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{{F|centri abitati dell'Umbria|gennaio 2015}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Ponte Valleceppi
|Nome ufficiale =
|Panorama = Chiesa di Santa Maria Maddalena in Ponte Valleceppi 8.JPG
|Didascalia = Chiesa di santa Maria Maddalena
|Stato = ITA
|Stemma=
|Grado amministrativo = 4
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 1 = Umbria
|Grado amministrativo=4
|Divisione amm grado 12 =Umbria Perugia
|Divisione amm grado 23 = Perugia
|Superficie = 6.2
|Divisione amm grado 3=Perugia
|Note superficie =
|Superficie=
|Abitanti = 3826
|Note superficie=
|Note abitanti =
|Abitanti=
|NoteAggiornamento abitanti = 01/10/2020
|Codice postale = 06100, 06121-06135
|Aggiornamento abitanti=
|Prefisso = [[075 (prefisso)|075]]
|Codice postale=06100, 06121-06135
|Codice catastale =
|Prefisso=[[075 (prefisso)|075]]
|Nome abitanti = ponteggiani
|Codice catastale=
|Patrono = santa [[Maria Maddalena]]
|Nome abitanti=
|Festivo =
|Patrono=
}}'''Ponte Valleceppi''' è una [[Frazione (geografia)|frazione]] di {{formatnum:3826}} abitanti del [[comune]] italiano di [[Perugia]], in [[Umbria]].
|Festivo=
}}
[[File:Distilleria di notte, Ponte Valleceppi 2.JPG|thumb|Distilleria]]
[[File:Lapide commemorativa a Leone Antolini, Ponte Valleceppi.JPG|thumb|Lapide commemorativa a [[Leone Antolini]]]]
[[File:Chiesa di Santa Maria Maddalena in Ponte Valleceppi.JPG|thumb|Campanile della chiesa]]
[[File:Chiesa di Santa Maria Maddalena in Ponte Valleceppi 20.JPG|thumb|Crocifisso della chiesa]]
 
Geograficamente situato a est del territorio di Perugia, a circa {{M|200|ul=m slm}}, il fiume [[Tevere]] lo attraversa interamente. Il territorio è essenzialmente pianeggiante e in minima parte collinare.<ref>{{Cita web|url=https://italia.indettaglio.it/ita/umbria/perugia_perugia_pontevalleceppi.html#mappe|titolo=La Frazione di Ponte Valleceppi}}</ref>
'''Ponte Valleceppi''' (''Ponfalceppo'' in dialetto perugino) è una frazione di circa 4000 abitanti del comune italiano di [[Perugia]], in Umbria.
 
Ponte Valleceppi era la sede della VII circoscrizione del [[Comune di Perugia]], e si contano circa {{formatnum:4300}} abitanti distribuiti su una superficie di {{M|10|u=km²}}.
Geograficamente situato a est del territorio di Perugia, a circa 200 {{m s.l.m.}}, il fiume [[Tevere]] lo attraversa interamente. Il territorio è essenzialmente pianeggiante e in minima parte collinare. Il nome del paese appare spesso anche nella variante '''Pontevalleceppi'''.
 
Il nome del paese appare spesso anche nella variante '''Pontevalleceppi'''.
Ponte Valleceppi è la sede della VII circoscrizione del Comune di Perugia, che comprende anche le frazioni contigue di [[Pretola]] e Santa Petronilla; in totale, si contano circa 4.300 abitanti distribuiti su una superficie di 10&nbsp;km².
 
