Motocross: differenze tra le versioni

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{{F|motociclismo|maggio 2011}}
[[File:CrossBild Jonas Edberg Hökensås.jpg|thumb|Un crossista in azione]]
Il '''motocross''' (termine mutuato dalla [[lingua inglese]] dove nasce come [[composto aplologico]] delle parole "motorcycle" e "cross-country"), spesso abbreviato in '''cross''' o '''MX''', denominato anche '''motocampestre'''<!--<ref>{{Cita web|url=https://www.grandidizionari.it/Dizionario_Italiano/parola/m/motocampestre.aspx?query=motocampestre|titolo=Motocampestre}}</ref>--><ref>{{Cita web|url=https://dizionario.internazionale.it/parola/motocampestre|titolo=Motocampestre}}</ref><ref>{{GDLI|lemma=motocampèstre|vol=11|seq=15|p=7}}</ref><!--<ref>{{Cita web|url=https://dizionari.repubblica.it/Italiano/M/motocampestre.html|titolo=Motocampestre}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.dizionario-italiano.it/dizionario-italiano.php?lemma=MOTOCAMPESTRE100|titolo=Motocampestre}}</ref>-->, è unauno [[sport]] [[motociclismo|motociclistico]] che si pratica su circuiti sterrati chiusi chiamati crossodromi.
 
== Gare ==
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Le manche hanno generalmente un numero di giri da completare prima della bandiera a scacchi oppure i giri da compiere sono determinati in base al tempo (ad esempio 30 minuti + uno o due giri).
I campi da cross sono generalmente abbastanza lunghi (tra igli 1.,5 e i 2.,5&nbsp;km) e incorporano alcune zone naturali e altre parti come le whoops (dossi artificiali bassi e brevi in rapida successione) fatte dall'uomo o più frequentemente i salti.
 
A differenza del motocross, il supercross si pratica in piste interamente artificiali, con la presenza di numerosi salti e whoops e solitamente si tiene nei palazzetti o negli stadi ed è una specialità tipica degli Stati Uniti d'America. Oltre al fatto che il motocross si corra all'aperto, la partenza delle gare di cross solitamente conta circa 40 partecipanti, mentre il supercross circa 25.
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== Storia ==
 
Le prime apparizioni del cross si sono avuteavvenute negliin Stati UnitiInghilterra con gare chiamate "scrambles" derivate dal [[trial]], anch'esso molto popolare in AmericaGran Bretagna.
I motociclisti europei importarono sul continente questo tipo di gare, apportando modifiche come l'accorciamento della pista e l'aumento del numero di giri oltre all'aggiunta di alcuni ostacoli artificiali come i salti.
 
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Nel [[1952]] la [[Federazione Internazionale di Motociclismo|FIM]], l'organo di governo del motociclismo internazionale creò un campionato individuale europeo di categoria 500&nbsp;cm³, questo campionato dal [[1957]] divenne campionato del mondo. Nel [[1962]] alla "500" venne affiancata una seconda categoria di 250&nbsp;cm³. Nel [[1962]] venne creato il campionato mondiale 250&nbsp;cm³. In questo contesto divennero famose alcune aziende che equipaggiavano le loro motociclette con motori a [[motore a due tempi|due tempi]], infatti aziende come la svedese [[Husqvarna]], la cecoslovacca [[Česká Zbrojovka Strakonice|CZ]] e la britannica [[Greeves]] divennero popolari per la leggerezza dei loro prodotti. Durante gli [[anni 1960|anni sessanta]] i progressi nel campo dei motori due tempi fece sì che i più pesanti motori [[motore a quattro tempi|quattro tempi]] non fossero più competitivi e quindi uscissero dalla scena mondiale. Piloti provenienti dal [[Belgio]] e dalla [[Svezia]] cominciarono a dominare nel cross in questo periodo.
 
