|Foto del chiosco del ''jardin de ville'' sotto la neve.]]
Il clima di Grenoble e dintorni è piuttosto atipico: come per la vasta area del sud-est della Francia, si tratta di un [[Clima francese|clima semi-oceanico e semi-continentale]], ma presenta anche una tendenza al [[clima mediterraneo]], con precipitazioni estive molto più deboli che in inverno. Tuttavia, l'[[clima alpino|ambiente alpino]] circostante influenza a sua volta il clima, con temporali frequenti e condizioni meteorologiche molto variabili nell'arco della giornata, nonostante l'altitudine relativamente modesta della città che è in media di {{M|213|u=m s.l.m.}}<ref name="grenobletourisme.com" />.
 
La corona di montagne frena i venti e diminuisce il loro effetto regolatore, tanto che l'[[escursione termica]] annuale è tra le più elevate di Francia, con una differenza di {{M|19|u=°C}} tra gennaio e luglio<ref>{{cita pubblicazione|lingua=fr|autore=Services de la ville de Grenoble|titolo=Guide de la qualité environnementale dans l'architecture et l'urbanisme|p=122|data=aprile 2008|url=http://infos.grenoble.fr/hqe/abcQE_Grenoble2010_partieD_diag.pdf|accesso=19 aprile 2014|dataarchivio=22 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131022145133/http://infos.grenoble.fr/hqe/abcQE_Grenoble2010_partieD_diag.pdf|urlmorto=sì}}.</ref>. Allo stesso modo, l'escursione termica giornaliera è più marcata che altrove a causa delle cime che circondano la città: esse favoriscono un innalzamento delle temperature rapido con il sole durante il giorno e permettono, durante la notte, un raffreddamento più efficiente.
Per questi motivi, in inverno le temperature sono tra le più basse della Francia ma, in estate, la città è tra le più calde del paese, raggiungendo gli oltre {{M|35|u=°C}} ogni anno, temperatura che generalmente si mantiene per alcuni giorni consecutivi. Tra le annate più calde si ricordano il 2003, il 2006, e tutti gli anni tra il 2009 e il 2013<ref>{{Cita web|http://www.infoclimat.fr/climatologie/annee/2013/saint-martin-d-heres/valeurs/00014.html|Climatologie de l'année 2013 à Saint-Martin-d'Hères - Infoclimat}}</ref>.
 
Grazie all'ambiente montagnoso, si osservano lunghi periodi soleggiati sul bacino di Grenoble: le montagne limitano l'arrivo delle [[Perturbazione (meteorologia)|perturbazioni]] o delle [[Nuvola#Basse|nuvole basse]], la cui formazione è interrotta dalle forti precipitazioni che cercano di spostarsi dai massicci confinanti. Di fatto, i massicci alpini formano una barriera ai venti occidentali piovosi, esacerbando in questo modo le precipitazioni che raggiungono quasi {{chiarire|un metro all'anno}} sulla città: le piogge sono dunque più abbondanti, gli inverni un po' più freddi e le estati più calde che nella vicina [[valle del Rodano]].
 
La [[eliofania|durata media del soleggiamento]] è prossima alle 2.100 ore all'anno, una media leggermente superiore a quella di [[Tolosa]].
 
L'ambiente montagnoso, in questo caso dato dalle [[Prealpi]] del sud, induce a sua volta un fenomeno particolare: l{{'}}''[[favonio|effetto föhn]]'' che porta ad innalzamenti anomali delle temperature fuori stagione. Questo fenomeno, spesso associato al vento del sud, può verificarsi tutti gli anni ma si riscontra soprattutto in autunno e in inverno, quando le [[Bassa pressione|depressioni]] sono più frequenti e vigorose. A seguito di queste condizioni climatiche sono stati registrati oltre {{M|20|u=°C}} nel dicembre del 2000 e oltre {{M|30|u=°C}} ad ottobre 2006. Nella data del 23 luglio 2009, durante uno di questi fenomeni eccezionali, a [[Le Versoud]], nei pressi di Grenoble, è stata registrata una temperatura minima di {{M|26,5|u=°C}}<ref>{{cita web|url=https://www.meteociel.fr/climatologie/villes.php?code=7487&mois=7&annee=2009 |titolo=Données Agglo Grenoble-Le Versou|autore=Thomas Canda|accesso=21 agosto 2012}}</ref>, mentre una minima notturna di {{M|32|u=°C}} è stata registrata a Vizille, a sud-est dell'agglomerazione, segnando il record della notte più calda mai misurata nella [[Francia metropolitana]]<ref>{{cita web |url=http://www.meteo-paris.com/chronique/annee/2009_3 |titolo=21, 22 et 23 juillet |sito=Meteo-Villes|autore=Guillaume Sechet |accesso=23 agosto 2013|lingua=fr}}</ref>.
 
Segue una tabella comparativa tra città effettuata con dati di [[Météo-France]]:
{| class="wikitable" border=1 cellpadding="6"
|- style="background:silver"
! '''Città'''
! '''Eliofania (ore/anno)'''
! '''Pioggia (mm/anno)'''
! '''Neve (giorni/anno)'''
! '''Temporale (giorni/anno)'''
! '''Nebbia (giorni/anno)'''
|-
! '''Media nazionale'''
! 1.973
! 770
! 14
! 22
! 40
|-
! '''Grenoble ([http://www.meteofrance.com/climat/france/station/38384001/normales Aeroporto Grenoble-Isère] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160303180522/http://www.meteofrance.com/climat/france/station/38384001/normales |data=3 marzo 2016 }})'''
! 2.066
! 934
! 17
! 32
! 28
|-
! '''[[Parigi]]'''
! 1.630
! 642
! 15
! 19
! 13
|-
! '''[[Nizza]]'''
! 2.668
! 767
! 1
! 31
! 1
|-
! '''[[Strasburgo]]'''
! 1.633
! 610
! 30
! 29
! 65
|-
! '''[[Brest (Francia)|Brest]]'''
! 1.492
! 1.109
! 9
! 11
! 74
|-
|}
 