== Origini del nome ==
 
Al pari di altre frazioni del comune di [[Perugia]], la presenza nel nome della parola ''ponte'' indica l'origine del toponimo: il ponte sul fiume [[Tevere]], probabilmente già presente al tempo dei [[repubblica romana|romani]] per permettere il collegamento tra Perugia e il municipio romano di ''[[Civitella d'Arna|Arna]]'' e quindi di conseguenza anche [[Valfabbrica]] e [[Gualdo Tadino]].<ref name=":9">{{Cita libro|curatore=Maria Assunta Sforna|titolo=Ponte Valleceppi, Pretola. Conoscere il territorio|anno=2020|editore=Morlacchi Editore|pp=65 e 66}}</ref>{{dx|[[File:Foto storica Ponte Valleceppi.jpg|thumb|left| Corso Gramsci negli anni trenta del novecento|220px]]}}Sull'origine del nome si fanno quattro ipotesi:
# Punto naturale per la raccolta di tronchi d'albero (''cippum'' in latino) trasportati per fluitazione, attività molto svolta nella zona;
# Luogo di deposito degli alberi sradicati durante piene e alluvioni;
# Territorio di un tal signor Cepo, probabilmente l'opzione più plausibile e la più considerata dagli studiosi;<ref>{{Cita libro|curatore=Maria Assunta Sforna|titolo=Ponte Valleceppi, Pretola. Conoscere il territorio|anno=2020|editore=Morlacchi Editore|pp=62 e 63}}</ref>
# Valle (percorso del Tevere) dei ceppi (i pioppi che anticamente e attualmente costeggiano la riva).<ref>{{Cita libro|curatore=Maria Assunta Sforna|titolo=Ponte Valleceppi, Pretola. Conoscere il territorio|anno=2020|editore=Morlacchi Editore|pp=147 a 151}}</ref>
Nelle mappe medioevali appare con il nome di ''Ponte di val di ceppo'', mentre nel dialetto perugino attuale il nome del paese è "''pon'falceppo''".<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.emozioninumbria.com/ponte-valleceppi-perugia/|titolo=Bianco di farina e verde di speranza: vi presento Ponte Valleceppi {{!}} Perugia}}</ref>
== Storia ==
Durante i primi anni trenta del novecento Ponte Valleceppi è stato luogo di numerosi ritrovamenti archeologici di origine etrusca. Nel [[1932]], durante alcuni lavori agricoli sono stati scoperti: un [[ipogeo]] [[Etruschi|etrusco]], con undici tombe di travertino e alcuni vasi di terracotta.<ref>{{Cita web|url=https://www.studietruschi.org/rassegna-degli-scavi-e-delle-scoperte-nel-suolo-d-etruria-dal-gennaio-1931-al-giugno-1932-e-riesch-p-427|titolo=Rassegna degli scavi e delle scoperte nel suolo etrusco dal gennaio 1931 al giugno 1932 di E. Riesch|p=430}}</ref> Due anni dopo sono state portate alla luce altre quattro nuove [[tombe etrusche|tombe]], ma trafugate in età antica.<ref>{{Cita web|url=https://www.studietruschi.org/rassegna-degli-scavi-e-delle-scoperte-nel-suolo-d-etruria-dal-1-luglio-1933-al-30-giugno-1934-e-riesch-p-335|titolo=Rassegna degli scavi e delle scoperte nel suolo dell'Etruria dal 1º luglio 1933 al 30 giugno 1934 di E. Riesch|p=336}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://bollettinodiarcheologiaonline.beniculturali.it/wp-content/uploads/2018/12/1_III_2012_2_DISTEFANO_LEONI_MARCHI.pdf|titolo=Il processo di romanizzazione dell'Umbria: Analisi preliminare del sistema integrativo|p=11|accesso=4 aprile 2024|dataarchivio=20 novembre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231120144903/https://bollettinodiarcheologiaonline.beniculturali.it/wp-content/uploads/2018/12/1_III_2012_2_DISTEFANO_LEONI_MARCHI.pdf|urlmorto=sì}}</ref> In seguito gli oggetti sono stati inviati al Museo Civico di Perugia dove sono stati datati al [[periodo ellenistico]], cioè gli anni che vanno dal [[334 a.C.]] al [[31 a.C.]].<ref>{{Cita web|url=https://silenepg.it/la-necropoli/le-necropoli-etrusche-a-perugia/|titolo=Le necropoli etrusche a Perugia}}</ref> Inoltre nel territorio compreso tra Ponte Valleceppi e [[Ponte San Giovanni (Perugia)|Ponte San Giovanni]] sono state rinvenute antichi resti di chiuse fluviali, databili alla [[prima età imperiale]].<ref>{{Cita libro|autore=Pedro Bádenas de la Peña|autore2=Asociación Cultural Hispano-Helénica|titolo=Homenaje a Ricardo Olmos : per speculum in aenigmate : miradas sobre la Antigüedad|anno=2014|editore=Asociación Cultural Hispano-Helénica|città=Madrid|p=195|capitolo=Su un curioso ciottolo iscritto dalla Collezione Guardabassi di Perugia}}</ref>
Al pari di altre frazioni del comune di Perugia, la presenza nel nome della parole ''ponte'' indica l'origine del toponimo: il ponte sul fiume Tevere, probabilmente già presente al tempo dei [[repubblica romana|romani]] per permettere il collegamento tra Perugia ed il municipio romano di ''[[Civitella d'Arna|Arna]]''. Sull'origine del nome del ponte si fanno quattro ipotesi:
[[File:Perusini agri drawing c1570 (cropped).jpg|sinistra|miniatura|Mappa del 1570 circa, di [[Ignazio Danti]], raffigurante la frazione con il suo nome medievale: ''P. di Val di ceppo'']]
# punto naturale per la raccolta di tronchi d'albero (''cippum'' in latino) trasportati per fluitazione;
Il piccolo centro abitato ha avuto una posizione strategica sin dal [[medioevo]], infatti era l'unica strada che permetteva il collegamento di [[Perugia]] alla [[via Flaminia]]. È stato uno snodo stradale fulcro per raggiungere il [[mare Adriatico]] (l'antica via romana ''Salara-Fabrianese diretta per le marche'') che veniva usato per il trasporto del sale, dello zafferano, dell'indaco e dei prodotti della Marca (cioè delle [[Marche]]) e che poi erano instradati verso la [[Toscana]].<ref name=":9" /><ref name=":4">{{Cita libro|autore=Giovanni Riganelli|autore2=Loreto Di Nucci|titolo=La costruzione del Ponte di Valleceppi / Pretola una villa una torre|anno=1986|pp=11 e 12|capitolo=Importanza del Ponte di Valleceppi nella rete viaria del Comune di Perugia}}</ref><ref>{{Cita libro|curatore=Maria Assunta Sforna|titolo=Ponte Valleceppi, Pretola. Conoscere il territorio|anno=2020|editore=Morlacchi Editore|pp=94 e 95}}</ref>
# luogo di deposito degli alberi sradicati durante piene ed alluvioni;
# territorio di un tal signor Cepo, nel medioevo;
# valle (percorso del Tevere) dei ceppi (i pioppi che anticamente e attualmente costeggiano la riva).
Nelle mappe medioevali appare con il nome di ''Ponte di val di ceppo'', mentre nel dialetto perugino attuale il nome del paese è "''pon'falceppo''".
 