Durante gli ultimi anni sessanta le aziende giapponesi cominciarono a lottare con le più blasonate aziende europee per la supremazia in questo sport. La nipponica [[Suzuki]] vinse il primo campionato del mondo della 250 nell'anno [[1970]], il primo campionato che andava a finire nel palmarès di un'azienda del sol levante alla voce "motocross". Nel [[1975]] fu affiancato alla 250 e alla 500 anche la classe con motori da un ottavo di litro (125&nbsp;cm³). Il 1984 porterà il primo titolo mondiale classe 125 in Italia con [[Michele Rinaldi (motociclista)|Michele Rinaldi]] alla guida di una Suzuki privata. Il motocross cominciò a crescere di popolarità negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
 
I piloti europei continuarono a dominare in tutti anni gli [[anni 1970|anni settantaSettanta]], tuttavia negli [[anni 1980|anni ottantaOttanta]] cominciarono a fare la loro comparsa sulla scena internazionale alcuni piloti statunitensi, fino ad allora poco propensi ede interessati a correre nei campionati di estrazione europea, e quindi perlopiù sconosciuti da noi. Le loro vittorie praticamente ada ogni (sporadica) apparizione fece capire a tutti che nel frattempo la scuola USA era diventata probabilmente superiore a quella europea, difatti vinsero a man bassa nelle competizioni a squadre per parecchi anni, e vinsero anche dei titoli individuali pur non partecipando con le loro "punte" migliori, poco interessate a correre stabilmente in Europa.
 
Un segnale di inversione di tendenza si ebbe nel lontano 1990, quando un francese dalle indubbie qualità, Jan [[Jean-Michel Bayle]], andò a correre i campionati USA e l'anno seguente li batté a casa loro, vincendo praticamente tutti i campionati a cui prese parte (Supercross, il titolo più ambito in USA, e poi National 250 e 500, sempre battendo sul campo il suo rivale [[Jeff Stanton]], a quel tempo il miglior rappresentante USA). Fu una vittoria storica per tutto il motocross mondiale. Negli anni a venire altri piloti provarono a ripetere l'impresa, ed ancora adesso ogni tanto qualcuno ci prova, ma nessuno è più riuscito a fare quello che ha fatto Bayle, nonostante alcuni si siano comportati più che onorevolmente.
 
Attualmente iI piloti USA e quelli europei nel motocross tradizionale si possono confrontare praticamente alla pari in ogni classe di cilindrata, come avviene ogni autunno nel Motocross delle Nazioni, la più importante competizione a squadre, mentre nel Supercross, disciplina che richiede una tecnica di guida ed una preparazione apposita, gli statunitensi sono considerati ancora i più forti in assoluto ed il loro campionato "Supercross AMA" è considerato il più prestigioso campionato indoor del mondo.
 
===Boom tecnologico===
Durante i primi anni ottanta le aziende giapponesi furono promotrici di un vero e proprio "boom tecnologico". Le tipiche moto due tempi raffreddate ad aria con i biammortizzatori sul posteriore e i freni a tamburo furono sostituiti dalle moto raffreddate a liquido con il monoammortizzatore e i freni a disco. Durante gli anni novanta le sempre più restrittive norme riguardo alle moto a miscela costrinsero le aziende a sviluppare delle moto con motore 4 tempi. All'inizio del nuovo millennio tutte le maggiori aziende cominciarono a gareggiare con delle moto con questo motore e i marchi europei, come [[Husqvarna]], [[Husaberg]] e [[KTM]] tornarono nuovamente al titolo iridato.
 
Recentemente si sono formate delle nuove branche di questo sport come il [[Supercross]], l'[[Arenacross]], il [[Freestyle Motocross|Freestyle]] in cui vengono valutate le acrobazie dei piloti e il [[Supermotard]], molto popolare ora, in cui le moto da sterrato, gommate da strada e con gli adeguati accorgimenti tecnici gareggiano nei kartodromi. Inoltre sono diventate popolari anche le gare "vintage" in cui solitamente corrono le moto antecedenti al [[1975]].
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Lo stile di guida dei piloti da quando corrono con le 4T è cambiato, di sicuro le 4T, dotate di questi sistemi sofisticati riescono ad avere una maggiore [[coppia motrice]] ai medio-bassi regimi, che consente di recuperare rapidamente da eventuali errori, senza perdere secondi preziosi.
 
I 4T però non hanno solo lati positivi: sono anche più costosi e più pesanti. Anche la manutenzione è molto costosa, sia perché deve essere effettuata frequentemente sia per il costo e il numero dei componenti.
 
