Vangeli apocrifi: differenze tra le versioni

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I '''vangeli apocrifi''' sono un eterogeneo gruppo di testi a carattere religioso che si riferiscono alla figura di [[Gesù]] [[Cristo]] che nel tempo sono stati esclusi dal [[canone della Bibbia]] cristiana.
[[File:Saint John the Evangelist at Patmos - Google Art Project.jpg|thumb|[[San Giovanni apostolo]] a [[Patmos|Patmo]] mentre scrive il suo [[Apocrifo di Giovanni|Vangelo]]]]
I '''vangeli apocrifi''' sono un eterogeneo gruppo di testi a carattere religioso che si riferiscono alla figura di [[Gesù]] [[Cristo]] e che nel tempo sono stati esclusi dal [[canone della Bibbia]] cristiano.
 
I [[Vangelo|vangeli]] apocrifi fannoFanno parte della cosiddetta "''letteratura apocrifa''", un fenomeno religioso e letterario rilevante del [[Patristica|periodo patristico]]. Sovente dotati dell'attribuzione [[pseudoepigrafa]] di qualche apostolo o discepolo, i vangeli apocrifi furono esclusi dalla pubblica lettura liturgica in quanto in contraddizione con l'ortodossia cristiana. Il termine "[[apocrifo]]" ("''da nascondere''", "''riservato a pochi''") è stato coniato dalle prime comunità cristiane.
 
==Definizione di "apocrifi"==
Dopo la fine della [[Età apostolica|prima generazione cristiana]], le successive sentirono il bisogno di assumere ulteriori informazioni sulle vicende di [[Gesù]], e questo fu uno dei motivi che diede impulso alla nuova forma letteraria sviluppatasi intorno ai testi biblici che oggi costituiscono il [[Nuovo Testamento]]. Tra le finalità di questa produzione si possono individuare un obiettivo storico, uno apologetico-dottrinale, uno devozionale-liturgico<ref name="ReferenceA">{{cita libro| Georges | Gharib | Testi Mariani del primo millennio: Padri e altri autori greci| Città Nuova | 1988 |}}</ref>, ma anche l'obiettivo di "diffondere dottrine nuove, spesso in contrasto con quelle ufficiali della Chiesa, impugnando gli scritti dell'antica letteratura cristiana"<ref name="ReferenceB">{{cita libro| P. G. | Franceschini | Manuale di Patrologia | Real Casa Ulrico Hoepli | 1919 |}}</ref>.
 
Bergier<ref>{{cita libro|autore=S. Berger, |titolo=Dizionario di Teologia, |città=Milano |anno=1854}}</ref>, nel suo ''Dizionario di Teologia'', parlando del significato di apocrifo, scrive: “I cristiani applicarono alla voce apocrifo una significazione diversa da quella dei Gentili e degli Ebrei, usandola per indicare qualunque libro dubbio, d'autore incerto, sulla cui fede non si può far fondamento”.
 
Il ''Codex apocryphus Novi Testamenti'' di J.-C. Thilo (Cfr. vol. I, Leipzig 1832) riorganizza la materia nell'ambito dei generi letterari del [[Nuovo Testamento]]: vangeli, atti, lettere e apocalissi. La rigorosa delimitazione alla struttura del Nuovo Testamento e l'individuazione di una forma testuale ben definita per ciascuna opera, si precisò nelle due prime edizioni della raccolta ''Neutestamentliche Apokryphen'' diretta da E. Hennecke (1904 e 1924) e nella terza pubblicata a cura di [[Wilhelm Schneemelcher]]<ref name="ReferenceC">{{cita libro|autore=Manlio Sodi, |autore2=Achille Maria Triacca, |titolo=Dizionario di Omiletica, |editore=Elle Di Ci, |anno=1998}}</ref>. Quest'ultimo definiva gli apocrifi come "scritti non accolti nel canone, ma che, mediante il titolo o altri enunciati, avanzano la pretesa di possedere un valore equivalente agli scritti dei canone, e che dal punto di vista della storia delle forme prolungano e sviluppano i generi creati e accolti nel Nuovo Testamento, non senza peraltro la penetrazione anche di elementi estranei". Questa definizione - ripresa nelle raccolte italiane di [[Luigi Moraldi]] e [[Mario Erbetta]] - è stata criticata da [[Eric Junod]]<ref>{{cita pubblicazione|autore=E. Junod|titolo=La littérature apocryphe chrétienne constitue-t-elle un objet d'études?|pubblicazione=Revue des Etudes Anciennes|numero=93|anno=1991|pp=397-414|lingua=fr}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|autore=E. Junod|titolo="Apocryphes du Nouveau Testament" : une appellation erronée et une collection artificielle||pubblicazione= Apocrypha|numero=3|anno=1992|pp=17-46|lingua=fr}}</ref> per lo stretto legame da essa istituito tra apocrifi e canone, che limita tra l'altro eccessivamente l'arco cronologico di produzione degli apocrifi (secc. I-III); Junod propone anche di sostituire alla designazione "apocrifi del Nuovo Testamento" quella di "apocrifi cristiani antichi". Nella quinta edizione della raccolta Wilhelm Schneemelcher <ref>{{de}} W. Schneemelcher, ''Neutestamentliche Apokryphen in deutscher Übersetzung'' (5. ed. della raccolta di E. Hennecke), 2 voll., Tübingen 1987-1989</ref> recepisce solo in parte le istanze di Junod, e difende la designazione "apocrifi del Nuovo Testamento", proponendo una definizione più flessibile e più ampia, nuovamente criticata da Junod nel 1992<ref name="ReferenceC"/>.
 
La posizione di Junod è quella adottata dalla [https://wp.unil.ch/aelac/ ''Association pour l'étude de la littérature apocryphe chrétienne''], costituitasi per produrre nuove edizioni critiche degli apocrifi cristiani antichi. Nella stessa Associazione esistono proposte più radicali come quella di [[Willy Rordorf]] <ref>{{cita libro|lingua=en|autore=W. Rordorf|titolo=Terra Incognita. Recent Research on Christian Apocryphal Literature, especially on some Acts of Apostles|opera=Lex GrandiOrandi, Lex Credendi. Gesammelte Aufsätze zum 60. Geburtstag|città=Freiburg/Schweiz|anno=1993|pp=432-448}}</ref>, che suggerisce di sostituire "apocrifi" con "letteratura cristiana extra-biblica anonima o pseudepigrafa".
 
