Carduus defloratus: differenze tra le versioni
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|genere=[[Carduus]]
|sottogenere=
|specie='''C. defloratus'''
|sottospecie=
<!-- CLASSIFICAZIONE FILOGENETICA -->
|FIL?=
|regnoFIL=[[Plantae]]
|clade1=[[Angiosperme]]
|clade2=[[Mesangiosperme]]
|clade3=[[Eudicotiledoni]]
|clade4=[[Eudicotiledoni centrali]]
|clade5=[[Superasteridi]]
|clade6=[[Asteridi]]
|clade7=[[Euasteridi]]
|clade8=[[Campanulidi]]
|ordineFIL=[[Asterales]]
|famigliaFIL=[[Asteraceae]]
|tribùFIL=[[Cardueae]]
|genereFIL=[[Carduus]]
|specieFIL='''C. defloratus'''
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
|biautore=[[Linneo|L.]]
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|suddivisione_testo=
}}
Il '''cardo dentellato''' ('''''Carduus defloratus''''' <small>[[Linneo|L.]] 1759</small>) è una pianta perenne erbacea [[angiosperma]] [[dicotiledone]], dai capolini solitari appartenente alla [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Asteraceae]].<ref name=APGIV>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=The Angiosperm Phylogeny Group|titolo= An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV|rivista= Botanical Journal of the Linnean Society |anno=2016 |volume= 181 |numero= 1 |pp= 1-20 |url=https://doi.org/10.1111/boj.12385}}</ref><ref name=KEW>{{cita web|url=http://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:188581-1|titolo=World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW|accesso=5 febbraio 2021}}</ref>
==Etimologia==
Il nome del genere (''Carduus'') deriva dal latino (= “cardo” in italiano) che a sua volta potrebbe derivare da una parola greca il cui significato si avvicina al nostro vocabolo “rapare”; ma altre ricerche farebbero derivare da un'altra radice, sempre greca, “ardis” (= “punta dello strale”), alludendo ovviamente alla spinosità delle piante di questo genere. Mentre
In lingua inglese queste piante vengono chiamate ''Alpine Thistle''.
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<small>(La seguente descrizione è relativa alla specie ''Carduus defloratus'' [[Stricto sensu|s.l.]]; per i dettagli delle varie sottospecie vedere più avanti.)</small><br />
[[File:Carduus defloratus Sturm DESC.jpg|upright=2.3|thumb|Descrizione delle parti della pianta]]
Questi tipi di piante possono raggiungere i 80 cm di altezza (dimensioni medie 30 – 50 cm). La forma biologica della [[specie]] è [[Sistema Raunkiær#Emicriptofite|emicriptofita scaposa]] ('''H scap'''); sono piante perennanti per mezzo di gemme poste al suolo formate da un asse fiorale lungo e spesso privo di foglie.<ref>{{cita|Pignatti 1982|vol.3 pag.1}}.</ref><ref>{{cita|Strasburger 2007|pag. 860}}.</ref><ref>{{cita|Judd 2007|pag.517}}.</ref><ref name=KJ/><ref name=FS/><ref name=HERR/><ref name=Pign2/>
=== Fusto ===
Il fusto è eretto, semplice (ma anche a volte ramoso in basso), cilindrico, bianco – [[Glossario botanico#T|tomentoso]] e generalmente quasi privo di foglie (e di [[Glossario botanico#A|ali]]) nella parte alta (generalmente questa zona è nuda 5 – 6 volte più lunga del [[capolino]]), mentre in quella bassa è [[Glossario botanico#G|glabro]] ed è densamente foglioso (possiede una [[
=== Foglie ===
<gallery>
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Immagine: Carduus defloratus ENBLA11.jpg|Foglie di Carduus defloratus subsp defloratus
</gallery>
Le foglie, di forma [[Glossario botanico#L|lanceolata]] le superiori ed ellittica quelle inferiori,
=== Infiorescenza ===
<gallery>
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Immagine: Carduus defloratus ENBLA04.jpg|Involucro con squame patenti
</gallery>
L'[[infiorescenza]] è formata da [[capolino|capolini]] solitari di diametro 1,5 – 3 cm. Caratteristica è una lieve reclinatura verso il basso alla fioritura (capolino nutante). L'[[Fiore delle Asteraceae|involucro]] è piriforme (larghezza 10 mm, altezza 12 mm; diametro 2 – 3 cm) con diverse serie di [[Glossario botanico#S|squame]], quelle inferiori [[Glossario botanico#P|patenti]] per mezzo di una piegatura mediana, mentre quelle superiori sono ristrette all'apice con un mucrone (dimensione media delle [[Glossario botanico#S|squame]]: larghezza 1 – 2 mm, lunghezza 8 – 13 mm). Le [[Glossario botanico#S|squame]] sono sormontate all'apice da un [[Glossario botanico#M|mucrone]].