La tabella seguente rappresenta le temperature e le precipitazioni misurate nel periodo 1981-2010 alla stazione meteorologica dell'[[Aeroporto di Grenoble Isère]] (dati Météo-France<ref>{{Cita web |url=http://www.meteofrance.com/climat/france/station/38384001/normales |titolo=Météo France - Grenoble - Aeroporto di Grenoble Isère |accesso=20 aprile 2014 |dataarchivio=3 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303180522/http://www.meteofrance.com/climat/france/station/38384001/normales |urlmorto=sì }}</ref>):
{{ClimaAnnuale
| nome = Grenoble
| tempmax = 5.9, 7.8, 12.0, 15.3, 19.9, 23.8, 26.9, 26.4, 21.8, 16.9, 10.2, 6.4
| tempmedia = 2.3, 3.7, 5.0, 9.8, 14.4, 17.9, 20.5, 20.2, 16.3, 12.3, 6.4, 3.1| tempmin = -1.2, -0.4, 2.0, 4.4, 8.9, 12.0, 14.2, 14.0, 10.9, 7.8, 2.7, -0.1
| tempassmax = 16.5, 20.7, 25.3, 28, 31.3, 37, 38.3, 39.5, 33.6, 28.1, 24.8, 19.5
| annotempassmax = , , , , , , , , , , ,
| tempassmin = -27.1, -19.4, -18.2, -7.9, -2.3, 2.1, 4.8, 3.8, -1.2, -5.3, -10.9, -20.2
| annotempassmin = , , , , , , , , , , , | pioggia = 61, 52, 66, 83, 104, 75, 59, 67, 106, 106, 87, 67
}}
Il clima di Grenoble città è decisamente diverso da quello del suo aeroporto, che si trova a circa {{M|40|u=km}} a nord-ovest della città, nella [[val di Bièvre]]. Di fatto, la posizione strategica nel cuore dell'arco alpino dona alla città un clima più mite di qualche grado Celsius, variazioni di temperatura più importanti, un migliore irraggiamento e precipitazioni più abbondanti rispetto alla zona dell'aeroporto. Queste differenze sono evidenti nella tabella sottostante, che presenta le temperature medie e le massime rilevate alla stazione meteorologica di Grenoble - Saint Martin d'Hères nel periodo 1945-2012<ref>[http://www.meteo-grenoble.com/records/mois/janvier Températures et records pour Grenoble], www.meteo-grenoble.com</ref>:
 
{{ClimaAnnuale
| nome = Grenoble
| tempmax = 5.9, 8.7, 13.5, 16.8, 21.4, 24.8, 27.5, 26.7, 23.0, 17.5, 10.6, 6.4
| tempmedia = 2.2, 4.2, 7.9, 13.7, 15.4, 18.7, 21.0, 20.4, 17.2, 12.4, 6.6, 2.9| tempmin = -1.6, -0.3, 2.4, 5.3, 9.3, 12.6, 14.5, 14.2, 11.4, 7.4, 2.5, -0.5
| tempassmax = 20.1, 23.4, 27.7, 31.6, 35.4, 37.4, 39.4, 39.5, 34, 31.8, 25.2, 22.9
| annotempassmax = , , , , , , , , , , , | tempassmin = -20.3, -20, -11.9, -3.6, -0.6, 2.6, 5.9, 5.7, 1.6, -4.2, -10.7, -15.4
| annotempassmin = , , , , , , , , , , , }}
 
Due [[mesoclima|mesoclimi]] diversi coesistono nell'agglomerazione di Grenoble.
 
Il nord-ovest della città è direttamente influenzato dalla ''cluse'' dell'Isère <!-- (''water gap'') --> che favorisce l'inghiottimento del vento del nord tra i massicci del Vercors e della Chartreuse, creando un fenomeno chiamato "cannone sparaneve" (''canon à neige'' in francese) da Météo-France che favorisce le precipitazioni nevose tra la [[stazione di Grenoble]] e [[Voreppe]], come nel caso della nevicata del 28 ottobre 2012 che ha visto cadere varie decine di centimetri di neve nei pressi della stazione ferroviaria mentre nel centro storico, più a est, non cadde che qualche fiocco<ref>{{cita pubblicazione|autore=Chantal Féminier|titolo=Le chaud-froid grenoblois à la loupe|url=https://www.20minutes.fr/grenoble/1052158-chaud-froid-grenoblois-loupe |rivista=20 minutes|data=29 novembre 2012}}</ref>.
 
Viceversa, la zona est, il centro storico e la valle del [[Grésivaudan]] godono di un clima privilegiato grazie alle [[falesia|falesie]] [[calcare]]e della Chartreuse e alla buona esposizione solare. Questo territorio, che risulta maggiormente protetto dalle nevicate e dai venti freddi, è chiamato la "piccola Nizza"{{Senza fonte}}. Il clima più mite si riflette nella presenza di [[specie]] [[clima mediterraneo|mediterranee]], quali la lavanda officinale (''[[Lavandula angustifolia]]''), l'acero minore (''[[Acer monspessulanum]]''), il leccio (''[[Quercus ilex]]'') e ancora nelle piante coltivate nei giardini, quali l'oleandro (''[[Nerium oleander]]''), il pino marittimo (''[[Pinus pinaster]]''), negli ulivi e nei palmizi che normalmente soffrirebbero per il freddo e le gelate.
 
== Storia ==
=== Da borgo gallico a capitale del Delfinato ===
[[File:François de Bonne.jpg|min|sinistra|verticale|[[François de Bonne de Lesdiguières|François de Bonne]] (1543 - 1626), [[duca di Lesdiguières]]]]
 
Il primo riferimento a Grenoble risale al 43 a. C.<ref name="Note">Si trova nella corrispondenza di [[Lucio Munazio Planco]], governatore della [[Gallia Transalpina]] e luogotenente di vecchia data di [[Giulio Cesare]], che egli scrive a [[Cicerone]] dopo l'assassinio di Cesare. Nella lettera, del 4 giugno 43, Munazio Planco allude a un ponte - o a un battello - utilizzato dai soldati per oltrepassare l'Isère e giungere a [[Cularo]] che venne distrutto dopo il passaggio delle truppe. (''Ad familiares'', 10, 23). Cfr. anche Bernard Rémy, ''[http://books.google.fr/books?id=MIoaAAAAYAAJ&q=Cularo&dq=grenoble+inscriptions+R%C3%A9my&source=gbs_word_cloud_r&cad=3 Grenoble à l'époque gallo-romaine d'après les inscriptions]'', PUG: Grenoble, 2002, p. 25. ISBN 978-2-7061-1051-1</ref>.
 