==Organizzazione degli apocrifi==
[[File:El Evangelio de Tomás-Gospel of Thomas- Codex II Manuscritos de Nag Hammadi-The Nag Hammadi manuscripts.png|thumb|Il Vangelo apocrifo di Giovanni e di Tommaso, da un papiro di [[Nag HammâdiHammadi]]]]
La letteratura apocrifa ha esercitato un notevole influsso "nel campo letterario, artistico, devozionale e liturgico"<ref name="ReferenceA"/>, ed è maturata in riferimento ad alcuni particolari nuclei: l'infanzia di Gesù, la figura di Maria, la passione di Gesù, il periodo successivo laalla [[risurrezione di Gesù]] <ref name=Cattaneo>{{cita libro| autore=Enrico | Cattaneo | titolo=Patres ecclesiae. Un'introduzione alla teologia dei padri della Chiesa | editore=Il pozzo di Giacobbe| anno=2007 |}}</ref>. Il termine “apocrifi” tende a riguardare un insieme eterogeneo di scritti, attribuendo spesso "una unità fittizia" a testi molto differenti "per età, provenienza, genere letterario e finalità"<ref name="Sever J. Voicu 2002, pp. 7-13">{{cita|Sever J. Voicu, ''Vangelo arabo dell'infanzia di Gesù'', 2002, Città Nuova, |pp. 7-13}}.</ref>. Si possono individuare una serie di categorie convenzionali nel vasto panorama apocrifo, che generalmente vengono ricondotte ai ''Racconti (o vangeli) dell'infanzia'', ai ''vangeli apocrifi'', e agli ''scritti sulla vita degli apostoli''. Esistono tuttavia tre categorie precise utili per organizzare la variegata produzione apocrifa:
 
===Gli apocrifi di origine giudeo-cristiana===
Gli apocrifi di origine giudeo-cristiana o del giudaismo cristiano<ref>{{cita libro
Gli apocrifi di origine giudeo-cristiana o del giudaismo cristiano:<ref>{{cita libro| G.|Filoramo|Verus Israel. Nuove prospettive sul giudeocristianesimo|Paideia|2001|}}</ref> testi prodotti tra le prime comunità cristiane che ponevano "l'osservanza della legge mosaica come elemento discriminante", erano credenti in Gesù e appartenenti alla chiesa madre di Gerusalemme. Questi testi cristiani "esprimono il loro pensiero servendosi della categorie del tardo giudaismo". Tra essi si ricorda la [[Didaché]], la [[Lettera di Clemente romano ai Corinzi]], [[Il pastore di Erma]]<ref>{{cita libro| Enrico | Cattaneo | Patres ecclesiae. Un'introduzione alla teologia dei padri della Chiesa | Il pozzo di Giacobbe| 2007 |}}</ref>. In genere in questa categoria alcuni autori comprendono anche alcuni testi indicati come vangeli, la cui conoscenza deriva dalle citazioni dei [[Padri della Chiesa]]: il [[vangelo degli Ebrei]], il [[vangelo dei Nazarei]] e il [[vangelo degli Ebioniti]].
|autore=Claudio Gianotto
|curatore-nome= Giovanni|curatore-cognome=Filoramo
|wkcuratore=Giovanni Filoramo
|titolo=Verus Israel. Nuove prospettive sul giudeocristianesimo
|url=https://books.google.it/books?id=GG_wAAAACAAJ&dq=Verus+Israel.+Nuove+prospettive+sul+giudeocristianesimo&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjd7-yTvIDiAhVIyKQKHU1_ADIQ6AEIKzAA
|conferenza=atti del Colloquio di Torino (4-5 novembre 1999)
|ISBN=9788839406286
|editore=Paideia|anno=2001|}}</ref> sono testi prodotti tra le prime comunità cristiane che ponevano "l'osservanza della legge mosaica come elemento discriminante", erano credenti in Gesù e appartenenti alla chiesa madre di Gerusalemme. Questi testi cristiani "esprimono il loro pensiero servendosi delle categorie del tardo giudaismo". Tra essi si ricorda la [[Didaché]], la [[Lettera di Clemente romano ai Corinzi]], [[Il pastore di Erma]]<ref name=Cattaneo />. In genere in questa categoria alcuni autori comprendono anche alcuni testi indicati come vangeli, la cui conoscenza deriva dalle citazioni dei [[Padri della Chiesa]]: il [[vangelo degli Ebrei]], il [[vangelo dei Nazarei]] e il [[vangelo degli Ebioniti]].
 