=== Fiori ===
[[File:Carduus defloratus ENBLA02.jpg|thumb|Portamento della pianta]]
I fiori del [[capolino]] sono tutti [[Fiore delle Asteraceae|tubulosi]] (il tipo [[Fiore delle Asteraceae|ligulato]], presente nella maggioranza delle [[Asteraceae]], qui è assente), sono inoltre [[Glossario botanico#E|ermafroditi]], tetraciclici ([[Glossario botanico#C|calice]]– [[corolla]] – [[androceo]] – [[Gineceo (botanica)|gineceo]]) e [[Glossario botanico#P|pentameri]].
*[[Formula fiorale]] :
:::*/x '''K''' <math>\infty</math>, ['''C''' (5), '''A''' (5)], '''G''' 2 (infero), achenio<ref>{{cita libro|autore=Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue|titolo=Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico|anno=2007 |editore=Piccin Nuova Libraria|città=Padova |isbn=978-88-299-1824-9|p=520}}</ref>
*[[Fiore delle angiosperme|Calice]]: il [[Glossario botanico#C|calice]] è ridotto al minimo.
*[[Fiore delle angiosperme|Corolla]]: la [[corolla]] è [[Glossario botanico#T|tubulosa]] e terminante con 5 [[Glossario botanico#L|lacine]] di colore porporino. Lunghezza della [[corolla]]
*[[Fiore delle angiosperme|Androceo]]: gli [[stame|stami]] sono 5 ed hanno dei filamenti liberi e pelosi che possiedono la particolarità di compiere dei movimenti. Le [[antera|antere]] sono caudate alla base (hanno una coda).
*[[Fiore delle angiosperme|Gineceo]]: l'[[Ovario (botanica)|ovario]] è [[Glossario botanico#I|infero]]; gli [[Glossario botanico#S|stimmi]] sono [[Glossario botanico#G|glabri]] (hanno un ciuffo di peli solo all'apice dello [[Glossario botanico#S|stilo]] che sporge rispetto alla [[corolla]]).
*Fioritura : da giugno a settembre.
=== Frutti ===
Il frutto è un [[achenio]] chiaro di forma ovoide (3 – 4 mm)
==
*Impollinazione: l'[[impollinazione]] avviene tramite insetti ([[impollinazione entomogama]]) quali [[Apis|api]] e [[Lepidoptera|lepidotteri]].
*Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
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*Diffusione altitudinale : dal piano fino a circa 2000 {{m s.l.m.}}.