Inizialmente semplice insediamento [[galli]]co (''[[vicus]]'') chiamato [[Cularo]], costruito in posizione strategica lungo la [[Strade romane|via romana]] tra [[Vienne (Francia)|Vienne]] e l'Italia passando per il [[colle del Monginevro]], il borgo venne fortificato sotto [[Diocleziano]] e [[Massimiano]] tra il 284 e il 293 d.C., diventando [[epoca romana|romano]]. Venne quindi riconosciuto capoluogo nel 379 con il nome di ''Gratianopolis'', in onore dell'imperatore [[Graziano]]<ref>L'ipotesi della venuta dell'imperatore [[Graziano]] a Cularo - Gratianopolis non è ancora completamente accertata dagli storici.</ref>. Delle truppe vi stazionavano continuamente (''[[Cohors I Flavia Commagenorum equitata|Cohors I Flavia]]'') e fu sede vescovile: la presenza di un vescovo, facente capo al vescovo [[Domnin de Grenoble]], in seguito santificato, è attestata almeno dal 381 d.C.<ref>{{cita libro|autore=Bernard Rémy|titolo=Grenoble à l'époque gallo-romaine d'après les inscriptions|lingua=fr|editore= PUG|città=Grenoble | anno = 2002 |isbn=978-2-7061-1051-1|url=http://books.google.fr/books?id=MIoaAAAAYAAJ&q=Cularo&dq=grenoble+inscriptions+R%C3%A9my&source=gbs_word_cloud_r&cad=3 |pagine= 35}}</ref>.
[[File:Blason province fr Dauphine.svg|min|Stemma del [[Delfinato]]]]
 
Bisogna attendere l'XI secolo per vedere l'importanza della città crescere considerevolmente, quando i [[Contea d'Albon|conti d'Albon]], futuri [[delfini del Viennois]], la scelsero come capitale del loro stato, il futuro [[Delfinato]].<ref>Félix Vernay, ''Petite histoire du Dauphiné'', 1933, p. 9</ref>. Grenoble si trovò allora ad essere una capitale indipendente del [[Sacro Romano Impero]].
 
I delfini successivi fondarono la [[Università di Grenoble (storica)|storica università]] scomparsa nel 1338 e il Consiglio del Delfinato (''Conseil delphinal'') s'installò a Grenoble nel 1340. Durante la [[guerra dei cent'anni]], la noblità del Delfinato partecipò ai conflitti contro l'Inghilterra e i suoi alleati.
 
Nel 1349, la città si trovò unita al [[regno di Francia]] in seguito al trasferimento (senza riscatto) del Delfinato alla [[Corona di Francia]], e in questo modo Grenoble divenne [[capitale provinciale]]. La presenza tra il 1447 e il 1456 del [[Delfino (onorificenza)|delfino]], nonché futuro [[Luigi XI, re di Francia]], rinforzò lo statuto di "città parlamentare" con la creazione di un terzo [[Parlamento francese (Ancien Régime)|parlamento]] di Francia.<ref>Félix Vernay, ''Petite histoire du Dauphiné'', 1933, p. 58</ref>
 
La città divenne ugualmente sede di guarnigioni, vista la vicinanza della frontiera con il [[ducato di Savoia]]. Si affermò come principale città della Provincia. Durante le [[Guerre d'Italia del XVI secolo|Grandi Guerre d'Italia]], la nobiltà del Delfinato si distinse, in particolar modo sotto la guida del condottiero [[Pierre Terrail de Bayard]]<ref>Félix Vernay, ''Petite histoire du Dauphiné'', 1933, p. 78</ref>, "il cavaliere senza macchia e senza paura".
 
Durante le [[guerre di religione francesi]], massacri e distruzioni scossero e devastarono il Delfinato senza posa e Grenoble uscì indebolita dagli scontri. La situazione peggiorò fino alla vittoria finale di [[François de Bonne de Lesdiguières]], che si impossessò di Grenoble nel 1590. Divenuto amministratore del Delfinato, il Lesdiguières modificò e ingrandì considerevolmente la capitale<ref>{{cita libro|autore=Vidal Chaumel|titolo=Histoire de Grenoble|lingua=fr|editore= Privat|pagine=68, 123, 126, 223}}</ref> dando il via a una serie di opere di costruzione che saranno la prima generazione di fortificazioni della [[Bastiglia (Grenoble)|Bastiglia]].
<!-- Grenoble era un insediamento gallico quando nel [[379]] venne fondata su quel posto una città romana, cui venne dato il nome di ''Gratianopolis'' in onore dell'imperatore [[Graziano]]. Fu sede vescovile e successivamente dominio dei [[Borgognoni]] e dei [[Franchi]].
 
Nel XII secolo passò ai [[conti di Albon]] che estesero il loro titolo di "delfini" a tutto il territorio degli attuali dipartimenti d'[[Isère]], di [[Alte Alpi]] e di parte del dipartimento di [[Drôme]] che va sotto il nome di [[Delfinato]], denominazione che non ha valore amministrativo o geografico, ma soltanto storico. Il titolo di "delfino", con il Delfinato come appannaggio, passò poi al principe ereditario di Francia dal [[1349]] quando l'ultimo della dinastia dei [[Delfini del Viennois|Delfini]] [[Umberto II de la Tour-du-Pin|Umberto II]] vendette il feudo al re di Francia (trattato di Romans). Dal [[1447]] vi regnò il delfino Luigi II, divenuto poi re di Francia col nome di [[Luigi XI]], che favorì il commercio e istituì un parlamento a Grenoble. -->
 
=== Dal XVII secolo in poi ===
[[File:Journée des Tuiles (Alexandre Debelle), Musée de la Révolution française - Vizille.jpg|min|La [[giornata delle tegole]], primi accenni della Rivoluzione ([[Museo della Rivoluzione francese]]).]]
 
Nel [[1628]] il [[cardinale Richelieu]] cancellò ogni indipendenza amministrativa della regione. Nel [[1788]], a difesa del parlamento locale dai decreti del ministro Brienne, vi ebbe luogo la [[Giornata delle tegole]] (''Journée des Tuiles''): la fatale concessione della convocazione degli [[Stati generali del 1789|Stati generali]], da parte di [[Luigi XVI]], avrebbe avuto luogo dopo che gli Stati provinciali del Delfinato avevano condizionato a tale concessione la fine dei disordini.
 