Questi ultimi sono compresi tra gli apocrifi solo in quanto vangeli non canonici. In effetti sono più vicini ai canonici rispetto agli altri testi pervenutici e compresi nella categoria “vangelo” <ref name=Foster>{{cita libro|lingua=en|autore=Paul Foster, "|titolo=The Apocryphal Gospels: A Very Short Introduction", |url=https://archive.org/details/apocryphalgospel0000fost|editore=Oxford University Press, |anno=2009}}</ref>. Di essi ci rimangono le citazioni dei [[Padri della Chiesa]]: nessun manoscritto originale è mai pervenuto, e se esiste una certa tendenza tra gli studiosi a ricondurli verso un unico vangelo (anche sulla scia delle citazioni patristiche<ref name="James Keith Elliott 2005, p. JKE2005-3">{{cita libro|lingua=en|autore=James Keith Elliott|titolo=Thep. Apocryphal New Testament: A Collection of Apocryphal Christian Literature|editore=Oxford University Press|anno=2005|p=3}}.</ref>), detto appunto [[vangelo degli Ebrei]] <ref name="Wilhelm Schneemelcher 1991, p.135">{{cita libro|lingua=en|autore=Wilhelm Schneemelcher, |autore2=R McL Wilson, ''|titolo=New Testament Apocrypha: Gospels and Related Writings'', |url=https://archive.org/details/newtestamentapoc01schn|editore=Westminster John Knox Press, |anno=1991, |p=[https://archive.org/details/newtestamentapoc01schn/page/n143 135]}}</ref> (ritenuto verosimilmente dai [[Padri della Chiesa]] come il vangelo originario di Matteo<ref name="James Keith Elliott 2005, p. JKE2005-3"/> privo almeno della parte iniziale, la [[genealogia di Gesù]] <ref>[[Vangelo degli Ebrei]]</ref>), oggi esistono anche due teorie differenti<ref name=Foster /><ref name="Wilhelm Schneemelcher 1991, p.135"/><ref>Paul Foster, ''The Apocryphal Gospels: A Very Short Introduction'', Oxford University Press, 2009</ref>. La prima identifica nel [[vangelo degli Ebrei]] anche il cosiddetto [[vangelo dei Nazarei]] <ref>{{cita|James Keith Elliott, ''The Apocryphal New Testament: A Collection of Apocryphal Christian Literature'', Oxford University Press, 2005, |p. 4}}.</ref>, e nel [[vangelo degli Ebioniti]] il cosiddetto [[vangelo dei Dodici]]. A supporto di questa ipotesi la probabilità che, sulla base dei riferimenti pervenutici, il vangelo degli Ebioniti sia stato composto con il contributo fondamentale dei tre vangeli sinottici (Matteo, Marco, Luca), e pertanto appare difficile il riferimento ad un unico vangelo aramaico per questi tre testi citati dai ‘'Padri'’<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=James Keith Elliott|titolo=Thep. Apocryphal New Testament: A Collection of Apocryphal Christian Literature|editore=Oxford University Press|anno=2005|p=5}}.</ref>. Una seconda ipotesi parla di tre entità distinte: [[vangelo degli Ebrei]], [[vangelo dei Nazarei]] e [[vangelo degli Ebioniti]].
La datazione è discussa e difficile da valutare, anche se qualche studioso ha tentato di datarli alla prima metà del II secolo<ref>{{Cita libro|autore=Hans-Josef Klauck|lingua=en|titolo=Thep. Apocryphal Gospels: An Introduction|editore=Continuum International Publishing Group|anno=2004|p=37}}.</ref><ref>{{cita libro|lingua=en|autore=James Keith Elliott|titolo=Thepp. Apocryphal New Testament: A Collection of Apocryphal Christian Literature|editore=Oxford University Press|anno=2005|pp=5-6}}.</ref>.
 
===Gli apocrifi gnostici===
Lo [[gnosticismo]] si diffonde nel II e III secolo, e i testi di questo fenomeno di sincretismo religioso si presentano come “segreti”, in quanto provenienti da un insegnamento esoterico di Gesù o degli apostoli riservato ai soli iniziati. Tra questi scritti il ''[[Vangelo greco degli Egiziani]]'', il ''[[Vangelo di Mattia]]'', il ''[[vangelo di Maria Maddalena]]'', l’l{{'}}''[[Apocrifo di Giovanni]]'', la ''[[Sophia di Gesù]]'', il ''[[vangelo di Tommaso]] (copto)'', il ''[[vangelo di Pietro]]''. In questi testi la dottrina gnostica "traspare da alcune accentuazioni estremizzanti"<ref>{{cita libro| Enrico | name=Cattaneo | Patres ecclesiae. Un'introduzione alla teologia dei padri della Chiesa | Il pozzo di Giacobbe| 2007 |}}</ref>. La maggior parte di tali vangeli nascono nel contesto di correnti teologiche giudicate successivamente [[eresia|eretiche]] dalla Chiesa cristiana, come quelle di stampo [[Ermetismo (filosofia)|ermetico]]<ref>[[{{cita libro|autore=Corrado Augias]],|wkautore=Corrado [[Augias|autore2=Mauro Pesce]],|wkautore2=Mauro Pesce|titolo=[[Inchiesta su Gesù]], |editore=Oscar Mondadori, ISBN |isbn=978-88-04-57132-2, pag|pp=[https://archive.org/details/inchiestasugesch0000maur/page/n27 20] e 21}}</ref>.
 
===Gli apocrifi di origine ecclesiastica===
Già i [[Padri della Chiesa]] distinguevano tra apocrifi eretici e apocrifi di origine ecclesiastica, esclusi dal canone ma che potevano essere utilmente letti. Tra essi il ''[[Protovangelo di Giacomo]]'' e gli ''[[Atti di Paolo e Tecla]]''<ref>{{cita libro| Enrico | name=Cattaneo | Patres ecclesiae. Un'introduzione alla teologia dei padri della Chiesa | Il pozzo di Giacobbe| 2007 |}}</ref>.
 
==L'opposizione dei Padri della Chiesa==
Contro la vasta circolazione degli scritti apocrifi la Chiesa delle origini fece valere la tradizione pubblica, "portata dalla successione episcopale nelle diverse Chiese", e si definì progressivamente un consenso sui libri cristiani ritenuti autentici e ispirati<ref name="ReferenceC"/>. Presto il termine "apocrifo" divenne quindi sinonimo di “falso”, anche se la prima lista ufficiale pervenutaci delle opere rigettate dalla Chiesa risale al [[VI secolo]], in quello che è noto come ''[[Decretum Gelasianum]]''<ref>{{Cita|Hans-Josef Klauck, ''The Apocryphal Gospels: An Introduction'', |p. 2}}.</ref>
I pronunciamenti della Chiesa primitiva sono tuttavia molto più antichi, e ci sono pervenuti anche tramite la testimonianza dei [[Padri della Chiesa]]. Così, secondo [[Ireneo di Lione]], gli gnostici "insinuano una massa indescrivibile di scritti apocrifi e spuri, forgiati da loro stessi"<ref>''Contro le eresie'' 1,20,1</ref>; Ireneo attacca la pretesa di [[Basilide]] di possedere discorsi apocrifi (lógous apokryphous) che l'apostolo Mattia avrebbe ricevuto dal Signore <ref>''Contro le eresie'' 7,20</ref>.
[[Tertulliano]] accoppia come equivalenti i concetti di apocrifo e falso<ref>''De pudicitia'', 10,12</ref>.
[[Origene]] applica il termine di apocrifi a scritti giudaici non canonici, senza con ciò condannarli <ref>Lettera a Giulio Africano, 9; Comm. a Mt 10,18; ecc.</ref>, e afferma che non tutto ciò che si trova negli apocrifi è da respingere. Sempre Origene (citato da Eusebio di Cesarea, St. eccl., 6,25) distingue gli scritti cristiani ammessi da tutti (homologoúmena), quelli unanimemente rifiutati (pseudé) e quelli discussi (amphiballómena); ma non parla in tale contesto di apocrifi, né lo fa Eusebio, che da lui riprende la tripartizione (St. eccl., 3,25).
[[Atanasio di Alessandria]], stabilendo nella sua ''Lettera festale 39'', del 367, il canone degli scritti biblici, pone all'indice gli apocrifi come invenzione di eretici, composti tardivamente e spacciati per antichi.
Il consolidamento del canone in Occidente e in Oriente condusse alla definitiva svalutazione del termine "apocrifo" e alla sua associazione con "eretico"<ref name="ReferenceC"/>, attestata intorno al 400 da [[Agostino d'Ippona|Agostino]]<ref>''Contro Fausto'', 11,2</ref> e [[San Girolamo|Girolamo]] <ref>apocryphorum''Apocryphorum deliramenta: Commentario a Isaia 17'', su Is 64,4</ref>.
 