==
La [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] di appartenenza di questa voce ([[Asteraceae]] o [[Compositae]], ''[[nomen conservandum]]'') probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 [[specie]] distribuite su 1.535 [[Genere (tassonomia)|generi]]<ref>{{cita|Judd 2007|pag. 520}}.</ref>, oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti<ref>{{cita|Strasburger 2007|pag. 858}}.</ref> (una delle [[checklist]] più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)<ref>{{cita web|url=http://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:319342-2|titolo=World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW|accesso=18 marzo 2021}}</ref>. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.<ref name=APGIV/><ref name=KJ/><ref>{{cita|Funk & Susanna 2009|pag. 293}}.</ref>
[[Cardueae]] è una delle 4 tribù della sottofamiglia. La tribù Cardueae a sua volta è suddivisa in 12 [[sottotribù]] (la sottotribù [[Carduinae]] è una di queste). Il genere ''[[Carduus]]'' elenca 92 specie distribuite in [[Eurasia]] e parte in [[Africa]] del nord, delle quali una ventina sono presenti spontaneamente sul territorio italiano.<ref name=KJ>{{cita|Kadereit & Jeffrey 2007|pag. 132}}.</ref><ref name=FS>{{cita|Funk & Susanna 2009|pag. 300}}.</ref><ref name=HERR>{{cita|Herrando et al. 2019}}.</ref><ref name=BARR>{{cita|Barres et al. 2013}}.</ref><ref name=ACK>{{cita|Ackerfield et al. 2020}}.</ref>
===
Il genere di questa voce è inserito nel gruppo tassonomico della sottotribù [[Carduinae]].<ref name=HERR/> In precedenza provvisoriamente era inserito nel gruppo tassonomico informale "Carduus-Cirsium Group".<ref name=KJ/> La posizione filogenetica di questo gruppo nell'ambito della sottotribù è abbastanza vicina al "core" della sottotribù (con il genere ''[[Cirsium]]'' forma un "[[Cladistica|gruppo fratello]]") e dalle analisi molecolari è stato calcolato in 7,2 milioni di anni fa la separazione di questo genere dal resto del gruppo.<ref name=BARR/><ref name=ACK/>
Il [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Carduus]]'' spesso viene botanicamente “confuso” con altri generi come quello del ''[[Cirsium]]'' o ''[[Cnicus]]'' (in effetti un tempo diverse [[specie]] di quest'ultimo [[Genere (tassonomia)|genere]] appartenevano al [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Carduus]]''). Un modo per distinguere il [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Carduus]]'' dagli altri è esaminare le setole del [[Pappo (botanica)|pappo]]: in questo le setole sono delle pagliette denticolate e ispide e non piumose come ad esempio nel [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Cirsium]]''.
La specie di questa voce è a capo del "Complesso di ''C. defloratus''" insieme alla specie ''[[Carduus carlinifolius]]'' <small>Lam.</small>.<ref name=Pign2>{{cita|Pignatti 2018|Vol. 3 pag. 934}}.</ref> I caratteri distintivi di questo gruppo sono:
* l'[[habitat]] è tipicamente montano;
* i fusti non sono alati:
* i capolini sono unici e isolati portati da un lungo peduncolo allungato;
* la forma dell'involucro varia da ovoide a quasi sferico;
* le brattee dell'involucro terminano con una lunga punta obliqua o patente;
* gli acheni hanno una prominenza apicale penta-lobata.
''C. defloratus'' individua un gruppo di difficile trattazione con caratteri debolmente differenziati tra sottospecie e sottospecie e diversi individui intermedi a causa dell'alta ibridabilità sia all'interno della [[specie]] stessa (tra le varie sottospecie) ma anche (ovviamente) tra [[specie]] diverse (vedi paragrafo sugli “Ibridi”). Per alcuni studiosi ad esempio la specie ''[[Carduus carlinifolius]]'' <small>Lam.</small> è una sottospecie del ''C. defloratus''. L'instabilità del gruppo è dovuta anche a una certa disploidia con numeri varianti tra 2n = 18 e 24.