Come contro c'è anche la curva d'erogazione, che se da un lato consente di avere una grande spinta sin dai bassi aumentando l'arco d'utilizzo del motore, dall'altro lato si ha anche una maggiore facilità di controllo su superfici a bassa aderenza. Tuttavia, nella MX1 (quindi 450 [[centimetro cubo|cm³]] di cilindrata) "strappa" le braccia ai piloti affaticandoli oltremisura, tant'è che nel corso del 2007 si era parlato di una possibile riduzione di cilindrata nella classe maggiore, sino a 400 o 350&nbsp;cm³, per ovviare a questo problema, aumentando così tra l'altro il numero dei piloti in grado di competere e la [[sicurezza]].
 
==== Cilindrate esotiche ====
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===== 150 4T =====
Nel [[2007]] la casa nipponica [[Honda]] presentò, dopo aver fatto pressioni sulle federazioni FIM e AMA per ottenere una modifica dei regolamenti che consentisse a delle 150 4T di gareggiare contro le 85 2T (prima potevano correre in quella categoria le 125 4T, tra l'altro mai prodotte), la sua piccola CR-F 150R, una minicross di all'altezza delle 85 2T, visto il moltiplicatore di cilindrata, poco meno del doppio.
 
===== 144 2T =====
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La prima azienda a presentare al pubblico un 144 2T è stata [[TM Racing]] nel 2007, poi KTM ha inserito la sua SX 144 (ridenominata SX 150 nel 2009) nel listino dei modelli per l'anno 2008, già disponibili da luglio 2007.
Per ottenere reali vantaggi dall'aumento di cilindrata di 19&nbsp;cm³ è stato necessario, per ambo le case che finora hanno presentato i loro modelli, riprogettare il [[motore]], dove in alcuni casi si è solo aumentandoaumentato l'[[alesaggio]] tramite l'applicazione di un kit di maggiorazione come nel caso della Yamaha che è passata dalle misure 54x5454×54,5 a 58x5458×54,5, mentre in altri si è anche riprogettata la [[corsa (meccanica)|corsa]] e riprogettando alcuni organi in funzione di ciò, come nel caso della KTM che è passata dalle misure 54x5454×54,5 a 56x5856×58,5 o della TM che è passata dalle misure 54x5454×54,5 a 56x5856×58.
 
== Le competizioni più importanti ==
[[File:Antonio Cairoli ITA FMI Yamaha FIM MX Mallory Park 2008 R6a.jpg|thumb|[[Antonio Cairoli]] detto ''Tony'' nel campionato mondiale 2008]]
ViCi sono due federazioni dominanti sullo scenario mondiale del cross: FIM (Federazione internazionale del motociclismo) e AMA (Associazione motociclistica americana). Il [[AMA Motocross Championship|campionato AMA]] comincia a maggio e termina a settembre e consiste in 12 prove nelle 12 maggiori piste degli USA. Ogni evento si tiene nei sabati consecutivi. Ci sono due categorie, chiamate classi: "Motocross450" e "Motocross Lites250", ognuna delle quali è formata da due manches di 30 minuti + due giri e ogni categoria impiega la pista per circa due ore.
 
Il [[Campionato mondiale di motocross|campionato del mondo]] si tiene prevalentemente in Europa, con alcune trasferte in [[Sudafrica]], [[Brasile]] e [[Giappone]]. Il formato è simile a quello AMA ovvero due classi, MX1 e MX2 con due gare per ogni categoria, tuttavia il mondiale è più lungo, infatti solitamente ha 16 o più gran premi.
Il formato è simile a quello AMA ovvero due classi, MX1 ed MX2 con due manches per ogni categoria, tuttavia il mondiale è più lungo, infatti solitamente ha 16 o più gran premi.
 