Le prime citazioni ufficiali risalgono a un documento del [[3 novembre]] [[1266]], nel quale il ''consiglio Speciale e Generale del Comune di Perugia'' decide di ricostruire temporaneamente in legno parte del ponte romano preesistente,<ref>{{Cita web|url=https://www.micropolisumbria.it/uninchiesta-per-cercare-di-capire/|titolo=Ponte Valleceppi e Pretola}}</ref> poiché uno degli archi era andato distrutto a causa di una disastrosa inondazione. Il ponte doveva essere ricostruito in pietra l'anno successivo, ma a causa di problemi economici e guerre - che hanno tenuto impegnato il Comune di Perugia per tutta la seconda metà del [[XIII secolo]] - non è stato possibile.<ref>{{Cita libro|autore=Giovanni Riganelli e Loreto Di Nucci|titolo=La costruzione del Ponte di Valleceppi / Pretola una villa una torre|anno=1986|pp=13 a 16|capitolo=Deterioramento del vecchio ponte e tentativi di ricostruzione}}</ref>
Le prime citazioni ufficiali risalgono ad un documento del [[1266]], nel quale il consiglio di Perugia decide la costruzione di un ponte, che sarà terminato nel [[1334]] in sostituzione del ponte (forse romano) preesistente e distrutto dal Tevere in piena. In epoca medievale la presenza di un mulino e relativa chiusa (ora demoliti) permise un discreto sviluppo del paese. Il paese viene raffigurato in una delle 40 mappe affrescate dal pittore perugino Danti ai musei vaticani, nel [[1583]].
 
Nel [[1319]], terminato il periodo di crisi, iniziano i lavori per la costruzione del nuovo ponte in pietra, che non viene costruito sulle basi del ponte romano preesistente, ma pochi metri più avanti e viene completato nel [[1334]].<ref name=":7">{{Cita libro|autore=Giovanni Riganelli e Loreto Di Nucci|titolo=La costruzione del Ponte di Valleceppi / Pretola una villa una torre|anno=1986|pp=18 a 26|capitolo=La costruzione del nuovo ponte}}</ref> A conferma dell'importanza di Ponte Valleceppi è la scelta eccezionale fatta dal [[Perugia|Comune di Perugia]], nel [[1325]], di non interrompere i lavori per la costruzione del ponte, difatti in quel periodo il comune stava sospendendo gran parte delle sue opere pubbliche a causa di gravi difficoltà finanziarie.<ref name=":7" />
Nel [[1849]], Leone Antolini vi fonda le prime scuole rurali dell'Umbria (anche a [[Ponte San Giovanni (Perugia)|Ponte San Giovanni]]) aperte a tutti, con anticipo rispetto alle leggi del futuro [[Regno d'Italia]]: esse furono gestite per oltre un secolo dai figli Socrate, Latina, [[Cornelia Antolini|Cornelia]] e dalle nipoti Ausonia ed Enotria.
[[File:Ricostruzione del ponte del 1945 2.jpg|miniatura|I lavori per la ricostruzione del ponte nel [[1945]]]]
In epoca medievale la presenza di un mulino e relativa chiusa, ora demoliti, permise un discreto sviluppo del paese.<ref>{{Cita web|url=https://www.faffailfornaio.it/it/i-percorsi-del-gusto-i-molini/|titolo=I molini ad acqua sul Tevere}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ecomuseodeltevere.it/i-molini-di-perugia/|titolo=I molini di Perugia}}</ref> La frazione viene raffigurata in una delle 40 mappe affrescate dal pittore perugino [[Ignazio Danti]] ai [[Musei Vaticani]] nel [[1583]].<ref>{{Cita web|url=https://www.iluoghidelsilenzio.it/chiesa-di-santa-maria-maddalena-ponte-valleceppi-pg/|titolo=Chiesa di Santa Maria Maddalena – Ponte Valleceppi (PG)}}</ref>
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]], il [[30 giugno|12 giugno]] [[1944]]<ref>Non si sa precisamente il giorno in cui il ponte è stato distrutto, ma sicuramente è un giorno tra il 12 e il 15 giugno 1944.</ref> i tedeschi usarono numerosi ordigni per rallentare l'avanzata inglese e ciò causò la distruzione dell'arcata principale del ponte. Precedentemente i cacciabombardieri dell'[[Eighth Army (British Army)|Ottava Armata]], del generale [[Harold Alexander]], bombardarono il piccolo centro abitato sia sella sponda destra che sulla sponda sinistra del Tevere. Ciò provocò la distruzione di alcune case del paesino, il crollo di una grande parte della [[Chiesa (architettura)|chiesa]] e la morte di numerose persone, circa trenta.<ref name=":9" /> Il [[30 giugno]] successivo venne completata la ricostruzione del ponte.<ref>{{Cita libro|autore=Mario Galletti|titolo=Ponte Valleceppi. Care memorie del tempo antico|anno=1995|editore=Litostampa 3B|p=21}}</ref><ref name="pietredellamemoria.it">{{Cita web|url=https://www.pietredellamemoria.it/pietre/lastra-a-ricordo-bombardamento-ponte-sul-tevere-ponte-valleceppi/|titolo=Lastra a ricordo bombardamento ponte sul Tevere – Ponte Valleceppi}}</ref><ref name=":3">{{Cita web|url=https://www.pietredellamemoria.it/pietre/lastra-a-ricordo-della-distruzione-ponte-sul-tevere-ponte-valleceppi-pg/|titolo=Lastra a ricordo della distruzione ponte sul Tevere – Ponte Valleceppi (PG)}}</ref>
Durante la [[II guerra mondiale]], il ponte e la chiesa vennero danneggiati dai bombardamenti aerei degli alleati ed il ponte fu anche minato dall'esercito tedesco in ritirata, ciò provocò la distruzione di un arco principale.
 