===Esclusione e tentativi di riabilitazione===
[[File:P. Oxy. 1.jpg|thumb|Un frammento di un papiro di [[Ossirinco]] contenente un brano del ''Vangelo apocrifo di Tommaso'']]
Fu il binomio Scrittura-Tradizione, "sostenuto dalle Chiese che si richiamavano alla fondazione apostolica", ad operare una selezione all'interno di una vasta produzione che imitava i generi letterari del Nuovo Testamento con l'intento "di esplicitarne i messaggi e colmarne le lacune"<ref>{{cita libro| Enrico | name=Cattaneo | Patres ecclesiae. Un'introduzione alla teologia dei padri della Chiesa | Il pozzo di Giacobbe| 2007 |}}</ref>. In quest'ottica gli scritti apocrifi furono esclusi quasi immediatamente dal canone cristiano<ref>{{cita libro| Giovanni | Magnani | Religione e religioni: il monoteismo | p 148 | Pontificia università Gregoriana| 2001 |}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Pierre Vallin, |titolo=La formation de la Bible chretiénne, cap .III, in |opera=Centre Sèvres, La Canon des Ecritures, |pp.=189-253, |città=Parigi, |editore=Cerf |anno=1990|lingua=fr}}</ref>, tuttavia nel Medioevo e nell'antichità non tutti si rassegnarono all'idea che questi testi venissero messi in disparte<ref name="ReferenceA"/>. In essi, infatti, si scoprono dati storici che colmano alcune lacune dei vangeli canonici e trovano conferma varie tradizioni locali. Perciò alcuni autori (come il vescovo di Tessalonica Giovanni, morto nel 630) elaborano la teoria che gli apocrifi fossero stati composti da autori di sana dottrina, ma interpolati ad opera di eretici, provocando così il rifiuto della Chiesa primitiva<ref name=Voicu>{{cita libro| Sever J. | Voicu | Vangelo arabo dell'infanzia di Gesù | Città Nuova | 2002 |}}.</ref>.
 
È grazie a questa benevolenza che alcuni apocrifi hanno esercitato un influsso ampio sulla dottrina, l'iconografia e la prassi cristiana<ref>{{cita libro| Sever J. | name=Voicu | Vangelo arabo dell'infanzia di Gesù | Città Nuova | 2002 |}}</ref>. L'esempio più chiaro in questo senso è il [[Protovangelo di Giacomo]], risalente alla seconda metà del II secolo<ref>{{cita libro| Sever J. | name=Voicu | Vangelo arabo dell'infanzia di Gesù | Città Nuova | 2002 |}}</ref>, da cui derivano i nomi di [[Gioacchino (padre di Maria)|Gioacchino]] ed [[Anna (madre di Maria)|Anna]] per i genitori di [[Maria (madre di Gesù)|Maria]], è all'origine della festa liturgica per la [[nascita di Maria]], ha promosso la dottrina della sua verginità perpetua, ed ha influito sulla rappresentazione tradizionale del [[presepe]]. Insomma, nonostante le condanne ecclesiastiche, alcuni tra gli scritti apocrifi servivano alla riflessione teologica su determinati temi, o alla devozione, e conservarono un durevole successo in ambito del tutto "ortodosso", diventando presto patrimonio comune della religiosità popolare<ref name="ReferenceC"/>. Così lo stesso [[Agostino d'Ippona|Agostino]], che si scagliò spesso contro gli apocrifi, utilizzò nelle sue omelie sul Natale motivi di origine apocrifa: non solo la verginità di Maria in partu (Cfr. Serm. 184,1; 186,1; ecc.), ma anche l'asino e il bue alla mangiatoia, con la citazione di Is 1,3, come nel vangelo dello Pseudo Matteo 14 (Cfr. Serm. 189,4; 204,2). Anche [[San Girolamo|Girolamo]], fierissimo avversario degli apocrifi, insiste sul motivo (Cfr. Epist. 108,10) <ref name="ReferenceC"/>.
Tra gli apocrifi del Nuovo Testamento suscitano un certo interesse i vangeli apocrifi, alcuni scritti da autori cristiani in comunione con la Chiesa, altri scritti da comunità eretiche <ref name="ReferenceB"/>. I primi non contengono nulla in contrasto con i fatti esposti nel canone del Nuovo Testamento<ref name="ReferenceB"/>. Molti altri vangeli apocrifi furono scritti invece da persone cui mancava la competenza della materia trattata e che non potevano fornire prove sufficienti di dottrina, veridicità, indipendenza di giudizi<ref name="ReferenceB"/>. Queste deficienze furono rese evidenti quando questi stessi autori, per dare autorità alle loro produzioni, non esitarono di ricorrere al nome di qualche celebre scrittore o personaggio distinto nella Chiesa<ref name="ReferenceB"/>. Sovente alcuni apocrifi, provenienti da comunità bollate come eretiche dalla Chiesa primitiva, rispondevano all'esigenza di diffondere questa eresia<ref name="ReferenceB"/>.
 
==Datazione e storicità==
Generalmente iI vangeli apocrifi sono quasi totalmente privi di autorità storica, e non sempreservono sonoquindi accoltia daglifarci studiosiconoscere comemeglio fidatila testimonifigura deldi Gesù storico<ref group=Nota>[[{{cita|Luigi Moraldi|Moraldi]], ''op. cit.'', p. 31}}: circa gli apocrifi, «il valore storico diretto [relativo cioè a Gesù e alla Chiesa delle origini] è, generalmente parlando, assai tenue, e il più delle volte nullo».</ref>. Tutt'al più, data la composizione generalmente tarda, (a partire dalla metà del [[II secolo]],) e da alcuni vengono al piùpossono consideratiessere utili per ricostruire l'ambiente religioso dei secoli successivi a Gesù<ref group=Nota>[[{{cita|Luigi Moraldi|Moraldi]], ''op. cit.'', p. 31}}: «[gli apocrifi permettono] un contatto diretto con i sentimenti, gli stati d'animo, le reazioni, le ansie, gli ideali di moltissimi cristiani d'Oriente e di Occidente, ci rivelano le tendenze, le correnti morali e religiose di moltissime chiese, o almeno di larghi strati di esse, completando, supplendo e a volte rettificando quanto ci è giunto da altre fonti».</ref>.
Esiste una varietà di posizioni sulla datazione dei vangeli apocrifi.
 