Nella ''"Flora d'Italia"'' sono individuate 5 stirpi principali (le prime tre descritte più avanti, le altre due sono relative alla voce ''[[Carduus carlinifolius]]''):
* (1) ''C. defloratus'' subsp. ''summanus'' <small>(Pollini) Arcang.</small>
* (2) ''C. defloratus'' subsp. ''defloratus''
* (3) ''C. defloratus'' subsp. ''rhaeticus'' <small>(DC.) Murr.</small>
* (4) ''C. carlinifolius'' subsp. ''carlinifolius''
* (5) ''C. carlinifolius'' subsp. ''spinulosus'' <small>(Bertold.) Pignatti et Guarino</small> (morfotipo appenninico)
I caratteri dall'entità (1) alla (5) variano dalle foglie intere (o appena dentellate) a foglie completamente pennato-divise. Secondo [[Sandro Pignatti|Pignatti]] la sottospecie ''summanus'' potrebbe essere considerata la “stirpe base” (la [[diploidia]] per questa pianta e 2n=18, mentre tutte le altre sono [[Diploidia|diploidi]] con 2n = 22). In effetti questa pianta si trova in prevalenza nelle zone “rifugio” ai margini delle [[Alpi]] (potrebbe essere quindi di origine preglaciale), mentre le altre sottospecie frequentano stazioni più generiche (meno esclusive) e quindi la loro diffusione è postglaciale (ossia più recente).
Il [[numero cromosomico]] di ''C. defloratus'' è: 2n = 18, 19, 20, 21, 22 e 24.<ref name=Pign2/><ref>{{cita web|url=http://www.tropicos.org/Name/2700346|titolo=Tropicos Database|accesso=6 gennaio 2012}}</ref>
===Sottospecie===
In [[Italia]] sono presenti 3 [[sottospecie]] di ''Carduus defloratus''; qui di seguito descritte (non sempre sono riconosciute da tutte le [[checklist]]):<ref name=KEW/><ref name=FA>{{cita|Flora Alpina|Vol. 2 - p. 576-8}}.</ref><ref name=Pignatti>{{cita|Pignatti 1982|Vol. 3 - pag. 146-7}}.</ref><ref>{{cita|Pignatti 2018|Vol.4 pag.191}}.</ref>
====
[[File:Carduus defloratus
*
* Basionimo: ''Carduus crassifolius'' <small>Willd., 1809</small>.
* Nome comune: Cardo a foglie carnose.
* Descrizione:
:: sono piante più alte (80 cm);
:: il bordo delle foglie è percorso da 12 – 25 denti (o lobi) per lato con altrettante spine robuste; quelle inferiori sono glaucescenti con lamina oblanceolato-spatolata;
:: le brattee mediane dell'involucro sono progressivamente ristrette in punte allungate.
* Fioritura: luglio e agosto.
* Geoelemento: il tipo [[Corologia|corologico]] (area di origine) è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|'''Endemico / Alpico''']].
* Distribuzione: in Italia questa sottospecie è presente al nord (Alpi centrali e orientali); Oltreconfine, sempre nelle Alpi, si trova in [[Svizzera]] (cantone [[Canton Ticino|Ticino]]), in [[Austria]] ([[Stati federati dell'Austria|Länder]] del [[Tirolo Orientale]], [[Salisburgo]], [[Carinzia]] e [[Stiria]]) e [[Slovenia]] (in generale è presente nella Penisola Balcanica zona nord-occidentale).
* Distribuzione altitudinale: da un punto di vista altitudinale questa sottospecie frequenta il piano vegetazionale [[Flora alpina|subalpino]], [[Flora alpina|montano]] e in parte quello [[Flora alpina|collinare]] (oltre a quello planiziale); quote: 600 - 1.700 metri sul livello del mare.
* Habitat: l'[[habitat]] tipico per questa sottospecie sono le rupi soleggiate, le zone rocciose, i ghiaioni (pendii franosi), le praterie rase alpine e subalpine, le pinete e i gineprai; il [[Substrato (ecologia)|substrato]] preferito è [[calcare]]o con [[pH]] basico, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere secco.
* Numeri cromosomici: 2n = 18, 19, 20 e 21.