== EconomiaMonumenti e manifestazioniluoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
Storicamente, la principale industria del paese è rappresentata dal complesso della distilleria che, fondato a fine anni Cinquanta dalla famiglia Di Sarno sulla sponda opposta del Tevere rispetto a Ponte Valleceppi, è poi rimasto progressivamente inglobato nel centro abitato, tanto da poter creare possibili problemi di evacuazione degli abitanti in caso di emergenza.
'''Chiesa di Santa Maria Maddalena'''[[File:Chiesa Santa Maria Maddalena nel 1910.jpg|miniatura|La chiesa nel [[1910]], prima della fine dei lavori per il completamento della facciata]]
 
La prima fonte che attesta la presenza della chiesa risale al [[1311]].<ref name=":10">{{Cita web|url=https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=46176|titolo=Parrocchia di Santa Maria Maddalena in Ponte Valleceppi}}</ref> Successivamente, nel [[1427]], viene menzionata come chiesa parrocchiale.<ref>{{Cita web|url=https://www.lanazione.it/umbria/cronaca/ponte-valleceppi-presto-i-lavori-per-la-piazza-fuj3n196|titolo=Ponte Valleceppi, presto i lavori per la piazza}}</ref> I documenti presenti nell'Archivio di Stato di Perugia ne attestano l'attività a partire dal [[1621]], ma il [[fonte battesimale]] fu aggiunto soltanto nel [[1836]] spostandolo dalla chiesa di [[San Nicola di Bari|San Nicola]] di [[Pretola]].<ref name=":10" /> Nel [[1808]], ''Luigi Faffa'' ([[1765]]-[[1824]])<ref>{{Cita libro|curatore=Maria Assunta Sforna|titolo=Ponte Valleceppi, Pretola. Conoscere il territorio|anno=2020|editore=Morlacchi Editore|p=248}}</ref> costruì il campanile della chiesa, come testimonia la targa murata in cima al campanile: “''Aloysius Faffa fecit A.D. MDCCCVIII''“.<ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.iluoghidelsilenzio.it/chiesa-di-santa-maria-maddalena-ponte-valleceppi-pg/|titolo=Chiesa di Santa Maria Maddalena – Ponte Valleceppi}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.faffailfornaio.it/it/i-percorsi-del-gusto-lantico-forno/|titolo=Uno storico forno a legna}}</ref>
Vista la vicinanza con i campi toccati dal fiume Tevere, nel passato la produzione del tabacco veniva lavorata nel locale tabacchificio, oramai chiuso da diversi decenni ed in condizioni di pietoso abbandono nonostante la centralità della sua ubicazione (attualmente demolito).
 