Generalmente gli studiosi ne riconducono l'origine al [[II secolo]], ma ci sono controversie interessanti circa la datazione del ''[[Protovangelo di Giacomo]]'', del ''[[Vangelo di Tommaso]]'', e del ''[[Vangelo greco degli Egiziani]]''. In riferimento a questi ultimi due è utile ricordare che, per quanto siano datati comunemente nel II secolo<ref>Vedi, tra gli altri, {{Cita|James Keith Elliott, ''The Apocryphal New Testament: A Collection of Apocryphal Christian Literature'', Oxford University Press, 2005, |p. 16.}}</ref>, vari studiosi concordano sulla possibilità che parte dei ''loghia[[logia]]'' in essi contenuti appartengano ad una tradizione indipendente cui hanno probabilmente attinto gli stessi vangeli canonici.<ref>{{cita libro|autore=Gerd Theissen e |autore2=Annette Merz, ''|titolo=The Historical Jesus: A Comprehensive Guide'', |città=Minneapolis, |anno=1998|lingua=en|isbn=9780334026969}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Helmut Koester, ''|titolo=The Nag Hammadi Library'', |editore=E. J. Brill, |anno=1996|lingua=en}}</ref><ref>Vedi anche {{cita libro|autore=Gilles Quispel, ''|titolo=The Gospel of Thomas and the New Testament'', |anno=1957, ''|opera=Vigiliae Christinae''. |volume=11.|lingua=en}}</ref>
 
Il ''[[Protovangelo di Giacomo]]'' e i ''[[Racconti dell'infanzia del Signore Gesù]]'' risalgono alla seconda metà del II secolo, nonostante una obiettiva difficoltà nella loro datazione. In particolare il ''Protovangelo'' è stato datato da alcuni studiosi alla metà del II secolo, da altri alla fine del I secolo, da altri ancora al IV o V secolo, e qualche studioso ha anche ipotizzato fosse alla base dei vangeli canonici di Matteo e Luca<ref>{{cita|Luigi Moraldi (a cura di), ''Apocrifi del Nuovo Testamento'', Torino, 1971, |p. 82}}.</ref>. Entrambi hanno avuto una rapida diffusione e sono stati in parte adattati alle Scritture per renderli più attrattivi. Questo processo è particolarmente evidente nel ''Protovangelo'', mentre nei ''Racconti'' i riferimenti biblici sono scarsi e occasionali<ref name="Sever J. Voicu 2002, pp. 7-13"/>.
 
==Uso==
[[File:San Giuseppe Cocumola.jpg|thumb|Simulacro di San Giuseppe del [[XVIII secolo]] venerato a [[Cocumola]], il bastone fiorito è un elemento nella narrazione apocrifa del [[San Giuseppe#Origini e sposalizio con Maria|matrimonio di Maria e Giuseppe]]]]
L'uso e la diffusione dei vangeli apocrifi sono stati variegati:
* i vangeli apocrifi dell'infanzia, non canonici, hanno goduto di una certa fortuna almeno a livello artistico: ad esempio, la localizzazione della nascita di Gesù in una grotta deriva dal [[Protovangelo di Giacomo]], mentre la presenza dell'asino e del bue accanto alla mangiatoia, associato tipicamente alle raffigurazioni natalizie antiche e moderne, deriva dal [[Vangelo dello pseudo-Matteo]];
* i [[vangeli gnostici]] si svilupparono all'interno di un movimento religioso [[esoterico]], lo [[gnosticismo]], diffusosi intorno al [[II secolo d.C.]] nell'ambito del cristianesimo, di cui costituì la maggiore tendenza [[Eterodossia|eterodossa]]<ref>Microsoft Encarta 2009, 1993-2008 Microsoft Corporation.</ref>.
 
Alcune narrazioni contenute negli apocrifi sono divenute un attributo ricorrente in molte raffigurazioni artistiche della vita di Gesù e delle persone a lui vicine, descritte nei vangeli; queste raffigurazioni sono spesso presenti in chiese e santuari, senza provocare discussioni dottrinali<ref>''I Vangeli apocrifi nella pittura'', "Minuti Menarini", n. 296, settembre 2000.</ref>.
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==Canonicità==
{{vedi anche|Vangelo}}
I quattro criteri usati dalla [[Chiesa (istituzionecomunità)|Chiesa]] cristiana antica per considerare un testo canonico nell'ambito del [[Nuovo Testamento]], e dunque di converso per stabilire quali rappresentavano [[Apocrifi del Nuovo Testamento]], sono stati:
* La cosiddetta sacra tradizione, ovvero la predicazione apostolica, che è ritenuta essere espressa in modo speciale nei libri ispirati, doveva esser conservata con una successione ininterrotta fino alla fine dei tempi; (Dei Verbum II 8-10) <!-- Sacra Traditio ergo et Sacra Scriptura arcte inter se connectuntur atque communicant. -->
* Paternità apostolica: attribuibile all'insegnamento o alla diretta scrittura degli apostoli o dei loro più stretti compagni;
* Uso liturgico: testi letti pubblicamente nei riti liturgici delle prime comunità cristiane;
* Ortodossia: testi che rispettino le verità dogmatiche di fede (unità di Dio, poi manifestatosi in carne (Gesù Cristo) ''[http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=1tim+3%3A16&formato_rif=dv&vers_mult=v&versioni&#x5B;&#x5D;=Nuova+Diodati&versioni&#x5B;&#x5D;=Diodati 1Tim 3:16]''). Questo criterio ha favorito l'esclusione delle opere ritenute eretiche, seppure [[Pseudoepigrafia|pseudoepigrafe]];
 
==Vangeli dell'infanzia==
I vangeli dell'infanzia illustrano i dettagli relativi alla vita pre-ministeriale di [[Gesù]], soprattutto la sua infanzia, altrimenti ignoti in quanto taciuti dai [[vangeli canonici]]. Presentano un carattere abbondantemente e gratuitamente miracolistico che sfocia spesso nel magico-fiabesco, in netto contrasto con la sobrietà dei 4 [[vangeli canonici]]. Sono caratterizzati inoltre da un'assente o imprecisa conoscenza degli usi e costumi giudaici o da altre imprecisioni di natura storica o geografica che ne inficiano il valore storico degli eventi narrati.
 