Solitamente al termine dei due campionati AMA e FIM si tiene il "motocross delle nazioni". In questo particolare tipo di gara si corre a squadre, ogni pilota quindi corre per la propria nazione. Ogni nazione porta 3 piloti, nel motocross delle nazioni del 2006 l'Italia ha schierato [[Antonio Cairoli|Tony Cairoli]], [[David Philippaerts]] e [[Cristian Beggi]]. Vi sono 3 categorie (MX1, MX2 e Open), 3 manches e ogni pilota corre due volte, infatti i piloti corrono manches miste: MX1-MX2, MX1-Open e MX2-Open.
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La differenza più grande tra le varie moto è il loro motore: due o quattro tempi. Alle origini, ovvero negli anni precedenti al 1965, tutte le moto erano 4 tempi, tuttavia con l'evoluzione dei motori a miscela, più leggeri e potenti, i 4 tempi persero la loro posizione di leader, per lasciarla ai due tempi che dominarono le competizioni negli anni settanta, ottanta e novanta.
Durante i primi anni ottanta si ebbe un'altra notevole evoluzione tecnologica, infatti sulle moto da gara cominciarono a comparire il raffreddamento a liquido, i freni a disco e il monoammortizzatore, mentre nella prima metà deidegli anni ottanta vennero aggiunte le [[Valvola di contropressione|valvole di scarico]], che alla fine deidegli anni ottanta portarono i 125 a livelli di potenza e coppia superioresuperiori aai 125 attuali.
Negli anni novanta, soprattutto negli Stati Uniti, si cominciarono a preferire i quattro tempi ai due tempi, questi ultimi, sebbene più potenti e più leggeri a parità di cilindrata, erano molto più inquinanti, bruciando olio assieme alla benzina.
 
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| 65&nbsp;cm³
| -
| <small>Nessuna azienda {{chiarire|attualmente|quando?}} produce moto 4 tempi</small>
|-
| Autos
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Nelle sospensioni regolabile è la parte idraulica: il freno in compressione ed il freno in estensione; i moderni ammortizzatori posteriori hanno anche la regolazione del freno in compressione per le alte e basse velocità (velocità della sospensione, non della moto). Lo scopo di avere sospensioni a punto è quello di avere più trazione possibile in tutti i punti della pista, di poter sopportare gli atterraggi dai salti senza "andare a pacco" e di stancare meno possibile il pilota.
 
Per alleggerire al massimo possibile le moto, senza toccare elementi strutturali, le moto da cross sono prive di tachimetro, avviamento elettrico (anche se ultimamente si sta sempre più venendovedendo alcune case che lo propongono a causa delle difficoltà di avviamento delle quattro tempi) e luci (anche per minimizzare l'assorbimento di potenza ed avere un generatore più piccolo e con minor effetto volano). Parti speciali per alleggerire (in carbonio o ergal) le moto oppure componenti del motore speciali sono prodotte dalle fabbriche e venduti a parte.
 
A causa delle particolari conformazioni delle varie zone dei tracciati, i piloti spendono la maggior parte del tempo ad assorbire i colpi con le ginocchia. Per questo la sella delle moto da cross è molto lunga e le spalle sono in materiale antiscivolo, per consentire al pilota di spostare il proprio peso lungo l'asse della moto e quindi caricare il peso sulla ruota motrice, per assorbire meglio i colpi oppure per caricare le sospensioni prima di un salto.
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== Preparazione fisica ==
[[File:motocrossjumping.JPG|thumb|Due piloti che affrontano un salto]]
Uno degli aspetti principali del motocross è che per gareggiare ai massimi livelli, oltre a una buona dose di esperienza, è necessario essere molto allenati e in condizioni fisiche e mentali perfette. Questo sport sollecita moltissimo i polsi, le spalle e le ginocchia dei piloti. Tutto ciò può essere capito guardando un crossista passare su delle Whoops o dentro a dei canali a gas "spalancato". Il pilota deve mantenere un controllo precisissimo del motociclo poiché anche un minimo errore in zone come le rampe di salto prese a tutta velocità può costare caro. Le moto che corrono nei mondiali pesano circa 110 (da 90 a 120) kg con un motore che sviluppa una potenza di circa 5060 [[Cavallo vapore|CV]].
Le braccia e le gambe dei crossisti sono in costante movimento durante tutta la gara per controllare la moto, assorbire i colpi durante gli atterraggi e assorbire le whoops.
 
