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{{F|commento=|argomento=pittori italiani|data=gennaio 2018|arg2=scultori italiani}}
 
{{Bio
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|Attività2 = pittore
|Nazionalità = italiano
}}
[[File:De beroemde Italiaanse beeldhouwer Michele la Spina bezig met een monumentale buste van de, SFA002004738.jpg|thumb|Michele La Spina rifinisce la sua testa di Garibaldi (1939 ca.)]]
[[File:La casa di Acireale nella quale visse Michele La Spina.jpg|miniatura|La casa di [[Acireale]] nella quale visse Michele La Spina.]]
[[File:TargaFoto commemorativascattata sullail casa25 acesegiugno di Michele La Spina2022.jpg|miniatura|PrimoLa pianocasa dellaad targa[[Acireale]] commemorativanella sullaquale casavisse aceseMichele delloLa scultore.Spina]]
[[File:Hidakoen monumentua.JPG|miniatura|Il monumento ai Caduti di Acireale]]
[[File:Tomba Geremia.jpg|sinistra|miniatura|Monumento della tomba della famiglia Geremia (cimitero di [[Acireale]]) realizzato dalda La Spina nel [[1896]].]]
 
Scultore di buona fama a cavallo dei secoli [[XIX secolo|diciannovesim]]o e [[XX secolo|ventesimo]], si spostò fra [[Acireale]], [[Napoli]], [[Firenze]], e [[Roma]] ove si stabilì dal [[1875]]. Partecipò ai concorsi per un monumento equestre a [[Giuseppe Garibaldi]] a Roma, [[Siena]] e [[Bologna]], perdendo. È riconosciuta la sua partecipazione ai gruppi decorativi del [[Palazzo di Giustizia (Roma)|Palazzo di giustizia a Roma]].
 
== Opere ==
Il suo secondo studio<ref>Nel 1898 il suo studio-residenza a Roma è in via dei Pontefici,49, dal Catalogo della Esposizione generale delle Belle arti di Torino, in cui è presente con tre ritratti in bronzo tra cui il busto del medico Salvatore Tomaselli</ref>, nell'ex [[Chiesa di Santa Maria in Tempulo|chiesa di S.Maria in Tempulo]], lungo la Passeggiata archeologica in via di Valle delle Camene a Roma, che fino al [[1985]] è sempre stata luogo di studio per artisti, fu vandalizzato mentre lo scultore era morente a letto, tra il [[1941|'41]] e il [[1943|'43]] del secolo scorso. Qui stette fino al [[1948]] una enorme testa di Garibaldi alta diecisette metri, in gesso, prototipo di un monumento a figura intera che La Spina avrebbe voluto erigergli in [[Liguria]], incastonato nella linea di un monte un po' come [[Gutzon Borglum]] stava facendo al [[Monte Rushmore]] coi granitici ritratti dei quattro Presidenti degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], con lo sguardo rivolto a [[Nizza]]. In quell'anno fu deciso di distruggerla perché intrasportabile alla [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea]] di Roma che l' aveva ricevuta dall' [[Accademia di San Luca]].
 
Ad Acireale alcune sue opere sono unil 'altra'monumento gigantescaai testaCaduti'' di piazza Garibaldi, composizione degli anni venti con più figure in gessobronzo<ref>Sull'inaugurazione del monumento, si sa che avvenne di notte, senza cerimonia, scoprendolo a opera di un gruppo di giovani del [[Gruppi universitari fascisti|GUF]], nel [[1929]]: Vito Finocchiaro prudentemente scrive "pare (ma figuriamoci se allora i giornali poterono scriverlo!)". Tutto questo perché si temeva (dato frequente nelle sculture esposte al pubblico, specie i monumenti), che le nudità - in questo caso del giovane che tiene in mano una salabomba dellae Pinacotecadel Zelanteamorto che giace su un rilievo del travertino - offendessero il comune senso del pudore. Indicativo è in questo senso, il monumentogiudizio aidatone Cadutidal disacerdote piazzadon GaribaldiSozzi, composizionefilosofo degliacese annidal ventigrande consenso piùdell'umorismo: figure"'U invivu bronzo[1]è troppu vivu, e 'u mortu è troppu mortu".</ref>,su un alto basamento di travertino, e il ''monumento funebre dei Geremia'', nel cimitero, forse la sua massima realizzazione. La [[Pinacoteca Zelantea]] hacustodisce una gigantesca testa di Garibaldi in gesso, e anche diversi busti bronzei e in gesso patinato e diversevarie terrecotte. Sempre ad Acireale, si possono citare: ''busto di L. Vigo'' in bronzo nell'omonima villetta, ''busto di S. Filippo Neri'' ai Filippini, busti di cittadini benemeriti alla Villa Belvedere ( Agostino Pennisi, Leonardo Vigo Fuccio, Giambartolo Romeo Marone in marmo, Francesco Samperi Melita e Teodoro Musmeci in bronzo).
A Roma la GNAM, Galleria nazionale d'arte moderna, possiede busti del giurista Nicola Spedalieri (gesso, 1894), del pittore Giuseppe Sciuti (terracotta,1882), dell'On. Mirabelli (bronzo), di una popolana, di un ufficiale (gesso) di Mariano Campione e di Francesco Samperi Melita (gessi). All'Accademia nazionale di San Luca, sempre a Roma, sono conservate il Satiro (bronzo), la Madre (gesso), il busto di Edoardo Martinori del 1934, e quello in marmo dello storico Francesco Schupfer. Un piccolo nudo femminile sdraiato, in bronzo, è presente al Quirinale.
 