* Sinonimi:
:: ''C. crassifolius'' <small>Willd.</small>
:: ''C. defloratus'' subsp. ''crassifolius'' <small> (Willd.) Hayek, 1913</small>
:: ''C. defloratus'' subsp. ''glaucus'' sensu <small>Fiori</small>
:: ''C. subdecurrens'' <small>Bertold.</small>
:: ''C. summanus'' <small>Pollini</small>
:: ''C. tridentinus'' <small>Evers.</small>
====
[[File:Carduus defloratus defloratus - Distribuzione.PNG|upright=2.3|thumb|Distribuzione della sottospecie ''defloratus'']]
*
*
* Descrizione:
:: il bordo delle foglie è percorso da 12 – 25 denti (o lobi più o meno profondi) per lato con altrettante (o meno) spine robuste; le foglie inferiori sono da dentate/lobate fino a pennatopartite; il colore è verde scuro;
:: le brattee mediane dell'involucro sono progressivamente ristrette in brevi punte (possono terminare in un mucrone).
* Geoelemento: il tipo [[Corologia|corologico]] (area di origine) è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|'''Endemico / Alpico''']].
* Distribuzione: in Italia è più o meno presente su tutto l'arco alpino (è la stirpe più diffusa); oltreconfine, sempre nelle Alpi, è presente sia in [[Francia]] che in [[Svizzera]], [[Austria]] e [[Slovenia]]; sugli altri rilievi europei si trova nella [[Foresta Nera]] e nel [[Massiccio del Giura]]; In Europa è presente nella parte centrale e occidentale.
* Distribuzione altitudinale: da un punto di vista altitudinale questa sottospecie è presente fino a 2000 {{m s.l.m.}}; quindi frequenta il piano vegetazionale [[Flora alpina|montano]], [[Flora alpina|subalpino]], [[Flora alpina|alpino]] e in parte quello [[Flora alpina|collinare]] (oltre a quello planiziale).
* Habitat: l'[[habitat]] tipico per questa sottospecie sono le schiarite forestali, le strade boschive, le rupi, i ghiaioni, i campi solcati e le praterie rase subalpine e alpine (incluse le praterie rocciose); il [[Substrato (ecologia)|substrato]] preferito è sia [[calcare]]o che calcareo/[[silice]]o con [[pH]] basico, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere secco.
*Fitosociologia alpina: dal punto di vista [[Fitosociologia|fitosociologico]] alpino ''Carduus defloratus'' appartiene alla seguente comunità vegetale:
:: Formazione: delle comunità delle praterie rase dei piani subalpino e alpino con dominanza di emicriptofite.
::: Classe: ''Elyno-Seslerietea variae''
*Fitosociologia italiana: per l'areale completo italiano ''Carduus defloratus'' appartiene alla seguente comunità vegetale:<ref name=Prodromo>{{cita web|url=http://www.prodromo-vegetazione-italia.org/scheda/xerobromion-erecti/578|titolo=Prodromo della vegetazione italiana|accesso=30 giugno 2021}}</ref>
:: Macrotipologia: vegetazione delle praterie.
::: Classe: ''Festuco valesiacae-Brometea erecti'' <small>Br.-Bl. & Tüxen ex Br.-Bl., 1949</small>
::::: Ordine: ''Artemisio albae-Bromenalia erecti'' <small>Biondi, Ballelli, Allegrezza & Zuccarello, 1995</small>
:::::: Alleanza: ''Xerobromion erecti'' <small>Br.-Bl. & Moor, 1938</small>
::Descrizione. L'alleanza ''Xerobromion erecti'' è relativa alle praterie xerofile (subatlantiche, subcontinentali e submediterraneo) che si sviluppano su substrati calcarei. La cenosi è costituita prevalentemente da camefite che si sviluppano su suoli erosi e superficiali. Distribuzione dell'alleanza: Europa centrale e sub-atlantica, Francia e Germania meridionale; in Italia si rinviene in alcuni settori delle Alpi occidentali dove l'alleanza si arricchisce di specie euri-mediterranee.