La chiesa fa parte delle oltre cinquanta [[Chiese Leonine]], così chiamate perché volute dal vescovo di Perugia Vincenzo Gioacchino Pecci, futuro [[papa Leone XIII]]. A meta Ottocento, la chiesa versava in gravi condizioni strutturali a causa dell'eccessiva vicinanza al fiume. Non essendo possibile restaurala, si decise di ricostruirla da zero in stile [[Architettura neoromanica|neoromanico]], qualche metro più distante dal fiume mantenendo però il campanile originale.<ref>{{Cita libro|curatore=Maria Assunta Sforna|titolo=Ponte Valleceppi, Pretola. Conoscere il territorio|anno=2020|editore=Morlacchi Editore|pp=238 e 239}}</ref> I lavori di costruzione della nuova chiesa iniziarono nel [[1882]] con la supervisione di ''don Ferdinando Scarabattoli'' e si conclusero con il completamento della facciata nel [[1913]] ad opera di [[Edoardo Vignaroli]].<ref name=":2" /> L'interno della chiesa era ancora privo di affreschi, quindi nel [[1926]] iniziarono i lavori di [[restauro]] e [[decorazione]] da parte di [[Guglielmo Ascanio]] da [[Panicale]], che si conclusero nel [[1929]].<ref>{{Cita web|url=https://chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&code=3541&Chiesa_di_Santa_Maria_Maddalena_Ponte_Valleceppi,_Perugia|titolo=Chiesa di Santa Maria Maddalena <nowiki><</nowiki>Ponte Valleceppi, Perugia>|data=26 marzo 2015|urlmorto=no|accesso=8 settembre 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231003161909/https://chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&code=3541&Chiesa_di_Santa_Maria_Maddalena_Ponte_Valleceppi,_Perugia|dataarchivio=3 ottobre 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.faffailfornaio.it/it/i-percorsi-del-gusto-la-chiesa/|titolo=La chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena in Ponte Valleceppi}}</ref> Durante la [[Seconda guerra mondiale]], nel [[1944]], la chiesa subì pesanti danni dai bombardamenti. Tuttavia, fu nuovamente ricostruita e riportata alle sue condizioni originarie, seguendo l'indicazioni di ''don Giuseppe Buelloni.''<ref>{{Cita libro|autore=Mario Galletti|titolo=Ponte Valleceppi. Care memorie del tempo antico|anno=1995|editore=Lithostampa 3B|p=31 a 37|capitolo=La Chiesa e i Parroci}}</ref>
Al giorno d'oggi, le Officine Meccaniche Galletti, con la loro produzione di macchinari per la lavorazione del [[calcestruzzo]], rappresentano l'attività industriale di maggior spessore e visibilità.
 
Nel [[2011]] sono stati eseguiti dei lavori di restauro che riguardavano il [[presbiterio]].<ref name=":10" /><ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.pontevalleceppiup.it/|titolo=Unità Pastorale 22 Ponte Valleceppi}}</ref>
Durante il periodo estivo, vi si svolge la sagra denominata ''Sagra della Tagliatella''.
 
La motivazione sulla scelta di Maria Maddalena come patrona è molto incerta e la realtà si mescola con la leggenda. Ponte Valleceppi essendo stato uno snodo fondamentale per mettere in comunicazione i grandi centri abitati regionali, era un luogo di passaggio frequentato da un grand numero di viandanti. Si ipotizza perciò che alcune prostitute intrattenessero i viaggiatori durante il loro soggiorno nel paese. In questo contesto, la scelta di Maria Maddalena, tradizionalmente associata alla penitenza e alla redenzione, potrebbe essere stata scelta quasi per simboleggiare la redenzione molare di queste donne.<ref>{{Cita libro|curatore=Maria Assunta Sforna|titolo=Ponte Valleceppi, Pretola. Conoscere il territorio|anno=2020|editore=Morlacchi Editore|pp=74 e 75|capitolo=Toponimi relativi all'abitato del paese ed immediate vicinanze}}</ref>
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
 
* Chiesa parrocchiale di S. [[Maria Maddalena]], con le decorazioni di Guglielmo Ascanio da [[Panicale]] ([[1929]]);
'''Chiesa di Sant'Angelo'''
* Ansa degli Ornari;
 
* Macchia Baldeschi;
La chiesetta situata nel territorio di [[Ponte Felcino]], in epoca medievale faceva parte della parrocchia di Ponte Valleceppi. La struttura è stata costruita prima della [[Peste nera|peste]] del [[1348]], che colpì poderosamente [[Perugia]] e dintorni. La chiesa anche se è detta di Sant'Angelo di Vitiano in realtà è dedicata a [[Michele (arcangelo)|San Michele Arcangelo]], come conferma la tela presente dietro l'altare.<ref>{{Cita web|url=https://artbonus.comune.perugia.it/Bene/Detail?id=17|titolo=La chiesina di S. Angelo di Vitiano}}</ref>
* Ponte storico sul Tevere ([[XIV secolo]]), la cui struttura di base si suppone essere ancora quella originale; le torri di difesa e la porta daziaria sono state eliminate nel [[XVIII secolo]];
 