La fuga del [[Conte Salet]], scappato dopo i primi accenni della [[Rivoluzione]], provocò poi a Grenoble e a [[Vizille]] la sua divisione nei tre dipartimenti attuali.
[[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] nel [[1815]] attraversò la regione accolto con grande esultanza a Grenoble e accese grandi entusiasmi nella popolazione e le truppe qui stanziate passarono sotto le sue bandiere. Il 6 luglio, però, L'Armata d'Italia, composta da [[Impero d'Austria|austro]]-[[Regno di Sardegna (1720-1861)|piemontesi]] e comandata dal generale [[Johann Maria Philipp Frimont]] fu protagonista a pochi giorni dalla disfatta napoleonica di [[battaglia di Waterloo|Waterloo]], avvenuta il 18 giugno, dell'episodio noto come [[battaglia di Grenoble]].
 
Nella battaglia, una colonna di soldati guidata dal generale [[Alessandro De Rege di Gifflenga|Alessandro Gifflenga]] si diresse verso la piazzaforte difesa da 70 cannoni, dove si erano arroccate le truppe fedeli a Napoleone. Alla periferia della città i francesi vennero sconfitti e furono indotti ad evacuare. La battaglia rappresentò il primo impiego bellico dei [[Carabinieri|Carabinieri Reali]], istituiti dal Re di Sardegna [[Vittorio Emanuele I di Savoia]] un anno prima, il 13 luglio [[1814]].
 
== Nell'Ottocento ==
Grenoble ebbe poi un notevole sviluppo con l'industrializzazione del XIX secolo.
 
Il generale [[François-Nicolas-Benoît Haxo]] trasformò la fortezza della Bastiglia di Grenoble, che assunse l'aspetto attuale tra il 1824 e il 1848. Sotto il [[Secondo Impero francese|Secondo Impero]], la città assistette la costruzione delle prime linee ferroviarie e i primi treni giunsero nel 1858. L'anno successivo venne interessata da alluvioni importanti che devastarono l'area urbana.
 
Nel 1869 l'ingegnere Aristide Bergès ebbe un ruolo centrale nell'industrializzazione della città e nella costruzione della prima centrale idroelettrica. Con l'avvento delle cartiere ci fu lo sviluppo economico di Grenoble e della valle [[Grésivaudan]].
 
Il 4 agosto 1897 venne inaugurata una fontana di bronzo e pietra in Place Notre-Dame, ad opera dello scultore Henri Ding, per commemorare gli eventi pre-rivoluzionari del 1788.
 
== Nel Novecento ==
La [[Prima guerra mondiale]] provocò una nuova industrializzazione a Grenoble, poiché per sostenere lo sforzo bellico, nuove industrie idroelettriche si svilupparono lungo i vari fiumi della regione, mentre diverse ditte si convertirono al settore degli armamenti. Furono edificate nell'area circostante anche fabbriche elettrochimiche. Questo nuovo sviluppo creò un'ondata migratoria anche di stranieri, in particolare di lavoratori italiani, che si stabilirono nel quartiere di Saint-Laurent.
 
Lo sviluppo industriale fu messo in evidenza dall'Esposizione universale di energia idroelettrica e turismo del 1925, visitata da oltre un milione di persone. L'evento costrinse la demolizione delle mura cittadine e l'espansione urbana a sud. Nel 1926 il sito della mostra divenne un parco pubblico, intitolato al sindaco Paul Mistral morto nel 1932. L'unico edificio di questa mostra rimasto nel parco è la fatiscente Tour Perret, che venne poi chiusa al pubblico nel 1960 a causa del suo pessimo stato di manutenzione.
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]], nella [[Battaglia delle Alpi Occidentali|battaglia delle Alpi]], l'invasione nazista fu fermata vicino a Grenoble a [[Voreppe]] dalle forze del generale Cartier nel giugno 1940. Le forze francesi resistettero fino all'armistizio con l'[[Potenze dell'Asse|Asse]]. Grenoble faceva quindi parte del [[Governo di Vichy|nuovo Stato francese collaborazionista]], prima dell'occupazione italiana dal 1942 al 1943. La relativa misericordia degli occupanti italiani verso le popolazioni ebraiche provocò un numero significativo di spostamenti di profughi in questa regione dalla Francia sotto diretto controllo tedesco.
 
Grenoble fu un attivo centro della [[Resistenza francese|Resistenza]], rappresentata da figure come Eugène Chavant, Léon Martin e Marie Reynoard. La stessa [[Università di Grenoble]] sostenne operazioni clandestine e fornì documenti falsi. Ma, nel settembre 1943, in seguito all'armistizio italiano, la città venne occupata dalle truppe tedesche, che intensificarono la repressione del movimento partigiano. L'11 novembre 1943, l'anniversario dell'armistizio del 1918), si tennero scioperi e manifestazioni davanti alla sede del comando collaborazionista e, in risposta, gli occupanti arrestarono circa 400 manifestanti. Due giorni dopo, i partigiani fecero esplodere il Poligono di tiro, scioccando gli occupanti che dovettero intensificare la repressione. Il 25 novembre 1943 le truppe occupanti uccisero 11 membri della Resistenza locale, questo violento giro di vite venne chiamato "San Bartolomeo di Grenoble". Per questi eventi, la città venne designata dalla [[France libre|Francia libera]] "capitale dei [[Maquis]]" dalle antenne della [[BBC]].
 
Dopo lo sbarco in Normandia, le operazioni di sabotaggio raggiunsero il culmine, con numerosi attacchi che ostacolarono considerevolmente l'attività delle truppe tedesche. Con lo [[Operazione Dragoon|sbarco in Provenza]], le truppe tedesche evacuarono la città il 22 agosto 1944. Il generale [[Charles de Gaulle]] arrivò a Grenoble il 5 novembre 1944 e conferì alla città la Compagnon de la Libération per riconoscere "una città eroica al culmine di la resistenza francese e il combattimento per la liberazione".
 
Nel 1955, il futuro premio Nobel per la fisica Louis Néel creò il Centro di studi nucleari di Grenoble (CENG), dando vita al modello di Grenoble, una combinazione di ricerca e industria. La prima pietra fu posata nel dicembre 1956.
 