::Specie presenti nell'associazione: ''[[Anthyllis montana]]'', ''[[Dianthus sylvestris]]'', ''Carduus defloratus'', ''[[Carex liparocarpos]]'', ''[[Fumana procumbens]]'', ''[[Galium corrudifolium]]'', ''[[Hippocrepis comosa]]'', ''[[Laserpitium siler]]'', ''[[Laserpitium gallicum]]'', ''[[Leopoldia comosa]]'', ''[[Ononis natrix]]'', ''[[Orobanche teucrii]]'', ''[[Petrorhagia saxifraga]]'', ''[[Saponaria ocymoides]]'', ''[[Sesleria caerulea]]'', ''[[Scorzonera austriaca]]'', ''[[Globularia punctata]]'' e ''[[Thesium alpinum]]''.
::Altre alleanze per questa specie sono: ''Erico-Pinion mugo'' - ''Erico carneae-Pinion sylvestris''
* Sinonimi:
:: ''C defloratus'' subsp. ''defloratus'' sensu <small>Kazmi</small>
:: ''C defloratus'' subsp. ''viridis'' <small>(A. Kern.) Murr</small>
====
[[File:Carduus defloratus rhaeticus - Distribuzione.PNG|upright=2.3|thumb|Distribuzione della sottospecie ''rhaeticus''
*
*
*
*
* Descrizione: per [[Sandro Pignatti]] si tratta di individui con caratteristiche intermedie tra la specie ''defloratus'' e la specie ''carlinifolius'', e quindi di ibridi;
:: i fusti sono molto densamente tomentosi;
:: le foglie inferiori hanno un contorno lanceolato con contorno da pennato-lobato a pennatosetto (con 5 - 9 profondi lobi per lato e spinule robuste di 3 - 5 mm).
* Fioritura: luglio e agosto.
* Geoelemento: il tipo [[Corologia|corologico]] (area di origine) è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|'''Alpico''']].
* Distribuzione: in Italia questa sottospecie è presente nel [[Trentino]], [[Dolomiti]] e [[Carnia]]; oltre confine, sempre nelle Alpi, si trova in [[Svizzera]] (cantoni [[Vallese]], [[Canton Ticino|Ticino]] e [[Grigioni]]), in [[Austria]] ([[Stati federati dell'Austria|Länder]] del [[Tirolo Settentrionale]] e [[Tirolo Orientale]]) e in [[Slovenia]] (in generale è presente nella [[Penisola Balcanica]] zona nord-occidentale).
* Distribuzione altitudinale: da un punto di vista altitudinale questa sottospecie frequenta il piano vegetazionale [[Flora alpina|subalpino]], [[Flora alpina|montano]] e [[Flora alpina|collinare]] (oltre a quello planiziale); quote: da 1.000 a 2.000 metri sul livello del mare.
* Habitat: l'[[habitat]] tipico per questa sottospecie sono le schiarite e strade forestali, le zone rocciose e i ghiaioni, le praterie e i pascoli aridi dal piano collinare a quello subalpino; il [[Substrato (ecologia)|substrato]] preferito è [[silice]]o con [[pH]] neutro, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere secco.