* Villa [[Lemmo Rossi-Scotti]] ([[1887]]), a Santa Petronilla, costruita, affrescata ed arredata dal pittore umbro Conte Lemmo Rossi Scotti, trasformando rovine preesistenti in un complesso architettonico dall'aspetto di castello neogotico;
=== Architetture civili ===
* Ponte pedonale sul Tevere (architettura moderna, in metallo), denominato "Passerella".
* Ponte storico sul Tevere ([[XIV secolo]]), la cui struttura di base si suppone essere ancora quella originale; la torre di difesa e la porta daziaria sono state eliminate nel [[XVIII secolo]];<ref>{{Cita libro|autore=Mario Galletti|titolo=Ponte Valleceppi. Care memorie del tempo antico|anno=1995|editore=Litostampa 3B|p=19}}</ref>
* [[Ponte pedonale]], chiamato anche "''Passerella della Rivoltola''", costruito nel [[1993]], per sostenere il tubo della fogna comunale, unisce Ponte Valleceppi alla vicina [[Pretola]];<ref>{{Cita libro|autore=Mario Galletti|titolo=Ponte Valleceppi. Care memorie del tempo antico|anno=1995|editore=Litostampa 3B|p=56}}</ref><ref>{{Cita libro|curatore=Maria Assunta Sforna|titolo=Ponte Valleceppi, Pretola. Conoscere il territorio|anno=2020|editore=Morlacchi Editore|p=96}}</ref>
* Villa [[Lemmo Rossi-Scotti]] ([[1887]]), nella vicina Santa Petronilla, costruita, affrescata e arredata dal pittore umbro Conte Lemmo Rossi Scotti, trasformando rovine preesistenti in un complesso architettonico dall'aspetto di castello neogotico.<ref>{{Cita web|url=https://cateringumbria.com/it/location_villapetronilla_perugia.php|titolo=Villa Santa Petronilla - Perugia|accesso=14 febbraio 2024|dataarchivio=20 giugno 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120620063139/https://cateringumbria.com/it/location_villapetronilla_perugia.php|urlmorto=sì}}</ref>
=== Altro ===
*Lastra ai caduti della [[prima guerra mondiale]];<ref>{{Cita web|url=https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/1000176871|titolo=Lapide Commemorativa, 1923 - 1923}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.pietredellamemoria.it/pietre/lastra-caduti-ponte-valleceppi/|titolo=Lastra Caduti Ponte Valleceppi}}</ref>
*[[Stele]] in ricordo a tutti i suoi caduti.<ref>{{Cita web|url=https://www.pietredellamemoria.it/pietre/stele-ancr-caduti-ponteggiani/|titolo=Stele Ancr Caduti ponteggiani}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/1000176846|titolo=Ponte Valleceppi - Ai suoi caduti nel ricordo del passato per un presente e un futuro di pace}}</ref>
 
== Cultura ==
;Scuola rurale
[[File:Leone Antolini e la moglie.png|miniatura|Leone Antolini e la moglie, Agata Galletti ]]
Nel [[1849]], [[Leone Antolini]] vi fonda le prime scuole rurali dell'Umbria<ref name=":5">{{Cita web|url=http://www.ottavocircolopg.it/it/scuole-primarie/maggiore-informazioni-sulle-scuole-primarie/81-scuola-primaria-l-antolini.html|titolo=Scuola Primaria "L. Antolini"|accesso=29 settembre 2023|dataarchivio=13 aprile 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140413172733/http://www.ottavocircolopg.it/it/scuole-primarie/maggiore-informazioni-sulle-scuole-primarie/81-scuola-primaria-l-antolini.html|urlmorto=sì}}</ref> (anche a [[Ponte San Giovanni (Perugia)|Ponte San Giovanni]] e a [[Ponte Felcino]]) aperta a tutti senza distinzione di classe sociale e provenienza, con largo anticipo rispetto alle leggi del futuro [[Regno d'Italia]]. Le lezioni la mattina erano per i bambini e le bambine, la sera per i lavoratori e la domenica per le donne.<ref>{{Cita web|url=https://www.beweb.chiesacattolica.it/persone/persona/8812/|titolo=Cornelia Antolini
1866 - 1952}}</ref><ref name=":6">{{Cita libro|curatore=Maria Assunta Sforna|titolo=Ponte Valleceppi, Pretola. Conoscere il territorio|anno=2020|editore=Morlacchi Editore|pp=52 a 59}}</ref> Esse furono gestite per oltre un secolo dai figli: Latina, Socrate ([[1856]]-[[1944]]), [[Cornelia Antolini|Cornelia]] e dalle nipoti Ausonia ([[1890]]-[[1934]]) ed Enotria ([[1884]]-[[1991]]).<ref>{{Cita web|url=http://dbe.editricebibliografica.it/cgi-bin/dbe/Scheda?88|titolo=Antolini Leone}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Mario Galletti|titolo=Ponte Valleceppi. Care memorie del tempo antico|anno=1995|editore=Litostampa 3B|p=39}}</ref>
 
'''Asilo Infantile'''
 
Pochi anni dopo l'istituzione della prima scuola rurale, nel [[1875]], Leone assieme alla moglie, ''Agata Galletti'' ([[1825]]-[[1900]]), fondarono il primo asilo infantile, dove anche i più piccoli potevano ricevere un'educazione adeguata.<ref>{{Cita web|url=https://biblioweb.comune.perugia.it/dyn/file/ARU-ASSOCIAZIONE/ARU-ASSOCIAZIONE0375.pdf|titolo=Statuto organico}}</ref> Per ricordarne l'istituzione, all'esterno della scuola primaria vi è una targa commemorativa.<ref name=":6" />
 
'''Scuola primaria'''
 