Nessuna di tali opere compare in qualche manoscritto biblico o in antichi elenchi dei testi canonici ritenuti ispirati.
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| [[lingua greca|greco]]
| metà del II secolo
| nascita miracolosa di [[Maria (madre di Gesù)|Maria]]; sua infanzia al [[tempio di Gerusalemme]]; matrimonio miracoloso con [[San Giuseppe|Giuseppe]]; nascita di Gesù
| esalta la natura verginale di Maria; presenta influssi [[gnostici]]
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| [[Lingua latina|latino]]
| XIV secolo
| Nascita miracolosa di [[Maria (madre di Gesù)|Maria]]; sua infanzia al [[tempio di Gerusalemme]]; matrimonio miracoloso con [[San Giuseppe|Giuseppe]]; nascita di Gesù
| Variante tarda del [[Protovangelo di Giacomo]]
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| [[Lingua latina|latino]]
| VIII-IX secolo
| nascita miracolosa di [[Maria (madre di Gesù)|Maria]]; sua infanzia al [[tempio di Gerusalemme]]; matrimonio miracoloso con [[San Giuseppe|Giuseppe]]; nascita di Gesù; fuga in Egitto; vari miracoli compiuti da Gesù tra i 5 e 12 anni
| rielaborazione del materiale presente nel [[Protovangelo di Giacomo]] e nel [[Vangelo dell'infanzia di Tommaso]] con l'apporto originale relativo alla fuga in Egitto
|-
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| [[lingua armena|armeno]]
| redazione definitiva XIX secolo su materiale precedente
| nascita miracolosa di [[Maria (madre di Gesù)|Maria]]; sua infanzia al [[tempio di Gerusalemme]]; matrimonio miracoloso con [[San Giuseppe|Giuseppe]]; nascita di Gesù; fuga in Egitto; vari miracoli compiuti da Gesù tra i 5 e 12 anni
| rielaborazione del materiale presente nel [[Protovangelo di Giacomo]], nel [[Vangelo dello pseudo-Matteo]], nel [[Vangelo dell'infanzia di Tommaso]] e nel [[Vangelo arabo dell'infanzia]]. Presenta accenni [[monofisiti]]
|-
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| [[Lingua latina|latino]]
| VIII-IX
| nascita miracolosa di [[Maria (madre di Gesù)|Maria]]; sua infanzia al [[tempio di Gerusalemme]]; matrimonio miracoloso con [[San Giuseppe|Giuseppe]]; nascita di Gesù
| rielaborazione riassuntiva dei primi 11 cc. del [[Vangelo dello pseudo-Matteo]]
|-
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| matrimonio di Giuseppe e Maria; nascita di Gesù; descrizione dettagliata della morte di Giuseppe
| nella prima parte è una rielaborazione del materiale presente nel [[Protovangelo di Giacomo]] e nel [[Vangelo dell'infanzia di Tommaso]], la parte relativa alla morte di Giuseppe è originale
|-
|Vita di Giovanni il Battista
|[[Serapione di Thmuis]]
|pervenuto in [[Lingua greca|greco]]
|fine del III secolo
|biografia ampliata di Giovanni Battista
|nella prima parte vi è una ispirazione al [[Vangelo secondo Luca|Vangelo di Luca]] ed il [[Protovangelo di Giacomo|Vangelo dell'Infanzia di Giacomo]].
|}
 
==Vangeli della passione==
{| class="wikitable" style="text-align:center;"
|- bgcolor= "navajowhite"
! colspan="6" | Vangeli apocrifi della passione
|- bgcolor="sandybrown"
! Titolo
! Attribuzione pseudoepigrafa
! Lingua
! Data
! Contenuto
! Note
|-
| [[Vangelo di Gamaliele]]
| [[Gamaliele]], stimato maestro ebreo
| [[copto]], forse rielaborante materiale [[lingua greca|greco]] precedente
| IV secolo
| Descrive gli eventi della domenica di [[Pasqua]] successivi alla risurrezione di [[Gesù]] ed esalta la figura di [[Ponzio Pilato]] e sua moglie [[Procla]]
| Origina l'esaltazione cristiana di Pilato e sua moglie Procla, considerati santi dalle chiese greco-ortodossa e copta
|-
| [[Vangelo di Nicodemo]]
| [[Nicodemo (discepolo di Gesù)|Nicodemo]], discepolo di Gesù
| greco
| II secolo
| Descrive la passione di Gesù, discolpando Pilato
|
|-
| [[Vangelo di Pietro]]
| [[Pietro apostolo|Pietro]], apostolo
| greco
| metà del II secolo
| Descrive la passione di Gesù, discolpando Pilato
| Già perduto, conosciuto in accenni patristici; un lungo frammento fu trovato nel 1887 ad [[Akhmim]] ([[Egitto]])
|-
| Dichiarazione di Giuseppe di Arimatea
| [[Giuseppe di Arimatea]], discepolo
| |greco
| prima del XII secolo
| Descrive la passione di Gesù soffermandosi sui due 'ladroni' Dema e Gesta
|
|-
|}
 