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{{vedi anche|Supermotard}}
 
=== Pit-bike ===
Ultimamente ci sono adulti che corrono con delle [[Pit-Bike|minimoto]] di cilindrata compresa tra i 50&nbsp;cm³ ed i 150190&nbsp;cm³ a 2 o a 4 tempi, chiamate pit-bike o minibike. Il progetto originale delle pitbike era di produrre delle moto in miniatura per permettere ai piloti di cross di muoversi dentro i paddock. La moda dei pit-bike deriva da ciò e la gente cominciò a gareggiare con queste moto. Le uniche definizioni da parte di organi ufficiali riguardo alle "pitbike" riguardano le gomme ovvero 12" all'anteriore e 10 al posteriore. Nessuna delle grandi case produttrici di moto da cross, ovvero [[Honda]], [[Suzuki]], [[Kawasaki Heavy Industries Motorcycle & Engine|Kawasaki]], [[Yamaha Motor|Yamaha]] e [[KTM]] ha nel loro listino delle pitbikes, tuttavia alcune altre aziende stanno cominciando a vendere moto progettate solo per questo scopo. Questa mania è predominante nella parte meridionale della [[California]], comunque si sta espandendo in tutto il continente americano e anche in altri paesi. Le pitbikes da cross sono anche state trasformate in "minimotard" che gareggiano nei kartodromi. I piloti indossano un misto tra abbigliamento da cross e da strada.
 
== Organi di governo di questa disciplina ==
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== Produttori ==
{{MultiColColonne}}
=== Produttori in attività o con progetti in corso ===
 
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* {{Bandiera|ITA}} [[TM Racing]]
* {{Bandiera|ITA}} [[Vertemati]]
* {{Bandiera|ITA}} [[Benelli (casa motociclistica)|Benelli]]
* {{Bandiera|ITA}} [[WRM Motorcycles]]
* {{Bandiera|ITA}} [[LEM Motorcycles]]
* {{Bandiera|ITA}} [[Beta Motor|Beta]]
* {{Bandiera|ITA}} [[Ducati]]
* {{Bandiera|ESP}} [[GasGas]]
 
{{ColBreakColonne spezza}}
 
=== Ex produttori ===
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* {{Bandiera|ITA}} [[Moto Gori|Gori]]
* {{Bandiera|ITA}} [[Guazzoni]]
* {{Bandiera|ITA}} [[Mazzilli]]
* {{Bandiera|ITA}} [[Milani]]
* {{Bandiera|ITA}} [[Moto Müller|Müller]]
Riga 227 ⟶ 228:
* {{Bandiera|ITA}} [[Moto Villa|Villa]]
* {{Bandiera|CAN}} [[Can-Am (moto)|Can-Am]]
* {{Bandiera|USA}} [[Cannondale]] ora [[ATK (motoazienda)|ATK]]
* {{Bandiera|GBR}} [[CCM (moto)|CCM]]
* {{Bandiera|GBR}} [[Birmingham Small Arms Company|BSA]]
* {{Bandiera|GBR}} [[Greeves]]
* {{Bandiera|MEX}} [[Cooper]]
* {{Bandiera|CSK}} [[Česká Zbrojovka Strakonice|CZČZ]]
* {{Bandiera|JPN}} [[Hodaka]]
* {{Bandiera|SWE}} [[Monark]]
Riga 240 ⟶ 241:
* {{Bandiera|FRA}} [[BPS (moto)|BPS]]
* {{Bandiera|NLD}} [[Rond-Sachs]]
* {{Bandiera|DEU}} [[Maico (casa motociclistica)|Maico]]
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== Albo d'oro ==
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{ThesaurusCollegamenti BNCFesterni}}
* {{cita web | 1 = http://www.ama-cycle.org/ | 2 = American Motorcyclist Association (AMA) | accesso = 25 novembre 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081218082945/http://www.ama-cycle.org/ | dataarchivio = 18 dicembre 2008 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.acu.org.uk/|Auto-Cycle Union (ACU)}}
* {{cita web|http://www.motorsport.co.za/|Motosport South Africa (MSA)}}
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* {{cita web|url=http://www.mxtribe.com/public/index.php?option=com_content&view=article&id=55:la-storia-del-campionato-del-mondo-di-motocross&catid=35:motocross&Itemid=56|titolo=Storia del mondiale di motocross|accesso=16 ottobre 2009|dataarchivio=7 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160307082403/http://www.mxtribe.com/public/index.php?catid=35:motocross&id=55:la-storia-del-campionato-del-mondo-di-motocross&itemid=56&option=com_content&view=article|urlmorto=sì}}
 
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[[Categoria:Motocross| ]]