La scuola primaria è stata inaugurata nel [[1928]] e in seguito, nel novembre [[1929]], è stata intitolata in ricordo di [[Leone Antolini]] ([[1825]]-[[1911]]), primo maestro della comunità.<ref name=":5" /> La costruzione della scuola è stata un punto di svolta per l'educazione del paesino, poiché fino a quel momento le lezioni si svolgevano in abitazioni private, quindi non era possibile a una grande quantità di persone parteciparvi e per di più creava disagio alle famiglie ospitanti.<ref name=":6" /><ref>{{Cita libro|autore=Mario Galletti|titolo=Ponte Valleceppi. Care memorie del tempo antico|anno=1995|editore=Litostampa 3B|pp=47 e 48|capitolo=La Scuola}}</ref>
 
== Economia ==
[[File:Distilleria di notte, Ponte Valleceppi 2.JPG|thumb|Distilleria|sinistra]]
Storicamente la principale industria del paese è rappresentata dal complesso della distilleria, fondata a fine anni cinquanta dalla famiglia Di Sarno sulla sponda opposta del [[Tevere]] e poi progressivamente inglobata nel centro abitato, tanto da poter creare problemi in caso di emergenza. Nel [[2021]] ne è stato dichiarato il fallimento, a causa dei problemi economici. Durante i numerosi anni d'attività ha ricevuto anche numerose critiche sollevate dagli abitanti a causa delle gravi condizioni ambientali in cui riservava la zona.<ref>{{Cita web|url=http://www.latramontanaperugia.it/articolo.asp?id=7186|titolo=La distilleria di Ponte Valleceppi}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://umbria7.it/2021/07/fallimento-della-distilleria-di-ponte-valleceppi-ora-mettere-in-sicurezza-limpianto/|titolo=«Fallimento della distilleria di Ponte Valleceppi, ora mettere in sicurezza l’impianto»}}</ref><ref name=":11" />
 
Vista la vicinanza con i campi toccati dal fiume Tevere, in passato la produzione del tabacco era molto sviluppata e veniva lavorato nel tabacchificio, oramai chiuso. Il tabacchificio è stato attivo dal [[1940]] al [[1978]] ed ha rappresentato una fonte di lavoro per molti abitanti del paese. Dal [[1943]] al [[1944]] i tedeschi presero il possesso del fabbricato, la produzione diminuii ma non si interruppe. A fine anni settanta il tabacchificio non era più remunerativo e chiuse definitivamente i battenti.<ref>{{Cita libro|curatore=Maria Assunta Sforna|titolo=Ponte Valleceppi, Pretola. Conoscere il territorio|edizione=Morlacchi Editore|anno=2020|pp=84 a 92}}</ref> Il fabbricato doveva essere completamente abbattuto, ma una piccola parte è ancora presente in paese. Nella zona ricavata dalla demolizione del fabbricato il comune voleva costruirci una zona residenziale, ma il progetto non è andato a buon fine.<ref>{{Cita web|url=https://www.umbria24.it/opinioni/ex-tabacchificio-ponte-valleceppi-residenti-al-sindaco-degrado-totale-qualcosa/|titolo=Ex tabacchificio di Ponte Valleceppi, residenti al sindaco: «Degrado totale, fare qualcosa»}}</ref><ref>{{Cita libro|curatore=Rossella Del Prete|titolo=Dentro e fuori la fabbrica. Il tabacco in Italia tra memoria e prospettive: Il tabacco in Italia tra memoria e prospettive|p=67}}</ref>
 
Hanno sede a Ponte Valleceppi le Officine Meccaniche Galletti, che producono macchinari per la lavorazione del [[calcestruzzo]] dal [[1947]].<ref>{{Cita web|url=https://www.galletti1947.com/|titolo=OMG – Galletti 1947}}</ref>
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Ferrovie ===
[[File:Stazione ferroviaria di Ponte Valleceppi.jpg|miniatura|La stazione ferroviaria negli anni venti del novecento]]
Il [[19 febbraio]] [[1920]] viene aperta al pubblico la [[stazione ferroviaria]] di Ponte Valleceppi situata sulla riva opposta del fiume [[Tevere]], quindi separata dal centro abitato. La stazione faceva parte della [[Ferrovia Centrale Umbra]].<ref>{{Cita web|url=http://www.stazionidelmondo.it/files/old_website/pontevalleceppi.htm|titolo=Ponte Valleceppi - Stazioni del Mondo}}</ref> A causa della sua distanza e dalla sua poca frequentazione, è stata chiusa definitivamente nel [[2016]].<ref name=":8">{{Cita web|url=https://perugiacomunica.comune.perugia.it/consiglio-comunica/ripristino-e-riqualificazione-dellarea-della-stazione-ferroviaria-di-ponte-valleceppi-interrogazione-di-croce-ipp-e-risposta-dellassessore-merli/|titolo=Ripristino e riqualificazione dell’area della stazione ferroviaria di Ponte Valleceppi, interrogazione di Croce (IPP) e risposta dell’assessore Merli}}</ref> Il fabbricato è composta da tre edifici ben distinti: il primo che è la stazione, il secondo un'officina e in seguito, separato dai primi due edifici, è stato costruito un piccolo magazzino, adibito allo stoccaggio dei materiali.<ref>{{Cita web|url=https://www.sviluppumbria.it/documents/20182/347173/17.1+Scheda+di+Sintesi-Stazione+Loc.+Ponte+Valleceppi/b4c6d5ce-f7c7-4f11-aa72-39c90e54172a|titolo=Patrimonio immobiliare Regione Umbria - Stazione Loc. Ponte Valleceppi}}</ref>
 