Riga 206 ⟶ 262:
| II secolo entro il 185
| Rivelazione segreta di Gesù risorto all'evangelista Giovanni, descrivente creazione, caduta, redenzione dell'umanità. Elementi gnostici: tripartizione degli uomini (terreni, psichici, spirituali); creazione del [[demiurgo]]; 7 [[Eone (teologia)|eoni]]; dicotomia luce/oscurità; divinità intrappolata nell'uomo mortale
| [[Gnostico]]. Citato da [[Ireneo]], ritenuto perduto fino al ritrovamento di 3 distinte versioni tra i [[Codici di Nag HammâdiHammadi]]
|-
| [[Dialogo del Salvatore]] o [[Dialogo del Redentore]]
Riga 213 ⟶ 269:
| II secolo
| Dialogo tra il Salvatore ([[Gesù]]) e alcuni discepoli nel quale espone la cosmologia [[gnosticismo|gnostica]], con qualche accenno antifemminista
| [[Gnostico]]. Ritenuto perduto fino al suo ritrovamento tra i [[Codici di Nag HammâdiHammadi]]
|-
| [[Libro segreto di Giacomo]] o [[Apocrifo di Giacomo]]
Riga 220 ⟶ 276:
| II secolo
| Rivelazione segreta di [[Gesù]] risorto a [[Giacomo il Maggiore|Giacomo]]
| [[Gnostico]]. Ritenuto perduto fino al suo ritrovamento tra i [[Codici di Nag HammâdiHammadi]]
|-
| [[Libro di Tommaso]] (il Contendente o l'Atleta)
Riga 227 ⟶ 283:
| prima metà del III secolo
| Rivelazione segreta di Gesù risorto a [[Tommaso apostolo|Tommaso]]
| [[Gnostico]]. Ritenuto perduto fino al suo ritrovamento tra i [[Codici di Nag HammâdiHammadi]]
|-
| [[Pistis Sophia]] o [[Libro del Salvatore]]
Riga 233 ⟶ 289:
| [[copto]]
| seconda metà del III secolo (o II secolo?)
| Rivelazione segreta di Gesù risorto ai discepoli e esaltazione del ruolo di Maria Maddalena, quale incarnazione di [[Sophia (religione)|Sophia]]
| [[Gnostico]]. Perduto per secoli, studiato dal 1795 grazie al manoscritto Askew, ritrovate varianti tra i [[Codici di Nag HammâdiHammadi]]
|-
| [[Vangelo di Apelle]]
Riga 262 ⟶ 318:
| III-IV secolo
| Gesù incarnazione di [[Set (Bibbia)|Set]] per liberare le anime divine dalla prigionia della carne
| [[Gnostico]]. Ritenuto perduto fino al suo ritrovamento tra i [[Codici di Nag HammâdiHammadi]]
|-
| [[Vangelo greco degli Egiziani]]
Riga 283 ⟶ 339:
| metà-fine II secolo
| Vari detti di Gesù, molti sui sacramenti. [[Gesù|Cristo]] e [[Maria Maddalena]] consorti, ma in senso spirituale: sono incarnazioni rispettivamente degli [[eone|eoni]] (=emanazioni di Dio) [[Cristo]] e [[Sophia (religione)|Sophia]], che hanno generato dall'eternità tutti gli angeli
| [[Gnostico]]. Perduto, non menzionato da [[Padri della Chiesa]], ritrovato tra i [[Codici di Nag HammâdiHammadi]]
|-
| [[Vangelo di Giuda]]
Riga 332 ⟶ 388:
| II-III secolo
| Dialogo tra [[Gesù]] risorto e alcuni suoi discepoli
| [[Gnostico]]. Perduto, ritrovato tra i [[Codici di Nag HammâdiHammadi]]
|-
| [[Vangelo di Tommaso]], o Vangelo di Didimo Thoma o Quinto Vangelo
Riga 338 ⟶ 394:
| [[copto]], forse da un prototesto [[lingua greca|greco]] perduto
| II secolo
| Raccolta di detti di [[Gesù]], probabilmente simile ai [[LoghiaLogia]]
| Perduto, ritrovato tra i [[Codici di Nag HammâdiHammadi]]
|-
| [[Vangelo della Verità]]
Riga 346 ⟶ 402:
| metà del II secolo
| Dissertazione su alcuni punti fondamentali dello [[gnosticismo]]
| [[Gnostico]]. Perduto, pervenuteci citazioni patristiche (Ireneo lo attribuisce a [[Valentino (filosofo)|Valentino]]), ritrovato tra i [[Codici di Nag HammâdiHammadi]]
|-
|}
 
==Vangeli della passione==
{| class="wikitable" style="text-align:center;"
|- bgcolor= "navajowhite"
! colspan="6" | Vangeli apocrifi della passione
|- bgcolor="sandybrown"
! Titolo
! Attribuzione pseudoepigrafa
! Lingua
! Data
! Contenuto
! Note
|-
| [[Vangelo di Gamaliele]]
| [[Gamaliele]], stimato maestro ebreo
| [[copto]], forse rielaborante materiale [[lingua greca|greco]] precedente
| IV secolo
| Descrive gli eventi della domenica di [[Pasqua]] successivi alla risurrezione di [[Gesù]] ed esalta la figura di [[Pilato]] e sua moglie [[Procla]]
| Origina l'esaltazione cristiana di [[Pilato]] e sua moglie [[Procla]], considerati santi dalle chiese greco-ortodossa e copta
|-
| [[Vangelo di Nicodemo]]
| [[Nicodemo]], discepolo di Gesù
| [[lingua greca|greco]]
| II secolo
| Descrive la passione di Gesù, discolpando [[Pilato]]
| -
|-
| [[Vangelo di Pietro]]
| [[Pietro apostolo|Pietro]], apostolo
| [[lingua greca|greco]]
| metà del II secolo
| Descrive la passione di Gesù, discolpando [[Pilato]]
| Già perduto, conosciuto in accenni patristici; un lungo frammento fu trovato nel 1887 ad [[Akhmim]] ([[Egitto]])
|-
| [[Dichiarazione di Giuseppe di Arimatea]]
| [[Giuseppe di Arimatea]], discepolo
| [[lingua greca|greco]]
| prima del XII secolo
| Descrive la passione di Gesù soffermandosi sui due 'ladroni' Dema e Gesta
| -
|-
|}
Riga 476 ⟶ 490:
| Fayyum (Egitto) 1886
| Breve frammento del dialogo tra Gesù e gli apostoli durante l'ultima cena
| Redazione abbreviata di {{passo biblico|Mc14, 26-30|libro=no}} e {{passo biblico|Mt26, 30-34|libro=no}}
|-
| [[Papiro di Berlino]]
Riga 483 ⟶ 497:
| 1923
| 2 frammenti del dialogo tra Gesù e Natanaele
| Cf. {{passo biblico|Gv1, 49|libro=no}}
|-
| [[Vangelo della moglie di Gesù|Papiro detto ''Vangelo della moglie di Gesù'']]
| [[lingua copta]]
| 741<ref>[http{{Cita web |url=https://www.bostonglobe.com/metro/2014/04/10/new-tests-show-evidence-forgery-gospel-jesus-wife/IusII8b4eI86HgDTKipLhN/story.html |titolo=datazione al [[C14]]] |accesso=5 maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190107102100/https://www.bostonglobe.com/metro/2014/04/10/new-tests-show-evidence-forgery-gospel-jesus-wife/IusII8b4eI86HgDTKipLhN/story.html |dataarchivio=7 gennaio 2019 |urlmorto=sì }}</ref> (si pensa copia di uno del II sec.)
| Germania, collezione privata, 1997
| 1 frammento recto/verso contenente 8 righe: tra le parole leggibili (quasi tutte sul recto) compare la frase " Gesù ha detto loro: 'mia moglie...' ", da cui il nome del frammento
Riga 563 ⟶ 577:
|}
 