A [[Bronte]] si trova nell’atrio del Real Collegio Capizzi il busto in marmo del Venerabile Ignazio Capizzi realizzato in Roma nel 1883 in occasione del primo centenario della sua morte.
 
A Roma la [[GNAM]], Galleria nazionale d'arte moderna, possiede busti del giurista Nicola Spedalieri (gesso, 1894), del pittore [[Giuseppe Sciuti]] (terracotta, 1882), dell'On. Mirabelli (bronzo), di una popolana, di un ufficiale (gesso), di Mariano Campione e di Francesco Samperi Melita (gessi). All'Accademia nazionale di San Luca, sempre a Roma, sono conservate ''il Satiro'' (bronzo), ''la Madre'' (gesso), il busto di [[Edoardo Martinori]] del 1934, e quello in marmo dello storico [[Francesco Schupfer]]. Un piccolo nudo femminile sdraiato, in bronzo, è presente al [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]].
 
== Critica ==
Ne "Gli ismi contemporanei" del [[1898]], [[Luigi Capuana]] descrive il suo studio al 113 di via Margutta, a Roma, ponendo l'accento sulla " straordinaria diversità di fattura che differenzia un busto dall'altro...quella mano vigorosa, con le vene e i muscoli aggrovigliati a fior di pelle, possa violentare la creta e darle tal forma da simulare e, stavo per dire, da superare la stessa vita".
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
*Angelo de Gubernatis, [https://archive.org/details/bub_gb_Zz0bAAAAYAAJ/page/n257/mode/2up ''Dizionario degli Artisti Italiani Viventi: pittori, scultori, e Architetti''], Tipe dei Successori Le Monnier, 1889, p. 256
* Alessandra Platania, ''Michele La Spina'', nel numero unico del decennale della Scuola media omonima, Acireale, [[1989]].
*[[Anna Maria Damigella]], [https://arteduepuntozero.wordpress.com/2011/07/16/luigi-capuana-il-ritratto-di-nicola-spedalieri-di-michele-la-spina-e-la-storia-di-un-monumento/ Luigi Capuana, il ritratto di Nicola Spedalieri di Michele La Spina e la storia di un monumento], in “Arte 2.0″, luglio [[2011]].
*[[Anna Maria Damigella]], [http://www.accademiadeglizelanti.it/files/2011/michelelspina.pdf L'arte di Michele La Spina attraverso le opere delle collezioni pubbliche di Roma], Acireale : Galatea editrice, 2011, in ''Memorie e rendiconti / Accademia di scienze, lettere e belle arti Acireale'' [opac SBN] [Testo a stampa] [Monografia] [IT\ICCU\RMS\2606044]
 
== Altri progetti ==
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==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|url=http://iscr.beniculturali.it/pagina.cfm?usz=5&uid=67&rid=44&rim=121|autore=Gruppo di lavoro ISCR|titolo=Satiro, Michele La Spina, Accademia Nazionale di San Luca, Roma, analisi storico-critica|editore=Istituto Centrale per il Restauro|accesso=24 luglio 2024}}
 
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{{Portale|biografie|scultura}}