Nel [[2023]] c'è stata la proposta per la riqualifica della stazione, per farlo il comune voleva intraprendere un lavoro di adeguamento sismico e sistemazione strutturale del ponte. Per facilitare il passaggio dei pedoni il comune voleva costruire una passerella ancorata o adiacente al ponte.<ref name=":11">{{Cita web|url=https://perugiacomunica.comune.perugia.it/consiglio-comunica/quale-futuro-per-la-stazione-di-ponte-valleceppi-a-chiederlo-e-fabrizio-croce/|titolo=Quale futuro per la stazione di Ponte Valleceppi: a chiederlo è Fabrizio Croce}}</ref><ref name=":8" />
 
== Sport ==
=== Associazioni sportive ===
 
A.S.D. Pontevalleceppi (calcio e pallavolo), nata nel [[1965]] dall'idea di un piccolo gruppo di amici, che decisero di edificare il primo campo da calcio del paese.<ref>{{Cita web|url=https://www.asdpontevalleceppi.it/la-storia/|titolo=ASD Pontevalleceppi - Storai}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.asdpontevalleceppi.it/ponte-valleceppi-non-solo-calcio/|titolo=ASD Pontevalleceppi - Non solo calcio}}</ref> La squadra di calcio milita in [[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]] (dalla [[Eccellenza Umbria 2017-2018|stagione 2017-2018]]),<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttocampo.it/Umbria/Eccellenza/GironeA/Squadra/Pontevalleceppi/38820/Scheda|titolo=Pontevalleceppi - Eccellenza}}</ref> mentre la squadra di pallavolo nel [[2011]] ha disputato il campionato nazionale di Serie B2.<ref>{{Cita web|url=https://www.sportassist.it/news/pontevalleceppi.php|titolo=Pontevalleceppi calcio}}</ref>
*''A.S.D. Pontevalleceppi 1965'' (calcio e pallavolo), nata nel 1965 (colori sociali rosso/bianco). La squadra di calcio milita in Promozione (dal 2009/2010), mentre la squadra di pallavolo nel giugno 2011 ha ottenuto la promozione nel campionato nazionale di Serie B2.
* Free Time Ponte Valleceppi ([[calcio a 5]]), chefondata dalnel [[1992]].<ref>{{Cita militaweb|url=https://www.arciteatro.it/asdfreetime/index.php?option=com_content&view=article&id=55&Itemid=73|titolo=A.S.D. nellaFree serieTime C1.- Storia}}</ref>
* Valdiceppo [[Basket]], nata nel [[1995]]. La squadra di Basket nel [[2023]] è stata ripescata in serie B.<ref>{{Cita web|url=https://corrieredellumbria.it/notizie/2023/perugia/sport/basket_valdiceppo_ripescata_serie_b.html|titolo=Perugia, la Valdiceppo basket ripescata in serie B}}</ref>
* Valdiceppo [[Basket]], nata nel 1995.
 
=== Impianti sportivi ===
* Stadio G. Borgioni [[calcio (sport)|calcio]], dal [[2005]] in erba artificiale, rinnovato nel [[2017]];
* [[Centro di vita associativa]] ([[basket]], [[pallavolo]]);.
*
* Campi da [[tennis]] (in terra battuta);
* Impianto sportivo per [[calcio a 5]];
* Percorso Fluviale del Tevere ([[jogging]], [[pesca sportiva|pesca]])
*Lago pesca sportiva "Lago Azzurro" ([[pesca sportiva|pesca]])
 
== CulturaNote ==
<references />
=== Associazioni Culturali ===
 
* Corale Polifonica di Ponte Valleceppi
== Bibliografia ==
* Mario Galletti, ''Ponte Valleceppi. Care memorie del tempo antico'', Lithostampa 3B, 1995.
* Giovanni Riganelli e Loreto Di Nucci, ''La costruzione del Ponte di Valleceppi / Pretola una villa una torre'',1986.
* Maria Assunta Sforna (a cura di), ''Ponte Valleceppi, Pretola. Conoscere il territorio'', Morlacchi Editore, 2020. ISBN 9788893922142
* Antonella Lignani ed Eros Lunani (a cura di), ''Dalla realtà urbana alla ricostruzione di un quadro di civiltà: Percorso di storia locale'', Morlacchi Editore, 2006. ISBN 9788860740694
* Adriano Cioci, ''Le strade ferrate in Umbria dalle origini ai giorni nostri'', Volumnia Editrice, 2001. ISBN 8885330924
* ''Alcune notizie storiche sulla chiesa parrocchiale di Ponte Vallecepp''i, Topografia Serigrafia Mogini,1985.
 
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