== Note ==
<references group="Nota"/>
 
=== Riferimenti ===
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{cita testo
* A cura di [[Alfonso Maria Di Nola]], ''Evangelo apocrifo della Natività, Pseudo-Matteo'', Parma, Guanda 1963.
|nome1=Corrado
*[[Marcello Craveri]]. ''I vangeli apocrifi'', Torino, Einaudi, 1969, ISBN 978-88-06-17914-4
|cognome1= Augias
*Philipp Vielhauer, ''Historia de la literatura cristiana primitiva: introducción al Nuevo Testamento, los apócrifos y los padres apostólicos'' [Biblioteca de Estudios Bíblicos ed.], 843011128X, 9788430111282, Ediciones Sígueme, 1991.
|wkautore1=Corrado Augias
*[[Bart D. Ehrman]], ''Gesù non l'ha mai detto - Millecinquecento anni di errori e manipolazioni nella traduzione dei Vangeli'', traduzione di Francesca Gimelli dell'opera originale ''Misquoting Jesus'', Mondadori, Milano 2005.
|nome2= Mauro
|cognome2=Pesce
|wkautore2=Mauro Pesce
|titolo= [[Inchiesta su Gesù]]
|editore= [[Arnoldo Mondadori Editore]]
|anno= 2006
| ISBN= 978-88-04-57132-2
|cid = Augias e Pesce}}
*{{cita testo
|nome=Marcello
|cognome=Craveri
|wkautore= Marcello Craveri
|titolo=I vangeli apocrifi|città=Torino|editore= Einaudi|anno=1969|ISBN =978-88-06-17914-4}}
*{{cita testo
|curatore= Alfonso Maria Di Nola
|wkcuratore= Alfonso Maria Di Nola
|titolo=Evangelo apocrifo della Natività, Pseudo-Matteo
|città=Parma
|editore= Guanda
|anno=1963}}
* Mario Erbetta, ''Gli apocrifi del Nuovo Testamento'', Torino, Marietti 1966-1981 (3 volumi).
*{{cita testo
*[[Luigi Moraldi]], ''Apocrifi del Nuovo Testamento'', Torino, UTET 1994 (3 volumi).
|nome=Bart D.
|cognome= Ehrman
|wkautore= Bart Ehrman
|traduttore=Francesca Gimelli
|titolo= Gesù non l'ha mai detto. Millecinquecento anni di errori e manipolazioni nella traduzione dei Vangeli
|url=https://books.google.it/books?id=fAHhPQAACAAJ&dq=Ges%C3%B9%20non%20l%27ha%20mai%20detto%20-%20Millecinquecento%20anni%20di%20errori%20e%20manipolazioni%20nella%20traduzione%20dei%20vangeli&hl=it&source=gbs_book_other_versions
|titolooriginale=Misquoting Jesus
|anno=2007
|editore = Mondadori|città=
|ISBN = 978-88-04-57996-0
|cid = Ehrman, 2007}}
*{{cita libro|lingua=en|autore=James Keith Elliott|titolo=The Apocryphal New Testament: A Collection of Apocryphal Christian Literature in an English Translation
|url=https://books.google.it/books/about/The_Apocryphal_New_Testament.html?id=9vNTo0m08nkC&redir_esc=y|editore=[[Oxford University Press]]|anno=2005|isbn=0198261810|cid=James Keith Elliott}}
*{{cita libro |autore=Hans-Josef Klauck|lingua=en |titolo=The Apocryphal Gospels: An Introduction |url=https://books.google.it/books?id=WoqXMHPY5EgC&dq=The+Apocryphal+Gospels:+An+Introduction&hl=it&source=gbs_navlinks_s |editore=Continuum International Publishing Group|anno=2003|ISBN= 978-0-567-08390-6|cid=Hans-Josef Klauck}}
*{{cita libro|autore=Luigi Moraldi|wkautore=Luigi Moraldi |titolo=Apocrifi del Nuovo Testamento|città=Torino|editore=UTET|anno=1994|cid=Luigi Moraldi}} (3 volumi).
*Antonio Pinero, ''Gesù nei vangeli apocrifi'', EDB, Bologna 2010.
* {{de}} W. Schneemelcher, ''Neutestamentliche Apokryphen in deutscher Übersetzung'' (5ª ed. della raccolta di E. Hennecke), 2 voll., Tübingen 1987-1989.
*{{cita libro|lingua=en|autore=James Keith Elliott|titolo=The Apocryphal New Testament: A Collection of Apocryphal Christian Literature|editore=Oxford University Press|anno=2005}}
*{{cita testo |lingua=es|autore=[[Philipp Vielhauer]]|titolo=Historia de la literatura cristiana primitiva: introducción al Nuevo Testamento, los apócrifos y los padres apostólicos|url=https://books.google.it/books?id=tuArtAEACAAJ&dq=Historia+de+la+literatura+cristiana+primitiva&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjDgbivw4TiAhUMjqQKHSASB-UQ6AEILDAA
|titolooriginale=Geschichte der urchristlichen Literatur: Einleitung in das Neue Testament, die Apokryphen und die Apostolischen Väter
|collana=Biblioteca de Estudios Bíblicos ed.|isbn= 9788430111282|editore =Ediciones Sígueme|anno= 1991}}
*{{cita libro|autore=Sever J. Voicu |titolo=Vangelo arabo dell'infanzia di Gesù|anno=2002|editore=Città Nuova|cid=Sever J. Voicu}}
 
== Voci correlate ==
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==Altri progetti==
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{{wikilibro|Gesù}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Apocrifi del Nuovo Testamento}}
{{Cristologia|state=collapsed}}
{{Portale|Apocrifiapocrifi|Gesù|letteratura}}
 
[[Categoria:Vangeli apocrifi| ]]