Nel 1968 Grenoble ospitò i [[X Giochi olimpici invernali]]. Questo evento contribuì a modernizzare la città con lo sviluppo di infrastrutture come un aeroporto, autostrade, un nuovo municipio e una nuova stazione ferroviaria.{{Onorificenze
|immagine=Ruban_de_l%27Ordre_de_la_Libération_(2).PNG
|nome_onorificenza=Compagno della Liberazione de l'Ordre de la Libération
|collegamento_onorificenza=Ordre de la Libération
|motivazione=
|data=4 maggio 1944
}}
 
{{Onorificenze
|immagine=Croix de Guerre 1939-1945 ribbon.svg
|nome_onorificenza=Croce di Guerra 1939-1945 con palma di bronzo
|collegamento_onorificenza=Croix de guerre 1939-1945
|motivazione=
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
* [[Cattedrale di Grenoble|Cattedrale di Notre-Dame]], costruita dal secolo XI al XV in forme romanico-gotiche.
* [[Collegiata di Sant'Andrea (Grenoble)|Collegiata di Sant'Andrea]], chiesa gotica del 1220-1236 costruita come cappella del castello dei Delfini, ha una torre gotica del 1298 e contiene il monumento funebre del [[Pierre Terrail de Bayard|Bayard]] detto il "cavaliere senza macchia e senza paura".
 
=== Architetture civili ===
[[File:Quais de l'Isère.jpg|min|Quartiere Saint-Laurent, il quartiere "Italiano" della città|265x265px]]
* [[Torre Perret (Grenoble)|Torre Perret]]
* Place Grenette e Jardin de Ville: la piazza è il centro della città e a nord di essa si apre il Giardino civico che è uno stupendo parco di un antico castello oggi conservato solo parzialmente e sede casa della International.
* Grande Rue strada fiancheggiata da belle case antiche.
* [[Palazzo del Parlamento del Delfinato]] dei secoli XV-XVI vanta una splendida facciata rinascimentale e la "Sala storica" con le pareti intagliate in legno.
 
=== Architetture militari ===
* [[Bastiglia (Grenoble)|Fortezza della Bastiglia]] (Fort de la Bastille), forte raggiungibile in [[Funivia di Grenoble Bastille|funivia]] dal quale si può ammirare il più bel panorama della città.
 
=== Altro ===
* Giardini e parchi di cui Grenoble è molto ricca, fra questi il Jardin des Dauphins, il Parc [[Guy Pape]], entrambi con vista sulle antiche mura, il Parc Mistral con la torre Perret alta 87 metri dalla cui sommità si ha una ampia veduta sulla città.
* [[Glénat (casa editrice)|Glénat]], casa editrice francese fondata da [[Jacques Glénat]] nel [[1972]].
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
<div style="text-align:center">[{{Demografia/Grenoble}}</div>
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Circa il 25% degli abitanti (che si chiamano ''Grenoblois'') è di origine [[italia]]na (in particolar modo [[sicilia]]ni e [[Puglia|pugliesi]])<ref>{{Cita web|url=http://www.liberation.fr/grand-angle/0101114865-chicago-sur-isere|titolo=Chicago sur Isère|lingua=fr|data=9 novembre 2007|pubblicazione=[[Libération]]|accesso=25 marzo 2010|dataarchivio=15 aprile 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090415163759/http://www.liberation.fr/grand-angle/0101114865-chicago-sur-isere|urlmorto=sì}}</ref>. Nel 1931 gli italiani a Grenoble erano circa {{formatnum:12000}} – il 15% circa della popolazione e quasi i 2/3 degli immigrati – di cui circa {{formatnum:2500}} provenienti da [[Corato]], nella [[città metropolitana di Bari]], e circa 800 da [[Sommatino]], un piccolo borgo rurale e minerario nel [[libero consorzio comunale di Caltanissetta]]. La [[seconda guerra mondiale]], e il periodo precedente, segnarono una diminuzione netta dei flussi: nel 1946 gli stranieri a Grenoble erano {{formatnum:10200}} circa – l'8% della popolazione – e gli italiani circa {{formatnum:5500}}. Subito dopo il conflitto, tuttavia ripresero e restarono consistenti per circa un ventennio. Nel 1975 gli italiani erano ancora il gruppo straniero più numeroso a Grenoble e in Isère<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Giulia Fassio |url=http://www.studistorici.com/2011/01/29/fassio_numero_5/|titolo=Rappresentazioni e auto-rappresentazioni dell'Italia e degli italiani a Grenoble nell'immediato dopoguerra|rivista = Diacronie. Studi di Storia Contemporanea|volume = 5|numero = 1/2011}}</ref>.
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
La città è sede dell'[[Università di Grenoble|Università di Grenoble-Alpes]] e della [[Grenoble École de management]]. Nel ''[[Polygone scientifique]]'' vi si trova un importante polo di ricerca fisica comprendente lo [[European synchrotron radiation facility]] (ESRF), l'[[Institut Laue-Langevin]] (ILL) e una delle sedi dello [[European Molecular Biology Laboratory]] (EMBL). Le industrie [[high tech]] partecipano anche alla rinomanza della città: Grenoble è il secondo centro scientifico francese (con ventimila scienziati) ed il maggior polo europeo nell'ambito delle [[nanotecnologia]] con il centro [[Minatec]].
 
=== Ricerca ===
[[File:Polygone_scientifique_-_Grenoble.jpg|min|Veduta panoramica del ''[[Polygone scientifique]]'' di Grenoble nel 2008|304x304px]]
[[File:Esrf grenoble.jpg|min|[[European synchrotron radiation facility]]|305x305px]]
* [[Grenoble Innovation for Advanced New Technologies]] (GIANT)
* [[Centre national de la recherche scientifique]] (CNRS)
* [[CEA Grenoble]]
* [[Institut Laue-Langevin]] (ILL)
* [[Institut de radioastronomie millimétrique]] (IRS)
* [[European Molecular Biology Laboratory]] (EMBL)
* [[European synchrotron radiation facility]] (ESRF)
* [[Atelier de recherche et de conservation Nucléart]] (ARC-Nucléart)
* [[Laboratoire d'électronique et de technologie de l'information]] (LETI)
* [[Laboratoire d'innovation pour les technologies des énergies nouvelles et les nanomatériaux]] (LITEN)
* [[Clinatec]]
* [[Minatec]]
* [[STMicroelectronics]]
* [[Institut de biologie structurale]] (IBS)
* [[Laboratoire de physique subatomique et de cosmologie de Grenoble]] (LPSC)
* [[Schneider Electric]]
* [[BioMérieux]]
* [[Institut Néel]]
* [[Laboratoire national des champs magnétiques intenses]] (LNCMI)
* [[Biomax]]
* [[Grenoble École de management]] (GEM)
* [[GreEn-ER]]
* [[CORYS]]
* [[Laboratoire d'informatique de Grenoble]] (LIG)
* [[NanoBio]]
* [[Institut polytechnique de Grenoble]] (Grenoble INP)
* [[École nationale supérieure de physique, électronique, matériaux]] (Grenoble INP - Phelma)
* [[Cité scolaire internationale Europole de Grenoble]]
* [[École polytechnique de l'université Grenoble-Alpes]]
* [[Grenoble-Institut des neurosciences]]
* [[Institute for Advanced Biosciences]]
 