* Sinonimi:
:: ''C. defloratus'' subsp. ''tridentinus'' <small> (DC.) Murr, 1924</small>
:: ''C. defloratus'' var. ''rhaeticus'' <small>DC.</small>
:: ''C. tridentinus'' <small>Evers.</small>
[[File:Carduus defloratus - squame.PNG|upright=2.3|thumb|left|Squame di alcune sottospecie]]
[[File:Carduus defloratus - foglie.PNG|upright=2.3|thumb|left|Foglie di alcune sottospecie]]
{{clear|left}}
Per il ''Carduus defloratus'' sono riconosciute inoltre altre sottospecie:
* ''C. defloratus'' subsp. ''argemone'' <small>(Pourr. ex Lam.) Ces.</small> - Distribuzione: Pirenei<ref>{{cita web|url=http://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:954356-1|titolo=World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW|accesso=27 giugno 2021}}</ref>
* ''C. defloratus'' subsp. ''medius'' <small>(Gouan) Bonnier</small> - Distribuzione: Pirenei.<ref>{{cita web|url=http://ww2.bgbm.org/EuroPlusMed/PTaxonDetail.asp?NameId=133626&PTRefFk=7000000|titolo=EURO MED - PlantBase|accesso=27 giugno 2021}}</ref>
* ''C. defloratus'' subsp. ''paui'' <small>(Devesa & Talavera) O.Bolòs & Vigo</small> - Distribuzione: Spagna.<ref>{{cita web|url=http://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:991136-1|titolo=World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW|accesso=27 giugno 2021}}</ref>
===Ibridi===
Riga 228 ⟶ 233:
*''Carduus x naegelii'' Brugger (1880) – Ibrido fra : ''C. defloratus'' e ''[[Carduus personata]]''
*''Carduus x schultzeanus'' Ruhmer in Eichl. (1881) – Ibrido fra : ''[[Carduus acanthoides]]'' e ''C. defloratus''
*''Carduus litigiosus x C. defloratus''
===Sinonimi===
La specie ''defloratus'', in altri testi, può essere chiamata con nomi diversi. La tabella seguente indica alcuni tra i [[Sinonimo (botanica)|sinonimi]] più frequenti:
{{div col}}
*''Carduus argemone'' <small>Pourret</small> (sinonimo della sottospecie ''argemone'')
*''Carduus argemone'' <small>Lam.</small> (sinonimo della sottospecie ''argemone'')
Riga 282 ⟶ 287:
*''Cirsium pauciflorum'' <small>Lam.</small>
*''Cnicus pauciflorus'' <small>Waldst. & Kit.</small>
{{div col end}}
===Specie simili===
Tutti i cardi sono molto simili tra di loro. Nell'elenco sottostante sono indicate alcune specie principalmente abitatrici dell'arco alpino con le caratteristiche più differenti rispetto alla specie di questa voce:
*''[[Carduus acanthoides]]'' <small>L.</small> - Cardo branca-orsina: il [[Fusto (botanica)|fusto]] è poco ramoso con pochi [[Fiore delle Asteraceae|capolini]] terminali; le foglie superiori hanno la lamina ristretta e [[Glossario botanico#P|pennatosetta]]; la pagina inferiore delle foglie è cosparsa di peli pluricellulari crespi; tutta la pianta è molto spinosa con spine rigide.
*''[[Carduus crispus]]'' <small>L.</small> - Cardo crespo: la pagina inferiore delle foglie è cosparsa di peli unicellulari lisci; le spine in genere sono più deboli.
*''[[Carduus personata]]'' <small>(L.) Jacq.</small> - Cardo bardana: il [[Fusto (botanica)|fusto]] è ampiamente ramoso con diversi [[Fiore delle Asteraceae|capolini]] terminali; le foglie superiori hanno la lamina ben sviluppata.
*''[[Carduus nutans]]'' <small>L.</small> - Cardo pendente: le squame mediane dell'involucro presentano nella zona mediana una strozzatura; i capolini sono inclinati.
*''[[Carduus tenuiflorus]]'' <small>Curtis</small> - Cardo a capolini gracili: il fusto ha delle spine robuste; i capolini hanno un [[Fiore delle Asteraceae|involucro]] cilindrico e sono riuniti in un numero maggiore (da 3 a 8, fino a 12); le [[Glossario botanico#S|squame]] mediane sono glabre.