=== Musei ===
* [[Museo di Grenoble]], il museo che accoglie, e arricchisce sempre, una delle maggiori collezioni di opere di pittori francesi di tutti i tempi dai più antichi ai più moderni, ma anche di pittori italiani.
* [[CCSTI di Grenoble]]
 
=== Arte ===
* Il Centre National d'Art Contemporain ha sede in un edificio industriale progettato nel 1900 da [[Gustave Eiffel]], il costruttore della celebre [[Tour Eiffel|torre omonima]] di [[Parigi]].
 
=== Cucina ===
[[File:Gratin dauphinois.jpg|min|sinistra|Il gratin dauphinois|248x248px]]
La cucina tipica di Grenoble presenta alcuni elementi caratteristici della [[cucina del Delfinato]].
Nella zona è diffusa e rinomata la produzione di noci, note come [[noce di Grenoble|noci di Grenoble]], primo frutto [[Appellation d'origine contrôlée|AOC]] francese, con le quali si realizza la [[torta di noci di Grenoble]], vino, liquore, dolci, caramelle, cioccolati, [[Olio di noci|olio]], in guarnizione per insalate o pizze.
 
Le noci sono il simbolo della cucina grenoblese, insieme al [[gratin dauphinois]].
 
Specialità regionali sono vari piatti a base di crostacei, soprattutto gamberi e gamberetti: le [[specie locali]] soccombenti e in via d'estinzione, quali i [[gambero di fiume|gamberi di fiume]] ''[[Austropotamobius pallipes]]'' e ''[[Astacus astacus]]'', vittime dell'inquinamento e dell'ipersfruttamento, sono sempre più soppiantate dai crostacei [[Alloctono (biologia)|alloctoni]] introdotti dall'uomo, turchi (''[[Astacus leptodactylus]]'') e americani (''[[Orconectes limosus]]''), nella preparazione del pollo ai gamberi, del piccione ai gamberetti, del gratin di code di gambero e della quiche ai gamberetti<ref>{{cita web|url=http://www.keldelice.com/guide/specialites/lecrevisse.html|titolo=L'écrevisse}}</ref>.
Altre specialità sono la "zuppa dell'[[envers]]" e il maiale in [[fricassea]], e altre novità dovute all'immigrazione italiana come la pizza aux ravioles (raviolini del [[Romans-sur-Isère|Royans]] al formaggio) o la ''pizza grenobloise'' (noci, Blu di Sassenage,...).
[[File:Juglans regia Echte Walnußfrucht 3.JPG|min|La noce di Grenoble|283x283px]]
Il vicino comune di Sassenage è celebre per il formaggio locale [[Blu del Vercors-Sassenage|Blu del Vercors]] a pasta erborinata, così come il circondario di [[Voiron]], noto per i plum-cake e la cioccolata, ha dato il nome ad una ricetta tradizionale: le coste di [[bietola]] ''alla voironnaise''.
 
Nell'area si producono varie birre aromatizzate (al miele, alle noci, alla [[Liquirizia (dolciume)|liquirizia]], ecc.) che prendono il nome dal celebre contrabbandiere [[Louis Mandrin]], le birra di marca Mandrin, oltre a diverse birrerie locali.
 
La regione produce inoltre tre celebri liquori: la [[Chartreuse (liquore)|Charteuse]] dei [[monaci certosini]], verde o gialla, il [[genepì]], la [[Gentiana|genziana]].
 
L{{'}}''[[Antésite]]'' a base di liquirizia, è una bevanda dissetante, inventata per combattere l'[[alcolismo]].
 
La città è stata sede degli stabilimenti industriali dello sciroppo [[Teisseire]] nel 1720<ref>{{cita web|url=http://www.teisseire.com/societe/historique.html|titolo=Historique: Teisseire|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140706143739/http://www.teisseire.com/societe/historique.html|dataarchivio=6 luglio 2014}}</ref>, del pastificio [[Lustucru]] nel 1824<ref>{{cita web|url=http://www.grenoblecmieux.com/Lustucru.html|titolo=Lustucru|urlmorto=sì|accesso=30 giugno 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141201053820/http://www.grenoblecmieux.com/Lustucru.html|dataarchivio=1º dicembre 2014}}</ref>, del biscottificio Brun nel 1883<ref>{{cita web|url=http://www.grenoblecmieux.com/Brun.html|titolo=Les biscuits Brun|urlmorto=sì|accesso=30 giugno 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141201020446/http://www.grenoblecmieux.com/Brun.html|dataarchivio=1º dicembre 2014}}</ref> ed ancora della cioccolateria Cémoi<ref>{{cita web|url=http://www.grenoblecmieux.com/Cemoi.html|titolo=La chocolaterie Cémoi|urlmorto=sì|accesso=30 giugno 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141201020451/http://www.grenoblecmieux.com/Cemoi.html|dataarchivio=1º dicembre 2014}}</ref> nel 1920.
 