Riga 305 ⟶ 310:
==Bibliografia==
*{{cita libro|Giacomo | Nicolini | Enciclopedia Botanica Motta.| 1960| Federico Motta Editore. Volume 1 | Milano |p=457|cid=Motta 1960}}
*{{cita libro|autore=Sandro Pignatti |wkautore=Sandro Pignatti |titolo=Flora d'Italia. Volume 3 |anno=1982 |editore=Edagricole |città=Bologna |
*{{cita libro|autore= D.Aeschimann, K.Lauber, D.M.Moser, J-P. Theurillat |titolo=Flora Alpina. Volume 2|anno=2004 |editore=Zanichelli |città=Bologna |
*{{cita libro|autore=Alfio Musmarra |titolo=Dizionario di botanica | 1996 | editore=Edagricole |città=Bologna |cid=Musmarra 1996}}
*{{cita libro|autore=Strasburger E|wkautore=Eduard Strasburger |titolo=Trattato di Botanica. Volume secondo |anno=2007 |editore=Antonio Delfino Editore |città=Roma |cid=Strasburger 2007|isbn=88-7287-344-4 }}
Riga 316 ⟶ 319:
*{{cita libro|Maria Teresa | della Beffa | Fiori di montagna | 2001 | Istituto Geografico De Agostini | Novara}}
*{{cita libro|Wolfgang Lippert |Dieter Podlech | Fiori | 1980 | TN Tuttonatura }}
* {{cita libro| autore=V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer|titolo=Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae| url=https://archive.org/details/systematicsevolu0000unse|editore=International Association for Plant Taxonomy (IAPT) |città=Vienna |anno= 2009|cid=Funk & Susanna 2009}}
* {{cita libro| autore=Kadereit J.W. & Jeffrey C.|titolo=The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales. |città=Berlin, Heidelberg |anno= 2007|cid=Kadereit & Jeffrey 2007}}
* {{cita pubblicazione|url=https://www.researchgate.net/publication/236460110_Reconstructing_the_evolution_and_biogeographic_history_of_tribe_Cardueae_Compositae/link/02e7e519483dc6c092000000/download |autore= Laia Barres et al. |titolo= Reconstructing the Evolution and Biogeograpnic History of Tribe Cardueae (Compositae) |rivista=Botany |data=2013 |volume=100 |numero=5 |pp=1-16 |cid= Barres et al. 2013}}
* {{cita pubblicazione|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/tax.12288 |autore=Jennifer Ackerfield, Alfonso Susanna, Vicki Funk, Dean Kelch, Daniel S. Park, Andrew H. Thornhill, Bayram Yildiz , Turan Arabaci, Tuncay Dirmenci |titolo=A prickly puzzle: Generic delimitations in the Carduus‐Cirsium group (Compositae: Cardueae: Carduinae) |rivista=Taxon |data=2020 |volume=69 |numero=4 |pp=715-738 |cid= Ackerfield et al. 2020}}
* {{cita pubblicazione|url=https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1055790319301277 |autore= Sonia Herrando-Morairaa et al. |titolo= Nuclear and plastid DNA phylogeny of the tribe Cardueae (Compositae) with Hyb-Seq data: A new subtribal classification and a temporal framework for the origin of the tribe and the subtribes |rivista=Molecular Phylogenetics and Evolution |data=2019 |volume=137 |pp=313-332 |cid= Herrando et al. 2019}}
* {{cita libro|autore=Sandro Pignatti |wkautore=Sandro Pignatti |titolo=Flora d'Italia. Seconda edizione. Volume 3 |anno=2018 |editore=Edagricole |città=Bologna |lingua= |pagine=pag. 738-1196 |cid=Pignatti 2018}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto
==Collegamenti esterni==
*[http://www.floramarittime.it/immagine.php?id=3251&ricerca=2 ''Carduus defloratus''] Flora delle Alpi Marittime Database
*
*[http://www.ipni.org/ipni/idPlantNameSearch.do?id=188581-1 ''Carduus defloratus''] IPNI Database
*[http://ww2.bgbm.org/EuroPlusMed/PTaxonDetail.asp?NameId=133446&PTRefFk=7000000 ''Carduus defloratus''] EURO MED - PlantBase Checklist Database
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*{{cita web|http://www2.dijon.inra.fr/flore-france/consult.htm#Recherche/|Index synonymique de la flore de France|15-07-2008}}
*{{cita web|http://193.62.154.38/FE/fe.html|Flora Europaea - Royal Botanic Garden Edinburgh|15-07-2008}}
*[http://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:188569-1 ''Carduus defloratus''] Royal Botanic Gardens KEW - Database
{{Portale|botanica}}
[[Categoria:
[[Categoria:Taxa classificati da Linneo]]
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