A Grenoble non si trova nessun ristorante stellato della [[Guida Michelin]], tuttavia nei pressi della città, a [[Uriage-les-Bains]] si trova il ristorante ''Grand Hôtel'', due stelle Michelin<ref>{{cita web|url=http://www.businesstravel.fr/200903041931/art-de-vivre/restaurants-bonnes-tables/guide-michelin-2009-liste-des-restaurants-etoiles.html|titolo=Les restaurants étoilés du Guide Michelin|accesso=30 giugno 2014|dataarchivio=28 aprile 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140428062739/http://www.businesstravel.fr/200903041931/art-de-vivre/restaurants-bonnes-tables/guide-michelin-2009-liste-des-restaurants-etoiles.html|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Il comune si trova al centro di diverse zone d'origine designate dall{{'}}''Institut national de l'origine et de la qualité'' (INAO): l'[[Appellation d'origine contrôlée|AOC]]-[[Denominazione di origine protetta|AOP]] [[Noce di Grenoble]], l'[[Indicazione geografica protetta (Unione europea)|IGP]] [[Emmental francese centro-orientale]] (etichettato anche ''[[Label rouge]]''), l'IGP [[Isère bianco]], [[Isère rosé|rosé]] e [[Isère rosso|rosso]].
 
Nel comune di Grenoble, la produzione di vino è in via di ripresa sulle pendenze della [[Bastiglia (Grenoble)|Bastiglia]], oltre alla produzione intorno al comune di [[Saint-Ismier|Saint Ismier]].
 
== Geografia antropica ==
[[File:Grenoble - Vue panoramique printemps.jpg|min|centro|Grenoble vista da La Bastille|668x668px]][[File:Comuni limitrofi Grenoble.tiff|min|Grenoble e i comuni limitrofi]]
Grenoble è il capoluogo della [[Metropoli di Grenoble-Alpi]] che comprendi anche i seguenti comuni: [[Bresson]], [[Brié-et-Angonnes]], [[Champ-sur-Drac]], [[Champagnier]], [[Claix (Isère)|Claix]], [[Corenc]], [[Domène]], [[Échirolles]], [[Eybens]], [[Fontaine (Alvernia-Rodano-Alpi)|Fontaine]], le [[Fontanil-Cornillon]], [[Gières]], [[Herbeys]], [[Jarrie (Isère)|Jarrie]], [[La Tronche]], [[Le Gua (Isère)|Le Gua]], [[Meylan]], [[Miribel-Lanchâtre]], [[Mont-Saint-Martin (Alvernia-Rodano-Alpi)|Mont-Saint-Martin]], [[Montchaboud]], [[Murianette]], [[Notre-Dame-de-Commiers]], [[Notre-Dame-de-Mésage]], [[Noyarey]], [[Poisat]], [[Le Pont-de-Claix]], [[Proveysieux]], [[Quaix-en-Chartreuse]], [[Saint-Barthélemy-de-Séchilienne]], [[Saint-Égrève]], [[Saint-Georges-de-Commiers]], [[Saint-Martin-d'Hères]], [[Saint-Martin-le-Vinoux]], [[Saint-Paul-de-Varces]], [[Saint-Pierre-de-Mésage]], [[Le Sappey-en-Chartreuse]], [[Sarcenas]] [[Sassenage]], [[Séchilienne]], [[Seyssinet-Pariset]], [[Seyssins]], [[Varces-Allières-et-Risset]], [[Vaulnaveys-le-Bas]], [[Vaulnaveys-le-Haut]], [[Venon (Isère)|Venon]], [[Veurey-Voroize]], [[Vif (Isère)|Vif]] e [[Vizille]].
 
Questo [[Ente pubblico di cooperazione intercomunale|EPCI]] a fiscalità propria è nato il {{data|1|1|2015}}, sostituendo la preesistente [[comunità d'agglomerazione]], in ottemperanza alla legge di riforma delle collettività territoriali del 2010 ripresa dalla legge 27 gennaio 2014 di ammodernamento degli atti pubblici territoriali e dell'attuazione delle [[Metropoli (ordinamento francese)|metropoli]].<ref>[http://www.legifrance.gouv.fr/affichTexte.do?cidTexte=JORFTEXT000023239624&dateTexte=&categorieLien=id Legge nº 2010-1563 del 16 dicembre 2010 recante "réforme des collectivités territoriales"], in particolare gli artt. dal 12 al 19.</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.legifrance.gouv.fr/affichTexte.do?cidTexte=JORFTEXT000028526298&dateTexte=&categorieLien=id|titolo=Legge nº 2014-58 del 27 gennaio 2014 recante "modernisation de l'action publique territoriale et d'affirmation des métropoles"}}</ref>
 
I comuni limitrofi a Grenoble sono 10 di quelli che compongono ''La Métro'': Saint Martin d'Hères, Eybens, Échirolles, Seyssins, Seyssinet-Pariset, Fontaine, Sassenage, Saint-Égrève, Saint Martin le Vinoux e La Tronche.
 
La città si suddivide in 6 [[Cantoni di Grenoble|cantoni]], parte insieme agli altri degli altri comuni dell'[[Arrondissement di Grenoble]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
La città è raggiunta dalle autostrade [[Autoroute A41|A41]] (da Grenoble al confine con la [[Svizzera]]), [[Autoroute A48|A48]] (da Grenoble verso [[Lione]] ed anche verso il sud via l'[[Autoroute A49|autostrada A49]]) e [[Autoroute A51|A51]] (da Grenoble verso il sud della Francia e [[Marsiglia]]). In prossimità del centro abitato la A41 e la A51 sono collegate dalla ''Rocade Sud'' ("tangenziale sud"), e la A48 è collegata alla A51 tramite la [[Autoroute A480|A480]], che rappresenta la tangenziale ovest. Inoltre è in progetto la ''Rocade Nord'' ("tangenziale nord") tra la A48 e la A41, che potrebbe essere realizzata nel [[2014]].
 
=== Ferrovie ===
Grenoble è attrezzata di una stazione [[TGV]], 4 linee tranviarie, 25 linee d'autobus e 4 linee d'autobus notturne. La qualità dei trasporti urbani è esemplare, in termini di rispetto degli orari, età del materiale rotabile e pulizia dei convogli.
 
=== Aeroporti ===
L'[[Aeroporto di Grenoble-Isère]] (Codice IATA: GNB) si trova vicino a Grenoble. L'aeroporto dispone di un solo terminale con servizi aeroportuali (es. ufficio di cambio). L'autonoleggio si trova presso l'aeroporto (es. Avis, Europcar, Hertz, National). Degli autubus garantiscono il servizio pubblico da/per l'aeroporto (Aeroporto di Grenoble – Lyon Part Dieu, Aeroporto di Grenoble – Grenoble stazione degli autobus e stazione ferroviaria).<ref>{{Cita web|http://www.flylowcostairlines.org/compagnie-low-cost/voli-per-laeroporto-grenoble-gnb.html|Aeroporto di Grenoble (Codice IATA: GNB)}}</ref>
 
=== Mobilità urbana ===
{{vedi anche|Transport de l'Agglomération Grenobloise|Rete tranviaria di Grenoble}}[[File:Tramway citadis grenoble.JPG|min|Stazione di Grenoble e tranvia]]
== Amministrazione ==
=== Cantoni ===
Fino alla riforma del 2014, il territorio comunale della città di Grenoble era ripartito in 6 cantoni:
* Cantone di Grenoble-1
* Cantone di Grenoble-2
* Cantone di Grenoble-3
* Cantone di Grenoble-4
* Cantone di Grenoble-5
* Cantone di Grenoble-6
 
ciascuno comprendente una parte della città. Nessun altro comune vi era compreso.
 
A seguito della riforma approvata con decreto del 18 febbraio 2014<ref>{{Cita web|url = http://www.legifrance.gouv.fr/affichTexte.do?cidTexte=JORFTEXT000028637316&fastPos=1&fastReqId=1449953588&categorieLien=cid&oldAction=rechTexte|titolo = Décret n° 2014-180 du 18 février 2014 portant délimitation des cantons dans le département de l'Isère |accesso = 29 luglio 2015|data = 18 febbraio 2014|lingua = fr}}</ref>, che ha avuto attuazione dopo le [[elezioni dipartimentali in Francia del 2015|elezioni dipartimentali del 2015]], il territorio comunale della città di Grenoble è stato ripartito in 4 cantoni:
* Cantone di Grenoble-1: comprende parte della città di Grenoble
* Cantone di Grenoble-2: comprende parte della città di Grenoble e i 7 comuni di:
** [[Fontanil-Cornillon]]
** [[Mont-Saint-Martin (Alvernia-Rodano-Alpi)|Mont-Saint-Martin]]
** [[Proveysieux]]
** [[Quaix-en-Chartreuse]]
** [[Saint-Égrève]]
** [[Saint-Martin-le-Vinoux]]
** [[Sarcenas]]
* Cantone di Grenoble-3: comprende parte della città di Grenoble
* Cantone di Grenoble-4: comprende parte della città di Grenoble
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Italia|Catania|1961}}
* {{Gemellaggio|Austria|Innsbruck|1963}}
* {{Gemellaggio|Germania|Essen|1976}}
* {{Gemellaggio|Germania|Halle|1976|Halle (Saale)}}
* {{Gemellaggio|Moldavia|Chișinău|1977}}<ref>{{cita web|url=http://www.chisinau.md/123|titolo=Comune di Chisinau: gemellaggi|accesso=18 agosto 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101008123815/http://chisinau.md/123|dataarchivio=8 ottobre 2010}}</ref>
* {{Gemellaggio|Regno Unito|Oxford|1984}}
* {{Gemellaggio|Israele|Rehovot|1984}}
* {{Gemellaggio|Stati Uniti d'America|Phoenix|1990}}
* {{Gemellaggio|Germania|Stendal|1992}}
* {{Gemellaggio|Ungheria|Pécs|1992}}
* {{Gemellaggio|Palestina|Betlemme|1995}}
* {{Gemellaggio|Lituania|Kaunas|1997}}
* {{Gemellaggio|Tunisia|Sfax|1998}}
* {{Gemellaggio|Cina|Suzhou|1998}}
* {{Gemellaggio|Algeria|Costantina (Algeria){{!}}Costantina|1999}}
* {{Gemellaggio|Burkina Faso|Ouagadougou|1999}}
* {{Gemellaggio|Italia|Corato|2002}}
 
== Sport ==
Grenoble è particolarmente nota per gli sport invernali. Oltre ad aver accolto i [[X Giochi olimpici invernali|Giochi olimpici invernali]] nel 1968, a volo d'uccello è molto vicina a varie [[stazione sciistica|stazioni sciistiche]]: si trova infatti a {{M|14|u=km}} dalla stazione di sci di [[Chamrousse]], a soli 30 minuti di distanza in auto, e a {{M|16|u=km}} da quella di [[Les Sept Laux]], a {{M|17|u=km}} da [[Villard-de-Lans]], a {{M|25|u=km}} dall'[[Alpe d'Huez]], ossia a poco più di un'ora di distanza dalla città in auto, a {{M|35|u=km}} da [[Les Deux Alpes]] e a {{M|48|u=km}} da [[La Grave]].<ref name=" ephemeride.com" /> Su strada queste distanze sono all'incirca il doppio.
 
Il 22 marzo 1997 la Nazionale Italiana di rugby sconfisse quella francese.
 
A Grenoble nacque André Rene Roussimoff, più noto come [[André the Giant]], celeberrimo wrestler e attore.
 
=== Calcio ===
{{vedi anche|Grenoble Foot 38}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Grenoble Foot 38]]
* [[Cantoni di Grenoble]]
* [[Aeroporto di Grenoble-Isère]]
* [[Torre Perret (Grenoble)]]
* [[Transport de l'Agglomération Grenobloise]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|voy}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|1=http://www.grenoble-isere.info/|2=Turismo a Grenoble|lingua=fr|accesso=1 agosto 2006|dataarchivio=19 luglio 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060719201904/http://www.grenoble-isere.info/|urlmorto=sì}}
* {{cita web|1=http://www.ledahu.net/|2=Guida di Grenoble|lingua=fr|accesso=1 agosto 2006|dataarchivio=8 agosto 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060808172044/http://ledahu.net/|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://photoenligne2.free.fr/Isere/Grenoble/Grenoble.html|Foto di Grenoble|lingua=fr}}
* {{cita web|http://1900anosjours.hpsam.info/|Foto d'epoca|lingua=fr}}
* {{cita web|http://grenoble.art.pl/|Remembering Grenoble Photography Exposition|lingua=pl}}
* {{cita web|http://www.flylowcostairlines.org/compagnie-low-cost/voli-per-laeroporto-grenoble-gnb.html|Aeroporto di Grenoble (Codice IATA: GNB)}}
 
{{Città organizzatrici dei Giochi olimpici invernali}}
{{Dipartimento Isère}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|giochi olimpici|sport invernali}}
 
[[Categoria:Grenoble| ]]